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Letteratura italiana

Farinelli

Svevo, Senilit (1898)

<Italo Svevo> (Aron Hector Schmitz)


Veruda

Svevo con lamico pittore Umberto

Il secondo romanzo di Svevo, scritto ancora in terza persona, narra un episodio di


vita dellimpiegato di banca Emilio Brentani, tipica figura di inetto, e della sua
relazione con una scaltra e vivace popolana, Angiolina.
Nella trama rientra la vicenda dellamore non corrisposto di Amalia - la poco
attraente sorella di Emilio - per Balli, amico di Emilio e suo antagonista.
Il motivo principale del romanzo quello dellidentit debole e ambigua del
protagonista, un soggetto meschino e inetto (o piuttosto inerte).
La qualit di questopera, fortemente basata sullironia e ben lontana ormai dalle
caratteristiche del romanzo verista, fu ben colta da Montale nel 1925, quando scrisse
un articolo sulla scrittura di Svevo per la rivista LEsame.

il giovane Montale

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Farinelli

Nel seguito per le citazioni si usa ledizione DallOglio.


Piano della storia
Personaggi:
Angiolina
una bionda con gli occhi azzurri alta e forte il volto illuminato dalla
vita (p. 10); persona contraddistinta dalla buona salute (cfr. p. 21)
Balli

barba affilata, castano, figura un po' dura (cfr. p. 40)

Amalia

lunga, secca, incolore (p. 19)


Persona grigia, ritirata alla vita: assume vivacit solo in presenza del
Balli: lo sogna di notte (p. 98: le nozze; una seconda volta E. la coglie a
nominare in sogno il nome Stefano cf.120)

Emilio

debolezza di carattere (incapacit di coerenza, di mantenere la parola


assenza di esperienza, ragionamenti contorti
brama insoddisfatta, paura di se stesso e della debolezza del proprio
carattere, ma non saputa per esperienza; impiegatuccio di poca
importanza carriera letteraria; sempre nel periodo di preparazione.
Nella sua vita di pedante solitario egli non aveva saputo conformare
giammai il pensiero e le parole alle orecchie cui erano dirette e invano
parecchi anni prima, aveva tentato di uscire dal suo guscio e
comunicare con la folla; sera dovuto ritirare indispettito e sprezzante.
Ora, invece, come era dolce evitare la parola o magari il concetto
difficile, e farsi intendere (p. 53)

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Un soggetto dunque senza capacit di adattamento al suo interlocutore;


e in eterna ritirata. Il progetto che propone ad A. sotto laneddoto
dellastronomo che vive ritirato e tiene infine con se la fanciulla che per
anni gli portava i viveri, di una relazione per la vita non un affaire di
qualche tempo.
Ritirato dalla vita attiva come tutti coloro che non vivono (28);
quando non sa condurre un discorso si d per malato:
Emilio fu lieto di apparire malato; (105): qui col Soriani; oltre col
Leandri, (113) per allontanarsi addusse di nuovo a pretesto
unimprovvisa indisposizione [] (113).
Inoltre soffre di troppa immaginazione ed pronto a riconoscerlo
Come era superiore a lui il Leardi, quellimbecille privo di idee! Quella
calma era la vera scienza della vita - S, - pens il Brentani e gli parve
di dire una parola che avrebbe dovuto far vergognare insieme a lui
lumanit pi eletta labbondanza dimmagini nel mio cervello forma la
mia inferiorit. (113-114)
Rapporti antitetici
Emilio Brentani versus Stefano Balli: bugia/sincerit; inettitudine/spavalderia: Balli
amava soltanto le cose belle e disoneste, ivi, p. 69)
Emilio versus Leandri (mediocrit eleganza: Il bel giovane, biondo e robusto, dal
colorito di giovinetta su un organismo virile, passava sul Corso, serio come sempre,
vestito di un soprabito chiaro che faceva proprio per quella tiepida giornata dinverno.
[] Emilio di fronte a quel giovanotto elegante ricordava dessere il letterato di una
certa riputazione [] 110)
Angiolina versus Amalia (facili costumi di contro a onest; vita di contro a grigiore)
Angiolina versus Margherita (solare e bionda luna / pallida e castana laltra, cfr.
58)
Pretesa intenzione dinfluenza sugli altri
Emilio su Angiolina (intende educarla, raffinarla, insegnarle il profitto, avviarla alle
idee socialiste)
Emilio su Amalia (intende di curarsi di lei)
Stefano su Emilio (intende allontanarlo da Angiolina, farlo guarire: Il Balli sera
proposto di curare definitivamente lamico. 116)
Abbigliamento dei personaggi:
nel testo un attributo del personaggio e anche uno specchio delle sue intenzioni e/o
del suo stato d'animo.
Amalia sempre in grigio; come segno di civetteria porta sula cappello una piuma
bianca del tutto fuori luogo; apapre in azzurro, con un vestito fuori moda, in un ultimo
inadeguato tentativo di piacere

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Angelina veste di azzurro.


Leandri veste in modo
elegante di chiaro, p. 110 (questa figura sembra
preannunciare il Guido della Coscienza).
Il Balli appare con il suo grembiule lungo e ampio da lavoro e il colletto bianco..
Dinamiche mentali (sotto il segno della indecisione e del ripensamento)
Di buonora, il aggiorno appresso, and da Anilina, Non sapeva neppur lui se ci
andava a vendicarsi con qualche frase pungente del modo in cui ella laveva lasciato
la sera innanzi, oppure a riavere intero, al colore del viso, il sentimento che nella
notte era stato minato in lui da una dolorosa riflessione [] (45, corsivo mio)
Dopo avere saputo dal Balli il tradimento di Angiolina con lombrellaio e dopo
lincontro col Lerdi, Emilio prende una decisione:
Aveva deciso; quel giorno non sarebbe andato da Angiolina, anzi non le si sarebbe
avvicinato mai pi. (114) e una volta rientrato in casa si domandaperch veramente
ho abbandonato Angiolina? 115
Segue oltre una concessione: Non avrebbe avvicinata Angiolina che nel caso in cui
ella lo avesse pregato. 119.
Rapporto ambiguo del protagonista verso la donna
Ritorna nella vicenda di Emilio il mito di Pigmalione, e precisamente in forma
stravolta e parodiata). Non solo la struttura della relazione che lega il protagonista e il
personaggio femminile, ricorda le strutture portanti del mito, ma ad esso vi fa
accenno anche lepisodio in cui lo scultore Balli si cimenta con una scultura della
donna. Per quanto lopera quasi conclusa non assomigli per nulla alla donna, Emilio
vi ritrova limmagine di Angiolina o meglio vuole ritrovarvela a tutti i costi e aggiunge
convinto che le mancava solo il soffio vitale.
Emilio non lavora da scultore, ma da educatore, forma la sua donna ideale con
prediche e lezioni: [] gli venne la magnifica idea deducare lui quella fanciulla (23)
[] perch fosse pi astuta, perch fosse pi vittoriosa nella lotta per la vita (23);
doveva badare al proprio interesse (25) Che cosera lonest a questo mondo?
Linteresse!, come se in questa operazione di rieducazione stesse educando se
stesso.
Emilio intende insegnare alla sua amante a ottenere profitto (ma A. sa gi farlo
pienamente); vuole insegnarle a usare il francese e a parlare bene litaliano (A. parla
il toscano come linglese e il protagonista osserva: Prima o poi [] le lever tale
difetto che minfastidisce (p. 40); ma Angilona user invece frasi equivoche in latino
un qualunque Deus grazias e canzonette oscene in veneziano (imparate da
probabili studenti che frequenta).
Emilio desidera che la donna acquisti modi aggraziati e un nome conveniente, (cfr. p.
26), ma Angiolina mangia con golosit e si diverte a lasciarsi chiamare Giolona dal
Balli).
Emilio fantastica che Angiolina si conceda per la prima volta al promesso fidanzato,
per darsi poi a lui senza ostacoli; la vorrebbe vedere impegnata nel socialismo,; la
sogna poi amorevole come una infermiera.
Emilio trova Angiolina poco intelligente e ci suscita in sui sentimenti paterni di
protezione:

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Sentiva muoversi nellanimo anche qualche cosa che somigliava a un affetto


paterno, al vederla cos inerme come per la loro stessa natura certi disgraziati
animali. La mancanza dintelligenza era una debolezza di pi , che chiedeva carezze
e protezione. (41)
Ma da vecchio, nel ricordo, quando non pu pi tentare con leducazione perch
ormai Angiolina scomparsa dalla sua vita e, la idealizza triste e intelligente come la
sorella.
Emilio desidera che Angiolina impari a fingere, ma lei non lo sa fare:
Oh, ella non sapeva fingere. La donna chegli amava, Ange, era una sua invenzione,
se lera creata lui con uno sforzo voluto; essa non aveva collaborato a questa
creazione, non laveva neppure lasciato fare perch aveva resistito. Alla luce del
giorno il sogno scompariva. (48, sottolineatura mia)
Quando si trovava con la sorella, amava quellimmagine, labbelliva, vi aggiungeva
tutte le qualit che gli sarebbe piaciuto di trovare in Angiolina, e quando cap che
anche Amalia collaborava a quella costruzione artificiale, ne gio vivamente. (81,
sottolineatura mia)
Del resto agli passava allora un periodo di strana illusione con Angiolina. Un sogno,
di quelli cui era tanto esposto in piena veglia, gli faceva credere dessere stato lui il
corruttore della fanciulla. Infatti subito, le prime sere in cui laveva avvicinata, egli le
aveva tenuti quei magnifici discorsi sulle donne oneste e sullinteresse. Egli non
poteva sapere come ella fosse stata prima di venire alla sua scuola. Come non
aveva capito che Angiolina onesta significava Angiolina sua? [] Lungamente pens
il metodo da seguire per rieducarla. (84)
In breve: Emilio non riesce costruirsi concretamente la donna desiderata: lo fa solo
nella fantasia, in sogni ad occhi aperti.
Anche il vocabolario usato, i verbi che indicano la costruzione di un oggetto, rinviano
al mito di Pigmalione.

Luoghi dazione
Luoghi chiusi: le case private (e brevemente lo studio del Balli): contrassegnati da
grigiore e mediocrit nellarredamento. II fatto che nella casa si Emilio ci siano dei
mobili in legno dello stesso stile, fa gi affermare ironicamente al narratore. del lusso
insomma. Il protagonista soffre a stare in casa propria (luogo prigione).
Circa la casa del protagonista: limpressione di povert che faceva la stanza era
aumentata dallaccuratezza con cui quelle povere cose erano tenute. (69)
Luoghi aperti (Sant'Andrea; il Corso, Campo Marzio (verso il mare), strada per
Opicina, I giardini pubblici, il teatro, i caff): sono teatri dove esibirsi, dove mostrare i
propri successi con l'altro sesso, cercare adescamenti e occasioni (perfino Amalia
usa utilizza il luogo pubblico in questo senso).
[] vedeva tutto il futuro dinanzi agli occhi come se stesse succedendo a pochi
passi da lui, sul Corso. (108)

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Via Fabio Severo, dove abita Angiolina, deve essere parte di un quartiere nuovo,
popolare. Il caseggiato in cui ha luogo lappartamento della giovane definito
caserma)
Limmagine topografica di una via, prima dritta e poi per un tratto tortuosa e fiorita,
diventa in un passo iniziale una metafora della vita del protagonista:
Per qualche tempo la sua vita assumeva tutta un aspetto nuovo, e in seguito
sarebbe stato altrettanto divertente di ritornare alla calma di prima. Amante delle
immagini, egli vedeva la propria vita quale una via diritta, uniforme, traverso una
quieta valle; dal punto di vista in cui egli aveva avvicinata Angiolina la strada si
torceva, deviava per un paese vario dalberi, di fiori, di colli. Era un piccolo tratto e si
ridiscendeva poi a valle, alla facile via piana e sicura, resa meno tediosa dal ricordo
di quellintervallo incantevole,colorito, forsanche faticoso.
(38-39)
___
Piano del discorso
Inizio del racconto in medias res.
Azione priva di catastrofe.
Assenza di uno sviluppo nel protagonista, il quale non passa alcuna frontiera nel
senso di Lotman.
A differenza che ne La coscienza di Zeno, assenza di ricorso alla analessi
Narratore onnisciente, ironico verso il debole e menzognero protagonista.: era tanto
prudente, p. 9 traversava la vita cauto (p. 9). Circa il lavoro: sempre nel periodo di
preparazione . In narratore ironizza anche sulle responsabilit di Emilio in famiglia e
sul suo valore di letterato.
Dominanza dal punto di vista retorico della figura della correzione. Il protagonista
continuamente corregge il proprio comportamento, le proprie affermazioni, modifica
le proprie intenzioni.
Uso del discorso indiretto libero (DIL) ben presente nel testo, ma non dominante.
Per lo pi non viene tenuto a lungo, ma rimpiazzato subito dal discorso indiretto,
come nel caso seguente:
Picchiare il Sorniani! Bella vendetta! Avrebbe dovuto picchiare se stesso- Oh come
lamava! Se lo confess con angoscia che non aveva mai provata. 108
Adozione di un lessico colloquiale e di un registro espressivo medio.
Si pensi allutilizzo della parola giocattolo per indicare il tipo di relazione che il
protagonista intende istituire con la donna o si pensi ancora a frasi come la
seguente, messa in bocca a Emilio: volevo portare a spasso la mia disperazione
(132)

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