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Per descrivere la Terra conviene una superficie comoda e vicina a quella reale. In tal modo si pu
usare il metodo variazionale, cio planimetria come coordinate di superficie e altimetria come
distanza dalla superficie La superficie comoda una superficie fisica, non una teorico-matematica
per due motivi: si pu individuare realmente e deve essere quello che serve. Quel che serve per le
opere antropiche conoscere le forze che agiscono sulle case, sulle acque ecc. Sono forze di moto
ma sono forze anche di gravit. Inoltre in ogni punto della superficie terrestre si in grado di
sapere qual la direzione della forza di gravit. Conclusione: la superficie ideale la superficie
equipotenziale della gravit presa a potenziale convenzionale costante. Tale potenziale
convenzionale potrebbe essere quello al livello medio del mare, oppure qualcosa di analogo (si
vedr: quello che rende in media T=0) Tale superficie si chiama GEOIDE. Il problema che ha una
equazione integrale molto complessa, ma il problema non la complessit, ma il fatto che
in tale equazione compare la densit di tutta la Terra, che incognita. Come si far?
Il potenziale W una funzione armonica, cio il suo laplaciano una costante (2omega). I
matematici hanno risolto tale equazione integrale. Come tutte le equazioni integrali ha infinite
soluzioni, quale usare? Le infinite soluzioni si bloccano in base alle soluzioni al contorno.
Qual il contorno? Proprio quello che ci interessa: lo spazio esterno alla superficie terrestre (ai
geodeti non interessa fare i minatori). Abbiamo la soluzione al contorno? SI. In generale non
abbiamo proprio il potenziale al contorno, ma dei funzionali del potenziale, ad esempio la
Gravit, la deviazione della verticale o le derivate della gravit. Insomma, possiamo arrivare a
determinare W=W0=cost senza bisogno di conoscere la densit allinterno della Terra.
La soluzione dellequazione uno sviluppo in serie armonica. I coefficienti della serie si possono
ricavare da funzionali della gravit od anche dalla densit stessa. I primi termini, sino ad ordine e
grado 2 (zero, uno e due) possono anche ricavarsi da quantit che dipendono dalla massa, dal
Momento statico e dal momento di inerzia. Tali termini sembrano irricavabili, in realt si possono
ricavarsi in parte con delle ipotesi, in parte con misure satellitari. (La massa della Terra o il
prodotto GM). Ora si riunisce tutto ci che si pu sapere senza misure al contorno del potenziale
di gravit in un termine detto U = potenziale normale, che comprende il potenziale v+V (dove V
lespansione sino ad ordine e grado 2 di V). SI avr che W=U+T. T il potenziale anomalo, il cui
laplaciano uguale a zero e che si pu risolvere con misure di gravit o analoghe. Ci si domanda se
la superficie U=cost pu bastare allapprossimazione che serve. Ci si chiede anche quale costante
adottare: la risposta U=cost=W0. In tal modo si avr che in media T=0 sulla superficie U=cost.
Ci si chiede che forma geometrica abbia U=U0 (si chiama sferoide) e quanto disti linearmente ed
angolarmente dal geoide W. La risposta approssimativa che, per i fini planimetrici
sufficientemente approssimata. A questo punto si pu cercare di capire se esiste un ellissoide di
rotazione che meglio approssima lo sferoide. Si trova la soluzione (in semiasse e schiacciamento)
Ora si rif la stessa domanda sullellissoide? Quanto dista dal geoide? Dista di N. Quanto vale N?
N=T/gamma E accettabile? Risposta: s dal punto di vista planimetrico. Dal punto di vista
altimetrico dista N che pu essere anche 50m. Qual il miglior ellissoide? La risposta: quello del
miglio sferoide: Quale il miglior sferoide? Quello che rende T=0 sulla sua superficie.
Ora i problemi si dividono in due: planimetria e altimetria, con le due superfici relative: ellissoide e
geoide. E indispensabile la divisione? Per certi versi s. Non possiamo pensare di descrivere tutto
con AutoCAD! Perch? Per le forze! Da qui la cartografia come proiezione dapprima sulla
superficie dellellissoide e poi come rappresentazione dellellissoide.
W U T W0 cost
Si ottiene l'equazione di una superficie equipotenziale che, per una particolare scelta di W0, che
passa per il livello del mare in quiete in assenza di maree, gradienti termici ecc, prende il nome di
geoide; esso esprime la forma della terra o meglio la forma del suo campo di gravit ad una
Certa "quota equipotenziale" W=W0
Se si pone
U U0 cost
si ottiene invece, l'equazione approssimata sino ad ordine e grado due del geoide. Questa equazione
rappresenta una superficie che prende il nome di sfeoride; facile notare che l'equazione dello
sferoide rappresenta una superficie. Evidenziando le coordinate polari (, ) e le tre costanti GM,
(C-A)/M, 2 (per ora incognite), si comprende che lo sferoide una superficie di rotazione, in
quanto non dipende da .
Si pu dimostrare che, per il posizionamento planimetrico di un punto, (che si ricorda eseguito
attraverso la proiezione di questo su una superficie di riferimento), lo sferoide gi una
approssimazione adeguata di , in quanto le normali alla superficie U=cost. sono sufficientemente
prossime alla direzione della verticale, cio (vedi figura 2.3):
grad(W) grad(U) n n'0
Le costanti G, M e C A, che definiscono lo sferoide, sono di natura meccanica e vanno sostituite
con parametri geometrici:
-Il semiasse equatorialea
-Il semiasse polarec
Si ottiene cos, con alcune trasformazioni, lequazione dello sferoide in coordinate polari:
s = 1 km 10 km 20 km 50 km 100 km
z = 0.13 mm 1.3 cm 5.4 cm 0.33 m 1.3 m
Tabella 3.2: Scostamenti altimetrici tra ellissoide e sfera locale.
Si dimostra che nelle operazioni di livellazione trigonometrica, per distanze superiori ai 20 km
occorre riferirsi all'ellissoide e non possibile riferirsi alla sfera locale.
Campo topografico (piano tangente alla sfera locale)
L'errore planimetrico s risultante, differenza tra le (3.22) e le (3.23) vale s2/2R2
s = 10 km 20 km 50 km
s= 4*10-7 1.6*10-6 10.2*10-5
Tabella 3.3: Errore planimetrico nel campo topografico
Siccome la precisione massima di distanziometri EDM di 110-6 possiamo affermare che,
(definizione di campo topografico ):
in un'intorno di 10-15 km, per misure planimetriche possiamo sostituire alla sfera locale il piano
locale tangente in P.
Deformazione lineare:
ad un arco dsc sull'ellissoide corrisponde un arco dse sulla carta. Il modulo di deformazione lineare
vale:
Deformazione aereale:
ad una superficie de sull'ellissoide, corrisponde una superficie dc sulla carta. Il modulo di