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: i

Spintadelleterre:
applicazionidellateoria
della plasticitde progetto
dellestrutturedi sostegno
4,1 lntroduzione
Le strutturedevono essereprogettatein modo da soddisfarerequisiti di
sicurezza,fitnzionalitd e durabilifi .
Quandouna struttura,o una parte di essa,cadein difetto nei confronti di
tafi requisiti,si affema che essaha raggiuntoun determinatostqto limite.
In particolaresi parla di stato limite ultimo quandosi ha la formazionedi
vn me.'cafiismodi col1asso(nel sensodescdttoal punto 4.2.3).
Sip la di snrc linit( di senizio quandoi cedimenti del rerrenoo la defor_
mazionedella strutturaraggiungonoentitd tati da comDrometterela funzionalitddella stessa.
L'interpretazionedel collassonon d un problemasemplice,qualorasi vo_
glia tenerconto del complessocomportamentodel teneno, cosi come
de_
sc tto nel prccedenteCapitolo2. E tuttaviapossibilepervenirea soluzioni
di interesseapplicativo i[ modo piuttosto immediato,se si rinuncia alla
ambizionedi descrivereI'intera storia di qaricoe ci si concentrasolo sulI'analisi delle condizioniprcsentiall'istantedi collasso.
Una prima notevolesemplificazionechen derivai costituitadal fatto che
risulta sufficientetenerconto solo dei pammetridi resistenzaal taglio del
terreno.chepotraperlantoessereassimilato
a un mezzoplasticoideale.
In aggiunta,l'impiego dei teoremidellaplasticitdconsenie,comesi vedrd,
di conferireun chiaro significatoalle soluzioniottenute.
Muovendoda questepremesse,
il presentecapitoloha lo scopodi introdur_
re l teoremi della plasticith, di chiarireil significatocheil terminemecca_
nismo acquistaquandoviene attribuitoai tneni, di evidenziarcDortatae
l i mi ti d ei pr oc edim en ti c o n v e n ,,i o cnoam
l i .ci l m e to d odel l .equi i i tri oti _
mite globale.
Le applicazionivengonoper ora limitate alle strutturedi sostesno,mertle
quellerelativealle fondazroni
direnesarannopresentare
nejCloitolo 5.
A p a rL ir edal P ar agr a fo4 .7 . l ' a l e n z i o n e ;i c o n c e nrrasui cri teri di
dimensionamento
e di verifica delle shuthrrepirj ricorrenti,con un esame
anchedegli aspetticostruttivi.

E-

Capitolo 4

4.2 | teoremi della plasticiti

Mezzoplasticoperfeito.

La principale differenzaha il comportamentodi un materialeelasticoe


quello di un materialeelasto-plasticod nppresentatadal fatto che, quando
intervengonole deformazioniplastiche,lo statodi sforzo diventauna funzione della storid delle defotmazioni. Ossia viene a mancarela corrispondenzabiunivoca ha stato di sforzo e stato di deformazione,le relazioni
risultanoespressein forma differenzialee per ottenerele
elasto-plastiche
stesserelazioni in forma finita occorrespecificarel'effettivopercorso di
carico e tr.legrare lungo tal percoNo.
In particolarenel casodi mezzoplasticoperfetto(Flgwa 4.l), infiniti valori
della deformazioneplasticasono compatibili con un valore della tensione
pari a quello di snervamentoe una relazionecostitutivache descrivatale
comportamentostabiliscesolo il segnodella velocitddi deformazione,senza precisarlaulte ormente.
Per tale motivo soventesi fa dferimento
inveceche
, con l'awertenza perd che
e che le relazioni elastoi qui un sempliceparametrodlio

?aitiCtie sbnoindipenderitida esso.


.al-post!Coerentemente
con tale notazione,-nellevalutazioqienerggtiche.
polrzedei /a'orl si c-o!l,i<!g4l4,o_1e_qordspondenti
t/4Al mezzoplasticosi attribuiscela proprietddi essercmeccanicamente
bile, cosi come stabililo dal postulato di Daker (1959):
il lavoro compiutoitt un ciclo cli carico e scarico da unape urbazione
i,rterna di uniostato tensionaleiniziale annissibile i non-nelativo.
,"loo*"a

a ,trsumibile dalla seguentedisuguaglianza

tou- oi tdel >0

Figura 4.2

t!: .

geometrica
Interpretazione
postulatodi Druker

v ofi,f(ofi)<0

(4. l)

. h^ l" i.p;;;;;
rp""ifi"ut",,"1 ,"gu,to.
Si suppongacheunaperturbazioneporti lo statotensionaleiniziale,rappresentatodal puntoI in Figura4.2, nel puntoP, chegiacesulla superficiedi
snervamentodi equazionef(oii)=0. La (4.1) richiede che I'angolo a,
formato dalla direzione del vettore che rappresentala vadazione di ,sforzo
.ion
f incrcmentodi deformazione
quellarelitiva at vettorecherappresenta
plastrca, sla acuto.
Ser-s d la tracciadel piano chenel puntoP d normaleal vettoredi deformazione plastica,tale condizioned soddisfattaper tutti i punti che, comel,
sonoal disottodi essa,il che implica che la superfcie di snen'amentodev esserecowessa,
La (4.1) d inoltre Soddisfattaqualunquesia la direzionedel vettoreincrementodi sforzo (anchetangente),solo seil vettoreincrementodi deformazione d diretto comegradf
Cid implica chela superhciedi snervamenlosvolgeancheil ruolo di poten'
-zilli plastico e.il criterio di flusso risu,ltaassociato(comed implicito nella
Fieura4.2).

Spintadelle delle terre:applicazionic{ellateorja


della plasticrta... 171
La coincidenza
della superficiedi snervamenlo
con rl polenziale
Dlastico
y - g r na unarmponanza
rilevantenellateoriamatematica
deltaplasticitd.
in quanto consentedi formulare i teoremi
di uniclta at"uni piinclpi
variazionati
"
{si.consutri
a rateproposiro
itcapitolo
3 o.ri."i"
li rilli,'ii.
marne.m
attcoI theory of pl qsticity L
Inlrod_otto
un polenzialepjasticoe moslratala coincidenza
di essocon la
superficiedi snewamelto,gli incremertidi deformazione
plastt;;;;;;
essereespressinella forma

d"!l = t" 6
"

(1.2)

co,.i

il falro che la leggedi scorrimentoassocia


a ogni sralo
:l:.*'q."1i:
tensronale
al limiredi plasticird
Jecomponenli
degliincrementi
Oijeformu
zioneplastica.
a menodi un fattoreposttvoL
Che.ilfattore2 debbaesserepositiv; pud essere
dedottodall,osservazione
che il lavoro di deformazioniplastica

dW,= o,dtli = ,to,,!

ooi

(4.3)

d positivo. essendoil processodi deformazione


plastica un processo
ineversibilein termini termodinamicie, essendo
positivo il pr"d";;r;;;_
te o11(6fdtil), dev'esserenecessarramente
Z > 0.

4.2.1 Teoremadel limitesuperiore


I teoremidella plasticitdconsentonodi determinare
in modo relativamente
immediatoun limite inferiore e un limire
;p;;i"r";il;;;:
::llt*"
:
ztoneesatta.Owiamente nel casoin cui tali
valori estremicoi*ia"*,
rappresentano
anchela soluzioneesatta.
"rri
11teoremadel limite superiorestabilisceche
se in un meccanismodi
coIlasso..
|
ci ncmati camcnre. ompai bilc. i I Ia _* n, uro u*oit
i o't
Bra dt$rpata internamente.si verificasenz.ultroil collitsn e icarichi
"iir'_
est:mt rappresentano utl limite superiore dei yalori
di collassoo coin_
ctaonocon essi
Per.ladimostrazionedi tale teoremasi fa
wo delprincipio dei lavori yir_
tuali.
Si consideriun sistemadi forze esterrieF,, al quale
corrispondonole tensioni inteme qr, e un meccanismodi collairo
ju ,p"rr"rr""ri
al contomo 8,vu e deformazioni 6e,,.
"ui"tt.rirr"to
Se-la curva.9-^S
in Figura 4.3 rapprlsentaIa superficiedi snervamento,
il
vettore_che
mppresental,incrementodi defo.marion" plasti"a
d; ;;;;
IOAOnate.
Figura4.3

Teoremadel ttmitesupenore

r
II

172 capilolo 4

Applicandotaleteorema,le foze F,, produnannoil collassodel sistemase

lr,a,,=1";a",av

(4.4)

Se4,oc sonorispettivamentei veri caichi di collassoe le co[ispondenti


tensioniinteme,i1principio dei lavori virtuali consenteanchedi scrivere

ln,an=lo"oc,av

(4.5)

Osservandoperd che dalla Figura 4.3 si deducela disuguaglianza


oudeu> orStu

(4.6)

si ottiene anche
F >F

(4.1)

e quindi il sistema di foze ,F',rrappresentaun limile superiore del sistema


che provocail collasso,o al pii coincidecon esso.
della
a un esempio,si consideriil problemadella determinazione
Passando
resiste za passivo Pp che pud esseremobilitata dietro una parete verticale
(Figura 4.4). Si suppbngaper semplicitd che non vi sia attrito tra la parete e
il teneno e che quest'ultimosia privo di coesione.
Se si ammetteche il criterio di flusso sia associato(come richiesto dalla
dimostmzionedel teoremadel limite supedole),il cuneodi terIeto ABC
si spostavrso l'alto seguendouna traiettoria che forma un angolo pari
a / con la giacitura,4B,in quantoalla distorsioned7d associatala dilatazionede, dovendoil vettoredi deformazioneplasticaincrementaledsultare normaleall'inviluppo di rottura.
Il lavoro svolto dalle folze estemevale

P*dx-Wdy

*/,
1 -y',

"l

A
dy

1t.9'

4-t

Figura 4.4

Applicazionedelteorema del limile superioreal calcolodella resistenzapassiva

Spintadelle delle terre:applicazioni


deflateoriadeltaplasticite...
173
mentreil lavoro intemo
cdy _ o,de
nsultanulloessendo
1= 0.
usservandoora che il peso l.tz
del cuneoe pan a

z^!r,nt6(
\4

* ,p'1
2 .)

e che

ay=a*tun(o*q')
\4 2)'
si ricava

ro ,=!y'n rru n(!*q ')


z

\4

2)

(4.8)

lilTffH':,i:liffi,3'
#[";ltTfiTd;3_
;;
""J#::filffi
4,2.2 Teoremadel limite inferiore

jj;]::::'i'F;:!i':Ir!:::':;:::
i;i#y:;:i::ifii:T
;,:r:
|:;:3
:,":"i,i:
;::;:,ii
iiii;,""iiii,ii!:!!,::',:,:;
n*trffff
,l1lTff
i:*:T:T,H.;iiH:::T,Tfl
"?;:":::l:ff
l+at=[o;a""av

(4.e)

meotreper il sistema
{.o) il principiodei lavoriviftualiconsente
di scri_

(4.10)

Figura 4,5

Teoremaclellimite interiore.

4
174 Capitolo

( 4. 1l)

o;6c < o'c'c

si concludeahe
(4.12)

F,<F

Perillustrareil modoincui taleteoremavieneapplicato,riprendiamoI'esempio della paretegid esaminata(Figura4.6) e supponiamodi voler determinareun limite infedoredellaresistenzapassiva(semprenelle suddetteipotesi di pareteliscia e di assenzadi coesione).
Alla genericaprofonditAz, la tensioneverticaleefficacevale ofi = T' z e
la pressioneorizzontale,che soddisfile condizionidi equilibrio senzaviolare il critedo di rottura.pud dedursidal cerchiodi Mohr
1+ sin@'
,
oD=ov0:--------:
'
r- stn?
d,o
Flgura 4.6

de

( 4. l3)

o'

Applicazionedel teoremadel limite inlerioreal calcolodella resi_


stenzapassiva.

su tutta I'altezzadella paretesi ottieneinfine


Integrandotale espressione

\ p"r^t( *q'
,'
1
"

[4

2)

(4.14)

Talevalore costituisceteoricamenteun limite inferiore della soluzioneesatta.


Nel casospecifico,poich6coincidecon il limite superiore,essorappresenta la soluzioneesatta.
Volendoora sottolinearegli aspettipeculiad dei due teoremi,va detto che
nel casodel teoremadel limite inferiore(definito taloraanchecometeorc'
ma statico)I'accerttod postosullecondizionidi equilibrio e sullacondizione di plasticitd,chedevonoesseresoddisfattein ogni punto,e si determina
la configurazionedei carichiestemiin equilibrio con la distribuzioneinterna delle tensioni,prescindendoda qualsiasiconsiderazioneriguardanteil
meccanismodi collasso.
Nel oasoinvecedel teoremadel limite superiore(indicatoanchecome teorema cinematico)si ipotizzaun meccanismodi collassoe si ricava la configurazionedei carichi estemida una uguaglianzadei lavori virtuali, senza
atalizzarele cotdizioni di equilibrio all'intemo dalla massadi tereno.
delle condizioni cinematichee delle condizioni
Questodisaccoppiamento
dell'ipotesi di mezzoplasticoperdi equilibrio d una dirctta conseguenza
fetto.
4.2.3 Meccanismi di collasso
Quatdo in una strutturacostituitada un sistemadi havi (Figura4.7) viene
la curvaturatende
mggiuntoin una sezioneil momentodi plasticizzazione,
localmenteall'inflnito e la sezionestessainizia a comportarslcome una
cemiemcheconsentealle dueparti da essacollegateunarotazionerelativa

Spintadelledelleterre:appticazionj
de a teoriade a plasticitd... 175

Si affermachein tale sezionesi d formatauna cetnieraplastica Dersotlolineareil latto che essad ancorain grado di trasmetiereil momento
di
plasticizzazione,mentre una cemiera perfetta non trasmettealcun
mo_
mento.
Quandouna cemieraplasticasi forma in una strutturaiperstatica,essane
riduceil gradodi iperstaticitddi una unitd.Owiamenie se la formazio_
ne di una cemiera plastica awiene in una struttura isostaticaquesta
di_
venta labile e si folma pertantow meccarlszo, come illustrato
ad esem_
pio in Figura.1.7.
Nel casodi un mezzocontinuo,la formazionedi un meccanismo
richiede
l'introduzionedi un certonumerodi piani o superficidi scorrimento.
Se in
particolaresi consideraun problemadi deformazionipiuo",
tu t.u""lu Ji
tali superficie indicatacomelinea di scornmenro.

Figura 4.7

lvleccanismo
dr co asso.

Ci si inteuoga ora sulla possibileforma delle linee di scorrimento.


Con
rifedmento alla Figura4.8, va innanzituftoosservatoche, in virti
dell,as_
sunzionedi una/eggediflusso associata,tl vettorecherappresenta
l,incre_
menlodi spostamento
{o. se si preferrsce.
il vettorevel-ocital
dev.essere
Inclrnatodl un angolo,y'rispenoalla lineadi scorrimento.
in quantoogni
distorsioned accompagnata
da un aumentodi volume(si vedaanct e t,Esler_
c iz io4. 1) .
Se r d il raggio che indica la distanzadel punto in esarneda un centro
di
mstantanea
rotaztone,dalla Figura 4.g si ricava

dr

= ran(2

(4.l 5)

e quindi

(4.r6)
Si pervienecosi alla conclusioneche, nel casodi un mezzogranulare,
le
linee di scorrimentodevonoessedelle retteo delle spirali logiritmiche.
La stessarelazionedimosta che nel casodi un mezio purariente
coesivo
(ipotesidi interesseapplicativonel casodelle arlalisjin iowlizioni
non dre_
zale), le lineedi sconimentosarannocostituiteda retteo da archi
di circon_
ferenza.

4.2.4 Uenergiadissipata
Si d gid avuto modo di notare come l,assunzionedi una legge di
flusso
associata,
necessaria
per la dimostruzion
dei dueteoremilimitJ]abbiacome
conseguenza-.neJ
casodi un mezzogranulare
privodi coesione.
il fanoche
I energra
drsstpata
sianulla.in nettoconlrasto
conil secondo
principiodel_
la termodinamica.
Ne conseguechein questocasola Ieggedi flussonon pud essereassociata.
e per provarela validilddei risultarichesi onengono
c;n l.applicazione
dei
suddettidue teoremilimite d necessariosvolgereulteriori considerazioni.

Figura 4.8

Forma delle linee di scofiimento


(Atkjnson,
1981).

176 Capitolo4

Innanzituttosi osservache,nella individuazione della capacitaL


di un sistema, la soluzionestaticad quelladi maggiorinteresse,in quantoconsentedi
ottenererisultati che sonosemprea favoredi sicurezza.
In tale ottica si dimostrail seguentulterioreteorema(Chen, 1975):
se Apossibilecostruireun campodi tensioniin equilibrio co il sistema
di forze applicate, delimitato da una opportunq superfcie "g" interna
alla superfcie di snen)amento 'f", il collasso non pu6 awenire e la
configurazione dei carichi rapprese ta un limite inferiore dei carichi di
collasso.
Per la dimosfazionesi consideriin Figura4.9 la superficiedi sneryamento /(oj; ) = 0 per un materialeaventeleggedi llusso non associata.Se da
ogni punto di tale superficiesi tracciail piano normaleal vettoredi deformazioneplasticaincrementale,
d possibileindividuarela superficieinviluppog(o];)=0, intema a/(o;;)=0. Tale superficiepuo interpretarsicome
una nu6va superficiedi sneivamentoper lo stessomaterialeaventeperd
leggeassociata,
per cui vale per essail teoremadel limite inferioree risulta
dimostratol'enunciato.

Esercizio 4.1
Discuterele implicazioni
cinematiche
dell'assunzione
di una legge
di llusso associatanel caso di un mezzo che soddisfiil criteriodi
Coulomb.
L'equazione
dellasuperficie
di snervarnento,
coincidente
conla rettalimite
di Coulomb,pudporsinellaforma
f=oi(

sile')- oiu(1+sinq') 2c'cosq'=o


t(ojj) = 0

Figura4.9

Determinazione
della superficie
g(d/t)=0(chen,1975)

Spintadelle delle terre;applicazionidella teoriadella plasticite... 171

La leggedi flussoassociatoconsentedi scrivere

af
a"{ = a4

d"h :+
lxtm

e quindi
l -s i n 12'
,
o"i =-o"fn
"
iiri;A,
Quest'ultimarelazionedimosta che,se q/ > 0, ogni deformazionedev'es_
sereaccompagnata
da un aumentodi volume (dilatanza).

4.3 Discontinuitadello stato di sforzo


Perillustrarealcunepeculiarild
del metodostatico,e sopraitutto
le dil colta chepossono
sorgere
nelcostruireun campodi slorziimmissjbili. si analizzatl problenadi Rankine\18571delladiterminazione
della\pinn ativa e dellaresi\tenzapatsiva.
Si consideri,come illustrato in Figura 4.10, un semispazioindefinito e si
prendain esamela verticalecorrispondente
alla paretedell'operadi sostegno. Si suppongachenon vi sia attdto ha operadi sostegnoe tereno e, per
semplicitd,che la cosionesia nulla.
In tutta la zona di terrenoa destradel muro, con le condizionial contomo
specificate,le tensioniprincipali sono costituite dalla tensione orjzzontale o7, e dalla tensioneverticaleo,.
L'equilibrio d soddisfattoda qualunquevalore della tensioneo'izzontale,
purchtinon sia violaloil criteriodi rothfa. Analizzandolo sratodi sfozo
tramiteil cerchiodi Mohr si deduceche la condizionelimite si ha quando
vieneverificatala condizione

1 srn e'
- _-,

eh_ua_uv-

I +Srn @

o;

ol

Figura4.10 ll problema
di Rankine.

(4.r7)

e il valoretrovatopretde iI nomedi spinta attiya.


Si osservi che in questocaso la aostruzionedel campo di sforzi d stata
particolarmenteagevolein virtu dellecozdizioni al contorno.resesemolici
dall'assenza
di attriro.
Seinfatti si considera1ostessoproblemasupponendo
perd chevi sia athito
tra muro I teneno, risulta immediato constatare come lo stato di sforzo
relativoagli elementi.
A e B, evidenziatiinFigura4.11,non sia piri il mede_
slmo.

Flgura 4.11 Discontinuitd


de o statodi slolzo.

178 Capitolo 4

Si arrivaquindialla conclusione
che lo statodi sforzonon d in qenerale
omogen6:o.
e chedevonoesjstered1l6line"_{lir_gqoa,iofili
iparano
"he
regronlcon statqdl storzo omogetrec _
Considerandoun elementodi terreno a cavallo di una discontinuitd (Fi_
gva 4.12),le condizioni di equilibrio sono rispettate se sono uguali le
componenti di sforuo tangenziali e normali alla discontinuitd, mentre
possonoesserediversele componentinormalialla facciaortogonaiealla
otsconllnulla.
Con dferimento ora al problemadella spinta attiva (Figura4.13), lo stato
tensionale relativo alla regione 2 saii nppresentato dal punto l, apparte_
nente alla retta di inclinazione d(angolo di attrito muro-terreno). in modo
chesiasoddisfatta
la condizione.nv = ontan6.
Il polo del cerchiodi Mohr e rappresentato
dal puntop2 e la giaciturasulla
quale agiscela tensioneprincipalemaggiored individuatadall,angolo g,
cheruppresenta
la rotazionesubitadalla direzionedella tensioneprincipale
maggiore.
Il polo_del cer_chio
di Mohr della regione I d rappresentato
dal punto p1,
individuatodalla giacituradella discontinuitd,rappresentata
dallaretta che
congiungei poli dei cerchidi Mohr con il loro punto di intersezioneC.
E possibile dimostrare(si veda il Capitolo 5) che le coordinatedei certri dei cerchi di Mohr sono vincolate tra loro dalla seguenterelazione

ri +c'cot@'_sin (A+p)
s2+c'cotrp' sin (A-p)

( 4. 18)

nella quale

,L^

2
sin/=sin1.sinp'

(4.r9)

Noto il valore del rapporto(si/si ), si pud determinarequello della spinta


atti!a osservandoche valeonole relazioni

on,t

t+r

Flgura 4.12 Costruzionedel campodisforzi.

-t.- ..

o;, .2.

,l .-"r.1

-t

-+l-

oh= o),.2

| *o) - t.2

l t-

T1
'oi.z

Spintadelledelleterre;applicazioni
dellateoriade a ptasticite... 179

O A= O B - A B
O8=si

cosd

,qt- = si (sin2go',sin2d)0.5

o",|=rv
o,=)rao'-t+p)=66.32,

,
o,,,
^ 1+sinp'
OA= OB- AB
OB= szcosd
AB = siJsirz,lE sr*26
'

I cos6 .',r

,--,|

', -1,.;ft;f,('osd r/sin:esin')a)lr'z


Nel,casoesaminatoin Figura4.1J, corrispondente
a d_ ry'12.
si oniene
(\ls ?) = 1. 22 equ i n d i o 7 ,= 0 .2 2 7 y ' z
tp e t O-3 6 " ). Tal evatoreri sutra
rnteflorea quelloortenibilenell'ipotesidi pareteliscia(pa
nel casoirl
esamea 0.26y'z) e giustificala prassidi calcolarela spinia
attivatrascu_
ranoo,a vantaggiodi stabilite,l,attrito muro_tereno.

Figura 4.13 Determinazionedelta spinta atti_


va rn presenzadi attritomuro-rer_
reno.

180 Capitoto4

tr
- l .\.

ti

Nel casodella resistenzapassiya(Figura 4.14), analogheconsiderazioni


portanoinnanzituttoa stabilirecheil puntol, rappresentativo
dello statodi
sforzo della regionel, devetrovarsi sulla retta inclinatadi d e il polo del
cerchiodi Mohr d rappresenrato
dal punto p1. E possibilepertant; indivi_
duareI'angolo g cherappresenta
la rotazioneche subiscela giaciturasulla
qualeagiscela lensioneprincipalemaggiore.
passando
dallaiegioneI alla
regione2.
Nell'ordine si possonocalcolarequindi il valore di A=90._g e di
sinB = sin A sin/ , nonch6l'ascissadel cerchiodi Mohr relativoalla resio_
ne 2 tramilela relazione

.i\
_.

i '

sl
-si n(A + /)
sz sin( - B)

:
:-r\

..:

Il punto di inlersezioneB dei due cerchidi Mohr consentedi definire l,in_


clinazionedella discontinuitde il valoredella resistenza
passiyavienede_
terminatohamilele relazioni\eguent

:'

1'-"
{ ' . - : t'-

'
-

y'2.
1- sinp'

04= OC + C 4:

;.,-,r-.,.. p -1 :t1
':',

'," \i...'i

J\i

lP^ r1-rl ", .

/_\

-l' , ri I

.; =[--.*

OC = ri cosd;

C 4 = si l Gi nrel si nrd

r.
ir("*a-G,",,a--s"u)]

Nell'esempioriportatoin Figum 4.14,avendoassuntoq, : 35", 6:


O 12,si
o tti enerrl /s7 r-1.77 equi ndj on= 5.j l y z.
Talevalore.pur rappresenrando
un limite inlerioredellasoluzioneesatta.
risulrasignifi cariramenresuperiore
a quelloottenibileper la parereliscia
(o n
peryiene
e
si
pertanto
z),
alla conclusionechenel calcolodel_
-3.69y'
la resistenz
a passivadiventaeccessivamente
cautelativotmscurareI'attdto
muro-telTeno.

&'al-'''' I
I

:l<. P'.i
i!.. . ir ,

.R

--:.- (

??

<li

il_

Zu rl

4.4 Slorziconiugatiin un pendioinfinito


Si definiscepetdro inrtnib ul semispaziodelimitato da un Dianoavente
cometracciaIa rettadi inclinazione
i (Figura4. I 5 ). con proprierd
cosranti
alla stessaprofonditd,qualunquesia la verticaleconsiderata.
Taledefinizionerichiedecheeventualistratificazionisianoparalleleal pia_
no campagna
e implicachelo slatodi sforzosu qualunque
sezioneverrica_
le. comeE4 e D8. sia il medesimo.
Le risultanridelle
izioni asenrisu tali
sezionidel ono avereperlantolo stessomoduloe retted.azioniparaljele:
inoltre.sesi considera
l'equilibrioalla rotazioneintomoal ounroC. si d"_
duceanchecherali refiecoincidonoe sonoparallelealla rracciadelpiano
limite.

Spintadelledelleterre:appticazioni
dellateoriadeltaptasticita...lg.l
Etrl
bdi
del
'
hirlla
dla

= 66 *
"r.,
::
=
ur-1
-e., si Lcosd+ (sin-ga'_sin.d)"'l
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o=i9

d = 24"25'

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to-

I}

b-

'T
L

Figura 4.14 Determinazionedella resistenzapassrya


in presenzadi attritomurolerreno.

iiirl

Figura 4.15 Sforziconiugatjin un pendioinfinito.

i
,..f

182 Capitolo4

L equilibrio alla traslazione verticale permette di scrivere

(4.20)

o'rg = y' zcosi

e si ariva pertantoalla conclusionechele tensioniagentisu piani verticali


o supiani parallelialla superficielimite risultaJroognunaparallelaal piano
sul qualeagisceI'altra e sonopertantotensioniconiugati.
Mentreil valoredella rensioneverticaled definitod;lla (4.20).il valore
delletensioniagentisui piani verticali risultaindeterminato,percui d d,in_
teresseindividuamealmenoil campodi variazione.
Con riferimento al cerchiodi Mohr riportato in Figura 4.15, il segmento
qY rapprc:elta-la rensioneou6che agiscesu un piano cbe ha la stessa
oDlrquta / del plano campagna.Il cerchiodi Mohr rappresentativo
di una
condizionelimite devepassareper tale punto ed esseretangenteall'inviluppo
di rottura.L'odgine dei piani d rappresentata
dal puntoF e le direzioni-dei
piani sui quali risulta mobilitata la resistenzaal iaglio sono rappresentare
d al l eretteaeb.
ll valore minimo che pud essereattribuito alla tensioneagentesul piano
verticale, nel rispetto delle condizioni di equilibrio e del criierio di ro'ttura,
pud essere cavato osservandoche la retta verticale tracciata dal Dunto,P
interseca
il cerchiodi Mobr nel punto,r.
Valgonopenantole relazioniseguenti

OM = oto

oA=oL

ON = OCcosi

NC = OCsini

MC = OCsine,

oi
=ON - MN
oyo ON + MN
dalle quali si deduce che il valore cercato d dato da

cosr-

oto

cos2i -cos2p'

-.------;--.*
cosi+ Jcos2i- cos24r'

(4.2t)

Considerazionianaloghepossonoesseresvolteper la ricercadel massimo


valorepossibileper la tensioneagentesul piano venicale.
In questocasobastaossewareche in Figura4.15 la tensioneverticalesard
rappresentala
dal puntoP e I'origine dei piani dal prmtoM, per cui la (4.21)
esprimereif rapporto trala o,g e la o
o.
La ricercadelle condizionidi equilibri5 timite, nei termini descrini.d stata
impostala
perla primavoltada Rankine( I 857).per cui le situazioni
esami_
nate sono riferite in lettentura come co, dizione limite attiva e condizione
limite passiya di Rankine.
Va osservatoche la trattazione sopra sviluppata risulta notevolmente semplificata dall'impiego del cerchiodi Mohr (1882),non ancoranoto ai temDi

Spintadelle delle terre: applicazionidellateoria della plasticite... 18il

di Rantine, il quale utilizzd direttamentei concetti relativi al criterio di


rctturae alla quaddcadegli sfozi, ponendole bast delmetododelle caratteristiche.

E
o

tr 4,5 Strutturedi sostegnoe calcolodelle spinte


Con il termine strutturedi sostegnosi indicano gli intewenti in grado di
garantircstabilitda un fronte di terrenopotetrzialmente
instabile.E relativamentesemplicereperireesempidi muri realizzatiin pietrame,che ruppresentanouno dgli interventipir) diffirsi, anchese attualmentela pmtica
corrented orientataversoi muri in calcestruzzo.
Il trminemuro a gravitA (si veda la Figura4.164) indicauna struthra rn
pietrameo in calcestruzzola cui stabilitddipendedal pesopropio. Le dimensioni dell'opera sono solitamentefissatedal criterio che in nessuna
sezionesi producanosforzi di trazrone.
L'introduzionedi armah-rra
nella zona tesaconsentedi realizzarestrutture
progressivamente
pii snelle(Figura4.16b),fino a ottenerela configurazione di muro a mensola(Figura4.16c),chesfruttaper la stabilitdil pesodel
terrenoche insistesullapiastradi fondazione.

Pendenza

0.4+ 0.7 H

Hl12+ Htlo
-+
B = 0.4= 0.7H

(d)

(c)

(fl
Figura 4.16 Opere disostegno.

t----

O.4+ 0.6 H

184 Capitolo4

I muri a contrafforti (Figura 4.16{ si differenzianodai muri a mensolr,


per la presenzadi irrigidenti, inseriti a sostegnodella lastruverticale.
Soluzioniinnovativesonooggi offertedallestrutturecomposteda elementr
prefabbricati,
messiin operain mododa realizzare
dellecille lcrib wallsJ,
successrvamente
iempite con terreno(Figura4.16e).
Infine il termine diaframma indica una lastra (gettatain opera), la cui
stabilitdd garantitadalla mobilitazionedella resistenza
passivae dalla
eventualepresenzadi uno o piri vincoli nella parte fuori terra (Figura

4.r6n.

4.5.1 ll calcolo delle spinte: teoria di Rankine


L'applicazionedella teoria di Rankine sibasasull,assunzione
che lo stato
di sfozo agentesullaparetesia quello esistente,in condizionilimite, sulla
stessagiacitura,pensataappartenente
al terrenoindefinito.
Con tale assunzionevalgono tutte le considerazionisvolte nel parasmfo
4.4 e in panicolarela spintaagentesu un paramentoverlicaleassume
l'espressionegeneralefomita dalla (4.21).
In basea tale formulazione,la spintaha una distribuzionetriangolare(Figura4.I 7). con rertad'azioneparallelaal pendio.
Nel casopii semolicedi piano campagnaorizzontale-la (4.21) si riduce
all'espressione
o.,
ovy

1-si nrp'
l +si n@'

.(
zt
--L
[4

< o' \
I

2)

(4.22)

Nel casodi uu muro a mensola,la suddettaassunzionee verificata se le


superficidi rottura,individuatenel casopii generaledagli angoli

"=i(;-,).;,,',
,t
o=)li-e')-i<,

(4.23)

.
sln,
Sln.| = srnp'

Figu.a 4.'17 Distribuzionedellaspinlasecondo la teoriadi Rankine.

non interfedsconocon il pammentodel muro, cosi come accadead esempio in Figura4.18a.


In questocaso d coretto applicarela teoria di Rankineper calcolarela
spintasullapareteverticaleAB.
Nell'esempioillustrato invecein Figura 4.18b,la superficiedi rottura inconfa il paramentodel muro nel punto B, siccheil calcolo della spintad
pii complicato.Occorrerebbe
decisamente
infatti tenercontochel,obliquitd
dello sforzod pari a d ne1t atti CB e AD, mentred pari a / sullasuperficie
di rotturalB, e applicarei concettiespostinel paragmfo4.3, dal momento
che si d in presenzadi uno statodi sforzonon omogeneo.

Spintadelle de e terre:applicazionide a teoria della ptasticita...


lgs
sla

an
t).
cui
rlla
FA

to
lla
f,o
te
Fr

2'
b

(c)
(d)
Figura4.18 tmpiego
dellateoriadi Rankjne
nelcalcolodellesplnte.

In praticasi.introducel'approssimaz
ionechesull.interaparereDE t indivi_
duataa.paflire
dalpianodi appoggiodellafondazione)
siposs.
i
teoriadi Ran_kine.
essendomodestoe a favoredi srabiliidl.#;;;;;;;
"pplllrr.
deriva.
Analogamente.
nel casodel muro a gravilacon paramento
venicaleillu_
slraroIn llgura 4.]8c. la presenza
dell'attritomuro terrenocomportauna
rotazione
dei pianiprincipalie modificala superficiedi ,"*""
il.
i
pruprana.Le condizionidi Rankinesi applicano
soloal cuneoC,jB e "on
risul_
terebbeconetto impiegare la soluzione (4 .2t) per
calcolii la;;;;
l,i"#
tatamentealla parete vetticale AB.
plgl]".a viene semplificatosupponendoche
la superficiedi
]i^p:ll:l
]]
scomimento
MNpossa essererappresentata
da un piano (l,e.ror" e _oi"_
sto nel casodella spintaattiva,mintre non e accettabile
nel casodellaresi_

186 Capitolo4

stenzapassiva), calcolando la spinta sulla parcte CM con la teoria di


Coulomb,comeillustratonel punto 4.5.4.
Infine, se la paretedel muro a gravitd d inclinata (Figura 4.18d), dsulta
sufficientmenteapprossimata1aprocedurache prevededapprimail calcolo della spinta sulla pareteverticale lB con la teoria di Rankine e 1a
composizionepoi di tale spinta con il peso del cuneol-BC per ottenere
la risultante P2 (che risulta pertanto determinatasia in modulo, sia in
direzione).
In questoultimo casooccorrerdcornunqueverificareche l'obliquitd della
risultantenon superi I'angolo di attrito muro-terrenoe, in altemativa,si
potd utilizzare la te oria di Coulomb.

4.!..2 La presenzadellacoesione
Se si consideraun semispaziolimitato da una superficieorizzontale,nel
casoin cui il mezzosia dotatodi coesione,l'analisi del cerchiodi Mohr in
condizionilimite consentedi scrivere

o'

o,,
2

fol+o.2
|

l-

l.
"' lsul@
tana'l

(4.24a)

dallaqualesi ricava

(4.24b)

Si concludepertantoche i valori estremidella tensioneorizzontalesono


individuati dalle seguentiespressioni,corrispondentidspettivamentealla
sDintaattiva e alla resistenzaDassiva

2c'"[G

r-

oo = Koo'ul 2c'r[n

(4.2s)

o'p= Kpouo
+2c'J4

nella quale i coeffcienti di spi ta attiva e di resistenzapassiva han.!o


l'espressione

|d -,a
Figura 4.19 Spinlain presenzadi coesione.

--2

^n"

=-

L
Kp

.I r
t4

tanz

()' \
2)

I si np'
l + si ng'

(4.26)

Un'analisi della prima delle (4.25) rivela che la on risulta nulla alla profonditd

Spintadelle delle terre:applicazionidella teoria de a plasticita...


1g7
rdi

,ur^(Z*4)
la

zo= --'-z

-)

:rlr la

t4

) I

(4.27)

con valori teorici di trazionea profonditd inferiori.


In realtd tali tazioni
ron possonoprodursi, e, nell,ambito della profonditd
individuata dalla
(4.27),si produconofessuredi trazioneper cui I,espressione
g"o"ruf" J"iiu
spmtaattiva diventa(Figura 4. l9)

gte

,i n
lla
,s l

e,=

lr'

x; nz- zlt- zc',[4tn- zo1

(4.28)

4.5.3 Analistdi stabilitain condizionlnon drenate

El
'iE

Figura 4.20 Teoriadi Coujomb.

Quando si analizza la stabilitd di un diaframma, d dlevante prendere in


esameancheIe condizioninon drenate,corrispondenti
alla conig*urion"
inizi.ale carutterizzatada assenzadi moti di filhazione
ai
Ai
volumeper le quali si awebbe
"
""ri?i"ri

t4l

oa = ofi -2su
op= oy o+ 2Su

(4.29a)

Volendotenerconto delle condizioniall'interfaccia,poich6


l,installazione
del diaframmaproducesempreun rimaneggiamento
del renen"
con ra paretedt calceshuzzo.
"i;;;;;
si raccomanda
di introdurrenell.analisi
di
stabilitdun-valore
dell'adesione
r, paria unafrazionedellaresistenza
non
qrenata.ru.Leespressionerelativeallaspintaaftivaeallaresistenzapassiva
(ln termini di /er,iiori fola/i) diventano pertanto

bl

!a

or-o,o 2s,Fi
tl

o p =o r0 +2 srp-

(4.2eb)

!q

4.5.4 La teoriadi Coulomb


La teoria-di.Coulomb(1773) consideraI'equilibrio globale
di un cuneodi
tereno, dlimitatodal paramentodel muro, dalla
sulerficie limit";;i;;
reno e dalla potenzialesuperficiedi scorrimento(Figura
4.20).
Assumendo
chela spintaattila agiscasecondouna direzione
Drefissata.
essendonotaanchela direzionedella risulrantedelie reazioni
dei
rerreno.
'-'
--'""'' d
possibiledeterminare
il suovaloredall.equilibrio
del .un.o.
Comegidevidenziato
nel paragrafo
4.2 {punro+.Z.Zy.
tatemltodo prescin_
oe oar anattsrde e condizionidi equilibriolocale.Non
d notala distribu_

I
I

I
!

lt

188 Capitolo4

zionedelle tensionisul paramentodel muro e il puntodi applicazionedella


spintadeve essercdeterminatoin modo indipendente.
Se il cuneo di spinta ha forma tdangolare,il punto di applicazionedella
spintaattivae a una distarzadalla basepari a 1113.Seil tenapienoha come
contomounaspezzata,si suggeriscedi assumere
comepuntodi applicazione il punto individuato dall'intersezionedella parallelaalla superficiedi
scivolamento,passanteper il badcenfiodel cuneo,con il paramentointerno del muro(Figura4.2l).
Nel casodi un cuneo
la soluzioneanalitica
attiva-

-.
"--,

Figura4.21 Determinazione
del puntodi applicazionedella spinta valutata
glocon il metododell'equilibrio
oate,

.L

ea=)7n'x"

FiguJa4.22 Soluzione analjtica di l\4ullerBreslau(1924).

per I

cos2\a'- B)
+ p'lsintrp'-it
cos2
,* /sin(d
B.cos(0
l'u, L I cos(/-r)cos{/-i ) |

(4.30)

Si noti che I'assunzionedi una superficiedi scorimento piana non d congruentecon I'ipotesi che vi sia attrito tla muro e tereno, per cui, mentreil
valoredel coefficientedi spintaattiva calcolatocon la teoriadi Coulombd
in accordo con i valori deducibili da analisi pii raffinate, quello del
coefiiciente di resistenzapassiva risulta sovrastimato(e pertanto non
cautelativo),soprattuttoin presenzadi elevati valori dell'angolo di resistenzaal taglio e dell'angolodi attrito muro-tereno.
Per tale motivo non si fomisce I'espressionedel coefficientedi spintapassiva. analogaalla (4.30). mentre si raccomandtTGoi-;lE-sohrzione di
( I965).riponalain Figura4.23,basatasulneridoAiiiiTaratteristiche(del gtale si dd solo un cennonel punto successivo),
di quelle
-okoiowskii
ricavateda Caquote Kedsel (1948) e Dembicki (1982) e delle soluzioni
riportatenelle Figura4.24 e 4.25, olter,ttleirnpiegandoil metododell'equilibrio limitell66aie-6i-iififfi
ci di scorrimento costituite da spimli
logadtmiche.
4.5.5 Metodo delle caratteristiche
ll metodosi basasulla constatazione
che,in condizionidi statopiano delle
deformazioni,le due equazionidi equilibrio e la condizionedi plasticitd
costituisconoun sistemadi tre equazioninelle tre incogniterapprcsentate
dalle tle componentidi tensione.
Se le condizioni al contomo vengono assegnatein termini di tensioni,il
problemarisulta ben formulato in termini matematicie pud quindi essere
risolto prescindendoda considerazionidi tipo cinematico.In generalesi
operasostitundola condizionedi plasticitdnelle equazionidi equilibrio,
chediventano equazionidifferenziali alle derivateparziali di tipo iperbolico.
Essehamrc caratteristiche reali (da qui i1 nome dato al metodo), lungo le
quali risulta nullo il differenziale totale di un'opportuno parametro
tensionale.A partire da un punto al contomo,per il quale d noto lo stato
tensionale,risultapossibilecostruirelo statodi sforzonella regioneindividuatadalle carattedstiche.

spintadete deteterre:appricazioni
deta

teoriaderaprasticita...1gg

Figura 4.23 Coehicjentedj resistenla


passNa
{soluzrone
di Sokojowski.
1956).

's

e'r)
$i::T^":*::

:::?f

d naticamenrc
ammissibite,
maqusto
risultato

ffi j[1;':;
;;::iff::ff::j,:l"j:f::ty"i::,:
pi,,,i.ria.
i""';-#;;ili:
i,_; ;;;;;;;,:::ili}:?::
Jr,
iii,"jff:* :ll,_":a.ru

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ri
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;i;:,".;il':il:
se
[,:",,,:ff
rn termini
::i::::j..:r,
il:J]_
di sforzo).
principari
det
;: :#j:11,:;j:'j"^f:j,,.-,1,1:]1
campo
:*'siarili traredirezioni
disforzoql,"ir"
a"i""'"p"?;ffi:H;l:i:::ff*:?,lf
"

' ir -

190 Capitolo 4

1.0
30

Resistenzapassiva
o: = K- o.'.^
r r anQ
' pE- p

Spintaattiva
o;= Ka qJo
r tan e'
'a

5+

3
2

ta I'
1.0
'1.0

r 0.6
'1.0

Spintatotale
oa= o; + uo

'1.0

0.8

0.6

0.4

0.2

Figu.a4.24 Coefficienti
di spintaricavati
da Janbu(1972).
ne. Sfruttandotale ipotesi, unitamentealla condizione che la divergenza della velocitd dev'esserenulla (corrispondenteall'ipotesi di matedale rigido-plastico), d possibile costruire anche il campo delle velocitd
associatoal campo di sforzi. In particolare si osservache le caratteristiche del campo di velocitd coincidono con quelle di sforzo nell'ipotesi
di flusso plastico associato,per cui queste ultime sono anchelinee di
scorfimento.
Come si pud immaginare,il metodo succintamenteespostod alquanto
complessoe Ilon si prestaa un utilizzo immediato. La sua applicabilitd

Spintadelle delle terre:applicazionidella teoria


della plasticita...

Fattoredi riduziohedi Kp

100
80
50

ite' = +0.6

ilg' = 19.2

40
30

i
i!U

.:x

ilg' = 42

ftl
EI

^fil1
.9 u

9[i

!,L l

i19'= 4.6
.q I)

#ti

5 lq
o: 3

i/9' = 4.9
i/9' = 4.9

v
o.s
E "'d
E ""

ilg' = +O.8

#0,

i/e'= +0.6
it?'= +0.4
il9' = 0

\r

12

16
20
24
28
92
Angolodi resjstenzaattagtio g,

Figu.a 4,25 Coetficientidi spinta riportati


net ManuateNAVFAC(1971).

d.inoltre limitata ai casi di deformazroneplana. per


i suddetti motivi
I'esposizione,vienelimitata ai cenni appena
1atti, rimandandoil lettore
rnteressato
al'argomentoai testidi Hill(1950),;i Sokol""rki
ijGd;
di Calladine(1985).

191

192 Capitolo4

4.5.6 Inlluenzadei movimentidellastruttura


sul regimedi spinta
La relazioneesistentetra entitd e dishibuzionedelle spinte e movimenti
dellastruttura.
inizialmente
indagata
da Terzaghi( lq34t. e stalaoggenodi
molti studi (tra i pii recentisi cita il lavoro di Jamese Bransby,1970),le
cui conclusionipossonoriassumersicomemostratoin Figura4.26.
Si noti innanzituttoche gli spostamentinecessarialla mobilitazionedella
spintaattivasonosignificativamenteinferiori a quelli richiestiper la mobi
litazionedella resistenzapassiva.Inolhe, una rotazioneintomo alla base
comportala mobilitazionedella resistenzadi picco in prossimitdde a superficie del terrno e, solo in seguitoa successiverotazioni, d possibile
raggiungerela condizionelimite lungo tuttal'altezza dellaparete.Al conha o, se la rotazioneawiene intomo alla testadella parete,si ha inizialmente sviluppo della resistenzapassivain prossimitddel piede. Solo nel
casodi una traslazionerigida la distribuzionedellaresistenza
passivaassume l'andamentolineareprevistodalla teoriadi Rantine.
Ne consegueche la mobilitazionedella resistenzapassivacomportauna
rcttura progressiva,con un valoremedio della resistenzaal taglio lungo la
superficiedi scorrimentoinferioreal valoredi picco.
Infine, sei vincoli imposti all'operasonotali da impedimeogni movimento, il regimedi spintad prossimoa quello di spintaa riposo ed d mccomandatoI'uso dei coeflicientidi spintadportati in Tabella4.1.
4.5.7 Spinte indotte da sovraccarichi
L'applicazionedi un sovraccarico3-n!&11le(Figura 4.27) sul piano
campagnacomporta un artmentodella tensioneverticale efficace della

,AH,
Sabbia
densa
Sabbia
- - *- - - {" " i o l t u

I \'

AH,

1.0
0.5
0.3
o.2
0.1

\ t.::

" \ lj,

2.0

Figura 4.26 Influenzadei movimentide 'opera sull'entitadella spinta.

| \ t..:;'

2
AHtH (o/o')

Spintadelledelleterre:applicazioni
dellateoriadellaplasticita... 193

Tabella4.1 Valoridelcoefficiente
Koperalcalcolodellaspintaa riposo.
0.35-0.40
0.55-0.60
0.s0-0.60
1 .0 0 -1.50
1.00-2.00

Sabbiadensa
Sabbiasciolta
Argillelenere
Sabbia compattata
Argillacompattata

I
L
Figura4.27 Sovraccarico
unilorme.

stessaentitd, per cui il valore della spinta risulta anch'essoincrementato di una quantitd pa;i;86;aaccar[o
moliiFliEto per il co-FfficiEfrGilfsDlnta.
Molto piu complicatad invecef individuazionedella spintaindotta da un
ca co puntiformeo lineare.In generaled prassifar riferimentoalle indicazioni di Terzaghi(1954), che rappresentano
una modifica empirica delle
soluzionielastiche.
Con rife mento ai simboli illustrati in Figura 4.28, la tensionenormale
agentesu una pareteverticale,dor,utaa un66n--C6-fiiEihpuo stimamicon
le seguenuespresslonl

. ^- p
--

m 2n
H1m 2+ n212

n..
o,=0.2o3P
'
H (0.16
+ r, ),

I
1_

(se m > 0.4)

(4.1
r)

Figura 4.28 Spintadovutaa un caricolineare.

(4.32)

Figura 4.29 Spinla dovuta a un carico punliforme.

(se ll' < 0.4)

Analogheespressionisi hannonel casodi ur4t6iii66il6fi*rigu.u


4.29)

"- "

," " O
' ,' H ,

m 2 n 2c o s 2tl .l ry l
Vn l + n r))

O n2 cosztl.lur I
^ 26
^^ -=o ^ = U.
------------+
"
H ! (0 .1 6+ n z ;.r

(se lz > 0.4)

(se

m < 0.4)

,t

194 Capitolo 4

4.6 Influenzadell'acquasul regimedellespinte


e interventidi drenaggio
I casi esaminatinei punti precedentifanno riferimentoper semplicitda situazioni in assenzadi acqua.Qualoraessasia presente,occone valutare
come si modifichi I'entite della spintaesercitatadal terrenoe quale sia la
spinta esercitata qq!'acqrra.- a seconda che ci si trovi in condizioni
idrostaticheo in presenzadi un motoi-i filGtlone.
Nei casi astratti di terrapienocompletamenteo parzialmentesommelso,
illustrati in Figura 4.30, con acquain quiete,il calcolo d analogoa quello
gid visto per la parte di tereno al disopradella falda. Al disotto di essa
occone invece distinguerel'aliquota di spinta esercitatadal terreno (da
computa$i in termini di tensionieffrcaci)da quellaesercitatadall'acqua.
In presenzadi precipitazioni, il terrapienotendea saturarsi,con conseguenteaumelto del peso di volume, e la pressionedell'acqua influenza
la stabilitd dell'opera in maniera dipendentedai sistemi di drenaggio
adottali.
Ad esempio,nel casosi realizzi un@
come illusftato in Figura 4.310, d possibilecostruireuna rete di flusso e
determinarequindi il valoredella pressionedell'acquain ogni punto lungo
la potenzialesuperficiedi scorrimentoCB. Ad esempio,la pressionenel

'7,--1

T-

\ iw;lw,
R\t I
\l
U\

H2

7" Hz
I
lr
'l H1 K" f'' H2' K
"
Flgura 4.30 Spintein presenzadi acqua in condizioniidrostatiche.
7

H. Ka

7* . H

uA=Az.7w
(a)
Figura 4.31 Spintain presenzadi un moto di filtrazioneprodottoda precipiiazioni.

(b)

SOint^aat"
y{t"rre:

appticazioni
de a teoriade a ptasticita
... .l95

punto I pud esserecalcolata osseruandoche esso appartieneall'equi_


potenzialepassanteperl', averitepressioneatmosferica, dsulta Dertanto
payiayn.Lz (si vedanoancheil paragrafo4.6.3 e I'Esercizio4.31 La
ylU!e4l9!9!91!ejprnte-puq quindi effettuarsjconsiderando I'equitibrii del

conGlreG6ni-Aett'acq*,rager,ri
suCTt Oere..i
"lgjggt.Tl9l9turo.
natein rcgimeil-l-ilrrilo ne.
E p6sii6'iG-v&ifiIareiffi-ii
questocaso,pur essendonulla la pressione
dell'acqua
sullaparete
verticale,
l,effettocomplessivo
delmotodi dltrazione
si haducacomunque
in un aumento
dellaspintasull'opera.
Nel casosi abbiainvecela possibilitd
di disporrein faseesecutiva
undreno
(Figura
suborizzontale
4.32).si consegue
il vantaggio
di avere.
sempTein

.p::'YER*1i":i:i"]:-1:*@i.9@-e-qtisL@rorrzzonrall.

( 4,

rpotesrdr mezzo omogeneoin termini di conducibilitd


-Nelt
idraulica, la pressionedell'acquarisulta nulla in ogni punto e il calcolo
della spintad analogoal casoin cui I'acquasia assente,ialvo ricordarsidr
inhodule nelle analisiil pesodi volume del teneno safwo.
Nel casoinfine si eseguauno scavosostenutoda diaframrni
lFigura 4.33),
l'eventuale
dislivellodi catic@
filtmzione, che alterain ogni punto il valore della pressioneneutrae, con_
seguentemente,
delletensioniefficaci.La valutazionedelleazioniesercita_
te dal terrenoe dall'acquasulla strutturad ora decisamente
piU complicata
e per impostareil problemad necessarioconsiderarele condizionidi eour_
iibrio in presenza
di filtrazione.

(b)
Figutd 4.32 Drenosuborizzontale.

Figura 4.33 Rete dillusso in uno scavocon diakamma.

196 Capitolo4

4.6.1 Condizioni di equilibrio in presenza di tilrazione


Il moto awiene da un punto, cui competeuna quantitddi energia,a un
altro, al qualecompeteun valore inferiore.L'energiacineticad legataalla
velocitddel fluido; quellapotenzialedipendedalla posizionerispettoa un
piano di riferimentoe dalla pressionedel fluido.
Se si convienedi far riferimentoa un elementodi pesounitario,esaminando il casodi moto unidirezionalerappresentato
in Figura 4.34, le componenti di energiapossonoessereespressein termlni di altezze:
i) I'altezzageometricaz dipendedalla quotadel puntorispettoa un piano
di riferimentoarbitrafio;
11) 1'oltezzadi pressione (u/yw) rcppresentaI'altezza che il fluido pud raggiungerein virtu della suapressiorrc;
Figura 4.34 Definizionedell'altezza

iii) I'altezzadi velocitd(vJ,l2g) d associataall'energiacinetica.


L'energiatotale d qulndi esprcssa
dall'altezzdtotale

H = Z+ :

y?,
+ :^w
zB
/*
u

e, se il fluido d non dissipativoe incomprimibile,tale altezzarimane costantelungo ogni /irea di corrente,per cui si ottienela relazione

ul , vr)"e ,us
ft

zg

l||

'lrs
-:-t 8

(4.33)

nota come equazionedi Bernoulli.


Nel casodi un moto di filtrazionein un mezzoporoso,la velocitdd us-ualmenteal disottodi 0.01m/s,per cui I'altezzadi velocitdd dell'ordinedi
5 10 6 m, ossiaun terminetrascurabile.
Sepertantosi trascuraI'altezzadi velocitd,quellatotaleviene a coincidere
con l' Lltezzapiezometlicq
U
,,

,-L
/ tr

e la perditadi energiaper unitd di percorsod definitagradienteidraulico

i= -vh

(4.34)

Si ossewichenelle precedentirclazionila velocitdv. rappresenta


1'effettiva velocitd media del fluido attmversoi pori, mentle sl d,efrnisce
poltatq
npecifica la poftata altraverso1'area totale u r:rtaia del mezzoporoso. Assumendoche la porositdchecompetealla superficiesia statisticamente
uguale a quelladi volume,tra la portataspecificae la velocitdmedia sussistela
relazione
(4.35)

Spintadelledelleterre:applicaziont
de a teoriadellaplasticita... 197

fn condizionidi moto laminare,DarcyI lg5o) ha mosrrato


che Ia ponata
specificad proporzionale
al gradienteidraulico
(4.36)

9 = i fi

II coefliciente di conducibilitd idraulica r( dipende


sia dalleproprietd
dellq matrice solida,(porositd,granutometria,iorma dei grani,',";;;rj_
ro*ifica), sia darleproprietd ttet
fluido (ien itu pll ui_
::;:,T:lo"a
"
La permeabiliti I {dimensioni
L2)del mezzoporoso.dipendenle
solodal_

l: ry

ii:i:iffjnce.

elesara
allaconducibiliti
idraulica
K{dimensio-

k=

Kp
pwc

Le definizioni inhodotte trovano la loro giustificazione


nella necessitiidi
descrivereil comportamentodel mezzoporosoa un livello
macroscopico
(si veda I'AppendiceB).
A livello micloscopicosi pud infatti osservareche le particelle
nell,intomo
di un punto sonocarattedzzate
da un vettorcv (veloiitd microscopica)va_
riabile sia in modulo sia in direzione,a causadella tortuositd
d"t'p"r"o.ro
derirantedallastruttura
del mezzoporoso.Fssendo
peroimposriUif.i"i,_
ntre ta geometriadel mezzoa lilello microscopico.
occorrepassarea una
tlescrizion,e.macroscopica.
operandodelle medie di .",np"i;;;;;
;;i:
I amolo def vo.tumeclenenftirerappresentalivoconsiderato
(si consultia
raleproposrtort testodi Bear.19721
Se la mediae operataall'inremodel volumetJ d,ellaJitse
fluida-lagran_
u
dezzamacroscopicache si ottienerappresentauna media
intrinseca

n , , =L I

uv J U'

oau

(4.37a)

Se inveceIa mediad operatanell'arnbitodel volume Udell,elemento


raD_
ptesentativo del mezzoporoso si ricava la portata
,
specifica

r)1,,'au

(4.37b)

Velocitd media e portata specifica sono grandezze rnacroscopiche


del
mezzoporosoe godonodella proprietddi esserefunzioni
conrinuedella
posrzrone
(da qui la possibilitadi una traltazione
del mezzoporosonel_
I'ambito della meccanicadei mezzi continui).
Ritomandoora alla leggedi Darcy, si ossewache la (4.36)
d stata cavata
emplncamenteed d limitata al caso di flusso monodimensionale.
La sua
generaltzzazioneal caso d1motc)tridimensionale
in un mezzoari"otrot o

198 Capitolo4

porta a scrivere(per le notazionitensodaliimpiegatenel seguitosi vedano


i dchiami ripotati nell'AppendiceA)
q= K i
qi = Kijij
nella quale K d un tensore del secondo ordine, definito tensore di
conducibilin) idr aulica.
Le componentidella portata specificanelle direzioni coordinate(-r,J,,,z)
assumonopertantol'espressione
qx= K xxi x+ K xyi \+ K xzi .
qy= K yx| + K yyi r+ K y.i z
qz = K zxir + Kdir + Kzziz
ed d possibileconstatarecomenel casodi mezzoanisotropoil vettoreportata specificae il vettore gradienteidraulico non siano pii paralleli (nel
casomonodimensionale
della (4.36),essendoKuno scalare,i vettori q e i
risultanonecessariamente
collineari).
Con riferimentoalla conducibiliti idraulica"si osservaanaorache.in virti
della sua natura tensoriale,d semprepossibile individuare tre direzioni
mutuamenteortogonali,tali che le componentiK;; con indice misto (i;aJ)
risultinonulle.
Questedirezioni sono defrrLltedirezioni principali e, qreJj.doessesono assuntecomedirezionipergli assicoordinati,il tensoredi conducibilitdidraulica si riduce a un tensorediagonale

[""

Kzz

triil=|0

lo

L,]

L Equazione(4.36)presupponecheil moto dell'acquasia osservatodspetto allo scheletrosolido, che rimane fisso (questaassunzioned valida nei
casi di moto staziorario esaminati nel presenteparagrafo).
Se le particelle solide sono anch'esseinteressatedal moto, la (4.36) va
scrittain termini di velocitdrelativae assumeDertantola forma

K,-

nlvw -v{ } = --.\v

p*c

u + p | 9 g YZ t

(4.38)

nellaqualev'" ev" sonorispettivamente


la velocitrimediadell'acquae delle
particellesolide,aventi il significatosopmspecificato.
Alla (4.38) si farri riferimento nell'AppendiceB dedicataai processidi
consolidazione.

Spintadelle delle terre;applicazioni


de a teoriade a plasticita...
1gg

come
una
rerazio;: ::,"',ll#:T.'[ j,fl;*.-m: ::ltud ri.guardarsi

to:t.
ol;;;;.r;';
jll:"^ni"-,.
; ,ilrXi.n:T,$:*l:.,'#f
iiJ:::.,",,
4i
z)

j,*:.n*,lr,,ix,;:
H#1141j;"$q'ii"it;1,i.#iti#::
li:;,J;J"ritlfr[y*::1";;::i*"-""i'i",,,'.iJ'ri:ffi
;
4,6.2 Gradienteidraulicocritico
ConriferimentoallaFigura
4.35,l.ec

]f :Iffi*::::,HUH::
l#j*H[,ff$:.',,i."'i"'i.'"];,i,"Jiii::ffi
Figura4.3s

at,
a;t,

=o

,iflr",j,ll"""

@3s)

Richiamando
la definizionedi altezzapiezometrica
def

h = z+!_
/w

nsulta anche

us - u1 = (hs - ha)/n kn - ziln


ossla

0u
-r, - iY.
az=

(4.40)

Utilizzandola definizionedi
tensione
: effcace, l,Equazione(4.39)
pud es_
serenscntta nella forma

r*t._o
ff_"0!_tr,*
e sostituendola (4.40) si ottiene
At"

6i

= -0'-iY.1

@.4r)

*H';lJfl
rtffiff i;ffi:rsil:"T,'"",Ti
j,1T'*"0'n,rrazione
<t, = (y,-iy*)z

(4.42)

presenza
di rorzedi

200

Capitolo 4

e tale tensionesi annullaquandoil gradienteidraulicoraggiunge urrvalore


critico D^ri a

v'

G,.-l

y*

r+ e

,c _- - _

(4.43)

Nell'Equazione(4.42) il termineiy* dla forza di filhazione per unitd di


volume del mezzoporosoe rapprcsental'azione esercitatadal fluido sui
granelli solidi. Maggiore d la differenzadi carico,pii grandediventatale
forza di filtrazione,e quandoquestaariva ad annullarele tensioniefficaci
dowte al pesopropdo si instauraquel fenomenochenella letteraturatecnica d designatocol nome di sifoname to: si ha ciod I'annullamentodelle
forze di interazionetra le particelle(tensioniefiicaci) con conseguente
trasformazionedella strutturadel te[eno in una sosoensione
di oarticellein
un fluido.
Alla (4.43)si pud pervenireanchefacendole considerazioniseguenti:definito con j un vettoreunitado positivo verco I'alto (Figura 4.36), i vettori
-y' j e - y *j rappresentanole forze per unitd di volume dell'elemento
porosoin condizioni idrostatiche.In presenzadi filtrazione, la pressione
neutrad legataal caricototale dalla relazione

(4.44)
Tw

per cur

Yu= -y.i- y *j

(4.45)

ll vettore 1z.i d diretto secondola velocitd di filtrazione, ed d pertanto


nppresentatoin Figura4.36dal segmntoorientatoBD. L'Equaziorc(4.45)
d mppresentatadal triangolo BCD, mentre il triangolo IBD consentedi
ricavarela dsultantedelle folze per unitd di volume dell'elementoporoso
agentisulla matdce solida
(4.46)

6= y'j+y*i

7' = ( - n) (7" - 7* \

; --'-a-

j lI
Figura4.36 Equilibriodel mezzo poroso
presenzadi fillrazione.

vu =--it -it

o, ic=iil

Spintadelle delle terre:


applicazionide a teoria
deltaptasticirA...

jlJT:l:

201

idraurico,

verso
l"i:,$;lll"Tfr.:,,H:.;:lteil:,,:#diretto
l.arto,
gl:
;::*ff
ff
i:,n.'J,j,
J:.:*;:llff
,*':"i:i:
ri;:';:
;;:";;:::'Ji,::
ci
Ii::J.',i;:il:il*i".
;:,
com
l:n:ffi
iltushato
:ill:
n.ff,ar*"iri"'i I
l.
",.1.::j:':
criricodipende
,.o1i"1'J
so,o
;31tT: ; f lkl*j*l**o
da,peso
ffi
:fl[I[:,ff
ili'il,T',1[:l['#
l.'jil:'1,
n;
;.ili:,j:,
",."t;ffi ;:::,]:J-:ifJ#i:
:ffi
Ti[:i:::ff
;l*::".1.",::*fi
;##::i:lf,:';JJ
tuUUloti
il'ffii'p",
il-J#
; ,"gu"nt;,Liii,
lfr::,;:
;:T::J:i',*';,.;li
.
arconromo
::ililT:il*;l;ii;1i,,tiliillLr":|ec-ondizioni
sirradu_

Hi,x'H#,:n:l:,
mi:t:i;lii,,rtr,,#
$:1:"F
inbase
rniaie,
3",:HX1l"-1ffif,:i#,"-!l':,:::yt:
rerazione
di
;;il;,;";.iffi
:,ii
ffi:ffara
3il:l;tTili;::[Hi*:
ilii:,il:5:r

mamente
elevato,
dimciteaareaiJiaisrin pratica;

nmane.pertanto
la fasciaintermedi
t.r..lt .osrituilidasabbie
rrmrsabbrosr
finie
non nt,cri.i ^-_, _.-1,9:i

ff;;ti':;:::1"::**,ii1!:iil;;6H",?:l['[:;,;r'j::il]:
#J:ffiJ
::lli,:*i:,ff.ffiH;
#
:,"#i
:Hil,;.:,",X
:ii,l,:"'Il
r r r r ) r dur zusl

di un gradiente
-,4 U mantenlmento
crrlrco.

frTlpif;g#'.,1;;$;l1iif';nr:";;i#i
ffi
FC-

t"
iE

(4.41)

*mffNffi
(4.48)
nella qualeAi d ra perdita
di cadco tra ra profonditd
consideratae la fron_

202 Capitolo4

La (4.48) va applicata a varie profonditd di tentativo, e pud essereinterpretata come una verifica nei confronli della possibilite che il fenomenosi
instauriall'intemo della massadi terreno.
Lo shato drenarte messoin operaper aumentareil fattore di sicutezza deve
soddisfare ai requisiti usualmentedchiesti per i filtri:
.

deveavereconducibilitaidraulica superiorea quelladel materialeprotetto,


in modo che la filtrazione possaarvenire in essoserza perditedi carico;

la distribuzione granulometricadev'esseretale da impedire fenomeni di


intasamentoa operadelle particelle del materiale protetto, eventualmente tnsportatedall'acqua;

dev'essereintemamentestabile, ossianon devono verificarsi movimenti


delleparticeltedi dimensioneminoreall'intemo dei woti compresitru
le particelledi dimensionemaggiore.

In generale tali critei sono soddisfatti se si verificano le condizioni seguenti (u.s.B.R., 1947):
i) il rupporto
- ,t(r<=-

4.(filho)

(4.4e)

Q5(erreno)

dev'esserecompresotra 12 e 40 per filtri costituiti da particelle arotondatee tra 6 e 18 per particetlea spigoli vivi;
ii) il rapporto

Dsn(filho,
""

Dso(teneno)

(4.50)

dev'essere
compresotra 12e 58 per particellearrotondate
e tla 9 e 30 nel
casodi particellea spigoli vivi.

Esercizio4,2
Con riferimento
alla Figura4.37,determinare
il valoredell'altezza
geometrica
totale,dell'altezza
e dell'altezza
di pressionenei punti
A. B e C delcamoione
di terreno.
Assuntocomepiano di riferimentoil piano passanteper il prmtoC, I'altezza lotaIe h A d pari a 9.00 m, in quanto non essendociperdite di carico nel
tratto .4D deve dsultare hp = h4
Nel punto C I'altzzatotale d nulla, e, ipotizzandoche le perditedi carico
siano uniformemente distribuite, nel tratto I C si ha la variazione lineare di
altezza totale mostrata in figura.
Sothaendoa tale diagamma quello dell'altezzageometricasi ricavaI'andamentodell'altezzadi Dressione.

dellateoriadellaplasticitar...203
Spintadelledelleterre:applicazioni

Figuia 4.37 Esempiodicalcolo dell'altezzadi


pressione-

/Esercizio 4.3
in Figura
Iatensioneverticaleetticaceneitrecasiillustrati
Calcolare
siacoidraulica
di conducibilital
cheil coefficiente
4.38.nell'ipotesi
stanteconla Drofondita.
Nel caso(a.).ai punti ,4 e B competelo slessocaricototale.penantonon si
ha moto di filtrazione.La tensioneverticaleeflicacenel puntoB d pertanto
dallarelazioneoro- D y' .
ottenibifedirehamente
Nel caso(D), tra il punto B e il punto I sussisteuna differenzadi carico
totale pari a Ai, per cui si d in presenzadi un moto di filtrazione diretto
velsol'alto.
In ogni puntodello stratodi spessoreD il calcolodella tensioneefficaceva
effettuatointrcducendonell'equazionedi equilibrio dello scheletrosolido
la forza per unitd di volumepari a (f'-iyv), per c\i
o',0 = (Y'-iY)'z
Assumendocome origine il punto,4, alla profonditdD si ottiene

a,, =1,'-f; r.) D=y'.D- y,n


^h
Lo stessodsultato poteva dcava$i considerandoI'equilibrio del mezzo
porososaturosoggettoalla forza di volume y=1y'+y.) e alle risultanti
delle pressionidell'acquaal contomo.
Nel caso(c) si ha lo stessovalore del gradienteidraulico,con 1adifferenza
che al punto B competeun cadco totale inferiore a quello del puntoI e il
flussod quindi diretto velso il basso.
Alla genericaquotala tnsioneverticaleefftcacerisulta pari a

o',o= Q'+iy*) z

204 Capitolo4

Figura 4.38 Calcolo della tensione verticale


efficacein presenzadi fillrazione.

'

(D + H )-l w

D .t'

F_--F-.-F---------]u
(D + H)tw Ah.7w

'u

oi

(b)

4h

(D+ H_ Ahllw

ol

(c)

e alla profonditri D (calcolata semprea partire dal punto ,4) si cittiene


ovo. y' .D + y w Lh

Spinta delledelle terre:applicazionidella teoriade a plasticita... 205

4.6.3 Equazionedel moto stazionario


La descrizionedel moto stazionariorichiedein generalela conoscenzadel
valore della pressionedell'acquae delle tre componentidi velociti in tutti
i putrtidel dominio di filtmzione, suppostonel seguitoomogeneo.
Le he equazioniscalaridi equilibriodinamico,alla luce delle considerazioni espostenel puntoprecedentee nell'ipotesidi mezzoisotropo,risultano
compendiatenella legge di Darcy Eenerclizzata

q= -Kvh

(4.s1)

A tali equazioniva associatal'equazionedi conservazione


dellamassadella fasefluida, che,nella formulazioneeuleriana,assumeI'esoressione(si
vedal'AppendiceA)

::i!

+Y tnp*'t.t=o

(4.52)

Seil moto a\.vianein assenzadi variazionidi volume del mezzoporosoe si


introducel'ulteriore ipolesidiJluido inconprimibile si ha

Y p.=o

"

u? :o
ot

e la (4.52)diventa

v q =o

(4.53)

La (4.51)e la (4.53)costituisconoun sistemadi quatho equazioniin quattlo incognitee consentonodi risolveril problemadi moto stazionario,una
volta specificatele condizionial contomo.
In particolaresi osservache,se sononoti i valori di l(ny,z) nei vari punti
del dorninio,d possibileipotizzarel'esistenzadi una superficienello spazio, i cui punti siano carctterizzati dalla condlzione
& = cost
Seds d il vettorespostamento
tangentea talesuperficie,I'equazionedella
superficiestessapud esserepostanella forma
Y h .d s = 0

(4.s4)

V, un campo vettoriale, e il vettore Vl? d in ogni punto normale alla


superficie, : cost,passanteper quel punto.
Sesi introducea1lorauna funzionescalaredelpunto O(r,y, z), intesacome
potenzialedi q (si icorda che si d introdottal'ipotesi di mezzoomogeneo
ed e solo in tale ipotesiche d possibileintrodurreil potenziale)
@(x,y,7)- -Kh+C

(4.5s)

,o\""0

nella quale C d una costantearbiharia,risulta

&

&

&

' ey

(4.s6)

oz

e sostituendonella (4.53) si ottiene

yrq = d^'@,
*d^'@".d^'?= o
ox'

dY'

(4.s7)

CZ'

La (4.57)d un'equazionedifferenzialealle derivateparziali di tipo ellittico,


nota nella fisica matematicacomeequazionedi Laplace, e ogni suasoluzione d indicaracon il nomedilunzione armonica.
Se per semplicitd ci si limita a considerareil caso piano, ogni funzione O(x,y) = cost, soluzionedella (4.57),ruppresenta
una curva lungo la
g\ale I'altezza totale si mantiene costantepd d percid definita curva
equipotenziale.
Si definisceinoltre linea di flussouna curvaY(x, y) tangentein ogni punlo al vettorevelocitd.
Indicandocon ds un elementodi tale curva,la sua equazioned espressa
dalla relazione

qzds=0

(4.58)

dt _dJ
qx
4y

(4.s9)

ossla

La condizionedi parallelismotra il vettoreq e il vettoreds pud ancheessere espressa


ossewandochedev'esserenullo il prodottoscalaretraVyr e ds,
per cui

dy
_dY dx + ___:_
d). = \)
Cx
dy'

(4.60)

Confrontandola (4.60)con la (4.59) si ottengonole relazioni

-'

dv
0x

.. dh
0y

a@
dy

-'

dY

..dh

Cy

dx

a@

t4_ol I

dt

ed d possibileprovareche anchela funzioneY(x,y) soddisfaI'equazione


di Laplace,derivandole (4.61) spettivamente
rispetto ar e dspettoa J.,e
sommandoi risultati ottenuti.
Si osservaancorache.poich6

V@.VY= 0

(4.62)

Spintadelle delle terre:appticazioni


de a teoriadella plasticila.-.

207

i:txli""
n:ffilifr.T.ff
l[*Hil*,T",":'#iT:il*'::ilf
\Y2

q=

.y.

J (s dy -s y dx )=
f av =v , - v ,

Yli,

ij:"#::li::iq

iffo,ln

(4.63)

v+a(

tubodirlusso
laportata
ecostante,
essendo
tale
Figura4,39 Linee.equipotenziali
e linee di

4,6.4 Condizioni al contorno


L'e,quaz
ionedi Laplacesi presenta,come
d noto, in molti campidella fisica
matematica, vestendocosi notevol

r"..u.,i,i,pu,"i,.iJ_J,t"
ffi;:fiilllilff ;:"XTL?:
::#iii"*"
p""
;:"ffiH?:[#ffiifli:X*ff:'Yl:r'*i"r'a.a'ri"'"ri'ii""
ai,* r,",i"". fXl:i:jilJ::ir'"",]ilT;
fl:i:_l*r"d
"#fi[X
la funzioneO rimane
unrvocamente
determjnata.
:,"1'y-l:a

quando
nesiano
asse_
li::ii{F,:J::ffiT::",i,1ri:T.:il"Tica

3?i?11tTiF"Tnn::::n;:i;rfr:li#l*,roru:

m9njc" d in questocasonotocomeproblulu"

ai fv.urn"on .-r;--"rJ;;

armon
icadd.,._inuou,n.no
iiunu,.Jl
ilf,i"":::ff "jnf*nzione
Questedue osservazioniindicanososlanzialmente
il modo in cui devono

tecondizioni
ufrn;#i ;#il:
"r"on,o.no

ma
;::Trisulli
ilXT13:j:rormulare
matemaricamente
benposir,.

tt

nuovimente
il casodeldiaframma
illustrato
in
""nsideri
tunsoi conromi
CDeFc. chesonoquindidele
: :gsranre
L1,Y1,:l':"
rrnee
equrpotenziali.
Ogni lineadi flu
lazMdevepenanto
interse.^,. trri
ffi#,;::'-:ome
"onto,.nil.";ff
ueneratrzzando
si pudaffermare
F,"J;X'".Tt"

chelungoun coDlomosul qualesia


speci_
Itcaloil valoredellapressione
a(x.r). Ia condizioneal contomosi
esprime
u(x,t)= f (x,t)
o in termini di potenziale
@(x,,) = 8(x,/)
lli]ido

/tp rl e g(x,r) due firnzioni nore del punto


ed evntuatmente

::i ;"#il.""

casostazionado
chesi staesaminando
,ono,oton nri-o-nJ

l't
Capitolo4

Passando
a considerare10sbatodi baselB, seessod impemeabilenon c'd
flussoattraversotale superficie,sicch6la linealB dev,essereuna linea di
flusso,e in questocasole lineeequipotenzialidevonorisultareortogonalia
essa.Analoga considerazionesi applicaal contomo DtF del diaframma,
che d una linea di flusso.
Irr questocaso,volendoesprimerela condizioneal contomoin termini generali.si osserva
preliminarmente
chese l'equazione
dellasuoerficieche
rapprsenta
il contomod

F(x,t = 0
la normaled definita da

VF

lvrl
Se q, = n(v, - v" ) d la portataspecificarelatit a,\a condiziolledi assenza di flussodiventa
q..n:0
e, poichdla portataspecificapud esprimersianchein termini di potenziale,
si ha
V @ .V F = 0
da cui si evincechespecificarela condizioneal contomoin termini di flusso equivalea specificarlain terminidi gradientedel potenziale(condizione
al contomo del seco\do tipo a di Neumann).
Le considerazionisvoltesonosufficientinel casoin esamea catatterizzare
completamenteil dominio di filtrazione e consentonodi hacciarele due
famiglie di cuwe che soddisfanoI'equazionedi Laplacee che costituiscono quella che viene solitamenteindicatac omerete di Jlusso.
Esercizio 4.4
Con riferimento allo schema di scavo eseguito in presenza di diaframmi illustratoin Figura4.40, si chiede di determinareI'andamento delle spinte sui diaframmi e la portata di filtrazione.
Si suppongadi aver tracciatola rete di flusso seguendole indicazionidiscussenel punto precdente.Nota l'altezzatotale in corrispondenzadelle
quote significative,individuatedai punti da I a 1, d possibiledeterminare
nell'ordinela pressionedell'acqua,la tensioneverticaleefficacae quindi la
spintaattiva o.. e la resistenza
passivaor. cosi come riponaio nella
sottostantetabella.

Spintadelle delle terre:applicazioni


della teoriadella plasticita... 20g

24

24
23.2
22.4
21. 6
20.8
20.8
20
19.2
16. 8

c
D
E
E

I
8
8
I
10.5

640
72
104
126
12a
12a
110
a7
16
0O

20o
280
340
360
360
140
110
20

40
12a
176
2 14
232
32
30
2
0

10.8

u.7
47.69
58
62.8

rio
150
115
't0
0

Si precisa che i valori della spinta


athva e della resistenzapassiva
corri_

iffi'."#
ti;::gff
#,'5itl{il
3*,p;irlru;"u
:n
iTl"l'3i;Jll"%1,'J,1,.,k;.:l
iX*H#,",xi,';ii{i"i.*i|il1i:':i#:"Tjyll
i"','"',l.:,ii;ffi
"'*":
'J;;^.*,o,o,.

:'Jn:"J'#il""Tr'#[;,;[il+1i1.*]#,,of

""Tft
rtr
r.#il:}i
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con
+.:0,
eufr,"r"
uiiJj;,;;;;;:
ffiflf".liiT:;l,.icato AbinFigu.u

j:Hn,$
il11;HT3T,tHT*.i'tfixi:T
jJ:,i,;#1".11'l?:ff*:,;

'
[#J[+)
'

86
1012 --'

con un coeflicientedi sicurezza


nei confronti del sifonamentopari

a circa
Per la determinazione
dellaportata.coo riferimerto nuovamenre
alla Fisu_
ra 4.19. si osservache la portata
attraversoil generic" *0" Oi iir""
""il-

g=r,!, L.6o=1,U
Lb

Ne

sempreneli'ipotesidi reticoloa
magllequadrate.

h:J:T:i::T"

'ata

dallasomma
delieponate
attraverso
tutrii tubidi

a=tffu,

210 Capirolo4

Flgura 4.40 Esempiodi calcolodi un diarramma in presenzadi moto di filtrazione:a) rete diflusso;b) pressione dell'acqua;c) spinteagenti
sul diafranma.

Argillamamosa I

I
,

6m

ro (idrostatica)

B,

100
(kPa)

100
(kPa)

50

50

\I
150 100 50

0
(c)

50

50 100 150
(kPa)

100

150
(kPa)

i
I

Spintadelle delle terre:applicazionidslla teoria della plasticita... 211

I
t

Nel casoin esamela portatadi acquaal disotto del piede del diaframma,
per tmitd di lunghezzadi parete vale

:
i
I
I
I

e
Q = 104 . _:. 3 = 24.lO .s m3/s/m
IU
e, se_ad
esempiosi ipotizzachelo scavoabbialuaghezzapari a 50 m, si pud
con buonaapprossimazione
assumereper la ponata tot;le da aeeottareil
valoreO = 24.10-s.150+ 121.2 = 3. 10-z st /5.

Y4.7

Le verifichedi sicurezza

Prima di introdurrei metodi per I'analisi di stabilitdlocale delle


oDered1
sostegno,va osservatoche un'operadi sostegnopud risultare
stabile
solo
. se d assicuratala stabilitA
del teneno all'iutemo clil qualeessad insedta.
Tale osservazioneriveste particolare importanza nel caso ad esempio
di
opereinseritein un pendio,a parzialesostegnodi uno scavoo aetpieae
ai
un rilevato,per cui risultapreliminareun'attentostudiodella sraUlfifa
aef
pendio.nelsuo.insieme.L'argomento,alquantocomplesso
da trattare,sia
pure nelle suelineegenerali,esuladagli scopidel presente
volume.It lettore_mreressatotrova una presentazionedei metodi di analisi e la
relativa
bibliografianel Capitolo8 del testodi Lancellofta(1995).

4,7.1 Analisidi stabilnadei muri a grav[a


La geonletria
-iconenre dei muri a gravitd d deducibiledalla Figura4.i6.
cimensionivariabili da l/2 a 2/i de at-teZae rati
!1f9I]a1q!94ente
gente. La retta
risultantedelle azioni esterne deve quindi
rntenecareIa sezionedi baseentro il suoterzo medio.
La deformabilitd di tali strutture d ai fini pratici trascuabile,
nel corso delI'analisi si supponequindi che essesubiscano,ofo
,i!iai, po
cui, non entrando in gioco la rigidezza relativa muro_tereno,
-o"i-"ntl if sirtemu t
statlcamentedeterminatoe per risolvere il problema sonosufiicienti
le equa_
zioni di equilibrio.
Con tali premesse.i requisitidi progettoda soddisfare(elencati
nel sesui_
to) sono quelli che prendonoin considerazionei possibili meccanisrni
di
collassodel tereno (ai quali vanno owiamente aggiuntiquelfi ,efufui
ufiu
struthra).
Conriferimentoalla Figura4.41.si supponga chela forzapolacui
obliquird
e parf alr angotodl attritomuo_terreno) rappreseDti
la spintaattivae sii ut
il pesodel muro.
La risultantedelle azionitrasmesseal Lerrenoe
le componentip,, e
della reazione del terreno.
La
a
mulo
te Eascurata.
zota
soggettoa
ed essiccamentoche rendono alquanto incerta la ialutazione d"i
d;";i,
sia perch6 il terreno stessopud issere facilmente asportato o ero'so.

Flgura 4.41 Analisi di stabilitadi un muro a


gravita.

212 Capitolo
4

a) Il mwo dev risultar stabile rrei dguardi della taslazione odzzontale.

Taleverificad soddisfattasI'obliquitddellareazionee risultainferiore


a tan 4 ossia

o,,

=-a < hnt

(4.64)

Qv

Tenuto conto delle incertezze insite nella valulazione dei parametri e


della spinta attiva, la maggior parte dei regolamenti introduci un mareine di sicurezza
espresso
in rerminidi coefljcienre
globale.per cui a'ila
(4.64)si sostituiscela condizione

(4.65)
avendoindicaloconp ep,
spinta.Terzaghi
e@
Io muro-teneno

le componenti
verticale
e orizzonta
li della

sabbiee ghiaie pulite

\
{

sabbiee Bhiaie timose

tand = 0.55
tand = 0.45
tand = 0.35

Ju*

b) La risultante R trasmessaal tereno di fondazione deverisultare inferiore


al carico limite di quest'ultimo(i metodi per la determinazionedella
capacitdportantedi una fondazionesuperficialesono discussinel Ca_
l-rtoloTIAniEe in questocasovieneriihiesla la sussisrenza
di un margine di sicurezz4 che, se espressoin termini di coefficiente globale, d
solitamentEli6;GEfi ar6;i3)
c) Per quanto concemeinfine la verifica d 6-ult"i}-t-d
lr" osservatoche
essad soddisfattasela retta d'azione della ri\Jaii6I-intercetta
la sezione di basedel muro.
il momentoribaltanlenonsiainferiort
ma tale restrizionenon costifulsceun
teonco.
Va inveceosservatoche I'aumerttodi eccentricitdproduce,in un mezzodi
limitalaresistenza.
l'insorgere
di lenomenidi plasticizzazione,
percui l'analisi di stabilitidev'essere
ricondofta
a quelladi capacitd
ponanie,cosicome
menzionatoal punto precedente.
Con i simboli introdotti itF igva 4.42,la verifica convenzionaled efettua_
ta osservandoche il momento baltantee dato da

M ,= P,,
h "- P,,1 :.f)
e il momentostabilizzanted espressoda

(4.66)

5
Spintadelle delle terre:appticazionidella teoria

della plasticita... 21g

/-i,
Flgu 4.42 verifichedi stabirita
di un
gravitii.
^uro ^

+-F
Y',l'
".'tr i '

r,t"=w'l|-",).e,
n,

(4.67)

per cui il coeflicientedi sicurezzaal ribaltamento


risulta cosi definito

,'1f,-",).r,,
e"nn"-r",(|. r)

(4.68)

*fra esposri
si rrascura
la resislenza
passirala (4.b8)si
l:.1.]],ll:ll
nouce
altasesuente

Y YG=,)
a"
P "hh"-p*l:+fl
\z

(4.69)

Generalmentesi raccomandaql) > 1.g, ma per carichi


frequentipud ac_
cettarsi C,u)1.5 e in situazionieccezionali
iud esseresuffi"f"r,"'l-"re Csv>1.2 (senzadimenticaretuttavia il carattere
converzionut"Oi-t"i"
I
verifica).

4.7.2 Reazionidel terrenoin condlzionidiesetcizio

214 Capitolo4

ne, la distribuzionedella componentenormale delle reazioni di conlatto


e data da
_ -+N , (N e" ). x
o=
18,
B

(4.10)

t2
L'eccentricitdsi ricavadalla condizior.re
W'.e, + Po1.h" - Po,. f = (W' + Pav).en
nella qualeeod l'eccenhicitddel pesodel mvo W.
P onendoN = W + P o,, si ha
W ' e" + P .h.h" -P ^,.f

(4.71)

e i valori massimo e minimo risultano rispettivamente Dari a


N

6Ne-

6Ne_

(4.72)

!" 882

(4.73)

\l '

La validitd delle suddette relazioni d subordinata alla condizione os ) 0,


ossiaalla condizioneche la dsultantesia intema al teno medio.
Se tale condizionenon d soddisfatta(ossia se e- > 8/6). ponendo,con
riferimentoalla Figura4.43, AC=MD con AD=(Bl2)-en, la condizione di equilibrio alla traslazioneverticale si esprimescrivendo 1l2oa.AC=N,
Dercul
.2N
oo=
5l ;
-(

le'l

=t

Flgura 4.t13 Distribuzionedelle reazioni.

\1

\
- en I

(4.74)

Per contenerela rotazione rigida del muro versovalle, in generesi intoduca per I'eccertricitd e, la limitazione
l

B
e-s'6

(4.'r
s)

Spintadelledelleterre:applicazioni
dellateoriadllaplasticita... 21S

4.7.3 Disttibuzionedelleteazlonidel terreno


nellacontigutazionedi stato limite ultimo
Nelle analisi di capacitriportante, coerentemeutecon le ipotesi che sa_
rannodiscussenelCapilolo5, va introdottaunadjstribuzione
dellacom_
normale delle reazioni de
come mostrato ln
conceme
fiostrate nella stessafigura.

4.7.4 Predimensionamento
dei muri a gravita
Il predimensionamento
dei mud a gravitAvieneeffettuatoper tentativi.se_
guendoprocedimentisolitamentealquanlolaboriosi.ier rendere
oii
speditivatale fase,sonostati elaboratialcuni abachichefanno rifedmento
schemi
i mostmti in
4.4). lt cur
stratonel seguitotramiteun
i.valori di o,4/H,e,4/H,
C"2 e C", in funzione del rapporto B/.FL

\a)

(b)

L=-t=-.1

L=-l-=-l

(a')

(b)

Figura 4.44 Reazioniin fase di esercizioe a o stato limiteultimo.

Tipo A

Figura 4.45 Tipologieconsideratenegtiabachi


di predimensionamento.

216 Capitolo
4

Esercizio 4.5

Si supponga
di doverdimensionare
un muroa gravjta,a sostegnodi
un terrapieno
di 5.00m di allezza,caratterizzato
da un angolodi
resistenza
al tagliod = 30' e da un pesodell'unitadi volumeparia
18kN/m3.
lSi assegnaallasommital
delmuiounospessore
di 5OOmme al pa1/10.ll pesounitario
del calce/ramentoesternounainclinazione
caratteristica
d
lstruzzononarmatod di 23 kN/m3,la suaresistenza
ldi 25 MPae si assumeunvalored= 20'comeangolodiattritomuroterreno.

500 mm

l-r

Si richiedeinoltre,per la verlficaallo slittamento,


c"., > 1.Se, per

quq||? itr !q!lgrn94g_G,1=Lg,__

I dati di progettoindividuanola configurazionegeomehicadell,operamostratain Figura4.46.


Utilizzando l'Abaco C-2, i requisiti sopramenzionatiportanoai seguenti
valod del rappoto B/F1:
1) per soddisfarela condizioneC"2> 1.5deverisultareB/11) 0.33;
2) la condizioneC"u) 1.8conduceinvecea B/H20.40;
3) i requisitiin fasedi servizio,espressidalla condizione(dII1= (0.2/5000)
= 4 . 10 s N/mm3,richiedonoche siaB/.F1)0.60.
Figura 4,46 Esempiodi predimensionamenro.

Le limitazioni impostein fasedi serviziosonole pit) restrittivee pertantosi


assumerd-B: 0.6 . 5000= 3000mm, ottenendoper la strutturalo schema
geometriaomoshatoin Figura4.47.
Passandoora alla fasedi verifica,utilizzandoper il calcolodel coefficiente
di spintala Formula(4.30) con Q : 30" e 6: 20", si ottengonoi seguenti
.,
valod per la componente\orizzontale
e per quellaverticale
a
\

du l,\..^,-6{ ( lr-r U

P.r
*2 =18 0.3752=83.3kN/m
Pv= 74.3 kN/m
Pr= 83.3 kN/m

P",=r8.033i4=i4.3 kN/m

con punto di appliaazionepostoa 5/3 : 1.67m dal piaao di posa.,

Essendo
ilpesodelmuro
Cparia W:I(O.5+3)/21.5.23:201.3
kN/m,
la risultante
delleazioniverticalid
N = 201.3+7 4.3- 275.6kN/m

^ll
-E

500|

Figu.a 4.47 Veritichedi sicurezza.

i) Il coefficiente
di sicurezza
nei confiontidelloslittamento
risulta(assumendocomecoefiiciente
di athitotan30. = 0.577)
275.6.0.577, ^, . ,
83.3

-*
L",=-=1.91>t.)

Spintadelle delle terre:applicazionidella teoria

ii) Il momentoribaltanteassumeil valorenegativo


M,= 83.3.1.67
-74.3.2.33 = _34 kN.m

od

r( '
r ia

F
be-

aa
T}

a indicarechela rcttad'azionedella spintainterseca


la basedellafondazione,per cui norrsi pone il problemadeltaverifica
a ribaltame;to.
iiit Perquanro
requisitida soddisfare
in fasedi sewizio,con il
:9n:"T".i
slgnl carodet
srmboliintrodottiin Figura4.42.risulta veda
anchela
1si
Figura4.47..1
e, - 0.28 m e/ = 0.83 m e penantof ..""nr.i,a
J"ffu .il
sutranlede[e azronib-asmesse
al lerrenor,ale

la
zi!
ET

_ 201.3.0.2818i.3 . | .67_ 74.i . 0.8i


201.3+74.3

Con riferimentoalla (4.70) si ricava dunque


) ' 1a 7,

oA = -' :' ."


x!

l)l

sl
EI

0.49 m < "6

A ' t1<.

' ' a Y -"^4 2^^ = 1 8 t.9 kN /m2=


0.182 N/nrm2

iv) Passando
agli aspenistrutrurali.
nell.ipotesi
che al collassodell.ooera
non_srano
associati
grossirischi.si puo assumere _ 1.45e
occonf
l venlcetre
1,
che In nessuna
sezionedel muro la tensionedi trazioneo-,,
'nsulll supenore
allaresislenza
di calcolo
Ina = @
y.

lcony,

| .5 . | .2 per il calcesmrzzonon armato.l

Inoltre.per quanroconcemela \ erificaa taglio.


la tensionedi calcolor_,
deverisultareinferiorealla resistenza
di callolo

ri
nellaqualeqc,ad la tensione
mediadi compressione
e 7 = l, in basealla
normaENV 19921-6.
Entrambe
le suddefte
verificherisultanosoddisfatte
nel casoin esame.
I

Y c.e tniuria mensola:


abachi di predimensionamento
peri muria gavitd.ancheperquellia mensola
9?T: qia..Iir.
tFisura

,,"i;l'
,""#ff
:,:"1,i
il#,,'J,:'""":::::
L:#ni:.";ff
JJl;ff
fi
[:
t'ase allequalisonostatielatoraii
gti"abachi

ilT:i".f:t3:""

'i;;;;l;

della ptasticitat...

217

218 Capitolo
4

Innanzihrtto si osservache talora. oua.ndonon d soddisfatta la verifica alla


traslazione,si ricorre all'introduzionedi un taglione,comemostratoin Fieura4.48.
L'efficaciadi taletaglione,quasisemprediscutibilesesi prescindedai casi
di immorsamento in roccia e in materiali molto consistenti, d subordinata
alle modalitd esecutivee va valutata con molta cautela.facendoriferimento

(c)

(a)

(dl
perla redazione
degliAbachiC3-C6.
Figura4.48 Scherniutilizzati

Spintadelle delle terre:applicazionidella teoriadlla plasticita... 2lg

h la posizione ottimale viene inoltre a coincidere con I'estremitd di valle


dh fondazione (Figura 4.48a), oppure con la verticale distante 2c da tale

csrtmiti (Figura
4.48e),
sesi stima
^lU,

!)"2.

Scqlre ai fini della redazione degli abachi di predimetrsionamento,con


rifuiEento alla Figun 4-49, sono state introdotte le seguenti semplifica_
zini (per maggiori dettaglisi consultiil testodi Cabv;, 1989).
.) si i trascurato il pesoproprio della mensoladi valle della fondazione;
b) il volume,4llr'OP di calcestruzzoe stato sostituito con un volvme MNOp
di lerreDo;
cl al tsreno Cstato attribuito un peso unitario pari a l g kN/m3;
d) per il volume lfQs si d assuntoun pesounitario / intermedio ha quello
del terrenoe quello del calcestruzzo,in funzionedel rapportod/{ sti_
mando i/ = 1.8+ (2.3-1.8)(dlH) =18.6 kN/m3 (d/1i C usualmentedel_
l'ordinedi 0.1):
e) la spina d statacalcol@

E=l

Y' H 2 l -s i a ?
.l _ sj.l|.(p

Con riferimento ai simboli introdotti in Figura 4.49, ponendo

E=K.H2

p=r.H.y

E
F=tata=v
H

BC =v.1
3

.ac=y.::+!
32

(4.76)
(4;11)

(4.78)

e sostituendonella (4.77)i valoi dr E e p espressidalle (4.76),si ottiene

K.H

rv
Indicando inolhe con e l,eccentricitri della risultante rispetto al baricentro
della fondazioneftnesapositiva se versovalle), si ha

=K H 2*Y -B
"= + 7 2-B
2 3 ry 2 z
e in forma adimensionale

Figurg 4.49 Predimensionamonlo


di un muro
a mensola.

220 Capitolo4

e
B

^-YIH ^"''
BIH "''

.B
-'Hg
",,.!

(4;te)

con valori estremi definiti da e/B : 0. corrisDondentea una distribuzione


Luriforme
dellereazionidi conrafto.
e da p/8: 0.331,assuntocomeIimite
supenore.
Perla valutazionedelle reazioniin fasedi serviziosi distinsuonoal solito i
due casi
a) see/B>116,ct =(2PhEq,

e, essendo

E C :B -A C = B -"

"

3' r v 2

si ricava

o2E
'vH

(4.80)

e\
3B (^-t u.)-- |
H \B)

b) se invecee/B < l/6, siha o= P/B (1 +6. e/B) e, esprimendop con la


(4.76),si ottiene
_ =o

r. H

ytIT t,
el |
t +b -. _
-B
. I H\
B)

(4.81)

In aggiuntaalle suddetteconsiderazionirelativealla dishibuzionee inlensita delle reazionidi contattonella fasedi servizio,il coeflicientedi sicurezza al ribaltamento. osserva.ndo
che
F.I]

'3

e u"=ela-l)

d espresso
dallarelazione
^
J7.:t

vf B

--U -f:^-y)

H\H

H)

(4.82)

",K

Analogamente,per il coeflicientedi sicurezzaalla traslazione,indicando


con I il coemaientedi attrito e con F qualsiasialtuafoza stabilizzante.si
ottiene

(4.83)

Spintadelle delle terre:applicazionideltateorja de a plasticita... 221

n9)

FissandoC"2= 1,5e sostituendole (4.76)nella (4.g3), si ottiene


inoltre la
Ielarzlone
F

pDe

vH2

nite

ftoi

t0)
rla

tl l
EOE}

io
l-s

l3 t

y
H

(4.84)

checonsente.
per un datorupporlo,),,H.
di ottenereil valorerichiestodella
ror/a f- da consegtirsitramitela mobilitazione
dellaresisten./a
passivao
tramite altri interventi.
Per I'impiego degli abachisi ossewaora quanrosegue:
r) se lo scorrimentoviene impeditounicamentedalla mobilitazione
delle
foze di attrito,ognunadelle refte alla sinistradell'assedelle
ordinate
comspondea unprefissatovaloredel coefficientedi attritoe consente
di
valutarc direttamenteil rapportoy/1L La soluzione d pertantorappresen_
tatadai \aloriB,H cheapparlengono
allarelraorizz;ntale.purrunt.p.,
Ia suddettaordinatav/F/
Con riferimentoad esempioall,abacoC-3, conun valoredi = tan
30",
I
la retta in esameindividuerebbe,nella zona corispondente
alla limita:
ziote o/H { 2 . 10-5 kN/mm2/mm, il segmento,4B,
,upp."r"r,iu it
luogodei possibilivaloridel rapporto8H chesoddisfano
"t " fu'.onairion"
lmposta.Il punto,,1.
al qualeconispondeil pii piccolo rupportoBtH,
rappresenta
la soluzione
pii economica.
ii) Se.lo.scorrimento
d inveceimpeditodallapresenzadi qualchevincolo,i
valori della coppia(y/ll, _B/ll)sonocondizionatiruricamente
dalla mas_
srmareazroneammissibile.Se si impone nuovamentela stessa
limita_
zlone,i punti di interessericadonosemprenellastessazonae la
soluzio_
ne pii economicaconispondeal punto C.
iii) Pud inoltre essereutile, in relazioneai requisiti di progetto
e ai vincoli
imposti dallecondizionial contomo,sinteiir"-" t" p"J"tiurita
a"U" ,o_
luzioni ottenibilidagli Abachi C-3-C-6nel modo seguente.
I muri a mensola.chein Figura4.50si collocanone'ilazona,,1.
oresen_
lano:
.
.
.

13r

1.5K
y
-

.
.

ridottedimensionidella mensoladi valle:


elevatorapporto.BH;
modestaeccentricitde modestainclinazione(rispettoalla verticale)
della risultante:
valori dellareazionedi contattoelevatio comunquesignificativi;.
elevativalori dei coefficientidi sicurezzaal ribaltamenioe allo
scor_
rlmento.

Nella zonaB si hamo:


.
.
.
.

dimensionidella mensoladi valle e di montetra loro compambili;


valo medi del rapporto _B/F1;
elevataeccentricitddlla risultante,la cui inclinazioned superiore
a
quellarelativaal casol;
reazioni di contatto elevate;

222

Capilolo 4

Figura4.50 Tipologie
di muria mensola.

valori accettabili dei coefficienti di sicurezza allo scorrimento e al


dbaltamento.

Nella zona C si ritrovano;


.
.
.
.
.

elevati valori della mensola di valle e dirnensioni di quella di monte


ancoramaggiori;
alti valori del rapporto B/I1 e valori m edi di y/H;
modestaeccentricitridella risultante (poco inclinata);
contenuti valori delle reazioni di contatto;
elevati valori dei coefficienti di sicurezzaal dbaltamento e allo scordmento.

Infine alla zona D corrispondono:


.
.
.
.
.
.

ridottedimensionidella suoladi monte:


elevati valori del nppota B/H;
modesti valori delle reazioni di contatto;
eccentricitddella risultante e valo di omolto sensibili alle variazioni del mpporto l,/11;
bassivalori del coefficiente di sicurezzaallo scorrimento;
valori del coefficiente di sicurezzaal ribaltamento da medi a bassi.

4.8.1 Verlchedi sicurczzae in fase di servizlo


dei muri a mensola
Le verifiche da effethrare,una volta dimensionataI'opera, sono le stesse
gid analizzatea propositodei muri a gravitd (Paragrafi4.7.1 e 4.7.2),per
cui ci si limita solo a richiamarc due asoetti.

A causadelleriserveespresse
a-p-roposito
delf introdq3i,qgg_d9llgrcsrjlear_
.,.
A-pe-sCiv-a,TdlitittE;t;n[g-d;tddiacaeltire chesia C.7) 1, conP, = 0,

Spintadelle delle terre:applicazionidella teoriadella plasticitd... 2Zg

nella fase di servizio e di garantireche sia C7" ) 1.5 in presenzadi p


alttdTm'ite-Tftino,-v;iin;i,hdo-I'affidtbilitd
delfassunrionecnef;-lello
terrenoTEefiannsce la suddettaresistenzinon .1g.
f
lfS$gf9LS"rj"_ _
della vita dell'opera.
co^ntatto,valutata in fasedi servizio, deve risultare
llry!|i!}fg19._91
inf-eriorealla reazioneammissi5ile,dedottadail-anafiiidi iabacitd oonan-

in servi2Jo,s_i
ta _
@1u1q!e_G.pbig!6
una distribuzionetriangolareo tiapizoidale,Ji;;;i6
s;;te ii;"
-aeaoio
naggio-ra?ione.
variaSiie
aal zs il :f %,aer
amrnissitile
Oa
'
"aL&i
iosrante,
ielagiv4all'anatisiai starotimiie uldrno-.
Ulg_diatribuzio;A
In alternativasi imponela limitazioneer l 8/6, per evitarecheaumentr,
anchemodesti,dellaspintapossano
badwsiin rotazioniindesiderale
del_
l'opem.
Y4,8.2 Dimensionamentoe verifica degli elementi strutturall
I valoridil e B (Figura4.51)si ottengono
dagliabachidi predimensiolo spessore
dj coronamento
haun minimocostruttivo
Jramentol
di 2jim e
folpessoredellafondazione
vieneassunto,
in baseadanalisidi oltjmizza_
zronedellasoluzione.
Daria HllO.
La mensolaverticaleTl6iii6iiita unapiastradi spessore
variabile,per
cnGelGveriftcheocconerebbe
introdunei, azionetaglianteridotta(si vLoa
il testodi Calavera( I 999):Proyectoy CdlculodeEstnrcturasdeHormigon,
Irrtemac).
Essendo
modesta
la variazione
dellospessore,
la suainfluenza
sullariduzione
del ragliod trascura-biG
e inoltiepudassumersi
chela
siaprodotra
solranro
dallacomponenie_o"Z9fIu-1.
_ flessione
L{
propriodelterrenoe daun eventuale
sowaccarico
uniformeld esDressa
da
unaparabola
cubicae que)tad"l ruel1o
gq un"_pql4glg jit;"-do gA&
-

IFE-tI3tt-

L3{-aqql
in Figva 4.52 viene determinata utilizzando l,Abaco C-7
(riportatoin AppendiceC.1e. se l'altezzadel rnuro non supera-l3iliGi-

vienep!o1q!9le_d4lla
di utt@
_C_rzon"

Figura 4.51 Diagrammidimomentoe taglio retativialla mensolaverticale.

224 Capitolo4

lorme (Figura 4.53a). Perq]-El4q!_egClq4r ieneprolungatafino al coro_


per lalezioneGica (ptura
calcolara
!amentosoloil 50oodellaarmarura

5 53r),@t!9,4pa1u9_

o!]!g rg3lojg nglta_guate


essanon d piir richiesra.per un rrano

I =0,51a
+d

(4.85)

(il primo terminea desta non dev'essrein ogni casoinferioreal minore


tla i valori dati da 0.316,l5A o 200 nm), essendo/6 la lunghezzadi arlco_
ruggioin zona I e d I'altezzautile dellasezione.
-A{qralur4a4alogaall'armaturaI vienedispostanella suoladi valle (Figura
4.52a)e la lunghezzadi sovrapposizione
/, d <jefinitada.
,

, A", necessaria

ts=cl l b+

(4.86)

A{. reale

(b)
Figura 4,52 Armaluraprincipaledj un muro a
mensola.

con a specificatoin Tabella4.2. La distarrzaa che figura in tabellaha il


sign_ificato
illusLraloin Figura4.54. nella qualevieni anchemosrraloil
modom cur devonodisporsile barrein pareteger non
della sezione.
-?d-tiilevare
come la disposizioneadottatanel caso in cui I'armatura
vengaprolungatainteramentefino al coronamento(Figura 4.53n)non sia
teodcamenteottimale,poiche la sovrapposizione
ricade nel tratto di mo_
mentomassimo.TuttaviaI'esperienzanon ha mai segnalatoinconvenienti.
Tabella4.2 (EC2) Lunghezza
di sovrapposizionet
vatoridelcoetfjciente
o (barre
ad aderenza
migliorata)
Distanza a
lJa Ie barrc e dlstanza
b dal bordo

a <1 O A e b <5 q
a> 104 o b > 5q
a >1 O q e b >5 2 J

Bare sovrapposte

sovrappostein lrazione in compressione


rispettoall'amatuJatotale
<3 0 %

>3 0 y "

2.O
1.4
1

2.O
1.4
1.4

1.0
1.0
1.0

'l .-l

Figura4.53 Disposizione
dell'armatura
princi,
pale.

_i __J

Spintadelle delle terre:applicazionidella teoriadelta plasticltd... 225

|l>
ra
iE

15)
re
x>

6)

L'areadell'armarura
verticalenondev.essere
in ogni-qAlo
inferiorea quel_
.
la ricbiestaper il conrrollodella fessurazione.
ne alel[v"-"'!e urrui^ irtt^
sezionedi ca.lcesrruzzo
ne di Q6{1.{}
nella quale,4ld espressain mm2e
f,; in N/mm2.
f:13 l""to1u ygricale va inoltre posta l,armaturaorizzontale2 (Figura
4.53), in grado di assorbireun momento flettente pan al2OoAd"l
agentealla quotaconsiderata.
-;r";;i;
Inoltre, nella zona di sovrapposizione,essanon deve risultare inferiore
a 1/3 dell'armaturadi sovrapposizione,
se quesramppresen
ta tl 5O%odel
totale,e non inferiore2/3 se si superail 50%.
Sullafaccialato valle vannoinfin- dispostele armaturevertic alie oizzon_
tali previsteper il controllo della fessurazioneda ritiro.
Per quanto concemeil dimensionamentoa taglio, indicando
con Z, il
taglio per unitd di lunghezza del muro e con d I'altezza ttle dela
sezi#e,
deverisultare

fl
il
le
E
il
D-

ri

V1<Vps = lc pg(1.2 + q pi]d

(4.87)

esserdoK- 1.6-zl { | {condin m le pt- lAs/bm@ercentuale


geomerrica
oer armaturatongttudinale).
I valoridi r.7sonospecificaliin Tabella4.3.
Tn corrispondenzadella ripresadel getro. la uerifica va inotrre
emenuaia
Introducendo
cometensione
nominalemediala seguente
espressione.
sug_
geritada Calavera(1999)

tnallJJa-at

+ cos(r| 30.25f.d
_- J ua.a(O.6sina
sp

(4.gg)

nella quale
resisiinzadi calcoloa compressione
del calcestruzzo
nella sezionedi
npresa:
1", sezionedelle barredi cucituradella seziole suddetta;
s
distanzatra le bau;
p
laryhezza del giunto, decurtata delle fasce estemepari a 20 mm
o al
diametromassimodegli inerti o corispondenti a iicoprimenti infe_
rio a 30 mm;
resistenzadi calcolo delle armahle trasversaliN/mm2 (/ 400 N/mm2).
d
angoloformatodallebare di cucituracon il pianodi ripresadel getto
"
(non vanno dispostearmaturecon a> l35o o con a<45.):
It.a resistevadi calcoloa trazionedel giunlo;
B coefficientepari a 0.2 in zonacompressae pa a 0 in zonatesa.
fu

Tabella4.3
lck

:4

Vatoridi r/d (N/mm2)per /c=1.5.

30
0,34

35
0,37

40
0,41

-1f....'l

l, t o a l

>5 0
Figura 4,54 Inlerassetra le barregiuntateper
sovrapposizione.

226 Capitoto4

La verifica a fessurazionemerita particolareattenzionein quanto,come


gid evidenziatonel Capitolo l. si hatta di un fenomenonon osservabilee
pud portare alla corrosionedelle armafurecon rotture senzasegni premonitori.
Perla maggioranzadei casid sufficienteattenersialle prescrizioniriDortate
nelleTabelle4.4 e 4.5. trattedall'8C2.valutandola iensionedell.acciaio
con I'espressione
M,t

'

(4.8e)

0,9dA.

Passandoal dimensionamentodella suola di fondazione a valte (Fizura


4.55a),va osservalo
cheil momentoflenentemassimod inferiorea qu-ello
dellamensolaverticalee inoltreil suospessore
d generalmenr.
,up.rior. u
quello della sezionedi attaccodella stessa,per cui d in praticasufficiente
prolungareI'armatura I come mostratoin Figura 4.53. In questomodo
si realtzzaun efficaceancoraggiodell'armaturae se ne ottimizzaIa di_
sposizionegenerale(si vedanoi Dettagli Costruttivi portati nell,Appendice D).
Per la suola di monte (Figura 4.550),si trascuranogli effetti della spinta
agelte da Pl a P2 e si osservache d preponderanteI'effetto del peso del
lereno. che generatrazionidelle fibre superiori.
Il dimensionamentodell'armaturasi effettuacon i criteri gid visti per la
mensolavertiaalee, comesempre,particolarecuradev'essereprestataall
Tabella4.4 (EC2) Diamet.o
massimo
de e barre.
Tensionedell'accialo (Mpa)

Tabolla4,5

Diamelro magsimo delle barJe

ds

Sezione armaia

'160
200
240
2AO
320
360
400
450

32
25
20

Sezioneprecompresaa
25

8
6
5

10
8
6

(EC 2) Distanzamassjmaka le barread aderenzamiqliorata.

Tenaionedell'accialo (MPa)

Masslma distanza tra le barre (mm)


Flessione semDlice

160
200
240
2AO
320
360

300
250
200
150
100
50

Spintadelle delle terre:applicazionidella


teoria

della ptasticitit... 227

be

Figura 4.55 Calcolodelle mensojedella suo_


ta di fondazione.

lE-

&
i)

I I*=

p)
lir

lo
r ?-.-b
L
l-

!
d
I

(a)

(b)

(c)

Flgura 4.56 Ancoraggiodell,armatura


della mensoladi monte.

'""1:ffi
jl;
:ffJil,.,"T.1i
$,!i"#,'..:1"":Ti:':;xT:llX,il.J1,"ffi
,,;::",j'iH::.:';"1,'rulln."l,;il*;,
l;T:Hl;lffi
:?i5ffi
ncorrerea diametripiccoli o ad armaturepiegate
(Figura4.56ct.
Anarogaanenzlone
dev'essere
prestata
alle condizionidi ancoraeeio
del_

/ Esercizio4.6
Progetlare
un muroa mensoladi lO m di altezza(Figura
4.58),a
. sostegno
di un terrenosabbioso_
moso,caratterizzato
dai
sequentl
parametrid = 30", pesounitarjopari
a fa f<frflmi,
rlspei#i;';
limitazioni
"
seguenti:oamm
= 0,2 NAm2, Csu> f .a
i3.""
"'C"f

,,1

228 Capitolo4

Figura 4.57 Armaturadeltaglione.

\a)

(b)

Si assumelo spessoredi coronamentopari250 mm, un,altezzadella suoladi fondazionedi 1 m e si assegnalo spessoredi 1 m alla
sezionedi attaccodella mensola.
Si assumonoinfine i parametriseguenti:5 = d , fck= 25 Mpa, y1=
1.5,y" = 1.5,ys= 1.15,acciaio8-400.
Predimensionamento
La massima-reazione
delterenopudmggiungere
il valoreo: 1.25o*_r,:
0.25N/mm2(si vedail Paragrafo
4.8.1),per cui,entrando
nell'Abalob3
co\ p: 0.577, si ottiene
ylH : 0.42e, conla condizione
a/H=2.5.l0 s
N/mm2/mm
si ricavauo
B/H:0.54 e e/B: 0.13.
Le dime$ionidaassegnare
allasuoladi fondazione
e allamensola
di monte risultanopertanto
y = 4,20m e B : 5,40m, chesi aumenta
a 5,50m.
L'eccenhicitd
dellarisultanted paria e = 0,70m < 8/6.

0.25
=tt

Verifiche
La spintaattivad paria

tin lo' =
E=l.l8.to:l
3ookN,2
1+sin30"
conpuntodi applicazione
a 3.33m dalpianodi fondazione.
La resistenza
passiva
a vallevale

^l
6l

-l l

-t_'
I

Figura4.58 Esempiodi dimensionamento


di
un muro a mensola.

=s+rNrno=f,.rc.ssoz
-os'r
]la4,j

r, ' = 2 . lq -o l2 s = l. o 8 , o
3 1.5'- O.25

Spinla delledelle terre: appljcazionidella teoria della ptasticifir... 22g

Fondazione
Mensola

Terrenosulla
suoladl monte
Terrenosulla
suoladl valle

5.50. 1.00
0.25. 9.00
0 .5 0 .0 .7 5 .9 .0 0

25
25
25

137.5
56.3
84.5

2.75
2.175
1.80

378.1
1 2 2 .5
152.1

9.00. 3.20

18

518.4

3.90

2021.4

0.50. 1.30

18

11.7

P= 808.4

Il calcolodei momenti,dspettoall,estremoI della fondazione,delle forze


rappresentantiil peso propdo della struttura e quello del terreno d portato
nella soprastante
tabella.

bt{a

Verificaa scorrimento
^ ""d

808.4.0.577.
-3*-='"

Verifica a ribaltamento
2682'l
=
c",, =
"' 300.3.33 z.es

i-

c3

D-5

Reazioni in fase di setvizio


L'eccentricitd
dellarisultante
d intemaal terzo medio(en=0.67< 8/6), per
cul

o'-

808.4 6.808.4.067
-oo4N/mm2
550

dA =

808.4 6.808.4.0
6?
+=025 N/mm2
5io
55oi

Dimensionamentostrutturale
l. Mensolaverticale

t_.rs.sz.|;##=243
kN/m
uo = G ul. :.,1rosot"n /-

Dalf'Abaco C-7. con d = 960 mm.J - {25l[.i]= I 6.1 Vpa e


c(t
11- 1| eQ4.
l ooy(l 6.7 . I000 . 9602)= 0.07.si ortiene(.d = 0.07).conispondenre
alla
capacitimeccanica-U"
- | 122 240N. e quindi l.armaturarichiesta,4, (U"/fr|\ = 3224 mmz ltl Q 20tml

7.6
>M = 2682j

230 Capitolo
4

Con la suddettaarmatura,dsultanoosservateanchele prescrizioniriportate in Tabella4.5, rel ative alla verifca afessurazione.


Porchel'altezza del muro d importante,si prolungafino al corcnamento
solo il 50% dell'armaturacalcolata.L'aliquotarimalente,corrispondente
a
U" = 561 kN e (i) = 0,035,copre un momentoridotto pari a p= 0,035, e
vienepertantoprolungatafino a una distanza.rdal coronamento(si vedala
Figura4.59) deducibiledall'equazionedella parabola

u"=A!'
t
^

129

Figura4.59 Distribuzione
del momentoftetIenle.

combinata
conI = 0.9d*.U", percui,imponendo

Mo =
,, o.s.U
" .o.gd729

IJ
a"=o.e +o.zs
lo.zs
si ottienex = 6,65 m.
A partireda talevalore,I'armatun sardprolungataversol'alto per un tuatto
parra (0,516+d,): (0,5/6 + 0,80m).
Come armatumhasversalevengonodisposti8 Q ll/m.
Le barreverticali,chesonoprolungatefino al coronamento,sonocollegate
per sovrapposizione
e la lunghezzadel trattodi sovrapposizione
dev'essere
( cona: 1,4):l s= 1,4l b.
Lo sforzotagliante,nella sezionea una distanzadall'attaccodella mensola
pari all'altezza
utile,valeV7= |.5/2.18 82K, = 2391*r-,\ralore inferioreal taglioresislente

I
I

tr

=l

/
2. Dimensionamento
della suola difondazionea valle
Poich6il momentonella sezionedi incastrod inferiorea quello che si ha
nella sezionedi attaccodella mensolaverticale,d sufficienteprolungare
nella suoladi fondazioneI'armaturaprima calcolata.

162 kN/m2

cil

-)rt
"r'
v,,,
o..l.r'l
1.2-ast-!+1le6s
I
3e034k\
- L
\
slO ,'l't. s r.,,,,..: -l

IJ

f-

4 N/mm_

RL='-*
r_-

C.CU

--

Figura4.60 Dimensionamento
dellamensola
or monle,

3. Dimensionamento
della suola di fontlazionea monte
La distribuzionedei carichi che sollecitanola mensoladi monte d riportata in Figura4.60 e il momentonella sezioneMN yale 911 kN . m/n,
al qualecorispondonoi valoriadimensionali
p:0.059, ar= 0.059e U":
945 898 N .
L'amatura richiestad pertanto

t,
f.
Spintadelle delleterre; applicazionidolla teoriadella plasticita
... 231

945898
=2719

F
L

nvn2(9 O 20/n)

dt
alla-qualesi associaun'armaturatrasversaleparia Ar:0.2 ,
2719= 544
A l2l200 mm), e si osservache,an&e in qriert" Lr", ,irrft"r"
"":1.A
soddisfatte le prescrizioni relative alla verifica a fessurazione.
La disposizionecostruttivadell'armaturaprincipaled illustrata
in Fizura
4.61. alla quale d da aggiungerequella secondariaseconOogti
schl'J
nportati nell'AppendiceD.

/4.9

I Q lllm
10 O 2glm

Muria contraffoni

QuandoI'altezzadl muro superai l0 o l2 metri. lo spessoredella men_


sola nchiestoper far fronte alle sollecitazionidiventasignificativo.
oer
crli si awene I'esigenzadipassareda unapiastramassicciaa
u;;;"#;
(Frgra 4. 62a-b).
Una-prima soluzione prevede I'introduziore di contrafforti interni,
sic_
ch6la piashafrontalefirnzionacomeI'ala di una sezione
a ?e 1,";;t ."
di hazione d disposta nelle nervatffe.
L'introduzione di contrafforti estemi C mello interessante
da un punto di
vrsta meccanico,giacche la zona compressasi riduce allo
spessoreder
contrafforti e inolte pone problemi estetici, talora mitigati datt,'uaorlon"
O,
una vanazione dell'altezza dei contrafforti secondounalegge
sirnile a quella
dei momenriflenenti tFigvra4.63a_b\.
Bencbla sFutturain.s6-risu
h i piri leggeraconl.introduzionedeiconh?ffortr,
essendomodestala differenzaha il pesounitario del calcestruzzo quello
e
del terreno, per quanto concemela fase di predimensionamen
,"ln;;;i"
considerazioni gid espostea proposito dei muri a mensola (soprutt
"
itto p".
quanto dguarda il rapporto B/m.
Peralho, alla riduzione di volume di cAlcestruzzoofferta questa
da
soluzio_
ne, fanno contrasto le maggiori complicazioni di posa in opera
a"ff" ar_a_
hue e di setto.

a) Muro a contraffortiinterni;b) [/turoa contratfortjesterni.

a
Figura4.61 Disposizionedell'armaturaprincipale.

lt-232 Capitolo4

Figura 4.63 Contraftortiad altezzavariabile.

generali
4.9,1 Disposizionl
In basea considerazionianaloghea quelle svolteper i muri a mensola,lo
spessoredella fondazionevaria solitamelte da H/10 a H/12 e la distanza
tra gli speronioscilla da H/3 a H/2. Lo spessoredi questi ultimi non pud
essereinferiorea 250/300mm, sia per esigenzelegateal gettoe all'alloggiamento delle armature,sia perchessi sono soggetti a sforzi di taglio
apptezzabili.
La piasta fiontale deve avereanch'essa,per gli stessiproblemi esecutivi,
uno spessorenon inferiorea 250/300mm, anchesetalom si cercadi adattare la sceltadello spessoreall'altezzadel muro e alla distarzatra gli speroni.
Un aspettopratico che condiziona molto il progetto dei mud a contrufforti
riguardala disposizionedei giunti di dilatazione.Anche se si tratta di un
aspettosul quale si tomerd in seguitonella sezionededicataagli aspetti
esecutivi,d necessariopremettrcalcuneconsiderazionisulla loro distanza, essendoquestoun elementochecondizionala definiziouedello statodi
sforzo nella piastra fiontale.
La Figura 4.64 presentadue possibili disposizioniin pianta: nella prima
lcasoa) si raddoppiano
Ie nervature
in corrispondenza
del giuntoe le luci
dei vani sonotutte uguali,mentrenella seconda(caso6) non si mddoppiano le nervature ma si varia la luce in corrispondenza del giunto, in modo
che i momentiderivantidalla flessioneorizzortalesianotra loro uguali.
Trattandosi di muri alti, d pratica corrente disporre i giunti ogni tre o quattro vani.

4,9.2 ll progettostrutturale
Va premessoche il calcolo strutturale dei mud a contrafforti non d affatto
agevole,a differenzadi quantovisto per quelli a gravitdo per quelli a mensola.
In letteraturasonostatiprcpostivad approccie, tm questi,quello suggerito
da Huntington(1957) d ampiamenteconvalidatoda esperienzepositive.
Iniziando dalla piastra frontale, si osservache si tratta di un elemento
bidimensionale,libero nella parte alta e vincolato lateralmenteai contrafforti
e in bassoalla fondazione.
L'efficaciadei vincoli lateralivaria lungo l'altezzae, perler'ercontodi tale
vadazione,Huntington(1954) suggeriscedi calcolarei momenti di cam-

II

II
I

Spintadelle delleterre: applicazionidella teoria della plasticita

233

Figura 4.64 Disposizionedei giunti.

dispintaper ilcalcoFigura4.65 Diagramma


lo dei momenli di campatanella
oareteverticalein llessioneorizzontale(Huntington,1957)'

-T
I H -h
l4

JI H - h
--'.

t-

H-h
l4

I H -h

t-t - "Distribuzione
secondo
Rankine

in
di spinla-corrispondente
con il diagramma
orizzontate
pata in flessione
vanno
di
appoggio
irigura 4.65 alla zorla tratleggiata, mentre i momenti
cicobti utilizzandol'analogodiagrammamostratoin Figura 4 66'
In entrambii casi il valore di p1 d quello che si ottienedall'applicazione
della tgoriadi Rankin.
Si assumeinoltre che la dsultante,corispondenteall'area del tdangolo
ABC inFigtrra 4.61, vengatrasmessacome carico verticale alla fondazione'
concemel'entitd dei momenti,nel casopir) sfavorevoledj tre
Per quatrtocontraffonisi adottanoi momenlisugli appoggiindicaliin figura 4 68'
dapl2'24a pl2'2O
quellidi campat^
aumeniare
mentree consisliabile

234 Capitolo4

p1
,2
I

-T
H-h
-'7

_+'

t\
\\

I H-h

LL\

_Tl4
I H -h

tt\\

+-u-n
I

I sl\

I4

t --A \
I/:\

Dist.ibulone
secondo
Rankine
Figura 4.66 Diagrammadi spintaper il calcolodei momentiagli appoggidella parete verticalein flessioneorizzontale(Huntington,1957)

Figura 4.67 Caricoirasmessoin fondazione.

del
Nel casoinveceincui i conhafforti sianoraddoppiatiin corrispondenza
giunto (Figura 4.69), si procedecome segue:
a) nellapartealtadellapiastra,per [e condizionidi vincolo non dissimili da
un sempliceappoggio,si adottanoi momentiriportati in Figua 4.694;
b) nella parte bassa,tenendo conto dell'estrema rigidezza dei contrafforti,
si awebberoi momenti teorici moshati in Figura 4.696,ma d consigliabile
adottarei valori pit cautelativi riportati in Figura 4.69c;
c) in entrambi i casi i tagli vengono calcolati con dferimento a uno schema
isostatico,conun valore di spintapari a ool2, essendooo il valoredella
spinta calcolata secondoRankine.

24

10. 41

Il
(a)

(b)
Flgu.a 4.68 Momentidi calcolo.

o 4 1 tl

Per quanto concemela flessiotre nel piano verticale, sempresecondo


Huntington(1957),si fa riferimentoal diagrammadi momentoriportatoin
Figua 4.70.
La distribuzione indicata corrisponde ai momenti massimi, che si verificano nel piano medio tra i contrafforti.pari a
M1= 0.03p1l (H

h)

(4.8e)

p1 I (H
M,: O,O075

h)

(4.e0)

Nella (4.89)e nella (4.90)p1 indica al solito il valoredella spintaal livello


della sezionedi attaccodella piastracon 1afondazione,calcolatasecondo
Rankine.
I suddetti valori si riducono awicinandosi ai contrafforti, con legge
parabolica. Per semplicitd operativa si assumedi mantenerecostanteil valore massimo per un tratto pari al terzo medio del vano, riducendoli poi
linearmentea zero.

li
Spintadelle delleterre: applicazionidella teoria della plasticia ... 235

(a)
-p t2
12

12
- p12

-p 12
12

-p t2
12

pt

24
(b)
Figura 4.69 Momentidi calcolo.

Ma=o.oo754t (H-h)

l-r
H-h
4

H-h

H-h
4
Figura 4.70 Flessionenel pianovertlcale.

M f O .0 3 P t l \ H - h l

Lo sforzo di taglio nella sezione di attacco della piastra con la fondazione


nud stimarsi con la relazione

V: 0,4p1I

(4.e1)

con I'osservazione,anche qui, che tale valore si riferisce al piano medio ha


due contrafiorti.
La sua distribuzione nella direzione trasvenale non ha comunqueun reale
interesse,giacch6 il taglio dev'essereassorbito senzaI'intervento di armatura trasversale.

f_

236 Capitolo4

Passandoalla disposizionedelle armature, quella orizzontalea ridosso


in tre /one:unasuperlodellapareteeslemadellapiastrar ieneorganizzala
terza
corrispondentealla
(H
e
la
h)/8
re e una inferiore di dimensione
pane.
restante
L'armaturadellafacciaa ridossodellaparetea contattocon rl terrenovlene
anch'essaorganizzatain trc zone:
quella superiorepari a (H - h)/4, quella inferiorepari a (F1- l)/8 e quella
centralecorrispondentealla restanteparte.
L'armaturavertiqalesi dispone,lato monte,per un tratto pari a (H h)14(a
partire dalla fondazione),secondoil diagrammadi momentomoshato ln
Figura 4.70. Sulla faccia a valle si disponeI'armaturacorrispondenteal
momentoMo, fino a un'altezza3(H - h)14,alla quale si aggiungela lunghezzadi ancoraggio.
presente
in ogni casoun-amaturaorlzSu enlrambele paretidev'essere
per
compensaregli effetti delle
richiesta
verticale
minima,
e
zontale
deformazioniimpresseimPedite.
Il calcolodella suola di fondazione a valle si dduce anchequi a quello di
una mensola.Larmatura l" viene prolungatanella suoladi monte(Figura
4.71), per consentirela realizzaziotredello schemastaticomosfato in Frgura 4.73b,discussonel segulto.
Risulta invecemolto complessoil calcolodella suola di monte, perchesi
trattadi unapiastrarelativamentespessa,con vincoli di differenteemcacia
su tre lati e libera sul quarto.
Con riferimento alla Figura 4.72a,essarisulta sollecitata:

dellasuoladi
Figura4.71 Dimensionamento
va e.

.
.
.
.
.
.

dal pesoprcprio,Ft;
dal pesodel te[eno agentesulB, F2;
dalli componentiverticale e orizzontaledella spintaagentesuBE, F3e F4i
dalle componentiverticale e orizzontaledella della spintasu BC, F5 e F6;
dalla risultantedelle reazionidel teneno,F7;
dal momentoM,. trasmessodalla suoladi valle

4t:*
ptanP si nP l

. pt anB

\)-1k4:::,p
+1
-1-1

--a
(D)

Figurc 4.72 Dimensionamentodella suola di


monle,

Spintadelle delle terre:applicazionidella teoriadella plasticita... 232

Per quanto conceme la valutazione degli effetti del momento M., se si tra_
scura la rigidezza flessionale della piastru verticale, lo schemaltatico pud
ricondursia quello mostmtoio Figura4.736.cheevidenziacometali effeni
si faducano in una hazion F8, lrasmessaai contrafforti. L analisi dello
stato di sfozo viene semplificata immaginando che la suola di monte sia
soggettaa un cadco con distribuzioneparabolica,la cui intensitdmassima
p8 si ottieneimponendola condizione

M^
ps=2,4;

(4.e2)

Noti pertantoi carichi da q a FB,d possibiledimensionarela suola di


monte come una lastra continua vincolata ai contrafforti. La valutazione
dei momenti si effeth.racon gli stessischemi gid visti per la pareteverticale,
a secondadella disposizionedei giunti e, se occone,suddividendooppor_
tunamenlela lastrain strisce.in modo da tenerconto della variazionedei
carichi lungo .48 .
I1 calcolo dei contralforti va ricondotto a quello di una mensola dl altezza
variabile.
Nota la spinta sulla parete verticale e definito I'interasse.r tra i conhafforti
(Figura a.74), si determina iffianzitutto la distribuzione dei carichi susli
stessi.
Solitamented possibile tuascurarela componenteverticale della spinta e far
riferimento,nel calcolodei momentie dei tagli. solo alla componenteorizzontale.
Il calcolo a flessionedi qualsiasisezione,comela M-M, riohiedeDreliminarmentela valutazionedella larghezzacollaborantedell'ala cornp..rru,
Trattandosidi una mensolapuo assumersi.in accordoa quantosuggerito
dal Mod.el Code CEB-FIP e con i simboli riportati in Fiswa 4.74

(a)

I
I

6"

+ ' ,8

r!

l-

/\t f-----------r

M,\
'| - - al-------------------i

(b)
Flgura 4,73 a) Carico fittizio equivalenteal
momentotrasmessodallamensola di valle (Huntington,1957);b)
Schemastalicoper la determinazione di FB.

b e = t+ 0 .3 (H -h )< s

(4,

Figura 4.74 Dimensionamento


di contralforti.

238 Capitolo4

Il calcolo procede a questo punto come per una sezione rettangolare di


larghezzab" e altezzautile d, con l'aiuto dell'Abaco C-7, ammessoche il
rapporto .lr/d,indicato nello stessodiagramma, nor, superi hy'd.
Al solito si calcoladapprimail momentoadimensionale
Ma

(4.e3)

e, ricavatoil valore di @,si determinala capacitdmeocanicadell'armatura


4, definita da
U s: a' fcdbe d

(4.e4)

Trattandosi di un elemento di altezza vaiabile,la capacitd meccanica da


da
metterein oDerasecondolo schemamostratoin Figum 4.744d espressa

'

(4.es)
cos d

L'armaturacorrispondentealla suddettacapacitdmeccanicava dispostaa


shati, per motivi di spazio,e va ancorutanella fondazione.
Semprea causadella vaiazione dialtezza, I'azione taglianteridotta e espressada

v " 1= v -4 t n a

(4.96)

conz = 0,9 d.
Per assorbireil suddettosforzo si dispongonole staffeorizzontaliindicate
itrFigva 4.75a-b, ancoratenell'ala compressaintomo alle bare verticali'
Indicandocon Urrla capacitdmeccanicadellestaffe cons la loro distanza
la relazioneda soddisfared la seguente
di senarazione,
(b)

v,t<v"u+ o.g!u,t

(4.e'1)

nella quale

.,
--JilL
ffi
B- B

Figura 4.75 Disposizionedelle staffe:b) orizzontali;c) dell'armaturadi sospensione.

vc,,=lt

k (1.2+ 40p)]bd

(4.e8)

Il valoredi calcolodella tensionenelle staffenon dev'essereassuntosuperiore a 400 N/mm2.


delle bielle di calcestruzzorichiedeche
Inolhe, la verifica a compressione
sia
I/d < 0.27 t dJ;d

(4.ee)

..' 239
dellatsoliadellaplasticitA
Spintadlledelleterre:applicazioni

aumentare
limitazionenond soddisfattarisultanecessario
Jirflim
r:b4lo spessore
'lr
/ o entrambele dimensioni.
ocservatoched importantochele staffeorizzontalioperino
frr*rn
ha la pareteverticalee i contrafforti,riprendendo
r&ccollegamento
goeratadalla spintaorizzontale,pari, perunia di partevertih*,e2-s.
risultarenoninferiorea
Eoccanicadellestaffedevb.pertanto
Ilqrii
Ustl= rf 'Ph's

(4.100)

di Uo.1 va sommato a quello di Uy fomito dalla (4.97), al fine di


i diaieEo delle staffe, da sagonare secondo uno degli schemi
in Figura 4.76.
frri
del tutto analogo si pone per quanto concemeil collegamento
Elmbha
e i contratrorti.
lhfudazione
3a:i irdica con la forza per unita di lunghezzatecessaria arealizzar tale
rcsione,
la capacita meccanicadell'armatura verticale dev'essere
lft
lEiE

U"t,z: lJT

(4.101)

h cdrispondente annatun viene disposta secondo lo schema di Figura


4?5c e viene protung^ta per trli,ta I'eltezza del contmforte, it'modo da
c@ere la fessurazioneprodotta dalle deformazioni impresseimpedite.
costruttivi relativi a tutti gli elementi descritti in questopaxagafo
I &gli
so riportati in AppendiceD, nelle schedeDC-01.08- DC-01-12.

/L10 Criteridl dlmensionamento


e verificadei dlalrammi
L termine diaframma indica una lastra, gettata in opera la cui stabilitd d
garantita clallamobilitazione della resistenzapassiva e dalla eventualepresenzadi uno o piri vincoli (si veclala Figura 4.16/).
t.l

(a)

Figura 4.76 Ancoraggio delle statfe.

240 Capilolo 4
- i - f , r - ! 1 r - -,

i. \ +

a\!\

( - \- i+ Q' ' ir \

- ' i- r "- \ r r

: ,1 ,:

itr'tll \!.P-i'\

in. r .,'"

r.. eo-

' : ''

::

che
suppone
Tuttavia,si ricorreso'"ot" 4 491q9qj9|1L9!L!lq49I!l.lj9.si

tu . L J i l ,s -e\
.-?1.-f.

-. r-

Jl

ffi

J5r /. \:

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o: ' . . . . : ^t . ' i

'

'-

li
.." ':

7 '. i a d '' f

i,. ^.- . t.i,

'

6t.

-.

u:. i.r.)
'

' ^:a

1-c

cosi
icorrimentoplastico.assumendo
dal
metter
prescinde
e
si
all'interfaccia,
azioni
delle
nota la distribuzione
in conlo la risidezzarelativastrulfura-terreno
di rottura
Nel casodi
"-@meccanismo
alla
base,e ]a
prossimo
punto
O,
d ,appresentatoE.trratotazio* intomo al
passiresistenza
della
mobilitazione
stabiiitddell'operae assicuratadalla
a
mont
punto
sia
O,
del
disopra
al
nel
tratto
va, sia a valle del diaframma
nel hatto al disottodi tale Punto.
L analisisemplificatacheiolitamentesi'efethra considerala distribuzione

-i.itoi"

a,," ]

P'

La deformabilitddetl'operad in questocaso sufficientementeelevatada


influenzareil campo di sforzi nel teneno e la distribuzionedelle azioni
q9'or!bb9-u!9qqin4gl9,4qu! aaalrct
all'interfaccia, pertanto rl p]qSgqo
"qn
di interazione.

-1r.,.;.

'ot- taiiEdETl6lFintalttiva-eddll-aresisrenzapassivqagential disgttodgl punto


di rotazionesia rappresgqtldulb&Zn R. applqala rn L,l'qsr rpotlzzacne
sia trascurabileil momenlodi trqslorlo-.dalla lunghezzadi
fotd".inGje O"i ptobtema,rappresentata
Ljt*s"G
im;o-rsamento4 si ottieneimponendol'equilibrio alla rorazioneintomo
-A;unt6-ddn modo da escluderela resis-ervaR, incognita.lNel casoad

\t
(,..
C " ., .i ,\-.,

i
'

'

l'l

..\'r 7,'
- t'l

l\. I ,..,iil

(a)
i.

11 r

l\.1

tJ

Figura 4.77 Analisidi stabilitedi un dialramma a mensolae relatividiagrammi delle caratteristichedi sollecllazione.

Spintadelle delle terre:applicazionidella teoriadella plasticita... 241

esempiodi tereno omogeneoe di assenzadi falda,utilizzandoi simboli il


cui significatod illustrataitFig.ua 4.77b2,I'equazionerisolventealla quale si perviene e la seguente
ra' :r d 3 - KA th +d f= 0

(4.r02)

. \Lacclalr \

Co4!r'o

Ll \ie f AQ( : '1

1t.

111 q.ruDu Lp{ i'iAYa trA


bQ.i !'.,i'-: l
uoP

Jl

Lt

{"-

leneleJ, va owiamente tenuto presenteche la spinta attiva e la resistenza


passivadevonoessereespressein termini di tensionitotali, cosi comegid
chiaritonel Paragrafo4.5.3.
Nel caso in cui la parte tuori terra del/fid;ii
sia vincolata da uniii6--'
lGEfitYo da un-py41to4Q-!gstabilitd dell'opera e garantita dall'azione del
vincolosuddettoe dallamobilitazionedellaresistenza
passiva(Figura4.78).
L'analisi limite pud esserein questocasosvoltacon rifedmentoqdue possibili altemative,a secondadell' ipotesichesi introducesullecoudizionidi
vincolo della parte di diafiamma immorsata nel terreno.
i) Se si ipotizza per la parte inferiore del diaframma una condizione di
sempliceappoggio(condizione definita di estremo libero, dalla dizione
anglosasso$e
free eorth support), la struttura risulta isostatica e, nuovamente,le condizioni di equilibrio sono suficienti a ricavare le due incognitedel problema.rappresentate
dal hatto di infissioned e da--a-19g4jg_
ne del vincolo F.
T-equinU;o aU rotazione.intomo al puntodi applicazione{ella forza
4.78 e con le ipotesidi mezzoomogeneoe assenzadi falda,l'equazione
risolvente alla quale siferiieneEa seguente

lK; (2.
2 FP'\3

a,-f,rx^lla.n-!<n+"t
&+ a+ al=og1s31

dalla quale si ricava d.


Successivamente.
l'equilibrio alla taslazione orizzontaleDermettedi determinarell valore ilellaforz;a E
Poichdla rotturapud prodursiin questocasqper erata valuEzio[edela_
passiva,o per mancanzadi vincolo in testa.e prassiaDDIic-are
resistenza

':-,
'J

:'-< ;.

*c

242 Capitolo4

Flgura 4.78 Analisidi stabilitadi un diatranma con ancoraggjoin testa e sezione liberaa a base (Iree earth
suppon).

g ir

\ \ \ I . N- .

tt!.
.r.

-. ,,
*

tl,'.ro
. C-e.".^
N;.1 :

k,.

'..

, )r1 1

T-'- .;

g"'

\i r.

c.'-

'
u" ' r ""

ie)

(b) Spinte

,i -,
t

:,

.,,.. i .,

T\n-\ 4.
.-

ii,

. i, S: '

"l'

--l

(c) Deformata

(d) Taglio

(e) Momento

-.
)
un coelliclenledi sicuezza(solitame;tepari a 2) alla reslstenza
passiva

e@entepafra

rli;i

fifugt[

@
ii) Nel casosi introducaI'ipotesi di estremofisso(dalla dizioneanglosassone@entenonsi
pud prescinderedalle
Partendocomunque dall'osservazione che in corrispondenzadel punto
Cin Figura4.79 si ha momentonullo, si pud pensaredi inserirein corrispondenza
di tale sezioneuna cemiera, spezzandocosi la struttura in due
1
travi
separate,
la prima semplicementeappoggiatae quella inferiore coI
\ stituitada unamensola.
Il procedimento semplificato che ne deriva d noto come metodo della
tave equivalente lBlum. 19501.
_Lq_profondilddella sezjonein corrispondenzadella quale va posta Ia
-_-__.--_
cemierapud assumersi,aenz@Ir,
a partire dal fondo scavo.
al punto I consentedi determinarela
t-IEquifi6fro atErcta;Gfintomo
reazione
R.
e,
successivamente,
I'equilibrio
alla traslazionepermette di
,i
<. determinarela reazioneF.
I Infine I'equilibrio alla rotazioneintomo al puntoD consentedi determiI nare la lunghezzadel hatto infisso.

r,, lu
t
., " i
o".''""u"
Spintadelledelleisrre:applicazioni
dellateoriadllaplasticita
...
'i,',''r-

2/|3

Figura 4.79 Analisidi stabilitedi un diaframma con ancoraggioin testa e sezione di base fissa (fixed earth
suPPort)
.,oF\j

sA):ir

11<.\-

l
Di

-G.\.!

(b) Spinte

, ,s'l-

\, .! \

\F s

I
.l

.r {- :.

It t

.1

' - r ..: j xt l", i, ^ l - - x^YcI.v+i '. '


-

(d) Momento

(e) Traveequivalente

T{

-.1 -'

ltf'

1 l, . il

ic:-'! )

Al solito, per gamntire la presenzadella reazioneR, la lunghezza della


parte infi
qucsrocaso alcutr coenrcreDre
or siiiF?-za alla resistenzaoassiva.in

4.10.t Analisidello stato di sollecitazione

ir!

y-c

I
-l

5 "fA i

fo-e Pe!.-' "3*-

{-:

-.i

,r':f-

(o(e."?" k^ q,'. i-rr l.r,.,r


.ql

I
I

".'13,''-l'+")

::.r i::.... 1f U'rAa.

--]

(c) Taglio

(,^I r!,e

C^ !' p11

Q, :-o

. .^e;i

\l
!

C l ,? 'I

lL
!
J ;' "' layDeiormata

--l\

- t,xJ;-:

L analisi limite presentatanei prccedenti due punti consentedi definire la


profonditd di imrnorsamentodi un diaftamma nelle varie condizioni di vincolo.

,!,-

'r r, X--l
-:t,/'

aralizzato passandoallo studio dell' interazione struttura-terrenq.Soventecomunquetale interazione d ancorauna volta tmscuratae la procdura convenzionaleper il calcolo delle sollecitazioni nel diaframma preye.
nell'analisilimite.
Va perd osservatoche, con riferimento a questo particolare aspetto, al disotto dello scavova introdotta la resistenzapassivasenzaI'applicazione di
alcun coefficiente di sicurezza. Tale scelta d eiustificata dal fatto che in

/'--

244 Capitolo4

prossimitddel fondo scavoi movimentidel diaframmasonotali da produr_


re Ia mobilirazione
quasitotaledellaresisterapassiva.
per cui si pud am_
mettereche,procedendodalla sommitedel diafiammafino alla sezionedi
momnto.massimo(Figura 4.80), il diagrammadi momentocorrisponda
alla distribuzionelimite delle sDinte.
Al disottodella sezionedi momentomassimo,non d pii mobilitataintera_
mentela resistenza
passiva.
percui l.andamento
dei momentinon DuoDiit
esserecalcolatoin basea taleassunzione(essosi smorzerebbe
tropporapi_
damente,con elevativalori degli sforzi dilaglio).

Figura 4.80 Diagrammadel momentoflellen_


te ottenutoconsiderandola complela mobilitazionedellaresisten_
za passiva.

j3! puflro
moqlg{
I'U 1lar
masslmo at
al ptede
piededel
del dratramma,
diafiam*u, come mostato
Emtggqt rnq!!!mo
uto in
in
"omi -ost
anche sforzi
4
Non
slmmet ca,come

conveniente mettere in

ve con l'

4.10.2Aspettiesecutivi
La_grylqgqlqfnfma del calcestruzzo
non dev'essereinferiorea 25 Mpa
ed d raccomanilato,
pd[i65iffiiiii-getto, chel,abbassamento
aleono-ii-

Abramsnon sia inferiorea 150mm. per non aumentareil mppofio acquacementoolfte i limiti raccomandabili,si impieganodei fluidificanti.
L impiegodei fanghibenroniliciinvitaa valutarecon una buonadosedi
cautelala lunghezzadi ancoraggiodelle barre.In baseagli srudi effettuati
t 968). l'aderenzaacciaio-catce;ruz;puo-;isutiF;i:
jiY
**pqtel
_
ootraqet
)u"/"
raddoooiatele usualilunglezzedi ancoraeeioe,
9id_richiede.che.vengano
in alcunicasi,pud esserenecessarioii ricorsoad altri accorgim"nti qiufi tu
saldaturadelle baue trasversalicon quellelongitudinali.
D C -O1.19
in
. AopendiceD.
Le schedeDC-O.1.15-DC-0.1.19,
dguardanoin particolarele connessioni
fta travi e piastre, eseguitein opera, e il diaframma.

4.11 Scavipuntellati

(b)

Flgura 4.81 Diaframmasoggettoanche a carichi assiali.

Gli scavi puntellati rientrano nella categoria degli interventi tempomnei,


caraltetizzati da alcttnepeculiaritd ffi
Innanzihrtto questi interventi non ruppresentanoil dsultato finale, per cui
la sceltadei margini di sicurezzae gli aspettieconomicisono legatia que_
sto carafteredi pro.!.visorietd.
Sovented difficile definire un progetto esecutivo in hrtti i suoi aspetti, per
cui d importanlecheil progettistaprevedapir) di un possibitescenario,con
le relativecontomisure,in manieratale cheil programmadei lavori possa
essereadattatoalle reali condizionidel terreno,riscontratenel corsodesli
scavl.

Spintadeltedelleterre:applicazioni
de a teoriade a plasticitA... 24S

A talepropositonon d superfluosottolinearcche I'interventoandrebbeaf_


frontatanello.spiritgd,elmeto.loosset-vazionale
(pgck, 1969),la cui essenza e nas\umtbtlenel seguentipasst:
i) elaborazionedi un inventariodei possibiliscenaridi rischio,cheposso_
no presentarsiin relazionealle condizioni del sito e al programmadei
lavori;
ii) definizione
degli inlervenliallemati\i- ai quali riconerenelcasoin cui
le assunzionidi progettoiniziali non do,resserotrovarerisconfo nella
realtd;
iii) individuazionedegli elementipii significativi, che possonoespletare
unafunzionediagnosrica
in laseeseculira;
rv) progettodi un programmadi monitoraggio,checonsentail controlloin
temporealedegli elementiindividuatinella faseiii).
In aggiuntaai punti menzionativamo richiamatele difiicoltd chesi incon_
tano rn sedeprogettualequalorasi voglia tenerconto dell,influenzachele
precisemodalitddi scavo(intesesia in termini di procedure.sia in termini
di sequenze
temporalilhannosullarisposra
del teneno.
Tutti questi elementi fanno si che il progetto delle strutturedi sostegno
degli scavivengaeffettuatoin modo empirico.
Per fissarecomunquel'attenzionesugli elementiche rivestonoun ruolo
rilevantenell'analisi di stabilitd,convienerichiamarele causeche hanno
determinatoeventi di collasso.
a) Nel casodi scavi in terrenisabbiosial disopradella falda, le rotturedo_
cumentatesonoimputabiliquasiesclusivamente
a fenomenidi instabili_
td dei puntelli, mente non si sonoavuti casidi collassoper rotturadel
fondo dello scavo.
b)fAl contrario,in sabbiesotto falda, le rotture registratesono imputabili
( principalmentea sifonamentodel fondodello scavo,o a improwisa rot_
I furadellostesso
nelcasol'acquifero
risulticonfinaro
dadue:n-atiargillosi.
c) Nel casodi scaviin argille,i tempi esecutivisonoin generesufficiente_
mentebrevi da rendereragionevolel,ipotesid!31ra!isiincqryliztqli nqtr
olenate.
se-la profondilljlijgqllfiTgl5lgl!$iste
ii pericolodi una rorura
oet
tondocon flllutmentodel terrenoall'intemodelioscavo.Laddorc
.
talefenomenonon si epr@erinsta_
bilitd dei puntoni,in modo del tutto analogoa quantoosservaioper gli
scaviin sabbie.
La succintadesc zione delle causedei dissestidchiamaI'attenzionesulla
necessitddi dimensionarecon le dor,.utecautelei puntoni e di anabzzarele
condizionidi stabilitddel fondo dello scavo.
Riguardoal primo aspetto,va notatocheman manochelo scavoprocedee
vengonoinstallatii punroni.Iedeformarionj
d"llu srn,nura
di
.to
"onGni
nsulfanovta vla crescenti.Ne consegrre_cle
lo_statodi sfozo
all,intemo

left!@Eyql@srl"!"

p6ASae_eelralqei

qlilq-"'r,

246 Capitolo4

distribuzione delle spinte si modifica

di numerosiscaviben documentari
1Peck.19691Terzagbie
sono stati convertiti in una serie
sostgno,

L.
cui intensitde Dari a
stnq'
-- ..1P app=^ uo)Y
nl + si d

(4.104)

Nel caso di scavi in argille, il primo passo consistenella Yahtgzto!!


rottura analogo a quello utiliz@di
portante in condizioni non
per
della
capacitd
la determinazione
zato
(si
il Capitolo 5 per maggiori
veda
fondazioni
superficiali
delle
drenate
dettagli). Da tale schemad possibile dedurre un coefficiente adimensionale

ll2+ t 3lt2
(t3+ | 4Y2

Argilla
normalconsolidata
>- T
:
tu.zan

Argilla
sovGconsolidata

F :I

t+l ^- - ..

10.65KAl H
''a
Flgura 4,82 Diagrammidella spinta apparente (Flaatee Peck,1973).

1 - sin@'
1 + sing
( 6)

K atH

0.2+ 0.41Hl

4S,,
Ke= 1 - m;i
(c)

Spintadelle delleterre: applicazionidella teoriadslla plasticije... 247

--

vH \

(4.105)

\",
assuntocome indice di stabilitd.

Figura 4.83 StabilitAdel londo di uno scavo.

qi,&-q1&ftfnentoel diagammadi !g

spo

sostanzialmente
elastica(e

serva preliminarment" ch"j diug*i


di rpintu uppt
scopo di coqsentire la sti4glglleg4$ima3zione
assiale qhe. nel cotso
f
. degfi scavi. si puo averenei puntoni. Tali diagramminon vanno perlanto !
_utilizzati come diagrammidi spintaper il catcot@
{
parete.
,)
-TEilfiFmensionamento
desli elementi di oarete si susserisce di ricorrere.

y
/\

li r"mpticq3ppoggig-rhrj! d.t
mdenza49ll:ultilnopun&nelqqssj.

:
'r::=l-.'.--

@-jt'r"ll'lai'.d

vanno valutate corle di cojsuejl 9_


di sicurezzapari a 1.5.
dia&ammaancoratoin testae eslremolibero

4,12 Ulterioriconsiderazioni
sulla misura
della sicurezza
BenchdI'impiego dei diaframmi sia estremamentediffiiso, poca attenzione
d stata finora dedicataallo studio della misura della sicurezzadi tali oDere.
Soventeci si limita a estrapolarea esseproceduremessea puntonel caio di
palancolemetalliche,con il risultatochein praticai coef{icientidi sicuezza vengolo applicati in modi alquanto diversi tra loro, ingenerando non
poca confusione (per una approfondimento di tali aspetti si vedano i lavori
di Burland er a/., 1981e Simpson,1992).
Allo scopo di tracciare un quadro orientativo si riesaminano nel seguito i
procedimenti che pir) frequentementericorrono in pratica, facendo riferimento allo schema di diaframrna con un ordine di ancoraggio (in corrispondenzadel punto,4)illustato in Figura4.84 e supponendodi condurre
le analisi nell'ipotesi di estremo inferiore libero (free earth support).

I
|
_
I

T
I
-

j\.
.1'1:, I

tt'f. '
)L-I/

248

Capitolo 4

i) Un primo modo di coprire le incertezze consiste nell'applicare il


coefficiente di sicurezzaF, allatesrstenzapassiva(casoa in Figura 4.84),
determinandosuccessivamente
l'infissioned dalle condizionidi equilibrio alla rotazioneintomo al punto.4.
I1 valore della resistenzapassivad solitamentecalcolatofacendodferimentoai metodicheconsentonodi teneraontodell'attritomuro-terreno,
basatisull'inhoduzionedi superficidi scorrimentocomposite.
Si tatta del metodo forse pii difusarnente :ulillzzato, e, nel contesto
delle considerazionisvolte nel Capitolo 3, il coeflicientedi sicurezza
cosi appliaatosottolineaimplicitamenteil fatto che le incertezze(di
modello e di parametri)si collocanopdncipalmentenella valutazione
dellaresistenzapassiva,
ii) Un secondometodoconsiste(si vedail casob in Figura4.84) nel determinare dappdmala rcsistenzapassivanetta,a valle del diafiamma,e
nell'applicarequindi a essaun coefficienteF' solitamentepai a 2.0.
Taleproceduraha una suagenesipuramenteempiricaed d difticile colpiir generale.
locarlain un conlesto
iii) Un terzo modo di procedere(suggeritoda Tschbotarioff,1973)consiste nel determinare la lunghezzadel tratto di infissione senzaapplicare
alcun coefEcientedi sicurezzaalle spintee di amplificaresuccessivamenteil valoredelf infissionetramiteun coefficientemoltiplicativopari
a 1.7, nel casodi terreni granulari,e pari a 2.0 nel casodi analisi in
condizioninon drenate.
iv) L'Eurocodice 7 suggerisce,in armonia con quanto viene fatto nel caso
della stabilitddei pendii, di utilizzaredei coeffcienti da applicarealla
resistenzadel materiale. Nel casoin esamequindi si tratterebbedi definire dapprima un valore caratterktico dell'angolo di resistenzaal taglio
42, di determinare successivamenteil yalore di colcolo trafiite I'lf.ltroduzione del coefficientr di sicurezzaparziale y,(pari a 1.25)
,

o) =Ian-rl

'-

,( tncp,' \

| 1.2s.l

(4.106)

e di calcolareinfine, con tale valore, i coemcientidi spintaattiva e di


resistenzapassiva.
Si noti checosifacendosi intervienenon solo sul valoredellaresistenza
passiva(cherisultapenalizzato)ma anchesul valorc della spintaattiva
(chedsulta incrementato).
Un confronto tra i suddetti metodi effettuato su casi relativamente semplici
(terrenoomogeneo)permettedi pervenirealle seguenticonclusionidi interesseapplicativo.
a) Nel casodi analisi effetl:.lateir\ condizioni drenate, per valori dell'angolo di resistenzaal taglio compresitra 25' e 35", il primo (Fo= 2) e il
terzo modo di procedere(F,7= 1.7) conduconoa valori tra loro consistenti,che corrispondonoa un coefficientedi sicurezzaapplicatoalla

tt
l

Sptntadefledefletarre:appticazionide a teoriadela plasticita


... 249

t
['

tI
I

I
i
t

t
t

res$tenzr al taglio dell,ordine di 1.5 (sono quindi


cautelativi risDetto a
quaDrosuggeritodall'Eurocodice7).
Uapplicazionedel coefficieDtedi sicurezzaalla resistenzapassiva
netta
(secoudomodo di procedere)conispoude
aff" q""ri t""r"-Jo[iii"rl'oil
cera resrstenzaal taglio ed d pertanto nou cautelativa.
b) Le cose si complicano nel caso delle analisi in
condizioni non drenatein quantonessunodei metodi tradiionali risof u ,oaOirta""nt".
io o-#l
colare il secondoe il terzo modo dj procea"r"
uiu [J*i
totale mobilitazione della resistenzail taglio (" p*r"oruoo
"orrirpooaooo
p"rr*tiligini di sicureza reali alquanto modesti-),
f fpoflJazi*"
O fara resrstenzapassiva totale pud condurre-"ri".
a risultad Lconsistenti (af,
esempro,nd-uzionedella profonditA di infissione
all,aumentaredel
coemcletrte dr $cuezza).
Per i suddettimotivi Burland er a/. ( I 9g I halro
suggerito di procedere in
)
$reftl andogn cotr quanto viene fatto nel casodelle
fondaziotri suoerficia_
li (si vedail Capitolo5), come illustratonel sesuito-

t
l

t
I'
I
I

= 1 .5 ,2 .0

(bl

2s,,

l'_
l,'
I

&

= 1.25
(Ec7)

(c)

Flgura 4.84 La misura de a sicurezza de e


struflurcdisoslegno.

[,

250 Capitoto4

Con riferimentoal casod in Figura 4.84,la forzapol d la risultantedelle


spinte attive
oo = y .z_2sn

(4.10',1)

agenti nell'ambito della profondita di scavo ,.


La forza Po2 d l'azione attiva derivante dal teneno al disopra del fondo
scavo,pensatocomeun sowaccarico
La forza Prn d la.isultante delle azioni del tereno nel fatto inlsso d, nell amDltocel oualesl ha
o p n = o p - oa = (y.zi + 2su)-O.zi -2s)=

(4.108)

4. tu

Procedeudoin tal modo, il coefticiente di sicuezza risulta dato da


4su.d.l o

L a r7.4.4
O.s(yh
- zs"'Sz

(4.109)

I valori ottenuti iu termini di F, risultanoconsisterti con quelli derivanti


dall'applicazionedi un coefficieutedi sicurezzaalla resisrenza.
comesus_
geilo dall'Eurocodiee Z, in baseal quale occorrerebbeeffettuare te
analii
non drenateutilizzando un vqlore di calcolo definito dalla relazione

=t u k
*
" , , " =s /s"
,,k
1.4

(4.110)

Si noti che la procedura s\ggeila dall'Ec7 d leggermente pit cautelativa,


perch6 non influenza solo il valore delle spinte ma anclie il braccio
cli
leva , .
'l

Bibliografiaessenziale
1. Le questionirelativealla Teoriadellaplasticitrie all,aaalisilimite sono
tmttate in manieraapprofondita nel volume drW.F. Chen:Limit analysis
and soil plasticity, Elsevier,1974.
2 Itrterameutededicato al calcolo delle spinte e ai criteri di progefto delle
opere di sostegnoi il votume di W,C. Huntingtot: Earth pressures and
retaining walls, Wjley, I 957, da considerarsiun classicosull'aryomento.
3. I criteri di dimensionamento e verifica degli elementi strutturali sono
trattati in dettaglio trel volume di J. Calavera Muros de conte ci6n y
murosde sotano,Intemac,1989.2a ed
4. Per quanto concerne il problema specifico dell'influenza dei moti di
filtrazione sulla stabilitd delle palancole d di interessela trattazione ri-

Sptntia
delledelteterre:applic.\zioni
dellateoriadsllaptasticita
... 251
portatanei Capitoli 5 e 6 del volumedi M.E- Han:
Grcundwaterand
seepage,McGraw-Hill, 1962.
5-

h.atratonel presenrecapiiolo riguardagli ancoraggi.II


Y" !:T" _Tl
Capitolol7 delt'opera
di C. Cestelticui di:eitecnii e recnid1.ru
Fo4*,b:,: Hoepli,.t984,7aed.,pagg.562-603,
riportaunatrattazio_
Desladeglletementi
di progettosiadelletecniche
esecutive
e dei con_

6- Perufteriori appmfondimentidello stessoargomento


si consigliail tesrodi T.H.Hanna:GnrundAnchors,TtnsTe& poUi*tio _ff"C_*Hill, 1982.
7. Tematicheinnovative,Wali terra amata e infono
dei teneni, sono
trattatenel Capitolo2l; ..ReinforcedEarth-, reiatto da
F. S"d;;;;
M. Basticke nel Capitolo26,..Gmundan.lo.,
,ol *if. io,"iuioiJ
structures",redatto da I. Juran e V. Elias, dell,opera
-A
: founaatii
EngineeringHandbook,ed.Hsai-yangFang,V- N.rt
_a i"mof{
1991.
E. Infiag per quantoconcemeI'analisidel comportamento
dellestrutture
di sostegnoin presenzadi azioni sismiche,sl
iu f"tt rru-i'"i
capitolo 7 det volume di S.L. Kraner: e "oorlgiu
Engineerfug,PrenticeHall, I 996.
"ot""niiiit:-oiifqiii"

I
I
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