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PEDAGOGIA DELLA CONVIVENZA CIVILE

Intervento del maestro elementare Cesare Moreno alla sezione didattica dell’Istituto Italiano per lo Studio della Resistenza
Napoli febbraio 1992

A rigore il problema di un insegnamento contro la camorra Per prima cosa vorrei sottolineare come nell’insegnamento,
non dovrebbe neppure esistere: per due buoni motivi: il primo in specie ai bambini e ai preadolescenti, abbia una enorme
di principio é che l’insegnamento é una attività costruttiva, importanza il problema della coerenza tra enunciazioni e
come tale non può essere contro qualcosa o qualcuno, se e comportamenti, e la cosa non riguarda solo il singolo
quando occorre porsi il problema di opporsi attraverso insegnante ma l’intera istituzione scuola. Fa parte della
l’insegnamento significa che l’insegnamento stesso é coerenza l’effettiva capacità di portare ad effetto le decisioni
sottoposto a catene di cui deve liberarsi. Il secondo motivo é prese, in altre parole la forza che deriva dalla sicurezza dei
che l’obiettivo dell’insegnamento, dichiarato ad esempio nei propri convincimenti, la disponibilità a battersi fino in fondo
programmi delle elementari coincide con l’esigenza di per ciò in cui si crede, rischiando anche di persona.
combattere la mentalità camorristica: educare alla convivenza Il primo problema che ho affrontato e continuo ad
civile coincide infatti con l’obiettivo di combattere i metodi di affrontare ogni giorno é fare in modo che i messaggi impliciti
sopraffazione e di violenza propri della violenza organizzata. provenienti dall’istituzione scuola siano coerenti con gli
Il problema quindi va posto in termini diversi: obiettivi che la scuola spessa dichiara. Ho ritenuto e ritengo
1°) L’insegnamento che si pratica oggi nella realtà delle ancora mio dovere battermi per una scuola pulita ordinata
scuole napoletane é tale da raggiungere effettivamente efficiente rispettosa del corpo e della mente del bambino come
l’obiettivo di educare alla convivenza civile? dei genitori. Una scuola degradata dice al bambino e ai
genitori che non crede in loro e peggio ancora che non crede
E se la risposta a questo interrogativo é negativa occorre in ciò che afferma attraverso l’insegnamento.
chiedersi
Ritengo anche che molto di più del degrado ambientale
2°) Quali sono le metodologie didattiche più adatte a abbia un rilievo eccezionale il degrado dei comportamenti. La
perseguire l’obiettivo generale di educazione alla convivenza scuola é fatta principalmente dalla risorsa umana: se gli
civile uomini che la compongono danno spettacolo negativo di sé,
3°) In quale modo l’insegnamento tiene conto della anche una scuola pulita é degradata, viceversa una scuola
particolare realtà in cui é inserito, - realtà caratterizzata dalla degradata può trasmettere messaggi positivi se gli uomini che
presenza pervasiva dei fenomeni camorristici- in essa operano, agiscono in modo coerente agli obiettivi
In realtà anche queste domande non avrebbero senso se didattici.
nelle scuole si applicasse il criterio di programmazione che Per questo ho ritenuto innanzi tutto adottare delle norme di
recita appunto di adattare il programma alle particolari comportamento che a me sembrano decisive: arrivare puntuale
condizioni degli allievi e del contesto sociale. a scuola, non scappare dall’aula prima del suono della
Si potrebbe fare un indagine leggendo le programmazioni campana, rifiutare i regalini (ma mi risulta anche che esiste
di circolo e di istituto per verificare quante scuole inserite in una prassi di regaloni), ho tentato anche di combattere la
realtà conclamate come camorristiche abbiano tenuto conto di prassi del ‘servizio bar’ svolto dai bidelli, non assentarmi per
questo fattore, e come ne hanno tenuto conto. motivi personali e comunque di avvisare sempre gli alunni e i
genitori quando ho dovuto assentarmi per impegni di
La degnità della scuola e dell’insegnante sono il aggiornamento o associativi; non invitare gli alunni a non
c a r d in e d i u n a p e d a g o g ia d e lla c o n v iv e n z a venire il sabato, non trascurare gli alunni quando le presenze
Per quanto mi riguarda, insegnando nella zona orientale di sono scarse, non compilare documenti durante le ore di
Napoli, e all’interno di questa in scuole situate nell’epicentro lezione, non dichiarare chiuso l’anno scolastico con quindici
dei fenomeni camorristici, posso dire che tutto il mio giorni di anticipo, non metter la stufa sotto la cattedra, non
insegnamento ha la lotta alla camorra come principale fare la maglia, non leggere il giornale etc.... Attraverso questi
obiettivo, e posso provare a spiegare quale metodologia ho comportamenti ho inteso trasmettere messaggi impliciti non
seguito. solo ai ragazzi ma anche ai miei colleghi, e la conferma del

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fatto che il messaggio é stato ricevuto e recepito mi é venuta consapevolezza di avere molti avversari e che persino quelli
innanzi tutto da manifestazioni ostili, ma col passare del che istituzionalmente difendono i lavoratori sono piuttosto
tempo anche da manifestazioni di favore da parte quanti erano indulgenti verso i comportamenti che cerco di combattere che
stati intimiditi dalle forme di cialtroneria imperanti. non verso i comportamenti rigorosi che cerco di adottare.
Determinazione nel pretendere il rispetto dei Quando mi é capitato e mi capita ancora di violare quello che
d ir i t t i d e l l ’ i n f a n z i a ritengo un personale codice deontologico, oggi non ho altro
mezzo che rivolgermi ai ragazzi stessi per confessare le mie
Il secondo aspetto é la determinazione nel perseguire colpe e cercare in questo modo di restaurare il rispetto di me
l’evasione scolastica e l’assenteismo in genere: poiché mi é stesso e il rispetto per loro.
ben nota la prassi di compilare carte solo per ‘mettersi a posto’
senza perseguire realmente l’obiettivo, ho sempre scritto In sintesi e a conclusione di questa parte, posso dire che
personalmente le denuncie per assenteismo e le ho portate a tutta l’organizzazione della scuola e i comportamenti devono
mano al servizio sociale e alla pretura che distano pochi metri essere ispirati minuto per minuto al rispetto della convivenza
dalla scuola (con la posta sarebbero passati mesi). In questo civile e quindi innanzi tutto al rispetto della persona del
modo il necessario intervento repressivo é stato tempestivo e bambino e del genitore. Rispettare significa anche farsi
col passare degli anni la frequenza scolastica é costantemente rispettare non mostrandosi deboli, arrendevoli o poco
migliorata. In questo modo ho stabilito anche un rapporto determinati. Per tutto questo i bambini e genitori percepiscono
diretto con i servizi cointeressati in modo che non potessero l’insegnante come una persona autorevole e dignitosa, una
sfuggire alle loro responsabilità e al dovere di intervenire persona per cui hanno rispetto anche quando militano nel
tempestivamente. campo opposto.
Anche per questo ho dovuto pagare di persona C’è infine un campo di cui mi sono interessato
scontrandomi con una esponente della delinquenza, che prima limitatamente perché non interferiva direttamente col mio
ha tentato di aggirare con un trucco la legge, e poi ha tentato lavoro e perché non intendevo andarmi a cercare altri nemici:
di controbattere con accuse infamanti. In questo caso mi sono le forme di favoritismo, nepotismo, raccomandazioni etc..
messo immediatamente a disposizione della autorità La prima, quella di cui mi sono interessato, é quella
giudiziaria ed ho informato il direttore didattico che la mia riguardante la formazione e l’assegnazione delle classi. Non
presenza nella scuola era incompatibile con l’ambiente dato il esiste oggi un criterio normativo per la formazione delle
conflitto creatosi. La determinazione e la tempestività mi classi, e vengono adottati di volta in volta criteri che lasciano
hanno ottenuto non solo l’obiettivo di riavere il bambino a sempre il varco a forme di discriminazione basate prima
scuola, ma anche una ammissione di sconfitta da parte del ancora che sul censo sul grado di cultura e di attenzione dei
genitore, e quindi ho anche ottenuto rispetto, non solo per la genitori. Capita così che dove esiste un insegnante stabile e
mia persona. riconosciuto come abbastanza ligio, si concentrano i ragazzi
Nello stesso modo ho cercato di difendere i bambini più seguiti, dove esiste un insegnante assenteista o poco
vittime di comportamenti a dir poco escludenti (per non dire volenteroso si concentrano gli alunni meno assistiti e seguiti.
razzisti) da parte di altri insegnanti, anche se mi sono L'unico rimedio a questo é una formazione rigorosa delle
scontrato e mi scontro tuttora con il fatto che le inadempienze classi seguendo il criterio della equietereogeneità, parola
istituzionali verso i bambini non sono perseguibili se non per difficile per dire che in ogni classe devono essere presenti tutti
iniziativa del genitore interessato. i tipi di alunni mediamente presenti nella platea. Ma a questo
criterio esiste una profonda avversione, in parte derivante dal
Ancora ho apertamente combattuto gli atteggiamenti poco piccolo privilegio che comporta avere una classe di alunni ben
rispettosi dei bambini sia da parte dei bidelli sia da parte dei seguiti, in parte derivante dalla totale assenza di una cultura
genitori. della valutazione e della programmazione.
I limiti di questa mia azione sono da sempre costituiti dal La seconda riguarda invece gli insegnanti, le supplenze
fatto che non solo l’istituzione non é solidale in questo etc.. non c’è scuola della mia zona dove tra i supplenti non
comportamento, ma che spesso mi é apertamente ostile, ciò siano presenti parenti immediati o lontani del direttore, degli
che mi ha posto un problema ulteriore: quello di conciliare la insegnanti, del personale di segreteria. In alcuni casi -
lealtà verso l’istituzione con la lealtà e il rispetto verso i verificabili - provvidenziali malattie al momento giusto hanno
bambini. Ho ritenuto ancora mio dovere non coinvolgere aperto ad alcuni la porta di sevizio per entrare in ruolo, ma
neppure indirettamente i bambini nelle mie contese con anche quando non ci siano forme di maneggio per favorire i
l’istituzione o di coinvolgerli in modo positivo quando si congiunti sembra quanto mai inopportuna la presenza di essi
trattava di rivendicare un proprio diritto. Così ad esempio di tra il personale che deve essere assunto. Allo stesso modo
fronte ad una assurda proibizione riguardante le uscite dalla abbiamo in periferia una straordinaria densità di direttori e
scuola, ho forzato la mano insieme ai bambini e ai genitori; di insegnanti ‘comandati’ sulla cui ”sede provvisoria” ruotano
fronte al degrado della scuola ho richiesto con circostanziate decine di insegnanti e direttori. Tutto questo comporta
denuncie l’intervento degli organi competenti; di fronte a continua rotazione di insegnanti e capi di istituto,
comportamenti scorretti dei direttori sono ricorso alle istanze accentuazione dell’assenteismo, forme perverse di solidarietà
superiori. ai limiti con l’omertà e il favoritismo; tutto questo é noto, e
In questo modo ho inteso trasmettere un messaggio anche qualsiasi nostra lezione sull’equità, sulla legge eguale per tutti
ai miei colleghi contro due atteggiamenti egualmente dannosi: é inficiata alla base dalla nostra scarsa credibilità.
l’omertà di casta, secondo cui i panni sporchi si lavano in Non immagino che per poter combattere una battaglia
famiglia, la cialtroneria consistente nell’utilizzare le contro la camorra bisogna prima mettere apposto tutte queste
inadempienze istituzionali per legittimare e rivendicare cose, ma voglio richiamare l’attenzione sul fatto che nessuna
comportamenti di lassismo e vero e proprio sabotaggio. battaglia personale e collettiva può essere combattuta senza
Vorrei chiudere questa parte dicendo che poiché i santi fare anche i conti con se stessi: possiamo combattere la
stanno solo in cielo, capita di non riuscire ad attenersi a questi camorra se siamo disponibili a combattere in noi stessi tutti
comportamenti, soprattutto quando si agisce con la quegli atteggiamenti fatti di favoritismo, di diritti di

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prelazione, di mancanza di passione e impegno che ci rendono importante sotto questo aspetto. C’è stata un’epoca storica in
talora simili ai camorristi, talora moralmente deboli e incerti cui distruggere e d infierire il nemico non solo era consentito,
nel contrastare la mentalità camorristica. ma motivo di vanto: ho distrutto la città e vi ho sparso sale, ho
R i s p o s t e d e v i a n t i a s i t u a z i o n i d if f i c i l i o e s t r e m e ucciso donne e bambini, e mai più risuonerà il canto degli
operai, così più o meno recita un sovrano sumero nella sua
Passando alla gestione della classe individuiamo alcuni preghiera. Nei nostri testi non si manca di stigmatizzare come
problemi. In una popolazione ‘normale’ ossia in cui sia feroce e primitivo questo atteggiamento. Questo non é
presente equamente tutta la varietà di individui, esiste una certamente un atteggiamento storico corretto, ma non é
percentuale intorno al dieci per cento di individui che neppure psicologicamente giusto. Proponendo questo brano ai
presentano una qualche difficoltà rispetto allo studio, o nelle ragazzi invece si deve tendere a dimostrare innanzi tutto che
relazioni sociali, o nello sviluppo psicofisico. Questo tipo di vendetta e ferocia sono connaturati a strutture sociali la cui
difficoltà é in genere accentuato nei bambini che provengono sopravvivenza é legata a questi comportamenti, ed essi
da ambienti deprivati e si potrebbe dimostrare che incidono possono cambiare in rapporto ai cambiamenti sociali. In
più profondamente dove la popolazione é omogeneamente questo modo il ragazzo si rende conto per prima cosa che il
attribuibile a un numero ristretto di categorie sociali e ancor di pensiero della vendetta e della sopraffazione non é di per sé un
più ove esistono fenomeni pervasivi di violenza. pensiero mostruoso, che qualcuno ne ha persino scritto, che
In altre parole l’omogeneità di classe e la violenza non solo l’insegnante non se ne scandalizza, che é qualcosa di cui
provocano un maggiore addensamento di casi difficili, ma possiamo assumere il controllo.
anche una loro moltiplicazione. Si potrebbe anche dimostrare Viceversa l’insegnante che si preoccupa innanzi tutto di
che la devianza, sia sul piano psichico, sia sul piano sociale prendere le distanze da simili pensieri, sta prendendo anche le
costituisca in realtà una risposta a situazioni difficili, in altre distanze dal bambino e non potrà mai pensare di discutere con
parole essa non si autogenera, ma viene generata in certo lui di questi argomenti.
senso dalle condizioni in cui il soggetto vive. Bisogna quindi
ritenere che in certi ambienti, anche in assenza di una Un lavoro analogo ho condotto sul medioevo, quando,
sollecitazione familiare in tal senso, la tendenza alle risposte secondo l’espressione di Bloch, ogni uomo era di un altro
devianti sia più forte che in altri. uomo. Dove possiamo vedere il valore positivo di certe forme
di affiliazione, e di omaggio ed in seguito la loro
Tutto questo crea complessi problemi di gestione della trasformazione in rapporti oppressivi che hanno dovuto a loro
classe: la cultura che trasmette la scuola infatti non é volta essere trasformati. Insomma nella storia ritroviamo una
omogenea col tipo di cultura materiale in cui vivono i ragazzi, serie di problemi, che se sono storicamente superati, non sono
ed il rischio più grosso é che questi ragazzi a scuola si sentano psicologicamente superati dai bambini, tanto più quando
ancora più emarginati. Accettare la scuola per questi ragazzi é vivono in un ambiente, che in forme nuove fa vivere forme di
come accettare di emigrare, di entrare in un mondo ove vigono omaggio e vassallaggio, la legge della vendetta, il valore della
regole e comportamenti e linguaggi estranei. Fin dai primi ferocia.
giorni di scuola, anche alla scuola materna, questi bambini
cercano di restare fuori del gioco, di non entrare nelle regole Il secondo problema da affrontare é il fatto che tutte le
scolastiche perché rischiano di entrare in un territorio in cui manifestazioni di violenza e aggressività, tutte le
sono destinati ad essere sconfitti. Essi quindi non hanno manifestazioni di potenza, sono fondamentalmente
difficoltà di apprendimento o di socializzazione ma rifiutano ambivalenti: dietro la potenza c’è anche debolezza dietro
attivamente e per motivi vitali ciò che la scuola propone loro. l’aggressione c’è anche la paura.
Il rifiuto può avvenire in modo passivo, estraniandosi, o in Bambini aggressivi hanno in realtà paura di essere
modo attivo opponendosi o tentando di instaurare a scuola le sopraffatti, bambini guappetti hanno in realtà molta paura. Se
regole di prevaricazione che vigono nell’ambiente di non si sa leggere i segni che denotano l’uno e l’altro
provenienza. atteggiamento noi rischiamo di sopravvalutare sia la forza
Il problema é quindi quello di entrare in contatto con della violenza, sia il grado di compromissione del bambino in
questi ragazzi, ed il passo non può essere fatto altro che questa.
dall’insegnante che deve essere capace di entrare nel loro Uno degli esercizi che affronto quotidianamente é appunto
territorio mentale e mostrarsi capace di rielaborarne i quello di decifrare l’ambivalenza dei messaggi che
contenuti dall’interno. provengono dall’ambiente e dai bambini stessi. Anche di
Uno dei modi di entrare nei territori di un ragazzo che vive questi ci sono esempi nell’allegato.
situazioni dure ed estreme é quello di proporre del materiale E f f e t t i p e r v a s i v i d e l l a v i o le n z a
letterario e storico in cui egli possa proiettare le sue esperienze Passando ora ai bambini che non presentano
ed esaminare in un contesto diverso da quello preoccupante immediatamente comportamenti problematici, occorre tenere
dell’ambiente di vita, soluzioni alternative, fondate presente l’effetto pervasivo della violenza. Quando il livello di
sull’intelligenza piuttosto che sulla prevaricazione e la forza. violenza raggiunge i livelli che ha raggiunto a Napoli, i suoi
Quando noi compiamo questa operazione il ragazzo sente, effetti pervadono ogni sfera del comportamento ed ogni tipo
prima ancora di inquadrarlo razionalmente, che noi della famiglia e tendenzialmente tutte le zone della città. Gli
conosciamo il suo problema, che condividiamo le sue paure, effetti sono analoghi a quelli di una situazione di guerra,
che siamo disponibili non a bollare i suoi sentimenti ma a quando tutta la vita si svolge sotto l’ipoteca della catastrofe.
prenderli in seria considerazione. Ci sono studi famosi su questo effetto e sarebbe ora di
Per fare questo lavoro spesso ho fatto ricorso a materiale applicare questa metodologia anche alle zone a prevalenza
tratto dai grandi libri, dalla Bibbia, dal mito, dai poemi camorristica.
omerici, dalle favole. Nei testi acclusi si troveranno questi Quello che ho potuto osservare é che anche i bambini e le
esempi. famiglie che non fanno parte di questi ambienti, si sentono
Ma anche lo studio della storia si presenta molto scarsamente protetti, temono di essere testimoni pericolosi e
quindi in pericolo e sviluppano quindi atteggiamenti di

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chiusura e negazione non solo nei confronti delle realtà più ambivalenze, l’utilizzo di adeguato materiale letterario e
spiacevoli, ma infine per ogni realtà che non sia già loro storico, serve a mostrare che anche dalle realtà più difficili é
familiare e resa affidabile. Le famiglie stesse limitano il loro possibile uscire utilizzando i mezzi giusti, e la scuola serve
dialogo ed evitano di toccare argomenti ritenuti pericolosi al proprio per procurarsi i mezzi intellettuali, e la padronanza di
solo nominarli. é necessari a farlo.
Tutto questo mina anche il senso di fiducia del bambino Occorre aggiungere infine che una grande capacità di
nella propria famiglia, e nelle sue capacità di proteggerlo, accettazione deve coniugarsi con una fermezza estrema nei
spingendolo o a chiudersi del tutto o a sviluppare rapporti, coi genitori e coi bambini, in modo tale che il
autonomamente atteggiamenti di imitazione e affiliazione a bambino sperimenti realmente che il possesso della cultura e
ragazzi che invece fanno mostra di sentirsi più protetti e sicuri l’uso dell’intelligenza conferisce forza, determinazione e
proprio perché sono in qualche modo nelle fila della coraggio. Senza di questo nessuna attività scalfisce
criminalità. minimamente le convinzioni profonde dei ragazzi.
Anche per questi bambini la decifrazione delle

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APPRENDERE LA CITTADINANZA NELL’AMBIENTE DI VITA
Allegato alla comunicazione “Pedagogia della convivenza”

L’insegnamento non può mai “essere contro”, perché basta questo a chiuderlo alla realtà che il
bambino vive. L’insegnamento consiste invece nel mettere in forma ed elaborare anche le realtà più
difficili, per riuscire a trovare coi mezzi della ragione un modo di resistere e sopravvivere, un modo per
produrre una migliore integrazione della persona. Ad una bambina che ha seguito i percorsi didattici
qui sotto indicati é stato chiesto se avrebbe preferito esser nata in un ambiente più sereno. La sua
risposta é stata di questo tenore: «Preferisco essere nata qui, ho un po’ di paura, ma un po’ di paura é
necessaria, perché così impariamo, e quando ci troviamo in situazioni difficili sappiamo come
affrontarle; invece chi é nato in ambienti più tranquilli quando si trova in una difficoltà forse non sa
come affrontarla».
Gli esempi riferiti di seguito propongono un modo di accogliere le esperienze di vita dei ragazzi,
anche le più crude, per utilizzarle in modo formativo, per rafforzare l’integrazione personale di
ciascuno, le capacità di scegliere tra il bene ed il male in circostanze difficili e drammatiche. Diventa
soggetto di diritti, cittadino sovrano, chi é capace di affermare la propria identità anche di fronte alla
violenza e alla prevaricazione; chi riesce ad usare la ragione e la cultura per andare oltre le condizioni
di vita esistenti.

Il visir Abdul
Abdul é un uomo giusto, che sa distinguere il bene dal male oltre le apparenze, oltre i ruoli
precostituiti. Come i bambini, come i buoni maestri.

Il re di Persia aveva come ministro un uomo protegga».(da “I quattro libri di lettura” di L. Tolstoi)
giusto: il visir Abdul. Questo brano é stato proposto sia a bambini che ad
Abdul un giorno attraversava a cavallo la città per insegnanti per aprire una discussione sul problema della
recarsi dal re. testimonianza o della delazione. Un problema che hanno tutti i
Il popolo era in subbuglio. Quando la folla lo ebbe bambini nei rapporti tra compagni, ma che diventa tragico
riconosciuto, lo fermò e lo minacciò di morte. Un quando i bambini sono testimoni di eventi terribili. In realtà il
uomo giunse al punto di mettergli le mani addosso e bambino, ma anche l'adulto, temono di testimoniare, perché
di tirargli la barba. non riescono a distaccarsi dai loro sentimenti aggressivi.
Finalmente la folla si ritrasse e lo lasciò passare. Sospettano di sé stessi, di testimoniare per astio piuttosto che
Il visir andò dal re e lo supplicò di perdonare i ribelli per motivi di giustizia.
e di non punire il colpevole dell’offesa che gli era La discussione che si apre sul brano evidenzia proprio la
stata fatta. situazione di un mercante che si assume il ruolo di delatore
Il giorno dopo un bottegaio si presentò in casa del non per motivi di giustizia, ma probabilmente per vendetta o
ministro. Abdul gli chiese che volesse. Il bottegaio solo per concorrenza. Il bottegaio prende l’iniziativa senza
disse: esserne richiesto, per un ‘crimine’ già perdonato, in certo
«Sono venuto a denunziare l’uomo che ieri ti senso giustificato dallo stato di necessità ed agitazione, forse
offese,. lo conosco: é il mio vicino. Il suo nome é solo per acquistare meriti presso i potenti a danno del suo
Nahim: fallo venire e puniscilo». vicino. Ma anche il ministro, in certo senso, “fa la spia”,
Il ministro congedò il bottegaio e mandò a perché mette in guardia Nahim dal suo vicino. Nella
chiamare Nahim. Questi, avendo compreso di essere discussione con i bambini nessuno ha ritenuto di dover
stato tradito, giunse dal visir più morto che vivo e si mettere la ‘spiata’ del bottegaio sullo stesso piano di quella del
gettò ai suoi piedi. Abdul lo rialzò e gli disse: visir: era evidente che in questo caso il ministro ha inteso
«Ti ho fatto venire da me non per punirti, ma solo proteggere un debole dalla cattiveria del vicino, ha impedito il
per avvisarti che hai un cattivo vicino. E’ stato lui a consumarsi di nuovi azioni malvagie, mentre il bottegaio né
denunziarti: diffida dunque di lui. E che Dio ti aveva questa intenzione né voleva ottenere un risultato

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positivo per Nahim, ma un risultato positivo per sé. Le cose
non sono andate nello stesso modo nella discussione con gli Viceversa c’è chi chiede al bambino di “fare la spia”, di
insegnanti: intanto hanno stentato a riconoscere l’intento svolgere il ruolo di ‘basista’, e il bambino spontaneamente si
malvagio del bottegaio, ma sopratutto non hanno compreso il ribella, perché sa che si tratta di una azione finalizzata al
significato del tutto opposto del gesto del visir. Sotto questo crimine:
aspetto si é verificato che i bambini sapevano intuire molto “Vicino casa mia ho visto due piccole, una di tre anni
meglio il significato profondo dei due gesti, viceversa gli faceva la guardia vicino alla ferrovia. Un'altra bambina
insegnanti si muovevano già all’interno di una atmosfera teneva quattro anni e vide la squadra della polizia
omertosa, di solidarietà di casta: é infatti una prassi abbastanza femminile. Dopo che é entrata la squadra femminile, mise la
diffusa quella di non mettere ““’inferiore” a parte dei segreti pistola addosso alla signora e si prendono pure il marito.
del gruppo: se nella scuola un insegnante fa torto ad un Le bambine andarono a chiamare la nonna, gli zii e le zie.
bambino, l’insegnante che ne riferisse al genitore o al direttore La mamma disse: «Guarda le mie figlie fino a quando esco
sarebbe considerato una spia. dal carcere»
E’ questo del resto il messaggio che viene anche dai
Poi presero anche il fratello che spacciava la droga (Carlo)
genitori e dall’ambiente di vita:
“Fuori alla strada c’è un signore che comanda i bambini a
Un giorno nel pomeriggio in mezzo alla strada un signore
portare spia vicino alle case dei signori e poi gli da i soldi.
pazzo con un ragazzo lo picchia e io voglio aiutarlo ma mio
Gli da 20.000 lire.
padre dice che mi devo fare i fatti miei.(Lucia)
Anche a me dice:« Vai pure tu, ti do 50.000 lire» E io dico
Un cacciatore un giorno andava nel bosco perché voleva
a Vicienzo o' Schizzo:
uccidere un uccello e io dissi:«Non lo uccidete perché é
piccolo» Ma lui disse:«Fatti i fattacci tuoi» (Lucia) «Se lo faccio mia mamma mi picchia»
Io non voglio essere spione come gli altri bambini.
Il fuoco e i vigili Poi la polizia lo prese dietro al Circolo, ma ora sta fuori.”
(Carlo)
Queste sono una serie di frasi riferite dai bambini a
proposito di un episodio accaduto nel loro quartiere. Si Essere “testimoni” del crimine, prima ancora che provocare
trattava di scegliere tra queste frasi quella che meglio paura, provoca disgusto, senso di impotenza:
descriveva la situazione. Il pretesto era quello di svolgere una Quasi ogni sera vedo quelli che si bucano e ogni sera viene
riflessione sulla lingua ed in particolare sulla relazione di un ”pulmanino” che porta questa fetenzia. Io corro subito a
causa e sul complemento di causa. In realtà si é discusso casa e ogni sera dopo che hanno fatto i loro fatti vengono i
ancora una volta del modo in cui i bambini percepiscono la carabinieri a controllare se tutto va bene. Io penso che se i
realtà ed in particolare se ‘la signora del terzo piano’ potesse carabinieri facevano sempre così questi non potrebbero farlo
veramente essere considerata una spia e una ’nfame o se essa più.
avesse adempiuto ad un dovere civico.
Nel mio quartiere ci sono delle persone sopra a dei
I vigili del Fuoco hanno spento il falò di S. Antonio perché motocross che vanno in giro con la pistola e un altro con la
era pericoloso mitraglietta e spacciano le bustine di droga. Io non li vorrei
I vigili del fuoco hanno spento il falò di S. Antonio perché li mai vedere, ma li tengo sempre davanti agli occhi perché
ha chiamati una signora fanno le stesse cose nello stesso posto.
I vigili del fuoco hanno spento il falò perché la signora del Noi bambini non vediamo mai cose belle, ma vediamo cose
terzo piano é 'infame'. brutte e io mi stufo di vedere queste cose.
I vigili del fuoco hanno spento un falò per merito di una Io vorrei che la gente cambiasse e vivessimo in grazia di
signora che li ha chiamati Dio così San Giovanni sarebbe di nuovo più bella come tanti
I vigili del fuoco hanno spento il falò per colpa di una anni fa quando tanta gente veniva qui perché il mare era
signora che li ha chiamati. pulito e anche la spiaggia e il posto era tranquillo. (Andrea
Lucia é la bambina che meglio ha saputo raccogliere i anni 9)
frutti della discussione: e poi provoca paura, una paura che alla fine produrrà un
I vigili del fuoco hanno spento il falò perché una signora li “guardare senza vedere”, che rende psicologicamente vera la
ha chiamati. frase “non c’ero e se c’ero dormivo”:
Io penso che i vigili del fuoco non hanno spento il fuoco solo “I drogati a San Giovanni si drogano la sera perché non
perché la signora li ha chiamati ma forse perché i vigili del vogliono essere disturbati. Se qualcuno li vede e lo dice alla
fuoco hanno visto che il fuoco era troppo alto e poteva polizia e la polizia li arresta, quando sono passati tre mesi
essere pericoloso e allora sono intervenuti. Ma anche la escono e se scoprono chi é stato, quel bambino lo uccidono.
signora ha fatto bene perché poteva essere pericoloso per i Perciò io non li vedo, perché mi fa paura. Io penso che non
ragazzi. Questa signora li ha chiamati perché gli avevano li vedo mai, perché se mi scoprono mi uccidono ed é meglio
detto una cosa addosso ai figli e la signora che la chiamano la vita che la morte.
Mozzarella si é arrabbiata e ha fatto venire i vigili del fuoco. Molti drogati quando vogliono la droga vanno anche a
Io penso che il fatto di ieri della signora ha chiamato i rubare.
vigili non l'ha fatto per dispetto ma per il nostro bene se no Perché si drogano?
la signora non se ne importava niente e lasciava perdere.
Il motivo é che non gli piace la natura.
Invece la signora ha fatto il contrario di quello che le
interessava. Questo significa che le persone non le dobbiamo Poi ci stanno i poliziotti che li arrestano o li uccidono.
giudicare dall'aspetto fuori, ma da dentro perché anche se Forse per questo si uccidono, per non essere uccisi dai
aveva un carattere cattivo da dentro era buona. Molti di loro poliziotti.” (Enrico anni 9)
hanno detto che si chiama Mozzarella e ha fatto i dispetti a una paura così forte, che anche Marco, il quale ha trovato
loro, invece non é vero perché l'ho già scritto prima. la capacità di parlare delle realtà innominabili, alla fine si

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spaventa del suo stesso ardire e decide di mettere termine al Io penso che gli stranieri non sentiranno mai “Miracoli a
suo compito: San Giovanni” perché non ci sono mai.
Ieri ho scritto il compito “Dall'alba al tramonto” e anche li Ora non vorrei più parlare di questo pericolo se no può
si parlava abbastanza di droga. portare peste, cioè i ladri vengono nella casa mia.
Il pericolo che mi fa paura é che nella strada ci sono molte Scusate se non vi dico dove abito e che numero ha la mia
persone che scappano dalla prigione e fuggono sempre casa se no sono inguaiato = perché vengono i ladri.
quando c'è la polizia perché fanno il contrabbando e non si Io penso che non ci sta niente da dire ma faccio uno sforzo
vogliono fare arrestare. per riuscire a dire “ Io Penso”
Voi stranieri quando sentite un miracolo a San Giovanni Io Penso che questi guai e pericoli non si toglieranno mai
può essere solo questo: “Dall'alba al tramonto senza ladri, perché da uno ne nasce un altro. (Marco anni 9)
drogati etc...”

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Simboli di potenza e dominio

Un genere che per motivi misteriosi é molto apprezzato dalla antologie é quello della descrizione,
come si trattasse del gradino più basso della elaborazione letteraria. In realtà si tratta forse della forma
letteraria più complessa: attraverso una descrizione apparentemente oggettiva o letterariamente
brillante noi oggettiviamo i nostri modi di sentire la realtà. Anche la descrizione non é mai puramente
denotativa ma porta sempre con sé i connotati del soggetto che osserva.
Quelle che seguono sono ‘descrizioni’ o rielaborazioni di descrizioni altrui. Negli scritti dei bambini
troviamo come ‘ciò che si vede e ciò che non si vede” dipende strettamente dai significati che la realtà
assume nella esperienza personale e dalle preoccupazioni interiori che suscita.

Don Ciro, impiegato del comune, quando vide spuntare bravi


mezzogiorno uscì dal suo ufficio per andare a casa perché La passeggiata di Don Abbondio é ricca di segnali di beata
voleva assaggiare il suo piatto preferito. tranquillità quando viene interrotta da segnali di prepotenza
Aveva preso la strada del laghetto: c'era un'aria profumata, altrettanto chiari ed inequivocabili. La traduzione in un
i gabbiani si posavano sull'acqua e la fontana zampillava. contesto diverso verifica in modo profondo la comprensione
Stava sfogliando il Mattino quando vide come un'ombra. che il bambino ha del testo. Si può notare che alcuni bambini
Pensava che era un albero, si fermò, ma invece vide due hanno realizzato un vero e proprio calco, e ciononostante sono
uomini molto eleganti. proprio questi i casi in cui l'operazione é più creativa e più
Don Ciro capì a prima vista di cosa si trattava e pensò tra difficile presupponendo una comprensione puntuale
sé: dell'originale. Paradossalmente la più creativa delle
«Strano, vestiti da cerimonia a quest'ora! E poi che strano elaborazioni potrebbe considerarsi - rispetto a testi altamente
gonfiore sotto la giacca!(Elvira) elaborati come quello di Manzoni - la riproduzione parola per
parola dell'originale.
Parliamo dei tempi di oggi :
un signore perbene (ironico ndr) accompagna la figlia a ...lui era veramente un signore
scuola e entra nel cortile con una macchina grande che Don Ciro mentre stava aggiustando un carburatore si
costa 50 milioni e si ferma a parlare con il radiotelefono. accorse che era arrivato mezzogiorno.
Passa il mio maestro e lo guarda fisso e dice il signore: Chiuse il negozio e se ne andò per la strada del laghetto.
«Ma che guardate a fare» Mentre leggeva il suo giornale vide una grande ombra e si
Risponde il mio maestro: accorse che erano due uomini vestiti con una giacca bianca,
«Voi avete il coraggio di venire in questa scuola con questa un cravattino e uno strano gonfiore sotto il braccio sinistro.
macchina così grande che i bambini si possono terrorizzare» Don Ciro si rese conto che non poteva cambiare strada.
Parlo io: poi con il telefono se telefona a qualcuno per fare Dissero:
il guappo lui forse non sa che le guardie fanno delle ricerche «Abbiamo saputo che dovete andare in pensione e che
e poi sempre lo arrestano. (Sonia classe V) volete dare un distributore a vostro figlio»
U n a to r ta tr o p p o e s a g e r a ta « E che c’è di male?»
Gli invitati erano ottocento, hanno comprato una torta «Se si apre il distributore di benzina voi siete morto. Tanti
esagerata perché era grande sei metri in larghezza e sei saluti da Don Gennaro »
metri in altezza: comunque era troppo esagerata. Stava piegando il giornale quando i due guappi andarono
Quando era finita la festa agli invitati regalavano le vicino a Don Ciro e gli dissero:
collane d'oro che costano più di un milione. Anche questa -Ma voi non sapete che il signor Gennaro De Vito vale più
era una cosa molto esagerata, erano ricchi perché erano di voi?
camorristi. E il signor Don Ciro gli disse:
…… Però lo sposo non doveva fare un'automobile lussuosa -Ma quello non tiene nemmeno la forza di muoversi e voi lo
e nemmeno le collane d'oro. chiamate anche signore. AH! AH!AH!
Il maestro ha fatto bene che ci ha letto questo: non é un - Come vi permettete di insultare il signor Gennaro De
fatto inventato ma é successo veramente l'altro giorno. Vito?- dissero Strillando(sic) i guappi.
(Rosaria) - Quel signore, come lo chiamate voi, non é altro che un
Io penso che della gente senza un simbolo non é nessuno buono a nulla.
perché tutti non hanno paura di lui, invece una persona con i Se fosse capace di fare qualcosa doveva venire con voi.
simboli come Sansone, non é che si sente sicuro, ma può Però vedo che quel buono a niente ha mandato voi. Se lui
stare tranquillo senza essere minacciato. non teneva paura non vi mandava due che non sanno
Esempi: una guardia o un rapinatore, anche se la pistola é neppure rispondere. Voi siete solamente due guappi di
scarica, si sente sicuro e gli altri hanno paura. Anche Bingo cartone.
Bongo (Film di con Celentano nelle parti di uomo scimmia Un guappo fugge perché ebbe paura di quel signore che si
N.d.R.) che aveva una pistola ad acqua faceva paura agli chiama Don Ciro, perché lui era veramente un signore.
altri. (Enza) (Rosaria)
R i s c r i t t u r a d i u n a d e s c r iz i o n e : D o n A b b o n d i o e i

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... e'o giurnale so' legge mugliereta I l c a p o zo n a d e i q u a r tie r i s p a g n o li s i s p o s a .
Gennaro voleva aprire un distributore di benzina e I guapi erano ricchi sfondati e due pubuniere cerano delle
l'impiegato Don Ciro stava aiutando Gennaro ad aprire il macchine piene di coveti. I guapi stevano nel vistorante a
distributore di benzina dandogli la licenza. Pusilico. A tutte le signore gli regalarono le colane doro.
Don Ciro dopo aver finito il suo lavoro tornava a casa E poi i Guapo si meteva paura che metevano i veleno
leggendo il giornale e dando uno sguardo agli alberi che dredro a il manciare e poi anche che lo ucidevano i nemici.
stavano vicino al laghetto; all'improvviso vide un'ombra, (Luca IV elementare)
credeva che stava per andare a sbattere contro un albero. (I guappi erano ricchi sfondati e come bomboniere c'erano
Si levò il giornale davanti agli occhi e vide due uomini due macchine piene di confetti. I guappi stavano al ristorante
molto eleganti. di Posillipo. A tutte le signore regalarono collane d'oro. Poi il
Avevano tutti e due un gonfiore al lato sinistro della giacca guappo si metteva paura del veleno dentro il mangiare e anche
e Don Ciro pensò: che lo uccidevano i nemici)
«Questa non é una coincidenza» C'era una volta una famiglia ricca che quando hanno fatto
Don Ciro avrebbe voluto cambiare strada ma ormai era il matrimonio per regalo ci hanno fatto ai parenti una
troppo tardi. Uno dei due disse: collana d'oro.
« Caro don Ciro, lei per caso sta cercando di far aprire il Abbiamo letto di una famiglia di "camorristi". Quando si
negozio a Gennaro de Vito?» sono sposati hanno scelto un ristorante bello a Posillipo.
« Se dipendesse da me...ma io sono aiutante del comune e Quando hanno scelti i regali erano regali preziosi e roba da
faccio quello che devo fare» vestito elegante che costavano tanto denaro.
Uno dei due camorristi si arrabbiò e disse: Le bomboniere per i compari erano due Ipsilon 10 e la
macchina che teneva lo sposo erano due Rolls Royce da
«Tu nun e' aiutà a nisciuno; a pompa l'adda arapì Don
quattrocento milioni.
Michele, o si no dimane 'ncoppa' o' giurnale ce truove c'a
Gennaro De Vito é muorto e aroppa a isso muore pure tu e Ma no basta questo, c'era anche una torta di sei metri di
o' giurnale so legge muglierata» (Non devi aiutare nessuno, altezza e sei metri di larghez(sic).
il distributore lo deve aprire Don Michele, se no domani sul Ogni invitato ha regalato 5.000.000 in busta e al punto di
giornale leggi che Gennaro De Vito é morto e dopo muori finire la festa i due sposi partirono con l'elicottero in viaggio
anche tu e il giornale con la notizia lo legge tua moglie) di nozze.
«Comunque tanti saluti da don Michele» Io penso che questa festa non mi é piaciuta perché volevano
«E cosa dobbiamo dire a don Michele ?» fare i camorristi e buffoni che erano ricchi E i giornalisti ci
hanno creduto.
«Sempre a disposizione»
Il disoccupato vede questa cosa e pensa che é meglio
«Che significa sempre a disposizione?»
lavorare con le sue mani ma non con i camorristi. (Nino)
«Voglio dire sempre ai suoi ordini, come vuole lui»
Oggi abbiamo letto un giornale che parlava di certi sposi
Don Michele o' fetente (Don Michele il fetente che ieri a Napoli si sono sposati.
ancora na vota ancora una volta Il sposalizio era “abasc' Pusillipo“ e poi per andare nella
chiesa aveva fatto bloccare tutte le macchine. Lui stava in
ha avuto ragione ha avuto ragione
una macchina che si chiama Rolls Royce e costava centinaia
ch'e pistole con le pistole. di milioni, poi c'era una torta di 6 metri per sei e ai compari
O'povero don Ciro Il povero Don Ciro ci ha regalato per bomboniera due macchine che si
chiamava la Y 10 e ha chiamato quattro chef.
se ne ghiuto se ne é andato
I vitati dentro la bussa ci hanno messo cinque milioni e ai
triste e scunsulato. triste e sconsolato. vitati ci regalavano una collana oro di perle.
Perché tutte cheste? Perché tutto questo? Io penso che questo matrimonio é meglio lavorare per
pecché chille so' uommene Perché quelli sono cuaranta mila lire al giorno invece di lavorare dentro questa
cronca (droga).
ca sa fanno ch'e pistole. uomini Io penso che lavorare dentro questa droga non é buono
che praticano le armi.) perché questo si mette a paura di comprare il mangiare
Personaggi: Don Michele, Gennaro De Vito e Don Ciro . perché si mette paura di morire. Tene quanti soldi e si
(Nadia) metteva paura di comprare il mangiare perché pensava che
Io penso di Don Ciro ci stava la troga dentro. (Maria)
Don Ciro era un uomo intelligente perché subito ha capito Vo le v a s o lo g io c a r e
che quei due erano guappi attraverso da un lato gonfio che Allo stesso modo in cui il bambino percepisce pericoli e
era la pistola; però Don Ciro era anche molto pauroso significati minacciosi in realtà apparentemente innocue,
perché quando sentì di Don Michele si impappinò. altrettanto forte é la tendenza a non riconoscere la minaccia,
Però anche se era pauroso era un uomo onesto che per quando questa mette in pericolo il principio di piacere. Nessun
guadagnare i soldi lavorava e si può dire che era molto bambino ha riconosciuto in questo racconto dei chiari segnali
onesto e un uomo bravo. di ambiguità, le conclusioni scritte sono venute solo dopo una
lunga e difficile discussione.
Io penso dei due guappi
Un bambino di nome Franco aveva nove anni e frequentava
Io penso che i guappi sono dei vigliacchi perché si pensano
la scuola elementare. Franco quando la mattina va a scuola
che con il vestirsi bene e avere macchine di lusso e poi avere
vedeva degli amici che avevano delle biciclette ed era geloso
un cervello da gallina si crede di diventare uomini. (Elvira)
perché non l'aveva.
Quando va a casa chiede alla madre se la può avere; la

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madre gli rispose: «Guarda che non mi interessava se ti facevi male, ma se mi
«Se sarai promosso quest'anno te la compro» rompevi la moto mi interessava..»
Franco nell'ultimo mese di scuola si comporta bene, ha Il giorno dopo Franco si fa prestare la moto per giocare e
degli ottimi voti e quando finisce la scuola viene ammesso e Gigi gli chiede di portare un pacchetto a una sua zia.
promosso. La madre mantiene la promessa e Franco ha la CONCLUSIONI
bicicletta. Questa bicicletta é nera e quando cammina 1. Dopo la consegna Franco ha le mille lire, così pensò che
sembra una moto. poteva fare il lavoro del fattorino a domicilio per
Tutti i giorni Franco gioca nel parco con i suoi amici e guadagnare dei soldi e così fece. Attaccò un cartello alla
quando gioca vede dei ragazzi con delle moto divertirsi e gli bici e tutti i cittadini conoscevano Franco e sapevano che
viene la voglia che la vuole anche lui. Quando torna a casa era un ragazzo puntale allora tutti gli davano dei pacchi
glielo dice alla madre: da consegnare e dopo dei mesi quando avrebbe
«Mamma voglio la moto» guadagnato un bel po' di soldi. Con questo lavoro
«La moto non la hai: primo perché sei piccolo, secondo migliora il suo stato economico, e si potrà comprare dopo
perché ci vuole un mese di stipendio per pagare la moto.» tanta fatica un motorino.(Angela)
Il ragazzo rinunciò perché già era stato difficile comprare 2. La zia quando Franco porta il pacco gli da £10.000 e
la bici e ancora più difficile comprare la moto. Franco ha una idea strana e dice:
Quando andò a scuola vide Marco che aveva il motorino «Questa signora é ricca e nel pacco che le ho portato ci
del fratello e faceva il buffone girando in tutto il cortile. deve stare qualcosa di prezioso»
Franco glielo disse alla madre perché voleva convincerla a Così Franco, se lo sa o non lo sa, diventa corriere della
comprare il motorino. droga per comprarsi un motorino e fare dispetto ai
compagni.(Enza)
Il giorno dopo, quando Gigi, il fratello di Marco, gli
propose di fare un giro sul suo motorino lui risponde: 3. Quando Franco arrivò dalla zia di Gigi e consegnò il
pacco la zia gli diede £10.000. Franco quando ebbe
«Con la bicicletta si vede se uno é veloce, invece il
£10.000 pensava che Gigi fosse uno spacciatore di droga.
motorino sono capaci di guidarlo tutti»
Perciò portò di nuovo il motorino a Gigi e se ne tornò a
Dopo tanto tempo Franco accetta di fare una scommessa su casa sua senza più voler parlare del motorino.
come guidare la moto. Quando sale in moto andava a
4. Franco non gli importava che c'era la droga ma voleva
velocità molto pericolosa.
guadagnare per comprare il motorino come i suoi amici,
Quando camminò si rese conto di essersi allontanato e così portò i pacchi senza sapere che stava diventando uno
pensò anche che se ne intendesse di motori. spacciatore di droga e che invece di portare i pacchi a
Quando tornò quasi tutti applaudirono tranne Marco che domicilio portava la morte a domicilio. (Mario)
non lo guardò neppure.
Gigi disse:

Diario di guerre

Costruire col gruppo classe ‘un patrimonio comune di immagini e un’interpretazione condivisa del
passato’ é il modo principale di costruire una coesione di gruppo attraverso cui esercitare una
positiva pressione morale sull’allievo e spingerlo all’impegno e allo studio. Comune e condivisa
significa che l’insegnante in prima persona é coinvolto, che la motivazione non si insegna ma ‘si
partecipa ‘ agli altri, così come si partecipa alla gioia e al dolore. La letteratura - che offre un vasto
patrimonio di immagini condivisibili -viene ricreata nel gruppo classe e talora creata ex novo- quando
gli eventi sono necessariamente condivisi dall’insegnante come dagli alunni: é stato il caso della
guerra in Iraq. La possibilità di affrontare insieme la comune paura della guerra é stata data proprio
dal fatto che esisteva un ‘patrimonio di immagini condiviso” e altre immagini sono state create ed
aggiunte in questa occasione. L’insegnante stesso, nella sua vita, aveva già sperimentato forme di
psicosi di massa che gli hanno consentito di attingere a sua volta ad un patrimonio di ‘esperienze
comuni’. In questo modo egli é diventato un elemento di una tradizione, di un trasferimento nel tempo
delle conoscenze piuttosto che trasmettere una cultura immobile nel tempo ed indifferente agli eventi
reali.

Senza retorica: siamo dei veterani. sfasciate.


Abbiamo conosciuto il colera e la psicosi del Abbiamo conosciuto la guerra chimica con l'acqua
contagio. al manganese.
Abbiamo conosciuto il terremoto, le sue distruzioni Abbiamo conosciuto la guerra batteriologica e
e la rovina umana ancora presente conosciamo come compagna di classe l'epatite A,
Abbiamo sentito tremare le case e visto il cielo l'epatite B e il terrore dell'AIDS.
illuminato a giorno per lo scoppio dei serbatoi Abbiamo contato tredici morti in un anno in un
dell'Agip. Abbiamo visto la scuola sventrata e le case perimetro di centocinquanta metri intorno alla scuola.

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Sappiamo cosa significa sentirsi minacciati e apparente.
aspettare da un momento all'altro la vendetta o la Noi viviamo in tutto questo eppure questa guerra
pallottola vagante. non solo sta provocando orrori mille volte più grandi
Sappiamo cosa succede quando i morti sono tanti su milioni di persone, ma fa venire fuori la parte
che bisogna mettersi in coda anche per essere peggiore di tutti noi che stiamo qui.
seppelliti. Anni di paure e di angosce si stanno riversando
Sappiamo cosa significa vedere il compagno di fuori senza nessun argine contagiando tutti ed
classe piangere all'improvviso senza motivo amplificando tutte le paure già esistenti.

Cronaca della settimana


Oggi per la prima volta da una settimana sono ritornati a persona che fa paura a tutti alla fine non spaventa più
scuola tutti i bambini e stiamo scrivendo per cercare di nessuno se si capisce il suo segreto.
capire cosa ci succede. Nella storia di Davide abbiamo visto che il re Saul seguiva
La settimana si é aperta con la paura di una strage che tutte le voci della gente e abbiamo capito che invece noi
c'era stato il sabato prima in una piazzetta vicino alla dobbiamo essere migliori e cercare di capire da soli, proprio
scuola. come il piccolo Davide che alla fine dimostra di essere più
Molti bambini erano spaventati perché erano stati vicino forte e deciso dei guerrieri.
alla sparatoria. Perciò é importante venire a scuola in questi giorni di
Inoltre alcuni genitori hanno aumentato la paura dicendo difficoltà perché ci aiutiamo tra noi a capire e a non aver
che ci dovevano essere delle rappresaglie anche nella paura. (Scrittura collettiva guidata dal maestro)
scuola. Dalla cronaca di Maria Assunta
Per questo motivo siamo rimasti in classe con solo quattro Dal 21 dicembre 1990 a Barra sono già state uccise 13
o cinque bambini. persone infatti ieri sono morte altre persone: tre uomini e
Mentre stava finendo questa paura, é cominciata la paura una donna anziana per la paura e un bambino di otto anni é
della guerra. Molte persone hanno fatto grandi rifornimenti stato ferito: comunque una strage.
e dicevano che veniva la guerra a Napoli. Ora noi pensiamo e siamo piccoli e il governo non prende
Quando é scoppiata la guerra e hanno visto che non dei provvedimenti, e quando ne prendono qualcuno lo fanno
succedeva niente hanno cominciato a dire che i terroristi per far vedere che loro sono importanti.
mettevano le bombe sotto alla scuola. Il governo ha un quartiere abbandonato.«Ma la vogliamo
Un altro giorno c'era una grande manifestazione contro la finire?»
camorra e pure qualcuno ha pensato di non far andare i Se fossi in lui metterei delle guardie nei ”circoletti”, nei
bambini a scuola immaginandosi dei pericoli. bar, nelle salumerie e in tutte le parti.
Un solo fatto divertente é successo a una nostra amica: a Io sono una bambina e quando sento qualcosa di questo
casa sua c'era un grosso ratto che si aggirava per le scale e genere in questo paese me ne vorrei proprio scappare e non
siccome non sono riusciti a ucciderlo per quattro giorni lei ritornare mai e poi mai più. Invece il governo non se ne
non é venuta a scuola. E' venuta a scuola quando c'era stata frega proprio niente e quindi per me si potrebbe togliere
la strage, é venuta quando é scoppiata la guerra, poi é tutto di mezzo, cioè il governo, le guardie e tutte queste
bastato un ratto per tenerla a casa. persone che si sentono importanti.
Infine il principe azzurro, cioè il fratello ha ucciso il mostro
Io ho sentito dire a delle signore che il 15 gennaio c’è la
e oggi Assunta é tra noi.
guerra, cioè fra quattro giorni e loro si preoccupano perché
A scuola invece abbiamo fatto delle cose buone: abbiamo possono mandare una lettera scritta che devono andare alla
inaugurato la televisione e abbiamo visto il film "Il ragazzo guerra anche i loro mariti e dicono certe sciocchezze che
selvaggio". Poi abbiamo letto le storie di Sansone, Davide, nessuno si può immaginare: per esempio ucciderli tutti con
Giuditta e tutti i bambini hanno scritto molto bene. le pietre.
Siccome stiamo tutti molto nervosi sono successe anche In classe abbiamo parlato proprio di questo fatto e quando
altre cose: il maestro ha finito di spiegare un mio amico ha detto che
1) Il maestro ha litigato con alcuni genitori che venivano in noi dovevamo fare un patto con l'Iraq, che noi gli diamo da
classe e facevano spaventare i bambini. mangiare e loro non fanno la guerra. Ma lui, cioè Saddam
2) Maria ha avuto un attacco di appendicite e sta all'ospedale Hussein, certamente dice di no perché vuole lui le ricchezze
3) Salvatore ha preso un grande spavento a casa sua e ora gli e non vuole dare niente al suo popolo.
fa male l'occhio. Gli americani hanno detto che non vogliono troppi morti
4) Gennaro ha litigato con la maestra dell'Istituto dove va di perché da loro la gente sta bene, ha soldi e cibo e sono
pomeriggio ed é stato sospeso per due giorni. "ciotti ciotti" (bene in carne ndr) e per questo non vogliono
Da tutte queste cose si capisce che stiamo veramente in una morire.
situazione difficile. Delle persone hanno delle maschere antigas, diciamo delle
Però ci sono troppe persone che invece di mantenere la persone importanti, Ai lavoratori non ce le danno e dicono
calma aumentano la paura mettendo in giro le voci più che non ci sono. E questo non é giusto, ma non hanno
strane. vergogna di portare uno scrupolo di coscienza?
Anche per questo abbiamo letto le storie di Sansone, Perché non ce le danno? Per farli morire? Noi ci facciamo
Davide e Giuditta. sempre questa domanda quando parliamo della guerra.
Delle persone dicono:
Nella storia di Sansone abbiamo visto che anche una
«Speriamo che questa guerra finisca»

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Ma purtroppo loro perdono, quegli altri perdono, va a finire che devono correre anche i napoletani.

Attingere al patrimonio comune di immagini


Non siamo impreparati ad affrontare le paure e le angosce opposto di una persona, che pur avendo la certezza della morte
che sono naturali in tutti i bambini e in questo quartiere in ha saputo mantenere una condotta di vita positiva per sé e per
special modo, però ci siamo trovati di fronte ad un problema gli altri. La storia ha coinvolto intensamente i bambini, in
più difficile. special modo i più sfortunati che hanno visto in questa favola
E' possibile aiutare il bambino ad essere sereno usando i reale una speranza anche per sé.
poteri della sua mente quando le sue preoccupazioni sono
soprattutto di origine interna. ...il ragazzo già sapeva che aveva l’AIDS e che doveva
morire però lui voleva studiare; un giorno si era iscritto a
Ciò che é difficile é rassicurare il bambino quando il
scuola e appena era andato a scuola le mamme avevano
pericolo é fondato e quando la psicosi di massa amplifica i
ritirato i loro figli e lo avevano lasciato solo.
pericoli. In realtà anche di fronte a pericoli estremi essere
analitici, distinguere e articolare i giudizi é essenziale, ed é Poi un giorno Ryan se ne era andato in un altro paese che
quello che sempre facciamo. Si cerca di guardare in faccia il si chiama Cicero e finalmente i bambini capirono che l’AIDS
pericolo e di delimitarlo, di discriminare tra pericolo reale e si prende solo se qualcuno ha una ferita aperta.
amplificazioni psicologiche, si cerca di evitare la circolazione Però le ragazze del supermercato non gli davano niente
di notizie incontrollate ed allarmanti. perché credevano che toccando i soldi che Ryan aveva in
Ecco quindi individuato un tema su cui concentrare la mano si infettavano.(Assunta)
nostra attenzione: di fronte alla minaccia reale bisogna Ryan un giorno si fece una trasfusione nel laboratorio e
lavorare perché questa non sia l'inizio di un processo di c'erano delle n bottiglie di sangue malato e gli venne l’AIDS.
disintegrazione di tutta la vita e quindi della personalità. Molti Seppe che doveva morire e si scritte a una scuola dove i
genitori già avviliti da una vita difficile abbandonano ogni genitori dei bambini se li portarono via e dissero: “Noi
cura, si lasciano andare, sembra che aspettassero solo questo. abbiamo incendiato una casa degli ammalati, accorto che te
-Perché non avete provveduto alla vaccinazione antirosolia? lo facciamo anche a te ”
-Con la guerra che c’è penso alla vaccinazione! Il bambino andò in un altro paese di nome Cicero e andò a
-Perché il bambino non viene a scuola? scuola e capirono che era ammalato e poi si trovò una
fidanzata ed era il primo della classe.
-Perché c’è la guerra
Combatteva per i malati e arrivò dal presidente degli Stati
-La guerra guerreggiata é lontana. Uniti che mise un albero col suo nome.
-Ma mettono le bombe sotto alle scuole ...quando morì il presidente degli Stati Uniti ha messo tutte
-E noi, bambini e insegnanti che stiamo in classe siamo le bandiere a mezz'asta e ha messo una striscia nera alla
incoscienti? bandiera per tutti i cittadini. Elton Jon lo cantato la canzone
-Siete privilegiati perché avete uno stipendio. " una Candela nel Vento". (Nando 10 aprile 1990).
E' un piccolo saggio di come si avvia un processo di Patrizia e la letteratura
disintegrazione, già presente, che attendeva solo la grande I giornali hanno riferito che Patrizia Tacchella, mentre era
catastrofe per precipitare. I bambini percepiscono con grande prigioniera dei suoi rapitori stava scrivendo una storia
sensibilità questo lasciarsi andare degli adulti, questo desiderio intitolata " Due cani ed un gatto".
di abbandonare ogni regola e ogni condotta finalizzata e Partendo da questo titolo abbiamo provato a immaginare
soffrono di questo ancor più che del pericolo di guerra. quale storia stesse scrivendo Patrizia e perché.
La declamazione del pericolo, la sua amplificazione, la
propalazione di notizie false e allarmanti risponde non ad un Io penso che i due rapitori sono i gatti e Patrizia é il cane,
esame di realtà ma ad incontrollate spinte interne. Viceversa perché lei ha preferito di essere il cane perché é più fedele
noi tentiamo di operare una sorta di consapevole fuga che ha invece i gatti sono cattivi; infatti i due uomini erano cattivi e
per fine di conservare la nostra integrità di fronte a una Patrizia li ha detti gatti, invece per il cane ha pensato a sé
situazione estrema. stessa.
Dobbiamo riuscire a conservare una linea di condotta, Un giorno Patrizia che era abbandonata in una prigione,
riuscire a continuare il nostro lavoro senza farci travolgere per passare il tempo si é messa a scrivere, e chissà se sapeva
dalle cose che non possiamo cambiare. che in mano ai rapitori stava 80 giorni.
Questa situazione era già stata affrontata in due casi nel Quello che ha detto mio fratello al maestro ci interessa.
passato anno scolastico: discutendo il caso di Ryan e il caso di Angelo ha detto proprio come ho pensato io, che lei si
Patrizia Tacchella. Due ragazzi che in situazione di pericolo sentiva abbattuta e sola e si mise a scrivere.
estremo hanno saputo tenere una linea di condotta che ha
impedito il disintegrarsi della loro personalità ancora prima Questo vuol dire che se si mette a scrivere non sta sola ma
che si realizzasse la minaccia di vita sulle loro persone: riflette e pensa come se nel quaderno stesse parlando con la
madre e il padre.
L a s to r ia d i Ry a n
Racconto di cane e gatti
La storia di Ryan é stata proposta all'interno di un percorso C'erano una volta due gatti che il padrone era ricco e
didattico riguardante l'identità personale. In particolare si stava aveva fabbriche.
discutendo di quelle forme di autocommiserazione in cui molti
si lasciano coinvolgere e che producono solo un ulteriore Un giorno perse tutto e cacciò i gatti.
degrado della persona. Ryan, morto proprio nei giorni in cui I gatti videro un cane che stava coccolato in braccio al
ferveva questa discussione, rappresentava invece il caso padrone ed erano gelosi e si raggrupparono e pensarono che
il padrone era ricco e loro potevano rubarlo e chiedere il

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riscatto. fondati per esprimere speranze a buon mercato.
Un giorno il padrone andò a comprare qualcosa al cane e Avevamo bisogno anche noi, come Patrizia, o i bambini
loro entrarono nel cancello, presero il cane e andarono in dell'isola deserta di trovare un materiale che desse corpo a
una villa abbandonata. delle speranze che non possono essere espresse in termini
Poi il cane che é fedele, pensò di parlare con i gatti. realistici addentrandoci in analisi degli scenari di guerra vicini
Mentre parlavano passavano i giorni e i gatti e il cane e lontani. Ci sono libri che in queste circostanze ci possono
fecero confidenza. soccorrere, perché narrano le esperienze di altri uomini che
hanno affrontato situazioni estreme.
Voi pensate che solo i gatti soffrivano ad aspettare, anche il
cane soffriva perché non vedeva l'ora che il suo padrone lo Sansone
coccolasse. La storia di Sansone, forzando un po' il testo, può anche
In questo modo il cane e i gatti si capirono e così i gatti essere letta come la storia di una forza basata sulle paure
liberarono il cane e lui era tutto felice perché pensava che altrui: Sansone con i suoi capelli lunghi ostenta il suo carattere
quando andava dal padrone lo coccolava e facevano una indomito e i nemici si sentono mancare solo a vederlo.
vita felice. Sansone perde la sua forza quando i nemici vedendolo tosato
come una pecorella ridono di lui. Noi ci troviamo nella
Io Angelo, della IV di Barra, penso che se tu scrivevi questa condizione dei Filistei di fronte a gente che ostenta la sua
storia ti immaginavi che si avverava e così prendevi forza e la sua prepotenza, ma una parte della loro forza sta
coraggio. nella nostra paura, che si estende molto al di là della loro
effettiva forza.
Sia Angelo che Maria sanno bene che la storia che Patrizia D'altro canto la storia di Sansone é anche la storia del
scriveva era il frutto della sua fantasia, che in nulla poteva ritrovamento di una identità e di una forza interiore dopo la
cambiare la sua situazione se non nel contribuire a darle una perdita di una forza tutta esteriore.
speranza. La cosa più straordinaria era che essa stessa si Lapidariamente Angelo ha detto : Sansone ha cominciato
raccontava questa favola, perché questo era un modo per come Saddam Hussein ed é finito come Gorbaciof: Saddam
dialogare con sé stessa e mantenere vivi quei rapporti coi viene assunto a simbolo di quello che é prepotente e
genitori che invece erano violentemente troncati. tracotante, Gorbaciof é percepito come un personaggio che
Sull'efficacia del gruppo e della narrazione per affrontare cambia con la forza delle idee.
situazioni difficili e dialogare con sé stessi, un’altra bambina -
molto precoce e sicura - aveva scritto in seconda elementare: Maria invece ha scritto:
Io penso e ho detto in classe che questa vera storia
Una volta tanti bambini si ritrovarono in una isola deserta. arrassomiglia a Giovanni senza paura, infatti lui alla fine
Non avevano neanche la mamma e il papà e dissero: scoprisce che in sé stesso sta più forza che fuori.. Sansone,
-Andiamo a trovare una di quelle tane dove tanto temo fa come ha spiegato Angelo nella classe era come un ragazzo
dormiva la gente. Ora questa gente non c’è più perché una di strada che vuole essere guappo solo perché ha in mano un
bufera li ha portati via. Così riuscirono a dormire e oggetto minaccioso.
mangiare. Io penso pure ai bambini che si sentono forti e fanno
La mattina ricordavano i momenti più felici quando mettere paura a tutti e non sono buoni, in senso che non
stavano con la mamma. sono all'altezza di affrontare le persone.
Venne di nuovo la notte e i bambini avevano paura. Ma Giovani senza paura, nella versione dei Grimm si spaventa
siccome avevano trovato una candela a terra l'accesero e e muore la prima volta che si volta indietro e vede la sua
stando assieme si facevano coraggio e dormirono. ombra: la sua forza non derivava dalla conoscenza di sé ma da
La mattina dopo passò un pescatore che li portò in un’altra quella che i bambini hanno chiamato incoscienza: non
isola...qui trovarono anche la mamma e il papà. affrontava i pericoli, semplicemente non li conosceva.
Parlare d'altro, continuare le proprie attività può sembrare Sansone invece una volta privato della possibilità di leggere la
una fuga dalla realtà troppo penosa, o far ritenere che si paura degli altri perché cieco, scopre in sé stesso la forza che
accettino fatalisticamente tutti gli errori umani che sono prima gli derivava dai capelli:
connessi a tali realtà, significa invece fare un serio esame di Mentre i filistei lo prendevano in giro, lui pensò in sé stesso:
realtà e affrontare con determinazione quelle forme di degrado «Dio, io adesso prendo la tua forza e la tua capacità e io
umano che in tali circostanze si sviluppano. Nella discussione sono sempre forte, non fuori, ma in me stesso» Così con
in classe abbiamo affrontato seriamente il problema di quanta l'ultima forza fece cadere il palazzo.
probabilità ci fosse che la camorra venisse nella scuola per Fine della prima parte
vendicarsi sui bambini di una spiata che si dice esserci stata
Abbiamo esaminato seriamente la possibilità che Napoli fosse Seconda parte.
bombardata, abbiamo esaminato seriamente la possibilità che Noi stiamo in un luogo (la bambina tutta contenta mostra il
ci fossero attentati alle scuole e alla nostra in particolare, e foglio: ho scritto luogo! una parola ricercata) dove molte
siamo arrivati a conclusioni meno allarmanti, solo perché persone si vogliono fare guappi, ma non sanno affrontare
erano le nostre conclusioni e non eravamo in balia degli umori faccia a faccia la persona, ma perché hanno la pistola in
altrui. Mantenere il controllo significa quindi assumere anche mano. Ma quando uno gli toglie la pistola quello mica sa
il pericolo e il rischio nel proprio vissuto invece di lasciarsi affrontare la realtà?
andare alla psicosi di massa. Invece quelli che sanno affrontare faccia a faccia i
Ci siamo impegnati con noi stessi a non farci coinvolgere problemi, quelli sono veri uomini. Però io preferirei che
nella psicosi, a mantenere un po' di raziocinio. anche se loro sono guappi, ai figli non glielo devono far
Tutto questo però non bastava, occorreva anche esprimere capire, devono capire stesso loro che non si devono
delle speranze che in modo razionale non possono essere comportare come guappi.
espresse proprio perché la realtà é troppo dura, i timori troppo Poi quelli che non sanno sparare - ora sto pensando

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quando ci furono a Barra tre morti - sono peggio ancora..(la migliori di un re, proprio come é stato migliore di Saul il
bambina ha usato per la prima volta l'inciso, si é fermata ed piccolo Davide. I ragazzi - senza illuderci che per questo
ha chiesto se era il caso di usare il punto e virgola ndr) abbiano abbandonato tutte le loro paure - erano molto
Infatti uno di quelli non sapeva sparare ed é proprio quello soddisfatti di questa scoperta, del fatto che é possibile che un
che sparò al ragazzo. ragazzo sia più fermo di molti adulti di fronte al pericolo.
Voi pensate che io stessi con loro. Non certo! Saul é un re ma in verità non lo chiamerei re perché un
Io voglio far capire a loro, ma non vado con loro; lo faccio vero re sfrutta le sue capacità e le sue idee e la sua
e lo dico per il bene vostro, per non farvi uccidere. Perciò intelligenza, ma invece Saul si fa dire le cose dal suo popolo
voi non mi dovete accusare che io stia con loro. che prende decisioni sciocche.
Fine anche della seconda parte. Per questo tre volte ha fatto dei patti e non li ha mantenuti
ora ve li dico:
Maria 16 gennaio 1991
1) Quando non aspetta Samuele
Mirko si é trovato nel pieno della sparatoria, ed é
2) Quando deve punire il figlio
praticamente sotto choc per ciò che ha visto. Il maestro ha
introdotto questo tema anche per aiutarlo indirettamente a 3) Quando deve far sposare Davide e non gli da la figlia.
parlare e ad elaborare questa sua paura. Mirko anche, per la Nel secondo fatto Saul aveva detto che assolutamente
prima volta, é riuscito a svolgere un compito di notevole nessuno doveva mangiare e il figlio Gionata vide del miele e
complessità ed ha usato per la prima volta il napoletano tra lo mangiò e lo doveva uccidere, ma il popolo disse: «Non lo
virgolette, come segno di ulteriore disprezzo per quelli che lo uccidere»
hanno terrorizzato. Non sarà facile assorbire un simile colpo Il terzo fatto sbagliò perché sentì una canzone del popolo
ma certamente Mirko sta sulla buona strada. Nel pomeriggio che diceva; «Mille ne ha uccisi Saul e diecimila Davide», si
dello stesso giorno stava con la madre a manifestare contro la ingelosì e non gli fece sposare la figlia.
camorra. Tutti questi sbagli vengono da un fatto che é il primo: i figli
Io in questo racconto ho pensato che lui se non aveva i di Samuele erano ingiusti e il popolo protestava sempre e
capelli non era forte ma forse anche era che quando lo invece di trovare un giudice giusto vollero un re. Dio disse a
vedevano i giovani, con i capelli lunghi credevano che era Samuele; «Io ve lo do, ma questo re vi farà passare i guai
importante. E' come quando i giovani a Barra si credono vostri». Il popolo anche se sapeva questo accettò e Saul pure
forti ma non valgono proprio niente. accettò perché era anche ambizioso.
E' come quando qualcuno ha una pistola e se gliela togli Saul é un re ricco di oro e Davide é un pastorello ricco di
non vale proprio niente e sparano anche come scemi "va!va! intelligenza.
pecché nun sanno' mantenere neanche' a' pistola' 'mmano'" Voi dite, ma che significa? Ora ve lo dico:
(Ma va, non sanno neppure tenere la pistola in mano!) Saul quando deve prendere una decisione la pensa ma poi
Il telefono cellulare se la fa dire dal popolo, invece Davide quando prende una
Parliamo dei tempi di oggi : decisione la dice al popolo ma se il popolo dice«No non va
un signore perbene (ironico ndr) accompagna la figlia a bene la dobbiamo cambiare» Davide dice di no perché
scuola e entra nel cortile con una macchina grande che sfrutta la sua capacità e anche perché ha fiducia in sé stesso.
costa 50 milioni e si ferma a parlare con il radiotelefono. I miei amici dicono che Davide é così perché crede in Dio,
Passa il mio maestro e lo guarda fisso e dice il signore: ma anche Saul crede in Dio, ma lo crede a fantasia
(superficialmente ndr).
«Ma che guardate a fare»
Risponde il mio maestro: Giuditta
L'ultima storia che abbiamo letto e che sembrava fatta
«Voi avete il coraggio di venire in questa scuola con questa
proprio al caso nostro é quella di Giuditta e Oloferne. Anche
macchina così grande che i bambini si possono terrorizzare»
qui la lettura delle fasi che precedono la sua celebre impresa
Parlo io: poi con il telefono se telefona a qualcuno per fare interessa più che la scena finale: il popolo di Betunia é
il guappo lui forse non sa che le guardie fanno delle ricerche assediato, senz'acqua e cibo, i ragazzi e le donne muoiono per
e poi sempre lo arrestano. strada e gli anziani decidono di arrendersi. Giuditta, bella e
Davide saggia, ancora affranta dal dolore per la morte del marito, non
Il piccolo pastore Davide vince il gigante tracotante con la si adagia nella disfatta, esce dal rozzo sacco di lutto e
sua fresca baldanza: é questa la favola che conosciamo da sfolgorante di bellezza e determinazione compie l'impresa che
bambini, ma la storia narrata dalla Bibbia é molto più capovolge le sorti della città.
significativa in relazione ai problemi che stiamo affrontando. Anche in questo caso l'elemento importante è il contagio
La vera forza di Davide sta proprio nel non lasciarsi della demoralizzazione e la capacità di rimanere fermi nei
contagiare dallo scoramento che ha preso tutti i guerrieri. propri propositi quando é bello abbandonarsi al degrado
generale.
Stavamo discutendo di questo quando lo scoppio della I bambini ascoltano incantati queste storie e si rendono
guerra ha fatto fiorire le voci più incontrollate e un panico conto che l'esperienza che stanno vivendo é vecchia quanto il
maggiore si é ancora più diffuso. mondo ed e possibile uscirne più forti.
Ho esteso allora la lettura di questo episodio all'intera Vorrei sottolineare che in tutti e tre i casi queste storie
storia di Saul e Davide per evidenziare l'opposizione dei due sono state una scoperta anche per me, che le conoscevo
caratteri e soprattutto la dipendenza di Saul dagli umori più superficialmente per reminiscenza delle infantili letture di
immediati del suo popolo. pessime riduzioni. Come é noto questo tipo di storie, non
La vista di un re che si comporta come molti adulti loro rientrando in alcuna delle letterature e dei periodi studiati a
vicini, ha da un lato un effetto consolatorio: la paura e la scuola, non vengono affatto conosciute e sono lasciate agli
debolezza di fronte alla vox populi hanno degli illustri specialisti di 'religione' che a loro volta mal le conoscono
precedenti; dall'altro ha un effetto di sprone: possiamo essere perché dalla controriforma al Concilio Vaticano la Bibbia é

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stato quasi un libro proibito. dire le notizie al popolo, Giuditta invece sta ancora molto
Infine un ultimo tocco é stato dato osservando e impegnata perché la pace e la guerra non sono ancora
confrontando tra loro alcuni celebri dipinti che raffigurano decise, infatti tiene in mano il simbolo della pace e il simbolo
questi episodi. L'osservazione dei dipinti ha rafforzato l'idea della guerra. E lei é ancora preoccupata perché la missione
che queste storie sono da sempre considerate molto deve ancora finire.
significative. Quadro familiare
Immagini mentali e visive. Nella mia famiglia chi mantiene la situazione calma é mio
padre perché quando mia mamma guarda la TV e si
Casualmente uno dei ragazzi apre il libro dove c’è una impressiona mi padre dice:
Salomé di Battistello Caracciolo. Immediatamente pensano «Ora chiudo la televisione e non ti faccio vedere niente
che si tratti invece di Giuditta: c’è una testa tagliata, c’è una più» Perché lei dice sempre:
donna e l'identità é stabilita. «Madonna, come si sente una mamma a vedere il figlio
Faccio osservare meglio alcuni particolari : ad esempio si combattere e vederlo nella TV e tutte le cose che si dicono»
vede che la donna riceve la testa piuttosto che darla. Mentre Una mia zia quando vede il telegiornale si mette a piangere
faccio questo un bambino dice che il volto della donna é e dice che la notte non dorme.
'“’nfame“, il volto di qualcuno che ha compiuto una azione Mio padre le fa degli scherzi e dice:
malvagia, quindi non può essere di Giuditta. «Saddam Hussein dice che si deve perdere il suo nome se
Visto questo inizio passiamo a esaminare il volto della non vince questa guerra e che non finisca più»
donna raffigurata da Caravaggio e con lo stesso metodo gli Mia zia quando sente queste cose che dice mio padre,
altri dipinti. Alla fine tutto il gruppo elabora una scheda per prima fa una preghiera, poi subito se ne scappa in casa sua.
ciascun dipinto.
Il percorso didattico compiuto in questi giorni seppure tra
S a l o m é ( B a t t i s t e l l o C a r a c c i o lo ) difficoltà e con una tensione altissima é un esempio di come la
In questo quadro si vede che una guardia consegna in un didattica possa affrontare problemi importanti partendo dal
piatto d'oro la testa di Giovanni Battista. vissuto e dai bisogni del bambino, e utilizzando il sapere per
Salomé ha la faccia di una che ha fatto un tradimento ed é fornire risposte alle loro domande.. Certamente sono
pure contenta e sta facendo un segno alla madre per farle importanti le nozioni geografiche, storiche economiche etc,
capire: «Hai visto che sono stata capace di tagliargli la che pure sono state date e che qui non compaiono, ma é
testa?» importante che questo studio oggettivo della realtà é partito
dalla preoccupazione e dall'analisi del modo in cui i bambini
Giuditta(Caravaggio)
percepiscono la situazione presente.
In questo quadro fa vedere Giuditta che taglia la testa di
Oloferne e la sua serva prepara il sacco per metterci la testa Un percorso che non ci ha trovati del tutto impreparati
dentro. perché c'era già stata attenzione alle paure e ai bisogni del
bambino e questa é stata una occasione per tirare le fila di
Giuditta ha le rughe tra gli occhi e sta molto tesa e molto
frammenti di discorso già avviati.
concentrata su quello che sta facendo. Giuditta sta anche
scostata e con lo sguardo come se non volesse vedere perché Si tratta di situazioni difficili, da cui, se non ci lasciamo
non é una cosa divertente. travolgere, usciamo rafforzati; sono occasioni didattiche
preziose, perché il bambino si rende conto che stiamo
“ G i u d i t t a t o r n a a l s u o p o p o l o ” (Botticelli)
sentendo qualcosa insieme a lui, che i suoi bisogni sono anche
In questo quadro fa vedere che Giuditta e la sua serva i nostri, che abbiamo bisogno l'uno dell'altro per capire e
ritornano dal popolo. costruire insieme delle speranze. Ci auguriamo che resti solo
Giuditta ha in mano una spada e nell'altra un ramo di questo.
olivo, e alle spalle si vedono i guerrieri di Oloferne.
La serva va di corsa e ha la faccia di una che é curiosa di

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