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Prefazione

- Ragione
- Conoscenza
- Pensiero
Sono considerati come essenza dello spirito e sotto questo aspetto viene vista la distinzione naturaspirito.
Il contrasto tra necessit e libert quello con cui si delinea il punto pi centrale della filosofia.
Questa la prima opera in cui Schelling delinea il suo pensiero sulla parte ideale della filosofia. In
essa tratta di:
- Libert del volere
- Sul bene e sul male
- Sulla personalit
Opera
Le ricerche filosofiche sullessenza della libert umana possono riguardare:
1. Il concetto di libert umana
2. La connessione della libert con linsieme di uninterpretazione scientifica delluniverso
Dato che nessun concetto pu essere determinato isolatamente, 1. e 2. si fondono in una sola. Una
leggenda antica ritene che il concetto di libert non sia compatibile con un sistema, ma pretendere
lunit comporta la negazione della libert.
La connessione della libert con la rappresentazione completa del mondo unindagine necessaria
perch senza la sua soluzione il concetto di libert sarebbe pericolante e la filosofia non avrebbe
valore. Se non ci fosse il contrasto tra necessit e libert, ogni pi elevata aspirazione dello spirito
cadrebbe nella morte che tipica delle scienze. Scappare dalla lotta rinnegando la ragione sarebbe
una fuga anzich una vittoria. La stessa opinione stata espressa in modo pi netto da chi ritiene
che il panteismo sia lunico sistema possibile della ragione, che finirebbe poi per volgersi nel
fatalismo. Bisogna ammettere che se il panteismo la dottrina dellimmanenza di Dio, allora ogni
veduta della ragione deve essere ricondotta a questa dottrina. Il senso fatalistico si puo collegare al
panteismo, ma essenzialmente non gli connesso, infatti molti sono stati condotti a questa veduta
tramite il sentimento di libert.
Attraverso il concetto di libert si viene ad affermare lesistenza di una potenza incondizionata nel
suo principio accanto alla potenza divina, il che risulta impensabile. Infatti, la potenza di Dio infinita
ed estingue tutte le potenze finite. Quindi, dire che Dio concede la libert alluomo non spiega nulla,
in quanto se egli ritraesse la sua potenza, luomo smetterebbe di essere.
Altra chiarificazione a proposito del panteismo quella per cui esso sarebbe in una piena
identificazione di Dio con le cose, da cui vengono dedotte altre affermazioni.
Filosofia spinoziana: Dio ci che in s e pu essere concepito solo per se stesso, mentre il finito
ci che necessariamente in altro e che pu essere concepito solo per questaltro. Le cose
differiscono da Dio toto genere. Il concetto di Dio il solo che sia originario, Dio eterno per natura
e le cose sono eterne solo con lui e in maniera derivata. Per Schelling assurda anche la conseguenza
spinoziana per cui la singola cosa debba essere uguale a Dio. Un Dio derivato non Dio nel senso
proprio ed eminente.

La proposizione Questo corpo azzurro non significa che il corpo in quanto corpo sia azzurro, ma
che questa cosa che questo corpo anche azzurro. Tuttavia tale presupposto stato usato di
continuo per nellinterpretare la legge di identit. Data la proposizione Il perfetto imperfetto il
senso : limperfetto non in quanto imperfetto, ma per il perfetto che sta in lui.
Logica antica --> distingueva il soggetto dal predicato come lantecedente e il conseguente e con ci
esprimeva il significato reale della legge didentit.
Se si pone linfinta sostanza con = A, la stessa considerata in una delle sue conseguenze sar = A/a
e quindi il positivo in A/a A. Tuttavia non consegue che A/a = A, ovvero che linfinita sostanza
considerata nelle sue conseguenze sia tuttuno con linfinita sostanza considerata per s.
La negazione o laffermazione della libert si basa su qualcosa che non sa la negazione o
laffermazione del panteismo. Il fatto che la libert sembra dissolversi nellidentit si pu dire che
questa apparenza derivi solo da una rappresentazione imperfetta e vacua della legge di identit.
La dipendenza non toglie lessere per s stante e nemmeno la libert. La libert non determina
lessenza e dice solo che il dipendente pu essere solo conseguenza di ci da cui dipende. Il singolo
membro come ad esempio locchio, possibile solo nella totalit dellorganismo, anche se esso ha
una sorta di libert che viene a manifestarsi tramite la malattia di cui suscettibile. Il fatto che le
cose seguano da Dio una rivelazione che Dio fa di se stesso. Tuttavia Dio si puo rivelare solo in ci
che simile a lui e quindi in esseri liberi e agenti per se stessi.
Immaginazione divina immaginazione umana --> alle sue creazioni partecipa solo una realt ideale.
Rappresentazioni della divinit possono essere solo esseri per se stanti. Lidea centrale della filosofia
il concetto di una divinit derivata che risulta essere poco contraddittorio. Limmanenza in Dio e
la libert si contraddicono cos poco che solo il libero in quanto libero in Dio e quindi per necessit
il non libero fuori da Dio. Ci aiuta a chiarire che la negazione della libert non necessariamente
legata al panteismo.
Lo spinozismo non fatalismo perch considera le cose ricomprese in Dio, in quanto il panteismo
non rende impossible la libert in senso formale.
Errore di Spinoza: non consiste nel fatto che pone le cose in Dio, ma nel fatto che esse sono cose
nella sua concezione astratta degli esseri del mondo. Quindi ne emerge che i suoi argomenti a
proposito della libert non sono panteistici. La volont anche viene trattata come una cosa,
dimostrando per via naturale che per ogni decisione ad agire essa deve venire determinata da
unaltra cosa che a sua volta determinata da unaltra e cos allinfinito. Da ci emerge lassenza di
vita del suo sistema e quindi la sua veduta meccanica della natura. Quello che Spinoza avrebbe
dichiarato essere lo scopo dei suoi studi sarebbe una reciproca compenetrazione di realismo e
idealismo.
La ricerca di Schelling sulla libert parte dallidealismo perch ritiene che non possono essere
considerate le difficolt che vengono sollevate da sistemi realistici e dogmatici. Tuttavia lidealismo
lontano dal costituire un sistema completo e lascia alcune perplessit in merito alla dottrina della
libert.
Se la libert il concetto positivo dellin s in generale, la ricerca sulla libert umana viene respinta
nel generico perch lintelligibile anche lessenza delle cose in s. Quindi non basta il semplice
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idealismo per indicare la differenza specifica, ovvero laspetto particolare della libert umana.
Lidealismo fornisce da un lato il concetto pi generico e dallaltro il concetto formale di libert.
Tuttavia il concetto reale che la libert consiste in facolt del bene e facolt del male. Questo crea
difficolt nella dottrina della libert, in particolare nel concetto di immanenza in quanto o si
ammette un male reale o inevitabile che si comprenda il male nella sostanza infinita, o in qualche
modo deve essere negata la realt del male, ma cos viene anche a dileguarsi il concetto reale di
libert. Dio appare come concausa del male, in quanto permetterlo in un essere che sia del tutto
dipendente non niente di meno che contribuire a causarlo, oppure unalternativa sar negare in
qualche modo la realt del male.
Se si ammette che ci sia qualcosa di positivo nel male, allora anche questo positivo deriver da Dio.
Contro a questa idea si pu dire, per, che il positivo nel male bene e quindi ne emerge che il male
non scompare. Infatti, se quello che sussiste nel male buono, allora naturale chiedersi da dove
deriva quello che sta alla base della costituzione del male.
Se dallaltro lato, invece, si pensa che nel male non ci sia nulla di positivo, ma tutte le azioni siano
positive, il male finisce per scomparire del tutto. Da ci consegue che la forza che si manifesta nel
male sarebbe in proporzione meno perfetta di quella che si viene a manifestare nel bene, ma se la
si considera fuori dal confronto, allora sarebbe una perfezione che deve essere dedotta da Dio. Il
male viene ad essere un grado minore di perfezione, il quale appare una manchevolezza solo per il
nostro confronto, ma non per la natura. Una risposta che si potrebbe dare a questo dilemma che
il positivo la libert in quanto ci che deriva da Dio, la quale per s indifferente nei confronti del
bene e del male. Risulta, quindi, che se la libert ci che deve essere secondo questo concetto si
sbaglia a derivare la libert da Dio, perch se questa una facolt di volere il male, allora deve avere
una radice che non dipende da Dio. [VEDI APPUNTI]
Se lidealismo non ha per base un realismo, finisce per diventare un sistema vuoto come un qualsiasi
sistema dogmatico (Leibniz e Spinoza). Il realismo spinoziano tanto astratto quanto lidealismo di
Leibniz.
Idealismo = anima della filosofia
+
Realismo = corpo della filosofia
=
Un tutto vivente --> non pu offrire il principio, ma deve essere il mezzo e il fondamento nel quale
quello viene a realizzarsi.
La filosofia della natura ai tempi di Schelling ha stabilito nella scienza la distinzione fra lessenza in
quanto esiste e lessenza in quanto semplice fondamento di esistenza.
Tutte le filosofie sostengono che nulla prima o fuori di Dio, in quanto egli deve avere in se stesso
il fondamento della sua esistenza. Tuttavia, queste filosofie parlano del fondamento solo come
concetto senza renderlo reale ed effettivo. Questo fondamento che sta in Dio non Dio in quanto
esiste, in quanto egli solo il fondamento della sua esistenza. Quindi tale fondamento la natura
in Dio, cio un essere non separabile da lui, ma comunque distinto. Questa relazione si pu chiarire
con la relazione che passa in natura tra la gravit e la luce: la forza d gravit precede la luce come il
suo eterno e oscuro fondamento e si dissolve nella notte, mentre sorge la luce che lesistente. In
genere natura = tutto ci che sta al di l dellesserci assoluto dellidentit assoluta.

Dio ha in s un fondamento intimo della sua esistenza che lo precede come esistente, ma a sua volta
un prius del fondamento, in quanto il fondamento non potrebbe essere se dio non esistesse in
actu. Solitamente si pensa che il concetto di divenire sia lunico adeguato alla natura delle cose, ma
esse non possono divenire in Dio in quanto sono toto genere diverse da lui. Affinch le cose siano
separate da Dio necessario che divengano in un fondamento diverso da lui. Dato che nulla pu
essere fuori di Dio, si pu risolvere questa contraddizione solo ponendo che le cose hanno il loro
fondamento in ci che il fondamento dellesistenza di Dio.
Secondo latto eterno dellautorivelazione, tutto nel mondo regola, ordine e forma. Tuttavia nel
fondo sussiste sempre lirregolare, come se tutto ad un tratto potesse ricomparire. In nessun luogo
si trova che lordine e la forma siano la condizione originaria, ma ovunque le cose appaiono come
se una condizione originariamente priva di regola sia stata portata verso lordine. Nelle cose questa
linafferrabile base della realt, quel residuo che nonostante gli sforzi che si facciano non si lascia
mai risolvere in intelletto, ma resta sempre nel fondo. Lintelletto in senso proprio nasce da questo
irrazionale. Solamente Dio abita nella luce perch solo lui per se stesso. Il fatto che luomo spinto
con forza verso la luce pu essere dovuto alla coscienza della notte profonda dalla quale egli stato
tratto allesistenza. Ogni nascita dalloscurit alla luce. Il desiderio originario deve essere
rappresentato che si dirige verso lintelletto che ancora non conosce, cos come noi aspiriamo a un
bene sconosciuto e senza nome.
Il desiderio, come fondamento ancora oscuro, il primo moto dellesistenza divina e corrispondente
ad esso in Dio si produce una rappresentazione interna riflessa per la quale, non potendo avere
altro oggetto che non sia Dio, Dio si contempla in immagine. Tale rappresentazione il Primo in cui
Dio si realizza anche se solo in se stesso. Inoltre questa rappresentazione in origine presso Dio ed
Dio stesso generato in Dio. Tuttavia, questa rappresentazione anche lintelletto, la parola di quel
desiderio.
Intelletto + desiderio --> diviene volere libero e onnipotente e produce nella natura originariamente
priva di regola.
Il primo effetto dellintelletto nella natura la separazione delle forze, in quanto solo cos pu
dispiegare lunit che in essa inconsciamente e necessariamente contenuta. Dato che la natura
originaria leterno fondamento dellesistenza di Dio, essa deve contenere in s lessenza di Dio.
Tuttavia il desiderio, eccitato dallintelletto, aspira a conservare in s lessenza di Dio che ha
rinchiusa in s per rimanere come fondamento. Quindi quando lintelletto spinge il desiderio che in
s si ritrae alla separazione delle forze, nasce per la prima volta qualcosa di comprensibile e di
singolo: lidea.
Materia = le forze separate da questa distinzione dalla quale si configura il corpo
Anima = il legame vivente che sorge nella distinzione come centro delle forze
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V
Dato che lintelletto originario la trae come principio interiore da un fondamento indipendente da
s, essa rimane dipendente da lui come un essere per se stante.
Il legame delle forze si scioglie solo in un progressivo dispiegarsi e ad ogni grado nella separazione
delle forze sorge dalla natura un essere nuovo.

Ogni essere che nasce dalla natura secondo questo processo, contiene un principio considerato in
due aspetti distinti. Le cose sono separate da Dio o per cui sono nel puro fondamento. Dato che tra
ci che rappresentato nel fondamento e ci che rappresentato nellintelletto vi ununit
originaria e il processo della creazione si risolve in una trasmutazione interna o in un rischiararsi
nella luce del principio originariamente oscuro, cos il principio che per natura oscuro quello che
viene insieme rischiarato dalla luce e sono entrambi in ogni essere naturale anche se solo in un
determinato grado. Il principio, scaturendo dal fondo ed essendo oscuro, il volere individuale della
creatura, che per non essendosi ancora innalzato come principio dellintelletto, solo desiderio o
appetito e cio volere cieco. A tale volere individuale della creatura si contrappone lintelletto come
volont universale che si serve del primo subordinandolo a s come strumento.

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