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L'ACQUA

dal micro al macro

Cosa permette all'acqua di diventare un bene commerciabile

Samuele Mercan, 4G
Lavoro di maturit in Chimica
anno 2011
Professore responsabile: Paolo Agostino Morini

Indice
1. Riassunto

III
I DUE VOLTI DELL'ACQUA

1.Introduzione

PARTE 1, Acqua per un chimico

1. Introduzione

2. Le propriet chimico-fisiche dell'acqua

2.1 Il legame H-O

2.2 La polarit dell'acqua

2.3 I legami idrogeno

3. Lo stato solido dell'acqua

3.1 Le varie forme del ghiaccio

3.1.1 La brina

3.1.2 La grandine

10

3.1.3 I fiocchi di neve

10

4. La classificazione dell'acqua

11

4.1 Le acque sotterranee

11

4.2 Le acque superficiali

12

5. L'acqua potabile e la depurazione delle acque

12

5.1 La chiarificazione

13

5.2 La filtrazione

13

6. La durezza dell'acqua

14

7. L'acqua e la legislazione svizzera

16

PARTE 2, il business dell'acqua

18

1. Introduzione

18

2. La privatizzazione del servizio idrico

18

2.1 La crisi del debito

18
I

2.2 Le tecniche economiche delle organizzazioni internazionali

18

2.3 L'acqua come merce di scambio

19

2.4 Il problema delle societ private

20

2.5 L'acqua e i diritti dell'uomo

20

2.6 Conclusioni

20

3. Il business dell'acqua in bottiglia

21

3.1 Le tecniche pubblicitarie

21

3.2 La qualit delle acque in bottiglia

22

3.3 I prezzi dell'acqua in bottiglia

23

3.4 Acqua in bottiglia e inquinamento atmosferico

23

3.5 Conclusioni

24

FASE SPERIMENTALE

26

1. Introduzione

26

2. Procedimento

26

3. Grafici

28

4. Interpretazione e discussione dei dati e conclusione

31

CONCLUSIONI

34

WEBLIOGRAFIA BIBLIOGRAFIA

35

II

RIASSUNTO

una scalata alla scoperta dell'acqua. Comincia da un livello microscopico, semplici modelli
che usiamo per spiegare i fenomeni che osserviamo. Si passa poi al livello macroscopico, le
propriet dell'acqua nella sua forma solida e l'importanza di esse per la sopravvivenza delle
creature lacustri.
In seguito una breve carrellata delle varie forme di soluzioni acquose comunemente chiamate

acqua che serve ad arrivare a un punto cruciale del lavoro, ovvero la potabilizzazione. Un
processo che permette all'acqua di diventare un bene commerciabile.
Inizia allora la seconda parte del lavoro quella rivolta verso il business che alcune tra le pi
imponenti multinazionali hanno deciso di intraprendere, ovvero quello della rivendita del
famoso oro blu. Per concludere questa parte del lavoro vi sono un paio di paragrafi che
analizzano se sia effettivamente vantaggioso comprare acqua da queste societ e se sia
solidale nel confronto di noi e del nostro pianeta.
Per la parte sperimentale ho deciso di inserire un lavoro svolto durante una gita con il corso di
Biologia e Chimica in Val Piora. adatto perch abbiamo svolto l'analisi delle acque di un
laghetto e ci si collega con il capitolo riguardante la purificazione delle acque.

III

L'ACQUA DAL MICRO AL MACRO


1. Introduzione

Questo lavoro nasce dopo varie modifiche e cambiamenti dal modello iniziale che avevo
concepito.
Doveva essere un lavoro sull'omeopatia ma, visto l'immenso capitolo che l'acqua avrebbe
preso in questo lavoro ho deciso di focalizzarmi sull'analisi di essa. Ancora una volta
avvenuto un cambiamento: inizialmente pensavo di analizzare gli aspetti legati alla memoria
dell'acqua e tutte le implicazioni che ci implica. Mi bastato poco tempo per capire che non
era la ricerca pi adatta da fare, nella rete le oppinioni sono contrastanti o ci si ritrova sempre
dentro a dei dibattiti ferocissimi, i libri sono spesso di parte. In sintesi questo lavoro avrebbe
richiesto molto pi tempo di quello concesso, gi solo per leggere l'impressionante mole di testi
che riguardano questo argomento e per poter avere un'idea propria.
Ho quindi deciso di optare per un analisi dell'acqua che andasse dal micro al macro: da
un'analisi pi rivolta verso le propriet fisiche dell'acqua e la spiegazione di come esse
possano avvenire (tramite i modelli che tuttora utilizziamo), per giungere nella seconda parte
del lavoro a una ricerca sul business che coinvolge l'acqua potabile.
Il lavoro stato intrigante, ho potuto ripassare argomenti trattati durante le lezioni di chimica
e approfondire un argomento che mi ha da sempre affascinato, perch l'acqua ci appare
sempre come qualcosa di scontato di semplice e, abitando in un paese ricco di risorse idriche,
facile da ottenere. Eppure basta informarsi un minimo per scoprire che una delle sostanze
pi particolari e affascinanti di questo pianeta.

Parte 1

ACQUA PER UN CHIMICO


1.1 Introduzione
Praticamente tutte le persone su questo pianeta quando parlano d'acqua intendono diverse
soluzioni acquose utilizzate per vari scopi: dissetarsi, creare un altra soluzione o raffreddare
altre sostanze.
In chimica invece con acqua intendiamo quella sostanza con le sue peculiari propriet
chimiche e fisiche, con formula bruta H2O e una determinata struttura molecolare.

http://it.wikipedia.org/wiki/File:Water_molecule_dimensions_(comma).svg

Da Aristotele in poi si considerava l'acqua come uno dei quattro elementi, assieme alla terra, il
fuoco e l'aria. Questa credenza rimase fino a quando H. Cavendish ed altri, nella seconda
met del diciottesimo secolo dimostrarono che l'acqua una sostanza composta.
Egli cre dell'acqua partendo da diidrogeno e diossigeno, con l'aiuto di una scarica elettrica.
Per questo idrogeno, dal greco hydro e geno tradotto risulta creatore d'acqua.

2. Le propriet chimico-fisiche dell'acqua


L'acqua a temperatura ambiente e una pressione di 1 atmosfera si presenta come un liquido
mobile, volatile e con molte propriet particolari, la maggior parte di esse dovute alla
presenza di moltissimi legami idrogeno e alla polarit elettrica, dei quali parler in seguito
illustrando qualche esempio.
La apparente semplicit della formula chimica, H 2O, non deve trarre in inganno, poich se
vero che tramite essa possiamo presupporre delle propriet chimico fisiche dell'acqua gassosa,
altrettanto vero che non "corrisponde" affatto alle propriet della sostanza "acqua" allo
stato solido o allo stato liquido, dove l'entit molecolare pi semplice un oligomero 1, (H2O)n ,
che interagisce con entit simili mediante ponti a idrogeno

http://users.unimi.it/schiri/DOC/CHIMICA_FISICA/acqua.pdf

3
1 Oligomero: Polimero risultante dalla combinazione di un numero limitato di molecole di monomeri,
caratterizzato da un basso peso molecolare

2.1 Il legame H-O

Il nucleo di ossigeno della molecola H2O forma, secondo la teoria del Valence Bond, i due
orbitali 2s e 2p che nel processo di ibridazione, formeranno quattro orbitali sp3 (visto che
abbiamo una molecola tetraedrica), nei quali si distribuiranno i 6 elettroni che occupavano gli
orbitali precedenti. Due di questi elettroni formeranno un legame covalente con gli orbitali 1s
dei nuclei di idrogeno. Nelle molecole di H2O troviamo un angolo di legame di 104,45.

La disposizione degli orbitali e i legami covalenti tra H e O


http://users.unimi.it/schiri/DOC/CHIMICA_FISICA/acqua.pdf

Poich gli elettroni di legame si dispongono in prossimit del nucleo di ossigeno (vista la sua
elevata elettronegativit1) i due legami O-H sono "polarizzati". Gli atomi d'idrogeno sono
quindi poli positivi che tendono a respingersi reciprocamente.
La struttura della molecola H2O dunque quella di un tetraedro irregolare, con il nucleo di
ossigeno al centro, due vertici occupati da altrettanti nuclei di idrogeno e due vertici, verso i
quali sono diretti gli orbitali atomici sp3 dove abbiamo maggiori possibilit di trovare le
coppie di elettroni liberi.
4
1 Elettronegativit: indica il potere di attrazione di un nucleo nei confronti degli elettroni del legame

con un altro nucleo.

2.2 La polarit dell'acqua


Se osserviamo la scala dell'elettronegativit noteremo che H e O occupano due posizioni
differenti e quindi assumono valori diversi, rispettivamente: H=2,1 ; O=3,5.
Il nucleo di ossigeno tender quindi ad attrarre maggiormente gli elettroni condivisi nella
molecola, quindi quest'ultima risulter polarizzata. Infatti vicino al nucleo di ossigeno si
concentrer una parziale carica negativa, mentre nei nuclei di H la carica positiva del protone
non verr annullata dall'elettrone e quindi risulter positiva. Questa forma viene chiamata
dipolo

Rappresentazione di una molecola di H2O con le rispettive cariche


Il dipolo porter a una particolare distribuzione delle molecole di H 2O nella sostanza, si
formeranno dei legami che vengono chiamati legami idrogeno.

2.3 I legami idrogeno


Per le leggi di attrazione delle parziali cariche elettriche le parziali cariche positive di una
molecola di H2O saranno attratte dalla parziale carica elettrica negativa di un altra molecola e
viceversa.
I lobi negativi dell'ossigeno si disporranno quindi presso dei nuclei di idrogeno di due
molecole vicine. Questo un legame forte, che tiene unite le molecole (ci spiega l'elevata
temperatura di ebollizione dell'acqua), ma non minimamente paragonabile all'intensit di
un legame covalente.
quindi evidente che quando sei molecole H2O si trovano a contatto formano delle strutture
chiamate cluster con una geometria tetraedrica, riprendendo quella che caratterizza una singola
molecola H2O.

Esempio di una struttura tetraedrica regolare.


http://www.crestsnc.it/divulgazione/media/idropdf/testo01.pdf

Se noi legassimo questi cluster uno all'altro otterremmo un reticolo con ai vertici dei nuclei di
ossigeno. Questa disposizione a livello macroscopico determina una disposizione di tipo esagonale,
ed per questo che i cristalli di neve hanno la loro particolare forma.

3. Lo stato solido dell'acqua

L'acqua a differenti temperature e pressioni pu solidificare in maniere differenti, le differenti


forme sono differenziate nel nome dall'aggiunta di un numero romano. Quello che noi
comunemente chiamiamo ghiaccio in realt il ghiaccio I. Nel ghiaccio I le molecole H2O sono
disposte ordinatamente nello spazio: i nuclei di ossigeno occupano i vertici di maglie
"esagonali" con conformazione "a sedia" (analoga a quella del cicloesano) le quali, avendo i
lati in comune, definiscono a loro volta un "piano" di maglie esagonali. Ciascuno di questi
coordinato col sovrastante e il sottostante da ponti a idrogeno. Osservando la struttura del
ghiaccio tra un piano e l'altro, si pu constatare che la coordinazione ancora a maglie
esagonali, ma con conformazione "a barca".

Conformazioni a sedia e abarca


(http://users.unimi.it/schiri/DOC/CHIMICA_FISICA/acqua.pdf)

Nell'acqua liquida le molecole sono coordinate tra loro in modo simile al ghiaccio I, anche se
in questo caso la struttura non rigida, n costante nel tempo, bens in perpetua rinnovazione.
Il termine "struttura" ha infatti per i liquidi una connotazione statistica; si deve cio pensare
ad una configurazione media che si dissolve e si riproduce molti miliardi di volte al secondo.
Il ghiaccio considerato un minerale, vista la sua struttura cristallina regolare. Troviamo il
ghiaccio I a temperature inferiori a 0C a pressione normale, a temperature pi elevate, se la
pressione maggiore si formano diverse forme di ghiaccio denominate con dei numeri
romani.
Una delle pi importanti caratteristiche del ghiaccio I per la vita sulla terra (e soprattutto
quella marina) il fatto che sia del 8% meno denso dell'acqua. Ci spiegato dalla, potremmo
definirla, poco pratica disposizione delle molecole della sostanza H 2O quando formano la
struttura tipicamente esagonale del ghiaccio.
Il risultato che a 0C il ghiaccio I abbia una densit massima pari a 0,917 g/cm3, mentre
l'acqua a 4C raggiunga una densit di 0,9998 g/cm3 e ci significa che il ghiaccio gallegger
sull'acqua creando una specie di membrana che impedir, anche grazie ai moti convettivi, di
far congelare tutta l 'acqua fungendo da isolante termico.

Questa immagine riesce a spiegare intuitivamente come mai il ghiaccio (figura b) sia meno denso dell'acqua
Ci dovuto dalla disposizione delle molecole d'acqua fra di loro

Il ghiaccio molto importante anche per altri svariati motivi: come fonte d'acqua quando
fondendo porta il prezioso liquido nelle valli (ghiacciai) e perch riflette la luce solare,
riducendo cos il riscaldamento della terra.

3.1 Le varie forme del ghiaccio

A pressioni e temperature diverse, l'acqua solida assume abiti cristallini differenti (II, III, V,
VI e VII), pi dense dell'acqua liquida.

Diagramma di fase dell'acqua

3.1.1

La brina

Un altra forma di ghiaccio molto comune la brina. Essa si forma quando il vapore si
solidifica direttamente senza passare allo stato solido e si vede solitamente sui prati in inverno
9

alle nostre latitudini. La solidificazione dallo stato gassoso senza passare per quello liquido
viene chiamata sublimazione.

3.1.2

La grandine

Troviamo spesso anche la grandine, che si forma se le correnti ascensionali in una grossa
nuvola chiamata cumulonembo sono abbastanza forti. In questo caso accade che un primo
nucleo di ghiaccio (formatosi per la bassa temperatura) viene trasportato in su e in gi nella
nube, dove si unisce con altri piccoli aggregati di ghiaccio e gocce d'acqua diventando sempre
pi grande. Quando le correnti non riescono pi a sollevare e trattenere i pezzi di ghiaccio
perch divenuti troppo pesanti, questi cadono a terra.

3.1.3

I fiocchi di neve

Impossibile non citare i fiocchi di neve, che non sono altro che piccole gocce di pioggia che
vanno incontro a un fenomeno di sopraffusione (raffreddamento di un liquido al di sotto della
sua temperatura di solidificazione).

Ci pu avvenire perch l acqua pu rimanere liquida fino a temperature che raggiungono i


-18C visto che per solidificare la sostanza le molecole in una goccia d'acqua devono
casualmente incontrarsi e avere una disposizione simile a quella del reticolo presente nello
stato d'aggregazione solido.
A livello macroscopico l'acqua non solo divisa in base al suo stato fisico, vengono definite
anche dal luogo di provenienza e dalle propriet che possiede.
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4. La classificazione dell'acqua
In relazione allambiente in cui si trovano, le acque naturali si classificano in meteoriche e
litosferiche.
Le acque meteoriche traggono origine dalla condensazione del vapor acqueo atmosferico
dovuto alla evaporazione delle acque superficiali; contengono disciolte una percentuale
variabile di sostanze normalmente presenti nell'atmosfera (principalmente N2, O2 e CO2) e
quelli localmente presenti per via di attivit industriali o di centri abitati (SO2, SO3, NO, CO)
Le acque litosferiche sono invece sia superficiali sia sotterranee.

4.1 Le acque sotterranee


Le acque sotterranee provengono dalle acque meteoriche che penetrano nel sottosuolo, spinte
dalla forza di gravit; dalla condensazione nel sottosuolo del vapor acqueo contenuto nellaria
che circola negli strati superiori della litosfera (zona di aerificazione) e dalle acque endogene,
cio di nuova formazione che si originano per reazione chimica ad alta temperatura.
A volte le acque sotterranee fuoriescono spontaneamente diventando acque sorgive (molto
pregiate per l'uso potabile vista la mancanza di organismi patogeni; spesso per la qualit
viene minacciata dalla presenza di erbicidi e pesticidi che provengono dall'agricoltura e che
sono estremamente dannosi per la salute).
inoltre interessante osservare il fenomeno della formazione delle grotte, che pu derivare da
una semplice reazione chimica. Le acque sotterranee possono far avvenire processi di
ossidazione aerobica di sostanze organiche presenti nel suolo che si arricchiscono di anidride
carbonica, facilitando la dissoluzione di rocce calcaree secondo la reazione:
MgCO3(s) + CO2(aq) + H2O(l) Mg(HCO3)2 (aq)
Se la concentrazione del diossido di carbonio elevata, anche la quantit di Mg(HCO3)2
disciolto lo sar e ci permetter la formazione di grotte.
Quando invece il soluto evapora abbiamo la formazione di stalagmiti e stalattiti.

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4.2 Le acque superficiali


Le acque superficiali si distinguono in acque di fiumi, laghi, mari e sorgive.
Le acque di fiume sono composte da acque sorgive naturali e, a volte, miste a quelle di fusione
dei ghiacciai e delle nevi. Non facile fare una media dei soluti solitamente disciolti in queste
acque, in media per si aggirano da 0,15 fino a 0,3 g per litro di sostanze disciolte e quantit
molto variabili di detriti inorganici e organici in sospensione.
Le acque sorgive sono le pi differenti tra di loro, infatti a dipendenza delle rocce con le quali
sono state a contatto, dall'origine e profondit alla quale si trovavano possono risultare molto
diverse sul piano della composizione chimica e della temperatura (le acque termali sono acque
sorgive che sfociano in superficie con una temperatura maggiore di 20C).
L'acqua di mare una soluzione salina diluita e contenente un'elevata concentrazione di
elettroliti. Un problema che solleva molto interesse quella della dissalazione dell'acqua
marina, sia per usi industriali che come acqua potabile o agricola.

5. L'acqua potabile e la depurazione delle acque


Sono poche le acque sorgive e ancora meno quelle superficiali che possiamo bere senza
rischiare nessun malanno, dovuto a un'intossicazione, a un qualche batterio o dei germi.
Per capire se l'acqua con la quale abbiamo a che fare sia o no potabile vengono fatte delle
analisi, alcune adibite all'analisi dell'alcalinit altre per analizzare la presenza di germi
patogeni e cos via. Un esempio di analisi dell'acqua lo abbiamo nella parte sperimentale di
questo lavoro in cui esposta l'analisi di alcuni parametri.
Per questo in ogni dove si trovano impianti di depurazione delle acque, che ci permettono di
bere dell'acqua controllata e senza le impurit che la rendevano imbevibile.
I trattamenti di depurazione prevedono la chiarificazione, la filtrazione e la sterilizzazione
dell'acqua.

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5.1 La chiarificazione
Durante la chiarificazione l'acqua viene sottoposta a tre processi :

La coagulazione, ovvero l'aggiunta di sali inorganici di ferro e alluminio che


neutralizzano le cariche delle particelle che causano la torbidit e idrolizzano, ovvero
formano dei precipitati che cadendo trascineranno le sostanze in sospensione .

La flocculazione, che consiste nell'agglomerazione di sostanze in gruppi pi grandi


chiamate fiocchi, che precipitando trascineranno sul fondo le altre sostanze.

La sedimentazione, l'ultimo passaggio, la caduta sul fondo dei materiali solidi e


insolubili che vengono quindi separati dall'acqua.

5.2 La filtrazione
La filtrazione avviene facendo passare l'acqua attraverso letti di granuli di sabbia o di
carbone, sui quali si depositano le sostanze in sospensione. Esse formano inoltre uno strato
melmoso che semplifica l'arresto delle impurezze batteriche (fino al 99%).
La distruzione dei germi patogeni invece avviene tramite l'aggiunta di sostanze tossiche che li
neutralizzano (come ozono, dicloro gassoso o composti clorurati come gli ipocloriti, le
clorammine, ecc. che troviamo anche nelle piscine), visto che permettono l'ossidazione del
protoplasma e inibiscono i processi enzimatici della cellula, portandola all'apoptosi e quindi
moriranno anche gli eventuali microbi.
Per sterilizzare dell'acqua si pu anche ricorrere allebollizione che per elimina i gas disciolti
e la fa intorbidire per la formazione di carbonato di calcio precipitato con conseguente
alterazione del suo sapore e della sua digeribilit.

Degli immensi bacini di depurazione delle acque in Italia


(http://www.zenit.com/it/impianti_depurazione_acqua.html)

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Il trattamento delle acque sta diventando sempre pi complesso, vista la presenza di agenti
inquinanti, che possono provenire da attivit agricole (come la dilavazione dei pesticidi),
oppure dagli scarichi di insediamenti civili e produttivi.
Uno dei fattori importanti a cui deve sottostare l'acqua che esce dagli impianti di depurazione
(che si occupano di depurare l'acqua per tutti gli usi domestici) anche la sua durezza.

6. La durezza dell'acqua
La durezza dell'acqua definita dalla presenza di sali di Ca e Mg naturalmente disciolti in
soluzione.
Vi sono due tipi differenti di durezza, la durezza temporanea dovuta solamente dai
bicarbonati che, in seguito a riscaldamento, precipitano come carbonati e possono in seguito
essere allontanati.

Ca(HCO3)2(aq) CO2 (aq) + H2O(l) + CaCO3 (s)


La durezza permanente invece dovuta ai sali di Ca e di Mg che rimangono in soluzione
anche dopo ebollizione (per esempio i cloruri, i solfati e i nitrati).
Sommando questi due valori otteniamo la durezza totale.
La durezza viene espressa in gradi idrotimetrici: il complesso dei sali di Ca e Mg presenti
espresso come carbonato di calcio o come ossido di calcio.

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In particolare:
Tipi di grado

Fattori di conversione dei vari tipi di grado


Gradi francesi

Gradi tedeschi

Gradi inglesi

1 grado francese
1 g di CaCO3/100 litri di

0,56

1,00

0,70

acqua

1 grado tedesco
1 g di CaO/100 litri di

1,79

1,00

1,25

1,43

0,80

1,00

acqua

1 grado inglese
1 g di CaCO3/70 litri di
acqua

L'acqua dura viene spesso usata nelle concerie, che per i loro lavori riescono a utilizzare
un'acqua che raggiunge i 10 francesi senza che il loro lavoro venga peggiorato o reso troppo
difficoltoso.
per ovvio che non pu essere utilizzata per le lavanderie, perch i carbonati che
precipitano rovinano le macchine incrostandole.
Anche per la cucina si rivela inadatta, infatti i sali di calcio e di magnesio si combinano con la
legumina (albumina dei legumi) per formare un composto che reagisce lentamente con i
succhi gastrici e quindi difficilmente digeribile.
Possiamo facilmente riconoscere se l'acqua contiene soluti dal gusto, che pu essere dolce,
amaro, salato o acido (ovviamente ci dipende dalle sostanze disciolte visto che l'acqua
insapore) oppure direttamente dall'odore. Se per esempio vi fosse disciolto dell'H 2S (che si
trova di solito se nell'acqua c'erano sostanze in putrefazione) l'odore sar molto forte, quasi
nauseante.
15

Tutti i valori limite ammessi nell'acqua di uso domestico sono solitamente riassunti nel codice
penale della nazione.

Carta della durezza dell'acqua in Svizzera


(http://www.trinkwasser.ch/italiano/html/bildergallerie/images/wasserhaerte_download_it.gif)

7. L'acqua e la legislazione svizzera


Lapprovvigionamento idrico comunale e i laboratori cantonali devono garantire alla
popolazione la possibilit di consumare l'acqua (o meglio, le soluzioni acquose) che esce del
rubinetto senza alcun rischio. Ovviamente in Svizzera non dobbiamo temere in alcun modo
che l'acqua da noi bevuta possa arrecarci danno, infatti le valutazioni delle ispezioni
indipendenti sull'acqua potabile effettuate nel 2001 hanno avuto esiti positivi per le aziende
idriche. Su 1'400 ispezioni effettuate nel 94% dei casi l'azienda stata trovata in uno stato da
perfetto ad accettabile
Tuttavia le societ che si occupano dell'approvvigionamento del prezioso liquido non possono
controllarlo prima dell'esatto momento nel quale ci attingiamo a berlo. Possiamo quindi
prendere delle misure precauzionali come farla scorrere per qualche momento prima di berla
(soprattutto se il rubinetto non stato usato da tempo) per non rischiare di ingerire un acqua
che stata per troppo tempo nelle tubature e che potrebbe crearci qualche disturbo.
I capitoli che riguardano le norme e i valori che deve rispettare l acqua in Svizzera per venir
considerata potabile si possono trovare nellordinanza del DFI del 23 novembre 2005 sui
requisiti igenici, RS 817.024.1 (per l'analisi microbiologica) e nellordinanza del 26 giugno
1995 sulle sostanze estranee e sui componenti, RS 817.021.23 (per quanto riguarda il valore
massimo di altre sostanze disciolte in acqua).
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In seguito riporto i valori limite che l'acqua bevuta nella citt di Lugano deve avere. Questi
valori sono assicurati dalla societ che si occupa della fornitura di acqua in questa zona.
Aziende Industriali di Lugano (AIL) SA
Valutazione chimica
1Durezza dell'acqua (val. min.) fH 05.00
2 Durezza dell'acqua (val. max.) fH 13.00
3 Contenuto di nitrato (val. min.) mg/l 07.20
4 Contenuto di nitrato (val. max.) mg/l 11.40
Altri dati
5 Caratterizzazione dell'acqua: da molto dolce a dolce e da poco aggressiva ad equilibrata.
Mineralizzazione: 84 - 197 mg/l
Dati opzionali
7 Batteri mesofili aerobi (val. min.) KBE/ml
8 Batteri mesofili aerobi (val. max.) KBE/ml
9 Escherichia coli (val. min.) KBE/100ml
10 Escherichia coli (val. max.) KBE/100ml
11 Enterococchi (val. min.) KBE/100ml
12 Enterococchi (val. max.) KBE/100ml
13 Provenienza dell'acqua
14 da fonti % 38.00
15 da falde % 50.00
16 da laghi % 11.00
17 acquistata da AAP Paradiso % 1.00

Tutti i processi di potabilizzazione dell'acqua avvengono tramite aziende che se ne occupano,


la maggior parte delle volte sono aziende statali, ma negli ultimi anni alcune aziende private
hanno cominciato a interessarsi a questo settore, prevedendo un profitto elevato e sicuro visto
che noi non possiamo fare a meno dell'acqua.
cos che gradualmente entrato nel mercato un nuovo bene, conosciuto come l'oro blu.
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Parte 2

IL BUSINESS DELL'ACQUA
1. Introduzione
Questa sezione del lavoro intesa a analizzare il processo che ha portato alla privatizzazione
dell'acqua, fattore che rende spesso difficile l'accesso all'acqua in paesi del terzo mondo,
derivato da scelte politiche e economiche che non hanno tenuto conto di tutte le variabili
possibili causate dalla liberalizzazione dell'acqua.
Si parler del peso che hanno avuto le organizzazioni internazionali nate dopo la seconda
Guerra Mondiale e di come una gestione privata di un bene inalienabile come le risorse
idriche causi problemi e scompensi, sfidando addirittura la carta dei diritti dell'uomo.
2. La privatizzazione del servizio idrico
2.1 La crisi del debito
Per capire il motivo per cui avvenuta la privatizzazione e la liberalizzazione dei servizi idrici
nei paesi del terzo mondo quali Africa e America del Sud durante gli anni ottanta bisogna
analizzare il loro debito verso le banche.
Negli anni precedenti i paesi produttori di petrolio si erano ritrovati con un elevata
disponibilit di contante, che venivano subito investiti in prestiti verso i paesi in via di
sviluppo: uno degli investimenti ritenuti tra i pi sicuri e redditizi durante quegli anni.
All'inizio la tecnica del prestito funzionava bene e i PVS erano in grado di ripagare
puntualmente il proprio debito. Agli albori degli anni '80 per vi fu la crisi del debito: il
calo dei prezzi delle materie prime, controllato dalla borsa di Chicago diminu le entrate dei
PVS (per i quali la vendita di materie prime era il primo introito) e l'improvviso rialzo dei
tassi di interesse, dovuto alla svalutazione del dollaro, fece quasi triplicare il debito dei PVS.
Nel '82 il Messico fu la prima nazione a dichiarare l'incapacit a ripagare il debito contratto.

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2.2. Le tecniche economiche delle organizzazioni internazionali


Il Fondo Monetario internazionale, la Banca Mondiale e l' Organizzazione Mondiale del
Commercio, tre organizzazioni internazionali create dopo la seconda Guerra Mondiale per
evitare una seconda crisi economica come quella del '29 e che servivano per aiutare la ripresa
economica dei paesi usciti dalla guerra, imposero ai PVS delle strategie per risollevarsi dalla
crisi causata dal debito estero.
Per il nostro caso basta prenderne in considerazione due:

si dava la priorit al pagamento del debito, lasciando in secondo piano i fondi per la
scuola o l'acqua potabile.

privatizzazione dei servizi (la privatizzazione li rendeva pi performanti in quanto si


attuava un modello concorrenziale).

La privatizzazione spinta dagli Organismi Internazionali era intesa al fine di migliorare la


performance dei servizi e estenderne l'accesso al maggior numero di persone possibili.
2.3 L'acqua come merce di scambio
Non bisogna credere che rendere l'acqua una merce di scambio sia un male a priori, infatti la
commercializzazione permette di sfruttare e amministrare al meglio le poche risorse idriche
(potabili) che questo pianeta dispone.
Tramite il GATS1 (General Agreement on Trade in Services) i paesi membri del OMC erano
in grado di cedere il controllo di elementi del settore pubblico (come l'impianto idrico) a terzi,
che erano quasi esclusivamente societ private.
Spesso per avviene che i paesi in questione ricevano pressioni da banche per l'apertura di
questo settore al privato e si ritrovino quindi obbligati a cedere dei servizi pubblici a societ
estere.
Fino ad ora solo il 5% del servizio idrico in mano ai privati (fonte: Sjlander Holland, Il
business dell'acqua) e si concentrano per la rifornitura di centri urbani. Non vi sono invece
investimenti per le aree rurali, visto che non ci sono garanzie di guadagno. Ci rende difficile
la fornitura nei PVS di acqua potabile a quelle aree, spesso abitate dalla popolazione meno
abbiente. Tuttora 1 miliardo e 200 milioni di persone non hanno accesso all'acqua potabile
(fonte: UNICEF) e ogni anno 1,5 milioni di bambini al di sotto dei 5 anni di vita muore per
diarrea dovuta soprattutto all'ingerimento di acqua contaminata (fonte:UNICEF).
19
1 GATS: Trattato internazionale creato dall'Organizzazione Mondiale del Commercio nel 1995 che regola la
messa in commercio dei servizi del settore pubblico di una nazione.

2.4 Il problema delle societ private


Uno degli aspetti negativi della privatizzazione dell'acqua che le societ imprenditrici non
puntano a un aspetto sociale, ma solo al guadagno. Ci si traduce con l'aumento dei prezzi che
vengono giustificati come necessari per un recupero degli investimenti atti a migliorare il
servizio (come impianti depuratori, dighe, ecc.).
Anche in questo caso sono i cittadini pi poveri a farne le spese, visto che si ritrovano costretti
a utilizzare meno acqua di quella necessaria o a comprarla da rivenditori ambulanti che per
offrono un'acqua di scarsa qualit.
Inoltre queste societ tendono a favorire (con il sistema delle lobby) l'abbassamento dei criteri
ecologici e qualitativi per il rifornimento dell'acqua, visto che queste maggiori purificazioni
aumenterebbero il loro costo diminuendo il guadagno.
Tutto ci senza pensare al potere che si offre a queste aziende, che teoricamente hanno il
potere di tagliare l'acqua a interi quartieri o addirittura citt.

2.5 L'acqua e i diritti dell'uomo


Il diritto all'acqua risulta quale estensione dell'Articolo 3 della Dichiarazione Universale dei
Diritti Umani, ovvero il diritto alla vita.
Molte organizzazioni che hanno un impegno verso il sociale tendono a opporsi alla
privatizzazione sfruttando l'Articolo 3, in quanto l'acqua dovrebbe essere di tutti e non una
merce di scambio. Non dovrebbe essere quindi ne acquistata ne venduta e tutti gli esseri
umani dovrebbero potervi accedere.
Sempre pi Organizzazioni Non Governative lavorano per costruire pozzi e impianti di
depurazione nei paesi del terzo mondo per diminuire il numero di persone che non pu
accedere a questa preziosa risorsa.

2.6 Conclusioni
In questo capitolo abbiamo visto come delle mosse politiche e economiche attuate per la
rinascita economica dei PVS abbia portato a scompensi e bloccato l'accesso all'acqua potabile
alle classi meno abbienti.
Risulta quindi una strategia fallimentare quella di aprire il mercato del servizio idrico a
multinazionali con sedi all'estero in quanto il problema del rifornimento persiste comunque
20

3. Il business dell'acqua in bottiglia


Un altro elevato introito per le multinazionali che si occupano di vendita dell'acqua deriva
dalla vendita di acqua in bottiglia.
Bisogna ammettere che la mossa di queste societ stata magistrale: sono riusciti con una
pubblicit mirata e, come scrive Peter Gleick nel suo libro Bottled and Sold: The Story

Behind Our Obsession with Bottled Water , con un marketing che sfruttava al meglio le
capacit a disposizione delle multinazionali a vendere un prodotto che possiamo avere a prezzi
estremamente pi vantaggiosi direttamente dal rubinetto di casa.
Ma quali sono le tecniche tuttora utilizzate da queste persone per convincere un elevata fetta
della popolazione a comprare un prodotto che, almeno qui in Europa, abbiamo a disposizione
a pochi metri da dove stiamo seduti?

3.1 Le tecniche pubblicitarie


Per portare la gente a comprare l'acqua in bottiglia le societ che la vendevano hanno
sfruttato il panico: incrementando le voci che correvano, rispetto alle impurit che conteneva
l'acqua, comunemente detta del rubinetto, sono riuscite a diffondere il panico. La gente non
era pi sicura dell'acqua che aveva bevuto per tutta la vita, associava ad essa il trasporto di
quasi tutte le malattie e si fidava solamente dell'acqua in bottiglia che, maggiormente
controllata e chiusa ermeticamente, offriva una certezza sulla propria purezza.
Questi miti sulla scarsa qualit dell'acqua proveniente dagli impianti idrici pubblici non sono
sempre infondati, per esempio in molte citt di grandi metropoli dei PVS e del terzo mondo
l'acqua che sgorga dai rubinetti decisamente insalubre: poco controllata, mal purificata e a
volte con quantit di sostanze tossiche estremamente elevate (spesso derivanti dalle stesse
tubature fatiscenti che appartengono ai condomini della periferia di queste metropoli). In
questi casi l'acquisto di acqua in bottiglia sarebbe pi che giustificato per proprio per queste
persone che ne avrebbero bisogno i prezzi proposti sono improponibili.
Qui da noi per non c' motivo di preoccuparsi, visto che l'acqua che utilizziamo per lavarci,
pulire i piatti e che alcuni bevono severamente controllata, anche pi volte in un giorno, e
deve sottostare a dei parametri per le sostanze disciolte (ogni cittadino ha diritto a conoscere i
dati di queste analisi semplicemente chiamando la ditta che si occupa del rifornimento in
quella zona).
Oltre a questo infondato panico le aziende utilizzano delle classiche tecniche pubblicitarie,
21

come la bella presentatrice bionda con una linea smagliante che ci suggerisce una imprecisata
acqua perch diuretica e con enormi effetti sulla linea, oppure con un calciatore che ci
presenta un'acqua che, ipoteticamente, ti dovrebbe far sentire estremamente in forma.
Ma le acque che paghiamo cifre esorbitanti hanno veramente queste propriet terapeutiche
tanto professate e sono veramente di qualit migliore?

3.2 La qualit delle acque in bottiglia


Durante il controforum che si tenuto a Firenze durante i giorni del Terzo Forum Mondiale
dell'Acqua avvenuto a Kyoto nel 2003 si molto discusso di questo problema e sono stati
anche analizzati i parametri che devono rispettare le acque imbottigliate e le acque del
rubinetto.
L'acqua minerale (i minerali disciolti dovrebbero appunto renderla migliore) rivenduta dalle
societ che operano in questo settore non definita per legge come acqua potabile, bens come
acqua terapeutica. Per queste ragioni i valori limite a cui devono sottostare di sostanze
disciolte (per esempio a sostanze come il cadmio o l'arsenico) sono differenti da quelli
dell'acqua potabile.
Ecco una tabella riassuntiva estratta dal libro di Giuseppe Altamore Qualcuno vuole darcela
a bere (Fratelli Frilli Editori, dicembre 2005).

Valore limite di alcune sostanze contenute nellacqua potabile e nellacqua minerale


Valori limite acque potabili

Valori limite acque minerali

10

50

Bario (g/l)

Cromo (g/l)

50

50

Piombo (g/l)

10-25

10

Nitrati (mg/l)

50

45-10

Alluminio (g/l)

200

Nessun limite

Ferro (g/l)

200

Nessun limite

Manganese (g/l)

50

2000

1,50

Nessun limite

Arsenico totale (g/l)

Fluoruro (mg/l)

Una persona che beve la stessa acqua minerale per anni potrebbe avere quindi ripercussioni a
22

livello della salute.Una cosa per certa: avr ripercussioni sul bilancio annuo.

3.3 I prezzi dell'acqua in bottiglia


Un esperimento interessante da fare e facilmente attuabile da tutte le famiglie sarebbe quello
di vivere per un anno bevendo solo acqua acquistata nei supermercati e quello successivo
bevendo acqua del rubinetto.
Non difficile immaginare che nel secondo caso vi sar un risparmio enorme. Il prezzo pi
elevato (l'acqua in bottiglia pu essere fino a 1000 volte pi cara dell'acqua pubblica) deriva
dal fatto che noi paghiamo un servizio che definirei di lusso: noi paghiamo un'acqua definita
migliore e con propriet terapeutiche, pubblicizzata come sana e sicura.
Inoltre vi sono le spese di produzione delle bottiglie (anche se irrisorie visto che produrre una
bottiglia di PET costa pochi centesimi). Quelle di spedizione, i dazi per l'importazione e
un'altra serie di spese inutili se bevessimo l'acqua pubblica.
Non da dimenticare che le compagnie che ci vendono queste acque miracolose hanno fini di
lucro e quindi il prezzo tender ancora ad aumentare.
Tuttora Nestl (multinazione svizzera) e Danone (francese) sono rispettivamente la numero
uno e la numero due delle imprese mondiale dacqua imbottigliata.
Da sole rappresentano pi del 30% del mercato mondiale. Nestl possiede pi di 260 marche
dacqua minerale in tutto il mondo, fra cui Vittel, Contrex, Terrier (la pi importante del
mondo) e le italiane San Pellegrino, Lievissima, Panna. Fanno parte invece della Danone:
Ferrarelle, San Benedetto, e cos via. Sommando il valore di ognuna di queste aziende che
sono quotate in borsa si arriva a stimare cifre di affari che raggiungono i 22 miliardi di dollari
l'anno (fonte: feder consumatori pisa), non a caso l'acqua viene chiamata ai nostri giorni:
l'oro blu.
Ma come si sul dire non tutto oro ci che luccica infatti anche questo business ha un
impatto ambientale estemamente elevato.

3.4 Acqua in bottiglia e inquinamento atmosferico


Per questo paragrafo possiamo avere un esempio diretto, proveniente da una ricerca dell'
ACSI (Associazione Consumatori della Svizzera Italiana).
Come detto nel paragrafo precedente, l'acqua in bottiglia ha bisogno di essere prima di tutto
imbottigliata. Vengono solitamente usate bottiglie di PET: un poliestere che viene prodotto
23

tramite processi industriali. La produzione di un chilogrammo di PET richiede 17,5


chilogrammi di acqua e rilascia in atmosfera 40 grammi di idrocarburi, 25 grammi di ossidi di
zolfo,18 grammidi monossido di carbonio e 2,3 chilogrammi di anidride carbonica.
Alcune delle sostanze sopra citate sono tossiche per l'uomo e altre favoriscono l'effetto serra.

Formula di struttura del PET (polietilene tereftalato)


fonte: Wikipedia

Anche la quantit di energia utilizzata nel processo e misurata in quantit di petrolio


utilizzato per far arrivare l'acqua direttamente nei supermercati esorbitante se paragonata
alla quantit utilizzata se tutti bevessimo acqua dal rubinetto.
Di seguito vediamo una tabella riassuntiva:
1 litro di acqua

Petrolio necessario In pi rispetto


(produzione, trasporto,ecc.) in dl

In pi rispetto allacqua del rubinetto

minerale estera (UE)

3.1

1000

minerale svizzera

1.5

500

dei distributori (boccioni)

1.0

333

di rubinetto gasata

0.5

163

0.003

di rubinetto

Fonte: ACSI

Per terminare questa analisi non dobbiamo dimenticare lo smaltimento dei rifiuti, perch le
bottiglie rimanenti devono esser in un qualche modo smaltite.
Alcune bottiglie nel migliore dei casi vengono riciclate, ma questo processo richiede energia.
Molto spesso invece vengono abbandonate queste tonnellate di bottiglie vuote in discariche
spesso illegali situate in zone rurali di paesi poveri.

24

3.5 Conclusioni
Si denota subito l'aspetto redditizio per le multinazionali di questo affare ma di come sia poco
favorevole a noi cittadini, che veniamo illusi e beviamo un'acqua meno purificata e che
inquina durante i processi di lavorazione e trasporto, molto di pi dell'acqua del rubinetto.
Risulta quindi evidente che per noi abitanti di nazioni sviluppante e con un efficiente servizio
idrico pubblico sia sconveniente bere acqua in bottiglia e non dovremmo farci abbindolare
dalle pubblicit che cercano di convincerci ad acquistare acqua in bottiglia.
Lascio in allegato un prospetto dell'ACSI che illustra anche i motivi per cui la gente compra
l'acqua in bottiglia.

25

Fase sperimentale
1. Introduzione
In questa parte del lavoro grazie alle attivit svolte durante una gita scolastica potr illustrare
un esempio di analisi chimica delle acque di un lago. Era una gita scientifica svoltasi in Val
Piora.
Durante la gita in Val Piora abbiamo preso dei campioni di acqua, lo scopo dellattivit stato
quello di verificare, o meglio analizzare, dal punto di vista chimico, le diverse acque presenti
in Cadagno.
Il nostro gruppo, facendo il giro del laghetto di Cadagno, andato a prelevare con dei cilindri
le acque e sul luogo analizzarle con una sonda, sperimentando diverse caratteristiche quali la
temperatura, il diossigeno disciolto, la conduttivit elettrica e il pH dei diversi campioni
dacqua presenti nella valle: lacqua della corrente degli emissari che si versano nel laghetto
di Cadagno, lacqua al bordo del laghetto Cadagno e infine le acque della torbiera.
La sonda utilizzata dal professore era Datalogger, una sonda che permette di acquisire dati.
In laboratorio abbiamo poi calcolato lalcalinit totale dellacqua, nota anche come capacit
tamponante dellacqua, siccome la misura del pH di un campione non sufficiente per
descrivere la sua capacit tamponante.
Se non fosse chiaro, labilit di una soluzione di neutralizzare un acido chiamata alcalinit
totale. In acque naturali, vi si trovano diversi composti tamponanti che fanno resistere
lacqua a variazioni di pH causati dallambiente esterno.
Nel procedimento di titolazione, si calcola il valore del pH in funzione di volume (in mL) di
titolante aggiunto. Svolgeremo cos un grafico della curva di titolazione.
Lalcalinit si calcola con il volume di una soluzione di HCl (in questo caso), aggiunto fino a
quando il pH della soluzione uguale a 4.5.

2. Procedimento
Abbiamo versato 100 mL di una soluzione campione (in questo caso si trattava dellacqua di
torbiera) in un bicchiere e abbiamo aggiunto tre gocce dellindicatore fenoftaleina. Questo
indicatore vira tra un pH di 8,0-9,9.
Lacqua non ha assunto nessun colore quindi abbiamo subito aggiunto sei gocce di
fenoftaleina mentre lagitatore magnetico era in funzione. Ora abbiamo preso la sonda per
26

calcolare il pH (pH-metro) e labbiamo sciacquata con acqua deionizzata, prima di


immergerla nella soluzione.
Abbiamo preparato carta e penna pronti per annotarci i valori della titolazione, che
cambiavano facendo cadere, goccia per goccia da una buretta graduata una soluzione titolante
di HCl 0.01 M.
Abbiamo cos costruito una curva di titolazione del pH in funzione del volume di HCl
aggiunto.
Facendo riferimento al grafico, per meglio visualizzare i dati, le zone piatte sono chiamate
zone tampone.
Lassistente che ci aiutava a svolgere le analisi ci ha spiegato molto in breve che per
determinare la concentrazione o la quantit di ioni e di fosfati si fanno dei test:
si aggiungono delle sostanze al fine di cambiare il colore della soluzione, si prendono 25 mL di
campione e lo si mette dentro un tubo, insieme a due gocce di una soluzione catalitica
(contenente molibdeno, un metallo di transizione). Con unampolla si aspira il liquido e si
aspettano tre minuti: colorimetro. C un misuratore che devessere azzerato, immettendo la
stessa ampolla ma senza il campione bianco (perch il colore dellampolla gioca un ruolo nel
colorimetro).
Quando si avvia, dentro il misuratore passa un raggio di luce che da una parte passer
allaltra, venendo captato da un sensore. La differenza tra: intensit luce in entrata luce al
rilevatore sar uguale allassorbanza (A).
Con le funzioni memorizzate dentro si stabilisce in poco tempo la concentrazione di fosfati.
Esempio proposto dallaiutante, con lacqua dellimmissario:
A=c*l* -> 2 fosfati (low and high) -> 0.04 mg/L
(Assorbanza uguale alla concentrazione per il cammino ottico per epsilon, uguale al
coefficiente estinzione molare). Purtroppo avevamo poco tempo e certe informazioni non sono
potute essere state approfondite con il giusto dovere.

27

3. Grafici

TORBIERA
vol
(mL)
0.0
0.5
1.0
1.5
2.0
2.5
3.0
3.5
4.0
4.5
5.0
5.5
6.0
6.5
7.0
7.5
8.0
8.5
9.0
9.5
10.0
10.5
11.0
11.5
12.0
12.5
13.0
13.5
14.0
14.5
15.0
15.5
16.0
16.5
17.0
17.5
18.0
18.5
19.0
19.5
20.0
20.5
21.0
21.5
22.0

pH
7.1
7.1
7.1
7.0
6.9
6.9
6.8
6.7
6.6
6.5
6.4
6.4
6.3
6.2
6.2
6.1
6.0
6.0
5.9
5.8
5.7
5.5
5.4
5.1
4.9
4.5
4.3
4.1
3.9
3.8
3.7
3.7
3.6
3.6
3.6
3.5
3.5
3.5
3.4
3.4
3.4
3.4
3.4
3.3
3.3

28

Alcalinit (mg/L)

62.5

LAGHETTO
Vol [ml]
0
2
2.5
3
3.5
4
4.5
5
5.5
6
6.5
7
7.5
8
8.5
9
9.5
10
10.5
11
11.5
12
12.5
13
13.5
14
14.5
15
15.5
16
16.5
17
17.5
18
18.5
19
19.5
20
20.5
21
21.5
22
22.5
23
23.5
24
24.5
25
25.5
26
26.5
27

pH

Alcalinit[mg/L]
9
8.7
8.1
8
7.9
7.7
7.1
6.6
6.6
6.5
6.4
6.2
6.1
5.9
5.7
5.3
4.9
4.5
4.3
3.9
3.9
3.8
3.8
3.7
3.7
3.6
3.6
3.6
3.5
3.5
3.5
3.5
3.4
3.4
3.4
3.4
3.4
3.4
3.4
3.4
3.4
3.3
3.3
3.3
3.3
3.3
3.3
3.3
3.3
3.3
3.3
3.2

29

50

IMMISSARIO
volume
[ml]
0
0.2
0.4
0.6
0.8
1
1.2
1.4
1.6
1.8
2
2.2
2.4
2.6
2.8
3
3.2
3.4
3.6
3.8
4
4.2
4.4
4.6
4.8
5
5.2
5.4
5.6
5.8
6
6.2
6.4
6.6
6.8
7
7.2
7.4
7.6
7.8
8
8.2
8.4
8.6
8.8
9
9.2
9.4
9.6

pH

Alcalinit [mg/L
7
7
6.8
6.8
6.7
6.5
6.5
6.3
6.1
6
6
6
5.7
5.5
5.4
5
5.1
4.8
4.6
4.3
4.1
3.9
3.8
3.7
3.7
3.7
3.6
3.6
3.5
3.5
3.5
3.5
3.4
3.4
3.4
3.4
3.4
3.4
3.4
3.3
3.3
3.3
3.3
3.3
3.3
3.3
3.3
3.3
3.3

30

18
19

Curva di titolazione torbiera


8
7
6

pH

5
4
3
2
1
0
0

10

15

20

25

Volume [mL]

pH

Curva di titolazione laghetto


10
9
8
7
6
5
4
3
2
1
0
0

10

15

20

25

30

10

12

Volume [mL]

Curva di titolazione immissario


8
7
6

pH

5
4
3
2
1
0
0

6
Volume [mL]

31

4. Interpretazione e discussione dei dati e conclusione


Si pu subito notare come nelle acque della torbiera vi maggior presenza di alcalinit,
rispetto al laghetto di Cadagno e soprattutto allimmissario che scorre tra le rocce.
Molte caratteristiche, come ad esempio la salinit dei corsi dacqua, dipendono dalle sostanze
che troviamo nellambiente e le rocce dove ci sono i corsi dacqua. Ad esempio una grande
presenza di calcio e magnesio pu essere causata da formazioni calcaree e dolomitiche (come
nellesempio della val Piora) che occupano il territorio.
Il pH di un immissario che si versa in un lago, quindi anche di questultimo, viene influenzato
dalle sostanze che si sciolgono nellacqua nel corso del suo percorso. Suoli alcalini, possono
neutralizzare lacidit dellacqua che scorre lungo le rocce calcaree.
Quando si verifica un grande incremento del pH delle acque prelevate in un corso dacqua,
possibile verificare lesistenza di rocce calcaree e dolomitiche.
Mi preme sottolineare che in certe zone della torbiera, la sonda ha rilevato una conduttivit
dellacqua di oltre 100 S/cm. Ci dovuto alla grande quantit di sostanze elettrolitiche
disciolte.
Difatti, durante la visita alla torbiera, si potevano notare, dentro lacqua, come delle polveri
bianche insolubili, con un odore poco gradevole.
La concentrazione di diossigeno disciolto presente nel laghetto di Cadagno superiore a
quella dellimmissario e della torbiera in quanto le alghe presenti svolgono la fotosintesi
ossigenando il laghetto e permettendo la vita di numerose specie animali come pesci, ad
esempio.
Un errore sperimentale durante lanalisi in laboratorio pu essere quello che il campione
dacqua viene troppo a contatto con laria che lo circonda e altera cos i valori esatti quali il
pH e il diossigeno disciolto.
Un altro problema durante la titolazione, la sonda percepisce variazioni di pH solamente
dopo che il titolante si mischiato totalmente con il campione dacqua e quindi la percezione
di variazione del pH da parte del pH-metro piuttosto in ritardo. Di conseguenza, i calcoli
effettuati possono, in realt, essere leggermente diversi.
Confronteremo ora i diversi valori di alcalinit ottenuti dai calcoli:
Torbiera 62.5 mg/L
Laghetto Cadagno 50 mg/L
Immissario 18.2 mg/L
32

Premettiamo di non avere materiale a riguardo che ci indichino tali differenze, possiamo
quindi poter predire che la torbiera ha una capacit tamponante maggiore in quanto presenta
sali minerali con propriet basiche. Sappiamo anche che gli sfagni rilasciano ioni che rendono
lambiente acido, creando una situazione di paradosso. Questo paradosso confermato dal
fatto che, come abbiamo visto, il pH di alcuni corsi dacqua che scorrono su vene calcaree e
dolomitiche (come nel caso dellimmissario) molto alto, quindi basico.
La capacit tamponante dellimmissario, pertanto relativamente bassa.
Illustrer ora le reazioni principali coinvolte in un corso d'acqua che scorre lungo rocce
calcaree:
Abbiamo visto come i suoli alcalini possono annullare lacidit di un corso dacqua, come
fossero tamponi. La causa lo ione carbonato, rilasciato dalla parziale dissoluzione del
carbonato di calcio:
CaCO3 + aq

Ca2+ (aq) + CO32- (aq)

Lo ione, reagendo con lacqua, fornisce ioni OH-, annullando cos lazione degli ioni idrogeno
e quindi dellabbassamento del PH:
CO32- (aq) + H2O (l)

HCO3- (aq) + OH- (aq)

Oltre ad annullare lazione degli ioni idrogeno, gli ioni carbonato riescono a neutralizzare gli
ioni:
CO32- (aq) + H+ (aq)

HCO3- (aq)

Il pH resta cos piuttosto alto, basico. Come accennato in precedenza, quando si calcolano
valori del pH alti, possibile trovare come causa la presenza di rocce calcaree o dolomitiche,
come la dolomia saccaroide presente in Val Piora.

33

CONCLUSIONE
Giunti alla fine di questo lavoro si nota come la chimica abbia un peso estremamente
importante nell'economia mondiale. Capire le propriet di una sostanza permette di renderla
utile, nel senso che conoscendola potremo lavorarla (o in questo caso purificarla) e far si che
porti beneficio all'essere umano.
In questo caso per appena entra nel mondo del mercato, un bene prezioso come l'acqua
diventa subito un altro mezzo per persone alle quai l'unico interesse si focalizza nell'accumulo
di denaro.
Poche di queste persone prima di investire tengono d'occhio anche la questione che riguarda
la condivisione di questo pianeta e ancora meno rispettano i diritti di altri uomini meno
fortunati. Questo fa si che molte persone non possano permettersi un approvvigionamento
idrico adeguato e di acqua pulita.
Una domanda sorge spontanea: sempre giusto che la tecnologia chimica, che lavora per il
benessere dell'uomo, venga sfruttata da un'economia senza scrupoli e ancor meno principi?
Bisognerebbe delineare dei campi dove la tecnologia chimica lavori esclusivamente per la
popolazione e non venga sfruttata da queste persone?

34

WEBLIOGRAFIA

Arizona State University


http://wmo.asu.edu/world-heaviest-hailstone/

La confederazione svizzera e la legislazione riguardante l'acqua in Svizzera


http://www.ch.ch/private/00045/00053/00628/00640/index.html?lang=it

Valori massimi e minimi per vari fattori determinati dall'AIL


http://www.wasserqualitaet.ch/italiano/pagesnav/frames.htm

Informazioni generali sull'acqua potabile in Svizzera


http://www.trinkwasser.ch/italiano/frameset_it.htm?
html/wasserversorgung/nav_wvs_i.html~leftFrame

Universit di Milano
http://users.unimi.it/schiri/DOC/CHIMICA_FISICA/ACQUA.pdf

Universit Reggio Calabria


http://www.unirc.it/documentayione/materiale_didattico/598_2008_69_2982.pdf

Informazione sui prodotti per la depurazione delle acque


http://www.lenntech.it/index.htm

Centro ricerche in ecologia e scienze del territorio (Torino)


http://www.crestsnc.it/

Articolo dell'Acsi riguardante l'acqua in bottiglia


http://www.acsi.ch/documenti/pubblicazioni/acqua_in_bottiglia.pdf

BIBLIOGRAFIA

N.N. Greenwood, A. Earnshaw, Chimica degli elementi, Piccin editore (1992)

Giuseppe Costanza, Il tecnico operaio conciatore e pellicciaio, Hoepli editore (1982)

Daniela Cusmai, Le privatizzazioni dei servizi sociali di base nei paesi in via di
sviluppo, Tesi di laurea in sociologia dello sviluppo all'universit do Bologna (2006)

Francesco Iarrera, Giorgio Pilotti, Geografia del mondo d'oggi, Zanichelli (2008)
35

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