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DIGITAL MARKETING

SOCIAL E BLOGOSFERA

I FALSI LIKE
HANNO LE GAMBE CORTE
Proliferano i siti che vendono mi piace
e follower per pochi euro. Potrebbero far gioco
alla moda e agli influencer? Gli esperti del mondo
digital consigliano di muoversi cauti e di non
considerarli i soli parametri
DI ELISABETTA FABBRI

Websites selling fake likes and followers are


everywhere. In theory, they could help emerging
brands and aspiring influencer to grow. But digital
experts recommend to be cautious and suggest
alternative strategies to improve awareness, such as
interesting and targeted contents and agreements
with real interactive bloggers.

l web ci ha abituati a un mondo


un gruppo pi nutrito occorre padove free bello e la condizientare un po di pi (comunque
visione (quella della tanto chiacsi tratta al massimo di 20 giorni).
cherata sharing economy) la Vincenzo Cosenza Gli spacciatori ne garantiscono
strada giusta. Tuttavia, nella fetta
la spontaneit e permettono di
del cyberspazio che si sono ritascegliere tra connazionali o straniegliati i social network e i blog sta
ri. Stando a una recente indagine di
prendendo piede un fenomeno in
corriere.it, pare che alcuni operatori
contraddizione con questi modelonline facciano parte di un network,
li: si tratta della compravendita,
addetto alla vera propria raccolta,
tramite siti ad hoc, di like (i mi
e che i fornitori di like, in ultipiace a un post, che Facebook
mo, siano persone fisiche. I profiNicholas Rau
indica con il noto pollice alzato)
li, per, destano qualche sospetto:
e di fan o follower. La Rete prosono tutti molto simili, con poche
pone uninfinit di procuratori:
foto, informazioni generiche e un
per averne unidea basta googoridotto numero di amici. Si parla
lare compra like o buy like.
di profili falsi generati da software
Si pu scoprire che 10mila fan/
ma anche dellutilizzo di particolari
like di Facebook si acquistano
script grazie ai quali, allapertura di
per 239,90 euro. Sono accettati
certe pagine, quando clicchiamo per
tutti i tipi di carta di credito e, se
chiudere la finestra di benvenuto, in
Alessandro Milia
siete fortunati, potete anche inrealt andiamo inconsapevolmente a
cappare nella stagione dei saldi e
creare un mi piace in pagine a noi
rastrellare 10mila follower su Twitter alla
ignote. Si tratta di un business ai limiti della
modica cifra di 29,99 euro e 10mila like su
legalit - dichiara a Fashion la Polizia PoInstagram a 49,99 euro. Per un manipolo
stale - ma al momento non ci sono denunce.
di seguaci c da aspettare 10 giorni, per
Di certo commettono un reato gli hacker che

cercano di appropriarsi dei profili di ragazzi


con migliaia di follower: rubano laccount
per rivenderlo. I veri proprietari dei profili,
per, sono i vari social network: chi li gestisce dovrebbe porsi il problema.
I FAKE, UN AIUTO AGLI ESORDI
MA DA USARE CON MODERAZIONE
Ma a chi giova avere uno stuolo di amici a
pagamento? Di like fasulli si parla da tempo
nel mondo della politica e dello spettacolo
ma anche un brand, un designer, un influencer della moda potrebbe valutarli, specie
se agli esordi, per aumentare la notoriet.
Non ci sono evidenze che la moda acquisti
fake like e penso che i grandi del settore non ne abbiano bisogno - dice Vincenzo
Cosenza, social strategist di Blogmeter,
che si occupa di social media monitoring,
analytics e management -. Questa pratica
pu agevolare alcuni brand piccoli e poco
noti, oppure chi vuole imporsi come influencer. Ma va usata con moderazione: non
si deve notare unimprovvisa esplosione
di mi piace. Non a caso, alcuni fornitori
prevedono gi un piano di incremento che
non desti sospetti. Il gioco - prosegue
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Il backstage
di una sfilata
di Vivienne Tam

sito per conto terzi), referrals (sostanzialmente il passaparola), ma anche di e-mail


o partner. E a proposito degli influencer,
Rau dice: Penso che le aziende che valutano eventuali collaborazioni non debbano
preoccuparsi solo del numero e della crescita dei follower, ma anche di interazioni
e commitment (quanto si identificano negli
obiettivi dellazienda, ndr). Bisogna fare
attenzione alla qualit e alla coerenza dei
contenuti. Comprare like come comprare
uno spazio su un cartellone pubblicitario: ti
pu dare notoriet o far scalare nella lista
dei pi famosi, ma se dietro c il nulla e
le persone se ne accorgono, smettono di interagire con te. I like falsi sono il male
dei social network - dice Alessandro Milia,
un passato come e-commerce director di
Unieuro e da qualche mese head of digital
del marchio di womenswear Silvian Heach
(Gruppo Arav Fashion) -. Penso che lacquisto di mi piace da parte dei brand avvenga soprattutto nel caso di piccole aziende al debutto. Se si scopre, per, avranno
un danno dimmagine enorme. Facebook
in primis vuole ripulire dai fake perch
viene danneggiato a sua volta: le aziende
pagano le inserzioni a cpc (costo per click,
ndr) o a cpm (costo per mille impression,
ndr), secondo una base utenti indicata dalla
stessa piattaforma social. Per quanto riguarda la scelta di un influencer, il manager
di Silvain Heach ha un suo metodo. Tengo conto delle interazioni - dice - anche se
ormai si sa che si possono comprare anche
quelle. Mi devono pure dimostrare i numeri con i click: devo vedere che cambiano i
miei accessi e che realmente influenzano le
decisioni dacquisto. Richieste lecite, visto che gli influenzatori chiedono cifre
folli, 3mila-5mila euro per un post, anche
quelli con una visibilit solo locale. Comunque credo negli influencer - afferma
Milia - e sono disposto a creare partnership
a performance, se dimostrano di essere in
target con il mio business. Qualcuno accetta, come avvenuto di recente con Valentina
Marzullo (vedi box), fondatrice del blog
The Chic Attitude, con cui stiamo valutando la possibilit di inserire un link che verr
tracciato. Probabilmente - conclude - si
arriver a una selezione naturale, per cui
resteranno solo i blogger migliori. Il proliferare di falsi su blog e social network si
potr invece bloccare quando tutti - e non
solo gli esperti di digital - decideranno, vedendo un pollice alzato, di non crederci pi.
Ma accadr mai?

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DIGITAL MARKETING

Se un brand punta a questo genere di seguito,


allora acquistare migliaia di mi piace falsi
merita. Basta esserne consapevoli e tenere
presente che questo tipo di consumatori, di
solito, compra per uniformarsi alla massa.

In questa e nellaltra pagina, pacchetti di like e follower venduti sul web, anche a prezzi scontati

lesperto di Blogmeter - ha avuto un suo


perch allinizio, ma in questultimo anno
le stesse piattaforme social si sono attivate
per periodiche attivit di ripulitiura. Cercano di individuare i falsi scannerizzando
i vari profili e mettendo sotto osservazione
i singoli casi dubbi: per esempio, sospetto
laccount che segue gli altri account, ma non
pubblica nulla. Di fatto le pi note piattaforme social agiscono come lanti-spam, a
volte colpendo anche i follower autentici.
C pure il caso di chi diventa follower e
vuole essere ricambiato, ma mettersi i like
a vicenda rientra nelle normali attivit di
community. Resta il fatto che, in base ai
dati ufficiali diffusi da Facebook e Twitter,
il 6% degli account sono falsi o duplicati
(quando la stessa persona ne ha due). Una
piccola quota, ma se si pensa che Facebook ha raggiunto gli 1,5 miliardi di utenti,
si tratta pur sempre di 90 milioni di profili.
Le scorciatoie - sostiene Cosenza - hanno
le gambe corte. I brand dovrebbero invece
focalizzarsi sulla creazione di contenuti di
valore e mirati. Lo stesso discorso vale per
i fashion blogger. Le aziende sempre pi
spesso ci chiedono di valutare gli influencer
non tanto in base ai follower, ma alla capacit di generare interazioni. Per monitorarli
calcoliamo il total engagement, somma di
like, commenti e condivisioni, ma rileviamo anche il page engagement, dato dal
rapporto tra total engagement e numero di
fan. Cos si valuta se riescono a ingaggiare,
quando pubblicano un contenuto. Difficile,
per, misurare se un certo grado di intera44

zione diventa una preferenza dacquisto.


In unindustria basata sullapparenza - afferma Nicholas Rau, senior online marketing manager e-commerce Europe di Puma
- lidea di gonfiare i like pu sembrare
interessante. Agli occhi di chi segue il tuo
brand vuoi essere apprezzato e visibile, tanto quanto gli altri. Ma la domanda da porsi
: Un alto numero di like cosa mi porta in
realt?. Nella maggior parte dei casi la
risposta : Laccesso a una folla di persone
che reagisce sulla base di quellunico dato.

NON TUTTI GLI SHOPPER DANNO


PESO ALLA BRAND AWARENESS
Se i like gonfiati portino o meno a maggiori incassi - prosegue Rau - a tuttoggi
materia di discussione. Lascesa di siti di
e-commerce tipo Etsy fa pensare a consumatori che si muovono nella direzione opposta, pronti a comprare a prescindere dalla
brand awareness. Lindustria dello sportswear sottoposta a una continua comparazione con i competitor e vorrebbe una situazione di equilibrio. Viene in mente il detto:
Fake it, til you make it (Fingi finch
non ottieni/riesci). Alla fine, tutto dipende
da come vuoi essere percepito. Se sei un
produttore specializzato nelle calzature per
il trail running, secondo Rau, non desideri affatto avere lo stesso numero di like di
Nike, per timore che il tuo marchio perda in
credibilit. Come persona che si occupa di
performance marketing per le-commerce sottolinea il manager di Puma - non spenderei mai n tempo n denaro per like finti,
quando esistono strumenti pi direttamente
misurabili per accrescere la visibilit e il
business. Nello specifico, si tratta di Sem
(Search engine marketing), AdWords, affiliates (chi pubblica un annuncio sul proprio

VALENTINA MARZULLO

MERCATO NERO DEI LIKE?


SPERO FINISCA PRESTO
Valentina Marzullo, The Chic Attitude
blog founder, hopes that fake likes stop soon:
Its an unproductive technique.
Nel mondo degli influencer si sa che c qualcuno che bara, acquistando consensi e seguaci
fittizi. Lo conferma Valentina Marzullo, che nel 2010 ha lanciato il blog The Chic Attitude,
dove esprime la sua passione per la moda e il lifestyle. 25 anni, laureata in Moda e Costume
alla Sapienza di Roma, collabora da tempo con numerosi brand, non ultimo Silvian Heach
per il quale ha deciso di mettere in gioco la sua capacit di influenzare i gusti (e quindi i
consumi) di quanti la seguono. Comprare pacchetti di like o follower falsi - dice - non
un fenomeno nuovo. una tecnica per aumentare la visibilit che non credo sia produttiva
e spero che il mercato nero finisca presto. Non tutte le aziende fanno controlli precisi:
C ancora un po di superficialit. Se la ragazza in target, la scelgono lo stesso. Io
vengo contattata da brand a cui piace il lavoro che faccio - spiega -. Nellinstaurare una
collaborazione sono molto aperta. Per il lavoro va pagato: a volte, invece, alcuni marchi,
specie se poco strutturati, chiedono di postare il prodotto senza un compenso. Al posto dei
falsi like la fashion blogger auspica che continuino le sponsorizzazioni (che permettono la
visualizzazione di post foto in pi bacheche) targettizzate.
(e.f.)

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