Académique Documents
Professionnel Documents
Culture Documents
3
10
24
26
29
38
45
86
88
92
93
98
99
106
108
109
111
Michelangelo Fazio
Magnetic Motor
HCRS
Il motore diamagnetico
William Lyne
abbiano tutte velocit orientata verso l'alto in modo tale da spingere la moneta verso l'alto. Allo stesso modo
nulla vieta che aprendo il rubinetto di una bombola di gas a una pressione maggiore di quella atmosferica
anzich il gas a uscire sia l'aria a entrare (come ipotizz Maxwell con la figura dei suo mitico diavoletto). Solo
che ben difficilmente potr accaderci nel corso di un'intera esistenza di osservare fenomeni dei genere per la
piccolissima possibilit che essi hanno!
Prima di citare alcuni esempi che a un esame sommario sembrerebbero avere le carte in regola per costituire
casi di moto perpetuo, interessante analizzare la situazione dal punto di vista cronologico. Il primo a proporre
una macchina a moto perpetuo fu nel secolo XVII il medico inglese R. Fludd, mentre il primo a scoprire
l'impossibilit di tale moto con la prima formulazione del primo principio della termodinamica fu un altro
medico, il tedesco J.R. Mayer, nel secolo XIX. La suggestiva idea di produrre energia dal nulla risale ai tempi
di Archimede, che invent la leva proprio allo scopo di risparmiare fatica all'uomo. In particolare un tipo di
leva che interessava le attivit umane era il mulino ad acqua, per il quale Fludd propose nel 1618 una curiosa
variante: se l'acqua che mette in moto la ruota di un mulino si potesse raccogliere in un serbatoio posto al di
sopra della ruota, non sarebbe pi necessario ricorrere a una sorgente di acqua corrente. Allora, dato che le
ruote dei mulini si erano rivelate capaci di far ruotare enormi macine, perch non avrebbe dovuto essere in
grado di far funzionare una pompa capace di rimettere in circolo l'acqua dei mulino? Un secolo pi tardi un
discorso analogo venne ripreso da J. Wilkins, vescovo di Chester e membro della Royal Society, che studi il
comportamento delle ruote sbilanciate, cio di quelle ruote che girano perch da una parte sono pi appesantite
che dall'altra; va per detto che lo stesso Wilkins non fu capace di progettare alcun meccanismo capace di
realizzare un siffatto moto perpetuo.
fig. 1. Il mulino di Fludd, proposto nel 1618, e che non riusc mai a funzionare.
Nella fig. 1 illustrato lo schema dei mulino di Fludd: l'acqua che cade dall'alto mette in moto una ruota ad
acqua (3) che comanda contemporaneamente, mediante due ingranaggi, una macina (4) e una vite di Archimede
(2) che riporta l'acqua dalla vasca al serbatoio superiore; di l (1) l'acqua ricade e il moto dei mulino pu
continuare all'infinito. Tutto ci in linea di principio, ma tale mulino non riusc mai a funzionare ed oggi
evidente, anche se la cosa venne scoperta solo due secoli dopo Fludd: la ruota ad acqua gira perch l'energia
potenziale dell'acqua del serbatoio si trasforma durante la caduta in energia cinetica della ruota; la stessa
energia cinetica non pu trasformarsi in energia potenziale dell'acqua che risale nel serbatoio e in pi produrre
il movimento della macina (senza poi tener conto della dissipazione di energia negli attriti dei due ingranaggi!).
Nel frattempo era stato formulato da Mayer il primo principio della termodinamica, che altro non che una
estensione del principio di conservazione dell'energia; tra le diverse formulazioni che di tale principio vennero
date quella pi significativa per i nostri scopi che l'energia pu essere trasformata in lavoro o calore, ma non
pu essere n creata n distrutta, cio l'energia totale dell'universo costante. Tale risultato era stato raggiunto
con i decisivi contributi dello scozzese J. Black, che per primo stabil la relazione fondamentale della
termologia tra calore e temperatura, e dell'americano B. Thompson (pi noto coi nome di Conte Rumford) che
verific sperimentalmente per primo la relazione tra lavoro e calore nella perforazione dei cannoni dell'arsenale
bavarese del quale egli era il responsabile tecnico. Nel 1840 fu lo scozzese J. P. Joule a misurare l'equivalente
dinamico dei calore (o equivalente termico dei lavoro) ottenendo che il calore di 1 caloria produceva lavoro per
complessivi 4,18 J. Nel 1847 H. von Helmholtz annunci l'impossibilit delle macchine a moto perpetuo
presentando a sostegno delle sue conclusioni i risultati ottenuti dal francese L. S. Carnot nel 1824, che
costituivano l'essenza dei secondo principio della termodinamica. Tutto ci non distolse tuttavia molte persone
dai tentativi di realizzare il moto perpetuo: quello che pi di ogni altro merita di essere ricordato quale esempio
di totale aberrazione dovuto a un ingegnere statunitense, E. P. Willis, il quale costru una grande ruota dentata
inclinata orizzontalmente (fig. 2) e bilanciata con diversi pesi a comandare un volano cilindrico cavo. Il moto
della ruota era apparentemente perpetuo, ma ben presto si scopr che era l'aria compressa introdotta attraverso la
colonnina A a mantenere in moto l'intero meccanismo.
fig. 2. Le ruote dentate di Willis, apparentemente dotate di moto perpetuo, erano invece mantenute in
movimento dall'aria compressa.
Dispositivi quali il mulino ad acqua di Fludd, le ruote dentate di Willis, o il moto perpetuo magnetico della fig.
3 o quello della macchina della fig. 4, nella quale un elettromagnete attrae una manovella che mette in moto una
ruota che dovrebbe generare una quantit di elettricit sufficiente ad alimentare l'elettromagnete (ma anche qui
si trascurano le dissipazioni di energia in attriti!) si basano sull'ipotesi che il primo principio della
termodinamica possa essere violato, data la sua natura di carattere probabilistico.
Fig.3. Nel valutare il moto della sferetta di ferro non si teneva conto degli attriti.
Altre macchine invece non violano affatto tale principio, nel senso che non vi sono nel loro progetto problemi
di dissipazione sotto forma di attriti; esse sono tuttavia ugualmente impossibili perch violano il secondo
principio. Le basi di tale principio furono gettate da Carnot nello studio dei rendimento delle macchine
termiche, ma la prima rigorosa formulazione si deve a R. Clausius e a W. Thomson (pi noto come Lord
KeIvin). fl primo principio afferma che una data quantit di lavoro meccanico pu essere sempre convertita in
un'equivalente quantit di calore; ma, se osserviamo il funzionamento di una macchina termica (si noti che la
funzione di tale macchina quella di produrre lavoro a spese dei calore assorbito e non quella di produrre
calore, nonostante il nome che pu trarre in inganno) si vede che non accade mai l'opposto, ovvero una data
quantit di calore non pu mai essere interamente trasformata in lavoro, in quanto la macchina durante il
funzionamento sottoposta a dispersioni di energia non eliminabili, quali gli attriti nelle parti mobili, il
riscaldamento dell'aria circostante, fughe di calore, ecc. Carnot prov a progettare una macchina perfetta che
fosse completamente isolata termicamente, senza attriti e dispersioni e che doveva funzionare con un ciclo
chiamato in seguito ciclo di Carnot costituito da un insieme di quattro trasformazioni, due isotermiche, a
temperatura costante, e due adiabatiche, senza scambi di calore con l'esterno. Per averne un'idea pratica, in tale
ciclo l'acqua viene riscaldata e trasformata in vapore e la pressione dei vapore fa muovere il pistone; il vapore
nell'espansione del pistone si raffredda e condensa riformando acqua e riportando il pistone nella posizione
iniziale. Anche con un ciclo ideale di questo tipo Carnot si rese conto dell'impossibilit della completa
trasformazione in lavoro del calore fornito all'acqua per muovere il pistone, in quanto, anche se si riusciva a
eliminare ogni attrito, erano presenti perdite di energia termica nel processo di raffreddamento e di
condensazione. Carnot us un linguaggio che a noi oggi appare inconsueto, in quanto parlava in termini di
calorico, intendendo con tale nome un fluido contenuto nei corpi e responsabile degli scambi termici fra essi.
Oggi tale concetto superato e rifiutato, ma suonano ugualmente chiare le parole di Carnot, secondo il quale la
trasformazione di calore in energia meccanica dipende solo dalla temperatura dei corpi tra i quali eseguito lo
scambio di calorico . in termini pi precisi oggi diciamo che il rendimento di una macchina di Carnot dipende
solo dalle temperature delle due sorgenti con le quali la macchina scambia calore durante il ciclo. In altri
termini il calore pu trasformarsi in lavoro a patto che fluisca da un corpo pi caldo a uno pi freddo.
Per rappresentare quantitativamente la quantit di calore inevitabilmente dissipata in un ciclo, Clausius invent
una nuova grandezza fisica battezzandola entropia. Senza entrare in dettagli matematici troppo complessi, ci
limitiamo a citare in termini di entropia la formulazione dei secondo principio data da Clausius: L'entropia
dell'universo in continuo aumento che, con parole pi semplici suona anche cos: l'energia dissipata nei fenomeni che hanno luogo nell'universo in continuo aumento . A parte le considerazioni di carattere
cosmologico che fanno pensare a un progressivo esaurimento delle fonti di energia dell'universo, l'inevitabile
conseguenza di tale affermazione che alla fine l'intero universo sar alla stessa temperatura in quanto non vi
potranno pi essere scambi di calore. Questo vuol dire che non potr pi funzionare nessuna macchina termica
e sar pertanto cessata ogni produzione di lavoro. Il fatto che l'entropia complessiva dell'universo debba aumentare non esclude che possano verificarsi localmente qua e l delle diminuzioni di entropia: per esempio, il
letto di un fiume potrebbe. improvvisamente raffreddarsi cedendo la sua energia termica all'acqua che potrebbe
trasformarla in energia cinetica per scorrere controcorrente. Ma un processo di questo tipo non mai stato osservato e pertanto da ritenersi estremamente improbabile, anche se non proprio impossibile. In termini di
probabilit, eventi di questo tipo, che dei resto richiamano quello della moneta che cade verso l'alto o quello del
diavoletto di Maxwell, hanno la stessa probabilit di evenienza di quella che pu avere una scimmia, battendo a
caso sui tasti di una macchina per scrivere, di comporre la Divina Commedia.
Il fatto che esista una minima probabilit di certi eventi ha incoraggiato gli studiosi dei moto perpetuo a
persistere nei foro tentativi: J. Gamgee verso il 1880 progett una macchina termica che egli stesso chiam
zeromotore perch funzionava normalmente alla temperatura di 0 C. Tale macchina, indicata schematicamente
nella fig. 5 usava come fluido ammoniaca anzich acqua e non differiva dalle comuni macchine termiche. L'ammoniaca diventava vapore a bassa temperatura (a 0 C esercita una pressione di 4 atm) e, secondo il suo
ideatore, lo scambio di calore con l'ambiente esterno doveva essere sufficiente per trasformare l'ammoniaca da
liquido a gas; inoltre l'ammoniaca allo stato di vapore, spingendo indietro il pistone ed espandendosi, avrebbe
dovuto raffreddarsi, condensare e precipitare in un serbatoio, riprendendo poi daccapo il ciclo. In effetti, se si fa
qualche conto si scopre che lo scambio di calore con l'esterno pu davvero bastare per vaporizzare
l'ammoniaca, ma tale vantaggio annullato dal raffreddamento dei gas che espande. Partendo da 0 C e a
pressione 4 atm, la temperatura dei vapore scesa a - 33 C, mentre il volume si quadruplicato. Se il vapore
deve condensare, sia il condensatore che la sorgente devono essere mantenuti a - 33 C. La cosa pi ridicola
che molti uomini autorevoli dell'epoca credettero alla macchina di Gamgee finanziandone le ricerche,
nonostante che ambienti scientifici di una certa seriet - tra i quali l'Accademia delle Scienze di Parigi e
l'Ufficio Brevetti degli Stati Uniti - avessero gi da tempo rifiutato di esaminare qualsiasi progetto dei genere se
non accompagnato da un piccolo prototipo funzionante in perfetta regola.
Tuttavia interessante citare un caso davvero singolare di macchina a moto perpetuo il cui funzionamento era
basato unicamente sulla... ingenuit popolare: un certo J. Keely aveva dato a intendere dal 1875 al 1898, anno
della sua morte, di essere riuscito a realizzare una macchina a moto perpetuo ottenendo prestiti, fideiussioni
bancarie e finanziamenti di mecenati creduIoni per la realizzazione in grande stile di impianti per la produzione
di energia in modo del tutto gratuito. Aveva montato un misterioso e complicato giocattolo a base di globi
metallici, tubi, condutture, valvole e strumenti di misura; Kee1y soffiava in un ugello per circa mezzo minuto e
riusciva a far fuoriuscire 25 litri d'acqua dallo stesso ugello; dopo di che, manovrando alcune valvole in modo
da confondere le idee agli spettatori, dimostrava che la macchina era piena di vapore a una pressione di 7000
atm. In questo modo riusciva a vendere la sua macchina capace di sfruttare, come egli diceva, la grande energia
dell'acqua, capace di far deviare il mondo dal proprio corso. Peccato che alla sua morte si scopr, durante i
lavori di sistemazione effettuati dagli eredi, che nella sua villa di Philadelphia c'era un enorme serbatoio d aria
compressa abilmente nascosto nelle cantine e che era il responsabile della produzione gratuita di energia.
Ancora oggi, tramontata definitivamente la speranza di violare i due principi della termodinamica con le
macchine a moto perpetuo, la fisica ci offre molti esempi paradossali di fenomeni che, se analizzati senza la
necessaria attenzione, sembrano davvero contrastare il principio di conservazione dell'energia; ne citiamo
qualcuno per curiosit dei lettore. Il pi semplice il paradosso dei torchio idraulico (fig. 6) costituito da: due
cilindri cavi di sezione differente a e A nei
capillare dell'acqua e di immergere quel capillare nella vasca in modo che sporga per un tratto minore
dell'altezza cos calcolata. Dovrebbe accadere che l'acqua sale nel capillare e ne trabocca dovendo arrivare a
un'altezza maggiore dei tratto immerso: poich per l'azione della tensione superficiale alla quale dovuto
l'innalzamento continua, l'acqua caduta nella vasca risale nel capillare costituendo un vero e proprio moto
perpetuo. Anche qui facile dimostrare che non vero dapprima eseguendo l'esperimento e poi con una
giustificazione fisica: quando l'acqua raggiunge l'estremo superiore del capillare risulta soggetta a una forza
diretta verso l'alto minore della forza di tensione superficiale che la attira verso il basso e non potr quindi
fuoriuscire dall'orifizio (fig. 7).
10
11
12
13
AHA!
When I first read this on Sunday, I immediately wrote emails to some trusted associates about it
asking what they thought. I went to bed at 11PM but could not sleep so wrote more emails at
1:30AM and tried to sleep again.
Something kept bothering me about the design as it looked familiar. The AHA! came about 4AM
when I realized it was John Bedini's Magnetic Fluxgate in a slightly different form. (* so I
thought at the time, but that 'realization' has now been determined erroneous with the new
information from Hiroshi given on 08/23/99)
14
Prior Art
First, the Stewart (Pat) Harris TOMI (theory of magnetic instability) where the basic design uses
3 rolls of Radio Shack disc magnets, taped together to form 3 cylinders. Two of the magnet rolls
are laid out parallel to each other on a slight ramp (at an angle of 10 up to 35 degrees) so they
have opposing polarity.
When you insert the 3rd magnet cylinder horizontally between the two vertical tracks so that the
like poles repel, the cylinder will roll up the ramp and drop off the edge.
Click here for the
TOMI Build construction file and showing the null zone which
provides
for Pull, Balance and Pull
The next series of files are based on the claims of David Hamel
of Canada, and listed in the Hamel Index Page.
The original Hamel Spinner post from 02/08/97 where it showed
an interesting rotation of a steel ball under a disk magnet.
At the time of this first post about Hamel, no one to my
knowledge had actually TESTED the spinner effect as explained
in the excellent book by Pierre Sinclair and Jeanne Manning,
'The Iron Man and the Butterfly'.
John Bedini was the first to build and report back with his version of the Hamel spinner on
02/23/97.
In continuing investigations into this peculiar spinning effect, John came up with the idea of
using many small magnets that allow you to make any size torus or ring.
This led to the Bedini Magnetic Flux Gate on 02/25/97 which showed an effect I had never heard
of or seen described before.
From this, Dan Davidson came up with a design for a motor on 03/01/97 which was not built at
the time.
If you think of a doughnut with magnets of the same polarity all facing inward, then cut the top
and bottom off this doughnut, you get two cylinders with the same polarity facing inward, ergo,
the same as the 'Ohsako principle' claim.
15
At the time of this original drawing, we had no concrete data on the orientation of the magnetic poles of the
two cylinders in the Ohsako model. The drawing above is a 'guesstimate' that shows the cylinders with like
poles (SOUTH) facing each other as it would be with a Bedini Fluxgate, except that Bedini uses NORTH
poles based on tests of which gave the greatest thrust through the gate.
We have since learned that the Ohsako cylinders should have opposite poles facing each other
which is reflected in the next drawing.
16
Other Voices
On 08/25/99 in an AIM chat, Ken Carrigan brought up the Howard Johnson Motor. This URL shows photos
from the magazine article as well as text. Note the Stonehenge like arrangement of magnets mounted on a
lazy susan turntable. When he holds a big magnet down inside this arrangement, the table spins with force
and speed....sound familiar?
17
18
19
20
Here are two additional emails from Monday 08/23 and Tuesday 08/24, the corrections suggested by Hiroshi
will be made Wednesday.
Hiroshi Raymond Maekawa
123-20 82nd Ave., #4-D, Kew Gardens, NY 11415
E-mail : free_energy@msn.com
Dear Mr.Decker,
thank you very much for your quick response.
First of all, the reason why I sent e-mail to you is that I
would like to share the idea, "Ohsako's principle", which
Mr.Ohsako discovered almost 10 years ago, with people as
many as possible.
In fact Mr.Ohsako keeps doing research and development by
himself at his own factory and laboratory in spite of being
suffered from serious kidney disease. And I suppose that he
will never quit it until he finishes it or he dies. I am
just and only his partner and I don't even have the
document of the idea with me. That's why I have to get the
official document from WIPO database.
Anyway the phenomenon, " Ohsako's principle", really DOES
work. Hold the rotator at level position by your hand, it
actually starts rotating with quite big force.
What we have to find out is how to hold the rotator at the
position other than your hands. To tell you the truth,
"Ohsako's principle" really works.
But unfortunately none of the system attached to the rotator
to hold the rotator at the position that we experimented so
far, including the idea published with WIPO at this time,
worked.
Of course, we experimented many ways and develop the
knowledge by spending huge amount of time and money believe
it or not, we spent approximately $2 million mostly from his
previous invention though).
But please don't get me wrong. I am not asking for money but
I want the motor work by using this phenomenon by anyone in the
world as soon as possible to save the earth.
In the meantime Mr.Ohsako could finish soon because he is not
just inventor. He is very familiar with many kind of different
field such as aerodynamics, physics, architects, electronics
and so forth. And at the same time he is very good engineer as
well.
Therefore I will try to get the information as much as I could
and send them to you as soon as possible. Thank you very much.
21
Hi, Jerry. Thank you very very much for the home page
you made. I hope that people will see this site as many
as possible.
By the way I found one mistake on this page. At comparison
drawings, inside of outer stator should be blue (N) and
outside of outer stator should be red(S).
That's the only discrepancy. Thank you again.
Hiroshi R. Maekawa
8/24/99
22
Updated 02/28/99
IT ONLY SPINS WHEN HOLDING THE MAGNET WITH YOUR HAND!
Raymond wanted to clear up the FACT that the machine drawings that are shown in
the three diagrams were IDEAS, had NOT been built.
He wanted to clearly state so there is no error, that the spin only happens when you
hold the exciter magnet in your hand, just like the Hamel Spinner, just like the
Howard Johnson motor.
Only the TOMI runs on its own up the ramp when you release it.
23
An Update indicating Ed Leedskalnin of Coral Castle fame might have built a magnetic motor or generator
as brought to our attention on 03/26/02 as posted on the Art Bell website at;
www.artbell/graphics22.html
Jon in Orlando FL (Mergis@aol.com) writes: This is a picture of the a magnetic wheel that that
the man at coral castle built. I'm his biggest fan. I went there and took this picture. Everyone
seems to not even notice it there and it's the main component of all his work.
It appears to be a generator with the magnets as the stator and an armature that doesn't show any windings.
If you have any ideas about it, please post to Jerry Decker and I will post to the KeelyNet Interact discussion
list so all can read it and express their viewpoints, thanks!
24
25
26
Fonte: http://www.hcrs.at/DIAMOT.HTM
Traduzione dal tedesco: Carlo Splendore
Il Motore Diamagnetico
Vi un gran numero di motori magnetici i quali hanno finalit di autoalimentarsi mediante l'energia libera. Uno
di questi il cosidetto Kryo-Motor. Si basa su diamagneti che impediscono l'inclusione di linee di campo al
loro interno, poich questi costituiscono un segnale di contro-campo. I [Supraliter] sono difficili da adoperare e
si portati a credere che si debba provare con un altro materiale diamagnetico, come ad esempio il bismuto.
Alla costruzione ha partecipato il signor Thurner . Il suo motore al sito
http://home.t-online.de/home/iba.thurner/magnet.pdf . Il motore conta di
uno statore-magnete e di un magnete-rotore, che sono tra loro a 90.
Accade quindi che il magnete rotore sia sempre attratto al ..... del magnete
statore. Allora si inverte l'azione della forza e respinge il rotore di un
ulteriore giro. Proprio in questo posto viene montato il diamagnete e deve
schermare
27
28
29
La Fisica
Occulta
Dell'etere
di William Lyne
1998
Quinta parte
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
41
42
43
44
45
rexresearch.com
Home ~ Catalog ~ Order ~ Links
46
47
48
49
50
51
52
53
54
55
56
57
58
59
60
61
62
63
64
65
66
67
68
69
70
71
72
73
74
75
76
77
78
79
80
81
82
83
84
85
86
Fonte: http://www.gctspace.com/products/unmanned/index.html
DESCRIPTION
Propulsion system assembly
FUNCTION
Responsible for providing propulsive force for craft. Based on revolutionary technology being developed by Gravity
Control Technologies utilizing monatomic superconductor's interaction with the Zero Point Energy Field.
Two propulsion system varieties will be tested.
87
One system based on powdered superconductors and another in which superconductivity is achieved through plasma
field interactions.
MATERIAL
Stainless steel casing containing superconductor manifolds. Self contained unit that is field replaceable.
OVERVIEW
During the late 1960's a Russian physicist names Andrei Sakharov, who later won a Nobel
prize for his efforts toward world peace, postulated a new theory of gravity. He thought that
gravity might be the result of atomic and subatomic particles interacting with the Zero Point
Energy field. The ZPF itself has a history of well over a hundred years. It used to be called
the Aether, which Einstein rejected based on the negative result of the Michelson-Morley
experiment (later in life he seemed to change his mind though).
At the end of the 20th Century three American physicists, Hal Puthoff, Bernhard Haisch
and Alfonso Rueda took it upon themselves to dust off Shakarov's work and examine it
more closely from a theoretical standpoint. They postulated
that inertia just might be another force which has its origin in the ZPF. There is now
sufficient evidence to believe that Shakarov and Puthoff, Haisch, Rueda are correct - and
that gravity and inertia are in fact the result of interaction between atomic and subatomic
particles and the ZPE Field. And this raises a serious question:
Would it be possible to induce controlled interaction between
particles and the ZPF which allows us to manipulate gravity
and inertia?
We believe it is possible, with the utilization of unique, monatomic superconductors
described under superconductivity in the RESEARCH section of this web site. We
believe that through the utilization of these new BEC compounds an interactive force can
be exerted on the ZPE Field and the reaction used for propellantless flight and the
generation of pollution free energy.
Both of these conjectures will be put to the test during Phase I Unmanned Prototype
development activities. Please visit the SPONSOR page to lear how you can helps us
make this happen.
88
Fonte: http://www.alzimach.net/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=47&mode=thread&order=0&thold=0
89
The external assembling forms a kind of duct or rail, also elliptical, for the chain track distribution, that allows
to it, in the right sequence, to be contracted and expanded, change direction and move, and pass away, as
desired. The chain follows the way that the rail allows, in four different zones: mass-united zone, or positive
column, or weight capacitor; the lower reversion input zone; the liberation zone, or negative column, with same
height of the positive one; and the upper reversion zone, and its zero point, or non-resistance top.
Both reversion zones are composed mainly of wheels, while the lower has to hang, open and bolt the chain, for
to change its profile and natural falling down trajectory, the upper has a very passive function, that is just to let
the chain cross over, and avoid any turn back possibility.
Fact is that in all circuit the chain follows with passivity the voids of trails, but assumes a very strong positive
and pressure action in mass-united zone, specially in the button, where to the wheel is applied all the active
potential weight of device, formed by the entire stack of the full contracted state, forcing movement.
It is easy to understand how and why FRCM works. The positive columns weight is directly connected as a
compressed spring against the relatively lighter negative column, through lower reversion wheel, where
happens a kind of flux, the solid flux of the chain, that never can find a state of rest. As cycles of breaking
of the chain, drop per drop, can be considered the instant of touch of each chains corner to the lower step
wheel. For to complete the circuitry, the chain excess, much lighter, passes over the upper wheel and turns back
to positive column top. This is the real board of the impossible, the turn of the full subtracted potential to its
source; but mechanically the easier job to be done in FRCM. The chain flows from positive column, naturally,
finds changed profile and reversion to opposite way, is pushed up and free in negative column, to top, and, at
end, is collected, friendly, to restore the potential, at non-stop run! The only alternative to the chain is to move
and move, and apply the positive surplus of weight to wrench under wheels axle.
This principle, FRCM, allows the development of equipment that are going to be able to take energy, work and
force from gravity potential, so as it happens from wind and water electrical generator machines, today. The
potential is kept in a so critical situation, that the only remaining way to it is to escape and move, and, also in
consequence of the suspending mass state, will suffer the linear constant repetition of event. Water and other
fluids dont offer mutant profile with fixed value of pressure, so as solid materials. There are many arguments
for this view.
90
Considering, of sure, all mechanical losses, a part of the mass will be very active and applied in eccentric, or
radial position to the wheel, even with the risk of to cause too high speed. FRCM manages and converts mass in
energy.
A theoretical case can be calculated: total chain weight 100, general losses 20, total negative resistance 30,
active or positive surplus 50 30 = 20. This surplus that may be 2kg, 200kg or 2,000kg, depending on scale,
will force, free, the wheels edge, while the total weight keeps confined in the device. In this case above, the
difference of balance is 1.66. This means that the flowing velocity of the negative pile, is 1.66 times higher than
the falling of opposite positive pile. Just like a solid venture, this change and relation is fixed, and in other
cases may it vary, or calculated, to 3, 4 or even more! In all cases the speed must be hold, a not so easy job,
when one face gravity acceleration.
The author of FRCM conceptions feels like these ideas have been around for many centuries, and that they are
just like old draws now discovered. And this can be the bigger and best moment to this release. Many thousands
of different designs and solutions are coming in the future, from now, looking to better performance, costs and
durability. Author thinks to be strange that previous guessing could not reach to this macro-physical concept.
For to build FRCM circuits, even re-applied, or, used old pieces, for ex., from ships and trains, will be useful.
This is only a start to a new-old development and clue, let to the sources of the modern mechanical
engineering, of sure, after overcoming oppositions and some hold mind. It is expected that other names, also,
are going to be created and proposed to FRCM, but a good one can be avalanchedrive. Author expects just
for the invent and concept credits, and not for royalties; but would be glad to keep working on this concern. So,
this message is a kind of invitation...
Murilo Luciano Filho
murilo@instrumenti.com.br
avalanchedrive@hotmail.com
So Paulo, July / 24th / 2002
complete patent text available, in portuguese only -- .
91
92
93
Fonte: http://www.acam.it/vimana.htm
94
95
regn a Lanka per quattrocento anni, delineandosi in tal modo uno scenario che ispir il successivo racconto
dellIliade di Omero, ove due imperi combattono a causa di una donna. Quello che interessa il frequente
ricorso nel poema a macchine volanti equipaggiate con armi incredibili, che sino allultimo decidono le sorti
della battaglia.
Nel quindicesimo capitolo compare il Pushpaka Vimana, enorme aeronave dorata appartenuta a Brahma, che
Ravana sottrae al fratello e guida con laiuto di uno strano essere umanoide. In cielo guerreggia con una schiera
di astronavi nemiche lanciando missili, giunge a Lanka e Rama vincitore si impossessa del velivolo che lo
condurr infine nella residenza paterna. Durante la traversata, Rama illustra a Sita i luoghi dello scontro,
indicando Lanka dimora dei titani, nome di una razza che torner utile nel corso della nostra ricerca. Lanka, in
dravidico antico isola, viene descritta come un baluardo circondato dacqua oltre unoceano vastissimo,
particolare che ha suggerito agli studiosi David Davenport ed Ettore Vincenti lidentificazione con lopulenta
Mohenjo Daro, in Pakistan. Lanka era bagnata dal fiume Indo pi volte definito oceano e confinava a sudest
con limpero di Rama. Se i nessi geografici corrispondono, ancor pi sconvolgenti le scoperte archeologiche.
Il luogo della morte
La nascita di Mohenjo Daro sembra avvenire dal nulla. Fiorente metropoli che contava 30.000 abitanti, era
progettata secondo un moderno schema architettonico a griglia e vantava un eccellente sistema di fognature,
nonch un enorme piscina. Il suo nome, luogo della morte, deriva dal ritrovamento di 44 scheletri in vari
quartieri della citt, quando venne intrapresa unesplorazione sistematica delle sue rovine da Sir Mortimer
Wheeler nel 1945. La sua scoperta si deve per allarcheologo R. D. Banerjee che ottantanni fa port alla luce
gli edifici sottostanti su cui sorgeva una stupa buddhista del 300 a.C.
Gli scheletri, sparsi in unarea precisa della metropoli, giacevano scomposti con le membra contorte, segno che
la morte li ha colti allimprovviso. Lattacco da parte di trib ariane, mito letterario creato dal nulla, non
sussiste, poich non vi sono armi accanto ai corpi e soprattutto le ossa presentano strane carbonizzazioni e
calcinazioni, dovuto agli effetti di unesplosione nucleare. Soltanto una bomba a fusione in grado di
provocare simili devastazioni, con un epicentro da cui irradia londa durto che viene a creare sullarea colpita
tre zone distinte, come a Mohenjo Daro. Il Survey of India (Istituto di Cronologia) ha sinora individuato le date
di alcune battaglie cruciali in base ai riferimenti astrologici dei Veda, effettuando una comparazione sui reperti
archeologici della Valle dellIndo. Nel caso di Mohenjo Daro, gli esperti hanno riscontrato un salto di oltre
quattrocento anni rispetto alla cronologia accertata, suggerendo una contaminazione nucleare dei resti organici.
Davenport e Vincenti hanno rinvenuto lontano dagli scavi archeologici una piana con oggetti duso comune
vetrificati, che ad unattenta analisi risultavano irradiati dallUranio del Plutonio e del Potassio 40 a livelli fuori
della norma.
Prove sufficienti ad avvalorare unantica guerra tra esseri stellari, che impressionarono la memoria dei nativi.
Un manufatto di pietra scolpita mostra un casco con visiera sottile totalmente differente dagli elmi allora in uso
e pi vicino a quello di un pilota, mentre il Palazzo del Governatore cinge un ampio cortile che un tempo aveva
ospitato, forse, il Pushpaka Vimana. Senza contare che un quarto soltanto della citt stato sinora riportato alla
luce; ma i riscontri non finiscono qui.
Secondo le antiche leggende, i signori del cielo irati con Lanka polverizzarono sette citt con una luce che
brillava come mille Soli ed emanava il rombo di diecimila tuoni. Nel Ramayana, il saggio Rishi avverte gli
abitanti del suo eremo di scappare lontano dal Gran Deserto del Thar, poich di l a sette giorni una pioggia di
ceneri avrebbe messo fine al regno di Danda, cognato di Ravana. Gli scheletri ritrovati a Mohenjo Daro sono in
numero esiguo rispetto alla totalit degli abitanti, fuggiti di colpo per evitare la purificazione celeste. Scienza e
mitologia si fondono e ancora un volta gli antichi testi confermano le odierne scoperte.
Un segreto da dimenticare
Ma una guerra atomica a bordo dei vimana un episodio circoscritto alla sola India? Alcune caverne in
96
Turkestan e nel deserto del Gobi contenevano dispositivi semisferici di vetro e porcellana con unestremit
conica ripiena di mercurio, che gli scienziati sovietici hanno definito antichi strumenti per la guida di veicoli
cosmici. Resti di remote metropoli vetrificate giacciono, poi, tra le sabbie del Gobi che un tempo era patria di
civilt evolute scese a formare luomo. Furono loro a governare Atlantide, che aveva in dotazione un
VimanaVailixi adoperato per una battaglia sulla Luna. Le Stanze di Dzyan, testo occulto del Tibet, narra che il
Grande Re dal Volto Abbagliante ipnotizz i Signori Oscuri conscio della distruzione di Atlantide e si
impadron con il suo popolo dei vimana nemici, per raggiungere terre lontane.
Nelle citt sotterranee di Akakor, in Brasile, esistono strane mappe su cui appaiono il sistema solare con diverse
lune, due isole nellAtlantico e nel Pacifico inabissatesi a causa di uno scontro nel cielo tra due razze stellari
che perturb le orbite di Marte e Venere (cfr. Il regno di Akakor, ACAM Sezione Civilt Enigmatiche).
Gli Indiani Hopi del Nordamerica ricordano nei loro miti il Terzo Mondo popolato da uomini che con i
patuwwota (scudi di cuoio) si mossero guerra annientando la civilt. Nellovest degli USA esistono numerose
rovine consumate dalle radiazioni nucleari a perenne memoria. Gli edifici delle Sette Cidades, vicino al Rio
Longe, presentano tracce di cristallizzazione che assomigliano a quelle di Sacsayhuaman, in Per, distribuite in
unarea di 15.000 m2.
Sul Monte RanoKao, nellIsola di Pasqua, si trova una grande spaccatura segno di un intenso calore che ha
fuso lossidiana sul terreno e ha lasciato un cratere circolare poco distante. Incisioni di legno mostrano individui
stravolti colpiti da forti radiazioni.
Anche il Medioriente conserva testimonianze di sviluppi tecnologici avanzati. Le Halkatha, vecchie leggi
babilonesi, recitano: Guidare una macchina volante un grande privilegio. La conoscenza del volo
estremamente antica, un dono degli di del passato per sopravvivere. Un testo caldeo, il Sifrala, descrive
minuziosamente le parti costruttive di un aereo quali bobine di rame, sfere vibratorie e aste di grafite
soffermandosi sullaerodinamicit del veicolo. Il resoconto pi famoso del Medioriente di un antico volo nel
cosmo vede protagonista il re antidiluviano di nome Etana che a bordo di unaquila scompare nel cielo e
osserva dallalto la Terra diventare sempre pi piccola.
Preziosi per una comparazione con lepica indiana sono le cronache sumere di una guerra furiosa scoppiata tra
fazioni opposte di di per il possesso delle Terra, che provoca un vento radioattivo dalla Penisola del Sinai,
cosparsa ancor oggi di pietre annerite. Molti ricorderanno il reperto di Toprakkale, conservato al Museo
Topkapi di Istanbul, che raffigura una sorta di shuttle guidato da un individuo in tuta spaziale, chiara conferma
di remota tecnologia operante in area mesopotamica.
Dalla vicina penisola arabica, la mitologia indiana giunse sino in Grecia, dimora di un pantheon assortito al cui
apice regnava Zeus. Il nome deriva dal sanscrito DyaushPtr, che ha originato il corrispondente latino Giove
Padre, in seguito relegato a semplice aiutante del tonante Indra. Zeus era descritto come potente divinit che
scagliava fulmini, eco lontana di armi tremende adoperate nella guerra decennale che lo oppose alla razza
semidivina dei Titani: Allora Zeusdal Cielo scagli i suoi dardi infuocati. I fulmini che lanci erano potenti
di rumore e di luceI Titani nati dalla Terra furono avvolti da un bruciante vapore. Innumerevoli fiamme
salirono sino al chiaro etere. Lo splendore delle pietre dei fulmini e dei lampi accecava gli occhi anche dei pi
forti. Queste le ultime testimonianze del conflitto piovuto dal cielo, opera di esseri dalle fattezze umane,
venerati dai nostri progenitori come di. Il tempo cancell il ricordo delle loro imprese e il silenzi cal sulla
tecnologia aeronautica, nata per valicare i confini del cosmo. I carri celesti disparvero dalla Terra, lasciando a
pochi eletti il dominio dei cieli. Un manoscritto nepalese di et indefinita racconta che un antico re indiano,
incapace di pilotare un vimana, convoca un esponente degli Yavanas, una stirpe bionda dalla pelle chiara
discendente di No che abitava il Mediterraneo orientale dopo il Diluvio. Il monarca si libr in aria ma non
venne mai a conoscenza del segreto del volo appartenuto agli di e un tempo custodito nella sua terra.
97
Bibliografia
Autori vari Luniverso fantastico dei miti, Mondadori, 1977
Compassi, Valentino Dizionario delluniverso sconosciuto, SugarCo, 1989
Davenport, W. David Vincenti, Ettore 2000 a.C.: distruzione atomica SugarCo, 1979
Dopatka, Ulrich Dizionario UFO Glossario di preastronautica, Sperling & Kupfer, 1980
Feuerstein, George Kak, Subhash Frawley, David Antica India la culla della civilt, Sperling & Kupfer, 1999
Leslie, Desmond & Adamsky, George I dischi volanti sono atterrati Edizioni Mediterranee, 1995
Noorbergen, Rene I segreti delle antiche razze, SIAD Edizioni, 1978
Sitchin, Zecharia Guerre atomiche al tempo degli di, Piemme, 2000
Su Internet
www.fireplug.net/ rshand/restricted/streams/scripts/vimana.html
www.light1998.com/Secrets-of-the-Vimana/Secrets-of-the-Vimana.htm *
www.fusionanomaly.net/vimana.html *
www.virginlodge.org/ancientaircraft_nf.htm *
www.jeffanderique.com/ancient_vehicles.htm *
www.crystalinks.com/vedic.html *
http://dnausers.d-n-a.net/dnetEfoE/explorer/atlantis.html *
Riviste
Malanga, Corrado Le guerre stellari di Mohenjo Daro UFO Network n5, Settembre 1999
Terzi, Fulvio Gli architetti del tempo Notiziaro UFO n18, Settembre 1998
98
Fonte: www.fiatmia.it
99
100
101
102
103
104
105
106
107
108
Fonte: http://www.ipnosiregressiva.it/chi_siamo.html
Chi Siamo
La SIIR, Societ Italiana Ipnosi Regressiva costituita da professionisti medici psicoterapeuti o psicologi psicoterapeuti che
si interessano dell'ipnosi e in special modo dell'ipnosi regressiva. La SIIR, nata con l'intento di raccogliere colleghi in tutta
Italia, disposti a superare una seria formazione individuale di due anni di didattica che garantisca ai pazienti una solida
competenza.
Speriamo di aprire un dialogo con voi sul tema dell' ipnosi regressiva che pur riscuotendo grande interesse , si presta ad
essere travisato o distorto.
il Presidente SIIR Dott. Angelo Bona medico psicoterapeuta, spec.anestesia.
Perche' la rondine?
Il logo della S.I.I.R., la rondine della quale esistono ottanta specie diverse.
In Italia ed in Europa possiamo amirare l'Hirundo rustica, negli Stati Uniti la specie pi conosciuta la rondine del granaio.
Nel Nebraska ed in Alaska vive la rondine degli alberi, in Canada quella delle caverne e per cos dire :paese che vai, specie
di rondine che trovi.
La rondine era sacra per i popoli delle pianure e per i Sioux Lakota , se un uomo vedeva questo volatile diveniva un Heyoka ,
che poteva insegnare la saggezza attraverso la satira ed il ridicolo.
(Proprio come accade agli Oyghen!)
Il geroglifico egizio della rondine associato al termine wer , "grande" ed appare sulla prua del barcone di Ra, mentre nella
notte guida il dio nell'aldil.
Iside, dea dei venti, si trasforma in rondine e soffia la vita in Osiride donandogli amore e devozione.
La rondine era stata presa a modello dai maestri d'opera delle cattedrali medievali come "sommo architetto". Secondo la
tradizione questo volatile non considerato un uccello comune, ma l'anima di un re defunto che migra continuamente dalla
terra al cielo e dal cielo alla terra , per rivelare agli iniziati i misteri di Dio.
La rondine un nunzio di felicit e di difesa spirituale ed una guida , un angelo custode che accompagna l'anima nel
cammino della vita.
E' rinascita , resurrezione , eterno ritorno, Vita nella Vita.
Angelo Bona
Copyright 2002 [S.I.I.R. Societa' Italiana Ipnosi Regressiva]. Tutti i diritti riservati.
109
110
propria sfida.
Fattibilit: il progetto effettivamente realizzabile.
Originalit: il progetto realmente innovativo.
Impatto potenziale: il progetto avr un effetto positivo per la collettivit.
La Giuria valuta inoltre in che misura l'assegnazione del Premio possa effettivamente contribuire alla
realizzazione del progetto.
La Giuria dei Premi Rolex - un organo indipendente, internazionale e composto da esperti di pi
discipline che impegnano gratuitamente le proprie competenze - esamina i progetti e seleziona i Vincitori
e i Premiati di Merito. La composizione della Giuria, presieduta da Patrick Heiniger, amministratore
delegato di Rolex SA, viene rinnovata ad ogni edizione dei Premi.
Se vi e' un'iniziativa a sfondo sociale alla quale i mensani possono partecipare e ben figurare, i "Premi
Rolex per un'ingegnosa impresa", e' proprio una di queste. Buona partecipazione!
111
Novit, notizie e commenti in breve. Tale spazio pu essere utilizzato per annunci da parte dei lettori- in questo caso, contattate la
redazione.
Eolo Auto
Nonostante il sito di www.eoloauto.it sia vuoto, secondo quanto riportato dal mensile Newton, l'automobile ad
aria compressa Eolo entrer in produzione dal gennaio 2004, subendo un ritardo di un'anno e mezzo rispetto
alla data annunciata a causa, dicono, di problemi burocratici (!?).
A.S.S.E.
Dopo un lungo periodo di cautele e ripensamenti, Franco Manlgarini ha deciso dare il via alla A.S.S.E. in
quanto ha trovato sufficenti disponibilit e numero di adesioni. L'Associazione Studiosi Scienze Eterodosse, al
momento avr la sede provvisoria allo stesso indirizzo di Altra Scienza. Si pensa di chiedere come tesseramento
annuo 50 euro, ma giusto sapere, specie chi pensa che l'iscrizione sia un po' cara, che necessaria una sede
con le relative spese, e anche un minimo di attrezzatura. Chi interessato ad aderire, chiedere ulteriori dettagli
o anche rilasciare commenti e osservazioni rivolgersi a malgariniaz@iol.it
Arretrati di A.S.
Per il prossimo numero sono pianificate le riedizioni del n.3 e del n.4. Tuttavia, anche per avere pi tempo per
la A.S.S.E. (vedi l'avviso precedente) cercheremo far uscire il n.1 e il n.2 e completare cos la raccolta.