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Cultura

Scala: applausi a Giovanna d'Arco per i giovani


Anteprima giovani con attenzione alla sicurezza

- Bianca Maria Manfredi - MILANO


05 dicembre 2015 10:44 - STORIA

(ANSA) - MILANO, 4 DIC - E' iniziata con l'inno italiano l'anteprima per gli under 30 della
Giovanna d'Arco che il 7 dicembre inaugurer la stagione lirica della Scala di Milano.
Non stata invece suonata la marsigliese (e non lo sar nemmeno alla prima), perch il teatro
ha gi commemorato i morti delle stragi di Parigi con un minuto di silenzio alla prima del balletto
Histoire de Manon.
Il loro ricordo per resta vivo e concreto come dimostra la presenza della polizia e dei controlli
con il metal detector che saranno fatti anche a Sant'Ambrogio.
E forse un segnale di qualche preoccupazione anche il fatto che ci siano meno bambini degli
anni scorsi. Certo Giovanna d'Arco, opera di un giovane Verdi non spesso rappresentato, un
titolo che mal si presta ai pi piccoli. Ma c' anche l'idea dei genitori di non volerli lasciare soli
alla Scala che per questa sera off limits per chi ha pi di trent'anni.
"Certo un po' di preoccupazione sulla sicurezza c' - ha ammesso Ilaria Corridoni,
venticinquenne alla sua seconda anteprima - ma sono venuta lo stesso pi che altro per la vita che
ci ho messo a prendere i biglietti". Con i suoi amici si infatti messa in coda alle 22 davanti alla
biglietteria che apriva il giorno dopo alle 9. "Il momento teso, ma ci fidiamo della sicurezza", ha

aggiunto Giuseppe appena dopo essersi fatto fare una foto davanti all'albero di Natale decorato
con addobbi offerti da Dolce e Gabbana.
I ragazzi non si sono scomposti all'annuncio che il baritono Carlos Alvarez si sarebbe mosso
sul palco ma, a causa di una bronchite, nel proscenio avrebbe cantato Devid Cecconi come gi
successo alla prova generale. E hanno applaudito sia il cantante spagnolo (che probabilmente ma
non certamente rientrer per Sant'Ambrogio) che la sua 'voce' che andata in scena in completo
nero e pochette rossa.
Applausi per 7 minuti e esclamazioni di 'bravi' e 'viva Verdi' per Anna Netrebko e per il tenore
Francesco Meli. E per il direttore Riccardo Chailly.
"Bello che ci fosse qualche elemento di modernit", ha commentato Stefano che ha apprezzato
sia la regia di Moshe Leiser e Patrice Caurier che le scene e in particolare le proiezioni video che
hanno animato la scena. L'idea seguita dai registi infatti che Giovanna sia una giovane dell'800
che vive le vicende medievali della pulzella d'Orleans nella propria testa e, fisicamente, nella
propria stanza.
"E' valsa sicuramente la pena venire" ha aggiunto Andrea Frigerio che studia al Politecnico.
"Una serata del genere un'idea bellissima - ha convenuto il regista Caurier - Questo il
pubblico del futuro. Abbiamo bisogno di pi serate come queste per portare a teatro giovani di
tutti i ceti sociali. importante". Per questa sera sono stati loro, i ragazzi, ad essere protagonisti,
in attesa dell'arrivo dei vip del 7 dicembre, da Patti Smith a Gabriele Salvatores passando per i
ministri Franceschini e Delrio, mentre ancora in forse Matteo Renzi. (ANSA).

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