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LE PROPOSTE DI ASSAFRICA & MEDITERRANEO

1. LE RELAZIONI ECONOMICHE TRA ITALIA E ALGERIA: PER UN MIGLIORAMENTO


Dott. Ferruccio Sarti
Vice Presidente Comitato Scientifico
ASSAFRICA & MEDITERRANEO
.
1 Le relazioni economiche dellItalia con lAlgeria presentano aspetti controversi e richiedono soluzioni
strategiche di lungo periodo.
Lo sviluppo degli scambi commerciali e la cooperazione fra le istituzioni e le imprese dei due paesi sono
divenuti il fulcro prioritario della nostra attenzione nellarea del Mediterraneo, per il volume
dellinterscambio (circa 10 miliardi deuro nel 2006), per i notevoli acquisti di materie prime (primo paese
importatore, in particolare di petrolio e gas), e per il notevole saldo passivo della bilancia commerciale
(6650 milioni di euro).
Il secondo aspetto peculiare dei rapporti economici con lAlgeria riguarda i modesti investimenti diretti
italiani.
2 La difficile situazione dellItalia nel mercato algerino non modificabile a breve termine. Per tentare di
riequilibrare i flussi degli scambi e degli investimenti necessario impostare una strategia di lungo periodo.
A breve termine la nostra posizione di membri allUnione Europea e gli accordi nellambito del WTO e della
Banca Mondiale non ci permettono di canalizzare, con accordi bilaterali, verso lItalia i flussi delle notevoli
risorse finanziarie algerine derivanti dalle esportazioni di prodotti petroliferi e di materie prime verso il
nostro Paese.
3 - In sostanza siamo due Paesi molto interdipendenti ma con flussi di risorse a senso unico. E necessario
rendersi interdipendenti nei vari settori.
La soluzione immediata quella di creare le premesse per partecipare ai grandi progetti di sviluppo che
lAlgeria in grado di finanziare con gli introiti derivanti dallaumento dei prezzi dei prodotti petroliferi e
con gli aiuti finanziari dellUnione Europea.
Si deve tenere conto anche del fatto che il debito estero dellAlgeria si notevolmente ridimensionato e
che il paese divenuto un creditore netto rispetto ai vari partner del mondo, che hanno quindi squilibri
della bilancia dei pagamenti anche se dimensionati rispetto ai nostri.
Se difficile tentare di creare meccanismi bilaterali per collegare le importazioni con le esportazioni di
merci, si pu chiedere la priorit ed un trattamento di favore per partecipare ai grandi programmi di
sviluppo del Paese.
E necessario creare e partecipare a progetti comuni utilizzando in particolare le risorse e gli incentivi
previsti tra la Nuova Politica Europea di Vicinato per il periodo 2007-2013 ed i finanziamenti della BEI e del
sistema della Banca Mondiale.
4 - La semplice partecipazione alle gare non una soluzione efficace per le grandi imprese, ed molto
difficile, se non impossibile, per le imprese piccole e medie, se non si collabora preventivamente alla
definizione dei programmi ed alla redazione dei capitolati.
In altre parole si deve essere programmatori ed in molti casi co-protagonisti nella strutturazione dei
progetti, grandi e piccoli.
In tal modo si possono anche stimolare e trainare le aziende piccole e medie per favorire la loro presenza
sul territorio che dovrebbe, per quanto possibile, essere organizzata nella forma della filiera produttiva
caratteristica di molti settori della nostra industria.

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5 - E necessario proporre progetti e partecipare ai programmi che possono essere finanziati con le
risorse e con incentivi previsti tra la Nuova Politica Europea di Vicinato per il periodo 2007-2013 e con i
finanziamenti della BEI e del sistema della Banca Mondiale.
Una soluzione potrebbe ricercarsi proponendo unintesa formale fra i Governi dei due Paesi, in base
alla quale una equipe di esperti italiani ammessa a collaborare direttamente alla programmazione
ed alla creazione di progetti nei vari settori scelti di comune accordo e dinteresse reciproco, in
unazione coordinata con le competenti controparti pubbliche e private algerine.
Il gruppo desperti potrebbe essere composto da funzionari ministeriali e da imprenditori coordinati
dal sistema confindustriale. La loro attivit dovrebbe essere in parte finanziata con uno stanziamento
specifico dal Ministero per il Commercio Internazionale e dal Ministero delle Attivit Produttive.
I progetti dovrebbero anche essere sponsorizzati da parte italiana per la richiesta dei finanziamenti
alla Commissione dellUnione Europea e alla BEI. Anche se lesecuzione dei progetti potr essere
assegnata soltanto tramite gare internazionali, le aziende italiane sarebbero, per, notevolmente
favorite.
Alcuni progetti e le eventuali joint- venture potrebbero anche essere anche finanziati con fondi
bilaterali del sistema bancario, con il coinvolgimento di SACE e SIMEST.
6 - Le occasioni dinvestimenti e di programmi comuni ai quali possono partecipare le nostre imprese sono
numerose e riguardano vari settori, non soltanto quello delle risorse energetiche e delle materie prime.
LAlgeria ha recentemente deciso di realizzare un vasto programma dinvestimenti pubblici, indirizzato ai
settori degli alloggi, delle infrastrutture, dei servizi pubblici, della produzione agricola e dei crediti alle
piccole e medie imprese. Ha previsto di sviluppare il settore privato con la promozione di partenariati tra
imprese pubbliche ed imprese private, e tramite la modernizzazione del settore finanziario e la
razionalizzazione della gestione del credito.
E intenzione del governo algerino di privatizzare alcune imprese pubbliche per e rendere il settore pi
appetibile per le imprese straniere.
La legge di riforma del settore degli idrocarburi, approvata nellaprile del 2005, facilita lingresso di
investitori stranieri nel settore petrolifero e
liberalizza le importazioni del petrolio e la
commercializzazione degli idrocarburi.
Il settore bancario, nelle mani dei poteri pubblici, ha fatto importanti progressi nella concessione di
crediti a favore del settore privato e presenta importanti occasioni per una collaborazione con gli istituti di
credito italiani.
7 - Il contributo finanziario complessivo dellUnione Europea allAlgeria per il periodo 2007- 2010 tra lENPI
di 220 milioni di euro
Le priorit che la strategia indicata dalla Commissione Europea intende raggiungere per il periodo 20072010 in campo economico sono:
- Appoggio diretto alle PMI; centri tecnici; sistemi di qualit; tecnologie di informazione e comunicazione
al fine di migliorare in maniera durevole la competitivit delle imprese algerine sia nel mercato nazionale
sia in quello regionale e internazionale.
- Diversificazione delleconomia, aumentando gradualmente la parte delle esportazioni esclusi gli
idrocarburi e sostenendo i settori del turismo, dellagricoltura e dellindustria alimentare, ma anche
incoraggiando linnovazione nei settori sia tradizionali ed in nuove attivit.
- Rafforzamento del programma del governo in materia di depurazione dellacqua, attraverso anche un
miglioramento delle strutture tecniche a disposizione e una crescita nella formazione del personale in
materia di purificazione idrica.
8 - Sono previsti inoltre specifici interventi finanziari e dassistenza tecnica dellUnione Europea per i
programmi regionali:
-Cooperazione in ambito regionale con i paesi vicini dellAfrica e del Mediterraneo dei trasporti, terrestri,
marittimi ed aerei e del settore energetico e sviluppo della rete di infrastrutture per i trasporti della
regione mediterranea e i suoi collegamenti con la Trans-European Transport Network (TEN-T);
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- Programma per la protezione dellambiente il cui obiettivo principale quello di migliorare la qualit
dellambiente nei Paesi partner del Mediterraneo attraverso misure per prevenire linquinamento del
Mediterraneo;
- Assistenza tecnica e supporto al capitale di rischio per il FEMIP (Facility for Euro-Mediterranean
Investment and Partnership) gestito dalla BEI
La banca interessata ad identificare progetti di investimento del settore privato, in particolare nei
settori della valorizzazione del gas e degli idrocarburi, del trasporto di gas, dei fertilizzanti e dello
sfruttamento delle risorse minerarie.
- Sviluppo della societ dellinformazione
9 - Estato approvato anche un programma specifico per cooperazione transfrontaliera, con uno
stanziamento di 538 milioni di euro, che interessa in particolare le regioni del Mezzogiorno, il quale
prevede fra laltro;
- sviluppo locale e regionale;
- pianificazione congiunta;
- sviluppo rurale e turismo;
- PME e sviluppo del business;
- commercio e promozione degli investimenti;
- cooperazione nel settore energetico e dei trasporti.

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LE PROPOSTE DI ASSAFRICA & MEDITERRANEO

2. IL FORTE DEFICIT COMMERCIALE DELLITALIA VERSO LALGERIA: UNA PROPOSTA SPECIFICA DI


RIEQUILIBRIO
Dott. Giovannangelo Montecchi
Vice Presidente
ASSAFRICA & MEDITERRANEO
.
La Missione imprenditoriale del Sistema Confindustria che si svolta dal 3 al 5 giugno 2007 in Algeria,
Paese target 2007 nel quadro del Progetto Mediterraneo che Confindustria ha varato a Palermo nel
febbraio 2006 e linteresse per le imprese italiane di operare nel paese, che sta attraversando una fase
decisamente positiva, come evidenziato anche recentemente dalla collocazione Rischio Paese nella
Categoria OCSE: 3/ 7, Categoria Consensus 2 nonch l'accordo tra l'Algeria ed il Club di Parigi del 14 marzo
scorso per il pagamento anticipato del debito estero algerino, hanno sollecitato la seguente proposta,
formulata anche in base alla presenza in Assafrica & Mediterraneo di istituti bancari di primaria importanza
operanti sullarea quali , tra gli altri, INTESASANPAOLO, MONTE PASCHI SIENA, MEDIOBANCA, BANCA
UBAE), funzionale al rilancio dellattivit di business delle imprese italiane in Algeria e delle PMI in particolar
modo.
PREMESSA
Prima che l'Algeria, agli inizi degli anni '90, ristrutturasse il suo debito estero, varie banche italiane avevano
concesso a banche algerine le linee di credito "open" che si descrivono di seguito. Tali linee avevano avuto
un notevole successo al punto che sul finire degli anni '80 l'esposizione media di SACE verso l'Algeria
oscillava intorno ai 7.000 miliardi di lire.
Le linee "open" in questione presentavano i vantaggi seguenti:
- erano aperte all'inserimento di un gran numero di operazioni, anche di modesto importo unitario,
- prevedevano termini di rimborso differenziati a seconda della natura dei beni esportati: si andava dai 1824 mesi per i bendi di consumo durevole fino alle durate massime (12-15 anni) previste dagli accordi
internazionali sui crediti all'esportazione, detti di "Consensus".
Le banche italiane fungevano in sostanza da agenti per la SACE. Per le aziende esportatrici la copertura
SACE che, per la sua natura assicurativa, intrinsecamente pi complessa e, in pratica, non percorribile per
operazioni minute, acquisiva le caratteristiche di snellezza e immediatezza di un'operazione bancaria.
Inoltre, grazie a tali linee, gli operatori italiani erano in grado di offrire agli acquirenti algerini, agevolmente
e in tutta sicurezza, dilazioni di pagamento assai interessanti per una vasta gamma di prodotti.
Come detto sopra, tali vantaggi avevano originato tutto un flusso di esportazioni italiane.
Ora che il rischio Algeria (3a catagoria Consensus) del tutto accettabile per SACE, Confindustria
dovrebbe attivarsi con alcune delle principali banche italiane ed algerine per riattivare delle linee di credito
"open" e "multipurpose".
LA PROPOSTA :
La proposta ha quindi per oggetto la riattivazione delle linee di credito acquirente "open" assicurate da
SACE, che negli anni '80 avevano avuto un notevole successo.
Tali linee prevedevano dilazioni diverse a seconda della natura dei beni esportati, che andavano dai 18
mesi per i materiali di costruzione ai 24/30 per i beni di consumo durevole fino alle dilazioni massime
previste dal Consensus.

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Ci permetteva:
- agli esportatori italiani
il facile inserimento di operazioni anche di modesto importo e della natura pi varia;
- agli importatori algerini
di ottenere dilazioni di pagamento altrimenti impossibili;
Il successo fu notevole e l'esposizione di SACE raggiunse i 7.000 miliardi di lire.
La ristrutturazione del debito algerino ed i ben noti accadimenti politici successivi hanno modificato la
situazione del paese e la conseguente operativit in esso delle imprese italiane.
Il rilancio del rapporto di cooperazione economica tra Italia e Algeria e limpegno in atto del nostro
Sistema Paese, anche a seguito delle visite del Presidente del Consiglio Romano Prodi e del Ministro degli
Esteri dAlema per la riduzione del deficit italiano nella bilancia commerciale
con lAlgeria ed i recenti accordi sul gas algerino, ripropongono la riattivazione delle linee in questione
quale utile o strumento nellinteresse soprattutto delle Piccole e medie Imprese.
Per tale motivo gi stata verificata la piena disponibilit e condivisione delliniziativa di Intesasanpaolo,
che assomma in s la doppia prerogativa di banca associata ad Assafrica &
Mediterraneo e di banca che ha in essere un Accordo con SACE, nellambito della Garanzie per
lInternazionalizzazione.
E altres gi stata espresso, su richiesta preventiva di Assafrica & Mediterraneo, linteresse e la
disponibilit della SACE a valutare formule flessibili e di facile utilizzo anche nella formula open.
Il parere positivo della seconda banca italiana per numero di sportelli, e la possibilit che a tale
collaborazione possa aggiungersi linterazione con Mediobanca e Banca UBAE e Monte Paschi di Siena,
banche ugualmente associate ad Assafrica & Mediterraneo, potrebbero portare a beneficio delle PMI
l'esperienza dei crediti allesportazione e la rete di contatti di cui esse sono rispettivamente portatrici.
E' vivo convincimento di Assafrica & Mediterraneo che, lavorando insieme a SACE e alle tre banche
associate, sia possibile costruire in tal modo una proposta operativa davvero efficace per lo sviluppo delle
imprese italiane in Algeria e lelaborazione di uno strumento flessibile ed un format agevolmente
reiterabile anche per altri Paesi.

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