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opportuno
svolgere
attivit
lontano
dallo
sguardo
lattivit
di
segretazione
sia
condotta
per
il
CAPITOLO PRIMO
IL SEGRETO DI STATO
1.1 Introduzione
Negli ultimi decenni eclatanti vicende politiche e giudiziarie
hanno drammaticamente e clamorosamente proposto allattenzione di
studiosi, operatori del diritto, uomini politici e opinione pubblica il
problema del segreto di Stato, del suo significato, dei suoi limiti e della
sua tutela.
Gli eccessi e i non ingiustificati abusi commessi hanno indotto la
dottrina ad individuare nellordinamento giuridico limitazioni del segreto
da porre a garanzia di eventuali abusi, e ad individuare idonee procedure
di controllo.
In alcuni casi il segreto di Stato stato posto come ostacolo
nellaccertamento giudiziale di alcuni processi penali, relativi a tentativi
di eversione della societ civile e delle istituzioni democratiche; in altri
casi il segreto di Stato stato posto come limite anche per lattivit del
Parlamento, le cui commissioni di inchiesta hanno trovato in esso un
impedimento allo sviluppo dei propri poteri di indagine.
Nel corso degli anni si sviluppata e rafforzata lesigenza di un
intervento legislativo di riforma della disciplina del segreto di Stato, che
ha trovato una parziale accoglienza nella legge di delega al Governo per
la formulazione ed emanazione del nuovo codice di procedura penale1, e
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1
Legge 24 ottobre 1977, n. 801, Istituzione e ordinamento dei servizi per le informazioni e la
Cfr. A. PASSERIN DENTREVES, La dottrina dello Stato, Torino, 1962, pp. 114 ss., 219 s.,
288s.
si venne a creare una piattaforma giuridica ben salda, per cui esistevano
limitazioni giuridiche insormontabili anche per le pi alte potest, sia
temporali che spirituali.
La ragion di Stato si sposer perfettamente con il mendacio6;
chi esercita e detiene il potere, secondo la dottrina di origine
machiavelliana, ha il diritto di mentire, cio di simulare, facendo
apparire quello che non , e dissimulare, per non fare apparire quello
che .
Frutto del pensiero assolutistico il principio del quod principi
placuit, legis habet vigorem, principio con cui si stabiliva la supremazia
del sovrano sulla legge, la perfetta identificazione degli interessi del
principe con la stessa ragion di Stato.
Anche Hobbes non richiedeva la fedelt ai patti se a postulare
ci era la sicurezza dello Stato7.
Si pu dire che alle origini dello Stato moderno, grazie
alloperato di funzionari ben addestrati, fu elaborato un concetto di
arcanum
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6
Cfr. R. DE MATTEI, Il problema della ragion di Stato nel seicento. Ragion di Stato e
10
Una posizione di rilievo nella dottrina storica occupata dal Romagnosi, il quale sosteneva
12
Cfr. sul tema V. E. ORLANDO, Principi di diritto costituzionale, Firenze, 1919, p. 167, il
quale in merito alle teorie sulla forma di governo e sulle funzioni del Parlamento, osservava
che: una ragione delle caratteristiche della forma rappresentativa la completa e piena
pubblicit degli atti del governo, uno dei migliori e pi adeguati modi con cui questo fine pu
raggiungersi sta in questo diritto, che ha ogni rappresentante del popolo, di sottoporre ad una
pubblica discussione gli argomenti che per avventura preoccupino o commuovano lo spirito
pubblico. Della dottrina pi recente cfr. anche C. MORTATI, Istituzioni di Diritto Pubblico,
Padova, 1976, p. 1066 ss., il quale aveva incluso linformazione tra le esigenze fondamentali
dellordinamento democratico, come premessa indefettibile del controllo popolare e della
correlata responsabilit di chi esercita il potere.
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13
V. N. BOBBIO, La democrazia e il potere invisibile, in Riv. It. Sc. Pol., n. 2, 1980, p. 182.
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14
Cfr. I. KANT, Appendice al saggio Per la pace perpetua, 1795, uno dei pochi scritti in cui
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Nella sfera della vita privata bisogna fare i conti con quei valori
che attengono allesistenza dellindividuo16, della comunit familiare17;
un ambito in cui la regola principale quella della riservatezza e del
segreto, e nel quale ogni individuo indipendente e libero da ogni
regola, soggetto esclusivamente alla propria volont ed unico giudice
delle proprie azioni18.
Nel settore pubblico, e pi specificatamente nellambito
dellapparato statale, il diritto alla riservatezza, invece, sicuramente
circoscritto dalla pubblicit; si tratta di una zona in cui nessun individuo
pu pretendere di essere considerato solo e indipendente.
Con lavvento dello Stato di diritto e delle garanzie costituzionali
il rapporto pubblicit-segreto cambia: la prima diventa regola, mentre il
secondo giustificato solo se limitato nel tempo; con ci non si intende
rendere il segreto incompatibile con la democrazia, anche perch il
riconoscimento di alcuni segreti meritevoli di tutela rappresentano un
connotato tipico della democrazia stessa, e tra questi, appunto, la
segretezza della corrispondenza, la segretezza del voto ed anche le
facolt riconosciute alle Assemblee legislative ed al Parlamento in seduta
comune di riunirsi in seduta segreta.
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17
P. RESCIGNO, Il diritto allintimit nella vita privata, in AA.VV. , Studi in onore di Santoro
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partecipazione,
dellimparzialit
della
trasparenza
materia20prevede
la
trasparenza
lefficacia
dellazione
comunicazione delle pubbliche amministrazioni, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 136 del
13 giugno 2000, in particolare lart. 1 co. 1, 3, 5 e 6.
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Art. 12 L. n. 801/1977
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Alla normativa in merito alla consultabilit dei documenti versati negli archivi di Stato fanno
eccezione:
1.
I documenti del Ministero degli Esteri, che di norma non vengono versati negli
Archivi di Stato;
2.
i documenti di carattere riservato relativi alla politica estera o interna dello Stato,
che diventano consultabili 50 anni dopo la loro formazione;
3.
4.
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14
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25
A tal proposito si veda in appendice il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 10
marzo 1999, n. 294, Regolamento recante norme per la disciplina delle categorie dei
documenti in possesso degli organismi di informazione e sicurezza sottratti al diritto di
accesso ai documenti amministrativi, in attuazione dellart. 24, co. 4, della Legge 7 agosto
1990, n. 241.
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Cfr. gli specifici capitoli di L. MAZZONI HONORATI, Lezioni di diritto parlamentare, Torino,
1999.
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