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Periodico dell’associazione studentesca Tertio Millennio

Anno 3— numero 6 Dicembre 2001

Una domanda trascurata per nascondere la verità della risposta

PERCHÉ LA SCIENZA SOLO IN OCCIDENTE?


1. Scienza e credenza reli- vinzione che la mente u- tutto il mondo. 4. Vi è stata una stagione, nella
giosa non sono affatto, come mana fosse capace di indi- L’antico Egitto, la cultura me- storia dell’Occidente, in cui o-
a volte si crede, due mondi a viduare nel regno delle sopotamica, la civiltà cinese e gni credenza mitico-religiosa,
sé stanti, impermeabili o in- cose e delle persone un se- quella indiana sono stati mon- ogni animismo, ogni forma di
differenti l’uno all’altro e, gno del loro creatore. Tut- di che certamente non difetta- panteismo sono stati ridotti ad
tanto meno, in opposizione ti i grandi progressi crea- vano di talenti, di possibilità insignificanza culturale, essen-
fra loro, ma due facce della tivi della scienza sono sta- materiali, perfino di lunghi do sormontati dalla credenza
stessa medaglia, fra le quali ti compiuti nel quadro di periodi di pace, ma in tutti, in- unanime in un Dio personale,
si dipana una fitta rete di un’epistemologia stretta- variabilmente, la scienza vi creatore e provvidente.
rapporti culturali. mente imparentata con nacque già morta, perché Il Medioevo cristiano è stato il
La ‘medaglia’ è, chiaramen- questa convinzione. Di mortificata, in vario modo, da mondo che ha posto le basi, fa-
te, l’esigenza profonda che più: ogni volta che questa concezioni religiose animisti- cendo propria la fiducia nella
alberga in ogni uomo di dare epistemologia ha incon- co-panteistiche, da cosmogo- razionalità dell’universo crea-
un senso alla propria esi- trato un’opposizione ab- nie inverosimili e spesso vio- to, dell’avventura scientifica –
stenza, mentre le due facce bastanza forte e coerente lente, incapaci di suscitare una e della conseguente ricaduta
sono i modi fondamentali di l’attività scientifica è ri- qualsiasi curiosità di tipo tecnologica – che è stata e che
interrogare il reale per rag- masta evidentemente priva scientifico verso il mondo del- continua ad essere un tratto di-
giungere lo scopo. La scien- di solide basi”. la natura. Di esse, si può dire stintivo della storia
za ha come oggetto il creato In altri termini, si può af- ciò che lo storico marxista dell’Occidente.
naturale; la religione nasce fermare che l’impresa John Needham diceva a pro- E questa consapevolezza gua-
dalla naturale propensione scientifica, cioè la scienza posito del fallimento scientifi- dagna sempre più terreno
della ragione a ritenere che come approccio razionale co nell’antica Cina: quelle tant’è che una casa editrice co-
la totalità di ciò che esiste alla natura, è possibile sol- culture persero il coraggio in- me Einaudi ha recentemente
debba avere un Creatore e tanto all’interno di una tellettuale di investigare feno- pubblicato un’opera dal titolo,
che tale Creatore sia degno concezione realistica meni di piccola scala dopo a- che ne compendia il contenuto
di fede e meriti un culto. dell’essere. Al di fuori di vere perduto fiducia nella lo- e il messaggio: Le origini me-
Scienza e religione non han- questa concezione, ro razionalità sulla scala più dievali della scienza moderna,
no, dunque, lo stesso obietti- l’osservazione del mondo grande possibile, cioè il co- dello storico americano E-
vo, ma si fondano sul mede- naturale ha prodotto esclu- smo. dward Grant.
simo ordine che l’indagine sivamente modelli bizzarri
razionale del mondo svela e e congetture inverosimili, Il popolo, che camminava nelle tenebre,
offre ad ogni mente libera e mortificando la propria ca- vide una grande luce;
onestamente disposta ad ac- pacità di contribuire alla su coloro che abitavano in terra tenebrosa
cogliere il vero. conoscenza. una luce rifulse.
2. Stanley L. Jaki, fra le 3. Nel rispondere alle do- Hai moltiplicato la gioia, hai aumentato la letizia.
massime autorità mondiali mande: Perché la scienza? Poiché un Bambino è nato per noi,
nel campo della storiografia Perché la scienza solo in
ci è stato dato un Figlio.
scientifica, enuncia lo stesso Occidente?, l’opera storio-
concetto parlando di “strada grafica di Jaki è arrivata Sulle spalle è il segno della sovranità
della scienza” e di “vie ver- alla conclusione che,al di ed è chiamato Consigliere ammirabile,
so Dio” e affermando che fuori dell’Occidente, e Dio potente, Padre per sempre,
esse “costituiscono un unico dell’Occidente cristiano, principe della pace.
percorso intellettuale: una nessuna cultura o civiltà Tutti i confini della terra vedranno la sua salvezza.
scienza fattibile è nata e si è ha conosciuto ‘la scienza’, Isaia, 9,1-2.5; 52,10
sviluppata solo all’interno ‘l’impresa scientifica’ co-
di una matrice culturale
permeata dalla ferma con-
me noi la conosciamo oggi
e come la conosce oggi
BUON NATALE !
Anno 3 - numero 6 Dicembre 2001

La nostra è un’epoca che nega l’Incarnazione in

I LIBRI DI TM
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una miriade di modi e le conseguenze di questa
negazione sono chiare ed inquietanti.
In primo luogo, il rapporto dell’individuo con Dio
viene considerato esclusivamente personale e
privato, cosicché Dio viene rimosso dai processi
PERCHÉ IO CREDO IN COLUI CHE HA che governano l’attività politica, economica e so-
ciale. Ciò porta a una notevole diminuzione del
FATTO IL MONDO senso delle possibilità umane perché solo Cristo
rivela pienamente le magnifiche possibilità della
di Antonio Zichichi, edito da “Il Saggiatore”, di 256 pagine, vita umana, ‘svela anche pienamente l’uomo
14,46 € (L. 28.000). all’uomo’ (Gaudium et spes, 22).
La nostra visione della finalità umana si riduce e
“Non esiste alcuna scoperta scientifica che possa essere usata al la speranza e la gioia lasciano il posto alla dispe-
razione e alla depressione.
fine di mettere in dubbio o di negare l’esistenza di Dio”: così si e- Non si apprezza e non si ama la vita e si fa strada
sprime Antonio Zichichi, massimo fisico italiano e scopritore una certa cultura della morte con i suoi amari frutti
di aborto e eutanasia.
dell’antimateria nucleare, nel suo ultimo libro “Perché io credo in Non si apprezzano e non si amano correttamente
colui che ha fatto il mondo”. il corpo e la sessualità umani e ne deriva
La contrapposizione fede e scienza è uno dei dilemmi più laceranti un’attività sessuale degradante che si esprime
con la confuzione morale, con l’infedeltà e con la
del nostro tempo. E’ opinione comune che le leggi dell’universo violenza della pornografia.
siano in conflitto con quelle imperscrutabili di Dio. L’autore smen- Non si ama e non si apprezza neanche il creato
tisce tale contraddizione e dimostra come fede e scienza non siano stesso ed ecco lo spettro dell’egoismo distruttivo
nell’abuso e nello sfruttamento dell’ambiente.
in alcun modo in contrasto l’una con l’altra. ma come, al contrario, Giovanni Paolo II, Lettera all’Ordine dei Frati Pre-
la scienza rafforzi le leggi divine. Scienza e fede possono essere vi- dicatori, del 28.6.2001.

TM -TERTIO MILLENNIO
ste come doni distinti di Dio, espressioni delle due componenti di
cui tutti siamo fatti: il trascendente e l’immanente.
Ritornano così sempre vere le parole di Papa Giovanni Paolo II Rua Frati Minori 14 - Modena
che su tale argomento si è espresso in questo modo: “L’uomo può Tel. 059237444 - e-mail: emgia@tin.it
perire per effetto della tecnica che egli stesso sviluppa, non della La sede è aperta al sabato dalle 15,30 alle 1-
verità che egli scopre mediante la ricerca scientifica”. Questo per- 7.00.
mette di distinguere la scienza e le grandi scoperte scientifiche dalle ——————————
tecnologie belliche, dall’industrializzazione selvaggia e dalle mani- Foglio a diffusione intrascolastica.
polazioni genetiche. Direttore: Giorgio Pallotti
Un libro di grande chiarezza e profondità che si batte contro una Redazione: Carlo Pietro Barbieri, Alessandro
delle molte “leggende nere” del nostro tempo e che mai come ora Benassi, Lorenzo Benassi, Andrea Casini,
Filippo Casini, Gianfranco Martucci, Marco
appare così attuale. Pallotti.

SABATO 12 GENNAIO 2001 ORE 15.30


Modena - Rua Frati Minori, 14
Incontro sul tema:

I ‘CRISTEROS’ (Messico, 1926-1929)


RESISTENZA E PERSECUZIONE DI UN POPOLO
Relatore:
Avv. FABIO SCIASCIA
L’incontro si ripropone di far conoscere un’impressionante, quanto volutamente ignorata, vicenda, che nella prima
metà del secolo scorso ha rinnovato, in misura e modalità ancor più tragiche di quanto compiuto dalla Rivoluzio-
ne Francese in Vandea (1793-1796), un genocidio di popolo in odio alla fede e un’eroica resistenza, da migliaia
testimoniata fino al martirio, per Cristo Re e la libertà della Chiesa e della propria patria.

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