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27 FANTA

FESTIVAL Latina 10 settembre


Sabaudia 11 • 13 settembre 2007

Provincia di Latina Città di Latina


Assessorato alla Cultura Assessorato alla Cultura
Ministero PER  XXVI FANTAFESTIVAL
I Beni e LE Attività
Culturali Direttori Catalogo a cura di
Ministro Adriano Pintaldi & Alberto Ravaglioli
Francesco Rutelli Alberto Ravaglioli

in collaborazione con Immagine e Grafica


Direzione Generale Alex Voglino Maria Teresa Pizzetti
per il Cinema Benedetta Gavazzi
Direttore Generale
Gaetano Blandini
Comitato promotore
Dario Argento
Pupi Avati
Lamberto Bava Sito www.fanta-festival.it
Mel Brooks a cura di
Provincia di latina Roger Corman Eu-Genia
Lloyd Kaufman Maria Teresa Pizzetti
Presidente Christopher Lee Silvia Caricati
Armando Cusani Carlo Rambaldi
George A.Romero
Assessore alla Cultura Vittorio Storaro Special Fantafestival 2007
Fabio Bianchi a cura di
Adriano Pintaldi

Ufficio Stampa Montaggio


Paola Papi Roberto Di Tanna
Comune di Latina
Installazioni elettroniche,
Sindaco video e sottotitolazione
Vincenzo Zaccheo Ciro Toto
Olivud srl Il Fantafestival ringrazia:
Assessore alla Cultura
Bruno Creo Servizi fotografici Il Comune
Pietro Vertamy di Sabaudia
Neubauten Studio per il Patrocinio,
le Istituzioni,
Riprese televisive le Società di produzione
I.P.S. e di distribuzione,
gli Autori e gli Attori
Trasporto copie e servizi e tutti coloro
doganali che hanno collaborato
Antonio Montagnoli s.a.s. alla realizzazione
della XXVII edizione
Biglietteria aerea e
ospitalità
Omega Viaggi Srl
P
er la sua XXVII edizione, il FANTAFESTIVAL diretto come sempre da
Adriano Pintaldi & Alberto Ravaglioli e realizzato con il sostegno della
Direzione Cinema del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, degli
Assessorati alla Cultura della Provincia e del Comune di Latina, conferma la
nuova collocazione “pontina”, aggiungendo alla sede collaudata lo scorso anno, quella
di Sabaudia, anche la città di Latina.
Nel capoluogo infatti, il giorno 10 settembre, si terrà la manifestazione inaugurale
presso il Teatro Comunale, che vedrà la presenza di grandi nomi del cinema di genere
come Lamberto Bava, Claudio Simonetti, Elisabetta Rocchetti capitanati da quello che
si sta confermando un “mostro sacro”, Robert Englund protagonista della fortunata
serie Nightmare (“Freddy Krueger” il cattivissimo dalla faccia ustionata e dagli
unghioni d’acciaio).
Il festival proseguirà poi a Sabaudia, nelle quattro sale della Multisala Augustus, con
un programma che coniuga l’interesse per le novità cinematografiche con quello per i
classici prodotti televisivi.
In particolare vogliamo sottolineare il tema della retrospettiva: la mitica serie Ai confini
della realtà, quella Twilight Zone che negli anni ’60 aveva tenuto incollati ai teleschermi
gli spettatori di tutto il mondo. Dopo decenni di oblio (rotto solo, nel 1984, da un vasto
omaggio che proprio il Fantafestival le dedicò, proponendo una bella selezione dei più
famosi episodi) l’intera serie viene riproposta in una completissima raccolta di DVD che
presenta anche gli episodi della quinta stagione, inediti in Italia.
Vi sarà, naturalmente un omaggio al nostro ospite Freddy (pardon, Robert Englund),
un breve ma intenso ricordo di Ingmar Bergman, il regista recentemente scomparso, che
ha dato alla cinematografia fantastica alcune opere che la riscattano da milioni di ore
di serie “C” ed un omaggio (in assoluto più legato al nostro tema) a Lamberto Bava,
amico da sempre del Fantafestival.
Il Fantefestival, che è socio fondatore della Federazione Europea del cinema fantastico,
non mancherà naturalmente di inserire nel suo programma la tradizionale sezione
dedicata alla recente produzione fantastica “made in Europe”, nella quale spicca
un’importante anteprima inglese (28 settimane dopo, atteso seguito del fortunato 28
giorni dopo, diretto nel 2002 da Peter Boyle, e due film di giovani autori italiani: Il
bosco fuori e Dark Resurrection).
É proprio pensando ai più giovani che è stato dedicato uno spazio della programmazione
a quei film che anche i più attenti ed appassionati conoscono solo per sentito dire ed è
quindi un’occasione per vederli ancora in pellicola.
Il Fantafestival continua, come è insito nel suo dna, l’incursione nella miglioreproduzione
di film fantastici e di fantascienza, facendo volare alto sul pubblico di Latina e Sabaudia
il leggendario pipistrello.
Robert Englund
I colpi di
Freddy
di Alberto M. Castagna

C
hiamatelo pure Freddy, se
volete. Non se ne avrà a male,
Robert Englund, anzi se ne
avrà voglia e senza farsi troppo
pregare sfodererà a vostro esclusivo
beneficio anche il ghigno satanico del
personaggio che lo ha consegnato alla
Storia del Cinema Horror. Comunque
non starà lì a lamentarsi, come fa da
decenni Christopher Lee, per essere
identificato perlopiù con un unico per-
sonaggio, a dispetto di una carriera
che conta molte altre caratterizzazio-
ni, e non tutte nel cinema di genere.
D’altronde Englund non può che esse-
re grato a Freddy Krueger (e natural-
mente al suo creatore, Wes Craven)
per avergli spalancato le porte delle
notorietà, permettendogli di diventare
un attore amato e rispettato, idolo di
una orda numerosa di fans sparsi in
ogni angolo del globo, felici di veder-
lo non solo nei panni dello spaurac-
chio di incauti sognatori ma anche del
“Fantasma dell’Opera” o nei vecchi
episodi del glorioso serial V Visitors,
la sua prima apparizione di rilievo ove
interpretava il personaggio di un alieno
buono, appena prima di essere scelto
da Craven per impersonare l’“incubo”
per eccellenza. Né sembra tradire rim-
pianti quando rievoca gli esordi teatrali,
nel nobile nome di William Shakespeare
o la mancata assegnazione del ruolo di
Luke Skywalker in Guerre stellari, per il
quale si sottopose ad un provino giu-
sto trent’anni fa (dopo il quale consigliò
all’amico Robert Hammill di presentar-
Robert Englund testimonial del XXVII Fantafestival
di Adriano Pintaldi

Robert Barton Englund , alias Freddy Kruger il famoso personaggio della fortunata serie dei “Nightmare”,
classe ’47 nato a Glendale in California, inizia giovanissimo - appena dodicenne - a calcare il palcosce-
nico del teatro della sua città. Dopo aver frequentato dei corsi di arte drammatica all’Università di
Oakland, all’Ucla, e alla Michigan Academy of Dramatic Arts interpreta vari classici come Shakespeare.
Pirandello e Pinter. Approda al cinema con piccoli ruoli in film come: “Un mercoledì da leoni”, “A star is
born” con Barbara Streisand, e “Hustle” con Burt Reynolds.
Wes Craven, un maestro del cinema di genere, crede nel suo talento e gli affida il ruolo di Freddy
si anche lui al provino, che vinse). Kruger che diventa man mano una leggenda nel cinema fantastico. Englund, dopo i mitici personaggi
Robert Barton Englund nasce a interpretati da attori del calibro di Christopher Lee e Peter Cushing, rappresenta il più grosso fenomeno
cinematografico del cinema fantastico degli ultimi venti anni.
Glendale, in California, il 6 giugno
Attore dotato di grande sensibilità e di un grande sense of humor, Englund ricorda con entusiasmo
1949. Figlio di un progettista di aerei, l’impatto con la grande popolarità quando Freddy Kruger era solo un sogno ed i teenagers americani
di ascendenza svedese, prende parte dormivano ancora sonni tranquilli.
“Nightmare era uscito da pochi giorni ed io stavo firmando autografi in una convention organizzata dai
a dodici anni ad un corso di teatro,
fans club della serie televisiva Visitors. All’improvviso sento un gran baccano in sala e vedo quattro punk
dove recita per la prima volta davanti dall’aria poco raccomandabile che si fanno strada verso di me. Una delle ragazze del gruppo mi si para
ad un pubblico, in allestimenti amato- davanti si toglie la maglietta e reggiseno e dice: niente Visitors amico, qui ci voglio un bell’autografo
riali di “Peter Pan” e “Hansel e Gretel”. di Krueger. Col sangue!” Quando arriva al Festival di Venezia del 2003 per presentare il film Il ritorno
di Cagliostro di Ciprì e Maresco, in cui interpreta un attore hollywoodiano sul viale del tramonto,viene
Dopo aver conseguito il diploma, molto apprezzato sia dal pubblico che dalla critica internazionale. L’incontro con Ciprì e Maresco è in
continua a studiare recitazione alla qualche modo opera del Fantafestival in quanto, Robert era a Roma come ospite d’onore e furono invi-
California State University e alla UCLA, tati anche i registi siciliani a partecipare al Fantafestival con un loro intervento. Lì è scoccata la scintilla
che li ha fatti ritrovare più tardi insieme sul set de Il ritorno di Cagliostro, film che Englund ha interpretato
per poi entrare nella prestigiosa Royal con quella giusta dose di ironia che gli è congeniale, arrivando ad un risultato che tocca i massimi regi-
Academy of Dramatic Art. Una for- stri del comico e del surreale. Nell’immaginario collettivo Englund è adorato soprattutto come Freddy
mazione di tutto rispetto, insomma, Krueger, il killer con la faccia ustionata e il guanto dalle lame affilate della serie Nightmare che lo ha reso
una celebrità. Una saga che ritorna in auge proprio nel 2003 con il film Freddy Vs. Jason, in cui avviene
cui si aggiunge l’intensa pratica nella lo scontro tra Freddy e un altro famoso personaggio dell’horror, il Jason Voorhees di Venerdì 13: un
compagnia del Meadowbrook Theatre successo da oltre 80 milioni di dollari nei soli Usa.
di Rochester, ove si specializza nei Il critico americano Leonard Maltin ha scritto di Englund: «La più luminosa e riconoscibile icona del filone
dopo Boris Karloff» (attore per cui lo stesso Englund ha una vera e propria venerazione) consacrandolo
ruoli dei ‘fool’ shakesperiani, facendosi nell’olimpo dei grandi interpreti del cinema horror. Tanto Freddy si impadronisce in qualche modo della
poi notare con una partecipazione di sua vita professionale (Englund ha girato otto episodi e una serie tv dedicati al personaggio di Elm
primo piano nella produzione teatrale Street), quanto l’attore vuole allontanarsi dal filone con interpretazioni diverse come: nell’avvincente
versione de Il fantasma dell’Opera, nel terrificante horror di Tobe Hooper The Mangler - La macchina
della Cleveland Company “Godspell”. infernale, ed ancora in film come Wishmaster e Urban legend .
Il cinema lo tenta presto: nel 1972 si Alla domanda fattagli da un giornalista in una recente intervista “Lei crede che gli effetti speciali siano
presenta ad un provino a Detroit per il del tutto essenziali per le storie da raccontare?” Englund replica “No, sono sempre gli attori e le trame
a contare più di ogni altra cosa. Nessun alieno digitale come quelli di Guerre Stellari Episodio I potrà
ruolo di protagonista di La rabbia gio-
sostituire la magia di interpreti come Marlon Brando e Marcello Mastroianni. Anche se i nuovi registi di
vane di Terrence Malick, ma il regista Hollywood giocano con le tecnologie come i bambini con i trenini elettrici, si arriverà certamente ad un
gli preferisce Warren Oates. Così deve equilibrio tra tecnica e gli ingredienti classici del cinema.” Englund è fermamente convinto che il cinema
debba viaggiare sui canoni tradizionali – una solida sceneggiatura, un’attenta regia e dei bravi attori
aspettare ancora due anni per esordire
– sulla base della sua formazione classica che è insita nel suo DNA. Questo attore raffinato, sensibile,
sul grande schermo, e con un ruolo di colto - Englund conosce a fondo il cinema classico italiano dei nostri grandi Maestri come Rossellini,
secondo piano: avviene nella comme- De Sica, Fellini e Antonioni - sta preparando un nuovo film, da lui scritto e diretto, che si girerà total-
mente in Italia, paese che lui ama profondamente e al quale si sente fortemente legato. Il suo ritorno al
dia Buster and Billie (1974, inedito in
Fantafestival, al quale è legato da vincoli di amicizia, coincide dunque con il lancio del suo nuovo film.
Italia) e da lì non si ferma più: la sua Welcome on board Mr. Englund!
filmografia pre-“Nightmare” ci rivela
la sua presenza, anche se in piccoli Stephanie Powers) e un pugno di hor- Racconta Englund che si presentò al
ruoli, nei generi più svariati: il musical ror che presagiscono la sua futura car- provino per Nightmare davanti ad un
strappalacrime È nata una stella (1976) riera nel genere – Candidato all’obito- Wes Craven assai diverso da come
con Barbra Streisand, il ‘cult’ Un mer- rio (1976), Quel motel vicino alla palude lo si era immaginato – elegante ed
coledì da leoni (1978) di John Milius, (1977), Morti e sepolti e Il pianeta del impettito anziché folle e stravagante.
la commedia L’ultima corsa con Henry terrore, entrambi del 1981. Perché quel Da parte sua, Englund aveva indos-
Fonda, il dramma Una strada chiama- giovane attore biondo, dall’aria mite sato abiti appariscenti e sfoggiato
ta domani (1978) con Richard Gere, e gentile e dai trascorsi shakesperiani una barba di quattro giorni, capelli
collaborazioni con Robert Aldrich (Un incontrasse l’interesse di registi attivi impomatati e occhi cerchiati di nero,
gioco estremamente pericoloso, 1975) nell’horror non è dato saperlo. Quel speranzoso di entrare in empatia con
e Bob Rafelson (Un autentico campio- che è certo è che arrivò ad ottenere il regista. Che però gli affidò lo stesso
ne, 1976, il primo ruolo importante di il ruolo di Freddy Krueger sull’onda la parte, preferendolo all’inglese Dave
Arnold Schwarzenegger), l’immanca- della popolarità acquisita con un per- Warren che era fino a quel momento il
bile tv (appare anche in un episodio di sonaggio dai contorni positivi anche pretendente più accreditato.
“Charlie’s Angels” e in uno di “Cuore se circondato da alieni dalle pessi- C’è da dire che almeno nel primo film,
e batticuore” con Robert Wagner e me intenzioni, il Willie di “V-Visitors”. Englund prestava più il suo corpo che
il suo volto al personaggio dell’”uomo
dei sogni”, ché le sue fattezze erano
irriconoscibili sotto il pesante trucco
inventato da David Miller. Piano piano
però, tra un flashback e l’altro, l’aspet-
to ‘reale’ dell’attore emerse sempre di
più e Robert Englund iniziò a godersi
veramente la gloria di essere parte
integrante e imprescindibile di una
delle più popolari saghe cinematogra-
fiche horror di tutti i tempi, la “più lumi-
nosa e riconoscibile icona del filone
dopo Boris Karloff”, secondo la defini-
zione dell’autorevole critico americano
Leonard Maltin. Uno dei più grandi suc-
cessi degli anni ’80, un incasso record
di 26 milioni di dollari totalizzati in
poche settimane, Nightmare non con-
tribuì tanto alla fama del suo protagoni-
sta normale – Johnny Depp! – quanto a
quella di un attore il cui volto si vedeva
da regista di alcuni episodi della serie stiche – ma in fondo ovvie – parte-
a malapena. Da allora, Robert Englund
tv “Freddy’s Nightmares” (1988), gli cipazioni come Ospite d’Onore dei
non si è mai tirato indietro quando si
è stato anche concesso di debuttare Festival specializzati – primo tra tutti
trattava di perpetuare il Mito di Freddy
dietro la macchina da presa al cinema il Fantafestival che già lo accolse nel
Krueger, tanto più se la sua popolarità
con 976: Chiamata per il diavolo (1989) 1999 dopo che aveva vinto il premio
si rafforzava film dopo film, senza pro-
con risultati per nulla disprezzabili. E come migliore attore nel 1995 con The
testare (non più di tanto, comunque)
certamente deve aver rappresentato Mangler – La macchina infernale.
quando le sceneggiature presentavano
una grande soddisfazione per lui dare Nell’immediato futuro di Robert
cali di qualità né quando i toni ironici
anche sfoggio delle qualità canore in Englund il lancio del suo nuovo film
prevalevano su quelli orrorifici, ché
un album tutto suo; pazienza se si inti- da regista, Killer Pad, una commedia
intanto una classifica dell’American
tolava “Freddy’s Greatest Hits” (1987) horror nel quale non compare come
Film Istitute sui 100 migliori cattivi del
e che in copertina l’attore non veniva attore (ciò che era accaduto anche nel
cinema vedeva Freddy Krueger posi-
ritratto come un raffinato crooner ma precedente 976: Chiamata per il diavo-
zionarsi ad un onorevole 40° posto e il
nelle vesti del suo alias. lo), ben tre horror in post-produzione
suo cachet per Freddy vs. Jason saliva
Del genere horror – e più in generale e, sembra, una nuova incursione nei
alla ragguardevole cifra di un milio-
fantastico è – buon per lui – un estima- panni di Freddy Krueger. A proposito di
ne di dollari. Senza considerare varie
tore: cita Boris Karloff come il miglior quest’ultima, di parla di un film incen-
linee di merchandising che – se pure
attore del genere di sempre, Aliens trato sull’incontro/scontro tra Freddy,
non possono competere per diffusione
come il miglior film, “Star Trek” come il Jason dei “Venerdì 13” e l’Ash della
con quelle della Disney o della Marvel
migliore serie televisiva. Ma dimostra Trilogia della “Casa” di Sam Raimi, di
– hanno consolidato la fama del suo
anche di conoscere bene i classici, un altro che li vede invece al cospetto
personaggio.
parla di Truffaut con disinvoltura e si del Michael Myers degli “Halloween” e
Il suo impegno nella saga – otto film
dichiara ammiratore dell’arte di Marlon anche di una sceneggiatura già bella e
in vent’anni più un paio di serie televi-
Brando e Marcello Mastroianni. Anche che pronta di un prequel di Nightmare
sive ispirate al personaggio – non ha
se le offerte in patria non gli mancano, per il quale circola il nome di John
impedito a Robert Englund di prose-
nel 2003 si è tolto lo sfizio di lavorare McNaughton, il regista di Harry, piog-
guire una intensa carriera equamente
per due registi italiani off quali Daniele gia di sangue.
divisa tra televisione e cinema. Se
Ciprì e Franco Maresco in Il ritorno L’idea che un giorno un attore più
in tv ha fatto un po’ di tutto – anche
di Cagliostro nei panni di un attore giovane possa usurpargli il suo Freddy
un episodio di una nuova serie di
hollywoodiano in declino, preda del- Krueger non lo turba ma Robert
Perry Mason- al cinema ha pagato
l’alcool, che accetta di interpretare un Englund avverte: nonostante riconosca
(senza mai lamentarsi) il suo personale
film prodotto da una banda di guitti di essere un po’ soprappeso, nessuno
tributo alla notorietà acquisita con i
palermitani. può muoversi e parlare come lui nel
“Nightmare” interpretando soprattutto
Il film gli ha offerto tra l’altro l’op- ruolo che gli appartiene di diritto. E non
horror e thriller. Ma lo ha fatto con
portunità di godere di un bagno di c’è da dubitarne.
autorevolezza e professionalità, tanto
folla anche nella gloriosa Mostra del
che dopo aver offerto buone prove
Cinema di Venezia, dopo le entusia-
Robert Englund: filmografia

1974 1981 A Nightmare on Elm Street Part 2:


Buster and Billie “Hart to Hart” (TV epis.)
: Rhinestone Harts Freddy’s Revenge (Nightmare 2: la rivincita)
Galaxy of Terror (Il pianeta del terrore)
1975 Dead & Buried (Morti e sepolti) 1986
Slashed Dreams “Walking Tall” (TV epis.)
: The Killing of “Downtown” (serie TV)
Hustle McNeal County’s Children Never Too Young to Die
“CHiPs” (TV epis.)
: Forty Tons of Trouble “North and South, Book II”
1976 “Knight Rider” (TV epis.)
    - Fright Knight
A Star Is Born 1982 “MacGyver” (TV epis.)
: Flame’s End
St. Ives Don’t Cry, It’s Only Thunder
Stay Hungry (Il gigante della strada) “Cassie & Co.” (TV epis.)
: Fade Out 1987
Mysterious Two (TV) Infidelity (TV)
1977 Thou Shalt Not Kill (TV) A Nightmare on Elm Street 3: Dream
Young Joe, the Forgotten Kennedy (TV)
Warriors (Nightmare 3: i guerrieri del sogno)
The Last of the Cowboys 1983
Eaten Alive (Quel motel vicino alla palude) 1988
Hobson’s Choice (TV)
“The Hardy Boys/Nancy Drew Mysteries” A Nightmare on Elm Street 4: The Dream
“Manimal” (TV epis.)
: Night of the Beast
: The Mystery of the Fallen Angels Master (Nightmare 4: il non risveglio)
I Want to Live (TV)
V: Visitors (TV)
1978 “Simon & Simon” (TV epis.) : Red Dog 1989
The Fifth Floor Blues The Phantom of the Opera
Bloodbrothers Starflight: The Plane That Couldn’t Land (Il fantasma dell’Opera)
Big Wednesday (Un mercoledì da leoni) A Nightmare on Elm Street: The Dream
(Starflight one)
The Courage and the Passion (TV) Child (Nightmare 5: il mito)
The Fighter (TV)
“Police Woman” (TV epis.):  Sons C.H.U.D. II - Bud the Chud
Journey’s End (TV)
Dance Macabre
1979 1984
“Paris” (TV epis.)
: Dead Men Don’t Kill 1990
“V” (15 epis.TV, 1984-1985)

“California Fever” (TV epis.) : Centerfold The Adventures of Ford Fairlane
A Nightmare on Elm Street (Nightmare, dal
Mind Over Murder (TV) profondo della notte) “Freddy’s Nightmares”
“Soap” (TV, 2 epis.) : Episode #3.3  - (37 episodes, 1988-1990)
“V: The Final Battle” (TV mini serie)
Episode #3.2
“Alice” (TV epis.) : Vera, the Horse Thief
The Ordeal of Patty Hearst (TV) 1991
1985 Freddy’s Dead:
1980 “Hunter” (TV epis.)
: Million Dollar The Final Nightmare
“Charlie’s Angels” (TV epis.): Misunderstanding (Nightmare 5: la fine)
Harrigan’s Angels “Night Court” (TV epis.)
: Dan’s Boss
1992 1998 2004
“Nightmare Cafe” (TV epis.)
: “The Simpsons” (TV epis.)
: Treehouse of “Super Robot Monkey Team Hyperforce
Aliens Ate My Lunch Horror IX Go!” (TV epis.)
: Circus of Ooze
Strangeland (idem) Dubbed and Dangerous 3
1993 “Masters of Horror” (TV epis.)
: Dance of
Urban Legend (idem)
Night Terrors the Dead
Meet the Deedles (Superfusi di testa)
1994 2005
1999
Mortal Fear (TV) 2001 Maniacs
The Prince and the Surfer (idem)
New Nightmare (Nightmare-Nuovo incubo) “The Hughleys” (TV epis.)
: Storm o’ the “A Nightmare on Elm Street: Real
A Perry Mason Mystery: The Case of the Century Nightmares” TV
Lethal Lifestyle (TV) “The Jamie Foxx Show” (TV epis.): “Justice League” (TV epis.) :The Balance
Bro-Jack “The Batman” (TV epis.)
: Night and the
1995 City
The Unspoken Truth (La verità nascosta) 2000 Riddled
“Legend” (TV epis.) : The Gospel Python (TV)
According to Legend 2006
The Mangler 2001 Heartstopper
(The Mangles: la macchina infernale) “Charmed” (TV epis.)
: Size Matters Behind the Mask: The Rise of Leslie
“The Nightmare Room” (TV epis.)
: Vernon
1996 The Howler Hatchet
“Sliders” (TV epis.)
: State of the A.R.T.
Windfall (TV)
Lengua asesina, La (1996) 2007
“Babylon 5” (TV epis.)
: Grey 17 Is 2002 “The Batman” (TV epis.)
: Riddler’s
Missing Wish You Were Dead Revenge
“Walker, Texas Ranger” (TV epis.)
: Cold Sweat Jack Brooks: Monster Slayer (completed)
Deadline Kako los son Red (post-production)
The Vampyre Wars “Justice League” (TV epis.): Paradise Zombie Strippers (post-production)
Lost: Part 2
1997 2008
Paradise Lost: Part 1
Wishmaster (idem) 2001 Maniacs: Beverly Hellbillys
Perfect Target (pre-production) ....
2003
“Married with Children” (TV epis.)
: Damn Nobody Knows Anything!
Bundys
“I’m with Her” .... The Director (TV epis.)
:
The Paper Brigade
All About Evil
Starquest II
(Mind Breakers - illusioni della mente) Ritorno di Cagliostro, Il
Freddy vs. Jason (idem)
“C’è una quinta dimensione, oltre a quelle conosciute dall’uomo:è una dimensione

grande come lo spazio e smisurata come l’infinito, è a mezza strada fra la luce e

l’ombra, fra la scienza e la superstizione, fra la sommità delle cognizioni dell’Uomo

ed il fondo dei suoi smarrimenti. E la dimensione della fantasia, è una zona che noi

chiamiamo: ‘Il confine della realtà’.


Un discorso per gli Angeli
La zona del crepuscolo
di Aleksandar Mickovic e Marcello Rossi

Dal 1959, intere generazioni di tele-


spettatori sono rimaste affascinate,
terrorizzate o semplicemente conqui-
state dalle trame di una delle più
memorabili serie televisive mai realiz-
zate: Ai confini della realtà (The Twilight
Zone, 1959-1964). Nei suoi 156 episodi
non vengono narrate le vicende di
un gruppo di personaggi che puntata
dopo puntata vivono avventure simili
tra loro, ma una varietà di semplici
storie che attendono di essere rac-
contate… o vissute. Ai confini della
realtà è infatti una serie antologica,
senza personaggi e interpreti fissi, in
cui ogni episodio racchiude una storia
completa. L’unico punto di riferimento
costante è un distinto signore con una
sottile cravatta nera, con il compito di
introdurre gli spettatori nella zona del
crepuscolo: Rod Serling. Ma Serling
non era soltanto l’ospite della serie;
egli ne è stato il creatore, l’autore prin-
cipale e il produttore.
Ai confini della realtà debuttò sugli
schermi statunitensi il 2 ottobre 1959,
ma la sua storia inizia ben due anni
prima, quando Rod Serling, un affer-
mato sceneggiatore televisivo, ultimò
il copione per un possibile episodio
pilota intitolato “The Time Element”.
Serling aveva iniziato a scrivere prima
per la radio e poi per la televisione già
ai tempi dei suoi studi al college, e si
era rapidamente guadagnato un’ot-
tima reputazione. Nel 1958, all’età di
33 anni, veniva onorato con l’Emmy
Award (gli Oscar per la televisione) per
Rod Serling inventore di “Twilight Zone”
la terza volta. Serling aveva dimostra-
to di essere uno scrittore di talento
soprattutto nel genere drammatico; stato possibile parlare di razzismo, di del dottor Gillespie è deserto. Lo psi-
aveva raggiunto sia il successo arti- follia, di suicidio, senza che nessuno si cologo ha la sensazione che manchi
stico che quello finanziario. Eppure il sentisse coinvolto personalmente nei qualcosa, ma non ha più memoria di
suo desiderio di raccontare storie non fatti narrati. Con queste idee, Serling Jenson o delle loro sedute. Dopo aver
era ancora appagato e doveva trova- riprese in mano una sceneggiatura confermato con la sua segretaria che
re la sua dimensione più congeniale. incentrata su un viaggio nel tempo per il giorno non sono previsti appunta-
All’epoca, negli Stati Uniti la fantascien- che aveva scritto quando era ancora menti, Gillespie si reca in una pub nelle
za e il fantasy in TV venivano conside- al college. All’epoca la sceneggiatura vicinanze e vede attaccata al muro una
rati come generi adatti esclusivamente era stata utilizzata per un episodio foto di Jenson. Vedendolo colpito da
a un pubblico di bambini. Storie distan- della serie The Storm, trasmessa su quell’immagine, il proprietario del pub
ti sia nello spazio che nel tempo dalla un’emittente locale. Serling rielaborò lo informa che si tratta del precedente
realtà sociale, dalla ‘vita vera’, non completamente la storia, la estese alla gestore del locale, ormai morto da
avrebbero avuto presa su un pubblico durata di un’ora e sul frontespizio fece molti anni. Quando Gillespie chiede
adulto e comunque non erano adatte a scrivere: THE TWILIGHT ZONE – THE come sia accaduto, il barista risponde
riflessioni profonde o significative. Rod TIME ELEMENT. Quindi la sottopose che è morto a Honolulu durante l’attac-
Serling non la pensava così. Nella sua alla CBS, che la acquistò e la archiviò co di Pearl Harbor. “The Time Element”
mente, fantascienza e fantasy offrivano immediatamente. E sarebbe rimasta avrebbe potuto tranquillamente essere
potenzialità narrative precluse agli altri archiviata fino ai giorni nostri se non uno dei tanti episodi di The Twilight
generi. Così Serling intraprese una sua fosse stato per un produttore di nome Zone, probabilmente uno dei più linea-
personale battaglia per dare al genere Bert Granet, che decise di utilizzarla in ri. Ma lo sponsor era così preoccupato
fantastico in televisione quella dignità una sua serie antologica: Westinghouse dall’assenza di spiegazioni e dal finale
che stava lentamente conquistando Desilu Playhouse. Il protagonista di aperto, che alla fine dell’episodio Desi
sulla carta stampata. Una battaglia “The Time Element” è Peter Jenson Arnaz, il fondatore dello studio Desilu,
che alla fine Serling avrebbe vinto, (interpretato da William Bendix), un alli- apprve di persona in video per offrire al
ma che molti altri dopo di lui avreb- bratore di scarso successo che si reca pubblico la sua spiegazione razionale
bero dovuto combattere nuovamente. da uno psicologo, il dottor Gillespie su quanto narrato: il dottor Gillespie
Il genere fantastico aveva anche un (Martin Balsam). Jenson ha un incubo aveva visto in passato la foto appesa
altro importante vantaggio. Essendo ricorrente molto realistico: sogna di alla parete del pub e sapeva della sorte
percepito come distante dalla real- trovarsi a Honolulu il 6 dicembre 1941, toccata al precedente gestore. Da que-
tà sociale, subiva un controllo molto proprio il giorno prima del famoso sti fatti aveva immaginato di incontrare
meno attento da parte dei produttori attacco di Pearl Harbor. Il sogno in realmente Jenson e di parlare con lui.
o degli sponsor; un dettaglio sul quale sé non sarebbe tanto insolito, se non La critica reagì in maniera molto dura
Serling contava molto. In numerose fosse per il fatto che Jenson, pur non su quest’aggiunta finale, ma elogiò
occasioni era stato costretto a cam- essendo mai stato a Honolulu, sogna senza riserve l’episodio. “The Time
biare particolari, a volte anche signifi- persone e posti realmente esistiti. E Element” fu l’episodio di maggior suc-
cativi, nelle sue sceneggiature, poiché ogni notte Jenson tenta di avvisare cesso in quella stagione del Desilu
gli sponsor temevano che i loro clienti gli abitanti del posto dell’imminente Playhouse e a Serling venne dato il via
ne sarebbero potuti rimanere offesi. pericolo, ma nessuno è disposto a per produrre un nuovo episodio pilota,
D’altra parte, se la stessa storia fosse credergli. Alla fine della seduta Jenson questa volta della durata di mezz’ora.
stata ambientata nel futuro, sarebbe si addormenta e poco dopo lo studio Serling aveva vinto la sua prima bat-
taglia. Il secondo episodio pilota fu Twilight Zone oltre a quelli di Serling zione dei personaggi. Anche lo stesso
“Where Is Everybody?” (“La barriera sono dovuti a Richard Matheson e Serling era interessato a queste nuove
della solitudine” nell’edizione italiana). Charles Beaumont. Sebbene di perso- potenzialità. Durante la quarta stagione
Per essere sicuro di riuscire a trovare nalità completamente opposte tra loro, furono prodotti diversi buoni episodi,
i giusti sponsor, Serling diede il meglio preciso, riservato e discreto il primo, ma presto divenne chiaro che il nuovo
di sé. “Where is Everybody” narra la disorganizzato, energico e imprevedi- formato non era congeniale alle storie
storia dell’astronauta Mike Ferris che al bile il secondo, Matheson e Beaumont e alle atmosfere tipiche della serie. Gli
suo risveglio si ritrova in una tranquilla si assomigliavano molto dal punto di episodi avevano perso quell’immedia-
cittadina priva di abitanti. Per non cor- vista artistico. Entrambi erano scrit- tezza e quella freschezza che li aveva
rere rischi, questa volta Serling scrisse tori affermati alla fine degli anni ’50 e contraddistinti nei primi anni. Twilight
la storia in modo che, pur conservando avevano una lunga esperienza nei rac- Zone stava lentamente morendo. Alla
un’atmosfera estraniante e da incubo, conti brevi, più orientati all’horror che fine della stagione tutti erano concordi
fosse totalmente razionale. alla fantascienza, maturata con diver- sul fallimento del nuovo formato e fu
I timori di Serling comunque si rivela- se pubblicazioni sulle pulp magazine. deciso che l’unico modo per salvare le
rono infondati. La CBS riuscì a trovare Matheson e Beaumont possedevano sorti della serie sarebbe stato quello di
i necessari sponsor in meno di 6 ore esattamente quello stile che Serling tornare agli episodi da mezz’ora. Nel
dall’arrivo della pellicola e The Twilight cercava per la sua serie. Alla fine della 1963 iniziò la quinta e ultima stagio-
Zone entrò ufficialmente in produzione. seconda stagione The Twilight Zone ne, ma ormai era troppo tardi. Serling
Durante la prima stagione furono rea- era ancora al suo apice e la serie si era coinvolto solo marginalmente e la
lizzati 36 episodi e il successo di pub- aggiudicò un nuovo Emmy. Tuttavia qualità delle storie andava inesorabil-
blico e di critica fu immediato. Nella Serling iniziò ad accusare i primi sinto- mente peggiorando. Dopo 5 anni e 156
primavera del 1960, The Twilight Zone mi di affaticamento. Nei primi due anni episodi, The Twilight Zone cessava
poteva vantare fan club in 31 differenti aveva scritto 47 dei 68 episodi pro- ufficialmente la sua produzione.
stati; ogni settimana riceveva almeno dotti, e le idee non erano più fresche The Twilight Zone fu trasmessa in Italia
500 lettere e 50 sceneggiature di autori e abbondanti come all’inizio. Tuttavia, per la prima volta dalla RAI, con il titolo
più o meno affermati che si avven- sarebbe stato necessario almeno un Ai confini della realtà, il 14 aprile 1962.
turavano nel mondo del fantastico. altro anno prima che questi sintomi si Negli anni seguenti la RAI propose gli
La Bantam pubblicò in aprile Stories riflettessero sulla qualità della serie e episodi in maniera piuttosto discon-
From the Twilight Zone, la prima rac- la terza stagione può ancora vantare tinua, tanto che, trattandosi di una
colta di racconti di Serling ispirata a molti episodi riusciti. serie antologica, non venne identificata
sceneggiature da lui stesso scritte per La quarta stagione ha segnato un immediatamente dal nostro pubblico
la serie, e per novembre il libro aveva radicale cambiamento per la serie, e come un’unica serie. Tra il 1962 e il
venduto oltre 400.000 copie. La serie, sfortunatamente non è stato un cam- 1970 la RAI trasmise complessivamen-
pur mantenendosi ancorata al genere biamento positivo. Rod Serling aveva te soltanto 25 episodi, scelti in maniera
fantastico, aveva mostrato di essere ormai perso l’entusiasmo dei primi anni più o meno casuale tra le prime quattro
intelligente e raffinata, e il pubblico lo e la sua vena creativa iniziava a esau- stagioni. Successivamente Ai confini
aveva apprezzato. rirsi. Decise di ridurre il suo coinvolgi- della realtà scomparve dai teleschermi
Con un Emmy Award (il quarto per mento nella produzione, limitandosi a dell’emittente nazionale, per ricompari-
Serling) per la qualità delle sceneggia- presentare gli episodi e a scrivere alcu- re nei primi anni ’80 su Italia 1, dove è
ture, The Twilight Zone entrò trionfante ne delle sceneggiature. Il cambiamen- stata replicata diverse volte. In questa
nella sua seconda stagione, destinata to più significativo fu comunque nella occasione, oltre agli episodi preceden-
a replicare il successo della prece- durata degli episodi che passò da 25 a temente trasmessi dalla RAI, furono
dente. Naturalmente, la stesura di una 51 minuti. Agli occhi degli sponsor una aggiunti molti altri episodi delle prime
nuova sceneggiatura ogni settimana durata maggiore avrebbe dovuto por- tre stagioni (78 in tutto). Scomparvero
non era certo un compito che pote- tare un pubblico più ampio. Agli occhi purtroppo i 6 episodi della quarta sta-
va affrontare un solo scrittore e Rod degli sceneggiatori una durata maggio- gione che aveva proposto la RAI, gli
Serling seppe affiancarsi con altri auto- re avrebbe offerto migliori possibilità di unici episodi da un’ora a essere stati
ri di talento. I maggiori contributi a The sviluppo della trama e di caratterizza- trasmessi in Italia.

Una piccola bevuta da una certa fontana


Le Maschere

Ai confini della realtà è ormai entrato Ombre rivelatrici e angoli di ripresa smo d’una vicenda venata di fantasy,
nell’empireo della fantascienza tele- bizzarri contraddistinguono gli episo- dalla fantascienza sottilmente psicolo-
visiva come un ‘classico tra i classi- di più memorabili, come “Eye of the gica al giallo.
ci’. Nella memoria dei telespettatori è Beholder” (“È bello quel che piace”), Per quanto molti episodi risentissero di
rimasta indelebile l’atmosfera genera- nel quale il volto di tutti i comprimari una certa superficialità e in molte altre
le, la sensazione di essere introdotti rimane nascosto nell’ombra per buona occasioni non mancasse una salutare
in un mondo del possibile, vicino a parte dell’episodio. dose di cliché, la presenza dell’anfitrio-
noi quanto una svolta dietro l’angolo. Concettualmente, la serie ha le sue ne Serling contribuiva a mettere tutto
Il magnifico bianco e nero con cui radici in una ricca tradizione letteraria in prospettiva.
venne girata la serie originale costrin- che risale alle novelle allegoriche di La natura intimista di Ai confini della
geva i registi e i direttori della fotografia Nathaniel Hawthorne e ai racconti grot- realtà si evince dal desiderio, tipico di
che vi si sono avvicendati a ricorrere teschi e del mistero di Edgar Allan Poe, Serling, di offrire un commento morale
a risorse che avevano già esplorato nume tutelare del fantastique d’ogni sulla natura umana. Per lo scrittore,
gli espressionisti del cinema tedesco latitudine. al cuore di ogni episodio della serie,
degli anni ’20 (ad esempio, per restare La varietà delle situazioni presentate che fosse originale o meno, si trovava
nel fantastico, Nosferatudi Murnau o Il era notevole: si poteva passare dall’an- un’emozione, un conflitto interiore da
gabinetto del Dottor Caligari di Wiene). goscia di un thriller al pesante sarca- esplorare e da proporre al pubblico.
I CREATORI DI ha anche lavorato con Terence Fisher Amico di Matheson, ha cosceneggiato

TWILIGHT ZONE (per The Devil Rides Out) e con Steven


Spielberg (per Duel). Dal suo famoso
con lui La notte delle streghe (1962, regia
di Sidney Hayers). Per Roger Corman ha
AI CONFINI DELLA REALTÀ romanzo I vampiri sono stati tratti due sceneggiato alcuni dei film del ciclo Poe
film (l’italiano L’ultimo uomo della terra, (Sepolto vivo, La città dei mostri, La
ROD SERLING con Vincent Price, diretto nel 1964 da maschera della morte rossa), ma il suo
Nato a New York il giorno di Natale del Ubaldo Ragona, e 1975: occhi bianchi capolavoro è considerato il fantastico
1924, Rod Serling è il vero ideatore e sul pianeta Terra, interpretato nel 1971 The 7 Faces of Dr Lao.
“padre” di Twilight Zone. Dopo essere da Charlton Heston).
stato paracadutista durante la guerra, Matheson ha sceneggiato anche il film JERRY GOLDSMITH
Serling nel 1946 sposa Carol Louise Ai confini della realtà (1983). Il compositore Jerry Goldsmith miete
Kramer, che lo convince a scrivere le riconoscimenti da decenni, ma i primi
sue esperienze di solda- successi li ottiene con
to. Diventato sceneggia- le colonne sonore per
tore, dal 1951 vende sog- numerosi episodi di
getti alle reti televisive Twilight Zone.
da poco sorte negli Stati Serling lo convinse a dare
Uniti. Grazie ai suoi primi le musiche anche ai suoi
successi di commedio- 7 giorni a maggio e Il pia-
grafo televisivo, Serling neta delle scimmie.
si trasferisce in California Dopo il grande succes-
e, nel 1957, concepisce la so delle musiche per
serie Twilight Zone, di cui Patton generale d’ac-
scriverà ben 92 soggetti. ciaio, Goldsmith è stato
Per il cinema ha lavorato chiamato a partecipare
come sceneggiatore a 7 a Papillon, Chinatown,
giorni a maggio di John Coma profondo, ecc.
Frankenheimer e a Il pia- Nel 1977 ha ottenuto un
neta delle scimmie. Oscar per Il presagio.
La sua attività ha toc- Recentemente ha com-
cato anche il teatro, nè posto le musiche per
ha rifiutato di sfruttare Alien, Star Trek - il film,
la sua popolarità appa- Poltergeist.
rendo in numerosi spot Per la televisione ha lavo-
pubblicitari. rato allo sceneggiato
Serling è morto nel 1975, “Masada”. Sue sono le
a cinquant’ anni. musiche del film “Ai con-
fini della realtà” (1983).
RICHARD MATHESON
Matheson, nato nel JOHN BRAHM
1926, fin dai primi anni Brahm è nato ad Amburgo
Cinquanta tentò di ven- nel 1893. Con il vero
dere i suoi soggetti alle nome di Hans Brahm nel
reti televisive, ma solo nel È bello quel che piace 1919 diventa regista di
1959 diventò sceneggia- teatro.
tore per la Tv proprio per The Twilight CHARLES BEAUMONT Nel 1934 emigra a causa delle perse-
Zone. Serling lo volle come collabora- Come Matheson e come Serling, anche cuzioni razziali. A Londra lavora come
tore, dopo che Matheson aveva dimo- Charles Beaumont ha iniziato come montatore e supervisore per alcuni film.
strato le sue capacità di soggettista scrittore, ed è giunto in seguito alla Nel ‘37 parte per Hollywood dove reste-
con il film The incredible shrinking man sceneggiatura, per dedicarvi completa- rà confinato nel cinema di serie B, riu-
(1956). mente. scendo a emergere solo con film fan-
Matheson ha scritto i dialoghi per 16 Beaumont venne convocato nel 1959 tastici o del terrore (in particolare uno
episodi di Twilight Zone. Dal 1960 è per assistere alla proiezione dell’epi- dei più interessati film sul licantropo,
stato lo sceneggiatore della serie di film sodio pilota di Twilight Zone e venne The Undying monster (1942), e Il mostro
tratti dalle opere di Edgar Allan Poe e assunto da Rod Serling per fornire idee delle nebbie, con Vincent Price, (1954).
diretti da Roger Corman (I vivi e i morti, e soggetti al nuovo serial. Beaumont ha Dal 1956 si è dedicato esclusivamente
Il pozzo e il pendolo, I racconti del così firmato la sceneggiatura di 21 epi- alla televisione e a Twilight Zone (di cui
terrore, I maghi del terrore). Matheson sodi di Ai confini della realtà. ha diretto 12 episodi).
Oltre la duna Il terzo dal sole Sonda 7, passo e chiudo

HANNO DETTO DI JOE DANTE RICHARD MATHESON


TWILIGHT ZONE... (regista di “L’ululato” e dell’episodio
“It’s Good Life” di
(sceneggiatore di molti episodi
di Twilight Zone e del film
Le opinioni di quattro maestri
“Ai confini della realtà” - 1983). “Ai confini con la realtà” - 1983).
del fantastico su
Twilight Zone è stata una delle poche L’elemento determinante che Rod
“Ai confini della realtà”.
produzioni televisive ad avere un con- Serling ha portato alla fantascienza e
tenuto intellettuale e ad avvicinarsi al fantastico televisivo è stato il suo
alla qualità della fantascienza lette- approccio realista, con buone storie,
raria (in particolare ai racconti brevi personaggi ben modellati, ecc.
di science fiction): il cinema non ci è Serling fu il primo a lavorare in questo
mai riuscito. modo per il Fantastico alla televisione.
(da Fangoria, 1983). Quando ci si occupa del Fantastico si
tende a dimenticare i personaggi per
STEPHEN KING concentrarsi sulle idee. Rod, al contra-
(autore di “Shining” e sceneggiatore rio, dimenticava le sue idee fantastiche
di “Creepshow”) per concentrarsi sui personaggi. Ecco
Di tutti i programmi di argomento perchè Twilight Zone ha avuto, e ha
drammatico che siano mai apparsi sempre, un successo tanto consistente:
alla Tv americana, Twilight Zone è non vengono presentati agli spettatori
l’unico che sfugga a un’analisi com- dei personaggi fuori del comune, ma
plessiva. Non era un western o un degli esseri umani come noi.
poliziesco (per quanto alcuni episodi (da L‘Ecran fantastique, 1979).
fossero di ambiente western o pre-
sentassero poliziotti e ladri), non una GEORGE MILLER
“situation comedy” (per quanto alcu- (regista di “Interceptor” e dell’episodio
ne puntate fossero umoristiche); nè un “Nightmare at 20.000 Feet” di
programma di occultismo (per quanto “Ai confini della realtà” 1983).
l’occulto fosse frequente e peculiare); Twilight Zone è stato trasmesso anche
nè un programma sul soprannaturale. da noi in Australia, ed è considerato
Era qualcosa di unico, e in gran parte un vero “modello” per realizzare film
ciò sembra spiegare perché un’intera con un basso budget. Era una serie
generazione è in grado di associare fatta in modo magnifico.
il programma di Serling con tutti gli
anni Sessanta.
(da Dance Macabre, 1981)
AI CONFINI DELLA REALTÀ IN DVD
LA GENESI
di Marcello Rossi

Malgrado Ai confini della realtà sia un serie considerata ‘di culto’, il tratta-
mento che le era stato riservato nel formato DVD era a dir poco deluden-
te, almeno fino alla fine 2004. Negli Stati Uniti, il mercato leader del disco
ottico, The Twilight Zone era stata pubblicata in una scarna edizione a
dischi singoli, ciascuno con tre o quattro episodi. La qualità dei master
utilizzati, seppur non eccellente, era accettabile, ma quello che lasciava
delusi (oltre al costo dell’intera serie, composta da 45 DVD) era il fatto
che gli episodi fossero presentati in assoluto ordine sparso (tra l’altro
con qualche ripetizione), oltre alla quasi totale mancanza di contenuti
extra. Il panorama è finalmente cambiato il 28 dicembre 2004, quando
la Image Entertainment ha finalmente pubblicato il primo cofanetto di
quella che è stata chiamata la ‘Definitive Edition’. Per l’occasione, in
collaborazione con la CBS (detentrice dei diritti sulla serie), tutti gli epi-
sodi sono stati nuovamente telecinemati in alta definizione dai negativi
originali, ottenendo dei nuovi master di qualità indubbiamente superiore.
Questa operazione tra l’altro ha riportato alla luce alcuni materiali d’epo-
ca particolarmente interessanti, come gli spot trasmessi dagli sponsor
che finanziavano la serie e le presentazioni dello stesso Rod Serling in
coda a ciascun episodio per presentare la storia che sarebbe andata in
onda la settimana successiva (oltre a dei brevi spot di altre serie coeve
trasmesse sullo stesso canale). Per l’occasione, la Image ha anche con-
dotto un’esaustiva ricerca per arricchire la sezione dedicata ai contenuti
extra dei suoi cofanetti, aggiungendo molti materiali interessanti e in
larga parte del tutto inediti in precedenza.
Con queste premesse, è stato con grande entusiasmo che ho accolto
la notizia che i diritti home video per l’Italia di Ai confini della realtà
erano stati acquisiti dalla dall’Angelo Pictures che intendeva distribuire
l’intera serie in collaborazione con la DNC di Firenze. Ed è stato quindi
per me un piacere e un onore poter curare personalmente l’edizione
italiana in DVD. In questo lavoro sono stato affiancato da Aleksandar
Mickovic, insieme al quale avevo curato la pubblicazione italiana dei
racconti di Rod Serling ad opera della Fanucci Editore. La realizzazione
dei dischi è stata affidata al laboratorio di Trieste Pianeta Zero, men-
tre i sottotitoli sono stati curati dallo Studio Asci. Il packaging è stato
realizzato dalla Artes, e ripreso a partire dalla seconda stagione da
Lineagraf. Per i menù dei DVD ho chiesto la collaborazione di Roberto
Baldassari, già autore delle bellissime animazioni in computer grafica
delle edizioni italiane in DVD delle serie Sci Fi UFO (sempre distribuita
dalla DNC) e Spazio 1999. Insieme a Roberto, abbiamo ideato un’am-
bientazione virtuale per i menù di Ai confini della realtà riprendendo
vari elementi dalle sigle di apertura, in modo da suggerire le atmosfere
della serie pur con una grafica generata al computer.
La mia prima preoccupazione è stata quella di richiedere i nuovi master
realizzati per la Definitive Edition americana, operazione non del tutto
semplice in quanto questi ultimi erano disponibili solo nello standard
americano NTSC e non nel formato europeo PAL. Dopo diversi tentativi
e dopo numerose spedizioni inutili, sono stati ottenuti i giusti master, i
quali però ponevano nuovi problemi dal punto di vista del doppiaggio
italiano. I master italiani sono stati forniti da Jimmy, emittente satellitare
dedicata alle serie cult che aveva trasmesso Ai confini della realtà tra il
2003 e il 2005, e aveva già effettuato un restauro audio e video. Tuttavia
al momento della messa in onda non esistevano ancora i nuovi telecine-
ma, e Jimmy aveva utilizzato i vecchi tivi, tutti proposti con i sottotitoli italia- ad alcuni aspetti collaterali della serie
master esistenti (gli stessi adottati per ni. Le restrizioni sul budget hanno reso (i fumetti, i libri, la rivista e l’attrazione
l’edizione a DVD singoli). Dal momento necessario scartare alcuni dei conte- The Twilight Zone Tower of Terror),
che i nuovi master differivano legger- nuti inclusi nella Definitive Edition ame- oltre alle classiche gallerie dedicate
mente dai precedenti, si è reso neces- ricana, ovvero gli adattamenti radio- agli episodi, notevolmente arricchite
sario un lungo lavoro di sincronizza- fonici degli episodi realizzati recente- rispetto all’edizione USA.
zione delle colonne sonore italiane. A mente (a partire dal 2004) dalla Falcon Dopo aver pubblicato in cinque cofa-
questi problemi si aggiungeva il fatto Picture e i commenti audio realizzati netti (uno per stagione) tutti i 156 epi-
che circa la metà degli episodi non era appositamente per la Definitve Edition sodi che compongono la serie origi-
mai giunta in Italia e quindi non esiste- (con l’eccezione del commento audio nale, idealmente il cerchio si chiude
va un doppiaggio italiano. Dall’Angelo di Bill Mumy, interprete del malvagio con l’imminente uscita del cofanetto
Pictures e DNC hanno scelto di col- bambino protagonista di “Un piccolo Ai confini della realtà – I tesori perduti,
mare questa lacuna e tutti gli episodi mostro”, 3.08). Sono stati invece inse- che include lo speciale del 1994 Rod
inediti sono stati doppiati per l’edi- riti tutti i contenuti extra ‘storici’, tra cui Serling’s Lost Classics, composto da
zione in DVD. Il doppiaggio, eseguito le numerose interviste audio realizzate due episodi basati su delle sceneg-
volutamente con uno stile simile a negli anni ’70 da Marc Scott Zicree per giature scritte da Serling e mai realiz-
quello degli episodi rimanenti, è stato la stesura di quello che è diventato la zate, e il primo episodio pilota scritto
affidato allo Studio Emme di Roma. Un vera e propria ‘bibbia’ della serie, il per Ai confini della realtà, “The Time
discorso a parte meritano i 18 episodi Twilight Zone Companion. Altri conte- Element”, prodotto nel 1958 all’inter-
da un’ora della quarta stagione: infatti, nuti extra particolarmente interessanti no della serie Westinghouse Desilu
sebbene 6 di questi fossero stati dop- includono: il filmato girato dallo stes- Playhouse. Quest’ultimo, che può
piati in italiano negli anni ’60, i master so Rod Serling per presentare la sua essere considerato a tutti gli effetti
italiani sono andati perduti e non se ne serie ai potenziali sponsor, la versione un episodio perduto di Ai confini della
trova più traccia né negli archivi RAI né alternativa dell’episodio pilota “La bar- realtà, non era mai stato reso disponi-
in quelli Mediaset (con l’eccezione di riera della solitudine”, il documenta- bile in precedenza su alcun supporto in
una copia dell’episodio 4.03, “La valle rio dedicato a Serling Submitted for nessuna parte del mondo.
della pace”). È stato proprio grazie Your Approval (girato in bianco e nero, Ai confini della realtà ha rappresentato
al Fantafestival che è stato possibile come se fosse un episodio di Ai confini una parte della mia infanzia, e le sue
recuperare, oltre al già menzionato “La della realtà) e le riprese delle lezioni di storie e i suoi personaggi hanno con-
valle della pace” un secondo doppiag- sceneggiatura tenute da Serling pochi tinuato ad accompagnarmi per tutta
gio originale, “Il diavolo e il giornalista” anni prima che morisse. Oltre ai conte- la vita. Dopo innumerevoli visioni su
(4.09). Infatti, le copie italiane di questi nuti extra già presenti nella Definitive delle copie in videocassetta di fortu-
episodi, proiettate molti anni or sono Edition, sono stati inclusi anche diversi na, provenienti da malconce registra-
all’interno del Fantafestival, sono state extra presenti solamente nell’edizione zioni televisive, poter portare questo
conservate dall’organizzatore Alberto italiana, tra cui lo speciale Destinazione classico assoluto nel formato DVD, in
Ravaglioli, il quale le ha poi messe a serie realizzato da Jimmy, le differenti un’edizione prestigiosa e curata sotto
disposizione per i DVD di Ai confini versioni italiane della sigla, alcuni spot ogni dettaglio, è stato davvero un pic-
della realtà. pubblicitari in stile Twilight Zone inter- colo sogno trasformato in realtà. Ma
Per offrire un’edizione quanto più pos- pretati da Serling, e un breve speciale l’avventura non è ancora conclusa e
sibile completa della serie, gli episodi sul flipper di Ai confini della realtà. già sono iniziati i lavori per l’edizione
sono stati accompagnati da un nutrito Sempre esclusive dell’edizione italiana italiana del remake degli anni ’80.
pacchetto di contenuti speciali aggiun- diverse gallerie fotografiche dedicate

Guida ai contenuti nascosti Cofanetto 1 • Stagione 1 Cofanetto 3 • Stagione 3 Cofanetto 5 • Stagione 5


nei DVD Volume 3, menù episodio 1.21 Volume 13, menù episodio 3.21 Volume 23, menù episodio 5.21
“Immagine allo specchio”: andando “Calcia il barattolo”: andando sulla “L’impulso del momento”: andando
Ciascuno dei cinque cofanetti di Ai sull’orologio è possibile vedere un lampada è possibile vedere due sulla porta è possibile vedere il video-
confini della realtà contiene quello blooper di Rod Serling che presenta versioni dello spot promozionale montaggio realizzato per l’edizione
che viene chiamato un easter egg l’episodio della quarta stagione “Lui realizzato da Rod Serling per la Columbia House in VHS della serie
(un ‘uovo di Pasqua’, o meglio una è vivo” (4.04). Famous Writers School, una scuola di e per i menù della Definitive Edition
sorpresa), ovvero un contenuto scrittura per corrispondenza presso la americana.
nascosto non accessibile tramite quale insegnava.
le normali voci dei menù. Come è Cofanetto 2 • Stagione 2
d’uso in questi casi, da nessuna parte Volume 6, menù episodio 2.06 “È
all’interno del cofanetto è indicata bello quel che piace”: andando sul Cofanetto 4 • Stagione 4
o suggerita la presenza di questi televisore è possibile vedere una Volume 19, menù contenuti extra:
contenuti, anche se non sono troppo versione alternativa dei titoli di coda andando sul quadro con l’occhio è
difficili da scoprire. Ciascun easter dell’episodio “È bello quel che piace”, possibile vedere tre spot pubblicitari
egg è introdotto anche da un’apposita nella quale viene adottato il titolo interpretati da Rod Serling (uno per la
animazione. Quella che segue è una originale provvisorio “The Private birra Birra Genesee e due per la catena
guida a tutti i contenuti nascosti nei World of Darkness” al posto di “The di negozi dedicati all’elettronica di
DVD di Ai confini della realtà. Eye of the Beholder”. consumo Radio Shack).
THE TWILIGHT ZONE PRIMA SERIE Un impiegato miope è l’unico sopravvissuto
alla guerra nucleare. Decide di dedicarsi alla
(1959-1960)
(1959-1964) episodi di 30 min.
lettura, sua unica passione, ma rompe inav-
vertitamente gli occhiali...
Produzione CBS / CAYGA

Presentatore: Red Serling


Perchance to Dream
Where is Everybod
Produttori: Rod Serling e Buck Houghton (Un sogno lungo un attimo)
(La barriera della solitudine) S. Charles Baumont. R. Robert Florey.
Soggetto: Rod Serling S. Rod Serling. R: Robert Stevens.
Make-up: William Tuttle I. Richard Conte, John Larch, Suzanne
I. Earl Holiman, James Gregory. Llyod, Ted Stanhope, Eddie Marr.
Musica: Bernard Herrmann, JerryGoldsmith Un uomo si trova in una città deserta: Il paziente di uno psichiatra si rifiuta di addor-
in realtà stanno studiando la sua resistenza mentarsi per timore che la donna misteriosa
in una camera d’isolamento. dei suoi incubi lo uccida.
È l’episodio “pilota” della serie.

S. = sceneggiatura Judgment Night


One for the Angels
R. = regia (La notte del giudizio)
(Discorso per gli angeli) S. Rod Serling. R. John Brahm.
I. = interpreti
S. Rod Serling, Robert Parish. I. Nehemiah Persoff, Ben Wright, Patrik
I. Ed Wynn, Murray Hamilton, McNere, Hugh Sanders, Leslie Bradiey,
Dana Dillaway, Meritt Bonn. Deirdre Owen, James Franciscus.
Il signor Morte insidia la vita di una ragazzina, Su una nave da guerra un passeggero è con-
ma un coraggioso folletto lo ostacola. vinto che la nave affonderà all’una di notte.

Mr. Denton on Doomsday And When the Sky was Opened


(Al Denton nel giorno del Giudizio) (Quando il cielo fu aperto)
S. Rod Serling. R. Allen Reitner. S. Rod Serling. R. Douglas Heyes.
I. Dan Duryea, Malcolm Atterbyry, I. Rod Taylor, Charles Aidman,
Martin Landau, Jeanne Cooper, James Hutton, Maxime Cooper.
Ken Lynch, Doug McClure. Tre astronauti di ritorno dallo spazio scopro-
Una pozione magica acuisce la mira di un no che tutte le tracce della loro esistenza
vecchio pistolero, ma finirà male. sulla Terra sono svanite. Da un racconto di
Richard Matheson.
The Sixteen-Millimeter Shrine
(Il sarcofago) What You Need (Chi troppo vuole)
S. Rod Serling. R. Mitch Leisen. S. Rod Serling. R. John Brahm.
I. Ida Lupino, Martin Balsam, Alice Frost. I. Steve Cochran, Emsest Truex, Reed
Una vecchia star cinematografica rivive “real- Mangani, Arline Sax, William Edmonson.
mente’’ le avventure dei suoi film. Un disoccupato tenta di sfruttare il potere di
preveggenza di uno dei suoi amici.
Walking Distance (La giostra) Da un racconto di Lewis Padgett (H. Kuttner
S. Rod Serling. R. Robert Stevens. e CL. Moore).
I. Gig Young, Frank Overton,
Michael Montgomery. The Four of Us Are Dying
Un pubblicista torna nel suo villaggio nata- (Morire in quattro)
le, e involontariamente compie un viaggio S. Rod Serling. R. John Brahm.
a ritroso nel tempo. I. Harry Townes, Beverly Garland,
Philip Pine, Ross Martin, Don Gordon.
Escape Clause (La clausola) Un uomo può modificare le sue fattezze e
S. Rod Serling. R. Mitch Leisen. assomigliare a chi vuole, ma avrà dei guai.
I. David Wayne, Virginia Christine, Da un racconto di George Clayton Johnson.
Wendell Holmes, Thomas Gomez.
Il diavolo dona l’immortalità a un uxoricida. Third from the Sun
Quando quest’ultimo vede tramutata la pena
(Il terzo dal Sole)
di morte in ergastolo invoca una clausola del
S. Richard Matheson. R. Richard Bare.
suo contratto con Satana.
I. Fritz Weaver, Joe Maros, Edward
Andrews, Denise Alexander, Lori March.
The Lonely (La solitudine) Due famiglie, convinte che la follia dell’uma-
S. Rod Serling. R. Jack Smighl. nità condurrà a una guerra nucleare, costrui-
I. Jack Warden, Jean Marsh, scono un’astronave sperimentale (il modellino
John Dehner, Ted Knight, Jim Turley. è tratto dal film “Il Pianeta Proibito” proibito).
Un uomo viene esiliato su un asteroide con
la sola compagnia di un robot-femmina.
I Shot An Arrow in the Air
(Una freccia verso il cielo)
Time Enough at Last
S. Rod Serling. R. Stuart Rosenberg.
(Tempo di leggere) I. Dewey Martin, Edward Binns, Ted Otis.
S. Rod Serling. R. John Brahm. Un’astronave si schianta su un asteroide.
I. Burgess Meredith, Jacqueline De Witt, Solo tre astronauti sopravvivono, ma fra loro
Vaughn Taylor, Lela Biss. si scatenano gli istinti peggiori.
The Monsters Are Due
on Maple Street
(Mostri in Maple street)
S. Rod Serling. R. Ron Winston.
I. Claude Atkins, Jack Waggner,
Ben Erway.
In un villaggio manca improvvi-
samente l’elettricità. Gli abitanti
temono che la causa sia un extra-
terrestre.

A World Of Difference
(L’avventura di Arthur Curtis)
S. Richard Matheson.
R. Ted Post. I. Howard Duff,
Eileen Ryan, Gail Kobe,
Frank Maxwell, Peter Walker.
La vita quotidiana di un uomo d’af-
fari è sconvolta quando cade un
muro che rivela all’uomo di essere
un attore sul set.

Long Live Walter Jameson


(Lunga vita a Walter Jameson)
S. Charles Beaumont.
R. Tony Leader.
I. Kevin McCarthey, Edgar Steli,
Estelle Winwood, Dody Heath.
Un professore universitario scopre
che un suo collega ha più di 200 anni
ed è immortale.

People Are Alike All Over


(Gente come noi)
S. Rod Serling. R. Mitchell Leisn,
David Orrick McDearmon.
I. Roddy McDowall, Susan Oliver,
Paul Comi, Byron Morrow.
Un astronauta scopre che i mar-
Il silenzio
ziani sono uguali ai terrestri (ma
allo zoo avrà una sorpresa). Da un
racconto di Paul W. Fairman.
The Hitch-Hiker The Purple Testament
Execution (Esecuzione)
(L’autostoppista) (Il testamento purpureo) S. Rod Serling.
S. Rod Serling. R. Alvin Ganzer. S. Rod Serling. R. Richard Bare.
R. David Orrick McDearmon.
I. Leonard Strong, Adam Williams, I. William Reynolds, Dick York,
I. Albert Salmi, Russel Johnson,
Lea Gallo, Dwight Townsend. Barney Philips, William Phipps,
Than Wyenn, Jon Lormer.
Uno strano autostoppista, che sembra Warren Oates, Marc Cavell,
Un fuorilegge del Far West è salvato dall’im-
giungere dall’aldilà, ferma più volte Ron Masak, Paul Mazursky.
piccagione grazie alla macchina del tempo di
un’automobilista. Un ufficiale ha il potere di predire la morte
uno scienziato del futuro.
Da un racconto di Lucille Flethcer. dei suoi soldati.
Tra gli attori il futuro regista Paul Mazursky.
The Big, Tall, Wish
The Fever (La febbre)
S. Rod Serling. R. Alvin Ganzer. Elegy (Tre uomini nello spazio) (Il desiderio dei desideri)
S. Rod Serling. R. Ron Winston.
I. Everett Sloane, Bibi Janiss, S. Carles Beamont. R. Douglas Heyes.
I. Ivan Dixon, Steve Perry, Kim Hamilton.
William Kendis, Lee Miller. I. Cecil Keliaway, Jeff Morrow,
Un vecchio pugile riesce affrontare il suo ulti-
A Las Vegas una macchina mangiasoldi è Kevin Hagen, Don Rubbins.
mo incontro grazie a un bambino che crede
dotata di una terribile volontà malefica. Tre astronauti scoprono un pianeta dove tutti
nei miracoli.
gli abitanti sembrano in trance. Un personag-
The Last Flight gio misterioso governa il pianeta.
A Nice Place To Visit
(L’ultimo volo)
S. Richard Matheson. Mirror Image (Immagine nello specchio) (L’altro posto)
S. Rod Serling. R. John Brahm. S. Charles Beaumont.
R. William Claxton.
I. Vera Miles, Martin Miller, Joe Hamilton. R. John Brahm.
I. Kenneth Haigh, Alexander Scourby,
Una donna sta per impazzire, quando sco- I. Larry Blyden, Sebastian Cabot.
Simon Scott, Robert Warwick.
pre una sua sosia in un deposito di autobus Un delinquente ai risveglia dopo la morte
Un aviatore inglese della prima guerra mondiale
abbandonato. e scopre che tutti i suoi desideri diventa-
atterra nel 1959 invece che nel 1917.
no realtà.
Nightmare As A Child SECONDA SERIE The Lateness Of The Hour
(Un incubo dal passato) (1960-1961) (L’ora tarda)
S. Rod Serling. R. Alvin Ganzer. S. Rod Serling. R. Jack Smight.
episodi da 30 min.
I. Janice Rule, Terry Burnham, I. Inger Stevens
Shepperd Strudwick, Un giovane odia i robot-servitori
Una istitutrice è perseguitata dall’immagi- costruiti da suo padre per la loro preci-
ne di se stessa da bambina.
King Nine Will Not Return sione meccanica.
(Re Nove non tornerà)
S. Rod Serling. R. Buzz Kulik.
A Stop At Willoughby The Trouble With Templeton
I. Bob Cummings, Paul Lambert,
(Una sosta a Willoughby) Gene Lyons, Seymour Green,
(Problemi con Tempeton)
S. Rod Serling. R. Robert Parrish. S. E. Jack Neuman. R. Buzz Kulik.
Richard Lupino.
I. James Daly, Howard Smilh, I. Brian Aherne, Pippa Scott.
Rimasto solo nel deserto, il pilota di un
Patricia Donahue. Un attore sta invecchiando e si rifugia
bombardiere è perseguitato dai fantasmi
Un uomo d’affari stanco della sua vita nei ricordi. Scoprirà che gli era sfuggito
dei suoi compagni.
banale si addormenta in treno e si risveglia qualcosa...
in una situazione misteriosa. The Man In The Bottle
A Most Unusual Camera
(La vecchia bottiglia)
The Chaser S. Rod Serling. R. Don Medford.
(Un’insolita macchina fotografica)
(Miele amaro) S. Rod Serling. R. John Rich.
I. Luther Adler, Vivi Janiss, Lisa Golm,
S. Robert Presnell Jr. R. Douglas Heyes. I. Fred Clark, Jean Carson, Adam
Joseph Ruskin, Olan
I. Goerge Grizzard, John McIntyre, Williams.
Soule, Peter Cose, Albert Szabo.
Patricia Barru. Due ladri trovano dopo una rapida una
Il genio di una bottiglia esaudisce i quattro
Un singolare dottore vende un filtro d’amo- macchina fotografica che permette di
desideri dell’uomo che lo ha invocato, ma
re dai poteri straordinari a un innamorato vedete il futuro.
con risultati terribili.
respinto. Da una storia di John Collier.
Nervous Man In A Four-Dollar Room Night Of The Meek
A Passage For Trumpet (La decisione) (La notte degli umili)
(Una tromba d’oro) S. Rod Serling. R. Jack Smight.
S. Rod Serling. R. Douglas Heyes.
S. Rod Serling. R. Don Medford, I. Art Carney, John Fielder,
I. Joe Mantell, William D. Gordon.
I. Jack Kugman, Mary Webster, Meg Mullie, Bob Lieb,
Un criminale scopre nello specchio l’im-
John Anderson. Il Babbo Natale di un supermercato fa una
magine della sua coscienza che lo porta
Dopo essere stato investito da un camion, scoperta sensazionale, che gli permette di
alla nevrosi.
un fallito riesce a sfondare nel mondo della compiere pratiche magiche.
musica. A Thing About Machines
Dust (La polvere)
(Antipatia per le macchine) S. Rod Serling. R. Douglas Heyes.
Mr. Bevis S. Rod Serling, R. Dave McDearmon.
I. Thomas Gone, Vladimir Sokoloff,
(Il signor Bevis) I. Richard Haudn, Barbara Stuart,
John Alonso, John Larch.
S. Rod Serling. R. Robert Parrish, Barney Phillips.
Quando sta per essere giustiziato, un
I. Orson Bean, Henry Jones, Uno scrittore che odia le macchine è attac-
uomo ottiene una polvere magica che gli
Charles Lane. cato da una piccola armata meccanica.
permetterebbe di fuggire.
Un angelo custode decide di aiutare il suo
protetto, ma gli crea soltanto complica- The owling Man
zioni. Back There
(Ululati nella notte) (Viaggio nel tempo)
S. Charles Beaumont.
The After Hours S. Rod Serling. R. David Orrick
R. Douglas Heyea.
McDearmonn. I. Russel Johnson,
(Ore perdute) I. L.M. Wynant, John Carradine.
Paul Harman.
S. Rod Serling. R. Douglas Hess. Un viaggiatore si rifugia in un monastero
Un uomo si trova catapultato nel passato
I. Anne Francis, Liz Alien, James Milhollin. europeo, durante una tempesta, e scopre
e tenta di salvare Lincoln dalla morte per
Una donna scopre che un piano dei grandi che padre Jerome tiene il Diavolo prigionie-
cambiare il corso della storia.
magazzini è sparito e che la cassiera è un ro in una cella.
manichino.
The Whole Truth (Tutta la verità)
The Eye Of The Beholder S. Rod Serling. R. James Sheldon.
The Mighty Casey (È bello quel che piace) I. Jack Carson, Jack Ging, Non Peterson,
(Invincibile Casey) S. Rod Serling. R. Douglas Heyes. George Chandler.
S. Rod Serling. R. Douglas Heyes. I. William Gordon, Donna Douglas. Un negoziante di auto usate trova una
I. Jack Warden, Robes Sorrelis, Una ragazza dal volto deforme è affidata macchina miracolosa che gli impedisce di
Don O’Kelly. alla chirurgia estetica. I medici tentano truffare il prossimo.
II robot Casey viene ingaggiato da una squa- l’impossibile...
dra di base-ball per vincere i campionati.
The Invaders
Nick Of Time (Gli invasori)
A World Of His Own (Appena in tempo) S. Richard Matherson,
(Un mondo su misura) S. Richard Matheson. R. Douglas Heyes.
S. Richard Matheson. R. Ralph Nelson. R. Richard Bare. I. Agnes Moorehead.
I. Keenan Wynn, Phyllis Kirk, I. William Shatner, Patricia Breslin. Una vecchia che vive sola è terrorrizzata
Mary La Roche. Una coppia di giovani sposi cade lenta- da due minuscoli marziani, Distruggerà
Uno scrittore può rendere reali i suoi perso- mente sotto il potere di una macchinetta a lei stessa la piccola astronave (ancora su
naggi descrivendoli al registratore. gettoni che predice il futuro. modellini tratti dal film “Pianeta proibito”).
A Penny For Your Thoughts Due vecchi coniugi perdono a poco a poco The Obsolete Man
(I pensieri degli altri) tutti i legami con il passato. Ma la radio (Un uomo obsoleto)
S. George Clayton Johnson. R. James cambierà la loro vita. Da un racconto di S. Rod Serling. R. Elliot Silverstein.
Sheldon. I. Dick York, Hayden Rourke, Occe Hitch. I. Burgess Meredith, Fritz Weaver.
Dan Tobin, June Dayton. In una società totalitaria del futuro non c’è
Un timido impiegato di banca diventa tele- The Prime Mover (Testa o croce) posto per un bibliotecario ritenuto inutile.
patico dopo aver subito un incidente. S. Charles Beaumont. R. Richard Bare.
I..: Dane Clark, Buddy Ebsen.
Twenty Two (Ventidue) Un uomo con poteri telecinetici è utilizzato
S. Rod Serling. R. Jack Smight. da un lestofante per barare al casinò. TERZA SERIE
I. Barbara Nichols, Jonathan Harris, (1961-1962)
Fredd Wayne Long Distance Call episodi di 30 min.
Una donna è perseguitata da un incubo: (Chiamata a lunga distanza)
sogna di essere portata in ospedale alla S. Charles Beaumont e William Idelson.
camera mortuaria numero 22. R. Jame Sheldon. I. Billy Mumy, Two (Soli)
Philip Abbot, Pat Smith, Liti Darvas. S. e R. Montgomery Pittman.
The Odyssey off Flight 33 Un bambino usa il suo telefono giocattolo I. Elizabeth Montgomery, Charles Bronson.
(Odissea del volo 33) per parlare con la nonna morta. I due soli sopravvissuti della guerra ato-
S. Rod Serling. R. J. Addiss. mica devono ricominciare da zero, come
I. John Anderson, Sandy Kenyon, A Hundred Years Over The Rim Adamo ed Eva.
Paul Comi, Harb McGuire, Wayne Heffey, (Oltre la duna)
Narcy Rennick, Beverly Brown, S. Rod Serling. R. Buzz Kulik. The Arrival (L’arrivo)
Un aereo e i suoi passeggeri sono traspor- I. Cliff Robertson, Miranda Jones, S. Rod Serling. R. Boris Segal.
tati nella Preistoria. Per le ambientazioni Un pioniere del Far West è misteriosamente I. Harold Stone, Bing Russell,
preistoriche sono utilizzati alcuni spezzoni trasportato nel XX secolo, dove trova una Robert Karnes, Noah Keen, Jim Boles,
del film “Dinosaurus”. medicina per il proprio figlio malato. Robert Brubaker.
Il personale di un aeroporto è terrorizzato
Mr. Dingle, The Strong (L’Ercole) The Rip Van Winkle Caper dall’apparizione di un aereo non identificato,
S. Rod Serling. R. John Brahm. ma un impiegato è convinto che l’aereo sia
(Il colpo della bella addormentata)
I. Burgess Meredith, Don Rickles, frutto dell’immaginazione.
S. Rod Serling. R. Justus Aldiss.
Un marziano a due teste conferisce degli
I. Oscar Beregi, Simon Oakland, Lew Gallo,
strani poteri ad un ometto timido, che sor- The Shelter
John Mitchum.
prende gli amici.
Quattro ladri decidono di farsi ibernare dopo (Il rifugio)
aver rubato una grossa quantità di oro. S. Rod Serling. R. Lamont Johnson.
Static I. Larry Gates, Peggy Stewart, Michael
(Un vecchio apparecchio radio) The Silence (Il silenzio) Burne, Jack Albertson, Jo Helton, Joseph
S. Charles Beaumont, R. Buzz Kulik, S. Rod Serling. R. Boris Segal. Bernard, Moria Turner, Sandy Kenyon, Mary
I. Dean Jagger, Carmen Mathews, I. Franchot Tone, Liam Sulivan, Gregory, John McLiam,
Robert Emhardt. Johnathan Harris. Dopo l’annuncio di un attacco nucleare, un
Per ottenere un prestito indispensabile, un gruppo di amici si accapiglia violentemente
uomo si impegna a restare silenzioso per un per assicurarsi la salvezza.
intero anno.
The Passerby
Shandow Play (La via del ritorno)
(Il teatro delle ombre) S. Rod Serling. R. Elliot Silverstein.
S. Charles Beaumont. R. John Brahm. I. Joanne Unville, James Gregor, Rex
I. Dennis Weaver, Harry Townes, Holman, David Gare, Warren Kemmerling,
Wright King. Austin Green.
Un giovane squilibrato cerca di convincere Un gruppo di soldati che sta tornando a casa
il giudice, che sta per condannarlo, a consi- al termine della guerra di Secessione scopre
derare se stesso e la corte come un incubo. di avere già incontrato la morte...

The Mind And The Matter A Game of Pool


(La mente e la materia) (Una partita a biliardo)
S. Rod Serling. R. Buzz Kulik. S. George Clayton Johnson. R. A.E.
I. Shelly Berna., Jack Grinnage, Jeanne Houghton. I. Jonathan Winters,
Wood, Chet Stratton. Jack Klugman.
Un libro eccezionale permette a un timido Un giovane giocatore di biliardo accetta di
impiegato di rifare il mondo secondo i suoi battersi con un campione deceduto.
desideri.
The Mirror (Lo specchio)
Will The Real Martian Please Stand Up? S. Rod Serling. R. Don Medford.
(Chi è il vero marziano?) I. Peter Falk, Tony Carbone, Richard Kartan,
S. Rod Serling. R. Montgomery Pittman. Arthur Batanides, Rodolfo Hoyos, Will
I. Morgan Jones, Johan Archer, Bill Kendis, Kuluva, Vladimir Solokoff, Val Ruffino.
John Hoyt, Jean Willes, Jack Elam. Un capo rivoluzionario utilizza i poteri magici
Due poliziotti devono scoprire un marziano di uno specchio per scoprire il volto di chi lo
che si è nascosto in un gruppo di turisti. ucciderà.

Ventidue
The Grave (La tomba) Warren Parker. Una vecchia si è isolata dal resto del
S. e R. Montgomery Pittman. Un poveruomo dell’ottocento si trova improv- mondo, ma qualcuno irrompe nella sua
I. Lee Marvin, James Best, Strother Martin, visamente catapultato nei tempi moderni. Un tranquillità...
Ellen Wilirad, Lee Van Cleef, William Challee, imprevedibile Buster Keaton, diretto dal regi-
Stafford Repp, Larry Johns, Richard Geary. sta dei più famosi film dei fratelli Marx. One More Pallbearer
La maledizione di un fuorilegge del Far West (Umiliato e offeso)
perseguita l’uomo che ne ha profanato la Five Characters In Search of An Exit S. Rod Serling. R. Lamont Johnson.
tomba. (Cinque personaggi in cerca di un’uscita) I. Joseph Ziseman, Trevor Bardette,
S. Rod Serling. R. Lamont Johnson. Gage Clark, Katherine Square, Josip Elic,
It’s Good Life I. Bill Windom, Murrary Matheson, Bob Snyder, Ray Galvin.
(Un piccolo mostro) Susan Harrison, Kelton Garwood, Un facoltoso vecchietto prepara la sua ven-
S. Rod Serling. R. Jim Sheldon. Clark Allen, Mena Houghton, Carol Hill. detta contro le persone che in passato lo
I. Billy Mumy, John Larch, Cloris Leachman, Cinque prigionieri cercano di fuggire dalla hanno umiliato.
Tom Hatcher, Alice Frost, Don Keefer, loro prigione, ma si renderanno conto di
Jeanne Bates, Lenore Kingston, Casey essere solo bambole. Da una storia di Marvin Dead Man’s Shoes
Adams. Petal. (Le scarpe del morto)
Un bambino dai poteri terrificanti tiene sotto S. Charles Beaumont. R. Montgomery
controllo un intero villaggio. Da una Pittman. I. Warren Stevens,
storia di Jerome Bixby. Harry Swoger, Ben Wright, Joan
Marshall, Eugene Borde, Richard
Deaths-Head Revisited Devon, Florence Marly, Ron
(La vendetta del campo) Hagerthy, Joe Meli.
S. Rod Serling. R. Don Medford. Un barbone trova le scarpe di un
I. Joseph Schildkraut, Oscar morto ed è costretto a seguire le
Beregi, Chuck Fox, Karen Verne, tracce del defunto.
Robert Boone, Ben Wright,
Durante una visita a Dachau, un The Hunt
vecchio nazista si trova di fronte i (Caccia al procione)
fantasmi dei suoi crimini di guerra. S. Earl Hamne. R. Harold Schuste.
I. Arthur Hunnicutt, Jeannette
The Midnight Sun Nolan, Titus Moede, Orville
(Il sole a mezzanotte) Sherman, Charles Seel, Robert
S. Rod Serling. R. Anton Leader. Foulk, Dexter Du Pont.
I. Lois Nettieton, Betty Garde, Morti in un incidente, un cacciatore
Jason Wingreen, Juney Ellis, Noti e il suo cane incontrano san Pietro
Glass, Robert Stevendon, John alle porte del Paradiso.
McLiam, Tom Reese, Bill Keene.
La Terra sembra avvicinarsi sem- Showdown With Rance McGrew
pre più al Sole, ma le cose peg- (La resa dei conti con Rance
giorano ancora con l’arrivo in una McGrew)
nuova era glaciale... S. Rod Serling. R. C. Nyby.
I. Larry Blyden, William McLean,
Still Valey Troy Melton, Jay Overholes,
(La valle del silenzio) Robert Stevenson, Robert
S. Rod Serling. R. Jim Sheldon. Cornwaithe, Arch Johnson, Robert
I. Gary Merril, Ben Cooper, Kline, Hai Dawson.
Vaughn Taylor, Addison Myers, Un attore di western si trova faccia
Mark Tapscott, Jack Mann. a faccia con tutti i ‘’cattivi’’ che
Un libro magico potrebbe far La bambina perduta aveva affrontato nei suoi film.
vincere i sudisti nella guerra di
Secessione, ma a prezzo di un Kick The Can
patto con il Diavolo. Da un raccon- (Calcia il barattolo)
to di Manley Wade Wellman. A Quality of Mercy S. George Clayton Johnson.
(Che tipo di pietà) R. Lamont Johnson. I. Ernest Truex,
The Jungle (La jungla) S. Rod Serling. R. Buzz Kulik. Russel Collins, Hank Patterson,
S. Charles Beaumont. R. William Claxton; I. Dean Stockwell, Leonard Nimoy, Earl Hodgins, Burt Mostra, Gregory
I. John Dehner, Emily McLaughin, Walter Albert Salmi, Rayford Barnes, Ralph Votrian, McCabe, Marjorie Benett, Lenore
Brooks, Hugh Sanders, Howard Wright, Dale Ishimoto, Jerry Fujikawa, Shanewise, Anne O’Neal, John Marley,
Donald Foster, Jay Adler, J. Overholts. Michael Pataki. Barry Truex, Mare Stevens, Eve McVeagh.
Un terribile stregone affronta chiunque violi il Un soldato riesce a vedere la guerra attra- Un vecchio riesce a ringiovanire grazie a un
suolo sacro dell’Africa. verso gli occhi del suo nemico. gioco di bambini.

Once Upon A Time Nothing in the Dark A Piano in The House


(C’era una volta) (Oltre i buio) (Un pianoforte nella casa)
S. Richard Matheson. R. Norman McLeod. I. S. George Clayton Johnson. S. Earl Hamne. R. David Greene.
Buster Keaton, Stanley Adams, R. Lamont Johnson. I. Barry Morse, Joan Jackett,
Gil Lamb, James Flavin, Michael Ross, I. Gladys Cooper, Robert Redford, Don Durant, Phil Collidge, Curil Delevanti,
Mouton Parsons, George Stone, R.G. Amstrong. Muriel Lamders.
Alma Plate, Ted Marcuse, Edson Stroll,
Terrene de Marney, Billy Vincent,
Mary McMahon, David Armstrong,
Un vecchio riesce a vivere in un corpo giova-
ne, ma soffre di solitudine.

The Gift (Il dono)


S. Rod Serling. R. Allan Parker.
I. Geoffrey Home, Nico Minardos,
Cliff Osmond, Edmund Vargas,
Carmen d’Antonio, Paul Mazursky,
Vladimir Sokoloff, Vito Scotti,
Un pilota di un piccolo aereo da turismo è
scambiato per un extraterrestre dai contadini
messicani.

The Dummy (Il pupazzo)


S. Rod Serling. R. Abner Bibberman.
I. Cliff Robertson, Frank Sutton, George
Murdock, John Harmon, Sandra Warner,
Ralph Manza, Rudy Dolan, Bettelynn Grey.
Un ventriloquo crede che il suo pupazzo
sia animato di vita propria. Da una storia di
Leon Polk.

Young Man’s Fancy


Il bardo (Fantasia di un giovane)
S. Richard Matheson. R. James Sheldon.
Un piano meccanico ha la facoltà di rivelare i Charles Aidman, Tracy Strafford. I. Phyllis Thaxter, Alex Nicol, Wallace
veri sentimenti di chi lo ascolta. Una ragazzina sparisce. I genitori disperati Rooney, Ricky Kelman, Helen Brown.
continuano a sentirne le urla. Il giorno del matrimonio un giovane torna
The Last Rites of Jeff Myrtlebank nella casa dei suoi genitori ed è ossessiona-
(L’ultimo rito di Jeff Myrtlrbank) Person or Persons Unknown to dallo spettro della madre.
S. e R. Montgomery Pittman. (Persona o persone sconosciute)
I. James Beat, Ralph Moody, Ezelle Pouley, S. Charles Beaumont. R. John Brahm. I Sing The Body Electric
Vickie Barnes, Sherry Jackson, I. Richard Long, Frank Silvera, Shirley (Il corpo elettrico)
Helen Wallace, Lance Fuller, Bill Fawcett, Ballard, Julie Van Zandt, Betty Hartford, S. Ray Bradbury. R. James Sheldon.
Edgar Buchanan, Mabel Forrest, Dub Taylor, Ed Glover, Michael Kelp, Joe Higgins, I. Josephine Hutchinson, David White, June
Jon Lormer, Pat Hector, John Newton. Vincent, Vaughn Taylor, Charlse Herbert,
Gli abitanti di un villaggio sono convinti che Un uomo si sveglia un mattino e scopre che Dana Dillaway, Veronica Cartwright, Paul
un giovane, morto e poi resuscitato, sia il nessuno lo riconosce. Nesbitt, Susan Crane, Judy Morton.
Diavolo. Una nonna-robot si prende cura di una
The Little People bambina. Un’insolita collaborazione di Ray
To Serve Man (Servire l’uomo) (I piccoli uomini) Bradbury.
S. Rod Serling. R. Richard Bare. S. Rod Serling. R. Bill Claxton.
I. Richard Kid, Haride Albright, Robert Tafur, I. Joe Maross, Claude Akins, Michael Ford. Cavender Is Coming
Lomax Study, Theodore Marcuse, Susan Un astronauta approfitta della sua altezza (Arriva Cavender)
Cummings, Nelson Olmstead, per dominare un pianeta di nani. S. Rod Serling. R. Chris Nyby.
Llyod Bochner. I. Carol Burnett, Jesse White,
Degli extraterrestri giganti arrivano sulla Four O’Clock (Alle quattro) Howard Smith, William O’Connel, Pitt Herbert,
Terra, ma uno scienziato resta molto scet- S. Rod Serling. R. Lamont Johnson. John Fiedler, Stanley Jones, Frank Behrens,
tico. L’episodio, tratto da un racconto di I. Theodore Bikel, Moyna McGill, Phyllis Love. Albert Carrier, Roy Sickner, Norma Shattuc,
Damon Knight, utilizza spezzoni dei film Un vecchio prepara una tremenda vendetta Rory O’Brien, Sandra Gould,
“Ultimatum alla Terra”. su tutti coloro che lo hanno maltrattato. Adrienne Marden, Jack Younger,
Danny Kulik, Donna Douglas,
The Fugitive (Il fuggitivo) Hocus Pocus and Frishy Maurice Dalimore, Barbara Morrison.
S. Charles Beaumont. R. Richard Bare. (Le menzogne e Frisby) Un angelo custode si dedica a una donna
I. J. Pat O’Malley, Susan Gordon, Nancy S. Rod Serling. R. Lamont Johnson. infelice. Telefilm ‘’pilota’’ per una serie che
KuIp. Wesley Lau, Paul Tripp, Stephen I. Andy Devine, Milton Seizer, Howard non verrà realizzata
Talbot, Johnny Elman, Russ Bender. McNear, Dabbs Green, Clem Bevans,
Un vecchio mago (in realtà un extraterre- Larry Breitman, Peter Brocco. The Changing of the Guard
stre) utilizza i suoi poteri per salvare una Gli extraterrestri giungono in un piccolo (Il cambio della guardia)
bambina. paese e scelgono gli ‘’esemplari’’ più signifi- S. Rod Serling. R. Robert Ellis Miller.
cativi. Da un racconto di Frederic L. Fox. I. Donald Pleasance, Liam Sullivan,
Little Girl Lost Phillippa Bevans, Kevin O’Neal, Jimmy Band,
(La bambina perduta) The Trade-Ins (Gli scambi) Kevin Jones, Tom Lowell, Russ Horton,
S. Richard Matheson. R. Paul Stewart. S. Rod Serling. R. Elliot Silvestern. Buddy Hart, Darryl Richard,
I. Sarha Marshall, Robert Sampson, I. Joseph Schildkraut, Noah Keen, Pat Close, Dennis Kerlee, Bob Biheller,
Un vecchio professore si sente inutile per la degli strani colpi provenire da un sottomari- Death Ship
società al momento della pensione. no affondato da vent’anni. (L’astronave fantasma)
S. Richard Matheson. R. Dan Medford.
Valley of the Shadow I. Jack Klugman, Ross Martin, Fredrick Ben,
QUARTA SERIE (La valle della pace) Sara Taft, Ross Elliot, Mary Webster.
Tre astronauti esplorano un pianeta e sco-
(gennaio-maggio 1963) S. Charles Beaumont. R. Perry Lafferty.
prono un duplicato della loro astronave e di
episodi di 1 ora I. Ed Nelson, Natalie Trondy, David
Opatoshu, James Doohan, Suzanne Capito. se stessi. Sequenze e costumi tratti da “Il
Un giornalista scopre in una piccola città Pianeta Proibito”.

In His Image (A sua immagine) isolata un segreto spaventoso.


S. Charles Beaumont. R. Perry Lafferty. Jess-Belle (Jess-Belle)
I. George Grizzard, Gail Kobe, He’s Alive (Lui è vivo) S. Earl Hammer. R. Buzz Kulik.
Katherine Squire, Wallace Rooney, S. Rod Serting. R. Stuart Rosenberg. I. Anne Francis, James Best, Laura Devon,
Sherry Granato, James Seay, I. Dennis Hopper, Ludwig Donath, Curt Jeannette Nolan, Virginia Gregg,
Joseph Sargent, Jamie Foster. Conway, Howard Came, Barnaby Hale. George Mitchell.
Un giovane uccide una ragazza senza moti- Un misterioso personaggio aiuta un giovane Una donna vende l’anima al Diavolo per ritro-
vo: si tratta di un androide. di estrema destra ad ipnotizzare e controllare vare l’amore perduto del suo fidanzato,
le masse.
The Thirty-Fathom Grave Miniature (Miniatura)
(Un’ eco in fondo al mare) The Mute (Muta) S. Charles Beaumont.
S. Rod Serling. R. Perry Lafferty. S. Richard Matheson. R. Stuart Rosenberg. R. Ralph Senensky. I. Robert Duval,
I. Mike Kellin, Simon Oakland, David I. Frank Overton, Barbara Bailey, Pert Kelton, Barbara Barrie, Len Weinrib,
Sheiner, John Considine, Bill Bixby, Ann Jilliahn, Irene Dailey, Hai Riddle, William Windom,
Tony Call, Derrick Lewis. Percy Helton, Claire Griswold, Nina Roman, John McLiam.
L’equipaggio di una nave militare sente Una ragazza allevata telepaticamente, si trova Un uomo riesce ad evadere dal nostro mondo
sola dopo la morte dei genitori. grazie alla miniatura di un museo.

Incubo a 20.000 piedi


Printer’s Devill On Thursday, We Leave For Home Doris Singleton, Roy Roberts.
(Il diavolo e il giornalista) (Giovedì torniamo a casa) Uno strano personaggio scopre come fer-
S. Charles Beaumont. S. Rod Serling. R. Buzz Kulik. mare improvvisamente ogni movimento sulla
R. Ralph Senensky. I. James Whitmore, Tim O’Conner, Terra.
I. Burgess Meredith, Robert Sterling, James Broderick, Russ Bender,
Patricia Crowley, Charles Thompson, Paul Langton, Jo Helton, Mercedes Shirley, The Last Night of a Jockey
Ray Teal, Ryan Haves, Doris Kemper. John Ward, Daniel Kulik. (L’ultima notte di un fantino)
Un piccolo giornale locale si salva dal Alcuni colonizzatori dello spazio ottengono S. Rod Serling. R. Joseph Newman.
fallimento grazie alla capacità di predire finalmente la possibilità di tornare sulla Terra, I. Mickey Rooney.
il futuro. ma... Ancora spezzoni de “Il Pianeta proibi- Un uomo pieno di problemi si accorge che
to” per le sequenze spaziali. la loro soluzione può essere peggiore del
No Time Like The Past male.
(Nessun tempo è come il passato) Passage on the Lady Ann
S. Rod Serling R. Julius Addiss. (Passaggio sulla Lady Anne) Living Doll (La bambola vivente)
I. Dana Andrews, Patricia Breslin, S. Charles Beaumont. R. Lamont Johnson. S. Charles Beaumont. R. Richard Sarafian.
Robert Simon, Violet Rensing, James Yagi, I. Joyce Van Patten, Lee Phillips, Wilred I. Telly Savalas, Tracy Strafford,
Tudor Owen, Lindsay Workman, Reta Shaw. Hyde-White, Gladys Cooper, Cecil Kellaway, Mary La Roche,
Uno scienziato viaggia nel passato per elimi- Alan Napier. La nuova bambola di una bambina minaccia
nare il male dalla storia umana. Per salvare la propria unione, una coppia di di vendicarsi violentemente quando il padre
giovani sposi decide di fare una crociera: ma decide di sbarazzarsene.
The Parallel sulla nave ci sono solo vecchi.
(Dimensioni parallele) The Old Man in the Cave
S. Rod Serling. R. Alan Crosland. The Bard (Il bardo) (Il vecchio nella caverna)
I. Steve Forrest, Jacqueline Scott, S. Rod Serling. R. David Butler. S. Rod Serling R. Alan Crosland Jr.
Frank Aletter, Shari Lee Bernarth, I. Jack Weston, Henry Lascoe, John I. James Coburn, John Anderson, Josie
Phillip Abort, Pete Madsen, Willimas, Marge Redmond, Doro Merande, Lloyd, John Craven, Natalie Masters.
Robert Johnson, Morgan Hones. Clegg Hoyt, Judy Strangis, Claude Stroud, Un gruppetto di sopravvissuti alla guerra
Durante un viaggio spaziale un astronauta Uno sceneggiatore televisivo evoca atomica si affida a un misterioso “vecchio”.
precipita in un universo parallelo. Shakespeare per farsi aiutare nel lavoro, ma Da un racconto di Henry Slesar.
i funzionari e gli sponsor non apprezzano i
I Dream of Genie risultati. Uncle Simon (Zio Simon)
(Sognano un genio) S. Rod Serling. R. Don Siegel.
S. John Furia. R. Robert Gist. I. Sir Cedric Hardwicke, Constance Ford,
I. Howard Morris, Patricia Barry, QUINTA SERIE Ian Wolfe.
Loring Smith, Mark Miller, Robert Ball, Robby (il robot di “Il pianeta proibito”) inter-
(1963-1964) preta qui lo strumento di vendetta di uno
Jack Albertson, Joyce Jameson,
Bon Hastings. episodi di 30 min. scienziato assassinato dalla nipote.
Un impiegato frustrato libera inavvertita-
mente il genio rinchiuso in una bottiglia. Probe 7 Over And Out
In Praise of Pip (In onore di Pip) (Sonda 7, passo e chiudo)
The New Exhibit S. Rod Serling. R. Joseph Newman, S. Rod Serling. R. Ted Post.
I. Jack Kiugman, Connie Gilchrist, Billy I. Richard Basehart, Antoinette Bower,
(La nuova esposizione)
Mumy, Bob Diamond, John Launer, Ross Frank Cooper, Barton Heyman.
S. Charles Beaumont.
Elliot, Gerald Gordon, Stugrt Nesbet, I sopravvissuti di due razze cosmiche nemiche
R. John Brahm. I. Martin Balsam, Will
Dopo la morte del figlio in Vietnam un uomo si associano per sopravvivere sulla Terra.
Kuluva, Maggie Mahoney, William Mine,
si affida a un misterioso personaggio.
Billy Beck, Robert McCord, Bob Mitchell.
Le statue di cera di alcuni assassini pren- The 7th is Made Up of Phantoms
dono vita in un museo e attaccano il guar- Steel (Acciaio) (Il Settimo è fatto di fantasmi)
diano. S. Richard Matheson. R. Don Weiss. S. Rod Serling. R. Alan Crosland Jr.
I. Lee Marvin, Jeo Mantell, Merrti Bohn, I. Ron Foster, Warren Oates, Randy Boone,
Frank London, Tipp McClure.
Of Late Think of Cliffordille Robert Bray, Wayne Mallory, Greg Morris.
La boxe è proibita per legge e solo i robot Alcuni soldati del XX secolo si imbattono nei
(Ultimamente penso a Cliffordille) possono affrontarsi sul ring, ma un allenatore
S. Rod Serling. R. David Rich. fantasmi del 7° cavalleggeri di Custer.
nostalgico torna sul quadrato.
I. Albert Salmi, Julie Nemar,
John Anderson, Mary Jackson, Wright King, A Short Drink From
Nightmare at 20.000 Feet
Jamie Forster, Guy Raymond. a Certain Fountain
Un uomo ricco e spietato viene sedotto da (Incubo a 20.000 piedi)
(Una piccola bevuta da una certa fontana)
una donna-demonio. S. Richard Matheson. R. Dick Donner.
S. Rod Serling. R. John Brahm.
I. William Shatner, Christine White,
I. Patrick O’Neal, Ruta Lee, Walter Brooke.
Edward Kemmer, Asa Maynor, Nick Cravat.
The Incredible World Su un aereo, un uomo appena dimesso dal
Un vecchio beve un filtro magico per torna-
of Horace Ford re giovane e salvare il suo matrimonio.
manicomio vede un mostro aggrapparsi ai
(L’incredibile mondo di H.F.) motori e danneggiarli, ma nessuno gli crede.
S. Reginald Rose. R. Abner Biberman. Ninety Years Without Slumbering
I. Pat Hingle, Nan Martin, Philip Pine, A Kind of Slop Watch (Novant’anni senza sonno)
Ruth White, Vaughn Taylor, Mary Carve, S. George Clayton Johnson.
(Un cronometro particolare)
George Spocer, Bella Bruck. R. Roger Kay. I. Ed Wynn, Carloyn Icearney,
S. Rod Serling. R. John Rich.
Il gioielliere Ford ridiventa bambino quando James Callhan, Carol Byron, John Pickard,
I. Rich Erdman, Herb Faye, Leon Belasco,
torna in visita al suo quartiere natale. Dick Wilson, William Sargent.

Il diavolo e il giornalista
Un vecchio è convinto di morire il giorno in Ray Biley, Don Keefer. Michael Fox.
cui l’orologio di suo nonno si fermerà. Un computer si innamora del suo program- Un ex ufficiale della marina avrà più guai
matore. dalla sua famiglia che dalla guerra.
Ring’A-Ding Girl
(La ragazza e l’anello) Spur of the Moment The Jeopardy Room
S. Earl Hamner Jr. R. Alan Crosland Jr. (L’impulso del momento) (La stanza dell’azzardo)
I. Maggie McNamara, Mary Munday, S. Richard Matheson. R. Elliot Silverstein. S. Rod Serling. R. Dick Donner.
David MackIm, George Mitchell, I. Diana Hyland, Marsha Hunt, Roger Davis, I. Martin Landau, John Van Dreeelen,
Bing Russel, Betty Loy Gerson, Robert Hogan, Phillip Ober. Robert Kelljan.
Hank Patterson, Bill Hickman. Una giovane donna è inspiegabilmente ter- Un disertore è catturato da un agente del
Un’attrice riesce a salvare la vita dei suoi rorizzata dall’incontro con una donna stra- KGB e sarà un orologio a decidere della sua
amici vedendo in anticipo il futuro. namente familiare. salvezza.

You Drive An Occurence At Owl Creek Bridge Stopover In a Quiet Town


(Guida tu) (Un avvenimento sul ponte di O.C.) (Sosta in una città tranquilla)
S. Earl Hamner Jr. S. Rod Serling. R. Robert Enrico. S. Earl Hamne Jr. R. Ron Winston.
R. John Brahm. I. Roger Jacques, Anne Cornally. I. Barry Nelson,Nancy Malone,
I. Edwards Andrews, Helena Westcott, Un soldato della guerra di Secessione sta Denise Lynn, Karen Norris.
Kevin Hagen, Lotty Ames, John Hanek. per essere impiccato, ma la corda si spezza. Una coppia si sveglia un mattino in cui tutto
Un’automobile impedisce al guidatore di Torna a casa solo per scoprire che è tutto un è artificiale eccetto un gigantesco bambino
fuggire dopo aver investito un ciclista. sogno. Da un racconto di Ambrose Bierce. extraterrestre.

The Long Morrow Queen of the Nile The Encounter


(Il lungo domani) (La Regina del Nilo) (l’Incontro)
S. Rod Serling. R. Robert Fleury. S. Charles Beaumont. R. John Brahm. S. Martin Goldsmith. R. Alan Crosland Jr.
I. Robert Lansing, Manette Hartley, I. Ann Blyth,Lee Phillips, Celia Lovsky, I. George Takei, Neville Brand.
George McReady, Edward Binns. Ruth Phillips, Frank Ferguson. Un veterano della seconda guerra mondiale
Uno scienziato che deve partire per lo spa- Un giornalista cerca di svelare il segreto della impara a conoscere il ‘’nemico’’ attraverso il
zio tenta di ibernare la moglie. giovinezza di una star cinematografica. volto del suo giardiniere giapponese.

The Self-Improvement of Salvadore Ross What’s In the Box Mr. Garrity And The Graves
(L’automiglioramento di S. R.) (Che cosa c’è nella scatola?) (Il signor Garrity e le tombe)
S. Henry Slesar, Jerry McNelley. S. Martin Goldsmith. R. Dick Baer. S. Rod Serling. R. Ted Post. I. John Dehner,
R. Don Siegel. I. Don Gordon, Gait Kobe, I. William Demerest, Sterling Holloway, Stanley Adams, Pat O’Malley.
Vaughn Taylor, Douglass Drumbitle, Herbert Lytton, Howard Wright. Un commesso viaggiatore sostiene di poter
Doug Lambert, J. Pat O’Malley. Un guidatore di taxi vede se stesso uccidere resuscitare i morti di un paese americano.
Un uomo ha il potere di comprare o vendere la moglie alla televisione.
le caratteristiche morali di chiunque. The Brain Center At Whipple’s
The Mask (Il cervellone elettronico della Whipple)
Number 12 Looks Just Like You (Le maschere) S. Rod Serling. R. Dick Donner.
(Il numero 12 ti assomiglia) S. Rod Serling. R. Abner Biberman. I. Richard Deacon, Paul Newlan,
S. Charles Beaumont. R. Abner Biberman. I. Robert Keith, Milton Seizer, Ted DeCorsia, Burt Conroy.
I. Suzy Parker, Richard Long. Pamela Virginia Gregg, Brooke Hayward, Il robot Robby (sempre da “Il pianeta proi-
Austin, Collin Wilcox. Alan Sues. bito”) è utilizzato per sostituire gli impiegati
In una società del futuro tutti sono sottoposti a Un miliardario prima di morire costringe i umani di un negozio.
un trattamento che rende perfetti ma identici. suoi familiari a portare delle maschere che
rivelino la loro personalità. Come Wander With Me
Black Leather Jackets (Vieni via con me)
(Giacche di pelle nera) I Am The Night - Color Me Black S. Tony Wilson. R. Dick Donner.
S. Earl Hamner Jr. R. Joseph Newman. (Io sono la notte: colorami di nero) I. Gary Crosby, Bonnie Beacher, Hank
I. Lee Kinsolving. Shelly Fabares, S. Rod Serling.: R. Abner Biberman. Patterson, John Bolt.
Michael Forester, Tons Gilleran, I. Michael Constantine, Paul Fix, George Un famoso cantante ruba una canzone a un
Denver Pyle, Irene Harvey, Michael Conrad. Lindsey, Terry Becker, Ivan Dixon. collega. Subirà una sorte funesta.
Gli extraterrestri tentano di conquistare la Un giovane sta per essere giustiziato per
Terra, ma uno di loro si innamora. l’omicidio di un razzista, ma il sole non The Fear (La paura)
sorge mai. S. Rod Serling. R. Ted Post.
Night Call I. Hazel Court, Mark Richman.
(Chiamata notturna) Cesar and Me Una donna e un soldato scoprono un extra-
S. Richard Matheson. R. Jacques Tourneur. (Io e Cesar) terrestre in un parco californiano.
I. Gladys Cooper, Nora Marlowe, S. Rod Serling. R. Don Weiss.
Martine Barlett. I. Jackie Cooper, Suzanne Cupito, Olen Soule. The Bewitchin’ Pool
Una vecchia è terrorizzata da una serie di Un ventriloquo di scarso successo segue i (La piscina stregata)
telefonate che provengono dal cimitero. consigli del suo pupazzo. S. Earl Hamner Jr.
R. Joseph Newman.
From Agnes - With Love Sounds and Silence I. MaryBadham, Tim Stafford, Kim Hector,
(Da Agnese, con amore) (Suoni e silenzi) Tod Andrews, Dee Hartford.
S. Barney Scofield. R. Dick Donner. S. A.T. Strassfield. R. Robert Butler. Due bambini trascurati dai genitori fuggono
I. Wally Cox, Ralph Taeger, Sue Randall, I. John McGiver, Penny Singleton, in un’altra dimensione.

Il lungo domani
Ingmar Bergman

«Una regia affonda le sue radici attraverso


il tempo dei sogni. Mi piace che riposino in
una stanza segreta dell’anima. Fantasmi,
demoni e altri esseri senza nome e
senza dimora mi hanno circondato fin
dall’infanzia».
Ingmar Bergman
A poco tempo dalla scomparsa del regista Igmar Bergman, il Fantafestival
vuole rendere omaggio al Maestro svedese che era già stato protagonista di
un’importante sezione del nostro Festival, dedicata al “cinema e il sogno”.
Famoso per capolavori come Il posto delle fragole, Il volto, Il Settimo
Sigillo, che in particolare sarà inserito nel programma del Fantafestival ‘07,
il regista aveva realizzato oltre 40 film nella sua lunga carriera ed era con-
siderato una delle personalità più eminenti nel panorama cinematografico
mondiale.
Dal 1944 condusse una carriera parallela, teatrale e cinematografica, otte-
nendo fama internazionale con il cinema ma rimanendo legato in modo
particolare al teatro. La sua prima pellicola, Crisi, è del 1945, ma il successo
arrivò nel 1956 con Il settimo sigillo che ottenne diversi riconoscimenti oltre
al premio speciale al Festival di Cannes. Arrivarono poi l’Orso d’Oro al
Festival di Berlino e il premio della critica al Festival di Venezia per Il posto
delle fragole (1957).
Successivamente Alle soglie della vita e Il volto gli valsero il premio per la
miglior regia rispettivamente a Cannes e a Venezia, mentre nel 1960 La
fontana della vergine gli fece ottenere il suo primo Oscar.
Il nome di Bergman è legato anche a Sussurri e grida (1972), Scene da un
matrimonio (1974) e Sinfonia d’autunno (1978).
Nel 1982, dopo quarant’anni di attività, Bergman decise di abbandonare
improvvisamente il cinema, per dedicarsi al teatro e alla televisione. Fu quel-
lo l’anno del suo ultimo film per il grande schermo, Fanny e Alexander, nato
originariamente per la televisione, e ispirato sontuosamente alla sua infanzia
e alla sua passione per lo spettacolo. La pellicola vinse quattro Oscar, com-
preso quello per la regia, il terzo della carriera del maestro svedese.
Nel 2003 girò Sarabanda, il seguito di Scene da un matrimonio, e sul set
disse: “Questo è il mio ultimo film”. E stavolta lo fu veramente. Nel gennaio
2005 Bergman ricevette il Premio Federico Fellini per l’eccellenza cinema-
tografica.
Siamo lieti di pubblicare in questa edizione del catalogo della XXVII edizio-
ne del Fantafestival il bel saggio che Ettore Zocaro gli ha dedicato.
il “cinema del sogno” di Ingmar Bergman
di Ettore Zocaro

La massima di Charles Fisher che dice “ogni notte della propensio­ne, a sette anni, per la menzogna e la fantasia, tan-
nostra vita i sogni ci offrono la possibilità di impazzire in to da spingere la mam­ma a consultare un pediatra affinché
maniera tranquilla e beata… può essere applicata al cine- frenasse in tempo ogni tipo di esage­rata immaginazione, im-
ma di Ingmar Bergman”. parando a distinguerle dalla realtà.

La potenza visiva e la facoltà di passare con naturalezza dal- “Privilegio dell’infanzia-scrive Bergman-è il muoversi senza
le dimensioni della realtà a quelle del sogno fanno del gran- impe­dimenti tra magia e pappa quotidiana, tra terrore scon-
de regista drammatico e cinematografico svedese (nato a finato e gioia esplo­siva. Non c’erano limiti al di fuori delle
Stoccolma il 14 luglio 1918) un proibizioni e delle regole, e queste
grande visionario. erano simili a ombre, il più delle volte
Tutti i suoi film, in piccola o gran- incomprensibili.
de misura, rientrano nei quattro Per esempio non capivo il tempo:
modelli classici del racconto: il “devi imparare una buona volta a fare
racconto “subreale”, che sem- attenzione al tempo, hai ricevuto un
bra scaturire da fonti istintive orologio, hai imparato a leggere l’oro­
profonde, il racconto “reale”, logio”. Eppure il tempo non esisteva.
che mantiene commercio stretto Arrivavo in ritardo a scuola, arrivavo
con il mondo della veglia, il rac- in ritardo a tavola. Passeggiavo sere-
conto “surreale” che trasforma no nel parco dell’ospedale. osserva-
la realtà secondo dati metaforici vo e fantasticavo, il tempo si ferma-
forse interpretabili, e il modello va finché qualcosa mi ricordava che
“irreale”, dove predomina l’ela- dove­vo aver fame, e poi erano sce-
borazione fantastica. nate. Era difficile distinguere la fan-
Non inganni la lugubre intensa tasia da quello che era considerato
tragicità e il realismo corruccia- reale. Se mi sforzavo potevo magari
to di cer­te sue opere, quel che costringere la realtà a mantenermi
conta, nei suoi intrecci narrativi, reale, ma c’erano per esempio i fan-
poggiati su temi fondamenta- tasmi e gli spiriti”.
li quali l’amore, la religione, la Nel leggere la sua autobiografia, si è
morte, è la conoscenza di sé colpiti dalla felicità con cui descri­ve
stessi, cioè lo scavo delle fonti intime dell’immaginario in- l’apparizione del primo proiettore della sua vita, nella notte
conscio. Infelice fin dalla nascita, figlio di un pastore e di di Natale. Quel proiettore, insieme al teatro delle marionette
una madre insoddisfatta del proprio matrimonio, nevrotico e delle ombre cinesi, furono gli strumenti che lo stimolarono
al punto da somatizzare ogni malanno, è stato sempre inse- e lo portarono alla Grande Finzione del Cinema: “all’illu­sione
guito da demoni e fantasmi. progettata fin nei minimi dettagli, specchio di una realtà che
Nella sua autobiografia La lanterna magica rileva la sua quanto più è vissuta tanto più appare illusoria”.
Gli elementi dell’infanzia di Bergman sono magnificamente di terrore metafisico, di horror vacui in un universo che vol-
riverberati nel film della maturità Fanny e Alexander. Più che ge alla fine e dove soltanto una compagnia di comici vaganti
mai in questo caso vale la sua tesi che “quando il film non è sembra immune dalla peste dell’anima scatenata da un Dio
documento, è sogno”. Tema ricorrente, che il regista svedese imperscrutabile. Bergman, come Dreyer (altro scandinavo i
così sintetizza: “Per tutta la mia vita ho bussato alla porta dei cui film metafisici meriterebbero una “rivisitazione” del tutto
sogni. Solo qualche volta sono riuscito a intrufolar­mi dentro. particolare), è un poeta occulto, in grado di introdurre il suo
Nessun’altra arte come il cinema, del resto, va direttamente ai discorso in un blocco omogeneo di fatti e di simboli, tra allu-
nostri sentimenti, allo spazio crepuscolare nel profondo della cinazioni e fantasie.
nostra ani­ma, sfiorando soltanto la nostra coscienza diurna”. “Le campane della chiesa avevano cessato di suonare: ero
Le volte in cui ha fatto sul serio in questo senso, è stato il frut- rimasto solo con la bara rovesciata e in parte sfondata. Spinto
to delle sue visioni, da cui ha tratto i suoi film migliori. “Vidi”- da una curiosità, mi avvicinai. Fuori dalle tavole spezzate spor-
dice, ad esempio, di Sussurri e grida-“una stanza rossa con geva una mano. Quando mi chinai, la mano morta mi afferrò
tre donne che discorrevano. Non sapevo cosa dicessero, ma per un braccio e mi tirò verso la bara con una forza enorme.
quella visione mi ha ossessionato finché non ho potuto co- Cercai di resistere, lottando disperatamente mentre il cada-
struirle intorno una storia”. vere si alzava lentamente. Era un uomo in abito da cerimonia,
Per la sua brevità e bellezza l’estate scandinava viene cele- Con orrore constatai che il cadavere ero io stesso. In questo
brata nei film di Bergman non come una stagione ma come momento di orrore insensato, mi svegliai e mi alzai a sedere
una apparizione mitica ver­so la quale confluiscono i deside- sul letto. Chiusi gli occhi, e mor­morai delle parole, parole reali
ri, le superstizioni, le fantasie degli uomi­ni. Si carica nel suo da contrapporre a quel sogno, a tutti i sogni penosi e spaven-
viaggio di molteplici significati, ed è logico-come osserva Tino tevoli che mi hanno ossessionato in questi ultimi anni”.
Ranieri in “Ingmar Bergman” (“Castoro Cinema”)-“che si tra- È il magnifico momento iniziale de Il posto delle fragole. Nes-
sformi a un certo punto, insensibilmente, in una entità fatale e sun film del genere “horror” ha saputo descrivere meglio la
distri­butrice, destinata a muovere senza errori i fili della vita e paura esistenziale del­l’uomo. Non per niente dietro Bergman
a passare sorri­dendo, dopo avere amministrato una graziosa c’è sempre il suo grande conna­zionale August Strindberg, in
giustizia che resterà tale almeno fino alla ventura estate. Una particolare quello della “Sonata dei fanta­smi”, l’autore che
giustizia semiseria, fondata su un solo, canzonatorio segreto, egli ha studiato e ristudiato, messo in scena un’infinità di vol-
quello di velare il nostro presente capriccio di una luce di ma- te, da cui è stato profondamente influenzato. Un’opera con le
gia, quindi di possibile eternità”. caden­ze dell’autobiografia in cui rivisita la giovinezza dall’alto
La pluralità e gli eclettismi degli interessi bergmaniani spazia- della vecchiez­za, come dalla cima di una nevosa montagna
no dai temi della vita privata e sociale a quelli della metafisica incantata, fatta di squallide e spettrali strade deserte, di edifi-
e metapsichica: i giovani di fronte al mondo degli adulti e alla ci che sembrano curvarsi sull’uomo e sfio­rarlo con l’ala della
società, il paradiso perduto dell’infanzia, la vita e la morte, morte, in un insieme di poesia e di macabro, Ma cos’è Il posto
l’assurdità dell’esistenza, i problemi del matrimonio (o della delle fragole nella fantasia bergmaniana? Un luogo, ideale, il
coppia), la solitudine, il viaggio. Spesso tali temi sono con- boschetto dell’accaduto, dei bilanci, una tappa della vita che
temporaneamente presenti, a volte sovrapposti o intreccia- vede concen­trare in tutt’uno illusioni e decadenze. Un “verso
ti fra loro. E la conseguenza, a detta dello stesso Bergman, Damasco” di diverso conio.
di uno nato e cresciuto in una casa parrocchiale, a Uppsala, È evidente in questo film (da molti considerato il capolavoro
dove si acquista una precoce familiarità con la vita e con la del regista svedese per l’accostamento dei motivi-chiave del-
morte, e che (dato che il padre celebrava funerali, matrimoni le sue ispirazioni più fre­quentate) una pacata esposizione dì
e battesimi) assai presto fece la conoscenza del diavolo, al carattere naturalistico, da un lato, una sorta di vaneggiamen-
punto da sentire nella sua mente infantile di personificarlo. to onirico, quasi espressionistico, dall’altro, un andamento
L’emozione religiosa, il sentimento religioso, è qualcosa di cui narrativo di fiaba drammatica, La memoria degli anni tardi si
si è liberato presto, gli è rimasto come problema di tipo intel- intreccia a quella degli anni verdi come per un passaggio di
lettuale, come rapporto tra la mente e l’intuizione. Gli è rima- consegne, segno di una parabola ineluttabile. “Non so come
sto una specie di incubo ossessivo, quel “qualcosa che deve avvenne”-dice il vecchio lsak-“ma la chiara realtà del giorno
succedere ma non sappiamo che cosa”, che è la materia de sfumò in immagini di sogno. Non so nemmeno se fu un so-
Il settimo sigillo, potente e metaforica storia sulla peste nera gno, o non piuttosto dei ricordi che emersero con la forza di
del Medio Evo con cui si allude (ma senza farlo trasparire in eventi reali. Non so nemmeno come cominciò, ma credo fu
modo premeditato) alla bomba atomica e ad altre esperienze quando udii quel suono di pianoforte... “,
analoghe del nostro tempo. Si tratta di personaggi, quelli di Bergman, uomini e donne
La linea in cui Il settimo sigillo si muove appartiene alle sug- che credono ancora alle saghe allucinanti, ai fantasmi, agli
gestioni fantastiche che possono venire dalla pittura e dalla spiritelli maligni che si nascondono tra gli abeti, che ritrovano
musica (i Carmina burana di Orff, (Il cavaliere, la morte e il dia- cosiì alimento per la loro immagi­nazione. Fa dire a un per-
volo di Durer) e, in quanto a significati, vi è un richiamo alla sonaggio: “È possibile che Dio sia nel mare. È possibile che
simbologia del Trecento, e all’Apocalis­se. sia nella mano del bambino che costruisce il suo castello di
Violente scene di fanatismo religioso, processioni di flagellan- sabbia. Forse Egli si trova nell’aria e nella luce”.
ti uomini e donne, sadiche, prediche di frati, barbari roghi di Il suo senso fantastico è etico, come in Luci d’inverno nel qua-
streghe e frati eccitati alle aberrazioni religiose. Una lezione le invita a rintracciare nel fondo della coscienza il segno della
divina presenza, un invito espresso con voce ferma, rigoro- meno medioevale degli interni. Per avere un’idea della fun-
sa, sconcertante. Esso sembra scatu­rire da una dimensione zionalità dell’immaginario bergmaniano basterebbe pensare
metafisica. Percepisce così l’esigenza di una spie­gazione alla cornice di questo film, arcaicizzata come un arazz­o con
definitiva, i suoi personaggi si collocano su un’isola, su una alberi, prati, polli, rospi, civette, usignoli e altre cose. Per ave-
desol­ata landa, o in una città sconosciuta. re una ulteriore prova di questo stile, che a volte dà l’impres-
Le risposte che ricava sono balenant­i e sconvolgenti, manife- sione di un “sogno sognato”, si ricordi Alle soglie della vita
stazione della crisi, della rottura, della dispera­zione, Ma dopo con il suo bianco e nero di straordinaria limpidezza: letti e
tutte le esperienze e i fallimenti si acuisce nell’uomo il segno pareti candide, luce diffusa e violentissima, tutte bionde le
del suo mistero. In Come in uno specchio una giovane donna interpreti. Attraverso il rigoroso contrappunto tra l’astrazione
è devastata dalla follia, nel suo delirio ha identificato un ragno della scenografia e della fotografia e il puntiglioso realismo
immondo che vuole possederla: forse è l’immagine stessa di dell’attenzione e dei gesti, lo spettatore è veramente portato
Dio, costi quel che costi. “alle soglie della vita”, alla riflessione sui grandi momenti del-
Il realismo magico di Bergman ha un suo momento di grande l’esistenza umana. Un contrasto ottenuto grazie alla scrittura
grazia con Il volto, affresco in costume su una compagnia di scenica perseguita con insolita maestria.
illusionisti di provincia, visto come un mosaico di referenti, Ne Il silenzio ci si muove in una terra indefinita, una nazione
con una denuncia in più, data dall’incantesimo dell’uomo misteriosa. Il segno che le immagini ci danno è suggestivo e
(simile a un prestigiatore) che si nasconde dietro il manto indecifrabile al tempo stesso. Treni solitari, piazze gotiche,
di un mago. L’argomento è l’occultismo. Sono in scena alberghi antichi di vetro e velluto con quadri di Rubens lungo i
attori e clowns (costante in Bergman il ricondursi al circo, corridoi. Forse è il più visionario film di Bergman; una visiona-
alla elettrizzante fascinazione che lo colpì da bambino). È rietà cupa e apocalittica calata in un paese imprecisato, dove
un’opera che vede un incontro acceso tra razionalismo e la parte narrativa è costituita da una materia volutamente
irrazionalismo: un “manifesto” lirico e baroccheggiante sulla traumatizzante. Due donne e un bambino, che tornano a casa
funzione della “finzione”, sui confini labilissimi che separano dalla villeggiatura, sono costrette a fermarsi in un albergo di
la maschera dal volto. una città i cui abitanti parlano una lingua incomprensibile. Il
Bellissima, a questo proposito, la sequenza in cui i due guit- tutto comincia e finisce in uno scompartimento ferroviario.
ti protagoni­ti quasi si identificano con le immagini proiettate Quel che avviene ai personaggi, in un’atmosfera rarefatta, ha
sulla lanterna magica. Si può dire che vi siano concentrate il sapore di un dramma fantomatico. Diversi simboli sconfi-
le possibilità “illusionistiche” del cinema, denso di simboli, di nano nell’espressionismo e nel surrealismo: l’apparizione di
trucchi visivi, di colpi di scena, di sdoppia­menti, Da una parte alcuni orridi nani come creature dell’inconscio, la guerra rap-
un idealistico dottor Vogler, che esercita la medicina secon- presentata nel suo aspetto più temibile (per un bambino): il
do i principi piuttosto dubbi, dall’altra parte, un mago meno carro amato. Un gioco di metafore, di indicazioni allegoriche,
idealis­tico, che esercita ogni sorta di trucchi secondo ricette che limita il linguaggio parlato per assumere la forma di un
da lui stesso inventate. contrappunto drammatico, tra i più inquietanti per il succe-
Una leggenda trecentesca, La figlia di Tore Vange, gli sug- dersi di “mostri” mai tanto scomodi e numerosi.
gerisce La fontana della vergine. Ancora una volta l’oscilla- Il motivo della guerra, raffigurato ne Il silenzio come un “to-
zione pendolare tra realt­à e assoluto (si pensi alla lanterna tem” terribile che può entrare con fragore fin sotto l’uscio di
che dondola nell’emblematico finale de Il volto) è ricca di casa, è ripreso ne La vergogna che, come Il settimo sigillo,
infiniti segreti. Bergman dichiara di trovare in un’e­poca così si presenta sotto forma di apologo. Il conflitto di cui parla è
remota motivi di fascino, una distanziazione. Si tratta di un puramente immaginario. Forse è una guerra civile (o la guerra
grande gioco della fantasia con avvenimenti emotivamente nel Vietnam, data l’epoca della sua realizzazione) che coin-
forti che han­no il loro perno nel miracolo finale di una sor- volge direttamente la Svezia e ne simboleggia il lato tragico
gente, segno di purezza divi­na dopo le violenze drammati- soprattutto come disastro morale. La crudeltà bellica, con
che sparse lungo il racconto. Si tratta questa volta di una tutte le sue conseguenze, irrompe in un universo d’amore.
soluzione mistica che spezza l’equilibrio instabile fra razio­ Tutto ciò, come sempre in Bergman, è soltanto un brutto so-
nalismo e metafisica di altri film. gno. L’azione è collocata in un’isola lontana, dove la paura
Ma qualsiasi sia l’argomento che a affronta, le sue immagi- può infrangere, sia pure con i suoi echi che arrivano da molto
ni non smenti­scono mai uno stile enigmatico, il desiderio di distante, qualsiasi solitudine.
aprire dei varchi in un mondo che non conosciamo, che ab- Una coppia che in tempi normali poteva ritenersi armonio-
biamo l’impressione di inseguire, di afferrare per la coda ma sa, concorde, tutta dedita alle cose belle e sane dell’esi-
che finisce con lo sfuggirci. Fotogrammi rapidi, vividi. enig- stenza, vede la propria anima insidiata. Il disagio assume il
matici in ogni opera, disposti con veloci successioni di inqua­ carattere di un’umiliazione psicologica. In sintesi, “la guerra
drature, specialmente di visi (il fiuto di servirsi spessissimo è una vergogna che spoglia l’uomo d’ogni dono divino e
degli stessi attori, a lui fedeli: un team di rara perfezione, ne razionale, riportandolo nelle tenebre degli istinti. Ma finché
facilita il compito). La fontana della vergine è da questo lato l’uomo ha al fianco una donna che avverte il senso di que-
esemplare, può entrare in una ideale antologia per il nume- sta vergogna, allora un barlume di luce penetra il mondo”.
ro di scene riuscite: la scena dello sgozzamento, la morte Una realtà, questa, rivissuta attraverso la coscienza e i de-
del ragazzo, la corsa nel bosco alla ricerca del cadavere, e liri dei protagonisti. I fantasmi in Bergman possono essere
il bosco, e tutti gli scorci di una campagna che non appare pubblici, la guerra, appunto, e privati.
Fantasmi, quest’ultimi, autobiografici, come lo sono in spe-
cial modo ne L’ora del lupo che vede le ore della notte e un
misterioso diario assumere il peso di una crisi molto per-
sonale. Dramma psicologico su due coniugi che, giunti in
un’isola ospiti di artistocralici castellani, si imbattono nei
ricordi del passato di lui, in quanto incontra la donna amata
molti anni prima. È la molla che fa salire la follia, che riapre
vuoti non colmati, ombre mai del tutto dissolte. Le osses-
sioni di Bergman, non hanno mai fine. “L’ora del lupo - egli
spiega - è l’ora tra la notte e l’alba, l’ora in cui molti muoio-
no, in cui il sonno è più profondo e in cui gli incubi sono più
reali. L’ora in cui gli insonni sono perseguitati dai più risposti
terrori, in cui i fantasmi e i demoni si fanno più possenti. È
anche l’ora in cui molti bambini nascono”.
Probabilmente si tratta dello stesso Lupo della fiaba che lo
tormenta sin dai ragazzo, fin da quando ebbe in regalo una
autentica Lanterna magica con tante incantevoli lastrine a
colori, tra cui una su Cappuccetto rosso che gli fece intuire
il dualismo di Dio e del Diavolo che sarà poi al centro di tutta
la sua opera.
Vi è una sequenza ambientata nel castello che vede i diversi
invitati discutere del demonismo di Mozart. Si discute una
rappresentazione con marionette de Il flauto magico. La
citazione non è causale: in un artista come Bergman ogni
cosa acquista una coerenza di fondo, un gioco di rimandi
da un film all’altro. Di li a poco, girerà un film-opera sul
lavoro del salisburghese, appagando così un vecchio sogno
(dal capolavoro mozartiano era stato colpito quando aveva
dodici anni). Il flauto magico è certamente il film di Bergman
meno conosciuto per il suo carattere teatrale, fedele trascri-
zione del melodramma originale filmato, non senza qualche
imbarazzo, tout-court. Ma in questo incontro, lungamente
atteso e rimuginato dentro, Bergman accentua il tono favoli-
stico, inserendo qua e là squisite notazioni ironiche (gli attori
sollevano cartelli quando stanno per esprimere messaggi
morali, una cantante fuma durante l’intervallo, Sarastro
legge il Parsifal, un genio si diverte con i disegni animati, i
tre bambini salgono al cielo dentro una mongolfiera).
Giustamente la critica ha rilevato che ne risulta una somma
non tanto delle tematiche mozartiane, che sono storia di una
trasfigurazione, quanto bergmaniane: il gusto dell’ ignoto e
dell’inesprimibile, gli intrighi inspiegabili della commedia
umana, la misoginia, la tendenza alla regressione (illusoria)
dell’infanzia, lo stupore (anche questo infantile) per la magia
dello spettacolo, la malinconia.
Qualsiasi soggetto affronti non si stanca mai di porre
domande. Sa di non avere delle risposte ma soltanto flebili
segnali su cui continuare a porre delle congetture. Sa che
esiste una zona luminosa nella coscienza dell’uomo quale
garanzia per il futuro. E non smette mai di interrogarsi.
Se Il flauto magico è la dimostrazione di una visione illumi-
nistica, una festa atemporale e mistica, un omaggio all’eso-
terismo, Il rito, che gira più o meno negli stessi anni, segna
il ritorno a temi più cupi: un kafkiano dibattito-processo tra
attori e magistratura. Nel processo, che vede coinvolti una
compagnia teatrale accusata di rappresentazione oscena,
tornano i motivi de Il volto, la suggestiva contrapposizione
fra realtà e magia, quest’ultima intesa come libertà dell’artista Fanny e Alexander è il primo film di lngmar Bergman con
nella odierna società civile. protago­nisti dei bambini, Fanny e Alexander. appunto, due
Un matrimonio turbato da sogni atroci di guerra e di morte fratellini dagli otto ai dieci anni. L’interesse è nato dall’idea di
è alla base di Passione. Pure qui siamo in un’isola, in quella rappresentare la realtà come la vedono i bambini, sempre ai
zona della solitudine cara a tanti personaggi bergmaniani confini con l’irrealtà. Una famiglia seguita dagli inizi del secolo
riproposta, con accenti meno sinceri di altri film, in un clima ad oggi, con i suoi alti e bassi, le sue gioie e le sue pene, le sue
popolato da misteriose presenze (Che siano mostri invisibili tradizioni e i suoi riti, visti però attraverso l’ottica dei bambini:
germinati dal silenzio? Un sadico si aggira nottetempo: com- ora più dilatati, ora più fantasiosi, sempre un gradino più su
mette atti terribili). Sussurri e grida, a sua volta, dramma in del reale. Bergman definisce Fanny e Alexander una cronaca
costume sulla sofferenza, ambientato agli inizi del secolo, ha di famiglia raccon­tata come una favola. Con un taglio mannia-
la sua valenza nell’uso psicoanalitico del dolore. Un rossocu- no, la storia si accentra sul clan degli Ekdaht di Uppsala, gran
po di diverse tonalità (smorzato, rituale nella sua “scrittura” borghesi e proprietari del teatro locale. Si va dal Natale 1907
interamente in interni) che rappresenta un’ennesimo tributo alla primavera 1909. Alexander è un ragazzo dotato di molta
alla fantasia. predisposizione a sognare ad occhi aperti. Quando, dopo la
Spiega Bergman a proposito di questo film: “Deve trattarsi mor­te del padre, attore e direttore di un teatro cittadino, si ri-
di qualcosa di interiore, perché nell’infanzia mi sono sempre trova in un’altra casa (sua madre si è risposata con il vescovo
immaginato l’interno dell’anima come un’umida membrana Vergerus), non si sente più a suo agio. I due fratellini affronta-
tinta di rosso”. Come in un succedersi di “scatole cinesi”, i no un periodo di denutrizione e sotto l’aridità della situazione
motivi si incastrano fra loro da film a film. vivono esperienze fantastiche. In tal modo il regi­sta ritrova nei
Ne L’immagine allo specchio, la protagonista, approfittando due giovanissimi protagonisti i fremiti della sua infanzia che
del marito negli Stati Uniti e della figlia in un campeggio, torna non ha mai abbandonato.
nella cameretta dove ha vissuto da bambina. Il che segna un Ha detto in un’intervista al tempo della lavorazione: “Nell’in-
involontario precipitare in un mondo di paure e di dolori che fanzia si forma lentamente il nostro carattere. Ma subito que-
aveva dimenticato. Bergman le attribuisce sogni strazianti e sto carattere viene represso. I bambini sono sempre creativi.
fantasie autopunitive. Ma la scuola, la famiglia, l’ambiente cercano di mandare tutto
È soltanto quando si muove in una linea strettamente realisti- kaput. In Fanny e Alexander torno a quel tempo, così come
ca che Bergman si smarrisce. l’avrei voluto io”.
L’uovo del serpente, che ha girato in Germania, può consi- E un altro (ed ultimo) capitolo della sua autobiografia imma-
derarsi un clamoroso fallimento artistico. Avrebbe voluto una ginaria, con la riproposta dei motivi conduttori della sua fil-
Berlino di sogno ma poi ha finito con il rinunciarvi. Nell’uscire mografia: le scissioni angosciose tra religione e teatro, vita e
dalla dimensione onirica, che in piccola o grande misura, è morte, felicita e autodistru­zione,
riuscito a far entrare in quasi tutti i suoi film (non a caso è Un ‘ ennesima “sonata di fantasmi”. se vogliamo (disposto in
stato Il sogno di Strindberg l’opera teatrale che ha visto per un lungo racconto, realizzato originariamente a puntate per
prima e che lo ha intrigato di più), è come se avesse spezzato la TV svedese e poi rimontato per la distribuzione cinemato-
il suo filo. “Per tre volte-dice nelle sue memorie - ho cercato grafica), concentrato di visioni evocate tra incubi, crudeltà,
di ricreare la città del mio sogno. La prima volta scrissi un dolcezze, abbandoni, illusioni e gusto dello spettacolo. La
radiodramma intitolato La città, parlava di una metropoli in ricostruzione realistica è subordinata a quel che di visibile
decadenza. Poi feci Il silenzio in cui due sorelle e un bambi- porta con sé la realtà dell’anima.
no capitano in una enorme città in guerra. Per l’ultima volta Ancora una volta è la “lanterna magica” che la fa da padrona,
ripetei il tentativo con L’uovo del serpente. L’insuccesso di forma il simbolo con cui “guardare il mondo”, la stessa de-
quest’opera dipese dall’aver chiamato quella città Berlino, scritta nell’autobiogra­fia reale. “Alexander può vederla chia-
dall’aver fissa­to il tempo al 1920. Fu imprudente e sciocco. ramente sul tavolo pieghevole al centro della stanza. Posa
Se avessi ricreato la Città del mio sogno, la città che non esi- le mani su quello strano apparecchio alto e sotti­le che ter-
ste eppure si manifesta con i suoi contorni, il suo odore, il mina in un piccolo camino. Apre uno sportello nella scatola
suo rumore, se avessi ricreato “quella” città mi sarei mosso in sotto il camino e estrae un lume a petrolio: solleva il vetro
libertà totale e con pieno diritto di cittadinanza”. e accende un fiammi­fero. Adesso il lucignolo risplende con
Altri film, prima della “esplosione” finale dì Fanny e Alexander, una luce forte e fiammante... Siste­ma l’apparecchio in modo
dis­seppellimento poetico di lontani simulacri, prosegue alla che l’obiettivo sia diretto verso la tappezzeria chiara. Ecco il
ricerca sulla coppia con Scene da un matrimonio e Sinfonia cerchio magico, gira una piccola vite della lente e così i con­
d’autunno. In Un mondo di marionette ripropone un mondo torni del cerchio diventano nettissimi. Le mani gli tremano
claustrofobico che gli è caro (lo ha dimostrato in Sussurri e per l’eccitazio­ne, il cuore gli batte talmente forte che tutta la
grida), con personaggi confinati in una prigione senza uscite, casa sembra doversi ri­svegliare”,
mutati come automi in un universo senza porte né finestre. Fanny e Alexander si chiude con la decisione di portare in
Il regista scende negli abissi della coscienza, incontra figure scena Il sogno (un rovello di Bergman, l’ha messo in sce-
che non sentono più, non si cercano. Azzarda (con risultati ar- na quattro o cinque vol­te). Le ultime parole del film dicono
tistici discutibi­li) il rovesciamento della sua ricerca, La fanta-
“tutto può accadere, tutto è possibile e verosimile. Tempo
sia non serve più: gli uomini sono come murati vivi e scorticati
e spazio non esistono. In un impercettibile attimo di verità
come per un’estrema partita a scac­chi.
l’immaginazione produce il suo filo e tesse nuovi disegni... “. Si rivedono cosi la baia de Il posto delle fragole, il salotto di
Potrebbe essere (come in effetti lo era) la chiusa logica di tut- Fanny e Alexander.
ta la carriera bergmaniana, ma quasi a sorpresa, vi ha voluto In tal modo il celebre testo strindberghiano si conferma
aggiungere con Dopo la prova una specie di codicillo. Nel miniera ine­sauribile di suggestioni, offre così l’occasione a
Bergman di rivisitare il suo passato, con il distacco che gli
piazzare la macchina da presa dietro le quinte di un teatro,
viene dalla maturità e dalla determina­zione annunciata uffi-
proprio mentre si prepara l’allestimento di Strindberg, fissa
cialmente, e mantenuta di porre fine, almeno cinematogra-
i termini del rapporto finzione e vita, gioco e trasfigurazione, ficamente, ai suoi tormenti. Dopo la prova è l’ultimo atto del
facen­done un apologo dell’esistenza, del tempo che passa, suo itinerario filmico, con l’impegno di proseguire soltanto
delle illusioni che svaniscono, della pietà che resta. Bergman nella sua attività teatrale che si è sviluppata, fin dall’inizio,
si ripercorre e si ripensa. parallelamente ai suoi impegni con la macchina da presa.
Dopo una prova de Il sogno il regista Henrik si trattiene sul Il palcoscenico l’ha affrontato con grande passione (Strin-
palcosce­nico di fronte alla platea vuota, un silenzio che at- dberg è naturalmente l’autore con cui ha avuto più dimesti-
tende di riempirsi, come in tutti i teatri, di voci e suoni. Henrik chezza, ma ci sono, fra le pièces teatrali da lui messe in sce-
parla a una giovane attrice che è andata a chiedere lavo- na, in evidenza Ibsen, Shakespeare, Cecov, e il Pirandello di
ro, il regista ricorda nelle fogge Strindberg (ma è lui stes- Sei personaggi).
so Bergman, in quel suo proiettarsi nell’ombra del grande Più volte ha dichiarato che il teatro è in cima ai suoi interessi:
drammatur­go). Mentre parla e spiega, sullo sfondo della “in teatro ‑ dice ‑ mi sento altrettanto creativo quanto nel ci-
scena, una proiezione di dia­positive che accompagna lo nema, e oltre tutto è la mia professione, il mio hobby”. Il suo
svolgersi dell’azione e che hanno lo scopo di evocare spes- cinema va dunque “letto” anche in rapporto al palcoscenico,
so i luoghi della fantasia in cui il sogno ci conduce. Sono non solo perché egli si sia accanitamente posto la “questio-
immagini che alludono al cinema di Bergman con alcune ci- ne Strindberg”, il nocciolo, cioè, di una drammaturgia impie-
tazioni emblematiche, simile a un vecchio album di famiglia. tosa che cerca con secchezza di penetrare negli “inferni”
dei rapporti umani, ma perchè il teatro si è riverberato nello le dell’infanzia, relative alla scoperta della “lanterna magi-
stile di molti suoi film, vi ha acquistato una risonanza del ca”, che abbiamo ritrovato in tanti momenti sullo schermo,
tutto particolare nonostante si sia quasi sempre servito di principalmente in Fanny e Alexander.
soggetti originali. Il suo cinema è un percorso accidentato, Il suo sforzo artistico è consistito nel tentativo di approfon-
fatto di codici e elementi letterari, drammatici, filosofici, fi- dire i temi a lui cari ancora per se stesso e gli altri. Restano
gurativi, religiosi e ideologici, un luogo di confluenze in cui, fuori dalla griglia due film minori ma non meno indicativi:
come abbiamo visto, l’asse portante è l’elemento onirico. L’occhio del diavolo e Persona. Il primo è uno scherzo-luci-
Senza calarsi nel suo sogno privato di sognatore nel quale ferino, un divertisement in cui il titolo è pre­so in prestito da
l’autore chiede indirettamente la partecipazione del nostro un detto irlandese riferito a tutte le volte che una timorata
pensiero e della nostra memoria, i suoi film sarebbero sol- fanciulla cade in tentazione.
tanto esercizi accademici di alta classe. Calato nel settecento, si diverte ad immagi­nare che il diavo-
Privati dei fantasmi, dei demoni e degli altri esseri senza lo vada a cercare per la bisogna addirittura Don Giovanni
nome e senza dimora che lo hanno circondato e seguito Tenorio e lo invia sulla terra con l’incarico preciso di sedurre
fin dall’infanzia, avremo delle storie probabilmente reali ma una giova­ne virtuosa (il lato sorprendente è che smentisce
senza miste­riosità. Segno della loro vitalità è che per Berg- se stesso, si innamora come un ragazzotto romantico della
man ogni film è l’ultimo: un precetto non banale in quanto vittima designata).
si riferisce alla vita vissuta. Per meglio convincerci racconta Il secondo è una “dramatis personae”, con al centro un’attri-
una verità agghiacciante: “Nel Medio Evo talune persone ce che tronca una scena perchè le viene a mancare la parola.
importanti avevano l’abitudine di ­ dormire entro una bara, In clinica si cerca di facilitare la sua ripresa a mezzo di una
per non dimenticare mai il valore di ogni minuto che passa e infermiera che dovrebbe aiutarla nel ritrovare l’articolazione
la vanità dell’esisten­za. verbale. Ma a furia di parlare si confessa, arriva a scabrose
Pur senza ricorrere a un sistema cosi scomodo e radicale io ammissioni, la “comunicazione” diventa un processo di ri-
mi difendo dall’apparente vanità e dalla capricciosa crudel- cerca di identità, un equivoco che assume forme di sgomen-
tà del nostro mestiere per­suadendomi, più a fondo possibi- to e di vampi­rismo.
le, che ogni film è l’ultimo”. Persona è la doppia anima di Bergman, vista nella sua tra-
Quando ha dato alle stampe la sua autobiografia (“Lanterna sparenza. Da una parte, il martellante refrain di domande
magica”, di cui abbiamo gia parlato edita in Italia da Garzan- inequivocabili e assillanti, con parole che colpiscono per la
ti) ha deluso i lettori di questo genere di libri, che speravano sincerità, la linearità psicologica: dall’altra, l’improvviso si-
di trovare “confessioni” di tutta la vita, o chissà cosa. Il re- lenzio, il trauma, il dramma interrotto nel pieno di una rappre-
gista svedese non ha rivelato niente di più di quanto si sa- sentazione. Il tempo si ferma per lasciare le ultime possibilità
pesse. Alcuni episodi (come l’annoiata visita a Hollywood, alla fantasia.
l’incontro a Stoccolma con Greca Garbo nello “studio” dove Le figure di Bergman sono condizionate dal silenzio, da una
la “diva” lavorò con Stiller non aggiungono niente a una ma- solitudine struggente che non è solo geografica (la famosa
teria della quale si sapeva tutto perchè l’autobiografia è già isola di Faro, luogo ideale della mente per cogliere gli echi di
scritta in tutti i suoi film: non c’ è nessuno di essi, anche un mondo più che altro immaginato).
i meno importanti, che sfugga a siffatta per­sonalizzazione. Sono sprofondati nel “sonno”.
Quel che conta sono essenzialmente le pagine iniziali. Quel- La loro veglia è soltanto apparente.
Anteprime
Omaggi
Informativa
28 WEEKS LATER
28 settimane dopo
di Juan Carlos Fresnadillo

G.B. (2007)
Sceneggiatura: Rowan Joffe, Juan Carlos Fresnadillo,
Jesùs Olmo, Enrique Lòpez Lavigne
Fotografia: Enrique Chediak
Musiche: John Murphy
Montaggio: Chris Gill
Scenografia: Mark Tildesley
Costumi: Jane Petrie
Effetti: Lip Sync Post, Rising Sun pict., The Senate Visual effects,
Rainmaker Anim. & Visual effects, Prime Focus, VTR ltd.
Prodotto da: DNA Films, Figment films, Fox Atomic, Koan Films, Sogecine
Interpreti: Robert Carlyle, Emily Beecham, Rose Byrne, Jeremy Renner

Il virus che ha trasformato gli inglesi in zombie sembra


essere stato debellato. Londra è in quarantena controllata
dall’esercito ONU. Ma il ritrovamento di un essere immune
al virus, pur essendone portatore, riporta la popolazione
scampata al contagio sull’orlo di una nuova tragedia.
ASYLUM IL BOSCO FUORI
di Gabriele Albanesi
(Follia)
di David Mackenzie

G.B., Irl. (2005) Italia (2006)


Soggetto: dsal romanzo di Patrick McGrath Sogg. e scenegg.: Gabriele Albanesi
Sceneggiatura: Chrysanthy Balis, Patrick Marber Fotografia: Raoul Torresi, Giovanni Cavallini
Fotografia: Giles Nuttgens Musiche: Filippo Barbieri, Silvio Villa, Federico Bruno
Musiche: Mark Mancina Montaggio: Alessandro Marinelli
Montaggio: Colin Monie, Steven Weisberg Scenografia: Emiliano Maggi
Scenografia: Laurence Dorman Costumi: Eden Embafrash
Costumi: Consolata Boyle Effetti: Sergio Stivaletti
Effetti: Hybrid Enterprises Prodotto da:
Prodotto da: Samson films, Zephyr films, Durata: 85’
Mace Neufeld prod., Seven Arts pict. Interpreti: Daniela Virgilio, Daniele Grassetti,
Durata: 99’ Rino Diana, Santa De Santis, David Pietroni
Interpreti: Natasha Richardson, Ian McKellen,
Marton Csokas, Augustus Jeremiah Lewis
Aurora e Rino, per passare una serata in intimità, si appar-
tano con la loro auto in un posto lontano da occhi indiscreti
La moglie di uno psichiatra conosce uno dei pazienti del ma vengono aggrediti da un gruppo di teppisti con pes-
marito, rinchiuso in una casa di cura di massima sicurezza sime intenzioni. In loro soccorso giungono fortunatamente
nri dintorni di Londra. Tra loro esplode una passione che li Antonio e Clara che, dopo averli salvati dall’aggressione,
porterà alla catastroge. invitano i due ragazzi a casa loro. Tuttavia anche i due
coniugi si trasformeranno da salvatori in aguzzini...
DARK RESURRECTION GHOST SON
di Lamberto Bava
di Darren Aronofsky

Scritto e diretto da Angelo Licata


Prodotto da Davide Bigazzi e Angelo Licata Gb., It., Sp., S.Afr. (2005)
Sogg.e scen: Lamberto Bava, Silvia Ranfagni
Cast: (in ordine casuale) Marcella Braga, Lee Maurizio Zuppa, Fotografia: Giovanni canevari
Giuseppe Licata, Elisa Werneck, Grazia Ogulin, Angelo Bigazzi, Musiche: Paolo Vivaldi
Andrea Buccella, Fabry “Robocop”, Giulia Licata, Rebecca Mauri, Montaggio: Raimondo Aiello
Fabrizio Brezzo, Sara Ronco, Isabella Tabarini, Amedeo Tecchio, Scenografia: Davide Bassan
Yuri Abietti, Angelo Licata, Diego Marangon, Simone Casile, Costumi: Michela Marino
Romano Pini, Carmen Caci, Sciara, Beghello Effetti: Bruno Albi Marini, Wonderlab
Prodotto da: C.R.C, Ghost son film ltd., Movieworld, Star.
con la partecipazione straordinaria di: Durata: 96’
Riccardo Leto Interpreti: Laura Harring, John Hannah,
Sergio Muniz Pete Postlethwaite, Carolina Cataldi Cassoni, Mosa Kaiser
Enzo Aronica
Fabrizio Rizzolo
Giorgia Wurth Stacey e Mark vivono nella fattoria di lui, in Sud Africa.
Quando Mark muore, Stacey rimane sola in quella desolata
Musiche Originali immensità, anche se ha l’impressione che lui non l’abbia
di Pivio e Aldo De Scalzi
completamente abbandonata. Una notte, Stacey sogna
di fare l’amore con Mark e poco tempo dopo scopre di
essere incinta. Quando nasce il piccolo Martin, la ragazza
Un’antica profezia convince il potente maestro Sorran
inizia a vivere in una dimensione irreale in cui la fantasia si
ad iniziare una ricerca ossessiva di Eron, un luogo mitico
confonde con i ricordi e con il presente.
capace di donare infinita conoscenza al predestinato. Per
colpa della sua ossessione, molti apprendisti muoiono, e
Sorran viene allontanato e apparentemente ucciso dai capi
del suo stesso ordine.
Dopo secoli, egli riappare, come se avesse appreso come
ingannare la morte, e scopre l’ubicazione di Eron, aiutato
da un giovane apprendista e dalle rinvigorite forze imperiali.
Il Maestro Zui Mar e la giovane Hope, su cui aleggia un ter-
ribile segreto, vengono inviati a fermarlo.
Ma il consiglio si guarda bene dallo svelare tutto ciò che
aspetta i due guerrieri, e sul terribile destino che hanno
previsto per loro.
DET SJUNDE INSEGLET
omaggio a (Il settimo sigillo)
Ingmar di Ingmar Bergman

Bergman

Italia (1957)
Sogge. e scen.: Ingmar Bergman
Fotografia: Gunnar Fischer
Musiche: Erik Nordgren
Montaggio: Lennart Wallén
Scenografia: P.A. Lundgren
Costumi: Manne Lindholm
Prodotto da: Svensk Filmindustri
Durata: 95’
Interpreti: Max von Sydow, Bengt Ekerot, Gunnar Björnstrand,
Bibi Andersson, Nils Poppe

Antonius Block, dopo dieci anni di Crociata ritorna in


patria, ma qui trova ad attenderlo la Morte. Ma Antonius, la
cui fede, nei lunghi anni di guerra ha spesso vacillato prima
di aver superato la crisi spirituale che lo travaglia. Propone
alla Morte una partita a scacchi: tra una mossa e l’altra il
cavaliere continua il viaggio verso il suo castello durante
il quale Antonius si rende conto delle desolate condizioni
della Svezia: infuria la peste nera, e la popolazione impaz-
zita si abbandona ad ogni eccesso.
Ma Antonius conosce una famiglia di attori girovaghi,
padre, madre ed un bimbo. Nella loro serenità sembra-
no estranei alla tragedia. Antonius fatalmente perde
la partita con la Morte, ma fa in tempo ad allontanarla
dall’innocente famiglia. Rasserenato si può affidare alla
misericordia divina.
omaggio a A NIGHTMARE ON ELM STREET

Robert
(Nightmare - Dal profondo della Notte)
di Wes Craven

Englund

USA (1987)
Sogg. e scenegg.: Wes Craven
Fotografia: Jacques Haitkin
Musiche: Charles Bernstein
Montaggio: Rick Shaine
Scenografia: Gregg Fonseca
Effetti: Jim Doyle
Prodotto da: New Line
Durata: 88’
Interpreti: Robert Englund, John Saxon, Johnny Depp,
Amanda Wyss, Heather Langenkamp, Ronee Blakley

Tina viene assalita da un mostruoso individuo che tenta di


ucciderla con la sua “mano” munita di lame affilate. Ma è
solo di un tremendo sogno.
Ma un sogno che diventa reale: Tina viene dilaniata sotto gli
occhi del suo ragazzo.
Anche Nancy, la migliore amica di Tina, continua ad avere
incubi nei quali fa la stessa fine orribile dell’amica. Ma
capisce che il mostro è in realtà la meterializzazione di uno
psicopatico che è stato linciato dai genitori di alcuni bambini
da lui uccisi.
Nancy riesce a sconfiggere l’ incubo ed a salvare i suoi amici.
La vittoria è però momentanea: Nightmare continua....
THE MANGLER
(The Mangler – La macchina infernale)
di Tobe Hooper

USA (1995)
Soggetto: dal romanzo di Stephen King
Sceneggiatura: Peter Welbeck, Stephen Brooks,
Tobe Hooper
Musiche: Barrington Pheloung
Montaggio: David Heitner
Scenografia: David Barkman
Effetti: Stephen Brooks
Prodotto da: Distant Horizon E Filmex Production,
Allied Film Prod.
Durata: 94’
Interpreti: Robert Englund, Ashley Hayden, Vera Blacker,
Lisa Morris, Vanessa Pike, Jeremy Crutchley

In una lugubre lavanderia industriale del Maine c’è una


gigantesca stiratrice che inghiotte un’anziana operaia, ridu-
cendola in poltiglia. L’inchiesta scopre che il mangano è un
totem demoniaco che reclama periodicamente un tributo
di sangue per la continuazione e la trasmissione del potere
capitalistico.
omaggio a MACABRO

Lamberto
di Lamberto Bava

Bava

Italia (1980)
Sogg. e scenegg.: Roberto Gandus, L.Bava,
Antonio Avati, Pupi Avati
Fotografia: Franco Delli Colli
Musiche: Ubaldo Continiello
Montaggio: Piera Gabutti
Prodotto da: A.M.A. film, Medusa
Durata: 90’
Interpreti: Veronica Zinny, Bernice Stegers,
Roberto Posse, Fernando Pannullo, Stanko Molnar

Jane Becker, giovane signora sposata e con due bimbi,


Lucy e Michael, ha un amante con cui s’incontra in un
appartamento, nella casa di un giovane cieco.
Mentre è con l’amante, la figlia Lucy, si vendica dell’infedeltà
della madre affogando il fratellino, poi telefona dicendo che
al bambino è successa una disgrazia.
La donna corre in auto verso casa; ma c’è un incidente e
l’amante muore decapitato.
Jane lascia la famiglia e va a vivere nell’appartamento dove
s’incontrava con l’amante. Lucy le fa spesso visita.
Il cieco padrone di casa, segretamente innamorato di lei, è
insospettito dai gemiti che nottetempo si levano dalla camera
di Jane e da un “freezer” chiuso con tanto di lucchetto…
DEMONI A CENA COL VAMPIRO
di Lamberto Bava (John Old jr.) di Lamberto Bava

Italia (1985) Italia (1985)


Soggetto: Dardano Sacchetti Soggetto: Dardano Sacchetti
Sceneggiatura: Dario Argento, Dardano Sacchetti, Sceneggiatura: Lamberto Bava, Dardano Sacchetti
Lamberto Bava, Franco Ferrini Fotografia: Gianfranco Transunto
Fotografia: Gianlorenzo Battaglia Musiche: Simon Boswell
Musiche: Claudio Simonetti Montaggio: Daniele Alabiso
Montaggio: Piero Bozza Scenografia: Antonello Geleng
Scenografia: Davide Bassan Costumi: Valentina Di Palma
Costumi: Patrizia Massaia, Marina Malavasi Effetti: Angelo Mattei, Sergio Stivaletti
Effetti: Angelo Mattei, Sergio Stivaletti Prodotto da: Lamberto bava per Dania film, Devon film, Rete Italia
Prodotto da: Titanus, Mondadori video Durata: 92’
Durata: 89’ Interpreti: George Hilton, Isabel Russinova, Riccardo Rossi, Patrizia
Interpreti: Urbano Barberini, Natasha Hovey, Pellegrino, Valeria Milillo, Yvonne Sciò, Daniele Aldrovandi
Karl Zinny, Fiore Argento, Bobby Rhodes, Michele Soavi
Negli anni ‘30, una troupe cinematografica dissotterra, in
In un cinema di Berlino si proietta un film dell’orrore del Mesopotamia, un vampiro “morto” da più di mille anni. Anni
quale è protagonista una maschera maligna. Ma una copia dopo Jurek, il vampiro, è diventato un famoso regista di film
della maschera è esposta nell’atrio del cinema. Una ragazza horror. Quattro giovani, aspiranti ad una parte mel suo pros-
se la applica al viso, graffiandosi. Il sangue non smette di simo film vengono invitati per passare una serata a casa
uscire e la ragazza si trasforma in una creatura mostruosa e sua, ma a cena il vampiro rivela loro la sua vera natura e la
feroce. Tutti gli spettatore saranno contagiati. Ed il virus ha ragione per cui essi sono stati invitati...
ormai conquistato la città, in preda a violenze e incendi.
informativa ACCION MUTANTE
(Azione mutante)
di Alex de la Iglesia

Fr. Sp. (1993)


Sogg. e scenegg.: Jorge Guerricaechevarría, Álex de la Iglesia
Fotografia: Carles Gusi
Musiche: Juan Carlos Cuello
Montaggio: Pablo Blanco
Costumi: José Luis Arrizabalaga
Prodotto da: Filmauro, Warner Esp., BMG video, Delta video
Durata: 97’
Interpreti: Antonio Resines, Álex Angulo, Frédérique Feder, Juan Viadas,
Enrique San Francisco, Karra Elejalde, Jon Gabella, Rossy de Palma

Ramon Yarritu, capo di un gruppo terrorista composto di


freaks, prepara il rapimento di Patricia Orujo, figlia di un
magnate dell’alimentazione. Alle nozze dell’ereditiera, la
banda compie una strage. Poi partono per Axturias, arido
pianeta, ove Ramon dà appuntamento al padre della
giovane per il pagamento del riscatto. Ma sul pianeta la
banda di andicappati folli trova degli indigeni degli di lei.
Lo scambio è complicato dal fatto che la rapita non vuole
saperne di essere rilasciata...
OPERA THE RING
di Dario Argento di Gore Verbinski

Jap. Usa (2002)

Soggetto: dal romanzo di Koji Suzuki


Sceneggiatura: Ehren  Kruger
Fotografia: Bojan Bazelli
It. (1987)
Musiche: Henning Lohner, Hans Zimmer,
Soggetto: Dario Argento
James Michael Dooley
Sceneggiatura: Franco Ferrini, Dario Argento
Montaggio: Craig Wood
Fotografia: Ronnie Taylor
Scenografia: Tom Duffield
Musiche: Brian Eno, Claudio Simonetti,
Costumi: Julie Weiss
Giuseppe Verdi, Vincenzo Bellini, Giacomo Puccini
Effetti: Burt Dalton, Terry Chapman, Jurgen Heimann,
Montaggio: Franco Fraticelli
Cinnovation Inc. Matte World Digital, Method Studios, Tippett Studio
Scenografia: Davide Bassan, Gianmaurizio Fercioni
Prodotto da: Amblin Entert.; Asmik Ace Entert.; Benderspink;
Costumi: Lia Francesca Morandini
Dream Works Skg; Mcdonald-Parkes, Kuzui Enterprises
Effetti: Renato Agostini, Sergio Stivaletti, Germano Natali
Durata: 110’
Prodotto da: ADC, Cecchi Gori Group, Tiger cin., RAI
Interpreti: Naomi Watts, Martin Henderson, David Dorfman,
Durata: 106
Brian Cox, Jane Alexander, Lindsay Frost,
Interpreti: Cristina Marsillach, Ian Charleson,
Amber Tamblyn, Rachael Bella, Daveigh Chase, Shannon Cochran
Urbano Barberini, Daria Nicolodi, Coralina Tassoni,
Antonella Vitale, Sebastiano Somma

Sembra solo una leggenda metropolitana. Un videotape


con immagini terrificanti: chi lo guarda riceve una tele-
In un teatro lirico, la giovane Betty, cantante di grande fonata che annuncia la sua morte sette giorni dopo. La
talento, è costretta ad assistere agli efferati delitti di un giornalista Rachel Keller è scettica al riguardo, ma quando
maniaco mascherato. Uno stormo di corvi, parte della sce- quattro adolescenti muoiono uno dopo l’altro la sua curi-
nografia, scopre e punisce l’omicida, che però... osità ha il sopravvento...

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