- Completamento unit d'Italia; - Pareggio di bilancio. Ma anche: - Incapacit di sviluppare i territori; 1876: la Sinistra Storica (Depretis) vince le elezioni con un programma innovativo: - estensione del diritto di voto ad un milione di persone; - riforma scolastica contro l'analfabetismo; obbligo di frequentare la scuola elementare; creazione di asili e di scuole serali - lotta alle malattie endemiche (cio sempre presenti in uno stesso territorio) causate dalle cattive condizioni igieniche; - nuove leggi a favore delle classi sociali pi povere (vengono create la Cassa Nazionale per gli Infortuni, una nuova Cassa per la Vecchiaia; leggi a tutela di donne e bambini). Questo programma politico viene realizzato grazie ad alleanze di governo ogni volta tra politici di partiti diversi). Questo tipo di politica si chiama politica del trasformismo. Politica estera: la Triplice Alleanza 1882: Italia, Prussia (Germania) ed Austria firmano un patto difensivo. Con questo accordo, in Italia arrivano capitali (cio soldi) tedeschi, ma l'opinione pubblica critica l'accordo con l'Austria, perch si volevano il Trentino e Trieste.
1887: muore Depretis e diventa Primo Ministro Francesco
Crispi, che si ispira al modello della Germania di Bismarck, cio fa una svolta autoritaria. Crispi riunisce nelle proprie mani il titolo di Capo del Governo, di Ministro degli Interni e di Ministro degli Esteri: -> centralizzazione del potere; -> limitazione dei poteri del Parlamento. Crispi favorisce alcune riforme dell'amministrazione (ad es. elezione diretta del sindaco) ed approva il nuovo Codice Penale (insieme di leggi per punire i reati - furti, omicidi ecc) elaborato dal ministro Zanardelli. Il nuovo codice penale: -> riconosce il diritto allo sciopero; -> abolisce la pena di morte (Italia = primo Paese civilizzato al mondo). Ciononostante, il Primo Ministro Crispi schiaccia con la forza le ribellioni della Sicilia e della Lunigiana. In campo economico, Crispi sostiene il protezionismo, cio difende i prodotti industriali italiani dalla concorrenza straniera. In questo modo, aiuta l'industria nascente, ma danneggia l'agricoltura, perch i prodotti italiani non vengono esportati. In politica estera, Crispi sostiene la necessit delle conquiste coloniali.
VERSO LA PRIMA GUERRA MONDIALE
la quantit di armamenti; il conflitto di interessi economici tra Germania, Francia e Inghilterra; la rivalit coloniale; le ambizioni delle nuove potenze extra-europee (Stati Uniti e Giappone) la Francia rivuole l'Alsazia e la Lorena l'indipendenza nazionale dell'impero austriaco; la rivoluzione della Serbia; l'Italia vuole riprendersi Trento e Trieste; il confronto tra la Triplice Alleanza e la Triplice Intesa. CAUSE DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE Germania:
- Unificazione degli Stati di lingua tedesca
- Rivendicazione della Polonia e dei Paesi Baltici
Russia:
- Politica panslavista (riunire tutti gli Stati
Balcanici sotto l'Impero russo) - Opposizione con l'Austria
Austria:
- Presenza di numerose etnie sul suo
territorio
LE GUERRE BALCANICHE (1912 - 1914)
Volont di controllare Macedonia e Montenegro dopo la crisi dell'Impero ottomano
Conflitto tra Serbia, Grecia e
Bulgaria, con vittoria della Serbia
28 giugno 1914: a Sarajevo viene assassinato l'Arciduca
Francesco Ferdinando, erede al trono austriaco
l'Austria ritiene la Serbia direttamente responsabile
Dichiarazione di guerra dall'Austria alla Serbia
La Russia si schiera con la Serbia, perch vuole impedire che l'Austria occupi i Balcani. La Germania si schiera a fianco dell'Austria, l'Italia invece rimane neutrale. ALLEANZE TRA STATI TRIPLICE ALLEANZA Austria, Germania, Turchia e Bulgaria
TRIPLICE INTESA Francia, Inghilterra, Russia (si ritira nel 1917), Italia (entra nel 1915), Romania, Serbia, Giappone e Stati Uniti (entra nel 1917)
IL PRIMO ANNO DI GUERRA
1914: Si aprono 3 fronti di guerra: - fronte occidentale (Francia-Germania); - fronte balcanico (Austria-Serbia-Romania-Turchia-Russia); - fronte orientale (Germania-Russia). La Germania invade il Belgio (neutrale) ed attacca la Francia (-> battaglia della Marna). I tedeschi invadono la Polonia ed entrano in territorio russo. In Italia le posizioni sono divise: NEUTRALISTI: non vogliono l'entrata in guerra (socialisti, Giovanni Giolitti); INTERVENTISTI: vogliono l'entrata in guerra a fianco di Austria e Germania INTERVENTISTI: vogliono l'entrata in guerra a fianco della Triplice Intesa (nazionalisti, liberali di destra e - dal 1915 - anche Benito Mussolini). 1915 26 aprile 1915: il Capo di Stato italiano firma un patto di intesa con Francia ed Inghilterra (il Patto di Londra). Il Parlamento italiano non viene informato dell'accordo, e diversi giornali promuovono campagne contro l'intervento in guerra. In caso di vittoria, l'Italia avrebbe ottenuto i territori di Trento, Trieste, Istria e Dalmazia, oltre che una maggior considerazione al tavolo della pace.
24 maggio 1915: l'Italia entra in guerra ed apre un nuovo
fronte di battaglia: il fronte ALPINO. Questo fronte si estende sui monti che vanno dallo STELVIO al FRIULI; anche qui la guerra diventer una guerra di posizione. Germania ed Inghilterra iniziano una guerra marittima; gli Inglesi cercano di bloccare la flotta tedesca nei porti del Mare del Nord. in questo fronte che appaiono i primi sottomarini. Nel frattempo, sia il fronte occidentale che quello orientale non subiscono particolari variazioni. In tutti gli Stati impegnati in guerra, compresa l'Italia, viene introdotta la leva obbligatoria (1915-1916)