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Atti

del 1 Congresso Regionale


degli organisti e organari
professionisti siciliani

Domenica 6 luglio 2014, ore 17,00


Sala convegni Hotel Joli, Palermo

Atti

del 1 Congresso Regionale


degli organisti e organari
professionisti siciliani
Domenica 6 luglio 2014, ore 17,00
Sala convegni Hotel Joli, Palermo

In copertina: organo settecentesco della Chiesa madre di Salemi


restaurato dalla Fabbrica dorgani Oliveri di Aci S. Antonio (CT)
Domenica 6 luglio 2014 ore 17,00
Sala convegni Hotel Joli di Palermo
1 Congresso Regionale degli organisti e organari professionisti siciliani

Lassociazione Musicale Albert Schweitzer di Palermo, ha


promosso il 1 Congresso degli organisti e organari professionisti siciliani, dedicato agli organi storico-monumentali
della Sicilia.
Il congresso ha voluto rinnovare un abbraccio comune con
i musicisti, gli organisti, gli organari della Sicilia, allinsegna
del rispetto delle diversit e delle libere idee.
In linea con le finalit statutarie, lAssociazione Albert
Schweitzer, ha posto lattenzione sul patrimonio storico dei
beni musicali (ovvero gli antichi organi a canne della Sicilia),
che versa in condizioni di degrado.
Con questi presupposti nato in seno allAssociazione
Musicale Albert Schweitzer il Comitato Organistico Siciliano (C.O.S), che vuole proporre una riflessione su una serie
di problematiche riguardanti, non solo del mondo organistico ed organario, ma soprattutto dei rapporti tra cittadinanza
ed Enti preposti alla tutela del patrimonio stesso, favorendo
cos una dialettica costruttiva tra allievi, appassionati, pro3

fessionisti, organari, organisti, compositori.


Il fine ultimo quello di tutelare gli antichi organi dellisola, ed elevare la qualit artistica dei concerti in Sicilia, consentendo ai cittadini di riappropriarsi di questo patrimonio
comune.

Hanno partecipano

Daniela Galesi docente, ispettore onorario (non presente)


Diego Cannizzaro organista, docente, ispettore onorario
(non presente: vedere articolo)
Leonardo Nicotra organista
Matteo Helfer organista, docente dorgano presso il Conservatorio di Palermo
Mauro Visconti organista, docente
Fabio Badalamenti organista, compositore live elettronics
Franco Vito Gaiezza organista, docente
Organari e restauratori accreditati
Antonio Bovelacci di Ragusa (non presente: vedere articolo)
Franco Oliveri di Catania (Aci S. Antonio)
Fratelli Cimino di Agrigento
Giuliano Colletti di Chiusa Sclafani (non presente)
Ospiti
Sara Patera clavicembalista, giornalista
Partecipazione straordinaria
Francesco Finotti organista, ispett. onorario dei beni art. di
Padova
(non presente: vedere articolo)

Presenze istituzionali al Congresso


Sergio Ingoglia funzionario Sovrintendenza di Palermo

ORDINE DEL GIORNO


15 punti allo. d. g.

.1 - Atto di libera costituzione degli organisti ed organari


accreditati professionalmente
.2 - LAffaire organo Cavaill-Coll del Sacro Cuore di Palermo: un delitto al patrimonio
.3 - Il vero ruolo delle soprintendenze ai beni storici della
Sicilia
.4 - I Beni culturali della Regione Siciliana
.5 - Gli ispettori onorari per la salvaguardia degli antichi
organi a canne
.6 - Ruolo delle chiese per la diffusione della musica organistica e della valorizzazione della figura dellorganista
.7 - Condizioni attuali degli organi storici e moderni del
territorio isolano; censimento
.8 - Le istituzioni musicali e lo studio dellorgano in ambito
formativo e professionale
.9 - Turismo e cultura in ambito organistico
.10 - Finanziamenti regionali per la diffusione della musica
organistica
.11 - Uno sguardo in Europa sulla figura dellorganista, della musica organistica e degli organi a canne
.12 - Rivista specializzata annuale Organi e organisti siciliani
.13 - Festival organistico siciliano itinerante e finanziamen7

ti comunitari
.14 - Richieste di contributi e procedure burocratiche per
restauro degli antichi organi
.15 - Verbale di constatazione delle presenze al Congresso

C. O. S.
Comitato organistico Siciliano
per la salvaguardia degli strumenti musicali
antichi e moderni della Sicilia
in seno allAssociazione Culturale-Musicale
Albert Schweitzer di Palermo

15 punti allordine del giorno


.1 - Un numero cospicuo di organi antichi palermitani non
funziona e giace silente.
.2 - Alcuni importanti strumenti storici della citt di Palermo non vengono suonati.
Lorgano della Gancia, fra i pi antichi della Sicilia, versa
in condizioni critiche.
.3 - Recentemente sono stati restaurati alcuni organi storici
palermitani.
Perch la citt alloscuro di tali iniziative?
.4 - Che fine hanno fatto gli organi cinquecenteschi (tra i
pi antichi dellisola) del Duomo di Cefal?
.5 - Strumenti moderni a 2, 3 e 4 tastiere delle pi importanti chiese della citt di Palermo vengono affidati a improvvisati organisti che impediscono laccesso a studenti, diploma9

ti e professionisti del settore.


.6 - Perch la Curia palermitana non redige uno statuto che
regoli le norme contrattuali tra Chiesa ed organista?
.7 - La paga dellorganista liturgico, per il servizio nuziale
irrisoria.
Mentre ci risulta che chiese palermitane chiedono per lesecuzione di un concerto, somme ingenti esenti da ricevute
o fatture.
.8 - Perch la scuola organistica del Conservatorio di Palermo non ha mai tentato un dialogo aperto con la Curia?
Di fatto non esiste un censimento degli organisti studenti o
diplomati siciliani.
.9 - In Sicilia, escludendo alcune rassegne organistiche, che
sembrerebbero a beneficio di pochi o di uno, non esiste un
Festival Organistico Internazionale con la collaborazione degli organisti siciliani.
.10 - Non stato effettuato un censimento generale degli
organi siciliani, se non parzialmente.
Non esistono siti internet con foto e descrizione degli stessi.
.11 - Non esiste un convegno sullorganaria e sulle pratiche
di restauro.
.12 - Le sovrintendenze siciliane (non tutte) hanno in organico dei funzionari addetti al collaudo dei restauri degli organi storici; cos pure collaboravano alcuni ispettori onorari.
Perch non si chiamano organari super partes per i collaudi?
10

.13 - Cosa sintende per restauro filologico?


E perch non c un Capitolato dappalto che regoli i criteri
dintervento per un restauro conservativo?
Quando manca l80% di materiale fonico, sintende un restauro o una ricostruzione?
Qual la priorit?
.14 - Il monumentale organo La Grassa di S. Pietro a Trapani, recentemente restaurato, rischia di tornare inefficiente:
a) per la mancata nomina dellorganista titolare (diplomato in organo).
b) si effettuano sporadicamente concerti organizzati dagli
Amici della Music di Trapani, a beneficio di uno: Claudio
Brizi.
c) un organo elettronico posto a sinistra della navata, supplisce il monumentale strumento.
d) la parrocchia chiede una cifra esorbitante per la realizzazione di un concerto.
.15 - Non esiste un bollettino organistico siciliano sulle attivit culturali.

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Presentazione del Direttore artistico


dellAss. Mus A. Schweitzer

Buon pomeriggio e benvenuti al 1 Congresso regionale


degli organisti e organari professionisti siciliani.
Prima di iniziare la seduta e contestualmente la disquisizione dei punti allordine del giorno, sento il dovere di manifestare il pensiero che ha dato spinta alla realizzazione di
questa giornata dedicata allorgano a canne, ovvero la sua
storia millenaria, la sua letteratura musicale, la costruzione,
la tutela, e la ricaduta culturale sul territorio siciliano, italiano ed europeo.
Oggi siamo qui ed ora, per testimoniare la civilt, la tolleranza, la dialettica, votate al rispetto delle libere idee.
Un paese che non d valore al confronto, alla discussione
civile, a mio avviso, rappresentativo di una negazione della cultura e del progresso umano.
Quando parliamo di mafia, non dobbiamo commettere
lerrore di identificarla soltanto nei mafiosi e nel malaffare.
La mafia uno stato mentale che striscia impunemente, tra
le relazioni umane, divenendo paradossalmente costume di
comportamenti sociali.
Ecco perch siamo qui: per testimoniare il senso civile della
dialettica, portata ed elevata al confronto delle idee di ognuno di noi.
Quando scoppiato il caso Sacro Cuore di Palermo,
13

dellassurda dismissione dello storico organo Cavaill-Coll


(un vero delitto al patrimonio palermitano), si verificato a
mio avviso un abbassamento dei valori etici e morali.
Un impoverimento sul piano culturale ed artistico, probabilmente irreversibile.
Ci che stato non sar mai pi.
Oggi, insieme civilmente, porremo le basi di una visione
delle cose, tentando di dare una chiave di lettura delle vicende passate, presenti e future, e per evitare che accadano altri
misfatti al patrimonio artistico siciliano.
Naturalmente nessuno vuole ergersi ad organo di controllo, o peggio a dipartimento per applicazioni di leggi regionali.
Il nostro compito , e rimarr di consultazione.
Ogni anno, il prossimo 2015, ci riuniremo per fare il punto
della situazione degli antichi e moderni organi, nonch delle
manifestazioni organistiche siciliane.
Herbert Marcuse parlava della tolleranza quale sentimento
reale di una vera dialettica.
Una tolleranza anche nei riguardi di coloro che sono endemicamente intolleranti.
Io posso per affermare che, l dove non c rispetto delle
differenze, si determina sempre un potere totalitario, un sistema corrotto e clientelare, un diffondersi di pregiudizi e di
critiche distruttive.
Mi piace citare laffermazione dellorganaro agrigentino,
Filippo Cimino: se siamo luno contro laltro, noi siamo gi complici di uno status quo.
insieme, seppur nelle differenze, che potremo contribuire a migliorare la nostra societ.
Il nostro vice-presidente della Schweitzer, Salvatore Garbo
ha scritto una canzone dedicata a Falcone e Borsellino dal
titolo Il coraggio di vivere.
La vita coraggio.
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Ebbene, se abbiamo il coraggio di mettere da parte i nostri


rancori, i nostri odi, le invidie, le gelosie, se abbiamo il coraggio di cambiare, allora possiamo affermare che la mafia non
, e non sar pi uno stato mentale.
Grazie.
Adesso passiamo allordine del giorno.
Si nomina a segretario verbalizzante e moderatore, il presidente dellAss. Mus. Albert Schweitzer, il Dott. Vincenzo
Filippone, che passa alla lettura dei punti di discussione.
Vi ricordo che il congresso video registrato e trascritto.
Prego tutti i partecipanti ad essere sintetici negli interventi.
Grazie.

Franco Vito Gaiezza

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INTERVENTI

Intervento dellorganista
Prof. Diego Cannizzaro

Pi di dieci anni fa venni sollecitato a scrivere alcune riflessioni sul valore degli organi storici e sono costretto a constatare che nulla o quasi cambiato. Ho il piacere di riproporre
la parte finale delle mie riflessioni nella speranza che, stavolta, possano servire da spunto per una maggior consapevolezza del valore della tradizione e dei beni storici musicali
che ci sono stati tramandati.
Valore estetico di organo storico per gli studiosi,
per gli organari, per gli organisti
La nozione di storicit curiosamente non coinvolge in
primissima persona gli operatori archivistici, i ricercatori e
gli studiosi che trascorrono gran parte della loro attivit su
carte polverose perch, per loro, il problema essenziale di
riuscire a risalire alla descrizione, alla struttura, alle vicende di un organo che magari non esiste pi o che giunto
ai nostri giorni profondamente alterato. Il ritrovamento di
un atto notarile, di una nota vergata su un libro dei conti
hanno un valore cos oggettivo ed assoluto da non portare a
considerazioni di carattere estetico. Ciononostante il lavoro
archivistico di assoluta importanza per la conduzione di
un restauro a regola darte.
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Maggiori difficolt incontrano gli organari e gli organisti


nei confronti della nozione di storicit perch entrambi sono
costretti a mediare la natura storica dello strumento con la
realt contemporanea in cui ci troviamo giacch lorganaro
deve restaurare un organo storico oggi e deve renderlo utilizzabile, fruibile, vivo cos come un organista deve suonare
su un organo storico oggi con tutte le conseguenze estetiche
che ci comporta. Fino a non pochi anni fa il problema della
funzionalit di un organo storico si risolveva nella modernizzazione dello strumento, col risultato che gran parte del
patrimonio organario storico stato brutalizzato con interventi che hanno spersonalizzato completamente tanti strumenti. Oggi ci rendiamo conto che questa via non perseguibile.
Si pu tentare di dare valore alla storicit di un organo
ponendo la questione nei seguenti termini: uno strumento
storico quando la tecnica e lestetica costruttiva che lo caratterizzano sono in qualche modo differenti dalle caratteristiche contemporanee, indipendentemente da quanto lontano
nel tempo risale la costruzione di un organo: in altre parole
siamo noi che diamo il valore alla storicit di uno strumento,
in base ai nostri interessi, alle nostre curiosit intellettuali.
Per di pi, difficile dire se pi importante un organo
cinquecentesco, seicentesco, settecentesco od ottocentesco:
sono tutti potenzialmente importanti, sicuramente incuriosiscono tutti ma non detto che siano tutti pietre miliari
dellarte organaria; non dimentichiamoci che lantichit non
garanzia di perfezione o di bont bench la possibilit di
trovare strumenti di cattiva fattura maggiore via via che ci
avviciniamo ai nostri giorni.
Aspettativa di un organo storico (valore che attribuiamo
noi o valore oggettivo?)
Veniamo quindi al nocciolo della questione: che valore ha
per noi un organo storico? Non sicuramente un modello
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da copiare acriticamente, senzaltro un modello da imitare


ma, in ogni caso non si pu prendere in considerare un organo storico cos com senza collegarlo alla temperie culturale
ed artistica in cui nato e di cui si fatto portavoce. Ogni
organo va collegato alla sua musica, ogni organo vive della
sua musica e cos come la composizione musicale si sviluppata nel corso dei secoli, cos larte organaria ha seguito pari
passo le esigenze musicali e compositive. Personalmente ritengo che la tecnica costruttiva degli organi ha seguito ed inseguito le esigenze compositive ed esecutive e non viceversa
ed per questo motivo che mi preoccupano le copie storiche
se non sono finalizzate strettamente a motivi didattici o a pi
che valide esigenze estetiche. Quando si decide di restaurare
un organo storico si deve sapere bene che cosa si vuol fare
di esso e cosa si pu fare con esso: sotto questo aspetto la
responsabilit grava tantissimo sullacume e lintelligenza
degli organisti.
Organo storico come oggetto vivo apportatore di progresso
(tradizione organaria come premessa per ulteriori sviluppi)
Per concludere, un organo storico non un rifugio
per organisti ed organari in cui essi possano nascondersi per
sfuggire alle responsabilit che necessariamente devono assumersi; non neanche un oggetto di culto fine a se stesso,
magari caricato di un valore che mai potrebbe raggiungere
un organo moderno (tendenza che, a malincuore, spesso risiede nei giudizi di tanti addetti ai lavori): un organo storico
un oggetto vivo che da una parte contiene la tradizione
organaria di una regione o di una nazione, frutto di un lungo
perfezionamento durato nei secoli, dallaltra uno strumento apportatore di progresso poich solo dallo studio scrupoloso e rispettoso di un organo storico larte organaria ed
organistica possono sperare di svilupparsi ulteriormente.
21

Gli organi storici superstiti, unitamente alle ricerche darchivio degli studiosi, ci testimoniano lo splendore dei secoli
passati: noi che viviamo a cavallo tra il XX e il XXI secolo
dobbiamo pensare quali testimonianze lasceremo ai posteri,
allorquando la nostra contemporaneit sar diventata storicit.

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Intervento dellorganaro
Antonio Bovelacci

In qualit di organaro restauratore, operante nel settore da


oltre 25 anni, in tempi di tagli di cui la cultura una delle
prime vittime, vorrei richiamare la vostra attenzione sullimportanza della preziosa Legge Regionale n. 44/85 di cui la
nostra Regione pu essere veramente orgogliosa.
Della validit di questa affermazione ho avuto riprova anche in passato quando nel 2001 nel corso di unaudizione
presso la 7a Commissione Parlamentare (Cultura, Scienze e
Istruzione), presieduta dallOn. Ferdinando Adornato, quando fui chiamato a relazionare sulla realt organaria siciliana.
La Legge Regionale n. 44/85, nata quasi trentanni fa per lo
sviluppo delle attivit musicali, nel proprio ambito (art.11)
ha previsto contributi per il restauro degli strumenti musicali di interesse storico e/o artistico, dove a buon diritto rientrano gli organi a canne.
Nel corso della sua applicazione tali contributi hanno sortito i seguenti effetti:
Salvataggio e recupero di gran parte del prezioso e vario
patrimonio organario siciliano.
Recupero della originale bottega organaria dei F.lli Polizzi
di Modica Alta completa di attrezzature, un vero museo vivente nonch la nascita nellIsola di nuove botteghe artigiane specializzate.
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Sviluppo delle attivit concertistiche consentite dalla fruizione degli organi restaurati, con maturazione culturale del
pubblico e costi limitati alla prestazione di un solo esecutore.
Aumento sensibile degli allievi delle cattedre di organo nei
Conservatori e nei Licei Musicali.
Ritorno nelle chiese, a vantaggio della liturgia, dei superbi
e affascinanti timbri del re degli strumenti.
Sviluppo del lavoro e delloccupazione non solo nellambito delle botteghe organarie ma anche nellindotto (laboratori
di restauro di casse artistiche, fabbri, falegnami, installatori
elettrotecnici, fotografi, rilevatori C.A.D., ditte specializzate
in ponteggistica, oltre a figure professionali connesse come
consulenti della sicurezza, ecc.).
Sviluppo del lavoro per attivit commerciali come negozi
di prodotti per il restauro, fornitori di legnami e metalli pregiati, conciatori di pellami speciali (il pellame un materiale
fondamentale in organaria, dove usato in grandi quantit),
negozi di materiale elettrico, costruttori di elettroventilatori
e relativi accessori.
Sviluppo consistente del lavoro per il ramo alberghiero,
considerati i lunghi tempi di trasferta fuori sede degli organari e relativi collaboratori impegnati nelle chiese non solo
per il rimontaggio degli strumenti restaurati, ma anche per
le lunghe e complesse operazioni di intonazione ed accordatura. Lavoro anche per le attivit assicurative.
Quanto sopra serve a far comprendere a politici, amministratori e a quanti a qualsiasi titolo si occupano dei Beni
Culturali che leffetto moltiplicatore di ricchezza dei fondi destinati al restauro degli organi a canne tramite la L.R.
44/85 veramente degno di grande considerazione e quindi
meritevole di essere maggiormente conosciuto, apprezzato e
adeguatamente sostenuto.
Altro aspetto estremamente positivo della citata legge
che la formula del contributo concesso direttamente alle
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Parrocchie su progetti presentati da singole botteghe organarie, rappresenta la migliore garanzia della qualit dellintervento sul manufatto, a differenza di quanto succede con
le gare di appalto dove il principio del massimo ribasso
quasi sempre devastante proprio in termini qualitativi, tanto
pi che il lavoro facilmente pu essere affidato, per le lacune
delle norme attuali, a ditte che non hanno una specifica esperienza nel superspecialistico campo dellorganaria.
Allo scopo di salvaguardare questo patrimonio, assumer
tutte le iniziative possibili e sar profondamente grato a chi
collaborer a questa impresa.
Grazie per lattenzione e buon lavoro.

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Intervento della Dott.


Daniela Galesi

Sono grata al M Gaiezza per avermi resa partecipe delliniziativa lodevole che oggi sta prendendo vita a Palermo e
per avermi dato modo di condividere con i Signori Congressisti una riflessione che, nata dalla visione delle condizioni
attuali in cui vessa il patrimonio organistico sciclitano, via
via si fatta in me preponderante.
Mi sono accostata al mondo degli organi da profana (non
sono organista ma pianista, archivista e futura musicologa)
in occasione della stesura della tesi di laurea in lettere a Catania (2004) nella quale ho delineato le fasi dellattivit organaria ed organistica a Scicli dal 1750 sino alla prima met del
secolo XX. (Organum, divinum instrumentum. Attivit organaria a Scicli dal 1750 ai giorni nostri). Questo lavoro, grazie anche alla guida paziente del Sig. Bovelacci per la parte
tecnica, ha fatto maturare in me linteresse di far conoscere il
patrimonio organistico sciclitano da un lato sconosciuto dalle giovani generazioni, dallaltro dimenticato dalla maggior
parte delle precedenti, avvezze ormai alle note dellorgano
elettrico e/o, nei casi ancor peggiori (a parer mio), alle chitarre che imperversano nella liturgia sacra.
Forte di questo desiderio, ho avuto modo di organizzare
nel 2013 un progetto-pilota al quale hanno preso parte attiva
il M Diego Cannizzaro, il M Andrea Macinanti, il Sig. An27

tonio Bovelacci e la prof.ssa Maria Rosa De Luca, con il patrocinio del Dipartimento delle Arti di Bologna e della Diocesi di Noto, il riconoscimento scientifico dellAssociazione
Il Saggiatore musicale.
Il Progetto ORGANUM, realizzato in collaborazione per la
parte artistica con Sasha Vinci e con il sostegno attivo di Don
Antonio Sparacino, ha messo in luce da un lato la pochissima conoscenza da parte dei partecipanti del patrimonio
organistico presente nel territorio, dallaltro lato la curiosit
per questa realt strana e affascinante e il conseguente desiderio di approfondirla.
Pertanto, il bilancio soddisfacente di questa prima esperienza mi ha portato a riflettere sulle strategie necessarie da
elaborare per far conoscere e, di conseguenza, salvaguardare
il patrimonio organistico, parte integrante della nostra cultura.
Sicuramente il Congresso che oggi si tiene a Palermo
una prima risposta concreta alle mie domande poich mira
a riunire tutte le figure necessarie per rivalutare sia il ruolo
dellorganista in chiesa sia lorgano quale bene artistico e patrimonio culturale da recuperare e restituire alla comunit.
Trovo lodevole a tal fine la realizzazione di un Festival
organistico siciliano e di qualit, la nascita di un bollettino
specializzato, lorganizzazione di convegni ad hoc e la realizzazione di un censimento
Ci che non emerge alla lettura dei punti allordine del
giorno (spero che sia sotteso) laspetto pedagogico delliniziativa. Tutte le iniziative proposte possono avere successo solo attraverso una educazione cittadina: per salvare e
salvaguardare il patrimonio culturale necessaria non solo
unazione concreta realizzata dagli specialisti del settore ed
affini, ma la coscienza collettiva frutto di una conoscenza approfondita.
Per consentire ai cittadini di riappropriarsi del patrimonio
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comune bisogna prima di tutto non solo far conoscere ma


anche far sentire la necessit di questo patrimonio. , purtroppo, allordine del giorno sentirsi domandare: Perch
spendere migliaia di euro per restaurare un organo antico
quando con poca spesa si pu averne uno elettrico allultima
moda? ed ancora Perch pagare un organista specializzato (qualora se ne trovi uno) se posso avere una schiera di
fedeli a gratis che si dilettano a suonare durante le funzioni
religiose?
Simili domande, frutto dellignoranza, potranno essere debellate solo realizzando un sistema formativo integrato fra
il mondo accademico, Enti di varia natura e Scuola: necessario trasporre il sapere scientifico nellambito di attivit
strutturate per un pubblico stratificato realizzando convegni
e dando vita a progetti pedagogici scolastici.
Credo che se vi fosse stata una coscienza collettiva forte
lincresciosa perdita dellorgano Cavaill-Coll non sarebbe
mai avvenuta!
Non desidero prolungarmi oltre poich rischio di essere
troppo polemica e di annoiare gli astanti. Auspico solo che
questo ultimo aspetto possa essere preso in considerazione
dai Signori Congressisti, cui auguro un buon lavoro.
Attendendo i risultati dei lavori in corso.

29

Intervento dellOrganista
Prof. Mauro Visconti

Le condizioni professionali degli organisti siciliani appaiono piuttosto incerte e frustranti. A parte qualche piccola
eccezione, che ahim non conferma la regola, abbiamo una
situazione generale basata sul dilettantismo e sul coinvolgimento di pochi organisti qualificati spesso retribuiti con
paghe ridicole. Il ruolo dellorganista professionista viene
messo anche in discussione quando in ambito parrocchiale proliferano i gruppi ecclesiali che si dedicano al canto; in
queste condizioni lambito liturgico musicale subisce continui attacchi e in molti casi lorganista costretto a soccombere. Per arginare questi problemi dobbiamo lavorare uniti
- e per questo sento il bisogno di ringraziare pubblicamente
il M Vito Gaiezza per la portata direi storica di questo
incontro - e insistere, affinch i sacerdoti acquisiscano delle
competenze musicali di base che consentano loro di gestire
questi fenomeni con la dovuta cautela. In diverse occasioni ho esposto il problema al Preside della Facolt Teologica
di Sicilia e il riscontro stato molto positivo. La formazione
musicale del clero e dei seminaristi una strada da percorrere con urgenza.
La situazione dei corsi di organo nei Conservatori e negli
Istituti Musicali Pareggiati della nostra isola non idilliaca.
Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un calo di interesse
31

che si traduce in un calo delle iscrizioni. La mancanza di


sbocchi professionali certi e consolidati scoraggia gli aspiranti allievi. Oggi un diplomato dorgano che voglia realizzarsi
professionalmente ha una sola possibilit: lavorare allestero. Il calo di iscrizioni al corso dorgano riguarda soprattutto
i nuovi corsi triennali e biennali, attivati dopo la riforma dei
corsi di studio dellalta formazione, si riscontra, invece, una
buona tenuta delle iscrizioni ai corsi preaccademici.

32

Laffaire
Cavaill-Coll di Palermo

Lettera alleditore Momenti di Ribera


La strategia dellincuria
Sappiamo dagli astrofisici che il caos cosmico in realt ha
una sua strategia: una singolarit degli eventi indeterminati.
Nel caso di noi esseri umani, il caos determinato dalle nostre azioni, spesso dettato dallincuria, madre della superficialit e della nientificazione.
Mi riferisco a tal proposito agli storici organi della citt di
Ribera: lantico organo attribuito a Francesco La Grassa (ma
pi propriamente di autore del 700); e lo storico organo settecentesco della Chiesa di S. Antonino.
Entrambi scomparsi misteriosamente ad opera di sconosciuti (magari con la complicit di parroci sprovveduti).
Oggi la citt di Ribera avrebbe un valore aggiunto, sul piano artistico, storico e turistico.
Giorni fa ho presentato una denuncia ai carabinieri del nucleo tutela beni artistici di Palermo, per lennesimo deturpamento di uno storico organo palermitano: si tratta dellantico organo francese Cavaill-Coll, uno dei pochi in tutta Italia
(per trovarli occorre recarsi in Francia), vergognosamente
smontato e ricollocato presso anonima chiesa del messinese.
33

Complici del delitto al patrimonio, le Soprintendenze di


Palermo e Messina, che con tanta superficialit hanno permesso la dismissione, nonostante i miei articoli sul giornale
di Sicilia.
Quando cerchiamo la mafia e non la troviamo, vuol dire
che la mafia uno stato mentale.
Franco Vito Gaiezza

34

Scheda organo Cavaill-Coll


da: Guida musicale della Sicilia CIMS 1991
R.S. Ass. BB. CC. AA. e P.I.

35

Franco Vito Gaiezza

Al Presidente On. R. Crocetta


Ai Giornali in indirizzo
Alle Soprintendenze in indirizzo
Agli operatori culturali del settore

Ancor prima di scrivere questo De Profundis per lorgano storico Cavaill-Coll del Sacro Cuore di Palermo, intendo
sollevare chiunque, da qualsivoglia responsabilit, dichiarando altres di farmi carico di tutte le affermazioni presenti
nellarticolo.
Innanzitutto ricorder al lettore dismemore, larticolo sul
Giornale di Sicilia del 7 novembre 2013 (pag. 31 Cultura e
Spettacoli), a firma della Professoressa Sara Patera, nel quale si riportava la notizia di una possibile dismissione dellantico organo ottocentesco costruito da Aristide Cavaill-Coll,
ubicato nella Cappella interna dellIstituto Sacro Cuore di
Palermo.
Le suore, a seguito del fallimento dellistituto, dopo aver
venduto limmobile, hanno pensato in un primo momento,
di donare lantico organo alla Basilica SS. Trinit la Magione
di Palermo.
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Intenzione abortita per via di somme ingenti, richieste da


due operai organari del messinese, al Parroco della Magione, per lo smontaggio e ricollocazione.
Successivamente lo strumento verr acquisito da un prete
di Messina, contestualmente alla donazione da parte delle
suore.
Il giorno 10 marzo lo strumento stato smontato ed imballato, per essere trasferito in una scognita parrocchia del
messinese, ad opera dei citati operai organari.
Complici del misfatto, la Soprintendenza di Messina e la
Soprintendenza di Palermo, le quali hanno avallato il Nulla
Osta (almeno cos pare dal verbale dei carabinieri), per il trasferimento dello storico strumento.
Nulla Osta che generalmente viene rilasciato a fabbriche
dorgani di rilevante importanza, con un curriculum di almeno 20 anni di restauro di organi storici, e con i comprovanti requisiti.
A nulla servito lintervento del corpo dei carabinieri del
Nucleo tutela beni storici di Palermo, al quale va il mio pi
profondo ringraziamento per la tempestivit.
La questione per posta in essere: realmente stato rilasciato un Nulla Osta dalla Soprintendenza dei Beni artistici
di Palermo, agli operai organari di Messina?
Questi ultimi hanno presentato documentazione riguardante i requisiti comprovanti lo svolgimento di unattivit
professionale di alto livello?
Esiste realmente un atto di donazione da parte delle suore
del Sacro Cuore, al parroco della Chiesa di Messina?
Questi ed altri quesiti sono stati posti ai carabinieri, con
regolare denuncia a firma dellAssociazione Musicale Albert
Schweitzer di Palermo.
Sar la magistratura e gli enti competenti a chiarire, a mio
avviso, questo delitto al patrimonio?
Ancora una volta Palermo stata depauperata e defrauda37

ta di un bene storico unico in tutta Italia.


A nulla valsa la perorazione alle suddette suore, espressa
dal Prof. Daniele Ficola, Direttore dello storico Conservatorio di Palermo, per laffidamento di un cos raro e pregevole
organo a canne.
La storia, questa storia indicativa di un modo di pensare
e di agire.
La Mafia uno stato mentale che agisce sulla morale, sulletica, sullo spirito.
Nessuno dei soggetti citati (escludendo i carabinieri, il Direttore del Conservatorio e Sara Patera), ha dubitato del gravissimo atto lesivo nei confronti di unopera darte e della
citt di Palermo.
Ognuno, in questo teatrino di buffoni, ha determinato il
proprio interesse, senza badare al bene comune.
In questa storia hanno fallito: le suore, che per interessi economici hanno svenduto lo storico istituto e lorgano annesso;
il prete di Messina che, in barba allimportanza musicale e
artistica dellorgano francese, adesso relegher lo strumento
ad accompagnare canti liturgici; gli operai organari, ancor
pi colpevoli per aver accettato di dismettere lo strumento,
che sarebbe dovuto finire nelle mani di ditte acclarate e di
importanza nazionale. Adesso lo strumento verr depositato, chiuso in casse ermetiche, in attesa di un altro scempio,
ovvero il restauro conservativo, sicuramente ad opera degli
operai organari messinesi.
Dietro questo altarino di azioni mediocri, c il vero colpevole: i Beni culturali della Regione Siciliana.
Poich la Soprintendenza ai beni artistici e monumentali
della Sicilia, di fatto unappendice dei Beni culturali; se un
dirigente addetto allesercizio delle sue funzioni, decide di
regalare Nulla Osta, senza porsi la bench minima domanda
della valenza delle sue azioni, ci dovuto al fatto che probabilmente non sa quel che fa.
38

Sono i Beni culturali a indirizzare e a dare i significati e


i significanti alle appendici amministrative. Quando usc
larticolo-appello il 7 novembre, i Beni Culturali e Sovrintendenza di Palermo avrebbero dovuto fermare il mondo.
Avrebbero dovuto convocare gli ispettori onorari per la
salvaguardia degli antichi organi; indire una riunione con i
vertici e bloccare questo scandalo, questo delitto al patrimonio. Io continuer questa battaglia persa, poich lo strumento ormai si pu definire morto!
Ma almeno sar un sacrificio per tutti quei capolavori che
per incuria, sciatteria, ignoranza, vengono ancora oggi distrutti, deturpati, saccheggiati, dimenticati (come lo storico
organo della Gancia di Palermo). La Sicilia, allo stato attuale
non pu e non deve cedere a questo lato oscuro, altrimenti il
cambiamento sar solo fittizio, e la mafia avr vinto.

Palermo 11.03. 2014

Franco Vito Gaiezza

39

40

Copia della denuncia al nucleo Carabinieri


Tutela Patrimonio Culturale di Palermo

Spett. Comando Carabinieri Nucleo Tutela Patrimonio Culturale


di Palermo
e p.c.
Spett. Soprintendenza BB.CC. AA. R.S.
v. P. Calvi 13 Palermo
Dott. M. E. Volpes
Ministero dei beni e delle attivit culturali e del turismo,
via del Collegio romano 27
00186 Roma
Curia Arcivescovile di Palermo
Ufficio Beni Ecclesiastici
Via M. Bonello, 2
90100 Palermo

41

Assessorato BB.CC. AA. e P.I.


Reg. Sic. Egr. Assessore Sgarlata
Via croci, 8
90100 Palermo
Provincia Italiana della Societ
Sacro Cuore via S. Francesco di Sales, 18
00165 Roma
agli organari ed organisti siciliani
in indirizzo
ai giornali in indirizzo

LAssociazione musicale Albert Schweitzer di Palermo, di


p. Europa n 37, con legale rappresentante Vincenzo Filippone, nato a Palermo il 9.03.1953 residente a Geraci Siculo e
domiciliato in corso F. Crispi 92 cap. 90134 (Pa), da oltre 20
anni si prodigata per la tutela degli antichi organi a canne del territorio siciliano, oltre che della catalogazione degli
strumenti musicali di Palermo e provincia.
A seguito della chiusura fallimentare dellIstituto del Sacro Cuore in piazza Sacro Cuore n 6 di Palermo, lo stesso
istituto ha deciso di dismettere lantico organo costruito alla
fine dell800 dalla rinomata fabbrica francese Aristide Cavaill-Coll, ubicato in cantoria sopra lingresso della Chiesa
(cappella interna dellistituto), al fine di ricollocarlo in una
Chiesa di Messina, su iniziativa di Mons. Letterio Gulletta.
Lo strumento verrebbe di fatto smontato, per poi essere restaurato e reso funzionante.
Incaricati dallo stesso Mons. Gulletta, due operai organari,
Fabrizio Saitta e Luigi Lombardo di Messina, www.osl-organi.it (sito peraltro oscurato).
In base al decreto legislativo dei beni culturali 42/2004 art.
21 comma 4/5, lente donatore (lIstituto Sacro Cuore di Palermo) obbligato a richiedere lautorizzazione del bene sto42

rico tutelato, alla Soprintendenza beni culturali e ambientali


della Regione di appartenenza (R. S. uff. di Palermo), ovvero
Nulla Osta per lo smontaggio e restauro dello strumento.
Venendo meno lautorizzazione da parte degli organi competenti, qualsiasi azione di dismissione o smontaggio del
bene storico, va considerata come un atto illegale passibile
penalmente.
Altres la Soprintendenza dei beni artistici monumentali
della Sicilia, obbligata a rilasciare il nulla osta a condizione che la fabbrica o ditta dorgani, sia acclarata e accreditata
allalbo delle riconosciute e specializzate ditte dorgani.
Lorgano a canne Cavaill-Coll del Sacro Cuore di Palermo,
da ritenersi unico nella storia artistico-culturale della Citt
di Palermo.
La pregevole ed originale fattura ne fa un capolavoro rarissimo di arte organaria.
Deprivare la Citt di Palermo di un simile bene storico, per
ricollocarlo in altra citt siciliana, rappresenterebbe un depauperamento gravissimo ed ingiustificato.
Si tratta di uno strumento di rara fattura che non pu essere relegato a messe cantate e liturgie affini, presso una scognita chiesa del messinese.
Ancor pi grave decidere di far smontare lantico organo,
restaurarlo e ricollocarlo in altra sede, ad opera di sconosciuti
organari messinesi, senza che questi abbiano un curriculum
ventennale; lassoluta inesistenza della OSL organi, allalbo
delle ditte accreditate dalla Soprintendenza ai Beni Culturali
della R.S., sollecita un fortissimo dubbio di credibilit.
Quale potrebbe essere il destino e la fine di un cos raro
strumento musicale, nelle mani di oscuri organari?
Alla luce di quanto sopra esposto lassociazione musicale
Albert Schweitzer di Palermo nella persona del legale rappresentante
DENUNCIA ALLA SU INDICATA AUTORIT DI COMPE43

TENZA, DIFFIDANDO
.1 LIstituto Sacro Cuore di Palermo di piazza Sacro Cuore
n 6, per lillegittimit della dismissione del bene storico tutelato dai BB. CC. R. S. del territorio palermitano, con laggravante di ricollocare il suddetto bene storico presso altra sede
priva di merito culturale e artistico.
.2 Mons. Letterio Gulletta per la possibile appropriazione
indebita di uno strumento artistico della Citt di Palermo,
senza un preciso atto di donazione da parte delle suore, regolarmente registrato a norma di legge;
.3 gli operai Fabrizio Saitta e Luigi Lombardo per essersi
proposti quali organari per lo smontaggio, restauro e ricollocazione di un organo di altissima fattura organaria, che in
verit richiederebbe lintervento di fabbriche dorgani acclarate, con alle spalle 30 anni di attivit (vedere le fabbriche
dorgani Mascioni di Cuvio, Zanin di Codroipo e Camino al
Tagliamento, Pinchi di Foligno, Artigiana Oliveri di Acicatena, Fabbrica dorgani Giuliano Colletti di Chiusa Sclafani,
Fratelli Cimino di Aragona, Arte Organaria Bovelacci di Ragusa).
.4 la Soprintendenza dei BB. CC. AA. R. S. nelleventualit
a rilasciare il Nulla Osta per cause di forze maggiori (vendita
forzata dellimmobile, occupazione dello stesso da parte di
estranei; incendio o atti dolosi, ecc.) alla Osl di Messina (o
ad altra ditta dorgani), priva di requisiti professionali, culturali ed artistici, atta allo smontaggio e rimontaggio dello
strumento musicale in oggetto.
Il sottoscritto dichiara altres, in autotutela, di avere appreso le suindicate circostanze, attraverso la testimonianza
diretta intercorsa con Mons. Gino Lo Galbo, parroco della
Basilica SS. Trinit la Magione di Palermo, al quale, le suore
dellistituto Sacro Cuore di Palermo, in precedenza si erano
rivolte, per donargli lantico strumento a canne, e alle quali era stato rilasciato il Nulla Osta dalla Soprintendenza di
44

Palermo, per lo smontaggio dello strumento, ad opera della Ditta accreditata lArtigiana Franco Oliveri di Acicatena
(CT), come si pu evincere dalla comprovante documentazione in copia allegata alla presente.
A tal proposito lassociazione Musicale Albert Schweitzer
di Palermo, presenter nei prossimi giorni, unistanza da
inoltrare alla Soprintendenza Regionale di Palermo e ai Beni
Culturali R. S., e per conoscenza allIstituto Sacro Cuore,
nella quale si palesa lintenzione della Schweitzer, a voler
smontare nella totale gratuit, lo strumento Cavaill-Coll,
con il supporto tecnico-professionale delle 4 ditte accreditate
dalla Regione Siciliana:
Artigiana Oliveri di Acicatena 335 8422683
Fabbrica dorgani Giuliano Colletti di Chiusa Sclafani 339
2472917
Fratelli Cimino di Aragona 339 7477006
Arte Organaria Bovelacci di Ragusa 333 1691083;
sollevando da ogni responsabilit le suore del Sacro Cuore.
Altres lAss. Schweitzer si prodigher nellintervento di
restauro, ovvero alla reperibilit del finanziamento per il recupero dello strumento.
Lorgano verrebbe di fatto ubicato nella sala del Conservatorio di Musica di Stato Vincenzo Bellini di Palermo, con il
consenso del nuovo direttore il Prof. Daniele Ficola; luogo
deputato ad ospitare unopera artistica di rilievo internazionale.
Lo strumento sarebbe cos valorizzato a pieno, sia per le
capacit artistiche che didattiche, divenendo anche un polo
di attrazione culturale per la citt di Palermo.
Le caratteristiche foniche e costruttive sarebbero depauperate se lo strumento venisse relegato ad accompagnamento
di semplici canti liturgici.
Il prossimo anno ricorre il 150 anniversario della morte
di Csar Franck, celebre musicista belga, naturalizzato fran45

cese, che visse lo splendore dellarte organaria di Aristide


Cavaill-Coll.
Palermo avrebbe cos la possibilit di inaugurare unattivit musicale organistica allinterno del prestigioso e storico
Conservatorio di Musica, attraverso lutilizzo del prezioso
organo ottocentesco.
Colgo loccasione per ringraziare il Nucleo dei carabinieri
per la tutela dei beni culturali di Palermo, nella speranza che
possa intervenire tempestivamente su questo gravissimo
atto di appropriazione illecita di un bene storico della Citt
di Palermo.
Alla presente si allegano
Statuto e atto costitutivo dellAssociazione
Rassegna stampa dellattivit svolta dal 1990 ad oggi
Copie di Nulla osta rilasciato alla precedente fabbrica dorgani
Palermo 09.03.2014

In Fede
Vincenzo Filippone

Presidente in carica

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Precedenti Nulla Osta per lo smontaggio


dello strumento del Sacro Cuore di Palermo

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Un altro caso Cavaill-Coll a Padova

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Intervento dellorganista
Prof. Francesco Finotti

Il caso Cavaill-Coll a Padova

La vicenda presenta molti aspetti comuni con quella che


seguo da diverso tempo qui a Padova. Da poco pi di cinque
anni sono consulente della Soprintendenza di Venezia (per
le province di Venezia terraferma, Padova, Treviso, Belluno)
per gli organi del XIX e XX secolo, la loro conservazione e
ripristino. In questa veste, mi sono trovato ad affrontare il
capitolo spinosissimo di un organo Cavaill-Coll presente a
Padova, presso lIstituto Sacro Cuore di Via Belzoni tenuto
dalle stesse suore di Palermo. Il locale chiesa dellIstituto
stato venduto dalle Suore allUniversit, lorgano ancora
allinterno delledificio in attesa di essere smontato e ricollocato, ma del tutto insuonabile. Allinizio, si prospettava una
vendita a Diocesi diversa, e per tale ragione su richiesta della
Commissione Diocesana dei Beni Culturali ed Ecclesiastici
di Padova la Soprintendente dellepoca Dottoressa Spiazzi
emise un decreto che stabiliva definitivamente che lo strumento sarebbe dovuto rimanere allinterno della Diocesi di
53

Padova. Da quel momento, le suore hanno cercato un acquirente in loco senza successo, io ho tentato di collocarlo presso qualche chiesa senza successo, siamo ancora in attesa di
una soluzione.
Da quanto mi risulta, questi due strumenti sono gli unici
Cavaill-Coll presenti sul territorio italiano, Palermo e Padova; forse (ma non ne sono certo) ne esiste un altro del quale
per non conosco il destino.

Io stesso mi sono recato assieme alla responsabile di zona


della Soprintendenza alcune volte presso lIstituto per prendere visione dello strumento, stendere una relazione, ipotizzare una ricollocazione. Sono trascorsi gi alcuni anni senza
novit, ma ritengo che entro la fine di questanno lo strumento debba essere forzatamente smontato in quanto lUniversit reclama i locali. Vedremo come si risolver.
Posso suggerire di interpellare direttamente il Soprintendente responsabile al fine di predisporre un decreto di tutela
del bene e leventuale suo reimpiego. Per quanto riguarda il
vostro strumento in dettaglio, praticamente simile a quello
di Padova, appartiene a quella serie di strumenti da salone
54

prodotti in serie, dei quali esiste un catalogo della ditta Cavaill-Coll, sprovvisto di registro di 16 al pedale. La destinazione domestica del tutto evidente, un reimpiego liturgico
pone come minimo il problema di una aggiunta cosiddetta
reversibile di una fila di canne di 16 (Bordone 16), cos
come ho avuto modo di illustrare alla mia Soprintendenza,
perch esso possa avere una probabilit di trovare nuova vita
ed essere utile al servizio liturgico. Naturalmente, si possono
sempre ipotizzare diverse destinazioni, tipo una scuola di
musica o una abitazione privata, per le quali si rendono necessarie opportune clausole di salvaguardia del manufatto.
Il libro delle opere teoriche di Cavaill-Coll una edizione
risalente al 1999, che avrebbe ora bisogno di qualche correzione e aggiornamento. Sono lieto possa interessarla e che gli
studenti e quanti fossero interessati lo possano avvicinare, vi
sono allinterno molte cose interessanti. Certamente ricordo
le serate di Trapani e San Martino delle Scale, in particolare
questultima dove vi sono ritornato per un concerto di inaugurazione dellorgano ristrutturato da Mascioni, molti anni
fa. Da quel momento non sono pi venuto in Sicilia e un po
mi dispiace, confesso.
Sperando esserle stato di una qualche utilit con le mie osservazioni, voglia gradire i pi cordiali saluti.

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Rassegna Stampa

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Gli organari siciliani

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Arte Organaria Bovelacci di Ragusa


(www.organibovelacci.it)

La ditta Arte Organaria nasce a Modica nel 1991 ad opera


di Antonio Bovelacci, unico allievo del Maestro Michele Polizzi jr, ultimo esponente dellomonima famiglia di organari
siciliani attivi dal 1864.
Sin dallinizio Antonio coadiuvato dal figlio Alessandro,
con cui opera nellantica e affascinante bottega di Modica
Alta, cos come voluto dal loro Maestro. Lattivit si svolge
anche in un nuovo laboratorio sito in Ragusa; la struttura
idonea ad ospitare visite guidate e dimostrazioni, con la
possibilit di visionare agevolmente le fasi lavorative di restauro e costruzione di nuovi organi.
LArte Organaria Bovelacci opera nel campo del recupero di pregevoli organi antichi nel pieno rispetto delle pi
aggiornate tecniche del restauro storico-filologico e sotto il
controllo degli Enti di tutela. La pi che ventennale attivit
maturata in questo settore annovera oltre sessanta restauri
di organi, appartenenti a varie epoche e scuole, realizzati in
tutta la Sicilia: dai piccoli e affascinanti strumenti settecenteschi ai brillanti organi ottocenteschi fino alle imponenti
opere del 900. Lattivit condotta da Antonio e Alessandro,
coadiuvati solo da pochi collaboratori di provata esperienza,
ha mantenuto nel tempo una dimensione strettamente artigianale che consente il diretto controllo di tutte le delicate
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fasi di lavorazione.

Canicattini B. (SR) Chiesa Santa Maria degli Angeli


Restauro del 2000

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Fratelli Cimino di Aragona


(www.fcpartiorganiacanne.it)

La F.C. - F.lli Cimino s.n.c. - nasce nel 1983 con i fondatori


Carmelo e Filippo, costruttori e restauratori di organi a canne. Essi hanno appreso larte organaria dal Maestro Organaro di una grande e conosciuta Casa Organara Italiana, ancora in attivit, che li ha formati e seguiti insegnando loro larte
nel rispetto delle tradizioni e la correttezza nelloperare. Dal
1994 la F.C. fa parte dellindotto dei produttori e fornitori su
commessa di parti e componenti finiti per costruttori di organi a canne, coinvolta a realizzare su commessa forniture di
registri di canne di legno di manuale e pedale, consolle mobili a due e tre manuali e tastiere e pedaliere AGO e BDO per
strumenti ad azionamento elettrico/elettronico e meccanico.

Filippo Cimino

Carmelo Cimino

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Giuseppe Calzolari

Da allora stato un crescendo di tipologie di prodotti con


richieste di realizzazioni e forniture di consolle meccaniche,
di somieri meccanici, di somieri elettrici, di mantici a lanterna e fluttuanti e di svariati sistemi ad aria quali borsette, borsini, manticetti, tremoli depressivi ecc. Nellanno 2000 lazienda opera un ampliamento trasferendo la fabbrica in un
nuovo edificio nellarea industriale strutturato ed adeguato
alle attivit da svolgere dotato di unampia superficie esterna
per il deposito e stoccaggio della materia prima. Nello stesso
anno la compagine sociale si allarga con lentrata del socio
Giuseppe Calzolari, gi valido collaboratore dellazienda
dal 1990, artigiano qualificato esperto nel settore costruzione di parti e componenti per strumenti a trazione elettrica ed
elettronica. Nel 2010 la F.C. decide di aumentare i settori dei
prodotti in catalogo da nove ad undici, presentandosi con un
sito web ed un catalogo rinnovato per far conoscere i propri
prodotti ai costruttori di organi a canne italiani ed europei.

Organo della Chiesa Madre di Marsala

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Fabbrica dorgani
Giuliano Colletti di Chiusa Sclafani
(www.giulianocolletti.it)

La Bottega Organaria di Giuliano Colletti restaura e realizza organi a canne da oltre 20 anni. Giuliano Colletti, titolare
nonch anima dellazienda, ha imparato il mestiere di organaro dal padre Michele, fondatore dellazienda, che inizi
lattivit negli anni 50.
Fin dallinfanzia, Giuliano, si appassiona allorgano ed al
suo mondo sonoro, dedicando il suo tempo libero ad imparare i segreti del mestiere. Dopo il diploma, nel 1994 partecipa ad un corso professionalizzante di Arte e Cultura
Organaria presso il Centro di Formazione Professionale di
Crema patrocinato dalla Regione Lombardia.
3 sono le attivit principali svolte dalla bottega:
73

- Il restauro rappresenta lattivit principale, ne sono esempio i diversi strumenti musicali che sono stati restaurati in
collaborazione e sotto lalta sorveglianza delle Soprintendenze. Lattivit di restauro viene preceduta da una ricerca
storica e documentale sullo strumento da restaurare, per il
quale vengono rigorosamente utilizzati materiali e tecniche
di lavorazioni uguali allepoca di costruzione.
- La costruzione dei nuovi organi musicali viene effettuata
ricercando il miglior compromesso tra produzione artigianale, modernit estetica e funzionale. Particolare cura viene
posta alleleganza di tutti i particolari che devono risultare
semplici nellutilizzo e nella comprensione, perch non dobbiamo dimenticare che lorgano viene usato non solo per luso liturgico ma anche per luso concertistico.
- La manutenzione ordinaria e straordinaria di tutti i tipi di
organi musicali rappresenta lattivit pi importante e vitale
per garantire la funzionalit e la durata nel tempo.

PALAZZO ADRIANO
S. Maria del Lume antico organo a canne Giuseppe Lugaro restauro 2012

74

Artigiana Organi di Franco Oliveri di Aci S. Antonio (CT)


(www.artigianaorgani.it)

Lattivit tecnico-scientifica, gli studi specialistici con indagini e ricerche storico-archivistiche, lo studio approfondito
del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio D.L.42/04, ex
art.10 L.06.07.02 nr.137 Modalit di applicazione Regione
Siciliana gli hanno permesso di raggiungere, oltre che una
pregevole abilit professionale, unottima competenza nella progettazione esecutiva del restauro di manufatti lignei e
metallici e conoscenza delle tecniche, materiali e metodologie del restauro e della conservazione degli organi antichi.
La professionalit e lalto livello di specializzazione raggiunto gli hanno permesso di conseguire, oltre che la Qualifica di
Conservatore e Restauratore di Beni Culturali di Interesse
StoricoArtistico, anche le seguenti Certificazioni di Qualit:UNIENISO9001/2000-Progettazione e Restauro di organi
a canne di interesse storicoartistico Settore EA 28A - UNIENISO9001/2000- Progettazione e Costruzione di organi a
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canne Settore EA 23B; - UNIENISO14001- Costruzione di organi a canne Settore EA 23B; lAttestazione di Qualificazione
Esecuzione Lavori Pubblici: Categoria OS2 Classifica II; la
Qualificazione Prestazione Progettazione e Costruzione: Categoria OS2 Classifica III, l Attestazione di Qualificazione
per Esecuzione Lavori Pubblici Categoria OS2 A/III. Ha al
suo attivo numerose pubblicazioni specialistiche, registrazioni e collaborazioni con Enti, Istituzioni, Universit e Associazioni: Teatro Massimo di PA, Musica Antica Antonio Il
Verso PA, Ist. Storia della Musica Universit di PA, Museo
della Cattedrale di Mdina, Malta, Istituto Italiano di Cultura
di Malta ed il MCR; Soprintendenze BCA di Sicilia, Istituto di Fisica E.R. Caianiello Universit di Salerno; Dipart.
Ingegneria Meccanica Universit Politecnica Marche, Dipar.
Ingegneria Universit di BO. Docente del Corso di Tecnica
Organaria c/o il Consorzio Universitario della Provincia di
Palermo nei Corsi di Formazione in Arte Organistica ed Organaria.

Giacomo Locatelli da Bergamo op. 162


Chiesa madre di Linguaglossa CT

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Salviamo un organo
Organo storico-monumentale
Chiesa di S. Maria degli Angeli
La Gancia di Palermo
(articolo del 2013 pubblicato nel 2015
su www.orgel-information.de
Dier orgel der Chiesa Gancia)

La cultura non una giacca firmata,


e finch la tratteremo cos, noi faremo subcultura.
La cultura dialettica

La Sicilia, (come in tutto il resto dItalia), ricca di organi a


canne storico-monumentali.
E per quanto la tradizione organaria siciliana sia debitrice
delle scuole del nord dItalia, pur tuttavia ha sviluppato forti
connotazioni originali, tanto da identificare qualit timbriche tipicamente siciliane, uniche in Europa.
Purtroppo tutta questa ricchezza non viene sufficientemente tutelata dalle istituzioni regionali, ovvero i Beni culturali e le Soprintendenze siciliane.
Chi scrive un organista, musicista, scrittore, che da oltre
trentanni si batte per la salvaguardia degli antichi storici organi e la divulgazione della musica organistica.
Recentemente, assieme allAssociazione musicale Albert
77

Schweitzer di Palermo, si cercato di salvare lunico Cavaill-Coll di Palermo, un piccolo strumento a due tastiere.
Nonostante la denuncia ai carabinieri del nucleo tutela beni
artistici, lo strumento stato vergognosamente smantellato,
con il benestare delle Soprintendenze di Palermo e Messina.
Questo il portato di una subcultura, stratificata da tanto
tempo nei palazzi siciliani.
Niente deve sorprendere in questa nostra isola delle meraviglie; pensate, limportante organo a 6 manuali del Duomo
di Monreale (la celebre Settimana di musica sacra), versa in
condizioni deplorevoli, tanto da aver fatto annullare da molti anni, il ciclo di concerti organistici.
A Cefal, allinterno del Duomo, i due organi gemelli cinquecenteschi, sono giacenti da ventanni, nella bottega Pinchi di Foligno, in attesa di una lunga trafila burocratica.
La stessa sorte capitata allo storico organo monumentale della Chiesa della Gancia di Palermo, che semplicemente,
non funziona.
Dopo anni di battaglie, attraverso la collaborazione di
eminenti organisti quali Jean Guillou, Johannes Skudlik,
Claudio Brizi; la collaborazione di organari quali Schmidt,
Pinchi, Ruffatti, assieme agli organari della Sicilia: a nulla
valso; dal che lo strumento oltre a non funzionare, viene di
giorno in giorno divorato dai tarli e dal cancro alle canne.
Nel 2005, lassociazione Albert Schweitzer di Palermo, di
cui io sono il fondatore, era riuscita ad effettuare minimi interventi di manutenzione, realizzati con i soldi dati in beneficenza, raccolti con la propaganda concertistica.
Nel 2010 un guasto al motore ha privato i mantici dellaria,
definitivamente. Lo strumento da diversi anni giace silente,
con una condizione precaria della facciata, gi fortemente
intaccata dai tarli, e un processo di decadimento del metallo
delle canne di facciata (stagno e piombo) che porter fra i tre
e i cinque anni, ad una fase di irreversibilit.
78

Per tale gravit, lAssociazione Musicale A. Schweitzer di


Palermo, ha coordinato un dibattito-concerto, il 26 gennaio
2013 alle ore 21 presso la Chiesa della Gancia di Palermo,
al fine di accendere un faro sullo strumento, (a detta degli
esperti, unico al mondo) nel tentativo di accelerare i lavori
di restauro.
Lo strumento costruito da Raffaele La Valle nel 1615, fu nel
1772 assemblato e ricostruito da Giacomo Andronico, il quale, riutilizz il materiale esistente del vecchio strumento. Le
innovazioni dellAndronico sono principalmente tre:
la facciata a tre campate, invece di cinque
lintonazione e accordatura del materiale esistente
separazione del blocco del ripieno in svariate file ed inserimento di registri flautati.
Alla fine degli anni 60, la ditta Tamburini di Crema, elettrific lo strumento, lasciando comunque invariate le caratteristiche foniche dellorgano La Valle-Andronico.
Dunque, si tratta di uno strumento rappresentativo di tre
epoche diverse, una sorta di crocevia dellarte organaria siciliana e italiana.
La rinomata fabbrica Pinchi di Foligno, ha prodotto un
opuscolo contenente un apparato storico e un preventivo di
restauro (con lesclusione della cassa lignea).
La fabbrica dorgani Pinchi, stata coinvolta, poich pi
volte chiamata a restaurare strumenti di Raffaele La Valle, in
Sicilia, per conto dei Beni culturali della Regione.
Altres si costituito un team di esperti (Paolo Springhetti organologo e organista, Claudio Brizi organologo e concertista, Johannes Skudlik organista e direttore artistico
dellEuropasorgelfestival di Monaco) al fine di intavolare un
discorso, non soltanto scientifico, ma anche di natura estetico-filosofica. Oltretutto, non sar semplice lintervento di
restauro di uno strumento, con alle spalle, stratificazioni storico-costruttive.
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I frati della Gancia, dopo aver presentato listanza di richiesta di contributo alla Regione Siciliana Beni Culturali
e Ambientali, e la richiesta di finanziamento al FEC (fondo
edificio di culti del Ministero degli Interni di Roma), si sono
visti negare i finanziamenti, per ragioni burocratiche poco
plausibili.
Di fatto lAssessore ai Beni culturali, ha finanziato nel 2013,
350.000 euro per il restauro di organi antichi della Sicilia,
escludendo limportante organo della Gancia, ridotto ormai
ai minimi termini.
La questione in realt dovrebbe riguardare il FEC (fondi
di edifici di culto) ovvero il Ministero degli interni di Roma,
poich il complesso della Gancia di fatto un bene FEC.
Naturalmente listanza di richiesta di contributo stata
inoltrata al Ministero, che con grande garbo ha risposto di
non poter finanziare il bene, per mancanza di fondi.
In Germania con molta probabilit, leggendo questo articolo, i cittadini si faranno una grassa risata.
Ma qui sta il vero problema dellItalia.
In Germania, quando i problemi non sono di competenza
del Governo, intervengono i privati o le banche, finanziando
totalmente il restauro di un bene artistico.
In Sicilia, e posso dire in Italia, lorgano a canne (funzionante o semi-funzionante) sembra relegato a semplici funzioni cultuali, con la differenza rispetto agli altri paese europei, che viene utilizzato per accompagnare canti in stile beat
anni 70 o musiche di Frisina.
La scuola organistica di Gabrieli, Frescobaldi, Scarlatti,
Bossi ecc, sembra scomparsa del tutto.
E se aggiungiamo la negligenza degli enti istituzionali
preposti alla diffusione della musica, che di fatto negano i
minimi contributi alle associazioni musicali, mi pare che il
quadro sia abbastanza desolante.
Quale allora potrebbe essere la strategia per annullare lef80

fetto di depauperamento?
.1 nominare nuovi funzionari dei beni culturali della Sicilia, preposti alla promozione e valorizzazione dei beni storici, dal momento che la funzione dei vecchi, sembra essere
inutile;
.2 cos pure nuovi funzionari delle Soprintendenze siciliane, pi attenti al patrimonio artistico, in considerazione del
fatto che gli organi dellisola vengono ancora oggi smontati,
distrutti e rubati impunemente;
.3 nominare allinterno degli enti su indicati, solo esperti
del settore organario e nominare di volta in volta una commissione super partes per vagliare i singoli casi e le strategie
di restauro.
.4 Le istituzioni ecclesiastiche devono creare il posto di organista nei principali luoghi di culto, con regolare stipendio, s da poter incentivare la cultura organistica, attraverso
i concerti.
Questa unautentica Weltanschauung.
Altrimenti la Sicilia non cambier mai.
Quando stato depredato lorgano Cavaill-Coll di Palermo (attualmente imballato dentro casse di legno, e depositato, sembra, a Messina) ho scritto al Presidente della Regione,
lonorevole Crocetta, che naturalmente non ha mai risposto.
Segno di negligenza o distrazione?

81

Sono costretto a citare un valente collega, il M Diego Cannizzaro, il quale ha dato una esauriente risposta: Non gliene
frega niente a nessuno.
Per quanto qualunquistica sia laffermazione, presumibilmente veritiera.
Ma io credo che la vita di ognuno di noi, sia di impegnarci
socialmente.
Altrimenti non vivremo la vita, ma ci lasceremo vivere passivamente dagli eventi.
Ecco perch la mafia, la subcultura, il qualunquismo.
Perch facciamo finta di niente e lasciamo che tutto scorra.
Abbiamo una ricchezza storica, che per non ha pi voce.
Il futuro ci riserva tecnologie mediatiche sempre pi allavanguardia.
Ma nella gioia del presente che noi possiamo vivere veramente.
Ecco perch dobbiamo cambiare ora e non domani.
Il fallimento di una cultura e di una societ sta proprio qui:
lorgano a canne il crogiolo di unarte millenaria; crocevia
dei mestieri.
Lasciare allabbandono capolavori di tal fatta, significa
troncare il passato e consegnare ai posteri un futuro senza
ANIMA.
Franco Vito Gaiezza

82

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