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Riabilitazione in palestra: le competenze del

trainer
Sempre pi spesso nei centri fitness, gli utenti chiedono di essere orientati verso esercizi di tipo
terapeutico per ottenere aiuto in questa o quella dis-abilit. Quali competenze dovrebbe quindi
avere l'operatore e come comportarsi? Il concetto di base quello di capire innanzitutto la fase in
cui si trova l'utente (fase acuta, fase sub- acuta o fase degli esiti). Bisogna capire se sussistono
condizioni che controindicano, in assoluto o parzialmente, un intervento (red flag) e che impongono
la gestione condivisa con altri professionisti (fisioterapista, medico specialista, allenatore, ecc.) e
indagare poi l'origine e le conseguenze dis-abilitanti di una problematica fisica, per erogare il giusto
protocollo di lavoro. A tale scopo necessario disporre di basi teoriche sulle quali pu essere
organizzata la pratica.
Il compito dell'operatore
Cominciamo con il pensare che la dis-abilit pu essere interpretata come la rottura dell'omeostasi
distrettuale prima e pi generale dopo, quale conseguenza di una problematica biomeccanica,
metabolica o psichica, sia essa di natura traumatica o non traumatica, che comporter per il sistema
la ricerca di compensi a discapito dell'economia, del confort e del "non dolore". Lo sforzo
dell'operatore sar quindi orientato al ripristino dell'omeostasi attraverso la rimozione della causa
fonte di squilibrio (quando possibile) e alla stimolazione di tutti quei processi (biomeccanici,
metabolici e psichici) il cui obiettivo ultimo sar il miglioramento delle abilit funzionali.
Come prendere in carico il cliente
In concreto, quando si presenta per la prima volta il cliente, la presa in carico, da parte
dell'operatore, dovrebbe essere a grandi linee cos organizzata:
Esame: raccolta dati- valutazione funzionale mediante test e misurazioni.
Elaborazione dei dati raccolti: interpretazione dei risultati ottenuti per pianificare gli ambiti, i
modi e i tempi d'intervento.
Piano di intervento: frequenza e durata degli incontri - obiettivi a breve e lungo termine e risultati
previsti - descrizione della gestione del cliente attraverso le differenti tipologie di interventi
procedurali.
La raccolta dati
Quando si effettua la raccolta dati utile riunire le domande in categorie per mantenere
l'informazione organizzata ed evitare informazioni ridondanti. Questo permetter all'operatore di
selezionare i test pi appropriati (affidabili, efficienti, sensibili/specifici) da somministrare al cliente
senza perdite di tempo. Un breve ma rilevante screening dei vari sistemi del corpo fa parte
integrante della valutazione e permetter all'operatore di verificarne il coinvolgimento nelle
problematiche del cliente. Per esempio:
Cardiovascolare/respiratorio: frequenza cardiaca, frequenza respiratoria, edema periferico,
sintomi vagali, tipo di respirazione (orale, diaframmatica, toracica, mista)
Muscolo scheletrico: altezza, peso, simmetria, forza e ampiezza dei movimenti (rom attivo e
passivo), presenza di para-dismorfismi.
Neuromuscolare: aspetto generale del controllo motorio, equilibrio, locomozione, coordinazione.

Generali e varie: fatica persistente, malessere, perdita o acquisizione di peso non spiegata, febbre,
disturbi del sonno, disturbi digestivi, assunzione di farmaci.
Valutazione funzionale
Una volta che si completata la raccolta dati e si procede alla valutazione funzionale, si applicano
in maniera sistematica i test pi idonei, sia per intercettare le "aree critiche" (che saranno poi
bersaglio dell'intervento) che per oggettivare un miglioramento/peggioramento/stabilizzazione della
situazione in fase di ri-valutazione intermedia del cliente. Deve essere ben chiaro che la base della
progettazione e della realizzazione di un piano di lavoro in palestra deve ridurre al minimo la
sollecitazione dei tessuti danneggiati, cercando di enfatizzare e modificare quelle attivit funzionali
che possono essere effettuate senza rischi. Un trainer che si occupa di training riabilitativo dovrebbe
essere in grado di determinare lo stato generale di fitness del cliente e la gravit delle eventuali
condizioni attuali oltre al livello di funzionalit fisica.
Il ruolo del trainer e le aree di intervento
Quando parliamo di intervento ci riferiamo a ogni azione proponibile da parte del trainer che
direttamente si collega al benessere del cliente. Esistono tre grosse aree di intervento che si
presentano durante il corso della seduta: la prima la comunicazione coordinamento e
documentazione, la seconda gli intervalli procedurali, la terza l'istruzione correlata. Ognuna
di queste aree un aspetto essenziale della fase di intervento della gestione del cliente. Se le prime
due sono di facile intuizione, per quanto riguarda l'istruzione al cliente dobbiamo dire che non c'
dubbio che il trainer lo si deve vedere come un educatore, un motivatore, colui che agevola il
cambiamento del cliente. L'insegnamento copre sostanzialmente tre stadi dell'apprendimento: lo
stato cognitivo, quello affettivo e quello psicomotorio. L'istruzione il mezzo tramite il quale il
trainer aiuta il cliente a imparare come migliorare il proprio stato di disagio, partecipando
attivamente al processo di allenamento. L'istruzione si pu focalizzare inizialmente sul fornire al
cliente le informazioni di base sulle quali intervenire attraverso il piano di lavoro in sala pesi. La
valutazione ha altres lo scopo di mettere insieme i dati soggettivi e oggettivi.
Un bravo educatore...
Per essere un bravo educatore, un trainer deve aver compreso tutti gli aspetti del processo di
apprendimento. Deve inoltre essere in grado di riconoscere lo stile di apprendimento del cliente
per preparare una strategia di insegnamento e motivare il cliente a voler imparare nuovi
movimenti, a voler seguire il programma di esercizi o a cambiare le proprie abitudini rispetto al
proprio stato di forma e salute. indubbio che un uso abile e creativo da parte del trainer dei tre
componenti dell'intervento unito a un riesame vigile, aprono la strada a positivi risultati per il
benessere sia fisico che mentale del cliente, soprattutto senza rischi per alcuno.
Marco Ciervo
(Responsabile Formazione Scuola Osteopatia dello Sport Torino www.marcociervo.it)

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