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Musica classica

Col termine musica classica ci si riferisce alla musica colta, sacra e profana, composta o avente radici
nel contesto della cultura occidentale. Essa abbraccia approssimativamente un arco di tempo che
comincia dall'XI secolo e si estende fino al XX secolo[1] o, a seconda delle convenzioni, fino
all'et contemporanea. Tale periodo include, in particolare, il periodo caratterizzato dallo sviluppo e
impiego prevalente dell'armonia tonale, codificata tra il XVII e ilXIX secolo[2]. In contesti pi specializzati
il termine "musica classica" pu essere anche riferito, in senso pi restrittivo, al periodo musicale
detto Classicismo[3], ma nel linguaggio comune l'espressione intesa nel suo significato pi esteso (in
opposizione a musica leggera o a musica popolare).
I confini della categoria sono sfumati e opinabili, in quanto il marchio di classicit viene in genere
assegnato dai posteri; dunque, ci che oggi si definisce "classico" non lo era necessariamente ai tempi
in cui venne composto. In particolare, a seconda dei contesti il concetto di "musica classica" pu
includere o no la musica colta contemporanea. L'indicazione di "musica classica" in riferimento alla
musica colta europea appare agli inizi del XIX secolo, allo scopo di "canonizzare" il periodo che va
da Johann Sebastian Bach a Beethoven, passando perMozart e Hndel, come l'epoca d'oro della
musica[4] e i primi riferimenti a tale utilizzo, secondo quanto riportato nell'Oxford English Dictionary,
risalgono intorno al 1836.[1][5]
Una caratteristica importante della musica colta europea l'abbandono della tradizione orale e
l'introduzione di un sistema di notazione musicale, sviluppato gradualmente a partire dal IX secolo.
[6]
Nel corso del tempo l'improvvisazione e l'ornamentazione estemporanea o ad libitum, di uso comune
fino al XVII e XVIII secolo, hanno gradualmente perso spazio nell'esecuzione del repertorio scritto, nel
quale la volont del compositore, trasferita nella notazione, viene interpretata nei limiti della
composizione stessa, senza pi concedere spazio a modifiche arbitrarie della musica da parte degli
esecutori.[7][8][9]

Caratteristiche
Data l'estremamente ampia variet di forme, stili, generi e periodi storici generalmente percepiti come
"musica classica", difficile individuare delle caratteristiche comuni che possano caratterizzare tutte le
opere di questo tipo. Le descrizioni pi tipiche sono vaghe e di vario genere, facendo magari riferimento
alla prospettiva storica (qualcosa "composto molto tempo addietro", una dichiarazione piuttosto
discutibile se si considera lo stesso concetto di musica classica contemporanea). Tuttavia, ci sono
caratteristiche che la musica classica condivide con pochi o nessun altro genere di musica. [10]Tra le
caratteristiche determinanti, vi sono l'adozione di un sistema di notazione musicale che ha permesso il
passaggio dalla tradizione orale alla letteratura scritta, alterando profondamente la trasmissione della
musica e cambiando radicalmente sia il modo di studiare e comunicare sia quello di trasmettere ai
posteri il repertorio. Altro punto chiave, reso possibile dal passaggio dalla cultura musicale orale a
quella scritta, lo sviluppo di un'armonia solida e metodica che rende possibile la costruzione di
composizioni musicali di dimensioni e complessit notevoli, senza precedenti e non comparabili con le
altre culture musicali, grazie anche all'introduzione della tecnica della modulazione e la sua
applicazione alla costruzione del discorso musicale, permettendo maggiore variet.

Letteratura

Una caratteristica fondamentale della musica classica occidentale l'abbandono, a partire dal IX
secolo, della tradizione orale, che caratterizzava lamusica dell'antichit e che continua a caratterizzare
la musica popolare e quella di molte culture non europee. Il repertorio messo per iscritto innotazione
musicale, con la creazione di una parte musicale o spartito per ogni strumento e, nella musica
d'insieme, di una partitura che permetta di osservare insieme le parti di tutti gli strumenti. Questa
notazione, in genere, determina con precisione ritmo e intonazione, e, dove sono coinvolti due o pi
musicisti (sia cantanti che strumentisti), specifica come sono coordinate le diverse parti individuali. La
notazione della musica, oltre a preservare nel tempo le opere, ha permesso di creare composizioni con
un elevato livello di complessit: la musica contrappuntistica, come ad esempio nelle fughe diBach,
raggiunge una straordinaria elaborazione con la combinazione di molte linee melodiche che, pur
essendo chiaramente distinte, si incastrano perfettamente sia sul piano ritmico che armonico. Ci ha
permesso anche lo sviluppo di una coerente logica armonica che sarebbe impossibile portare a simili
livelli di complessit improvvisando.[11]

Strumentazione

Una banda giovanile durante un'esecuzione

Gli strumenti utilizzati pi comunemente nel repertorio della musica classica sono stati in buona parte
inventati prima della met del XIX secolo (spesso molto prima), e hanno sviluppato la loro forma
moderna tra XVI e XIX secolo. Gli strumenti pi comuni sono presenti nell'orchestra o nella banda,
insieme a numerosi altri strumenti ad uso principalmente solistico (come ilpianoforte, il clavicembalo e
l'organo). L'orchestra sinfonica la formazione musicale d'insieme pi conosciuta al grande pubblico
per l'esecuzione della musica classica[12] e comprende le famiglie degli archi, fiati (legni e ottoni)
e percussioni. La banda un altro complesso musicale che spesso esegue musica classica;
composta da strumenti appartenenti alle famiglie dei legni, ottoni e percussioni. Essa ha in genere una
variet pi ampia (soprattutto tra gli ottoni) e una maggiore quantit di strumenti a fiato rispetto
all'orchestra, ma non ha una sezione di archi.
Alla fine dell'Ottocento i compositori hanno iniziato ad interessarsi a culture popolari o extraeuropee e a
volte hanno introdotto suoni di strumenti provenienti da altre culture musicali, come il gamelan. Anche
gli strumenti elettrofoni, come la chitarra elettrica e le onde Martenot, possono essere presenti nel
repertorio del XX e XXI secolo. Sia compositori di musica classica che di musica pop hanno
sperimentato, negli ultimi decenni, l'introduzione di strumenti elettronici come ilsintetizzatore, e tecniche
digitali, come l'uso di campioni o di suoni generati dal computer.
Organico

In base all'organico, a grandi linee si distingue generalmente la musica a strumento solo (o non
accompagnato), la musica da camera, che prevede invece un organico d'insieme generalmente non
molto esteso, nel quale ogni strumento conserva un ruolo individuale, e la musica sinfonica, ovvero
quella per orchestra.

Un quartetto d'archi, esempio di formazione di musica da camera

I generi cameristici variano molto a seconda della dimensione e della tipologia di organico; molto
comune incontrare uno strumento melodico insieme ad uno strumento polifonico (es. flauto e pianoforte
o violino e pianoforte), gruppi di tre, quattro o cinque strumenti, con o senza pianoforte, che possono
essere timbricamente molto omogenei, magari appartenenti alla stessa famiglia (es. trio o quartetto
d'archi), o meno.[13]
In alcune composizioni pu essere presente un solista, ovvero uno strumento dal ruolo nettamente
preminente. Il solista pu essere accompagnato da altri strumenti (generalmente polifonici, come il
clavicembalo o il pianoforte) o dall'orchestra. Esempi di questo tipo sono il concerto, nel quale il solista
si contrappone a un'orchestra o a un altro ensemble (ad esempio, archi e basso continuo nei concerti
barocchi); esistono concerti nei quali sono presenti pi solisti che dialogano fra loro e con l'orchestra
(noti esempi sono ilconcerto per due violini di Bach o il concerto per violino e violoncello di Brahms).
Il concerto grosso, popolare nel barocco, prevedeva la contrapposizione tra l'insieme
(detto tutti o ripieno o concerto grosso) e un ristretto gruppo di solisti (generalmente due violini e
violoncello o due violini, viola e violoncello, detto concertino).[14]

L'orchestra
Fino al Rinascimento non esistevano strumenti di taglia bassa e nella musica medievale gli strumenti
erano divisi in due categorie: quelli pi sonori, maggiormente adatti per l'uso all'aperto o nelle chiese, e
gli strumenti meno sonori, destinati all'uso in interni. Inizialmente gli strumenti erano deputati solo a
raddoppiare o accompagnare le voci, e i primi ensemble strumentali considerabili come proto-orchestre
nascono nel XVI secolo, di composizione molto eterogenea e impiegati nel servizio liturgico o
nell'accompagnamento di balli e per l'intrattenimento. Il termine orchestra (gi usato fin dai greci antichi
per indicare il livello pi basso del palco nei teatri, destinato al coro) torn in uso nel Rinascimento per
indicare la zona antistante il palco teatrale, nella quale venivano usualmente collocati i musicisti, e il
termine inizi ad essere usato anche per indicare la compagine strumentale negli anni Settanta del
Seicento[15].
L'orchestra barocca era spesso composta da soli archi e strumenti delegati ad eseguire il basso
continuo (clavicembalo, chitarrone, arciliuto, tiorba), cui potevano aggiungersi fiati, sia come parti di
raddoppio ad libitum che come parti reali, solitamente flauti, oboi, corni, a volte
contrombe e timpani. [12] Negli anni Trenta e Quaranta del Settecento nasce l'orchestra nel moderno
senso del termine, con gli archi stabilmente affiancati da fiati, tipicamente due oboi, due corni e uno o
due fagotti, nella musica pi solenne a volte anche trombe e tromboni; potevano essere presenti anche

i timpani e il flauto, spesso suonato da un oboista. Durante il Classicismo, negli ultimi due decenni del
Settecento, gli strumenti precedentemente presenti ad libitum, come flauti, clarinetti, trombe e
percussioni, entrano a far parte dell'organico stabile dell'orchestra. Con il Romanticismo le dimensioni
dell'orchestra aumentano progressivamente e nel secondo quarto dell'Ottocento scompaiono le tastiere
impiegate nella realizzazione del basso continuo. Aumentano sia il numero degli elementi in ogni
sezione degli archi sia il numero e la variet dei fiati e delle percussioni, fino a raggiungere il gigantismo
delle orchestre wagneriane e mahleriane[15].

Lo sviluppo dell'intonazione
Collegato allo sviluppo degli strumenti vi il problema della costruzione delle scale sulle quali la loro
intonazione debba essere modellata. Mentre infatti alcuni strumenti (come gli archi) hanno la possibilit
di intonare liberamente e quindi adattarsi a ogni genere di scala (tonale e non), in altri strumenti
l'intonazione pu essere cambiata solo con l'accordatura (es. clavicembalo, arpa, pianoforte) o
addirittura pu essere legata alla costruzione (es. molti strumenti a fiato).
Un ulteriore problema sorto con lo sviluppo dell'armonia tonale e successivamente la pratica
della modulazione, ovvero il passaggio fra tonalit diverse nella stessa composizione: l'intonazione
naturale, prevedendo toni e semitoni di ampiezza non costante, non si presta facilmente a tale pratica,
richiedendo su alcuni strumenti (clavicembalo o liuto, ad esempio) di modificare l'accordatura per poter
cambiare tonalit. I teorici musicali hanno quindi studiato nuove scale e temperamenti (ovvero
modifiche dell'ampiezza delle quinte e quarte rispetto alla loro intonazione naturale) che fornissero delle
soluzioni di compromesso tra la perfezione dell'intonazione degli intervalli (che fosse pi vicina
possibile alla loro intonazione naturale) e la maggiore omogeneit possibile degli intervalli stessi
all'interno della scala, per consentire le modulazioni.[16]
Il temperamento equabile si afferm gradualmente durante i secoli XVIII e XIX, tuttavia i differenti
temperamenti storici vengono spesso usati nell'esecuzione filologica della musica antica. Ad esempio,
nell'interpretazione storicamente informata di musica antica e barocca si impiegano spesso
il temperamento mesotonico o i temperamenti Werckmeister.

Forme
In musica si chiama forma l'organizzazione degli elementi musicali in una composizione o parte di
composizione. Dietro ogni atto compositivo, dal pi piccolo al pi grande, si rinviene infatti una
tendenza all'organizzazione, anche se questo non implica che l'attivit compositiva possa essere ridotta
a una meccanica applicazione di schemi prestabiliti. Lo studio della forma musicale di interesse
pedagogico pi che analitico o critico, e nelle opere di una certa complessit in genere si considerano
diversi aspetti dell'organizzazione formale.[17] Ad esempio, Felix Salzer[18] propone una distinzione
frastruttura nel senso dell'analisi schenkeriana melodica e armonica, forma nel senso di organizzazione
e suddivisione di tale struttura in sezioni della composizione e nelle relazioni che scaturiscono fra tali
sezioni, e design nel senso di organizzazione superficiale del materiale ritmico e tematico.[17]
Mentre gli stili pi popolari si basano soprattutto su forme semplici, come le danze o la forma canzone,
la musica classica ha sviluppato una gran numero di generi e forme altamente sofisticati di musica
vocale e strumentale.[19] Le composizioni possono avere una varia organizzazione interna del materiale
musicale e i compositori classici spesso aspirano a permeare la loro musica con un rapporto molto
complesso tra i contenuti emozionali e gli strumenti intellettuali con cui si ottengono. Molti dei lavori pi

apprezzati di musica classica fanno uso dello sviluppo musicale, il processo attraverso il quale un'idea
musicale o motivo viene riproposta ed elaborata in contesti differenti. Una composizione di musica
classica tipicamente pu essere vista come un discorso, nel quale elementi musicali di senso autonomo
(idee musicali, temi, frasi) vengono elaborati per formare un percorso musicale pi ampio. Esempi
di forma o di strutturazione di una composizione o parte di essa sono la forma sonata, la forma Lied,
il rond o la fuga.

Complessit
Le composizioni del repertorio classico sviluppano una complessit artistica spesso notevole, che
nasce dalla volont di trasmettere un discorso emotivo articolato e si concretizza con la ricerca e
applicazione di tecniche e procedimenti compositivi non banali, come l'attenzione alla costruzione
del fraseggio e dell'armonizzazione, l'uso di modulazioni (cambio di tonalit), lo sviluppo tematico e
il contrappunto. La costruzione porta quindi allo sviluppo di svariate forme e strutture musicali,
accennate nella precedente sezione. Le composizioni pi complesse, come la sonata, la sinfonia,
ilconcerto, l'opera o l'oratorio, sono costituite in genere da una gerarchia di unit pi piccole, in ordine di
complessit crescente da incisi, frasi musicali,periodi, sezioni e movimenti (generalmente nella musica
strumentale) o atti (nell'opera e nel teatro musicale, spesso ma non sempre a loro volta suddivisibili
in scene, eventualmente scomponibili in pezzi chiusi, ad esempio recitativi, ariosi o arie) fino a risalire
alla composizione nella sua interezza.
La crescente complessit della musica ha fatto nascere l'esigenza di studiarne logicamente le
componenti e le relazioni fra esse, portando alla nascita di una disciplina nota come analisi musicale.
L'analisi di una composizione mira a raggiungere una maggiore comprensione della musica tramite lo
studio formale delle sue strutture e ha grandissima utilit non solo nella didattica compositiva
(insegnando modelli sui quali basarsi per strutturare le proprie idee musicali) e interpretativa (aiutando
l'esecutore a capire il funzionamento interno di una composizione e permettendo quindi di esprimerla al
meglio), ma anche nell'ascolto, permettendo di seguire in maniera molto pi chiara il discorso musicale
e di apprezzarne le sottigliezze. L'analisi musicale nasce come disciplina sistematica e rigorosa a
partire dalla fine dell'Ottocento, ma i principali concetti analitici sono ben precedenti, si rinvengono gi
nel Seicento e i sono gradualmente sviluppati nel seguito. [20]
Per soddisfare le necessit tecniche e di espressivit musicale richieste dalla complessit delle
composizioni, gli esecutori della musica classica devono raggiungere standard elevati di maestria
tecnica. Si richiede un notevole livello di conoscenza della scrittura musicale, una buona lettura a prima
vista, capacit ed esperienza nel suonare in ensemble, conoscenza approfondita dei principi
di tonalit e armonia, conoscenza della prassi esecutiva e familiarit con lo stile e il linguaggio musicale
inerente ad un determinato compositore, periodo o stile musicale. Tutto ci si riflette nella necessit da
parte dei musicisti classici di molto studio, articolato in un lungo percorso formativo, e di una elevata
scolarizzazione, generalmente in misura molto maggiore rispetto ai musicisti che praticano generi
"popolari". Questo ha portato nel corso della storia alla nascita e allo sviluppo di scuole di alta
formazione, tra cui i conservatori, dedicate allo studio della musica classica.[21]

Storia
La storia della musica classica copre un lungo arco temporale, durante il quale c' stata una continua
evoluzione dello stile musicale e delle tecniche esecutive. Convenzionalmente si individuano dei periodi
storici sufficientemente caratterizzati, tuttavia tale ripartizione (come sempre nella storiografia) solo

formale. L'evoluzione stata continua e graduale e spesso disomogenea dal punto di vista geografico,
per cui qualsiasi paletto temporale da considerarsi puramente indicativo. Inoltre stili diversi spesso si
distinguono sotto diversi aspetti e principi.[22]
Un'altra questione importante nella visione della storia della musica classica la tendenza a focalizzare
l'attenzione su un numero limitato di compositori e di figure musicali, arrivando talvolta ad identificare
interi stili o periodi in pochi nomi. Anche questa ovviamente una tendenza riduttiva, in quanto i
"grandi" compositori, per quanto siano eccellenti sul profilo estetico e abbiano ricoperto un ruolo di
notevole importanza nell'evoluzione della musica, sono solo la punta di un panorama musicale molto
pi complesso, popolato di molte altre figure meno note al pubblico ma anch'esse di grande importanza
storica, e nel quale si trova moltissima altra produzione musicale di eccellente qualit legata a nomi
molto meno celebrati.[23]
Il punto centrale legato al fatto che la moderna visione della musica classica non deriva linearmente
dall'importanza artistica o storica, ma filtrata dalle modalit sociali tramite le quali la musica stessa
passa alla massa degli ascoltatori, in primo luogo l'istituzione del concerto pubblico, affermatosi
nell'Ottocento. Per tale motivo il "repertorio celebre" odierno non riflette necessariamente l'importanza
storica e la qualit estetica della musica, ma riflette soprattutto la musica che poteva essere inserita nei
programmi da concerto ottocenteschi, ulteriormente filtrata dall'apprezzamento della borghesia che
costituiva il pubblico di tali concerti. Per tale motivo ad esempio Beethoven enormemente pi noto
di Desprez, nonostante la qualit artistica e l'importanza storica della musica di quest'ultimo non siano
affatto inferiori a quella di Beethoven; la produzione del grande fiammingo infatti essenzialmente
polifonia sacra e, in misura minore, profana, che non trovava posto nel repertorio da concerto
ottocentesco che ha invece consacrato al grande pubblico Beethoven e altri nomi eccellenti. [24]
La visione della musica quindi condizionata dalla storia della ricezione della musica stessa, e varia
nel tempo anche in seguito all'evoluzione dei contesti sociali nei quali la musica si inseriva, spesso in
maniera molto precisa e funzionale. Quindi per l'evoluzione del panorama religioso la raffinatissima
polifonia sacra rinascimentale rimane poco conosciuta, analogamente per la trasformazione del teatro
da salotto mondano e sfarzo delle corti a moderna sala da concerto si perso l'interesse per il teatro
d'opera del Seicento e, salvo poche eccezioni, del Settecento. [23] Nel corso del Novecento tuttavia si
sviluppata tantissimo la storiografia musicale e, soprattutto a partire dagli anni Sessanta/Settanta, la
filologia musicale e lo studio della prassi esecutiva storica, grazie alle quali moltissima musica del
passato stata studiata e viene nuovamente eseguita e registrata.
Per motivi analoghi, l'importanza e la celebrit dei compositori mutata notevolmente nel corso del
tempo, non deve quindi stupire che anche quelli che oggi sono reputati i nomi pi grandi della storia
venissero visti in maniera notevolmente diversa in passato, e analogamente grandi nomi del passato
oggi siano stati notevolmente ridimensionati. Ad esempio la musica di Bach, gi fuori moda negli ultimi
anni della sua vita, stata dimenticata e dopo la sua morte era nota e studiata solo come interesse
teorico e formale da una limitata cerchia di eruditi, ed stata riscoperta e riportata all'attenzione del
grande pubblico solo nel 1829, quando Felix Mendelssohn diresse una esecuzione della Passione
secondo Matteo: la sua musica infatti, dopo essere stata dimenticata per il venir meno della sua
funzione ecclesiastica e cortigiana, ha trovato una nuova collocazione nel contesto delle nuove
tendenze del Romanticismo, che le ha dato nuova vita nelle sale da concerto. [23] Analogamente, dei tre
nomi che oggi quasi identificano ilClassicismo, ovvero Haydn, Mozart e Beethoven, solo il primo
sarebbe stato riconosciuto a tali vertici da un pubblico dell'epoca, essendo celebrato come il pi grande
compositore vivente dei suoi tempi, mentre a Mozart con buona probabilit sarebbe stato anteposto ad
esempio Salieri[25] e a Beethoven Rossini.[26]

Legame con la musica dell'antichit


Si hanno conoscenze molto ridotte della musica dell'antichit, in quanto l'assenza di una tradizione
scritta ha impedito la trasmissione del repertorio. Gli studi si basano quindi su fonti indirette per studiare
la musica e il suo ruolo culturale e sociale. Spesso la musica era considerata alla stregua di un bene
effimero di consumo, a differenza di altre forme d'arte, e mancava la stessa volont di strutturare un
repertorio e tramandarlo. A livello ipotetico, Burgh (2006) studia e suggerisce la possibile influenza della
musica antica sulla musica classica occidentale, risalendo fino alla musica dell'antico Egitto,
considerando la scrittura chironomica e l'antica orchestra egizia, che risalgono al 2.695 a.C.[27]
Mesopotamia
Per quanto riguarda le culture mesopotamiche, non sono rimaste molte testimonianze dirette della loro
cultura musicale. Bassorilievi, tavolette e rinvenimenti archeologici forniscono alcune informazioni sugli
strumenti in uso, principalmente flauti, arpe piuttosto evolute, percussioni e lire che potevano
raggiungere dimensioni gigantesche. I musicisti sumeri e babilonesi erano suddivisi in due caste,
i nar erano addetti alle musiche di celebrazione e lode, e i gala alle musiche di lamentazione.
testimoniato l'importante ruolo della musica nella religione, con inni e canti accompagnati da strumenti
nella liturgia. In alcuni testi sacri giunti ai giorni nostri alcune iscrizioni sono interpretate come
indicazioni musicali relative al canto responsoriale e all'accompagnamento. Alcuni testi citano i nomi
degli strumenti e informazioni relative all'accordatura, e un testo stato interpretato come notazione
musicale dell'accompagnamento di un inno.[28]
La cultura mesopotamica ha avuto un influsso significativo sulla cultura occidentale, riconosciuto anche
dagli autori greci e latini, e nella pratica dei canti salmodici mesopotamici si pu intravedere un germe
delle pratiche liturgiche ebraiche e cristiane, nelle quali si ritrovano le radici lontane della musica colta
occidentale. Una altra influenza, anche se ovviamente indiretta e non legata alla musica dell'antichit,
dovuta al fatto che molti musicisti sono stati ispirati nelle loro composizioni dalla riscoperta della cultura
mesopotamica, come Hndel, Rossini, Verdi, Prokof'ev e Martin.[29]

Antichi ebrei
La musica rivestiva un ruolo importante nella cultura ebraica, e testimonianze significative provengono
dalla Bibbia. Nella Genesi[30] e in altri libri successivi si trovano informazioni sugli strumenti musicali in
uso presso gli ebrei, distinti in tre categorie: corni e trombe, prerogativa della classe sacerdotale,
cordofoni (lire e cetre) usati dai musicisti al servizio del Tempio, e altri aerofoni, come flauti e zufoli,
usati dal popolo. La Bibbia riporta anche testimonianze del simbolismo musicale religioso, come il
suono del sofar, associato alla manifestazione divina (ad esempio nel sacrificio diIsacco[31] o nella
manifestazione sul monte Sinai[32]), o l'impiego di complessi musicali grandiosi nelle celebrazioni pi
solenni, come il trasporto dell'Arca a Gerusalemme[33] o la consacrazione del Tempio.[34] Altra
testimonianza molto significativa il Salmo 137, nel periodo della cattivit babilonese. Con la nascita
delle sinagoghe, il culto era incentrato sulla lettura intonata dei salmi, detta cantillazione, trasmessa
anche alla liturgia cristiana antica e nella quale affonda le proprie radici la monodia liturgica medievale,
che fra le basi della musica colta europea.

Antica Grecia

Tracce significative sono state lasciate dalla cultura greca, nella quale la musica rivestiva un ruolo
significativo. I greci hanno sviluppato una raffinata teoria filosofica della musica, studiando gli intervalli e
costruendo scale.[35] Tale interesse era soprattutto teorico e speculativo e c'era una certa distinzione
con la musica d'uso. I greci hanno infatti sviluppato un sistema di notazione musicale basato sulle
lettere dell'alfabeto, che per era di utilit meramente pratica e veniva infatti impiegato nella musica di
consumo, ma non studiato e trattato dai teorici, motivo per il quale di esso rimangono pochissime
conoscenze e solo un limitato numero di frammenti, a differenza delle teorie speculative, trasmesse ai
posteri. Due tra i principali strumenti della musica greca erano l'aulos,
strumento aerofono ad ancia associato a Pan e al culto orgiastico, e la lyra, cordofono associato
ad Apollo e alla razionalit.
La dicotomia fra il dionisiaco e l'apollineo che caratterizza diversi aspetti della cultura greca si ritrova
quindi anche nella musica, emblematizzate dai miti legati a tali strumenti. Secondo la leggenda l'aulos
sarebbe stato infatti inventato da Atena e il suo suono doveva simulare l'atroce lamento diMedusa, da
lei trasformata da magnifica fanciulla in creatura mostruosa. Specchiandosi la dea constat quanto
brutta fosse l'espressione del suo bellissimo viso nello sforzo del suonare e gett via lo strumento che
venne raccolto da Marsia, il cui deforme aspetto di satiro invece non poteva certo peggiorare di molto.
La lyra invece sarebbe stata inventata da Ermes il quale, dopo aver rubato una mandria di vacche al dio
Apollo, trov unatartaruga. Con il suo guscio come cassa costru lo strumento, con il cui suono
prodigioso pot accompagnare il canto. Apollo fu talmente colpito dalla bellezza di tale musica da
accettare la lyra da Ermes in riparazione per la mandria di vacche. Marsia sfid poi Apollo, tentando
con la musica di ergersi al livello degli dei, ma quest'ultimo poteva associare al suono della sua lyra la
razionalit della parola, preclusa invece allo strumento a fiato, vincendo in questo modo la sfida e
condannando Marsia alla decorticazione. Tale mito mostra anche un altro legame, per certi aspetti
paradossale, tra apollineo e dionisiaco, in quanto l'aulos, strumento associato all'orgiasmo, sarebbe
stato inventato dalla dea della ragione, mentre lo strumento per eccellenza della razionalit, la lyra,
sarebbe stato ideato dal dio del sogno.[36]
Tale racconto mitico riflette la concezione musicale dicotomica dei greci, nella quale la musica aveva un
ruolo importante sia nell'estasi orgiastica sia nella declamazione della poesia, massima espressione di
razionalit. La musica greca era basata sulle harmoniai (o modi), a ciascuna delle quali era associata
una scala e un insieme di elementi ritmici e melodie tradizionali, e a ciascuna di esse era anche
associato un effetto sull'animo umano (ethos). Ad esempio l'armonia dorica era associata alla virt e
alla compostezza, mentre quella frigia era associata alla frenesia e all'entusiasmo orgiastico. Questo
effetto era tenuto in grande considerazione, e Platone suggeriva quale dovesse essere l'uso educativo
e quale quello diseducativo, e dunque bandito, della musica nella sua Repubblica[37],
mentre Aristotele teorizzava la "catarsi omeopatica", che prevedeva l'impiego dell'ethos negativo per
epurare omeopaticamente l'anima.[38]

Musica medievale e rinascimentale

Musicista che suona una viella in un manoscrittoMedievale del XIV secolo.


La chanson Belle, bonne, sage diBaude Cordier, un pezzo del'ars subtilior compreso nel Codice di Chantilly.
Johannes Ockeghem, Kyrie "Au travail suis," estratto

Il periodo medievale comprende musica da dopo la caduta dell'Impero Romano, a circa il 1400 [39]. Il
canto monofonico, chiamato anche gregoriano o canto gregoriano, era la forma dominante fino a circa il
1100.[39] La polifonia (pi voci), si svilupp dal canto monofonico, dal tardo medioevo al rinascimento,
sfociando nel complesso mottetto. Il periodo rinascimentale andato dal 1400 al 1600 circa ed stato
caratterizzato da un maggiore uso della strumentazione, pi linee melodiche intrecciate, e l'uso dei
primi strumenti bassi. Si diffuse l'utilizzo della danza come forma di socializzazione e cominciarono a
standardizzarsi forme musicali appropriate per accompagnare la danza.
in questo periodo che inizia a formarsi la notazione di musica su unpentagramma e di altri elementi di
notazione.[40] Questa invenzione rese possibile la separazione dellacomposizione di un brano musicale
dalla sua trasmissione; senza musica scritta, la trasmissione era orale, ed era soggetta a cambiamenti
ogni volta che veniva trasmessa ad altri esecutori. Con una partitura musicale, l'opera musicale poteva
essere eseguita senza la presenza del compositore.[39] L'invenzione della stampa a caratteri mobili,
nel XV secolo, apport conseguenze di vasta portata sulla conservazione e la trasmissione della
musica.[41]
Fra i tipici strumenti a corda del primo periodo vi furono l'arpa, il liuto, la viella, la ribeca e il salterio,
mentre fra gli strumenti a fiato il flauto diritto etraversio, la bombarda (progenitore dell'oboe), la tromba e
la cornamusa. Esistevano anche dei semplici organi ma erano in gran parte confinati alle chiese, anche
se ne esistevano variet portatili.[42] Pi tardi, nel periodo, vennero realizzate le prime versioni di
strumenti a tastiera come il clavicordoe il clavicembalo. Le viole da gamba apparvero nel XV secolo e
le viole da braccio solo nel secolo successivo.[43]

L'epoca dell'armonia tonale


Il periodo della pratica comune quello in cui presero forma molte delle idee che compongono la
musica classica occidentale, venendo standardizzate e codificate. Ebbe inizio con l'epoca barocca, che
va dal 1600 circa alla met del XVIII secolo. Segu il periodo del classicismo, che termin all'incirca
intorno al 1820. L'epoca romantica si svilupp nel XIX secolo, terminando intorno al 1910.
Musica barocca

Fra gli strumenti della musica barocca: ghironda, clavicembalo, viola da gamba, liuto, violino barocco echitarra
barocca

La musica barocca caratterizzata dall'uso di complesso contrappunto tonale e dall'uso del basso
continuo. La musica diventata pi complessa rispetto alle canzoni dei periodi precedenti. [12] L'inizio
della forma sonatascatur dalla canzona, di fatto una nozione pi formalizzata di tema e variazioni.[44]
Durante l'epoca barocca, la musica per tastiera, suonata sul clavicembalo e sull'organo divenne sempre
pi popolare, e la famiglia dei violini e degli strumenti a corda assunse la forma generalmente presente
al giorno d'oggi. L'opera, come dramma musicale messo in scena, inizi a differenziarsi da precedenti
forme musicali e drammatiche, e le forme vocali, come la cantata e l'oratorio divennero pi comuni.[45] I
cantanti iniziarono ad aggiungere abbellimenti alle linee melodiche. [12] Gli ensemble strumentali
cominciarono a distinguersi e a standardizzarsi per dimensione, dando origine alle prime orchestre,
con musica da camera scritta per piccoli gruppi di strumenti in cui le parti erano interpretati da singoli
strumenti (anzich masse orchestrali). Si diffuse il concerto come veicolo per le esecuzioni di solista
accompagnato da un'orchestra, anche se il rapporto tra solista e orchestra era relativamente semplice.
I compositori iniziarono a utilizzare modulazioni sempre pi complesse e a scrivere brani in tonalit con
molte alterazioni, incompatibili con iltemperamento mesotonico in uso nel Rinascimento. A livello
teorico, vari autori (a iniziare da Simone Stevino, 1605) iniziarono a sostenere l'adozione
del temperamento equabile, che tuttavia era praticamente impossibile da realizzare esattamente
nell'accordatura degli strumenti a tastiera. Nella pratica musicale si diffusero piuttosto i cosiddetti buoni
temperamenti (Andreas Werckmeister, 1686) che permettevano di suonare in qualsiasi tonalit, con
gradi di consonanza degli accordi principali leggermente diversi a seconda della tonalit e dello schema
di accordatura adottato. Questo rese possibile la pubblicazione di raccolte di brani scritti
programmaticamente in tutte le tonalit, la pi celebre delle quali il Clavicembalo ben
temperato diJohann Sebastian Bach.

Classicismo

Joseph Haydn (17321809) c. 1770

Il periodo del classicismo musicale, da circa il 1750 al 1820, stabil molte delle norme di composizione,
presentazione e stile, e fu quello in cui il pianoforte divent lo strumento a tastiera predominante. Le
forze di base necessari per un'orchestra diventarono un po' pi standardizzate (anche se sarebbero
cresciute a seguito di una gamma pi ampia di strumenti sviluppata nei secoli successivi). La musica da
camera crebbe fino a includere gruppi con 8 o 10 esecutori per la serenata. L'opera continu a
svilupparsi,secondo gli stili regionali dell'opera italiana, francese e tedesca. L'opera buffa vide
aumentare la sua popolarit, la sinfonia divenne una vera e propria forma musicale e il concerto venne
sviluppato come veicolo per mettere in mostra le doti di virtuosit del solista. Le orchestre non
richiedevano pi la presenza di un clavicembalo (che aveva fatto parte del continuo tradizionale nel
periodo barocco) ed erano spesso dirette dal primo violino chiamato konzertmeister.[46]
Gli strumenti a fiato divennero pi raffinati. Mentre gli strumenti ad ancia doppia come l'oboe e
il fagotto vennero in qualche modo standardizzati nel periodo barocco, il clarinetto e la famiglia degli
strumenti ad ancia singola, non vennero ampiamente utilizzati fino a Mozart che ampli il suo ruolo
nell'orchestra da camera e nelle impostazioni del concerto.

Musica romantica
La musica del periodo romantico, da circa il primo decennio del XIX secolo alla met del XX secolo,
stata caratterizzata da una maggiore attenzione alla linea melodica estesa, cos come agli elementi
espressivi ed emotivi, in parallelo al romanticismo in altra forme artistiche. Le forme musicali hanno
cominciato a creare una rottura rispetto a quelle del classicismo (anche se quelle erano state oggetto di
codifica), con pezzi in forma libera, comenotturno, fantasie e preludi composti secondo delle linee che
ignoravano o minimizzavano l'esposizione e lo sviluppo dei temi. [47] La musica divenne pi cromatica,
dissonante, e timbricamente colorata, con tensioni (rispetto alle norme accettate dalle vecchie forme) su
tonalit crescenti.[48] Il liedgiunse a maturit, come fece il Grand opra, alla fine trasceso da Richard
Wagner nel ciclo del Ring.[49]
Nel XIX secolo le istituzioni musicali si affrancarono dal controllo di ricchi mecenati, e compositori e
musicisti poterono costruirsi una vita autonoma dall'influenza della nobilt. Il crescente interesse per la
musica, da parte della classe media in tutta l'Europa occidentale, stimol la creazione di organizzazioni
per l'insegnamento, l'esecuzione e la conservazione della musica. Il pianoforte, che raggiunse la sua
costruzione moderna in questo periodo (in parte grazie ai progressi industriali in metallurgia) divenne
molto popolare presso la classe media, le cui richieste fecero nascere un gran numero di costruttori di
pianoforte. Inoltre questo strumento, per via della sua grande capacit espressiva, fu il pi utilizzato dai
compositori dell'epoca, poich il principale intento dei musicisti di allora era quello di dare una grande
mutevolezza di suoni e di emozioni, facendo del pianoforte lo strumento principe di quel periodo. Molte
orchestre sinfoniche datano la loro fondazione in questa epoca. [48] Alcuni musicisti e compositori furono
le stelle del XIX secolo; Franz Liszt e Niccol Paganini, furono sia virtuosi del loro strumento che
compositori.[50]
Le famiglie di strumenti utilizzati, specie in orchestra, andarono incontro ad un incremento. Iniziarono
ad apparire una vasta gamma di strumenti a percussione. Gli ottoni assunsero ruoli pi important;
l'introduzione della valvola rotativa rese possibile suonare una pi ampia gamma di note. La dimensione
dell'orchestra (in genere circa quaranta elementi in epoca classica) crebbe fino a raggiungere e
superare il centinaio di musicisti.[48] LaSinfonia n. 8 di Gustav Mahler (1906), per esempio, venne
eseguita da pi di 150 strumentisti e da un coro di pi di 400 cantanti.

Le idee e le istituzioni culturali europee cominciarono a seguire l'espansione coloniale in altre parti del
mondo. Ci fu anche un aumento, soprattutto verso la fine del periodo, del nazionalismo in musica (eco,
in alcuni casi, dei sentimenti politici del tempo), in quanto compositori come Edvard Grieg,Nikolai
Rimsky-Korsakov e Antonn Dvok inserirono nelle loro composizioni temi tradizionali delle loro terre. [51]

Musica moderna e contemporanea


L'inizio del XX secolo vede una diffusa crisi politica, sociale e culturale, che porta alla Prima guerra
mondiale. Il crollo del mondo del XIX secolo trova un corrispettivo nel crollo
dell'impianto tonale tradizionale. Nasce la musica moderna, in cui i compositori, in vario modo,
respingono i valori tradizionali della pratica comune, come la tonalit, la melodia e la struttura. Pur nella
grande variet di tendenze creative, le esperienze pi influenti da principio furono in Francia quelle
di Claude Debussy, Maurice Ravel e del cosiddetto Gruppo dei Sei; e a Vienna, dagli anni Venti, la
teoria dodecafonicaelaborata da Arnold Schnberg e proseguita dai suoi discepoli Alban Berg e Anton
Webern. Le tecniche compositive sviluppate da Olivier Messiaencostituirono un modello e fonte di
ispirazione per molti musicisti appartenenti alle correnti di avanguardia a partire dal secondo
dopoguerra: tra questi,Pierre Boulez, Luigi Nono e Karlheinz Stockhausen. A partire dagli anni
Cinquanta, si inizi a sperimentare da un lato l'utilizzo dell'elettronica (vediStockhausen), dall'altro da
parte musicisti come John Cage si fece strada un nuovo principio che introduceva nelle composizioni
elementi di casualit (musica aleatoria). A partire dagli anni Sessanta le tendenze e gli stili si
moltiplicano, mentre sono molte le personalit eclettiche difficilmente riconducibili ad una specifica
corrente[52].

Significato della notazione scritta


Visione modernista del significato della composizione
Le visioni moderniste sostengono che la musica classica considerata soprattutto una "tradizione
musicale scritta", conservata in notazione musicale, invece di essere trasmessa oralmente, a memoria.
Mentre ci sono differenze tra le particolari interpretazioni di un'opera classica, un pezzo di musica
classica generalmente ritenuto trascendere qualsiasi interpretazione. L'uso della notazione musicale
un metodo efficace per trasmettere la musica classica, in quanto la musica scritta contiene le
istruzioni tecniche per l'esecuzione delle opere.
La partitura scritta, comunque, di solito non contiene istruzioni esplicite su come interpretare il pezzo in
termini di esecuzione, a parte le indicazioni per le dinamiche, il tempo e l'espressione (in una certa
misura). Questo lasciato alla discrezione degli esecutori, che sono guidati dalla loro esperienza
personale, dall'educazione musicale, dalla conoscenza del linguaggio dell'opera, dai loro gusti artistici
personali, e dall'accumulo di pratiche esecutive storiche.

Critiche alla visione modernista


Alcuni critici esprimono il parere che solo dalla met del XIX secolo, e soprattutto nel XX secolo, lo
spartito ha cominciato ad avere un alto significato. In precedenza, l'improvvisazione, la flessibilit
ritmica, la deviazione dalla partitura e la tradizione orale sulla esecuzione erano parte integrante dello
stile della musica. Nel XX secolo, questa tradizione orale e di trasmissione delle caratteristiche

stilistiche nella musica classica definitivamente scomparsa. Oggi i musicisti usano lo spartito per
eseguire la musica ma, nonostante questo, vi sono notevoli controversie su come eseguire i pezzi.
Alcune citazioni che mettono in risalto questa critica della sopravvalutazione modernista dello spartito:

"... uno degli equivoci moderni pi ostinati in materia di musica barocca che era prevista una
regolarit metronomica" (Baroque Interpretation inGrove 5th edition di Robert Donington)

"La storia di questa particolare idea piena di vicoli ciechi e progetti falliti. giunto il momento
che queste idee sbagliate siano affrontate con rigore accademico." History of Metaphysics di
Andrew Pyle

"Troppi insegnanti, condizionati dalle idee del XX secolo, insegnano Bach e altra musica
barocca esattamente nel modo sbagliato. Questo porta a ci che il musicologo Sol Babitz
chiama macchina da cucire Bach."[53]

"... la tendenza a guardare allo stesso modo, il suono e il pensiero. I conservatori ne hanno la
colpa e sono stati in colpa per molti anni. Ogni musicista sensibile in giro per il mondo ha notato la
stessa cosa. I conservatori, da Mosca e Leningrado alla Juilliard, Curtis e Indiana, stanno
producendo un prodotto standardizzato.
[...] Chiarezza, ritmo immodificato, tecnica semplice, musicalit. Ho messo la parola musicalit tra
virgolette, perch, come spesso non , si tratta di un falso tipo di musicalit - una musicalit che
vede l'albero e non la foresta, che si prende cura del dettaglio, ma ignora il quadro; una musicalit
che legata alla nota stampata piuttosto che al significato emotivo di un pezzo.
Resta il fatto che oggi ci sia una uniformit terribile e anche una spaventosa mancanza di
conoscenza della cultura e delle esecuzioni tradizioni del passato." ("Music Schools Turning out
Robots?"[53] di Harold C. Schonberg)

Improvvisazione
Un tempo l'improvvisazione giocava un ruolo importante nella musica classica. Un esempio residuo di
questa tradizione improvvisatoria nella musica classica pu essere ascoltato nella cadenza, un
passaggio presente soprattutto nel concerto, progettato per consentire ad interpreti qualificati di esporre
il loro virtuosismo sullo strumento. Tradizionalmente questa era improvvisata dall'esecutore; tuttavia,
spesso scritta in anticipo per (o occasionalmente da) l'esecutore. L'improvvisazione un aspetto
importante nelle esecuzioni autentiche di opere di epoca barocca e del bel canto (in particolare nelle
opere di Vincenzo Bellini), ed meglio esemplificato dall'aria con da capo, una forma adottata, in
genere, da cantanti famosi e che prevede l'esecuzione di variazioni della materia tematica l'aria nella
sezione di ricapitolazione (sezione 'B' / la parte da capo). Un esempio lacomplessa variazione, anche
se pre-scritta cantata dal soprano Beverly Sills, Da tempeste il legno infranto dall'opera Giulio Cesare di
Hndel.
La sua trasmissione scritta, insieme alla venerazione professata per certe opere classiche, ha portato
l'aspettativa degli ascoltatori a pensare che gli esecutori riusciranno a rendere un'opera musicale in un
modo tale da riprodurre in dettaglio le intenzioni originali del compositore. Nel corso del XIX secolo i
dettagli che i compositori inserivano nello loro partiture erano generalmente aumentati. Eppure la
tendenza odierna opposta - ammirazione di artisti che eseguono nuove "interpretazioni" del lavoro del
compositore - e non insolito per un compositore lodare un esecutore per aver ottenuto una migliore

realizzazione rispetto all'intento originale del compositore. Gli interpreti di musica classica spesso
raggiungono alta reputazione per la loro musicalit, anche se non hanno mai composto un pezzo in vita
loro. In generale tuttavia, sono i compositori che vengono ricordati pi degli esecutori.
Il primato della partitura scritta dal compositore ha portato anche oggi, a un ruolo relativamente minore
svolto dalla improvvisazione nella musica classica, in netto contrasto con la prassi dei musicisti che
hanno vissuto durante l'epoca barocca, classica e romantica. L'Improvvisazione nell'esecuzione di
musica classica, che era comune sia durante l'epoca barocca che nel XIX secolo, and fortemente
diminuendo nella seconda met del XIX secolo e nel XX. Durante il periodo classico, Mozart e
Beethoven, spesso improvvisavano cadenze ai loro concerti per pianoforte(incoraggiando in tal modo
anche altri a farlo), ma fornirono anche cadenze scritte per l'utilizzo da parte di altri solisti. Nell'opera
lirica, la pratica di cantare rigorosamente aderenti allo spartito, vale a dire come scritto, stata
notoriamente propagata dal soprano Maria Callas, che ha chiamato questa pratica inquadrare in modo
rigido ed era dettata dal voler comprendere meglio l'intenzione del compositore, soprattutto durante lo
studio della musica per la prima volta.

Relazioni con altre tradizioni musicali


Musica popolare
La musica classica ha spesso incorporato elementi o materiali tematici presi dalla musica popolare del
tempo del compositore. Gli esempi comprendono la musica utilizzata da Brahms nelle canzoni
delle bevute dello studente in Academic Festival Overture, le musiche di Kurt Weill inL'opera da tre
soldi, e l'influenza del jazz, agli inizi del XX secolo, su compositori come Maurice Ravel, esemplificata
dal movimento intitolato "Blues" nella sua sonata per violino e pianoforte. [54] Alcuni
compositori postmoderni, minimalisti e postminimalisti riconoscono di essere debitori alla musica
popolare.[55]
Numerosi esempi mostrano l'influenza nella direzione opposta, tra cui canzoni popolari tratte da musica
classica. Si ricordi l'uso del Canone di Pachelbel nel 1970, e il fenomeno di crossover con il quale i
musicisti classici hanno raggiunto il successo nel campo della musica popolare. [56]

Musica folk
Alcuni compositori di musica classica hanno spesso fatto uso di musica folk (musica creata da musicisti
che non hanno normalmente una preparazione musicale e spesso portatori di una tradizione puramente
orale). Alcuni compositori di musica classica, come Dvok e Smetana, hanno spesso utilizzato pezzi di
musica folk,[57] per conferire un'impronta nazionalistica alle loro opere, mentre altri come Bartk hanno
usato temi specifici tratti di peso da musiche popolari del loro paese d'origine. [58]

Commercializzazione
Alcuni pezzi di musica classica sono stati spesso usati per motivi commerciali (sia nella pubblicit che
nelle colonne sonore cinematografiche). In alcuni spot pubblicitari televisivi, diversi temi sono divenuti
degli stereotipi, in particolare l'ouverture da Also sprach Zarathustra di Richard Strauss (resa famosa
dalla colonna sonora del film 2001: Odissea nello spazio) e l'inizio di "O Fortuna" di Carl Orff pezzo

tratto dai Carmina Burana, spesso utilizzato in film di genere horror; altri esempi sono il Dies Irae dal
Requiem di Verdi, In the Hall of the Mountain King dal Peer Gynt di Edvard Grieg, le battute
iniziali Sinfonia n. 5 di Beethoven, la Cavalcata delle Valchirie da Die Walkre di Wagner e diversi altri.
La romanza "Nessun dorma" dall'operaTurandot di Giacomo Puccini, ad esempio, stata utilizzata per
la colonna sonora del Campionato mondiale di calcio 1990. Alcune battute del Gran
vals per chitarra di Francisco Tarrega sono state utilizzate dalla Nokia come suoneria predefinita per i
suoi dispositivi, nota come Nokia tune e divenuta estremamente celebre.
Diverse opere di animazione statunitensi hanno utilizzato pezzi di musica classica. Fra le pi note il film
di Walt Disney, Fantasia, quello di Tom and Jerry Johann Mouse, e quelli della Warner Bros.' The
Rabbit of Seville e What's Opera, Doc?.

Allo stesso modo, i film e la televisione spesso utilizzano frammenti di musica classica per trasmettere
raffinatezza e opulenza: alcuni dei pezzi pi spesso utilizzati in questa categoria comprendono Eine
kleine Nachtmusik di Mozart, Le quattro stagioni di Vivaldi, Una notte sul Monte
Calvo diMussorgsky (orchestrato da Rimskij-Korsakov), e l'ouverture dal Guglielmo Tell di Rossini.
Shawn Vancour sostiene che la commercializzazione di musica classica agli inizi del XX secolo serviva
a danneggiare l'industria musicale attraverso una rappresentazione inadeguata. [59]

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