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INTERVENTO
ESEMPI
Interventi di manutenzione
ordinaria
(art. 3 c. 1 lett. a) DPR 380/2001)
interventi edilizi che riguardano le
opere di riparazione, rinnovamento e
sostituzione delle finiture degli edifici
e quelle necessarie ad integrare o
mantenere in efficienza gli impianti
tecnologici esistenti.
tinteggiatura interni;
sostituzione pavimentazioni
interne;
manutenzione scale interne;
sostituzione sanitari;
riparazione impianti elettrici
e di riscaldamento;
sostituzione caldaie;
sostituzione serramenti
interni (senza demolizioni
murature);
installazione citofoni,
videocitofoni, telecamere e
impianti di allarme;
manutenzione e riparazione
elementi esterni: ringhiere,
parapetti, recinzioni,
grondaie, canne fumarie,
tegole e relative travature di
sostegno (non portanti),
intonaco/tinteggiatura
facciate etc.. che non
comportino opere murarie o
opere murarie trascurabili;
riparazione impianti e vani
ascensore, delle cabine e/o
sostituzione delle stesse;
manutenzione e riparazione
cabina elettrica esistente;
fognature private:
riparazione e/o sostituzione
delle canalizzazioni fognarie
senza apportare modifiche al
percorso o alle dimensioni
delle tubazioni;
fori daerazione obbligatori;
riparazione impianto
illuminazione condominiale;
manutenzione
pavimentazioni e scale
esterne delledificio;
rimaneggiamento copertura.
Interventi volti alleliminazione delle
barriere architettoniche
TITOLO ABILITATIVO
AEL
Art. 6 comma 1 lett a)
DPR 380/2001
AEL
Art. 6 comma 1 lett b)
DPR 380/2001
AEL
Art. 6 comma 1 lett c)
DPR 380/2001
Movimenti di terra
AEL
Art. 6 comma 1 lett d)
DPR 380/2001
Serre mobili stagionali
AEL
Art. 6 comma 1 lett e)
DPR 380/2001
AEL
Art. 17
D.Lgs. 128/2006
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opere di pavimentazione e di
finitura di spazi esterni, anche per
aree di sosta, che siano
contenute entro lindice di
permeabilit, ove stabilito dallo
strumento urbanistico comunale,
ivi compresa la realizzazione di
intercapedini interamente interrate
e non accessibili, vasche di
raccolta delle acque, locali
tombati
ESEMPI
- chioschi, tensostrutture, bagni
chimici, baracche, roulotte. Tettoie
etc.. da rimuovere entro 90 gg,
comunque collegate al suolo ed ai
servizi e sottoservizi esistenti (es
baracche di cantiere con acqua
potabile, energia elettrica wc collegati
alla fognatura: la precariet di un
manufatto edilizio non dipende dai
materiali utilizzati o dal suo sistema di
ancoraggio al suolo, bens dalluso al
quale il manufatto stesso destinato).
Nel caso di strutture effettivamente
precarie la cui permanenza debba
eccedere i 90 gg. (es. baracche di
cantiere), dovendo escludere
lapplicazione della CIL e non
potendo annoverare dette strutture tra
le nuove costruzioni per le quali
necessario PdC/DIA, per esclusione
si dovranno considerare assoggettate
a SCIA.
coibentazioni e
impermeabilizzazioni delle
superfici esterne;
rifacimento o sostituzione
delle pavimentazioni esterne
esistenti, anche con materiali
diversi da quelli esistenti;
nuove pavimentazioni
esterne;
sostituzione elementi esterni
esistenti con stessi materiali
e tipologie in presenza di
opere murarie: ringhiere,
parapetti, recinzioni (senza
elementi portanti), grondaie,
canne fumarie, infissi, tegole
e relative travature di
sostegno (non portanti),
davanzali, cornicioni,
lucernari etc..;
rifacimento facciate esterne
con materiali identici a quelli
esistenti;
tinteggiature facciate
esterne.
pannelli solari
pannelli fotovoltaici di
potenza nominale sino a
50KwP
TITOLO ABILITATIVO
CIL
Art. 6 comma 2 lett. b)
DPR 380/2001
CIL
Art. 6 comma 2 lett. c)
DPR 380/2001
CIL
Art. 6 comma 2 lett. d)
DPR 380/2001
FER-CEL
Art. 6 D.Lgs. 28/2011
D.G.R.Lombardia 3298/2012
del 18/04/2012
procedura MUTA
CIL
Art. 6 comma 2 lett. e)
DPR 380/2001
CIL
Art. 52 comma 2
LR 12/2005
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INTERVENTO
ESEMPI
-
interventi di manutenzione
straordinaria
leggera
Combinato disposto:
(art. 3 c. 1 lett. b) DPR 380/2001)
e:
(art. 6 c. 2 lett. a) DPR 380/2001)
interventi di manutenzione
straordinaria di cui allarticolo 3,
comma 1, lettera b), ivi compresa
lapertura di porte interne o lo
spostamento di pareti interne, sempre
che non riguardino le parti strutturali
delledificio, non comportino aumento
del numero delle unit immobiliari e
non implichino incremento dei
parametri urbanistici
(come ad esempio incremento di
SLP)
TITOLO ABILITATIVO
CILA
Art. 3 comma 1 lett b)
Art. 6 comma 2 lett a)
DPR 380/2001
CILA
Art. 6 comma 2 lett e-bis)
DPR 380/2001
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interventi di ristrutturazione
edilizia
leggera
(art. 3 c. 1 lett. d) DPR 380/2001)
interventi rivolti a trasformare gli
organismi edilizi mediante un insieme
sistematico di opere che possono
portare ad un organismo edilizio in
tutto o in parte diverso dal
precedente. Tali interventi
comprendono il ripristino o la
sostituzione di alcuni elementi
costitutivi dell'edificio, leliminazione,
la modifica e l'inserimento di nuovi
elementi ed impianti. Nellambito degli
interventi di ristrutturazione edilizia
sono ricompresi anche quelli
consistenti nella demolizione e
ricostruzione con la stessa volumetria
e sagoma di quello preesistente, fatte
salve le sole innovazioni necessarie
per l'adeguamento alla normativa
antisismica nonch quelli volti al
ripristino di edifici, o parti di essi,
eventualmente crollati o demoliti,
attraverso la loro ricostruzione,
purch sia possibile accertarne la
preesistente consistenza. Rimane
fermo che, con riferimento agli
immobili sottoposti a vincoli ai sensi
del decreto legislativo 22 gennaio
2004, n. 42 e successive
modificazioni, gli interventi di
demolizione e ricostruzione e gli
interventi di ripristino di edifici crollati
o demoliti costituiscono interventi di
ristrutturazione edilizia soltanto ove
sia rispettata la medesima sagoma
dell'edificio preesistente.
(n.d.r. gli interventi di ristrutturazione
sopra individuati, sono diversi da
quelli previsti dallart. 10 c. 1 lett. c)
del DPR 380/2001 per i quali invece
previsto il Permesso di Costruire).
ESEMPI
-
ristrutturazione edilizia
leggera.
TITOLO ABILITATIVO
SCIA
Combinato disposto
dell art. 3 comma 1 lett b)
art. 6 comma 2 lett a)
art. 6 comma 4
DPR 380/2001
(per esclusione interventi)
SCIA
Combinato disposto
dell art. 3 comma 1 lett d)
DPR 380/2001
(aggiornato con il DL 69/2013)
art. 10 comma 1 lett c)
art. 22 comma 1
DPR 380/2001
(per esclusione interventi)
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Varianti a PdC
SCIA
Art. 22 comma 2
(aggiornato con il DL 69/2013)
DPR 380/2001
SCIA
Combinato disposto
dell art. 3 comma 1 lett c)
art. 22 comma 1
art. 22 comma 1
DPR 380/2001
(per esclusione interventi)
SCIA
art. 52 comma 2
LR 12/2005
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INTERVENTO
ESEMPI
-
interventi di ristrutturazione
edilizia
pesante
(art. 10 c. 1 lett. c) DPR
380/2001)
Interventi che portino ad un
organismo edilizio in tutto o in parte
diverso dal precedente e che
comportino aumento di unit
immobiliari, modifiche del volume, dei
prospetti o delle superfici, ovvero che,
limitatamente agli immobili compresi
nelle zone omogenee A, comportino
mutamenti della destinazione duso,
nonch gli interventi che comportino
modificazioni della sagoma di
immobili sottoposti a vincoli ai sensi
del decreto legislativo 22 gennaio
2004, n. 42 e successive
modificazioni.
interventi di trasformazione
urbanistica ed edilizia;
solo con PdC: interventi
edificatori nelle aree da
destinare allagricoltura,
creazione di luoghi di culto o
cambio di destinazione duso
in tal senso, creazione di
centri sociali o mutamento di
destinazione duso in tal
senso.
Ristrutturazione edilizia
pesante
Demolizione e ricostruzione,
qualora comporti aumento di
unit immobiliari, e/o
modifiche di volume e/o delle
superfici (e non possa
essere quindi catalogata
come sostituzione edilizia);
Creazione di nuove unit
immobiliari mediante
suddivisione di una
preesistente;
creazione di nuova unit
immobiliare mediante
fusione di due o pi
preesistenti;
Realizzazione di nuove scale
interne e/o esterne che
comportino aumento della
slp complessiva;
Realizzazione di soppalchi
che comportino aumenti di
slp;
Manufatti (box, depositi,
tettoie, porticati etc..);
Recupero sottotetti esistenti
TITOLO ABILITATIVO
DIA o PdC
art. 22 comma 4
DPR 380/2001
Art. 41 comma 1
L.R. 12/2005
DIA o PdC
Combinato disposto
dellart. 10 comma 1 lett. c)
DPR 380/2001
(aggiornato con il DL 69/2013)
Art. 41 comma 1
Art. 64 comma 2
L.R. 12/2005
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INTERVENTO
ESEMPI
Ristrutturazione urbanistica
interventi di restauro e
risanamento conservativo
(art. 3 c. 1 lett. f) DPR 380/2001)
Interventi rivolti a sostituire l'esistente
tessuto urbanistico-edilizio con altro
diverso, mediante un insieme
sistematico di interventi edilizi, anche
con la modificazione del disegno dei
lotti, degli isolati e della rete stradale.
TITOLO ABILITATIVO
DIA
art. 22 comma 3 lett. b)
DPR 380/2001
altrimenti
PdC
art. 10 comma 1 lett. b)
art. 22 comma 3 lett. b)
DPR 380/2001
Rientrano nella casistica del punto e1:
realizzazione di cabine
elettriche;
realizzazione di nuove
cancellate e recinzioni che
comportino la trasformazione
in via permanente di suolo
inedificato (es. in presenza
di basamenti murari in c.a.);
manufatti (box, depositi,
tettoie, porticati, sporgenze
anche a copertura di
ingressi etc..).
Rientrano nella casistica del punto e3:
impianti di illuminazione
esterni se realizzati su suolo
inedificato.
Rientrano nella casistica del punto e5:
chioschi, tensostrutture,
bagni chimici, baracche,
roulotte etc.. aventi carattere
permanente, stagionale,
periodico e comunque non
temporaneo;
realizzazione di tettoie,
gazebo, porticati, pensiline,
strutture a falde aperte sui
lati non producesti cubatura
ma influenti sulla slp
complessiva (con struttura
portante in muratura,
metallica, in legno,
prefabbricata etc.. e
copertura in tegole o altro
materiale) per ricovero
attrezzi, materiali, auto etc..
qualora non diversamente
disciplinate dagli strumenti
urbanistici e/o non diretti a
soddisfare esigenze
meramente temporanee
DIA
DPR 380/2001
A condizione che si verifichi uno dei
seguenti casi:
- che gli interventi da effettuare siano
disciplinati da piani ed accordi
negoziali aventi valore di piano
attuativo gi approvato dal Consiglio
Comunale, contenenti altres le
ulteriori disposizioni richiamate allart.
22 comma 3 lett b) del DPR
380/2001;
- che siano in diretta esecuzione di
strumenti urbanistici generali recanti
precise disposizioni planovolumetriche;
- che sia stata prevista dalla regione
la sostituzione del PdC con la DIA per
le nuove costruzioni,
indipendentemente dalle limitazioni di
cui alle precedenti
altrimenti
PdC
art. 10 comma 1 lett. a)
art. 22 comma 3 lett. b)
DPR 380/2001
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ESEMPI
a-
b-
INTERVENTO
mutamenti di destinazione
duso senza opere (CIL art.
52 comma 2 LR 12/2005);
mutamenti di destinazione
duso, anche senza
realizzazione di opere
edilizie, finalizzati alla
creazione di luoghi di culto e
di luoghi destinati a centri
sociali (PdC art. 52 comma
3 LR 12/2005);
mutamenti di destinazione
duso con realizzazione di
opere edilizie (non ricadenti
nel caso b) per il quale
necessario PdC, DIA e SCIA
(escluso centro storico)
ESEMPI
installazione, modifica e
adeguamento di: reti di telefonia
mobile, torri, tralicci, impianti radiotrasmittenti, ripetitori di servizi di
comunicazione elettronica, stazioni
radio base per reti di comunicazioni
elettroniche mobili GSM ed UMTS,
reti di diffusione dedicate alla
televisione digitale terrestre, reti a
radio-frequenza dedicate alle
emergenze sanitarie ed alla
protezione civile, reti radio a larga
banda.
TITOLO ABILITATIVO
TITOLO ABILITATIVO
autorizzazione
Art. 87 comma 2
DPR 259/1003
(codice delle comunicazioni
elettroniche)
NB: le installazioni stagionali non sono temporanee: perch una struttura sia qualificata come precaria
necessario che la stessa sia destinata ad un uso specifico e temporalmente limitato del bene, mentre la
stagionalit non esclude e, anzi, postula il soddisfacimento di interessi non occasionali e stabili nel tempo
(Consiglio di Stato sez. 4, sentenza n. 6615 del 22/12/2007). La precariet di un manufatto edilizio pertanto
non dipende dai materiali utilizzati o dal suo sistema di ancoraggio al suolo, bens alluso al quale il
manufatto stesso destinato.
Aggiornato: 14/11/2013
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