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Amore Cortese

La lirica damor cortese apparve per la prima volta, nel corso del XII sec, nelle liriche dei trovatori
provenzali, per poi affermarsi con successo nella letteratura in lingua d'oil del nord della Francia.
Quanto pi la vita cavalleresco-cortese si viene ingentilendo, tanto pi viene maturando il nuovo
ideale dell'amore. L'amore sentito come un superiore principio che educa e affina l'anima, come
stimolo alla perfezione dell'uomo, come fonte di ogni bont e bellezza.
Nel XII secolo si formano nell'"entourage" di alcuni grandi dame, come Eleonora d'Aquitania o di
sua figlia, la contessa Maria di Champagne, dei circoli mondani chiamati "les cours d'amour", cio
le corti d'amore, nelle quali si discutono minuziosamente e in modo raffinato gli argomenti
riguardanti i sentimenti e la poesia.
E' da queste corti che nasce quel codice dell'amore cavalleresco che impone al giovane nobile di
compiere molto imprese per l'onore della sua doma e soprattutto di dedicarle una obbedienza
assoluta.
Nel "De honeste amandi" di Andrea Cappellano troviamo le norme e i canoni dell'amor cortese.
L'amore di cui Andrea Cappellano parla quello extra-matrimoniale, potenzialmente adultero,
quale pu conoscere e svilupparsi in una societ ricca di agi, raffinata, colta e dedita ai piaceri.
Il Dolce Stil Novo
un importante movimento poetico italiano che si sviluppato nel tredicesimo secolo. Corrente
che segna l'inizio del secolo, il Dolce stil novo influenzer parte della poesia italiana fino a Petrarca:
diviene guida infatti di una profonda ricerca verso un'espressione raffinata e nobile dei propri
pensieri, staccando la lingua dal volgare, portando la tradizione letteraria italiana verso l'ideale di
un gusto ricercato e aulico. A confronto con le tendenze precedenti, come la scuola guittoniana o
pi in generale la lirica toscana, la poetica stilnovista acquista un carattere qualitativo e
intellettuale pi elevato: il regolare uso di metafore e simbolismi, cos come i duplici significati delle
parole.Nasce a Bologna e completa il suo sviluppo a Firenze, citt d'origine di quasi tutti i
componenti del movimento stilnovistico, escludendo Cino da Pistoia e lo stesso Guinizelli.
Il manifesto di questa nuova corrente poetica la canzone di Guinizelli "Al cor gentil rempaira
sempre amore" in questo componimento egli esplicita le caratteristiche della donna intesa dagli
stilnovisti che poi sar l'elemento attorno al quale girer tutta la poesia stilnovista. La figura
femminile evolve verso la figura donna-angelo, intermediaria tra uomo e Dio, capace di sublimare il
desiderio maschile purch l'uomo possegga un cuore gentile, cio nobile d'animo; amore e cuore
gentile finiscono cos con l'identificarsi totalmente. Questa teoria, avvalorata nel componimento da
molteplici sillogismi, rimarr la base della poesia di Dante e di coloro che fecero parte dello Stil
Novo, di generazione successiva, che vedranno in Guinizelli e Alighieri i loro maestri. La corrente
del "Dolce Stil Novo" segue e contrasta, grazie ad un approccio e ad una visione dell'amore del
tutto innovativi, la precedente corrente letteraria dell' "amor cortese". Questa corrente infatti
introduce nei testi riferimenti filosofici o morali o religiosi, tanto che autori contemporanei
(Orbicciani ad esempio) si lamentarono della oscurit delle poesie.
L'amore:Si afferma un nuovo concetto di amore, e quindi un nuovo concetto di donna, vista ora
come donna angelo: la donna, nella visione stilnovistica, ha la straordinaria virt di nobilitare
l'animo dell'uomo e di fare da tramite fra questo e Dio, che inizia attraverso lo scambio d'un
occhiata fugace. Per questo nella canzone "Al cor gentil rempaira sempre amore", Guido Guinizelli
immagina di doversi giustificare di fronte al Sommo Fattore che lo interroga sul motivo per cui
indirizz ad un essere umano le lodi e l'amore che a Lui solo convengono; a tali domande egli

risponde con le seguenti parole: "Tenne d'angel sembianza / che fosse del tuo regno; / non me fu
fallo, s'in lei posi amanza" (vv. 57-60). Questi ultimi tre versi esprimono il seguente concetto:
"aveva l'aspetto (semblanza) di un angelo che appartenesse al tuo regno, non feci peccato (non me
fu fallo) se posi in lei il mio amore (amanza).
Lo Stile:Novit dell'esperienza poetica dello "Stil Novo" risiede nella contestazione della poesia
precedente, nell'affermazione di una nuova concezione dell'amore e, soprattutto, in una nuova
concezione stilistica. In particolare, gli stilnovisti si distinguono per un atteggiamento decisamente
polemico nei confronti della poesia di Guittone d'Arezzo. Rispetto ai canoni guittoniani di un
raffinatissimo e difficile trobar clus, caratterizzato da oscurit e da ardue sperimentazioni stilistiche,
lo Stilnovo rinnova il concetto di trobar leu, fondando uno stile poetico caratterizzato da rime dolci
e piane, segnate da una profonda cantabilit del verso.
Autori:I principali esponenti di questa corrente letteraria sono quasi tutti toscani, e sono: Dante
Alighieri, Guido Cavalcanti, Lapo Gianni, Gianni Alfani, Cino da Pistoia, Dino Frescobaldi e infine
Guido Guinizelli, considerato il padre del movimento. Di questi Dante e Cavalcanti hanno dato il
maggior contributo, mentre Cino da Pistoia svolse l'importante ruolo di mediatore tra lo Stil Novo
ed il primo Umanesimo, tanto che nelle sue poesie si notano i primi tratti dell'antropocentrismo.
Questi poeti appartenevano ad una cerchia ristretta di intellettuali, che di fatto costituivano
un'aristocrazia, non di sangue, ma di nobilt d'animo: essi erano contraddistinti da un'aristocrazia
culturale e spirituale.
Erano tutti molto eruditi, e appartenevano all'alta borghesia universitaria. Il pubblico a cui si
rivolgono una stretta cerchia di eletti, capaci di comprendere le loro produzioni: l'istruzione
retorica, infatti, non era pi sufficiente a comprendere appieno tali poesie. Fortemente radicata in
questi autori la concezione che per produrre poesie d'amore siano necessarie conoscenze
scientifiche e teologiche: da qui il disprezzo verso i guittoniani, non sempre dotati di tali
conoscenze.
Il "dolce stil novo"
Il termine dolce stil novo , per indicare il gruppo di poeti appartenenti, stato coniato da Dante
nel XXIV canto del Purgatorio, quando Dante presenta al poeta guittoniano Bonagiunta la sua
poetica e della sua esperienza in relazione a Giunizelli.
Bonagiunta chiede se sia lui colui che :fore trasse le nove rime e capisce quale sia il nodo che
trattene lui, Guittone, e i poeti siciliano (il Notaio=Iacopo da Lentini) :di l da quel dolce stil novo
ch'i' odo. E' chiara qui la forte critica verso la poetica precedente, e la lode di quella di Guinizelli
da Bologna, capostipite di una esperienza particolare segna una differenza tra Dante e i propri
amici e le altre esperienze.
Il poeta diventa uno scriba sotto dettatura dell'amore, ne coglie le profondit e fa un'analisi
psicologica dell'amore, accompagnando la poesia con parole dolci e musicali e una lingua preziosa
e dolce.Pertanto la nuova poetica un dolce stil novo, nuovo perch si contrappone alle vecchie
esperienze, dolce perch la sintassi piana e semplice, trasparente e musicale.Una poetica che, a
differenza della Guittoniana, chiusa alla realt politica, senza artefizi che sono caratteristici del
trobar clus.
E' la pace tra guelfi e ghibellini, attraverso la mediazione di papa Niccolo III, ha creare le condizioni
felici che permettono una giusta atmosfera. La pace politica permette cos il crearsi di circoli di
letterati che pensano e riflettono sull'amore.

L'amore non pi visto in termini cavallereschi, non pi l'omaggio feudale del cavaliere alla
donna, invece tutto spirituale, un sentimento tra un uomo bisognoso di certezze morali e una
donna superiore (moralmente) che rende pi cristiani, rende i pensieri puri;un'amore quindi
sacrale, nel quale la donna un angelo di cui, innamorandosene, ci si eleva a Dio. Per parlare di
questa realt ci si rif a trattati sull'amore come quello di Cappellano o Alberto Magno, a dibattiti
universitari di filosofia e sulle figure angeliche collegato al tema luce, al culto Mariano.
Un'amore cos, chiaramente, non per tutti,non pu esserci in un rozzo e villano, ci vuole un animo
nobile, l'amore nobilt d'animo. Questa rivendicazione fatta da una borghesia emergente che
vuole vendicare la propria posizione acquisita, non nobile per nascita, ma nobile perch i suoi animi
sono eletti e elevati dalla cultura, sono le nuove classi dirigenti comunali che si presentano come
nuova aristocrazia.

La scuola del Dolce Stil Novo


Tra la fine del Duecento e i primi del Trecento si afferma una nuova scuola poetica, il Dolce Stil
Novo. Nata a Bologna ad opera di Guido Guinizzelli, si sviluppa in Toscana e a Firenze con Guido
Cavalcanti e Dante Alighieri. Gli stilnovisti si presentano come grandi innovatori sia per l'aspetto
delle loro composizioni poetiche, sia per quanto riguarda il linguaggio, lo stile e la ragione definito
"nuovo".
Questi poeti concepiscono l'amore e la donna in modo del tutto nuovo rispetto ai poeti precedenti.
L'amore assume una dimensione spirituale perch viene inteso come perfezionamento morale e
non pu nascere in un cuore nobile. La donna l'anello di congiunzione fra Dio e l'uomo perch
una creatura perfetta capace di suscitare nell'uomo dei sentimenti profondi fino ad sollevare la sua
anima a Dio. Questo concetto richiede ai poeti del Dolce Stil Novo una forma di lingua originale,
una lingua difficile dei loro predecessori, e sostituivano un lingua chiara, gentile e armoniosa.
Gli stilnovisti: i poeti dell'amore idealizzato
Appartenenti alla corrente guelfa, gli stilnovisti tentavano di unire la scienza medioevale alla scuola
siciliana e provenzale. Non erano, quindi, ne assolutisti ne individualisti. A seguito della scissione
tra guelfi bianchi e guelfi neri, nacque il Dolce Stil Novo. Gli stilnovisti esaltavano il cuore e lamore,
dando un significato pi profondo. Ad esempio, la donna Angelo aiuter la crescita morale
delluomo, sia in vita che nella morte. La donna, quindi, viene vista come la reincarnazione della
Madonna.
Gli stilnovisti erano tutti giovani fiorentini eruditi dalluniversit. Rappresentavano, inoltre, un
gruppo fuori dalla massa, alla quale dovevano portare culture e civilizzazione.
I pi importanti erano Guido Cavalcanti, Dante Alighieri e Lapo Gianni. Tutti tranne Donati facevano
parte dei guelfi bianchi. La scuola degli stilnovisti nacque dal professore universitario Guido
Guinizelli. Egli nacque nel 1240 e fu il maestro di Cavalcanti e Dante. La canzone pi importante di
Guinizelli "Al cor gentil rempaira sempre amor", dove gentile inteso come nobile di sentimento
e di cultura.

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