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no
era casi imposible de entender. La naturaleza era ms
estable
y ms grande, cada movimiento era en l ms amplio, y
cualquier
momento de tranquilidad ms simple y solitario. Haba un
anhelo hombre para hablar con sus instrumentos nobles
de s mismo como algo tan real, y as nacieron las pinturas
de paisajes en los que no pas nada. Pint
mares vacos, casas blancas en das de lluvia, los caminos
en los que
nadie caminaba y indeciblemente aguas tranquilas. El pathos
desapareci ms y ms, y cuanto ms comenz a entender el
lenguaje, ms que aprendi a usarlo
con sencillez. Se hundi en el gran silencio de las cosas,
Se senta que su vida transcurri de acuerdo a ciertas
leyes, ni sen.za esperando con impaciencia. Y entre ellos
animales
recorrieron en silencio y como las cosas que tuvieron que
soportar la
da y noche, y estaban llenos de leyes. Y cuando, ms tarde,
l`uomo pas a formar parte de este entorno, como pastor,
agricultor o simplemente como una figura que sale
la profundidad de la imagen, y luego abandonado toda
presuncin y
Expres la intencin de convertirse a s mismo lo que pase.
En este desarrollo del paisaje hacia una lenta
transformacin del mundo en el paisaje, hay una gran
evolucin humana. El contenido de estas pinturas, que
nacieron
tan espontneamente de la observacin y del trabajo, nos
dice
que en medio de nuestro tiempo se inici un futuro; el
hombre ya no es el ser social en equilibrio con los dems y
incluso el uno para el que desea la noche y hacer maana
y los suplentes cercanas distancia. l es una cosa en medio
de
cosas, es infinitamente justo y cada cosa en comn entre el
las cosas y los hombres jubilados en el fondo comn de las
cuales
Se alimentan de las races de todo el cultivo de la vida.
DEL PAESAGGIO
Si sa davvero poco della pittura dellantichit; tuttavia
non
troppo audace presumere che essa aveva una visione degli
le acque.
Questo paesaggio non limmagine di unimpressione, non
lopinione di un uomo sulle cose inerti; la natura che
sorge, il mondo che si formato e che cos estraneo
alluomo
come il bosco inesplorato di unisola ancora da scoprire. E
guardare il paesaggio come qualcosa di lontano e estraneo,
come qualcosa di remoto e privo di amore, 'che si compie
totalmente in se stesso, era necessario, se si voleva che
esso
divenisse uno strumento e un'occasione per un'arte
indipendente; poich esso doveva essere lontano e molto
diverso da
noi per potere diventare un simbolo redentore del nostro
destino. Doveva esserci quasi ostile nella sua sublime
indifferenza per potere dare con le sue cose un nuovo
significato
alla nostra esistenza.
E in questo senso lrte del paesaggio, che Leonardo da
Vinci precocemente gi possedeva, si costitu in maniera
spontanea. Si form lentamente nei secoli, nelle mani di
uomini solitari. La strada che si doveva percorrere era
molto
lunga; era infatti difficile disabituarsi al mondo, smettere
di
vederlo con locchio prevenuto dellindigeno che guardando
rapporta ogni cosa a se stesso e ai propri bisogni. E noto
che
le cose tra cui si vive si vedono male e che spesso debba
giungere qualcuno da lontano per dirci da cosa siamo
circondati.
E cos si dovettero allontanare da s anche le cose perch
si
potesse diventare in seguito capaci di riavvicinarsi ad esse
in
modo pi giusto e silenzioso, con minore confidenza e con
timoroso distacco. Poich si cominci a comprendere la
natura
nel momento in cui non la si afferrava pi, quando si
avvert
che essa era qualcosa di diverso, che non partecipava della
nostra vita, che non aveva senso assimilrla a noi, in
quanto
si era appena usciti da essa, solitari in un mondo
solitario.
Ed era questo che si doveva fare per essere artisti del
paesaggio; non si doveva pi sentirlo come una materia che