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PARIGI
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PARIGI
PARIGI
manciata di cinesi smarriti sugli Champs-lyses, nella parte alta, dove c lArco di Trionfo.
Sembrava una pattuglia asiatica stupita di trovarsi nel
centro di una citt triste, semivuota, grigia. Aveva laria di sentirsi truffata. La comitiva era convinta di arrivare nella metropoli delle luci e delle feste, e invece si
scopriva in una Parigi immersa nella tragedia. In lutto.
passaporto siriano. Un nome. Ahmad Almohammad. La storia di una notte di guerra, nera
come le TJMIPVFUUF del commando islamista dello Stato Islamico in cui non tutti hanno trovato o cercato il martirio, nera come le macchine, una Seat e una
Volkswagen Polo, su cui quel commando si era diviso e
viaggiava, comincia da un documento di identit.
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PARIGI. Comincio con unimmagine insolita. Quella di
una manciata di cinesi smarriti sugli Champs-Elyses,
nella parte alta, dove c lArco di Trionfo. Sembrava
una pattuglia asiatica stupita di trovarsi nel centro di
una citt triste, semivuota, grigia. Aveva laria di sentirsi truffata. La comitiva di Shanghai o di Pechino era
convinta di arrivare nella metropoli delle luci e delle feste, e invece si scopriva in una Parigi immersa nella
tragedia. In lutto. Sui larghi marciapiedi in discesa verso piazza della Concordia non cera la folla fitta e cosmopolita del sabato sera, ma una sottile colonna di
passanti che sfilava davanti a molti negozi con le vetrine spente o le saracinesche abbassate, e gli ingressi di
tanti cinema sbarrati. E al di l della Concordia, dopo
larco di Carrousel, il Louvre era chiuso. Ed erano chiusi anche i grandi magazzini, Lafayette e Printemps. La
Tour Eiffel era spenta e con gli ascensori fermi, bloccate le vicine stazioni della metropolitane. Le terrazze
dei caff, riscaldate da stufe incandescenti, erano semivuote. Ed era un brutto segno, perch grazie a
quelle terrazze che diventa allegra una capitale cintata sui boulevards da facciate monotone. Tutte uguali.
Chiuso il giardino delle Tuileries ed anche il Forum
des Halles. Le strade attigue al Palazzo dellEliseo erano presidiate da poliziotti e gendarmi che filtravano il
passaggio delle automobili e dei pedoni. Le pattuglie
militari si erano moltiplicate. Il municipio di Parigi
aveva deciso a sua volta di chiudere per la giornata bi-
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un avversario che attacca o si difende con mezzi irregolari, ed senza legittimit per le istituzioni intenazionali. il confronto tra Daesh (acronimo di Stato islamico) e la Francia. In Afghanistan, e prima ancora in Algeria e in certe fasi della guerra in Vietnam, e ancora
in Iraq dopo Saddam e adesso in Siria, quel tipo di
guerra ormai normale. Per la Francia invece insolita. Ed quindi tale lesperienza che i cittadini della
Quinta Repubblica stanno vivendo. Gli episodi terroristici precedenti, a Londra o a Madrid, o nella stessa Parigi, erano attentati pi che confronti armati. Venerd
notte accaduto qualcosa di diverso per la Francia e
per lEuropa.
In pi punti della capitale, alcuni kamikaze si sono
uccisi, facendo esplodere i giubbotti pieni di esplosivo
di cui erano muniti, dopo avere compiuto assalti a mano armata. E avere quindi sfidato le forze dellordine
di uno Stato sovrano. un vero percorso di guerra che
i terroristi hanno tracciato. Lo Stadio di Francia, alle
21,20, dove si giocava una partita di calcio tra Francia
e Germania, alla presenza del presidente della Repubblica, stata la prima tappa. L, fallito il tentativo di
raggiungere gli spalti affollati, i terroristi si uccidono
con le cinture esplosive. Se fossero riusciti a entrare
nello stadio e crearvi il panico ci potevano essere migliaia di vittime. Dopo il loro fallimento lazione prosegue con altri uomini in rue Bichat, poi in rue Fontaine
au Roi, al caff Bonne Bire, uccidendo 17 persone. Al
momento della strage nessuno sa ancora quanti grup-
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quecento spettatori ascoltano il gruppo rock californiano Eagles and Death Metal. E aprono il fuoco nel
mezzo di una canzone, gridando: Noi vi facciamo
quel che fate in Siria. I morti al Bataclan saranno pi
di ottanta.
I terroristi, che a loro volta saranno uccisi, hanno
motivato il massacro, come poi sar precisato nella rivendicazione di Daesh: la Francia ci bombarda in Siria
e noi uccidiamo e uccideremo i francesi. una dichiarazione di guerra, di una guerra asimmetrica. Il modo
in cui avvenuto il massacro non ha precedenti n in
Francia n in Europa. I terroristi non si sono limitati a
far esplodere qualche bomba (bombole di gas piene di
bulloni)o hanno eliminato chi per loro ha insultato
Maometto. Il commando jihadista si scatenato per
ore nella metropoli. Aveva probabilmente gi scelto i
principali obiettivi, lo Stadio e il Bataclan, ma era soprattutto la Parigi vulnerabile del venerd sera che voleva colpire, per rispondere alle incursioni sulle basi di
Daesh in Siria. Per questo Franois Hollande ha parlato di guerra, e Parigi traumatizzata, prudente e dignitosa si adegua in queste ore alla situazione. Che il resto dellEuropa non pu ignorare.
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pi di jihadisti stanno percorrendo la citt. In boulevard Voltaire un terrorista si suicida con lesplosivo
senza una ragione apparente e senza fare vittime. Poco prima delle due, mentre noi cronisti cerchiamo ancora di ricostruire la tragedia in corso, allangolo tra
rue Charonne e rue Faidherbe, si accende una sparatoria davanti al ristorante La Belle Equipe, non lontano
dallabitazione del primo ministro, Manuel Valls. In
pochi secondi, sotto le raffiche di mitra di un uomo sceso da unautomobile, vengono uccise 19 persone e ferite decine di altre. Nessuno capisce perch sia stato preso di mira quel ristorante. Forse perch era affollato
ed capitato sotto tiro casualmente del terrorista lungo il percorso che non aveva una meta precisa. Mentre
poliziotti e pompieri soccorrono i feriti e contano i morti stesi sul selciato, unaltra sparatoria si accende in
boulevard Voltaire, non lontano da place de la Rpublique e della vecchia redazione di $IBSMJF)FCEo. Quattro jihadisti entrano nel Bataclan dove circa millecin-
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EI sobborghi di Parigi
uillaume B. Decherf,
critico musicale del
settimanale di tendenza,
e di sinistra, Les Inrockuptibles,
pubblicato dal 1986 da Les
Editions Indpendantes, era
allarena di concerti per
recensire la performance delle
Aquile della morte metallica,
il gruppo californiano che in
passato aveva fatto una tourne
in Israele nonostante le ripetute
minacce arrivate dal mondo
islamico. Guillaume Decherf,
capelli lunghi, orecchino al lobo
destro, era uscito dalla
redazione l vicino, a Rue
Saint-Sabin, sempre
undicesimo arrondissement di
Parigi. Conosceva quel locale di
riferimento della Parigi
musicale. Si era accordato per
unintervista a fine stage, era
vicino da tempo agli
organizzatori. stato tra i primi
a cadere al Bataclan.
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nit degli studenti di legge ha il cuore trafitto, una tragedia difficile da comprendere, ma lamore pi forte dellodio, la vita della morte. Aveva unet da studente, Ribet,
PARIGI. stata la prima vittima identificata nellinferno
un ciuffo da ragazzo su una faccia pallida, un percorso da
del Bataclan. Un giovane, talentuoso avvocato francese avvocato raffinato.
laureato alla London school of Economics lanno scorso,
Nello studio legale con vista sui Campi Elisi si era spepoi dottorato a Parigi, Universit della Sorbona, e avviato cializzato in anti-corruzione, crimini da colletti bianchi
nella tradizione anglosassone.
a folgorante carriera in uno studio globale: lHogan Lovells fonLe grandi frodi pubbliche erano
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dato a Washington a inizio secoil suo lavoro. C un team dedica7BMFOUJO3JCFU
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lo, con sede parigina in Avenue
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Matignon. Valentin Ribet, 26 angruppo: Our persons. Nei primi
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ni, parlava tre lingue, compreso
quindici mesi di pratica vera aveOFMDFMFCSFTUVEJP
il tedesco. caduto spianato veva fin qui affrontato contenziosi
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nerd intorno alle 21,40, ricorsulla salute affiancando gruppi
da chi gli stava intorno dai colindustriali produttori di energia
pi di kalashnikov degli assalitori jihadisti mentre gli Ea- pulita. Alle spalle, tre uffici legali parigini dove aveva fatgles of death metal attaccavano il riff di ,JTTUIFEFWJM: Il to stage e tirocini a partire dal maggio 2012, ma le sue pribacio del diavolo. Il corpo si piegato sotto il palco.
me prove da futuro lawyer iniziarono a 17 anni, ancora liLo ha salutato per primo lo studio dove si era afferma- ceale. Venerd sera si ricordato di avere solo 26 anni, che
to, lHogan Lovells appunto, quaranta uffici nel mondo, da adolescente ascoltava il metallo pi tirato e che in
uno anche a Roma. Quindi il cappellano della London quel locale cerano sempre tante ragazze. Poi partito il
school of economics, dove Ribet si era laureato in diritto riff, e la scarica di kalashnikov.
internazionale, ha voluto ricordarlo su Twitter: La comu3*130%6;*0/&3*4&37"5"
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A mattanza islamista ha
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PARIGI. Fuori dal Bataclan i camion della morgue portano via i
cadaveri delle ottantanove vittime. Eagle scritto sullinsegna gialla che i proprietari hanno voluto tenere accesa come segno di resistenza. Dopo aver
scaldato il pubblico, il gruppo Eagles of Death Metal stava cantando Kiss the Devil, una strofa che dice cos: I meet the devil
and this is his song. Il Diavolo
arrivato davvero, con le sembianze di ragazzi normali. Non
avevano facce feroci o indemoniate, ricorda Clia che ha visto
i tre terroristi da vicino. Con suo
marito, Benjamin, aveva lasciato i figli a casa per regalarsi una
serata adolescenziale. Concerto
sold out da tempo per la band californiana,
millecinquecento
spettatori pigiati e felici dentro
al Bataclan, allincrocio tra il
boulevard Voltaire e il boulevard Richard Lenoir.
La coppia, lui giurista e lei architetto, era entrata con slancio
nel grande edificio colorato, riconoscibile dalla sua bizzarra architettura asiatica di fine Ottocento, quando andavano di moda le cineserie. Negli ultimi anni, il teatro aveva ricevuto minacce da gruppi islamici dopo
aver ospitato serate di associazioni ebraiche o filo-israeliane.
Non era stata organizzata una sicurezza rafforzata, neppure dopo gli attacchi a Charlie Hebdo,
a poche centinaia di metri, e
allHyper Cacher. Per gli ultimi
dieci mesi, Parigi si cullata
nellillusione che gli attentati di
gennaio fossero solo un brutto
incubo, mentre invece erano
una prova generale per spostare pi avanti lasticella dellorrore.
buio dentro al Bataclan
quando scoppiano i primi spari.
Per qualche secondo, Clia e Benjamin pensano a dei petardi, a
un piccolo spettacolo pirotecnico, poi tutto diventa chiaro.
Qualcosa sfiora le cosce della
donna: un frammento di proiettile. La band scappa dal palco, le
luci si accendono sulla sala. Insieme al marito, Clia si butta a terra, travolta dalla calca. Sentivo
che Clia era vicino a me, senza
poterne distinguere il viso, racconta Benjamin. Larchitetta riesce a intravedere i tre assalitori,
ZONA IN
DETTAGLIO
PARIGI
Poi attraversa la
strada e punta
la sua semiautomatica
verso Le Petit
Cambodge
Ore 21.25
Un soggetto
apre il fuoco
sulla folla
davanti al Le
Carillon bar
15 morti
Le carrillon bar
Rue de Alibert
Ristorante
Le petit cambodge
Rue de Alibert
Ore 21.30
Un individuo
armato spara
sui clienti dalla
terrazza del
ristorante La
Casa Nostra, in
Ristorante
Casa Nostra
Rue de fontaine
au roi
5 morti
Teatro
Bataclan
Boulevard
Voltaire
Ore 21.43
Un uomo si fa
esplodere
in Boulevard
Voltaire, vicino al
Teatro Bataclan
Bastille
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DENTRO AL TEATRO
Ore 21.49
Quattro
attentatori,
tra cui forse
una donna,
armati
di Ak-47
entrano
al teatro
Aprono
il fuoco
sulla gente
in sala dove
era in corso
il concerto
degli Eagles
of Death
Metal
Alcuni di loro
raggiungono
le balconate
e sparano
verso la folla
dallalto
Secondo
un testimone,
avrebbero
anche
lanciato
granate
Altre persone
riescono a
scappare da
unuscita di
sicurezza alla
sinistra del palco
Alcune
persone
riescono ad
arrampicarsi
ed uscire dal
tetto
Ore 22.10
Arriva la polizia
fuori dal teatro.
Gli attentatori
iniziano a radunare
ostaggi allinterno
E AG L
ES OF
DEAT
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Ore 00.15
La polizia entra nel
teatro, dopo che
gli attentatori hanno
iniziato a uccidere
gli ostaggi
Ore 00.58
Tre attentatori si
fanno esplodere
mentre un quarto
viene ucciso dalla
polizia
TAL
Uscita di
sicurezza
Balconata
Palco
Si conclude
loperazione
di polizia.
I sopravvissuti
vengono fatti
uscire dal teatro
Bar
IL BILANCIO
1 Attentatore
ucciso
dalla polizia
Bar Belle
Equipe
Rue de
Charonne
Ore 21.38
Due uomini, giunti
sul posto a bordo
di una Seat nera,
vengono visti
aprire il fuoco dalla
terrazza del bar
19 morti
FONTE PROCURATORE DI PARIGI FRANCOIS MULINS
3 Attentatori
si suicidano
con esplosivi
87 Spettatori
uccisi
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ai figli piccoli che avevano appena abbracciato per lultima volta la madre in lacrime. Lo
ANNO attaccato la zona franca, perch
stadio diveniva il luogo dove a una esultannon esistano pi santuari laici, spazi za infantile si sostituiva un dolore senza et,
di tregua dove la guerra sopravvive dove la violenza anzich combattuta era insoltanto per metafora. Gli obiettivi degli ulti- coraggiata e la crudelt una follia non indivimi attentati dellIs sono stati altamente sim- duale, ma di Stato, freddamente regolata e
bolici: un aereo che riparte da un luogo di va- imposta.
canza nel Sinai, un centro commerciale a
Oltre, il nulla: quando i talebani si ritireBeirut, una sala concerti, un ristorante e, in- ranno mineranno il terreno perch niente
fine, uno stadio a Parigi. Per colpire le perso- possa tornare come prima, nessuno possa rine (i russi, i libanesi sciiti, i francesi) certo, trovare il proprio posto al sole. Il vuoto la cima anche i luoghi. Centrarne uno per farne fra della loro cultura e del loro immaginario.
chiudere cento. E tra questi lo stadio assu- Loccidente per il vuoto prova spavento:
me una valenza particolare.
riempie le giornate, le ore, i minuti. ConcepiSe il colpo fosse completamente riuscito sce lesistenza come un palinsesto che non
sarebbe stato un dramma di
pu avere buchi. La farcisce
proporzioni inedite, tradi programmi pi o meno
smesso in diretta in due tra i *SFHJNJUSBTGPSNBOP
riusciti ma comunque tesi alprincipali Paesi dEuropa, RVFJMVPHIJEFMMPTQPSU
la felicit o, al limite, alla
con spettatori terrorizzati
soddisfazione: vacanze su coPEFMSFMBYJOUFNQMJ
dietro e davanti allo scherste esotiche, concerti di
mo, entrambi in trappola. EFMMBSFQSFTTJPOF
rockn roll, competizioni
Unico parziale precedente,
sportive globali. Chi locciun film del 2008 opportunadente combatte viene dal demente intitolato Senza apserto e il deserto predica.
parente motivo. Anche coSvuota lesistenza propria e
s, con le esplosioni dallealtrui affinch possa divenisterno a raggiungere il camre pi dedicata, pi semplipo che definiamo di gioco
ce, ma anche pi controllabileffetto stato comunque
le.
potente. Nella strategia
La paura il principale
dellIs non devono pi esistestrumento di questopera di
re per gli infedeli luoghi sicuconquista e dominio. Linferi n piacevoli. A seguire,
dele deve temere di prendeneppure per i sudditi di quelre un aereo per andare al malo Stato che intendono creare o un metr per raggiungere sulle rovine storiche e
re una discoteca, di trovarsi
ideologiche del califfato.
su una spiaggia, in un muQualunque eversione libertiseo, allo stadio. Al suddito
cida, qualsiasi progetto di
sottomesso tutto questo verannichilimento dellavversar poi precluso: vietata la
rio finisce prima o poi in uno
musica quandanche provenstadio. I golpisti cileni che roga dalle case, preclusa la vivesciarono il legittimo gosta delle opere darte (a
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verno di Salvador Allende
ogni buon conto distrutte),
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rinchiusero in quello di Sanconcesso lo sport a un solo
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tiago gli oppositori e proprio
genere (quello maschile) e
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l cominciarono a eliminarli.
in circostanze speciali.
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Struttura non molto diversa
una guerra alla libert e alla
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era il velodromo parigino in
gioia, ben prima che alla decui vennero condotti gli
mocrazia, quella che impediebrei rastrellati in citt
sce con il ricatto della paura
nellagosto del 41. Ma proprio quando al di tuffarsi nei fondali di Ras Mohamed a
potere va il fondamentalismo islamico che Sharm, di ammirare le opere custodite nel
lo stadio da contenitore di attivit sportive, Bardo di Tunisi, di essere spensierati a Montpur circondate da atti di segno opposto, vie- martre o di gioire per il gol di un francese o
ne dedicato al terrore puro e alla sua fruizio- un tedesco, magari con un cognome arabo e
ne spettacolare, sostituto della piazza nelle di religione musulmana.
comuni rivoluzioni. Quello di Kabul chiuse le
una guerra che si perde anche registranporte al calcio e le apr alle punizioni esem- do lannullamento dei concerti metal, la canplari, offerte al pubblico come unica e per- cellazione dei voli per il Cairo, i vuoti sugli
versa occasione di svago. Vi si eseguivano le spalti. Non pu esistere unestetica del vuocondanne a morte affidate alla mannaia dei to: solo negazione di ogni possibile bellezparenti di chi era stato offeso dal condanna- za. Non c legittimazione etica per gli atti
to. La folla, inevitabilmente, pretendeva la compiuti dallIs o in suo nome, non bastano
vendetta, giacch il perdono, segno di debo- neppure gli enormi errori compiuti dai lealezza e non di generosit, lavrebbe delusa der occidentali. E non c una sola parola atquanto uno zero a zero. Vi si lapidavano le tribuibile a un dio, tra le migliaia contenute
donne adultere o presunte tali e a scagliare in tutti i testi definiti sacri, che li giustifichi.
la prima pietra era il marito, magari davanti
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qualcosa di strano sotto la giacca. Lo strano una cintura di esplosivo militare Tatp
(perossido di acetone), riempita di bulloni
e collegata a delle batterie con un detonatore a pulsante. Scoperto dalla vigilanza, il ragazzo corre via lungo la Avenue Jules Rimet, la strada attorno allo stadio che in
quel momento, sono le 21 e 20 minuti, semivuota. Braccato, si avvicina a un chiosco
e aziona il detonatore, uccidendo lunica
persona che ha accanto: un barista portoghese di 62 anni.
Abbiamo sentito un boato, ma nessuno
ha pensato a un attentato, dice a Repubblica Nicolas, 23 anni, uno studente che vive
nella cit di Saint Denis e che era presente
alla partita. Succede spesso di sentire dei
petardi, dalle nostre parti. Le telecamere
delle televisioni fanno in tempo a inquadrare lespressione stranita di Patrice Evra.
PARIGI
5 km
Ci sono anche
il presidente Hollande
e il ministro dell'Interno
Bernard Cazeneuve
Piste sopraelevate
portano a livello
inferiore
1
21.20 Un kamikaze
con giubbotto
esplosivo
si fa esplodere
nei pressi
del cancello D
Fa una vittima
Scale
per il livello
superiore
Passerelle
per il livello
intermedio
2
21.30 Un secondo attentatore suicida con giubotto esplosivo
si fa esplodere nei pressi del cancello H
Dopo due minuti, alle 21.22, il sospetto
si fa certezza. Unaltro botto, ancora una
volta proveniente dalla Avenue Rimet. il
secondo attentatore, che si fa brillare di
fronte alla porta chiusa del negozio Decathlon, sotto la tribuna H, ferendo almeno
25 persone. Bley Mokono allospedale ricorda: Era un magrebino alto 1,70, sui 25 anni, con vestiti larghi e un mantello. La situazione precipita: tutta larea sotto i settori H, G e J, varchi compresi, vengono chiusi
e sgomberati dalla security, alle radioline
di servizio si lancia lallarme.
La partita per non si ferma. In campo
c anche Lassan Diarra, che gioca mentre
sua cugina, Astadia Diakit, muore in una
delle sparatorie del centro. Il presidente
Hollande sparisce, perch su ordine dei servizi segreti deve riparare nei locali protetti
del ministero dellInterno. Alla fine del primo tempo un poliziotto scende negli spogliatoi e chiama in disparte i due ct, Didier
Deschamps e Joachim Lw: spiega loro
sommariamente ci che sta accadendo a
Parigi, pregandoli di non dire niente ai giocatori. Per motivi di sicurezza, i tifosi devono avere limpressione che tutto sia normale. Di normale, per, nella notte parigina
del 13 novembre 2015, non c niente. Mentre i tre stanno parlando, alle 21.53, unaltra deflagrazione: il terzo attentatore si fa
saltare a 400 metri dallo stadio, nei pressi
di un McDonalds. Altre venti persone vengono ferite.
Chi sono, i tre uomini-bomba? Lintelligence francese ancora nel dubbio, nonostante due passaporti ritrovati vicino ai corpi dilaniati: appartengono a un siriano di
nome Ahmad Al Mohammad, classe 1990,
e a un egiziano, ma non detto che siano i
documenti reali. E di sicuro qualcuno dovr
dare qualche spiegazione in pi sulla misteriosa evacuazione della nazionale tedesca
dallalbergo Molitor, disposta intorno alle
16 prima della gara. Era lavvisaglia di qualcosa che poi stato sottovalutato?
Alle Stade de France, venerd sera, si
giocato fino alle 22.45, fino al triplice fischio dellarbitro. I tifosi, ormai consci
dellattacco a Parigi, sono usciti cantando
la Marsigliese. I giocatori, invece, no. Quelli francesi sono rimasti dentro lo stadio fino
alle 3 di mattina. I tedeschi hanno dormito
negli spogliatoi. Terrorizzati di essere loro
il prossimo bersaglio del delirio jihadista.
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La partita prosegue
3
21.53 Terza esplosione in rue de la Coquerie
a 400 metri dallo stadio, nei pressi
di un McDonald's e davanti
al caff "Coeur de Bl". Kamikaze
con dispositivo identico agli altri
cancello H
4
22.50 Un annuncio informa il pubblico
di incidenti in strada
Gli spettatori sulla curva dal lato degli attentati
rimangono bloccati allinterno dello stadio
Si riversano sul terreno di gioco
cancello D
1
23.15 Gli spettatori bloccati escono alla spicciolata
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Dopo la strage di Charlie Hebdo il presidente del comitato organizzatore di Euro 2016, Jacques Lambert, aveva gi ammesso che levento potrebbe rientrare tra gli obiettivi dei terroristi. Ma ora che stato
violato il tempio del calcio francese, per il 67enne ex prefetto ed ex capo di gabinetto ai tempi di Mauroy premier la priorit diventata
proprio quella: salvare il campionato europeo della prossima estate,
la cui eventuale cancellazione equivarrebbe a unammissione di impotenza di fronte ai terroristi. La risposta di un torneo senza incidenti, invece, diventerebbe una vittoria della Francia intera. In unintervista all&RVJQF Lambert si detto contrario alle reazioni emotive.
Siamo in una situazione di guerra, ma niente panico: sarebbe riconoscere che chi ci attacca ha ragione di farlo. La sicurezza era gi per
noi il capitolo pi importante e lo a maggior ragione ora.
Per la prima volta lEuropeo ospitato dalla Francia si avviciner
per dimensioni al Mondiale: un mese di durata (10 giugno-10 luglio), 51 partite in 10 citt, 24 squadre partecipanti, 2,5 milioni di bi-
glietti in vendita. Servir una quantit di uomini e di mezzi senza precedenti: per la sicurezza del Mondiale brasiliano del 2014 furono spesi 700 milioni di euro, per le Olimpiadi di Londra 2012 un miliardo e
mezzo. Il livello di allerta salito a 1, il massimo grado. La natura del
terrorismo in questione e il numero dei turisti previsti (8 milioni)
rendono tuttavia particolarmente vulnerabili le fan-zone, dove si raduneranno i tifosi attorno ai maxi-schermi: per difenderle, verranno
reclutate decine di migliaia di agenti privati.
Lallarme terrorismo non ha al momento portato al rinvio dei due
prossimi appuntamenti Uefa proprio a Saint-Denis: il workshop sui
biglietti del 25 novembre tra le 24 federazioni e soprattutto il sorteggio del 12 dicembre. N si temono ufficialmente contraccolpi sulla
vendita dei biglietti e sugli introiti (a Euro 2012 sfiorarono il miliardo e 400 milioni, di cui 815 dai diritti tv). Se per il 10 giugno scorso il
presidente Hollande celebr Euro 2016 con Platini, presidente
dellUefa poi sospeso per lo scandalo Fifa, 5 mesi dopo il calcio evoca
alla Francia pensieri ben pi cupi.
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Con Ahmad, allo Stade de France, sono altri due. E come lui si faranno saltare alle
21.30 (di fronte ai cancelli di entrata H) e
alle 21.53 (in rue della Coquerie, non lontano da un Mc Donalds). Uno di loro ha il passaporto egiziano.
Pi a sud, due automobili con altrettante squadre a bordo, finiscono il lavoro. Come ricostruir ieri sera il Procuratore di Parigi Francois Molins, alle 21.30, in Rue
Fontaine au Roi, da una macchina Seat di
colore nero vengono esplosi un centinaio di
colpi calibro 7,62 verso il caf Bonne
Bire. Mentre, alle 21.38, in Rue de Charonne, altri cento colpi di 7,62, investono la
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PARIGI
N PASSAPORTO siriano. Un nome. Ah-
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di fermi: almeno quattro, secondo il ministro della giustizia belga. A Molenbeek si arrivati dopo che gli investigatori francesi hanno individuato unaltra auto, una Polo nera, usata probabilmente dal commando. La vettura era
stata affittata da un cittadino francese,
residente a Molenbeek. Che venerd se-
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me i primi due. Limpronta digitale dellindice della mano destra di uno dei tre corpi
recuperati al Bataclan appartiene a un cittadino francese. nato il 21 novembre del
1985 a Curcourognes spiegher ancora
il Procuratore di Parigi nella regione
dellEssonne. Ha precedenti penali, otto
condanne inflitte tra il 2008 e il 2010 per
reati generici, ma non mai stato detenuto. Dal 2010 era noto ai servizi antiterrorismo, che lo avevano schedato con la fiches
S (sicurezza OES) perch in contatto con
elementi di spicco di un gruppo radicale della periferia di Parigi, pur non essendone
parte trainante (e infatti a tarda notte a
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ra era per a Parigi. Luomo era rientrato poi a casa con altre persone, a bordo
di unaltra vettura: ora sono stati tutti
arrestati. Ma probabilmente non finir
qui. Anche perch Molenbeek non un
sobborgo qualsiasi. Ma la culla del nuovo terrorismo: a Molenbeek ha soggiornato Ayoub al Khazzani prima dellat-
tentato al Thalys di agosto. A Molenbeek si era stabilito per due mesi Mehdi Nemmouche, assassino del Museo
Ebraico di Bruxelles, al suo ritorno dalla Siria nel maggio 2014. E alcuni mesi
fa perquisizioni sono state eseguite a
Molenbeek nellambito di uninchiesta
sulla cellula jihadista di Verviers. E pensare che erano stati proprio i servizi
francesi a lanciare lallarme alcuni mesi fa di possibili nuovi attentati. Facendo attenzione a chi viene dal Belgio.
Servizi francesi che nemmeno un anno
dopo Charlie Hebdo non sono stati in
grado di prevedere il nuovo attacco. E,
perci, ora sono travolti dalle polemiche: concentrati sui lupi solitari, hanno
ignorato il possibile assalto di unorganizzazione. Hanno assicurato alle polizie straniere di controllare tutti i 4mila
nomi nel loro database. E uno di loro, invece, venerd si fatto saltare in aria.
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targa belga la Volkswagen Polo abbandonata non lontano dal Bataclan e la Seat che
ha vomitato fuoco in Rue Fontaine e rue de
Charonne e che verr ritrovata al cimitero
di Pere Lachaise. Ed in Belgio che le due
auto sono state affittate da un cittadino
francese che, ieri, verr arrestato al confine con la Francia mentre, insieme ad altri
tre belgi, sta provando a rientrare a Bruxelles, nel sobborgo di Molenbeek.
Non un caso che, mentre nella notte
che sta per cominciare, gli allarmi a Parigi
si inseguano tra levacuazione dellarea circostante la torre Eiffel (quindicesimo arrondissment) e lirruzione delle squadre
antiterrorismo nellhotel Pullman alla caccia di chi ancora si vuole in fuga, in Belgio
che ragionevolmente si trovi la chiave in
grado di venire a capo dellorrore. I quattro
uomini arrestati al confine (il cittadino
francese e i tre belgi) potrebbero infatti
consentire di tirare il filo che porta a chi del
commando originario (fiancheggiatori e
basisti inclusi) ancora in fuga. Di chiarire
se come pure vorrebbero alcune delle testimonianze raccolte tra i superstiti della
strage del Bataclan al gruppo apparterrebbe anche una donna. Perch come riferiscono fonti di polizia a Bruxelles
certo che il cittadino francese arrestato, venerd notte, fosse a Parigi. Magari proprio
al volante di quella Seat poi abbandonata
al cimitero di Pere Lacheise.
Del resto, anche le armi usate dal commando portano fuori dalla Francia. E non a
caso hanno fatto dire per lintera giornata
di ieri, prima di far registrare unimprovvisa prudenza, che allorrore di Parigi sarebbe legato anche larresto, nella regione di
Monaco di Baviera, di un cittadino montenegrino proveniente dalla Slovenia, nella
cui auto sono stati trovate armi da guerra
ed esplosivo apparentemente destinati a
Parigi (citt settata sul navigatore dellauto).
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COSA PREVEDE
Colloqui
tra governo
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entro
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JOFNJDJEFMM0DDJEFOUFw
Assad lascia
il governo
entro
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Cessate
il fuoco
dal primo
gennaio
Governo
di transizione
entro 6 mesi,
elezioni
entro 18
La zona cuscinetto
Territori controllati dallIs
Jarablus
TURCHIA
Kobane
Tal Abyad
Ain Issa
Azaz
Hasakah
Raqqa
Aleppo
Hama
Homs
SIRIA
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ANTALYA
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(Usa)
Arabia
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Bahrein
Canada
ATTACCHI
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IN IRAQ
Turchia
Stati Uniti
Francia
Gran
Bretagna
Canada
Aksaray
Malatya
Diyarbakir
TURCHIA
Akinci
Base aerea
turca
Sanliurfa
Gaziantep
Base aerea
utilizzata
dagli Usa
Kobane
Azaz
Mersin
Al-Hasaka
Sinjar
Aleppo
Fiume Eufra
te
Raqqa
caccia
Rafale (Francia)
Deir al-Zor
SIRIA
Homs
BOMBARDAMENTI EFFETTUATI
DAI CACCIA RUSSI E
DALLESERCITO GOVERNATIVO SIRIANO
IRAQ
Palmira
LIBANO
al Qaim
Beirut
impongono una strategia pi aggressiva. A cominciare dalla frequenza, dallintensit e dal raggio dazione dei bombardamenti
aerei della colazione guidata dagli Usa (con la Francia). Lo shock
di Parigi pu riavvicinare perfino
Obama e Vladimir Putin sul da
farsi in Siria: a Vienna, dove in
corso il vertice dei ministri degli
Esteri coinvolti nella crisi, si accelera la transizione verso un governo di unit nazionale, che includerebbe temporaneamente Assad, in nome di una santa alleanza fra tutti i nemici dellIs.
Al G20 la presidenza turca fa
trovare ai leader mondiali una sala riunione su cui troneggia un
messaggio in francese, rivolto
dal padrone di casa Erdogan allospite assente: +FDPOEBNOFMBU
UBRVFUFSSPSJTUFFO'SBODF. Il terrorismo balzato al primo posto
fra i temi che saranno discussi.
Domina il summit in tutti i sensi,
a cominciare dal dispositivo di si-
Zona di controllo Is
Mar
Mediterraneo
Damasco
Zona di supporto Is
Libert di movimento
e attacchi frequenti
Turaibil
ISRAELE
caccia Sukhoi 27
GIORDANIA
curezza, senza precedenti: ci sar una no-fly zone sullo spazio aereo sopra il G20; e 13.500 poliziotti turchi presidiano la citt balneare di Antalya contro i 6.000
dellultimo G20, un anno fa in Australia. Ma da allora la capacit
dellIs di colpire ha avuto unescalation impressionante. Ben tre
nazioni rappresentate qui al G20
hanno subito attacchi diretti di
recente. Prima della Francia c
-BGGPOEPEJ,FSSZ
i%PCCJBNPGFSNBSF
RVFTUPGBTDJTNP
NPEFSOPFNFEJPFWBMFw
ficazione per noi, se non faremo
di pi per sconfiggere lIs, Al Nusra e simili. Proprio dallincontro Kerry-Lavrov a Vienna, po-
ARABIA SAUDITA
che ore dopo gli attentati di Parigi, uscita la road-map per una
soluzione politica in Siria: dal primo gennaio cominceranno le
trattative dirette tra il governo
Assad e lopposizione, con lobiettivo di formare un governo di
transizione entro sei mesi, e andare alle elezioni sotto controllo
Onu entro 18 mesi.
Dellipotetica soluzione siriana torneranno a parlare qui Oba-
Zona in mano
ai ribelli siriani
Zona in mano
ai curdi
Zona in mano
al governo di Assad
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IUUQTPVGBOHSPVQDPN
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I GRANDI AL G20
Oggi e domani ad Antalya,
in Turchia
13.400 agenti
per tutelare la sicurezza
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350
telecamere di sorveglianza
con riconoscimento facciale
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BERLINO. .Populisti di tutta Europa uniti: ca-
20 sospetti miliziani
dellIs arrestati
nella provincia nellultima
settimana
COSA PREVEDE
6 campi profughi
11 basi logistiche
17 "zone di sicurezza"
Ospitalit per 5 milioni
di profughi
(compresi parte
dei 2,2 milioni di rifugiati
siriani gi in Turchia)
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COME REALIZZARLA
la Turchia pronta a inviare
10.700 soldati in Siria
entro met dicembre
La fascia presidiata
dallesercito turco dovrebbe
estendersi fino a 46 km
in territorio siriano
Danimarca
Belgio
Paesi Bassi
Giordania
Regione autonoma
curda
Australia
Mosul
Erbil
Kirkuk
Tikrit
iu
me Tigri
Samarra
Haditha
Falluja
Ramadi
Bagdad
Kerbala
Najaf
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uno sforzo coordinato. Al contrario ciascuno ha usato lIs, o elementi ad esso legati, per i propri
interessi.
Uno dei temi pi delicati al
G20 sar la cooperazione tra servizi segreti. Nessuno dimentica
che proprio in Turchia riusc a
fuggire da Parigi uno dei terroristi coinvolti a gennaio nellattacco a Charlie Hebdo. Perfino allinterno dellUnione europea la cooperazione tra servizi, polizie e
magistrature inadeguata, come dimostra la cellula belga
che avrebbe contribuito alla strage del Bataclan. E la scoperta che
uno dei terroristi era arrivato a
Parigi dalla Siria con i profughi,
rilancer anche al G20 il tema
dellimmigrazione. La Turchia
il luogo giusto per parlarne: ha accolto due milioni di rifugiati dalla
Siria, ed la principale area di
transito verso i Balcani, lAustria, la Germania.
3*130%6;*0/&3*4&37"5"
valcano lo shock per la strage di Parigi, chiedono le misure pi dure contro migranti e
musulmani, rigettano laccordo a livello Ue
sulle quote di ripartizione di profughi tra
paesi membri.
A Varsavia il nuovo governo nazional-conservatore non vede pi le condizioni politiche per accettare migranti da altri
paesi dellUnione. La stessa linea espressa dal premier slovacco Robert Fico. La pi
dura di tutti Marine Le Pen: espelliamoli,
chiudiamo le moschee ove predicano odio,
via i predicatori, mettiamo al bando ogni organizzazione islamista. Parole durissime,
alla vigilia delle importanti elezioni regionali di dicembre. Il premier olandese Mark
Rutte annuncia energiche misure per di-
fendere le frontiere. A Berlino la linea delle porte aperte di Angela Merkel vacilla
sempre pi, fa temere una caduta della cancelliera e una crisi politica: Wolfgang
Schaeuble, popolare veterano della Cdu,
ha sparato a zero su di lei che accoglie i migranti, definendoli una valanga: insomma le ha dato dellincompetente, e lei ha
reagito lodandolo e confermandogli la fiducia.
A fianco di Schaeuble si schiera lideologo della Csu bavarese, Markus Soeder:
La strage di Parigi ha cambiato tutto, ha
detto, e se la Germania (quella governata
da Angie appunto) non sa garantire frontiere sicure, la Baviera agir da sola senza
aspettare Berlino. Sconfessione gravissima della leader, poche ore dopo quella di
Schaeuble.
Governo a rischio a Berlino, Marine
Le Pen alloffensiva a Parigi, schiaffi plateali allEuropa da Est, voglia di confini chiusi
ovunque: la Ue senza frontiere vacilla. Soffia voglia di ritorno alle sovranit nazionali. La Polonia deve mantenere il controllo
completo delle sue frontiere, della sua politica dasilo e dimmigrazione, quindi dopo
Parigi non vediamo la possibilit concreta
di rispettare gli impegni sul ricollocamento dei rifugiati, occorre rivedere la politica
europea sulla crisi migratoria, ha detto il
ministro degli Affari europei Konrad Szymanski. La riconoscenza di Varsavia, Praga, Bratislava e Budapest per i fondi di coesione senza cui starebbero ben peggio
nulla, osservano in anonimato fonti politiche tedesche. La rivolta a Berlino contro Angela Merkel, dopo Parigi, rafforza xenofobi
ed euroscettici in tutto il Continente.
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)FCEP avevano fatto: ha europeizzato, quindi mondializzato, una guerra che gli europei
avevano spesso considerato come lontana.
Fummo tutti americani
l11 settembre del 2001, ma anche no, come indica la tenace
convinzione di tanti che dietro
quella strage ci fosse proprio
una mano americana per cercare un DBTVTCFMMJ. Oggi, lo siamo
diventati davvero, americani,
perch il cane rabbioso che morse New York ha morso la carne
pi europea dellEuropa, Pari2VFTUBHMPCBMJ[[B[JPOF gi. Minaccia, credibilmente, di
azzannare anche il cuore origiEFMSJTDIJPNPCJMJUB
nario della cristianit, Roma,
HMJTDFUUJDJ
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dopo avere colpito la culla del
0CBNBF1VUJO
laicismo, dimostrando che il cristianesimo, come la cultura greca, come lebraismo, come lillute non possono essere vinte e minismo appaiono nello sguarsono destinate a restare PQFO do allucinato del fanatico come
DPOGMJDU e si pose il problema sfaccettature della stessa stodella sopravvivenza della demo- ria e della stessa cultura che noi
crazia in guerra.
chiamiamo Occidente.
Ma nel ripugnante successo
Questa mondializzazione del
di una banda di criminali stragi- rischio daggressione, e della
sti articolati sui disadattati cre- inevitabile risposta militare,
sciuti nei Paesi di nascita, c il porta allo scoperto lIs, mobiliseme di una possibile, anche se ta anche gli scettici, riavvicina
parziale, sconfitta per chi ora si forzatamente Putin a Obama e
sente vincitore. A Parigi avve- potrebbe finalmente spaventanuto infatti quello che neppure re anche i complici del Califfala strage dellAtocha a Madrid, to, senza i quali il presunto stale bombe di Londra, lassassi- to dei tagliatori di teste si sgonnio dei giornalisti di $IBSMJF fierebbe. Non per andare verso
una vittoria definitiva o una pace che nessuno firmerebbe, ma
almeno verso la speranza che le
40550"44&%*0
dozzine di morti di Parigi non
6ONJMJUBSFGSBODFTF
siano morti invano. N siano
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stati, come fu invece il destino
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dei 3mila innocenti disintegraEFMFTJNPBSSPOEJTTFNFOU
ti nelle Torri Gemelli, soltanto
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la sorgente dalle quale far sgorTPOPTUBUJJOWJBUJOFMMBDBQJUBMF
gare altro sangue.
BMUSJTPMEBUJ
la vittoria e infine lagognato ritorno a casa del soldato. Niente
di tutto questo individuabile
in questa cosiddetta guerra,
perch neppure la cacciata dei
jihadisti di Al Baghdadi dalle loro roccaforti garantirebbe se
non la pace, almeno un armistizio come quello che regna in Corea. La Rand Corporation, in un
seminario nel decennale dellinvasione dellIraq, arriv alla
conclusione che queste nuove
Guerre Mondiali semplicemen-
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NEW YORK. Gli attacchi a Parigi confermano
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mi attacchi stupiscono per la particolare abilit. E per la loro cruenza.
Perch colpire proprio la Francia?
La Francia ha il maggior numero di giovani che dai paesi occidentali sono andati in
Siria per unirsi allIs e farsi arruolare nelle
missioni suicide. Temo che non sar lultimo
attentato a Parigi, mentre non penso che
azioni simili si saranno qui negli Stati Uniti
perch il numero di americani reclutati dal
cosidetto Califfo relativamente basso.
Considera gli attacchi di Parigi una risposta alluccisione di Jihad John?
LIs ha ormai messo nellombra Al Qaeda: gli eredi di Bin Laden non sono riusciti a
compiere alcun attentato aereo dal settembre 2001 e nessunaltra azione dopo quello
alla metro di Londra. Risultato: le nuove reclute confluiscono tutte nello Stato Islamico, snobbando Al Nusra o altri gruppi vicino
ad Al Qaeda.
Quale sar la risposta di Francois Hollande?
La Francia rafforzer il suo ruolo nella
guerra contro lo Stato Islamico, ma gli altri
paesi continueranno a calibrare la loro presenza militare a seconda degli interessi nazionali. Non penso, ad esempio, che Barack
Obama cambier la sua strategia, basata
sui raid aerei: perch da un lato il presidente
pensa che sta avendo successo, dallaltro
vuole evitare che la Siria finisca in un ulteriore caos come la Libia post-Gheddafi.
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sa ritenuta incancellabile.
Alla Rpublique viene poi imputato di combattere lislam in
Francia, espressione che mescola insieme il rifiuto del modello di laicit negativa, quello del
tentativo governativo di fare
emergere un associazionismo affidabile sul piano istituzionale a
scapito delle organizzazioni radicali, bandite dalla scena pubblica e duramente represse. E,
sopratutto, laver bombardato i
musulmani nelle terre del Califfato con aerei che a nulla sono
serviti quando lattacco stato
portato nelle maleodoranti strade di Parigi. Un vero e proprio
inno alla guerra asimmetrica,
questultimo.
Infine ,a chiudere il versetto 8
della Sura 63 La potenza appartiene ad Allah, al Suo Messaggero e ai credenti, ma gli ipocriti
non lo sanno. Il riferimento ai
NVOBGJRVO, gli ipocriti, indica
che il messaggio diretto anche
alla grande maggioranza dei
musulmani, che i radicali ritengono credenti solo a parole. Ai
quali si rivolgono cercando di
mostrare come essi siano gli unici a combattere i nemici dellislam.
Una rivendicazione, confermata pi che dai molti tweet di
simpatizzanti , dalla rivista on line %BCJR 'SBODF, la versione
francofona della pubblicazione
dellIs, che descrive il novembre
parigino come l11 settembre
francese.
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(0''3&%0%&."3$)*4
ROMA. Matteo Renzi fissa alcuni
punti, nel vertice con i capigruppo di tutti i partiti. Dice no allintervento militare o a un inasprimento dellazione gi condotta
dalla coalizione anti-Isis. Non
possiamo rischiare il bis della Li-
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$"3.&-0-01"1"
ROMA. Siamo in guerra. una
guerra. Ma ogni conflitto della
storia ha avuto una fine. Sia le
guerre lampo che quelle decennali. Ci hanno dichiarato una
guerra che non sar breve, va
avanti gi dal 2001. Anche la nostra contro il terrore un giorno finir.
una certezza. Quel che
non sappiamo quanto
durer, quali costi avr
in termini di vite umane, cosa sar delle nostre abitudini e della
nostra libert di oggi
e di ieri.
Angelino Alfano
ha il volto segnato,
al termine di una
giornata da codice
rosso. LItalia non
stata colpita ma
come se lo fosse
stata, Parigi in ginocchio e Roma gi
indicata come prossimo obiettivo dagli
stragisti del Califfato di Abu Bakr al-Baghdadi. E il
Giubileo l, a 23 giorni. Settecento soldati, fa sapere il capo
del Viminale, vengono subito
schierati a protezione della Capitale. Ma allo stato in cui siamo,
la sicurezza assoluta non esiste,
n a Roma n nel resto dItalia.
Non scatta lo stato demergenza francese ma come se lo
fosse, lo stato di allerta 2
quello che appena precede un attacco in corso. Lallerta dei capi
dei servizi e di tutti i corpi di polizia massimo.
I Gis e i Nocs sono gi in assetto operativo, i corpi speciali
militari pronti ad entrare in azione, tutti gli obiettivi sensibili
presidiati e altri se ne aggiungono su indicazione dei prefetti, le
maglie dei controlli alle frontiere tornano a farsi strettissime
ma non si chiudono. Le comunicazioni nelle carceri monitorate
come mai accaduto prima. gra-
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zie alla corsa affannosa per evitare lattentato, sottolinea il ministro, che si sono portate a segno operazioni come quella di
tre giorni fa in mezzo Nord Italia.
Alfano ha trascorso lintera
giornata al Viminale. Il comitato per lordine e la sicurezza pubblica convocato durgenza si
riunito in mattinata alla presenza del premier Renzi, nel pomeriggio poi la parentesi dellincontro coi capigruppo Palazzo Chigi, in serata 1PSUBB1PSUB con la
collega Roberta Pinotti.
Il ministro mette subito le cose in chiaro, col tono grave della
voce, lo ripete perch gli italiani
devono saperlo: Non esiste paese a rischio zero, lo sforzo di prevenzione messo in campo massimo e pu ridurre i rischi ma
3*"1&35&*&3*."55*/"-&'30/5*&3&$0/-"'3"/$*"%010*-#-0$$0/05563/0"-.0/5&#*"/$0&7&/5*.*(-*"7&3*'*$)&46$)*&/53"*/*5"-*"
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successo a mezzanotte e mezza. Il blocco durato tre ore:
stato come se si fosse deciso di colpo
di voltare indietro le pagine della storia, dice il vicequestore Alessandro Zanzi, responsabile del posto di Polizia del
traforo del Monte Bianco. La memoria
torna allepoca delle immagini in bianco
e nero, quando linaugurazione della galleria era stata salutata come il primo passo per il superamento delle frontiere in
Europa. Per tre ore, questa notte, si tornati a quellItalia degli anni Sessanta. E
questa volta non solo per gli immigrati
COURMAYEUR (AO).
$POUSPMMJB'JVNJDJOP
sia poco frequentato nonostante la chiusura del vicino valico del Piccolo San Bernando, quello che porta in val dIsere. Il
vero disagio lhanno subito i frontalieri.
Nella piazza di Chamonix, primo paese
francese oltre il traforo, Luca racconta
una mattinata movimentata: Veniamo
qui ogni sabato a vendere la fontina. Partiamo da Aosta. Oggi siamo stati controllati tre volte. Temiamo soprattutto il ritorno verso lItalia. infatti chi lascia la
Francia a subire le verifiche pi insistenti. Pattuglie della polizia e della Gendarmerie sono sparse per chilometri lungo
le strade di accesso al traforo.
La perquisizione dei furgoni e il transito su una sola corsia fanno parte di un
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CITT DEL VATICANO. Lo choc di Parigi arriva subito, e forte, in
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gelino Alfano che ricorda lo speciale rischio
a Roma per la presenza del Papa. Eppure, il
messaggio ripetuto in queste ore che non
stato segnalato alcun allarme concreto.
Non che questo ci metta al riparo riferisce unaltra fonte dellintelligence visto
che nemmeno a Parigi ci si aspettava quello
che poi accaduto.
Il salto di qualit degli attacchi in Francia
impone dunque una modifica del piano di sicurezza che si stava scrivendo in queste ore
in Questura. Verr messo a punto per il 20 novembre e conterr le misure da adottare nella capitale in questo lungo anno giubilare,
dall8 dicembre al 20 novembre 2016.
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ROMA. Quello che vedranno tutti saranno le
mimetiche dei militari a San Pietro, i pattugliamenti dei soldati in via della Conciliazione, i presdi davanti alle basiliche di San Giovanni, San Paolo e Santa Maria Maggiore,
forse anche i droni sulle teste dei pellegrini.
Quello che non vedr nessuno sar il lavoro
di intelligence, le intercettazioni, il monitoraggio dei siti internet dove si inneggia allIsis e dove si fa reclutamento. Quello che si
spera di non dover vedere mai, invece, lintervento dei corpi speciali, incursori del Combusin, paracadutisti del Col Moschin, Gis e
Nocs, attivati da ieri con linnalzamento del
livello di allerta e in grado spiega una fonte dei nostri apparati di sicurezza di entrare in azione, in pochi minuti, anche in pieno
centro.
A 23 giorni allinizio del Giubileo, la strage di Parigi ricorda a Roma e ai simboli della
sua religiosit Vaticano e comunit ebraica quanto sia concreta la minaccia terroristica. C un messaggio, seppur generico e
diffuso su Twitter, che indica la capitale italiana prossimo obiettivo dellIs con Londra e
Washington. C il ministro dellInterno An-
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Ieri Alfano ha annunciato larrivo anticipato in citt di 700 militari. Lombrello sotto il
quale sono inquadrati la missione Strade
sicure. Avranno compiti non solo di sorveglianza di obiettivi sensibili (ministeri, ambasciate, luoghi di culto cattolici, ghetto
ebraico, stazioni, aeroporti) ma anche di
pattugliamento. Saranno, insomma, visibili nonostante governo italiano e Vaticano
vogliano evitare leffetto citt militarizzata. Ai primi 700 se ne dovrebbero aggiungere altri 300 e, con loro, un migliaio di
agenti tra poliziotti, carabinieri e finanzieri. Gi adesso, per, la Questura di Roma ha
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Ci sono tre date segnate in rosso sul calendario dei nostri apparati di sicurezza. L8 dicembre, ovviamente, lavvio del Giubileo
con il Papa che aprir i battenti della Porta
Santa. Poi l8 febbraio, quando arriveranno a
Roma le spoglie di Padre Pio che verranno
esposte per una settimana, e il 4 settembre,
con la canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta. Per ragioni di sicurezza, chiunque vorr passare sotto la Porta Santa verr tracciato: si dovr registrare sul web, lasciare i propri dati personali, cos che in ogni momento
sar possibile monitorare i pellegrini. Dopo
quanto accaduto a Parigi, per, c incertezza sugli arrivi. Dai 30 milioni previsti a luglio
si scesi a 20. Ma ne aspettiamo circa 11,
ha detto qualche giorno fa il prefetto Franco
Gabrielli. Possibile si scenda ancora.
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MILANO. Risponde al primo
squillo, nellattesa disperata di
sapere viva sua figlia. Magari ferita in qualche ospedale parigino, o davvero insieme a quella
donna francese che ieri mattina ha chiamato France Info,
la radio del servizio pubblico, e
ha raccontato di essere fuggita
insieme con unitaliana nei bagni del Bataclan, per poi nascondersi ore e ore nel sottotetto del locale.
Luciana Milani, la madre di
Valeria Solesin, spera di ricevere da un momento allaltro quella telefonata del Consolato. Ma
per ora, nessuno sa dov Valeria. Purtroppo non abbiamo
notizie, vediamo la sua foto su
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Death Metal, che ieri hanno
annunciato la fine del tour. Abbiamo sentito allimprovviso
dei colpi racconta Andrea al
telefono al padre Non abbiamo capito subito che erano degli spari. Poi abbiamo visto i ragazzi accanto a noi sporchi di
TRIBUNALE DI ROMA
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Uno dei capitoli pi delicati riguarda la sicurezza del Pontefice, allergico a qualsiasi costrizione, a cominciare dalla Papamobile blindata. Papa Francesco ha fatto sapere che non
vuole limiti al contatto coi pellegrini. Cosa
che render pi complicata la sua difesa per
le nostre forze dellordine. Ancora ieri il Comitato riunito al Viminale tornato a chiedere
al Vaticano pi collaborazione su questo
fronte. Singolare, invece, la sorveglianza di
piazza San Pietro: quando presente il Papa
spetta alla Gendarmeria Vaticana. Quando
invece il Pontefice non c tocca alla polizia.
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sulla prevenzione, per, che puntano
maggiormente i servizi. Solo due giorni fa il
capo del Dis, Giampiero Massolo, sottolineava che la minaccia maggiore potrebbe arrivare dai lupi solitari. Parigi ha dimostrato, per, la preparazione di un attacco contemporaneo, anche con kamikaze, su pi obiettivi.
Dobbiamo fare in modo di intercettarli prima sottolinea la fonte dellintelligence
lintervento dei corpi speciali arriva ad attacco gi in corso. come per un aereo sospetto:
devi fare in modo che non si sollevi da terra.
Se lo abbatti in volo un problema in pi per
tutti.
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di cittadini che sono andati a donare il sangue, a risarcire il tanto sangue versato. I fiori, i pensieri e i
disegni affidati a foglietti, le candele. Ieri Parigi era
la ville lumire per le candele. Je suis parisien, Io
non ho paura. Si vuole fare qualcosa per gli altri, gli
altri farebbero qualcosa per noi.
Ieri era anche il giorno dopo delle dichiarazioni
delle autorit, ovvie, a volte sincere. Le autorit possono avere un cuore, quando gli avvenimenti spezzano il cuore. O no. Bashar al Assad vorrebbe dire
chiaro e tondo Ben vi sta e non pu, ma lo lascia intendere, e dice Noi stiamo vivendo cos da cinque
anni: lui sta facendo vivere cos e molto pi orribilmente di cos il suo popolo da cinque anni. I magnanimi finanziatori del terrorismo jihadista deplorano loltraggio allumanit consumato in quella
Parigi di cui sono prestigiosi acquirenti. Il presidente turco, Recep Tayyp Erdogan, esecra il terrorismo, che noi conosciamo molto bene, frase almeno sibillina.
Le persone vanno in piazza Farnese, depongono
fiori, inalberano il tricolore transalpino. Un giovane italiano-tedesco va con la bicicletta e un pianoforte a traino a suonare Imagine nei luoghi della ferocia: :PVNBZTBZ*NBESFBNFS, gi. Ieri di fronte
al Bataclan. Al Metropolitan Opera House a New
York hanno suonato e cantato la Marsigliese, e distribuito il testo completo. HPSHFSOPTGJMTFUOPT
DPNQBHOFT -a sgozzare i nostri figli e le nostre compagne. Anche sui campi di calcio italiani, dove ieri
toccava alla serie B, si cantata la Marsigliese. -J
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dellestate 2014, che minacciava seriamente di far cadere Bagdad. Ormai deve far fronte a una nuova sfida, perch
da quando i russi hanno capito che
mantenere al potere Assad sar impossibile, a Vienna ha preso il via un processo di pace.
tuttaltro che semplice. Nulla ci garantisce che avr successo, ma tutte le
potenze, mondiali o regionali, interessate a questo conflitto, oggi cercano
un compromesso che passerebbe per
la trasformazione della Siria in una federazione che garantisca tutela e rappresentanza politica a tutte le comunit e un equilibrio fra linfluenza iraniana e quella saudita, fra il campo sciita e
quello sunnita. Se questo compromesso venisse trovato (e non pi impossibile), Daesh si ritroverebbe solo di
fronte al mondo. Il pericolo, per Daesh,
cos grande da spiegare lattentato
contro laereo di turisti russi che sorvolava il Sinai, lattentato di Beirut contro Hezbollah e adesso queste carneficine a Parigi. Daesh vuole intimidire la
Russia seminando terrore, far pagare
agli alleati libanesi di Assad il loro intervento in Siria e seminare il caos in
quel Paese nemico che la Francia.
tutto pensato attentamente, perch
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mento di Daesh in Siria, l dove vengono addestrati questi miserabili imbecilli in cerca di un senso alla loro esistenza, la cui missione cercare di piegarci venendo a seminare morte nei
nostri quartieri, in questa Francia dove spesso e volentieri sono nati e di cui
parlano la lingua. Sono ragioni pi che
sufficienti per colpirci, ma ce n unaltra, pi fondamentale ancora.
Daesh con le spalle al muro. Grazie
al coordinamento fra i combattenti
curdi e gli aerei da guerra schierati dalla coalizione arabo-occidentale contro
i jihadisti, Daesh in questo momento
sotto la minaccia di un accerchiamento a Mosul, la grande citt irachena di
cui ha fatto la propria piazzaforte dopo
averla atrocemente straziata. Mosul
non sar riconquistata in un giorno,
perch non sarebbe concepibile accrescere le sofferenze della sua popolazione massacrandola di bombardamenti.
La guerra contro Daesh purtroppo non
pu essere totale, per progredisce, in
modo lento ma solido. Lo Stato islamico dellIraq e del Levante, Daesh, questa alleanza fra sunniti fanatici ed ex
ufficiali di Saddam Hussein che ambisce a creare uno Stato sunnita a cavallo di Iraq e Siria, non solo ha dovuto rinunciare a proseguire la sua offensiva
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n frontiere. Ma tutto questo non avviene per caso.
Allorigine c persino una data: il 1952, quando avvenne il primo colpo di stato in Egitto, seguito da decine di episodi di violenza totalitaria che misero il
potere nelle mani di dittatori quali Gheddafi, Saddam Hussein, gli al-Assad padre e figlio, Ben Ali,
Moubarak, il sudanese Omar al Bashir. E c inoltre la nebulosa dei Paesi del Golfo, che finanziano
chi combatter per loro. in questassenza di democrazia e di libert che si sviluppa e si espande un ca-
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liffato anacronistico, nemico dei popoli e delle arti.
Se lIs ha preso corpo, materialmente e politicamente, solo perch e su questo tutti concordano, anche se evidentemente non in via ufficiale ha ricevuto dagli Stati del Golfo armi e denaro. Gli intermediari sarebbero uomini daffari che hanno scommesso su un ipotetico Stato islamico. E come in
un casin, hanno giocato la carta delle peggiori disgrazie per poter continuare a far fruttare i loro miliardi, concedendosi una vita depravata che ci riempie di nausea e disgusto, largamente condivisi dai
popoli arabi. Le responsabilit arabe per lesistenza
sul giornale -FT3FHMFT%F+FV (della direzione del quale faccio parte), rivolgendosi ai suoi concittadini Bernard
Schlasa ha scritto che auspica da parte di migliaia di uomini e donne musulmane una reazione plateale ed enorme
di rinnegamento (Not in my name)
per queste azioni e che si arrivi a uno
slancio gigantesco di solidariet e che
francesi e immigrati condividano una
medesima lotta per la democrazia.E
che tutti noi dimostriamo la nostra fraterna umanit, testimoniando che i nostri valori sono universali e che un piccolo gruppo di individui non pu dividerci. E subito, prima possibile, che tutti noi torniamo a sorridere e bere allegramente sulle terrazze dei nostri bistro, per dimostrare che non ci sottometteremo mai. Per dimostrare che
amiamo la vita e che la difenderemo restando forti, serenamente forti. Pi forti dei pazzi forsennati che agognano soltanto la morte.
stato un bel desiderio, quello della
Francia di stamattina, difficile da provare in una difficile mattina parigina.
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La Procura di Roma
pronta a interrogare il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Il governatore
aveva chiesto di essere ascoltato
il 29 ottobre scorso, qualche gior-
NAPOLI.
no dopo gli inquirenti hanno fatto sapere di voler completare prima una serie di accertamenti,
poi ascolteranno la versione del
governatore. Dunque entra nella
fase forse decisiva, linchiesta sulle manovre che sarebbero state
poste in essere dallavvocato napoletano Guglielmo Manna per
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so, giorno delludienza sul caso
De Luca. Nellinformativa della
polizia, la telefonata viene inserita nel contesto dei contatti intrecciati da Manna per mettere al corrente i suoi interlocutori della decisione del tribunale ed avviene
immediatamente dopo un incontro ad Avellino tra lavvocato e
due coindagati. Nel colloquio, rilevano gli investigatori, dopo
aver fatto riferimento al nulla
osta, Manna chiedeva alla moglie se tutto procedeva secondo
la normale aspettativa.
Nessuna frase in codice, replica il magistrato: i coniugi stavano discutendo dei documenti necessari per iscrivere uno dei due
figli ad una scuola diversa da
quella frequentata lanno precedente. Attraverso il suo legale,
lavvocato Giovambattista Vignola, il giudice esibisce anche
copia del documento, datato proprio 17 luglio. La terminologia
usata nella conversazione afferma il giudice non quindi affatto criptica, ma era relativa a un
problema che era effettivamente esistente. Le libere interpretazioni adombrate dalla stampa,
pur in astratto formulabili, sono
del tutto destituite di fondamento. Marted la vicenda torner
allesame della prima commissione del Csm, che ha aperto una
pratica per incompatibilit nei
confronti del giudice. Il Consiglio
far le sue valutazioni in pochissime settimane, assicura il togato di Area Antonello Ardituro.
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Si profila una cura Marino
per il governatore De Luca, che potrebbe prepararsi a un rimpasto di giunta
nelle prossime settimane, su stringenti indicazioni romane. Intanto, una rivelazione significativa, a sette giorni
dallesplosione del caso De Luca, illumina la zona dombra - tutta politica che costeggia linchiesta romana sulla
presunta corruzione per induzione ,
indagine che coinvolge il governatore
della Campania, il suo ex braccio destro Nello Mastursi, oltre al magistrato Anna Scognamiglio e al marito di lei
Guglilemo Manna. Nel Pd, non solo
campano, molti sapevano. S, ne parlai al partito. Quella nomina rischiava
NAPOLI.
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ROMA. Quel giorno cero e mi ricordo bene di quella pausa.... Lavvo-
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guancia destra e che render necessario un nuovo intervento di
ricostruzione dei tessuti, era diretto alla gola. Lo ha confermato lo stesso supervisore di alimenti kosher agli investigatori,
che ieri mattina sono tornati in
corsia al Niguarda a risentirlo
tramite la moglie milanese in
veste di traduttrice. Poche parole per. Non ho davvero idea
del perch volesse ammazzarmi ha detto Graff agli specialisti dellantiterrorismo n tantomeno ho mai ricevuto minacce personali in passato. Sembrava quasi distaccato spiega un investigatore come se
lagguato riguardasse un altro. La ricerca di immagini utili alle indagini si sta allargando
a cerchi concentrici dal luogo
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procuratore aggiunto Maurizio
Romanelli, capo del pool antiterrorismo) che resta per tentato
omicidio, senza al momento
laggravante dellodio religioso,
e che non ha ancora preso una
direzione precisa: Bisogna accertare bene i fatti. Non ci sono
state nemmeno grida di natura
ideologica come a Parigi. Che
non sia terrorismo unipotesi
concreta, cos come lo quella
che si tratti di un episodio isolato di un lupo solitario.
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NAPOLI. Gio vanni Catena fa il cameriere in
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NAZIONALE
10
LOTTO
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NUMERO ORO:
dal punto dove, dieci mesi fa, era stato ammazzato suo figlio Ciro. Prima il figlio, poi il
padre, forse per due guerre di camorra diverse. Gli investigatori non sono ancora arrivati ai responsabili della morte del ventenne Ciro, legato alle cosche della Sanit
in guerra con le paranze dei bimbi di Forcella. Una faida sanguinosa che ha caratterizzato lestate appena trascorsa e che sembra essersi conclusa con larresto a Terni
del boss ventenne latitante Pasquale Sibillo.
Non cos per il padre, con un passato criminale che riconduce ad altri clan, come gli
ex potenti Misso con cui lavorava per affari
di droga. Secondo gli investigatori Pietro
Esposito, ras della Sanit con gli alleati dei
Sequino, avrebbe subito lattacco dei fuoriusciti Lo Russo. Questi ultimi starebbero
infatti tentando di riconquistare il quartiere. Dieci giorni fa, il raid con colpi di pistola
sparati in aria da un commando di quattro
persone in sella a scooter. Nel fuggi fuggi
generale in tanti li avevano sentiti gridare:
Qui comandiamo noi. Dopo lavvertimento, il clan sarebbe passato allazione puntando a uccidere Pietro Esposito, considerato un riferimento per lo spaccio di droga nella zona. Lo hanno seguito mentre stava tornando a casa, ma hanno deciso di passare
allazione proprio davanti alla basilica. Linnocente Gennaro Catena, uscito dal pub
Pocho (il soprannome dellex attaccante
del Napoli Ezequiel Lavezzi), si trovato di
fronte i sicari che avevano gi cominciato a
sparare contro Esposito.
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ASTI. Quelluomo
campagne vicino a Mombaruzzo. Poco lontano, fuori dal cimitero, i militari hanno individuato
anche lassassino: era riverso a
terra, si era appena tagliato i polsi usando lo stesso coltello con
cui poco prima aveva ucciso la
moglie. stato portato allospedale di Asti in ambulanza: non
sembra per essere in pericolo di
vita. Appena le sue condizioni lo
permetteranno sar sentito dai
carabinieri.
Luigi Caramello, originario
della Liguria, lavora per conto di
unazienda che si occupa del recupero di rottami di ferro: in passato aveva invece sbarcato il lunario come autotrasportatore. Barbara Natale invece faceva le pulizie per diverse famiglie della zona. La coppia viveva a Santo Stefano Belbo. Le cose tra di loro non
andavano bene da tempo. Cos
avevano deciso di separarsi, continuando per ad abitare insieme. Non era la prima volta: gi in
passato la donna aveva provato
ad allontanarsi da lui, proprio
perch si era gi mostrato aggressivo anche con le figlie.
Quellomicidio poteva essere
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AVELLINO. Li ha sorpresi nel
conoscevamo bene, ma era sempre sorridente e gentile con tutti. Barbara Natale era una brava ragazza dice il sindaco di Canelli, Marco Gabusi Lavevo conosciuta qualche settimana fa,
quando mi aveva presentato in
Comune un progetto di assistenza agli anziani. La sua morte un
vero dramma.
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avvicinarsi alla soluzione di questo giallo
sullalba delluomo. La popolazione di Blick
Mead, il villaggio rinvenuto qualche mese or
sono unora e mezza a sud ovest di Londra,
non vide la costruzione di Stonehenge, che risale ad almeno mille anni dopo. Ma ricostruire la vita dei nostri progenitori in questarea
pu aiutare a capire perch i loro discendenti
eressero i monoliti in semicerchio che turisti
e scienziati visitano da tutto il mondo.
Su Stonehenge sappiamo pi di non molto
tempo fa. Recentemente, grazie a scanner
speciali in grado di vedere a grande profondit, stata individuata una Stonehenge 2,
molto pi grande di quella in superficie, a
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qualche chilometro dalla prima. Altri monumenti, strade, edifici sono venuti alla luce nelle vicinanze. Migliaia di anni or sono, in questarea fra Londra e Bath, molto prima che i
Romani fondassero le due citt, lHomo Sapiens muoveva i primi passi. Erano cacciatori-raccoglitori, non avevano ancora inventato lagricoltura, eppure avevano abitudini, riti e sogni non dissimili dai nostri. I villaggi
neolitici dellet del Bronzo svolgevano a Stonehenge solo una parte della loro vita quotidiana. Tagliare, spostare ed erigere pietre pesanti fino a 40 tonnellate non devessere stato facile. Perch lo fecero? Il professor Michael Parker Pearson dellUniversity College
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Isola di Budelli
Fa parte del Parco
nazionale dellarcipelago
di La Maddalena
abitata da una
sola persona, che ne
anche il custode
Si pu accedere allisola
solo accompagnati
da personale del Parco
Appartiene a privati
da met 800 (il Parco stato
istituto nel 1994)
E conosciuta per la
spiaggia rosa, che
si trova nella parte
sud-orientale
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regno pietrificato del
Belpaese, pu anche accadere che lo Stato italiano
non riesca a esercitare la prelazione su un pezzo pregiato del
suo patrimonio naturale e paesaggistico perfino quando ha gi
stanziato i fondi per esercitarla.
Lodissea dellisola di Budelli
la perla dellArcipelago della
Maddalena nel mare di Sardegna non avr il pathos di quella omerica dellisola di Itaca, ma
assume comunque i contorni di
una tragicommedia allitaliana:
al limite della farsa o del genere
grottesco. E tutto ci per tre milioni, in fondo un piccolo obolo in
un bilancio pubblico con un debito complessivo di oltre due miliardi.
Da sempre propriet privata,
quel paradiso terrestre di circa
160 ettari che racchiude la celebre Spiaggia rosa se lera aggiudicato nel 2013 allasta un magnate neozelandese di nome Michael Richard Harte, allesito di
una procedura esecutiva immobiliare. Ma, in seguito alla mobilitazione degli ambientalisti e di un
fronte pi vasto di opinione pubblica, lo Stato sera deciso a esercitare la prelazione che gli spetta
per legge. Tant che il governo
ha inserito una voce di tre milioni nella legge di stabilit 2014.
Mister Harte, per, non s dato per vinto. Prima, ha fatto ricorso al Tribunale amministrativo
della Sardegna che gli ha dato
torto. Poi, s rivolto al Consiglio
di Stato che invece ha ribaltato il
verdetto del Tar, con la motiva-
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zione formale che il Parco nazionale Arcipelago della Maddalena
non aveva ancora adottato il piano previsto dalla legge quadro
sulle aree protette (n.394). E
quindi, a tempo di record, il Tribunale di Tempo Pausania ha dato esecuzione alla sentenza, impegnando lacquirente a versare
2,9 milioni entro 60 giorni.
Carte bollate a parte, la conclusione che ora il magnate neozelandese pu riappropriarsi di Budelli e ha gi predisposto un ambizioso master plan con cui pretende di realizzare un progetto
di conservazione, tutela e sviluppo paesaggistico e culturale
dellisola. Sar pure un mecenate, questo signor Harte, un appassionato del nostro Paese e della Sardegna, un paladino della
natura e del mare. Sta di fatto, per, che quello scoglio incantato
appartiene di diritto allItalia e
agli italiani. E che lo Stato, per di
pi, dispone gi dei soldi per riscattarlo.
A prima vista, sfogliando le 73
pagine del master plan prodigo di foto, mappe e disegni, quel-
CORSIC A
(Francia)
Bonifacio
12,3
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Lo sviluppo
costiero
mt
Il punto pi alto
Budelli
(Monte
Budello)
Santa Maria
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Kmq
La
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La Maddalena
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I mercati sembrano ossessionati dallatteso aumento dei tassi americani a met dicembre, il primo dopo tanti anni, pi volte annunciato
entro la fine del 2015 e slittato a settembre per il rischio Cina. Non
chiaro perch.
Da tempo la Fed annuncia la prossima fine della politica dei tassi
nulli, con aumenti minimi (0,25%) e graduali. Laumento gi ampiamente incorporato nei rendimenti dei titoli di stato a breve, e non
si capisce che cosa cambi se avvenisse a dicembre o febbraio. Sorprende anche la mancanza di consenso sulla possibile reazione dei
mercati: per alcuni i tassi nulli sono essenziali per sostenere i prezzi
delle attivit finanziarie e immobiliari, e quindi leffetto ricchezza
che regge i consumi; per altri lopposto, il segnale che la Fed non ritiene leconomia ancora in grado di camminare con le proprie gambe.
La decisione della Fed sar preceduta da una maggiore volatilit,
ma il vero problema un altro: il mondo entrato in una fase duratura di tassi, inflazione e crescita bassi, che mette legittimamente in
dubbio la reale efficacia delle politiche di quantitative easing (QE).
In quattro parole: siamo diventati tutti giapponesi (che in questa situazione si trovano dal 1992). Il Giappone insegna che il vero problema lassenza di inflazione; e che la politica monetaria non riesce a
risolverlo. Dal 2012 il governo Abe ha tentato di uscire dalla deflazione con dosi massicce di QE ed espansione fiscale: la Banca del Giappone acquista 600 miliardi di titoli pubblici lanno, gi detiene un terzo
del debito pubblico e di questo passo in 5 anni arriver al 75%. Il deficit pubblico al 5% del Pil e il debito lordo al 240%. Eppure i prezzi al consumo
non aumentano, e i tassi a 10 anni rimangono allo 0,3%, segno che il 2% di inflazione obiettivo non credibile. Nonostante in termini reali il Giappone cresca
stabilmente, la disoccupazione sia scesa
al 3,4% e la produttivit sia simile alla
Germania, la deflazione un grosso rischio.
Primo: senza inflazione il debito pubblico tende a esplodere perch la crescita non basta a riassorbirlo. Secondo l&DP
OPNJTU, con uninflazione media al 2%
dal 1992, il rapporto debito/Pil giapponese sarebbe solo l82%. Secondo: con i rendimenti prossimi allo zero gli anziani diventano pi poveri, perch risparmiano
a tassi reali negativi. Terzo: il QE funziona da svalutazione del cambio e spinge
le esportazioni a scapito della domanda
interna. Quarto: i tassi bassi sono manna
per le imprese, ma fanno aumentare le
possibili distorsioni nel mercato dei capitali verso impieghi ad alto rischio.
La Cina, con sei tagli di tassi in un anno, carenza di consumi e inflazione poco sopra l1% sulla strada del Giappone. Come pure lEurozona: crescita zero dei prezzi a ottobre; dosi crescenti di QE che hanno portato in negativo i tassi tedeschi fino a 5 anni, e quelli a 10 anni
quasi ovunque sotto lobiettivo del 2% di inflazione; la crescita trainata dalla svalutazione delleuro, mentre i consumi languono; e i debiti pubblici crescono. Pure lItalia ha emesso debito a 2 anni con rendimento negativo: il mercato disposto a pagare pur di finanziare
uno degli Stati pi indebitati al mondo! Altro che paura del deficit.
Eppure la Bce propone altro QE, visto che negli Usa avrebbe funzionato. Legittimi i dubbi. La disoccupazione scesa al 5%, ma ai minimi anche la partecipazione al mercato del lavoro; la ripresa la pi
lenta da 100 anni; i prezzi alla produzione decrescono; in Borsa la crescita attesa del fatturato sotto al 2%; e i tassi reali a lunga sono vicini allo zero. Inoltre il QE negli Usa, a differenza che nel resto del mondo, ha potuto contare su un forte effetto ricchezza per le famiglie, e la
Fed ha un impatto maggiore sul credito alle imprese, non essendo
per la maggior parte intermediato dalle banche. Il QE, quindi, funziona meglio che altrove.
Sarebbero invece necessarie due svolte radicali. Prima: lannuncio
coordinato delle banche centrali di obiettivi di inflazione pi elevati,
al 4%. Non detto che siano credibili, ma aiuterebbe a cambiare le
aspettative. Seconda: che i Governi, con questi tassi reali bassissimi,
emulino i privati e si indebitino a lungo termine per finanziare infrastrutture o comprare attivit reali (come i fondi sovrani). In Italia, ci
sarebbe il rischio che i soldi siano sperperati. Ma da un punto di vista
economico resta unoccasione irripetibile per investire con ritorni anche lontani nel tempo, a beneficio delle generazioni future.
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per chi ne ha diritto- che alle tredicesime non si applica il bonus Renzi da 85
euro.
Intanto si stringono i tempi per il
percorso della legge di Stabilit, che
entro venerd prossimo dovrebbe superare il vaglio del Senato. Tappa da
rispettare probabilmente grazie ad
un maxiemendamento che recepir
le modifiche introdotte in Commissione Bilancio.
Si contano, sinora, solo una decina
di emendamenti approvati (tra cui il
salva-delibere Imu-Tasi per i comuni
e il bonus mobili per le giovani coppie
raddoppiato a 16mila euro).
La Commissione dovr cercare di
stringere sui temi che ancora attendono risposta: Sud, pacchetto casa, patronati e Caf, money transfert. E, per
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quanto riguarda il pressing della maggioranza, si dovr decidere se e come
intervenire su canone Rai e risorse
per tiv e radio locali, la durata del
congedo obbligatorio per i pap, il
voucher per il baby sitting, i sostegni
allacquisto di auto e camper per portatori di disabilit, le bonifiche dallamianto per i tetti di edifici pubblici.
Temi sui quali si concentreranno i confronti nelle prossime ore. Ma i principali nodi verranno rinviati allesame
della Camera: ritocchi alle pensioni,
province, i giochi. E anche le regioni: il
decreto Salva-regioni, che ieri stato
firmato dal presidente della Repubblica Mattarella, stato trasmesso al Senato dove dovrebbe essere modificato per essere poi inserito in manovra
durante il passaggio a Montecitorio,
quando le intese con i governatori potrebbero essere diventate mature.
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Dobbiamo intanto distinguere se si tratta di un licenziamento giustificato o no. Neanche larticolo 18 impediva di licenziare per motivi economici.
Dal 2009 al 2015 abbiamo perso un milione e quattrocento
mila posti pur avendo larticolo
18.
Ma allora quali tutele crescono col Jobs Act?
Quelle successive alla pronuncia del giudice. La nuova
norma non cambia la ragione
del licenziamento, solo la sua
sanzione.
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me prima.
Valutazione rimandata al
2018, quando scadr la decontribuzione triennale?
Escludo con forza lo tsunami di licenziamenti, sempre
che non chiudano tutte le aziende che hanno avuto il bonus.
Non conosco imprenditori che
pagano stipendi per guadagnarci, se non in termini di lavoro svolto. Se cos fosse, non starebbero sul mercato.
Perch non avete confermato la Discoll per i collaboratori anche per il 2016?
Bisogna aggiornarla e adeguarla al sistema Naspi. Ma
non me ne occupo io.
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co che infiamma i ranghi del suo stesso partito pi che dal timore
degli anti-europei di Farage, le
richieste di Cameron allEuropa contengono, accanto a ragionevoli riforme, non pochi ammiccamenti rivolti alla scena interna che sottendono tuttavia
un disegno politico. A prima vista non fanno pensare al maestoso leone britannico o alla prosa scultorea di Kipling, quanto
ai mitici animali mezzo cervi e
mezzo narvali o ai personaggi
di Alice di Lewis Carroll. Ottima letteratura, certo, non politica realista, per, anche se presentata dal premier con toni
cortesi, aperto alla trattativa
nellintento, vinto il referendum, di restare in una Unione
riformata per il XXI secolo.
Il pensiero di Londra spazia
dal rifiuto formale, giuridico e
irreversibile
dellimpegno
strategico per una Unione
sempre pi stretta, un indirizzo teorico e programmatico,
fondativo per dei Trattati ratificati anche dal Parlamento inglese nei quali consacrata come base politica dellEuropa la
libera circolazione tra i Paesi
membri da cui deriva leguaglianza dei benefici sociali che
Cameron vuole di fatto abrogare, specie per i nuovi ammessi,
e restringere ai propri cittadini.
La rivendicazione della sovranit porta al rigetto della parte
inerente la giustizia e la sicurezza interna che dovrebbero restare nazionali. Una pi efficace sussidiariet, lo smantellamento delleccessiva regolamentazione e unenergica strategia commerciale meritano attenzione, come il coinvolgimento legislativo dei Parlamenti nazionali, anche se visto in funzione limitativa del Parlamento
europeo.
Oltre lassenza di riferimenti
alla politica estera e di sicurezza di fatto devoluta alla Nato
gli accordi anglo-francesi di
Saint-Malo sono finiti nel dimenticatoio la parte pi significativa del pensiero di Cameron riguarda il governo
delleconomia e i rapporti tra
zona euro e Paesi non-euro. Qui
il suo pensiero tassativo quanto potenzialmente dirompente. La parte positiva prevenire ogni discriminazione verso i
secondi e preservare lintegrit
del mercato unico cela appena lostilit verso la Bce. Risorgono i timori per lUnione bancaria e il sostegno alleuro, per
la vigilanza che non deve intaccare le competenze della Banca
dInghilterra. Pur non rivendicando apertamente il diritto di
veto nei confronti dellEurozona, Cameron chiede lunanimit dei membri dellUnione sulle
misure dellEurozona che tocchino i 28. Tuttavia, nellUem
non pu essere lesa la conquista del voto a maggioranza dove previsto: lalternativa sarebbe un ritorno al veto, allantica politica britannica di con-
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UANDO il terrorismo arriva a questo grado di organizzazione e coordinamento significa che diventato un compiuto organismo militare e che le
sue sono azioni di guerra in territorio nemico.
Questo nuovo tipo di conflitto venne inaugurato durante
la lontana guerra del Vietnam, pi di mezzo secolo fa,
quando dei combattenti scalzi e coperti di cenci riuscirono a battere il pi potente esercito della terra. una guerra asimmetrica in cui quelli che appaiono sul campo i pi
deboli diventano, grazie ad attacchi imprevedibili, a una
sconfinata audacia, i pi forti. Non c organizzazione di
intelligence in grado di contrastare organismi che dispongono di mezzi illimitati, armamenti sofisticati e, soprattutto, di uomini che simpegnano in azioni che prevedono in partenza la loro morte, praticamente invincibili, mossi che siano dalla cocaina o dal fanatismo religioso o da entrambi. Questa guerra non si vince n a Parigi
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Alessandro, Alex, Arnaud e
Massimo. Siamo quattro studenti universitari in Erasmus
a Parigi. Venerd 13 novembre
siamo andati fuori a cena a Les
Halles, insieme a tanti ragazzi
come noi da tutto il mondo. A
met serata veniamo interrotti da notizie di spari vicino a
Place de la Rpublique. Pensiamo a un evento isolato. Pochi
minuti dopo altre notizie, altri
attacchi, lo Stadio, Hollande
evacuato. La paura inizia a salire, metro e rer sono chiuse,
prendere un taxi impossibile.
Lunica possibilit tornare a
piedi fino a casa di Arnaud, a
Pasteur nel sud della citt. Siamo costretti ad attraversare
tutta Parigi, passando per lle
de la Cit. Auto della polizia e
ambulanze corrono ovunque.
Siamo ormai vicino a Montparnasse, iniziamo a sentirci pi
al sicuro, anche se vediamo il
primo blocco stradale della polizia sul nostro percorso. Ormai arrivati non ci fermiamo a
guardare in faccia nessuno,
non ci guardiamo alle spalle,
entriamo in casa e chiudiamo
tutto. Siamo salvi. Noi tutti siamo cittadini italiani, ma anche
francesi, tedeschi e spagnoli.
Uno di noi, Arnaud, oltre a
tutto francese da parte di madre. Il dolore che prova enorme, e noi ci uniamo a lui, come
se avessero attaccato Roma, come se a morire fossero stati i
nostri concittadini, i nostri
amici, i nostri familiari. Abbiamo dovuto rassicurare amici e
parenti sulla nostra condizione, abbiamo sentito la loro apprensione e la loro paura, e questo solo perch siamo stati fortunati. Gli studenti da tutto il
mondo, in Erasmus con noi, sono sconvolti. Il dolore unisce
tutti i cuori e tutte le culture
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Ho 20 anni, e sono una studen-
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pravvivr alle incursioni jihadiste. C una invincibile inerzia, nella libert, che perfino pi forte
della forza militare. La libert non pi unidea, ormai: lo
stata nei lunghi secoli della sua laboriosa, contrastata
definizione, ma ormai diventata un istinto, scritta nel
nostro Dna. Significa che la gente considera naturale divertirsi, ballare, mangiare al ristorante, bere alcolici, camminare per strada, fare musica, fare sesso, leggere i libri
che vuole, non leggere i libri che non vuole, usare le parole che preferisce per dire quello che ama dire. un nemico, la libert, che il jihadismo non pu neanche immaginare di sconfiggere. Chiunque ci abbia provato, almeno negli ultimi due secoli, ha vinto qualche battaglia ma alla fine ha perduto la guerra.
Si capisce che Parigi sia odiata tanto quanto New York,
nella guerra mondiale dichiarata dal jihadismo alla libert di tutte le persone (anche delle persone musulmane).
Sono le due citt che incarnano al livello massimo il cosmopolitismo brulicante, la febbrile promiscuit tra culture e dunque il primato culturale dellOccidente, che
quella promiscuit non teme e anzi promuove. Per non dire della libert delle donne, che la pi odiata, la pi temuta, la pi irreversibile di tutte le libert. Della nostra incolumit possiamo dubitare, di qui in poi. Della vittoria
della libert, mai.
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Dopo ogni attentato di matrice
islamica mi chiedo perch le
varie comunit islamiche in Europa o altrove, non scendano
in piazza per affermare con forza che questi assassini non hanno nulla a che fare con la religione in cui credono. Per questi
mostri essere sconfessati proprio da chi professa la stessa religione avrebbe un impatto notevole, forse pi di tanti missili. Penso ai tanti mussulmani
che vivono in Italia, Francia,
Germania. Uomini e donne integrati da decenni e che inorridiscono come me di fronte a
questi atti abominevoli. I tedeschi ai tempi del nazismo avevano la scusa che non sapevano, oggi nessuno pu nascondersi dietro lignoranza di quello che avviene.
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Per un errore tipografico la fotografia pubblicata ieri a corredo del pezzo sul bosco verticale
realizzato da Stefano Boeri
non era quella del grattacielo,
ma il rendering di un altro edificio simile che lo studio Boeri
sta progettando. Ci scusiamo
con i lettori e con gli interessati.
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la logica di ci che successo chiara: uccidere chi capita, per terrorizzare gli altri. Una
guerra batteriologica per spargere il virus del panico a bassa intensit, quello usurante che cambia le
abitudini. Che mina la lucidit fino a far ritenere inadeguata la democrazia facendo ingrossare il consenso
istintivo a favore di chi offre elisir di xenofobia protettiva. Le prime rivendicazioni collegano questa strage ai
raid dellaviazione francese sui campi di guerra dellisis. Ma una lettura troppo circoscritta per comprendere la
complessit di un conflitto meta-locale, che da anni si alimenta nella falda profonda della questione
israelo-palestinese. quella la ferita che dobbiamo risanare se vogliamo evitare altri contagi come in Tunisia,
Egitto, Libano, cancrene in Libia e Somalia, esodi in Siria. Fino alle rappresaglie in Europa. Ma ci vuole
unEuropa politica, unita e lungimirante. Che senta la responsabilit mondiale della propria cultura
democratica, da propagare con missioni non aeree, ma diplomatiche.
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<SEGUE DALLA PRIMA PAGINA
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non importa chi sono, giovani, vecchi, bambini; non importa in quale Paese: hanno colpito a New York, a Parigi,
in Turchia, in Egitto, nel Bangladesh, in Pakistan, nelle
Filippine, in Afghanistan, in Tunisia, in Iraq ed ora minacciano
Roma e Londra.
Tra le persone occasionalmente uccise ci potrebbero essere
perfino musulmani. Quindi, sotto le apparenze della guerra di
religione, la realt unaltra: c voglia di distruggere, in modo
cieco, una barbarie che sogna la fine di unepoca senza per un
solo barlume duna civilt futura.
Qualcuno ha paragonato questo terrorismo a quello che insanguin lItalia e la Germania negli anni Settanta del secolo
scorso; da noi furono chiamati gli anni di piombo, ma un paragone totalmente sbagliato. Quei terroristi conoscevano il nome
e perfino lindirizzo della vittima che avevano scelto; aveva- ne, ma ha un gruppo di comanno ripudiato un passato che do, scuole di preparazione alla
avevano vissuto e si propone- disumanit, campi dove si invano un futuro, unideologia, segna il maneggio delle armi,
un assetto diverso della socie- le tecnologie necessarie, i mot.
di di camuffarsi, le comunicaI terroristi di oggi non si pro- zioni sofisticate tra loro e con
pongono alcun futuro e non il comando del gruppo e gli
hanno alcun passato sociale e obiettivi da colpire.
politico da ricordare. Vivono
Questo il gruppo di comansoltanto un presente e alcuni do e i suoi soldati-schiavi handi loro, ma certamente non no scelto di soggiacere ai loro
tutti, vagheggiano forse un al- padroni.
dil dove un Allah che soddisfi
Qui si pone la domanda del
i loro desideri; non quello dei perch questa scelta labbiaveri musulmani che le loro sa- no fatta.
cre scritture hanno descritto.
***
Non sono persone libere.
La questione assai comCertamente hanno fatto libe- plessa, riguarda la libert, che
ramente una scelta che quel- cosa significa, da dove ci viela che Etienne de La Botie ne. Non mi pare oggi il giorno
chiam il servo arbitrio: loro adatto ad esaminare uno dei
hanno scelto di essere schiavi concetti pi complessi e pi
di chi li dirige, le cellule duno importanti della ricerca filosoStato che non ha confini stabi- fica e perfino religiosa, ma
li, non ha una sua Costituzio- qualche parola va detta per
sempre, in qualunque momento, dalla nascita fino alla morte. Quindi la sopravvivenza e
lamore per noi stessi automatico, fa parte della nostra
natura.
Lamore per la specie, o se
volete chiamatela il prossimo,
deriva anchesso dallistinto
della sopravvivenza perch
nessuno di noi pu concepire
dessere il solo abitante umano del globo terrestre. Tuttavia il livello dellamore per la
specie oscilla fortemente da
persona a persona. Ce n sempre una scintilla in ciascuno,
ma pu essere scintilla o fiamma o brace coperta di cenere.
Le nostre scelte dipendono
dal rapporto tra la fiamma che
abbiamo per noi stessi e quella che abbiamo per gli altri e
lestensione di quellamore.
Una scintilla, lho gi detto,
c sempre, se resta soltanto
tale vuol dire che quellamore
si restringe a pochi, a volte pochissimi, a volte una sola persona.
Se tiriamo le somme di questo ragionamento la conclusione che la barbarie dei terroristi attuali deriva dal fatto che
non hanno alcun amore, anzi
odiano, la specie cui appartengono, odiano tutti gli altri,
mentre amano solo quei pochi
che condividono con loro lodio per gli altri e vogliono distruggerli. E qui appare il servo arbitrio: lamore tra pochi
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stizia, il reato, il processo, la detenzione, il carcere, la pena e la riabilitazione non sono concetti astratti, ma concretissimi. E soprattutto
perch giustizia e carcere in Norvegia hanno
un significato e in Italia ne hanno un altro.
Perci voglio parlarvi di carceri e di giustizia, ma non voglio farlo in astratto. Voglio parlare di Poggioreale, ma non voglio farlo solo
pensando a ci che stato, ma immaginando
quel che potrebbe essere. E voglio farlo partendo da immagini incredibili, quasi irreali:
le foto che Valerio Bispuri ha scattato nel carcere di Poggioreale. C chi dice che le carceri
siano la cartina di tornasole dello stato della
democrazia di un paese. E allora lo stato della
democrazia in Italia sta messo male.
Non guardate queste foto pensando che
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contano non una, ma infinite storie. Provate a immaginare voi stessi chiusi in una
stanza; provate a immaginare voi stessi
senza alcun progetto o prospettiva; provate a immaginarvi poi ammassati in una cella. Ma perch provare a farlo? vi chiederete. Cosa abbiamo fatto di male, noi siamo
onesti, sono loro i disonesti, loro quelli che
hanno sbagliato, loro sono Caino. Pensiero
lineare, pensiero che sembra ragionevole.
Non lo perch in carcere ci finisce chiunque, e questa una verit che solo conoscendo profondamente la realt giudiziaria italiana possiamo comprendere fino in
fondo. In un sistema al collasso, gli errori
giudiziari sono allordine del giorno e le carcerazioni preventive sono quasi la met del
totale. I tribunali sono gravati da una infinit di procedimenti, molti frutto di leggi proposte e approvate sulla scorta di ondate di
securitarismo tanto incosciente quanto
inutile.
Non esagero se dico che chiunque lasci
che il carcere sia quello descritto da queste
fotografie, chiunque non si senta in dovere
di lavorare perch questo carcere cambi,
deve temere di poterne diventare una vittima e delle pi fragili, perch disarmata,
perch convinta che quello in cui vive sia
un sistema infallibile, che punisce i cattivi
e salvaguarda i buoni. Un sistema inefficiente, come il nostro, un sistema ingiusto, un sistema che sbaglia. Non purtroppo un caso che allinterno dei Tribunali di
sorveglianza ai quali rimessa la discipli-
na della esecuzione delle pene si annidino pi forti i residui della cultura inquisitoria.
Ma il carcere non deve essere pi giusto
solo per evitare che lingiustizia travolga i
giusti, il carcere deve essere giusto soprattutto per i colpevoli, soprattutto per chi ha
sbagliato. Non permettiamo che esistano
tante Guantanamo, luoghi cio dove il Diritto finisce e inizia larbitrio, la punizione
giustificata dallerrore. In un paese civile il
carcere deve essere il culmine dello Stato
di Diritto. Il carcere deve essere dignitoso e
umano; devessere lo specchio di una societ ideale. Un carcere dignitoso indice di
una societ dignitosa, un carcere che rieduca conseguenza di una societ empatica,
che considera ogni individuo un cittadino
con pieni diritti.
Poggioreale ha il 33 per cento dei detenuti condannati o in attesa di giudizio per reati di droga: immaginiamo che effetti avrebbe su questi numeri la legalizzazione delle
droghe leggere. Non si tratta di reati con
aggravante mafiosa, quindi per lo pi chi si
trova qui sono piccoli spacciatori e tossicodipendenti. Detenuti che forse dovrebbero
scontare la loro pena altrove, magari in comunit di recupero. Il 12 per cento dentro
per furto, il 25 per cento per rapina, il 5 per
cento per omicidio e tentato omicidio. Un
altro 5 per cento per associazione di tipo camorristico.
Queste percentuali raccontano bene la
disperazione di un territorio, e un carcere
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che non riesce a essere riabilitazione diventa accademia del crimine: pi le condizioni
carcerarie sono insopportabili, pi il detenuto si rivolger alle organizzazioni criminali per ottenere ci a cui avrebbe diritto.
Viceversa, pi nel carcere i diritti dei detenuti sono rispettati, pi non ci sar spazio
per le organizzazioni criminali e per i loro sistemi di protezione.
Il carcere deve smettere di essere il luogo in cui la societ si libera dei propri rifiuti e deve diventare uno strumento che viene in soccorso alla societ. La Norvegia ha
sconvolto il mondo con il caso Breivik, che
dopo il massacro di Utoya stato condannato a una pena detentiva di 21 anni, e non
rinchiuso in una cella in fondo al mare. Lo
Stato vince quando non diventa un soggetto peggiore di colui che ha sbagliato, quando non utilizza le logiche criminali che sono
logiche da legge del taglione.
Punire e torturare non portano giustizia
ma decuplicano sofferenze che spesso il detenuto ha gi vissuto. Non si pu educare alla legalit attraverso la coercizione e il carcere. La recidiva altissima quando in carcere non si lavora, non si impegnati, quando non ci si sente utili.
Mi fermo qui. E se non vi ho convinto io lo
faranno certo le foto di Valerio Bispuri e gli
uomini e gli spazi che ritraggono. Parlano
da s e raccontano una utopia: una societ,
libera dalla necessit del carcere. Nonostante Caino.
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mobile dopo essere arrivati dal Canal Grande, lo stesso che suscita
la prima visita allAsac, lArchivio storico delle arti contemporanee,
il caveau segreto della Biennale. Il grande e anonimo prefabbricato di cemento e vetro che si sviluppa su pi livelli, fra magazzini, scale di metallo, stretti corridoi e stanze climatizzate, mimetizzato tra
i padiglioni del nuovo polo scientifico tecnologico Vega a Marghera,
appena quindici minuti di macchina dalle calli e dai tesori veneziani. Un deposito di conoscenza e documenti immenso, data la moltitudine di materiali che per i vari settori (arti visive, architettura, cinema, danza, teatro, musica) la Biennale ha accumulato nellarco
della sua storia cominciata esattamente centoventanni fa con la
prima Esposizione Internazionale dArte del 1895.
Lopera di archiviazione appare infinita. Nella prima sala, dove vengono accolti
studenti, ricercatori e studiosi, ci sono ancora scatoloni e faldoni semiaperti. Nel
labirinto di cassettiere, scaffali e schedari sono gelosamente custoditi tre milioni
di documenti. Ma soprattutto la straripante corrispondenza che nel corso del
tempo intercorsa tra responsabili della Biennale, artisti e collezionisti a destare
il maggior interesse dei ricercatori, decine di migliaia di lettere scritte dai protagonisti della cultura dellOttocento e del Novecento (alcune sono quelle mostrate e
riprodotte in queste pagine). Nel Fondo storico, il cuore dellarchivio, ci sono le
missive inviate ad Antonio Fradeletto, che fu segretario generale dellEsposizione poi divenuta Biennale, da DAnnunzio, Monet e Rodin, e negli anni successivi
quelle spedite fra gli altri da De Chirico, Mir, Giacometti, Balla (questultimo soprattutto cartoline), e ancora da Walt Disney, Bertolucci, Igor Stravinsky, Luigi
Nono, Claudio Abbado e Berio. Gli argomenti e i toni sono i pi diversi, dalle banali
questioni tecniche e logistiche alle riflessioni e dichiarazioni pi marcatamente
politiche, e poi sfoghi, congratulazioni, molte
le esplicite richieste di denaro.
Il gioco dellarchivio il gioco dellastronauta, ci spiega Paolo Baratta, che della
Biennale presidente, dopo questo tour
esclusivo e mentre ci accomodiamo nella caffetteria di Palazzo Ca Giustinian: Ci si trova
di fronte a manciate di frammenti, perch
quei documenti cos che li dobbiamo considerare, senza mai peccare di idolatria. Frammenti che per se studiati e indagati ci possono portare ad altri frammenti, custoditi altrove, e dunque a nuovi collegamenti. Ecco perch il lavoro di conservazione che facciamo
crediamo sia un atto importante. E per questo la nostra missione, oltre a quella di archiviare, quella di favorire in tutti i modi la ricerca e gli studi di questi documenti.
In tutti questi anni nessun pezzo andato
perduto. NellArchivio sono conservate undicimila buste, sessantamila fascicoli, quattromila manifesti, una collezione incredibile di
partiture e spartiti. Nella fototeca e nella mediateca si trovano migliaia di lastre, negativi,
diapositive, nastri, pellicole, dischi. E ora che
lultima edizione della Biennale dArte curata da Okwui Enwezor volge al termine
chiude domenica prossima i tecnici si preparano a ricevere i nuovi materiali provenienti dallultima edizione. Ma stavolta si tratta
soprattutto di email.
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ARO CHIARINI,
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NEW YORK
UOMO CHE INVENT DAVID BOWIE accarezza il librone che raccoglie
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zino qualsiasi bastano tre minuti per finire su Internet. David, Lou, Iggy: quanto tempo pass prima del successo? Ebbero il tempo di svilupparsi:
crescere. Non cera .UW, niente cellulari.
Anche la musica di David cambiata?
Ho ascoltato le ultime cose: tornato grande.
Ecco: anche lui ha avuto il suo momento di sbandamento. Ricordo gli anni 90. Mi diceva: mi criticano perch nei tour mi nascondo dietro ai vecchi successi. Ess che le soffre le critiche. Poi and
al festival di Glastonbury: era il 2000. E fu un
trionfo. Torn e mi disse: mi amano ancora.
Ossessionato dal successo.
Di pi. Il Victoria & Albert Museum lo chiama
per quella mostra su di lui che da due anni sold
out. Gli dicono: vogliamo ripercorrere la sua carriera dal 1970 all84. E lui furioso: la mia carriera
non finita mica nel 1984!.
C una sua foto bellissima, Bowie di spalle davanti a uno specchio. Quel volto imbellettato
nella cornice dello specchio sembra un ritratto fine Ottocento: il ritratto di Dorian Gray.
Ho sempre pensato che Lou fosse il mio Baudelaire. Lou era dark: New York. David brillante: la gioia di Londra. Per s, a ripensarci, davvero Dorian Gray: se ha continuato a trasformarsi fin qua, deve averlo proprio fatto un dannatissimo patto con qualche specie di forza oscura.
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INGREDIENTI PER 4 PERSONE
PER I CAPUNET: 200 G. DI CASTAGNE DELLALTA VAL SUSA; 200 G. DI PASTA DI SALAME
DEL SALUMIFICIO ANSELMO BOCCHI MEZZA VERZA
PER LA SCHIUMA DI BIRRA: 125 ML. DI BIRRA DI MAIS PIGNOLETTO GRITZ CASCINA
CONTI; 125 ML. DACQUA; 12 GR. DI AMIDO DI MAIS; 15 G. DI BURRO
PER LA CIALDA DI MAIS: 85 G. DI MAIS CASCINA CONTI; 100 G. DI FARINA TIPO 1 CASCINA
CONTI; 5 G. DI SALE; 75 ML. DI ACQUA TIEPIDA; 500 ML. DI OLIO DI SEMI DI GIRASOLE BIO
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Per molti resta quello di Paper Moon, per quelli un po pi giovani lanalista dei Soprano, per altri ancora lamante della playmate uccisa dal marito. Fatto sta che uno dei grandi registi della
New Hollywood dopo quasi quindici anni di assenza torna al cinema con un nuovo film, Tutto pu accadere a Broadway, con una
Jennifer Aniston che pur di recitare per lui si abbassata il cachet. Alla domanda sul perch di una cos lunga latitanza risponde: Vari scontri con gli Studios di Roger Corman: costo trecentocinquantamila dollari, sette milioni dincasMa dieci anni dopo, con -PTRVBMP, tutto rientr nellordine. Gli Studios non
hanno avuto per obiettivo che riprodurre allinfinito quellesplosione al bottee diverse traversie personali. so.
ghino, una corsa ai blockbuster che li sta ancora divorando.
Quello di Bogdanovich, invece, un cinema a vocazione indipendente e
In patente contraddizione con la sua vita, che pare spesso il remake
Poi passa in rassegna i suoi mae- dautore.
dun film di serie B o di una seriaccia tv. Episodio centrale, nell80, lex-reginetta di 1MBZCPZ, Dorothy Stratten, sua compagna ventenne e attrice sul set di &
raggiunta a Los Angeles dallex-marito, pazzo di gelosia, che la stustri, Welles in testa: Dopo Citi- UVUUJSJTFSP,
pra, luccide e si uccide. In un attimo, tutto perduto. Ci son voluti anni per riprendermi, annuisce il regista: stato John Cassavetes a togliermi tre anni
dallisolamento depressivo in cui mi ero chiuso. Mi aveva chiesto di darzen Kane tutto quel che segue dopo
gli una mano in una sequenza di -PWF4USFBNT, che stava girando. Una scusa
per farmi uscire di casa. Ancora oggi mi commuovo ripensando a quel gesto
smisurato damicizia. Quella cronaca di sangue sarebbe diventata nell83 un
non pu che essere declino
film, 4UBS, di Bob Fosse con Mariel Hemingway: E anche un mio libro,5IF
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PARIGI
ARE UN RITORNO AL FUTURO. I capelli, lisci e neri, sono gli stessi di al-
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stra di Venezia. E dunque lunga latitanza, mister Bogdanovich: perch? Gli ultimi scontri con gli Studios, per
.BTL e 5FYBTWJMMF, e varie traversie personali. Ero tornato al mio primo mestiere quello di attore ma per la
tv: psicoanalista nella serie dei 4PQSBOP. Negli Usa la
creativit, pi che al cinema, ora garantita in televisione. Dal piccolo schermo sgorgano i personaggi pi carismatici, una volta appannaggio esclusivo del cinema.
la resa finale del Re regista, nelleffimero feudo della New
Hollywood anni Sessanta-Settanta, di cui lei illustre esponente, con Francis Ford Coppola, William Friedkin, Steven
Spielberg: stato proprio Spielberg a dargli, senza volere, la mazzata finale. Lavvio di una strategia dinvestimenti su giovani pieni didee era stato, nel 66, 5IF8JME"OHFMT
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alla ricerca di un padre. Intuizione giusta? Due volte giusta. Sia per la mia infanzia spaesata sono stato concepito in Europa, sono nato a New York, da genitori in fuga dallEuropa nazista, mio padre serbo, pittore e pianista, mia madre ebrea austriaca sia per la mia cinefila (da ragazzo inghiottivo una media di quattrocento film allanno), diventata poi ricerca di modelli. O di padri,
appunto: esattamente come Truffaut. Il mio incontro con lui lo definirei storico, ride. il primo che mi abbia preparato una TBMBEFOJPJTF. Esperienza che non si dimentica. Mi aveva ricevuto nel suo appartamento,
con vista superba sulla Tour Eiffel in cui collezionava pensi un po?
Tour Eiffel in miniatura! Almeno quattrocento, di ogni altezza. Ma il vero padre stato un altro. Orson Welles? Beh, lui sempre stato il mio
mito. Nel 61, a ventidue anni, avevo organizzato al MoMA la sua prima
personale, inviandogli la monografia. Mi telefon, entusiasta, ma
ben sette anni dopo, e ha voluto incontrarmi chiedendomi di
scrivere un libro su di lui. La nostra bella amicizia nata cos.
Di Welles sono centanni dalla nascita, trenta dalla morte, il
Torino Film Festival gli dedica un omaggio. Ma manca qualcosa che tutti attendevamo: Certo, 5IF0UIFS4JEFPGUIF8JOE,
uno dei suoi grandi film incompiuti, nato da un incontro nel
1937 con Ernest Hemingway, ennesima sfida a Hollywood
dun vecchio outsider, interpretato da John Huston. Nel cast ci sono anchio, con Susan Strasberg, Lilli Palmer, Dennis
Hopper. Oltre mille pizze di negativi (35 e 16 mm e super8), blindate in un magazzino a Parigi, contese dai troppi aventi diritto. Welles ci aveva lavorato per quindici anni
fino alla morte. Nel 70 mi strapp la promessa di finirlo,
qualsiasi cosa accada. Non dispero di riuscire. Ma eventualmente, la prego, non parli di remake. Non ne esistono di
Welles. Dopo $JUJ[FO,BOF tutto quel che segue non pu essere che declino.
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mente non era cos diversa da quella cantata da Conte? Ammazzare per gioco,
non era forse un modo (assurdo) per ammazzare il tempo? Non accade anche oggi? In disuso, se Dio vuole, il gesto orrendo della pietra scagliata al passare anonimo delle automobili, la noia continua a foraggiare passaggi allatto erratici che segnalano quanto insopportabile essa sia divenuta per noi occidentali: la violenza gratuita e vandalica, labbruttimento del consumo delle droghe, labuso compulsivo
degli oggetti tecnologici, lincentivazione
di sensazioni sempre pi inebrianti e assordanti hanno spazzato via limmagine
pastorale delloratorio deserto di Paolo
Conte.
a noia non accompagna solamente il vuoto dessere
di chi si sente tagliato fuori dalla corsa allaffermazione della propria vita,
ma anche chi in questa corsa si affermato come primo. quello che Kirkegaard, in pagine sublimi, descrive come lombra melanconica dello sguardo di Nerone che, nella leggenda, proprio per noia brucia la citt di
Roma. Anche il nostro tempo che sembra
ipnotizzato dal culto del Nuovo rivela la
stessa melanconia inquietante: tutto deve restare sempre acceso (I Phone, I Pad,
social networks, televisione, ecc.), cos
freneticamente acceso che, come direbbe Didi-Huberman lettore di Pasolini, la
flebile luce delle lucciole che alludevano ad un tempo dove la noia non era ancora vissuta come un demone cattivo ma come un momento necessario alla vita -, si
definitivamente estinta.
Se la noia divenuta oggi solo esperienza del tempo che gira su se stesso in una ripetizione priva di vita, i primi prigionieri
di questa gabbia sono innanzitutto coloro
che vivono facendo di tutto per sfuggirgli:
leuforia del Nuovo ricercato a tutti i costi
svela, infatti, sempre la stessa identica insoddisfazione. Tuttavia, come sa bene lo
psicoanalista, il Nuovo che vorrebbe evitare la noia non mai realmente Nuovo, ma
solo un suo cattivo antidoto che finisce, in
realt, per potenziare quella stessa noia
che vorrebbe invece contrastare. Lo psicoanalista raccoglie dietro alle quinte dello spirito libertino del nostro tempo fatto
di Aperi-cene e di Feste, la delusione annoiata che accompagna inesorabilmente i
suoi protagonisti felliniani di cui -B(SBO
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tratto irresistibile. Non questa una lezione della quale si dovrebbe tenere conto?
Se al fondo della grande giostra dellOccidente ritroviamo lo spettro della noia non
forse perch abbiamo frainteso profondamente il suo significato? Pu la noia
non essere solo lesperienza soggettiva di
qualcosa che si semplicemente esaurito,
che ha finito di essere vivo spegnendosi
inesorabilmente, come in un rapporto di
coppia sfiancato dal tempo o come nellascoltare un vecchio comico che ripete sempre lo stesso, ormai logoro, repertorio?
Nella noia, vero, tutto si appiattisce,
diventa grigio, ripetitivo, scontato. I padri della Chiesa, non a caso, la reclutano
tra i sette vizi capitali sotto il nome di accidia: il peccato della caduta del desiderio e del suo sfinimento, il peccato che fa
venire meno il miracolo stesso del mondo.
Lannoiato, infatti, sembra non riesca pi
a fare alcuna esperienza religiosa del
mondo perch niente lo colpisce, lo entusiasma, lo scuote pi. Tutto appare piatto, prevedibile, gi visto, gi saputo, gi
fatto. il carattere evenemenziale del
mondo che viene meno e riduce la vita
stessa a un ingranaggio anonimo che non
riserva pi alcuna sorpresa. Lannoiato sa
che non ci sar pi niente capace di toccarlo, di farlo vibrare, di sorprenderlo; la noia accompagna il disincanto ipermoderno
(cinico-materialistico) per il mondo. Il
quartetto perverso che organizza il godimento pi depravato e anarchico nel 4BM
di Pasolini , innanzitutto, annoiato dal
mondo. La loro apatia inquietante traduce la caduta verticale del senso autenticamente erotico della vita: nel nostro tempo non c pi spazio per la meraviglia nei
confronti dellapparizione miracolosa del
mondo.
a la noia davvero
solo il nome di questa malattia? La sua
lezione non ci insegna forse anche
qualcosaltro? La noia il desiderio
dellAltrove, ha affermato una volta Lacan associandola stranamente alla rivolta, alla preghiera e allattesa. Perch? Cosa hanno in comune queste esperienze apparentemente cos diverse? Esse indicano la necessit della vita umana di allargare sempre lorizzonte del proprio mondo,
di spostare in avanti i propri limiti. Lannoiato a prima vista colui che incontra il
mondo come un orizzonte chiuso, ristretto, soffocante. Ma la noia non registra solo la chiusura del mondo; essa agisce anche come una spinta a riaprire, a rinnovare il suo orizzonte. Lannoiato esausto
del mondo cos com, sfinito dalla presenza oppressiva di questo mondo, ma
non del Mondo come tale! Egli come chi
si rivolta ai padroni del mondo, come chi
attende larrivo dellAltro che gli porti un
annuncio di vita nuova, come chi si inginocchia pregando e invocando lAltro.
La noia mostra che questo mondo, il
mondo visibile, il mondo come pura presenza, non mai davvero tutto il Mondo.
Essa trapela nello sguardo del bambino
che per resistere al sapere asfissiante che
la maestra gli propina non pu che sbadigliare senza scampo. La sua testa cadrebbe pesantemente sul banco, se la sua noia, anzich ripetere sempre lo stesso mondo, come accade per la maestra, non ne invocasse lesistenza di un altro. Lo sguardo
del bambino si stacca dal banco e dai suoi
quaderni, dalla lavagna tetra e dallo
sguardo vuoto della maestra per rivolgersi finalmente Altrove. Dove? Fuori, via da
l, allaperto, verso un altro mondo, Altrove; verso il glicine viola, il campo di calcio,
la bambina che cammina con la sua veste
rossa per strada, la neve che copiosa scende sul cortile. Non forse questa la lezione pi positiva della noia? La noia del
bambino sempre una rivolta, una attesa, una preghiera.
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tabile come lessere in pieno riposo, senza passioni, senza affari da sbrigare, senza svaghi,
senza unoccupazione. Egli avverte allora la sua nullit, il
suo abbandono, la sua insufficienza, la sua dipendenza, la
sua impotenza, il suo vuoto.
Appunto per sottrarsi a tale
tormento, la societ ha inven7"-&3*0."(3&--*
tato i divertimenti, che Pascal
er dire quanto vasto intende secondo letimo
sia il mare della no- EFWFSUFSF, ossia fuggire dagli
ia, nel 1916 Euge- affanni, volgere lo sguardo alnio DOrs compose trove. Da qui la folgorante afuna 0DFBOPHSBGJB fermazione (peraltro ispirata
EFMUFEJP. Cos facendo, lo scrit- a Lucrezio) secondo cui tutta
tore catalano toccava un argo- linfelicit degli uomini proviemento millenario, relativo a ne da una cosa sola: dal non sauno stato danimo chiamato per restare tranquilli in una canei classici greci BLFEJB, nei la- mera.
Arriviamo cos al quadrilatetini UBFEJVN, nel medioevo
BDFEJB e nel Quattro-Cinque- ro composto da Leopardi,
cento melanconia. Il termine Schopenauer, Kierkegaard e
noia, per, deriva dal latino JO Nietzsche. Scrive il nostro poePEJP, avere in odio, formula ta: La noia in qualche modo
che, dal provenzale FOPKB, da- il pi sublime dei sentimenti
r vita addirittura a una forma umani sempre accusare le copoetica: lFOVFH. Cominciamo se dinsufficienza e di nullit,
e patire mancamento e voto, e
da qui.
Al contrario del QMB[FS, che per noia, pare a me il magelencava cose gradevoli, que- gior segno di grandezza e di
sta composizione era usata so- nobilt, che si vegga della nalo per lamentarsi. Cos Girar- tura umana. Del pari, il filosodo Patecchio poteva esclama- fo tedesco osserva: Col possesre: Noioso son, e canto de no- so, svanisce ogni attrattiva; il
io, tema ripreso da Shake- desiderio rinasce in forma nuospeare: Stanco di tutto que- va e, con esso, il bisogno; altristo, quiete mortale invoco. menti, ecco la tristezza, il vuoPer non parlare dellantichit to, la noia, nemici ancor pi
(quando il disgusto di s veni- terribili del bisogno.
Kierkegaard, invece, fa
va scrutato da Lucrezio, Seneca, Marco Aurelio), la noia, emergere piuttosto la nozione
dunque, fu innalzata a genere di angoscia, non senza che lo
letterario sin dal XIII secolo. scrittore indichi per in NeroAltro che malattia dei moder- ne, un uomo annoiato, in cerni Dietro lattuale idea di de- ca di distrazioni, che si divert
pressione, si cela un concetto provando a bruciare Roma
che investe la medicina, leti- Quanto a Nietzsche, anche
ca, lestetica e la religione. Ci senza citare un tema cruciale
che oggi definiamo calo di to- come quello dellEterno Ritorno o abbattimento del regime no, basti ripetere: Contro la
psico-fisico, nasconde insom- noia, anche gli dei lottano invama una genealogia millena- no.
ria.
Arriviamo cos al pensatore
Intesa come effetto della bi- del Novecento che pi si conle nera, la noia, in tutte le sue centr su tale sentimento. Per
possibili accezioni, seguiva Heidegger, la noia autentiuna tradizione che, dal medi- ca, interpretata come totalico greco Galeno alla scienza t dellesistere e momento riaraba, approd al neoplatoni- velativo dellesistenza, giunsmo fiorentino, finch, nel Ri- ge a rappresentare uno degli
nascimento, divenne il con- stati danimo fondamentali,
trassegno del Genio, associan- che va e viene nella profondidosi ai nomi di Michelangelo, t dellesserci come una nebDrer e Pontormo. Un paio di bia silenziosa.
Fermiamoci qui, nel mistesecoli dopo, anche grazie a
Kant, alla stessa famiglia si ro di una simile nebbia. E quanuniranno Nerval e Coleridge, do Paul Valry commenta
figure incomprensibili fuori amaro: Non sappiamo pi codel cerchio magico di quellu- me mettere a frutto la noia,
mor nero che Baudelaire ribat- affidiamoci a Cioran, il quale,
vedendo nella noia una conditezz con linglese TQMFFO.
Ci detto, bisogna ammette- zione superiore della conore che sar Pascal a compiere scenza, sosteneva che luomo,
il transito finale dalla nobile ben lungi dal doversi sentire
malinconia alla prosaica noia. condannato alla noia, proprio
Ci voleva un filosofo, cristiano da essa pu, viceversa, cercae matematico, per affermare: re dessere tratto in salvo.
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anno, il 1714. Per. Il luogo il ponte di San Luis Rey, il fondamentale collegamento tra Lima e il Cuzco, costruito dagli Inca. Che crolla improvvisamente, scaraventando nel vuoto cinque persone. Cinque destini
spezzati, tra cui quello di una celebre attrice, la Prichole, francese,
grande seduttrice (che ispirer unopera di Offenbach).
Perch proprio queste cinque persone? il fato? La volont di Dio?
Uno scherzo perverso della Provvidenza? Alla ricerca di una spiegazione Fra Ginepro indaga, e attorno alla sua indagine, tra storica e filosofica, Thornton Wilder costruisce uno dei libri pi belli del Novecento, appunto *M1POUFEJ4BO-VJT3FZ, premiato nel
1927 con un Pulitzer.
1949, 28 ottobre. Il volo Constellation F-Bazn dellAir France decollato da Parigi e diretto a
New York, precipita su una cima delle Azzorre, il monte Redondo, senza lasciare superstiti.
Quarantanove le vittime, tra cui Marcel Cerdan, campione del mondo dei pesi medi, grande
amore di Edith Piaf, che lo sta attendendo a New York, la violinista Ginette Neveu, che, men
che trentenne, ha da poco inaugurato una
trionfale carriera e viaggia con due violini fili, quali alchimie del destino hanno portato
preziosi e suo fratello, Kay Kamen, luomo queste quarantotto persone a consumare la
che ha inventato quello che potremmo chia- loro vita nello stesso fuoco? Quali sono i minimare il merchandising, e cio lo stile e gli abi- mi movimenti del caso che hanno portato
ti, di Topolino. Pi unindustriale cubano, un questi esseri umani a condivere il loro tragico
destino? Esiste un disegno o il caso, con il
autista iracheno, cinque pastori baschi...
Quarantotto persone. Hanno cenato con suo colpo di dadi?
Adrien Bosc che un giovane scrittore
bue in gelatina, e navarin dagnello e bevuto
champagne. Qualcuno si assopito. Qualcu- francese (ventinove anni), fondatore anche
no troppo emozionato e non riesce a dormi- di una casa editice (Sous-sol) e di due riviste
re. Il comandante annuncia di aver visto ter- molto apprezzate ('FVJMMFUPO e%FTQPSU), inra. Poi limpatto contro il monte Redondo. E daga le storie degli sfortunati passeggeri in
un libro che, meritatamente, ha avuto un
nessun superstite.
*MQPOUFEJ4BO-VJT3FZ in grande. O il grande successo in Francia, 1SFOEFSFJMWPMP,
dramma delle Twin Towers in piccolo. Quali premiato con il Grand Prix de lAcadmie Fra-
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della corsa stando completamente fermi? Si pu sentire il rombo della camera a
scoppio anche se il motore
non c? Si possono vedere
aerei sollevare lombra da
terra anche se le eliche sono bloccate? S,
se si sta osservando unopera di Gianni Piacentino, campione di velocit immobile.
Intendiamoci: allartista torinese ( nato a Coazze nel 1945) la velocit piace davvero. Ed stato il suo amore per la moto
(una magnifica Indian degli anni 30) a deviarne e segnare per sempre il percorso
creativo. Era il 1968 quando lacquist. Fino ad allora Piacentino aveva esposto insie-
me al gruppo dellArte Povera con qualche dissapore opere minimal: pali, tavoli
smisurati, portali che si aprono sul nulla, ellissi e inservibili leggii.
Ma galeotta fu la Indian, e chi la restaur: Mi piaceva seguire i lavori ha raccontato a Germano Celant vedere i colori, cos mi venne in mente di immettere anche i
miei interessi e la mia passione nella mia arte tra gioco e mania, attenzione e attrazione per lestetica industriale e per il design
che includeva anche lidea di possedere e
guidare una motocicletta. Cominciai a fare
modellini segando parti di macchinine.
Quei piccoli oggetti di 20 centimetri contengono, in nuce, tutto il Piacentino degli
anni a venire. Da quel giorno i suoi oggetti
minimal si trasformano: prendono forme
aerodinamiche, si vestono di fregi e modanature, acquistano ruote ed eliche, metto-
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I visitatori
della settimana
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VISITATORI
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Internazionale dArte.
All the Worlds Futures.
La Biennale di Venezia
VENEZIA
Giardini della Biennale,
Arsenale
FINO AL 22 NOVEMBRE
14.615
Monet dalle Collezioni
del Muse dOrsay
TORINO
Galleria darte moderna
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FINO AL 31GENNAIO
12.513
Raffaello, Parmigianino
e Barocci.
Metafore dello sguardo
ROMA
Musei Capitolini,
Palazzo Caffarelli
FINO AL 10 GENNAIO
11.009
Dal Muse dOrsay.
IMPRESSIONISTI
tte tte
ROMA
Complesso del Vittoriano,
Ala Brasini
1"3*(*
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FINO AL 7 FEBBRAIO
10.778
Giotto, lItalia
MILANO
Palazzo Reale
FINO AL 10 GENNAIO
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n caleidoscopio dimmagini e colori. Unesplosione denergia e ironia. Alla Fondation Cartier pour lart contemporain una
mostra ricca e stimolante sottrae larte
africana agli stereotipi dellesotismo e del primitivismo. Grazie a trecento opere di una quarantina dartisti congolesi felici e spiazzanti, #FBVU $POHP
(aperta fino al 10 gennaio) rivela le molte sfaccettature di una delle scene artistiche pi dinamiche di tutto il continente nero. Quella di Kinshasa, dove nel corso degli ultimi decenni nonostante
le innumerevoli difficolt politico-economiche pittura, scultura, fotografia, ma anche musica e fumetto, hanno prodotto eccellenti risultati.
Per il curatore Andr Magnin, nella seconda met
del secolo scorso, gli artisti congolesi hanno saputo
emanciparsi dalleredit di una tradizione impregnata di spiritualit rituale e dominata da temi e motivi presi in prestito dalla natura e dal mondo animale. Prendendo le distanze da quelluniverso ancestrale, hanno elaborato un linguaggio estetico autonomo capace di confrontarsi con la modernit della
realt urbana e con le sue forme di comunicazione.
Al centro di questa evoluzione, la mostra parigina
propone innanzitutto la pittura figurativa di artisti
ormai celebri come Cheri Samba, Cheri Cherin e Moke, gli autoproclamati pittori popolari che, rifiutando lastrazione, hanno realizzato unarte volutamente gioiosa e comunicativa. A partire dalla fine
degli anni Settanta, con le loro opere dominate da
una vitalit molto spigliata e colorata, hanno saputo
raccontare la vita quotidiana di
Kinshasa, come
pure i drammi e
le preoccupazioni politico-sociali
dellAfrica contemporanea, ma
sempre resistendo allafro-pessimismo dominante.
Al contrario,
la loro visione
del mondo vivacissima, piena di
energia e di ottimismo,
come
mostra ,JFTFOB
,JFTF, la tela di
JP Mika, la cui
coppia danzante
e felice stata
eletta a simbolo
della mostra alla
Fondation Cartier. Nelle loro
opere, gli artisti
-"'050
congolesi hanno
+FBO%FQBSB6OUJUMFE .P[JLJ
affrontato la real
t africana senza
nascondersi nulla delle guerre, della povert e delle
ingiustizie che zavorrano il continente, mostrandosi
per inclini allironia e allautoironia, e soprattutto
capaci di proiettarsi verso un futuro in cui non mancano il sogno e lutopia.
Lo dimostrano le elaborate e scintillanti maquette di Bodys Isek Kingelez e Rigobert Nimi, i quali, nelle loro citt ideali e futuribili, hanno saputo racchiudere un piccolo universo di speranza e poesia. Lo
stesso vale per Monsengo Shula, che nei suoi quadri
ha persino immaginato alcuni astronauti africani,
simbolo di una tenace speranza di un progresso possibile.
Tra le tante sorprese che riserva la mostra parigina, oltre alla riscoperta delle splendide foto di Jean
Depara, che alla fine degli anni Cinquanta ha felicemente immortalato le mille luci delle notti di Kinshasa, non vanno dimenticate le opere degli artisti pi
giovani, maggiormente inclini a una riflessione critica sulle relazioni nord sud e capaci di confrontarsi
con modalit artistiche pi elaborate.
A cominciare da Kiripi Katembo, le cui straordinarie fotografie sulle pozzanghere della capitale congolese producono affascinanti effetti in direzione di un
realismo magico e quasi surreale. Insomma #FBVU
$POHP invita il visitatore a lasciar da parte i pregiudizi, spingendolo a guardare larte africana con occhi
nuovi.
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osa nasconde il cuore di una persona? Bice Mortara Garavelli una donna apparentemente felice. Il suo .BOVBMFEJ3FUPSJDB giunto alla sedicesima edizione. Da pi di 60 anni la lingua italiana il suo territorio di caccia. Una laurea
con il grande Benvenuto Terracini conseguita a Torino negli anni Cinquanta
sulle parentesi e gli incisi. Bice una donna arguta, curiosa. Vive a Torino con
un marito che stato un importante magistrato e compagno di banco di Umberto Eco. Mario Garavelli coltiva larte della discrezione. una presenza costante nella vita di Bice. Ma, in un certo senso, invisibile. Almeno ci che percepisco, tuffandomi nella vita di questa donna che mi accoglie con una eleganza mentale trafelata, dubbiosa, tormentata. Ma anche ironica. Chi avrebbe
mai scritto, affondando nelle carni molli della costruzione giuridica italiana,
un libro su-FQBSPMFFMBHJVTUJ[JB? Dove si intuisce attraverso un esame attento, rigoroso e perfino esilarante della lingua giuridica il perch nella patria del diritto romano stentano a formarsi strumenti legislativi chiari e certi. E qui verrebbe da aggiungere che la retorica ha svolto il
suo compito di copertura. Si capisce, dunque, che la lingua una grande invenzione che aiuta a dire o a
non dire: In questo siamo maestri e prestigiatori. Se una ragione di vita ha accompagnato il mio lavoro di
linguista stata di rendere lorganismo vivo e talvolta sfuggente della lingua qualcosa di stabile, almeno
nei limiti del possibile.
Rapidit di stile.
Ogni lingua pone problemi di trasmissione e di
E del pensiero. Italo Calvino nella rapidit di stiinterpretazione. Sono questi i limiti del possibile colse lagilit, la mobilit, la disinvoltura. Tutte
le?
Il confine del possibile si disegna con il grado di qualit, diceva, che si accordano con una scrittura
comprensione di un discorso. Ma chi stabilisce que- pronta alle divagazioni.
Dove nata?
sto grado? Il parlante? Linterlocutore? La lingua
A Refrancore, in provincia di Asti. La casa natamedesima? Montaigne not che il panorama della
lingua era mutato da quando le parole che serviva- le era sul confine di Montemagno. Qui vidi passare
no per interpretare le cose cedettero il passo alle pa- un giorno sul suo cavallo bianco Iolanda di Savoia.
role che avevano come oggetto o argomento altre Mi sembrava un sogno, una visione per una bambina vissuta fino a quel momento tra le cose semplici.
parole.
Oggi diremmo che sempre pi difficile parlare La mamma maestra elementare. Mio padre segretario comunale. Le zone, nel 1943 1944, erano predi fatti. Un linguista come reagisce?
difficile parlare delle cose, degli individui, sidiate dai partigiani. Ricordo certe fughe notturdei modi dessere e degli accadimenti di un mondo ne, nellangoscia perenne. Ci rifugiammo a Masio. I
reale o fittizio, senza tener conto di ci che altri han- tedeschi cercavano mio padre per fucilarlo. Reo di
no detto, o noi stessi altre volte abbiamo detto o aver aiutato la lotta partigiana. Per rappresaglia
pensato. Un linguista non pu che prendere atto bruciarono mezzo paese. Rivoltarono il municipio.
Nessuno trad n fece il suo nome.
che il discorso umano quasi sempre citazionale.
A lei cosa fecero?
Beh non che i fatti non ci siano.
Avevo 11 anni. Vidi i tedeschi arrivare con le
Ci sono, daccordo. Ma dentro unazione linguistica. Vestiti dalla parola. Che sempre o quasi sem- barche dal Tanaro. Mio padre fugg su un carro traipre una parola altrui, come fu detto con efficacia nato dai buoi, nascosto tra la paglia. I soldati irrupdi Michail Bachtin e come indipendentemente sep- pero a casa. Io avevo deciso di studiare la loro linpe teorizzare il mio maestro Benvenuto Terracini. gua. Tenni volutamente aperto sul tavolo della cucina il corso di lingua tedesco 1FMMJTF#JEPMJ. Riuscii coDove ha studiato?
Universit di Torino. Mi laureai nel 1954 con s a far risparmiare la casa. Malgrado la guerra fui
una tesi sulle incidentali nelle proposizioni. Pi una bambina felice.
Ha unidea della felicit?
semplicemente sulle parentesi.
una condizione rara e facilmente insidiabile.
Meraviglioso. Scelse largomento pi superfluo
Ma se dovessi definirla non troverei di meglio che
che ci fosse.
Superfluo? Forse. Ma un enunciato parentetico una frase contenuta in una lettera che Terracini mi
aggiunge, chiarisce, caratterizza. Nella scrittura sped: la vera felicit in noi e nelle circostanze dellinciso segnalato da parentesi tonda, virgole, li- la vita.
Sembra la frase di un innamorato.
neette. In quello orale da un cambio dellintonazioEra innamorato dellinsegnamento, della liberne della voce.
come chiudere una frase dentro una gabbia, sa- t della lingua e delluomo. Pat da ebreo le leggi
crificarla per meglio far risplendere il resto della razziali. Fu esule in Argentina e dopo il 1945 riprese linsegnamento in Italia. Per lui la lingua non era
proposizione.
Lordine della lingua richiede gerarchie, ma al- qualcosa di astratto, ma nasceva e viveva nellinterazione dei parlanti. Fu grazie a Terracini che ditres scoppi di libert, divagazioni.
venni amica di Maria Corti e Cesare Segre, anche loro suoi allievi. Era gi abbastanza vecchio e stanco
quando mi disse: Vai a Pavia da Cesare e Maria, loro ti possono ancora insegnare qualcosa.
Che ricordo ha della Corti?
Fu una donna di grande affabilit. Diventammo molto amiche, al punto che quando era a Torino
spesso dormiva da me. Aveva sofferto il distacco
sentimentale da Segre. Si scopr vulnerabile e fin
col rinunciare a tutto per lo studio. Maria era molto
sicura delle sue idee. stata una presenza fondamentale nella mia vita. Fu lei a darmi lidea di scrivere un manuale di retorica. Che ha avuto, e continua ad avere, un successo lusinghiero.
Qual il fascino della retorica?
Direi larte di persuadere.
E il limite?
La capacit di ingannare.
In un politico?
Se sprovvisto del senso della cosa pubblica la
menzogna diventer essa stessa cattiva persuasione.
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la Repubblica
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corda Walter Benjamin; ma alberga anche nellindicibile come speriment Primo Levi ad Auschwitz.
Mi viene in mente quel piccolo e prezioso libro
che Padre Giovanni Pozzi dedic al tacere.
5BDFU fu uno dei suoi ultimi libri: un bellissimo
elogio della parola silenziosa che nasce dal sapere
ascoltare. Padre Pozzi lho conosciuto bene. Fu un
uomo straordinario. Terracini mi esort a leggere
la sua predicazione sul Seicento. Aveva unaria severa e limpida. Fu lui a ricordare Maria Corti al funerale. Era inverno. Nel cortile delluniversit di Pavia ci fu la cerimonia. Ricordo tante persone. Ovviamente Segre che era stato il suo compagno. Dante
Isella, Roberto Cerati, Umberto Eco. E poi il feretro
di Maria fu portato a Pellio. Un paesino dove trascorreva lestate. Nella chiesetta che lei amava Padre Pozzi prese la parola. Il silenzio del momento si
rivest della sua bellissima voce.
Cosa disse?
Disse che con la sua filologia Maria aveva ricercato la verit. N pi n meno quella che attribuiamo allOnnipotente. Cos Dio? Dio verit. Maria
cerc la verit nei testi.
E lei dove cerca la verit?
Non lo so. Essa ci appare brutale, drammatica, o
magari meravigliosa, solo in alcune circostanze.
Non bastano tutte le icone della letteratura, n le figure della lingua per dirci cos la verit. Quando
penso agli animali che rifiutano il cibo ho la sensazione che in quel dolore o in quellapprossimarsi alla morte si nasconda la verit.
Vale anche per gli umani?
pi complicato. Ma alla fine il meccanismo
analogo. Si rifiuta, si tace, si cancella, ci si lascia andare allacuta sonnolenza del dolore. Le ho detto
quanto da bambina sia stata felice. Cos come lo fui
al mio matrimonio con Mario nel 1957. E lanno dopo mor mio padre. Ma questo era in qualche modo
scritto nellordine naturale delle cose. Diverso se
ti muore un figlio e tu sei l a raccontarlo o a tacerlo,
come nel mio caso, e a disperarmi.
Intende che suo figlio morto, mentre lei ancora qui, in un ordine invertito delle cose?
C qualcosa di profondamente innaturale e di
ingiusto nella sparizione di un figlio.
Come si chiamava?
Giovanni, mor nel 1984. La notizia ci giunse improvvisa. Squarci il mio cuore.
Come accadde?
Era il 27 dicembre. Leggemmo sul giornale: studente italiano ucciso a Bangalore. Non cerano elementi ulteriori. Fui presa da unansia fortissima.
Perch suo figlio si trovava l?
Dovrei raccontarle la vita di questa persona. Fin
da bambino Giovanni sembr diverso. Unintelligenza acuta, profonda, prensile. Ricordo che a sei
anni gli feci vedere lalfabeto greco e in poche ore lo
comprese. Aveva una naturalezza sorprendente
nellimparare le lingue. Ma era affettivamente fragile. Capace di piangere per un nonnulla. Crescendo svilupp enormemente le sue doti intellettuali.
Ma emotivamente rest un bambino. La sua vita
stata per noi fonte di meraviglia e di paura.
Paura per cosa?
Per la sua esposizione al dolore. Scopr che il
mondo era diverso da come se lo aspettava.
Scopr la durezza e lattrito delle cose. Lo vedevamo soffrire. Disperarsi. Eravamo impotenti. Chiedemmo aiuto a Don Ciotti. Pass un certo periodo nel Gruppo Abele. Si
rasseren. La sua predisposizione alle
lingue lo aveva portato a imparare il tibetano. And in Nepal. Torn in Italia. Ma qui soffriva. E volle fare un secondo viaggio in India.
Cosera per lui lIndia?
Forse era larmonia che lOccidente non poteva dargli. Pochi gesti ci rivelano quale sia la vita segreta di unanima. Quelli di Giovanni
lo spinsero ad abbracciare un mondo che aveva deciso di conoscere e amare.
Lo sentiste in quei mesi?
A volte cerano delle telefonate. Diceva qui sto
bene, sto in pace. Gli spedimmo dei soldi su una
banca indiana. A un certo punto smise di telefonarci. Perdemmo le sue tracce a Nuova Delhi. Poi, quella morte violenta in un albergo di Bangalore. Fu
una rapina. Per me stata una prova difficilmente
superabile.
Come si sente oggi a trentanni di distanza da
quellepisodio drammatico?
Da lungo tempo penso di non essere pi la donna di carta presa dalle ricerche e dai libri. Sono stata una donna disperata. Quante volte ero l sul davanzale della finestra, pronta a farla finita. Lentamente mi sono ripresa. Grazie a mio marito Mario e
a mio figlio Paolo, il pi grande, che mi ha dato un
nipote. Dove rifiorisce una speranza, una nuova vita, l il gelo arretra e si scioglie.
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Maestra indiscussa del teatro
narrazione al femminile, Laura
Curino ci racconta unaltra
avventura che ha fatto la nostra
storia imprenditoriale e sociale,
la Fiera campionaria di
Milano. In #FMMBF'JFSB diretta
da Emiliano Bronzino la Curino
ripercorre la meravigliosa
stagione del boom economico,
lottimismo e la voglia di
speranza di unItalia che
aspirava ad aprirsi al mondo.
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(La Fuga) e #2 (LIsola), tra
meccanismi di specchi, di
incantesimi e di malattie in
sintonia con la struttura
dellospedale. Annunciato
anche )ZQFSJPOda
Hoelderlin, in collaborazione col
musicista Paul Wirkus. Silvia
Costa e Laura Pante presentano
"TBOHVFGSFEEP con corpi da
sala anatomica. Tra laltro,
uninstallazione di Naoko
Tanaka, il burattinaio Patrizio
DallArgine, lattrice sensibile
SEH
Barbara Voghera.
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Elena Nebera e Maida
Hundeling si alterneranno nel
ruolo della protagonista, con
Natascha Petrinsky, Anna
Gabler e Jan Vacik, nella
produzione di &MFLUSB di
Strauss e Thomas Hall. Lo
spettacolo, prodotto dal Gran
Teatre del Liceu di Barcellona e
La Monnaie di Bruxelles
firmato da Guy Joosten. Scene
e costumi di Patrick Kinmonth.
Sul podio Lothar Zagrosek.
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Si ricostituisce la coppia
artistica formata dal regista
Marco Tullio Giordana e da
Michela Cescon per *M
UFTUBNFOUPEJ.BSJB
dellirlandese Colm Tibn,
ripensamento odierno del
rapporto tra Maria e suo figlio
nei giorni della predicazione e
in quelli della condanna.
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OFMMBSUFEJ4FSSB
Inaugura un progetto triennale
dedicato allartista visivo
Richard Serra, la XX edizione
del Festival Internazionale di
Performing Arts Natura Di
Teatri a Parma dal 19 al 6
dicembre, diretto da Maria
Federica Maestri e Francesco
Pititto, curato da Lenz
Fondazione. Si aprir, nei
grandi spazi dei Padiglioni
storici degli Ospedali Riuniti di
Parma, con i primi quattro
episodi de *M'VSJPTP di Lenz,
interpretato dallensemble:
debuttano i nuovi capitoli #3
(Luomo) e #4 (Il Palazzo), con
mise-en-site dei precedenti #1
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EFMMBQPSUBBDDBOUP
Nel testo -BQB[[BEFMMBQPSUB
BDDBOUPClaudio Fava
ripercorre gli abissi della
mente della poetessa Alda
Merini, il suo rapporto con i
compagni quando lei visse in
un ospedale psichiatrico, la
nostalgia per la famiglia, e
laspirazione a una libert del
corpo e della mente. Ora
Alessandro Gassmann a
dirigere il lavoro, prodotto
dagli stabili di Catania e
Umbria, e protagonista, tra gli
altri, Anna Foglietta, nei
panni di una giovane Merini, in
tempi in cui la depressione era
paragonata alla follia.
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1304"
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JMiGVSPSwEJ'FESB
Laura Marinoni la 'FESBdi
Seneca nelladattamento e
regia di Andrea De Rosa,
avendo accanto Luca
Lazzareschi, Fabrizio Falco,
Anna Coppola, Tamara
Balducci. Nel testo latino
Seneca usa pi di tutte la
parola furor, che significa
anche passione violenta,
delirio amoroso. E la regia
accentuer quasi in unurna
lesaltazione di Fedra.
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EBM
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Nato la scorsa stagione allinterno del Progetto Jelinek di Elena Di Gioia, /VWPMF$B
TB apre ora la rassegna Stanze che da
quattro anni propone a Milano esperienze
di teatro dappartamento, spettacoli scelti
con la cura di Alberica Archinto e Rossella
Tansini per case private e luoghi non-di-teatro. /VWPMF$BTB uno spettacolo di Chiara
Guidi, attrice e regista della Societas Raffaello Sanzio, che da tempo lavora sulla vo.JMBOP
#JCMJPUFDB4JBN
calit, per esempio seguendo nellinterpreEPNBOJ
tazione dei testi pi che la trama narrativa,
il respiro ritmico interno, la musica delle parole, restituendo comunque un profondo
senso emozionale. Qui la suggestione, in
una atmosfera di intima ritualit, parte dal
testo di Elfriede Jelinek (tradotto da Luigi
Reitani), uno dei pi apparentemente
astrusi della scrittrice austriaca, Nobel per
la Letteratura, perch composto da parole
rubate ad altri libri (di Hlderlin, Heidegger, Fichte, Kleist e da lettere della RAF del
1973-1977, ci avvisano le note) per costruire un altro testo in cui
rintracciare echi sulla Storia, la patria, la cultura... Nella scena minuta, Chiara Guidi su uno sgabello amplifica al microfono il testo
della Jelinek, Daniele Roncato al violoncello e un ragazzo, Filippo
Zimmermann, impila tomi di volumi antichi e salva le pagine bruciate di altri libri a partire da brandelli di carta. Tutto - suoni, immagini reali e parole, quel continuo ripetere noi come tensione identitaria - rimanda al valore per luomo della Cultura, del Passato, della Storia, la casa in cui quel noi prende un vero significato. Ecco
perch lo spettacolo viene presentato (per 30 persone a volta: info@lestanze.eu) in biblioteche storiche, case meravigliose di quella memoria e di quel sapere: la Biblioteca Malatestiana a Cesena,
quella dellArchiginnasio a Bologna, la Vallicelliana a Roma dove
stato visto al festival Short theatre e ora alla Biblioteca Siam della
Societ di Incoraggiamento dArti e Mestieri di Milano.
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I Kraftwerk tornano con il
concerto in 3D visto in Italia
nellestate di due anni fa. Tra i
padri fondatori della scena
elettronica, i musicisti del
gruppo tedesco si pongono da
sempre allavanguardia anche
nella concezione visuale dei
loro concerti, e anche in questo
caso offrono uno show
assolutamente innovativo, in
cui per osservare le immagini
tridimensionali il pubblico
invitato a seguire indossando i
classici occhialini, cos da
cogliere movimenti e
coregorafie di luci altrimenti
invisibili. Lart-rave elettronico
30$,
*MCMVFTEJ%ZMBO
TVPOBDMBTTJDP
Bob Dylan la scorsa estate ha
tenuto un unico concerto in
Italia tra i ruderi romani di
Caracalla, per uno degli eventi
del cartellone del Teatro
dellOpera. Torna ora dopo
aver scelto lAuditorium
Manzoni a Bologna e il Teatro
degli Arcimboldi a Milano, altri
due spazi per la maggior parte
dedicati alla classica e
allopera. Nonostante
latmosfera dei luoghi, lo show
intitolato #PC%ZMBO)JT
#BOE resta ci che : un
concerto di rock e di blues di
grande stile.
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Al di Meola arriva al Blue Note
di Milano per tre date in cui
presenter il suo Elysium &
more unplugged con Philippe
Saisse alle tastiere, Gumbi
Ortiz alle percussioni, Elias
Tona al basso, Luis Alicea alla
batteria e Evan Garr al violino.
Al Di Meola suona sia
lelettrica sia lacustica. Un
concerto per tutti gli amanti
della chitarra con uno dei
maestri dello strumento.
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Di fatto quasi sconosciuta in
Italia, Lina Prosa, siciliana,
ideatrice a Palermo con Anna
Barbera del Teatro Studio
Attrice/Non, una grande
autrice del teatro
contemporaneo in Francia dove
stata la prima italiana donna
ad essere rappresentata alla
Comdie, tradotta nientemeno
i-BNQFEVTB#FBDIw
che da Jean Paul Manganaro,
JOUPVSOF
con la 5SJMPHJBEFMOBVGSBHJP,
bel titolo per raggruppare
-BNQFEVTB#FBDI(in Francia
ha vinto il prestigioso Bureau
de Lecteurs), -BNQFEVTB
4OPX e -BNQFEVTB8BZ,
racconti di esperienze terribili e
dolorose legate all
immigrazione nel Mediterraneo. I tre lavori con la
produzione del Biondo di Palermo saranno finalmente
presentati anche da noi e ospitati al Piccolo Teatro di
Milano dove si visto il primo,-BNQFEVTB#FBDI,
molto applaudito e ora in tourne. Il testo parte da
unidea potente: dar voce a una ragazza africana,
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E TRE ore dell*WBOPWdi Cechov con la regia vitale di Filippo Dini, anche interprete
profondo e insieme svagato
nel ruolo del titolo, lavoro cui
contribuisce in modo esemplare tutta una compagnia
ora drammatica e ora bizzarra di attori molto
affiatati, rappresentano 180 minuti di nuovo
teatro darte, di voltapagina cechoviano
allinsegna di naturalezza e humour scomodo che ci tocca e ci diletta. Lavevamo sempre
colta, nel volto di Dini, in una certa sua flemma, lombra di unartistica ansia, di un nevrotico distacco dalle cose, e ora il personaggio
di Ivanov, cos affetto da un misto di depressione e di mancanza dautostima (eccole, le
parole odierne precedute nel 1887 dai concetti di noia e di angoscia del vivere) gli calza ad-
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Intarsiate nellultimo fine
settimana del cartellone di
Milano Musica, chera sotto il
segno del mdi Ensemble,
protagonista tra laltro di una
maiuscola ricreazione di "MMFHSP
TPTUFOVUP di Lachenmann, alla
Verdi due prime assolute
testimoniavano quanto vario e
prezioso sia il mondo della
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musica nuova. Come
7FSEJ1FSSPUUB"YFMSPE
aperitivo lennesima delle 25
Variazioni per Expo 2015 di
Nicola Campogrande, questa
settimana dedicata allOman.
Cinque minuti di bravura e
arabeschi orchestrali, bilanciati
tra lomaggio-variato al tema
dellinno nazionale e la strizzata
docchio alle tinte e agli umori del resto del programma
(1SPNFUFP di Skrjabin e 4BDSFEVQSJOUFNQT di
Stravinskij). Maestria artigianale e vivacit pi
astratte ma non prive di ripiegamenti elegiaci erano
evocate poi dallinedito 0SCJVT5FS[JVT, cinque fogli
dalbum, quasi studi in carattere orchestrale, di Carlo
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mutui fino al 100 per cento della necessit, potevi comprare casa senza avere un soldo (e come speravi di ripagare?). Offriva interessi fuori scala in tutta Europa,
attir sterline inglesi e fiorini olandesi. Accumul debiti per 4 miliardi di dollari. Fece il botto la notte tra il 5 e
il 6 ottobre del 2008. Fu la notte pi lunga dellIslanda, dur anni. Gli Asgeir fuggirono sullaereo privato,
il Paese affond. La disoccupazione pass dallo 0,5
all8,2 per cento, quattro banche finirono sullorlo del
fallimento, la valuta croll. Trecentomila persone abituate al paradiso caddero sulla terra.
Maria lo ricorda come un atterraggio brusco, anche
se gli hot dog divennero pi diffusi dellaragosta, per
ovvi motivi. Poi quel che accadde in Islanda noto, ma
merino per illuminarla, una donna rubizza allinterno, sotto linsegna di una gioiosa salsiccia. Ora: io evito
la carne rossa, ma non in modo talebano. E un hot dog
in Islanda, come colazione alle otto, nelloscurit,
una tentazione irresistibile. Viene fuori che la venditrice si chiama Maria e la baracchina Baejarins Betzu.
famosa nel mondo: alle sue spalle c un ritaglio di 'PS
CFT, la rivista di cui tutti sanno una cosa sola: che elenca i pi ricchi del mondo. Come ci finito un chiosco
che vende hot dog? Uno: nel 2004, attratto dallo stesso grido, si ferm a mangiarne uno Bill Clinton. Due:
date le quattro sedi in Islanda si calcola che non esiste
un solo abitante del Paese che non si sia fermato almeno una volta. Tre: dura da settantanni e ha fatto effettivamente ricca la famiglia Krismunsdottir che lha
fondato.
Una delle cose che scopri viaggiando che i filosofi
non li incontri necessariamente nelle universit. Pu
capitarti a un angolo di strada, su un molo, a un chiosco. Con una frase ti spiegano cose che altri impiegano
un libro a dirti senza riuscire a essere convincenti perch manca loro la forza di un esempio. Maria guarda la
notte che non si schioda dal cielo. Seguo il suo sguardo
e arrivo alle insegne al neon delle banche che si riflettono sul ghiaccio. Qui, anni fa, splendeva la Landbaski
della famiglia Asgeir. Aveva creato una controllata online chiamata Icesave, risparmi congelati. Erogava
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to da de Chirico nel 15, poco dopo larrivo nella citt estense; e proveniente oggi, dal Museum of Modern Art di New York), con il
guanto appeso a occupare met della strana,
simbolica immagine: come era avvenuto, a
Parigi lanno precedente, a -FDIBOUEB
NPVS. Ma ora unombra strappata alla realt
sinsinua nella nuova composizione, e un
esatto, quasi iperrealista chiaroscuro d volume e certezza plastica agli oggetti riuniti sotto la torre del castello ferrarese: una scatola
verde, e alcuni rocchetti di filo, riuniti assieme a sorprendere, a spaesare.
Forse con minor ansia che non fosse a Parigi. Forse adesso de Chirico, dopo un impatto
esistenzialmente difficile, si va abituando
allantica, magica citt che lo accoglie. Qui
ha la madre accanto, come sempre; e il fratello, che ne condivide e ne agevola i proficui rapporti con poeti e letterati. Ha una casa; e per
amico quel giovane altolocato, Filippo de Pisis, che qualche volta lo esaspera con il suo
egocentrismo, ma qualche altra lo incuriosisce narrandogli vecchie, strane storie ferraresi di cui sembra sapere tutto; e che lo conduce
volentieri a esplorare i segreti nascosti nella
propria stanza delle meraviglie, da cui de
Chirico trae certamente qualche suggestione. Poi, del 16, sempre di de Chirico sono in
mostra -BOHFMPFCSFP, e *MTBMVUPEFMMBNJDP
MPOUBOP, con locchio bianco e nero che inquieta, spuntato dimprovviso in mezzo a triangoli e squadre che stanno per diventare un manichino, o sopra un pane croccante, di cui par
di sentire il profumo, tanto sembra vero. E finalmente del 17, del 18, i grandi manichini: *M5SPWBUPSF, &UUPSFF"OESPNBDB, *MHSBO
EFNFUBGJTJDP, -F.VTFJORVJFUBOUi, con quel
pavimento che non finisce mai, indimenticabile. Quadri memorabili del secolo, non solo
italiano; che tanto hanno dato a tante avanguardie e neo avanguardie.
Attorno stanno dipinti di Carr e di un Morandi metafisico (qui documentato, dopo
una delle rare Nature morte del 16, dalla /B
UVSBNPSUBDPOJMNBOJDIJOPTQF[[BUP di Mamiano di Traversetolo, e dalla /BUVSBNPSUB
DPONBOJDIJOP del Museo del Novecento di
Milano): non ancora giunto alla sua pi alta
maturit degli anni Venti qui documentati,
dalla /BUVSBNPSUBEBMUBWPMPUPOEP, che testimonia gi ladesione del pittore al clima di
7BMPSJ1MBTUJDJ ma gi ora tutto diverso da
de Chirico. Infine Soffici, Sironi, de Pisis.
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e punire, ma
non troppo. Se Mosca sapr
rimettere ordine nellatletica scombussolata dallo scandalo
doping, la Russia ha ancora buone chance di partecipare alle
Olimpiadi di Rio 2016. Mancano
nove mesi ai Giochi, c tutto il
tempo per redimersi e dimostrare di essere un sistema credibile.
La Iaaf, la federazione internazionale guidata da neanche tre
mesi da Lord Sebastian Coe, ha
preso s una decisione inedita sospendendo con effetto immediato la Russia dalle prossime competizioni ma, nellavverbio
provvisoriamente che accompagna il giudizio, semina speranza. Il bando atto dovuto, non irrimediabile. La prospettiva Brasile, insomma, tuttaltro che
lontana. In questo senso si mosso anche il presidente del Comitato olimpico internazionale,
Thomas Bach: La Russia far
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tutto in tempo per Rio. Lottimismo del capo del Cio arrivato
dopo un incontro col numero
uno dello sport russo (Roc), Alexander Zhukov, il quale si impegnato affinch lagenzia antidoping nazionale (Rusada), il laboratorio di Mosca e la federazione siano conformi alle norme
Wada, lagenzia mondiale antidoping al pi presto. Bach: Sono felice che il Roc abbia espresso il suo fermo impegno a proteggere gli atleti puliti e a punire
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tutti gli atleti e i funzionari legati al doping. Ho apprezzato molto la disponibilit alla discussione e mi fa piacere che il Comitato olimpico russo assumer il
ruolo di guida. Siamo convinti
che le iniziative che il Roc porter avanti, assieme a Wada e Iaaf,
assicureranno la conformit alle
norme in tempo per permettere
agli atleti russi puliti di partecipare ai Giochi Olimpici.
Molte le promesse di Mosca:
dalla rappresaglia contro i colpe-
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OV lantidoping?.
Chiedendoselo nei
giorni del grande
scandalo russo, Roger Federer
ha pizzicato una corda delicatissima. Questanno sono stato
sottoposto solo a cinque controlli, servirebbero pi risorse dice lo svizzero. Qualche ora prima era stato il tecnico dellArsenal Arsne Wenger a scongelare una sua vecchia battaglia,
molto combattuta in passato,
con scadenti risultati a giudicare dai numeri: Nel corso della
mia carriera non ho mai dato ai
miei giocatori sostanze per migliorare le loro prestazioni, ma
ho affrontato squadre che non
la pensavano allo stesso modo. Bum. Nel 2013, ad esempio, nel calcio inglese i test sono
stati 1343, meno che in Italia,
Brasile, Germania e Turchia, e i
positivi uno. Uno solo.
Esplosioni muscolari, le chiamava Zeman, allepoca della
sua crociata contro il doping
nel calcio. Ne nacque un processo, per un biennio in Italia atterr dalliperuranio una parola
nuova, nandrolone, e come pere scadenti vennero gi uomini
e certezze, Davids, Bucchi, Monaco, Da Rold, Caccia, Sacchetti, Torrisi, Couto, Stam, persino
Pep Guardiola. Poi il nandrolone o smisero di prenderlo, o smisero di cercarlo. Curioso. Secon-
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do i dati del Coni nel 2014 il calcio stato numericamente lo
sport pi controllato: 3309 esami, 435 dei quali fuori competizione, un positivo.
Ma come funzionano i test
negli sport che non sono ciclismo e atletica, i pi esaminati
al mondo? I controlli, se li vogliamo chiamare cos, sono stati 176 mila negli sport olimpici
(dati Wada del 2013, gli ultimi
pubblicati dallAgenzia mon-
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diale antidoping), ma appena
12 mila negli sport non olimpici, un mare magnum a cui afferiscono, tra gli altri, automobilismo, motociclismo, rugby, baseball. Pochini, con risultati modestissimi, se si eccettuano boby building (10% di dopati su
1710 controlli) e football americano (721 controlli, 36 positivi,
il 6%).
Prendiamo il motociclismo.
Funziona cos: al gioved, prima
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estromessa dalla tenzone. Solo
i tornei dello Slam ricadono sotto legida della Itf, la federazione internazionale: 2561 i test di
questultima nel 2014, 2 i positivi. Rafa Nadal stato controllato 7 o pi volte ( la dicitura ufficiale tratta dal report della Itf)
fuori competizione (vige il regime del whereabouts per i tennisti) nel 2014, cos anche Federer e Djokovic. I primi controlli
antidoping sono diventati effet-
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una Formula 1 distratta, quella che scende in pista per le qualifiche a San Paolo,
penultima tappa di una stagione
che ha da tempo dato i suoi verdetti. Ognuno ha altro per la testa, e
Jean Todt inciampa in una gaffe
assurda: Vi rendete conto che il
numero delle vittime della strada
molto pi grande di quello delle
persone uccise a Parigi? Ogni giorno sulle strade muoiono 3500 persone, 30 volte di pi. Avevamo gi
pensato a un minuto di raccoglimento per questo, ma non possiamo ignorare quanto accaduto in
Francia: ricorderemo tutti. Ecclestone voleva un momento simbolico solo per le vittime di Parigi, in
serata la Fia ha corretto il tiro con
una nota: Solidariet a tutte le
persone colpite da questa tragedia insopportabile.
Alla fine, la pole la strappa lunico in grado di raggiungere un livello accettabile di concentrazione, Nico Rosberg, il secondo, insofferente, pilota Mercedes. Settantotto millesimi, alla fine della Q3,
lo separano dal campione del
mondo, ma bastano a dare un senso a questo sabato di nuvole e di
attesa. Sorride, Nico. Ma sorridono anche tutti gli altri, come capita negli ultimi giorni di scuola. Lunico un po imbronciato Lewis
Hamilton, protagonista di un teatrino poco edificante alla fine della qualifica. Invece di stringere la
mano al compagno di squadra, il
neo campione del mondo ha trovato una scusa sinceramente imbarazzante (con questi capelli non
voglio andare davanti alle telecamere, avrebbe detto) per evitare di comparire nella photo opportunity di rito con Rosberg e Vettel. I due lo hanno aspettato per
pi di cinque minuti, composti e
sorridenti, fino a quando Rosberg
ha capito e si stancato: Dai scatta questa foto anche se siamo solo
noi due ha detto trovando la
complicit di Vettel almeno ce
ne andiamo a casa. Hamiton alle prese con un imprevisto momento di appannamento tecnico
la quinta pole di fila che gli
sfugge e di impopolarit nazionale; allincidente stradale di Monaco, e alle conseguenti, forse eccessive, critiche della stampa britannica, si sono aggiunte le parole del collega Jenson Button, ex
compagno ai tempi della McLaren-Mercedes, e pilota tra i pi
ascoltati della griglia: Lewis sta
rapidamente diventando molto
arrogante, ha detto Jenson riferendosi a unintervista in cui Hamilton si era autodefinito un pilota completo. Nessuno di noi
completo. Se noi avessimo la sua
macchina potremmo batterlo.
Lui molto talentuoso, e sta facendo un bel lavoro, ma ha anche
qualche punto debole. Insomma, Lewis per Button dovrebbe essere pi modesto e rin-
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BRA s, poi Ibra no, poi Ibra fuori infortunato e imbestialito.
Continua a ripetere che senza
di lui il prossimo europeo sarebbe un torneo senza sapore. Ieri,
dopo essersi in mattinata unito
allhashtag #prayforparis, Ibrahimovic (nel finale si fa male e deve uscire ma siccome secondo lui
lo fanno uscire tardi lui sinfuria
con la panchina) ha spiegato alla
sua Svezia come mettere due sassolini nelle scarpe della Danimarca ma non come evitare di subire
il gol che ha riaperto la qualificazione a dieci minuti dalla fine.
Nello stadio coperto di Solna la
Svezia ha vinto 2-1, si potrebbe
dire solo 2-1. Marted, forse senza Ibrahimovic, se la giocher in
bilico. Ben diverso sarebbe stato
vincere 2-0. Ma si sapeva. Con la
Danimarca va sempre cos, sono
squadre in eterna competizione
fra loro come possono esserlo
due sorelle che sincontrano e si
sfidano a passi di danza da quando sono nate, e non mollano mai,
pensano che ci sia sempre una
possibilit, la buttano sulla resistenza. Quella di ieri era la sfida
n.104, una leggendaria rivalit
(condita dal presunto biscotto
del 2004 ai danni dellItalia del
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Trap) iniziata il 25 maggio 1913
con un roboante 8-0 per la Danimarca, che in 103 anni ne ha vinte quattro di pi. Aveva iniziato
male la Svezia,ieri, la Danimarca
offriva miglior palleggio ma non
costruiva palle gol (a parte un colpo di testa di Fischer, il gioiellino
dellAjax). Rivitalizzata da tre
mezze occasioni per Berg, una genialmente costruita da Ibra, la
Svezia sale in campo e di testa,
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gregio presidente Zamparini, anche se non ci
conosciamo personalmente le chiedo un favore. Insieme alla notizia del licenziamento di un allenatore,
potrebbe indicarci anche il totale raggiunto? Dopo Iachini,
che per pigrizia molti definiscono lennesimo licenziato ma
avr pure un numero, ho notato gran disordine sotto il cielo,
o quantomeno dati che si contraddicevano. Per la Gazzetta
lei ne ha cacciati 40, per la
Stampa 44, per il Corsera 45,
per Repubblica 53. Vuole darci
un aiutino? Se ci pensa bene,
anche nel suo interesse. Ormai
si entra nel Guinness dei primati per molto meno: fabbricando
la salsiccia pi lunga del mondo o vincendo il campionato di
sputo di semi danguria. Mentre la sua specialit pi appassionante, legata com a uno
sport molto popolare e ai rapporti con le persone, tutte scelte da lei e da lei prima o poi bocciate. Come Iachini. Chi ama le
scommesse gi al lavoro per
decidere quante settimane serviranno per far fuori Ballardini
e richiamare Iachini. Non sarebbe lunico, s gi visto a Carpi. Ma io non amo le scommesse. Nei record, c sempre qualcuno che insegue qualcun altro. Il caso di Zamparini diverso: insegue se stesso. E diversa,
questa volta, stata la reazione della squadra. In genere i
calciatori stanno allineati e coperti, non dicono nulla che possa contrariare il presidente-padrone n tantomeno il nuovo allenatore. Mentre a Palermo Vazquez e, con pi decisione, Maresca, si sono fatti sentire. E si
sono esposti alla replica di Zamparini, che s dichiarato stufo
di fare il presidente e impaziente di vendere. Non la prima
volta che lo dice, a occhio e croce sar la diciottesima, ma temo che dovr aspettare. Lo invito a perseverare: Zamparini
che insegue Zamparini, in un
certo senso Zamparini versus
Zamparini, qualcosa di epico,
di surreale, ci porta in un altro
mondo.
n questo mondo, molti hanno trovato strano che Iachini fosse licenziato dopo
una vittoria, sia pure sofferta e immeritata sul piano del
gioco. Allo stesso modo sera
comportato Moratti con Simoni. Troppo facile licenziare un
allenatore quando perde, come ha fatto Ferrero con Zenga.
Ma sapremo mai i motivi veri
di questultima decisione? Perch la Samp ha perso in casa
con la Fiorentina? Non ci credo.
Se si ragiona cos, Thohir santo
subito. Se anche Zenga, tipo abbastanza impulsivo, fa un comunicato british in cui ringrazia dellopportunit fornitagli,
brancoliamo nel buio. E ci restiamo. Gli ultimi tre allenamenti il Chieti (serie D) li ha
fatti con inizio alle 6.30, presen-
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FIRENZE. A Bruxelles, in una serata in cui la vo-
glia di parlare di calcio era azzerata dalla tragedia di Parigi, Conte non ha comunque eluso i temi tecnici connessi alla sconfitta in amichevole col Belgio e alle prospettive per Euro
2016. C ancora un gap da colmare, anche
se sono soddisfatto dei miglioramenti continui. Sar fondamentale il ritiro prima dellEuropeo. Il ct ha dunque lasciato capire che
considera determinanti i giorni prima del torneo, per lassimilazione quotidiana di meccanismi tattici perfetti: lunico modo per salire
al livello delle favorite, superiori sul piano tecnico. In pratica, per potere competere con le
migliori, la sua Nazionale deve andare ancora a scuola di schemi, sul campo e al video.
Per questo Conte vuole avere a disposizione il
gruppo dei 23 subito dopo la fine del campionato. E per questo considera molto utile lanticipo della finale di Coppa Italia, magari a met aprile. Il ritiro serve. Se ce lo lasciano fare. La puntualizzazione preventiva. Il lavoro dovr cominciare appunto a Coverciano,
per proseguire in Francia. Dove lui andr al ritorno dallamichevole di dopodomani a Bologna con la Romania, per verificare le strutture opzionate dalla Figc: a Montpellier la prima scelta, a Parigi la seconda. Il centro sportivo del Montpellier ha i requisiti di segretezza
degli allenamenti che piacciono al ct, quello
di Parigi altrettanto allavanguardia. Lincognita legata pi che mai alla sicurezza, dopo gli attacchi terroristici, e alla possibilit di
requisire un intero albergo: il sopralluogo
al Courtyard Marriott di Montpellier servir
allo scopo.
Conte non vuole distrazioni. Ritiene che
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to, era con la sua nazionale a Bruxelles e Conte lo ha notato). E un altro problema si sta manifestando: la difesa, pi o meno la stessa da
settembre (Buffon-Darmian-Bonucci-Chiellini-De Sciglio) regala gol (5 nelle ultime 3 partite) e palloni, facendo mancare ormai anche
le certezze del trio juventino. Oltre allipotesi
di reinserire laltro senatore Barzagli, decentrando Chiellini, il ct deve perci provare le alternative: potrebbe farlo a Bologna con Acerbi e Astori, prima del letargo invernale.
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CANALE 5
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RAI 2
RAI 1
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ITALIA 1
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LA SETTE
Tg 4 Night News
Mediashopping
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Le storie di viaggio a...
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it
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Tg 4 Night News
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Soderbergh, con Li Gong,
Chen Chang, Feng Tien,
Luk Auntie
Film: La figlia di Zorro
- di William Berke, con
Barbara Britton, Willard
Parker, Phillip Reed, Barton MacLane
Help
6.00
6.10
6.30
7.30
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4.05
4.35
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Omnibus News
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Meteo
Omnibus dibattito
Laria che tira - Diario
Otto e mezzo
Gustibus - conduce Giulio
Arena
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mistero - La stanza
chiusa - di Walter Klenhard, con Kellie Martin,
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Swenson, Jean Dell
Tg La7
Crozza nel paese delle meraviglie - Best - conduce
Maurizio Crozza
Film: Geronimo - di Walter Hill, con Jason Patric,
Gene Hackman, Robert
Duvall, Wes Studi
Mondo senza fine - con
Ben Chaplin, Charlotte Riley, Cynthia Nixon.
Allinterno: 0.20 Tg La7
Film: Confidenze troppo intime - di Patrice
Leconte, con Sandrine
Bonnaire, Fabrice Luchini,
Michel Duchaussoy, Anne
Brochet
Laria che tira - Diario (r)
Brasile
Omnibus (r)
DEEJAY TV
14.55 Lisola di Adamo ed Eva Alle origini dellamore
15.45 Airport Security
16.35 Airport Security
17.30 Airport Security
18.25 Undercover Boss
20.20 Hotel da incubo Italia
22.10 Lisola di Adamo ed Eva Alle origini dellamore
23.05 Lisola di Adamo ed Eva
XXX
0.35 Beauty Queen Murders:
belle da morire
1.15 Chi diavolo ho sposato?
1.55 Appuntamenti da incubo
2.35 Lisola di Adamo ed Eva 3
(Uncensored)
LA EFFE
16.10 Omicidi tra i fiordi - Serie Tv
18.00 RED - Posso dormire da
voi?
19.00 RED - Vicini di viaggio. C
posto per me?
19.30 RED - Viaggi nudi e crudi
20.00 RED - Il cuoco vagabondo
21.05 Film: Il calamaro e
la balena - di Noah
Baumbach, con Jeff Daniels, Laura Linney, Anna
Paquin, Owen Kline, Jesse
Eisenberg
22.40 Film: Ragione e sentimento - di Ang Lee, con
Emma Thompson, Hugh
Grant, Kate Winslet, Alan
Rickman
1.15 Maison Close La casa del
piacere - Tf
RAI
QRAI 4
7.15
8.00
8.45
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5.40
QPREMIUM
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17.50
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4.00
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QMOVIE
13.50 Moviextra
14.25 Film: Passengers - Mistero ad alta
quota - di Rodrigo Garcia
16.00 Film: Viaggio destate - di Richard
Loncraine
17.50 Rai news - Giorno
17.55 Film: Bar Sport - di Massimo Martelli
19.35 Film: The Stupids - di John Landis, con
Tom Arnold, Jessica Lundy, Bug Hall, Alex
McKenna
21.15 Film: The Impossible - di Juan Antonio
Bayona, con Naomi Watts, Ewan McGregor
MEDIASET PREMIUM
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16.00
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18.40
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20.25
21.15
23.00
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1.30
2.20
3.10
4.00
Animal Science
America: terra promessa
Tesori nascosti
Panorami cosmici
Un grande passo per
lumanit
Come fatto: Home Edition
Notti dAfrica
Mega aerei
Worlds Top 5
Eureka! Il potere delle idee
Come fatto
Invenzioni impossibili
Time Team
Citt misteriose
QRAI 5
17.10
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Ubiq
Rai News - Giorno
Osn Smith
Ubiq
Petruska Incontri Barenboim
Cult Book
Natura Invisibile
Alfabeta5
Film: La Banda - di Eran Kolirin, con Sasson
Gabai, Khalifa Natour, Saleh Bakri, Shlomi
Avraham
Ghiaccio Bollente Sommario
Intro Macy Gray
Macy Gray
Rai News - Notte
GIALLO
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Cold Fusion
Affari in grande
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The Transporter
Rollerball
Malizia 2000
9 to 5: Days in Porn
Sex Therapy
Most Dangerous - Pericolo
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Matlock
Matlock
Disappeared Special - Scomparsa a Maui
Disappeared Special - Lauryn scomparsa
Womens Murder Club
Womens Murder Club
The Missing
The Missing
Law & Order - I due volti della giustizia
Law & Order - I due volti della giustizia
Law & Order - I due volti della giustizia
Nightmare Next Door
Nightmare Next Door
Law & Order - I due volti della giustizia
Law & Order - I due volti della giustizia
Bones
Bones
Disappeared Special - Scomparsa a Maui
Disappeared Special - Lauryn scomparsa
New Tricks
New Tricks
Matlock
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DIGITALE TERRESTRE
SKY
[servizio a pagamento]
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8.35 Star Wars episodio I - La minaccia
fantasma - di George Lucas Sky
Cinema Star Wars HD
9.00 Tutto pu cambiare - di John Carney
Sky Cinema 1 HD
10.35 Vita da strega - Bewitched - di Nora
Ephron Sky Cinema Passion HD
11.15 Il giaguaro della giungla - di James
Algar Sky Cinema Family
12.20 Uno sbirro tuttofare - di Thomas Carter
Sky Cinema Comedy HD
12.55 Liberaci dal male - di Scott Derrickson
Sky Cinema Max HD
14.05 Infedele - di Christie Will Sky Cinema
Passion HD
14.20 Il Signore degli Anelli - Le due Torri - di
Peter Jackson Sky Cinema 1 HD
QCINEMA POMERIGGIO
QCINEMA SERA
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