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POLITECNICO DI TORINO
Corso di Laurea in Ingegneria Chimica e Alimentare
Esempio 2
Descrizione del processo
Una portata volumica costante di liquido e, avente temperatura Te,
alimentata a un serbatoio di volume V e area A. Il serbatoio dotato
di una serpentina interna in cui fluisce del vapore con portata
massica v. Il liquido in uscita ha temperatura Tu ed scaricato con la
medesima velocit della portata in ingresso. Si definiscono, inoltre, le
seguenti propriet:
Densit del liquido, kg m-3
cp Calore specifico del liquido, J kg-1 K-1
Calore latente di evaporazione, J kg-1
1. Obiettivi e applicazione finale
Derivare un modello che descriva levoluzione di Tu a fronte di una
variazione delle condizioni di ingresso, e e v.
Politecnico di Torino Controllo e strumentazione per processi chimici
Lezione 03 2/8
Esempio 2
2. Schema di processo e classificazione delle variabili
e, Te
Lezione 03 3/8
Esempio 2
4. Ipotesi semplificative
Il sistema perfettamente miscelato;
Le propriet del liquido non variano in modo significativo con la
temperatura;
Tutto il calore liberato con la condensazione del vapore e
trasferito al liquido nel serbatoio;
Sistema adiabatico.
5. Scelta della tipologia di modello
Modello a parametri concentrati.
Lezione 03 4/8
Esempio 2
6+7.Equazioni del modello
V = costante
Il volume di liquido nel serbatoio non cambia nel tempo, quindi
anche il livello di liquido h costante.
Lezione 03 5/8
Esempio 2
Bilancio di energia in condizioni dinamiche
a+u = e+ g
d
Vc p T T * = e c p Te T * u c p Tu T * + v
dt
dT
Vc p
= c p (Te T ) + v
dt
dT 1
= ( Te T ) +
Vc p v
dt
))
0 = e c p Te,s T * u c p Tu ,s T * + v ,s
0 = c p (Te,ss Ts ) + v ,s
0=
Te,s Ts ) +
(
Vc
1
v ,s
p
Politecnico di Torino Controllo e strumentazione per processi chimici
Lezione 03 6/8
Esempio 2
8+9.Riscrivere le equazioni del modello in termini di variabili di scarto
dT 1
= ( Te Te,s T + Ts ) +
( )
dt
Vc p v v ,s
Sostituendo si ha che:
dy 1
= (d y) +
u
dt
Vc p
dy 1
1
+ y = d + u
dt
Lezione 03 7/8
Esempio 2
10. Analisi dei gradi di libert delle equazioni del modello.
NE=1; NV=3
NF=2>0
Come si possono utilizzare i due gradi di libert?
1 g.d.l. definendo una legge di controllo per la variabile di
ingresso manipolabile (u)
1 g.d.l. definendo una funzione forzante per la variabile di
ingresso di tipo disturbo (d)
Lezione 03 8/8