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osserva il mare di nuvole, da cui affiorano come scogli, le cime montane. La sua identit
irrilevante, poca cosa (Friedrich. ritrae, infatti, luomo di spalle) al cospetto dellimmensit del
cielo e della maestosa grandezza della montagna. La natura diviene lo specchio che rivela i conflitti
della vita interiore, una metafora dei sentimenti delluomo. Forse la nostra cultura non ha pi
avuto unarte cos coraggiosa, come quella romantica nel testimoniare la sacralit dellesistenza, il
bisogno di libert, la natura come energia vivente.
3. Nostalgia per il Medioevo: si fuse con la malinconica consapevolezza dell'impossibilit di
recuperare un passato ormai perduto per sempre e fra gli scenari preferiti dai narratori romantici
ci furono allora castelli in rovina e abbazie diroccate, sfondi ideali per ambientare storie dense
di elementi misteriosi e soprannaturali. Realt e fantasia sintrecciarono: i miti, i simboli, la
dimensione del sogno e le pulsioni dellinconscio divennero temi e motivi privilegiati, mentre la
storia testimoniava lesigenza di riallacciarsi alle culture nazionali delle origini.
4. Concetto di popolo e nazione: il Romanticismo esalta e rivendica il concetto di popolo legato
allidea di Nazione libera, cio un insieme di individui legati fra loro da vincoli indissolubili di
lingua, religione, cultura e tradizioni. Il romanticismo si fece allora sostenitore anche di ideali
civili, primo fra tutti la libert dei popoli dall'oppressione politica in nome del diritto di ogni
individuo al riconoscimento della propria dignit. Esso, infatti, coincise con le tendenze liberali
della prima met dellottocento, che condussero ai frequenti moti insurrezionali, culminanti in
quelli del 1848 che videro lEuropa in lotta contro i propri sovrani e che, in Italia si
concretizzarono nella prima guerra dIndipendenza. E se ogni Nazione deve imparare a
rivendicare la propria originalit storica anche ciascun uomo pu legittimamente vantare la
propria storia personale che, in quanto soggettiva, sempre unica, preziosa e irripetibile.
5. Artista come libero creatore: se lopera darte espressione del sentimento soggettivo, ne
deriva che lartista non pu continuare ad eseguire un prodotto su commissione del
committente, ma diventa libero creatore di unopera che non risponde a regole preesistenti o a
calcoli ragionati, ma frutto dellimpulso istintivo, o meglio del genio. Il genio colui che,
dotato di facolt superiori, capace di vivere e di sentire liberamente, quasi ispirato da un
demone interiore, riuscir a creare unopera darte che, nascendo dal sentimento, parler al
sentimento, cercando di esprimere quello che sente agitarsi dentro di s.
6. Ritorno alla religiosit e aspirazione allinfinito: mancando il supporto della ragione
illuminista, l'uomo romantico cerca stabili supporti nella fede e nella conseguente tensione verso
l'infinito. Luomo vive in funzione di un infinito processo di automiglioramento dello spirito
che immane, cio sopravvive alla realt, una perenne tensione verso la perfezione. Questa
aspirazione rischia per di rendere luomo perennemente infelice, perch cercare di afferrare
linfinito vuole dire ritrovarsi sempre sconfitti, frustrati nellimpossibile raggiungimento delle
proprie aspirazioni.
Visto il problema in questi termini, evidente la netta contrapposizione tra Neoclassicismo e
Romanticismo. Eppure essi costituiscono due realt tra loro profondamente connesse sul piano
artistico e culturale: entrambi i movimenti traggono origine, infatti, dalle teorie estetiche
illuministiche e sono entrambi caratterizzati da un disperato timore del presente e dal conseguente
rifiuto della sua realt, dei suoi aspetti veri e concreti. Il primo fa appello alla cultura classica, come
a un modello di perfezione irrimediabilmente perduto; il secondo vagheggia la spiritualit
medievale, come periodo di origine dei sentimenti e dellorgoglio nazionali; entrambi esprimono il
senso della morte e della vanit del tutto, lardore e il furore eroico, lanelito alla libert. Anche
cronologicamente i due movimenti non si susseguono semplicemente, ma sintrecciano e a volte si
accavallano rappresentando i due volti dellEuropa borghese tra Settecento e Ottocento.
In Inghilterra
In Inghilterra si distinsero tre correnti artistiche: la corrente visionaria-onirica, la corrente del
sublime e la corrente pittoresca. I massimi esponenti di ciascuna di esse furono rispettivamente
William Blake, William Turner e John Constable.
Blake dipinse principalmente visioni e sogni, sull'orma del pittore svizzero Johann Heinrich Fssli,
per poi dedicarsi alla rappresentazione di episodi tratti da grandi classici del passato, in particolare
la Divina Commedia e il Paradiso perduto (Paradise Lost) di John Milton.
Turner incarn nei suoi soggetti il sublime delle catastrofi naturali, dando espressione all'ardore e al
dinamismo degli incendi ad esempio, secondo una tecnica che focalizzava grazie all'uso di linee
circolari-ellissoidali il centro della scena: la spettacolarit della natura coinvolge cos lo spettatore
che apprezza la scena come se fosse stata sfuocata da una lente opaca.
Infine Constable si concentr nella riproduzione realistica dei paesaggi arcadici delle campagne
inglesi, cogliendo di volta in volta il cambiamento dei fenomeni atmosferici: intendeva stimolare un
sentimento di dolce nostalgia, per mezzo di colori soffusi e di linee morbide e decorative.
In Germania
Il pi grande esponente della pittura romantica in Germania, e pi in generale la figura che meglio
incarna i canoni dell'arte romantica Caspar David Friedrich.
Il pittore tedesco aveva come soggetti per lo pi paesaggi, da leggersi sotto una chiave interpretativa
del tutto diversa da quelli che caratterizzavano i dipinti di Constable: la natura viene rappresentata
in tutta la sua sconfinatezza, quasi a voler dare espressione al senso d'impotenza dell'uomo, essere
finito, di fronte alla natura, manifestazione infinita. Non a caso l'uomo sempre rappresentato o di
spalle o in lontananza tale che non lo si possa mai guardare in faccia. Ruderismo, sublime e
spiritualit sono due costanti nei quadri di Friedrich.
In Francia
In Francia si distinsero due sottocorrenti: il romanticismo fiammeggiante e il romanticismo
lacrimoso. I massimi esponenti furono rispettivamente Eugne Delacroix e Jean-Louis-Thodore
Gricault.
Delacroix pose l'accento sulla questione dell'identit nazionale, cercando di esaltare il valore della
nazionalit facendo riferimento ad episodi di cronaca del tempo. Nel celeberrimo dipinto La Libert
che guida il popolo, in un'esplosione di colori, si trova l'incarnazione della Libert la quale si
propone come spinta rivoluzionaria contro l'anacronistico Carlo X di Francia
Gericault, di formazione neoclassica, abbandona presto i canoni accademici per riproporre anch'egli
interessanti soggetti di cronaca, intesi, diversamente da Delacroix, come stimolo di riflessione sulla
condizione miserabile comune agli uomini colpiti da una catastrofe: si pensi a La Zattera della
Medusa, in cui ancora una volta ricompare la, in questo caso doppia, struttura piramidale.
In Italia
Anche nel Bel Paese si radic una corrente del romanticismo, il cosiddetto romanticismo storico, il
cui massimo esponente Francesco Hayez.
I dipinti di Hayez tendono a rappresentare soggetti del passato, per lo pi medioevale, nel tentativo
di ritrarre situazioni assimilibili al suo tempo