22 Il Napoli
1 Maggio 2008
Napoli
Il disservizio. I caschi bianchi non hanno accesso ai dati su fedine penali e contratti con le compagnie
Vigili, controlli impossibili
su precedenti e assicurazioni
q Maiavviatoilproget-
to“Puntoapunto”con
laQuestura.EilComu-
nenonhapagatol'Ania
Alessandro Migliaccio
alessandro.migliaccio@epolis.sm
■ L'assicurazione, a Napoli,
costa di più. E questo perché so-
no sempre numerosi i "furbi"
che cercano di spillare soldi alle
compagnie assicurative con fal-
si incidenti e simulazioni di fur-
ti. Come se ciò non bastasse, no-
nostante sia prevista per legge
per la copertura della "respon-
sabilità civile", in tanti l'assicu-
razione non la pagano e circo-
lano indisturbati senza esporre
sul proprio veicolo il relativo ta-
gliando. Infine, ci sono quelli
che addirittura producono "in
casa" i tagliandi assicurativi in
modo truffaldino. Con queste
premesse, è facile immaginare
che, nella patria dei “furbetti” , i
controlli delle forze dell'ordine
- soprattutto dei vigili urbani -
siano continui ed asfissianti.
Purtroppo, però, non è così. E
3Controlli dei vigili
questo perché proprio coloro
che sono demandati maggior-
mente al controllo del rispetto
delle norme del Codice strada-
le, ovvero gli agenti di Polizia
municipale, non possono effet-
tuare nessuna verifica sulle as-
sicurazioni, ovvero non hanno
E POLIS
la possibilità di sapere in tempo
reale se un automobilista o un
centauro fermato per un con-
trollo sia davvero titolare di un
contratto con una compagnia
di assicurazione. Tutto ciò si ve-
rifica ormai da otto mesi, da
quando cioè il Comune si è "di-
Telefono
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e-mail
napoli@ilnapoli.sm
menticato" di pagare l'Ania, ov-
vero l'Associazione nazionale
delle imprese assicuratrici, che
dunque non ha rinnovato la
convenzione per l'invio alla Po-
lizia municipale di Napoli dei
dati relativi a tutti i titolari di
contratti con le compagnie as-
sicurative. Eppure, per garan-
tire il servizio ai vigili, sarebbe-
ro bastate poche decine di mi-
gliaia di euro (30mila per la pre-
cisione), che il Comune,
evidentemente, non ha a dispo-
sizione. Il tutto, ovviamente,
provoca un forte rallentamento
nei controlli dal momento che i
vigili urbani, per poter verifica-
re se un automobilista o un cen-
tauro ha davvero pagato l'assi-
curazione, per esempio nel caso
in cui sostenga di aver dimen-
ticato il contrassegno a casa, de-
vono chiamare la Questura e
chiederlo ai poliziotti. Così co-
me, non essendo mai partita la
linea “Punto a punto” annun-
ciata diversi anni fa, i caschi
bianchi, dalla loro Centrale
operativa, non possono nem-
meno sapere se una persona
fermata per un controllo ha
precedenti penali o meno. ■
Dura la Cisl:
«Assurdo»
■■ Le verifiche dei vigili ur-
bani di Napoli sembrano
essere sempre più inutili,
non avendo accesso a nes-
suna banca dati delle forze
dell'ordine. Se il Comune
non sborsa soldi, la Polizia
municipale rischia seria-
mente il collasso. «Aveva-
mo una convenzione con
l'Ania - spiega Agostino An-
selmi, responsabile dell'a-
rea Polizia locale della Cisl -
ma non è stata rinnovata
per 30mila euro non pagati
dal Comune. È assurdo: ora
i vigili non possono vedere
nei loro terminali se una
persona ha sottoscritto
l'assicurazione o se ha dei
precedenti penali. Alla luce
di queste inefficienze del-
l'amministrazione comu-
nale - prosegue Anselmi - si
pregiudica il ruolo della Po-
lizia municipale rispetto al
pacchetto-sicurezza di cui
tanto si parla. È giunto, or-
mai il momento di investire
sul Corpo - conclude Ansel-
mi - affinché i vigili riesca-
no a garantire ai cittadini
più sicurezza e non solo un
mero presidio delle corsie
preferenziali e della viabili-
tà in genere». ■ ALES. MIGL.