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1313-1375. Durante la sua epoca form le prime basi della prosa nella lingua italiana.
Venne da una famiglia nobile ed ebbe la possibilit di studiare astronomia, legge e
letteratura. Impar Greco e analizzava le opere di Petrarca, ad esempio la Mavortis
Milex e il Canzoniere.
Nelle sue prime opere ottenne la sua ispirazione da Fiammetta, una signorina
che pure lei fu nobile, per sposata, e lo scrittore si innamor di lei. Boccaccio scrisse
il Filocolo (1336) sulla richiesta di Fiammetta, il quale un il mondo classico e
umanesimo dove si vedono le tracce realistiche e lo sviluppo dellemozione della sua
propria vita. Il Filocolo il primo romanzo avventuroso della letteratura
italiana scritto in prosa in volgare (mentre i romanzi delle origini erano poemi scritti
in versi) e si interpreta dai critici anche oggi come un piccolo capolavoro.
Quando fu a Napoli (1325), Boccaccio comici per la prima volta scrivere
poesie, come il Filostrato (1337-1339) che racconta una storia damore durante la
guerra di Troia. Dopo anni ritorn a Firenze. A causa dei disordini politici a Firenze,
ebbe la difficolt di abituarsi alla vita commerciale. Successivamente strapp il pane e
cominci a lavorare (1345).
Boccaccio rese conto che non potette sopravivere sotto la sovranit delle poesie
di Dante e Petrarca in questo ambito di coltura e lasci la poesia. Tutti i suoi lavori
incompiuti che ebbe cominciato a Napoli furono completi. Poi scrisse lopera Elegia di
Madonna Fiammetta (1344), un romanzo psicologico che narra la separazione del suo
amore.
Nel 1348 ci fu una grande epidemia che influenz tutta lEuropa e sotto
leffetto di quella malattia scrisse il Decameron (1348-1351). In questo capolavoro si
vedono ispirazioni di medievo e umanesimo. Grazie alla sua ideologia umanistica,
inizi unamicizia con Petrarca che dur per anni. Questa amicizia lo aiuta superare la
depressione della sua vecchiaia, specialmente dopo che un sacerdote protest contro
luso della lingua volgare e lo disse di scrivere in latino. Inizialmente, Boccaccio
volesse distruggere tutto ci che ebbe scritto in volgare per Petrarca lo convinse di
non farlo perche la letteratura serve a Dio. Da quel momento in poi Boccaccio
continu scrivere sempre in latino.
Nel XVIII. Secolo, nella Scuola Siciliana la figura della donna comparve per
la prima volta con lispirazione dellamore dei poeti siciliani - che presero i
provenziali come modello e con i suoi ispirazioni scrissero poesie - attraverso la
Madonna, la moglie del padrone del palazzo. In questa scuola si tratt dellamore
nobile.
Nel secondo met del XVIII secolo, fu stato un impportante corrente, il Dolce
Stil Novo che prese la donna come una figura sociale, per la donna non fu
considerata ancora come un individuo.
Boccaccio, nel Decameron, menzion le donne a un livello pi alto che in
comparazione ai concetti di quellepoca. Grazie a lui, si parla dellintelligenza e
dellindividulit delle donne. I concetti della donna e dellintelligenza furono uguali.
llibero arbitrio
Quando Boccaccio compar uomo e donna apparve lui favor le donne come
the better sex. n terms of both good and evil. n his stories the writer details male
female relationships, in which it emerges that women are stronger more lustfull and
more cunning
Boccaccio descrisse le donne nel Decameron come
IL DECAMERON
Il titolo del Decamerone, oppure Decameron (1348-1351) deriva dalla lingua
greca antica, due parole unite, che significa (opera di) dieci giorni. Il Decameron si
divide in 10 giorni e ogni giorno, tranne sabato e domenica, si raccontano 10 brevi
storie. In totale si raccontano ben 100 novelle. Importante in questo capolavoro fu che
negli anni della vita di Boccaccio, cio nel XIV secolo (1313-1375), la lingua in
comune e la lingua pi usata fu il latino, per, il libro fu scritto in volgare fiorentino
(italiano). Lobbiettivo di scegliere il volgare fu che tutti lo possono capire, infatti, non
fu scritto solo per una certa alta comunit 1. Fu dedicato a chi ama, alle donne che
soffrirono damore e alle donne che aspettarono, per innumerevoli giorni, il ritorno dei
loro mariti dallestero.
Secondo Boccaccio, negli anni della peste (1348-1353) i valori degli esseri
umani, le relazioni fra la gente e la societ furono rotte. Scrisse 100 novelle che sono
diverse dalle altre poich il suo scopo fu riflettere sui giorni di questa epoca, le
diversit dei caratteri umani, i vari modi di vivere e tutto ci che ebbe visto. Non
sarebbe falso dire che nel libro si trovano riflessioni sulla vita quotidiana del XIV
secolo. Il Decamerone o Decameron potrebbe essere uno specchio per tutti quanti, per
presentare meglio i giorni della peste nera.
I dieci protagonisti furono presentati della cornice narrativa; sette nobili,
raffinate, eleganti, intelligenti, oneste e belle signorine (Pampinea, Filomena, Neifile,
Fiammetta, Elissa, Lauretta ed Emilia) e tre calorosi e coltivati giovani (Dioneo,
Filostrato e Panfilo) che lasciarono Firenze e fuggirono dalle peste in campagna nera e
dalla corruzione morale. Ogni giornata fu guidata da un re o una regina. In ciascun
giorno si parla di un tema; primo giorno il tema libero (Pampinea), secondo giorno si
parla di avventure a lieto fine (Filomena), terzo giorno - il tema dellindustria (Neifile),
quarto giorno degli amori infelici (Filostrato), nel quinto giorno si tratta degli amori
felici (Fiammetta), sesto giorno si parla della virt della parola (Elissa), settimo giorno
delle beffe delle mogli contro i mariti (Dioneo), nellottavo giorno si tratta delle altre
beffe (Lauretta), nono giorno come il primo giorno, cio tema libero (Emilia) e
lultimo giorno si conclude sotto il guido di Panfilo con il tema della liberalit. Alla
fine di ogni giorno si mangia, si canta e si balla.
La maggior parte delle novelle in Decameron fu conosciuta dal tempo
medievale, ma lunica cosa importante fu che Boccaccio non si interess della
letteratura medievale e delle tradizioni culturali, quindi, essendo indipendente, cerc di
portare la prosa in un certo alto punto. Lo scrittore consider gli esseri umani come
individui e il concetto laico era un punto di riferimento per Boccaccio, preoccupandosi
sempre della virt, dellintelligenza e dellabilit degli individui. Il Decameron non
1 In quella epoca imparare latino era possibile solo per i ricchi, nobili e
sacerdoti.
Alla quarta giornata appare Filostrato, che significa vinto damore. Il nome
venne usata anche nella poesia Filostrato di Boccaccio, che racconta una storia tragica
delleroe Troiolo e lamante infedele, Criseida. Filostrato nel Decameron, per, non ha
una caratteristica eroica ma uno che soffre tanto damore deluso e lo fa sapere a tutti.
Quindi sceglie un tema che la sofferenza damore. Il personaggio dice:
Poco prezzo mi parebbe la vita mia a dover dar eper la meta diletto di quello
che con Guiscardo ebbe Ghismonda, n se ne dee di voi maravigliare alcuna, con ci
sia cosa che io, videndo, ogni ora mille morti sento, n per tutte quelle una sola
particella di diletto m data. (Il Decameron, Letteratura italiana Einaudi, p.333)
Il pi importante personaggio in questo capolavoro ovviamente Fiammetta
che la regina della quinta giornata. In quel giorno il tema si tratta dellamore
raggiunta dagli amanti con lieto fine. Si parla di Fiammetta anche nel Filostrato e
nellElegia di Madonna Fiammetta. Questo personaggio la donna di cui Boccaccio si
innamorato. La descrive cosi:
La Fiammetta li cui capelli eran crespi, lunghi e doro e sopra li candidi
e dilicati omeri ricadenti, e il viso ritondetto con un colore vero di bianchi gigli e di
vermiglie rose mescolati tutto splendido, con due occhi in testa che parevano dun
falcon pellegrino e con una boccuccia piccolina, li cui labbri parevan due rubinetti,
(Il Decameron, Letteratura italiana Einaudi, p.399)
Questa una meravigliosa definizione della bellezza di Fiammetta. Sebbene
una signoria bella, nasconde un senso di gelosia in s :
E quel piacer, che di natura il fiore
agli occhi porge, quel simil mel dona
che s'io vedessi la propia persona
che m'ha accesa del suo dolce amore,
quel che mi faccia pi il suo odore
esprimer nol potrei con la favella,
ma i sospir ne son testimon veri.
Nella settima giornata stato presentato il re Dioneo (il suo nome deriva dalla
divinit greca che stato un dio del vino, delle feste cio lussurioso). Il tema quel
giorno ladulterio e le beffe fatte dalle donne, per amore o per paura, ai loro mariti.
Lui il protagonista il quale bello, affascinante, convincente e intelligente. Per
Dioneo utile lasciare i problemi, la tristezza e tutta la negativit nella citt e per
questo motivo disse:
[...] Io non so quello che de vostri pensieri voi vintendete di fare; li miei
lasciai io dentro dalla porta della citt allora che io con voi poco fa me ne usc fuori;
e per ci, o voi a sollazzare e a ridere e a cantare con meco insieme vi disponente
(tanto, dico, quanto alla vostra dignit sappartiene), o voi mi licenziate che io per li
miei pensieri mi ritorni e steami nella citt tribolata.
Dioneo racconta tutto senza pudore e osceno, cio, le sue novelle saranno quasi
sempre a sfondo erotico e con un'intonazione comica. stato sempre lultimo a
raccontare le sue storie, tranne il primo giorno.
Nell'ottava giornata regna Lauretta - Boccaccio us questo nome come un
omaggio per Francesco Petrarca (nel famoso Canzoniere il personaggio principale fu
Laura). Non stata descritta esattamente la personalit di Lauretta poich Pertrarca la
ha gi descritta in un modo minuzioso. Questa signorina si manifesta contro la nobilt
in quel periodo rispetto a quella precedente. Descrivendola cos:
[...] sono pi tosto da dire asini nella bruttura di tutta la cattivit de
vilissimi uomini allevati, che nelle corti. E l dove a que tempi soleva essere il lor
mestiere e consumarsi la lor fatica in trattar paci [...]
Emilia (che significa cortese in latino) la regina della nona giornata che si
assomiglia a Neifile, entrambi signorine timide, comunque Emilia non ama
nessuno della brigata tranne se stessa.
[]Io son s vaga della mia bellezza,
che d'altro amor gi mai
non curer n credo aver vaghezza.
Tempo
Nella novella, lazione accade nel medioevo, per, il contesto storico non
specificato. In questa epoca, solo le persone che vissero in abbondanza potevano avere
animali da caccia un importante simbolo del Medioevo.
La storia di Federigo degli Alberighi fu ispirata dal racconto di Coppo di Borghese
Domenichi5, quando era giovane, quindi si capisce che si tratta di una storia raccontata
in unepoca molto anteriore a quella in cui stata narrata.
Lo sviluppo degli eventi nel racconto successero per un lungo e breve periodo, da
come Federigo perse tutto e si ritir al poderetto, da come Givanna perse il suo marito
e suo figlio fino al matrimonio e al lieto fine fra i due protagonisti. Inoltre, Boccaccio
indic parole temporali come avvenne un d, lanno di state per lunghi tempi, e per
precisare gli eventi che successero in brevi tempi us domattina, il d medesimo.
Boccaccio scelse di non descrivere qualche periodi di tempo e tende a tagliare
corto, per esempio, come Federigo divent povero, e alcuni passaggi importanti in cui
il scrittore raccont tutto con dovizia di particolari, come il momento in cui Giovanna
and a chiedere il falcone dal protagonista.
Riassunto
Federigo, il protagonista che un nobile cavaliere, si innamora di una donna come
ogni persona che appartiene alla nobilt. Quella donna si chiama Giovanna, che pure
lei nobile, per sposata. Ovviamente, le proposte e sforzi di Federigo erano invane e
non trovano una risposta. Sperpera tutti i suoi soldi organizzando le gare, i giochi e le
feste per esibire la sua abbondanza e generosit. Il risultato per:
[...] Spendendo adunque Federigo oltre a ogni suo potere molto e niente
acquistando, s come di leggiere adiviene, le ricchezze mancarono e esso rimase
povero, senza altra cosa che un suo poderetto piccolo essergli rimasa, delle rendite del
quale strettissimamente vivea, e oltre a questo un suo falcone de miglior del mondo.
[...] (Letteratura italiana Einaudi, 1956, p.471)
Federigo rimase povero e si ritir al suo poderetto con il suo falco.
Contemporaneamente, Giovanna perse il suo marito, lasciando tutti i beni e le
propriet al suo figlio, in caso se esso muore, tutto rester per la Monna Giovanna. Poi,
decisero di tornare con suo figlio al loro podere, dove si trov vicino a quello di
Federigo. Nel tempo, il bambino e il protagonista diventarono amici. Giocando con il
falcone, il giovane cominci a desiderarlo per non os di possederlo. Il figlio si
ammal e peggior sempre pi. Disse a sua madre che la guarigione sarebbe stata
possibile solo se potette avere luccello.
[...] Madre mia, se voi fa che io abbia il falcone di Federigo, io mi credo
prestamente guerire. (Letteratura italiana Einaudi, 1956, p.472)
La madre non trov una soluzione tranne andare a casa di Federigo e chiedere il
suo falcone.
[...] Figliuol mio, confortati e pensa di guerire di forza, ch io ti prometto che
la prima cosa che io far domattina, io andr per esso e s il ti recher. (Letteratura
italiana Einaudi, 1956, p.472
Federigo, con grande eccitazione, la fece entrare nella sua casa. Per essere gentile,
volesse offrire qualcosa da mangiare a Giovanna, poich visse in grande povert,
decise di sacrificare il falcone per la donna amata. Dopo averlo mangiato, la
nobildonna svel il ragione della visita:
[...] e ragione, per ci che niuno altro dileto,niuno altro diporto, niuna
consolazione lasciata tha la sua strema fortuna, equesto dono il falcon tuo [...]
(Letteratura italiana Einaudi, 1956, p.474)
Federigo non poteva realizzare la voglia della donna, e lei and a casa con le mani
vuote. Suo figlio, sfortunatamente, mor. La donna si sent sotto pressione di suoi
fratelli per un nuovo matrimonio. Giovanna scelse di sposarsi nessun altro che
Federigo:
[...] Io volentieri, quando vi piacesse, mi starei; ma se a voi pur piace che io
marito prenda, per certo io non ne prender mai alcuno altro, se io non ho Federigo
degli Alberighi. (Letteratura italiana Einaudi, 1956, p.476)
La nona novella ha un finale dolceamaro da un lato, sembra come una storia
triste: Federigo perse tutta la sua ricchezza, il suo falcone e Giovanna soffr dopo la
morte del suo marito e figlio, dallaltro lato si conclude con lieto fine
[...] Il quale cos fatta donna e cui egli cotanto amata avea per moglie
vedendosi, e oltre a ci ricchissimo, in letizia con lei, miglior massaio fatto, termin
gli anni suoi. (Letteratura italiana Einaudi, 1956, p.476)
Monna Giovanna
Dallaltro lato, abbiamo Gianna che anche lei si trova in una posizione della
classe nobile, sposata con uno degli uomini ben visti negli occhi dei cittadini, ed
insieme hanno un figlio. Boccaccio descrisse laspetto fisico di Giovanna;
[...] tenuta delle pi belle donne e delle pi leggiadre che in Firenze fossero
[...] (Letteratura italiana Einaudi, 1956, p. 470 - 471)
In quellepoca una donna nobile come Monna Giovanna dovette comportarsi
elegante e certamente dovette essere cortese. Il comportamento della protagonista, fu
per Federigo uno dei motivi per quale si innamor di lei. Nel Medievo la donna fu
considerata inferiore e subordinata agli uomini per questo motivo, Boccaccio, che d
importanza alla vita della donna, menzion Giovanna come una donna che ebbe la
forza di controllare la sua vita e il suo destino rispetto alle altre donne del Medievo.
Nella novella fu presentato il figlio della bella donna, per, anonimo. Come ogni
bambino nella sua et, pure lui desider qualcosa, il falcone di Federigo. Durante la
malattia del figlio rivel la sua voglia dellucello e questo fu un punto fondamentale
per lunione e linizio di un grande amore fra Giovanna e Federigo. Se non fosse il
figlio i protagonisti non sarebbero mai stati insieme.
I fratelli di Giovanna
Amore
Le basi materiali della cortesia e lamore che si sviluppa secondo tali principi
Amore della madre per il figlio
Ruolo della donna
Amore
pu fare. Queste descrizioni dei personaggi sono ispirati dal Dolce Stil Novo 8 - solo le
persone dotate di un cuor gentile sono in grado di provare un sentimento cos nobile e
sublime qual' l'amore. Per Boccaccio, lamore debbe trionfare e tutti due
eroi trovono quello che meritano, cio felicit, pace, soddisfazione
fino alla fine.
Allinizio, la donna Giovanna si presenta come una donna nobile e non lasci
Federigo avvicinarsi neanche dopo tutti i suoi sforzi. Il figlio era la parte pi
importante nella vita di Giovanna e nel momento in cui si ammal, la protagonista
cerca di fare tutto possibile per guarirlo. In un certo punto, a causa della sua
disperazione, lasci la nobilt da parte e and alla casa di Federigo. Questo gesto
venne interpretato come lamore materno che ha la capacit di superare tutte le regole
di comportamento e valori morali.
Per la prima volta nella letteratura, Boccaccio rifiut di usare lantica tipologia
della donna9 e cambi la sua immagine, acquistando dignit e personalit proprie.
Giovanna rapresentava la classe nobile, e per questo motivo il suo comportamento fu
irreprensibile riguardando i metodi di Federigos per conquistarla. La protagonista fu
una donna forte, sapendo come mantenere la distanza attraverso gli uomini.
Boccaccio volle sottolineare che le donne erano subordinate allautorit dei
padri, mariti, dei fratelli, per, uno dei pi importanti momenti fu quello in cui
Giovanna potesse scegliere il suo futuro marito, cio, nel Decameron, la donna appare
come un individuo capace di decidere per s, senza uninfluenza maschile.
9 La donna fu vista come un oggetto, inferiore ai maschi, senza capacit di scegliere per s
stessa.