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ROMANTICISMO FILOSOFICO
consiste nel risalto che in alcuni sistemi filosofici si d allintuizione e alla fantasia in contrasto
con quei sistemi che sembrano non conoscere altro organo del vero fuori della fredda ragione, cio
dellintelletto astraente. Senza dubbio, sistemi filosofici che trascurino del tutto le forma intuitive
del conoscere non ce ne possono essere, come non vi ha di quelli che ignorino del tutto le forme
logiche. Ma bene si afferma che il Vico fu filosoficamente un preromantico per la vigorosa difesa
che egli fece della fantasia contro lintellettualismo di Cartesio e di tutta la filosofia del secolo
decimottavo; e bene si chiamano filosofi romantici e lo Schelling e lo Hegel, in contrasto coi
kantiani ortodossi.
cit. in G. Reale D. Antiseri, Il pensiero occidentale dalle origini ad oggi, vol. 3, La Scuola,
Brescia 1983, p. 11). Proprio per questo, lIdealismo la filosofia romantica per eccellenza.
HOLDERLIN - PROGRAMMA DELLIDEALISMO
Unetica. Poich dora in avanti lintera metafisica rientrer nella morale (e di ci Kant con i suoi
due postulati pratici ha dato soltanto un esempio, senza essere in alcun modo esauriente), allora tale
etica non sar altro che un compiuto sistema di tutte le idee oppure il che lo stesso di tutti i
postulati pratici. La prima idea ovviamente la rappresentazione di me stesso come di un essere
assolutamente libero. Insieme lessere libero e autocosciente si produce provenendo dal nulla
un universo intero: questa lunica vera e pensabile creazione dal nulla. Di qui scender nel campo
della fisica: il problema questo: quali alteri deve avere un universo che sia in funzione di un essere
morale? Vorrei finalmente ridare le ali alla nostra fisica, che procede lentamente e attraverso faticosi
esperimenti. []
Dalla natura vengo poi allopera delluomo. Anzitutto lidea dellumanit. Voglio dimostrare che,
poich lo stato qualcosa di meccanico, di esso non c nessuna idea. Chiamiamo idea solo ci che
oggetto della libert. Dobbiamo dunque superare lo stato! Ogni stato infatti necessariamente
tratta uomini liberi come ruote di una macchina; ma questo non lo deve fare, e dunque esso deve
estinguersi. [...] Insieme a ci voglio porre i principi di una storia dellumanit e mettere
completamente a nudo tutte quelle miserabili costruzioni umane che sono lo stato, la costituzione, il
governo, la legislazione. Infine vengono le idee un mondo morale, della divinit, dellimmortalit.
Abbattimento di ogni superstizione; lotta al clericalismo, che ultimamente finge di seguire la
ragione, attraverso la ragione stessa. Libert assoluta di tutti gli spiriti, che portano in s il
mondo intelligibile e non possono cercare Dio e limmortalit al di fuori di s.
Infine lidea che le unisce tutte, lidea della bellezza, prendendo la parola nel suo senso pi alto, in
quello platonico. Sono convinto che il supremo atto della ragione, nel quale essa abbraccia tutte le
idee, un atto estetico, e che verit e bene solo nella bellezza sono intimamente congiunti. Il
filosofo deve possedere tanta forza estetica quanta ne possiede il poeta. Gli uomini privi di senso
estetico sono i nostri filosofi della lettera. La filosofia dello spirito una filosofia estetica. Se si
privi di senso estetico, non si pu essere ingegnosi in nessun campo e neanche sulla storia si pu
argomentare con ingegnosit. Qui deve diventare chiaro di che cosa propriamente sono privi gli
uomini che intendono una idea e abbastanza ingenuamente confessano che, non appena si vada al di
l di tabelle e registri, tutto diventa loro oscuro.
Alla poesia sarebbe attribuita in questo modo una dignit superiore, alla fine essa diventer ci che
era allinizio maestra dellumanit ; non c pi, infatti, filosofia, non c pi storia, solo la
poesia sopravviver tutte le altre scienze ed arti.
Parimenti sentiamo dire cos spesso che la grande massa deve avere una religione sensibile. Anche
il filosofo e non solo la grande massa ne ha bisogno. Monoteismo della ragione e del cuore,
politeismo dellimmaginazione e dellarte: di questo abbiamo bisogno!
Anzitutto parler qui di unidea, che, per quanto ne so, non venuta in mente a nessun uomo:
dobbiamo avere una nuova mitologia, ma questa mitologia deve essere a servizio delle idee, deve
appena iniziato ad essere consapevole della sua forza divinatoria. Quali incommensurabili sviluppi
attendono quella forza, e proprio ora! Mi pare che chi fosse in grado di capire la nostra epoca, ossia
quel grande processo universale di ringiovanimento, quei principi delleterna rivoluzione, dovrebbe
poter riuscire ad afferrare i poli dellumanit, a intendere e a conoscere lagire dei primi uomini,
come il carattere dellet delloro che ancora deve venire. Allora tacerebbero le chiacchiere, luomo
prenderebbe coscienza di ci che egli , e intenderebbe la terra e il sole.
F. Schlegel, Dialogo sulla poesia, trad. di G. Boffi, Rusconi
Novalis
Il saggio La Cristianit o lEuropa (1799), nonostante la sua brevit, un testo molto denso e
complesso, al tempo stesso testo storico, studio filosofico e teologico e opera di poesia. Nella storia
esiste, secondo Novalis, un rapporto particolare fra passato e futuro.- il passato contiene in s i
germi di quello che sar compiuto solo in futuro e quindi lo prefigura. Saper vedere in eventi
passati queste prefigurazioni di eventi futuri, saper cogliere lesistenza di analogie profonde tra
eventi distanti fra loro, andando oltre le apparenze, significa leggere la storia in modo profetico e
rivelarne lintimo progresso verso la libert e la compiutezza.- questo quanto deve fare lo storico,
che chiamato non a registrare oggettivamente i fatti ma ad interpretarli, a porle in relazione fra
loro, a farne emergere il significato profondo. In questa lettura "in profondit" dei fatti della storia
lo storico assistito dal "senso sacro" che ha sede nel cuore delluomo. Grazie al senso sacro
possibile una conoscenza pi approfondita del mondo terreno, che permette di scoprire laspetto
morale delluniverso che come un filo si apre la strada attraverso il mondo delle cose visibili e ne
rivela lordine inferiore, il senso nascosto. Rivelare il senso nascosto degli eventi quanto Novalis
fa in questo saggio. La Cristianit o lEuropa percorre a grandi passi la storia dal Medioevo alla
fine del 700 e caratterizza i periodi storici in base a I la presenza o allassenza del senso sacro. Il
saggio si apre con uno sguardo ai tempi mitici del Medioevo, trasformato quasi in una "et
delloro", in cui il senso sacro era fiorente in modo spontaneo e inconsapevole, per passare poi al
periodo della Riforma protestante, in cui forte il contrasto tra senso sacro e razionalit, tra fede e
sapere. Con la Controriforma sembra tornare un periodo di rinascita del senso sacro, ma
nellepoca dei Lumi e della Rivoluzione francese esso verr offuscato a vantaggio delle facolt
razionali. Novalis coglie, per, al la fine del 700, i segni di un'epoca nuova che sta per nascere e
che proprio in Germania sono particolarmente evidenti. Le ultime pagine del saggio, straordinarie
per la suggestione visionaria che le anima, tracciano il profilo di una nuova et delloro in cui il
senso sacro giunger a pieno e consapevole compimento. I brani proposti presentano
linterpretazione che Novalis offre dellIlluminismo e dellepoca nuova che egli vede giungere.
primo brano rintraccia le origini dellIlluminismo ( lopposizione fra il senso sacro e la ragione. Il
secondo ne illustra le caratteristiche, i limiti e le contraddizioni ( lIlluminismo,). Novalis
abbandona poi lIlluminismo per passare a trattare delle tracce di un'epoca nuova che sta per
nascere (terzo brano: La rinascita del senso sacro in Germania: i segni di un'epoca nuova).Postosi
nella prospettiva di questa nuova epoca, Novalis rivolge infine lo sguardo al1"indietro per cercare
di comprendere, al di l dei limiti e dei difetti dellIlluminismo, la sua funzione storica, offrendo un
esempio di quella lettura profonda dei fatti storici di cui si detto sopra (quarto brano: La
necessit dellIlluminismo per il progresso della storia;.
1. Lopposizione fra il senso sacro e la ragione
La Riforma era stata un segno del tempo. Fu importante per lEuropa intera pur essendo esplosa
pubblicamente solo nella Germania veramente libera. I migliori ingegni di tutte le nazioni erano
diventati segretamente maggiorenni e, ingannandosi nel sentimento della loro vocazione, si
sollevarono con arroganza tanto maggiore pi terreno quanto pi il clero dellumanit europea si
avvicinava al periodo della erudizione trionfante, e il sapere e la fede entravano in un'opposizione
pi marcata. Nella fede si cerc il motivo del ristagno generale e si sper di eliminarlo per mezzo di
un sapere che in quel ristagno si aprisse un varco. Dappertutto il senso sacro sub numerose
persecuzioni nelle forme da lui assunte fino ad allora e nella sua configurazione attuale. Il risultato
del modo di pensare moderno venne chiamato filosofia e le venne attribuito tutto quello che si
opponeva allantico e quindi, soprattutto, ogni idea contro la religione. Quello che inizialmente era
un odio personale nei confronti della fede cattolica si mut, poco alla volta, in odio nei confronti
della Bibbia, della fede cristiana e, infine, addirittura della religione. Ma non basta: lodio nei
confronti della religione si estese, in modo perfettamente naturale e conseguente, a qualunque cosa
fosse oggetto dellentusiasmo, dichiar eresia la fantasia e il sentimento, la moralit e lamore per
larte, il futuro e il passato, colloc con difficolt luomo in cima alla serie degli esseri naturali e
mut linfinita musica creatrice delluniverso nello stridio monotono di un enorme mulino azionato
dalla corrente del caso e in sua balia, un mulino in s, senza costruttore e senza mugnaio, un vero e
proprio perpetuum mobile, un mulino che macina se stesso.
2. LIlluminismo
Un solo entusiasmo fu generosamente lasciato al povero essere umano e reso indispensabile come
pietra del paragone della pi alta cultura per ogni azionista di quest'ultima. Lentusiasmo per questa
splendida, grandiosa filosofia e segnatamente per i suoi sacerdoti e mistagoghi 2. La Francia fu cos
contenta di diventare il grembo e la sede di questa nuova fede che era un miscuglio di puro sapere.
Per quanto in questa nuova Chiesa la poesia fosse tenuta in dispregio, pure esistevano fra loro
alcuni poeti che, per impressionare, facevano ancora ricorso agli antichi ornamenti e ai vecchi lumi,
rischiando per, in questo modo, di accendere il nuovo sistema del mondo con del fuoco vecchio.
Tuttavia membri pi intelligenti sapevano versare subito acqua fredda sugli ascoltatori che gi si
erano scaldati. I membri erano impegnati senza sosta a ripulire la natura, il suolo terrestre, le anime
degli uomini e le scienze dalla poesia, ad eliminare ogni traccia del sacro, a rovinare il ricordo di
tutti gli eventi e gli uomini edificanti servendosi del sarcasmo, e a spogliare il mondo di ogni
ornamento colorato. La luce, per la sua docilit matematica e per la sua sfrontatezza, era diventata
la loro prediletta. Si rallegravano del fatto che essa si lasciasse scomporre pi che per il fatto che
avesse giocato con i colori e cos, dalla luce, chiamarono la loro grande impresa Illuminismo. In
Germania questa impresa fu condotta in modo pi approfondito, si riform listruzione, si cerc di
dare alla vecchia religione un senso moderno, razionale, pi comune, lavandone via
meticolosamente ogni tratto di miracolo e di mistero; si mobilit tutta lerudizione per sbarrare ogni
via di fuga nella storia, dandosi da fare per nobilitare la storia trasformandola in un quadretto di
genere, familiare e morale, domestico e borghese.
Dio fu trasformato in pigro spettatore del grande, commovente spettacolo messo in scena dagli
eruditi, che alla fine doveva offrire un sontuoso rinfresco e complimentarsi solennemente con gli
autori e gli attori. La gente comune veniva i illuminata con vera predilezione e veniva educata a
quel colto entusiasmo; nacque cos una nuova corporazione europea: quella dei filantropi e degli
illuministi. Peccato che la natura, nonostante gli sforzi compiuti per modernizzarla, rimanesse cos
meravigliosa e incomprensibile, cos poetica e infinita. Se, da qualche parte, si sollevava una
vecchia superstizione a proposito di un mondo superiore o altro, subito, da ogni parte, si levava un
gran rumore e, se possibile, la pericolosa scintilla veniva soffocata dalla filosofia e dallarguzia,
eppure la parola d'ordine degli eruditi era tolleranza, e in particolare in Francia sinonimo di
filosofia.
Questa storia dellirreligiosit moderna singolarissima ed la chiave di tutti i giganteschi
fenomeni dellepoca moderna. Essa ha inizio solo in questo secolo e in particolare nella seconda
met, ed in breve tempo assume una dimensione ed una variet che non si possono trascurare; una
seconda Riforma, che fosse pi ampia e pi peculiare, era inevitabile e doveva necessariamente
colpire per primo quel paese che pi era al passo con i tempi e che pi a lungo era rimasto in un
stato di astenia per la mancanza di libert. Da tempo il fuoco ultraterreno si sarebbe fatto largo e
avrebbe reso vani i piani acuti dellIlluminismo se non avessero giocato a loro favore la pressione e
linflusso del mondo. Ma nel momento in cui sorse un conflitto fra gli eruditi e i governi, fra i
nemici della religione e tutta la loro compagnia, ecco che la religione dovette farsi strada come
terzo elemento, determinante e mediatore; e ogni suo amico deve ora riconoscerne e annunciarne
larrivo, qualora esso non dovesse essere ancora sufficientemente evidente. Che sia giunto il tempo
della resurrezione e che proprio quegli eventi che sembravano impedirne la vivificazione e ne
minacciavano il tramonto definitivo, siano diventati i segni pi propizi della sua rigenerazione, tutto
questo non pu affatto esser messo in dubbio da uno spirito dotato di senso della storia. La vera
anarchia lelemento generatore della religione. Dalla distruzione di tutto ci che positivo essa
solleva il suo capo glorioso di nuova fondatrice del mondo. Luomo si leva da solo verso il cielo se
niente pi lo lega, e per primi gli organi superiori si sollevano da soli dalluniforme confusione
generale e dal dissolvimento completo di tutte le disposizioni naturali e le forze delluomo come il
nocciolo originario della configurazione terrena. Lo spirito di Dio aleggia sulle acque e solo ora si
percepisce, nel riflusso dei flutti, un'isola celeste, la dimora degli uomini nuovi, il bacino fluviale
della vita eterna.
3. La rinascita del senso sacro in Germania: i segni di un'epoca nuova
Degli altri Stati europei allinfuori della Germania si pu solo profetizzare che con la pace inizier a
pulsare in loro una nuova, pi alta vita religiosa e presto consumer ogni altro interesse mondano.
In Germania, invece, si possono indicare gi, con assoluta certezza, i segni di un mondo nuovo. La
Germania procede con passo lento ma sicuro, distanziandosi dagli altri Stati europei. Mentre questi
sono occupati in guerre, speculazioni, spirito di parte, il tedesco si avvia a diventare, con grande
diligenza, membro di un'epoca pi alta della cultura e questo progresso gli dar per forza, col passar
del tempo, un grande predominio sugli altri. Nelle arti e nelle scienze si coglie un grande fermento.
Viene sviluppato moltissimo spirito. Si estrae da miniere nuove, non ancora sfruttate.
Mai le scienze furono in mani migliori e destarono perlomeno maggiori aspettative; si va a caccia
degli aspetti pi diversi delle cose, non c' nulla che non venga passato al vaglio, valutato, indagato.
Tutto viene elaborato: gli scrittori diventano pi personali e pi efficaci, ogni vecchio monumento
della storia, ogni arte, ogni scienza trova cultori e viene abbracciata con amore nuovo e resa
feconda. Qui e l si incontrano, spesso acutamente unite, una versatilit senza pari, una profondit
straordinaria, una politezza splendida, conoscenze ampie e una fantasia ricca e robusta. Sembra
risvegliarsi ovunque un presentimento potente dellarbitrio creativo, dellassenza di barriere,
dellinfinita variet, della sacra peculiarit e dellonnicapacit dellumanit interiore. Destatasi dal
sogno mattutino dellinfanzia maldestra, una parte dellumanit mette alla prova le sue giovani
forze con i serpenti che circondano la sua culla e che vogliono impedirle luso delle sue membra.
Ancora non sono altro che accenni, sconnessi e rozzi, ma che allocchio storico rivelano
un'individualit universale, una nuova storia, una nuova umanit, labbraccio pi tenero di una
Chiesa giovane e sorpresa e di un Dio che ama, e lintimo concepimento di un nuovo Messia nelle
sue mille membra insieme. Chi non avverte il dolce pudore di un lieto evento?
4. La necessit dellIlluminismo per il progresso della storia
Adesso siamo abbastanza in alto per rivolgere un sorriso gentile anche a quei tempi passati di cui
sopra si detto, e per riconoscere anche in quelle sorprendenti stoltezze cristallizzazioni notevoli
del materiale della storia. Vogliamo stringere, grati, la mano a quegli eruditi e filosofi; questa follia
infatti si dovette compiere per il bene dei posteri e si dovette far valere la visione scientifica delle
cose. Pi affascinante e variopinta, la poesia, come un'India ricca di ornamenti, si contrappone a
quel freddo e morto Spitzberg3 di quellintelletto da poco. Perch lIndia sia cos calda e splendida,
al centro del globo terrestre, un mare freddo e immobile, morte scogliere, nebbia invece del cielo
stellato e una lunga notte devono renderne i due estremi inospitali. Il significato profondo della
meccanica pesava su questi anacoreti dei deserti dellintelletto; il fascino della prima intuizione li
sopraffece, lantico si vendic su di loro, con un rinnegamento straordinario sacrificarono alla prima
conoscenza di s ci che di pi sacro e bello esiste al mondo, e furono i primi a riconoscere di
nuovo, con lazione, la santit della natura, linfinitudine dellarte, la necessit del sapere, il rispetto