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20/03/2007

Titolo: Osservazione cellule al microscopio


Obiettivo: Comprendere e osservare cellule e notare la differenza tra le cellule di foglie (erodea) e
quelle di muffa.
Materiali: Microscopio, Vetrini, Copri Oggetti Di Plastica, Spatola, Bisturi, Coloranti,
Epidermide Foglia, Epidermide Cipolla, Muffe.
Principio teorico: Il microscopio è lo strumento che permette la visione ingrandita degli oggetti,
utilizzato normalmente per osservare corpi molto piccoli. Il microscopio composto è lo strumento
formato da un insieme di lenti; questo comprende un obiettivo e un oculare di piccola distanza
focale: l’oculare è una lente di ingrandimento con la quale si osserva l’immagine (reale o capovolta)
prodotta dal sistema di lenti convergenti che costituiscono l’obiettivo.
Le altre parti che compongono il microscopio sono il piatto,destinato all’appoggio degli oggetti in
esame,il condensatore, che illumina l’oggetto facendo convergere su di esso la luce proveniente da
una sorgente luminosa, un sistema di focalizzazione delle immagini e una o due viti micrometriche
che permettono di spostare il vetrino in direzione parallela al piano focale.
La fotosintesi è un processo fotochimico che ha luogo nelle piante verdi, grazie alla presenza di
clorofilla, e permette la trasformazione dell’energia luminosa in energia chimica, rendendo così
possibile la sintesi di sostanze organiche complesse partendo da sostanze inorganiche semplici.
La fotosintesi: fase luminosa.
Per fase luminosa si intendono tutte le reazioni fotosintetiche che avvengono grazie alla luce del
sole. Questo concetto, in realtà, è stato superato da recenti studi e teorie secondo le quali la prima
parte della fotosintesi avviene in gran maggioranza quando c'è disponibilità di luce ma, cessata
quest'ultima, la seconda parte della fotosintesi, ovvero quella definita oscura, può procede anche in
condizioni di luce fino a quando l'energia lo permette.

Procedimento: Per prima cosa abbiamo analizzato col microscopio le muffe presenti sulla
superficie esterna della cipolla.
Abbiamo prelevato delicatamente, aiutandoci con una spatola, la muffa e l’abbiamo appoggiata sul
vetrino portaoggetti. In seguito abbiamo aggiunto una goccia d’acqua distillata e coperto il tutto con
il vetrino copri oggetti.
Abbiamo preparato i vetrini asportando con il bisturi una sezione molto sottile di foglia di erodea e
collocandola sul vetrino, poi aggiungere una goccia di acqua distillata, con la pipetta, e coprire ogni
preparato con il vetrino coprioggetti, facendo attenzione alle bolle d’aria.

Conclusioni: Obiettivo raggiunto.


È stato notato che gli stomi nelle cellule di foglie e quelle di cipolla sono situati nella parte
sottostante per non causare una perdita d’acqua.
Nella foglia è possibile osservare la cuticola, costituita da cellule molto ravvicinate tra loro che
fungono da strato protettivo della foglia.
Nella sezione trasversale della foglia è possibile notare la stratificazione dell’epidermide e due
particolari tessuti: il tessuto a palizzata e il tessuto spugnoso. Il primo si trova al di sotto delle due
epidermidi che costituiscono la pagina superiore della foglia mentre il secondo si trova al centro. Si
può notare inoltre che il tessuto a palizzata è più compatto di quello spugnoso

Nisci Fabio III M

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