Académique Documents
Professionnel Documents
Culture Documents
Programma di studio
a.a. 2014/15 prof. Mario Pagotto
Esame
Prova scritta con quesiti con risposta aperta e chiusa sugli argomenti trattati, comprendenti brevi prove di
trascrizione di notazione trasposta, di suoni armonici e in generale sul tipo delle esercitazioni svolte
all'interno del corso.
Bibliografia consigliata
Dispensa
CASELLA A., MORTARI V. La tecnica dell'orchestra contemporanea. SuviniZerboni, Milano.
ADLER S. Lo studio dell'orchestrazione. Edt, Torino.
JACHINO C. Gli strumenti dell'orchestra. Curci, Milano.
PISTON W. Orchestration. Victor Golland, London
Soprano - Wikipedia
27/02/13 16.11
Soprano
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Soprano
Mezzosoprano
Contralto
Tenore
Baritono
Basso
Tipologie di soprano
Oggi si distinguono le seguenti tipologie fondamentali:
Soprano leggero, di coloratura o d'agilit (dal re centrale al fa sovracuto, re3 - fa5):
http://it.wikipedia.org/wiki/Soprano
Pagina 1 di 4
Soprano - Wikipedia
27/02/13 16.11
voce dolce, chiara, di volume limitato ma molto duttile e agile; spazia nella zona acuta e
sovracuta ed dotato di capacit virtuosistiche.
Soprano lirico (dal do centrale al re bemolle sovracuto, do3 - re5): voce calda, piena,
ricca e graziosa; spazia dalla zona centrale a quella acuta ed adatto a una vocalit legata e
cantabile.
Soprano drammatico (dal la grave al do sovracuto, la2 - do5): voce ricca, piena, di timbro
scuro e intenso volume; spazia nella zona centrale ed portato agli accenti forti e
drammatici.
Sopranista: Il termine indicava i cantanti castrati che cantavano nel registro del soprano.
Oggigiorno indica invece un uomo integro dall'estensione molto pi ampia rispetto a un
comune controtenore. I caratteri generali di questa voce molto rara sono la peculiarit del
timbro, il volume, la sonorit e la grande agilit; spazia dalla zona centrale a quella sovracuta
(solitamente fino al do sovracuto) anche se le incursioni verso la zona grave non mancano.
L'estensione tipica e pi diffusa nel repertorio per voce di sopranista comunque
riscontrabile in linea di massima nel tratto la grave fino al do sovracuto, la2 - do5.
Varianti di soprano
Nel corso dell'evoluzione del melodramma, la mescolanza di queste tipologie e l'affermarsi di
nuove tendenze hanno dato luogo ad ulteriori sottocategorie:
Soprano soubrette
Soprano lirico-leggero
Soprano lirico-drammatico (o lirico-spinto)
Soprano drammatico d'agilit
Soprano Falcon
Soprano wagneriano
Soprano leggero
Astrifiammante, La regina della notte (Il flauto magico, Wolfgang Amadeus Mozart)
Olympia (I racconti di Hoffmann, Jacques Offenbach)
Adina (L'elisir d'amore, Gaetano Donizetti)
Lucia (Lucia di Lammermoor, Gaetano Donizetti)
Amina (La sonnambula, Vincenzo Bellini)
Lakm (Lakm, Lo Delibes)
Gilda (Rigoletto, Giuseppe Verdi)
Violetta (La traviata, Giuseppe Verdi)
Oscar (Un ballo in maschera, Giuseppe Verdi)
http://it.wikipedia.org/wiki/Soprano
Pagina 2 di 4
Soprano - Wikipedia
27/02/13 16.11
Soprano lirico
Cio-Cio-San (Madama Butterfly, Giacomo Puccini)
Glauce (Medea, Luigi Cherubini)
Li (Turandot, Giacomo Puccini)
Micala (Carmen, Georges Bizet)
Mim (La bohme, Giacomo Puccini)
La Contessa (Le nozze di Figaro, Wolfgang Amadeus Mozart)
Pamina (Il flauto magico, Wolfgang Amadeus Mozart)
Soprano drammatico
Medea (Medea, Luigi Cherubini)
Leonora (La forza del destino, Giuseppe Verdi)
Abigaille (Nabucco, Giuseppe Verdi)
Gioconda (La Gioconda, Amilcare Ponchielli)
Santuzza (Cavalleria rusticana, Pietro Mascagni)
Tosca (Tosca, Giacomo Puccini)
Turandot (Turandot, Giacomo Puccini)
Angelica (Suor Angelica, Giacomo Puccini)
Sopranista
Nerone (L'incoronazione di Poppea, Claudio Monteverdi)
Serse (Serse, Georg Friedrich Hndel)
Sesto (Giulio Cesare, Georg Friedrich Hndel)
Anastasio (Giustino, Antonio Vivaldi)
Ottone (Griselda, Antonio Vivaldi)
Idaspe (Bajazet, Antonio Vivaldi)
Chiave musicale
La chiave di soprano la chiave di do collocata sulla prima linea inferiore del pentagramma,
usata esclusivamente in sede scolastica.
Strumenti musicali
In una famiglia strumentale, il termine distingue il tipo la cui estensione simile a quella del
registro di soprano (ad es. sassofono soprano), approssimativamente dal la grave al re sovracuto.
Bibliografia
Serena Guarracino. La primadonna all'Opera, Tangram Edizioni Scientifiche Trento, 2010
ISBN 9788864580135
Voci correlate
http://it.wikipedia.org/wiki/Soprano
Pagina 3 di 4
Soprano - Wikipedia
27/02/13 16.11
Baritono
Basso
Cantante
Contralto
Mezzosoprano
Sopranista
Soprano sfogato
Tenore
Altri progetti
Commons (//commons.wikimedia.org/wiki/Pagina_principale?uselang=it)
contiene immagini o altri file su Soprano
(//commons.wikimedia.org/wiki/Category:Soprano_vocalists?uselang=it)
Portale Musica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di musica
Categoria: Registri vocali
Questa pagina stata modificata per l'ultima volta il 24 gen 2013 alle 16:56.
Il testo disponibile secondo la licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso
modo; possono applicarsi condizioni ulteriori. Vedi le Condizioni d'uso per i dettagli.
Wikipedia un marchio registrato della Wikimedia Foundation, Inc.
http://it.wikipedia.org/wiki/Soprano
Pagina 4 di 4
Contralto - Wikipedia
27/02/13 16.14
Contralto
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
In musica, il termine contralto designa sia la pi grave delle voci femminili, sia la cantante che la possiede,
sia il suo registro peculiare. In altri tempi, lo stesso termine veniva usato, in alternativa a quello di
contraltista, per indicare il cantante castrato che cantava nel medesimo registro.
Indice
1 Caratteri generali
2 Le origini
3 Il contralto e l'opera: l'et barocca
3.1 La nutrice comica
3.2 Il grande repertorio barocco
3.3 Il bas-dessus
4 Il contralto e l'opera: il periodo aureo
4.1 Caratteri del contralto rossiniano
4.2 I grandi contralti dell'Ottocento
5 L'eclissi del contralto
6 Terminologia
6.1 Voce maschile
6.2 Chiave musicale
6.3 Strumenti musicali
7 Note
8 Bibliografia
9 Voci correlate
10 Altri progetti
Soprano
Mezzosoprano
Contralto
Tenore
Caratteri generali
Tipologia vocale molto rara, il contralto ha subito, dal Seicento a met dell'Ottocento, molti mutamenti, sia
dal punto di vista dell'estensione che della tessitura. Secondo il pi autorevole didatta dell'Ottocento, Manuel
Baritono
Garca figlio, la normale estensione del contralto operistico convenzionalmente da individuarsi nelle due
ottave abbondanti, comprese tra il fa2 e il sol4,[1] ma tale estensione ha carattere puramente indicativo, non
mancando certamente le incursioni sia verso la zona pi acuta del pentagramma, sia, soprattutto in epoca
barocca, verso quella pi grave. Caso clamoroso fu quello del Farinelli, pur di solito indicato come soprano: in
un'aria di tempesta del Medo ("Navigante che non spera"), "un Andante scritto in tessitura da contralto
Basso
profondissimo", Leonardo Vinci, dopo aver collocato, cosa del tutto eccezionale, la coloratura tutta nella
prima ottava (fa2-fa3), port poi la voce del celeberrimo castrato addirittura al do2, nota tenebrosa per una
voce bianca.[2] In ogni caso, la massima sonorit per una voce di contralto[3] stata fissata da alcuni teorici del nostro secolo [4] nell'ottava do3-do4, ma si
ritiene che, in precedenza, la zona pi sonora potesse essere il la2-la3 (o si2-si3).[1]
Le origini
Il termine "contralto" deriva dalla formula, "contratenor altus", usata dalla polifonia del XV secolo per indicare, nelle partiture a quattro voci, la parte che si
collocava tra il tenor ed il discantus (o superius, o, in termini moderni, soprano). La formula fu poi abbreviata nel Cinquecento in "contr'alto", o anche
semplicemente "alto",[5] e ha dato quindi origine alla terminologia usata in epoca moderna in tutte le lingue europee: il termine "contralto" (sia pur con
piccole variazioni vocaliche) restato in uso soprattutto nelle lingue neolatine (anche in francese, dove ha sostituito il termine antico di bas-dessus), in greco
ed in quasi tutte le lingue slave; il termine "alt" si invece affermato generalmente nell'ambito delle lingue germaniche; nell'inglese moderno si riscontrano sia
"contralto", che "alto", il primo peraltro riferito di solito a cantanti di sesso femminile, il secondo ai maschi.[6]
Siccome alle donne era vietato levare la voce nelle chiese secondo il dettame paolino della Prima lettera ai Corinzi (Mulieres in ecclesiis taceant, XIV, 34),
le parti di contralto delle composizioni polifoniche, cos come quelle di soprano, furono inizialmente "affidate o ai ragazzi cantori o a uomini che imitavano
artificialmente il suono della voce femminile (falsettisti artificiali, oggi detti controtenori)", finch verso la met del XVI secolo iniziarono ad apparire al loro
fianco anche le prime voci dei castrati. Tenuto conto che "i ragazzi davano scarso affidamento e, per di pi, diventavano inutilizzabili allorch, alle soglie
dell'adolescenza, subentrava la < muta >",[7] e che "i falsettisti artificiali, da parte loro, emettevano spesso suoni sgradevoli",[8] i castrati ebbero facile partita,
sostituendo completamente i falsettisti nella Cappella Pontificia, all'inizio limitatamente alle parti, per i primi pi ardue, di soprano, e verso la fine del
Seicento anche come contraltisti. L'affermazione dei castrati fuori dall'ambito sacro fu poi anche agevolata dal divieto che era stato imposto da Sisto V alle
donne, nel 1588, di mostrarsi sul palcoscenico in tutto lo Stato Pontificio.[9]
I falsettisti, sotto il nome di "altos", rimasero invece pienamente in uso nei cori anglicani delle cattedrali di Canterbury e di San Paolo a Londra,[10] ed anche
nella musica corale profana britannica (nel genere detto del glee)[11], ma non acquistarono mai alcun ruolo maggiore in ambito teatrale[12], almeno fino alla
seconda met del XX secolo.[10]
http://it.wikipedia.org/wiki/Contralto
Pagina 1 di 11
Contralto - Wikipedia
27/02/13 16.14
"suoni bradi, aperti, cavernosi e poitrins"[14] e a cui veniva riservata esclusivamente una scrittura musicale sillabica o semisillabica, e comunque priva di
ornamentazioni (se non a scopo parodistico). L'eccezione fu rappresentata dalla progenitrice di questa tipologia di ruoli, l'Arnalta de L'incoronazione di
Poppea di Monteverdi, che costituisce un personaggio vero, e non una semplice macchietta, ed alla quale affidata "una delle pi belle arie di sonno che
mai sia stata scritta, la celebre Oblivion soave".[15]
Agli inizi del nuovo secolo, "il contralto come vecchiaccia comica divent una figura di repertorio nelle opere di Alessandro Scarlatti", affiancandosi di norma
al basso buffo: la popolarit dei duetti tra le due figure era tale che Scarlatti ne introdusse spesso tre o quattro in una sola opera. Il celebrato contralto
[Santa][16] Marchesini costru la sua carriera su questa tipologia di personaggi e Scarlatti compose per lei diverse parti. Il contralto comico inizi, tuttavia, a
scomparire ..., quando, con l'avvento dell'intermezzo e dell'opera buffa, il basso cominci ad essere di regola accoppiato a un soprano che interpretava la parte
della giovane impertinente.[5]
Intanto per il contralto si era anche affacciato, prepotentemente, alle grandi parti serie, interpretando, in condizioni
di crescente parit con il soprano, sia ruoli di amorosa e di antagonista, sia, in travesti, parti di amoroso, antagonista
e caratterista.[1] "Il primo contralto serio di gran fama" fu Francesca Vanini Boschi, cantante di notevole talento,
che aveva aperto la sua carriera nel 1690 in opere di Carlo Francesco Pollarolo e di Antonio Lotti, e per la quale
Hndel compose le parti di Ottone nell'Agrippina e di Goffredo nel Rinaldo, con frequenti passaggi di agilit e su
un'estensione vocale che va dal la2 al mi4.[13] "Alla Vanini segu Antonia Margherita Merighi, bolognese, di
bell'aspetto e buona attrice. Debutt intorno al 1715 e i suoi autori furono principalmente Vivaldi, Porpora, Vinci e
Hndel, che la scrittur all'Haymarket di Londra dal 1729 al 1731 e poi nella stagione 1737-38. In due parti scritte da
Hndel per la Merighi[17] - presentata a Londra come deep contralto, ossia contralto profondo - la nota pi grave
il la sotto il rigo, la pi acuta il mi in quarto spazio e, eccezionalmente, il fa sul quinto rigo. La tessitura equivale a
quella usata per la Vanini e grava soprattutto nella zona do sotto il rigo - do in terzo spazio. Una tessitura, dunque,
piuttosto bassa rispetto a quelle dei contralti dell'Ottocento".[13] All'epoca di Hndel, comunque, il contralto donna
era ormai entrato a far parte di diritto delle compagnie di opera italiana, e lo stesso compositore sassone ne fece
largamente uso, soprattutto in parti di contorno (sia femminili che in travesti), spesso comunque non prive di
notevole spessore musicale e drammatico: valgano ad esempio il personaggio di Cornelia nel Giulio Cesare,
interpretato dalla cantante inglese (formatasi per in Italia) Anastasia Robinson, o quello di Polinesso nell'Ariodante,
creato invece da Maria Caterina Negri, una dei tanti interpreti provenienti dalla Penisola ed ingaggiati per i teatri
londinesi da Hndel o dai suoi concorrenti.[5]
Il bas-dessus
Durante tutto il grande periodo barocco e, in genere nell'opera settecentesca, "la voce di contralto fu virtualmente sconosciuta in Francia"; infatti, da una
parte, il bas-dessus (letteralmente: basso-soprano) francese, dal punto di vista sia dell'estensione che della qualit timbrica, piuttosto riferibile al
mezzosoprano che non al contralto; dall'altra, comunque, le cantanti designate come bas-dessus, e quindi i ruoli solistici scritti per tale tipologia vocale,
http://it.wikipedia.org/wiki/Contralto
Pagina 2 di 11
Contralto - Wikipedia
27/02/13 16.14
furono estremamente rari. Si ricordano una certa Mademoiselle Gondr, creatrice del ruolo di contorno di Myrrhine ne Les festes de
l'Hymen e de l'Amour di Rameau, lodata a suo tempo da Rousseau perch in possesso di "una gran bella voce di bas-dessus"
(Dictionnaire de Musique, 1768),[23] e soprattutto la leggendaria Mademoiselle Maupin, al secolo Julie d'Aubigny, cantante e
spadaccina, mangiatrice di uomini (e di donne), per la quale Andr Campra scrisse quella che ritenuta la prima parte solistica per
bas-dessus dell'opera francese, il ruolo di Clorinda nel Tancrde del 1702, anche se, per la verit, la parte non scende mai sotto il
re3.[24]
In effetti, come avrebbe ricordato a met dell'Ottocento Hector Berlioz,[25] si era ingenerata in Francia, soprattutto nell'ambiente
dell'Opra, la convinzione secolare che il paese non partorisse, per chiss quale motivo, contralti; e quindi, praticamente tutte le
parti femminili del melodramma barocco e settecentesco francese sono ascritte al registro di soprano anche quando sono composte
in comode tessiture da mezzosoprano. E questo vero sia per il Seicento e per i primi anni del Settecento (cos come, del resto, per
l'opera italiana coeva), sia anche per il periodo successivo: le grandi eroine parigine di Gluck, le due Ifigenie, ma anche Armida e
Alceste, sono state interpretate, in epoca moderna, quasi indifferentemente da soprani e da mezzosoprani. Contemporaneamente,
nei cori, la parte altrove riservata ai contralti era in Francia eseguita dalla voce maschile, "stridula e forzata" secondo Berlioz, delle
hautes-contre, ci che costrinse lo stesso Gluck a scompaginare le parti di contralto dei cori delle opere italiane che andava
trascrivendo per il teatro francese, onde adeguarle a tale tipologia vocale.[26]
Mademoiselle Maupin
de l'Opra
Collezione Michel
Hennin - Bibliothque
nationale de France
Pagina 3 di 11
Contralto - Wikipedia
27/02/13 16.14
Il virtuosismo della scrittura rossiniana per il contralto si esplica mediante l'adozione di tutte le forme melismatiche
allora note, comprese le lunghe e complesse volate o roulades che portano fulmineamente la voce, in ascesa, anche al
si4 e, nel ritorno, al sol2. Di massima sono evitate le formule pi tipiche delle voci acute (come i picchettati e le scale
ascendenti cromatiche), mentre compaiono schemi virtuosistici pi adatti alle voci gravi, come i grandi sbalzi in
discesa da una nota acuta a una grave e, in qualche caso, l'agilit martellata, in cui ogni nota fortemente accentata.
Nella vocalit spianata, invece, Rossini mette a partito soprattutto la pateticit alla quale poteva giungere, specie
nella zona centrale, una voce sonora e vellutata.[1]
Pagina 4 di 11
Contralto - Wikipedia
27/02/13 16.14
forse ancora presto per dire se tale rinnovato interesse possa costituire l'apertura di un nuovo ricorso nella storia ormai plurisecolare del canto lirico.
http://it.wikipedia.org/wiki/Contralto
Pagina 5 di 11
Contralto - Wikipedia
27/02/13 16.14
Terminologia
Il termine "contralto" viene anche utilizzato con significati ed in ambiti diversi, rispetto a quelli trattati nella presente voce.
Voce maschile
Per l'impiego della voce maschile nel registro di contralto, si vedano le voci Contraltista e Castrato.
Chiave musicale
La chiave di contralto la chiave di do collocata sulla terza linea del pentagramma, usata in sede scolastica o nelle parti di viola.
Strumenti musicali
In una famiglia strumentale, il termine distingue il taglio di strumento la cui estensione simile a quella del registro di contralto vocale (ad es. sassofono
contralto) o che si trova compreso tra il taglio di soprano e quello di tenore della rispettiva famiglia (ad es. flauto dolce contralto). Talvolta la nomenclatura
degli strumenti contralti differisce da questo schema per motivi storici: si veda ad esempio la viola (contralto della famiglia degli archi), il corno inglese
(contralto dell'oboe) o il corno di bassetto (molto simile al clarinetto contralto).
Note
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
19.
20.
21.
22.
23.
24.
25.
26.
27.
28.
29.
30.
31.
32.
33.
34.
http://it.wikipedia.org/wiki/Contralto
Pagina 6 di 11
Contralto - Wikipedia
27/02/13 16.14
35. ^ Meno, in verit, per il suo timbro di voce (Elisabeth Forbes, Malanotte, Adelaide, in Stanley Sadie, op. cit., III, p. 163).
36. ^ Elisabeth Forbes, Mariani, Luciano, in Stanley Sadie, op. cit., III, p. 213. Secondo Lord Mount-Edgcumbe, la Mariani rivaleggiava con la Pisaroni in voce, canto e
bruttezza, come lei interpretando solo personaggi maschili. Nelle due prime qualit le era sicuramente inferiore, nella terza risultava difficile da stabilire a chi si dovesse dare
la palma (The Earl of Mount-Edgcumbe, Musical reminiscences, containing an account of the Italian opera in England from 1773, quarta edizione, Londra/Richmond,
Andrews/Wall, 1834, p. 209; accessibile gratuitamente on-line in books.google (http://books.google.it/books?id=hoZMAAAAMAAJ&printsec=frontcover&dq=MountEdgcumbe+Musical+reminiscences:+containing+an+account+of+the+Italian+opera+in+England&hl=it&sa=X&ei=NetET93hC8Gigb17JWfAg&ved=0CEYQ6AEwAw#v=onepage&q&f=false) ).
37. ^ La nota pi bassa mai richiesta da Rossini a un contralto (Celletti, Storia, p. 161).
38. ^ La Pisaroni fu tra l'altro abbastanza estranea al repertorio comico, che si limit sostanzialmente, nel suo caso, ad Isabella de L'italiana in Algeri e a Fidalma de Il
matrimonio segreto.
39. ^ Franois-Henri-Joseph Castil-Blaze, critico e librettista francese.
40. ^ Celletti, La grana, capitolo: Requiem per il contralto, pp. 236 e segg. La descrizione che Celletti riporta delle caratteristiche vocali 'doppie' della Pisaroni, corrisponde in
pieno a quella "bipolarit timbrica" che, secondo Beghelli e Talmelli, caratterizz il fenomeno ottocentesco del "contralto sopranile" a cui si gi fatto in precedenza
riferimento (Ermafrodite armoniche, passim).
41. ^ Lo stesso ruolo in travesti di Isolier nel Conte Ory l'unica grande parte per mezzosoprano composta da Rossini (Celletti, Storia, pp. 161-162).
42. ^ La sorella minore Teresa, soprano, fu la prima interprete del personaggio di Gilda nel Rigoletto di Verdi, l'altra sorella Giuseppina fu un contralto di una certa fama
internazionale negli anni quaranta, la nipote Teresina rimasta famosa come anticipatrice della tipologia del soprano drammatico affermatasi con il verismo e come moglie di
Amilcare Ponchielli (Elisabeth Forbes, Brambilla, in Stanley Sadie, op. cit., I, p. 581; Caruselli, ad nomina, I, p. 183).
43. ^ Elisabeth Forbes, Brambilla, (1) Marietta Brambilla, in Stanley Sadie, op. cit., I, p. 581.
44. ^ Rodolfo Celletti, Fabbri, Guerrina, in Le grandi voci. Dizionario critico-biografico dei cantanti. Con discografia operistica (Direttore: Rodolfo Celletti), Roma, Istituto per
la Collaborazione Culturale, 1964 (ristampa anastatica: Milano, Garzanti, 2001, p. 261).
45. ^ Beghelli/Talmelli, pp. 29-30
46. ^ L'acutezza del giudizio dell'anziana cantante, del resto interprete entusiasta di quella Petite Messe Solennelle che stata spesso considerata come l'opera pi avveniristica di
Rossini, non pu che colpire: a distanza di circa un secolo della redazione della nota, mentre gran parte della musica di tanti contemporanei era (e continua ad essere) caduta
sostanzialmente nel dimenticatoio, si invece iniziata quella clamorosa renaissance che ha riportato a nuova vita la musica rossiniana, giustificandone la definizione di
"musica dell'avvenire", e che ha dato luogo ad una rifioritura di interpreti di quel belcanto di cui l'Alboni lamentava appunto il tramonto.
47. ^ In effetti, secondo la testimonianza della stessa cantante (di cui non c' motivo di dubitare), il fa basso veniva talvolta da lei raggiunto, ma esclusivamente durante gli
esercizi, cos come il re e il mi acuto: "in pubblico non mi sono che permesso il sol basso e il do acuto" (Pougin, 2001, p. 96).
48. ^ Secondo il racconto fattone dall'Alboni, il primo impatto parve disastroso: Rossini, all'epoca nervoso e depresso, cacci la bimba dicendo che urlava come una vinaia, ma,
dopo lo scatto, procurato probabilmente dalla imperizia della piccola nella gestione della voce, confess alla "signorina Plissier" (allora sua convivente, e poi futura moglie)
che aveva "udito or ora la pi bella voce di contralto che [avesse] mai sentito nella [sua] vita", e la fece ovviamente ammettere, con un trattamento didattico particolare, nella
scuola. Del resto Rossini non fu mai prodigo di aperti elogi sul canto dell'Alboni, che per ebbe modo di ricordare: "A dire il vero Rossini, anche nei giorni della sua vecchiaia
non ha mai fatto complimenti sul mio canto. Ma egli mi ha sempre mostrato il pi grande rispetto ed io non avevo bisogno dei suoi elogi per sapere quale fosse il suo giudizio
su di me [...] E molto pi tardi, a Parigi, quando egli dava le sue serate alla Chausse d'Antin, ... egli non concedeva ad alcuno, quando cantavo alla sua presenza, di
accompagnarmi al piano, e quando glielo facevo notare egli rispondeva vivacemente: Io accompagno solo l'Alboni. Ecco come egli mostrava la sua deferenza nei confronti
della sua antica allieva del Liceo" (Pougin, pp.23-25).
49. ^ La salma, fra l'altro, venne provvisoriamente tumulata nella tomba di famiglia dell'Alboni (Pougin, p. 110, nota 66).
50. ^ Pougin, passim.
51. ^ Caruselli, I, voce: "contralto", p. 297. L'eccezione pi importante pu essere considerata la tradizione rimasta viva nell'opera russa fino al Novecento, di affidare al contralto
anche ruoli di giovinetta, dalla Olga dell'Eugenio Onieghin di "ajkovskij, alla principessa Clarissa de L'amore delle tre melarance di Prokof'ev, a Sonyetka della Lady Macbeth
del Distretto di Mcensk di !ostakovi# (Owen Jander, J.B. Steane, Elisabeth Forbes, Contralto, in Stanley Sadie, op. cit., I, p. 935).
52. ^ Lettera di Guglielmo Brenna (segretario del Teatro La Fenice) a Carlo Marzari, 25 aprile 1852, in Marcello Conati, La bottega della musica: Verdi e la Fenice, Milano, Il
Saggiatore, 1983, pp. 285-286 (citata in Beghelli/Talmelli, p. 25). Ed in effetti l'unica vera opera confezionata appositamente per l'Alboni da grandi autori, la Zerline ou La
corbeille d'oranges, di Scribe e Auber (1851), si risolse in un sostanziale fiasco sia sulla piazza parigina che su quella londinese e fu quasi subito lasciata definitivamente cadere
(Pougin, 2001, pp. 72-73).
53. ^ Piero Mioli, con riferimento alla carriera di Marietta Alboni, qualifica come contraltile anche il ruolo di Maddalena nel Rigoletto (Una piccola Maria per un grande
contralto (http://www.coroalboni.it/Marietta%20Alboni.htm) , presentazione della conferenza Marietta Alboni (1826-1894) la vita, la carriera e l'arte, Cesena, 29 aprile
2006).
54. ^ Secondo Beghelli e Talmelli, invece, anche la Viardot appartenne probabilmente a quella categoria di "contralti sopranili", cui si fatto riferimento in precedenza
(Ermafrodite armoniche, capitolo 7: Pauline Viardot, pp. 45-50).
55. ^ "Vera forza della natura, Marie-Nicole Lemieux canta con un'autentica voce di contralto e con un talento non comune per passare da Vivaldi a Schumann" (Pablo Galonce,
Le Monde de la musique - Febbraio 2009). Cfr. anche: Joseph So, Quebec Contralto Marie-Nicole Lemieux Makes a Brilliant Ontario Debut
(http://www.scena.org/columns/reviews/010730-JS-Lemieux.html) , La Scena Musicale, 30 luglio 2001.
56. ^ "Al debutto alla Houston Grand Opera era il contralto Sonia Prina nei panni di Amastre. La Signora Prina ha cantato con una coloratura assolutamente perfetta e con una
voce di contralto meravigliosamente calda" (Jake Johansen, Opera Review: Xerxes (http://www.examiner.com/opera-in-houston/opera-review-xerxes) , examiner.com, 2
maggio 2010). Oppure: "In grandissima forma ... Sonia Prina, impressionante per autorit e credibilit nel suo Ottone dalle belle note gravi da contralto" (Opra Magazine ottobre 2010, citata in Le magazine de l'opra baroque (http://operabaroque.fr/Cadre_baroque.htm) , pagina Ottone in villa).
57. ^ Beghelli/Talmelli, pp. 183-186. Secondo la testimonianza personale di padre Talmelli anche Lucia Valentini Terrani considerava s stessa un contralto (p. 139, nota n. 2).
Bibliografia
Marco Beghelli e Raffaele Talmelli, Ermafrodite armoniche. Il contralto nell'Ottocento, Varese, Zecchini, 2011. ISBN 978-88-6540-011-1
Salvatore Caruselli (a cura di), Grande enciclopedia della musica lirica, Roma, Longanesi & C. Periodici
Rodolfo Celletti, La grana della voce. Opere, direttori e cantanti, 2 edizione, Roma, Baldini & Castoldi, 2000. ISBN 88-80-89-781-0
Rodolfo Celletti, Storia del belcanto, Discanto Edizioni, Fiesole, 1983
Arthur Pougin, Marietta Alboni, Parigi, Plon-Nourrit & Cie., 1912 (edizione italiana, tradotta da Michele Massarelli, con aggiunte di Lelio Burgini al testo
originale: Cesena, Societ Editrice Il Ponte Vecchio, 2001. ISBN 88-8312-178-3)
Stanley Sadie (a cura di), The New Grove Dictionary of Opera, New York, Grove (Oxford University Press), 1997. ISBN 978-0-19-522186-2
Voci correlate
Baritono
Basso (voce)
Canto (musica)
Chiave di do (o chiave di contralto)
Contraltista
Mezzosoprano
Soprano
Tenore
Altri progetti
Commons (//commons.wikimedia.org/wiki/Pagina_principale?uselang=it) contiene immagini o altri file su Contralto
(//commons.wikimedia.org/wiki/Category:Contraltos?uselang=it)
http://it.wikipedia.org/wiki/Contralto
Pagina 7 di 11
Contralto - Wikipedia
27/02/13 16.14
http://it.wikipedia.org/wiki/Contralto
Pagina 8 di 11
Tenore - Wikipedia
27/02/13 16.07
Tenore
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Soprano
Mezzosoprano
Contralto
Tenore
Baritono
Basso
Caratteri generali
http://it.wikipedia.org/wiki/Tenore
Pagina 1 di 6
Tenore - Wikipedia
27/02/13 16.07
Il nome "tenore" viene dal verbo latino teneo, che significa "mantenere, far durare".
Nella musica medievale colta occidentale, il termine tenor non designava un registro vocale, bens
la parte fondamentale nelle composizioni polifoniche (cantus firmus). Questa parte ha usualmente
un'estensione limitata (compatibile tanto con una voce di tenore quanto con una di baritono,
secondo la classificazione odierna); a questa parte si aggiungono una o due voci, indicate come
contratenor, che hanno in genere un'estensione decisamente pi ampia, talora verso il basso
(contratenor bassus) ma pi frequentemente verso l'alto (contratenor altus, poi abbreviato in
contra o in altus, da cui i termini moderni di contralto e controtenore[3]). Le parti di contratenor
nella polifonia dei secoli XIV e XV richiedono estensioni varie, che possono andare dall'attuale
baritono fino all'attuale contralto (anche in questo caso erano per destinate a voci maschili, che
dovevano far uso sia del registro di petto che di quello di falsetto).
Nelle armonie a quattro voci tipiche dei corali, dal XVI secolo in avanti, la voce del tenore la
seconda a partire dal basso: seguono verso l'alto le voci femminili di contralto e di soprano.
Nel nuovo genere barocco del melodramma, al tenore, che manteneva comunque caratteristiche
sostanzialmente baritonaleggianti, vennero in Italia assegnate parti di antagonista rispetto alla
voce del castrato, oltrech, soprattutto nelle seconda met del Seicento, parti secondarie di
caratterista, anche grottesche, come ruoli di donne anziane, laide e scostumate (eseguiti
ovviamente in travesti).[4] In et romantica, in seguito alla progressiva scomparsa dei cantanti
evirati, il tenore assunse nel melodramma il ruolo di protagonista, ampliando verso l'alto
l'estensione vocale e adottando anche negli acuti estremi la cosiddetta "impostazione di petto".
Tipologie di tenore
A partire dalla fine del XIX secolo, la voce di tenore stata tradizionalmente suddivisa in diverse
categorie, talora riferite, pi propriamente, alle caratteristiche vocali dei vari interpreti, talora,
molto pi arbitrariamente, alle caratteristiche delle varie parti tenorili, spesso scritte (e create in
teatro) decenni e secoli prima che la moderna tipologizzazione entrasse in uso. Le categorie
principali sono comunque le seguenti:[5]
Tenore leggero o di grazia: voce dal timbro chiaro e limpido, di limitato volume ma agile;
spazia nella zona acuta del registro ed fornito di capacit virtuosistiche.
Ruoli:
Lindoro, L'italiana in Algeri (Gioachino Rossini)
Don Ramiro, La Cenerentola (Gioachino Rossini)
Elvino, La sonnambula (Vincenzo Bellini)
Nemorino, L'elisir d'amore (Gaetano Donizetti)
Ernesto, Don Pasquale (Gaetano Donizetti)
Tonio, La fille du rgiment (Gaetano Donizetti)
Fenton, Falstaff (Giuseppe Verdi)
Tenore lirico: voce calda, piena e ricca; spazia dalla zona centrale a quella acuta ed adatto
ad una spiegata cantabilit. Il tenore lirico si suddivide a sua volta in due categorie, il tenore
lirico vero e proprio e il tenore lirico di mezzo carattere o lirico-leggero.
http://it.wikipedia.org/wiki/Tenore
Pagina 2 di 6
Tenore - Wikipedia
27/02/13 16.07
Ruoli:
Il Duca di Mantova, Rigoletto (Giuseppe Verdi)
Alfredo Germont, La traviata (Giuseppe Verdi)
Rodolfo La bohme (Giacomo Puccini)
Don Ottavio, Don Giovanni (Wolfgang Amadeus Mozart)
Pinkerton, Madama Butterfly (Giacomo Puccini)
Rinuccio, Gianni Schicchi (Giacomo Puccini)
Tenore lirico spinto o lirico-drammatico: un tenore lirico la cui voce dotata in
natura di maggior volume; spazia dalla zona centrale a quella acuta. All'occorrenza, pu
spingersi fino a tonalit drammatiche.
Ruoli:
Don Carlo, Don Carlos (Giuseppe Verdi)
Don Jos, Carmen (Georges Bizet)
Cavaradossi, Tosca (Giacomo Puccini)
Tenore drammatico o di forza: voce ricca, piena, di timbro scuro e intenso volume;
spazia nella zona centrale del registro ed portato agli accenti forti. Questa tipologia di
tenore caratterizzata da una grande somiglianza alla voce di baritono nei registri centrale e
grave, il che porta spesso a classificazioni errate. Nel repertorio tedesco, prende il nome di
heldentenor.
Ruoli:
Florestan, Fidelio (Ludwig van Beethoven)
Don Alvaro, La forza del destino (Giuseppe Verdi)
Otello, Otello (Giuseppe Verdi)
Des Grieux, Manon Lescaut (Giacomo Puccini)
Canio, Pagliacci (Ruggero Leoncavallo)
Turiddu, Cavalleria rusticana (Pietro Mascagni)
Andrea Chnier, Andrea Chnier (Umberto Giordano)
Varianti di tenore
Vengono considerate sottocategorie di tenore:
Heldentenor (dal tedesco, tenore eroico): una variante di tenore drammatico impiegata
nei ruoli wagneriani; basa l'emissione sul registro centrale ed caratterizzato da voce di
timbro baritonale e potenza superiore.
Tenore robusto: un tenore drammatico specializzato nei ruoli verdiani; molto simile
all'Heldentenor da cui differisce solamente per il maggiore utilizzo del registro acuto.
Baritenore: un tenore dalla voce "baritonaleggiante" sia, spesso, nel colore, sia,
soprattutto, nell'estensione che si muove ai confini tra quella del tenore e quella del baritono;
la sua tessitura sostanzialmente centralizzante; esso fu l'unica forma di tenore utilizzato
nell'opera italiana per tutto il periodo barocco e fino agli inizi del XIX secolo.
Haute-contre: un tipo di tenore caratterizzato da voce dal timbro chiarissimo e dalla
http://it.wikipedia.org/wiki/Tenore
Pagina 3 di 6
Tenore - Wikipedia
27/02/13 16.07
notevole estensione nel registro acuto, eseguito sempre in falsettone (quasi a riecheggiare il
contraltista castrato di stampo italiano), il quale fu impiegato nell'opera francese, nei ruoli da
"primo uomo" tipologicamente affidati in Italia ai castrati, a partire da Lully e fino alle
esperienze francesi di Rossini e a Giacomo Meyerbeer.
Tenore contraltino: pu essere considerata la variante italiana della haute-contre, da cui
peraltro si svilupp in maniera sostanzialmente indipendente; esso fu introdotto da Rossini
sui palcoscenici italiani al momento dell'estinzione dei castrati, elevando moderatamente
l'estensione centralizzante, da baritenori, dei "tenorini" di mezzo carattere impiegati
nell'opera buffa, ma rendendo acutissima la tessitura utilizzata per loro e dando il massimo
sfogo alle tecniche virtuosistiche della coloratura. Tale tipologia di tenore pass poi agli
operisti della generazione successiva, e conflu rapidamente, estinguendosi, nelle nuove
categorie del tenorismo di stampo romantico.
Variazioni nell'estensione
Se, come gi accenato, in ambito operistico l'estensione canonica
della voce di tenore include le note che stanno nell'intervallo tra il
do della seconda riga (do2) e il do della quarta (do4), le incursioni
verso le zone pi gravi del pentagramma sono decisamente
sporadiche. Le note pi gravi mai scritte per tenore sono un la
bemolle grave (la 1), scritto da Andr Grtry per il protagonista
Pentagramma in chiave di
del suo "Richard Cur de Lion" e il la grave (la1), intonato da re
violino[6]: estensione
Erode nella Salom di Richard Strauss e da Otello nell'Otello di
convenzionale da tenore (da do
Rossini. Per il resto, pochi ruoli scendono al si grave (si1), mentre
centrale a do sovracuto)
gi il si bemolle sotto le righe quasi totalmente assente. Esso
risulta tuttavia impiegato per i tenori del coro e lo si trova scritto
per il ruolo di Gastone, il quale si unisce al coro assieme a tutti gli altri personaggi, nel celeberrimo
brindisi Libiamo ne' lieti calici da La Traviata di Verdi.[7]
Nella zona acuta, soltanto un numero limitato di ruoli tenorili richiede il cosiddetto do di petto,
"nota che per tutto il periodo romantico contribu in maniera decisiva a creare il mito del tenore"[8]
e che oggi costituisce un vero e proprio "marchio di fabbrica" per la categoria. Una parte dei do di
petto, per, sono o facoltativi (come nell'aria Che gelida manina da La Bohme di Puccini)
oppure non scritti dall'autore ma aggiunti per tradizione (per esempio in Di quella pira da Il
trovatore di Verdi). Le incursioni nella zona del pentagramma superiore al do4 risultano
abbastanza sporadiche: la nota pi alta il fa sovracuto di Arturo ne I puritani di Vincenzo Bellini,
che viene spesso omesso data la sua altezza vertiginosa, fuori dalla portata dei pi, oppure eseguito
in falsetto, come sarebbe corretto dato che cos lo eseguiva Giovanni Battista Rubini per il quale
quell'opera fu scritta.
Il do di petto
Il do di petto il do acuto (do4)[9] posto un'ottava sopra il do centrale, cantato da un tenore con
voce piena,[10] corrispondente in realt ad un registro di testa particolarmente ampliato piuttosto
che a un vero e proprio registro di petto, e comunque diverso dal registro di falsetto:
precedentemente la nota veniva emessa in un registro misto che stato in seguito denominato
http://it.wikipedia.org/wiki/Tenore
Pagina 4 di 6
Tenore - Wikipedia
27/02/13 16.07
falsettone.
In occasione di un'esecuzione a Lucca del Guglielmo Tell di Rossini nel 1831, il tenore francese
Gilbert Duprez emise il do4 per la prima volta senza ricorrere al falsettone[11], ma con una tecnica
che univa alla potenza della voce di petto l'utilizzo di un meccanismo laringeo differente dal
registro comune, con l'emissione di una voce definita mista o di gola. Il funzionamento degli organi
vocali in questa modalit simile a quello del grido ma, malgrado questa spiegazione fisiologica, si
continua comunemente a definire questa emissione "di petto"[12], e il do risultante "do di petto"
(tenor C in inglese). Rossini, comunque, non grad affatto l'esecuzione e comment affermando che
gli ricordava "l'urlo di un cappone sgozzato"[11]. Definita da alcuni l'"assoluto apice della
tecnica"[13], questa nota ha la caratteristica di essere considerata il limite superiore canonico della
voce da tenore lirico[14], sebbene la soglia possa essere elevata al do diesis [12] e alcuni artisti siano
in grado di emettere note ancora pi acute. Il do 4 non viene raggiunto dalla estensione vocale di un
cantante non allenato e viene tentato solo da alcuni tenori lirici professionisti. Infatti non tutti i
tenori, anche se professionisti, sono in grado di emettere il suono con voce piena e il
raggiungimento di questa capacit vocale viene considerato un dato significativamente
importante[11].
Questa alta valutazione del do di petto comunque controversa, in quanto molti tenori di fama e di
riconosciuto valore artistico, inclusi Plcido Domingo ed Enrico Caruso, non ne hanno fatto uso se
non in rari casi (e sempre con serie difficolt di emissione) [11]. Lo stesso principe dei tenori di
grazia, Tito Schipa, pur essendo in grado di sostenere facilmente tessiture estremamente acute,
"agli inizi della carriera toccava il si 3, poi si limit al si 3 bemolle e, negli ultimi anni, al la 3".[15]
Anche in molti dei pi celebri tenori "dall'acuto facile", come Alfredo Kraus (il quale raggiungeva a
voce piena addirittura il mi4), le note superiori al si3 sono in realt emesse da un registro
esclusivamente di testa, mentre solo in rari casi (p.e. Luciano Pavarotti) il do4 appare sostenuto,
almeno parzialmente, dalla risonanza toracica.
Strumenti musicali
In una famiglia strumentale, il termine riferito anche a quegli strumenti la cui estensione simile
a quella del registro di tenore (ad esempio sassofono tenore, tuba, flicorno).
Note
1. ^ Ancor pi rare sono le incursioni nelle aree pi acute del pentagramma: la pi famosa forse il fa4
presente nel concertato finale de I puritani di Vincenzo Bellini.
2. ^ Caruselli, IV, voce: "tenore", p. 1196
3. ^ nonch, in altre lingue europee, di alto (inglese) o alt (lingue germaniche), e di haute-contre (francese)
4. ^ Celletti, passim; Caruselli, IV, voce: "tenore", pp. 1196-1197.
5. ^ Il riferimento alle tipologie vocali interne del registro tenorile mantiene comunque caratteri tali di
aleatoriet, dipendente dall'apprezzamento individuale, da rendere difficoltosa la definizione di precise
caratteristiche oggettive.
6. ^ il piccolo "8" indicato sotto il segno di chiave, sta ad indicare che le note segnate vanno lette un'ottava
sotto
7. ^ La Traviata online (http://www.dlib.indiana.edu/variations/scores/bhr7293/index.html)
8. ^ Celletti, p. 168, nota 1
9. ^ questo, secondo il sistema di "indici d'ottava" in uso in Italia, Francia, Spagna; nei paesi anglosassoni
http://it.wikipedia.org/wiki/Tenore
Pagina 5 di 6
Tenore - Wikipedia
10.
11.
12.
13.
14.
15.
27/02/13 16.07
sarebbe invece denominata C5; nei paesi di lingua tedesca, c". Cfr.: Pierre-Yves Asselin, Musique et
temprament, Paris, Costallat, 1985.
^ Franco Fussi. Fisiologia dei registri della voce cantata - parte prima
(http://www.medartes.it/index.php?option=com_content&view=article&id=85:fisiologia-dei-regristridella-voce-cantata-parte-prima&catid=15:anatomia&Itemid=14) . Medart-medicina per gli artisti. URL
consultato in data 29-06-2011.
^ a b c d Daniel J. Wakin. (EN) The Note That Makes Us Weep
(http://www.nytimes.com/2007/09/09/weekinreview/09wakin.html) . The New York Times, 09-092007. URL consultato in data 11-09-2007.
^ a b Mauro Uberti. Il canto (http://www.maurouberti.it/ama/11.5.canto.html) . URL consultato in data 1109-2007.
^ Craig Rutenberg, direttore del coro del Metropolitan Opera
^ (EN) IPA source - Tenor (http://www.ipasource.com/tenor) . URL consultato in data 11-09-2007.
^ Caruselli, IV, voce: "Schipa, Tito", p. 1112
Bibliografia
Grande enciclopedia della musica lirica, a cura di Salvatore Caruselli, Longanesi & C.
Periodici S.p.A., Roma
Giorgio Appolonia, Il dolce suono mi colp di sua voce - Giuseppe Viganoni e i tenori del
primo Ottocento, Centro Studi Valle Imagna, Bergamo, 2010
Giorgio Appolonia, Le voci di Rossini, EDA, Torino, 1992
Rodolfo Celletti, Storia del belcanto, Discanto Edizioni, Fiesole, 1983
Voci correlate
Cantante
Basso
Baritono
Baritenore
Contralto
Mezzosoprano
Soprano
Portale Musica classica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di musica classica
Categoria: Registri vocali | [altre]
Questa pagina stata modificata per l'ultima volta il 16 feb 2013 alle 02:58.
Il testo disponibile secondo la licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso
modo; possono applicarsi condizioni ulteriori. Vedi le Condizioni d'uso per i dettagli.
Wikipedia un marchio registrato della Wikimedia Foundation, Inc.
http://it.wikipedia.org/wiki/Tenore
Pagina 6 di 6
Baritono - Wikipedia
27/02/13 16.09
Baritono
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Soprano
Mezzosoprano
Indice
1 Storia
2 Tipologie di baritono
3 Variazioni nell'estensione
4 Strumenti musicali
5 Chiave musicale
6 Il baritono nel musical
7 Note
8 Bibliografia
9 Voci correlate
10 Altri progetti
Contralto
Tenore
Storia
Baritono
http://it.wikipedia.org/wiki/Baritono
Pagina 1 di 5
Baritono - Wikipedia
27/02/13 16.09
Tipologie di baritono
Baritono leggero o baryton-martin: voce dal timbro chiaro e limpido, di limitato volume
ma agile; spazia nella zona acuta del registro ed fornito di capacit virtuosistiche. Affronta
con molta disinvoltura i ruoli pi buffi dell'opera. Condivide i passaggi di registro con quelli
del tenore, il primo circa sul do3 e il secondo circa sul fa3.
Ruoli:
Figaro, Il barbiere di Siviglia (Gioachino Rossini)
Orfeo, L'Orfeo (Claudio Monteverdi)
Morales, Carmen (Georges Bizet)
Papageno, Il flauto magico (Wolfgang Amadeus Mozart)
Fra Melitone, La forza del destino (Giuseppe Verdi)
Baritono lirico o cantabile: voce calda, piena e ricca; spazia dalla zona centrale a quella
acuta ed adatto ad una spiegata cantabilit. Possiede un'ineccepibile ed elegante cantabilit
e che ben rappresenta i toni romantici pi del baritono drammatico. I due passaggi di
registro di questa voce si trovano attorno al si2 e al mi3.
Ruoli:
Dottor Malatesta, Don Pasquale (Gaetano Donizetti)
Belcore, L'elisir d'amore (Gaetano Donizetti)
Sir Riccardo Forth, I puritani (Vincenzo Bellini)
Marcello, Schaunard La bohme (Giacomo Puccini)
Baritono drammatico: voce ricca, piena, di timbro scuro e intenso volume; spazia nella
zona centrale del registro, dotato di gravi notevoli ed portato agli accenti forti. Ha gli
stessi passaggi di registro del baritono lirico-drammatico, quindi la differenza tra i due
essenzialmente una differenza di timbro e tessitura. I ruoli appartenenti a questa categoria
hanno difatti una tessitura pi pesante e grave rispetto alle altre tipologie di baritono
http://it.wikipedia.org/wiki/Baritono
Pagina 2 di 5
Baritono - Wikipedia
27/02/13 16.09
Variazioni nell'estensione
Se, come gi accennato, in ambito operistico l'estensione canonica
della voce di baritono include le note che stanno nell'intervallo tra
il la della seconda riga (la1) e il sol della terza (sol3), le incursioni
verso le zone pi gravi del pentagramma sono sporadiche. Le note
pi gravi scritte espressamente per baritono nel repertorio
standard sono un fa grave (fa1) (scritto per il personaggio di Ford
Pentagramma in chiave di
nel Falstaff di Verdi e di Guglielmo Tell nell'omonima opera di
basso: un'estensione da baritono
Gioachino Rossini) e un fa diesis grave (fa#1) facoltativo scritto
brillante (da la grave a sol diesis
per il personaggio di Iago nell'Otello di Verdi. Fatte queste
acuto)
eccezioni, il sol grave (sol1), intonato da diversi personaggi (ad
esempio da Jack Rance ne La fanciulla del West, da Michele ne Il
tabarro e da Fra Melitone ne La forza del destino), rimane la nota pi grave scritta
obbligatoriamente. Per il resto, alcuni ruoli scendono al la bemolle grave (la 1). L'estremo grave
della maggior parte dei ruoli per baritono rimane oscillante tra il la1 e il si1. Tuttavia, diversamente
da quanto i compositori scrivono per questa voce, l'estremo grave della maggior parte delle voci di
baritono raggiunge e supera spesso il sol grave, scendendo talvolta a tonalit tipiche della voce di
http://it.wikipedia.org/wiki/Baritono
Pagina 3 di 5
Baritono - Wikipedia
27/02/13 16.09
basso. Non infatti escluso che un baritono possa cantare ruoli per basso buffo o basso-baritono,
nei quali possono essere presenti note come il fa 1.
Nella zona acuta, la musica scritta per questa voce termina tipicamente sul sol acuto, con poche
eccezioni. Rimangono tuttavia moltissimi casi di acuti facoltativi o tradizionali. Ad esempio, nella
celeberrima aria "Largo al Factotum" de Il barbiere di Siviglia, il personaggio Figaro, oltre ad
intonare due sol acuti, pu intonare un la acuto previsto come facoltativo. Il ruolo di Rigoletto ha
scritti in partitura alcuni sol acuti, ma, se l'interprete dovesse intonare tutte le note tradizionali
createsi nel tempo per questo ruolo, i sol, la bemolle e la acuti supererebbero gli acuti previsti. Un
esempio estremo: nell'aria dell'Attila gettata la mia sorte, alcuni baritoni, quali Piero Cappuccilli
e Sherrill Milnes, hanno interpolato un si bemolle (si 3).
Strumenti musicali
Spesso il termine riferito anche agli strumenti musicali, per indicare in quale estensione possono
emettere suoni, anche in riferimento ad altri strumenti dello stesso gruppo.
Chiave musicale
Si intende per chiave di baritono la chiave di fa che viene posta sulla linea centrale, cio sul
terzo rigo del pentagramma. Viene utilizzata maggiormente in ambiente scolastico, ma a volte
sostituita dalla chiave di basso.
Note
1. ^ Caruselli, I, voce: "baritono", p. 105. Secondo il Grove Dictionary (Owen Jander et al., Baritone, I, pp.
323-327), la normale estensione andrebbe invece dal la1 (A) al fa3 (f !), ma essa "pu essere estesa in
entrambe le direzioni".
Bibliografia
http://it.wikipedia.org/wiki/Baritono
Pagina 4 di 5
Baritono - Wikipedia
27/02/13 16.09
Grande enciclopedia della musica lirica, a cura di Salvatore Caruselli, Longanesi & C.
Periodici S.p.A., Roma
(EN) Sadie, Stanley (a cura di), The New Grove Dictionary of Opera, Grove (Oxford
University Press), New York, 1997 (ISBN 978-0-19-522186-2)
Voci correlate
Cantante
Baritenore
Basso
Basso-baritono
Basso-cantante
Tenore
Contralto
Mezzosoprano
Soprano
Altri progetti
Commons (//commons.wikimedia.org/wiki/Pagina_principale?uselang=it)
contiene immagini o altri file su Baritono
(//commons.wikimedia.org/wiki/Category:Baritones?uselang=it)
Portale Musica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di musica
Categoria: Registri vocali
Questa pagina stata modificata per l'ultima volta il 14 feb 2013 alle 20:02.
Il testo disponibile secondo la licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso
modo; possono applicarsi condizioni ulteriori. Vedi le Condizioni d'uso per i dettagli.
Wikipedia un marchio registrato della Wikimedia Foundation, Inc.
http://it.wikipedia.org/wiki/Baritono
Pagina 5 di 5
27/02/13 16.09
Basso (voce)
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Soprano
Mezzosoprano
Indice
1 Tipologie di basso
2 Variazioni nell'estensione
3 Alcuni ruoli celebri per basso
4 Chiave musicale
5 Strumenti musicali
6 Voci correlate
Tipologie di basso
Contralto
Tenore
Baritono
Basso
Basso-baritono, la categoria di voci di basso che si pone a cavallo tra la tessitura del
basso e quella del baritono. Caratteristiche della voce del basso-baritono sono la facilit
d'emissione nel registro acuto e il timbro abbastanza scuro ma pi brillante e chiaro di quello
del basso cantante.
http://it.wikipedia.org/wiki/Basso_(voce)
Pagina 1 di 4
27/02/13 16.09
Basso-cantante, la categoria nella quale rientra la gran parte delle voci e dei ruoli di
basso. La sua linea di canto si muove in una tessitura pi acuta rispetto a quella del basso
profondo ma il suo timbro mantiene l'irrinunciabile colore scuro proprio della voce di basso.
Nel corso della storia dell'opera, questa definizione ha abbracciato tipologie molto diverse,
alcune delle quali, oggigiorno, ascriveremmo forse alla voce di basso-baritono: si va dai ruoli
d'agilit rossiniani (ad esempio il Podest nella Gazza ladra), ai ruoli lirici del teatro francese
(Don Quichotte nell'opera omonima di Massenet), fino a quelli drammatici, sia pure con
importanti momenti di cantabilit, dell'opera verdiana (Filippo II nel Don Carlos). Il basso
cantante necessita della piena efficienza dell'estensione tipica da Fa grave a Fa acuto.
Basso profondo, caratterizzato da una voce estremamente grave e molto scura. La sua
vocalit, come suggerito dal nome stesso, si estende nella regione pi grave del
pentagramma. Se l'estensione vocale del basso abbraccia, tradizionalmente, due ottave di Fa
(da Fa grave a Fa acuto), il basso profondo, che mantiene lo stesso valore verso l'acuto, deve
poter scendere fino al Do grave, dovendo quindi perlomeno toccare l'ottava ultragrave. Un
ruolo tipico quello di Sarastro ne Il flauto magico di Mozart o del Grande Inquisitore nel
Don Carlos di Verdi.
Variazioni nell'estensione
L'estremo grave per la voce di basso oscilla tra il Fa e il Do sotto il
rigo. Sotto il Do grave (Do1) si entra nell'ottava detta
ultragrave, le note della quale non sono utilizzate dai
compositori classici.
In ambito operistico, la nota pi grave richiesta il Re grave di
Osmino, nel Ratto dal serraglio di Mozart, ma sono pochi i ruoli
Pentagramma in chiave di
che scendono sotto il Fa grave. Sebbene la nota di Osmino,
basso: un'estensione da basso
emessa due volte nell'aria principale del personaggio, sia la pi
cantante, da Mi grave a Fa
grave richiesta, vengono udite note di profondit maggiore o
acuto
uguale, opzionali o tradizionali: per esempio, nella stessa opera,
usanza (effettuata assai raramente) aggiungere un Do grave nel
duetto Ich gehe doch rathe ich dir oppure, nel repertorio italiano,
abbassare di un'ottava la nota con cui termina l'aria di Zaccaria
D'Egitto l, su i lidi intonando un tenuto Do grave. Per quanto
riguarda le note scritte e non opzionali, esistono diversi Mi
bemolle (Uberto, Don Profondo e alcuni altri) e Mi gravi. Tra
questi ultimi, celebre il rotondo Mi grave intonato dal Grande
Pentagramma in chiave di
Inquisitore nel Don Carlo di Verdi: nota in teoria opzionale, ma
basso: un'estensione da basso
che non viene quasi mai evitata, essendo fondamentalmente la
profondo, da Do grave a Fa
nota che musicalmente d spessore all'inquietante personaggio.
acuto
Verdi richiede in maniera non opzionale la stessa nota (scritta
come Fa bemolle) nel suo Otello per il ruolo di Lodovico: ma, a
differenza del Mi dell'Inquisitore, viene intonata durante un concertato ed quindi molto meno in
evidenza.
Se consideriamo la musica operistica rinascimentale e barocca, occorre citare i ruoli di basso
composti da Claudio Monteverdi. Ne L'Orfeo (1607), il personaggio di Caronte richiede una voce
http://it.wikipedia.org/wiki/Basso_(voce)
Pagina 2 di 4
27/02/13 16.09
tale da poter toccare il Re grave. Ne Il ritorno di Ulisse in patria (1640), assegna al personaggio di
Nettuno il Do grave, mentre ne L'incoronazione di Poppea (1642) il personaggio di Seneca - nella
scena della morte - tocca un dolente Re grave.
Per quanto riguarda la musica classica non operistica invece da citare la versione per soli, coro e
orchestra della Musica instrumentale sopra le 7 ultime parole del nostro Redentore in croce di
Franz Joseph Haydn: alla fine della settima delle sonate che la compongono, il basso solista
conclude intonando lentamente ed in tono cupo e funebre le parole "meinem Geist" sul Mi bemolle
grave (Mib1).
Nell'estremo acuto, la voce del basso oscilla tra il Fa3 e il Sol3. Pochi ruoli richiedono al basso di
toccare quest'ultima nota, un acuto tipico della voce baritonale, fra cui Don Profondo, Mustaf e
Mphistophls. Sono molto pi numerosi i ruoli che richiedono l'emissione del Fa diesis (Don
Basilio, Filippo II, Zaccaria, Sparafucile, Don Magnifico, Bertran e molti altri).
Chiave musicale
La chiave di basso la chiave di fa posta sulla seconda linea superiore del pentagramma, usata in
sede scolastica e nella teoria musicale.
Strumenti musicali
http://it.wikipedia.org/wiki/Basso_(voce)
Pagina 3 di 4
27/02/13 16.09
Il termine indica anche quegli strumenti la cui estensione corrisponde pressappoco a quella del
registro di basso (ad esempio sassofono basso)
Voci correlate
Cantante
Basso profondo
Basso buffo
Basso-baritono
Baritono
Tenore
Contralto
Mezzosoprano
Soprano
Portale Musica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di musica
Categoria: Registri vocali
Questa pagina stata modificata per l'ultima volta il 14 feb 2013 alle 22:28.
Il testo disponibile secondo la licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso
modo; possono applicarsi condizioni ulteriori. Vedi le Condizioni d'uso per i dettagli.
Wikipedia un marchio registrato della Wikimedia Foundation, Inc.
http://it.wikipedia.org/wiki/Basso_(voce)
Pagina 4 di 4