Facolt di Ingegneria Industriale
Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica
A.A. 2010/11
Progettazione di Sistemi Meccanici
Progetto di un cambio per autoveicoli:
dimensionamento e verifica dellalbero di rinvio
M. MADIA
Schema nelli-esima marcia
M. MADIA Progettazione di Sistemi Meccanici
Grandezze di riferimento nei meccanismi
a = (d1,i + d 2,i ) / 2;
d1,i =
2a
;
ui + 1
d 2,i = ui d1,i ;
ui ,tot =
a := interasse;
ui := rapporto dell'ingranaggio dell'i-esima marcia;
ui ,tot := rapporto di riduzione globale della i-esima marcia;
i ,tot := rapporto di trasmissione globale della i-esima marcia;
d1,i := diametro di riferimento del pignone dell'i-esima marcia;
d2,i := diametro di riferimento della ruota dell'i-esima marcia;
i = I, II, III, OO';
M. MADIA Progettazione di Sistemi Meccanici
ui =
i ,tot
ui ,tot
;
uoo '
Calcolo delle spinte sui denti (1)
Ingranaggio cilindrico con dentatura diritta
Ingranaggio cilindrico con dentatura elicoidale
M. MADIA Progettazione di Sistemi Meccanici
Calcolo delle spinte sui denti (2)
M. MADIA Progettazione di Sistemi Meccanici
Reazioni vincolari (1)
M. MADIA Progettazione di Sistemi Meccanici
Reazioni vincolari (2)
M. MADIA Progettazione di Sistemi Meccanici
Azioni interne (1)
M. MADIA Progettazione di Sistemi Meccanici
Azioni interne (2)
M. MADIA Progettazione di Sistemi Meccanici
Azioni interne (3)
M. MADIA Progettazione di Sistemi Meccanici
10
Azioni interne (4)
M. MADIA Progettazione di Sistemi Meccanici
11
Azioni interne (5)
12
Risulta necessario combinare i momenti flettenti agenti sul piano orizzontale e
su quello verticale per ottenere landamento del momento flettente complessivo:
ATTENZIONE: importante
stabilire quali azioni sono fisse
e quali rotanti rispetto allalbero.
M. MADIA Progettazione di Sistemi Meccanici
Dimensionamento dellalbero
13
Partendo dai diagrammi delle azioni interne si dimensionano le sezioni.
M. MADIA Progettazione di Sistemi Meccanici
Schizzo costruttivo (1)
14
Risulta importante addolcire le variazioni di sezione dellalbero, ovvero
bisogna dimensionare i raggi di raccordo tra di esse.
Per fare questo importante considerare che sullalbero vengono montati due
organi differenti:
ruote dentate (ricavate di pezzo o calettate con interferenza);
cuscinetti (montati con una leggera interferenza).
M. MADIA Progettazione di Sistemi Meccanici
Schizzo costruttivo (2)
15
Lalbero viene montato nella scatola del cambio con due cuscinetti che
realizzano uno schema di vincolo cerniera-carrello.
E importante notare come il cuscinetto sia vincolato assialmente anche
sullalbero, nonostante il montaggio con leggera interferenza, perch questa
non garantisce il bloccaggio assiale.
Montaggio con anello interno
ed anello esterno
M. MADIA Progettazione di Sistemi Meccanici
Montaggio con anello interno
16
Schizzo costruttivo (3)
I cuscinetti che vanno usati in questo caso sono cuscinetti di estremit, il che
vuol dire che da un lato il vincolo assiale dato dallo spallamento dellalbero,
mentre dallaltro lato si possono avere le seguenti tipologie di vincolo:
libero
con ghiera e rosetta
M. MADIA Progettazione di Sistemi Meccanici
con disco
con anello elastico
Schizzo costruttivo (4)
17
E importante che le dimensioni del cuscinetto siano compatibili con quelle
dellalbero, in particolare risulta critica la scelta del raggio di raccordo dello
spallamento: il raggio di raccordo sullalbero deve essere minore di quello sul
cuscinetto.
M. MADIA Progettazione di Sistemi Meccanici
Schizzo costruttivo (5)
18
In condizioni particolarmente gravose (si ricorda che la dimensione del raggio di
raccordo fondamentale nella determinazione delleffetto di intaglio)
necessario aumentare la dimensione del raccordo dello spallamento.
Viene spesso usato un espediente costruttivo, ovvero quello di realizzare uno
scarico.
M. MADIA Progettazione di Sistemi Meccanici
Schizzo costruttivo (6)
19
Di seguito vengono riportati alcuni accorgimenti costruttivi per migliorare la
resistenza a fatica dellalbero.
M. MADIA Progettazione di Sistemi Meccanici
Schizzo costruttivo (7)
20
Da ultimo necessario fare riferimento alle tolleranze dimensionali e alla qualit
dellaccoppiamento tra albero e cuscinetto.
M. MADIA Progettazione di Sistemi Meccanici
Schizzo costruttivo (8)
21
Oltre ai cuscinetti lalbero deve portare anche le ruote dentate.
Anche per le ruote dentate si possono avere differenti soluzioni costruttive.
M. MADIA Progettazione di Sistemi Meccanici
Schizzo costruttivo (9)
22
Anche nel caso dellaccoppiamento tra albero e ruote dentate si hanno diverse
tipologie con accorgimenti per non pregiudicare la vita a fatica dellalbero.
M. MADIA Progettazione di Sistemi Meccanici
Verifica dellalbero (1)
23
Una volta decisi i diametri nominali dellalbero e le dimensioni dei raggi di
raccordo, importante effettuare le seguenti verifiche:
1. verifica di resistenza statica;
2. verifica di resistenza a fatica illimitata;
3. verifica a deformazione;
4. velocit critiche flessionali;
5. velocit critiche torsionali.
M. MADIA Progettazione di Sistemi Meccanici
Verifica dellalbero (2)
24
La verifica di resistenza deve tenere conto di uno stato di sforzo composto, data
la contemporanea presenza di azione assiale, flessione, taglio e torsione.
Le sollecitazioni a taglio possono essere trascurate essendo nulle nel punto in
cui si ha il massimo valore del momento flettente e torcente.
M. MADIA Progettazione di Sistemi Meccanici
Verifica dellalbero (3)
25
Se si effettua una verifica di resistenza statica che tiene conto della prima
plasticizzazione, ovvero non si vuole arrivare localmente allo snervamento del
materiale, bisogna fare riferimento agli sforzi massimi.
M. MADIA Progettazione di Sistemi Meccanici
26
Verifica dellalbero (4)
I criteri che si possono adottare sono per esempio quello di Guest-Saint VenantTresca o quello di Huber-Hencky-von Mises.
*
vM
sn
= + 3
*
GT
sn
= + 4
in cui gli sforzi sono nominali se si considera la insensibilit allintaglio, oppure
sono quelle massime se si considera la prima plasticizzazione:
= N ,max + M
,max
M. MADIA Progettazione di Sistemi Meccanici
= M ,max
t
Verifica dellalbero (5)
27
Per la verifica a fatica si fa riferimento al criterio di Gough-Pollard. Nel caso di
flessione e torsione alternate simmetriche, quindi con sforzo medio nullo, si ha:
*
GP
FAf
(0) 2 FAf
(0)
= +
a
(0)
FAf
2
a
M. MADIA Progettazione di Sistemi Meccanici
Verifica dellalbero (6)
28
Nel caso si abbia la presenza di uno sforzo medio, necessario tenerne conto
tramite il diagramma di Haigh o quello dello Smith. Se si usa Haigh:
*
GP
Da (0) 2 Da (0)
= +
a
Da (0)
2
a
M. MADIA Progettazione di Sistemi Meccanici
Verifica dellalbero (7)
29
Molto spesso possibile che una delle due componenti di sforzo, tra assiale e
flessionale, sia costante nel tempo. In particolare, nella maggior parte dei casi,
la flessione rimane alternata, mentre la torsione applicata staticamente
allalbero. In tal caso la formula per la verifica la seguente:
*
GP
Da (0) 2 Da (0)
= +
sn
2
a
Come si intuisce, nella formula precedente si fa riferimento al caso generale in
cui la flessione abbia uno sforzo medio non nullo.
M. MADIA Progettazione di Sistemi Meccanici
Verifica dellalbero (8)
30
A valle della verifica di resistenza (statica e a fatica illimitata), risulta importante
verificare lalbero a deformazione, in quanto la sua massima deformazione
trasversale (freccia) e la rotazione ai supporti (cuscinetti) deve essere
compatibile con la funzionalit degli altri organi che lavorano nello spazio della
scatola del cambio.
M. MADIA Progettazione di Sistemi Meccanici
31
Verifica dellalbero (9)
Per il calcolo della deformata dellalbero viene lasciata libera scelta sullo
strumento da utilizzare, possibile usare il principio dei lavori virtuali o la linea
elastica.
In entrambe i casi bisogna fare attenzione ad usare il corretto momento darea
del secondo ordine che compete ad ogni tratto dellalbero.
Piano x-y
M. MADIA Progettazione di Sistemi Meccanici
Piano x-z
Verifica dellalbero (10)
32
Dopo aver calcolato la freccia massima sui due piani, risulta semplice la
valutazione della freccia massima come composizione delle due.
Per i valori massimi ammissibili (anche per quelli delle rotazioni) si fa riferimento
a quelli visti nelle lezioni di teoria.
M. MADIA Progettazione di Sistemi Meccanici
33
Verifica dellalbero (11)
Il passo successivo quello di verificare la dinamica dellalbero, almeno a
regime, quindi trascurando il transitorio per arrivare alla velocit di progetto che
stata specificata.
Prima cosa da fare la verifica delle velocit critiche flessionali; ci si riferisce
alla formula sviluppata dal Dunkerley:
1
2
cr ,tot
1
2
cr ,1
+ ... +
cr ,tot
M. MADIA Progettazione di Sistemi Meccanici
1
2
cr ,i
+ ... +
1
2
cr ,n
cr ,i
34
Verifica dellalbero (12)
Per quanto riguarda le velocit critiche torsionali, lespressione la seguente:
cr =
I1 + I 2
k
I1 I 2
Lespressione dei momenti di inerzia delle ruote pu essere facilmente
determinata facendo lipotesi che le ruote siano dei dischi pieni:
4
1
1
d
I = m r 2 = ( r 2 b ) r 2 = b
2
2
32
M. MADIA Progettazione di Sistemi Meccanici
35
Verifica dellalbero (13)
Risulta fondamentale trovare lespressione della rigidezza torsionale
complessiva, visto che lalbero non a sezione costante.
Dal punto di vista modellistico, il problema simile a quello di un sistema
costituito da molle torsionali in serie, in cui quindi si trasferisce lo stesso
momento, ma la rotazione complessiva la somma delle rotazioni dei singoli
tratti a sezione costante:
M = cost
M
=
k
= 1 + ... + i + ... + n
M
M
M
M
=
+ ... +
+ ... +
k k ,1
k ,i
k ,n
n
1
1
=
k i =1 k ,i
In cui la rigidezza torsionale vale:
k ,i =
G J p ,i
M. MADIA Progettazione di Sistemi Meccanici
li
Bien plus que des documents.
Découvrez tout ce que Scribd a à offrir, dont les livres et les livres audio des principaux éditeurs.
Annulez à tout moment.