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CAPITOLO 4
LA ROTTA
Premessa
Per risolvere il secondo problema della Navigazione Aerea dobbiamo definire un sistema
convenzionale di orientamento.
Si definisce:
- piano orizzontale, il piano tangente alla Sfera Terrestre Convenzionale nel punto stesso.
- Verticale Vera, la retta che congiunge il centro della Sfera Terrestre Convenzionale con
il punto della superficie e che prosegue allinfinito; la Verticale Vera sempre perpendicolare al piano orizzontale.
Lintersezione del piano orizzontale di un punto con il piano del meridiano passante per il
punto determina una retta orientata nella direzione Nord-Sud Invece, lintersezione del piano orizzontale di un punto con il piano contenente il parallelo passante per lo stesso punto
individua una retta orientata nella direzione cardinale ESTOVEST (E-W).
Sul piano orizzontale passante per un qualsiasi punto della Sfera Terrestre Convenzionale
possono essere determinate quattro direzioni fondamentali chiamate direzioni cardinali.
Le bisettrici degli angoli formati dalle quattro direzioni Cardinali determinano nuove direzioni chiamate direzioni Intercardinali.
Il complesso delle direzioni Cardinali e Intercardinali costituisce la Rosa dei Venti.
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langolo che in ogni suo punto la Rotta forma con la direzione del Nord Vero, si misura
in gradi da 0 a 360 in senso orario a partire dal Nord Vero.
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Per unire due punti sulla superficie terrestre, cos come sul piano, ci sono infinite possibilit
di percorso e solo dopo aver stabilito quale percorrere, si possono misurare lorientamento
e la distanza del percorso che li unisce. Ma tra tutti questi infiniti percorsi, ce ne sono alcuni
che si fanno preferire per alcune loro caratteristiche particolari.
Sul piano, il percorso ottimale rappresentato dal segmento di retta perch riunisce in s
due caratteristiche fondamentali: il percorso pi breve ed anche il pi facile in quanto
mantiene uno stesso orientamento.
Sulla sfera, invece, queste due interessanti caratteristiche sono proprie di due percorsi diversi.
1. ORTODROMIA (Great Circle Track: GC): il minore dei due archi della circonferenza massima che congiunge il punto di partenza con il punto di arrivo. Rappresenta la distanza pi breve tra due punti sulla sfera e taglia i meridiani sotto angoli sempre differenti,
ad eccezione dei casi particolari di percorsi equatoriali o meridiani, nei quali le ortodromie
mantengono con i meridiani angoli costanti, rispettivamente di 90 e di 360. Per un punto
passano infinite ortodromie. Per due punti passa una sola ortodromia. Sono ortodromie particolari quindi lEquatore e i meridiani.
2. LOSSODROMIA (Rhumb Line: RL): quel percorso che passando per il punto di
partenza ed il punto di arrivo taglia tutti i meridiani sotto lo stesso angolo di rotta. una
linea che offre la convessit verso lEquatore e pu essere assimilata ad una spirale che si
avvolge intorno al polo senza mai raggiungerlo, per questo i poli sono punti asintotici per
le lossodromie. pi lunga della corrispondente ortodromia. Per un punto passano infinite lossodromie. Per due punti passa una sola lossodromia. Sono particolari lossodromie
lEquatore, i meridiani e i paralleli.
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Appendice al Capitolo 4
POSIZIONI RELATIVE
Abbiamo visto che ogni punto della terra perfettamente individuato dalla coppia proprie
delle coordinate geografiche, e considerando che navigare significa trasferirsi da un punto ad un altro, interessante fare qualche considerazione sul confronto tra due posizioni
diverse partendo dalle rispettive coordinate.
Le posizioni relative di due punti vengono espresse mediante la DIFFERENZA delle loro
LATITUDINI e la DIFFERENZA delle loro LONGITUDINI.
Si definisce differenza di latitudine ( ), fra due punti della Sfera Terrestre Convenzionale,
langolo al centro sotteso dallarco di meridiano, compreso fra i paralleli dei due punti. Si
misura in gradi da 0 a 180 ed NORD o positiva se il punto di arrivo si trova pi a nord
di quello di partenza; SUD o negativo se il punto di arrivo pi a sud.
La relazione che lo rappresenta :
= B - A
Quando i due punti si trovano in due emisferi diversi la differenza di latitudine si ottiene
sommando i valori assoluti delle latitudini dei due punti.
Si definisce differenza di longitudine () fra due punti della Sfera Terrestre Convenzionale
e langolo al centro sotteso dal pi piccolo arco di Equatore compreso fra i due meridiani
passanti per i due punti. Si misura da 0 a 180 e si indica EST o positivo se il punto di
arrivo pi a EST di quello di partenza, WEST o OVEST o negativo se il punto di arrivo
pi a OVEST dellaltro.
= B - A
Quando i due punti si trovano in due emisferi diversi la differenza di longitudine si ottiene
sommando i valori assoluti delle longitudini dei due punti.
Attenzione!! La differenza di longitudine non pu essere mai maggiore di 180.
Facendo la somma delle due longitudini pu anche succedere che la somma superi 180,
ma in quel caso e rappresentato dallesplementare.
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(casi particolari)
Premettendo che esistono delle relazioni analitiche di trigonometria sferica che permettono
di risolvere sempre questo problema sia per ortodromia che per lossodromia, possiamo
vedere alcuni casi particolari che si possono risolvere attraverso dei calcoli molto semplici.
Quando la rotta lortodromia che unisce i due punti, vale la seguente relazione:
1 di grado = 1 NM
E si possono risolvere i seguenti esercizi:
Esempio 4: Un a/m deve volare da A(28N; 158E) a B(12S; 158E). Determinare le
differenze di latitudine e longitudine che si devono superare, individuare in quale quadrante
orientata la rotta e calcolare la distanza tra i due punti.
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Esempio
Determinare la rotta e la distanza per volare seguendo la lossodromia da A(60S; 013W)
a B(60S; 007E).
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Determinati questi valori e, conoscendo la velocit del nostro aereo (GS) e la distanza (AB)
tra i due punti, si pu semplicemente ricavare il tempo di volo (Flight Time = FT) dalla
seguente semplice relazione:
GS
AB
=
(1)
60
FT
Nota: la velocit che si deve impiegare deve essere quella al suolo (Ground Speed = GS) in
quanto la distanza AB tra i due punti riferita al suolo.
Di seguito, noto il FT e il consumo orario della/m (Fuel Flow = F/F), si pu ricavare il
carburante necessario per il volo (Fuel = F):
F/F
Fuel
60
FT
(2)
Esempio 1
Un a/m deve volare da A (4330N; 1720W) a B (42N; 1720W) mantenendo
GS=180Kts e F/F = 50 Kg/h.
Determinare la TC che deve seguire, il FT (flight time) e il carburante necessario.
Dal confronto delle coordinate dei due punti ricavo le seguenti considerazioni:
- i due punti hanno la stessa longitudine (1720W) pertanto si trovano sullo stesso
meridiano e la TC sar 180 o 360.
- trovo: Dj = j B - j A = 42 - 4330 = - 1 30 (- cio verso SUD) TC = 180
- il meridiano un cerchio massimo, quindi
1 = 1 NM e la distanza AB = 90NM
GS
60
F/F
60
AB
FT
Fuel
FT
180
60
g
50
60
90
FT = 30 minuti
FT
=
Fuel
FT
Fuel = 25 Kg
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Esempio 2
Un a/m per volare da A a B distanti 40NM su una TC = 235 impiega un FT=20 minuti
e consuma 20 Kg di carburante. Se deve arrivare a C distante 100 NM da B lungo la
stessa rotta, quanto tempo impiegher e quanto carburante consumer?
Dalla relazione
GS
60
F/F
60
GS
60
F/F
60
AB
FT
Fuel
FT
BC
FT
Fuel
FT
GS
60
F/F
60
120
60
60
60
40
20
20
20
100
FT
Fuel
50
GS = 120 KTS
F/F = 60 Kg7h
FTBC = 50 minuti
FuelBC = 50 Kg
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CAPITOLO 5
LA PRUA
Un aeroplano (a/m) una macchina munita di propulsori ideata e costruita per muoversi
nellatmosfera.
Ha tre assi di simmetria ortogonali cos denominati:
Longitudinale (asse di rollio = roll)
Trasversale (asse di beccheggio = pitch)
Verticale (asse dimbardata = yaw)
Un a/m riesce a sollevarsi ed a sostenersi in aria grazie allintervento di una forza chiamata
portanza. La portanza la forza responsabile del sostentamento di un aeroplano, poich
si oppone alla forza peso. Solitamente, la portanza si sviluppa sulle ali, ed legata al moto
relativo della/m rispetto allaria.
La sua espressione :
P
1
2
. V2. S. cP
Dove:
la densit dellaria
S la superficie portante
cP il coefficiente di portanza
V la velocit della/m rispetto allaria, determinata dallazione degli elementi propulsori.
Questa velocit dovuta alla spinta, o trazione, dei motori avviene lungo la direzione dellasse longitudinale della/m (asse di rollio).
Questa direzione viene chiamata
PRUA (HEADING)
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CAPITOLO 6
IL TRIANGOLO DEL VENTO
Laeroplano, o aeromobile (a/m), un mezzo di trasporto pi pesante dellaria capace di volare nellatmosfera, utilizzando una forza aerodinamica (portanza), generata grazie al moto
relativo dellaria lungo una superficie fissa (ala). Quindi, la/m vola grazie al moto relativo
rispetto alla massa daria nella quale si trova immerso.
Questo moto determinato generalmente dallazione del (o dei) propulsore che agisce lungo la direzione dellasse longitudinale della/m (asse di rollio) e viene rappresentato dal
vettore velocit allaria TAS (True Air Speed) che ha le seguenti caratteristiche:
- Direzione: asse longitudinale dellaereo
- Verso:
la prua dellaereo (Heading)
- Intensit: espressa in Kts ed legata alle caratteristiche dellaereo ed al livello di
potenza del motore.
Ma, come abbiamo visto, ai fini della Navigazione aerea, della pianificazione di un volo e
del controllo del Traffico aereo, quello che interessa veramente il moto dellaereo rispetto
alla Terra (Course e Ground Speed) parametri che servono per conoscere quali saranno i
punti sorvolati dallaereo ed in quali tempi.
Se la massa daria fosse ferma rispetto alla terra non ci sarebbe alcuna differenza tra questi
due moti: i vettori HEADING/TAS e COURSE/GS coinciderebbero.
Questo, per, succede raramente. Quasi sempre laria si muove rispetto alla Terra e questo
movimento si chiama VENTO.
Brevemente si pu sintetizzare:
VENTO: spostamento orizzontale di una massa daria determinato dalle differenze di
pressione e temperatura da luogo a luogo.
Gli elementi caratteristici del vento sono la direzione e la velocit che sono indicati con il
simbolo:
W/v
W sta per Wind direction: direzione di provenienza del vento.
v sta per wind velocity: spazio che la massa daria percorre nellunit di tempo.
Ad esempio un vento proveniente da NE (vento di grecale) con velocit di 25 Kts viene
indicato:
W/v = 045/25K.
Se non ci fosse il vento, la/m avrebbe un moto simile a qualsiasi veicolo terrestre.
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Ma, non possiamo dimenticare che la/m vola immerso nella massa daria e, quando questa
si muove rispetto alla terra, il moto della/m rispetto alla terra ne sar influenzato.
Leffetto del vento sulla/m indipendente dalla forma e dalla massa del corpo; un grande
aerostato ed un palloncino immersi nella stessa massa daria si spostano rigidamente, percorrono gli stessi spazi in tempi uguali.
fig. 3.1
La sola differenza tra un aerostato ed un aereo consiste nel fatto che laereo, mentre viene
trasportato, come laerostato, dalla massa daria nella quale immerso, si sposta anche rispetto alla massa daria stessa nella direzione del suo asse longitudinale (Heading) con la
velocit TAS. Pertanto la traiettoria che la/m segue rispetto al suolo risulta diversa dalla
Heading.
Fig. 3.2
Va sottolineato che lazione del vento non ha alcun effetto aerodinamico sullaereo (ai fini
della navigazione si considera che il vento abbia sempre velocit e direzione costanti).
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In altre parole, da qualunque direzione provenga rispetto alla traiettoria di volo, il vento non
pu far cambiare in nessun modo i parametri di volo della/m, n la velocit allaria n tanto meno la Heading e gli assetti dellaereo. Invece, due corpi (AA/mm) che sono immersi
nella stessa massa daria, e che viaggiano in essa con velocit propria diversa, percorrono al
suolo uno spazio diverso, ma per effetto del vento subiscono lo stesso scostamento laterale
nello stesso tempo.
Quando un a/m parte da un punto A per dirigersi verso un punto B, in assenza di vento,
orienta lasse longitudinale della/m con la direzione del percorso stesso. Ma, se esegue
la stessa procedura anche quando si trova in presenza di vento, dopo un certo intervallo
di tempo si trover, rispetto al suolo, in un punto C distante da B di una quantit pari allo
spostamento della massa daria nello stesso intervallo di tempo.
La/m mantenendo la direzione della heading segue rispetto al suolo un percorso diverso
(Course o Track).
Il triangolo ABC che risulta, prende il nome di triangolo del vento.
Fig. 3.3
Come si pu vedere dalla figura, il percorso allaria (heading) diverso da quello fatto
rispetto al suolo (course). Langolo compreso tra queste due direzioni (BC) assume due
nomi diversi a seconda del riferimento che si assume.
Quando si assume la heading come riferimento principale, langolo si chiama:
DERIVA (Drift Angle DA).
La Deriva si misura in gradi dallasse longitudinale dellaeromobile fino al percorso effettivamente effettuato (Track), positiva o destra (R) se il vento proviene dalla sinistra
della/m, (infatti scarroccia la/m verso destra), negativa o sinistra (L) se il vento proviene
dalla destra della/m.
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(nella fig. 3.3 la/m soggetto a vento da sinistra e langolo di deriva positivo. Notare il
senso orario nella misura!).
Quando si considera la course quale riferimento principale e si tiene conto del vento in
fase di programmazione, si imposta una prua che ci permetta di contrastare lazione che il
vento ha sul moto al suolo del nostro a/m.
Il triangolo che risulta simile al precedente; i tre lati sono rispettivamente il W/v, la TAS
e la GS. Le direzioni dei tre vettori sono rispettivamente WD (la direzione di provenienza
del vento, TH, TC.
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TC = TH + ( DA)
Si definisce angolo di impatto del vento, langolo che si forma fra la TC e la direzione di
provenienza del vento, esso va da 0 a 180.
Quando esso minore di 90 il vento proviene in maniera frontale per cui la GS minore
della TAS; se invece langolo di impatto maggiore di 90, il vento proviene dalla coda per
cui la GS maggiore della TAS.
La GS e il WCA di un a/m variano al variare dei parametri del vento e con gli elementi del
moto dellaeromobile stesso. In particolare essi variano:
Con il variare della intensit del vento;
Con la variazione della direzione di provenienza del vento;
Con il variare della TAS;
Con il variare della TC.
Il valore massimo del WCA si ha quando il vento ha direzione perpendicolare alla rotta che
laeromobile vuole percorrere, cio quando langolo di impatto 90.
Il triangolo del vento, e tutti i problemi connesso con esso, si possono risolvere in tre modi:
- Graficamente;
- Analiticamente;
- Con il regolo di navigazione.
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Riassumendo:
il triangolo del vento caratterizzato dalla presenza di tre vettori:
- TH /TAS True Heading /True Air Speed
- TC /GS True Corse /Ground Speed
- W /v Wind direction /wind Velocity
Risolvere il triangolo del vento significa:
noti quattro dei precedenti parametri, trovare gli altri due.
Lesempio pi classico quello che si incontra durante la pianificazione di un volo.
Siano noti:
- TC e la distanza tra il punto di partenza e quello darrivo
- TAS dellaereo (caratteristica del mezzo impiegato)
- W/v dalle previsioni meteo
Trovare la TH che si deve impostare e la GS per determinare poi il tempo di volo ecc.
Esempi.
Nota la direzione della rotta che si intende seguire e la provenienza del vento, determinare
se il vento agisce di coda o di prua, da destra o da sinistra.
1- Come agisce un vento di levante su un a/m che deve seguire TC = 045?
Ricordando che un vento di levante un vento che proviene da 090, sul nostro volo che
deve seguire una rotta verso Nord-Est agir con componenti di prua e da destra, pertanto la
GS sar minore della TAS e il WCA sar positivo.
2- Come agisce un vento W/v = 190/20 Kts su un a/m che deve seguire TC = 330?
Il volo segue una rotta diretta verso Nord/Ovest, il vento proviene da Sud/Sud/Ovest e la
differenza angolare tra le due direzioni maggiore di 90, pertanto il vento agir con componenti di coda (GS sar maggiore della TAS) e da sinistra (WCA negativo).
3- Come agisce un vento W/v = 315/20 Kts su un a/m che deve seguire TC = 225?
Il volo segue una rotta diretta verso Sud/Ovest, il vento proviene da Nord/Ovest (vento di
maestrale), la differenza angolare tra le due direzioni uguale a 90, pertanto il vento agir
perfettamente al traverso da destra (WCA positivo), senza componenti di coda o di prua
(GS sar uguale alla TAS).
4- Un a/m in volo con TH=090 soggetto ad un W/v = 240/25Kts che determina una deriva
DA = 10. Determinare la TC seguita.
Il vento da Sud/Ovest agisce sullaereo che ha la prua verso Est con una componente da
destra, pertanto WCA positivo o DA negativo, quindi: TC = TH DA = 090 10 = 080
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