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Quadro teorico e concettuale... ricordiamo lo sociologo mile Durkheim diceva che nel
processo di socializzazione , il bambino si sente parte della societ perch acquisisce,impara
norme morali e generali all interno di un gruppo.
Parsons (diceva:grazie al processo i socializzazione i modelli culturali di riferimento e
le aspettative di ruolo entrano a far parte della struttura della personalit. Mead diceva
Mead, la socializzazione connessa allo sviluppo dllidentit{ personale e sociale di ogni
individuo.
-----------------------------La prima infanzia..Gi dalla nascita i bambini dispongono di un ponte comunicativo con
lambiente esterno( il pianto sorrisi vocalizzi) Pensiamo anche ai vari riflessi di orientamento:
il bambino direziona lo sguardo verso gli stimoli prima inconsapevolmente poi consapevole ,
riconosce le voci , i volti , abbiamo anche i riflessi di accostamento come il grasping
(pressione palmare)lafferrare oggetti o il camminare.) Durante i primi sei mesi di vita,
linterazione con i coetanei rappresentata esclusivamente da un riflesso di orientamento,
solo dal secondo anno in poi si assiste, nellinterazionecon i coetanei, ad un vero e proprio
comportamento competente
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Let{ prescolare........ Fra i tre e i sei anni di et{, con linserimento nella scuola dell infanzia si
avviano le forme di socializzazione secondarie , le primarie sono la famiglia . sviluppo.
Tra i comportamenti abituali si manifesta il gioco, che oltre ad essere una fonte inesauribile
di creativit consente al bambino di compiere nuove esperienze, di mettersi nei
panni dellaltro ed entrare, quindi, in contatto con altri punti di vista. Il bambino consapevole del s e
dell altro , sviluppa una coscienza morale , acquisisce norme e comprende la dinamica dei suoi
comportamenti verso gli altri
La fanciullezza. Tra i 6 e gli 11 anni di et il bambino acquista la capacit di riflettere su di s e sugli
altri. Grazie alla padronanza del linguaggio, e abilit ad esporre il loro pensiero
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Sviluppo fisico e motorio... Lo sviluppo fisico e motorio, nel primo anno di vita, dipende, in generale, dalla
maturazione biologica. Tutte le abilit motorie (la posizione seduta, la locomozione strisciante e carponi,
la stazione eretta e la deambulazione con appoggio) che si realizzano durante il primo anno di vita,nel
secondo anno, ad acquisire la deambulazione autonoma. Solo intorno ai sei anni, il corpo dei bambini ha
ormai assunto le forme e le abilit{ necessarie per superare linfanzia e per assomigliare maggiormente
agli individui dellet{ adulta,
I riflessi e le abilit.
Sin dalla nascita il bambino possiede un bagaglio di riflessi e di abilit.
Nel neonato sono, infatti, gi presenti dalla nascita i seguenti riflessi:
1. il riflesso della ricerca del seno (il neonato ruota la testa, quando viene toccata la sua
guancia, per ricercare istintivamente il seno materno);
2. il riflesso dafferramento (il neonato tende ad afferrare, quando c pressione sui suoi
tendini flessori);
3. il riflesso di Moro (il neonato protende, quando la testa sta cadendo allindietro, le braccia
in avanti);
4. il riflesso del camminare (si attiva quando il neonato viene sostenuto, in posizione verticale,
sotto le ascelle).
I riflessi sono comportamenti involontari e fortuiti che luomo, crescendo e maturando, trasforma
in atti volontari.
Anche le abilit appartengono dalla nascita neonati possiedono anche abilit percettive
(ad esempio, quella di seguire oggetti in movimento)
e motorie iniziali (ad esempio, quella di tenere il mento sollevato, di usare le mani
per colpire oggetti e cos via). Le abilit motorie, nel neonato, sono meno sviluppate di
quelle percettive
-----------------Legocentrismo infantile: la polemica tra Piaget e Vygotskij
Legocentrismo una fase particolare dellinfanzia. Esso non deve essere confuso con legoismo, Secondo lo
psicologo Jean Piaget, nel bambino legocentrismo la mancanza di differenziazione tra il proprio punto di
vista soggettivo e quello di un altro. Per Vygotskij, al contrario, non esistono differenze sostanziali tra il
linguaggio egocentrico e la comunicazione, giacch il bambino usa sempre il linguaggio di comunicazione.
Egli, anche quando si trova solo con se stesso, fa un uso sociale del linguaggio.
4. Realismo visivo (9-11 anni): in questo stadio il fanciullo, osservando la realt circostante,
cerca di aggiungere, iniziando la ricerca della prospettiva, nuovi dettagli a quello che
sta raffigurando.
5. Stadio del volume e della plasticit (12-13 anni): lo stadio che rappresenta una fase,
per un ragazzo, di piena consapevolezza per quello che intende esprimere attraverso il
disegno.
bambino disegna spesso non per rappresentare una realt, ma per il piacere stesso che tale
attivit gli procura. Egli acquisisce, da un lato, il linguaggio iconico lentamente e in modo
graduale e, dallaltro, il senso estetico, attraverso sia linterazione di suggestioni interiori e
di stimoli esterni sia luso progressivo dei colori (prima uno solo e, in seguito, pi colori) Anche la
drammatizzazione unattivit{ rappresentativa di grande interesse per linfanzia.
una forma tipica del gioco simbolico.
Disturbi dellet{ evolutiva. periodo dellet{ evolutiva che va orientativamente dai primi anni di vita
fino ai venti anni e che si distingue in infanzia, fanciullezza e adolescenza risulta ricco di fasi
critiche che si manifestano nel corso dello sviluppo. Il bambino o ladolescente raramente sono in
grado di riconoscere e comunicare il proprio disagio; tuttavia, tenendo conto della possibile transitoriet
di certe manifestazioni comportamentali ed emozionali, esistono alcuni segnali di allarme, tra i quali
possiamo citare una significativa riduzione del peso corporeo oppure un vistoso declino nel rendimento
scolastico o, ancora, una chiusura netta nelle relazioni sociali
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Educazione alimentare
Fin dai primi anni di vita necessario porre le basi per unalimentazione equilibrata.
Il bambino deve essere educato allalimentazione regolare, allabolizione di alimenti
e (merendine, patatine fritte ecc.); allo sviluppo del senso gustativo e alla ricerca di sapori naturali. Sar
indispensabile uno stretto coinvolgimento delle famiglie dei bambini,
-------------------Le origini della psicologia dello sviluppo nascita della psicologia dello sviluppo venne sollecitata, nella
seconda met{ dellOttocento, sostanzialmente da due eventi, rappresentati dalla diffusione della teoria
dellevoluzione Darwin e dal fenomeno della scolarizzazione di massa causato dalle nuove esigenze della societ{
industriale
Lepistemologia genetica
questo suo tentativo di ricostruzione dellorigine dei processi psichici superiori Piaget d{
il nome di epistemologia genetica, che vuol dire propriamente studio della genesi dei
processi cognitivi logico-razionali
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Anna Freud
FIGLIA DI FREUD
introduce nell'analisi infantile una componente educativa nei confronti del bambino e del
suo ambiente, con il quale mantiene un rapporto costante dopo aver sciolto nodi
conflittuali del bambino e averne liberato le pulsioni. Secondo A. Freud le acquisizioni
evolutive di un bambino si producono soltanto in presenza di un ambiente positivo: cio
per amore.Il bambino infatti non apprender il linguaggio, non accetter il controllo degli
sfinteri, la socializzazione, la scuola, se non a condizione, che l'oggetto esterno che gli
impone questi sforzi maturativi, sia sufficientemente buono.
-------------------Lo sviluppo psico-sociale di Erikson
partire dalle fasi di sviluppo psico-sessuale di Sigmund Freud, Erikson individua otto stadi di
sviluppo psicosociale, ciascuna caratterizzata da una precisa crisi psicosociale:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Pur essendo un cammino "a tappe", il ciclo di vita viene inteso da Erikson come un continuum.
Nello sviluppo, infatti, importante il concetto di crisi intesa in maniera positiva; questa, infatti,
la scelta effettuata per risolvere la problematica evolutiva. La persona quindi riemerge con un
accresciuto senso di unit interiore: gli elementi negativi non vengono cancellati ma vengono
ampiamente superati.
Melanie Klein
Ci parla del bambino che sin da piccolo differenzia gli oggetti buoni ( quelli che lo
gratificano ) gli oggetti cattivi. Tuttavia x sviluppare nel bambino questa scissione di
oggetti in modo naturale , applica delle terapie , in questo caso parliamo di bambini
schizoparanoide Definisce la mente come un contenitore, dal quale il bambino attinge tutto il
suo bagaglio di conoscenze, di frustrazioni e emozioni. Gli oggetti vengono visti in funzione di
soddisfacimento o di fantasmi, di fatto quando il bambino gioca affronta le sue paure
convertendole in piacere. Poi analizza il rapporto madre/figlio eccc
------------------------Winnicott: dalla psicoanalisi infantile al concetto di S
Ci parla di oggetti transazionali , sono quelli oggetti ( coperta , giocattolo etc) che
aiutano il bambino nei momenti di angoscia , nella fase con il distacco con la madre
Heinz Kohut
Kohut definisce S lapparato psichico originario. Poich il S primitivo del bambino disunito,
per giungere al Ci avviene attraverso due specifiche funzioni:
la funzione specularela coesione ha bisogno del rapporto con lAltro altri termini, il bambino gode
del fatto di esistere esclusivamente come oggetto di desiderio della madre, come suo rispecchiamento
funzione idealizzante, la quale deriva dal S paterno e per Kohut attualizza lideale di comportamento,
linsieme delle norme di condotta. Il bambino
introietta, assorbe e sublima limago ( immagine di una persona amata)del padre
Scuola e rapporti tra pari ambito psico-sociologico, un gruppo di pari definito da una collettivit i
cui membri hanno tutti la stessa et
Subculture giovanili subculture sono spesso definite in contrapposizione ai valori delle culture pi
grandi in cui sono come immerse, sebbene su ci non tutti i sociologi siano d'accordo
In passato gli insegnanti sembravano mostrare scarso interesse nei confronti delle tendenze
sub-culturali, ritenendole disturbatrici delle attivit scolastiche. Nella scuola fin da quella dellinfanzia, la
cultura didattico-educativa convive con una subcultura giovanile, che gli insegnanti devono essere in grado di
individuare, per comprenderne le specificit e le aspirazioni di ciascuno
Linsegnante deve porsi in modo di relazionare e motivare il bambino .Le sub culture possono
essere attivit extracurriculari
--------------------Il contesto familiare come primo ambiente di vita, di educazione e di apprendimento
1. I legami familiari.
Il legame che unisce i componenti di una famiglia costituisce un fattore di stabilit
emotiva,nel senso che aiuta lindividuo a superare i turbamenti esterni e fornisce Il legame
che unisce i componenti di una famiglia costituisce un fattore di stabilit emotiva, DA IL
BAMBINO un certo equilibrio INTERIORE. Un
altro segno del legame interpersonale il disagio da separazione: due amici possono
soffrire per un distacco, come ad esempio il trasferimento di uno dei due in un altro
paese,oppure ancora di pi per un lutto, ma la separazione di un figlio dalla propria madre
provoca sofferenze psichiche molto pi profonde, quindi anche questo aspetto dei rapporti
interpersonali pi complesso se applicato alla sfera familiare
-------------------Le teorie dellattaccamento
Il legame familiare molto pi forte degli altri figlio si trova in una situazione di dipendenza
protratta, essenziale al proprio sviluppo fisico e psicologico. La natura, o meglio levoluzione,
ci ha provvisto di sistemi neurali che fanno s che i genitori si prendano cura dei figli per un
tempo tanto lungo da permettere loro non solo di sopravvivere, ma di attendere alla propria
maturazione e allo sviluppo nel modo migliore La Teoria dellAttaccamento elaborata da John Bowlby
ipotizza che lessere umana presenti gi{ dalla nascita una predisposizione innata a formare legami di
attaccamento,in una ricerca di contatto, di conforto e di protezione con le figure genitoriali primarie
La socialit
Il primo esempio di convivenza sociale viene fornito dalla propria famiglia di appartenenza, dunque
facile capire quanto sia determinante la qualit dei rapporti nel contesto familiare per la formazione
degli individui in quanto esseri sociali.verso i 2 anni Il bambino comincia a scoprire linfluenza
interpersonale: ad esempio non chiede pi alla mamma un giocattolo solo perch lo vuole, ma per
vedere se la mamma risponde ad un suo desiderio
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Lextrascuola e leducazione
Nella societ complessa e differenziata, la famiglia e altre agenzie (formali e informali)producono influenze
nelleducazione. E necessario che la famiglia e scuola si basino su un rapporto e dialogo costruiti dentro un
progetto educativo condiviso e continuo
famiglie dei bambini con disabilit chiedono sostegno alla scuola per
promuovere le risorse dei loro figli, attraverso il riconoscimento sereno
delle differenze modo che ciascun bambino possa trovare attenzionispecifiche ai propri
bisogni e condividere con gli altri il proprio percorso di formazione
(Indicazioni nazionali 2012)dicono:
Le famiglie dei bambini con disabilit trovano nella scuola un adeguato supporto capace di
promuovere le risorse dei loro figli, attraverso il riconoscimento delle differenze e la costruzione
di ambienti educativi accoglienti e inclusivi, in modo che ciascun bambino possa trovare attenzioni
specifiche ai propri bisogni e condividere con gli altri il proprio percorso di
formazione
I diversamente abili
persona handicappata colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale,
stabilizzata o progressiva, che causa di difficolt di apprendimento, di relazione o di
integrazione lavorativae tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di
emarginazione (art. 3, L. 104/1992).
La situazione di disabilit deriva da un danno alla persona sul piano fisico, psichico, o sensoriale
situazione di handicap deve essere affrontata da diverse professionalit (medici, specialisti
della riabilitazione, insegnanti, genitori ecc.), con unazione integrata e sinergica per un progetto educativo
globale e su misura.
modo di concepire e attuare la scuola Gli anni 70 sono importanti x i disabili , perch subentra anche la figura
del sostegno
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Uguaglianza e diversit
I concetti di uguaglianza e diversit, quindi, si intrecciano nella vita di ogni individuo
Scaturiscono da ci due criteri-guida nellazione formativa:il primo costituito dalla valorizzazione delle
specificit (di genere, sociali, economiche,generazionali, geografiche, di razza etc.), nella consapevolezza che
diversit e pluralismo sono una ricchezza; il secondo costituito dalla garanzia di uguaglianza di opportunit
formative,
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SCUOLA E TV
La scuola deve assumere la televisione come strumento da inserire nella progettazione
multimedialedella propria attivit di insegnamento, e deve nello stesso tempo insegnare
la televisione.Questultima dovrebbe infatti essere al tempo stesso strumento e oggetto
essa stessa di insegnamento. Documentari didattici, ai film, al computer per agevolare particolari tipi di
apprendimentoin tutte le aree disciplinari, dalla storia alla geografia, dalle scienze alla letteratura (nello
specifico della scuola dellinfanzia favola, racconto), allarte
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Leducazione in europa
A causa di sfide poste dalla globalizzazione e dalle tecnologie , i leader politici
dell U.E ( unione europea) si sino riuniti a Lisbona .
La strategia di Lisbona orienta riforme strutturali ( innovazione- economiche
coesione sociale) Successivamente nel 2005 i capi del governo hanno deciso di
rilanciare la strategia , in una cooperazione comunitaria, scambi , lavoro , pari
opportunit.
RICORDIAMO CHE
Nel 1992 il trattato di Maastricht rende possibile questa estensione , la
promozione dell istruzione in ambito europeo ,trova il suo fondamento nell
ART 165 TFU ( SVILUPPO DI QUALIT )
1991Eratificata in Italia il 27 maggio 1991 n 176 .la parola ratificata vuol dire ( una delle fasi
giuridiche che compongono il procedimento normale o solenne, necessario per stipulare i trattati)
Ecco alcuni articoli estratti
1) x fanciullo si intende ogni essere umano con et inferiore ai 18 anni
2) gli Stati parti si impegnano a rispettare i diritti enunciati nella convenzione
4) gli stati devono adottare tutti i provvedimenti legislativi legislativi e amministrativi necesseri x
attuare i diritti del fanciullo
6)ogni fanciullo ha un diritto inerente alla vita
7) il fanciullo deve essere registrato al momento della nascita , ha diritto ha un nome e
cittadinanza
8) gli stati parti devono preservare l identit del bambino
9) Gli stati parti devono rispettare il diritto del fanciullo separato da entrambi i genitori o da uno
di essi di avere regolarmente rapporti personali o contatti , a meno che non ci siano problemi x
linteresse del fanciullo
12) Gli Stati Parti garantiscono al fanciullo libert di opinione
14) Gli Stati Partirispettano il diritto del fanciullo alla libert di pensiero , e di religione
17) Gli Stati Parti conferiscono limportanza dei mass media e vigilino affinch il fanciullo possa
accedere alle informazioni provenienti da fonti nazionali e internazionali a questo punto:
Va incoraggiata la divulgazione di materiale che hanno una utilit sociale e culturale,
incoraggiare la cooperazione internazionale con scambi e materiali di altre culture .
I mass media devono rispettare le esigenze linguistiche e il luogo di appartenenza dei fanciulli
Proteggere i fanciulli da materiali e informazioni che nuocciono al suo benessere
19) Gli Stati Parti devono difendere il bambino da ogni forma di violenza
23) Gli Stati Parti devono garantire dignit e vita decente ai ragazzi handicappati
24) Gli Stati Parti diritto del minore alla salute
27 )li Stati Parti il fanciullo ha diritto a un livello di vita sufficiente x garantire il suo sviluppo
29) Gli Stati Parti leducacazione del fanciullo deve avere finalit educative , rispetto verso la
societ, genitori , verso civilt diverse, x la loro lingua , uguaglianza fra sessi , rispetto x
lambiente
30)Negli stati con minoranza etnica e religiosa , linguistiche il fanciullo ha diritto di professare la
sua cultura e religione
31) il fanciullo a diritto al riposo e al tempo libero, Gli stati devo incoraggiare organizzazioni a
fine ludico e ricreativo in condizione di uguaglianza
32) Il fanciullo deve essere protetto dagli sfruttamenti economici,e nn essere costretto a nessun
lavoro che comporti un rischio
36) Gli stati parti proteggono il fanciullo , contro ogni forma di sfruttamento
1) linsegnamento libero
2) la repubblica detta le norme sull istruzione
3) la scuola aperta a tutti ( nessuna discriminazione )
4) istruzione inferiore obbligatoria e gratuita
6) garantito il diritto allo studio
Dimensioni di sviluppo
Ricorda Al suo ingresso nella scuola materna il bambino ha gi una sua storia personale, che lo ha condotto a
possedere un complesso patrimonio di atteggiamenti, capacit ed orientamenti.
Nellosservazione sistematica del bambino quindi opportuno non assumere rigidi criteridi tipo
quantitativo, ma preferire sempre la contestualizzazione dei comportamenti rispetto alle notazioni
classificatorie. I livelli raggiunti da ciascuno richiedono infatti di essere osservati pi che misurati e
compresi pi che giudicati, poich il compito della scuola di identificare i processi da promuovere,
sostenere e rafforzare per consentire ad ogni bambino di realizzarsi al massimo grado possibile.
------------------------Sistemi simbolico-culturali
Nellet{ della scuola materna si sviluppano le basi della simbolizzazione I sistemi simbolico-culturali offrono
al bambino gli strumenti e i supporti (modi di operare e di rappresentare, concetti, teorie) necessari per
raggiungere sempre pi elevati livelli di sviluppo mentale
----------------Continuit educativa
sistema di rapporti interattivi tra la scuola materna e le altre istituzioni ad essa contigue, che la
configura come contesto educativo e di apprendimento .Con la continuit educativa utile a livello pedagogico
scambi di conoscenza del bambino , al fine di facilitare il passaggio da una scuola allaltra . Fra le condizioni
essenziali per promuovere uneffettiva continuit{ si evidenziano lattenzione da riservare, in stretta
collaborazione con le famiglie, allaccoglienza dei bambini, allosservazione sistematica del
comportamento,allequilibrata formazione delle sezioni, alla flessibilit dei tempi, alla
predisposizione degli spazi e alla scansione delle attivit Una particolare cura richiede la continuit con
la scuola elementare, finalizzata al coordinamento dei curricoli degli anni ponte, alla comunicazione di
informazioni utili
---------------------Diversit e integrazione
La scuola materna accoglie tutti i bambini, anche quelli che presentano difficolt di adattamento e di
apprendimento, per i quali costituisce unopportunit educativa opportunamente rilevante. Ogni bambino deve
potersi integrare nellesperienza educativa che essa offre, cos da essere riconosciuto e riconoscersi come
membro attivo della comunit scolastica, coinvolto nelle attivit che vi si svolgono. La presenza nella scuola dei
bambini in difficolt fonte di una preziosa dinamica di rapporti e di interazioni, che , a sua volta, occasione di
maturazione per tutti. La scuola offre ai bambini con handicap adeguate opportunit educative, realizzandone
leffettiva integrazione secondo un articolato progetto educativo e didattico, che costituisce parte
integrante della programmazione.Tale progetto richiede: unaccurata diagnosi funzionale che consenta la
conoscenza deglieventuali deficit e lindividuazione delle capacit{ potenziali; la promozione delle condizioni
in grado di ridurre le situazioni di handicap attraverso lanalisi delle risorse organizzative,culturali e
professionali della scuola; il riconoscimento delle condizioni di vita e delle risorse educative della
famiglia; il reperimento delle opportunit esistenti nellambiente Tutti gli insegnanti della scuola, e
non soltanto gli insegnanti di sostegno, concorrono collegialmente alla riuscita del progetto educativo
generale e di integrazione, al quale prende significativamente parte anche il personale non insegnante ed
ausiliario.
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Orientamenti del 69
Gli Orientamenti
Gli Orientamenti sono uno strumento per indirizzare i docenti nel raggiungimento delle finalit educative e
dellattivit{ didattica.
ORIENTAMENTI DEL 91
A causa dei Cambiamenti pedagogici, culturali e sociali .Il bambino soggetto attivo nella costruzione
della sua personalit{ nellinterazione con i pari, gli adulti, lambiente e
genitore, capace anche di farli riflettere Don Bosco sostiene che lallievo deve essere lasciato libero, e non
deve essere obbligato in nulla.
Lautorit{ delleducatore deve presentarsi allalunno come espressione della ragione: egli propone
cos di far conoscere le regole, SENZA INFLIGGERE CASTIGHI
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La progettazione curricolare
IL curricolo di istituto espressione della libert{ dinsegnamento e dellautonomia scolastica
e, al tempo stesso, esplicita le scelte della comunit{ scolastica e lidentit{ dellistituto. La costruzione del
curricolo il processo attraverso il quale si sviluppano e organizzano la ricerca e linnovazione educativa.
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Gli obiettivi
Gli obiettivi dellOCSE sono di sostenere la crescita economica sostenibile, aumentare loccupazione,
innalzare il tenore di vita
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rapporto 2012
Dal rapporto OCSE pubblicato il 12 settembre 2012 risultano sopra la media dei paesi aderenti
la scuola dellinfanzia (nona su 34 paesi) e la primaria (decima su 35), Nel rapporto si ribadisce inoltre la
necessit di potenziare la scuola del bambino: I governi dovrebbero aumentare gli investimenti in programmi
per linfanzia e mantenere i costi ragionevoli per listruzione superiore, al fine di ridurre le disuguaglianze
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La formazione
Il profilo professionale dei docenti costituito da competenze disciplinari, psicopedagogiche,
metodologico-didattiche, organizzativo-relazionali e di ricerca Nellambito dei processi di riforma e di
innovazione nella scuola e nelle istituzioni educative,a formazione costituisce una leva strategica fondamentale
per lo sviluppo professionaledel personale, per il necessario sostegno agli obiettivi di cambiamento, per una
efficacepolitica di sviluppo delle risorse umane attraverso qualificate iniziative di prima formazione
e di formazione in servizio,
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IGIENE E SICUREZZA
In merito alla costruzione degli edifici si prevedono norme di igiene e sicurezza Nello specifico, per la
scuola dellinfanzia, la primaria e la secondaria di primo grado previsto uno spazio vitale di mq 1,80
per alunno.
Il compito di verificare le norme spetta al dirigente scolastico
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la cosiddetta riforma Moratti) ridisegna il sistema scolastico. Viene sancito il diritto/dovere allistruzione e
alla formazione per almeno 12 anni La scuola dellinfanzia che fa parte del sistema educativo ma non
obbligatoria principi e criteri direttivi del sistema educativo di istruzione e formazione della legge n.
53/2003 sono i seguenti:
promuovere lapprendimento in tutto larco della vita;
-assicurare a tutti pari opportunit
La novit pi rilevante la possibilit di anticipo della frequenza, secondo criteri di gradualit
e in forma di sperimentazione, dei bambini che compiono i 3 anni di et{ entro il 30 aprile dellanno scolastico di
riferimento.
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Portfolio
Portfolio delle competenze individuali compilato ed aggiornato dai docenti di sezione;
questi svolgono anche la funzione di tutor il portfolio la documentazione
della loro attivit consentono di cogliere e valutare le loro esigenze
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--------------------Campi di esperienza
I campi di esperienza sono i luoghi del fare e dellagire del bambino orientati allazione
consapevole degli insegnanti e introducono ai sistemi simbolico-culturali.
------------------Traguardi per lo sviluppo delle competenze
Al termine della scuola dellinfanzia, della scuola primaria e secondaria di primo grado,
per i campi di esperienza e per le discipline, vengono individuati traguardi per lo sviluppo
delle competenze. Tali traguardi, posti al termine dei pi significativi snodi del percorso
curricolare dai 3 ai 14 anni, rappresentano riferimenti per gli insegnanti, indicano piste
da percorrere e aiutano a finalizzare lazione educativa
Dopo una sperimentazione durata tre anni, nel 2012, esce il testo definitivo delle indicazioni
nazionali del curricolo della scuola dellinfanzia e del primo ciclo distruzione.
-------------------------Le Indicazioni 2012 assumono, nelle finalit generali, come orizzonte di riferimento cui tendere
il quadro delle competenze-chiave per lapprendimento permanente, definite dal
Parlamento e dal Consiglio dellUnione europea con la raccomandazione del 18 dicembre
2006, che riguardano:elenchiamo 8 competenze
Numero e spazio
LE PRIME COMPETENZE NUMERICHE DEL BAMBINO SONO: INDICARE , AGGIUNGERE E
SOTTRARRE , IN MODO CHE SIA VVIA PIAN PIANO ALLA CONOSCENZA NUMERICA.
La scuola dellinfanzia svolge la sua azione in 2 fondamentali direzioni:
RAGGRUPPARE,CONTARE, ORDINARE ,MISURARE.QUESTO AVVIENE ESPLORANZO LAMBIENTE
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Lintelligenza
Che cos lintelligenza? Come si sviluppa? Gli psicologi hanno risposto in modi diversi, anche
se una definizione condivisa da molti tende a sottolineare che lintelligenza la capacit{ di far fronte a
situazioni ed esperienze nuove con prestazioni mentali
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Katherine Nelson,
studiosa americana, ha focalizzato lattenzione sullo sviluppo dei contenuti della
conoscenza umana piuttosto che sulle struttura mentali pu intuire a tal proposito che tra i
concetti
primari della sua trattazione troviamo quello di memoria a lungo termine (MLT),
suddivisa in:
memoria episodica, che consiste nella memoria autobiografica, quindi rappresentata
dalla storia dellindividuo costruita dallindividuo stesso in via personale attraverso
ricordi di eventi, di oggetti, di persone, di azioni.
memoria semantica, contenente, invece, le rappresentazioni di concetti, di eventi e situazioni
che si ripetono e hanno un significato socialmente condiviso
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dellinfanzia abbia effetti positivi sul suo insegnamento nella scuola primaria. Per saperlo
necessario paragonare un gruppo di bambini che hanno avuto questa esperienza con
un gruppo in cui essa mancata.
I soggetti devono essere confrontabili: stessa et, condizioni economiche e culturali dei genitori
equivalenti.
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La ricerca-azione
utile in ambito scolastico la ricerca-azione perch coinvolge i docenti che, individuato un problema, cercano
di risolverlo anche con laiuto di esperti. una ricerca di tipo qualitativo, si basa
sul confronto tra il personale della scuola su di un aspetto problematico dellorganizzazione, della didattica, delle
relazioni, della formazione, su decisioni condivise, sullintroduzione di cambiamenti, sulla verifica/valutazione
finale. Per evitare che sia autoreferenziale, spesso presente lamico critico, un esterno al gruppo, che sollecita
domande o risposte che il gruppo in ricerca non in grado di individuare con le proprie forze
------------Classi eterogenee
Le condizioni logistiche e strutturali sono varie: una scuola ha quattro sezioni, unaltra tre,
tre hanno due sezioni, sei sono mono sezione, sono tutte formate da bambini det{ eterogenea,
per scelta intenzionale dei docenti anche laddove sono possibili sezioni omogenee, per
favorire il confronto, lemulazione, lapprendimento..
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Documentazione
Al termine dellitinerario formativo annuale, laccompagnamento si conclude dando una lettura
dei percorsi di crescita dei singoli bambini, utilizzando le tracce prodotte ed i materiali
di verifica raccolti nella documentazione.
PROGETTI MOTORI
La finalit{ generale dei progetti deducazione motoria offrire, durante i tre anni di scuola,
proposte diversificate, adeguate allet{ e alle competenze dei nostri alunni.
In questi anni i bambini prendono coscienza e acquisiscono il senso del s corporeo, delle
sue funzioni e delle proprie potenzialit sensoriali, espressive e relazionali.
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esempio pratico: uso della calcolatrice, tempi d'esecuzione pi lunghi, esonero dalla lettura ad alta
voce
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del Ministero della Pubblica Istruzione nel 2007 ha messo a punto un documento dal titolo significativo: La via
italiana alla scuola interculturale La presenza di minori stranieri nella scuola si inserisce come fenomeno
dinamico in una situazione in forte trasformazione a livello sociale, culturale, di organizzazione scolastica:
globalizzazione;
europeizzazione e allargamento dellUnione europea;
processi di trasformazione nelle competenze territoriali (decentramento, autonomia ecc.);
trasformazione dei linguaggi e dei media della comunicazione;
trasformazione dei saperi e delle connessioni tra i saperi;
processi di riforma della scuola.
Le caratteristiche delle trasformazioni in corso rappresentano rischi e opportunit per tutte le nuove
generazioni e richiedono che le istituzioni educative generino per tutti significati e strumenti capaci di
intrecciare unicit personale, appartenenza e responsabilit societaria, condizione umana
----------------I PRINCIPI
Le migliori pratiche realizzate nelle scuole SONO: personale, relazionale, culturale, socio-economica,
organizzativa) che la questione migratoria coinvolge nel suo impatto con la scuola
------------Universalismo
Lassunzione di criteri universalistici per il riconoscimento dei diritti dei minori STATA INTRODOTTA DALLA
CONVENZIONE INTERNAZIONALE DEI DIRITTI DELL INFANZIA approvata in sede ONU nel 1989, ratificata
dallItalia nel 1991
Ci ha significato riconoscere che:
a) listruzione un diritto di ogni bambino listruzione scolastica parallelamente un dovere che gli
adulti devono rispettare e tutelare,
b) in particolare per quanto riguarda la scuola dellobbligo;
c) tutti devono poter contare su pari opportunit in materia di accesso, di riuscita scolastica e di
orientamento
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Scuola comune
La scuola italiana si orientata fin da subito a inserire gli alunni di cittadinanza non italiana nella scuola comune,
allinterno delle normali classi scolastiche ed evitando la costruzione di luoghi di apprendimento separati seguito
si afferma il principio del coinvolgimento degli alunni italiani in un rapporto interattivo con gli alunni
stranieri/immigrati, in funzione del reciproco arricchimento --------------------
LEGGI X LIMMIGRAZIONE:
Il D.Lgs. 25 luglio 1998, n. 286 Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina
dellimmigrazione e norme sulla condizione dello straniero
C.M. 8-9-1989, n. 301, Inserimento degli alunni stranieri nella scuola dellobbligo
(v. C.M. 22/7/1990, n. 205, La scuola dellobbligo e gli alunni stranieri. Leducazione
interculturale)
La C.M. del 1 marzo 2006, n. 24,Linee guida per laccoglienza e lintegrazione degli
alunni stranieri fornisce un quadro riassuntivo di indicazioni per lorganizzazione di
misure volte allinserimento degli alunni stranieri.
In
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Le linee di azione
Le linee di azione caratterizzano il modello di integrazione interculturale della scuola italiana, tenendo conto
delle esperienze condotte durante gli anni , e della necessit evidenziate da una situazione in forte cambiamento
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Uno spazio di questo genere deve essere concepito nella forma di una nuova
educazione alla cittadinanza lobiettivo dellapertura alle differenze, sia il fine
delluguaglianza tra gli alunni e della coesione sociale
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Organizzazione dei gruppi e delle attivit in sezione e tra sezioni. Gruppi omogenei ed
eterogenei
La formazione delle sezioni omogenee per et o eterogenee, in certi casi, vincolata alla diversa
numerosit{ dei bambini in base allet{, in altri corrisponde a scelte ben precise: predisporre le attivit in base
alle capacit di una determinata et oppure far collaborare i piccoli di diverse et nei rapporti sociali e nella
conquista delle conoscenze La scuola dellinfanzia sperimenta con libert{ la propria organizzazione, la
formazione dei gruppi, delle sezioni e le attivit{ di intersezione a seconda delle scelte pedagogiche, dellet{
e della numerosit dei bambini e delle risorse umane e ambientali delle quali pu disporre (Indicazioni per il
curricolo 2007) Nelle Indicazioni 2012 leggiamo: La scuola promuove lo star bene e un sereno apprendimento
attraverso la cura degli ambienti
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Scuola e media
necessario fare esperienze con diversi media per sviluppare, nei bambini, abilit cognitiveed espressive:
esperienze di disegno e di fotografia, produzioni di video Lutilizzo critico delle tecnologie sottolineato anche
nel campo di esperienza Messaggi, formee media (Orientamenti 1991), in cui si legge: Lorientamento
metodologico fondamentale consiste nellutilizzazione in forma educativa della stessa multimedialit{ Nelle
Indicazioni per il curricolo 2007 leggiamo: Il bambino si confronta con i nuovi media e con i nuovi linguaggi
della comunicazione, come spettatore e come attore
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Negli anni 2007-2010 il Ministero della Pubblica Istruzione ha sostenuto una sperimentazione
dellapprendimento della lingua inglese, per i piccoli dai 3 ai 6 anni in 120 scuole
dellinfanzia Il format narrativo che sta alla base della sperimentazione si fonda sullopportunit{ di apprendere
la lingua straniera Linsegnante assieme agli scolaretti racconta una storia in lingua con la mimica e la gestualit{
(drammatizzazione), canta un ritornello che riprende alcune frasi del racconto
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