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Corso di Alchimia - Lezione 7

Autore: Viviana Vivarelli


GLI ALCHIMISTI
Lalchimista, al termine del suo lavoro sulla materia, vede operarsi in lui una specie di
trasmutazione. Ci che avviene nel suo crogiolo avviene anche nella sua coscienza o nella sua anima.
Vi un mutamento di stato. Nel momento in cui la Grande Opera si compie, lalchimista diventa un
uomo risvegliato .
(Jung)
Ci sono sempre stati alchimisti, cio conoscitori delle energie e modificatori della vita, e forse esserlo
una condizione dellanima, una predisposizione, come essere mistici o sciamani. Gli alchimisti vengono
prima di ogni tempo e prima della storia.
Gli alchimisti scrivono poco, ci lasciano poco di scritto. Abbiamo visto uno di questi scritti, sulle visioni
di Zosimo, che poi non altro che un lunghissimo sogno intervallato da piccoli risvegli, pieno di
simboli. Di loro abbiamo prevalentemente disegni, Uno dei modi con cui si espressero furono poi le
costruzioni sacre, il tempio di Karnak come le cattedrali gotiche. Nel 1500 Nicolas de Valois scriveva
che i segreti dellenergia furono conosciuti prima della scrittura ed espressi come architettura.
I SITI SACRI sono una modalit antichissima dellenergia, conosciuta in tutti i tempi, gi migliaia di
anni fa, in correlazione a luoghi speciali della Terra pervasi da speciali energie, i luoghi delle forze,
dove le antiche costruzioni, in genere sacre, ci parlano con i materiali, le misure, le forme, gli
orientamenti, i collegamenti con le energie delle stelle, della Terra o dei fiumi, le relazioni con le linee
di forza del pianeta, quelle che in Oriente si chiamano le linee del drago, e tutti questi elementi ci
mostrano un codice sacro, una simbolica fatta di materiali e di disposizioni, connessi alle grandi forze
del mondo.
Un tempo il loro significato era noto alluomo, che si orientava secondo le forze invisibili del creato,

con costruzioni, riti e sacrifici, perch capiva il senso vivo del divino nel mondo; oggi luomo
diventato sordo al mistero, si alienato dal cuore della Terra, costruisce edifici indifferenti alle grandi
forze e spesso nocivi alla sua salute e si aggira negli antichi siti sacri senza pi partecipare alla loro
energia taumaturgica.
Gli antichi sacerdoti, invece, non solo conoscevano il gioco delle grandi forze telluriche o siderali che
raccontavano nelle loro cosmogonie e nei loro miti, ma conoscevano lesoterismo, penetravano lo
Spirito del Mondo e comunicavano con esso.
Gli alchimisti sono su questa linea, sospesi tra la conoscenza antica, che un tuttuno, anima-materia,
e le nuove scienze moderne, dominate dallintelletto. Essi studiano le forze della la Vita che vengono
prima e al di l delle sue manifestazioni visibili. Furono ricercatori dellenergia sottile, convinti che
fosse comunicabile alluomo in quanto permeava luomo stesso come la natura.

Degli alchimisti pi antichi non sappiamo niente, non sappiamo niente nemmeno degli Etruschi la cui
lingua non stata decodificata e appare per lo pi in scritte funerarie, non sappiamo nulla dei Celti che
non avevano scrittura, n dei Maia o dei Toltechi; sappiamo molto poco perfino delle 70 cattedrali
gotiche che i templari fecero sorgere nel XII secolo in EuropaConsiderando solo gli ultimi secoli,
sappiamo che molti alchimisti furono medici, molti erboristi, altri chimici o metallurghi, tutti furono
filosofi e molti mistici. Comunque si presentassero, in ogni tempo e luogo, sappiamo che non ebbero
vita facile, furono osteggiati, principalmente dalla Chiesa, e molti furono uccisi. Anche per questo i loro
testi sono ermetici, con molte tavole pittoriche e moltissimi in forma di segno, disegno, scultura o
architettura, interpretabile da altri alchimisti ma oscuri ai profani.
A Jung la loro ricerca filosofica e mistica piace moltissimo. Si collega alla sua ricerca sullinconscio,
entra con perfetta sintonia nella sua avventura spirituale e gli permette di allargarla su una base
storica.
Egli dir: La Grande Opera esige sforzi costanti. Essi proiettano la coscienza su un piano intermedio,
tra il Conscio e lInconscio, producendo lascensione della materia fino alla Luce Ignota che ne
costituisce il limite.
Il viaggio attraverso lalchimia un viaggio iniziatico, che spesso parte, come abbiamo visto in Bhme,

da stati di illuminazione.
Pu darsi che il collegamento che Jung fa tra linguaggio dellalchimia e linguaggio dellinconscia sia
giusto, in effetti straordinario che essa si presentasse con caratteri e simboli simili su tutta la Terra, in
Oriente come in occidente, secondo un codice universale, formato da immagini, com il codice visivo e
simbolico dei sogni e il linguaggio dellinconscio collettivo.
Simboli, stili e codice fanno capire che nella psiche c uno stesso spirito universale, che si presenta
immutato attraverso i tempi e i luoghi.

Lalchimia ha due sorelle: la mistica e lastrologia. Questa triade essenziale si presenta unita,
nelle operazioni di laboratorio come nei portali delle cattedrali gotiche, indicando una ricerca che
collega Terra a Cielo, orientata alle grandi forze naturali, e che sempre implica la purificazione della
materia insieme a quella dellanima.
Con grande pazienza, dunque, Jung si mette a studiare e interpretare centinaia di tavole alchemiche,
decifrando innumerevoli simboli, che per lui sono il codice dellinconscio collettivo con tutta la sua
grande rete di analogie, elementi sincronici, corrispondenze
Studia questo codice mediante lAMPLIFICAZIONE, lo stesso metodo che aveva introdotto per i sogni,
usando lIMMAGINAZIONE ATTIVA, che il canale che ci congiunge mirabilmente con linconscio
collettivo, i suoi simboli e i suoi archetipi.
Per tutto questo non possiamo considerare lalchimia lanticamera della chimica o della medicina o

della metallurgia moderne, anche se si realizzarono operazioni di grande interesse scientifico nei
laboratori, sia pure con tecniche rudimentali e strumenti inadeguati, con storte, alambicchi, crogioli e
forni di fusione, e sicuramente molti alchimisti fecero notevoli scoperte, per nessuna scienza
posteriore al 1600 somiglia pi allalchimia, perch i presupposti della ricerca, dei modi e dei fini della
scienza attuale sono totalmente diversi.
Cartesio lultimo che premette a una ricerca sullottica una prefazione filosofica. Dopo di lui fisica e
filosofia divergono e la filosofia si occuper di pi di problemi del contesto sociale.
Lalchimia non fu un insieme di operazioni materiali su elementi fisici, il suo quid essenziale stava in
fattori indefiniti, raramente quantificabili e spesso non identificati, e, anche quando nominava
elementi noti, per es. fattori chimici, oltrepassava le caratteristiche materiali per alludere a significati
sottili e simbolici, valori qualitativi di cui lingrediente era solo un simbolo analogico. Per es. il
Mercurio un minerale, ma in alchimia molte pi cose, lenergia in trasformazione, la
trasformazione stessa, la trasmutazione delloperatore che si innalza a un piano superiore. La duplicit,
che il segno di Mercurio, vale in chimica ma anche in psicologia, e indica la possibilit di distaccarsi
dal proprio Ego per allargarsi allintero mondo.
Essi cercarono di correlare le energie dei metalli e le fasi dei processi della materia alle forze dei corpi
celesti e al ritmo delle energie telluriche secondo corrispondenze ancora vive nelle scienze cinesi e
indiane.
Certo che vivevano nel mistero, anzi laura segreta che circondava le loro pratiche era fattore
essenziale del processo. Loperatore si sentiva come un iniziato che era introdotto in un processo
segreto e sacro, per cui liniziazione segreta era condizione fondamentale dellopera, non per
proteggere un brevetto ma metteva in una condizione spirituale adeguata, preparava lanima ad
accogliere una crescita spirituale, orientava verso lalto le energie delloperatore.
Questo una caratteristica specifica dellalchimia, un concetto completamente scomparso dalla scienza
moderna, che non si ammanta pi del segreto, che non si rivolge pi al sacro, che non cerca pi la
sintesi tra lAnima delluomo e lAnima del Mondo.
Alcuni equiparano lalchimia alla magia. Magia vuol dire potenza, potere. La scienza il potere sulla
materia, lalchimia il potere sullanima usando la materia, un agire sul piano delle energie che
animano tutti i fenomeni ma che sono essenzialmente energie spirituali. I confini tra alchimia e magia
non possono essere netti.
Ovviamente non vogliamo n possiamo ricostruire latmosfera, le tecniche, le metodologie e non
questo che ci interessa. Quello che grave laver perso di vista il pensiero profondo e unitivo che
sottostava alla magia come allo sciamanesimo come allalchimia, aver diviso il mondo in operazioni
materiali e spirituali, aver disprezzato il mondo invisibile come un inganno rifiutato dalla mente
razionale ed empirica, che ha barato sui propri reali poteri, per pretesa di imperio.
Dal punto di vista spirituale, la scienza una volgarizzazione dellalchimia, quando luomo ne rimuove
lanima e letica e, anche la responsabilit. Il mondo di oggi un mondo scientifico e tecnologico, ma

un mondo senzanima.
Anche la magia una via di conoscenza e azione tra simili; una materia animata e uno spirito
materializzato si incontrano, interagendo, e riducibili a Uno. Nelloperazione alchemica come in quella
magica, loperatore si trasforma insieme alloggetto trasformato, in un processo interattivo. Non c la
gerarchia tra intelletto e materia tipica della nostra mentalit, n c estraneit tra soggetto e natura,
ma un incontro rispettoso tra spirito dentro e spirito fuori, in una visione integrale del tutto, come nel
Tao.
Oggi la scienza ha rotto lunione simbiotica tra anima e mondo per privilegiare le elaborazioni
manipolative dellintelletto, calpestando la natura come un oggetto inerte e inferiore, che si gestisce per
puro vantaggio degradandone lessenza. Abbiamo perso il rispetto per il creato.
Quando separiamo la materia dallo spirito e subordiniamo la Terra al nostro imperio, creiamo una
barriera che ci impedisce di capire le trasformazioni sottili e roviniamo il mondo.
Il peccato del mondo occidentale moderno aver rinnegato lanima della natura, calpestando insieme
lanima delluomo. Nel moderno Occidente scientifico e distruggendo, siamo diventati creature
alienate, dal mondo come da noi stessi, incapaci di veri rapporti di spiritualit. C un indebolimento
generale del livello anima che ci porta a rovina, abbassa la nostra percezione del reale e dellinsieme e
ci aliena dalla comunione con laltro, strappandoci al senso maternale per ridurci al senso materiale.
Siamo i signori dellintelletto, abbiamo privilegiato lintelletto, a discapito delle altre nostre funzioni, e
gli alchimisti insistono a dire che lintelletto non basta, che pu essere limitativo, che si deve andare
oltre, e ricordiamo che nella cultura induista, buddista o taoista, la mente solo uno dei sei sensi, un
senso come gli altri, uno inferiore, legato a una conoscenza imperfetta, condizionato dallillusorio velo
di Maia che ci lega al mondo fenomenico o alla realt dellapparire.
La mente ragionante discrimina e separa e dunque non pu avere una vera visione del mondo, del
mondo come realmente ; la conoscenza superiore o spirituale collega e riunifica, ci porta
istantaneamente allAnima del Mondo, il Mondo com; ci innalza dal nostro Ego privato e separativo
al senso del Tutto.
La scienza una via della nostra mente materiale sulla materia del mondo, ma sorge dal rinnegamento
dellAnima individuale che porta al disconoscimento dellAnima del Mondo. Questa totalmente
ignorata dallo scienziato moderno, educato a vedere solo laspetto apparente delle cose, incapace di
leggervi dentro, buono solo a legare apparenza con apparenza, perdendo lo spirito intimo della realt.

Ci che dovremmo capire che la conoscenza dellEssere si gioca su pi livelli. Se la parte pi


superficiale di noi si connette col livello pi superficiale del mondo, vedremo solo la superficie del
mondo e avremo solo una crescita orizzontale. Se risveglieremo vibrazioni pi profonde, potremo
contattare livelli pi profondi di realt, in una progressione conoscitiva che emersione danima,
crescita verticale. Realt fuori che respira con la realt dentro, anima che incontra anima, evoluzione
del conoscere che diventa vera crescita. Ecco perch sa tanto nelle scienze aumenta il suo accumulo di
dati, ma chi cresce in sapere interiore si connette allUniversale. In un caso: possesso quantitativo,
nellaltro evoluzione qualitativa della sostanza umana. Non meravigli la coincidenza, in alchimia, tra
Energia e Spirito, in quanto lEnergia, come nello sciamanesimo o nella magia, viene considerata non
solo intelligente ma sacra. E questa la maggiore differenza tra questi operatori sottili e gli scienziati
moderni.
LETTURA JUNGHIANA
Ho studiato testi alchemici per quindici anni, senza parlarne ad alcuno, perch non volevo
suggestionare i miei pazienti o influenzare i colleghi. Ho concluso che le operazioni alchemiche
riguardano una realt psicologica.
(Jung)
Questa linterpretazione di Jung. Per lui, lalchimia la proiezione, nelle operazioni di laboratorio o
nelle tavole, di un dramma insieme cosmico e psichico. La novit che Jung porta la lettura analitica
dei simboli alchemici secondo i canoni dellinconscio collettivo, cos che egli vede le trasformazioni
fisiche come una metafora delle trasformazioni psichiche, in un processo parallelo natura-anima.
Non pi il piombo che si trasforma in oro, ma lanima grossolana che diventa anima sottile, o, nel
caso dei suoi pazienti, inconscio caotico che diventa cosmo ordinato, problemi contingenti che si
affinano in una crescita spirituale.
LOpus magnum dice aveva due funzioni: salvare lanima e salvare il mondo.
La materia su cui Jung lavora linconscio. Lo spirito mercuriale lanima del mondo imprigionata
nella materia. Ci che spinge alla liberazione detto in alchimia PIETRA FILOSOFALE, o corpus
glorificationis.

Lalchimia europea medievale usa termini latini e cos Jung user termini latini per i simboli alchemici.
Le tre fasi dellopera alchemica, la nigredo o dissoluzione della materia, lalbedo, o purificazione e
sublimazione e la rubedo o ultima stadio, vengono trasferite nellanalisi. Lopera alchemica diventa la
redenzione della psiche, un processo graduale di purificazione dal caos nero primitivo, che, attraverso
varie purificazioni e sublimazioni, va verso lessenza dellanima, come nella distillazione di una pianta,
o nella purificazione di un metallo, quando, lasciata la scoria pesante, si libera la parte leggera, la
potenza pura.
La nigredo lo spirito ctonio, la parte inconscia e oscura, che provoca sofferenza, la psiche
imprigionata nellOmbra e preda degli opposti. Occorre individuare le opposizioni, svelarle e riunirle,
nella coniunctio oppositorum che porta allintegrazione dellOmbra. La nostra parte oscura non ci
cinge pi dassedio e non interferisce pi negativamente col nostro agire cosciente ma si traduce in
energia che possiamo assimilare positivamente per la nostra crescita umana.
LOpus diventa la lotta contro lOmbra, energia da assimilare e integrare nella coscienza. La materia
sar sofferente finch la nigredo non scomparir. Quando ci sar fatto, luomo sar cresciuto in tutte
le sue parti, avr aumentato il suo splendore; non si tratta solo della scomparsa dei sintomi ma di una
crescita evolutiva sia per noi che per il mondo.
Quando il processo compiuto, la coda del pavone (cauda pavonis) annuncer laurora e la nascita di
un nuovo giorno (albedo). Lo stato di bianchezza, o depurazione delle scorie, non ancora la vera vita,
uno stato astratto e ideale ma morto. Occorre dargli sangue (rubedo), vivificarlo e renderlo
produttivo. Quando lOpera avr attraversato tutte le sue fasi, lanima sar reintegrata. Lesperienza
sempre e comunque religiosa. Quando si ristabilisce lequilibrio dello spirito si arriva a uno stato di
grazia, stato di perfetta serenit, equilibrio creativo, fonte dellenergia spirituale.

Ci che si cerca un mistero, un arcanum, ovunque si cerchi, dentro di s o in Natura, ma larcanum,


come dice Jung, nelluomo stesso, che, illuminato dalla natura, conoscer attraverso le cose
esterne se stesso. LArcanum si trova in lui, il suo vero S, che egli ancora non conosce, ma che via
via apprende attraverso la conoscenza delle cose esterne .
Larcanum ci che conosciamo col nome di ispirazione divina. La sua presenza si manifesta
nellesperienza profonda della psiche come infinita serenit, pace assoluta, coincidenza di opposti,

esperienza numinosa, cio sacra, che trascende ogni categoria cognitiva.


Ma prima di arrivare a questo compimento luomo pu attraversare periodi di crisi, pericolosi al punto
da distruggerlo. Questi conflitti con le loro soluzioni possono manifestarsi con le immagini e i simboli
presenti in tutte le religioni del mondo come nellalchimia.
Un tempo la fede aiutava il dramma delluomo, oggi essa non ha pi valore terapeutico e luomo
diventato pi solo. Il mondo moderno desacralizzato, per questo in crisi. Luomo moderno deve
perci trovare altrove nel suo profondo le sorgenti della propria vita spirituale e per trovarle deve
individualmente lottare contro il male, confrontarsi con lOmbra, integrare il demone.
Luomo-materia, imprigionato nella sua opacit, tende alluomo doro, umanit nobile ed elevata. Se il
processo giusto, si sviluppa nel medico come nel paziente. Come dice Novalis. Lamore il principio
che rende possibile la magia. Come la trasformazione avveniva nellathanor e nellalchimista, cos
avviene in entrambi gli operatori: purificazione delle impurit, liberazione delle scorie, decantazione
delle essenze. Luomo materiale e particolare diventa lanthropos, uomo essenziale e universale. Si va
dallimperfetto al perfetto, dallimpuro al puro. Lo scopo realizzato trionfalmente la pietra filosofale.
E colui che ha trovato la via, ha intuito la conoscenza totale.
Il complesso umano una mescolanza di anima e materia, e pu attivarsi secondo una scala di livelli,
esemplificati dai CHAKRA: pura sopravvivenza sensoriale legata alla materia, volont e potenza nel
mondo, accoglimento dellaltro come parte di noi, e poi, via via, funzioni sempre pi sottili e allargate,
verso la conoscenza superiore, la spiritualit, il divino, come un fiore di loto che si apre, a
comprendere realt via via pi ampie, fino al Cielo.
Il progresso esiste solo in questo allargamento della coscienza.
In linguaggio junghiano, la trasformazione dal piombo alloro la metafora del percorso attraverso cui
limmaginazione attiva si libera dalla materia bruta in progressivi gradi di evoluzione.
Il principio di individuazione la pulsione spirituale che in ognuno porta avanti lOpera per la
completa realizzazione del S.
Se da una parte c lIo gravato dalle scorie dellinconscio individuale, dallaltra c il S, come termine e
traguardo di aperta consapevolezza.
Ogni uomo ha unessenza segreta che deve essere liberata da impurit e corruzione e la sua vita
loccasione che gli viene data come percorso graduale di conoscenza e ascesi.
Lo spirito avanza con laprirsi della coscienza. Il processo di individuazione che guida lio, lo porta
verso il S.
Nelle icone alchemiche Jung riconosce il linguaggio degli archetipi, le grandi figure dellimmaginario
universale. Mentre con la fantasia luomo inventa cose che non esistono, con limmaginazione attiva si
apre alle grandi forze della vita.
Ma questo processo non per tutti. Come dice il Vangelo Molti sono i chiamati, pochi gli eletti.
Lalchimia non per tutti, connessa al segreto e il segreto necessario perch il suo oggetto il pi
profondo che si possa immaginare: essenza dellIo, essenza della Natura e essenza dello spirito, che nel
corso dellOpera confluiscono una nellaltra.

Nella psicoterapia limmaginazione attiva del paziente porta alla luce i contenuti dellinconscio,
attivando simboli e archetipi. Le immagini non sono inventate dalla fantasia ma si producono per forza
propria secondo gli scopi dellinconscio collettivo. Dice Jung: Le idee entrano nella mente ma non tu
le hai create, entrano come uccelli entrano nella stanza.
Occorre dunque predisporre la mente allaccoglienza del nuovo che arriva dallinconscio, e questo Jung
lo facilita col metodo della VISUALIZZAZIONE, che accelera il processo di maturazione del
paziente.

Ricordate Bhme, che chiedeva di comunicare con la stella interiore, mettendo a tacere corpo e
mente?
Cos la pratica dello yoga insegna a Jung a tacitare le impressioni fisiche e il lavorio mentale per aprirsi
al profondo di s. Quello che emerge sono immagini, e queste immagini sono simboliche.
Nellabbandono alla nekuia possono apparire simboli del passato e del futuro, immagini primordiali e
arcaiche, elementi mitologici, Urbilden, modelli originari, rappresentazioni di archetipi.
Jung amplifica queste immagini comparandole ai miti, le cosmogonie, le fiabe.., cos che i contenuti
non siano pi considerati prodotti individuali ma visti alla luce dei grandi movimenti dellenergia
universale.
Come il filologo, che si trova davanti una lingua misteriosa, cerca di analizzarla comparandola con altre
lingue note, cos fa Jung con sogni e visioni, estendendoli a tutta la cultura umana.

(Paul Gaughin)
Il mistero dellalchimia si preannuncia a Jung in un sogno che confonde la vibrazione del mondo con
quella del Cristo:
Una notte mi svegliai e vidi ai piedi del mio letto, circonfusa di luce abbagliante, la figura del Cristo
sulla croce. Non sembrava del tutto vivo, ma era estremamente nitido e distinto e vidi che il suo corpo
era fatto di oro tendente al verde. La visione era meravigliosamente bella e tuttavia ne rimasi
profondamente scosso.
Jung pens allanalogia con la viriditas degli alchimisti, loro verde, che non loro comune ma una

qualit, essenza o vibrazione che ovunque.


La VIRIDITAS il colore della Natura e indica lenergia, la forza vitale (vis) immessa in tutta la
creazione dal soffio divino. Essa si esprime non solo nel verde della natura ma a tutti i livelli, fisici e
spirituali del creato. Il chakra verde o quarto o dellamore. E presente anche nellanima delluomo,
poich il principio della vita e del movimento. Simboleggia la salute, la prosperit, la bellezza, che
latini chiamavano integritas (integrit), i greci holon (il tutto) gli ebrei shalom (la pace).
La Viriditas corrisponde anche ad una tappa dellopera alchemica, chiamata OPERA AL VERDE, che
vari autori medievali sostituivano a volte all Albedo, o Opera al Bianco. Verde smeraldo la Tavola
Smaragdina di Ermete Trismegista dove sono incisi i principi dellarte alchemica. E Jung vi legge una
rappresentazione del S, la cui funzione di attirare la liberazione dellIo, chiuso nelle sue
contraddizioni, sepolto nel suo egocentrismo per armonizzarlo con lintero mondo.
In molte tradizioni spirituali, il verde associato alla dea dellAmore, Venere, alla Grande Madre,
allenergia femminile del Cuore, portatrice di guarigione e salvezza. Il verde simbolo della totalit a
cui lindividuo tende perennemente, attraverso le prove della sua esistenza, superando le tante piccole
morti necessarie per apprezzare la Vita.
Nella visione allucinatoria di Jung, il Cristo verde oro appare come lanima mundi, potenza che anima
tutto il mondo. Analogo al Buddha doro o al Buddha di giada.
Nellalchimia Jung vede la trasformazione della psiche che si libera via via dalle impurit per rinascere
nella metamorfosi spirituale, da materia a luce, in senso platonico, come nelluomo della caverna che
va dalla visione delle ombre al Sole, in progressiva illuminazione.
Lo sguardo interiore di Jung coglie nellalchimia il percorso di un ciclo iniziatico, per cui trascurer le
reali scoperte chimiche o fisiche degli alchimisti per privilegiare i simboli danima.
Nelle tavole alchemiche ritrover le immagini dei sogni, dei disegni, dellarte, della trasformazione
dellenergia il linguaggio della psiche profonda, i simboli dellinconscio collettivo.
Lalchimia una scienza pi complessa di quello che ognuno riesca a comprendere e si rivolge al
mondo della natura come della psiche, per trascenderle entrambe, in nome di una unit che si
riverbera in manifestazioni parallele, nel cuore delluomo come in quello della natura, energia dentro
come fuori, non dissimili ma rispecchiate, unit superiore alle manifestazioni, come il Sole superiore
alle gradazioni di luce che da lui emanano.
Come nello gnosticismo Jung ha visto un Dio si riverbera in emanazioni successive fino alla materia,
una specie di sorgente dacqua che zampilla sempre pi in basso, cos legger nellalchimia la storia
dellascesa di unanima che risale, attraverso le operazioni sul mondo, alla fonte suprema dellessere.
In fondo la grande legge che, qualunque cosa fai, puoi scoprire che tutto uno e che tu sei in tutto.
Ed proprio in nome di questa unit fondamentale, di questa energia insieme immanente e
trascendente, che, nel procedimento alchemico, qualunque esso sia, soggetto e oggetto risultano
coinvolti come fattori necessari e paritetici, per una affinit sincronica che lega natura ed anima.
La simbiosi tale che le trasformazioni possono avvenire solo quando si entra nella stessa lunghezza

donda, e loperatore vibra in sintonia con loggetto, in risonanza con esso. Un po come una pianta che
fa pi fiori se in risonanza con chi la cura. Si purifica la materia, si purifica lessere umano, entrambi
procedono.
Lalchimia questo lo sapeva ma la scienza volle dimenticarlo, rimuovendolo per tre secoli. Oggi la fisica
quantistica ripropone lintuizione che la natura non l fuori come vuole la fisica meccanicistica, e di
dice che losservatore fa parte del campo osservato e con latto stesso del suo osservare lo modifica,
come un operatore immerso in uno stagno che, muovendosi, fa muovere tutto lo stagno. La natura non
davanti a me, staccata da me ma mi circonda a me connessa; sono io stesso che danzo con la natura,
soggetto e oggetto tornano ad essere parti di un organismo comune, com-partecipanti.
Le esperienze della nuova fisica sono straordinarie proprio perch cominciano a tornare a questa
percezione del reale. Potrebbe essere un cambiamento radicale, filosofico ed esistenziale, un
cambiamento di paradigma, che inaugura un mutamento definitivo dei rapporti delluomo col mondo,
una nuova percezione della realt e un rinnovamento della conoscenza.
Il fisico quantistico potrebbe essere il nuovo alchimista, intendendo il suo rapporto con loggetto
allinterno di una quadro di comunicazione, simbiosi e crescita.
Jung profondamente convinto che tutto lesistente sia interconnesso, una unione sincretica che il
suo principio pi grande dellalchimia. Lo conducono ad esso tutte le esperienze interiori, religiose,
filosofiche e parapsicologiche attraverso cui ha percepito lunione della materia con lo spirito.
Non c differenza fra parte e intero, uomini e cose, Terra e Cielo una stessa energia comprende tutto
luniverso.
Jung convinto che tutto comunichi: il dentro e il fuori, lalto e il basso, vivi e morti, natura e anima,
energie visibili e invisibili tutto interagisce nello stesso tempo, in termini sincronici, secondo unit di
senso.

LA PROSPETTIVA GLOBALE
Vasti eravamo e di ununica sostanza
senza testa n piedi eravamo
eravamo ununica testa, ununica cosa come il
raggio di Sole.
Senza nodi eravamo e limpidi come lacqua.
(Jacob Bhme)
Il soprannaturale che si accompagna sempre al naturale.
(Paul Claudel)
Gli alchimisti leggono il libro delluomo e quello del mondo in una prospettiva unitaria, che correla i
moti dellanimo ai metalli, alle piante, ai pianeti, le stagioni, i luoghi in base a flussi intelligenti che si
rispecchiano ovunque perch: Ci che in alto in basso e ci che in basso in alto. Il microcosmo
rispecchia il macrocosmo, come dice la Tavola Smaragdina.
Paracelso afferma: Non esiste niente in cielo e in terra che non sia anche nelluomo.
Lalchimia trasformazione. Nel Libro dei sette capitoli, attribuito a ERMETE TRISMEGISTO, le
fasi della trasformazione sono associate alle influenze dei due luminari, Sole e Luna, e dei cinque
pianeti visibili. Vi una corrispondenza in tutto e fra tutte le cose, per il solo fatto che abbiamo una
sola energia che assume forme diverse, a seconda della diversa vibrazione, cio del modo con cui
danza; una visione olografica dellUniverso che ci contiene come noi lo conteniamo.
Swedenborg dice: Tutte le apparenze e tutte le forme materiali sono solo maschere e gusci che ci
fanno intravedere le forme pi profonde della natura.
I sogni guidano Jung in questa direzione ed egli ne resta estasiato.
Lo studio del TAO conferma le sue intuizioni. Il mutamento interiore delluomo elemento
indispensabile al processo alchemico. Egli intende trasformare la natura non dominandola ma
abbracciandola, facendosi natura egli stesso, in un processo partecipativo e in cui loperatore mistes,
mistico, cio mescolato.
La mistica una via che pone luomo a contatto col trascendente, cio con ci che oltrepassa il dato
fenomenico, che non appare nella forma apparente delle cose, ma nascosto, misterioso,
sovrannaturale.
Nellantico mondo greco il mystes era liniziato ai MISTERI, verit superiori non conoscibili tramite la
ragione che richiedono uno strumento che si accende misteriosamente come un dono e che nel
cristianesimo prende il nome di GRAZIA.
I misteri sono presenti in ogni sistema religioso.
Tutti possono accedere alle pratiche rituali, ma il sacro non sta nei riti e non traspare facilmente.
Religione , per sua essenza, collegamento, ponte, accesso a ci che non visibile per vie ordinarie, il
trascendente divino, cos che solo pochi si avvicinano alla rivelazione, nel difficile cammino verso il

sacro. Questo cammino iniziatico e implica una profonda trasformazione interiore, senza la quale
nulla accade.
Lessenza di ogni religione sta nel termine COMUNIONE, cun munis, che si presta a stare insieme, che
accetta di entrare in contatto col divino per parteciparne, forma di luce inferiore che si accosta alla luce
superiore, vibrazione che sale per incontrarsi con una vibrazione pi alta. Di qui il concetto di nozze
sacre o unione mistica, sponsali di Re e Regina o Rebis.
Affinch la nostra essenza si mescoli col divino, occorre che siano tagliati i guna. Guna significa
qualit e secondo linduismo ci sono tre qualit dellessere umano: uno essere oscuro, torpido e
inerte, il secondo essere agitato e tormentato, il terzo raggiungere la stabilit e larmonia . Bisogna
arrivare a questo stato, per ottenere la leggerezza, la luce e la pace. E lo stato del risveglio dellanima.
I legami che ci radicano allesteriorit e allegocentricit sono i primi e pi bassi livelli di conoscenza:
Bohme dice: Se fai tacere i sensi e la volont della tua individualit, allora ludito, la vista e la
parola eterni si riveleranno in te. infatti il tuo proprio sentire, volere e vedere che ti impedisce di
vedere Dio .
Ecco perch quel vocabolo mistico, misterico, con la radice myein, che vuol dire chiudere, serrare,
chiudere gli occhi della vista fisica, serrare le labbra al parlare ordinario per limmersione segreta, che
oltrepassa i sensi fisici e la mente comune, oltre la calotta aperta delluomo, oltre lultimo chakra
umano, oltre i limiti delluomo terreno, oltre ci che io qui sono.
Labbandono dellio empirico porta a una nuova identit, o piuttosto a uno scioglimento dellidentit
umana nella totalit divina, perch lidentit una gabbia, ma il divino la liberazione. Gli islamici
chiamano questa condizione ittihad, lunione, moriamo come entit separate, rinasciamo nel Tutto
eterno.
La nascita caduta e separazione dal divino, al contrario, dissolvendosi lIo, scompare la separazione
tra Io e divino.
Quando luomo si muove verso la comunione con Dio, parte come soggetto, ma al termine del processo
si annulla, realizzando che, come essere separato, non mai esistito.
Nel bar-do tibetano il ritorno alle origini il dissolvimento nella chiara luce indifferenziata.

Jung si occupato di coscienza ordinaria, tentando di illuminare gli oscuri contenuti dellinconscio
individuale, lignoto dentro di noi, appartenente alla nostra storia personale, ma ora si volge ad una
coscienza trascendentale, cio costitutiva di Assoluto; completa levoluzione verso lignoto fuori di noi,
oltrepassando i limiti ordinari per cercare lEssere nella sua purezza, come condizione di ogni realt e
di ogni conoscenza possibile.
chiaro che lEssere trascendente in assoluto Dio, unione di tutti i contrari, fontana che zampilla
vita, dove conoscenza essenza, capire diventa essere, e lEssere il Sole da cui trae alimento e
significato tutto il mondo.
Ma il Dio dellalchimia non il trascendente assoluto, il non conoscibile e sovraordinato, di cui nulla si
pu dire e a cui nulla si pu riferire; il divino alchemico lenergia nella creazione, nel divenire,
limmanenza del Creatore nel creato.
A questo punto non c pi differenza tra un rito misterico e unoperazione alchemica. Lalchimia entra
nella vita interna del processo, come energia che comunica con energia. E, come nel rito, il contatto
pu prodursi attraverso il simbolo, sin ballein, ci che permette di saltare al di l, unendo lio al reale
vero, il simbolo, mediatore o ponte o sinapsi tra livelli dellEssere.
Lalchimia come piano metafisico apre molti pi problemi di quanto i suoi oscuri frammenti possano
chiarire. Evidenzia una qualit alta nel rapporto uomo-mondo; non vuole accrescere il potere
gestionale delluomo sulle cose, ma piuttosto far crescere luomo in se stesso, in giusta armonia col
Tutto.
Cattivi tempi dunque, questi, per lalchimia, visto che oggi legemonia pi importante della
sopravvivenza e il materialismo cos pesante e insormontabile da richiedere lavvento di una nuova
generazione, come unica speranza di sopravvivenza planetaria.

Separando lanima che dentro di noi dal mondo fuori di noi, abbiamo separato la vita dalla Vita,
restringendo le nostre capacit di salvezza. Ma nessuno di noi si salver se non si salver insieme a
tutti gli altri Se non ci salveremo tutti, non si salver nessuno. Il futuro del mondo sta tutto nella
speranza di una resurrezione collettiva.
Se percorriamo i sentieri della mistica religiosa, ritroviamo ovunque questo concetto di trasparenza e
di appartenenza.
Cos RUMI, nella mistica islamica (sufismo), oltrepassa gli strumenti esteriori (sensi, intelletto e
mente) per concepire lanima come un grande mare di pace, sulla cui superficie le increspature sono la
vita quotidiana e gli attaccamenti esteriori, ma loceano lunit primordiale e profonda a cui da
sempre apparteniamo. Non diversamente parl il Buddha.
Un tempo i popoli possedevano questo senso di continuit che lega in un insieme tutto ci che esiste e
lo rivela allanima come manifestazione del divino.
Luomo frantumato separa s dal S, distruggendo anima e mondo.
Solo lilluminazione che vede di colpo la continuit come Unica Essenza ci porta a percepire il Tutto, da
qualunque frammento essa parta, contro la visione parcellizzata della scienza, che perde ogni nozione
di insieme, come perde la sacralit della vita.
Non diversamente nella kabbalah il mondo creato in dieci parole e dieci sono gli attributi di Dio, detti
SEFIROTH, queste dieci qualit insieme alle 22 lettere dellalfabeto ebraico (che sono suoni creatori
come le sillabe del sanscrito) producono il mondo, in modo che lintero universo non che un unico
intreccio di analogie e corrispondenze.
I Sefiroth sono un sistema globale dove il tutto, fino alla pi piccola particella, si sviluppa
rispecchiando linfinito. Ogni frammenti del mondo rispecchia il divino. E anche questa alchimia.

cosm
Se Dio cosmos, ordine e unione, il Diavolo diaballein, disordine e disunione, e dunque il nostro
mondo lapoteosi del Diavolo e delle divisioni che induce nei rapporti con la natura, in quelli sociali,
tra popoli, politiche, scienze, religioni, filosofie, nel rapporto con noi stessi Ma lesaltazione della
divisione porta alla catastrofe. Dia, di traverso, e ballein, gettare. Il diavolo colui che divide.
Al diaballein dobbiamo contrapporre il simbolo che unifica, percezione che porta naturalmente a
Dio.
Frutti della separazione cognitiva sono la disintegrazione della psiche e dunque dellidentit,
lalienazione individuale, lanoressia sociale, lirresponsabilit morale, il non rispetto alla vita,
larroganza, la prevaricazione,il dominio, lindifferenza alle sorti dellumanit e dellecosistema, lapatia
o lanomia, il restringere ogni scopo a tempi brevi e i risultati a spazi incerti, la distruzione del futuro e
della speranza.
Separare la mente dallo spirito porta a un abuso tragico di pulsioni egocentrate, molto lontane da ci
che in India si chiama DHARMA, legge di giustizia universale, che si esprime in modo indifferenziato
come legge del mondo e legge delluomo.

Chi ha perso la coscienza di s ha perso la coscienza del mondo, un separato, un alienato, anche
quando tenta di trascinare gli altri nella propria alienazione, controllando la psicologia delle masse o il
sistema finanziario o la diffusione delle informazioni o le risorse.
La scienza un codice che legge la natura dallesterno, ma vi sono altre vie di conoscenza che
incontrano la natura dallinterno e la percepiscono in un atto simbiotico. In fondo nulla viene
conosciuto come ci che viviamo dal di dentro.
Dice Gibran: E luno allaltro, e ognuno a se stesso,/ Fino al giorno in cui tu parlerai e io ascolter,/
E penser che la tua voce sia la mia,/ E quando mi alzer davanti a te/ Penser a me stesso di fronte
ad uno specchio.

Agli inizi del 1900 un sensitivo torinese, di nome ROL, fissando in una vetrina un mazzo di carte da
gioco rovesciate, intuisce di colpo la relazione tra la frequenza del verde, la nota musicale fa, e certi
atti di trasformazione mentale e fisica insieme, impossessandosi della capacit di modificare forme e
colori con un moto della mente. Il veggente di Torino comincia a trasformare la materia da un mazzo di
carte, vede con gli occhi della mente il dorso verde, verde, ma il dorso nero. Possibile che non abbia
riconosciuto questo colore? Continua a sentire il verde che vibra nella sua testa e si rende conto che la
sua vibrazione corrisponde a quella della quarta nota musicale, elementi che insieme irradiano calore.
La sua sensitivit nasce qui, dalla correlazione che il suo spirito stabilisce automaticamente tra colore,
suono e calore. Lo stesso concetto lo ritroviamo nei Veda. Rol scrive: Ho scoperto la legge che lega le
vibrazioni cromatiche del verde e quelle sonore della quarta nota musicale a certe vibrazioni
termiche: il segreto della coscienza sublime, la quale abbraccia le squisite intuizioni che, attraverso
lordine e larmonia, conducono luomo alla percezione della propria identit spirituale.
La percezione diventa di colpo da unitaria analogica, intuendo la connessione tra le energie e, perci
stesso, di fa chiave dello spirito, senza discontinuit.
Il verde il colore della crescita, il colore della clorofilla, il fa il suono della crescita, il suono che fa
crescere le piante. Nelluniverso alchemico colore-suono-calore sono termini analoghi, sulla stessa
frequenza, e scoprirlo significa penetrare i segreti della vita e aprire canali superiori, rendendo lo
spirito attivo e creatore.
Dopo quel flash di consapevolezza, Rol diventa capace di sintonizzare la sua mente sulla frequenza
voluta e operare cambiamenti nella materia, come un illusionista o un cantante che pu posizionare la
sua voce su note diverse.
Il principio base della ricerca intuire che vi sono leggi per la formazione di tutte le cose e che luomo,
se le penetra, pu accelerare i processi che fanno giungere a compimento la natura.
Da secoli e millenni gli alchimisti, cercatori solitari della materia come dellanima, esercitano la loro
arte misterica e mistica. Lalchimia una vocazione che attraversa i tempi. Lapproccio alle loro
intuizioni pu essere difficile per noi se ci siamo separati dal valore unificante del simbolo, e
impossibile quando esso non parla pi alla nostra comprensione profonda.
Se abbiamo distaccato la materia dallo spirito faremo fatica a comprendere una scienza della natura

dove materia e spirito sono una cosa sola. Dovremmo immaginare un uomo che sente tutto il mondo
come una sola energia e intuisce che lanima delle cose si muove parallela alla sua anima,
manifestandosi attraverso simboli e visioni. Per descrivere i processi della natura, quelluomo user il
linguaggio del suo inconscio.
La maggior parte dei testi alchemici riguarda la metamorfosi delle energie e lalchimia, pi che una
scienza, sembra un percorso iniziatico, in cui il linguaggio simbolico dei processi simile al linguaggio
dei sogni e realt fisica e psichica si confondono.
Lalchimia connessa ad esperimenti materiali compare in Occidente nel tardo Medioevo (in Cina molto
prima), ma lalchimia come trasformazione delle energie connessa al sacro molto pi antica.

Nella Grecia classica i misteri eleusini o orfici selezionano i fedeli con riti iniziatici affinch gli eletti
raggiungano la rinascita. I riti si basano, in genere, sui miti di Demetra, dea delle messi, la cui figlia
Proserpina viene rapita dal dio degli inferi e sprofondata nellAde. Il mito spiega in forma simbolica la
resurrezione della natura dopo il gelo invernale e il fedele la riattiva in s come resurrezione interiore.
Abbiamo visitato questo mito quando abbiamo parlato dellarchetipo morte e resurrezione. Noi
viviamo in parte come morti, terre invernali, e vorremmo svegliarci, cio passare alla luce, a una
vibrazione pi alta di vita, a una frequenza superiore. Il rito la via per arrivare a questo.
La magia rinascimentale persegue lo stesso scopo ma ha perduto il furore religioso. Nel mondo sacro
antico, gli eletti sono coloro che risalgono la scala frequenziale, in successive trasformazioni, finch
diventano i risvegliati. La scala della consapevolezza spirituale a attiva miracoli. Dentro e fuori si
corrispondono. Colui che sa, alla fine, crea, diventa tuttuno con ci che trasforma. Passa

dallimmagine parziale allessere totale. Da strumento di modificazione diventa energia modificata.


Il processo alchemico una via di autocoscienza, che purifica e sublima dentro come fuori, sollevando
da uno stato di offuscamento fino allilluminazione.
Ci sono molte vie per crescere in se stessi, ci sono vie attraverso le opere, e vie attraverso la conoscenza
ma nessuna via buona se non una via dello Spirito.
Come dice lo stregone a don Juan: Per me c solo il viaggio su strade che hanno un cuore, qualsiasi
strada abbia un cuore. L io viaggio, e lunica sfida che valga attraversarla in tutta la sua lunghezza.
L io viaggio guardando, guardando, senza fiato: Para mi solo recorrer los caminos que tienen
corazon, cualquier camino que tenga corazon. Por ahi yo recorro, y la unica prueba que vale es
atravesar todo su largo. Y por ahi yo recorro mirando, mirando, sin aliento.
Poich luomo riverberato da ci che fa, se risana guarito, se migliora migliorato, se purifica
purificato, se trasforma trasformato. Il percorso che toglie le scorie alloggetto naturale per
raggiungerne lessenza si riverbera in lui. Ogni atto che egli compie energia di cui si nutre, perch lo
attiva nel profondo.
Cos, attraverso la vita che modelliamo fuori, modelliamo lanima dentro.
come se esistesse un piano di energia assoluta, informazione pura o informazione in s, ENERGIA
IMPLICATA, e piani manifesti, energia fuori di s o ENERGIA ESPLICATA. Ma sempre un
unicum.
Prima delle cose c la configurazione, prima della configurazione c linformazione ed essa ha natura
ideale, come aveva intuito Platone.
I modi dellenergia vengono prima delle cose manifeste. Ma la nostra fisica ancora non li coglie,
fermandosi alle mere apparenze, si basa sui sei sensi primari che comprendono anche la mente, non
applica il senso superiore che apre lanima; guarda lapparenza materiale del mondo, non tocca la sua
realt segreta.
Usando i primi sei sensi, loggetto si separa dallio e levoluzione solo orizzontale. Aprendo locchio
dellanima, si aprono sensi superiori che annullano la distinzione delloggetto con lio e inizia una
evoluzione verticale, perch pi lontani si dal Creatore, pi il mondo risulta diviso e disarticolato; pi
vicini si al senso unitario del mondo, pi la realt appare unita.
Lalchimista considera il suo rapporto con la natura come un abbraccio, in cui entrambi, la sua anima e
lanima della natura, celebrano le nozze sacre ed evolvono insieme. In queste nozze, energie
contrapposte si uniscono e diventano una cosa sola. Ci che accade non pi unoperazione materiale
sulla materia, ma unoperazione spirituale e fisica sullo spirito-materia del mondo.

LA PURIFICAZIONE
Il maggior numero di porte si apre dallinterno
(Da Il mattino dei maghi, di Pauwels e Bergier)
Lalchimista inizia il processo come il fedele inizia il rito. Davanti a lui e dentro di lui la materia
offuscata, il fattore oscuro della natura naturata, manifestazione parziale e incompleta, lontana dalla
creazione, mentre lenergia che crea natura naturans, forza attivante che risale le vie della creazione
ed evolve verso il Creatore
Vorrei inserire qui una mail che mi arriva da un sito di spiritualit. Il blog di Samina.
Forse bisognerebbe comprendere che tutto inutile, e penetrare questa consapevolezza fino ad
impregnarsene completamente.
Inutile come una foglia, unalba o un tramonto o un susseguirsi di stelle: allora e solo allora
saremmo VIVI. A che servono fiori frutti stelle vento? A nulla: eppure ci sono.
Lasciare cadere: questo il segreto.
La monaca Chiyono studi per anni, ma non fu capace di trovare lIlluminazione.
Una notte stava portando un vecchio secchio pieno dacqua.
E mentre camminava solitaria guardava la luna piena riflessa nellacqua del secchio.
Improvvisamente, la canna di bamb che sorreggeva il secchio, si ruppe, e il secchio cadde a terra.
Lacqua fugg via, il riflesso della luna scomparve e Chiyono trov lilluminazione.
E scrisse questi versi:
In un modo e nellaltro
ho cercato di sorreggere il secchio

sperando che il debole bamb


non si sarebbe mai spezzato.
Improvvisamente il sostegno si rotto.
Non pi acqua,
non pi luna nellacqua,
il vuoto nelle mie mani
Ecco come ne parla Osho, nella spiegazione del pi significativo di questi racconti zen, dal titolo: N
acqua, n luna . Va col vuoto tra le mani, poich questo tutto. Questo il mio dono. Se riesci a
portare il vuoto tra le tue mani, allora ogni cosa diventa possibile. Non portarti dietro i tuoi pensieri, la
tua conoscenza, non portarti dietro niente di ci che riempie il secchio, e che non altro che acqua,
perch altrimenti guarderai sempre e solo il riflesso, e nientaltro. Nella ricchezza, nei beni materiali,
nella casa, nel prestigio, tu non vedrai che il riflesso della luna piena nellacqua del secchio, mentre la
luna vera li, in alto, che ti aspetta da sempre. Lascia cadere il secchio, cosi che lacqua sfugga via, e
con essa la luna. Solo questo ti permetter di alzar e lo sguardo e vedere la vera luna nel cielo; ma
prima devi avere conosciuto il sapore del vuoto, devi lasciar cadere il secchio della tua mente, dei tuoi
pensieri: non pi acqua, n luna. Il vuoto nelle mani.
Lasciamo cadere la luna, perch possa tornare a nuotare, viva nel cielo.
Il processo alchemico tende allatto puro, essenza, o realt senza scorie, ci che in s essenziale e non
frammisto, Essere allo stato originario, anima simboleggiata dallOro. Il processo , allo stesso tempo,
formazione e in-formazione, cio via per giungere allEssere nella sua purezza, e configurazione
dellEssere stesso, cifra conoscitiva della sua forma e elemento del suo mostrarsi.
Tuttavia, mentre nella fisicit delloperazione c una certa regolarit che dipende dallimpeccabilit
delle fasi per cui un risultato prevedibile, qui la meta non affatto certa. Il percorso congruente al
risultato e cos ogni fase, ma ci sono molti pi fattori instabili e indipendenti dalloperatore. Latto di
grazia o viene o non viene, ma difficilmente derivabile dal soggetto o dalloggetto, pi spesso una
luce che abbaglia come per volont esterna, imprevedibile, proprio quando sembra che tutto sia
perduto.
Lenergia risale, attraverso successive trasformazioni, dallimpuro al puro; lumilt e limpeccabilit di
ogni atto parziale porta al passo successivo, soggetto e oggetto si fondono, come due strumenti
musicali che devono accordarsi.
La purificazione riguarda lalchimista nella stessa misura della sostanza naturale. La natura
soggettiva o oggettiva solo in apparenza, in realt si muove contemporaneamente come energia dentro
di me e come oggetto in trasformazione fuori di me, specchio che si rispecchia.
In questo nostro libro che segue lavventura di esistenziale e conoscitiva di Jung, siamo partiti alla
ricerca dello specchio pi chiaro prima nellanalisi della parte oscura in noi, poi nellintegrazione
dellignoto dentro di noi, poi nel mistero pi alto che ci trascende, ora lalchimia ci insegna che, se nello
specchio non vediamo tutto il mondo, non vediamo ancora niente. Lo specchio la visione della

totalit. Solo a quel punto lombra sar dissipata e la creatura sar pronta per il Creatore.
Certamente la purificazione pu essere perseguita in molti modi:
-lavorando sul corpo fisico, come il fachiro o lasceta (digiuno, postura, solitudine, virt dellanimo,
coerenza, valori etici ),
-lavorando sul corpo mentale, come il filosofo, il matematico o il poeta (aprendo lintelletto e
oltrepassandolo con limmaginazione attiva o facolt di conoscere oltre il limite),
-lavorando sulla natura attraverso processi trasformativi che ne rispettino lessenza, come fa
lalchimista o il giusto scienziato
-lavorando sul corpo spirituale, come il santo o il mistico (con la preghiera, la contemplazione, la
meditazione, il rito, la preghiera, il canto),
-lavorando sul cuore, come chi compie opere di servizio sociale o volontariato, aiuta gli amici,
servizievole e accogliente, con la dedizione della propria opera o dei propri affetti.
Ma sempre ci sar alchimia quando ci sar unione e ci sar evoluzione.

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