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variabilit delle
tipologie edilizie,
monitoraggio
strutturale,
comportamento
statico e dinamico,
verifiche e
rinforzi in FRP
Le murature portanti presentano, a causa della loro natura intrinseca di materiale composito, anisotropo, non
linearmente elastico e molto spesso gi esistente, un comportamento non facilmente schematizzabile dal
punto di vista meccanico.
Negli ultimi venti anni sono stati sviluppati numerosi studi per il calcolo della risposta sismica nellambito
della modellazione delle strutture in muratura, aventi diversi presupposti teorici e differente livello di dettaglio,
proprio a causa della gran variet di opere murarie. Queste differiscono anche notevolmente, per tessitura,
per materiali impiegati, per dettagli strutturali e per concezione dinsieme.
DOLMEN, nell'offrire gli strumenti per il calcolo di questa tipologia strutturale, ha scelto la modellazione a
telaio equivalente, consentita dalle Norme Tecniche per le Costruzioni del 2008.
Un edificio in muratura una struttura complessa in cui tutti gli elementi cooperano nel resistere ai carichi
applicati: la complessit del comportamento reale di tali strutture porta spesso a svolgere il progetto e
lanalisi strutturale introducendo notevoli semplificazioni. Se la geometria della parete e delle aperture
sufficientemente regolare, possibile idealizzare una parete muraria mediante un telaio equivalente.
CDM DOLMEN e omnia IS srl - Via Drovetti 9/F, 10138 Torino
Tel. 011.4470755 - Fax 011.4348458 - www.cdmdolmen.it - dolmen@cdmdolmen.it
Nel modello strutturale a telaio equivalente le pareti dovranno essere schematizzate tramite aste svincolate
relativamente ai momenti perpendicolari al loro piano.
La capacit dei pannelli murari di resistere alle azioni orizzontali favorevolmente influenzata dalla presenza
di forze verticali stabilizzanti. Sono considerati resistenti alle azioni orizzontali quando hanno una lunghezza
non inferiore a 0,3 volte laltezza di interpiano; eventuali pannelli murari aventi la base inferiore al 30%
dellaltezza verranno schematizzati come bielle. Le pareti saranno
comunque verificate anche per le azioni perpendicolari al loro
piano, alle quali rispondono come elementi secondari.
I solai saranno considerati come elementi che ripartiscono le
azioni tra i muri.
I muri portanti e di controventamento e i solai devono essere
efficacemente collegati tra loro; tale collegamento pu essere
realizzato mediante cordoli continui in cemento armato lungo tutti i
muri, allaltezza dei solai di piano e di copertura.
In DOLMEN, la generazione di questo modello avviene in modo automatico sulla base delle descrizioni
fornite dall'utilizzatore; ci che ne risulta una schematizzazione piuttosto semplice e comprensibile, in
quanto si compone di elementi usuali, le aste, il cui comportamento facilmente interpretabile.
Tali aste rappresentano elementi maschio, se ad asse verticale, elementi fascia, se ad asse orizzontale.
In generale il maschio murario nasce completamente svincolato alle sue estremit relativamente ai momenti
fuori piano, ovvero, secondo le convenzioni di DOLMEN, relativamente ai momenti Myy.
Svincoli aggiuntivi vengono inseriti anche nel caso di pannelli particolarmente snelli, come richiesto dalle
NTC 2008, D.M. 04 febbraio 2008. Per tener conto di ci, infatti, vengono inseriti ulteriori svincoli al momento
nel piano, in modo da far s che il pannello si limiti semplicemente a trasmettere carichi verticali.
fondamentale il fatto che, un modello cos creato, , per sua natura, suscettibile di essere facilmente
maneggiabile dal progettista, ad esempio con linserimento di altri elementi quali travi in acciaio, solai, travi in
cls, tiranti, fondazioni alla Winkler, ecc.
Nellimmagine di seguito, la scatola muraria collegata e poggia in parte su un grigliato di travi di fondazione
in cls e, parzialmente, su una struttura di cantinato in cls.; la copertura costituita da capriate in legno.
Il modello generato in automatico pu essere, inoltre, caricato in modo del tutto generale, da tutte le varie
tipologie di carico definibili in un ambiente di analisi sollecitazioni.
La corretta determinazione delle caratteristiche meccaniche del materiale muratura costituisce gi di per s
una grossa incognita, e, quindi, un buon motivo per scegliere una schematizzazione del comportamento
della struttura che sia il meno possibile sofisticata e che sia invece il pi possibile semplice e comprensibile.
Nel caso di muratura di nuova costruzione, il modulo di elasticit secante della muratura valutato
sperimentalmente eseguendo prove su un numero di muretti che deve essere almeno pari a sei, seguendo
sia per la confezione che per la prova le modalit indicate nella norma UNI EN 1052-1:2001. I provini devono
avere le stesse caratteristiche della muratura in esame e ognuno di essi deve essere costituito da almeno tre
corsi di elementi resistenti e deve rispettare le seguenti limitazioni:
La confezione eseguita su un letto di malta e alla base della faccia superiore finita con uno strato di
malta. Dopo la stagionatura di 28 giorni a 20C, 70% di umidit relativa, prima di effettuare la prova, la faccia
superiore di ogni provino viene eventualmente livellata con
gesso. Il provino pu anche essere posizionato tra due
piastre metalliche rettificate, utili per gli spostamenti e per il
posizionamento dello stesso nella pressa. Il provino viene,
quindi, posto tra i piatti della macchina di prova e si effettua
la centratura del carico, questultimo dovr essere applicato
con una velocit di circa 0,50 MPa ogni 20 secondi.
E = 1000 fk
In caso di nuova costruzione, questi valori dovrebbero essere contenuti nelle schede tecniche fornite dai
produttori dei blocchi.
In caso di costruzione esistente, questi valori dovrebbero essere determinati sperimentalmente tramite una
serie di prove codificate.
Le resistenze di progetto da utilizzare, rispettivamente, per le verifiche a compressione e a taglio valgono:
fd
f vd
fk
M
f vk
dove:
f vk f vk 0 0,4 n
in cui n la tensione normale media dovuta ai carichi verticali agenti sulla sezione di verifica.
La Norma non fornisce tabelle n indicazioni di massima relative al parametro f hk, necessario ai fini della
verifica delle fasce di piano. Qualche idea ci viene fornita dalle Linee guida per la Progettazione,
lEsecuzione ed il Collaudo di Interventi di Rinforzo di strutture di c.a. , c.a.p. e murarie mediante FRP, al
punto 4.2.3, dove consiglia, di utilizzare come valore orientativo della resistenza a compressione orizzontale,
il 50% della resistenza a compressione verticale.
Impostazioni di verifica
Prima di effettuare la verifica, dobbiamo effettuare alcune scelte.
La prima opzione consente di considerare sul singolo maschio murario, per ogni combinazione di azioni
di verifica, lo sforzo nomale mediato sui vari sestetti di sollecitazione. Questo vale a dire che, nel
prendere in esame una combinazione a segno alterno come ad esempio il sisma, se il pannello risulta
alternativamente con maggiore e minore sforzo normale (N) rispetto al caso statico, il valore di N preso
in esame ai fini della verifica sar un N medio, cio pi o meno quello dovuto ai carichi permanenti.
La Normativa [7.8.1.5.2] consente di redistribuire il taglio allinterno di uno stesso interpiano, qualora
allinterno di esso siano presenti pannelli aventi ancora una riserva di resistenza contemporaneamente
ad elementi in difficolt.
Il fatto di trascurare le sezioni a una certa distanza dalla sommit del pannello dovuto al fatto che il
mezzo utilizzato per svolgere lanalisi un software agli elementi finiti, che vede i pannelli come
segmenti che si congiungono nei nodi: invece, nellultimo tratto del segmento, abbiamo nella realt fisica
il cordolo, per cui le ultime sezioni di verifica potrebbero non essere rappresentative.
Le verifiche sono condotte con lipotesi di conservazione delle sezioni piane e trascurando la resistenza a
trazione per flessione della muratura.
Oltre alle verifiche sulle pareti portanti, si dovr eseguire anche la verifica di travi di accoppiamento in
muratura ordinaria, quando prese in considerazione dal modello della struttura.
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Verifiche
Gli stati limite ultimi da verificare sono:
- presso flessione per carichi laterali (resistenza e stabilit fuori dal piano),
- presso flessione nel piano del muro,
- taglio per azioni nel piano del muro,
- carichi concentrati,
- flessione e taglio di travi di accoppiamento.
Non generalmente necessario eseguire verifiche nei confronti di stati limite di esercizio di strutture di
muratura, quando siano soddisfatte le verifiche nei confronti degli stati limite ultimi.
M Mu
Per sezioni rettangolari, il momento ultimo pu essere calcolato come:
Mu
l 2 t 0
0
1
2 0,85 f d
dove:
Mu: momento corrispondente al collasso per pressoflessione
l : lunghezza complessiva della parete (inclusiva della zona tesa)
t : spessore della zona compressa della parete
0 : tensione normale media, riferita allarea totale della sezione
0 = P/(lt), con P forza assiale agente positiva se di compressione
f d : resistenza a compressione di calcolo della muratura f d = fk / M
Questa formula si basa sullipotesi di materiale muratura non resistente a trazione, con stress-block
rettangolare con coefficiente 0,85.
10
P 0,85 f cd x t
da cui deriva:
P
0 l t
0,85 f cd t 0,85 f cd t
che, sostituita nella formula di equilibrio alla rotazione, fornisce lespressione del momento ultimo resistente:
0 l
l x l t
M u P 0
l
2 0,85 f d
2 2
Vt l 't f vd
in cui:
l : lunghezza della parte compressa della parete
t : spessore della parete
fd: dato dallespressione f vd f vk / M , dove:
fvk: resistenza caratteristica a taglio della muratura, funzione dello stato di compressione della sezione
definito al 4.5.6.1, calcolando la tensione normale media sulla parte compressa della sezione:
P
l 't
f vk f vk 0 0,4 n
Il valore di fvk non pu comunque essere maggiore di 1,4 fbk, dove fbk indica la resistenza caratteristica a
compressione degli elementi nella direzione di applicazione della forza, n maggiore di 1,5 MPa.
Il valore di fvk 1,4 fbk ( tensione caratt. a compr. In direz. della forza), e fvk 1,5 MPa.
In caso di analisi statica non lineare, la resistenza a taglio pu essere calcolata ponendo:
f vd f vm 0 0,4 n
in cui fvm0, resistenza media a taglio della muratura, in assenza di determinazione diretta, pu essere
assunta come: f vm 0 f vk 0 / 0,7
Il valore di fvd non pu comunque essere maggiore di 2,0 fbk, n maggiore di 2,2 MPa.
Nel caso di strutture di nuova costruzione, le NTC 2008 parlano, quindi, esplicitamente di una sezione
parzializzata (l), ma non danno indicazioni su come arrivare a definire la lunghezza della parte compressa
della parete.
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Un maggiore numero di indicazioni era contenuto nelle Norme Tecniche per le Costruzioni del 2005
(Paragrafo 5.4.6.2.3), nelle quali la formula del taglio non varia sostanzialmente e la parzializzazione
contenuta nel coefficiente .
La verifica a taglio per azioni nel piano nel muro si diceva soddisfatta se:
V d V Rd A fd
(5.4.6.6)
in cui:
L x
M N
2 3
L x L
L
e
2 3 2
3
e quindi
e
L
3 0,5
- Nel caso c: non indicato come ci si deve comportare ipotizziamo che al limite di e = l / 2 si passi a
una distribuzione flat delle tensioni.
L x
M N
2 2
L x L
L
e
2 1 2
2
e
nel calcolo di uso un coefficiente che varia linearmente da 3 (0.22) a 2 (0.5)
L
2 0,5
12
Vt l t
1,5 0 d
1 0 1 t td 1 0
1,5
b
b
f td
(8.7.1.1)
Il valore utilizzato per la 0d quello definito come f vk0 nelle schede, dove:
- l la lunghezza del pannello
- t lo spessore del pannello
- 0 la tensione normale media, riferita allarea totale della sezione
Nd fd t l
dove:
Nd il carico verticale totale agente sulla sezione del muro oggetto di verifica
il coefficiente di riduzione della resistenza del materiale, definito dalla seguente tabella (4.5.III) delle
NTC 2008, in funzione della snellezza convenzionale , espressa come:
h0 / t
dove:
o
h0 la lunghezza libera di inflessione della parete valutata in base alle condizioni di vincolo
h0 h
in cui il fattore tiene conto dellefficacia del vincolo fornito dai muri ortogonali e h laltezza interna
di piano; assume il valore 1 per muro isolato oppure i valori indicati nella tabella successiva,
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quando il muro non ha aperture ed irrigidito con efficace vincolo da due muri trasversali di
spessore non inferiore a 200 mm, e di lunghezza l non inferiore a 0,3 h, posti ad interasse a.
m=6e/t
(equazione 4.5.7)
Per valori non contemplati in tabella ammessa linterpolazione lineare; in nessun caso sono ammesse
estrapolazioni.
opportuno ricordare che le tensioni di compressione possono essere distribuite in modo non uniforme in
direzione longitudinale al muro, a causa di uneccentricit longitudinale della risultante dei carichi verticali.
Tale eccentricit longitudinale pu essere dovuta alle modalit con cui i carichi verticali sono trasmessi al
muro, oppure alla presenza di momenti nel piano del muro dovuti, ad esempio, alla spinta del vento nel caso
di parete di controvento.
Le eccentricit possono essere determinate convenzionalmente con i criteri che seguono.
a) eccentricit totale dei carichi verticali: es = es1 + es2
b) eccentricit dovuta a tolleranze di esecuzione, ea.
c) eccentricit ev dovuta alle azioni orizzontali considerate agenti in direzione normale al piano della
muratura
Le eccentricit es, ea e ev vanno convenzionalmente combinate tra di loro secondo le due espressioni:
e1 = |es| + ea
e2 = e1/2 + |ev|
[4.5.11]
e1 0,33 t
e2 0,33 t
14
Nelle sezioni di estremit diamo maggior importanza ai pesi eccentrici nella costruzione e alle imperfezioni
geometriche. Nella sezione di mezzeria prendiamo in conto anche lazione di eventuali carichi orizzontali non
sismici, quali potrebbe essere il vento.
Fa S a
Wa
qa
(7.2.1)
dove
Fa: forza sismica orizzontale agente al centro di massa dellelemento non strutturale nella direzione pi
sfavorevole
Wa: peso dellelemento
Sa: accelerazione massima, adimensionalizzata rispetto a quella di gravit, che lelemento strutturale subisce
durante il sisma e corrisponde allo stato limite in esame (v. 3.2.1)
qa: fattore di struttura dellelemento
In mancanza di analisi pi accurate Sa pu essere calcolato nel seguente modo:
31 Z
Sa S
0,5
2
1 1 Ta
T1
dove:
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: rapporto tra laccelerazione massima del terreno ag su sottosuolo tipo A da considerare nello stato limite in
esame (v. 3.2.1) e laccelerazione di gravit g
S: coefficiente che tiene conto della categoria di sottosuolo e delle condizioni topografiche secondo quanto
riportato nel 3.2.3.2.1
Ta: il periodo fondamentale di vibrazione dellelemento non strutturale
T1: periodo fondamentale di vibrazione della costruzione nella direzione considerata
Z: la quota del baricentro dellelemento non strutturale misurata a partire dal piano di fondazione (v.
3.2.2)
H: laltezza della costruzione misurata a partire dal piano di fondazione
Per le strutture con isolamento sismico si assume sempre Z=0.
Il valore del coefficiente sismico Sa non pu essere assunto minore di S.
Vt h t f vd 0
[7.8.4]
dove:
h: laltezza della sezione della trave
fvd0: la resistenza di calcolo a taglio in assenza di compressione; nel caso di analisi statica non lineare pu
essere posta pari al valore medio (f vd0 = fvm0)
f vd 0
f vk 0
VP 2
Mu
l
[7.8.6]
in cui:
Hp
M u H p h / 2 1
0,85 f hd h d
[7.8.5]
Dove:
Hp: valore minimo tra la resistenza a trazione dellelemento teso disposto orizzontalmente ed il valore 0,4
f hd ht
fhd=fhk/M: resistenza di calcolo a compressione della muratura in direzione orizzontale (nel piano della
parete). Nel caso di analisi statica non lineare essa pu essere posta uguale al valore medio (fhd = fhm).
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Lanalisi statica di pushover non ha un fondamento teorico rigoroso cosicch procedure differenti, che pur
conducono a risultati abbastanza diversi tra loro, sono largamente usate ed accettate.
Lassunto di base comune ai vari metodi che lanalisi della risposta della struttura nella sua complessit,
rappresentata da un modello strutturale con pi gradi di libert (MDOF), possa essere ricondotta a quella di
un sistema a un solo grado di libert (SDOF) equivalente alla struttura di partenza.
Il sistema di equazioni differenziali accoppiate che governa il moto del modello strutturale MDOF non
lineare si pu scrivere in forma matriciale come segue:
dove [M] , [C] e [K] (u ,u ) sono rispettivamente la matrice delle masse, la matrice di smorzamento ed il
g
vettore delle forze resistenti interne del sistema, I il vettore dinfluenza del moto del terreno e u
laccelerazione del terreno. Si osserva che il vettore delle forze resistenti interne del sistema dipende sia
Landamento delle deformate del sistema MDOF, u (t) viene descritto come combinazione lineare di vettori
di forma
(tra loro ortogonali) la cui ampiezza varia nel tempo tramite le corrispondenti coordinate
generalizzate qm(t) :
N
u (t ) q (t ) m qm (t )
m1
Sostituendo questa espressione nella precedente si ricava lequazione di equilibrio del sistema MDOF in
coordinate generalizzate :
18
[M] qm (t ) m [C]
m 1
(t ) m [K] (u ,u ) [M] I ug
m 1
j [M] qm (t ) m j [C]
T
m1
si ricava :
m1
Dato che per ipotesi i vettori di forma sono fra loro ortogonali, lequazione matriciale si traduce in pi
equazioni scalari nelle coordinate generalizzate qm (t )
m [M] m qm(t )
T
Posto :
Lm m T [M] I
Mm mT [M] m
Cm mT [C] m
Lm
Mm
Mm qm (t ) Cm q m(t ) j T [K](u ,u ) m Mm ug
Facendo lulteriore assunzione che la risposta strutturale sia dipendente solo dal modo m-esimo, e posto
Dm
qm
, lequazione pu riscriversi come :
m
m 2m m D m Km ( Dm, Dm ) ug (t )
D
Lm
ovvero come lequazione del moto di un oscillatore a un solo grado di libert (SDOF), non lineare, di periodo
Km
Mm
modificarlo: in particolare il punto proposto il baricentro delle masse dellultimo livello sismico risultante
dallanalisi statica.
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Proporre delle distribuzioni di forze ma lasciare piena libert allutilizzatore di costruire, qualora si renda
necessaria la propria distribuzione di forze.
-
di
trasmissione
del
carico:
dal
dei
elevatissime,
abbiamo
scelto
di
livello
di
meccanismo
di
20
le distribuzioni di forza proporzionali al primo modo colgono meglio la risposta dinamica finch la
struttura rimane in campo elastico,
Tale scelta nasce dalla considerazione che la distribuzione delle forze laterali dovrebbe inviluppare la
distribuzione delle forze di inerzia presenti sulla struttura durante il sisma.
Il criterio adottato da DOLMEN quello di proporre le distribuzioni pi semplici risultanti dallanalisi statica,
con e senza coefficiente di distribuzione. Le verifiche vanno fatte per ogni distribuzione di carico e per ogni
direzione di applicazione (nel caso di edifici privi di simmetria verticale). Considerate due direzioni del sisma,
nonch la possibilit che la struttura non abbia simmetria nelle due direzioni, le curve che si devono
generare sono otto. Possiamo, comunque, applicare alla struttura una qualunque distribuzione di forze
orizzontali.
Pushover Metodo N2
La simbologia utilizzata nel seguito per riassumere il metodo quella contenuta nellarticolo:
Una pi semplice procedura per la valutazione della risposta sismica delle strutture attraverso analisi statica
non-lineare di M. Bosco, A. Ghersi e E.M. Marino, di pi agevole lettura sia rispetto alla circolare delle NTC
2008 che rispetto allEurocodice 8.
Il metodo prevede lutilizzo di due modelli di calcolo della struttura:
Ovvero, Lanalisi richiede che al sistema strutturale reale venga associato un sistema strutturale equivalente
ad un grado di libert [ C7.3.4.1].
21
Sistema MDOF
Sul sistema strutturale reale determiniamo la curva di prestazione del sistema MDOF, ovvero
rappresentiamo graficamente la relazione tra taglio alla base Vb e spostamento allultimo piano D,
determinata eseguendo unanalisi statica incrementale.
Pensiamo la distribuzione di forze Fi
utilizzata
nellanalisi
come
ottenuta
Fi = m i i
In generale, il tratto elastico si individua imponendone il passaggio per il punto 0,6 F*bu della curva di
capacit del sistema equivalente, la forza di plasticizzazione F*y si individua imponendo luguaglianza delle
aree sottese dalla curva bilineare e dalla curva di capacit per lo spostamento massimo d*u corrispondente
*
22
m
i
m*
i 1
Con riferimento al legame bilineare innanzi trovato, la rigidezza del tratto elastico Ks pari al rapporto:
*
Fy*
d *y
Si trasforma quindi la curva di prestazione del sistema MDOF nella curva di capacit del sistema SDOF
equivalente, che mette in relazione forze F* e spostamenti D:
F*
Vb
n
D*
D
n
m
m
i
i
2
i
23
T * 2
m* Dy
Vb, y
Se il periodo proprio delloscillatore semplice superiore a Tc, si assume che lo spostamento del sistema sia
pari a quello del sistema elastico di eguale periodo; pertanto D* potr essere desunto direttamente dallo
spettro di risposta elastico. Nei casi in cui il periodo T
maggiore dello spostamento spettrale elastico Sde e pu essere determinato amplificando questultimo in
funzione del fattore di riduzione delle forze sismiche R
D * S de
D * S de
T *2
S ae
4 2
1
R
Se T* Tc
Tc
1 R 1 T *
Se T* < Tc
dove R ( indicato nella circolare al punto C7.3.4,1 con q*), rappresenta il rapporto fra la forza di risposta
elastica e la forza di snervamento del sistema equivalente
q* = Se(T*) m* / F*y
D n D*
Verifica
La verifica di sicurezza consiste nel confronto tra la capacit di spostamento ultimo della costruzione e la
domanda di spostamento.
24
25
26
- a lato muratura, di materiale avente resistenza nulla a trazione e avente a compressione un legame
costitutivo sforzi-deformazioni rappresentabile con una bilatera; avr quindi comportamento lineare con
coefficiente angolare pari al modulo di elasticit normale secante della muratura fino alla resistenza di
progetto, f md, cui compete il valore m della deformazione. Tale tensione f md rimane costante per
deformazioni comprese nellintervallo m mu ed nulla per deformazioni maggiori di mu.
Si ha:
fk: deformazione caratteristica (o dilatazione) a rottura
ffk: resistenza caratteristica a rottura per trazione nella direzione
delle fibre
Ef: modulo elastico misurato in condizioni di trazione nella
direzione delle fibre
A titolo esemplificativo, vediamo il principio su cui si basano i rinforzi per solo taglio di pannelli tozzi.
In assenza di rinforzi atti ad assorbire la trazione indotta dalla flessione, bene disporre i rinforzi a taglio
lungo le diagonali, in accordo alle linee guida nazionali.
T
N
A seconda del verso dellazione sismica, si attiver luna o laltra delle due sottostrutture descrivibili tramite
uno schema a traliccio resistente.
Il meccanismo di risposta alle sollecitazioni esterne del complesso muratura - FRP quindi un meccanismo
di tipo tirante - puntone. Inoltre, dato che il rinforzo FRP ha un comportamento di tipo fragile, ovvero elastico
- lineare sino a rottura, dobbiamo cercare di far s che la crisi del complesso muratura - FRP si abbia per
plasticizzazione della muratura compressa, e non per rottura dellFRP o per delaminazione, in modo da
assicurare duttilit alla struttura.
Ne consegue che il tipo di intervento fortemente dipendente dalla problematica riscontrata sul singolo
pannello, dato che questo meccanismo si deve attivare per colmare le lacune specifiche della struttura.
Abbiamo quindi necessit di una diagnostica chiara del motivo per il quale il pannello entra in crisi, in modo
da poter disporre rinforzi congrui alla problematica riscontrata. In DOLMEN questo tipo di diagnostica viene
fornito sia da visualizzazioni per mappe di colore della verifica strutturale, sia da una relazione riassuntiva
delle problematiche riscontrate.
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Tipo del materiale del rinforzo e numero di strati con cui viene applicato
Distanze d1, d2, hsup e hinf dai bordi del pannello murario
Tipo del materiale del rinforzo e numero di strati con cui viene applicato
Distanze d1, d2, hsup e hinf dai bordi del pannello murario
Tipo del materiale del rinforzo e numero di strati con cui viene applicato
distanze d1, d2, hsup e hinf dai bordi del pannello murario
Tipo del materiale del rinforzo e numero di strati con cui viene applicato
Distanze d1, d2, hsup e hinf dai bordi del pannello murario
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Bibliografia
-
( pushover )
di T. Albanesi, C.Nuti
-
Articolo: Una pi semplice procedura per la valutazione della risposta sismica delle strutture
attraverso analisi statica non-lineare
di M. Bosco, A. Ghersi e E.M. Marino
29
30
Le verifiche sono state condotte seguendo il Metodo Semiprobabilistico agli Stati Limite come descritto nel
D.M. 14 gennaio 2008.
I carichi gravanti sui solai sono stati imputati direttamente sulle travi e sui cordoli, mentre le azioni sismiche
sono state distribuite ai nodi determinandole tramite unanalisi statica lineare.
Si sono condotte le verifiche di resistenza a stato limite ultimo nonch le verifiche delle tensioni in esercizio,
le verifiche di fessurazione e di deformabilit. In particolare, per gli elementi in C.A., queste ultime sono state
soddisfatte rispettando i limiti di rapporto tra luce e altezza riportati nel D.M. 14 gennaio 2008.
25 kN/m3
Muratura:
13 kN/m3
2.85 kN/m2
Pavimentazione:
0.40 kN/m2
TOTALE:
3.25 kN/m
2.30 kN/m2
Manto:
0.40 kN/m
TOTALE:
2.70 kN/m2
CARICHI VARIABILI
2
Solai palestra:
5.00 kN/m
Neve:
1.50 kN/m2
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: kN
Momenti : kNm
Fattore di confidenza: 1.00
Mat. 1 ) -Coeff. resistenze materiali: 2.50 ( casi non sismici )
Coeff. resistenze materiali: 2.00 ( casi sismici )
Res. caratt. a compressione fk: 8.0 N/mm2
Res. caratt. a taglio in assenza di tensioni normali f nk0: 0.2 N/mm
Casi verificati
1 -- SLU SENZA SISMA
------------------------------------------------------------------------------PARETE 1 da (0.00 , 0.00)
a
(0.00 , 1477.00)
------------------------------------------------------------------------------- INTERPIANO I1 - (da Z = 0.00 a Z = 345.00 cm)
VERIFICHE MASCHI MURARI
M001
M002
M003
M004
M005
M006
M007
M008
M009
hsez
122.0
44.0
155.0
155.0
40.0
155.0
40.0
40.0
126.0
Dati geometrici
t
h0
25.0
325.0
25.0
325.0
25.0
325.0
25.0
325.0
25.0
325.0
25.0
325.0
25.0
325.0
25.0
325.0
25.0
325.0
M001
M002
M003
M004
M005
M006
M007
M008
M009
M001
M002
M003
caso
1
1
1
Nd
14.35
10.13
27.14
Taglio
Md
3.90
0.00
0.92
W
13.68
4.93
17.38
17.38
4.49
17.38
4.49
4.49
14.13
Mrd
8.60
2.77
29.76
20.23
2.59
21.19
2.63
2.24
8.58
|
Ecc. e2
|
| caso
e2 |
|
1
0.9 |
|
1
0.9 |
|
1
0.8 |
|
1
0.8 |
|
1
0.8 |
|
1
0.8 |
|
1
0.8 |
|
1
0.9 |
|
1
0.9 |
e1
1.6
1.6
1.6
1.6
1.6
1.6
1.6
1.6
1.6
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
nel piano
beta
0.83
1.00
1.00
Vd
2.55
0.00
1.25
Vrd
22.54
10.42
35.34
|
|
|
|
|
33
1
1
1
1
1
1
26.79
10.87
28.09
11.10
8.98
13.85
1.00
1.00
1.00
1.00
1.00
0.76
caso
1
1
1
1
1
1
1
1
1
M001
M002
M003
M004
M005
M006
M007
M008
M009
0.70
0.00
1.12
0.00
0.00
4.18
0.33
0.00
1.37
0.00
0.00
2.65
35.29
9.74
35.49
9.78
9.44
21.46
c.rid.res
0.58
0.58
0.58
0.58
0.58
0.58
0.58
0.58
0.58
Nrd
567.76
204.77
721.33
721.33
186.15
721.33
186.15
186.15
586.37
|
|
|
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F001
F002
F003
F004
F005
F006
F007
F008
F009
F010
F011
F012
F013
F014
F015
F016
|
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|
caso
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
Pressoflessione
Md
Mrd
0.26
42.35
0.40
20.75
0.73
42.35
0.37
20.75
0.74
42.35
0.20
20.75
0.44
42.35
0.31
20.75
0.49
42.35
0.33
20.75
0.60
42.35
0.38
20.75
0.19
42.35
0.39
20.75
0.16
42.35
0.13
20.75
|
|
|
|
|
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|
|
|
|
|
|
|
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|
|
Taglio
Vd
1.69
1.14
1.99
1.28
1.73
1.38
2.16
1.28
1.82
1.83
2.32
1.39
1.65
1.65
1.39
1.23
caso
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
Vrd
20.00
14.00
20.00
14.00
20.00
14.00
20.00
14.00
20.00
14.00
20.00
14.00
20.00
14.00
20.00
14.00
[t]
[t]
[t]
[t]
[t]
[t]
[t]
[t]
[t]
[t]
[t]
[t]
[t]
[t]
[t]
[t]
|
|
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|
M010
M011
M012
M013
M014
M015
M010
M011
M012
M013
M014
M015
hsez
103.0
311.0
45.0
301.0
135.0
97.0
Dati geometrici
t
h0
25.0
355.0
25.0
355.0
25.0
355.0
25.0
355.0
25.0
355.0
25.0
355.0
W
12.55
37.90
5.48
36.68
16.45
11.82
Mrd
18.70
77.40
3.37
74.52
26.38
9.67
e1
1.8
1.8
1.8
1.8
1.8
1.8
|
Ecc. e2
|
| caso
e2 |
|
1
0.9 |
|
1
0.9 |
|
1
0.9 |
|
1
0.9 |
|
1
0.9 |
|
1
0.9 |
|
|
|
|
|
|
|
|
34
nel piano
beta
1.00
1.00
1.00
1.00
1.00
1.00
M010
M011
M012
M013
M014
M015
caso
1
1
1
1
1
1
Nd
28.87
51.01
15.78
50.78
40.91
20.59
M010
M011
M012
M013
M014
M015
caso
1
1
1
1
1
1
Vd
0.00
4.92
0.00
1.79
3.47
0.00
|
|
|
|
|
|
|
|
Vrd
25.22
70.36
11.52
68.32
33.55
22.69
c.rid.res
Nrd
0.53
439.05
0.53
1325.67
0.53
191.82
0.53
1283.05
0.53
575.45
0.53
413.47
|
|
|
|
|
|
|
|
F017
F018
F019
F020
F021
|
|
|
|
|
|
|
caso
1
1
1
1
1
Pressoflessione
Md
Mrd
6.15
115.31
4.20
115.31
3.44
115.31
3.63
115.31
2.75
115.31
|
|
|
|
|
|
|
caso
1
1
1
1
1
Taglio
Vd
9.22
5.26
3.20
5.53
7.12
Vrd
33.00
33.00
33.00
33.00
33.00
[t]
[t]
[t]
[t]
[t]
|
|
|
|
|
|
|
M026
M026
Dati geometrici
t
h0
25.0
325.0
W
38.23
|
Mrd |
78.89 |
hsez
341.0
|
Ecc. e2
|
e1 | caso
e2 |
1.6 |
1
1.0 |
35
nel piano
beta
1.00
M026
caso
1
Nd
47.23
M026
caso
1
Vd
3.11
|
Vrd |
75.76 |
|
c.rid.res
Nrd |
0.58
1586.93 |
caso
1
Pressoflessione
|
Md
Mrd |
4.82
77.19 |
caso
1
Taglio
Vd
9.30
|
Vrd
|
27.00 [t] |
36