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)
Plato in Symposium
Series Editors:
Franco Ferrari (Salerno), Lesley Brown (Oxford),
Marcelo Boeri (Santiago de Chile), Filip Karfik (Fribourg),
Dimitri El Murr (Paris)
Volume 35
PLATO IN SYMPOSIUM
SELECTED PAPERS FROM THE
TENTH SYMPOSIUM PLATONICUM
Edited by
Academia Verlag
Sankt Augustin
1. Auflage 2016
Academia Verlag
Bahnstrae 7, D-53757 Sankt Augustin
Internet: www.academia-verlag.de
E-Mail: info@academia-verlag.de
Printed in Germany
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und anderweitigen Bearbeitung.
List of contributors
vi
Mariella Menchelli, Universit di Pisa
Maurizio Migliori, Universit di Macerata
Gerard Naddaf, York University
Hugues-Olivier Ney, Aix-Marseille Universit
Noburu Notomi, Keio University, Tokyo
Lidia Palumbo, Universit degli Studi di Napoli Federico II
Richard D. Parry, Agnes Scott College
Richard Patterson, Emory University
Federico M. Petrucci, Scuola Normale Superiore / Universit di Pisa
Mario Regali, Universit degli Studi di Bari Aldo Moro
Olivier Renaut, Universit Paris Ouest Nanterre La Dfense
Nicholas P. Riegel, University of Toronto
Cristina Rossitto, Universit di Padova
Christopher Rowe, Durham University
David T. Runia, Queens College, The University of Melbourne
Samuel Scolnicov, The Hebrew University of Jerusalem
Richard Stalley, University of Glasgow
Alessandro Stavru, Freie Universitt Berlin
Thomas Alexander Szlezk, Eberhard-Karls-Universitt Tbingen
Ikko Tanaka, Kyoto University
Harold Tarrant, University of Newcastle, Australia
Alonso Tordesillas, Aix-Marseille Universit
lvaro Vallejo Campos, Universidad de Granada
Mario Vegetti, Universit degli Studi di Pavia
Matthew D. Walker, Yale-NUS College
Roslyn Weiss, Lehigh University
List of contributors
Table of Contents
List of contributors
Table of contents
Preface (Mauro Tulli)
...........................................................................................
...........................................................................................
...........................................................................................
v
vii
xi
16
24
Christian Keime
Mariella Menchelli
Maurizio Migliori
Hugues-Olivier Ney
Nicholas P. Riegel
Harold Tarrant
36
44
52
59
65
71
77
84
Agathon agathos:
leco dellepos nellincipit del Simposio ........................... 92
No Invitation Required? A Theme in Platos Symposium
98
Narrazioni e narratori nel Simposio di Platone ................. 104
The Functions of Apollodorus .......................................... 110
IV Phaedrus
Annie Hourcade Sciou
Noburu Notomi
V Pausanias
Olga Alieva
:
Philosophy and Seduction in the Symposium .................... 132
viii
Olivier Renaut
Table of Contents
VI Eryximachus
Ivana Costa
Silvio Marino
Richard D. Parry
Richard Stalley
148
155
160
165
VII Aristophanes
Michele Corradi
Samuel Scolnicov
Roslyn Weiss
VIII Agathon
Aikaterini Lefka
Irmgard Mnnlein-Robert
Mario Regali
Richard Patterson
192
198
204
209
IX Diotima
Francesco Aronadio
Giovanni Casertano
Mehmet M. Erginel
Lloyd P. Gerson
Chad Jorgenson
Yahei Kanayama
Filip Karfk
Manfred Kraus
Yuji Kurihara
Francisco L. Lisi
Arnaud Mac
Giusy Maria Margagliotta
218
224
231
237
243
249
257
270
278
255
291
297
ix
Table of Contents
Cristina Rossitto
Ikko Tanaka
Alonso Tordesillas
Mario Vegetti
303
309
315
321
X Alcibiades
Gabriele Cornelli
Edward C. Halper
Alessandro Stavru
Who Loves?
The Question of Agency in Platos Symposium ................
y en el Simposio .....................................
Are the Higher Mysteries of Platonic Love Reserved
for Ethical-Educational Pederasty? ...................................
Le pouvoir protreptique de lamour.
Eros, soin de soi et identit personnelle dans le Banquet .
La dottrina della virt di secondo grado nel Simposio ......
On the Good, Beauty, and the Beast in Platos Symposium ..................................................................................
Eudaimonist Closure in the Speeches of Platos Symposium ..................................................................................
Desire and Will in the Symposium ....................................
356
362
371
380
386
391
403
409
420
428
437
443
449
455
461
XIII Reception
Ruby Blondell and
Sandra Boehringer
Un Banquet revisit:
lrotisme paradoxal de Platon et de Lucien ..................... 470
x
Piera De Piano
Margherita Erb
Table of Contents
Indices
Index locorum
Index nominum
........................................................................................... 493
........................................................................................... 520
Michele Corradi
Aix-Marseille Universit
Gli interpreti moderni hanno spesso colto un rapporto dei discorsi pronunciati dagli interlocutori di Socrate nel Simposio con dottrine, particolarit stilistiche ed argomentative
riconducibili a varie figure di sofisti.1 Del resto, lo stesso Socrate sottolinea lispirazione gorgiana del discorso di Agatone (198c). Erissimaco fa invece allusione esplicita a Prodico quale
autorit nella produzione di in prosa (177b). Nel discorso di Fedro, pi in particolare
nella maniera in cui sono citati testi poetici e filosofici, plausibile individuare una ripresa
del metodo dossografico di Ippia (178a-b).2 E una possibile per quanto non sicura influenza
di Prodico stata colta nella distinzione fra due tipi di eros proposta da Pausania (180c181c).3
Certo, significativo il fatto che tutti gli interlocutori di Socrate nel Simposio siano
presenti sulla scena del Protagora, quale pubblico attento delle performances dei sofisti nella
casa di Callia (315a-316a): Erissimaco e Fedro interrogano Ippia
, Pausania e Agatone discutono con Prodico. Come nel Simposio (212d), Alcibiade
giunge solo in un secondo momento, dopo Socrate (316a). Troviamo dunque una sola pesante
eccezione: Aristofane non compare sulla scena del Protagora. A mio avviso, per, proprio
nel discorso di Aristofane del Simposio (189c-193d), grazie al sottile gioco di maschere sapientemente costruito da Platone, nella trama fitta di riferimenti al dialogo giovanile, pu essere
scorta lombra di Protagora. Allanalisi della presenza di Protagora quale convitato di pietra seduto a fianco di Aristofane al banchetto di Agatone sar dedicato il mio contributo.
Innanzitutto possibile evidenziare una serie di affinit specifiche, pur nel quadro di una
pi generale appartenenza allambito dei cosiddetti miti platonici, tra il discorso di Aristofane
e il mito di Prometeo che lo stesso Protagora narra nellomonimo dialogo (320c-322d = 80
C1 DK).4 Entrambi i discorsi hanno un carattere eziologico, si soffermano sullumanit delle
origini per spiegare alcuni caratteri essenziali della natura dellessere umano e in particolare
le cause del loro vivere associati: nel caso del discorso di Aristofane, il vincolo damore,
dellantica natura delluomo, tale da rendere una sola cosa due individui separati,
(191c-d), nel caso del mito di Prometeo, i legami di amicizia reciproca,
che sono causa della formazione e della sopravvivenza della citt,
(322c).
-------------------------------------------Cf. ad es. Robin (19586) XXXVI, Rosen (19872), 24-25, Strauss (2001), 25-27 e 39-40, Corrigan & Glazov-Corrigan (2004), 33-34.
2 Cf. Notomi (2013).
3 Cf. Brochard (1912), 68-71. Offre per nuovi argomenti a sostegno dellipotesi il contributo di Noburo
Notomi in questo volume. Alla presenza nel discorso di Pausania di modalit argomentative protagoree
pensa Nieddu (2012).
4 Cf. Manuwald (2012). Riconosce nei due racconti i principali tratti dei miti di Platone Most (2012).
Sottolinea la loro specificit nellambito della produzione del filosofo Betegh (2009).
1
173
Se certo per linteresse per lumanit primitiva si pu richiamare larchaia (si pensi ad
esempio allantologia di frammenti sullet delloro salvata da Ath. VI 267e-270a) e se, pi
in generale, possono essere individuati precisi paralleli tra il racconto sugli uomini-palla e la
produzione di Aristofane (ad esempio la Pace o gli Uccelli),5 per il discorso del Simposio sono stati messi in evidenza stretti rapporti proprio con tipologie di esposizione tipiche dei sofisti.6 Ben documentata per i sofisti la composizione di che rielaborano temi mitologici per sviluppare riflessioni di carattere antropologico, etico e politico: basti pensare
allapologo di Eracle al bivio delle di Prodico (84 B2 DK) e proprio a Protagora, se dal
(80 B8b DK) o da unaltra opera del sofista dipende il mito
del Protagora (320c-322d).
Certo con buona plausibilit sono stati indicati rapporti tra il racconto di Aristofane e altri filoni della riflessione presocratica, nello specifico lantropogonia di Empedocle (31 B6163 DK), in cui erano presenti creature simili agli uomini-palla di Aristofane.7 Non si deve
per dimenticare che anche la speculazione dei sofisti non era impermeabile ai risultati della
fisiologia presocratica. Un probabile riferimento a dottrine empedoclee , nello stesso mito
del Protagora, lorigine degli esseri viventi dalla terra, (320d;
cfr. 31 B62, 4 DK: ).8
Dal punto di vista dello sviluppo narrativo, i parallelismi fra il racconto di Aristofane e il
mito del Protagora sono evidenti. Entrambi i discorsi prendono le mosse da un originario
stato di eccezionalit delluomo primitivo: nel discorso di Aristofane gli esseri umani sono
dotati di forza straordinaria e di pensieri superbi, caratteristiche che li spingono a muovere
guerra agli dei (190b); nel mito del Protagora un deficit di doti naturali rispetto agli animali
rende gli uomini privi di ogni difesa contro i pericoli naturali (321b-c). Segue in entrambi i
testi un intervento divino che mira al superamento della situazione aporetica (Prot. 321c:
, , ; Symp. 190c: ) per stabilire una condizione di equilibrio:
in Symp. 190c-e, Zeus in collaborazione con Apollo divide gli uomini-palla in due met affinch, indeboliti, pongano fine allintemperanza; in Prot. 321c-e, Prometeo ruba il fuoco ad
Atena ed Efesto perch gli uomini possano trovare nelle un sapere utile alla sopravvivenza. Tale intervento non risolve efficacemente la situazione e anzi minaccia lesistenza
stessa del genere umano (Symp. 191b: , Prot. 322c: ): gli uomini-palla
ormai divisi in due, desiderosi di riunirsi, restano avvinti in un abbraccio perpetuo che li
condanna a morire per fame e inerzia (Symp. 191a-b); in Prot. 322b-c, le artigianali,
che pure si erano rivelate sufficienti per la ricerca del cibo, non contribuiscono alla lotta contro gli animali feroci. Gli uomini primitivi sono infatti privi della , di cui fa parte larte bellica. Per lo stesso motivo, quando per salvarsi si riuniscono in citt, sono costretti
a separarsi nuovamente a causa delle reciproche ingiustizie. Segue un intervento di Zeus che
ha carattere risolutivo ed causa della condizione attuale degli esseri umani: in Symp. 191b-c,
impietosito, trasferisce sul davanti i genitali degli esseri umani e crea cos la sessualit, che
permette di conciliare leros con le altre esigenze della vita: per mezzo della generazione nel
caso di coppie eterosessuali, per mezzo della saziet nel caso di coppie omosessuali si chiarir in seguito (192a) che proprio chi fa parte di coppie omosessuali maschili sar per natura
portato allattivit politica; in Prot. 322c-d, Zeus, temendo la scomparsa del genere umano,
ordina a Ermes di distribuire a tutti gli uomini e : cos potranno sviluppare la
e dunque la vita associata nella . Zeus stabilisce per una norma: chi non
in grado di partecipare di e dovr essere eliminato come una malattia per la citt.
-------------------------------------------5
174
Michele Corradi
A questa norma corrisponde in una qualche misura il timore espresso da Aristofane (Symp.
193a): se gli uomini non saranno ben disposti nei confronti degli dei, potrebbero essere ancora scissi in due met come le figure scolpite nelle steli.
Al di l delle evidenti somiglianze dal punto di vista dello sviluppo narrativo, da sottolineare la presenza nei due discorsi di unanaloga articolazione bipartita: al racconto sugli
eventi dellumanit primitiva fa seguito unanalisi delle conseguenze che tali eventi hanno
sulluomo contemporaneo. Nel Protagora, tale articolazione, tematizzata dallo stesso Protagora nellopposizione tra e (320c e 324d), si ritrova anche nella prima parte del
discorso, esplicitamente definita dal sofista , in cui possibile distinguere una sezione
narrativa (320c-322a) da una chiaramente argomentativa (322a-324c). Nel discorso di Aristofane, dopo il racconto sullumanit primitiva (189c-191d), si offre unampia analisi dei possibili tipi di relazioni amorose fra esseri umani che proprio in base alle vicende dellumanit
primitiva sono spiegate (191d-193d).9
Come emerge da questa serie di analogie, Platone fa pronunciare ad Aristofane un discorso sotto molti aspetti simile a quello che presta a Protagora nellomonimo dialogo. Un discorso dunque che, almeno nella particolare prospettiva dei dialoghi di Platone, ha una forte
connotazione protagorea. Tale connotazione pu apparire in qualche modo una risposta di
Platone al poeta comico che nelle Nuvole aveva caratterizzato in senso protagoreo la
di Socrate: basti pensare allinsegnamento del discorso pi forte e del discorso pi debole
impartito nel (94-99, 112-113, 889-1104 = 80 C2 DK), che riecheggia il celebre di Protagora (80 B6b DK), o alla lezione
di grammatica offerta a Strepsiade da Socrate (658-693 = 80 C3 DK), che attinge chiaramente alle ricerche del sofista sull (80 A26-30 DK).10 Del resto riferimenti alle Nuvole
non mancano nel Simposio: alla commedia di Aristofane (362:
) allude ad esempio in modo esplicito Alcibiade per caratterizzare
il coraggio di Socrate che nella ritirata di Delio incedeva
(221b). In ogni caso nella connotazione protagorea del discorso di Aristofane
non credo debba essere colta la volont di una sarcastica vendetta11 ma quella di creare un
sottile gioco di maschere. Tale il peso dellinsegnamento di Protagora sulla cultura ateniese
della seconda met del V sec. che, se Aristofane aveva potuto in modo plausibile costruire la
maschera di un Socrate dai tratti protagorei, con altrettanta plausibilit Platone riesce a
costruire una maschera protagorea per Aristofane. Del resto, dalle pagine di Platone, che pure
non risparmiano critiche nei confronti del sofista, emerge un ritratto di Protagora quale figura
di primo piano nella storia del pensiero. La stessa opposizione dialettica fra Socrate e Protagora sull si risolve nel finale del Protagora in uno scambio di posizioni che Protagora
approva vaticinando per Socrate un futuro fra gli uomini per (360e-362a).12
La connotazione protagorea del racconto di Aristofane e il suo rapporto con le Nuvole ci
permettono forse di meglio apprezzare un passo in genere non considerato con la necessaria
attenzione: la spiegazione del nome che Aristofane propone allinizio del discorso (189d-e). Osserviamo pi da vicino il passo. Secondo Aristofane la natura degli esseri umani in origine era diversa. Non esistevano soltanto il genere maschile e quello femminile,
. Ma ne esisteva un terzo, con caratteristiche comuni agli altri due,
--------------------------------------------
9 A margine, si noti anche che le sezioni finali dei due discorsi presentano un chiaro ritorno al contesto
drammatico del dialogo attraverso levocazione di vicende relative a personaggi presenti sulla scena:
Pausania e Agatone nel Simposio (193b-c), i figli di Pericle, Paralo e Santippo, nel Protagora (328c-d).
10 Cf. Corradi (2012), 133-175, con bibliografia.
11 In questa prospettiva interpreta ad es. lepisodio del singhiozzo di Aristofane (185c-e) Bonanno
(1975-1977), 108-113.
12 Cf. Corradi (2010).
175
176
Michele Corradi
-------------------------------------------16
177
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