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con costruzioni, riti e sacrifici, perch capiva il senso vivo del divino nel mondo; oggi luomo
diventato sordo al mistero, si alienato dal cuore della Terra, costruisce edifici indifferenti alle grandi
forze e spesso nocivi alla sua salute e si aggira negli antichi siti sacri senza pi partecipare alla loro
energia taumaturgica.
Gli antichi sacerdoti, invece, non solo conoscevano il gioco delle grandi forze telluriche o siderali che
raccontavano nelle loro cosmogonie e nei loro miti, ma conoscevano lesoterismo, penetravano lo
Spirito del Mondo e comunicavano con esso.
Gli alchimisti sono su questa linea, sospesi tra la conoscenza antica, che un tuttuno, anima-materia,
e le nuove scienze moderne, dominate dallintelletto. Essi studiano le forze della la Vita che vengono
prima e al di l delle sue manifestazioni visibili. Furono ricercatori dellenergia sottile, convinti che
fosse comunicabile alluomo in quanto permeava luomo stesso come la natura.
Degli alchimisti pi antichi non sappiamo niente, non sappiamo niente nemmeno degli Etruschi la cui
lingua non stata decodificata e appare per lo pi in scritte funerarie, non sappiamo nulla dei Celti che
non avevano scrittura, n dei Maia o dei Toltechi; sappiamo molto poco perfino delle 70 cattedrali
gotiche che i templari fecero sorgere nel XII secolo in EuropaConsiderando solo gli ultimi secoli,
sappiamo che molti alchimisti furono medici, molti erboristi, altri chimici o metallurghi, tutti furono
filosofi e molti mistici. Comunque si presentassero, in ogni tempo e luogo, sappiamo che non ebbero
vita facile, furono osteggiati, principalmente dalla Chiesa, e molti furono uccisi. Anche per questo i loro
testi sono ermetici, con molte tavole pittoriche e moltissimi in forma di segno, disegno, scultura o
architettura, interpretabile da altri alchimisti ma oscuri ai profani.
A Jung la loro ricerca filosofica e mistica piace moltissimo. Si collega alla sua ricerca sullinconscio,
entra con perfetta sintonia nella sua avventura spirituale e gli permette di allargarla su una base
storica.
Egli dir: La Grande Opera esige sforzi costanti. Essi proiettano la coscienza su un piano intermedio,
tra il Conscio e lInconscio, producendo lascensione della materia fino alla Luce Ignota che ne
costituisce il limite.
Il viaggio attraverso lalchimia un viaggio iniziatico, che spesso parte, come abbiamo visto in Bhme,
da stati di illuminazione.
Pu darsi che il collegamento che Jung fa tra linguaggio dellalchimia e linguaggio dellinconscia sia
giusto, in effetti straordinario che essa si presentasse con caratteri e simboli simili su tutta la Terra, in
Oriente come in occidente, secondo un codice universale, formato da immagini, com il codice visivo e
simbolico dei sogni e il linguaggio dellinconscio collettivo.
Simboli, stili e codice fanno capire che nella psiche c uno stesso spirito universale, che si presenta
immutato attraverso i tempi e i luoghi.
Lalchimia ha due sorelle: la mistica e lastrologia. Questa triade essenziale si presenta unita,
nelle operazioni di laboratorio come nei portali delle cattedrali gotiche, indicando una ricerca che
collega Terra a Cielo, orientata alle grandi forze naturali, e che sempre implica la purificazione della
materia insieme a quella dellanima.
Con grande pazienza, dunque, Jung si mette a studiare e interpretare centinaia di tavole alchemiche,
decifrando innumerevoli simboli, che per lui sono il codice dellinconscio collettivo con tutta la sua
grande rete di analogie, elementi sincronici, corrispondenze
Studia questo codice mediante lAMPLIFICAZIONE, lo stesso metodo che aveva introdotto per i sogni,
usando lIMMAGINAZIONE ATTIVA, che il canale che ci congiunge mirabilmente con linconscio
collettivo, i suoi simboli e i suoi archetipi.
Per tutto questo non possiamo considerare lalchimia lanticamera della chimica o della medicina o
della metallurgia moderne, anche se si realizzarono operazioni di grande interesse scientifico nei
laboratori, sia pure con tecniche rudimentali e strumenti inadeguati, con storte, alambicchi, crogioli e
forni di fusione, e sicuramente molti alchimisti fecero notevoli scoperte, per nessuna scienza
posteriore al 1600 somiglia pi allalchimia, perch i presupposti della ricerca, dei modi e dei fini della
scienza attuale sono totalmente diversi.
Cartesio lultimo che premette a una ricerca sullottica una prefazione filosofica. Dopo di lui fisica e
filosofia divergono e la filosofia si occuper di pi di problemi del contesto sociale.
Lalchimia non fu un insieme di operazioni materiali su elementi fisici, il suo quid essenziale stava in
fattori indefiniti, raramente quantificabili e spesso non identificati, e, anche quando nominava
elementi noti, per es. fattori chimici, oltrepassava le caratteristiche materiali per alludere a significati
sottili e simbolici, valori qualitativi di cui lingrediente era solo un simbolo analogico. Per es. il
Mercurio un minerale, ma in alchimia molte pi cose, lenergia in trasformazione, la
trasformazione stessa, la trasmutazione delloperatore che si innalza a un piano superiore. La duplicit,
che il segno di Mercurio, vale in chimica ma anche in psicologia, e indica la possibilit di distaccarsi
dal proprio Ego per allargarsi allintero mondo.
Essi cercarono di correlare le energie dei metalli e le fasi dei processi della materia alle forze dei corpi
celesti e al ritmo delle energie telluriche secondo corrispondenze ancora vive nelle scienze cinesi e
indiane.
Certo che vivevano nel mistero, anzi laura segreta che circondava le loro pratiche era fattore
essenziale del processo. Loperatore si sentiva come un iniziato che era introdotto in un processo
segreto e sacro, per cui liniziazione segreta era condizione fondamentale dellopera, non per
proteggere un brevetto ma metteva in una condizione spirituale adeguata, preparava lanima ad
accogliere una crescita spirituale, orientava verso lalto le energie delloperatore.
Questo una caratteristica specifica dellalchimia, un concetto completamente scomparso dalla scienza
moderna, che non si ammanta pi del segreto, che non si rivolge pi al sacro, che non cerca pi la
sintesi tra lAnima delluomo e lAnima del Mondo.
Alcuni equiparano lalchimia alla magia. Magia vuol dire potenza, potere. La scienza il potere sulla
materia, lalchimia il potere sullanima usando la materia, un agire sul piano delle energie che
animano tutti i fenomeni ma che sono essenzialmente energie spirituali. I confini tra alchimia e magia
non possono essere netti.
Ovviamente non vogliamo n possiamo ricostruire latmosfera, le tecniche, le metodologie e non
questo che ci interessa. Quello che grave laver perso di vista il pensiero profondo e unitivo che
sottostava alla magia come allo sciamanesimo come allalchimia, aver diviso il mondo in operazioni
materiali e spirituali, aver disprezzato il mondo invisibile come un inganno rifiutato dalla mente
razionale ed empirica, che ha barato sui propri reali poteri, per pretesa di imperio.
Dal punto di vista spirituale, la scienza una volgarizzazione dellalchimia, quando luomo ne rimuove
lanima e letica e, anche la responsabilit. Il mondo di oggi un mondo scientifico e tecnologico, ma
un mondo senzanima.
Anche la magia una via di conoscenza e azione tra simili; una materia animata e uno spirito
materializzato si incontrano, interagendo, e riducibili a Uno. Nelloperazione alchemica come in quella
magica, loperatore si trasforma insieme alloggetto trasformato, in un processo interattivo. Non c la
gerarchia tra intelletto e materia tipica della nostra mentalit, n c estraneit tra soggetto e natura,
ma un incontro rispettoso tra spirito dentro e spirito fuori, in una visione integrale del tutto, come nel
Tao.
Oggi la scienza ha rotto lunione simbiotica tra anima e mondo per privilegiare le elaborazioni
manipolative dellintelletto, calpestando la natura come un oggetto inerte e inferiore, che si gestisce per
puro vantaggio degradandone lessenza. Abbiamo perso il rispetto per il creato.
Quando separiamo la materia dallo spirito e subordiniamo la Terra al nostro imperio, creiamo una
barriera che ci impedisce di capire le trasformazioni sottili e roviniamo il mondo.
Il peccato del mondo occidentale moderno aver rinnegato lanima della natura, calpestando insieme
lanima delluomo. Nel moderno Occidente scientifico e distruggendo, siamo diventati creature
alienate, dal mondo come da noi stessi, incapaci di veri rapporti di spiritualit. C un indebolimento
generale del livello anima che ci porta a rovina, abbassa la nostra percezione del reale e dellinsieme e
ci aliena dalla comunione con laltro, strappandoci al senso maternale per ridurci al senso materiale.
Siamo i signori dellintelletto, abbiamo privilegiato lintelletto, a discapito delle altre nostre funzioni, e
gli alchimisti insistono a dire che lintelletto non basta, che pu essere limitativo, che si deve andare
oltre, e ricordiamo che nella cultura induista, buddista o taoista, la mente solo uno dei sei sensi, un
senso come gli altri, uno inferiore, legato a una conoscenza imperfetta, condizionato dallillusorio velo
di Maia che ci lega al mondo fenomenico o alla realt dellapparire.
La mente ragionante discrimina e separa e dunque non pu avere una vera visione del mondo, del
mondo come realmente ; la conoscenza superiore o spirituale collega e riunifica, ci porta
istantaneamente allAnima del Mondo, il Mondo com; ci innalza dal nostro Ego privato e separativo
al senso del Tutto.
La scienza una via della nostra mente materiale sulla materia del mondo, ma sorge dal rinnegamento
dellAnima individuale che porta al disconoscimento dellAnima del Mondo. Questa totalmente
ignorata dallo scienziato moderno, educato a vedere solo laspetto apparente delle cose, incapace di
leggervi dentro, buono solo a legare apparenza con apparenza, perdendo lo spirito intimo della realt.
Lalchimia europea medievale usa termini latini e cos Jung user termini latini per i simboli alchemici.
Le tre fasi dellopera alchemica, la nigredo o dissoluzione della materia, lalbedo, o purificazione e
sublimazione e la rubedo o ultima stadio, vengono trasferite nellanalisi. Lopera alchemica diventa la
redenzione della psiche, un processo graduale di purificazione dal caos nero primitivo, che, attraverso
varie purificazioni e sublimazioni, va verso lessenza dellanima, come nella distillazione di una pianta,
o nella purificazione di un metallo, quando, lasciata la scoria pesante, si libera la parte leggera, la
potenza pura.
La nigredo lo spirito ctonio, la parte inconscia e oscura, che provoca sofferenza, la psiche
imprigionata nellOmbra e preda degli opposti. Occorre individuare le opposizioni, svelarle e riunirle,
nella coniunctio oppositorum che porta allintegrazione dellOmbra. La nostra parte oscura non ci
cinge pi dassedio e non interferisce pi negativamente col nostro agire cosciente ma si traduce in
energia che possiamo assimilare positivamente per la nostra crescita umana.
LOpus diventa la lotta contro lOmbra, energia da assimilare e integrare nella coscienza. La materia
sar sofferente finch la nigredo non scomparir. Quando ci sar fatto, luomo sar cresciuto in tutte
le sue parti, avr aumentato il suo splendore; non si tratta solo della scomparsa dei sintomi ma di una
crescita evolutiva sia per noi che per il mondo.
Quando il processo compiuto, la coda del pavone (cauda pavonis) annuncer laurora e la nascita di
un nuovo giorno (albedo). Lo stato di bianchezza, o depurazione delle scorie, non ancora la vera vita,
uno stato astratto e ideale ma morto. Occorre dargli sangue (rubedo), vivificarlo e renderlo
produttivo. Quando lOpera avr attraversato tutte le sue fasi, lanima sar reintegrata. Lesperienza
sempre e comunque religiosa. Quando si ristabilisce lequilibrio dello spirito si arriva a uno stato di
grazia, stato di perfetta serenit, equilibrio creativo, fonte dellenergia spirituale.
Nella psicoterapia limmaginazione attiva del paziente porta alla luce i contenuti dellinconscio,
attivando simboli e archetipi. Le immagini non sono inventate dalla fantasia ma si producono per forza
propria secondo gli scopi dellinconscio collettivo. Dice Jung: Le idee entrano nella mente ma non tu
le hai create, entrano come uccelli entrano nella stanza.
Occorre dunque predisporre la mente allaccoglienza del nuovo che arriva dallinconscio, e questo Jung
lo facilita col metodo della VISUALIZZAZIONE, che accelera il processo di maturazione del
paziente.
Ricordate Bhme, che chiedeva di comunicare con la stella interiore, mettendo a tacere corpo e
mente?
Cos la pratica dello yoga insegna a Jung a tacitare le impressioni fisiche e il lavorio mentale per aprirsi
al profondo di s. Quello che emerge sono immagini, e queste immagini sono simboliche.
Nellabbandono alla nekuia possono apparire simboli del passato e del futuro, immagini primordiali e
arcaiche, elementi mitologici, Urbilden, modelli originari, rappresentazioni di archetipi.
Jung amplifica queste immagini comparandole ai miti, le cosmogonie, le fiabe.., cos che i contenuti
non siano pi considerati prodotti individuali ma visti alla luce dei grandi movimenti dellenergia
universale.
Come il filologo, che si trova davanti una lingua misteriosa, cerca di analizzarla comparandola con altre
lingue note, cos fa Jung con sogni e visioni, estendendoli a tutta la cultura umana.
(Paul Gaughin)
Il mistero dellalchimia si preannuncia a Jung in un sogno che confonde la vibrazione del mondo con
quella del Cristo:
Una notte mi svegliai e vidi ai piedi del mio letto, circonfusa di luce abbagliante, la figura del Cristo
sulla croce. Non sembrava del tutto vivo, ma era estremamente nitido e distinto e vidi che il suo corpo
era fatto di oro tendente al verde. La visione era meravigliosamente bella e tuttavia ne rimasi
profondamente scosso.
Jung pens allanalogia con la viriditas degli alchimisti, loro verde, che non loro comune ma una
donda, e loperatore vibra in sintonia con loggetto, in risonanza con esso. Un po come una pianta che
fa pi fiori se in risonanza con chi la cura. Si purifica la materia, si purifica lessere umano, entrambi
procedono.
Lalchimia questo lo sapeva ma la scienza volle dimenticarlo, rimuovendolo per tre secoli. Oggi la fisica
quantistica ripropone lintuizione che la natura non l fuori come vuole la fisica meccanicistica, e di
dice che losservatore fa parte del campo osservato e con latto stesso del suo osservare lo modifica,
come un operatore immerso in uno stagno che, muovendosi, fa muovere tutto lo stagno. La natura non
davanti a me, staccata da me ma mi circonda a me connessa; sono io stesso che danzo con la natura,
soggetto e oggetto tornano ad essere parti di un organismo comune, com-partecipanti.
Le esperienze della nuova fisica sono straordinarie proprio perch cominciano a tornare a questa
percezione del reale. Potrebbe essere un cambiamento radicale, filosofico ed esistenziale, un
cambiamento di paradigma, che inaugura un mutamento definitivo dei rapporti delluomo col mondo,
una nuova percezione della realt e un rinnovamento della conoscenza.
Il fisico quantistico potrebbe essere il nuovo alchimista, intendendo il suo rapporto con loggetto
allinterno di una quadro di comunicazione, simbiosi e crescita.
Jung profondamente convinto che tutto lesistente sia interconnesso, una unione sincretica che il
suo principio pi grande dellalchimia. Lo conducono ad esso tutte le esperienze interiori, religiose,
filosofiche e parapsicologiche attraverso cui ha percepito lunione della materia con lo spirito.
Non c differenza fra parte e intero, uomini e cose, Terra e Cielo una stessa energia comprende tutto
luniverso.
Jung convinto che tutto comunichi: il dentro e il fuori, lalto e il basso, vivi e morti, natura e anima,
energie visibili e invisibili tutto interagisce nello stesso tempo, in termini sincronici, secondo unit di
senso.
LA PROSPETTIVA GLOBALE
Vasti eravamo e di ununica sostanza
senza testa n piedi eravamo
eravamo ununica testa, ununica cosa come il
raggio di Sole.
Senza nodi eravamo e limpidi come lacqua.
(Jacob Bhme)
Il soprannaturale che si accompagna sempre al naturale.
(Paul Claudel)
Gli alchimisti leggono il libro delluomo e quello del mondo in una prospettiva unitaria, che correla i
moti dellanimo ai metalli, alle piante, ai pianeti, le stagioni, i luoghi in base a flussi intelligenti che si
rispecchiano ovunque perch: Ci che in alto in basso e ci che in basso in alto. Il microcosmo
rispecchia il macrocosmo, come dice la Tavola Smaragdina.
Paracelso afferma: Non esiste niente in cielo e in terra che non sia anche nelluomo.
Lalchimia trasformazione. Nel Libro dei sette capitoli, attribuito a ERMETE TRISMEGISTO, le
fasi della trasformazione sono associate alle influenze dei due luminari, Sole e Luna, e dei cinque
pianeti visibili. Vi una corrispondenza in tutto e fra tutte le cose, per il solo fatto che abbiamo una
sola energia che assume forme diverse, a seconda della diversa vibrazione, cio del modo con cui
danza; una visione olografica dellUniverso che ci contiene come noi lo conteniamo.
Swedenborg dice: Tutte le apparenze e tutte le forme materiali sono solo maschere e gusci che ci
fanno intravedere le forme pi profonde della natura.
I sogni guidano Jung in questa direzione ed egli ne resta estasiato.
Lo studio del TAO conferma le sue intuizioni. Il mutamento interiore delluomo elemento
indispensabile al processo alchemico. Egli intende trasformare la natura non dominandola ma
abbracciandola, facendosi natura egli stesso, in un processo partecipativo e in cui loperatore mistes,
mistico, cio mescolato.
La mistica una via che pone luomo a contatto col trascendente, cio con ci che oltrepassa il dato
fenomenico, che non appare nella forma apparente delle cose, ma nascosto, misterioso,
sovrannaturale.
Nellantico mondo greco il mystes era liniziato ai MISTERI, verit superiori non conoscibili tramite la
ragione che richiedono uno strumento che si accende misteriosamente come un dono e che nel
cristianesimo prende il nome di GRAZIA.
I misteri sono presenti in ogni sistema religioso.
Tutti possono accedere alle pratiche rituali, ma il sacro non sta nei riti e non traspare facilmente.
Religione , per sua essenza, collegamento, ponte, accesso a ci che non visibile per vie ordinarie, il
trascendente divino, cos che solo pochi si avvicinano alla rivelazione, nel difficile cammino verso il
sacro. Questo cammino iniziatico e implica una profonda trasformazione interiore, senza la quale
nulla accade.
Lessenza di ogni religione sta nel termine COMUNIONE, cun munis, che si presta a stare insieme, che
accetta di entrare in contatto col divino per parteciparne, forma di luce inferiore che si accosta alla luce
superiore, vibrazione che sale per incontrarsi con una vibrazione pi alta. Di qui il concetto di nozze
sacre o unione mistica, sponsali di Re e Regina o Rebis.
Affinch la nostra essenza si mescoli col divino, occorre che siano tagliati i guna. Guna significa
qualit e secondo linduismo ci sono tre qualit dellessere umano: uno essere oscuro, torpido e
inerte, il secondo essere agitato e tormentato, il terzo raggiungere la stabilit e larmonia . Bisogna
arrivare a questo stato, per ottenere la leggerezza, la luce e la pace. E lo stato del risveglio dellanima.
I legami che ci radicano allesteriorit e allegocentricit sono i primi e pi bassi livelli di conoscenza:
Bohme dice: Se fai tacere i sensi e la volont della tua individualit, allora ludito, la vista e la
parola eterni si riveleranno in te. infatti il tuo proprio sentire, volere e vedere che ti impedisce di
vedere Dio .
Ecco perch quel vocabolo mistico, misterico, con la radice myein, che vuol dire chiudere, serrare,
chiudere gli occhi della vista fisica, serrare le labbra al parlare ordinario per limmersione segreta, che
oltrepassa i sensi fisici e la mente comune, oltre la calotta aperta delluomo, oltre lultimo chakra
umano, oltre i limiti delluomo terreno, oltre ci che io qui sono.
Labbandono dellio empirico porta a una nuova identit, o piuttosto a uno scioglimento dellidentit
umana nella totalit divina, perch lidentit una gabbia, ma il divino la liberazione. Gli islamici
chiamano questa condizione ittihad, lunione, moriamo come entit separate, rinasciamo nel Tutto
eterno.
La nascita caduta e separazione dal divino, al contrario, dissolvendosi lIo, scompare la separazione
tra Io e divino.
Quando luomo si muove verso la comunione con Dio, parte come soggetto, ma al termine del processo
si annulla, realizzando che, come essere separato, non mai esistito.
Nel bar-do tibetano il ritorno alle origini il dissolvimento nella chiara luce indifferenziata.
Jung si occupato di coscienza ordinaria, tentando di illuminare gli oscuri contenuti dellinconscio
individuale, lignoto dentro di noi, appartenente alla nostra storia personale, ma ora si volge ad una
coscienza trascendentale, cio costitutiva di Assoluto; completa levoluzione verso lignoto fuori di noi,
oltrepassando i limiti ordinari per cercare lEssere nella sua purezza, come condizione di ogni realt e
di ogni conoscenza possibile.
chiaro che lEssere trascendente in assoluto Dio, unione di tutti i contrari, fontana che zampilla
vita, dove conoscenza essenza, capire diventa essere, e lEssere il Sole da cui trae alimento e
significato tutto il mondo.
Ma il Dio dellalchimia non il trascendente assoluto, il non conoscibile e sovraordinato, di cui nulla si
pu dire e a cui nulla si pu riferire; il divino alchemico lenergia nella creazione, nel divenire,
limmanenza del Creatore nel creato.
A questo punto non c pi differenza tra un rito misterico e unoperazione alchemica. Lalchimia entra
nella vita interna del processo, come energia che comunica con energia. E, come nel rito, il contatto
pu prodursi attraverso il simbolo, sin ballein, ci che permette di saltare al di l, unendo lio al reale
vero, il simbolo, mediatore o ponte o sinapsi tra livelli dellEssere.
Lalchimia come piano metafisico apre molti pi problemi di quanto i suoi oscuri frammenti possano
chiarire. Evidenzia una qualit alta nel rapporto uomo-mondo; non vuole accrescere il potere
gestionale delluomo sulle cose, ma piuttosto far crescere luomo in se stesso, in giusta armonia col
Tutto.
Cattivi tempi dunque, questi, per lalchimia, visto che oggi legemonia pi importante della
sopravvivenza e il materialismo cos pesante e insormontabile da richiedere lavvento di una nuova
generazione, come unica speranza di sopravvivenza planetaria.
Separando lanima che dentro di noi dal mondo fuori di noi, abbiamo separato la vita dalla Vita,
restringendo le nostre capacit di salvezza. Ma nessuno di noi si salver se non si salver insieme a
tutti gli altri Se non ci salveremo tutti, non si salver nessuno. Il futuro del mondo sta tutto nella
speranza di una resurrezione collettiva.
Se percorriamo i sentieri della mistica religiosa, ritroviamo ovunque questo concetto di trasparenza e
di appartenenza.
Cos RUMI, nella mistica islamica (sufismo), oltrepassa gli strumenti esteriori (sensi, intelletto e
mente) per concepire lanima come un grande mare di pace, sulla cui superficie le increspature sono la
vita quotidiana e gli attaccamenti esteriori, ma loceano lunit primordiale e profonda a cui da
sempre apparteniamo. Non diversamente parl il Buddha.
Un tempo i popoli possedevano questo senso di continuit che lega in un insieme tutto ci che esiste e
lo rivela allanima come manifestazione del divino.
Luomo frantumato separa s dal S, distruggendo anima e mondo.
Solo lilluminazione che vede di colpo la continuit come Unica Essenza ci porta a percepire il Tutto, da
qualunque frammento essa parta, contro la visione parcellizzata della scienza, che perde ogni nozione
di insieme, come perde la sacralit della vita.
Non diversamente nella kabbalah il mondo creato in dieci parole e dieci sono gli attributi di Dio, detti
SEFIROTH, queste dieci qualit insieme alle 22 lettere dellalfabeto ebraico (che sono suoni creatori
come le sillabe del sanscrito) producono il mondo, in modo che lintero universo non che un unico
intreccio di analogie e corrispondenze.
I Sefiroth sono un sistema globale dove il tutto, fino alla pi piccola particella, si sviluppa
rispecchiando linfinito. Ogni frammenti del mondo rispecchia il divino. E anche questa alchimia.
cosm
Se Dio cosmos, ordine e unione, il Diavolo diaballein, disordine e disunione, e dunque il nostro
mondo lapoteosi del Diavolo e delle divisioni che induce nei rapporti con la natura, in quelli sociali,
tra popoli, politiche, scienze, religioni, filosofie, nel rapporto con noi stessi Ma lesaltazione della
divisione porta alla catastrofe. Dia, di traverso, e ballein, gettare. Il diavolo colui che divide.
Al diaballein dobbiamo contrapporre il simbolo che unifica, percezione che porta naturalmente a
Dio.
Frutti della separazione cognitiva sono la disintegrazione della psiche e dunque dellidentit,
lalienazione individuale, lanoressia sociale, lirresponsabilit morale, il non rispetto alla vita,
larroganza, la prevaricazione,il dominio, lindifferenza alle sorti dellumanit e dellecosistema, lapatia
o lanomia, il restringere ogni scopo a tempi brevi e i risultati a spazi incerti, la distruzione del futuro e
della speranza.
Separare la mente dallo spirito porta a un abuso tragico di pulsioni egocentrate, molto lontane da ci
che in India si chiama DHARMA, legge di giustizia universale, che si esprime in modo indifferenziato
come legge del mondo e legge delluomo.
Chi ha perso la coscienza di s ha perso la coscienza del mondo, un separato, un alienato, anche
quando tenta di trascinare gli altri nella propria alienazione, controllando la psicologia delle masse o il
sistema finanziario o la diffusione delle informazioni o le risorse.
La scienza un codice che legge la natura dallesterno, ma vi sono altre vie di conoscenza che
incontrano la natura dallinterno e la percepiscono in un atto simbiotico. In fondo nulla viene
conosciuto come ci che viviamo dal di dentro.
Dice Gibran: E luno allaltro, e ognuno a se stesso,/ Fino al giorno in cui tu parlerai e io ascolter,/
E penser che la tua voce sia la mia,/ E quando mi alzer davanti a te/ Penser a me stesso di fronte
ad uno specchio.
Agli inizi del 1900 un sensitivo torinese, di nome ROL, fissando in una vetrina un mazzo di carte da
gioco rovesciate, intuisce di colpo la relazione tra la frequenza del verde, la nota musicale fa, e certi
atti di trasformazione mentale e fisica insieme, impossessandosi della capacit di modificare forme e
colori con un moto della mente. Il veggente di Torino comincia a trasformare la materia da un mazzo di
carte, vede con gli occhi della mente il dorso verde, verde, ma il dorso nero. Possibile che non abbia
riconosciuto questo colore? Continua a sentire il verde che vibra nella sua testa e si rende conto che la
sua vibrazione corrisponde a quella della quarta nota musicale, elementi che insieme irradiano calore.
La sua sensitivit nasce qui, dalla correlazione che il suo spirito stabilisce automaticamente tra colore,
suono e calore. Lo stesso concetto lo ritroviamo nei Veda. Rol scrive: Ho scoperto la legge che lega le
vibrazioni cromatiche del verde e quelle sonore della quarta nota musicale a certe vibrazioni
termiche: il segreto della coscienza sublime, la quale abbraccia le squisite intuizioni che, attraverso
lordine e larmonia, conducono luomo alla percezione della propria identit spirituale.
La percezione diventa di colpo da unitaria analogica, intuendo la connessione tra le energie e, perci
stesso, di fa chiave dello spirito, senza discontinuit.
Il verde il colore della crescita, il colore della clorofilla, il fa il suono della crescita, il suono che fa
crescere le piante. Nelluniverso alchemico colore-suono-calore sono termini analoghi, sulla stessa
frequenza, e scoprirlo significa penetrare i segreti della vita e aprire canali superiori, rendendo lo
spirito attivo e creatore.
Dopo quel flash di consapevolezza, Rol diventa capace di sintonizzare la sua mente sulla frequenza
voluta e operare cambiamenti nella materia, come un illusionista o un cantante che pu posizionare la
sua voce su note diverse.
Il principio base della ricerca intuire che vi sono leggi per la formazione di tutte le cose e che luomo,
se le penetra, pu accelerare i processi che fanno giungere a compimento la natura.
Da secoli e millenni gli alchimisti, cercatori solitari della materia come dellanima, esercitano la loro
arte misterica e mistica. Lalchimia una vocazione che attraversa i tempi. Lapproccio alle loro
intuizioni pu essere difficile per noi se ci siamo separati dal valore unificante del simbolo, e
impossibile quando esso non parla pi alla nostra comprensione profonda.
Se abbiamo distaccato la materia dallo spirito faremo fatica a comprendere una scienza della natura
dove materia e spirito sono una cosa sola. Dovremmo immaginare un uomo che sente tutto il mondo
come una sola energia e intuisce che lanima delle cose si muove parallela alla sua anima,
manifestandosi attraverso simboli e visioni. Per descrivere i processi della natura, quelluomo user il
linguaggio del suo inconscio.
La maggior parte dei testi alchemici riguarda la metamorfosi delle energie e lalchimia, pi che una
scienza, sembra un percorso iniziatico, in cui il linguaggio simbolico dei processi simile al linguaggio
dei sogni e realt fisica e psichica si confondono.
Lalchimia connessa ad esperimenti materiali compare in Occidente nel tardo Medioevo (in Cina molto
prima), ma lalchimia come trasformazione delle energie connessa al sacro molto pi antica.
Nella Grecia classica i misteri eleusini o orfici selezionano i fedeli con riti iniziatici affinch gli eletti
raggiungano la rinascita. I riti si basano, in genere, sui miti di Demetra, dea delle messi, la cui figlia
Proserpina viene rapita dal dio degli inferi e sprofondata nellAde. Il mito spiega in forma simbolica la
resurrezione della natura dopo il gelo invernale e il fedele la riattiva in s come resurrezione interiore.
Abbiamo visitato questo mito quando abbiamo parlato dellarchetipo morte e resurrezione. Noi
viviamo in parte come morti, terre invernali, e vorremmo svegliarci, cio passare alla luce, a una
vibrazione pi alta di vita, a una frequenza superiore. Il rito la via per arrivare a questo.
La magia rinascimentale persegue lo stesso scopo ma ha perduto il furore religioso. Nel mondo sacro
antico, gli eletti sono coloro che risalgono la scala frequenziale, in successive trasformazioni, finch
diventano i risvegliati. La scala della consapevolezza spirituale a attiva miracoli. Dentro e fuori si
corrispondono. Colui che sa, alla fine, crea, diventa tuttuno con ci che trasforma. Passa
LA PURIFICAZIONE
Il maggior numero di porte si apre dallinterno
(Da Il mattino dei maghi, di Pauwels e Bergier)
Lalchimista inizia il processo come il fedele inizia il rito. Davanti a lui e dentro di lui la materia
offuscata, il fattore oscuro della natura naturata, manifestazione parziale e incompleta, lontana dalla
creazione, mentre lenergia che crea natura naturans, forza attivante che risale le vie della creazione
ed evolve verso il Creatore
Vorrei inserire qui una mail che mi arriva da un sito di spiritualit. Il blog di Samina.
Forse bisognerebbe comprendere che tutto inutile, e penetrare questa consapevolezza fino ad
impregnarsene completamente.
Inutile come una foglia, unalba o un tramonto o un susseguirsi di stelle: allora e solo allora
saremmo VIVI. A che servono fiori frutti stelle vento? A nulla: eppure ci sono.
Lasciare cadere: questo il segreto.
La monaca Chiyono studi per anni, ma non fu capace di trovare lIlluminazione.
Una notte stava portando un vecchio secchio pieno dacqua.
E mentre camminava solitaria guardava la luna piena riflessa nellacqua del secchio.
Improvvisamente, la canna di bamb che sorreggeva il secchio, si ruppe, e il secchio cadde a terra.
Lacqua fugg via, il riflesso della luna scomparve e Chiyono trov lilluminazione.
E scrisse questi versi:
In un modo e nellaltro
ho cercato di sorreggere il secchio
totalit. Solo a quel punto lombra sar dissipata e la creatura sar pronta per il Creatore.
Certamente la purificazione pu essere perseguita in molti modi:
-lavorando sul corpo fisico, come il fachiro o lasceta (digiuno, postura, solitudine, virt dellanimo,
coerenza, valori etici ),
-lavorando sul corpo mentale, come il filosofo, il matematico o il poeta (aprendo lintelletto e
oltrepassandolo con limmaginazione attiva o facolt di conoscere oltre il limite),
-lavorando sulla natura attraverso processi trasformativi che ne rispettino lessenza, come fa
lalchimista o il giusto scienziato
-lavorando sul corpo spirituale, come il santo o il mistico (con la preghiera, la contemplazione, la
meditazione, il rito, la preghiera, il canto),
-lavorando sul cuore, come chi compie opere di servizio sociale o volontariato, aiuta gli amici,
servizievole e accogliente, con la dedizione della propria opera o dei propri affetti.
Ma sempre ci sar alchimia quando ci sar unione e ci sar evoluzione.