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Capitolo 2

La connessione Terra - Satellite

Capitolo 2 LA CONNESSIONE TERRA - SATELLITE


Lantenna costituisce una parte fondamentale di un apparato elettronico,
permettendo di trasmettere e/o ricevere le onde elettromagnetiche.
Nello studio delle antenne si considera come termine di paragone unantenna
ideale, detta antenna isotropa: tale antenna irradia la stessa potenza in tutte le
direzioni.
Parametro fondamentale per la caratterizzazione di unantenna il guadagno,
che pu essere definito come:
Rapporto tra la potenza irradiata (o ricevuta) per unit di angolo solido in una data
direzione e la potenza irradiata (o ricevuta) per unit di angolo solido da unantenna isotropa
alimentata con la stessa potenza.
Ovviamente il guadagno funzione della direzione di puntamento ed
massimo nella direzione di massima radiazione, costituita dallasse elettromagnetico
dellantenna, detto boresight.
Il valore massimo pari a:

4
GMAX = 2

Aeff

(2.1)

In cui Aeff larea della Superficie Equivalente Elettromagnetica dellantenna,


che in sostanza una frazione dellarea geometrica dellantenna.
Infatti non tutta larea geometrica dellantenna contribuisce alla
trasmissione/ricezione dei segnali e quindi si deve tenere conto di ci tramite un
fattore () che quantifichi lefficienza dellantenna.
Per antenne ad apertura circolare od a riflettore aventi diametro D e superficie
geometrica A tale superficie equivalente data da:
Aeff = A =

D2
4

m 2

(2.2)

con efficienza dellantenna. Si ottiene quindi, per il Gmax di questo tipo di


antenne, lespressione:
D f 2
GMAX , dBi = 10 log

c

[ dBi ]

(2.3)

fornita in dBi, cio dB al di sopra dellantenna isotropa.


Lefficienza totale in realt il prodotto di molti fattori che tengono in conto
differenti deviazioni dallidealit:
12

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= i s f z K

(2.4)

Efficienza dilluminazione i : tiene conto della differenza tra la legge


dilluminazione adottata e lilluminazione uniforme. Questultima
porterebbe ad alti livelli di lobi secondari nel diagramma di radiazione e di
solito un compromesso viene effettuato diminuendo lilluminazione sui
bordi del riflettore (aperture edge taper). Nel caso di antenne Cassegrain
lattenuazione imposta ai bordi di 10 12 dB, ottenendo efficienze superiori
al 90%.
Efficienza di spill-over s : il rapporto tra lenergia irradiata dalla sorgente
primaria intercettata dal riflettore e lenergia totale irradiata dalla sorgente
stessa. Valori tipici sono nellordine dell80%.
Efficienza di superficie f : Tiene conto della non perfetta realizzazione
dellantenna (il compromesso con i costi di produzione) e di tutti quei
fenomeni che ne modificano la superficie. Questi fenomeni possono essere:
o La gravit, che pu incurvare significativamente parabole di grandi
dimensioni;
o Vento, che esercita una forza sulla parabola;
o Pioggia, neve o ghiaccio, che pesano sulla parabola;
Gli eventi atmosferici sono fenomeni aleatori e quindi f ne deve tenere conto
in maniera statistica. Per correggere queste non idealit della superficie in
radioastronomia si adottano delle antenne adattative costituite da centinaia
di pannelli i quali, tramite degli adattatori, possono essere spostati
indipendentemente luno dallaltro. Tale accorgimento, essendo molto
costoso, non si adotta per antenne per applicazioni di telecomunicazione ed
in generale per antenne di piccole dimensioni. Valori tipici per lefficienza di
superficie sono dellordine del 90% e migliorano con raggi di curvatura
elevati.
Perdite ohmiche e per disadattamento z : Sono funzione dei materiali
costituenti lantenna e delle modalit di adattamento dimpedenza.
Valori tipici dellefficienza complessiva dellantenna sono di solito compresi nel
range 55 75 %.

2.1

Diagrammi di radiazione

Il comportamento di unantenna, nei riguardi della sua capacit dirradiare


energia in misura diversa a seconda della direzione, pu essere messo in evidenza da
un particolare grafico tridimensionale, detto solido di radiazione.
Le proiezioni di tale solido su particolari piani, come quello meridiano od
equatoriale, sono denominate diagrammi di radiazione.
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In sostanza il solido ed i diagrammi di radiazione forniscono le variazioni del


guadagno dellantenna al variare della direzione di osservazione.
Per antenne ad apertura circolare, od a riflettore, il diagramma ha simmetria
rotazionale ed completamente rappresentato su un piano in coordinate polari o
cartesiane.
In base a tale diagramma si possono identificare la direzione di massima
radiazione (che costituisca lasse della simmetria precedentemente menzionata), il
lobo principale ed i lobi laterali.
In Figura 2.1 riportato un esempio di diagramma di radiazione in coordinate
polari.
Lobi secondari

GMAX/2

3dB
GMAX
Lobo
principale
Lobi secondari

GMAX/2

Figura 2.1 Diagramma di radiazione in coordinate polari.

In Figura 2.2 riportato il diagramma di radiazione di Figura 2.1 in coordinate


cartesiane.

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G [dBi]
GMAX
-3 dB
30 dB
(typ)

3dB
Figura 2.2 Diagramma di radiazione in dBi coordinate cartesiane.

La larghezza del fascio irradiato da unantenna (angular beamwidth) di


norma definita come langolo tra le due direzioni corrispondenti a valori del
guadagno dimezzati rispetto al massimo (3dB).
La larghezza a -3 dB funzione lineare del rapporto tra la lunghezza donda
della radiazione emessa ed il diametro dellantenna :

3 dB = k

[ gradi ]

(2.5)

Il coefficiente di proporzionalit dipende dalla legge di illuminazione prescelta.


Per illuminazione uniforme vale 58.5, mentre per illuminazioni non uniformi
(attenuate verso i bordi del riflettore) questo coefficiente cresce. Si utilizza di norma
un valore di 70.
In una direzione rispetto al boresight, il valore del guadagno pu essere
approssimato dallespressione (valida per < 3dB / 2):
G ( )dBi


= GMAX , dBi 12
3 dB

[ dBi ]

(2.6)

= 0 G ( 0 )dBi = GMAX , dBi

3 dB
3 dB

G
= GMAX , dBi 3
=
2
2

dBi

Il guadagno massimo pu essere espresso in funzione dellangolo di apertura


dellantenna :
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GMAX

2
70
D f

=
=

3 dB
c

(2.7)

Assumendo unefficienza del 60% si ottiene:

GMAX

29000

(2.8)

32dB

[ dBi ]

GMAX ,dBi 44.6 20 log 3 dB

3 dB

170

2.2

[ gradi ]

Gmax,dBi

10

(2.9)
(2.10)

20

Polarizzazione

Per la polarizzazione si prende convenzionalmente in considerazione la


direzione del campo elettrico (E) dellonda ricevuta (o irradiata) dallantenna in
direzione ortogonale a quella di propagazione.
Nel caso pi generale, in un periodo, la proiezione del vettore E su un piano
perpendicolare alla direzione di propagazione dellonda descrive una ellisse e la
polarizzazione quindi detta ellittica.
In Figura 2.3 rappresentato un esempio esplicativo di polarizzazione ellittica.
y
Direzione di
propagazione

E
E

EMAX

Antenna

E
EMIN

Figura 2.3 Esempio di polarizzazione ellittica.

La polarizzazione caratterizzata dai seguenti parametri:

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Rapporto Assiale (Axial Ratio): il rapporto tra lasse maggiore e lasse


minore dellellisse (EMAX/EMIN). Se tale rapporto unitario la polarizzazione
circolare, se invece lellisse degenera in una retta (direzione di E fissa) il
rapporto assiale tende ad infinito e la polarizzazione lineare.
Direzione di rotazione: ovviamente definita solo per polarizzazioni
ellittiche o circolari. Rispetto alla direzione di propagazione (ossia la
direzione vista da un osservatore che guarda nella direzione di
propagazione) il campo elettrico pu ruotare in senso orario (clockwise) od
antiorario (counter-clockwise).
Angolo dinclinazione : langolo dinclinazione dellasse maggiore
dellellisse rispetto ad un sistema di riferimento traverso alla direzione di
propagazione.
Due onde sono dette in polarizzazione ortogonale se i loro campi elettrici
descrivono due ellissi identiche in direzioni opposte.
In particolare sono ortogonali due polarizzazioni circolari con direzioni oraria
ed antioraria oppure due polarizzazioni lineari descritte come orizzontale e verticale
(rispetto ad un qualche riferimento locale).
Sfruttando due onde in polarizzazione ortogonale possibile utilizzare la stessa
frequenza nello stesso spazio e nello stesso tempo (raddoppiando la capacit del
canale) in quanto le due onde, idealmente, non si disturbano.
In realt le non idealit del mezzo di trasmissione fanno si che due onde con
polarizzazioni ortogonali tra loro interagiscano comunque.
Considerando la situazione riportata in Figura 2.4, nella quale il vettore campo
elettrico di ognuna delle polarizzazioni d contributi anche allaltra polarizzazione si
definiscono i seguenti parametri:
Isolamento di Cross Polarizzazione XPI:
XPI = 20 log

aC
b
= 20 log C
bX
aX

[ dB ]

(2.11)

Discriminazione di Cross Polarizzazione XPD:


XPD = 20 log

aC
,
aX

XPD = 20 log

bC
bX

[ dB ]

(2.12)

Per polarizzazioni quasi circolari, c una relazione semplice tra rapporto


assiale e discriminazione di cross polarizzazione:

XPD = 20 log

AR + 1
AR 1

17

[ dB ]

(2.13)

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Verticale

Verticale

aC
bX

Antenna
trasmittente

Antenna
ricevente

aX
bC

b
Orizzontale

Orizzontale
Figura 2.4 Esempio di Cross polarizzazione.

Ovviamente i valori di isolamento e discriminazione dipendono


dallinclinazione rispetto al boresight dellantenna, che caratterizzata da un
diagramma di radiazione per la polarizzazione nominale (co-polare) ed uno per la
polarizzazione ortogonale (cross polare).
La discriminazione di solito massima sullasse dellantenna e diminuisce per
direzioni che si allontanano da quella di massimo guadagno.

2.3

Analisi del collegamento

La potenza irradiata per unit di angolo solido da unantenna isotropa


alimentata da una sorgente di potenza totale PT :

PT
4

steradiante

GT = 1

Potenza
irradiata per
unit di angolo
solido

PT

Figura 2.5 Irradiazione di unantenna isotropa.


18

(2.14)

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Una antenna irradia, in una direzione in cui ha un guadagno di trasmissione


GT, una potenza per unit di angolo solido:

GT PT
4

steradiante

(2.15)

Il prodotto GTPT definito come la Potenza Equivalente Irradiata da


unAntenna Isotropa (Equivalent Isotropic Radiated Power: EIRP).
Una superficie di area efficace Aeff ad una distanza R dallantenna trasmittente
sottende un angolo solido pari a Aeff/R2. Riceve quindi una potenza pari a:

G P
PR = T T
4

Aeff
R2

steradiante

(2.16)

con

G P
= T T2
4 R

W
m 2

flusso di densit di potenza

GT

(2.17)

Potenza
irradiata per
unit di angolo
solido

PT

Figura 2.6 Irradiazione di unantenna reale.

Se si esprime larea efficace AR,eff dellantenna ricevente in funzione del suo


guadagno GR si ottiene:

AR ,eff =

2 GR
4

m 2

(2.18)

Lantenna ricevente, ad una distanza R dalla trasmittente, riceve quindi una


potenza pari a :
P G
PR = AR ,eff = T T2
4 R


AR ,eff = ( PT GT ) 4 R GR = EIRP L GR

FS
2

[W ] (2.19)

dove LFS lAttenuazione in Spazio Libero, ossia il rapporto tra potenze


irradiata e ricevuta tra due antenne isotrope nello spazio libero.

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GT

GR

PT

PR

AR,eff
R

Figura 2.7 Irradiazione da unantenna trasmittente ad unantenna ricevente.

Infatti man mano che ci si allontana dallantenna trasmittente il fronte donda


irradiato si distribuisce su una superficie sempre pi grande e quindi, a parit di area
efficace di ricezione, la potenza ricevuta diminuir, comera ovvio aspettarsi,
allaumentare della distanza.
Quanto detto rappresentato in Figura 2.8.
Com facile intuire lantenna 2, essendo pi distante, capta una potenza minore
rispetto allantenna 1, anche nel caso di mezzo di trasmissione ideale privo di
perdite.

TX

RX1

RX2

Figura 2.8 Significato dellAttenuazione di Spazio Libero (LFS).

2.4

Deviazioni dallidealit

La formula (2.19) descrive delle condizioni di rice trasmissione ideali, nelle


quali non sono presenti perdite dovute allatmosfera, agli apparati di rice
20

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trasmissione od al non perfetto posizionamento ed allineamento delle antenne. Nella


realt tali fenomeni devono essere tenuti in conto per quantificare le perdite di
potenza e quindi il livello di potenza aggiuntiva richiesto per compensare tali
perdite.
Di seguito vengono descritte le non idealit presenti in un radiocollegamento.
Perdite connesse allattenuazione dovuta allatmosfera: Lattenuazione
atmosferica LA dovuta alla presenza di composti gassosi nella troposfera
(pioggia, nuvole, neve e ghiaccio) ed alla ionosfera (che produce effetti di
cross polarizzazione).

LFS L = LFS LA

(2.20)

Perdite connesse agli apparati di ricetrasmissione: Tengono conto delle


perdite, schematizzate in Figura 2.9, tra il trasmettitore e lantenna (LFTX) e
tra lantenna ricevente e lamplificatore a basso rumore successivo (LFRX). La
potenza effettivamente irradiata dallantenna riportata nella formula (2.21),
mentre la potenza effettivamente ricevuta riportata nella formula (2.22).

PT =

PTX
LFTX

EIRP =
PRX =

PTX GT
LFTX

(2.21)

PR
LFRX

(2.22)

L
LFTX

TX
PTX

LFRX
PR

PT
GT

RX
PRX

GR

Figura 2.9 Schematizzazione delle perdite per attenuazione atmosferica e per attenuazione degli
apparati di rice trasmissione.

Perdite dovute al non perfetto allineamento delle antenne (depointing): Se


lantenna di trasmissione non perfettamente puntata in direzione
dellantenna di ricezione (o viceversa) la potenza effettivamente captata in
ricezione sar inferiore, poich non verr sfruttato il massimo del guadagno
dellantenna. Considerando angoli di disallineamento inferiori alla met
della larghezza del fascio si pu approssimare il diagramma di radiazione
dellantenna con una legge di tipo parabolico, ottenendo le seguenti
espressioni semplificate per le perdite dovute al disallineamento:

T
LT = 12
3dB ,TX

[ dB ]
21

per T

3dB ,TX
2

(2.23)

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R
LR = 12
3dB ,RX

[ dB ]

per T

3dB ,TX

(2.24)

In Figura 2.10 rappresentata la situazione di disallineamento tra le antenne.

TX

RX

PT

PR
GT

GR

Figura 2.10 Schematizzazione delle perdite per disallineamento.

Perdite dovute al mismatch di polarizzazione: Dipendono dal fatto che


lantenna ricevente non orientata con la polarizzazione dellonda ricevuta.
In un link a polarizzazione circolare londa trasmessa polarizzata
circolarmente solo sul piano normale alla direzione di propagazione e
diventa ellittica al di fuori. Detto langolo tra i due piani delle antenne, per
valori contenuti di tale angolo, si ha la perdita espressa dalla seguente
formula:

LPOL = 20 log cos ( )

[ dB ]

(2.25)

facile intuire che langolo collegato agli angoli di disallineamento T ed R,


infatti sussiste la relazione:

= T + R

[ rad ]

(2.26)

Considerando quindi tutte le tipologie di perdita si ottiene finalmente la


potenza allingresso del ricevitore:
P G
PRX = TX T ,max
LT LFTX

GR ,max

LFS LA LR LRTX LPOL

[W ]

(2.27)

Lespressione (2.27) suddivisa in tre parti: la prima correlata al trasmettitore,


la seconda al tratto tra antenna trasmittente ed antenna ricevente e la terza correlata
al ricevitore.

22

Capitolo 2

2.5

La connessione Terra - Satellite

Temperatura di rumore dellantenna

Unantenna preleva rumore da corpi che irradiano nel suo diagramma di


radiazione. Il rumore in uscita dallantenna di ricezione quindi funzione della
direzione di puntamento, del diagramma di radiazione e dellambiente circostante.
Immaginando infatti la presenza di molte sorgenti di rumore queste
produrranno un rumore che verr captato dallantenna in maniera diversa, essendo
pesato dal diagramma di radiazione.
Quanto detto esplicitato in Figura 2.11. Per tale esempio si pu affermare che,
a causa della posizione delle tre sorgenti di rumore, si avr:

NOISES1 > NOISES3 > NOISES2

(2.28)

In particolare il contributo di rumore della sorgente S2 nullo, in quanto in tale


direzione il diagramma di radiazione presenta uno zero.
Detta Tb(,) la temperatura di brillanza di un corpo nella direzione (,), in cui
lantenna ha un guadagno G(,), la temperatura di rumore dellantenna si ottiene
integrando i contributi di tutti i corpi irradianti pesati dal guadagno stesso
dellantenna:

TA =

1
4

T ( , ) G ( , ) d
b

[K ]

(2.29)

S3
S2

S1

Figura 2.11 Esempio di sorgenti di rumore viste da unantenna.

23

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Considerando lo schema di Figura 2.12, nel quale TF la temperatura fisica del


sistema e TR la temperatura di rumore equivalente del ricevitore, ed applicando la
formula di Friis, possibile calcolare la Temperatura di Rumore di Sistema T2.

T1

TA

T2

LFRX
PR

RX
PRX

TF

TR

Figura 2.12 Schema per il calcolo della Temperatura di Rumore di Sistema.

Si ottiene quindi:

T1 = TA + ( LFRX 1) TF +
T2 =

2.6

TR
GFRX

T1
T
1
= A + 1
TF + TR
LFRX LFRX
LFRX

[K ]

(2.30)

[K ]

(2.31)

Rapporto segnale rumore


Sono possibili diversi modi di definire il rapporto segnale/rumore:
Rapporto tra la potenza totale del segnale e la potenza del rumore nella
banda del segnale. Tale rapporto una quantit dimensionale.

C
N

(2.32)

Rapporto tra potenza totale del segnale e lo spettro di densit di potenza del
rumore. Tale quantit ha dimensione [Hz].

C
N0

(2.33)

Viene utilizzata molto di frequente perch possibile definirla anche senza


conoscere la banda equivalente di rumore del ricevitore, che a sua volta
dipende dalla occupazione spettrale assegnata al segnale.
Rapporto tra la potenza totale del segnale e la temperatura equivalente di
rumore. Tale quantit espressa in [W/K].

C
N0

24

(2.34)

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Al ricevitore, come gi riportato nella (2.27), si ha:


P G
C PRX = TX T ,max
LT LFTX

GR ,max

LFS LA LR LRTX LPOL

[W ]

(2.35)

Per la temperatura di rumore di sistema si ha invece:


TSYS =

TA
1
+ 1
LFRX
LFRX

TF + TR

[K ]

(2.36)

Il rapporto tra la (2.35) e la (2.36) fornisce lespressione esplicita della (2.33):

P
C
1 P
1
1
Re ceiver Gain
= RX = RX = ( EIRP )

=
N0 k TSYS k TSYS k
Path Loss Noise Temp
GR ,max
1 P G
1
1
= TX T ,max

k LT LFTX LFS LA LR LFRX LPOL TSYS

(2.37)

che pu essere espresso anche tramite il flusso di densit di potenza trasmessa

C 1
2 Re ceiver Gain
=

N0 k
4 Noise Temp

[ Hz ]

(2.38)

Come si pu verificare facilmente, il rapporto C/N0 indipendente dal punto


utilizzato per il calcolo lungo la catena del ricevitore.
Osservando la prima parte della (2.37) si pu notare come lespressione del
rapporto segnale rumore sia composta da tre fattori:
Il primo (EIRP) che caratterizza lapparato trasmissivo;
Il secondo (1/LFSLA) che caratterizza il mezzo trasmissivo;
Il terzo (Guadagno ricevitore/Temperatura di rumore) che caratterizza il
ricevitore ed il vero proprio Fattore di Merito del Ricevitore (denominato
G/T). Tale fattore di merito funzione della temperatura di rumore
dellantenna TA e della temperatura equivalente di rumore del ricevitore TR.
La temperatura di rumore dellantenna TA ovviamente differente a seconda
che si consideri un collegamento in uplink (da terra a satellite) od in downlink (da
satellite a terra). Consideriamo separatamente i due casi.

2.7

Temperatura di rumore dellantenna in uplink

La potenza di rumore raccolta dallantenna del satellite originata dalla Terra e


dallo spazio esterno. Ovviamente la larghezza di fascio dellantenna di bordo
minore o al pi uguale allangolo sotto il quale la Terra vista dal satellite (pari a
25

Capitolo 2

La connessione Terra - Satellite

circa 17.5 per un satellite geostazionario). In queste condizioni, la maggior parte del
rumore di origine terrestre.
Per una larghezza di fascio a 3 dB di 17.5 il satellite vede tutta la terra e per
calcolare la temperatura dantenna TA si pu impiegare il grafico di Figura 2.13.
Per larghezze di fascio inferiori a 17,5 la temperatura dipende dalla frequenza
e dallampiezza e tipologia dellarea coperta.
Va sottolineato che i continenti irradiano pi rumore rispetto agli oceani, anche
se tale differenza diminuisce al crescere della frequenza.
Come si osserva dalla Figura 2.13 si ha un massimo in corrispondenza di una
longitudine pari a 30 Est, dovuto alla presenza dellEuropa centrale e del continente
africano. Ad una longitudine di 160 Ovest invece presente un minimo, dovuto alla
presenza dellOceano Pacifico.

Figura 2.13 Andamento della Temperatura dantenna TA in uplink in funzione della longitudine e
della frequenza.

2.8

Temperatura di rumore dellantenna in downlink

La potenza di rumore raccolta dallantenna della stazione di terra originata


dal cielo e dalla radiazione terrestre. Ovviamente vanno considerate separatamente
le due situazioni di cielo chiaro e di precipitazioni, rappresentate, rispettivamente, in
Figura 2.14 ed in Figura 2.15.

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SKY

TSKY
TGROUND

GT
GROUND

Figura 2.14 Downlink in cielo chiaro.

SKY

TSKY/ARAIN

RAIN = Attenuator
Tm ARAIN

Tm(1-1/ARAIN)
TGROUND
GT
GROUND
Figura 2.15 Downlink con precipitazioni.

2.8.1 Cielo chiaro


Per f > 2 GHz il contributo maggiore al rumore dovuto alla parte non
ionizzata dellatmosfera (troposfera) che, essendo un mezzo assorbente, si comporta
da sorgente di rumore.
La quantificazione della temperatura TSKY avviene tramite la (2.29) sostituendo
Tb con TSKY, con TSKY temperatura di brillanza del cielo nella direzione (,).

27

Capitolo 2

La connessione Terra - Satellite

In pratica basta integrare nella direzione del boresight e la temperatura di


rumore pu essere confusa col valore della temperatura di brillanza considerata
allangolo di elevazione scelto per lantenna.
Landamento di TSKY, riportato in Figura 2.16, dipende dalla frequenza e
dallelevazione dellantenna rispetto al suolo.

Figura 2.16 Andamento della temperatura del cielo TSKY in downlink in funzione dellelevazione
dellantenna e della frequenza.

Infatti, come si pu comprendere osservando la Figura 2.17, al diminuire


dellangolo di elevazione aumenta la quantit di atmosfera vista nella direzione del
boresight e quindi aumenta di conseguenza la temperatura di rumore del cielo.
= 90

= 0

H = 90< H = 0
Figura 2.17 Spiegazione della dipendenza di TSKY rispetto allangolo di elevazione.

28

Capitolo 2

La connessione Terra - Satellite

Da notare come nel grafico di Figura 2.16 sia presente un picco alla frequenza di
22,5: tale picco dovuto allaumento dellattenuazione che sia ha a causa della
risonanza delle molecole di ossigeno.
Quanto detto finora riguarda soltanto il contributo di rumore da parte del cielo,
bisogna considerare ancora il contributo della terra e da sorgenti di rumore
puntiformi localizzate in prossimit dellasse dellantenna.
La radiazione terrestre nelle vicinanza dellantenna di terra viene captata
principalmente dai suoi lobi secondari e talvolta anche dal lobo principale quando
langolo di elevazione molto piccolo.
Il contributo di ciascun lobo pu essere calcolato in prima approssimazione con
la seguente formula:

Ti = Gi i
4

TG

[K ]

(2.39)

In cui Gi il guadagno medio del lobo con fascio i , e TG la temperatura di


brillanza del suolo.
La somma dei contributi di tutti i lobi fornisce TGROUND.
In prima approssimazione si ha:
TGROUND

TGROUND

TGROUND
TGROUND

= 290 K

per 10

= 150 K

per

= 50 K

per 0 < 10

= 10 K

per 10 < 90

10 < < 0

(2.40)

con elevazione dellantenna. Un ultimo contributo viene da sorgenti di


rumore individuali localizzate in prossimit dellasse dellantenna.
Una sorgente radio, vista sotto un angolo e con temperatura di rumore Tn
misurata a terra, fornisce, per unantenna di fascio 3dB un aumento della
temperatura di antenna pari a:
2


TA = Tn

3dB

TA = Tn

se 3dB

(2.41)

se > 3dB

Se infatti la sorgente viene vista sotto un angolo pi grande della larghezza del
fascio allora tutto il rumore generato da essa viene captato, se invece viene vista sotto
un angolo inferiore a 3dB allora il rumore generato va pesato, secondo la prima
formula riportata in (2.41).
Le sorgenti particolarmente importanti per unantenna di terra sono
essenzialmente il sole e la luna, che hanno un diametro angolare approssimativo pari
a 0,5.
In questo caso, laumento di temperatura di rumore dellantenna
particolarmente significativo se il satellite si trova nella stessa direzione dei due astri.
29

Capitolo 2

La connessione Terra - Satellite

Ad esempio, unantenna di 13 m di diametro, a 12 GHz presenta un aumento di


temperatura a pieno sole di 12000 K. Per la luna invece laumento massimo di 250 K
a 4 GHz.
Complessivamente quindi si ha la temperatura dantenna TA in fase di
downlink a cielo:
TA = TGROUND + TSKY + TA

[K ]

(2.42)

2.8.2 Cielo con precipitazioni


In questo caso necessario aggiungere il contributo di rumore delle formazioni
meteorologiche (ad esempio pioggia) e lattenuazione da esse introdotta:
TA = TGROUND +

TSKY
1
+ Tm 1
+ TA
ARAIN
ARAIN

[K ]

(2.43)

Da notare che il contributo TA va diviso per ARAIN se la sorgente che lo genera


si trova prima delle formazioni meteorologiche.
In Figura 2.18 viene riportato landamento dellattenuazione nel caso di pioggia
al variare dellintensit delle precipitazioni.

A
T
T
E
N
U
A
Z
I
O
N
E

100

(dB/Km)

0,1

10

85 GHz

50 GHz
40 GHz

20 GHz

12 GHz

10

30

100 300

Intensit di pioggia (mm/h)


Figura 2.18 Attenuazione dovuta alla pioggia.

30

Capitolo 2

2.9

La connessione Terra - Satellite

Temperatura di rumore del ricevitore

La temperatura di rumore del ricevitore dipende dalle temperature di rumore


dei vari blocchi della catena di ricezione secondo la formula di Friis.
Considerando lo schema di Figura 2.19, rappresentate un tipico esempio della
sezione iniziale di un ricevitore, la temperatura di sistema TR, da utilizzare nella
(2.36), data da:

TR = TLNA +

TMX
TIF
+
GLNA GLNA GMX

[K ]

(2.44)

MIXER
TR
LNA

TR,GLNA

X
TMX GMF

IF
AMP
TIF,GIF

LOCAL
OSCILLATOR

Figura 2.19 Esempio di schema a blocchi della sezione iniziale di un ricevitore.

2.10 Esempio numerico


Allo scopo di semplificare la comprensione viene riportato un esempio
numerico di calcolo dei parametri principali di un radiocollegamento in downlink.
Dati:

DR = 4 m

f = 20 GHz
PTX = 1 W

R = 0,1
R = 60 %

LFTX = 2 dB

3dB ,TX = 2

NF = 3 dB
LFRX = 1 dB

T = 50 %

TFISICA = 290 K

R = 40000 Km
LA = 0, 7 dB

TGROUND = 45 K

Calcolare:
31

Capitolo 2

La connessione Terra - Satellite

PR ,

G C
,
T N0

Dati T ed R possibile calcolare , in modo da valutare il temine di perdita


dovuto alla perdita di polarizzazione LPOL.
Poich T non viene fornito si ipotizza la condizione peggiore possibile:

T =

3dB
2

= 1

E quindi:

= T + R = 1,1
Convertendo lespressione (2.27) in dB si ottiene:

PR

dBm

= PTX

dBm

+ GT ,max

dB

LT

dB

LFTX

dB

LA dB LFS

dB

+ GR ,max

dB

LR

dB

LFRX

dB

LPOL

dB

Per ogni termine si ricavano i seguenti valori:

PTX

GT ,max

dB

dBm

= 10 log

1
= 30 dBm
10 3

70
f DT 2
= 10 log T
= 10 log T
c

3dB ,TX

LT = 3 dB

poich si in precedenza ipotizzato che T =

37,8 dB

3dB ,TX
2

c

LFS = 10 log
210,5 dB
= 10 log
4 R
4 R f
2

GR ,max

dB

4
DR2
4

= 10 log 2 Aeff = 10 log 2 R AR = 10 log 2 R


=
4

DR 2
DR f 2
= 10 log R
= 10 log R
56 ,2 dB

c

k = 70
(coefficiente
di
proporzionalit
Ipotizzando
dallilluminazione scelta) per lantenna in ricezione allora si avr:

3dB ,RX = k

DR

=k

dipendente

c
0,26
DR f

Poich R 3dB ,RX allora lecito utilizzare lespressione (2.24) per valutare LR:

R
LR = 12
3dB ,RX


= 12 R
k
D
R

1,8 dB

LPOL = 20 log cos ( ) = 20 log cos ( 1,1 ) 0 dB


32

[ dB ]

Capitolo 2

La connessione Terra - Satellite

Per la potenza ricevuta dallantenna in ricezione si ottiene finalmente:


PR

dBm

= PTX

dBm

+ GT ,max

dB

LT

dB

LFTX

dB

LA dB LFS

dB

+ GR ,max

dB

LR

dB

LFRX

dB

LPOL

dB

95 dBm

Che corrispondono a circa 0,32 pW di potenza ricevuta. Per quanto riguarda la


valutazione del rapporto G/T si consideri la cifra di rumore del ricevitore:
Teq
NF = 10 log F = 10 log 1 +
= 3 dB
T0

Da cui si ricava:
Teq = 290 K

Ipotizzando condizioni di cielo chiaro ed assenza di sorgenti puntiformi vicino


allasse del boresight la temperatura dantenna sar data dalla semplice relazione:
TA = TGROUND + TSKY

Considerando il grafico di Figura 2.16 e ponendoci nella condizione peggiore


(elevazione = 0) si ricava:
TSKY 255 K

Per unelevazione di 0 la (2.40) fornisce un valore di TGROUND pari a:


TGROUND 45 K

e quindi:
TA = TGROUND + TSKY 300 K

La temperatura di sistema varr quindi, impiegando la(2.36):

TA
1
300
1
+ 1
+ 1
290 + 290 590 k
TFISICA + TRICEVITORE =
LFRX
LFRX
1,25 1,25
590
= 10 log
27,7 dBK
dBK
1K

TSYS =
TSYS

Da cui:
GR ,max
TSYS

= GR ,max

dB

LR

dB

LFRX

dB

LPOL

dB

dB

GR ,max
370,8 K 1
TSYS

Ed infine il rapporto C/N0 varr:

C
P
= RX 39,3 MHz
N0 k TSYS

33

TSYS

dBK

25,7

dB
K

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