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STEFANO GIANNINI
Stefano Giannini
Maybe were confronted with a gang, with
two men working together who just happen
to have opposite names. Yes, Im sure thats
it. One of them here in the squadron, one of
them up at the hospital and one of them
with the chaplain. That makes three men,
doesnt it?
Joseph Heller, Catch-22
1
Niccol Gallo a Vittorio Sereni, Roma, 7 ottobre 1961. Era per giudizio editoriale
interno; fu pubblicato pi tardi. Cfr. Niccol Gallo, Scritti letterari, a cura di Ottavio
Cecchi, Cesare Garboli e Gian Carlo Roscioni (Milano: Il Polifilo, 1975) 17374. Piero
Chiara, Il piatto piange (Milano: Mondadori, 1962).
MLN 119 (2004): 174192 2004 by The Johns Hopkins University Press
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Cfr., tra i molti, pur con divergenze, Elio Gioanola, Pirandello, la follia (Milano: Jaca
Book, 1997); Jean-Michel Gardair, Pirandello e il suo doppio (Roma: Abete, 1977). Lo
sdoppiamento, condizione schizoide nel sano Pirandello, appare teorizzato gi nelle
pagine dellUmorismo, elaborato, come dimostrato da Piero Cudini, congiuntamente al
Fu Mattia Pascal, il romanzo a quo sul tema identitario nellopera del siciliano. Cfr.
Piero Cudini, Il Fu Mattia Pascal: dalle fonti chamissiane e zoliane alla nuova struttura
di Luigi Pirandello, Belfagor, 26 (1971): 70213.
7
Luigi Pirandello, Il fu Mattia Pascal (Milano: Mondadori, 1986) 293.
8
Jean-Michel Gardair, Jean-Michel Gardair legge Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello
(Fossombrone: Metauro, 2001).
9
Ma Chiara in due film tratti dai suoi romanzi (Il piatto piange e Venga a prendere il caff
da noi, questultimo da La spartizione) compare brevemente ed in forma anonima:
prima come lettore dun giornale che osserva le azioni dei protagonisti; poi come un
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commentatore, insieme con altre comparse, degli avvenimenti del film. Roberto Fedi vi
vede lesemplificazione cinematografica del ruolo dello scrittore che guarda, annota e
narra. Roberto Fedi, Favola e letteratura nella narrativa di Piero Chiara, Italianistica,
V, 2 (1976): 37482. Piero Chiara, La spartizione (Milano: Mondadori, 1964).
10
Chiara, Linea della vita, in Dolore del tempo (Padova: Rebellato, 1959) 17. Con la
faccia per terra e altre storie (Milano: Mondadori, 1965).
11
Chiara, Le avventure di Pierino al mercato di Luino (Milano: Mondadori, 1980).
12
Chiara, Sali & Tabacchi, cit., p. 157.
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non sapeva dove andare, vagava instancabilmente in caff sconosciuti, faceva finta di leggere i giornali evitando contatti ma non gli
sembrava dessere s stesso. Questa affermazione in fondo fa parte
della struttura portante del romanzo che si apre, ricordiamolo, con
una laconicit disarmante: Una delle poche cose, anzi forse la sola
chio sapessi di certo era questa: che mi chiamavo Mattia Pascal. Il
tema dellidentit immediatemente dichiarato come il vero problema con cui Pirandello si misurer, dove limperfetto mi chiamavo
sottolinea lunica certezza che, al momento di narrare le sue avventure, gli resta: un tempo sapeva di chiamarsi Mattia (lautore scrive Mi
chiamo non Sono a rimarcare la certezza anagrafica, non
quella ontologica22); ora fu, anche il presente gli sfugge e gli , in
ultima analisi, precluso. Anche Pareille risponde cos al narratore:
mi chiamo Armando Giulio Pareille de la Bretellire (66).
NellUovo al cianuro, limpossibilit di fermare lesistenza in una
situazione definitiva anticipata, prima delle rivelazioni di Pareille e
dei due amici, nello strano gioco di immagini di cui Pareille
protagonista: il narratore segue Pareille di nascosto mentre rincasa.
Questi era solito fermarsi al termine di ognuna delle quattro rampe
di scale che conducevano allabitazione ed affacciarsi alla finestra
corrispondente. Una sera, scrive il narratore, per una illusione ottica
o per pura fantasia, mi era sembrato di vederlo contemporaneamente
a tutte e quattro le finestre, quattro immagini uguali e impercettibilmente diverse, come al cinema, quando si fermava la macchina (58).
Questi quattro fermo-immagine danno la misura dellavvicinamento
di Chiara alle strategie dei giochi identitari. La verit elude anche i
pi tenaci investigatori. Non una verit doppia visto che la verit di
Casagrande o quella di Moriondo potevano essere buone entrambe,
magari integrando luna con laltra e portandovi quegli aggiustamenti
e restauri di cui abbisognano le storie, dopo che per un lungo giro di
anni e di interpretazioni hanno perso la loro freschezza (72); ma
quadrupla per le quattro immagini alle quattro finestre perch ci
che sembra uguale da una finestra impercettibilmente diverso dalle
altre come in quattro pose successive di pellicola. La stessa pellicola
che affascinava e tormentava Pirandello, dallelaborazione di Si gira
al film forse da lui pi sentito, ancora quel Fu Mattia Pascal di cui
Pierre Chenal nel 1936 preparava una nuova versione a cui Pirandello
collabor fino agli ultimi giorni.
22
Cfr. Elio Gioanola, Pirandello, la follia (Milano: Jaca Book, 1997) 6581.
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23
Luigi Sedita, Il personaggio risorto in La maschera del nome. Tre saggi di onomastica
pirandelliana (Roma: Istituto della Enciclopedia Italiana, 1988) 334.
24
Pirandello, Lumorismo (Firenze: Battistelli, 1920).
25
Pirandello, Saggi, poesie, scritti varii, a cura di Manlio Lo Vecchio Musti (Milano:
Mondadori, 1960) 945.
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a considerare arbitraria lidentificazione di luoghi con quelli familiari a un quantomai ammiccante Chiaraloriginale volont
antifrastica della citazione. Tornando alla suaccennata sfida onomastico-palingenetica, meglio quindiChiara si confronta con un avversario formidabile, si pensi alla Madame Pace scelto come nome dun
personaggio dei Sei personaggi in cerca dautore che Chiara dichiari
subito limpossibilit nel suo racconto del rinnovamento personale
del personaggio onde evitare una prevedibile delusione futura che
tanto danno aveva gi portato al povero protagonista del romanzo di
Pirandello: il personaggio si chiama Pareille, le vicende della vita non
lo hanno cambiato e in fondo non hanno avuto grande importanza;
non si sapr se il vecchio che tanto somiglia a Pirandello il fotografo
di Casagrande o il giocatore di Moriondo o il giocatore ex-carcerato
che dice di essere poich la conoscenza delle sue vicende rimarr
sempre inattingibile proprio a coloro che la cercano con pi perseveranza. Le parole degli altri modificheranno Pareille ai loro occhi, ma
sotto la maschera imposta esternamente rimarr la stessa persona in
una fissit tragicamente normale. La conseguente riflessione amara:
quello che pensano gli altri non importante per Pareille. Quello
che pensa Pareille non ha valore per gli altri. Chiara segue una logica
ferrea che sottolinea, con sorriso amaro, il drammatico percorso
dogni esistenza. Ai tre protagonisti del romanzo di Pirandello, Mattia
Pascal, Adriano Meis ed il fu Mattia Pascal, corrispondono i tre
Pareille dellUovo al cianuro: lex-carcerato, il poveraccio ed il
giocatore con qualche guaio con la giustizia. Quello che oggi il
fotografo A.G. Pareille non importante per nessuno, forse nemmeno per lui stesso. Chiara abile a lasciare indizi che intorbidiscono la
ricerca della verit. Sia Casagrande sia Moriondo sono riconosciuti da
Pareille. Sembra che Moriondo sia in rapporti pi stretti con il
vecchio fotografo, il che lascia pensare ad una maggiore plausibilit
della versione che descrive Pareille come nobile, ex-ricco, ed exgiocatore di professione. Non chiarito per se questultimo sia stato
davvero in carcere per lomicidio del cognato come lui stesso sostiene
ma negato dallamico Moriondo. Daltra parte il modus operandi di
Pareille quello indicato da Casagrande. Quando spar da Torino
lasci la chiave nella serratura della porta e lo stesso fa nella sua
nuova residenza, scomparendo allimprovviso lasciando la chiave
nelluscio come aveva fatto a Torino (72). Perch tre verit? Non
importa la vera soluzione. Ognuno si costruir la sua come afferma
anche Francesco Salmarani, protagonista dellultimo romanzo di
Chiara Saluti notturni dal passo della Cisa: Ti ho messo davanti tutte
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Chiara, Saluti notturni dal passo della Cisa (Milano: Mondadori, 1987) 167.
Pirandello, Il fu Mattia Pascal, cit., p. 52.
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32
Ivi, p. 51.
Chiara, Il piatto piange, cit., p. 17.
34
Pirandello, Il fu Mattia Pascal, cit., p. 54.
35
Chiara, Vedr Singapore? (Milano: Mondadori, 1981) 15859.
36
Chiara, Il piatto piange, cit., p. 8.
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dellopera pirandelliana; limitandoci al Fu Mattia Pascal basti ricordare gli esempi pi evidenti: i due suicidi del protagonista, le due figlie
gemelle, la morte di una di esse contemporaneamente alla scomparsa
della madre, Mattia e il suo doppio Gerolamo Pomino, specchio
rifrangente delle sue avventure coniugali.42 Il tema del doppio
compare presto e frequentemente anche in Chiara. In I gioved della
signora Giulia, pubblicato nel 1970 ma risalente ai primi sessanta (fu
pubblicato, con variazioni rispetto alla definitiva, in 28 puntate sul
Corriere del Ticino dal 2 febbraio al 23 marzo 1962 firmato con lo
pseudonimo Nik Inghirami, ma senza il problema del doppio finale),
lassillo irresolubile della doppia possibile verit consuma il commissario Sciancalepre incapace di individuare chi tra i due sospetti,
lavvocato Esengrini ed il giardiniere Demetrio Faletti lomicida. Ad
un certo punto Chiara sembra voler risolvere il mistero della doppia
verit con lo sdoppiamento della personalit (Esengrini teme di
essere linconscio uxoricida: sei mesi fa trovai nella posta la lettera
dellavvocato Panelli []. Quando aprii quella lettera mi si confuse la
vista. Ecco il documento fantasma! La carta intestata era la mia, la
firma poteva essere la mia. Cominciai a temere di essere davvero
lassassino di mia moglie, di aver agito inconsciamente, per sdoppiamento, come i vampiri.43) ma nel finale scarta lipotesi ribadendo
lirresolubilit del crimine con la resa di fronte allimpenetrabilit dei
due sospetti che, usciti insieme dal carcere, come due duellanti che
si volgono le spalle e sincamminano per prendere la distanza
prescritta, si diressero [] luno verso destra e laltro verso sinistra a
confermare lirrimediabile fallimento di ogni tentativo di mostrare
ununica soluzione. 44 NellUovo al cianuro due uova, uno sano ed
uno avvelenato, segnano il destino di Pareille. Nella Spartizione due
sono i rivali in amore per il cuore e la dote delle sorelle Tettamanzi.
Nel Cappotto di Astrakan, il narratore e Maurice, protagonista e
antagonista dalla singolare somiglianza fisica,45 si dividono lamore
della giovane fino ad arrivare al duplice omicidio dalle molteplici
verit accettabili del postumo Saluti notturni dal passo della Cisa: Non
lo so pi nemmeno io come stato! Non lho mai saputo. Nessuno lo
sapr mai risponde Salmaraniaccusato del duplice omicidio e poi
42
Per una trattazione esaustiva cfr. Jean-Michel Gardair, Pirandello e il suo doppio,
a cura di G. Ferroni (Roma: Abete, 1977).
43
Chiara, I gioved della signora Giulia (Milano: Mondadori, 1970) 110.
44
Ivi, p. 154.
45
Ti assomigliava proprio tanto Maurice? Tantissimo: un fratello, un sosia, Il
cappotto di astrakan (Milano: Mondadori, 1978) 146.
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Luigi Pirandello, Scienza e critica estetica, Il Marzocco, luglio 1900 ora in
Gioanola, cit., pp. 4243.