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Le Guide dell’U.R.P.

I.C.I. 2010
CALCOLO AGEVOLAZIONI
E ADEMPIMENTI
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SOGGETTI TENUTI AL PAGAMENTO

L’imposta è dovuta per il possesso di fabbricati e di aree fabbricabili


situati nel territorio del Comune a qualsiasi uso destinati, compresi
quelli strumentali o alla cui produzione o scambio è diretta l’attività
di impresa.

I soggetti tenuti al pagamento dell’imposta sono:

• il proprietario;
ovvero
• l’usufruttuario;
• il titolare del diritto d’uso;
• il titolare del diritto di abitazione;
• il titolare del diritto di superficie e/o enfiteusi;
• il locatario per gli immobili concessi in locazione finanziaria.

L’imposta è dovuta proporzionalmente alla quota e ai mesi


dell’anno solare nei quali si è protratto il possesso: il mese nel
quale il possesso si è protratto solo in parte è calcolato per intero
per il soggetto che ha posseduto l’immobile per almeno 15 giorni,
mentre non è calcolato per il soggetto che lo ha posseduto per
meno di 15 giorni.

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PERTINENZE DELL’ABITAZIONE PRINCIPALE

Sono considerate parti integranti dell’abitazione principale, anche


se al catasto sono inserite in maniera distinta, le unità immobiliari
appartenenti alle seguenti categorie catastali:

C/6 - stalle, scuderie, rimesse ed autorimesse;


C/2 - depositi, cantine e simili;
C/7 - tettoie chiuse o aperte, soffitte e simili.

Le modalità sono le seguenti:

nel numero massimo di due pertinenze per la categoria C/6 e di


una pertinenza per ciascuna delle categorie catastali C/2 e C/7
a condizione che facciano parte dello stesso complesso immo-
biliare, oppure di un’unica pertinenza appartenente alle predette
categorie catastali se ubicata in un complesso immobiliare diverso
da quello in cui è situata l’abitazione principale e purché rientrante
nello stesso foglio di mappa catastale dell’abitazione;

• purché destinate in modo durevole al servizio dell’abitazione


stessa;
• qualora vi sia identità tra il titolare dell’abitazione e quello della
pertinenza e l’utilizzo avvenga da parte del proprietario o titolare
del diritto reale di godimento.

Sono altresì considerate parti integranti della abitazione le


pertinenze delle abitazioni date in uso gratuito, e da questi
utilizzate come abitazione principale, a parenti fino al secondo
grado, al coniuge e ad affini di primo grado.

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FABBRICATI INAGIBILI

L’imposta è ridotta del 50% per i fabbricati dichiarati inagibili o


inabitabili e di fatto non utilizzati limitatamente al periodo dell’anno
durante il quale sussistono dette condizioni.
L’inagibilità o inabitabilità deve consistere in un degrado fisico
sopravvenuto (fabbricato diroccato, pericolante, fatiscente), non
superabile con interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria.

Per usufruire di tale riduzione dev’essere presentata apposita


richiesta, corredata da dichiarazione sostitutiva di atto notorio
(modulo scaricabile dal sito web del Comune oppure ritirabile
presso lo sportello del Servzio Tributi ed Espropri); la richiesta ha
validità al massimo per l’intero anno d’imposta e non si estende
agli anni successivi, per i quali dev’essere presentata una nuova
istanza.

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ALIQUOTE

Le aliquote ICI e l’importo della detrazione per abitazione


principale non sono variate rispetto al 2009.

Esenzione ai Per l’unità immobiliare classificata nella categoria


sensi dell’art. catastale A ma con classificazione catastale diversa
1 del D.L. da A1, A8 ed A9, e sue pertinenze direttamente
27/5/2008 n. 93 adibita ad abitazione principale da parte di: persone
fisiche residenti nel comune, soci di cooperative
edilizie a proprietà indivisa residenti nel comune;
per gli alloggi regolarmente assegnati dagli Istituti
autonomi per le case popolari.

Esenzione ai Per gli alloggi con classificazione catastale diversa


sensi dell’art. da A1, A8 ed A9 utilizzati a titolo di comodato gratuito
1 del D.L. dai parenti di primo e secondo grado (genitori e
27/5/2008 n. 93 figlio, nonno o nonna e nipote, fratelli e sorelle)
del proprietario dell’immobile in quanto anch’essi
equiparati ad abitazione principale.(*)
Il Comune di Calenzano ha esteso tale
equiparazione anche agli immobili utilizzati a
titolo di comodato gratuito dal coniuge e dagli
affini di primo grado (suoceri con generi e nuore;
patrigno e matrigna con figliastri) del proprietario
dell’immobile. Recenti interpretazioni del Ministero
per L’Economia rimettono però in discussione la
possibilità di estendere l’esenzione da imposta
anche a questi ultimi casi. Nel caso non possa
applicarsi l’esenzione l’aliquota prevista per queste
tipologie è il 5,4 per mille. (*)

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5,4 per mille Per l’unità immobiliare, classificata nella categoria


con detrazione catastale A1, o A8 o A9, e sue pertinenze
per abitazione direttamente adibita ad abitazione principale
principale pari da parte di: persone fisiche residenti nel comune.
a Euro 103,29

5,4 per mille Per gli alloggi con classificazione catastale A1, o A8
o A9 utilizzati a titolo di comodato gratuito dai parenti
di primo e secondo grado (genitori e figlio, nonno o
nonna e nipote, fratelli e sorelle) dal coniuge e dagli
affini di primo grado (suoceri con generi e nuore;
patrigno e matrigna con figliastri) del proprietario
dell’immobile. (*)

5,4 per mille Per alloggi concessi in locazione (a titolo di abitazione


con detrazione principale) alle condizioni definite dagli accordi di
pari a Euro cui al 3° comma dell’art. 2 della L. 09/12/1998 n.
103,29 431 (accordi territoriali). (*)

6,5 per mille Per gli alloggi utilizzati a titolo di comodato gratuito
dai parenti di terzo grado del soggetto passivo
(bisnonni e pronipote, zio o zia e nipote da fratello
o sorella). (*)

6,5 per mille Per gli alloggi concessi in locazione a titolo di


abitazione principale fuori dalle condizioni previste
ai punti precedenti. (*)

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7,0 per mille Per le abitazioni possedute in aggiunta all’abitazione


principale che risultino non locate da meno di due
anni. Da documentare con la presentazione della
copia registrata dell’ultimo contratto di affitto pena
l’applicazione dell’aliquota del 9,0 per mille.

9,0 per mille Per le abitazioni possedute in aggiunta all’abitazione


principale che risultino non locate da almeno 2 anni
e per le quali non sia documentabile un diverso
titolo di utilizzo.

7,0 per mille Per tutti gli altri immobili.

(*) Tale agevolazione viene concessa solo se chi utilizza


l’immobile vi abbia stabilito la propria residenza.
Per ottenere l’applicazione delle aliquote agevolate occorre
presentare richiesta entro e non oltre il termine utile per il
versamento del saldo d’imposta per il 2010 (16 dicembre 2010).
Non sarà necessario presentare la richiesta qualora sia stata già
presentata negli anni precedenti e non siano intervenute variazioni.
Ricorre però l’obbligo di comunicare il venir meno delle condizioni
che danno diritto a usufruire delle agevolazioni.

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DETRAZIONE PER ABITAZIONE PRINCIPALE

L’importo della detrazione di imposta per l’unità immobiliare


adibita ad abitazione principale del soggetto passivo è confermato,
in € 103,29.
La detrazione deve essere rapportata ai mesi dell’anno solare
durante i quali sussiste la destinazione di abitazione principale.
La detrazione deve essere inoltre suddivisa, nel caso di più
contribuenti dimoranti, in parti uguali tra loro.

CALCOLO DELL’IMPOSTA

Per effettuare il calcolo dell’imposta da pagare, è necessario


anzitutto determinare il valore degli immobili soggetti all’ICI.

Occorre pertanto:

• rivalutare del 5% la rendita catastale dell’immobile;


• moltiplicare il valore ottenuto per 100 per gli immobili dei
gruppi catastali A e C, esclusi A/10 e C/1;
oppure per:
• 50 se l’immobile è accatastato in categoria A/10 (uffici e studi
privati) oppure nel gruppo D (fabbricati industriali, alberghi,
istituti di credito ecc.);
(per gli immobili iscritti nel gruppo D sprovvisti della rendita
definitiva il valore dell’immobile da prendere in considerazione
ai fini ICI è quello iscritto in bilancio al 1° gennaio dell’anno di
riferimento).

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• 34 se l’immobile è accatastato in categoria C/1 (negozi
e botteghe);
• 140 per gli immobili classificati nel gruppo catastale B
(Novità in vigore dal 3 ottobre 2006 – D.L. 3/10/2006 n. 262
art. 2 c. 45, convertito in Legge 24 novembre 2006, n 286).
• per le aree fabbricabili il valore è quello commerciale riferito
al 1° gennaio dell’anno d’imposta;
• per gli immobili della categoria D sprovvisti di rendita e
posseduti da imprese il valore è quello risultante dalle scritture
contabili.

Ottenuto il valore finale si applica l’aliquota di riferimento e dal


risultato si sottraggono le eventuali detrazioni per l’abitazione
principale.

Esempio:
Immobile adibito ad abitazione principale censito in cat. A1 con
rendita catastale di € 775.
Garage di pertinenza censito in cat. C6 con rendita catastale pari
a € 130.
Calcolo valore dell’abitazione
775 x 5% = 813,75 x 100 = 81.375
Rendita Coefficiente di Rendita Valore totale
catastale rivalutazione rivalutata dell’immobile
immobile

Calcolo valore del garage


130 x 5% = 136,5 x 100 = 13.650
Rendita Coefficiente di Rendita Valore totale
catastale rivalutazione rivalutata dell’immobile
immobile

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Calcolo dell’imposta lorda


81.375 + 13.650 = 95.025 x 5,4 ‰ = 513,14
Valore Valore Valore Aliquota Imposta
rivalutato rivalutato totale ICI lorda
dell’abitazione del garage

Calcolo dell’imposta da pagare


513,14 - 103,29 = 409,85
Imposta lorda Detrazione Imposta
abitazione dovuta
principale

SERVIZI ON-LINE

Sul sito del Comune di Calenzano (www.comune.calenzano.


fi.it), nella sezione relativa ai servizi on-line, ciascun utente potrà
accedere ai dati relativi alle proprie dichiarazioni ICI ed ai propri
versamenti quali risultano negli archivi del Comune.
Prima di poter accedere a tali dati occorre registrarsi sul sito.
La registrazione consentirà di accedere anche agli altri servizi
interattivi disponibili (consultazione ed autocertificazione dei dati
anagrafici, iter delle pratiche edilizie ecc.). Inoltre, sul sito del
Comune di Calenzano (www.comune.calenzano.fi.it) è disponibile
un servizio che consente il calcolo automatico on-line dell’ICI, in modo
semplice e corretto, a partire dalla rendita catastale dell’immobile.
Sempre sul sito, grazie ad un’altra procedura, è possibile
determinare il valore imponibile degli immobili ancora sprovvisti
di rendita catastale. Per poter determinare il valore catastale
presunto bisogna però disporre dei seguenti dati: classificazione
catastale (categoria e classe) e consistenza catastale (vani
catastali o mq.) dell’immobile.

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PAGAMENTO E SCADENZE

L’obbligo al pagamento decorre dalla data di entrata in possesso


dell’immobile e deve essere effettuato in due rate (acconto e sal-
do) scadenti entro il 16 giugno e il 16 dicembre. La prima rata deve
essere pari al 50% dell’imposta dovuta, risultante dall’applicazione
dell’aliquota e delle detrazioni spettanti nei dodici mesi dell’anno
precedente. Poiché le aliquote e le detrazioni non sono variate
rispetto all’anno precedente il versamento in acconto può essere
effettuato, di norma, anche calcolando semplicemente il 50%
dell’imposta annua da versare.
Ciascun versamento dovrà essere arrotondato all’euro (per difetto
fino a 49 centesimi e per eccesso da 50 a 99 centesimi).
Tutti i pagamenti dovranno essere effettuati direttamente al
Comune utilizzando il seguente conto corrente postale:

ICI ORDINARIA
C/C N. 19870500
intestato a:
COMUNE DI CALENZANO - SERVIZIO TESORERIA
RISCOSSIONE ICI ORDINARIA

I bollettini postali relativi al suddetto conto corrente sono


disponibili presso l’ufficio Tributi ed Espropri e presso lo Sportello
del Cittadino.
È, inoltre, possibile effettuare il pagamento dell’ICI anche
utilizzando il MODELLO DI PAGAMENTO UNIFICATO F24
dell’Agenzia delle Entrate. Non è invece possibile eseguire
i pagamenti presso gli uffici del Comune.
Fatti salvi alcuni casi particolari, tutti i contribuenti soggetti ad

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imposta, famiglie e imprese, riceveranno a domicilio una
comunicazione del Comune con allegati i bollettini prestampati
ed il riepilogo della loro situazione patrimoniale come risulta
registrata nella banca dati ICI.
E’ opportuno comunque, prima di procedere al pagamento,
verificare i dati riportati e segnalare al Servizio Tributi ed Espropri
del Comune eventuali discordanze.

È ammessa la possibilità di COMPENSARE eventuali eccedenze


di versamento dell’ICI degli anni precedenti, detraendole, senza
interessi, dall’imposta dovuta. Tale possibilità è ammessa purché
non sia intervenuta decadenza dal diritto al rimborso.
Il contribuente che intenda avvalersi di questa facoltà dovrà essere
preventivamente autorizzato e dovrà presentare apposita istanza.

MODALITA’ PER LA COMUNICAZIONE


DELLE VARIAZIONI

A decorrere dall’anno 2008 è stato soppresso l’obbligo generale


di presentazione della dichiarazione ai fini dell’imposta comunale
sugli immobili (I.C.I.), con alcune eccezioni.
Resta, infatti, fermo l’obbligo di presentazione della dichiarazione
nei casi in cui gli elementi rilevanti ai fini dell’imposta dipendano
da atti per i quali non sono applicabili le procedure telematiche
previste dall’articolo 3-bis del Decreto Legislativo 18 dicembre
1997, n. 463, concernente la disciplina del modello unico
informatico. L’esonero dalla dichiarazione non comprende, quindi,
le variazioni, rilevanti ai fini ICI, che non dipendono da atti soggetti
a pubblicità immobiliare. In tali casi, il soggetto passivo è tenuto a

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dichiarare le variazioni intervenute, utilizzando l’apposito modello
ministeriale, entro il termine di presentazione della dichiarazione
dei redditi dell’anno successivo a quello in cui le modificazioni si
sono verificate.
La dichiarazione ha effetto anche per gli anni successivi sempreché
non si verifichino modificazioni dei dati ed elementi dichiarati; in
tal caso il soggetto interessato è nuovamente tenuto a denunciare
nelle forme sopra indicate le modificazioni intervenute.

Ricorre ancora l’obbligo di presentare la dichiarazione in


particolare:

• quando viene modificata la titolarità del diritto di proprietà


(o di diritti reali di godimento) sugli immobili per i quali è dovuta
l’imposta e ciò avviene a seguito di fusioni incorporazioni e
scissioni societarie, di aste giudiziarie, di procedure fallimentari,
di procedure di liquidazione coatta amministrativa, di diritto reale
acquisito o cessato in forza di legge;
• inoltre i casi tipici nei quali le variazioni ai fini ICI non dipen-
dono da atti soggetti a pubblicità immobiliare sono le locazioni
finanziarie, il cambio di valore delle aree fabbricabili, le demolizioni,
la perdita condizione di esenzione in relazione all’uso, l’inizio o
cessazione delle condizioni di uso che consentono di usufruire di
aliquote agevolate o o che comportano aliquote maggiorate (case
sfitte), la perdita di ruralità, le modifiche strutturali e/o di destinazione
d’uso, la riunione d’usufrutto, l’estinzione del diritto di abitazione,
l’acquisizione o la perdita della condizione di inagibilità o di edificio
storico ecc.
Le istruzioni allegate al modello di dichiarazione ICI 2009
elencano in maniera dettagliata tutte le casistiche in cui ricorre

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ancora l’obbligo di presentazione della dichiarazione.
Restano, inoltre, fermi gli adempimenti attualmente previsti
in materia di riduzione dell’imposta.

Il Comune di Calenzano ha, però, disposto l’esenzione dall’obbligo


di presentazione della dichiarazione nei casi di concessione o
revoca dei benefici previsti per l’uso dell’immobile come abitazione
principale in quanto correlati alla residenza anagrafica.

Niente è cambiato, invece, per la richiesta o disdetta delle varie


agevolazioni (aliquote ridotte o maggiori detrazioni), che devono
essere sempre comunicate e per le quali rimandiamo ai relativi
paragrafi di questa guida (vedi sezioni ALIQUOTE e DETRAZIONE).

La richiesta di concessione di agevolazioni o la comunicazione


del venir meno del diritto a tali agevolazioni potrà:

• essere consegnata al Servizio Tributi ed Espropri;


• essere consegnata allo Sportello del Cittadino;
• essere spedita con raccomandata senza ricevuta di ritorno
indirizzata al Comune.

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RAVVEDIMENTO OPEROSO

La legge consente al contribuente di regolarizzare, di sua iniziativa,


talune violazioni connesse alla dichiarazione ed al pagamento
dell’ICI (es.: ritardato versamento o mancata/ritardata
presentazione della dichiarazione) mediante il cosiddetto
“ravvedimento operoso”.
Per potersi avvalere di esso occorre che le violazioni oggetto della
regolarizzazione non siano state già contestate e, comunque, non
siano iniziati accessi, ispezioni, verifiche o altre attività amministrative
di accertamento delle quali il contribuente abbia avuto formale
conoscenza.
La domanda dovrà essere presentata al Servizio Tributi ed Espropri
utilizzando l’apposito modello “Richiesta di ravvedimento operoso”,
disponibile presso il Servizio Tributi ed Espropri e lo Sportello
del Cittadino, indicando le modalità di calcolo ed allegando copia
del bollettino ICI attestante l’avvenuto versamento dell’importo
comprensivo dell’imposta non pagata, delle sanzioni e degli interessi.

Se la regolarizzazione avviene entro 30 giorni dalla scadenza del


pagamento (16 luglio e 15 gennaio a seconda che si tratti di acconto
o saldo) si applica una sanzione fissa del 2.50%;
se la regolarizzazione avviene in periodo successivo (comunque
non oltre un anno dalla data di scadenza del versamento dovuto) si
applica una sanzione fissa del 3,00%.
L’importo dovuto deve essere maggiorato degli interessi legali
(2,5% per l’anno 2009, 1% a decorrere dall’1/1/2010) calcolati
giorno a giorno dalla data successiva a quando doveva essere
effettuato il versamento.

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Il versamento deve essere effettuato utilizzando il bollettino dell’ICI
ordinaria (lo stesso che viene utilizzato per i versamenti) barrando
la casella “ravvedimento operoso”.
Nelle caselle del bollettino che individuano gli immobili oggetto
del versamento (abitazione principale, altri fabbricati etc.) devono
essere indicati gli importi riferiti alla sola imposta (senza le
maggiorazioni per le sanzioni); la somma totale da versare deve
invece essere comprensiva d’imposta, sanzioni ed interessi.
Inoltre, devono essere indicati la detrazione per abitazione principale
eventualmente utilizzata, l’anno d’imposta, se trattasi di acconto o
saldo.

RIFERIMENTI NORMATIVI

D.LGS. 30.12.92, n. 504 e successive modificazioni;


D. L. 27/5/2008 n. 93;
Regolamento comunale per l’applicazione dell’ICI;
Deliberazione del Consiglio Comunale n. 4 del 01/02/2010 Aliquote
ICI 2010 e abolizione ulteriore detrazione per disagio economico.

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INFORMAZIONI E MODULISTICA

Le ulteriori informazioni e la modulistica necessaria sono pubbli-


cate sul sito Internet del Comune (www.comune.calenzano.fi.it)
oppure possono essere richieste al Servizio Tributi ed Espropri e
allo Sportello del Cittadino negli orari sotto indicati:

• Servizio Tributi ed Espropri


Piazza Vittorio Veneto,12 – Calenzano
Tel. 055.88.33.1
Fax 055.88.33.232
tributi@comune.calenzano.fi
orario:
martedì 15.00 - 19.00
mercoledì e venerdì 9.00 - 13.00
giovedì su appuntamento.

Dal 1 al 16 Giugno il Servizio Tributi sarà aperto al pubblico anche


le mattine del lunedì, martedì e giovedì con orario 9.00 - 13.00.

• Sportello del Cittadino


Piazza Vittorio Veneto,12 - Calenzano
Tel. 055.88.33.255 - 055.88.33.222
sportellodelcittadino@comune.calenzano.fi.it
orario:
dal lunedì al venerdì 8.30 - 13.00
martedì e giovedì 15.00 - 18.00
sabato 8.30 - 12.30

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Ufficio Relazioni con il Pubblico


Tel. 055 8833254/265
urp@comune.calenzano.fi.it
www.comune.calenzano.fi.it

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