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Domenico P. Coiro
Elementi
di
Dinamica e simulazione di volo
Quaderno 2
Marzo 2015
ver. 2015.a
DRAFT
DRAFT
Dichiarazione di Copyright
Questo testo fornito per uso personale degli studenti. Viene reso disponibile
in forma preliminare, a supporto della preparazione dellesame di Dinamica e
simulazione di volo.
Sono consentite la riproduzione e la circolazione in formato cartaceo o elettronico ad esclusivo uso scientifico, didattico o documentario, purch il documento
non venga alterato in alcun modo sostanziale, ed in particolare mantenga le
corrette indicazioni di data, paternit e fonte originale.
Non consentito limpiego di detto materiale a scopi commerciali se non
previo accordo.
gradita la segnalazione di errori o refusi.
Copyright Agostino De Marco e Domenico P. Coiro,
Dipartimento di Ingegneria Aerospaziale Universit degli Studi di Napoli Federico II.
(Legge italiana sul Copyright 22.04.1941 n. 633)
Quaderno
2.3
2.1
Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3
Formulazione con angoli di Eulero . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4
2.2.1 Definizione di angoli di Eulero per lorientamento di un velivolo 4
2.2.2 Rotazioni notevoli e matrici di trasformazione . . . . . . . . . . 7
2.2.3 Componenti del peso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10
Derivate temporali degli angoli di Eulero e Gimbal equations . . . . 10
2.3.1 Relazioni cinematiche ausiliarie . . . . . . . . . . . . . . . . . 12
Introduzione
Lo studio della Dinamica del volo atmosferico interamente basato sulle leggi di Newton.
Da queste discendono le equazioni generali del moto vario di un velivolo rigido, che hanno
una valenza vettoriale. Nelle analisi ingegneristiche e, in generale, nelle teorie del volo, le
equazioni del moto vengono proiettate su un sistema di coordinate in moto con il velivolo
e riscritte come sistema di equazioni differenziali scalari.
Ladozione di un tale approccio, se da una parte richiede di formulare opportunamente
gli operatori di derivazione temporale ed esprimere correttamente le leggi del moto per
un osservatore non inerziale, dallaltra semplifica spesso le equazioni. Ad esempio, nelle
equazioni generali del moto di rotazione intorno al baricentro gli operatori di derivazione
temporale sono da applicarsi a dei prodotti fra i momenti dinerzia del velivolo rispetto
agli assi del riferimento mobile per le componenti della velocit angolare. Quando il
riferimento mobile scelto quello degli assi velivolo i momenti dinerzia sono indipendenti
DRAFT
2.1
2.2
Indice
dal tempo perch riferiti ad assi solidali al corpo rigido considerato, dunque le equazioni
del moto risultano semplificate.
Si osservi inoltre che gli strumenti di bordo si servono dellacquisizione di parametri di
volo, tra i quali le velocit lineari ed angolari misurate rispetto ad un sistema di coordinate
solidale al velivolo. Pertanto sembra ragionevole descrivere il moto del velivolo attraverso
delle variabili direttamente confrontabili con quelle che vengono misurate in volo. Ma
laspetto decisivo nella scelta di un riferimento mobile per proiettare le leggi di Newton
applicate al moto dellaeromobile sta nel fatto che sia le azioni aerodinamiche esterne che
quelle propulsive vengono convenientemente modellate proprio in un riferimento solidale
al velivolo.
Ladozione di un riferimento mobile come la terna di assi velivolo TB si dimostra dunque di grande utilit nello studio della Dinamica del volo. Sfortunatamente questo sistema
di coordinate, la cui posizione varia con levoluzione del moto, non implica un semplice
trattamento della posizione e dellorientamento istantanei del velivolo, che necessariamente devono essere espressi in un riferimento inerziale. Questultimo, nellipotesi di
Terra piatta, pu essere spesso rappresentato da una terna terrestre come la terna TE . La
posizione di un velivolo rispetto alla Terra, che normalmente viene espressa in termini
di latitudine, longitudine ed altitudine, nellanalisi di moti di breve durata viene convenientemente descritta da una terna di coordinate cartesiane, essendo le distanze percorse
trascurabili rispetto al raggio medio terrestre.
Nei paragrafi seguenti verranno trattate le due formulazioni pi diffuse nella comunit
aeronautica per la descrizione dellorientamento di un velivolo rispetto ad un generico
riferimento fisso: quella basata sugli angoli di Eulero e quella basata sul quaternione
dellorientamento (Euler-Rodrigues symmetric parameters).
DRAFT
2.2
2.2.1
Come visto nel paragrafo 1.9, lorientamento nello spazio pu essere descritto attraverso
gli angoli di Eulero. La definizione comunemente accettata nella comunit aeronautica
la seguente.
Siano dette genericamente Tf Of ; xf ; yf ; zf una terna fissa e Tm Om ; xm ; ym ; zm
una terna mobile, questultima con origine solidale al velivolo. Ad ogni dato istante del
moto, gli angoli di Eulero della terna Tm non sono altro che quei tre scalari corrispondenti
alle entit di tre rotazioni ordinate e consecutive. Tali rotazioni sono quelle che un sistema
di coordinate immaginario T0 , con origine posta nellorigine del sistema mobile Tm ed
avente inizialmente gli assi allineati a quelli del riferimento fisso Tf , deve compiere per
trovarsi infine completamente sovrapposto a quello mobile.
Dallesame della figura 2.1, nella quale per semplicit si supposto che il punto
Om C solidale al velivolo fosse coincidente con lorigine di Tf , si deduce che le tre
rotazioni in questione sono descritte come segue:
1. una rotazione del sistema C; x0 ; y0 ; z0 C; xf ; yf ; zf intorno a zf z0 dellan
golo per portarsi nella posizione individuata dalla terna C; x1 ; y1 ; z1 (avente
z1 z0 );
A. De Marco, D. P. Coiro Laurea Magistrale in Ingegneria Aerospaziale, Universit degli Studi di Napoli Federico II
xB
i
z2
i
zf z0 z1
z3 zm
y3 ym
yB
zB
y1 y2
yf y0
xE
Of Om C
1
0
xf x0
yE
x2 xm
x1
i
zE
DRAFT
2. una rotazione del sistema C; x1 ; y1 ; z1 intorno ad y1 dellangolo per portarsi
nella posizione individuata dalla terna C; x2 ; y2 ; z2 (avente y2 y1 );
3. una rotazione del sistema C; x2 ; y2 ; z2 intorno ad x2 dellangolo per portarsi nel
la posizione finale individuata dalla terna C; x3 ; y3 ; z3 C; xm ; ym ; zm (avente
x2 x3 xm ); in questa situazione la terna iniziale si venuta a sovrapporre a
quella mobile.
Lordine delle rotazioni molto importante. In generale se le rotazioni avvenissero con
ordine diverso, a parit di angoli, lorientamento finale al quale perverrebbe la terna T0
sarebbe diverso.
Quando la terna mobile quella degli assi velivolo, Tm TB , gli angoli di Eulero
definiti in questo modo sono gli angoli di Eulero del velivolo e vengono denominati:
angolo di azimuth o di angolo di rotta (heading), angolo di elevazione (elevation)
ed angolo di inclinazione laterale (bank). Quando la terna mobile , ad esempio,
quella degli assi aerodinamici, Tm TA , allora si parler di angoli di Eulero della terna
aerodinamica, . A ; A ; A /. Analogamente, si potr parlare di angoli di Eulero della terna
degli assi vento, . W ; W ; W /.
Si osservi che spesso i nomi con cui tali angoli vengono chiamati sono fuorvianti:
angolo di imbardata, di beccheggio e di rollio. Questi nomi corrispondono alla
traduzione dei termini inglesi yaw, pitch e roll. C infatti una sottile ma importante
differenza tra gli angoli di Eulero e gli angoli di yaw, pitch e roll. Langolo di azimuth
rappresenta una rotazione intorno allasse fisso zf zE mentre lo yaw, limbardata,
una rotazione intorno alla posizione istantanea di zm zB . Analogamente, langolo
di elevazione rappresenta una rotazione intorno allasse ausiliario y1 mentre il pitch, il
beccheggio, una rotazione intorno allasse velivolo ym yB . Infine, come si pu vedere
dalle figure 1.17 e 1.19 e dalla formula vettoriale (1.13), i vettori rotazione o, ugualmente,
Figura 2.1 Sequenza delle rotazioni nella definizione degli angoli di Eulero di un velivolo.
xB
rt
xB
yB
yB
zB
zB
xB
xB
yB
pt
zB
zB
pt
4
yB
rt
xB
3
zB
DRAFT
yB
Figura 2.2 Effetto della combinazione di soli moti di puro rollio e pura imbardata sullorientamento finale del
pt !
P j
P , i
P i
P B non
i corrispondenti vettori velocit di rotazione P i P kE , i
1
sono in generale ortogonali tra di loro mentre i vettori di yaw, pitch e roll ovviamente lo
sono.
A partire da un dato istante t del moto e considerando un intervallo di tempo elementare
dt, gli angoli di yaw, pitch e roll si possono immaginare come le rotazioni elementari rdt,
qdt e pdt , rispettivamente, che determinano una variazione di orientamento del velivolo.
Si osservi che trattandosi di rotazioni elementari lordine non ha importanza, cosa che
non pi vera nel caso di rotazioni di entit finita. Le storie temporali degli angoli
di Eulero, e quindi le storie degli assetti di un velivolo, sono evidentemente legate ai
moti di imbardata, beccheggio e rollio, ma tale relazione non biunivoca. Ad esempio,
nella figura 2.2 rappresentata una situazione in cui una combinazione di soli moti di
puro rollio ed imbardata determinano una variazione di angolo di elevazione , senza
necessariamente avere un moto di beccheggio.
A ciascuna terna di angoli di Eulero deve corrispondere un unico orientamento degli
A. De Marco, D. P. Coiro Laurea Magistrale in Ingegneria Aerospaziale, Universit degli Studi di Napoli Federico II
z0 z1
vz0 vz1
vx1
vy0
v?
vx0
vy1
x0
y1
y0
x1
Figura 2.3 Componenti del generico vettore v nel riferimento iniziale T0 e nel riferimento T1 , ottenuto dal primo
A questo punto vengono richiamate alcune nozioni di base della geometria analitica. Come
si deduce dalla figura 2.3, se fvg0 D vx0 ; vy0 ; vz0 T una matrice colonna che rappresenta
un vettore v nella terna di riferimento T0 e se T1 una nuova terna ottenuta dalla prima
attraverso una rotazione intorno allasse z0 (asse 3) di un angolo , allora lo stesso vettore
espresso nella nuova terna dato dalla
vx1
vy1
vz1
2
D4
3
cos sin 0
sin cos 0 5
0
0
1
vx0
vy0
vz0
(2.1)
ovvero
fvg1 D R.3; / fvg0
(2.2)
DRAFT
2.2.2
assi velivolo, cio a due orientamenti diversi del riferimento mobile devono corrispondere
due terne diverse di valori degli angoli di Eulero. Inoltre, seppure ad assegnati valori
degli angoli di Eulero corrispondono secondo la definizione tre rotazioni consecutive
che porterebbero un ipotetico sistema di coordinate ad orientarsi come il sistema di assi
velivolo, tale orientamento non deve dipendere in alcun modo da come il velivolo
pervenuto a quellassetto nella storia del suo moto fino allistante considerato. Si osservi
pertanto che, trattandosi di angoli, lassetto del velivolo dovrebbe essere una funzione
periodica di ciascun angolo di Eulero. Per evitare la complicazione di trattare questa
forma di periodicit, che porterebbe ad una mancata biunivocit tra orientamento e terne
di angoli di Eulero, sono universalmente accettati nel campo aeronautico gli intervalli di
variazione definiti dalle (1.12).
1
R.1; / D 4 0
0
3
0
0
cos sin 5
sin cos
2
R.3; / D 4
cos 0
R.2; / D 4 0
1
sin 0
3
cos sin 0
sin cos 0 5
0
3
sin
5
0
cos
(2.3)
vx1
vy1
vz1
2
D4
vxE
vyE
vzE
cos
sin
0
cos
D 4 sin
0
sin
cos
0
3
0
0 5
1
sin
cos
0
3
0
0 5
1
DRAFT
vx2
vy2
vz2
vx1
vy1
vz1
cos 0
D4 0
1
sin 0
2
D4
3
sin
5
0
cos
3
cos 0 sin
0
1
0 5
sin 0 cos
vxB
vyB
vzB
vx2
vy2
vz2
1
D4 0
0
3
0
0
cos sin 5
sin cos
1
0
D 4 0 cos
0 sin
3
0
sin 5
cos
vxE
vyE
vzE
(2.4)
vx1
vy1
vz1
(2.5)
vx1
vy1
vz1
(2.6)
vx2
vy2
vz2
(2.7)
vx2
vy2
vz2
vxB
vyB
vzB
(2.8)
(2.9)
A. De Marco, D. P. Coiro Laurea Magistrale in Ingegneria Aerospaziale, Universit degli Studi di Napoli Federico II
vxB
vyB
vzB
1
4
D 0
0
32
0
0
C 0
5
4
C S
0 1
S C
S 0
32
S
0 54
C
C
S
0
S
C
0
3
0
0 5
1
vxE
vyE
vzE
C
4
D S
0
S
C
0
32
0
0 54
1
32
C 0 S
1 0
5
4
0
1 0
0 C
S 0 C
0 S
3
0
S 5
C
vxE
vyE
vzE
C C
D 4 C S
S
S S C
C S
S S S C C C
S C
C S C C S S
C S S
S C
C C
3
5
vxE
vyE
vzE
vxB
vyB
vzB
vxB
vyB
vzB
(2.10)
(2.11)
(2.12)
(2.13)
T
T
T
T EB D R.3; / R.2; / R.1; /
(2.14)
dove
la matrice di trasformazione inversa. La trasformazione diretta dunque data dalla
C C
4
D S S C
C S
C S C C S S
C S
S S S C C C
C S S
S C
3
S
S C 5
C C
vxE
vyE
vzE
(2.15)
ovvero dalla
v B D T BE v E
(2.16)
T BE D R.1; / R.2; / R.3; /
(2.17)
dove
la matrice di trasformazione diretta. Le matrici di trasformazione (2.14) e (2.17) sono
anche dette matrici dei coseni direttori (direction cosine matrices, DCM).
In relazione alla definizione di angoli di Eulero, si osservi la successione delle moltiplicazioni delle matrici di rotazione nelle espressioni (2.17) e (2.14) che definiscono le
matrici di trasformazione tra le terne TE e TB . Nella (2.17), osservando il secondo membro
da destra verso sinistra, le matrici di rotazione compaiono nello stesso ordine in cui si
susseguono le rotazioni che definiscono gli angoli di Eulero. Nella (2.14) che esprime la
rotazione inversa dal sistema di assi corpo a quello di assi Terra le matrici di rotazione
compaiono nellordine inverso e nella forma inversa (trasposta).
vxB
vyB
vzB
DRAFT
10
2.2.3
fW gE D
0
0
mg
DW
0
0
1
(2.18)
fW gB D T BE fW gE
WxB
WyB
Wz B
DW
sin
sin cos
cos cos
(2.19)
DRAFT
La (2.19) si giustifica osservando che lunico elemento non nullo di fW gE il terzo, cio
la componente di W secondo zE . In pratica la moltiplicazione di T BE per fW gE estrae
la terza colonna della matrice di trasformazione, come si pu verificare esaminando la
(2.15). Si noti che le componenti del peso sugli assi velivolo non dipendono dallangolo
di azimuth .
2.3
T0 TE , ne consegue che
p
q
r
1
4
D 0
0
2
1
4
C 0
0
3
0
0
C S 5
S C
P
0
0
1
4
C 0
0
32
0
0
C 0
5
4
C S
0 1
S C
S 0
32
0
0
C 0
5
4
0 1
C S
S C
S 0
32
S
C
5
4
0
S
C
0
S
C
0
3
0
0 5
1
3
S
0 5
C
0
0
P
11
0
P
0
(2.20)
p
q
r
BD G
1
4
D 0
0
P
P
P
3
0
S
C S C 5
S C C
1
dove G D 4 0
0
P
P
P
3
0
S
C S C 5
S C C
(2.22)
(2.23)
P P T , al contrario della
P ;
Si osservi che nelle (2.22)-(2.23) la matrice colonna ;
fgB D p; q; rT , non rappresenta unentit vettoriale ma una collezione di ratei di
variazione angolare. Infatti i suoi singoli elementi sono componenti di tre diversi vettori
in tre diverse terne di riferimento. Pertanto la matrice G che caratterizza la trasformazione
(2.23) non una matrice ortogonale.
DRAFT
(2.21)
12
G 1 B D
P
P
P
dove G
S S
6 1 C
6
6
D 6 0 C
6
4
S
0
C
C S
C
S
C
C
3
7
7
7
7
7
5
(2.25)
Le (2.23) o (2.25) vengono denominate gimbal equations. Infatti, come si intuisce dalla
figura 2.1, tali equazioni determinano le variazioni di posizione angolare dei riferimenti
rispetto ai quali si definiscono istante per istante gli angoli di Eulero. Questi, corrispondono
agli anelli (gimbals) della sospensione cardanica rappresentata nella figura 1.19 e la loro
posizione corrisponde allorientamento corrente del velivolo.
2.3.1
DRAFT
xP E;G
yPE;G
zP E;G
C C
D 4 C S
S
P
P
P
C S C C S S
C S S
S C
C C
S S C
C S
S S S C C C
S C
2
6 1
6
6
D6
6 0
6
4
0
S S
C
C
C S
C
S
S
C
C
C
3
7
7
7
7
7
7
5
3
5
u
v
w
(2.26)
p
q
r
(2.27)
un sistema di sei equazioni differenziali del primo ordine che mettono in relazione le
incognite fondamentali delle equazioni del moto, ovvero le componenti della velocit
del baricentro e di rotazione istantanea nel sistema di assi velivolo, con le variazioni
temporali della posizione del baricentro e dellorientamento del velivolo rispetto agli assi
del riferimento Terra.
Le (2.26)-(2.27) costituiscono delle relazioni cinematiche ausiliarie la cui integrazione
nel tempo permette di determinare la traiettoria del baricentro e la storia degli orientamenti
successivi del velivolo.
Le (2.27) presentano una singolarit, in particolare nei termini in cui il cos compare al
denominatore nella prima ed ultima riga della matrice G 1 . Quando lassetto del velivolo
tale che langolo tende a C 2 (figura 2.4) o a 2 la trasformazione data dalle (2.27)
A. De Marco, D. P. Coiro Laurea Magistrale in Ingegneria Aerospaziale, Universit degli Studi di Napoli Federico II
13
perde significato, essendo indeterminata in tali condizioni lintegrazione nel tempo degli
angoli di Eulero. Questa singolarit comunemente nota come gimbal lock e, per via della
sua esistenza, praticamente nessun software di simulazione commerciale o di applicazione
generale, che risolve numericamente le equazioni del moto di un velivolo a sei gradi di
libert (6-DOF, degrees of freedom), adotta una formulazione delle equazioni cinematiche
ausiliarie basata sugli angoli di Eulero. Esistono infatti delle formulazioni alternative,
prive di singolarit, come ad esempio quelle basate sul quaternione dellorientamento o
sulle trasformazioni dei coseni direttori.
Gli angoli di Eulero si prestano comunque ad una conveniente trattazione di diversi
problemi della dinamica del volo dove il raggiungimento di angoli di elevazione elevati
non si verifica. Un esempio la derivazione delle equazioni linearizzate del moto.
Inoltre, molti aeroplani in condizioni operative normali mantengono orientamenti tali da
poter opportunamente adottare le (2.26)-(2.27) come relazioni cinematiche ausiliarie. Al
contrario, la formulazione basata sugli angoli di Eulero non si addice alla simulazione del
volo di velivoli acrobatici, militari o aeromobili a lancio verticale.
xB
D
2
i
yB
zB
yE
zE
Figura 2.4 Esempio di orientamento del velivolo per il quale si verifica il gimbal lock. In tale
situazione, D 90 deg, il medesimo orientamento pu essere dato anche da altre combinazioni di
angoli e .
i
DRAFT
xE
DRAFT
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