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7-
COMENTARII
D I
TRAIANO
BOCCALINI
ROMANO
SOPRA
CORNELIO
TACITO,
da tutti liVmuosi'.
) .S
IN
COSMOPOLI, M.DCLXXVII.
INTRODVTIONE
A'
COMENTARII
D l
TRAIANO
BOCCALINI
ROMANO
SOPRA
ANNALI
DI
GLI
CORNELIO
TACITO.
OSSER-
O S SERVATI O NI
D 7
TRAIANO
BOCCALINI
ROMANO
SOPRA
IL PRIMO LIBRO DEGLI ANNALI
CORNELIO
TACITO.
z
Ojservatiom di Trajano Boccalini
duto . Essendo in vero cosa molto credibile, che in mezo de' Volsci, degli
Equi, de Toscani, e Sanniti', e di tante altre Republiche , Romolo fondasse,
o da se medesimo il Popolo Romano instituasse pi tosto la libert , il Prin
cipato nella Citt di Roma, quand' cosa chiara , che in quei tempi erano
cosi rare le Monarchie tra gli huomini , come hora sono le Republiche , e
che pochi R si trovavano di cos libera podest sopra i Popoli, come ho
ra si veggono ; e de Romani dice Tacito , che havevano i Re con auttorit
molto limitata. Neque Regibus infinita, aut libera potejas; E poco doppo nel medesimo libro de costumi de Germani replica lo stesso dicendo,
che de minoribus Reges,
Principes; de majoribus omnes consultant .
A Romolo dunque Capo del Senato, e Popolo Romano bast di serbare
per se il carico principale di comandare co' assolutissimo dominio in tempo
di Guerra agli esserciti,'come habbiamo detto, che faceva il R nella Republica de' Lacedemoni.
Ma meglio conosceremo, se il Popolo Romano nacque libero , servo,
s'anderemo ricercando appresso chi si trovano doppo la prima fondanone
di Roma quelle prerogative d'assoluto comando, che fanno conoscere va
Monarca.
,
Perci che per venire in cognitione dello stato d'vn Principato , f biso
gno riguardare appresso quali persone stia la soma dell' Imperio , e l'assolu
ta auttorit di comandare ; E perci che l'istesso Halicarnasseo chiaramen
te dice, che l'auttorit di crear Magistrati, di far nuove leggi , c d'intimar le
guerre, e concluder le Paci , era appresso il Popolo, al quale anche si devol
vevano l'Appellationi delle cause capitali; non s in alcuna probabil ma
niera, come possa effettivamente e senza amfibologia chiamarsi Romolo as
soluto R (se R vuol dir Monarca) del Popolo Romano , mentre non pos
sedeva quelle preminenze , che fanno conoscere vn R d'assoluto dominio
sopra i suoi Popoli, e tanto pi , che dice l'istesso Dionigi , che Romolo era
cssecutore, e che Romolo in somma non facesse altra figura , che quella di
Capitan Generale perpetuo appo i Romani. Si cava anco da questo, che
doppo furono cacciati i R, l'auttorit rimase conferita duoi Consoli, che
furono creati in luogo de' R , e che hebbero il potere d'essercitare il co
mando sopra gli esserciti; In ordine che leggesi , che i Consoli soli cooducevano gli esserciti contro i nemici del Popolo Romano. Ma perci
che possedessero i R,& i Consoli quel Carico, senza mai deporlo, vennero
ad acquistare tant' amore,e reputatione appreso isoldati, quali comanda
vano col seguito di questi ; Venne Romolo, e gli altri R , che doppo di lui
succedettero porsi in concetto, e stima tale, che assistiti dall' amore, e partialit de' soldati , si fecero con le loro braccia ad onta del Popolo , portare
al Trono della Tirannide ; Onde aprendo gli occhi il Popolo, el Senato
decreto , che nelle creationi de' Consoli non solo non russer perpetui, Se
hereditarii , ma che solamente durassero vn Anno nella funtione del Ma
gistrato. Onde f anco osservato , che Cesare, a* gli altri Imperatori, che
vennero
F/ww-
OjservAtioni di Tr/ijano Boccalini
tasser novit, tumulto. Cosi fenz' alcun dubbio verissimo , che quella
parte padrona di mantenere , & anche di sollevare sua voglia la Citt.
Si che per tal rispetto io tengo questa vna delle pi risguardevoli conditioni, che fi trovino in qualsivoglia governo, e volendosi togliere l'occasioni
costoro di sollevarsi, non credo, che possa pi facilmente farsi, che con vsar
loro liberalit, e commodi di vivere pacifici con l'abbondanza delle cose
soccorrenti al loro bisogno , havendo costoro giornalmente per fine l'inte
resse, & il guadagno. E se ne vede non volgare l'essempio al tempo di Gal
ba , che non havendo cosi necessaria auvertenza , cadde in odio de' soldati,
e massime doppo essersi fatto intendere ; Legi se Militent, non enti ; perci
che in Germania subito cominci ribellarsegli l'essercito non di nascosto,
& poco poco, main faccia del Mondo, & apertamente con dichiarationi
tali , che fecero conoscere 1^ sola avaritia di Galba esserne stato cagione;
Il rimanente del Popolo,nel quale (dir per forma d'essempio) consistono
quelle due mammelle , d'onde si nudriscono tutti gli stati , ci la cultura,
e la mercantia, si contenta di lasciar vivere gli altri, e di viver per se con l'in
dustria, e con la fatica; Onde quel Signore, che vorr estirpare dal loro capo
ogni pensiero, che vi potesse nascere, di provedersi d'altro persone , necesirio, eh' egli mantenga non solo senza penuria, ma in abbondanza, e mas
sime dell' Annona; imperci che nessuna cosa crucifigge pi lapatienza del
la plebe, quanto la carestia del vivere; parendole, che doverebbe esser
proveduta dal Principe , che l'h in cura; Onde s'accade, che s'ella s'attrovi mal sodisfatta, o pure oppressa , si scuote , e crede trovare migliora
mento di sorte , purch trovi pane : se poi non si solleva, ci auviene, che
gliel prohibisce il non potere.
E quantunque Tiberio tenesse i suoi sudditi con l'ali tanto tarpate , che
non era loro quasi possibile il potersi levar da terra, in ogni modo quando
gli occorse assentarsi da Roma, questa se gli sollev talmente contro , ch
ne segai quella tanto nota seditione.
Voglio ancora auvertire , che quando si trovasse vn Popolo afflitto , e
stanco dalla continuatione di lunghi travagli , molto proposito sarebbe
vn Signore della fatta di Tiberio per tenerlo in doucre , il che hanno sapu
to egregiamente mettere in prattica gli Spagnoli nel Regno di Napoli, e di
Sicilia , doue tengono talmente applicati quei Popoli difendersi dalle
continue domestiche sciagure,che non hanno tempo di pensare sollevarsi.
La dolcezza della quiete , quella , mediante la quale Ottaviano doppo
haver chiuso il Tempio di Giano, f tanto caro sudditi, quanto mostraro
no testimoni) , che ne rendeva continuamente il Popolo, il quale porgeua
voti per la salute sua , quando viveua , e per la sua gloria quando era gi
morto , alzando per ci delle memorie al suo nome , come riferiscono al
cuni Scrittori. Hoggi s'alzano Statue Papi dall' adulatione finche vivo
no, ma doppo Morte Roma non studia in altro, che come bene infamarli.
Vuol dunque hauersi fenz' alcun dubbio per cosi potente , e cosi neces
8
Ojservdtlon di Trajatf Boccalini
mostrauano quelle Republiche, le quali scacciauano i Cittadini prepotenti
con gli essili) decennali, che chiamavano Ostracismo. E per quel Signo
re , che vorr ruggire simili disordini , di necessit provedersi ben avanti,
che nascano, la qual cosa, come prudentemente ricorda Aristotele,deve es
ser molto intesa da saggi, e non pu in fatti pratticarsi bene altrimenti, che
col mantenere tutte le conditioni, e tutti i gradi de' sudditi in generale, ma
proportionatamente interessati, non che sodisfatti . Il che come nota in
questo luogo Cornelio Tacito , f mirabilmente osseruato da Ottauiano
Augusto, che seppe mantenersi in dolce quiete, & abbondanza per lo spatio
lunghissimo d'Anni 55. l'Imperio Romano . Hoggi giorno si vede posta in
atto prattico questa Politica felicissimamente dalla Republica di Venetia
.nel premiare il merito de' suoi Cittadini con somma giustitia, non permet
tendo, che alcuno de' pi insigni divenga prepotente, ne che si covino ga
re, e discordie priuate fr la Nobilt deL suo primo ordinai bench per al
tro fine le permetta nelle sue Citt di Terra ferma ; anzi wocura con l'ab
bondanza delle cose , e della quiete far goder ogni tranquillit d'animo
suoi Vassalli , che in riguardo degli altri Popoli non hanno., che desiderare :
non solamente perci non s'invogliono come mal contenti di nuouo do
minio , ma s'interessano generosamente nella conservatione del presente
governo, come si vedde nella Lega di Cambrai, che assoluti dal giuramen
to prestato alla Republica per pura violenza, si resero vincitori ; ma tosto
che apparue l'occasione, scacciorono gli stranieri, e con avidit ricorsero
bramare, e conseguire il dolce dominio della Republica : Cosi non fecero
Popoli Napolitani, quando rimasero dal loro Regno scacciati i Francesi pa
cifici possessori per tanti anni, e cosi ne meno farebbono, s' al presente fos
sero da loro scacciati gli Spagnoli .
ob certAmina potentium, & avaritiam magijlratttum.
E Gli ben ancor vero , che la mutatione della persona de' Prencipi in
questo stato , di cui si discorre , e per la copia de' pensieri nuoui , e de'
negotij forse non pi anco maneggiati, almeno nella natura di quei Popo
li poflbno seguire molti altri inconvenienti, de' quali malamente si pu te
nere proposito fuori dell' occasione,e del paragone : Ma fra questi ve ne so
no due sorsi non manco nociui,e rimangano sen&a provisione;
Vno , eh' havendo egli necessit di rinovare i Ministri dipendenti da
lui, se per auentura cader sopra soggetti formidabili a i Popoli , come in
giusti, o auari, col qual mancamento necessario , che le conditioni sopra
narrate siano poste da banda, incontrer in brutti pericoli.
E se poi non pensasse prouederui col mutar i Ministri cattiui, ne segui
rebbero necessariamente i risentimenti de' sudditi , & ancor che il proce
duto gouerno d'altri Principi in quello stato hauesse patite le medesime imperfettioni , verrebbero tuttavia in sospetto , che lo stato presente riuscisse
loro
io
OffervAoni d Traiano Boccalini
occultando (come dice Valerio Massimo) la Maest sua sotto vna veste servi
le , commise la sua persona ad vn picciol Legno nel fiume , e volle entrare nell' Adriatico tempestoso, e minacciante naufragio . E se il Magno Alessan
dro volle (come Quinto Curtio racconta) esser il primo gettarsi dalle mura
nella Citt di . . . assediata fin all'hora in vano dalle sue Armi; Io non posso
dire, che russer attioni da huomo forte, ne da Savio, bench prosperate dal
la sorte ; ma coloro , che possono esser sicuri d'haver nell' vnghie proprie
chiunque cerca loro di nuocere, fono ben poco discreti, se non fuggono quei
casi, che sono apertamente pericolosi alla loro fortuna, persona; potendosi
ben spello venire il caso, che non sempre il nemico viva cosi cauto, che non
lasci campo di sodisfarsi di lui, almeno sotto pretesto d'altro accidente, come
qui seppe far Livia con Caio, mentre tornava d'Armenia .
Lodevolmente hi tal proposito oper Augusto , ricusando di venire in
duello con il disperato Marc' Antonio , e Carlo V. con Francesco primo : E
ben imprudenti sono hoggi molti Signori , che risoluti di fare qualche ven
detta, lenza aspettar il tempo, che gliene porga apertura , corrono al duello,
& in vece di vendicarsi, vi lasciano il sangue, la Vita.
Sed quo ylurbus muniments infijleret .
L'Haver inopia di servitori , e particolarmente disgratia di chi regna,
perche con maggior resolutione , & animo si congiura contro quel
Principe , per la Mone del quale non si teme , che alcuno cerchi vendetta ;
e non sar alcuno , che s'arrischi , s'egli cura di vivere , almeno non si tro
veranno facilmente di questi tali, come fanno coloro , che congiurano non
contro solamente la persona lei Principe , quanto contro il Principato me
desimo ; Della qual sorte f ta congiura seguita contro Giulio Cesare , che
non procurino prima torsi d'avanti tutti queir impedimenti , i quali potes
sero far riuscire il gioco per altri ; oltre che questo strattagema sempre
circondato da gravissimi pericoli , e molte volte anche dall' impossibilit
d'vtilmente pratticarlo.
Infiniti furono , & ingegnosi gli strattagemmi adoprati da Seiano nella
Congiura tramata contro Tiberio ; Ma perche il suofine era di farsi padrone
dell' Imperio doppo d'haver tolto di mezo il padrone essettiuo,conobbe,che
non poteva riuscirgli , havendoil Principe troppi successori; Onde volse havere vna patienza incredibile per superare tutte le difficolt; a che l'attraver
savano, per condurvisi poi sicuramente ; la qual cosa fu cagione del precipitio de' suoi vasti disegni .
Il Duca Valentino con l'haver veciso tradimento Oliverotto, Vitellozzo, & il Duca di Gravina,e i Manfredi, s'impadron talmente bene di Fermo,
Citt di Castello , Faenza, & altri luoghi degli Orsini, che col decimare i Si
gnori Italiani, veniva restar padrone di meza,e poidi tutta Italia, se il Pa
dre Alessandro V L viveva ancora vna decina d'anni di pi .
Il
Ti
Ojfervationi di Trajano Boccalini
pomo ; ma chi faprebbe indovinare con qual calamita fi pofla attraere il me
tallo del cuore fiumano !
Pier Luigi Farnefe Duca di Parma, e di Piacenza, per non haver Caputo in
contrar il genio di quei Tuoi Nobili Vaflalli f trucidato da loro . Ma quan
do anco il Principe havefle Magia da perfccutare il cuore degli huomini, non
potrebbe con la mafchera del ben publico andar confolando gli animi di
ciafcun particolare, quando trovanti auvelenati dalle pafloni.
Ma qui pare , che nel Tefto di Tacito mancho doppo haver detto ; Eadem MagittratHHm vocabnla ; voleva forf aggiungere e iter neceflario il non
far mutationi eftrinfeche di Magiftrati,& officij ; ben fi lafciando i nomi grati
alla plebe , mutar le cofe concernenti l'interefle del Principe con nuove for
me del Governo .
Il che mio parere non riufeirebbe cofa difficile, eflendo, che la moltitu
dine , come quella, che non penetra fe non alla feorza con poca fatica rima
ne ingannata . Chi adunque novellamente divenuto Signore d'vn Stato,
ama mutar forma di governo , impari da Tiberio, contentandofi d'ottenere
in efftti quello, che pi pretende; ma chi lafcia i Vocaboli de' Magiflrati,e
delli Reggimenti nel loro antico termine, cio . . . quelli , de quali il Po
polo ha maggior volont, e miglior concetto .
Filippo 1. R di Spagna vivente Ferdinando Padre di fua Moglie, prenden
do il pofleflb de Regni di Cartiglia, lafci i nomi , ma mut tanto le cofe, che
fece morir difperato quel povero vecchio del Suocero.
Nulla in prtfens formietine nilcertus, <jr incertius Mortc^.
CHe Vuol dire, che la certezza della Morte fi grande, che di nefliina cofa hanno gli huomini ficurezza maggiore ; E tuttavia non fi teme dal pi
degli huomini , fe non quando s'afpetta da vicino . Perci che la natura
nofira generalmente non teme i pericoli, bench certi, fe non gli apprende,
come prefenti , almeno molto vicini . Onde la Morte bench inevitabile
poco sbigottifee, perche non s'apprende, che remota , e quello , che fi confi
der , come noftro male , che diventi noftro folamente , quando vicino
a ferirci . Per Caligola al fentir i tuoni del Cielo , credendo , che fuonafle.
Mone per lui, dalla paura fuggiva fotto il letto.
Jdfcirique per adoptionem a Tiberio jufiit quamquam efft in domo Tberif
flitts juven ,fed quo pluribus munimentis infijeret*
PEr maggior intelligenza di queftobelLiffimo luogo di Tacito, da fapere, che Ottaviano Augufto hebbe dalla fua prima Moglie Scribonia vna
fola figliola chiamata Giulia , la quale marit Marco Marcello figlio d'Ot
tavia lua maggior foretta,e quefto eflendo morto fenza lafciar figlioli, di nuo
vo la marit ad Agrippa , e di quefto Matrimonio nacquero Caio Cefare , e
Lucio
14
Ojservatom di Trajano Bccalm
firma mmmtnta qtm munenti liberorum; Etla ragione, perche i Tiranni
con la moltitudine de' figli, e degli altri soggetti del sangue loro dipskultano
in infinito quelle Congiure , alle quali sono tanto sottoposti per l'odio publico, che vien loro portato : auvenga , che coloro, che intraprendono la peri
colosa^ crudelmente pia intrapresa d'amazzare il Tiranno, sono grandemen
te spaventati dalla multiplicit, che trovano del sangue Regnante, e che in
tendono spargere come quelli , che havendo ordinariamente per fine dell'
impresa loro il mutare pi tosto forma con ridurla di servit in libert , che
cambiar faccia di Principe, e sorsi di pi crudel Tiranno, disperano d'arriva
re al fine de' loro desideri] , quando si veggono posti in necessit di spegnere
tutto il sangue del regnante Tiranno, come assediate da tante difficolt, s'egli
numeroso di teste Viventi .
Carlo V. alPhora ch'egli f in Firenze, e che gli furono mostrate le munite
fortezze, & i gran preparamenti d'Artiglieria, con la quale il Duca Alessandro
teneva legata in dura servit la libert di quella Republica, ricord al suo ge
nero, che quanto prima si fade sforzato d'haver figli tanto meglio haverebbe
posto in sicurezza il suo dominio, e f veramente Profeta, come che presago,
che i Fiorentini non haverebbono, per ricuperar la libert assalite le Fortez
ze con le batterie de Cannoni ; ma ben si la Vita d'Alessandro con vn pugna
le, e con tanto maggior animo d'ottener l'intento ; quanto che lo vedevano
sfornito di figli, di fratelli , e d'altri interessati congiunti : solo v'era , & anco
lontano Cosimo il giovine, che sbattuto dalle disgratie non dava, che teme
re . Ne altra cosa, come si vede in Tacito, pi salv la Vita di Tiberio con
tro gli occultissimi, e tanto crudeli tradimenti del suo Idolo Seiano,chc l'haVer egli oltre Druso suo figliolo,Claudio suo Nepote, e Caligola, Druso Ne
rone suoi Pronepoti ; Perci che essendosi Sciano imposseflato della Vita di
Tiberio , del corpio della Guardia , de' soldati Pretoriani , e della volont di
molti Senatori grandi, da lui altamente beneficiati, & havendo preparati gli
altri istromenti , che gli erano necessari) , per occupar l'Imperio ; quando
venne alla resolutione pi importante di spegner gli altri in quei soggetti di
Tiberio, si spavent, e conobbe la sua impresa esser veramente di troppo malagevol riuscita in questo particolare pi che negli altri . Exterum, dice Ta
cito, piena Cafarum Dtmus,inverni fliuj, Nepotes adulti^moram cupins ajserebant;
<fr quia vi totfntiti corripere in tuturn dolus , intervalla scelermn pofeebat . Le
quali scelcratezze dovendo ester essequite con celerit grande , non hanno
nemico maggiore , che il procrastinare : Mora convalescunt bona Consilia ; dice
Tacito ; Et accadde la caduta di Seiano nel compassare gli vltimi periodi
della sua impresa solamente perche f tanto trattenuto dalla moltitudine de*
Principi del sangue, che poterono esser scoperte , e poi punite le sue macchinationi . Verissima dunque sarebbe la ragione, che qui adduce Tacito, per
che da Ottaviano Augusto fusse comandata l'Adotione di Germanico Tibe
rio , e con essa forsesi aggiunto vn fiato , vn soggetto , vn huomo al sangue di
Cesare; e perche Germanico era Mmmmma, Ihmns ; era Principe del san
gue,
16
Ojscrvatoxi di Trajano Boccalini
tato, e relegato in queir Isola, poteva anco dargli la facilit medesima d'aificurarsi di Germanico, disarmandolo, e relegandolo ; perci che maggior er
rore sarebbe stato lasciar Tiberio senza Germanico armato , eh' vcciderlo ,
relegarlo per sicurezza di Tiberio , pure lasciarlo cosi debole di forze , eh'
havesse potuto Tiberio farlo morire senza sospetto ; perci che Germanico
armata manu spaventava i nemici di Tiberio , e quelli , eh' haveisero potuto
congiurarli contro, servendogli d'Antemurale,e d'appoggio sicuro : e Tiberio
quando fece resolutione, essergli necessario d'vccidere Germanico, haverebbe molto stentato di venire tanto rigore, se il proprio figlio Druso gi fatto
huomo, e i figli stessi di Germanico gi divenuti giovin grandi non l'havessero bastevolmente assicurato in stato .
Ne si trova huomo cosi poco prattico nelle materie di Stato, che il Car
dinale Hippolito de' Medici serviva al Duca Alessandro per vn armatura da
macchina , e che il medesimo Alessandro de' Medici vecise anco se stefl con
quel mal consigliato veleno, col quale tolse la vita suo fratello.
Volle adunque Augusto con l'Adotione subordinare Germanico Tiberio,
facendoglielo di Nepote figliolo ; Cosa, che indebol le speranze di Germa
nico l'occupare l'Imperio con la seditione , mentre g' influ speranza di pre
tenderlo con la pace, aspettando la Morte di Tiberio, e che questo fusse 'vltimo fine, che havesse Augusto in quest' Adotione, me lo f credere questa po
tentissima ragione , che s'egli s'havesse creduto d'aggiungere con essa ado
tione, vn fiato alla sua Casa, s'haverebbe egli adottato Germanico divenuto
di Nepote figlio di Tiberio, & haverebbe il Popolo Romano doppo la Morte
d'Augusto stimato sproportione troppo brutta , dar l'Imperio Germanico,
preponendo il tglio al Padre suo ; cosa che non sarebbe troppo paruta stra
na, s' al Zio fusse stato preposto il Nepote, come accad nella fucceilone di
Caio Caligola, il quale f da Tiberio anteposto Claudio suo Zio.
Leone Imperatore de* Greci havendo maritata la sua vnica figliola Arian
na Zenone , & essendo di tal Matrimonio nato vn figlio pur nominato Leo
ne ; egli lasci herede quel suo Nepote Leone . Ma Greci parue si brutto
Mostro di natuta il vedere il figlio Imperatore , & il Padre huomo privato,
che Leone per propria bont, perche vedeva, che cosi voleva il Popolo,
alla cui volont conobbe esser necessario accomodarsi , rinunti l'Imperio
suo Padre .
Cos essendo d'alcuni de' Primi Bass della Porta col favor de' Giannizzeri
stato eletto doppo la Morte di Meemet secondo Imperatore de' Turchi Corcut per loro Signore, egli tosto, che giunse Baiazet suo Padre in Costantino
poli , f sforzato di renuntiar l'Imperio ; non potendo ne meno quella bar
bara, & inhumana natione , appresso la quale in colmo ogni forte d'ingiustitia , sopportare , che nella successione cfegl' Imperij il figlio fusse preferito al
Padre.
Quindi , che quando i Soldati ammutinati volsero dar l'Imperio Ger
manico, egli se n' aiter talmente, che fino f per amazzarsi con le sue proprie
mani>
lS
Ofservatiom di Trajavo Boccalini
renderfi afifttionata la Nobilt F^rrareie , che l'Anni di coloro, che aflJroao : poich ben poteva gridar ad alta voce il Papa , che Ferrara era sua ,c
che P. Cesare discendeva da Padre nato di Donna Laura Eustochia non spoCita dal Duca, perche la Cittdi Ferrara haverebbe potuto far testa, e sosten
tar D. Cesare fin tanto, che i Principi d'Italia, e particolarmente la Republica di Venetia gli havesse col negotio , e con l'Armi dato sufficiente soccorso :
ma tutto il male procedette dall' imprudenza del Duca Alfonso , il quale hayendo alla fine conosciuto l'errore commesso in non haver ingrandito, & al
zato al favore, & all'amore de Vassalli D. Cesare poco prima, ch'egli cades
se in queir iafii-mit,che gli tolse la Vita, desider emendarlo , e sapendo,che
la Duchessa d'Vrbino mortalmente odiava D. Cesare , sotto altri colori la
mand Reggio ; ma eoa animo risoluto di non voler doppo la sua Morte
lasciar viva al suo herede si potente nemica . Ma essendo in quei giorni il
Duca stato assalito da maggior male , la Duchessa fece subito ritorno Ferra
ra, la quale non solo non fu ricevuta con buon occhio dal fratello ; ma fu ri
buttata dalla visita, che voleva fargli in quell' augumento del male,& pun
to in quell' hora , che il Duca si trovava in agonia , il Conte Hercole Mosti
huomo di grandissimo spirito , ricord D. Cesare , ch'era bene , effettuar
quello , che gi haveva risoluto il Duca contro la vita della Sorella , dalla
quale prevedeva eh' haverebbe ricevuti gravissimi danni, e con ci se gli esib
per eslecutore di cos crudele , e troppo polita attione contro vna donna .
Ma l'Imola principalissimo Ministro del Duca, che si trovava presente , non
approv cosi atroce consiglio , come lontano dalla dottrina di Bartolo , e
dalla dispositione delle Leggi Civili, nelle quali egli valeva phi che molto, e
D. Cesare non ancora Principe non sapeva quello , che impar di
poi , che gli Stati s'acquistano , e si mantengono con haver cuore da sempre
comandare attioni crudeli , quando il bisogno lo ricerca . Essendo in ci
verissima la sentenza , che il nostro Auttore adduce in altro luogo , che id in
sitmma fortnna tquins , quod vaiidius ; Imperci che Virt da Padre di fami
glia il regolar Pattioni sue con quello , che si conviene . Ma la Virt propria
de' Principi hoggi consiste in regolar l'attroni proprie con quello , che torna
pi conto, mentre eh' appressodi loro la grandezza dell'interesse supera tutle rh umane conilitioni.
Pkves bellum pmefiere , alij enferei.
LE revolutioui sono mai sempre desiderate da coloro , che non hanno ini
buon termine le faccende della loro sorte, & altre tanto temute da quelli,
che ben contenti del tempo presente ,-godonod'haver bene accomodato l'es
ser loro . Devesi perci temere, che in qualsivoglia stato , doue vnOffitiale
bavera dissipato le sue fortune, sia per facilmente acconsentire alle prime pa
role di revolutioni, che la congiuntura spaxgesse ; E tanto pi liberamente,
quanto che il Eriacipe con lahi* sonnolenza gliene lasciasseJa commodit.
L'ignavi*
io
Ojservtioni di Traiano Boccalini
il furore de' Francesi inviperiti per tal misfatto, entrando nel cuore d'vn fra
te, trov vn coltello , per carnefice di quel R, mentre stava in mezo suoi
formidabili esserciti .
10 mi stupisco poi d'vn Cardinale di quelli ( mio Padrone, ) che erano in
predicamelo , se la morte non havesse cacciata di mezo la falce di poter fa
cilmente mettersi federe s la Catedra Pontificale , ch'era tenuto nell' vniversal concetto del Mondo per huomo di raffinata prudenza , e perci anco
intelligentissimo delle materie di Stato , e di governo Politico , & Ecclesiasti
co, e mentre la regola Romana tiene, che la moltitudine de' Parenti sia tanto
nocevole a chi pretende il Principato elettivo ; quanto giovevole in quelli
di succesione , doue pericolo chi regna haver multiplicit di stretti pa
renti, che vuol dire tanti mezi padroni, con i quali, come ben spesso d'humori stravaganti, & incontentabili, si viene rottura,e pericolo di guerra Civile;.
Egli havendo vna Casa di molti rami , e questi copiosi di rampolli , e tutti ca
richi di frutti, ci d'huomini grandi, e grossi ; nulladimeno gli riconosceva
tutti, gli abbruciava, gli beneficava : e pure questa liberalit, come era loda
ta da tutti, cos lo rendeva lodevole , non volendo egli per il fine di conse
guire il Pontificato , occultare i suoi difetti , e fingersi senza Nepoti , come
molti Cardinali han saputo pratticare, e poi arrivati al Trono, si sono dichia
rati parenti delle Trib intiere . Se poi egli havesse simulato, e ricusato di
conoscere il suo sangue , sarebbe stato appresso tutti aborrito , come troppo
severo , e crudele , li quali due Viti) sono formidabili Popoli, quando, eh'
habbino alloggio nel cuore d'vn Principe; Cos quel buon Cardinale con le*
scoprire mezo il suo petto, haveva messo mezo piede nel Pontifitio fogliogupd maximum vxori Marti* aperuiJJLjIL far saper il secreto suo ad vn terzo , non si doverebbe , se non quando se
ne pu riportar consiglio , od aiuto ; La confidenza de' secreti negotio
sempre pericoloso, e per chi lo conferifce,facendosi schiavo dell' amico, cui
lo partecipa , e per chi ne resta informato ; potendosi per qualche disgratia
risapere ancora da altri , & egli perci restar di fede sospetta appresso chilo
fece depositario de' suoi secreti.
Ma pestifero consiglio il confidarsi con ammogliati, perche il caldo del
le lenzuola suole pi che spesso liquefare il gelo della secretezza ; e giunto che
sia vn arcano alla bocca d'vna donna , si pu ragionevolmente perdere la
speranza, che rimanga'custodito : il che non foiosi conobbe in Martia accen
nata qui dal nostro Auttore,.& appaine molto prima nella Congiura di Cata
lina ; ma in cento gravi occorrenze s' provato dannoso il fatto
li Conte della Marchia per essersi snudato di cuore avanti la sposata da lui
Regina Giovanna di Napoli, s'arruggin poi tra ferri d'vna carcere,
11 Duca di Palliano Nipote di Paol I V. per haver confidata Fvccisione delUMoglie ad vna sua dama , doppo la Morte dei io> rest privato della Test*
per
*i
Offervatiom di Ttajait Boccalini
queste sceleratezze dal governo , saggiamente gli Ateniesi providdero col
Ostracismo all' ambitione di quei papaveri , che potevano con la loro gran
dezza far ombra quella della publica Maest ; nulladimeno si crede d
Maestri di Stato necessario non solo a i Tiranni, e Principi di fortuna, ma an
che quelli di legittima successione Principi giusti, e buoni, il levarsi di me
ro col serro anco senza formole di processo legale quei seditiosi , che non si
possono in altra maniera abbattere, e che vivendo , potrebbono rovinare lo
Stato . Filippo secondo il pi savio di tutti gli Austriaci,chc morendo, giur
non haver gi maicommestoingiustitia, se non forse per gabbo, fece amazzare tradimento l'Escovedo suo Secretarlo di Stato , lasciatoli da Carlo V.
suo Padre per direttore della Monarchia, Aio, e come Vice Padre.
Et Henrico III. R di Francia fece trafiggere tradimento Henrico di
Lorena Duca di Ghisa, el Cardinale suo fratello per salvezza della sua Coro
na ; E bench fusse biasimato nell'ordine , credette per esser salvo in conseienza.
V'era vn Cardinale, che non voglio per amicitia nominare, il quale men
tre essercitava la Legatione di Bologna , si dilettava di fare vccidere quei
discoli mascalzoni , . e i prepotenti , che intorbidavano la quiete della Lega
tione medesima , e ci non solo con le forme ordinarie , ma in qualsivoglia
modo, che gli havesse potuti trovare anco fuori di StatoSe questo Cardinale fusse stato Papa , quaido Lutero sollevava la Germa
nia, hoggi sorsi la peste Luterana non ammorberebbe tutto il Settentrione.
Gran vanto hanno gli Austriaci d'Alemagna di non haver mai fatto vcci
dere alcun loro. offensore fuori del Tribunale di bene amministrata Giustitia . Molti non lo vogliono credere , ma da buoni Tedeschi pu aspettarsi,
che sia anco vero .
I Vice R di Napoli fanno amazzare in mezo Romane dovunque posso
no arrivargli i Baroni di quel Regno, che siano rei di qualche grosso delitto,
quali rare volte giova l'haver buone gambe .
Monuit Liviamnc arcana dornus vtdgarentur.
IL lasciar divulgare i fatti particolari di Casa non si pu dire quanto dimi
nuisca la reputatione di ciascuno , e massime l'auttorit de' Principi; per
che come disse quel Savio; Non omnia for , & intus Incent; ne tutte l'operationi d'vn huomo si possono risapere con decoro ; onde quanto meno s'am
mettono familiarit intrinsiche , tanto meglio s' augumenta la Maest de*
Grandi, de' quali i minori devono gU effetti, non le cagioni palpare.
Quando vno speculativo osservando qualche degna cosa , non pu rinve
nire la causa,, che la produce , e s'ingombia di meraviglia . I misteri) non
intesi generano stupore, influiscono riverenza.
-*
Luigi Vndecimo R di Francia accuratissimo custode del suo secreto havevamille rigiri, e sempre operava i suoi negoj.cj3nmea.noa risaputi . Gli
Spagnoli
14
Oflrvttni di TrajH Boccalini
Baiazet Imperatore de' Turchi per haver scoperta la sua Volont di lasciar
herede dell'Imperio il suo figlio Corcut, si tir contro l'odio d'Achmet,e di
Selim altri suoi figli maggiori, per li quali perdette e l'Imperio, e la Vita.
Ma Tiberio nostro sagacissimo sopra tutti gli huomini , non mai essalt
Druso suo figliolo mentre visse Germanico , come fece doppo che Germani
co fu cacciato dal Mondo , e dalla speranza di governarlo ; tutto affine di
non tirarsi adosso qualche rovina , che l'havesse sepolto . Quo tunc exempfa,
dice Tacito , Tiberini Drusum stimma rei admonet : curn incolumi Germanico inte
grarti inter duos iudicium tetmifft.
Ma ritornando alla sagacit d'Augusto nel custodire il suo Testamento, mi
souviene di Costantino sopranominato il Duca Imperatore di Costantinopo
li, il quale vedendosi vicino morte, e temendo, che Eudossa sua Moglie rus
se per incorrere in quel capitalisfimo fallo di tirare in Casa vn' atroce nemi
co de' suoi figlioli, non anco adulti, con rimaritarsi, volle promessa da lei,che
non sarebbe passata alle seconde nozze, & havutane scrittura autentica, imi
tando la prudenza d'Augusto , la diede in custodia al Patriarca di Costanti
nopoli.
Ma altrimente providde Filippo Visconte Duca di Milano, il quale havendo lasciato nel suo testamento herede di quel Ducato Alfonso R di Napoli,
tenne d'esso cos negligente cura, che doppo la sua Morre il Testamento dis
parue . Poco differenre da questo di Filippo fu il caso d'Henrico Vili. R
d'Inghilterra, il quale nel suo Testamento lasci herede Odoardo fanciullo
di nove anni , cui morendo senza figli , sostitu Maria figlia di Caterina d'A
ragona, e doppo questa dichiar queir lsabetta, che giorni nostri ha tanto
fiorito nella prudenza humana, nata del sudetto R Henrico, & Anna Bolena,
l'Elena , la Megera d'Inghilterra. In oltre mancando tutti questi volse,
che s'intendessero succedere nel Regno quelle persone , che pi prossime rus
ser chiamate a tant' heredit dalle legge communi , che furono due sorelle,
Margarita, che maritata Giacomo Re di Scoria hebbe Giacomo Quinto R
di^Scotiapdal quale nacque Maria Madre del presente Giacomo V L R d'In
ghilterra, e di Scoria : La seconda fu Maria maritata prima Lodovico XII.
R di Francia, e doppo la Morte di lui rimaritata in Inghilterra Carlo Brandone Duca di Susfolch ,e cos mala cura f tenuta di questa vltima volont
d'Henrico , la quale tanto imputava nel Regno d'Inghilterra , che doppo la
Morte di lui f stracciata , e fu d alcuni furbi ambitiosi fabricato vn Testa
mento falso, nel quale vedendosi esclusa Margherita, maritata nella Scoria , c
tutta la sua posterit , le f preposta la seconda Sorella d'Henrico , la quale
habbiamo detto , che era rimaritata nel Duca di Susfolch , cui partor tre
figlie, la Maggiore delle quali nominata Giana , f quella , che con tanta infe
licita f chiamata Regina doppo la Morte d'Odoardo . Onde si cagion
dalla falsificatione di quel Testamento vna molto lacrimevole Tragedia nell*
Inghilterra , ben nota quelli , che sono versiti nella letrione saporita dell'
Historie .
Aggiungi
Tberium
i8
Offervtton di Traiano Boccalini
vano , proposero per vltimo partito , che suste fatto R il Cardinale di Vandomo; partito, che come seditiosissimo non fu ne pure ascoltato dal pruden
te Pontefice Clemente Vili, al quale f communicato cosa, che se suste
riuscita , haverebbe acceso vn estremo foco di guerre Civili in quel Regno
tanto pi pericoloso , quanto che farebbono le divisioni , e le discordie attac
cate con i Principi del sangue Reale ; se bene gli Spagnoli tennero mai sem
pre velato quanto poterono, questo lor pensiero agli huomini ignoranti col
Santo pretesto di desiderare in Francia solamente vn R Cattolico.
Per queste cose dunque, che habbiamo detto, pare , che sia degno di gran
biasimo Augusto ; poich dovendo egli ad vn nuovo Imperio dar buona re
gola neh' importanza della successione , v'introdusse cosi pestifero abus , e
: scandalo pernicioso con questa sua tanto prepostera iniquit . Imprudenza
in somma , che diede in mano di Tiberio quella Spada ignuda , con la quale
egli guisa d'arrabbiato Leone, incrudel subito contro Agrippa Postumo, poi
contro Germanico, & in fine contro tutto il sangue d'Augusto,e con tanta im
manit, che dice Tacito, come di sei figli lasciati da Marco Agrippa, i cinque,
che gli nacquero con Giulia figlia d'Augusto con tutta la progenie loro , che
fu molto numerosa, perirono di morte violente , e chesola Vipsania nata della
moglie prima di Marco Agrippa , la quale fu moglie di Tiberio , e Madre di
Druso, hebbe fortuna di morire naturalmente . Paucos post dies, dice Tacito,
Vipsania Mater tini vita excejjtt , vna omnium Agrippa liberorum miti obittt , nam
. cxteros manisefiHm efi ferro, vel vt creditum est, veneno , atti fame extinilos . Criideit commessa , perche credono i Principi somma prudenza spegner totaLmente quel sangue, al quale sanno tPhaver occupato lo Stato ; Con tutto ci se
vorremo essaminar bene le considerationi, che fu necessario, eh' havesse Au
gusto nel dichiarar Tiberio suo Herede, troveremo, che come dice Tacito, le
lusinghe di Livia sua Moglie non gi , ma solo l'interesse della grandezza , e
perpetuit dell' Imperio Romano l'indussero far tanta resolutione ; Giudic
dunque Augusto , che vn Imperio nuovo acquistato con tanta fraude da Ce
sare suo Padre , e stabilito da lui con tanta crudelt haveva di bisogno d'vn
successore non stolidamente crudele, come era Agrippa Postumosuo Nipote,
ne di cosi humana,e benigna natura , come era Germanico , ma ben si dell*
ingegno sagacissimo, e crudelissimo , come era Tiberio ; perci che ben sape
va egli, che g' Imperi} nuovi, violenti, e Tirannici , cosi si dominano con esfercitare vna perpetua crudelt , come gli hereditarij con l'humanit . Ne
ha dubbio alcuno , che quell' ingegno grandissimo d'Augusto non vedesse,,
che Agrippa Postumo con le sue bestialit s'haverebbe giocato l'Imperio, e la
Vita , come presto se la giocarono Caligola , Nerone , e Domitiano Principi
di fimigliante natura quella d'Agrippa, e che Germanico se l'haverebbe per
duta per quella sua molta indulgenza, la quale vitio grandissimo, in vn Prin
cipe , che sia nuovo e che signoreggi Popoli, quali sia stata robbata la li
bert : come f conosciuto nel Gran Cesare Dittatore, il quale riusc dissimile:
se stesso nella prudenza, quando si fece credere di potersi conservare eoa
l'humanit,,
ji
Ojservatfom M Tr/tjano Bicealmi
Et in questo proposito non occorre dire, eh' io non approvi per vera la ra
gione, che adducono ordinariamente gli Scrittori all'hora,che cercano, ond'
accada, che i Francesi attissimi, e nati per far grand' acquisti di stati, siano poi
tanto inetti saperli mantenere ; E per il contrario gli Spagnoli siano tanto
mirabili nel mantenere l'acquistato, e poi mancano di quell'eccellente virt
di sapergli acquistare .
Auvenga, che non vero , che l'inetia de' Francesi nel conservar gli Stati
nuovamente soggiogati, consista nella balordggine, e trascuratezza, che di
cono esser propria d'essi , i quali presto si stufano d'ogni cosa per importante,
ch'ella sia; perci che la vera cagione del dubbio questa,che i Francesi man
cano di quelle crudelt , che sono il nervo principale nel mantener li Stati
nuovi , la qual virt essendo propriissima degli Spagnoli, accade , che questi
per l'austerit degli ingegni loro implacabili , siano maravigliosamente adat
tati sapersi conservare gli Stati, che acquistano . L'attitudine poi alle con
quiste procede n Francesi dalla grandezza, e latitudine di quei cuori loro,
co' quali calpestano i pericoli, e non temono la paura, di che non sono for
niti i sagaci cuori di Spagna. Veramente incrudelire n Baroni principali
dello stato nuovo, spegnere in esso tutto il sangue Reale , affliggere i Popoli
talmente, che non habbiano pi ne forze, ne genio di ricuperare la libert,
scienza peculiare degli Spagnoli , cos simili di virt Tiberio , come i Fran
cesi Germanico ; cosa tanto vera , che non prima salito in Catedra di famoso Politico il nostro Tacito di quello , che gli Spagnoli habbino con l'ac
quisto degli Stati d'Italia ingrandita la loro Monarchia, la quale venendo go
vernata conforme i precetti di Tiberio , raccontati dal nostro Auttore , acca
de, eh' egli versi per le mani d'ogni vno ; desiderando sommamente l'ingegno
degli eruditi pescare in quei fondi, da cui altri s cavare i legami , da tenere
in dura servit i Popoli ai conquista .
Molti luoghi d'essempio potrebbero qui servire per provare , che la mia
sentenza non erra circa l'accortezza, e severit degli Spagnoli , e della trascu
ratezza, e troppa mansuetudine de' Francesi , ma mi contento d'vn solo , che
vale per molti .
Il R di Spagna Filippo secondo essendo entrato in gelosia del Principe
Carlo suo vnico figliolo , e di D. Gio: suo fratello bastardo , ancorch non
fossero venuti all'atto prossimo d'armarsegli contro , nondimeno gli diede il
cuore di levare la vita col veleno ad ambidue . Et i R di Francia a i figli,
& fratelli del sangue Reale ancorch siansi armati contro di loro, ponendo
il Regno in gravi pericoli, & bench siano rimasti prigioni in battaglia , &
gsi habbiano havuti in altri luoghi in poter loro , non hanno per saputo havcr la virt degli Spagnoli di levar loro la vita.
E non ha dubbio alcuno , che i Francesi non seppero mai la Politiqa di ri
durre la Sicilia, & il Regno di Napoli quei termini, ne* quali vede il Mondo,
che hanno saputo ridurgli li Spagnoli per assicurarsi di quei Popoli , che si so
no sempre mai mostrau troppo curioii di mutar Signore pi che spesso t
Oltre
NOn misuri il Principe l'esser suo da quello , che ode ragionarsi di lui fin
che vive,
'
.
.
34
Ojservatton di Trajano Boccalini
potuto accostar vn orecchio al suo cataletto d'intorno alle lingue de' Solda
ti, e del Popolo
At apudprudentes vita ejus varie extolebatur^ arguebaturves.
IO non dico, che non sia bene il fuggire quanto pi puoffi d'andar mal me
nato per bocca degli huomini ; ma tengo bene impossibile l'operare in
modo, che si possono contentare tutti i sudditi . E bene beneficare , acci
che amino ; ma non male tenere tutti in timore, bench odiino . Augusto
premi molti, ma puni moltissimi .
I Tiranni devono assicurarti non s l'amore de' Popoli ; perche impossi
bile ne' Domini) nuovi farsi amare ; mentre necessario l'offendere, e l'essere
crudele ; ma devono affidarsi all' ancora del timore . Siano terribili, e saran
no rispettati, & obbediti ; Oltre che anco colui, che fa operationi sante , e publica leggi giuste, se piace vno, dispiace all' altro ; onde sta sempre in neces
sit d'vdtr poco bene di se stesso . Negli huomini mai sempre vogliono par
lare con Astrea su la lingua, ma secondo il bisogno loro, e secondo le passioni,
che l'agitano, si che il Principe deve delle ciarle de' sudditi esser non curante ;
purch non tocchino la sua reputatione .
Gregorio XIII. rideva quando sapeva qualche Pasquinata affissa contro di
lui ; & Augusto medesimo incontrando per Roma stipato d suoi Pretoriani,
vn huomicciolo , che lo chiam ad alta voce Tiranno ; rispose ; S' io' sussi Ti
ranno, non mei diresti .
3$
Ojfcrvaiiom di Trajano Boccalini
fi deve temere assai, & anco quando in ogn' altro modo si v fortificando, per
impugnare ad ogni occorrenza l'armi sotto qualche colore d'apparenza com
portabile ; per che chiunque vuol fare qualche bel colpo per via della forza,
non ha pi degno pretesto , che il pigliar l'armi, come seppe far Cesare, qui
accennato dal nostro Auttore sotto pretesto di defendere le ragioni della Pa
tria . Cosi procurarono di fare i Venetiani, quando aspiravano ad impadro
nirsi d Milano sotto pretesto di non voler permettere aggravio alla libert
d ' i taira, ne che gli stranieri dominanti , Italiani Tiranni s'impadronissero di
quel Principato annesso i loro confini : Ma essere il fine loro quello di man
tenere Milano in libert,stante la Morte del Duca Filippo Maria Visconti.
L'haver poi chi passeggi intorno suoi stati con l'Armi alla mano, negotio di tanto pericolo, che nessun pretesto per legittimo, che sia, deva adormentarsi s l'altrui fede . per questo nelle revolutioni di Milano, i Venetiani
non vollero dare il passo all' Imperatore, il quale diceva voler andarvih co
ronare, s'egli non lasciava adietro l'essercito, come quelli, che non senza ge
losia giusta di stato, dubitavano, che Cesare havesse animo resoluto di rito
gliersi le Terre, che possedute da Venetiani, pretende siano viurpationi dello
Stato di Milano . ,
In Venetia delitto di Stato ad vn Senatore tenere armati, dipendenze,
amicitie di Principi . Nel Dominio Ecclesiastico non si trovano papaveri
che facendo il prepotente , mettono in gelosia quelle piccole Citt : Subito,,
che insorgono, spiantano le Case , e s'annientano . In Bologna, doue rgna
molta libert vivesi con l'armi alla mano ; ma in forma per molto privata
d'alcuni principali, per l'interesse solamente di cavalaresche inimicitie .
I Lucchesi , che sono pur deboli quando veggono armarsi il Gran Duca,
subito lo pregano col mezo del loro Ambasciatore , a dir loro che fine egli
s'arma .
Sed Pompemm imagine paxisyfedLepidumJpecie amiciiix deceptos .
Q Vanto faticoso mestiere quello di conoscere il vero amico dal falso,,
Fassettione dall' adulatione ? non essendo invero pi facil ad esser in
gannato l'humano commercio, che sotto specie d'amicitia, e di pae.
Diceva quel gran Politico , e Soldato d'Henrico IV. Rdi Francia , che
bave va pi paura, quando il R di Spagna Filippo 1 1. vsciva al Giubileo con
la Corona in mano, che quando vsciva con la Spada snudata, essendo antico
costume degli Spagnoli il far guerra alla Francia sotto specie d'amicitia; sem
pre giocano maccninatoni secrte per fomentare i malcontenti, e dar mate
ria, fuoco alle Civili seditioni , alle quali sempre bastevolmente per sua
natura disposta la Francia .
Sotto colore di pace Clemente VII. disarmatosi apena s assalito , e- car
cerato dagli Spagnoli in Roma con quel sacco tanto lacrimevole .. 11 DucaValentino poi esoquiva tutte le sue tradigioni con questo bel metodo*.
Tra.
bene, che il Principe corregga i suoi difetti . Ma non assai, s'egli vuole
stipendiar il vitio in sua Caia, lasciando, che i suoi Ministri , confidenti
menino vna vita sconvenevole , e di poco buon odore ; poi che pare , che
pecchino per l'abbondanza del favore, che godono appresso di lui.
Chi pu , e deve impedire i mali , gli commette , se non gli vieta; Onde
ogni giorno Signori per altro buoni cadono per insolenza de' loro favoriti
in mal concetto , & in odio vniversalc per loro colpa , bench senza la loro
colpa r
Luigi X L R di Francia seppe nutrire vna Corte molto saviamente costu
mata. L'istesso privilegio hebbe Carlo Audace suo coetaneo Duca vltimo
di Borgogna ; ma nondimeno s'ingann nel favorire vn Napolitano , che
Vassassmo miseramente sotto Nansi.
I Papi doverebberoauvertire pi degl'altri Principi tutti correggere i
vitij de' loro confidenti . Ma in Roma basta, che trionfi rhipocrela .
At fures, quibui vnus metus fi inteliigere vidtreniur.
f pericolosa faccenda per il iddito , che il suo Principe habbia altra intendone nel cuore di quello, che suonano le parole destinate dall' ordine
della natura ad esplicare non corrompere i concetti dell' animo ; perci che
resta ingannato sovente il povero Vassallo, quando il Padrone coprendo l'a
nimo appassionato , l'induce con artifitio di parole proferire quale!'1* con
cetto , che parer bestemmia , bench fusse sentenza d'Oracolo. Maggior
rischio poi si corre, se l'imprudenza di chi si tratta col Principe, mostra riaver
ne penetrato l'animo, eh' egli intendeva tutto partito occultare ,
Non v' di peggio , che lo scoprire viva forza vna Maschera . Villero
Secrctario di Stato d'Henrico 111. R di Fraacia s'acquist l'odio di lui per
che era arrivato conoscere tutti gli attintij del Padrone , bench studiasse
d'occultarglieli , e specialmente lui; Onde gridava il R ; Non voglio pi
questa Volpe d'intorno . Guai questi Senatori, s'havessero mostrato d'havef conosciuta la furbaria di Tiberio , che volea si credesse quello dicea non
quello, che voleva dire .
Finezza inutile ,&hoggidi pratticata da Principi per loro decoro,quaudo
tiipondono x masQme agli Ambasciate -* , i quali penetrano alla medolla de'
E 3
loro
Egli vero, che coloro , i quali fono innamorati delle loro ricchezze , e
danno ad effe attaccati, non fogliono facilmente preftar orecchie alle novit :
amando pi tofto la quiete, per godere delle proprie fortune, dalle quali non
fi ftaccano fenza funoli potenti , & occafioni di graadiflime coniequenze,
e non
40
Ojfervdtiom di Trajaft Hccdlini '
\
e non fallaci nell'efito . Ma quelli , che per fama di valore , e di prudenza
fono i pi cofpicui negli occhi del Popolo, riefcono molto pericolofi ; poich
tali virt non vanno mai fcompagnate da vn poco d'ambitione ; Onde facil
mente abbracciano l'occafioni di cimentarli anche con evidente pericolo
d'azzardo dannofo . Perci quelli tali devono e(Ter meritamente, oflervati,
& il Principe deve auvertire, o di non difguftarli , di precipitargli in vn trat
to ; perche la volont di far male nafce molte volte dall'abbondanza del po
terlo fare,& pazzia d'alcuni, che doppo haver fubodorato i trattamenti di
congiure, le vanno deliramente nutrendo non ad altro fine , che di vendicar
tene .
11 Duca d'Atene per il troppo fapere , pericol in quello propofito nella
Citt di Fiorenza . Saggi i Turchi , che mirando arricchiti i lor Primi Vifiri,
oltre il convenevole, & accrefciuti di fama eccediva, gli Ammiragli del Mare
& i Bafs Generali delle Provincie, e degli eflerciti, con vna corda d'arco fan
no levarteli d'attorno per fempre .
Torn conto al Gran Capitano, & al Duca Aleflandro Farnefe , ambidue
huomini legittimati dalle proprie attioni per degni di Corona, e fuperiori ad
ogni gran merito , l'vfcir da fe fteffi fuori del Mondo, perche gli occhi degli
Spagnoli incapaci di foffrire i raggi di tanta virt , gli haverebbero certa
mente cacciati forza .
Non fenza ragione adunque Tiberio feppe far morire fotto varij pretefti e
Gallo, e Aruntio,e quanti erano fofpetti d'haver capacit per reggere l'vniyerfo.
In Hateriumfintini inveciw efi . Saturimi , cui tmplac abilius
irafiebaiur , filetti/) tranfeniitit .
CHe mal fegrto quando il Tiranno offefo da molti , contro alcuni invehifce ; contro altri tace 1 II Silentio in tal cafo foriero della vendetta,
non elTequita nel cuore ; Tiberio era vh huomo , che quando gridava , e ri
prendeva gli amici , voleva perdonar loro ; quando taceva, eragi loro de
cretata la Morte . Chi sfoga l'ira con le parole , viene manifeftare d'haverfi prefa vna tal quale fodisfatione , e vendetta . Ma chi fomenta lo fdegno gi concepito nelP animo , e concentrato col filentio; s' politico, non
pu non volere pi afpra vendetta, che di parole . Onde Aleflandro Magno
ad vn fuo imputato di non havergli fcoperta vna Congiura , della quale era
egli confapevole, e fufle partecipe ; Difle ; Non sbigottire, che io ti favelli di
quello ; per che doverebbe eflerti pi formidabile , fe con la ditlmulationc
lafciarfi in filentio il tuo fallo ,,che fe l'auvifartene , t'offro libert di poterti
giuftificare .
Degno d'ogni celebre ricordanza il fatto d'Henrico I V. il quale infor
mato pienamente delle macchinationi ordite dal fuo favorito , e tanto bene.ficato Duca , e Pari di Francia il Marefcial diBirone col Duca di Savoia
contro
Anx*m
45
44
f>JservatiHi di Trajaxo "Boccalini
,
poich sanno hver dominio sopra genti, che mal volontieri gli soffrono per
padroni, sempre per forza, non mai per genio . Periandro di Corinto ricor
d fra l'altre cose a' Principi nuovi desiderosi di conservarsi nello Stato, che
non dovessero comportare i ridotti , e le Conventicole , russer di qualsivo
glia pi honesta conditione, e che auvertissero bene, che coloro, i quali sono
in concetto d'eloquenti, e che veramente vagliono molto persuadere sono
troppo atti commovere i Popoli, & indurgli alle novit .
Il Frate Savonarola in Fiorenza famoso Predicatore fu vicino distrugge
re quella Republica, che tutta dipendeva dalle sue prediche, & era per obbe
dirlo ad ogni cenno .
Coloro , che si fanno Capopopoli per liberar la Patria dal Tirando , non
aspirano, che alla Tirannide .
Le frequenti sollevationi di Palermo contro i R Viscardi mostrarono, che
3uei plebei caporioni intendevano distruggere il Regio governo per introurvi il Tirannico .
Doppo Dionigi Tiranno di Siracusa Agatocle armatosi pet sollevare il
Popolo , lab tanta potenza, che pot opprimerlo, e seppe impadionirsi del
la Sicilia, e forse sarebbesi impadronito anco dell' Africa , se havesse governa
to con pi giuditioso consiglio ; Non ambiva dunque l'Histrione Perccnnio
il riposo delle Legioni d'Vngharia , ma ben si il comando d'esse, e l'havrebe
forse ottenuto, se Tiberio fosse accorso con mano pi tarda al rimedio, e se il
sangue raffreddato dell' essercito non havesse introdotto pi miti consigli .
Nifi novunty & cunttantem adirne Vrncifem precibus , vel armis adirent.
MOlte gratie s'ottengono nella rinovat-ione del Principe , che in altro
tempo non potrebbono sperarsi , non che conseguirsi ; E ci procede
non solamente dall' allegrezza, con la quale tutti gli animi si dilatano, e si fa
cilitano beneficare per il desiderio, che s'ha di rendersi grato ; ma dall' im.
peritia principalmente, e dalla poca informatione , che il Principe nuovo ha
di quel' importanze, che concede .
Questi Soldati d'Vngaria s'avanzorono portare le loro pretensioni con
la voce del figlio di Bleso loro Legato avanti Tiberio , perche all'hora non
essendo egli bene assidato nell' Imperio , supposero , che fosse per concedere
Joro ogni gratia,e benefitio per acquistarsi in tal modo l'aura Militare.
I Gianizzeri nella creatione del nuovo Sultano vogliono donativi , come
yegaglia dovuta d'obligo; altrimenti si sollevano, e le Legioni degli Impera
tori Romani succeduti poi Tiberio , cento volte corsero alla ribellione , e
per placarle v'abbisogno sempre quantit d'oro ,
Tfe dtmijfis
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4.8
Ojservationi di Tra)ano Boccalini
anco sagact punire con publiche battiture alcuni pi colpevoli del Cam
po , per raffrenar l'orgoglio di tutti col castigo de' pochi , essendo massima
pratticata da Principi il giustitiare alcuni ; ma pochi de Caporioni pi rei,
per intimorire il rimanente de mal intentionati . Era nondimeno cresciuto
troppo avanti il tumulto; Onde quello, che doveva smorzare, accrebbe l'in
cendio . Quant' difficile conoscere il tempo !
Flagrantior inde v piures feditionii duces .
CRescendo l'impeto, crebbero anco i capi della seditione ; perche se non
si porge pronto rimedio al principio delle ribellioni , dopoi ogni testa,
che si tronca , vn capo dell' Idra , che risorge con doppie teste , e per vna
mozza ne pullulano dieci , e perci doverebbono auvertire i curatori delle
Ribellioni medesime , che il castigo sia habile ad estinguere affatto il fuoco
delle revolutioni, altramente pi tosto s'augumentano i mali , e la punigione
di chi incrudelisce maggiormente gli animi degli altri gi accesi alla vendet
ta , & al tumulto ; perci che ciascuno consapevole della sua reit , mentre
vede castigato il correo, non aspetta, che simil trattamento ; Onde far ogni
sforzo per liberarsi dal sospetto del male, che gli sourasta .
Anton da Leva volendo amazzare tre soli Cittadini nelle Guerre di Mila
no, come concitatori del tumulto, vedde accresciuta talmente la rivolta, che
per incrudelire maggiormente tempo migliore , depose all'hora ogni cru
delt, & accomodandosi alla cattiva congiuntura , convenne gli d'acchetare
pacificamente il rumore per quel punto .
Quando la Regina Maria di Francia vnita col Duca Francesco di Ghisa,
decret nel consiglio del R Francesco suo figlio di carcerare il Principe di
Cond, el fratello Antonio R di'Navarra per fargli morire, f buono, che la
morte del R Francesco seguisse prima, che restasse essequita la sentenza d'vccidere il Principe di Conde gi carcerato ; perche tutta la Francia sarebbe
corsa alla vendetta di quel sangue , che si sarebbe supposto versato per servitio dell' ambitione di Ghisa, non per demerito alcuno; Onde i R di Francia
quando vogliono castigare qualche Principe del sangue , qualche ben ve
duto Popolano di Parigli , bisogna , che habbino tanti riguardi , che di rado
riesce loro di sodisfarsi a misura del bisogno .
Gli Spagnoli gran Maestri delle crudelt politiche , non fanno morir gi
mai alcun reo di materie di Stato nelle novit, e nel bollone delle cose; ma
gli perdonano , e sangue freddo col calor d'viu calunnia lo mandano al
Cielo.
Refende
v 49
50
^Ojservatiom di Tr\**o BccaUn
(fi scherno s per che tali sopranomi nuocono molto all'auttorit di ciascu
no ; Onde bisogna stare aavertiti di norf porgerne l'occasione, ci d'esser ribatezzati, e massime negli estrciti , dove trionfa senza timor di castigo la na
tura burlesca de' soldati .
11 Duca Carlo Emmanuel di Savoia", ch'era vn tantin curvo , fece carcerai
il Cavalier Marino hieri l'altro per haver egli poetato in senso amfibologico,
componendo alcune Ottave sopra vn gobbo, & intitolandole la Gobbeide .
Il R Guglielmo di Sicilia s'acquist il sopranome di Crudele con tanto
suo danno , e ramarico , che se bene cerc dileguarne la memoria , studiosa
mente con alcune pietose operationi pi tosto l'accrebbe .
guawquam abjrus/fm,(jr tristifm* qu&qut maxime occultantem Tiberium.
Tiberio bench huomo di cupo ingegno , e solito tener nascoste le male
nuove, non pot dissimulare il tumulto dell' Vngariche Legioni, ne de
cretarne il rimedio . S' il negotio non russe stato di tanta importanza , senza
dubbio eh' egli l'haverebbe taciuto , come che conoscesse alla sua positura ti
rannica sconvenevole la divulgatane delle nuove sinistre , e sconcertevoli al
lo stato non anco sicuro della sua Corona ; perche sul principio del dominio
l;vdirsi da mal contenti, che vna Citt tumultua , apre gli occhi agli altri, eh'
hanno simile il genio, che l'acquistano con l'essempio delle revolutioni degli
altri .
In questa celere speditione di Tiberio, che appena montato sul Trono, ve
dendo ribellarsi le pi forte Legioni , senza perdita di tempo manda il figlio
coraggiosamente ad acchetarle ; Vuole osservarsi , che in tali casi bisogna
mostrare tutto lo spirito senza trepidar punto j per che non v' cosa, che augumenti pi l'ardire di chi v macchinando rivolgimenti di cose contro vn
suo maggiore , quanto il vedere sbattuto , & intimorito senza risolutione , e
senza ripiego il Principe offeso ; rare volte accadendo, che vn Signore assalito
da disordini grandissimi dello stato , ritenga la forza del buon consiglio , e
rinuenga con vigorosa prontezza il rimedio agli sconcerti seguiti . Sopra
ogni cosa per bisogna evitare come scoglio, in cui rovina la Nave del buon
governo , di lasciarsi conoscere punto avilito .
Il Duca Valentino vero Modello de Moderni Tiranni , morto, per dir
meglio occiso il Papa suo Padre col veleno preparato dal figliolo per sepcllire due convitati ricchissimi Cardinali solarne d'approvecciarsi con lo spo
glio de medesimi; bench si vedesse infermo morte , Se assalito da cento dis
grafie, non s'auvih punto, ma con intiera prudenza diede assetto agli stati pe
ricolanti di Romagna , & ad ogn' altra sua importanza . E se Papa Giulio
secondo non l'havesse ingannato forse sarebbe gloriosamente risorto .
Carlo V. havend sentita la sollevatione di Gante sua cuna vi corse , at
traversando con suo estremo pericolo la Francia , che vuol dire ponendosi
nU' vnght del R Francesco primo stato suo prigioniero in Spagna , e che
pretendeva.
^ ,
' Ojsextyatini di Trajat Boccalini
dover essere il Ministro , l'Interprete della mente del padrone con disobbe
dirlo per ben obbedirlo , quando trovandosi in necessit di repentino parti
to, & interesse del Principe l'operare contro il suo espresso comandamento;
adducendosi , che se il padrone fusse presente , o che havesse mai potuto imaginarsi vna simil cosa, non opererebbe, comanderebbe d'operare al Mini
stro in altra maniera , che in quella pi vtile alla sua positura; Onde auviene
eh' molti Ministri sogliono dire i Principi , e massime il R di Francia Henrico IV. il Grande . Io vorrei la tale , e la tal cosa : questi , e questi sono i
mezzi buoni conseguirla ; se voi trovate di meglio , valetevene ; ne pur eh
10 ottenga il fine vi lego le mani, ne i mezi .
Io rispondo a costoro , che veramente hanno ragione di negotiare lor
capriccio , quando i Padroni lasciano loro la briglia sul collo all'arbitrio
d'essi , come costumava Henrico IV. ma che quando l'ordine preciso, & il
Principe assolutamente vieta di fare, impone d'essequire vn importanza nel
la tale, e non nella tal forma, non deve il Ministro in qualsivoglia caso operar diversamente . Vn gran caso degno di sapersi, comprover il mio discorso .
Risoluto il Duca d'Alva Vice Re di Napoli invadere lo Stato Ecclesiastico
per la Lega conclusa dal Pontefice Paol IV. contro Spagna col R di Francia
Henrico II. e per altre molte offese ricevute da Caraffeschi , e considerata la
brutta faccia , che ha sempre negli occhi de Christiani chiunque assalta il Vi
cario di Christo , vuole cohonestare la sua morsa col Titolo di lecita difesa , e
rigettar l'odio della guerra sul capo del Papa, almeno appresso il Collegio de*
Cardinali, & i Vassalli della Chiesa; Onde mand Pirro Loffredo Roma,
Cavaliere Napolitano ad esporre al Papa, & tutto il Collegio, che Cesare , &
11 R Cattolico vedendo qual animo havesse il Pontefice contro i loro stati,
non sapevano eh' altro fare , se non ci che farebbe vn buon figliolo verso il
Padre, il qual gli corresse sopra col pugnale snudato, ci sforzarsi di levargli
l'armi di mano . Teneva ordine preciso il Loffredo di presentare al Papa, &
Cardinali le lettere, e di fermarsi solamente quatro giorni, e niente pi
Roma, qualunque risposta, anche nessuna ne ricevesse . Ma il Papa, che vo-,
leva prolongar le cose, feceli vedere, che in cosi breve tempo non poteva ri
solver, dovendo prima i Cardinali esser visitati dal Loffredo, e poi chiamati in
Concistoro consultar col Papa qualche risposta di buon temperamento, in
altra forma riuscirebbe la sua venuta pi da beffe , che da pacifico bene . Il
Loffredo persuaso dalla ragione , e non sapendo il mistero del Vice-R , lasci
trattenersi contro l'espresso divieto con pregiuditio del suo Padrone , e della
sua persona; per che il Duc a d'Aiva appunto in quel giorno, nel quale asse
gn la partenza da Roma al Loffredo, entr con giusto essercito nello slato del
Papa, pigliando in breve Ponte Coruo, e Frosinone, alla qual novella stordito
ilPapa,e dolendosi del tradimento del Vice-R, che assiliva con l'Armi, men
tre affidava nello stesso tempo con i trattati di pace, fece porre in Cartellai!
Loffredo, che vi stette rinchiuso fino all'aggiustamento delle parti ; insegnan
do col suo essempio Minjstri de' Principi di non fare a modo loro in quei.
particolari
f4.
QjfervAtloai di Trajou Boccalini
esser quello di punire, e non di premiare Ma qui Tiberio non dissimile da se
mede (imo pretese anco con questo rimettere al Senato di sfuggir l'odio de'
Soldati, e buttar la colpa della negativa addosso ai Padri, desidcroso,che non
credessero le militie auversa la sua volont beneficarle . E coloro , che
s'intendono del maneggio di stato, sanno benissimo, che le gratie, che non si
vogliono concedere, quando pericoloso, dannevole il negarle apertamen
te, devonsi condire, moderare con roversciarne in altri la colpa, con ad
durre pretesti tali, che sodisfacciano i pretendenti, e che non lascino neh" ani
mo loro amarezza contro la persona del Principe per la ricevuta negativa.
Paol III. gran Maestro di questo modo di procedere contentava tutti, e
non faceva gratie ad alcuno . E Carlo V. havendo promesso in Parigi al R
Francesco II. quando vi pass per l'interesse di Gante , non seppe come co
prire la sua volont di non concedere lo stato di Milano alle vivissime pre
tensioni di quel R, se non col incolparne la resolutione del consiglio Aulico
Cesareo, che non haveva voluto condescendervi, su la libert della quale non
restava arbitrio giusto all'Imperatore .
Alij fortioribut-(temediis agendum, nihil in vulgo modieuni : terrete ni
paveqnt, vbi fenimuerint immune contenuti .
L 'Arsioni del volgo non conoscono mai alcuna moderatione sempre vrtano negli estremi . Se non teme il volgo, diventa spaventevole ; se teme,
diventa disprezzabile . E per se nelle seditioni s'abbatte in qualche acci
dente , che l'impaurisca ; all'hora non solamente se gli deve accrescere il ti
more ; ma tempo d'estinguere gli auttori del tumulto ; Onde con ragione
nel consiglio di Tiberio si disputava , se suste tempo d'opprimere i seditiosi,
gi intimoriti per il deliquio della Luna , e gi inclinati alla quiete , perche
coppo raffreddato l'impeto delle sollevationi , suole introdursi il freddo del
timore negli animi de' tumultuanti ; & all'hora tempo d'acchetare il tutto
con qualche essemplare castigo de' Capi, i quali rimossi, cagionano, che gli al
tri si rauveggono, & applichino medicare il loro fallo con nuove, & nonorate attioni in servitio del Principe .
Sed quibit* Sitila moderdbatur, mente ambigua,fortunam fedition
aliena. Jpeculabantttr .
M Entre gli esserciti di Germania stavano sopra le Ripi del Reno, quello
della parte inferiore governato da Aulo Cecinna sotto la direttione di
Germanico all'hora imbarazzato nel riscuotere le contributioni della Fran
cia, s'ammutin ; Ma questo della parte superiore governato da Silio andava
con animo sospeso, osservando il successo della seditione degli altri . Quant'
pericolosa l'absenza del Generale del corpo degli esserciti 1 Per cauto
quello di Silio, volle state cavallo del partito ; perche conia ritornata di
Germanico
{$
Ojservatiom di Trajarid Sccalini
dell' ingiusttie,e delle crudelt; Onde i Capi de' tumulti non hanno pi po>
tente veleno da instillare nell'animo de' Soldati, acci che si sollevino, quan
to la speranza del guadagno , e la facilit di vendicarsi delle sostenute offese
d Ministri dell' efferato . L'avaritia , e la vendetta sono due furie d'Infer
no, che tiranneggiano il cuore degli huomini tutti , ma specialmente de' Sol
dati.
Auvertano dunque i Principi di non lasciare lor talento incrudelire i
Minisiri contro i Soldati , per che la crudelt , e l'avaritia de' Ministri sono
madri delle seditioni spesso ne popoli , sempre ne Soldati ; Dissi , che la cru
delt ne' Principi nuovi virt essentiale , ma negli esserciti vuol esser ammi
nistrata pi tosto con il fulmine, che in vn momento sparisce, & vccide, senza
lasciarsi, ne vedere, ne meno conoscere.
Nelle revolutioni di Milano l'asprezza rigidissima d'vn Colonello Impe
riale f cagione , che si perdesse Lodi acquistata da Confederati . Eccelino
da Romano fin che l mantenne benevoli i Soldati , pot sicuramente essercitare tutte le maggiori crudelt , che insegni qualsivoglia sanguinosa Tiranni
de, ma subito, che cominci far macello delle soldatesche, decadde di con
cetto, e poscia cadde vinto, e morto .
Giovanni Bentivoglio Tiranno di Bologna non sarebbe rovinato, se havesse impediti i mali trattamenti alle sue truppe . Ne meno Lodovico il
Moro Duca di Milano sarebbe caduto nelle mani del R di Francia, se havesse posseduto vn corpo di Militia Italiana de' suoi stati con troppa crudelt
afflitti, e non si fusse troppo fidato de Venali Capitani degli Suizzeri , che lo
tradirono .
Sua in manu fitam rem Romanam su ViElor augeri Rempublicam .
NOn parlavano male i seditiosi Caporioni ; perci che come riabbiamo
detto di sopra , quando gli esserciti sono conoscitori di se stessi , sanno
molto bene esser padroni del Principato, e del Principe . E perci non de
verebbero mai permettere i Tiranni , che vn Corpo di sudditi vnisse troppe
forze insieme , essendo che dove si trovano molte forze, ivi molto ardire, e
poca fede, & ivi, come in Embrione si concepiscono i subiti movimenti , le
seditioni, e le congiure , le quali non potendosi nudrire con vital nudrimento, se non dalla poppa d'vn voler vniforme, compie il proveder, che coloro, i
quali devono ester colleghi, e Ministri di simil negotio, atto per sua natura
produrre questi inconvenienti , non s'amino fra di loro , ma ciascuno sia ge
loso del compagno, & interessato vnicamente al proprio vantaggio vnit,per
quanto sia possibile quello delPriucipe .
Quindi al tempo della Republica Romana procurando Giulio Cesare esser
eletto al Consolato insieme con Lucio Lucer suo confidentissimo amico,
non consentirono i Senatori di compiacerlo , anzi g' impedirono , ch'egli si
valesse del publico denaro, conforme la sentenza di Catone , e cercarono va
Console
5$
Osservatimi dt Trtja** BteeaKm
conservarlo se $esfo,gi che non credo, che Germanico aspettasse Vn beve
raggio di releso dalle mani del beneficato suo Zio , come poi miseramente
gli auvenne .
E stata veramente grande la cupidigia del fignoreggiare in ogni tempo;
ma chi legge, & osserva la fede, e la bont di molti antichi, forza, che si con
fonda nella maluagit degli sfrenati appetiti , che nutrisce il nostro Secolo
eh* supera i viti) di Tiberio, senza alcuna delle virt di Germanico .
Zopito fine di ricuperare la gran Citt di Babilonia ribellata al suo R,
non solamente v'azzarda la vita, ma fa tagliarsi le narici , e l'orecchie, e poi
col volto lacerato dal suo proprio rasoio , fugge in Babilonia , e fingendosi
cos mal trattato dal suo Re, s'avanza al comando talmente, che arriva all'in
tento di consegnar quella Citt al suo padrone . Hoggi dove sono i Zopiri ?
Vedo in Francia cinquanta Signori , che per mettersi in qualche alto concet
to alla Corte , si ribellano al loro Sovrano con le Piazze , e Provincie , che
hanno in governo , & in vece della meritata punigione , dalla bont del loro
R ricevono premij non meritati .
El nostro sfortunato Germanico , che oper miracoli in servitio del suo
Monarca, ricev per mercede l'assassinio d'vna infamissima Morte .
E fama parimente, che D.Gio: d'Austria il figlio di Carlo V.se ben natura
le , e fratello di Filippo II. doppo l'haver fatte prove d'estremato valore in
servitio della Christiana Republica, e della Monarchia del fratello , mentre
nelle ribellate Provincie Basse cerca introdurre con nuova maniera la quiete,
e regnare neh' amore, non nel timore de' Vassalli , venisse in sospetto gelosi
Spagnoli, ch'egli con quella dolcezza di dominio , e di tratto aspirassi farsi
padrone delle Fiandre, & ecco , che sorpreso da vna squadra d'improvisi deli
ri) , muore in Namur , e muore ajutato dalla crudelt Spagnola per quanto
disse il medesimo Tribunale della fama, come Germanico da Tiberio .
t
<*s4t fi auxUt a, rfoci) adverfum abfcedentes Legienes amaremur,
civile bellumfufeifi .
go
Ojjrvationi di Trajano Boccalini
Pontefice ne venisse acremente sollecitato, affine di far prova, s'havefl potu
to ridurre nuovo accordo l'Imperatore, e col mezo dello sborso di due mil
ioni indurlo concedergli l'investitura , e possesso di Milano , non che la manutentione della Borgogna , nel qual caso non si sarebbe curato di conchiu
dere altra Lega col Pontificio.
Noctem minacem-, & in scelus erupluramfrons lenivit, nani Luna,
dar repente Calo visa languescer^s .
SE gli animi russer bastevoli per considerare, e proveder alle contingenze
variabili dell'indeterminato auvenire , fuori d'ogni dubbio , che g' in
telletti humani sarebbono incapaci d'abbaglio ; e pure essi non altri incom
benza hanno, che il discorrere circa le cose operabili, e con la ricordanza del
le passate , e con la cognitione delle presenti dar provisione alle cose d'auvenire nel miglior modo, che la nostra timida , & incerta previdenza permette .
Ogni volta, ch'habbiamo discorso su le ragioni interiori, e probabili , eh' ap
partengono al negotio di cui si tratta, e contrapesati i fondamenti, che paion favorevoli, contrari) al nostro proposito ; non siamo tenuti perscrutare
il futuro, el possibile jcomperto dalla caligine dell' incertezza con altr' Astro
labio . Per questo capo dissi di sopra, che il bencfitio del tempo porta secoquella panacea , che per medicamento di tutti i mali scrivono trovarsi neli*
Isole Atlantiche, sanandosi veramente con l'impiastro del tempo molte can
crene stimate incurabili, purch saggia mano sappia accuratamente applicar
lo . E se ben non tutti i pericolosi difetti sono capaci guarirsi dal tempo,
non vuol negarsi , che buona parte d'essi non riceva comportabile giovamen
to ; Del che se sapessero volersi tutti gli buomtnh non anuerebbono precipitio tanti importantissimi affari, come'vanno per furore di chi negotiaQuando Pietro de' Medici diventato come ribelle della Patria,volle spon
taneamente rientrarvi al dispetto d'essa col consentimento, e forse conl'ajuto
di tutti i Principi d'Italia; e lenza forse con tutti gli accidenti favorevoli alla
consccutione del suo intento , era per esser vinta da Pietro la Citt , se il tem
po entrando di mezo , non la soccorreva . Imper che stando quel governo
troppo confuso, e pendente dalla bocca del Savonarola, che haveva quasi ri
dotti tutti i Magistrati alla sua fattione , e mentre i discoli tenevano divisi gli
animi de' Cittadini in due parti , restava il disegno de Medici per sortire feli
cemente, come che favorita da Bartolomeo d'Alviano,e da Pandolfo Petrucci; ma la notte preceduta alla mattina, nella quale haveva decretato d'en
trare nella Citt , f talmente percosso da vn diluvio di pioggia , che non gli
riusc presentarsi vista della Citt medesima , se non due hore di sole , la
qual dilatione f causa , eh' arrivassero in tempo in Fiorenza gli aspettati soc
corsi, i quali non si speravano y che doppo perduta la Citt, se la pioggia non
annegava il disegno di Pietro con quel poco di ptocrastinatione .
fi fan
6i
ngtrmt
PLanco capo dell' ambafciaria mandata dal Senato all' efferato tumultua
rio , non vedendoti in alcun luogo ficuro., ne fapendo come fuggire , non
tanto per la fua dignit , quanto che la dignit ftefla troppo noto vedendolo,
J'haverebbe refo prigione correndo ad abbracciar l'Aquile , egli Altari, fifa
feudo della Religione per efler quefta potente freno ai pubiici fcandali, ancor
ch ogni particolare fune empio ; poi che neffuno vuol effere il primo vio
larla, non confapevoli in ci dell' animo del compagno .
Alarico Taccheggio Roma, ma rifpett le Chiefe tutte . Attila hebbe paura
del Pontefice Leone il Santo, mentre flava per traghettare il fuo eflercko di l
dal P vicino Mantoua , e torn sbigottito in dietro . Teodofio Impera
tore feommunicato da Sant' Ambrogio flette alcuni giorni rinchiufo , e tre,mante in vna Caia . Licurgo quando volle regolare con leggi la fua Sparta
fin all'hora viverne fenza , finfe che gle l'haveflero inftillato le rifpofte deM'
Oracolo d'Apollo (altrimenti non haverebbero gli Spartani accettate) &
anco g' indufie giurarne l'oflervanza , fin tanto eh' egli filile ritornato da
Delfo , dove fi conferiva, per apprendere quando fune Infognato mutarle, e
per non mai affoluere i fuoi Cittadini dal preftato giuramento fi fepelh den
tro vn fiume.
Luce demum,poftquam Dux,r Miles & facia nofcebantur.
NOn volle azzardare imprudentemente Germanico la fua perfona nella
confufione della notte, in cuil'infolenza Militare haveva perduto il rif
pett fempre facrofanto agli Ambafciatori di Tiberio . M orbito fatto il
giorno corfe dar fefto alle pericolanti faccende , & Tarli feder Planco al
fianco , compaffionando la ma feorfa ventura . In fatti ncll' hore notturne
bene
04
Ofservtkni di Trtjah BCClim
quelli, che le sue figlie domesticamente gli andavano apparecchiando;' Non
estendo possibile d'esprimersi quanto gran giovamento apporta Principi i
tenere ne costumi loro lo stile commune , e quello de minori specialmente
nelle foggie del vestire, quando amino l'accrescimento della stima, e del favor
Popolare .
Gli Spagnoli tenacissimi della loro rancida vsanza vestono sempre i Prin
cipi, &ji plebei d'vn medesimo taglio: Onde in Roma quei Baroni , e Cardi
nali , che sono pensionarij , e della fattione di Spagna s'inclinano d'vsare ne',
vestimenti la moda Spagnola . All' incontro vn bruttissimo disconcio arreca
alle Corti d'Italia, & ad ogni sorte d'huomini Tinstabile vsanza d'habiti, che
introduce ogni giorno con rovina delle famiglie la curiosa , e vaga natione di
Francia, la quale acquista non poco dominio nel cuore degl' Italiani, con l'im
prestar loro giornalmente vestiti .
Quanto meglio farebbono i Principi d'Italia non alterare i semplici vesti
menti vna volta invecchiati delle loro Corri . Et in questo Francesco Maria
Duca d'Vrbino merita molte lodi , havendo saputo conservare l'ecconomia
del vestire nella sua Corte , senza mutatione ridicola : Nel che pecc il Duca
. di Savoia , che stando nemico d'Henrico I V. R di Francia imitava nostri
giorni il vestire di quello in ogni mese ; cosa, che v seguitando anco il Duca
di Mantoua , e seguiter in breve il Duca di Toscana , bench affetti seriet
maggiore degli altri Principi neh" vsanza della sua Corte . Non lodo Luigi
X I. R di Francia, che col suo capellaccio vecchio , e bisunto fece burlarsi
dagli Spagnoli . Ma ne anco approvo quella politica attillatura da bello in
piazza . Il vestire d'vn drappo fino senza hornamenti di color modesto , e
senza macchie, e rotture stimerei sempre il pi aggiustato e convenevole agli
Jhuomini savij,che pretendono stima, & amore .
Sed nihilque flexit^qum invidia in Treviros.
PV tanto nel cuore degli ammutinati l'invidia dell' altrui bene , e l'odio
contro chi lo conseguisce , che in paragone di questi due affetti sono vn
niente il timore, e la vergogna , & il proprio pericolo j onde nessuna cosa pi
commosse le legioni quanto l'invidi de Treviresi .
Cos nelle Guerre di Fiandra non f alcun motivo pi possente ridurre
. gli ammutinati in dovere, che volersi ridurre il supremo Governatore, e mas
sime D. Giovanni d'Austria nelle mani de soli Valloni , i quali promettevano
senza l'ajuto delle Militie Italiane vincere , e debellare i contumaci , purch
soli servissero il Principe ; Onde D. Giovanni diede lo sfratto alla Fiandra in
breve tutti gli ammutinati , nettando quel paese dalle Militie straniere ; il
che fu per altro capo mal inteso dal Mondo , che l'incolp d'imprudente , e
peggio sentito dagli Spagnoli , che l'ascrissero principio di fellonia, come in
tal maniera pretendesse quel buon Principe farsi tanto amore da Valloni , e
Fiamenehi , che facilmente dovessero accettarlo per Sovrano ad esclusione
del R suo Fratello .
Equi
,
OffervAlhfti di Trajafto Boccalini
dagli incantesimi de' seduttori ; col castigo de' quali credevano meritare l'in dulto de loro, anzi de' i non loro misfatti .
Osservo poi la prudenza di Germanico in questo fatto per essersi astenuto
dal macchiare le mani nel sangue di quei condannati, acci che venes eofdem
ftvitia falli, & invidia effn . Non convenendo chi comanda esserciti fare il
boia de' Soldati . Augusto nel punto di condannare alcuni , fu chiamato dat
siio Mecenate con l'epiteto di Carnefice ; Onde egli cessando dall' opera,
god molto dell' ardire del suo favorito, che lo rese pietoso .
Henrico I V. di Francia piangeva quando era costretto di far moschettare
i suoi soldati ; Et il Duca d'Alva rideva .
Il Duca Valentino dopp haver fatte commettere vn'nfinit di sceleratezze dal suo Vicario Criminale nelle Citt di Romagna, mostrando, che tut
to russe succeduto contro la sua ottima intensione , consegn il povero Giu
dice all' imprcation!, e beftemie de' i Popoli, che lo vollero in quarti .
L'officio de Principi doverebbe essere il solo premiare . Le gratie escono
dalle loro proprie mani : ma le pene da quelli de loro Ministri . 11 Principe
vn imagine di Dio , e Dio castiga i suoi nemici , cio con i mali huomini,
con i Demoni) . Guardatevi dunque Grandi di non contaminare le vostre
attioni con indirette effusioni di sangue .
Il R di Spagna quando visita le carceri il giorno avanti Pasqua , non con
danna alcun reo, ma ne libera molti .
Caierum, vt avettcrentur cxftrisjrttcibut .tdhuc non minta ajperitatcs
remedff qum feeteris memoria.
GLi ammutinati per acchetargli basta dividergli . Savio Augusto, che la
sua Guardia di io; misa Pretoriani cosi bene divise n contorni di Roma,
che per suoi stpatori , i Saldati slamente di'- tre Cohorti ritenne . Seiano
volle riunirgli tutti in Roma non per miglior servitio di Tiberio, ma per farsi
Padrone .
Il volgo in fatti vn Mostro, eh' h a per regola l'esser fuori di regola . Paz
zo nelle sue attioni, nulla ha di mediocre , sempre vrta negli estremi, e davo
estremo all' altro fa passaggio senzatoccr il mezo . Quando pi ama , non
ama, che per odiare, & troppo ostinato, solamente neh' esser troppo volubi
le . E trattar seco di proposito troppo pericolosa attione , se le cose non
fono tanto disposte, che pet> abbragiarsi , non habbino bisogno , che d'vn zol
fanello acceso . Non di meraviglia la maraviglia , che prese quel Turco
d'oslrvar in Roma nel Marted vltimo di Carnevale sepolto il volgo eoa
estrema licenza neh' abisso delle pazzie , e poi con la frapositione d'vna meza
notte trovarsi rinsaviito in virt d'vn pizzico di cenere , che gli sia buttata s
la fronte; Se noi vorremo considerare in quanto minor intervallo , e minor
causa il volgo muti proposito . Guai chi se ne fida ; Se ne fid con frutto
il Principe d'Oranges^ ma nel fidarsene , l'oblig con dargli saccogli Altari
6%
Ojfervatiom di Trajmo Boccalini
tra certi naufragij . Che fe ben* Aleffandro , e Cefare con la loro perfona
havevano acquiftato il Mondo , & Augufto , e Tiberio potevano confervarlo
fenza azzardare la vita . E veramente rifolvette conforme Tempre la fua
acutezza Tiberio, il che dall' evento reft comprobato ; Et giorni noftri Fi
lippo 1 1. fenza moverli dall' Efcuriale , con vn pezzo di carta fotto fcritto da
lui, governava due Mondi, e la Fiandra ribellata, e Portogallo, s'humiliorono
alle lue Armi fenza veder il fuo braccio . All' incontro l'imprudenza bench
ferociffima di Sebaftiano di Portogallo R , che volle condurli di perfona in
Africa, fu la rovina fua, e del fuo Regno .
I
Torna dunque meglio in foftanza Principi il guerreggiar in luoghi remo
ti dalla Reggia con la deftra de' loro Capitani , che con la propria ; Perche
molti effendo in luoghi bifognofi della prefenza del Principe, egli, ch' vn folo , non pu fodisfare tutti nel medefimo tempo ; Onde compie pi , che
ftando nel cuore dello flato, fomminiftri vigore al rimanente de membri, (len
za moverli, che in fe medefimi .
Quelle parti del fuo Regno, ch'egli non honora con la fua prefenza, come
che meno ftimate verranno reftarne offefe , e cosi feguiranno difeonci . Il
Principe deve imitare le Republiche, nelle quali il Senato mai non fi muove .
Franeefco primo per voler combattere in perfona , perdette la libert , e
quafi la vita . Perdettero i Venetiani la Terra ferma, e fenza muovere il Se
nato, la ricuperorono .
Nerone con le braccia del valorofo Corbulone percoffe i Parti, egli {cac
ci dall' Armenia, eh' occupata s'havevano ; Non fia dunque il Principe vago
di portarli pericoli della Guerra lungi da Cafa .
Gli accidenti delle Guerre poffono pigliare vna piega di tanta durata, che
l'et d'vn huomo tal volta corta per difintrigarli . E quando il Principe in.
perfona guerreggia, deve vincere, fcapitare di reputatione . Non v' luo
go di mezo, fe non vince fubito, egli perde ; cofa che non auviene , quando fi
maneggia la guerra per via de Miniftri, potendo efl fenza fcapito del Sovra
no temporeggiare fecondo il bifogno meli, & anni per vincere con vantagr
gio, e fenza evidente pericolo . S' il Miniftro riefee inhabile, fi pu cangiare ;
s' il Miniftro incapace^ perduto ogni cambio . Comunque ella fiafi grac
chi in vano,el Senato,el Popolo Romano; perche Tiberio non conienti di
muoverli; All'hora io farei vfeire nell' efferato il Principe , quando la Vitto
ria ruffe certa . Chi pu , imiti David , che dal fuo Capitano Gioab f chia
mato al Trionfo, e non alla battaglia, altrimenti ftiafi nel Trono .
Caterum vi jamjdmqm iturus legit comiiesyconquifivit mpedimenta,
adornavit naves.
DEfiderando il Popolo , el Senato , che Tiberio imprendelfe con virilit
di petto il viaggio di Fiandra , per humiliar il collo de' feditiofi con la
fua prefenza ; egli non volfe contradire , ma ben fi contrafare ; imper che
affine
ji
OsseroAtoni di Trajft Boccalini
difesa con le speranze de' soceorsi tirare il collo al pane ; e perci scacciort*'
no tutte le bocche inutili . Gentildonne bellissime di venti anni andavano
fuori delle mura espulse da Padri, e da fratelli ad elemosinare dagli assedianri
vn pezzo di pane . I Soldati di Guardia havevano ordine di non permette
re lo scampo quelle donne, vecchi, e fanciulli; & alcuni libidinosi, che eo
citati dalla bellezza delle fameliche giovinette, ardirono satiarle di pane per
satollarsi di carne , furono corretti da vn capestro ; Onde le povere turbe eoa
miserabili ejulati ritornarono sotto le mura ad implorare dalla piet del loro
sangue qualche Morte meno crudele. E pure questa crudelt de' Sanesi in
sostanza era vn atto d'heroica virt, per sostenere la liberta, ch' vn bene so
pra tutti gli altri desiderabile appresso gli huomini di spirito.
Etemm attulerant expleratores fejlam eam Germants noftemy
ac foiennibfu efulU ludicram .
AImbracciando l'opportunit dell' eccitat fierezza ne cuori del suo eser
cito , s'invio Germanico di l dal Reno ad assaltare i nemici all' improviso in vna notte , nella quale havevasi per bocca delle spie risaputo , che i
Tedeschi celebravano festa di giochi, e conviti solenni . Tempo veramente
il pi proprio, che possa bramarsi da chi vuole assaltare il nemico, non v'es
sendo cola, che indebolisca pi le diligenze della disciplina Militare, e che
dia in preda il Campo all' ardire del vigilante nemico , quanto Ubriachez
za, & il sonno:vitij da tenersi al pari dell' imboscate.
Il Duca di Ghisa con meno di cinque mila de' suoi bravissimi soldati dis
fece in vna notte l'essercito de' Protestanti , che passato in Francia in soccorso 1
degli Vgonotti, sepolto nel Vino, e nel sonno era composto di quaranta e pi
mila combattenti, i quali pizzicati di nuovo dal medesimo Duca con lo stesso
valore, e quasi con la medesima maniera restarono in fine talmente distrutti,
che ingrassorono i Campi di Francia con i loro cadaveri, e pot' vna vecchia
Francese mal trattata dall' ingorda loro rapacit amazzare dieci in vn por
cile, dove infermi non potevano difendersi .
^UulerAnt exfiorAtores .
Osservino i principali comandanti degli esserciti, quanto necessario riesca
alla buona condotta loro l'esser bene auvisati da spie fedeli della positu
ra del nemico ; senza le buone nosine delle cose correnti s nel Campo, come
nelle Corti de' Principi non possono l'oculate prudenze del Mondo ne ma
neggi di stato cosa , che vaglia . Quindi hanno imparato gli statisti deco
rare il brutto nome di Spia tanto necessario nel suo officio al buon governo
degli stati col vocabolo d'Ambasciadori col mezo de' quali ogni Principe si
studia di sapere i fatti del compagno .
Il Gran Capitano Consalvo per conquistare il Regno di Napoli al Re
Ferdinando
Cenr
74
>Li di) privati, e nudriti lungamente tra Arminio , e Segele furono acV^Jcrefriuri dall' haver Arminio rapito Segefte vna fua figliola ad altri
promefla per Moglie ; Onde dice il noftro Auttore. Odiofo genero di ne
mico fuocero tutto quello , che tra concordi farebbe ftato vincolo d'amore,
era tra quefti due irritamento di fdegno .
E' lo fdegno tra i parenti pi crudele, che tra gli ftranieri,ma(Tme quando
l'ambinone caufa dell' emulatione . Pare cofa malagevole crederli , che
da perfone le pi care ci polTa provenire robba di tanta amorezza; Onde chi
fi trova ingannato, prova cosi gran rammarico, che l'amore di prima ffle fi'
4 Ara'c*r'a ' ' ^ Sangue feminario divehementiPTimi odij , e difdegn
dirficilitfmi guarirfi , fe qualche mano inafpetta , non difgombra i veli , che
tengono appannato fra congiunti il lume della ragione .
' Il guerreggiare d'vn figlio contro il Padre fu barbarie , ma infegnat
Principi dal figliolo del R Mitridate .
11 carcerarlo tradimento f peggio , ma effequito da Seriafie figliolo d
Tigrane,che lo confegno nemici d'Armenia ; ma ferbare vn Padre , e R in
vita per fpogliarlo degli ornamenti Reali , e come Henrico farlo abjurare , e
vefiire per penitenza vn Cilicio ben afpro , f ecceiTo non vdito , fe non in
perfona di Lodovico Pio Imperatore , che da Lotario fuo dilettiffiino primo
genito ricev cosi ferini trattamenti,
' (Jiddtdrat Segejes legat flum nomine Segifaiundum,fed juven
confeientia cuncabatur .
SEgeft aggiunfe agli Ambafciadori mandati il fuo figliolo medefimo ; ma
quegli fi temeva ; poich quando fi ribell la Germania , fuggi tra ribelli,
per inoltrare la fua confeienza buona, e fedele verfo i Romani . hegeftc manda loro il figlio di confeienza macchiata . Veramente confgrtare il fuo fn-^
gu ili mano del reconciliato nemico, e foccombere ad vn gran pegno; ne Qt
pu deiderar d'alivantaggio .
Carlo V. non feppe affcurarf,cWFranceico primo non addperfle in fu
rovina la libert, ch'era per concedergli dal camozzone di Spagna ; ma volle"
bavere per fidejufiori i proprij fuoi'figlioli . Egli Spagnoli hanno per maffima inalterabile d'affcurarfi del genio de* Principi Italiani , don indurgli * mandare alla Crte Cattolica per fchiavi cori lo rpeciofo Titolo d'ducatio~ n i lr figlioli .
Chi tiene in mano i figli d'vn Principe pu vantar dfhvrlo* per i caplli
del cuore . Si guardino dunque i Potentati d'Italia di confegnare il loro
&ngue in mano degli Spagnoli j Ci ben intefero i Grandi di Handra , che
non
Q*'ppe
yS
OH quanto bene diceva Segeste, che anco quelli, che n'hanno servito dis
piacciono, quando siano traditori; merc , che solo il tradimento desi
dera la nostra ambitione ; per cui consegBisca il suo fine ; ma l'empio Archi
tetto s'aborre , come abominevole mostro dell' humana conversationc .
Grandissima sciocchezza vuoisi intitolare quella di molti , che ardiscono di
totalmente fidarsi in chi ha preso l'assunto di compire vn tradimento lor
benefitio ; potendo il traditore nell' ictesso maneggio tradir colui, che gli co
manda il tradimento "*
II valoroso , e savio Marchese di Pescara inciamp in questa pietra per
rompersi il collo, commettendo la sua persona ciecamente alla sede d'vn Mo
ro, del quale in altri tempi era stato padrone ; perci che volendo pigliare il
medemo Marchese per tradigione manipulata dal Moro il Monastero di San
ta Croce di Napoli, rimase per prattica doppiamente conchiusa, miseramen
te veciso dal colpo d'vna frezza,non essendosi ricordato questo bravo Cava
liere, che Annibale nella scorreria, che fece per la Francia verso Italia, non ar
diva trattenersi nel paese de Galli; bench amici, dubitando, che conia me
desima leggierezza , con la quale havevano ricevuto lui forastiero incognito
non facessero stanchi di queir incommodo, gli stessi inviti Roma contro l'essercito Africano . Quindi auviene , che questi federati huomini restino pu
niti da quei medesimi, ad intuito de' quali hanno commesso il tradimento ..
Bernardino Corte Gentilhuomo Milanese per il prezo di ducento , e pi
libre d'oro, trad Francesi il Castello di Milano , bench il Padrone l'havefle
anteposto nella Castellaneria al proprio fratello , che Phaveva pretesa ; ma
quando egli si persuadeva in riguardo del conferito benefitio esler in somma
stima de Francesi, ne meno fu degnato d'vn guardo dal R, ne da soldati, di
quali rimase abominevolmente schernito, e fuggito insieme ..
Onde per quanti copiosi, & infiniti essempij habbia il Mondo , non si tro
va, che i traditori , ove siano conosciuti per tali, rimangono in preggio ap
presso alcun Principe, quali qual volta per interesse se ne vagliono,e gli ri
munerano per giustitia gli discacciano, & aborriscono .
Auvertiichino i Ministri grandi con chi maneggiano i tradimenti bene
fitio de' loro padroni ; perche questa sorte di gente infame necessaria spesse
volte , ma sempre sospetta , somigliando al Veleno , che si chiama schiuma di
Cerbero, il quale amaza chi lo fabrica, e chi Padopra , cosi bene , come colo
ro, contro i quali vorrebbe adoprarsi . I generosi Romani non vollero auvelenare Pirro> e fecero bene , per non vincere con tradimento habile de
turpare ogni Vittoria. Ma hoggi giorno se tornasse il medico di Pirro ; oh
quanti compratori haverebbel Ma se tornasse quello d'Alessaadro r non da
rebbe medicina' ad alcun; che fusse preavisato dall' ammonitione di lettere ..
Chi nonvuol esser tradito, credapochi, e di pochissimi si fidi. S'iofossi
Principe,,
78
to
JsefVitiHt M TrajdHO Bocclini
parlando ; se vuol fufistere, dovendo il Tiranno cercar non l'amore , mi il ti
more obbediente de suoi vassalli .
Il Duca di Ghisa f veramente miracoloso nella compofitura del suo tem
peramento gioviale, benigno, e grave ; perci che attraeva le genti ad amar
lo , e seguitarlo , e con la finezza dell' occhio era buono distinguere vn suo
partiale in mezo centinaia di persone ; ne solamente lo distingueva , ma
con vn cenno d'occhiata, di fronte, di capo ,di mano l'affidava del suo affet
to, e lo confermava nella sua amicitia , come altri farebbe con la sua voce ,
con vna lettera. Il volto ancora , egli occhi parlano , e scrivono con tant*
eloquenza , che fanno stupire , chi sa intendere la loro Magia . Le donneGenovese vanno scuola in materia di sguardi , e diventano Maestresse di
mode, che sanno scrivere bravamente vna lettera con vna occhiata ..
Quanto piacevole fu il Duca di Ghisa , tanto f grave Filippo secondo il
tante volte mentovato R di Spagna . Ma la gravita sua condita dalla Mae
st non dall' orgoglio Castigliano era cosi savia, che nessun R di Spagna, e
forse l'Europa ha saputo farsi cosi ben riverire, e stimare da due Mondi , co
me Filippo, bench rinchiuso in vn angolo della sua Cartiglia .
Henrico I V. l'Antigonista valoroso di Filippo vniva in se tempre mirabili
di sicrez/.a maestosa , & amorosa piacevolezza . Ma in Filippo giocava ma
ravigliosamente l'arte, & in Henrico tutto era dono di natura.
A mio giuditio la Spagna non ha conosciuto miglior Politico R di Filip
po secondo, ne la Francia miglior Soldato, e Politico d'Henrico I V. e questo
con le sue massime il primo genitore della prudenza Civile della Francia
nel modo di governarsi con l'emola potenza di Spagna .
Cuntia mortalium inceria , quAntoejue plus adepto*foret , tanti nc^j
mag in lubrico dicians .
NOn v'ha cosa pi certa dell' incertezza delle mortali faccende , e delle
sublunari contingenze . Ogni huomo r>er Santo, e moralismo, che sia,
pu divenire sceleratisfimo & ogn' empio pu diventar giusto . Lascio stare
fi povero Xerse , che havendo versata l'Asia in Grecia sottoposti i Mari, ta
gliati i Monti , e seccati i fiumi con la sete d'vn Milione d'huomini f costret- to nascosamente fuggirsi di Grecia in vna mal guidata barchetta , e rimase
bruttamente da vn huomo di niuna conditione vilipeso, & acciso ; perche l'ePsempio noto , e troppo antico , vengo quello di Lodovico Sforza detto il
Moro Duca di Milano , e di Cesare Borgia Duca Valentino . Quegli era il
pi temuto, e riverito Principe d'Italia, padrone d'vn fioritissimo Stato , ricco
di due milioni d'oro , che in quel tempo era molto in contanti , pieno di sen.
no, & in concetto d'essere il pi raffinato Politico d'Europa, assistito da brave
soldatesche, e provette Militie , adorato per Capo truppa di tutti i negotij
d'Italia, da tutti i potentati di questa'Provincia . Questo era figlio d'vn Papa,
padrone di Roma* c di tutto lo stato Ecclelastico,ritolto Tirannetti ; tutta
Italia
8z
Ojfervstiviti di Trajan Uveeafoni
quello , the ragionevolmente non doverebbe volere .
frimus Augnstus cognitbfiero defsmofis libell^ecie legs eitts traBavit .
AUgusto in virt della legge di Maest anticamente publicata introdusse
prima di tutti la cognitione de' libelli ramosi', mosso da certi dishonsti
scritti contro la riputatione dliuomini illustri . Tiberio volle l'osservatione
i questa legge per maggiormente assicurarsi dalle maledicerize, & anche per
che fu inasprito da certi versi sopra la sua crudelt, e superbia , e massime so
pra la discordia con sua Madre . Ogn' huomo far deve quanto pu , perche
malamente non si ragioni di lui ; ma perche tutti sogliono risentirsi d'esser
tocchi, dove hanno la piaga , quelli fanno maggiore schiamazzo de' ragiona
menti , che gli feriscono, i quali sanno veramente d'esser biasimati sul vero;
Onde l'ottimo ripiego di chi non vuole offendersi dell' altrui maldicenze
l'esser huomo da bene, non tenersi contaminata la conscienza ; Poi lo screz
iare l'altrui ciarle , bench acute , quando possono senza scapito dissimularsi ;
per che col disprezzarle , si mostrano prive di verit , e facilmente suaniscobo, come che non trovano attacco .
Il Principe, che non vuole sopportare le Satire, s'inganna, s'egli commet
te attioni da Satire . Sinch egli far cose cattive , sentir dirsi di lui cose
cattive . Le sue attioni dunque siano tali , 'che postino comparire in mostra
lodevole avanti il cospetto di tutti . Ne si sogni di poter tenere celate queir
Operationi,che commette meno, che giusteTpoiche il Mondo ha vn Tribuna
le , dove si castigano tutti i Principi rei , che non hanno superiori in terra ,
Troppo sarebbono audaci, e superbii Grandi, che non hanno paura di casti
go terreno, se la commune degli huomini non sliavesse eretto vn Magistrato,
In cui si staffilassero i potentati della Terra senza rispetto .
'
Se dunque il Principe non s esser buono operatore , habbia almeno virt
da esser patiente ascoltatore, s'altri dice quello, ch'egli opra . Cavar le lin
gue non e possibile , e per vna , che si strappi di gola qualche Critico , quasi
sangue dell' hidra tosto ne pullula vna , due di peggior taglio . Vilipender
le Satire ottimo partito ,
I Pontefici nstri tutto il giorno hanno , che fare con le Pasquinate di Ro
ma. ' Quanti processi ho veduto , e fabricato ancor io in questo proposito".
L'esser quel Principato elettivo, sempre quasi nuovo, se non di dominio, al
meno di Dominatore apporta cento occasioni di parlare de Regnanti,cheper
Io pi di vii conditione ascendono quella suprema Catedra . Quando mi
nistrava il Governo del Zio Pio IV. il Cardinal Carlo Borromeo, che poi
mor Santo, e pieno di Miracoli, bench succedessero in quel Pontificato di
versi mali , come l'vccisione del Cardinale Carlo Caraffa per mano del Car
nefice, e lo strangolamento di Benedetto Accolti, e d'altri letterati del Secolo
d'all'hora, eh5 havendosi cambiato il nome furono sospetti di congiura. an
corch innocenti,non maisi vidderoSatire,ne Pasquinate in Roma . Voglio
dire,
fiat
S4
8<j
88
OfsefVatini di Tfajan Beccalini
catione all' interesse del loro stato , e far loro snervare la virilit degli spiriti
nelle delitie, e nelle morbidezze della vita Epicurea ; della cui setta conosco
molti Principi divoti , non dico con l'intelletto , e con l'animo , ma con l'af
ftto , e con gli effetti . Habbiasi dunque per certo , che rare volte com
pisca lasciar lungamente ne governi alcun Ministro , e s'impari questo dal
la Republica Venetiana , che ordinariamente non allunga i Magistrati sopra
i diceotto Mesi , che prescrivono le leggi .
Per siami lecito dire , che Tiberio non solamente per tedio di nuove
brighe lasciasse eternare i Ministri in vn Magistrato ; perci che con poco negotio si fa provisione d'vn nuoyo.Gffitialc, o Ministro ; ma anco perche vede
va , che i Popoli havcvanafodisfationc di quel suo Rappresentante , e per
che Tiberio conosceva potersi fidare di lui , e col mutare dubitava di dare
in qualche scoglio , di peggiorare come ordinariamente accade Principi
nuovi ; Ma siasi comesi vuole , non pu negarsi , che in ogni caso la trascu
ratezza non sia perniciosissima ; poi che pi la dappocaggine de' i R di
Francia fanciulli , che la malitia degli huomini ha cagionato in quel Regno
il disordine grandissimo della perpetuit de' governi . Tranquillo la dove
rende la ragione , percheTih$rio l#i$(fe. invecchiare gli Offitiali nelle
Provincie , dice . Hac in re curarti Reiptmicx abiecijse . Poich questa balor
daggine f nascere negli officiali animi molto cattivi .
Quidam invidia , ne piares fruercntur.
NElla Guerra.di Persia, che con tant' ostinatione , e sforzo fece Amurat Imperatore de Turchi , vs cambiare cos spesso i Generali , che
f vna meravigliai e volendo alcuni render ragione di questa sua attione,
hanno detto , che egli lo faceva per vna certa ostentatione , e per mostra
re al Mondo , eh' egli haveva pi soggetti habili quel grandissimo carico
di maneggiare vna Guerra sant'importante, e comandare ad vn essercito
tant' immenso : Oltre che egli veniva mostrare insieme al Mondo la secon
da sua grandezza con quanta facilit disarmava i suoi Capitani .
Ma io non voglio ammetter per buona questa ragione addotta da Taci
to , che molti credevano Tiberio non mutare i Governi per invidia , ch'egli
havesse , godendo solo di far benefitio pochi ; poi che l'attioni de' Principi
non si vogliono misurare con questa malignit . E ben vero che non
amano di far benefitio loro Vassalli i Tiranni , non gi per vitio d'animo
poco grato , come vorrebbono indicar costoro in Tacito ; ma perche ama
no d'ingrandire gli huomini loro manco , che sia possibile , affinch non
mostrino questi tali il valor loro sudditi nel maneggio del governo; perche
all'hora fanno accorti i Popoli de' vitij del Tiranno , quando essi si mostrano
di costumi diversissimi, cio liberali, piacevoli, benigni, la dove il Tiranno sia
rigido, severo, e sijspettoso . E questa mi pare ragione massiccia ; perche eternasse nel governo i Ministri suoi, ci perche vitiosi, & se simili .
fftfHt
89
perfona del rriedemo Duca di Ghifa . Cofi Tiberio odiava la virt di Ger
manio, e t ritamente Vodia vna virt, che porta danno .
\yi pe/Srmydrdcras fabicum mttuebxt .
TpAlmente , che per finfolema d'vn governatore gli Suizzeri fi ribelloro'L -no alla Cfa d'Aurina , egli Offitiali federati fono fiati molte volte caSione d'infelicit grandiffme Principi : perci che dall' eccedo della virt,
ve flo circa la fua perfona temere il Tiranno ; ma dall' eccedo de viti)
(ideati nefeoi Mhaftri mauTme,dtve temere per conto fuo, e per quello de*
tuoi Popoli.
$ua huftatime d frowttut ejl*> vi mandttverit qutbufdam TrovncWy
qttos egredi Vrbe non erat pajfurus .
COs come noi per noftra falute riabbiamo imparato di cavar grandiiTima ytilit da Veleni , all'hora che gli habbiamo preparati ; cosi ancora
pu il Principe fervirfi d'offitiali , -de ,^uali pi pu per il molto valor loro
haver qualche fofpetto , con preparare , e correggere quefto valor loro con
erte ficre3se , che fanno 'beh trovare i Principi prudenti ; profittandoti
cio del valore degli OfrkiaH, con affienrarfi del male, che poffono temere .
Il Duca d'Vmena , il quale hi inferito tante , e gnmdiffme offe f al R
Henric'o I V. fu ricevuto in gratia-del fuo padrone , il quale non folo g'iha
t^rdonato, ma in riguardo del Rio valore, &efperLcnza Militare , nel che
mperava gli altri Capitani di Francia, s' ferrito di lui con vantaggiofo pro
fitto, ma-con-ginditiQ tak,che glrha levato ogni mezo dinuocere al fuo R,
te alla fua Patria .
Cofi anco Tiberio rifolvette valerti anche de' notabilmente fofpetti , ma
4on gi ne primi fuoi giorni dell'Imperio ; all'hora quando tra frefeo il fuo
Principato , e non s'era affatto 'fmorzata lafperanza di tentar cof nuove in
favor della libert con lamutatkme del Principe ; ma poich vidde, che s'e
rano i Senatori accomodati (tto il'ftfo Dominio, egli cominci Taffreddarfi nel fofpetto, & gratificar coloro, de' quali haveva non poca gelofia, e fece
nco bene; perche non deve ti Tiranno -ftar mai 'tmpre tra le fobici de*
ftrfpettifenza vnfofpecto-di ripofo .
Origrnem. cujafque i^'vitam-,
fitpenda, defoipfir.
N-Gnfolamente^Vtile grandifflmo al Principe, ma di maravigh'df (odi*fetione Popoliriefce ilvtde*e , che il'Pnncipe dia i carichi grandi gii
konori ,e le dignit coloro, che con lungo , e'fedel fervigio l'haveranno
*teritati ..
'ttonfi pu dir la'fmania , chefcracmo'bMOTO^lhL Cotte allhora, che
Lveggono
fft .
Ofservationi di Traiano Boccalini
sacco per non haver Cittadinanza propria , come l'altre Citt , ma tutta rn*vandosi composta d'vn miscuglio di varie nationi , come Patria Commane ?
non sta bene , che vn Conservatore potente sostenga le parti del Popolo , i
quale volendosi sollevare , non haverebbe freno cosi potente , e cosi facile
per trovarli Roma pacifica affatto lontana dall' armi senza presidio , e senza
forza da resistere ad vn subito furore .
U 3
OSSER-
OSSERVATI O NI
D I
TRAIANO
BOCCALINI
ROMANO
SOPRA
IL SECONDO LIBRO DEGLI ANNALI
i> i
CORNELIO
TACITO.
Vt externum ajjfernahantur .
IL motivo delle sollevationi seguite nelle Provincie d'Oriente contro l'Im
perio Romano trasse la sua origine dal pretesto, che il nuovo R loro ruffe
(bench del sangue degli Arsacedi) di costume troppo Romano , come che
d Romani a i Parti concesso . Era questi Vonone dato gi per ostaggio da
Fraate suo Padre ad Augusto solo fine di stabilir seco vna ferma amicitia col
tener il figliolo in educatione alla Corte di Roma ; Ma i Parti lo dispreiza
vano come ;forestiero . E non mi pare , eh' havessero totalmente il torto da
sprezzare vn R del sangue loro, ma non de' loro costumi ; perci che coloro,
che nascono in vn istessa Patria, vivono alla maniera di quella, & hanno trat
to , genio , e costume simile quella; Onde facilmente si tolera il dominio
d'vn Principe simile noi, mentre la simiglianza cagione d'amore. Ne
pu dirsi amicitia vera, che non sia fondata s qualche similitudine . Il Prin
cipe paesano non nutrisce mal genio suoi Vassalli , come l'estrano , il quale
in altri soggetti suole collocare le sue confidenze, e le sue gratie massime nel
la distributione degli honori,e dignit, e cariche principali del suo Regno;
Considerando dunque i Parti Vonone habituato per tanti anni nel costume
Romano forse da chiamarsi pi Italiano, che Parto , temerono, ch'egli intro
ducesse nel loro Reale quelle stravaganze , che sogliono essere indivisibili da
Principi forestieri .
Quest' non altra f la pietra dello scandolo , e la cagione movente ai
nostri tempi delle sollevationi di Fiandra , perche havendo quella Provincia
fatto
9$-.
,V * Qjfcf&JttioH di TrxjM Boccalini , V >
paeuni ; onde Principi naturali y &> Italiani farebbono riufciti gli Angioini*.
c$i Aragoneft fe tua' hora regnaflro in Napoli, e-Siciliai. i
Ma fa(Ti incontro la Pollonia , c la Tranilvania allo sforzo dell' addotte
ragioni , profanando quelle provisele di torre ad imprciudo fpedo da Bar
bari , tempre da ftranieri il Principe., quando chi li domina , niorc feuza fi
gliolo. Quinonpuoffi dir altra, fe nonch le,<regole vnivenrfali fOttfospOu
eccettione in falcalo , c'ehe la Pollofia Regno di tante confcquenz e labbia
le Tue fpec'ialiiTime ragioni di governarli contro lo itile approvato da tutti.
Io perirne direi, che Temiilatioiptioppo venera cuti di quella nobilt non per
mettono , che alcun di loro s'inalzi tanto fopra il compagno affinch^ confervi vna tal qual vguagliania ft di loco Signori , e cosi colpirinq ad eleg-
gerii pi tofto vn morbidiffimo giogo ftraniero, che foccombere in modo al
cuno ad vn loro ConcittadinowSi xa vo^ta lor Pam %v \ .
In quefta maniera governandoli, vengono ad afTicuratfi , che il R non effefido forte nei Ragno non lapr giungere mai ad opprimere*tafw*.e^rAr
atloUito Monarca dell.i-ioro quali Ariitocratica Rcpublica, la quale neiia peffona del CiranM.ircrcia deiua vu.Moderatore.ttipremo della Regia auttoht,che iosoivdbticdaofce^jerkeniote ddl*wbdys}>Rrjlej ndJ Rc di FnlWi ^
nia alla prefenza del Gran Marcfcial lono fantocci di liucco ..... i , awub
.'i th 'Ila t r>. Ihiv i --aib *jnoo,
ViJijqtni'g iip nra ilidhs,'h
, -non i-n\
^arbori Ianni esvt fernte *<l
Imperia, t on .- non ,rt
zU4.ia*ijn 'ibi ne. uir hstt ubi vi up
sifbon olo^iiii oJnsijp
SI' rallegravano quei Barbari del' nuovo Principe, perche le.cofe nucwfc haiftj
nd vfta'tfrta'Upparemaidi bene , 4naffirt>e,nel governo tttttfHfclldBapojp1)
fempreMbtfe di mlgfibrare spettandoti dflentkmij privilegi) jvatfaflbTttnittal
cJftre i donativi dfltwip . i Ma-fe, non uefano esauditele loro (bexmc, gvi
al Princpi. 'ilfPoccughof net ridurre.' quLR-egno all'cbedienra4^jfc&
Filippo W. prefeto patteiper meritoyc arte.pedgradattarl^rertorciri^uWf
dal nuovo Prinripsvc&etutta l'entiataiRogiaidi due,aoid^e4^ifte|a^>c*
cbhfolar la fam*de' fupplidanti al Tuttavia; tjmndo.a^hjBjw<^fl^fcPor
polo ftimlato dalle fopranominate fperanze , come natfcYahueofe.amjco di
cofe nuove , egli-ftol mai fempre godere dd1?ncipiJnava bqoi^si9scaj:''!
tivo, eh' ei ha . Fiamenghi bench conofeefleno nella Morte/di J0 Audace,
haver perduto il loro Principe naturale , fecero fefa nella mutatione dei Rekw
cipe Maffimiliano .
i iL
u .i unoVoc . <Ji&jl ' Il m sii7fc;>9.i
E i Romani nella Creatione d'Aleflndro Vii. che pure conofeewano di
duro cervellaccio, e con due figli al fianco, da quali nbn potevanoiperare-belie alcuno, vollero concepirne molto giubilo . Le fole Rcpubliche fono efenti
dal lutto, nella Morte del Principe, e dal giubilo nella renovatjpne del medefimo . I Milanefi poi fendofi imaginati , che disfatti da Lodovico il Moro
doveffero da Lodovico X 1 1. R di Francia efier indorati, e carichi di tutte le
gratie pi pretiofe, cantorono hinni d'allegrezza per la fua intrpdutione
quel Dominio; ma rimani delufi nella creduta liberalit de' Francefi , fe
."
n'amiuero
dal
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OjfervMtiofriiTr^aH^BoccaUm
dell' hortore, metter i pugnali nelle mani i pi degni Vafialli , ecco le ConASefr Ari**-' ".
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Aleffandro de' Medici primo Duca di Tofcana non farebbe rovinato con
tutto il fangue della fua famiglia fe lafciava ftare le Gentildonne della fua
Yiftri.''^- -? ' fi ' ''.*>
''W ik i"j
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Cutierum Tiberio htud h;gr*tum actidit turbati res Qrkmu, vt eaftecKs
<*<r<3ermamctm feto legiombus abJlraheret,novifq*e Provinciis
imfofittm dolofirmi, & cafibtts obtreftaret .
Ricevette il gelofo Tiberio braccia aperte il grato auvifo della novit
d'Oriente , come quelle, <he gU facilitavano il modo di levare il CapiN a
tano
lo
Ojjervatiom tR Traj*x*forciim$\'
+y
roi
offervatitti d Trdjaw Boccalini
vt
Tullio fi congiufle con Ottaviano , faggiamentc praticando il Divide , &
Imper*.
-\
o i." j. ;nj *r"w*
muy
Vedevafi quali ditti anche dagl'Orbi di Firenze ingrandita tal fegno la
potenza di Cofimo de' Medici, che ci pareva vn tradimento il permettere al
la Patria libera vna famiglia tanto fuperiore all' altre . Onde s'induflero
fcacciarla, quando dovevafi patientemente fopgortarl ; Impr chq vn$.
mole cos vafta non potendo elfer diroccata , f Cfmo dall'i fila fattione Achiamato Fircnze,dove poi arriv al Principato, al qua-forfe nh farebbe
giunto, fe l'ingiurie de concittadini non ve l'havcflero fpinto . Per reprimer
la grandezza de ricchi fenza indovuta violenza conviene adoprarfi nelle di
gnit difpendiofe , e di danno , come d'Imbafceri^' ricevimento di Principi
efteri, alloggiamento della Corte del fuopadtone^ e fintili.
"i~>- -i<.f> '
Coloro, che abbondano di gran nome, e famaybifogna, che fifvergognino
con pericolofc fpeditioni in faccende difficiliffime ; & ir*iufcib1li affine reni
diminuita l'auttorit , che s'havevano meritata dai'illftri, efruttufe opcrationi . Quelli , che in Corte , altrove godono troppo eccedente favore,
e (lima , fi Cogliono afportare in lontani paefi , come fanno fi Spagnoli-, che
mandano Vice R molti, che temono in Corte , echenon vorrebbero offen
dere.
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I Capitani degli efferati troppo, ben voluti fi chiamano all'odo, Sfall di
gnit della Corte, come fece Ferdinando d'Aragona-,x:he fpogliat Confa! vo
degli eflerciti , e del Governo di due Regni , de' quali ftimavafi , che concepitie di ftabilrfi, lo confin in Spagna morire fenza fallo , & gloria d'alcun
momento . E queft.' ingratitudine merita fciifa , come che necelfaria alla pub
blica ficurezza .
mjo* j. ^UiM.- t
E qui non poffo non ridermi della^brutta , e mal veduta ragazzata, ch'ha
fatto Filippo fecondo nella recuperatione , ed occupaticene del Reame di
Portogallo pretefo anco dal Duca di Brabanza ; imper che non folamente
dichiar Cavaliere del Pecocon d'oro il fud^jctp-, Duca, di Bragaiua , ge/me
della fua Cafa Reale,ma con inufitati honori;lp tepne lder feco nella Chicfa vnico tra i pi vicini, e quel ch' peggio gli la.fa^iljqp^toj^fi^lifo de' beni
patrimoniali, che vuol dire vna Quarta parte. di quel Regno^-Ond^ rimane
cos potente, che pu metter paura al R, quando havelfe fpiriti ricuperare
i fuoi diritti .
, i- -'fM nn<5i f
)o
Finalmente deve la providenza del Principe bave* l'occhio nos'lafciar
eternar ne Magiftrati gli huomini di fpirito, pprche chi.lungamente,a.uvt&z
regnare , non s ridurfi ad obbedire ; e confiderano come vn patibolo le
domeftiche parieti della Camera privata . i
>rr , '
..f iJS -;
Notafi, che il Regno dell' Aflria durane mille anni per la falutare mamma
di renovare ad ogn'anno i Generali degli eflrciti; Et invero la diuturnit
de' Magiftrati diftrufle Roma prima . ,
'*
E in Alemagna quefti tanti Principati hanno fpogliato l'Imperatore col
ferfi prima eleggere Vicarij di lui , e pofcia infeudare fin alia durarione dei
loro
K>4
Ojservariom diTrajano Bccafim
Quando poi sono poco ben consultati , riescono sanguinosi tali commer
ci) personali, come si vidde nel Duca di Bretagna , e si sarebbe veduto in Lui
gi XI.se qualcuno havesse stuzzicato vn tantino Carlo Audace , quando ria
veva neir vnghie in Amiens ; Onde non lascio di maravigliarmi , come nuomo di tanto"senno si buttasse in azzardo di tanto pericolo, e pi: seppe effct
cosi cauto , quando ragion col Conte di San Polo suo nemico sopra vn
Ponte fabricato posta con le sbarre in mezo fenestrate , per il buco delle
quali si vedevano, e toccavano la mano familiarmente trattando de* loro in
teressi .
Il Duca Lodovico Sforza non volle abboccarsi coi R Lodovico XII. se
non in mezo d'vn fiume sopra vn ponte tal fine fabricato, mentre di qu, e
di l dalle ripe opposte spiegavasi l'essercito dell' vao, e dell' altro Principe .
Il Valentino non tratt abboccamenti, che pervccidere , almeno per
auvelenare i Grandi, che trattavano (co - Egli Orsini , Vitellozzo , & Oliverotto lo sanno ben raccontare proprie spese . Carlo V. si vidde felice
mente con molti Principi, ma sapendo d'haver tenuto prigione , e poco bea
trattato Francesco primo, il quale pretendeva da lui il Ducato di Milano, per
consecutione del quale era per attaccare fuoco in tutte le parti del Mando,
sino col chiamare il Turco in Italia ; molto mal consglio adopr per sedare
i movimenti di Gante , mettersi ia mano del R Francesco , che se suste stato
huomo di manco fede, poteva render la pariglia Carlo V. col cacciarlo nel
la Bastiglia di Parigi , e non lasciarlo fin tanto , che non riscuoteva il cento
volte supplicato Milano .
Pojquam digreft,vnde ea deformit* orls interrogaijdirtwjllo Iochm,
(jrpnlium referente , quodnam premium recepijfet, exquirit :
Flavius autta stipendia, torquem aurea/ Coronante ^ ,.
aliaqne militaria dona commmort ...
r
P Rivo d'vn occhio il buon Flavio s'haveva guadagnato con vn poco d'auvantaggioso stipendio vna Corona di Fronde ; Onde non punto da ma
ravigliarsi , ch'i Romani espugnassero il Mondo , mentre combattevano per
puntiglio d'honore, non per fame d'oro i loro valorosi soldati Arminio vdito si vii premio, se ne ride ; E veramente, se i soldati essaminassero nel cinger la spada la sola qualit del premio , i Principi potrebbono
dismettere il mestier della Guerra, perche non troverebbero alcuno, che vo
lesse far il Soldato ; oltre che tutto l'oro del Mondo non basta pagar la li
bert, e la vita , eh' il soldato consegna al suo Principe . Accorgendosi per
tanto i Principi, e potenti , eh' il denaro non era premio eguale al servigio,
che prestano i Combattenti , eh' espongono sul tavoliere della sorte quanto
possiedono di pi caro er servitio del Padrone, ricorsero all'honorem quale
come premio della virt dovette esser anco premio del valor militare , non
potendosi
lo
Ojfervottoni di Traiano Boccalini
forno di Corone d'alloro, di quercia, c gramignia , le quali cose pascevano i
soldati , ma non gli cavavano fuori del bisogno , e cosi doveresfimo far noi,
non lasciarli crepar di stento , per freddo , e fame , ma ne meno farli putrefar
nelP otio con arricchirli, perche i soldati non sono come i cani, che cacciano
per diletto, ma come i falconi, che non cacciano, se non per rabbia di fame .
Propinquofummo rei discrimine-, explorandos militum animos ratta .
GErmanico vedendosi vicino trattar la somma delle cose , volle chia
rirsi dell' animo de' soldati, ma preconoscendo, che i capi, i liberti, e gli
amici riferiscono pi tosto quello, che piace al Generale, che quello, che tro
vano^ che anco nel convocato Parlamento quello , che da pochi pi accre
ditati s'afferma, vien confermato da tutti gli altri, deliber travestito, e solo
cacciarsi furtivamente perscrutar l'animo loro , nelle baracche tra le men
se , e le tazze . Cosi prattico il Duca d'Vrbino Francesco Maria , il Duca
d'ssuna Vice R di Napoli , & anticamente , ma per altro fine lo stesso scio
perato Nerone , come habbiamo accennato di sopra . E per dir il vero non
e sicuro partito il mettersi alla battaglia, in cui si tratta la somma dello Stato
senza haver molto ben compreso qual sia la volont de' soldati , la quale poi
si va infervorando con Pessortationi del Capitano nella maniera pi conve
nevole , e secondo il bisogno de' combattimenti . In questo caso l'haver
provigioni di buone Spie,che informino dell' humone del campo, e qual con
cetto corra per le bocche de soldati ottimo ripiego ; e in questo non biso
gna risparmiar la borsa , imitando in ci la finezza del Gran Capitano d'An
ton da Leva, del Marchese di Pescara , e d'Alessandro Farnese \ ma non gi la
trascurata confidenza di Francesco primo .
'
.
-t
ccipere omen> & matrimonia^ ac pecunia* bojlium prxda destinant .
VN Cavaliere della fattione Armeniana , che sapeva di Latino, avanzan
dosi in vicinanza de' vigilanti Romani, grid ad alta voce , prometten
do su la fede d'Arminio , e Moglie , e pecunia chi andasse servirlo . Di
questo affrontatesi le legioni fremevano di sdegno, e che venuto il giorno accetteriano l'augurio, havendosi gi destinate le Moglie , e gli hveri de' loro
nimici . I rimedi) spesse volte sono peggiori della piaga . Quest' offerte del
nemico non solo fecero colpo negli animi generosi , e fedeli de' soldati Ro
mani tanto lontani dal tradimento, quanto disposti medicar coneccesfo di
valore, e di fede il mancamento delle precedute sollevationi , ma influirono
ira , e disdegno ambitioso di sfogarsi contro il nemico , che veniva palesar
troppo vile concetto della virt Romana , con progettargli partiti indegni
d'esser ascoltati da ogn'hnomo d'honore ,- Onde da quest* essibitione di Mo
glie, e di pecunia, formandosi vn fausto augurio , si persuasero i Romani propitia la sorte della battaglia , quasi t che i Dei haveffero mossa la lingua qy
ncgiici
I
i.o8
. .
Offerv/tom di Trajano Bccalim
Roma il Pontefice Stefano confermargli la Corona su la fronte , e legittiimarlo per indubitato Regnante appresto quella Natione con quella bocca,
(he apre, e chiude fedeli di Christo le porte del Cielo .
E li Turchi medesimi incapaci della vera cognitione de' Riti , che quadrano al beneplacito del Cielo , fanno tanto gran conto del loro Musei, che lui
si riferiscono tutti i dubbi , e da lui s'aspettano i decreti della legge Maomet
tana . E bench nessuna facolt di disponere nelle faccende dell' Imperio
lui s'appartenga, tuttavia gran rispetto se gli deferisce dal Gran Signore istesso, il quale anco nel procedere contro Principi Christiani dovendo non con
travenire alla legge nell'Alcorano prescritta , consulta gli assari toccanti ad
essa col Muft , dal consenso di cui riesce pericoloso il discostarsi , bench tal
volta non habbia freno la barbarie di quei Tiranni d'insanguinarsi le mani
nel capo della Religione. I nostri Principi, che sono pecorelle dell'ovile di
Christo , doverebbero veramente caminare con semplicit di vero agnello
nelle materie della Religione con la scorta dell' amore, e timore divino, non
convenendo abusarsi senza somma scelcratezza il nome divino per coprire i
nefandi artificitij della brutta avaritia , e della sfacciata ambinone . Con
.tutto ci noi vediamo adoprato il pretesto della Religione con isiudiata
maestria dalla natione Spagnola , la quale primieramente sotto specie d'eri
gere nuovi Vescovati nel Belgio, & introdurvi l'Inquiitionc di Spagna (Ma
gistrato nuovo, & in cui secretissimamente si dibattano colpe di stato con fi
nissima politica di Casigliani affine d'annerire la fama di persone sospette col
farle morire nel Sant'Officio ,come convinte d'enonnifsime colpe) affine di
ridurre stretta schiavit la meza libera soggettione di quei Popoli , i quali
imitando ri camello hebbero discretione fin , che volsero haverla i loro pa
droni.
) ,
In Francia vers quant' oro pot ricavare dall' Indie , e da cambi) di Genoua , crediti di Spagna , milioni , e centinara il dovuto R Filippo li. per
impadronirsi, almeno per dividere, rovinare quel Regno sotto pretesto di
non lasciarvi pericolare la Religione , in che profuse tanto se medesima 4
Spagna , che trascur d'accorrere con tutte le forze alla Fiandra. Io mi bi
cordo haver osservato in bocca de Spagnoli parole di sommo rispetto verso
la nostra Religione; ma quando s'ha trattato di far saccheggiar Roma da
Colonnesi , e poi da Borbone , e di tener angustiato Clemente VII. in vna
dura prigione di Castel S.Angiolo , d'invadere lo Stato Pontificio sotto Paol
I V. per mano del Duca d'Alva,di voler non contribuire le pattuite da dodici
mille oncie d'oro per il tributo del Regno di Napoli, d'vsurpare la Monarchia
della Sicilia contro i giuramenti de' R Normanni, e lo stile continuato sino
Carlo V.di pagar la recognitione del feudo, e lasciar alla direttione del Pontence l'importanze della giudicatura Eccleliasiica in quel Regno , non hanno
guardato, ne religione , ne conscienza , ma bastando loro di pavoneggiarsi
di professar l'vna, e l'altra con le parole , nulla curano mostrar diversissimi , e
contrarij gli effetti .. E ridi' istessaRoma,dove il Regno di Napoli contribuiva.
,~ ;
.
vassallaggio,,
no
Ofltrvdtioni di Tr*j*no Boccalini
crudelt , e della superbia Romana , e ch'altro non vi resta, che conservare
con la spada la libert, morir prima della servit .
La rilolutione d'huomini ridotti questo segno merita pi tosto il nome di
desperatione, che d'irata fortezza ; la necessita del combattere influisce vn
soldato il vigore di quatro pari suoi non disperati . '
Qual volta dunque i Capitani possono ridurre questi termini i soldati
buon per loro , non possono se non vincere . Alessandro essagcrava al suo
Campo essersi condotto in lontananza tale dalla Patria , che non co' piedi,
ma con le mani bisognava aprirsi la via per ritornarvi .
Cesare nelle dubbiose battaglie lasciava da parte, e il suo, e il Cavallo degli
altri . I Venetiani sotto Damiata accortisi , che i Francesi sospettavano , che
con le navi loro battessero la ritirata, consegnarono le vele, e i remi all'Ar
civescovo di Tiro . Ferdinando Cortese , e Guglielmo Normando quando
furono passati quello nella nuova Spagna, e questo in Inghilterra , abbrugiorono le navi per insegnare suoi , che con la Spada dovea cercarsi la Patria .
Et il Principe Mauritio di Nassau ha saputo pratticare lo stesso in occorrenza
con simile dentro quelle acquose campagne del Belgio.
Certamente coloro, che possono fuggire l'imagine,el pericolo della Morte
Eer vie sicure, e conosciute, ritirandosi alla Patria, od altrove, hanno libert
ellissima di diventar poltroni, & abbandonar il Capitano sul principio , e sul
pi bello del combattere, come auviene in Italia dalle militie paesane ; D'on
de l'Italiano valore s* addossato.yna brutta macchia di vigliaccheria; per
che la dove i Suizzeri, e i Tedeschi vanno bravamente contro la Morte , gl'
Italiani la fuggano , ma per nella fola Italia ; perche quivi fanno , e postbno
fuggire con sicurezza ; cosa , che non riesce agli Oltramontani . Ma datemi
vn Corpo di Militia Italiana fuori della Patria in Fiandra , in Francia , or
Alemagna ; Io vi dar vn corpo di Savij , e feroci Soldati buoni da vrtare
ogni fiero nemico grosso due volte tanto , Chi non mi crede dia vna fola oc
chiata in Fiandra , e veda come i comandanti , & i soldati Italiani sotto lo
Spinola , sotto Alessandro Farnese habbiano superato in prova il valore
d'ogn' altra Natione . Necessariamente dunque doverebbono i Capitani ri
durre i soldati strettezza tale , che loro non fusse lecito , e impunito l'esser
poltroni.
Quando si pu facciasi apprendere all'essercito , eh' egli giace fra la Vit
toria,, e la Morte , e che non vi sia il terzo rifgio , ma che ad vna di queste due
cose debba necessariamente sposarsi la sua fortuna ; all'hora vedrassi il soldato
farsi scudo, e lancia della dispositione per cercar la salute della Vittoria , e nel
dubbio della sua fortuna vorr pi tosto nel combattimento , che nella foga
incontrar la Morte .
Auvertite per Conduttori dEsserciti , che si come siete in debito d'in
fluire a i vostri soldati questa necessit di valore , e di fortezza militare , cos
dovete guardarvi di non armare con questa Spada il nemico , rinchiuso ,
sparso in Campagna , ch'egli si trovi. Procurate dunque mai sempre non
solo
Hi
Offervattorti di Trajano Boccalini
eranfi architettati per infallibile , quando quella potentiffima Armata ren
dall' onde, e fcogli non meno, che dall' Armi degli Olandefi, & Inglefi miferamente disfatta .
Nel cui propofito divulgorono gli Spagnoli, che il R Filippo fentendone
la nuova, fenza punto alterarli , dicefle; Io fpedij la mia Armata contro gli
huomini, non contro i venti, e i Mari .
Ifabella Chiara Principefla di Fiandra perfuafa, che in breve caderebbe in
fuo potere la piazza all'hora affediata d'Oftenda, fece voto di non cavarti la
camicia, f prima la piazza non reftafle efpugnata ; Ma le fue fpcranze , che fi
figuravano confolate fra vn Mefe , non fuanirono , ma s'ingannorono ; per
che fe non doppo tre Anni Offenda fu vinta ; Ne io voglio pervadermi , che
quella netta Principeffa portaffe tre anni su le fue carni vna fola infuccidata
camicia, che anche s le fpalle d'vn Moro farebbe riufcita infoffribile .
Carlo V. giocando alle Carte con Antonio da Leva , e con l'Efcovedo , te
nendoli ficuro di vincere ; giur per vita dell' Imperatrice, che voleva reftar
Vincitore di quella partita ; Antonio da Leva , eh' haveva vinto , nafeofe le
carte fui monte , dove Carlo mettendo le mani , s'accorfe della finezza , e col
dito alla bocca infegno di quel fatto il filentio .
Il Fransbergo vecchio Colonnello Alemano, e di bruttiffima fama, trovan
doli neh' efferato di Carlo.V. quando Borbone lo conduceva al facco di Ro-,
ma, s'haveva fabricato vn laccio d'oro, e di feta et emifina, con il quale, come
di gi haveffe Roma nel pugno, vantava pubicamente di voler impiccar coti
le fue mani Papa Clemente V IL ma l'empio Luterano amolatofi in Ferrara,
fenza veder Roma, fu ftrangolato da Satanaffo .
v
114
Ojfervatiofii di Trajano Boccalini
della Spada, e ftruggerfi col fuoco, acci che nuovamente non porta ripullu
lare.
Vanno ponendo in queftione i Politici , fe meglio complifca al noftro fecolo il combattere diftrutione degli eflerciti con tutto il potere in vna fola,
giornata, overo andar fchermendo, e pugnare in modo, che non s'azzardi il
campo tutto, ma fi penfi falvar le truppe, che poffono sbaragliarli, e difperderfi affine di nuovamente reintegrar l'eflercito pi duri contraili .
I Romani veramente combattevano per combattere , cio con tutte le
forze, ed tutta oltranza volendo vincere in breve tempo, e nella medefima
brevit impor legge al foggiogato nemico . All'incontro fi vede in prattica,
che i conduttori d'efferciri del noftro tempo altro non fanno , cheSpogliare
gli Erari) di pecunia, i Campi d'agricoltori , le Citt , e Ville d'habitatori , et
tutto ridurli ad vn infelice devaftatione da compararli quella d'Attila ,
d'Vlnerico ; Onde non fi viene tra noi alla pace fe non fiancata , che fia la
crudelt, e la forza dell' vna, e l'altra parte , come punto Pauttor noftro offerva nella vita d'Agricola ; Vbifolitudincm fecerint, yacem apiari .
A me pare in fomma,che s'intenda poco il meftier, mentre per bocca dell*
efperienza s'impara^ che nulla giova la Morte di pochi nemici ; e fe ne piace
eflaminar quel male, che rifulta, troveremo, che gli animi degli ofFefi, & infigati diventono pi arditi , come anco pi fagaci , e lcfti nello fpiar i fecreti
dell' averfario, e nell' offervar la difciplina de' loro Capitani pi addeftrati,&
obbedienti, fi fanno in tanto Vincitori, perdenti , pi verfati , & habili al
meftiere dell' armi, pigliano coraggio , e fperanza L'ira , l'odio , el defio di
vendetta gli accende alle virt , & all' efferckio d'effe . Ne altro haver ag
guerrito il genio imbelle delle Fiandre , che il lungo guerreggiare de' periti
Capitani di Spagna, i quali in vece di foggiogare quelle Provincie, gli hanno
infegnato l'arte della Guerra , & in fine per colpa della neceffit convenne
venir patti, & accomodarfi per via del negotio ; Rifolutione, che pratticata
nel principio, harebbe refiituito doppo vn poco d'otio quelle Provincie forfi
al Dominio di Spagna .
Quindi il Cardinal Granvela protetto a Filippo fecondo , che per vfeire
honoratamente, e col danno minore dalle difgratie di Fiandra era configlio
di neceffit il terminar la guerra con vna buona Vittoria , e con yna buona
pace prima, che conofceflero, e raffinaflero le proprie forze . Anzi fe vorre
mo con difappaffionato rifletto eflaminar le cofe fui fondo dell' hiftorie, tro
veremo calcolo ben fommato,che i bellicofi Francefi con il lungo guerreg
giare contro i Spagnoli ignoranti del meftiere dell' armi , hanno loro infe
gnato, come fi guerreggia co' Maeftri,e cornei Scolari imparino fuperareli
Le guerre diuturne rovinano chi le f ; Onde quel Dottorone d'Aietandro
il Grande foleva dire, che il tutto era vinto da chi reftava vincitore nella bat
taglia. Rotto l'eflercito di Dario , fu Babilonia efpugnata, c guadagnato
rimperip dell' Afia.
Francefco Sforza iafigne Capitano , ed ilhiftre germe della virt Italiana
;, .
haveva.
I i
Ojfervationi di Trajano Boccalini
Perpignano , e non seppe portar pi inanzi il piede nelle ditioni di Spagna .
Solimano con 300. mila de' suoi batt la fronte Vienna , e questa bast
farlo tornar in dietro ; Onde se tornasse a i nostri giorni Germanico, non gridarebbe con tanta asseveranzasolam internecionem gentibtti finem bello fore . E
se tornasse Alessandro, e Pompeo, che scorsero, e debellorono tanta vastit di
paese senza trovare vna piazza ( Tiro se n' eccettui ) che loro facesse fermare
il corso delle Vittorie , confesserebbero , che il loro metodo di guerreggiare
non ha luogo ne' nostri tempi . Cesare stent veramente dieci anni non per
impedito dalle fortezze fabricate da gli huomini, ma da quelle fondate dalla
natura, come dalle montagne, di rupi, alpi, & altri siti quasi inaccessibili, nulladimcno in dieci anni fu cosa mirabile, che soggiogasse 300. Popoli .
Addidit munificentiam Csary quantum quii damai profejfef
erat exsolvendo .
DOppo d'haver perduto l'Armata , e l'Armi , riempiti i lidi di cavalli , e
d'huomini morti con la medesima virt , e ferocia assaltando Germani
co, e gli nemici, li ruppe, e poi ridotti i Soldati Quartieri con la sua magni
ficenza gli ristor, rifacendo ciascuno i danni sostenuti .
In somma le guerre si maneggiano , e finiscono vittoriosamente con l'In
gegno del Capitano, e con le mani de' Soldati ; per che il mostrarsi di sover
chio ardito, e desioso di menar le mani, e cosi difetto in vn Capitano, come
virt in vn soldato. Onde qui vediamo l'ingegno di Germanico haver su
perato l'insuperabile , mentre doppo il naufragio , seppe cosi bene disporre i
suoi mezo abbattuti, che super i nemici, quasi gi Vincitori quasi senza com
battere . 11 giudicio dunque , & il sapere di Germanico pi che la sua spada
questa volta fu quello, che merit il Trionfo .
Anton da Leva stroppiato dalla Podagra y e portato negli esserciti dentro
vna seggiola seppe superare esserciti grandi, e pure non adopr spada, ne me
no le gambe . Io dunque bench stimi il valore nel Capitano , prepongo
sempre la sagacit , & il buon consiglio d'vno alla bravura senza prudenza
d'vn altro .
II carico dunque d'vn Capitan Generale d'essercito deve esser conferito
con prudenza molto fattamente consigliata circa Pelettione della persona,
come che altro fine non debba haver il Principe , se non il proprio- interesse ;
Onde si vuole scieglier soggetto, eh' honori si bell'importante carica, & eleg
ga prima se stesso col suo merito di quello , che faccia il Principe , quasi, che
pi tosto discenda per atto di Giustitia confermarlo, che per ecceiso di gratia nominarlo . Molto male facendo quel Principe, che dispensa dignit di
tanto rilievo persone, non per altro meritevoli, che per esser de suoi amici,
i quali incapaci di tal carico , facilmente acquistano vergogna se medesimi,
danno, e dishonore al Principe .
Segnalata qualit per certo in vn Capitano la nobilt segnalata pari
mente
n8
OjfervAtioni di Traino Boccalini
derata elettione de Ministri le sue forze ; ma nett' altra molto pi rilevante
di disgustare i soggetti di merito; il che apporta eccessivo danno spesse volte
agli siati ; essendosi veduto, che contro il Principe loro molte volte i Capita
ni di merito ; perche negletti dal padrone , hanno adoprato quel valore, eh'
essi mostravano di non conoscere .
Tornando per tanto al nostro proposito , egli si vuole ascrivere fortuna,
che Tiberio havesse vn Capitano di tanto senno, e valore, come Germanico,
il quale in oltre essendo fornito di virtuosa liberalit consolava i soldati suoi
con rifarli i danni ricevuti dal Mare .
Et in vero tutte le virt sono belle , ma la generosa beneficenza quella,
che pi assomiglia gli huomini Dio . Con questa i Capitani, e Principi san
no meritarsi l'adoratione da i Soldati, e Popoli . Quel famoso Marchese Spi
nola con questa dote fra l'altre virt sue l'haveva reso padrone del cuoretdi
tutte le soldatesche , che mai hebbero fortuna di conoscerlo , e d'obbedirlo .
Non si licenti mai soldato da lui , che oltre le dovute paghe non ricevesse
regalo . Non f infermo alcuno nel suo Campo , che non restasse dalla sua
piet beneficato dell' occorrenze pi bisognose . Madre alcuna non pu
amare figlioli pi di quello , che egli si facesse co' i soldati; Onde poi riusc
mirabilmente in tutte le sue imprese con tant' honore del Monarca , ch'egli
serviva, se bene per mercede, f fatto morire disperato .
HAud cuneiAtus est vltra Gcrmanicui quamquamfingi ea , [eque fer
invidiAm farlo )Am decori abstrahi intelligent.
INfelice Germanico, perche serviva ad vn Tiranno gran fabro d'inventioni.
Tiberio risoluto d'abbattere la formidabil potenza di Germanico non me
no per il seguito delle quasi affatto sue Legioni, che per gli applausi popolari
sopra modo copiosi, e grandi, doppo d'haverlo con artificiose lettere esortato
venir al trionfo , come che essendosi da lui fatto pi che assai , e dovendo ri
fletter pericoli scorsi , & ai danni sofferti senza sua colpa , che la fortuna si
stanca, e che essendosi abastanza vendicato il sangue Romano, potersi lasciar i
Cherusci ribelli , che discordi con gli altri , combattendo con civili discordie
fra loro , servivano all' intento del Romano Imperio . Ma vedendo l'astuta
Volpe, che Germanico costante, ed ambitioso d'vltimar quella Guerra, sup
plicava ancora vn anno di tempo , diede mano all'Ancora Sacra dell' vltimo
argomento , proponendogli il Consolato per levarlo da queir impiego con
pretesto d'hnore , & adducendogli esser bene , che restasse qualche cosa di
guerra , acci che servisse di trattenimento Druso per conquistarsi il nome
d'Imperatore .Germanico bench arrivato alla finezza dello strattagemma , e
concesse tutto esser macchina d'invidia, per levarlo dal gi guadagnato splen
dore, non differ pi oltre l'obedienza simulando anco d'haver penetrato la
vera cagione della sua rimossa, per non pregiudicarsi d'auvanta^gio con in
sospettire le gelosie del Tiranno Bell' eflempio all'infelice virt . Vn sog
getto
pitare sceleratezze cosi enormi per via di fraude, per quella della violen
za che sorsi in altro caso haverebbono sentito horror di commetterle .
Compie dunque mostrarsi poco sensibile , e non essersi accorto della mano,
che ferisce , 8c anco di trascurare come vii morsicatura di mosca volante , la
piaga.
'
Nella Corte compie osserirsi ossequioso, bench esposto mille amarezze
sotto gli occhi del Padrone , e con la costanza del soffrire , e con la forza de'
frequentati ossequi) si vuol tentare d'ammollire lo sdegno, e la pertinacia del
Principe . Cosi l'auveduto Anflso Duca di Ferrara, mentre il Pontefice s'era
posto in capo di spogliarlo de' suoi stati, & tal fine haveva mandato sul Fer
rarese Monsignor Vescovo Ventimiglia , accortosi dello stratagemma , cui
oppose opportuni rimedi) , non solamente seppe simulare di non haver pene
trato Kintentione delPapa , ma accusando appresso lui il Ventimiglia, come
Architetto d'insidie , procur di lasciar luogo nell' animo del Pontefice al
pentimento, & alla reconciliatione compiendo , gi che il negotiato non era
felicemente sortito ad ambedue l'acchetarsi . Quando Paol V. interdisse la
Republica di Venetia , e si divenne all' armamento con pericolo di guerra
perniciosa, s'arm il Conte di Fuentca Governatore di Milano con risolutez
za d'occupar Bergamo , e Brescia , come membri dello stato di Milano . Ma
venutosi poi alla concordia tra il Pontefice , e la Republica , il Conte sudetto
mostr non essersi armato , che per difesa della Religione, e per la quiete
d'Italia , e mostrorono di crederlo i Venetiani contenti per all'hora d'haver
sonenuto egregiamente il loro decoro, e la maest publica,che nel fondar le
leggi, non riconosce altro moderatore, che Dio, e se medesima; Ondehebbc
luogo dissimulare il mal talento de Spagnoli contro i suoi Stati .
Itwenem improvidut, drfacilem inanihtts,ad chaldetrum promissay
Magorumque sacra,somniorum edam Interprtes impulit .
FIrmio Cato Senatore persuase Libone Druso suo confidente , ma giovine
vano, e mal auveduto prestar orecchie a i Caldei, Maghi, ad Interpreti
de'
ilo
jfrvAtitni di Trajax Boccalini
de' sogni, rappresentandogli , che Pompeo fu suo Biiavo , e Scribonia Moglie
d'Au<nisto sua Zia, iCesari suoi Consobrini, e la Casa/ua piena di grandezza,
e tutto questo arrifitio non serviva , che per accusar l'amico , e guadagnarsi la
gratia del Tiranno.
Qui molte cose doverebbero auvertir i Principi, ma perche circa, il modo
di fidarsi delle Spie lui necessarie habbiamo ragionato di sopra, resta trat
tare dell'Arti divinatorie, le quali da ogni Principe doverebbero essere abor
rite , come false , & ingannevoli , e come cause di grandissimi danni , Sihabili
ad intorbidar la quiete d'ogni ben aggiustato governo . E prima vuol sa
persi, che tra delitti capitali, annoverano le nostre leggi quello di consultare
della salute del Principe , e delle somme importanze della Republica; Onde i
Visigotti davano la frusta, e confiscavano i beni chiunque fusse ardito di per
scrutar il fatto de' Principi col mezo dell' Astrologia, che chiamavano Giudiciaria . Valentino Imperatore fece trucidare quanti consultarono sopra il
suo successore le stelle , e quanti sapendo tal fatto non l'havevano rivelato.
Ma sia Divinatione per via di spirito familiare , che i Greci rinchiudevano
dentro gli anelli, per significato da gli altri in ordine alla nascita degli huomini , tutto viene strettamente vietato dalla prudenza delle leggi , e ci non
meno per sicurezza de Principi, che per iibetie vniversale .
Quanto alla prohibitione della scienza Astrologica , che ascrive facolt al
le stelle di virt, & influsso corporeo sopra le potenze spirituali dell' animo , e
dlia volont degli huomini , vuole confessarsi, che sia vna santa provigione ;
perche nttllum materiale agit in spirituale , come cosa eccedente di gran lunga
la sfera della propria attivit ; Onde fono ridicole quelle propositioni dell'
Astrologia Giudiciaria, che asseriscono alcuna cosa per certa di quelle , che
dall' humano arbitrio dipendono ; Ma perche le stelle operano n i corpi
humani direttamente , & indirettamente n i sensi ; auviene , che la parte in
feriore dell' huomo sia sottoposta di molto all'influsso degli Astri, perche il
temperamento del corpo tira il suo principio dalla virt impresta dalle stelle
nell'aria, nella quale la creatura subito vscita dall' vtero della Madre si tem
pra, come vn ferro infuocato Dell' acqua . E perche animi mores feqmmur cor.
poris ttmperamentum,per questo gli huomini , che non possedono virt da re
sistere all'impulso de' sensi , & alla qualit del proprio temperamento, vengo
no ad obbedire al dolce tratto delle stelle , che non fanno alcuna violenza , fi
non per modnm fitadent , come vna bella donna , & vn eloquente Oratore , al
che fisicamente pu alcuno resistere ; Come poi sia bene , mal fondata nel
suo specifico stato l'Astrologia, non tocca me , che non la professo ragionare.
Ben affermo , che il pi delle volte dalle mutationi dell' aria , della sterilit ,
fertilit della terra , delle Navigationi de venti . Ma quanto pi nella cali
gine dell' incertezza stanno involti gli auvenimenti futuri , tanto maggior
mente sollecitano l'humana curiosit perscrutarne qualche lume , che per
picciol, che sia, serve di gran guida chi camina nel buio ; Onde per vna ve
rit, che proferiscono gli Astrologi, sono celebrati, e stimati per fatidichi Di
vinatori.
111
Ojservtiom di Trajafto Boccalini
l'impacciarsi con gli Astrologi; per che se bene l'Arte russe Vera, e certa, etla materia cinta da tante difficulta ,'e cosi malagevole ad esser perscrutata,
che ordinariamente vien costretto ogni Professore confessar di saperne
molto poco , e ci vorrebbe vn intelletto Angelico ad apprender tutto l'am
bito del necessario scibile Astrologico ; Onde degli Astrologi bene ammi
rare, e beneficare l'ingegno, ma deridere il giuditio .
interim Lbonem ornt pretura, conviflibut adhtbet, non vultu alienatus,
non verbis commotior, ( adeb tram condiderat) cunfla ejus ditta,
faflaque, cum prohibere poJset}fcire tnalebat .
Dissimulando perfettamente Tiberio pretendeva di ripescare intieramen
te l'intrinseco di Libone con insignirlo della Pretura , & accarezzarlo
pi dell' vsato ; Artificio non solo proprio de Tiranni , ma commune hoggi
giorno tutte le Corti, tutti i Principi ; Onde stiano bene oculati coloro,
che sanno d'haver commesso qualche colpa di fatti , di parole toccanti la
persona, g' interessi del Principe, perche non solo gli amici hanno la lingua
lunga ; ma sino i muti parlano con cenni.
Non si fidi l'huomo, ne meno de propri) fratelli in cose, che risapute, pos
sono offendere il suo Principe , e se per aventura sei consapevole di qualche
delitto, non ti lusingare di crederlo incognito al Principe per le carezze, che
ti potesse vsarc-, anzi se vedeste meglio trattarsi , che prima , argomenti pure,
che quel trattamento sia vna tacita sentenza della tua rovina, i cibi pi
pretiosi vengono conditi di veleno, gli accarrezzamenti pi cortesi sono lac
ci del Carnefice
Luigi X I. il pi raffinato Politico , che sedesse mai sul Trono della Francia
non sapeva come dar la mano sul Conte di San Polo suo Contestabile , suo
ribellato Ministro ; Ond' hebbe scrivergli doppo cento lusinghe per con
durlo alla Trappola, eh' egli occupato in molte Guerre, & in negotij scabrosi
haverebbe h avuto d'vna estrema necessit d'vna testa, come la ia , ma non
diceva staccata dal busto, come disse poi, quando finalmente l'ambitioso
Conte sudetto per haver voluto far la civetta in mezo due i pi saggi Prin
cipi del Secolo Luigi XI. e Carlo Audace , doppo haver stomacato l'vno , e
l'altro , mentre persuadevasi esser in gratia , e stima dell' vno e delP altro , fu
dall' vno, e dall' altro con carezze vccellato , perche affidato da Carlo , resto
preda di Luigi, e la perdita della sua testa fece conoscere, ch'egli non f sog
getto di gran testa .
11 Carmignola Generale de Venetiani, quando per fellonia veniva inqui
sito , non trov occhio , che per lui favorevole non fusse , & in otto mesi di
processatura non seppe accorgersi dal volto di tanti nobili suoi amici , che
contro lui bollisse in fucina il ferro di sdegno capitale ; E bench potesse ve
nir impedita la Congiura co' Genovesi , e col Duca di Milano , non gli fu
posto inciampo , perche , come dice l'Auttor nostro j il Politico ; c*ntt*-ei*t.
124.
'
OjfervAtoni di Trajano Boccalini
guarnita di valido presidio , si fece per l'vsata connivenza verso vn delitto dV
sudditi mezo liberi assoluto Monarca di quel Regno , cuius fatta cum pohibtrt
pojjet, fiire malcbat .
Si persuase 1 ilippo sopranomnato di poter fare il medesimo gioco anche
in Fiandra dop i primi moti di quella ribellione; Onde tal sine vi spedi
quel terribile Antropofago del Duca d'Alva ; ma gli and errato il calcolo,
perche Aragona si vedde prima abbrngiata, che accesa ; Ma le Fiandre poste
in mezo a i Potentati d'Europa hebbero acqua da tutte le parti del Mondo
per estinguer il furor Spagnuolo , e tizzoni da tutti i Principi Christiani , e
massime da quelli della nuova Religione, ch'era vna Setta di gente vnitaper
opporsi all' assettata Monarchia vniversale di Castigliani , affinch potefiero
scaldarsi , per non morir di freddo , e per attaccar fuoco inestinguibile nelle
viscere dell'inimico; onde doppo l'infelice condotta di quella sanguinosa, e
lunga guerra hanno imparato i Spagnoli nudrir pensieri men vasti, & mo
derare quella loro ambinone, che non haveva Orizonte ; Essendosi per prova
disingannati, che il Mondo vuol vivere , e non vuol vivere Spagnolo , e che
loro deve bastare il vivere, e lasciar vivere, se non vogliono vrtar in peggio .
Rejpofsfum ej vt Senatum rogarei .
IL povero Libone accusato dal traditore amico, non haveva chi lo potesse
convincere di delitto capitale ; perche i servi gi sedotti non provano in
giuditio , essendo proveduto per legge , che la vita del Padrone non consista
in mano de servi, ci de' suoi naturali nimici ; E pure al mio tempo pi d'vn
Principe grande ha rovinato i suoi confidenti per infame relatione di chi loro
serviva . Tiberio comanda, che il Fiscale compri quei servi di Libone, acci
che il loro contesto sia valido .
Comparisce in Senato recitar di propria bocca Faccusa, riceve con fronrs
immobile la venuta del supplicante Libone, & infine caldamente offitiato da
Publio Quirino parente dell'accusato, per non negar la gratia,-la rimette al
Senato . Tiberio voleva morto Libone , ma voleva rigettar la colpa della
sua crudelt sopra Li Senato, il quale dalle presate diligenze havendo benissi
mo scoperta la volont del Tiranno ; e come mai haverebbe ardito di con
trastarla ? Dunque il rimetter la concessione della gratia all' arbitrio del Sena
to era vn assoluta sentenza di Morte ; e cosi hoggi giorno sogliono fare
pratricar i grandi, che non disposti gratiar i supplicanti, gli mandano
questo , & quel Magistrato , affinch ottengono vna tardissima negativa^
Onde ben fece colui, che si profess obbligato chi alia prima gli disse di n..
Filippo secondo doppo haver stabilito di far morire lVnico suo figliolo
Carlo , convinto d'haver tenmjp commerci co' i Ribelli di Francia ,e con la
Regina Elisabetta d'Inghilterra, convoc il Consiglio della conscianza,e fece
porre sul tapcto il caso , s'egli poteva perdonare al suo figliolo convinto di.
olge enormi, e trovato con due pistolette al capezzale, quasi, che suste reso
luta.
ufi
OffervAstoni di Trajano Boccxlini
dentro la bocca de' Popoli , & anco in quella degli huomini pi reputati;
Onde auviene, che contro le leggi, & i giuditij , bench cose ottime, e som
mamente necessarie non meno, che salutari al bisogno humano, siano armati
tutti gli aborrimenti ,& abominationi degli huomini pi honorati , non che
de' metani, e plebei .
Chi s cosa vuol dir Tribunale, & ha pratticato la Curia di qualunque Cit
t d'Italia, trover , che la giultitia si vende . E perche ? Perche ordinaria
mente i Tribunali si comprano; e chi compra, vuol vendere .
Se voleste Principi installare s le Catedre giudiciarie huomini di sape
re, e d'integrit, non sarebbe cosi deforme la faccia del foro, e non correrebbono neir humano commercio scandali tanti d'homicidij latrocini) , stupri,
sacrilegij, se non sapessero i delinquenti, che con l'cmpiastro di pochi baioc
chi, con quatro parole di favore , si sana ogni piaga , e si serra la bocca all'
sclamatione d'ogni Giustina . Il che tanto vero, quanto , che i compra
tori delle dignit non vengono inalzati per il merito delle virt , ma per il
broglio delle ricchezze, che sono i Sbirri dell' honore, e delle delitie chi le
possiede . Che riformassero dunque i Principi gli abusi circa la vendita de
Tribunali, che constituissero vn propoi tionato salario a i Giudici , acci non
fussero costretti di cavare il loro sostentamento dalle mercedi de' litiganti,
degli accusati per vivere .
Io vi s dire , che la giustitia sarebbe manco venale, perci che in Roma
Vengono comprate le Commissarie contro le Citt ftiddite per vn certo prez
zo , & i Commissari) lavorano proprio rischio ; Onde per non scapitare , si
tirano il cappellaccio s gli occhi .
I Giudici di Roma fono poi tanti Macellari, menano gi col coltellaccio
rovescio, se vna borsa di scudi non gli sospende il colpo . S'informano pri
ma del genio delti Padroni , e de Protettori , e poi secondo quello fiat Itu ;
Con questa norma si vive , e massime tra i Criminalisti delegati , le sentenze
de' quali non sogliono rivedersi ; Guai chi senza denari pasta loro per l'vnghie . L'oro il secondo sangue nell' altre Citt , ma in Roma il primo ; e
chi non ha l'oro, paga il delitto col sangue, ch' il secondo .
Le colpe de Grandi per quanto grandi, che siano, vanno essenti dal casti
go . Al Cardinal Mont'alto , che poi divent Papa Sisto , f amazzato il fra
tello per haver moglie troppo vistosa (delitto raro in Roma , dove i Mariti
sogliono esser persone buone) e non se ne fece caso , perche il colpo veniva
da mano troppo alta , e favorita in quel Pontificato ,
Al tempo di Paol IV. i Carasseschi commisero tant' ingiustitie , che Roma
non ne poteva pi; Onde morto il Papa , anzi non ancora morto, ma mori
bondo, si sollev la plebe, e tronc il naso, & vn braccio alla statua Pontifitia, dirizzata tre Mesi prima in Campidoglio, poscia levandogli anco il capo,
permisero, che vn hebreo vi surrogasse la sua berretta gialla, ordinata da Pao
lo gli Hebrei, acci con questo segnale fussero rauvisati, per circoncisi E chi vuol stupire, osservi, come nel Pontificato di Pio l V. il quale havendo
fatto
i"
Osservationi di Trajano Boccalini
porge l'obolo, tagliano le gambe tutte le costumate osservanze .
Quante riforme hanno procurato ritenere in disciplina le corruttele delle
Religioni , e fraterie , che in brevissimo , non osservate , trascurate fi ve
dono .
Gli Hretici si sono beffati del Concilio di Trento congregato per riunir
gli al Corpo della Chiesa Cattolica .
I Francesi non l'hanno voluto accettare per quello spetta alla riforma , ma
appena per quanto appartiene a dogmi .
Gli Spagnoli l'hanno accettato, ma principalmente per politica affine
di introdurre n loro Stati il Tribunale dell' Inquisitione ,' al quale facendo
trattare anche le materie di Stato, cuoprono l'interesse Politico col mantello
del Sant'Offitio , dove fanno spesse volte morire i Rei per interesse di Stato,
facendo in tanto credere al Mondo colui esser rimasto condannato per cause
non meritevoli di propalatione , e poco Christiane quel giusto non meno,
che rigoroso Tribunale .
Se dunque fusse stato eretto in Fiandra il Magistrato dell' Inquisitione all'
vso rigoroso di Spagna, non harebbe il Duca d'Alva trovato necessario il far
decapitare in faccia di quei Popoli i loro amati Cavalieri, e Signori d'Orno,
e d' Agamonte , perche nel Sant' Officio sarebbono secretamente passati mi
glior vita senza rumore , e con grandissimo vantaggio del R di Spagna , il
quale perd le Fiandre per mera bestialit del crudelissimo Toledo , che do
veva in ogni modo far occultamente perire quei due Signori troppo grati al
volgo, e di truppo gran parentela per non esser aspramente vendicati, come
si comprov dalla medesima esperienza .
Pi saggio, bench non meno crudele f il consiglio, & essecutione d'esso,
che prattic Henrico I li. R di Francia contro gli Vgonotti, co' quali rinovando il Vespro Siciliano , adopr estrema la violenza , ma in vn giorno solo
per tutto il suo Regno tagliandoli pezzi.
E per concludere il negotio irriuscibile delle riforme , e l'abominevole,
ma irremediabile dell' ingiustitie , dico, che nel Regno di Francia habbiamo
vdito tante riforme di Religione , tanti concordati , e molte volte iniqui, e
pure non s' mai pratticata l'osservanza loro da Grandi del Regno ; Onde
sempre sono vissuti gli abusi .
II pi bel modo di reformar i Popoli quello non di promulgare i decreti,
ma di moderare gli eccessi delle Corti , e de' costumi loro , i Principi all'essempio de' quali tutto il Mondo si regge .
San Carlo Boromeo col suo metodo di vivere modestissimo , e giustissimo,
riform i costumi del Clero Milanese pi che non fecero i decreti del Conci
lio . La bont di chi comanda vna dolce violenza, che muove gli animi de
Vassalli ad imitarla . Vn Principe giusto f giusto tutto vn Regno . Gli huomini grandi sono leggi vive, quelle registrate nelle carte, sono morte .
Preces
Ii>
i^o
Qjscrvttm di Trajam Boccalini
queir impresa,e che perci necessariamente harebbe tenuto ci,che mostrav
va d'aborrire .
Cosi se il Senato non mostrando alcuna compassione all' istanze d'Ortalo,
havesse lasciato , che questi si suite ridotto ad aspettar la gratia della sola mu
nificenza del Principe , facilmente sarebbesi ottenuta ; estendo massima de'
Principi nuovi il<contradire alle pretensioni che vn soggetto grande aspetta;
dal Popolo, e da quei Ministri , che gi sollevano dominare, non compiendo
alla sua positura , che i benefitn siano riconosciuti da altra mano , che dalla- %
sua.
Filippo secondo per discretar' l'Escovedo da lui concesso per direttore a
D.Gio: cominci non concedere cosa alcuna di quelle, ch'egli consigliava,
chiedeva.
Arrigo II I. R di Francia per far decadere la fattione Ghisarda, negava
tutte le gratie anche giuste, non che honeste,che il Duca, il Cardinale altri
di quel partito riavessero chiesto , e solo nel Duca d'Epernon , & in altri del
suo seguito diluviavano tutte le gratie di Corte per abbattere con quel nuo
vo partito l'ambitione de' Ghisi .
i
Zanguefcet alitosai indufina , iniendetur focord a,
nullus eie se metus^aut
jfn &fecuri omnes aliena ubjdu exptciakum,fibi ignavi,
, pobis graves .
PEr confonder il miserabil Grtalo, diceva Tiberio , che se tutti spensierati
e sicuri aspettassero esser souvenuti dall'altrui generosit , mancherebbe
ogni industria, si fomentarebbe la dappocaggine, e riuscirebbero disutili
loro stesti, e dannosi al Principe .
' 1
Vengono in tal proposito biasimati i nostri Principi, perche non vsino lar
gamente della loro generosit agli huomini di valore, e di lettere, celebranaosiperci la memoria di Mecenate, che impresta il suo nome quanti bened
ici oggetti fanno carezze, e mercede Professori di lettere . Onde il Duca
Cosmo viene alzato alle stelle , per haver donato due Poderi con delitiofi
f>alaizi Marfilic|Ficino, acci <:he potesse , lontano da ogni pensiero , e bigno domestico , applicare all' illustratione di Platone, e della Filosofia
fnedesima . Tuttavia parmi , che non habbino torto alcuni Principi , se pure
con lasciano morir di fame i letterati con maggior crudelt di quello faceva
Tiberio co' i figli d'Ortalo ; per che l'ingrossare di soverchio le Galline, il
vero rimedio, per non haver dalla loro fecondit alcun costrutto d'ova.
Il Duca di Borgogna Carlo Audace l'intendeva molto bene, mentre coti;
tanta ben pesata ccconornia reggeva la sua Corte piena de principali sogget
ti in armi, e in lettere, che tenevano tutti in bisogno, e in speranza di lui, do*
nando ciascuno poco , e spesso , secondo la loro conditione ; Cosi nessuno
moriva di fame .
Peroisin questo proposito altamente il Rdi' Francia Arrigo IV. quandi
* . <
in voi
tyi
Ojservationi di Trajano Boccalini
l'industria , come siano abbondanti di tutte le beneditioni terrene ; poich
guardate Roma, e lo Stato Ecclesiastico, dove regna l'otio, e sopretemi dire,,
quante miserie, povert, e spopolationi vi sono . Roma,che faceva dieci mi
lioni d'Anime al tempo della Republica , al presente non conta dentro delle
sue mura 80. in 90. mille persone ; Lucca , ch' vna bicocca per industria de'
Cittadini, che vanno caccia per buscar tutte l'arti, e professioni del Mondo
fine di introdurle in quella Citt, come fra le pi felici abbondanti , e com
modi Citt d'Europa proportione del suo esser .
I Pontefici quanto male fanno non introdurre in Roma, & in molte altre
loro Citt della Marca , dell' Vmbria , e Romagna l'Arte della Seta , e della
Lana, e far Civita Vecchia, & Ancona Porti franchi, e sbarchi di merci,come
il Gran Duca ha fatto Livorno , da cui ne cava infiniti vantaggi . I sudditi
del Pontefice sono d'ingegno capace qualsivoglia professione , ma imputri
discono nella poltroneria e nell'otto ; Onde al giorno presente l'Italia non
ha Stato pi infelice di quello della Chiesa , e perche ? perche langttcscit indnlria ; jf intendiutr sucordia ..
MancipUvnitti audacia^ni maturefuhventum foret, discordili armifques
CiviUbus Rempublicam percultffet. Pojhumi Aqripp* ferviti
nomine Clemens .
LA temerit di Clemente schiavo di Postumo Agrippa , se presto non si
provedeva , era per risconvolger con Armi Civili nuovamente lo Stato
della Republica . Costui intesa la Morte d'Augusto and all' Isok Pianosa
per rubbare Agrippa , e condurlo agli esserciti di Germania ; ma tardi per la
tardanza del suo Vascello arrivatovi , perche gi 1 iberio haveva fatto vccidere'il Povero Agrippa , come accennamo nel libro superiore ; non tolse,
che le ceneri, con le quali occultatosi in Toscana finche rimetteise i peli, e la
barba ; Delle, quali cose, come servo era privo, per esser similissimo ad Agrip
pa, Agrippa si finse ..
Poscia interessando nella confidenza del suo strattagemma molte persone
habili maneggiar la faccenda virilmente , conforme le chiamate della for
tuna, si present con gran seguito in Roma , dove Tiberio fattolo ingannare
da suoi servitori , che gli. porsero denari, se gli esibirono compagni , hebbe
agio di farlo secretamente strangolare nella sua Corte ..
Quante volte la natura fabrica statue humane. di simiglianza tale , che
paiono non simili, ma gli stessi.
Trovossi vn pescatore in Siciliani fattezze tanto simili quelle del Pro
consolo Sura, che toltene le vesti non si lasciavano distinguere vno dall' altro.
Per si come non si sono trovate dagli Astrologi due nativit di perfetta si
miglianza , ne da Grafrmanti due caratteri in. nulla discrepanti ;. Cosi ne
meno si sono, trovati due volti, e due persone in tutto vgualmente d'apparen
za, conformi ., Tuttavia, fidatisi alcuni furbi su molte parti , che. havevano>
consimili
I j 4.
Ofservdt'oni di Traino Boccalini
questa faccenda dall' Ambasciatore di Spagna Domenico di Mendoza ricorse
in Collegio , & ottenne , che queir Impostore il finto R mise carcerato per
esser consegnato al suo R .
F degno d'ammiratione quanto egli discorse ad vn Senatore de' pi spi
ritosi della Patria ; perci che gli disse, ch'egli si ricordava haver dato vdienza a i tali, e tali Ambasciatori della Republica, e discorse le tali, e tali impor
tanze , e che s'osservaslro i.publici registri , dove troverebbonsi lettere fir
mate da lui di tal tenore, e lettere de Veneti Ambasciatori, che informavano
il Senato delle risposte h avute dal R nella qualit de ne^otiati introdotti;
Onde versando il credere de' pi savi) in molta dubbieta- , e ricusando la
grandezza di questa publica libert di consegnar quest' huomo , qual egli si
fufse alle Catene di Spagna , lo ripose in libert. Onde egli proveduto del
bisogno da vn mercante Portughese , e vestitosi da frate , s'invi verso la Pa
tria . Ma fatto carcerare dal Gran Duca Ferdinando f asportato Napoli,
dove subito , che vedde il Vice R , disse; Copritevi Conte di Lemos , e
quegli rispondendo ; con qual auttorit ci comandasse; soggiunse con quel
la medesima, con la quale vi feci cuoprire , quando voi Ambasciatore del R
Filippo mio fratello veniste nella mia Reggia di Lisbona trattar meco i ta
li, e tali negotij . Finalmente condotto in Spagna ferr in vna Rocia il perio
do alla sua vita, e alle speranze , e commotioni de' Portughesi , ma non alle
ciarle d'Europa, che con diverso parere lo battezzavano o per Impostore ,
per Mago , per quel legittimo , e Vero personaggio , che si professava ; ma
troppo mal consigliato , e quando and in Africa, e quando parti s'egli fusse
stato quel d'esso . Ma come poteva egli esser elio, se Filippo secondo havendo riscosso per 100. mila scudi il di lui cadavere , lo fece pomposamente sepellire in Spagna ? I Portughesi lo giuravano per il vero Sebastiano , e giura
vano per ingannatore ogni Spagnolo , che secondo gli artifitij di quella Natione doveva haver cavato qualche vii cadavere da monumenti per gettar le
sue ceneri negli occhi fedeli Portughesi col venderlo ad vna affettata Sepol
tura honorevole per quello del loro bravissimo R, non altamente estinto, se
non quando lo strangol nelle sue tiranniche prigioni la Politica Spagnola .
F dunque quasi infelice mestiero quello di tali Sicofanti di volersi spaccia
re per quelli, che non sono , e chi si s, non poter essere ; Onde auvertisca be
ne ogni simile di non porsi quell' impresa , perche il simile non lo stesso .
Imparino anco i Principi da Tiberio non servirsi in tutte l'occorrenze della
forza , dell' ordinaria giustitia , perche s'egli con publica violenza s'havesse
levato di mezo il Pseudo Agrippa, veniva ad auvilire lareputatione della sua
Maest, col mettersi fare amustaccioni con vn huomicciolo tanto vile . Se
poi havesse proceduto con le forme ordinarie , sarebbe corso pericolo restar
oppresso, mentre molti principali Cavalieri, Senatori , & altri Confidenti , e
Ministri di Palazzo eransi occultamente interessati nella fattione del Pseudo
Agrippa . Oh quanto f biasimato il Pontefice , & il Gran- Duca di Toscana,
quando congiusero i loro efferati in va corpo , per distruggere H Vassallo.
ijg
t)(scrvAti)i di Trtjatio RflccaHtti
Conduttori, resta impresso nel cuore del suo Principe vsl ?marezza di veleno
incorregibile ; per che il credito del Ministro si conci-pisce come discredito
del padrone ; E massime quando le virt di quello fanno col paragone parer '
pi vergognose le ^irt di questo ; Il Principe vu">l esser Sole , non stella nel Cielo del suo Dominio , nel quale per ogni fella di prima grandezza gli
scmbia vn Sole , e perche egli none vero Sole da saper oscurarla co' i raggi
della sua virt, vuole vederla eclissata, e caduta ; E perci s'assatica in procu
rar pi l'oscurit altrui, che la chiarezza propria, e nessuna spina st cosi acer
bamente fissa nelle pupille de Tiranni, overo de Principi nuovi, quanto l'emi
nente ^irt , c valore de' Ministri , che gli servono , e de vassalli , che l'obbe
discono . Le valorose , e savie condotte di costoro quanto pi assicurano la
grandezza del suo dominio, tanto pi minacciano la grandezza della persona
del Principe, di cui sono membri ; Onde resta fieramente , ingelosito il Prin
cipe di loro, bench Inonorati, & in sommo grado fedeli ; Si che quando riesca
mal profittevole all'importanze del suo Stato il perdere sbrigacamente il Mi- i
nistro , non potr il Principe far minor resolutione di quella , che l'allontanar
dal favore degli esserciti, e del Popolo con apparenze d'honore .
Nelle Corte de' Principi strattagemma vsitato, quanto crudele quello di
rumar l'emulo con il lodarlo . Calumnia federata, perche non punibile? non
conoscibile . Si loda in tutte l'occorrenze di poco momento l'inimico , che
s'odia affinch alla prima congiuntura d'abbatterlo s'habbia il modo in ma
no di discreditarlo col biasimo , che paia originato non dall' odio occulto,
ma dal it\o del buon servigio del Principe , e dell' interesse dell' amico odia
to, e con tal arte sogliono i Ministri de Principi levarsi da torno coloro, le db
cui virt hanno paura , e non vogliono eh' il Principe habbia occasione di
conoscerle, lodarle, e rimunerarle con la grafia, e familiarit sua .
Intese la forza di questa Cortigiana Politica quel Secretano di Stato , &
arbitrio del R Filippo di Macedonia Apelle, il quale celebrando con infinite
lodi i migliori Ministri di Corte, e facendogli credere per mirabilmente adat
tati al maneggio dell'Armi, & all'imprese di guerra persuadeva il Padrone
far loro mercede di carichi militari, e cosi esibiva i suoi emoli alle disgratie, e
a i pericoli delle battaglie, dove trahevano faticosa, e sottoposta mille patipienti, e Morti la vita .
Con simile inventione Teodoro seppe svellere dal fianco , e dalla somma
grafia dell' Imperatore Emanuel il suo insigne favorito Giovanni , predican
dolo per sommamente atto, e necessario al governo della Morea , dove rest
come confinato quel grand' huomo per maneggi di Corte, e di dove non pot
riscuotersi, perche in sua absenza l'Emolo Teodoro s'avans talmente nella
grafia dell' Imperatore , che non gli riusci malagevole lo scancellarne Gio
vanni , e non men celebre il caso nostri tempi seguito nella Corte tanto
Politica del R Filippo secondo; Imper che odiando morte Ruigomez de
Silva, l'alterigia, e la stima del Duca a'Alva , che desiderava il Governo della
Fiandra , per domare la ribellione di quei Popoli in vece di contrastargli la
consecutione
138
Ojservaiioni dTfajno tocciin
l'ingiuriare vn Principe privato , caduto ; bench ci segua senza maso ira*
tentione, di rado accade, eh' in miglior fortuna egli se ne dimentichi, e non si
vendichi, dovendosi riverire, & oflequiar i Principi, & i loro parenti, massime
quando non v' disperatione , che non portino arrivare al Trono ; perci che
alla loro dignit si deve particolar rispetto, e riverenza .
In Roma pi che altrove bisogna andar oculato, e non disprezzar; ingiiw
riar alcuno , perche vedrete vn meschino togato hoggi miserabile , dimani
Prelato, dimani l'altro Governatore di Citt, intima Ministro di Palazzo;
Padrone in somma di rovinarvi, e se vuole d'alzarvi agli honori; gi che an
che a i supremi sono giunti huomini di vilissima conditione , i quali hanno
sublimato i loro amici Onde Sisto V. quando era* Cardinale , zappando
l'Orto da se medesimo diceva suoi Gentilhuomini, che. non sdegnassero d'ajutarlo, perche in breve havevano ad essere *tutti Villani, tutti Principi ,
Molti di Secretarij de Cardinali fono arrivati alla porpora , molti Cappellani
hanno goduto il medesimo privilegio . .Quando muore il Papa i Servitori
del Cardinale, che vien assunto al Pontificato con istravagante metamorfosi,
e senza alcuna fatica da vn giorno ali* altro si trasformasi in Signori Auto
revoli , e dispongono de' pi gravi interessi del Pontificato . Nella Corte di
Gregorio X 1 1 1. si viddero i Serytori per la connivenza di quel buon vec
chio padroni del Pontificato , dove che prima di quella fortuna rano il vili
pendio di Roma .
.
Engerardo favorito del R Filippo il Bello per haver data vna, mentita
Carlo di Valois , fu impiccato doppo la Morte del R suo padrqne, vivendo
il quale godette vno sforzato rispetto , che vollero portarli i Principi offesi,
per non incontrar di peggio .
Stiano molto guardinghi anche coloro y che seminano zizanie quando so
no in gratia d'vn Principe tra lui, &i parenti; per che ordinariamente vrtano in brutti precipitij quando nutriscono le calunnie fr carne , & vnghia , si
riconciliano al fine i disgustati, e congiungonsi gli sdgni rovina delle male
lingue, che gli fomentavano , & imitando la proscritione del Triumvirato,
nella quale ciascuno de Tetrarchicedette alla discretione del compagno , i
ioi partiali , & amici per vendicarsi de' nemici s'accordano a distrugger i
maligni servitori del compagno, e ciascuno gli sacrifica allo sdegno , & alla
conservatione della riconciliata amicitia .
' .
Se ne dimandi fra gli altri Francesco Simonetta, il quale doppo lunga
esperienza della sua fede verso il Duca Francesco Sforza, suo padrone ammi
nistrava la tutela del suo figliolo Giovanni Galeazzo cori perfettissimo zelo,
e rettitudine insieme con la Madre Vedoua, e sommamente geloso dell' inte
resse del Duca, non guardando in faccia ad alcun altro rispetto, e ne meno ai
parenti del pupillo , rimase di li poco da quelli nella Citt di Pavia barba
ramente trucidato ; Imper che essendosi tirato il be-rettone s gli occhi,per sostenere il principato al giovinetto, commesso alla sua fede , scacci di
Milano i suoi frelli , e Roberto Sftji Severino , co' quali eslndosi finalmeatc
pacificato^.
14 o
Qffcrvationi di Ttajano Boccalini
contro vn Monarcha ? Il R di Francia gli abbandon , e quello di Spigna
gli rovin , c Papa Pio IV. non le fece altro male, che mandarli sotto terra
vno senza testa , l'altro con la testa auviluppata in vn capestro . Il Principe
Roberto di C'apua per haver seguitate le parti di Papa Adriano I V. contro
il R Guglielmo di Sicilia suo Signore nell' accordamento fu abbandonata
dal Pontefice, e per non haver havuti buon occhi da prenderlo, f dal suo R
pr ivato degli occhi per non vederlo .
Tiherius demoverat Syria Creticum Silanum fer affinitatem
connexum Germanico . .
H Avendo Tiberio mostrato al suo Senato com' egli per l'et avanzata, Se
i figli per la troppo tenera non erano al caso per quietarci moti dell'
Oriente, diede veder esser necessario il mandarvi Germanico ; Onde i Padri
per cornuti decreto dettero Germanico tutte le Provincie oltre il Mare eoa
auttorit molto maggiore di quelli , che sono mandati dal Principe , & estratti,
sorte tal comando ; ma l'astuto Tiberio lev dalla Soria Silano parente di
Germanico , e vi meste Gneo Pisone, huomo di cervello gagliardo , e, non
avezzo servire, affine di tener con tal mezo assediata l'auttorit dtiGermanico troppo riputato, e potente era necessario cavar dalle Provincie , che IL
dava tutti i parenti , & amici di lui per lasciarlo senza spalla , e consegnarli
per compagno vn ingegno feroce, non habile cedergli quai era Pisone, che
quasi non la cedeva Tiberio affinch questi due contrarij humori non potes
sero vnirsi tentar novit contro il loro Sovrano, & in tanto resti il gioco in
mano del Principe , per atterrar quello , di cui sospetta con l'auttorit, e ca
parbiet dell' altro, facendo anco credere al Popolo, che tali litigij accadono,
non per fomento del Principe , ma per natura dell' emolo . Ottimo f dun
que tal ripiego al fine di Tiberio di rimover il parente di Germanico, bench
senza il sospetto, che nudrivasi , mi pare , che sarebbe complito il richiamar
Cretico Silano, acci che la diretione di quelle Provincie non restasse in due
Capi fra loro congionti di sangue .
La Republica di VenetLa non commette il governo delle sue Citt a vn.
suo publico Rappresentante ; ma due , & in quelle , che hanno fortezze , e
Rocche, vi manda Castellani distinti, i quali non s'impacciano punto co' Ret
tori della Citt Anche la Republica di Siena conoscendo quest' importan
za haveva stabilito , che due persone della medesima famiglia non poresserc*
godere l'essercitio d'alcun Magistrato nel medemo tempo . Di pi in Venetia nessuno della famiglia del Doge pu havere , vivente lui , alcuna dignit
nel Collegio ; Onde viene altamente da Politici ripreso Arrigo R di Francia,
il quale datosi in preda molti suoi favoriti, e Mignoni di Corte , concesse ,
loro le Provincie, e l'arbitrio di metter governatori nelle Piazze , Giudici , e
Presidiarij , come pi loro gradisse ; Jl che f di grandissimo danno al.succesPredella Corona Arrigo I Y.
Saviii
14^
Ofservgitani di Trajano Boccalini
fero i Romani srugginire la spada, e spandere quel sangue seditioso , che pote
va allevarsi nell' otio de' suoi Popoli bellicosi ; ma la vera,& essettrice cagio
ne, che fece prima crollare, e poi precipitare il gran Colosso della Republic
di Roma, che pareva havesse patteggiata l'eternit con Giove Capitolino , al
tra non vuol dirsi se non l'interna corruttione della medema Republica .
Cum Chertfiis, L*ngohardisene fra Antiquo decare , aut recenti liberiate
(jr contra, nugend& dominitti9ni certaretur.
Combattevano in Alemagna i Cherusc , & i Longobardi per l'antica glo
ria , e per la fresca libert contro coloro , che combattevano solamente
per soggiogarli, & accrescer il proprio dominio .
Se la nostra Italia volesse riscuotere vna volta dal suo profondo letargo i
lumi del proprio riconoscimento, & imitasse quei Longobardi, del cui sangue
alleva copia non triviale , saprebbe anch' ella trovar proportionate congiun
ture per impugnar il ferro difesa della sua gloria , e della sua libert, l'vna , e
l'altra vsurpata al presente da barbari Spagnoli.
Veramente m'ingombro di meraviglia quando ripenso all'antico splendo
re di questa nobil Provincia creata dalla natura signoreggiare tutte le parti'
del continente, che la circonda ; E nulladimeno hora giace sotto i piedi della
crudelt straniera, ne s risolversi vna volta scuoter quel giogo di ferro, che
per tant' anni la stratia, & insanguina il collo .
Meriterebbono ogni castigo maggiore i Siciliani , se castigo maggiore po
tesse inseririglidi quello, che lor porge il dominio Spagnolo, mal trattati dal
comando Francese , ch' vn fuoco di paglia . Oh quanto malaveduti furono
tirarsi adosso il comando Aragonese, ch' riuscito vn fuoco d'Inferno . Su
bito il Girafalco Pietro d'Aragona ferm gli artigli s la Sicilia , divor con
le speranze il rimanente d'Italia , dove non potendo i suoi successori fissar il
piede con la punta della spada, vi cacciorono il capo con la coda della vol>e , quando Ferdinando il Cattolico accordatosi con Luigi XII. di Francia,
pergiur al Zio Federico R di Napoli , s'impadron come amico tradi
mento della Calabria , e Puglia , e poi con la medesima ragione anco di Na
poli, ne' quali Regni per mantenersi con sicurezza hanno i Signori Spagnoli
pratticato vna politica da Turco , con l'eccesso della crudelt , e dell' ingor
digia , havendo in ogni tempo levato di mezo i migliori , e pi accreditati
soggetti di quei Regni , che pi fruttuosi riuscivano al servino della Monar
chia, & impoveriti talmente quei Popoli , che per estrema estenuatione appe
na hanno la pelle su l'ossa. Con questa gratiosa Politica tenendo cimati i
papaveri , e miserabili i Vassalli hanno continuato si lungo tempo il loro do
minio in Italia . Venne Carlo V. e con pelliccia di Lupo di Leone e di volpe
seppe internarsi , & interessarsi talmente nelle differenze tra Principi Italiani,
che con le loro forze scacci i Francesi d'Italia , impossessaidofi di Milano,
dove in cambio di rimetterci li Sforzefch^ come era d'accordo con essi loro*
e con
r
sopra ilsecando Libra degli Amali di Cornelio Tacito .
14$
e con gli altri collegati con l'inventione d'alcune Turchesche vanie, sene
conferm padrone, e poi ne fece Patrimonio feudale al figlio Filippo I I.Col
sangue delle sue donne fondo due Principati, quello di Firenze in Alessandro
de' Medicine quello di Parma in Ottavio Farnese ; Diede per Moglie Filippo
d'Inghilterra, che haveva per sua dote quel Regno , e se prima di morire partoriva vn figlio, sbaverebbe veduto Filippo padrone di tutta Europa;
per che farebbono seguite le novit di Fiandra , s'egli suste stato padrone
d'Inghilterra .
Gran ventura degl' Italiani in tanto il costume odioso de Spagnoli, i
quali volendo impadronirsi del Mondo con lo strapazzar tutti, fanno il cami
no de Gamba/i, e pretendendo tirare gli vccelli nella rete, vanno caccia col
fischio delle bombarde . Onde in vece di tirare se , fanno intimorir tutti,
che gli sentono,. Guai all' Italia, se costoro sapessero congiungere all' astutia,
e prudenza, e valore, che possedono, anche la cortesia, e soavit de' costumi $
tutti fcrefrno loro schiavi; per che gli Italiani fan-io pi stima di buone pa-.
role che ile' fatti ; & all'incontro sanno vendicare con pi rabbiosa frcnela
l'incivilt di superbe parole, che il sangue cavato loro col pugnale . E pure
non p*flrK#fld<p P,io benedetto , che li Spagnoli possano acquistar giuditio, '
f,che,qya^dqi-,sqo in maggior necessit d'amici, vadino caccia per farseli
mmicijricAisaado ogni sodisfattone, anche di cortesi parole, che nulla costa
no, ma tumida cotanto la Casiigliana , e quasi Moresca elevatura , credendo,,
che la cortesia sia pre^iudiccvole alla gravit sua , senza la quale si persuade
ogni Spagnolo esser pi brutto d'vn pavone scodato,persiste in voler pi tosto'
rompersi , che piegarsi ; E ci non ostante impoltronita in vn otiosa vigliac
cheria non si risolversi l'Italia pr antiquv dcore , au: recenti liberiate sfodrar
la spada contro gli artigli dell' Aquila di Spagna , che non lascia mai ci , che
vna volta prende , se non per mera violenza della necessit . Ella solamente
Mtgcnd* dominationi certatur ; non vuole amici per vivere in dolce commer
cio, ma per abusargli, non sapendosi sin hora , che la natione Casiigliana habbia havuto amico, che non l'habbia fatto miserabile suo schiavo ; Onde l'Ita
lia non deve maggior obbligatane ad altri, che Genovesi, i quali con i loro'
cambi, e ricambi fanno pi cruda guerra allaMonarchia di Spagna, che mai.
possono farle Olandesi , e Francesi ; Et in vltimo dobbiamo tutti ringratiar
l'alterigia Casiigliana , che per ingrandire , e conservar se stessa , non habbia
imitata la Romana Politica, che chiam parte della sua grandezza tutte le
nationi sottoposte , habilitandole alla Cittadinanza di Roma , e per conse
quenza alla participatione degli honori, e del governo; per che la Spagno
le alterigia, disiJegnando di chiamare alcun forastiero parte de suoi honori,.
e grandezze, s' acquistata vn invidia , & vn odio vniversale ; Ond' aborrita
da. tutti, temuta da pochi, & amata da nessuno . Per tanto non mi pare , che
meriti d'esser pi lungamente sopportata dalla nostra patienza , se pure non.
desideriamo d'essere i Conservatori delle nostre Catene, quando tempo
d'armarli gr antiquo dcore, r liberiate r
Gio
14.4.
Ojservatoni di Trajano Boccalini
Gi che per sentenza d'Oracolo sappiamo dalla bocca del Pontefice Paol
I V. che la libert stata tolta Popoli in Italia con l'Armi Spagnole, alla Chie
sa in Spagna con l'ordinationi, e data all' Heresia in Germania con le Diete.
Se questo sia vero io non lo debbo sententiare , ma si pu crederlo vn Papa
grande amator della verit, e del giusto .
Delettu* est Marcus Aletus e Vrxtoriis, ne Consiliari obtinente Afianty
amaiMio interpares 3rexeo impedimentum oriretur.
S Apendo Tiberio quanto importi il rimover l'occasione delle gare invidio
se , mand rimediar ai danni d'alcune Citt Asiatiche vn Senatore dell*
Ordine Pretorio , acci che come inferiore del Comandante dell' Asia dell'
ordine Consolare, non nascere impedimento nell' essecutione per queir emIasione, che suol nascere tr gli vguali .
Guardinsi i Principi di non commetter le Guerre due Capitani , se non
amoreggiano le proprie perdite. Due cervelli ambitiosi di rado s'accorda
no ; la gelosia della Vittoria cuoce pi, che quella della Moglie . Compie a i
Principi tal volta tener disunitala Citt in fattioni, ne solo la Citt , ma anco
la propria famiglia , non che i primarij , perche ciascuno di questi faranno
gara di meritarsi la gratia del Principe concorrenza degli emoli ; Onde al
padrone resta luogo d'aggirare le fattioni suo talento con temperar la loro
forza, humiliar chi pi s'inalza, e spinger inanzi chi resta Oppresso, e cosi vie
ne adoprando suo vantaggio quella massima tanto celebrata; Divide, &
impera .
L
Gli Egitij riavevano per honorato costume, il tener diviso con artifitioil
volgo, acci che fra se medesimo discordante, non havesse occasione d'vnirsiin qualche pregiudiciale cospiratione contro ^Principe :l
*
Pazzamente Giuliano Apostata divise la Religione acci la Plebe disunita
per la variet del creder non s'accordasse contro la sua persona . E final
mente noto l'essempio di Catone , mirabilmente imitato dal Duca Valenti
no , e dal Duca Sforza Lodovico di seminare , e nutrire sempre mai qualche
dissentione tr la familiar servit, e tr suoi Ministri .
A me non quadra intieramente in ogni tempo questa razza di politica ecconomica, bench molte volte la giudichi essentialmente necessaria alla conservatione de' Principi, & anche de' Privati di qualche rilievo .
Vn Principe nuovo , vn 1 iranno mal veduto dal Popolo , deve per sua si
curezza seminar contentioni fr Cittadini; affinch applicati se medesimi
lascino vivere in pace , e si consumino insensibilmente fra loro ; ma quando
vna delle parti prevalesse, deve il Principe fomentare e sostenere la pi debo
le fin, che estenuandosi l'vna , & l'altra , possono ambedue esser facilmente op
presse dal Principe . Cosi fece il Duca d'Atene Principe della Republica di
Firenze, concitando il Popolo contro la Nobilt , e facendosi capo, e fomen
tatore occulto della Plebe affine d'indebolire ambidue i partiti , e poi domi
nargli,
T46
Offrvatwnt di Trajano Boccalini
. odio di Pif-> ie,e potendolo Jafciar perire , mand le Galere per liberarlo d*
quel pericolo ; NecjHS utm:n mi i^atur Pi'o\ per che i benettij fatti vn huo
mo di ottica natura non fogliono radolcire,ma pi tofto inafprire, bench
da drvero ioa"n huomo, ma vna 1 igre liberata dal Tuo nemico ne' pericoli
di Morte , doercbbe obliare le nemift panate , e conciliarti Ceco di buon
cuore ; pe e tendo l'huomo, perche troppo politico peggior delle fiere, non
fi rende manfueto per qualfvoglia benchtio. Nondimeno fi trovano de' ca-:
fi, ne quali l'huomo havendo legato le mani pu ricever il benettio, ma non
furto . 1 comandamenti di T iberio pefavano pi nella bilancia di Pifone, che
il benehtio di Germanico, oltre che l'ingegno violente di Pifone forf odiava*
quel ricevuto fasore .. 1 benef.tij fono cari, finche ci pare d'haver tanto ca
pitale, che bafi pagarli, ma quando eccedono ogni rimerito , come i benehtij , che falcano la vita , perche ci coftituifeono debitori della vita , non fi
poffono pagare con alcun prezzo minore , e per s'odiano; Odimn pr grati
T*Jdiit*ry come diremo fuo luogo ..
E come poteva durare vna pace , che non era accettata se non coivconditioni tanto inique , che troppo apertamente faceva fede esser stata vio
lenza della necessit in.Rescuporide l'accettarla ? Tuttavia egli hebbe inge
gno d'accomodarsi al tempo con animo di sfoderare le sue ragioni quanto
prima lo consentissero le congiunture favorevoli .
Fra Principi non v' fede , ne patto , che tenga , havendo essi per precetto
sacrosanto il guidarsi solamente fecondo i precetti del loro interesse, e perci
di non mantener le promesse ne giuramenti, quando loro riescono danno
se, e vantaggiose nemici . Si ridono i Grandi de' contratti stipulati , e d'al
tre scritture d'obbligationi, non essendovi ne penna, ne inchiostro, che basti
ad indurre i Principi mantener la fede, ma la sola punta della spada, od al
tra violente necessit
Leggete l'historie antiche, e moderne, c troverete, che le tregue, e le paci
sono mai sempre state rotte da quelli , che l'havevano stipulate con i gira
menti , non mai mancando legittimi , od apparenti pretesti chi vuol far
nule.
T
Francesco
I4
Ofservaiionidi Tdjano Boccalini
Francesco primo quel tanto compito R di Francia , che seppe haver nelF
vnghie Carlo V. senza ritenerlo , non trov altra scusa per legittimare le sue
morse contro Cesare, se non, che si sentiva in obbligo di mantenerle (iie pro
messe giurate in prigione Carlo ; oltre che per se medesime erano nullj
perche non confermate dal suo Parlamento di Parigi . Et instando Cesare
non esser attione da Galanthuomo honorato il giurare per ingannare , Fran
cesco soggiunse , che per vscirli di mano haveva operato secondo la necessit
del tempo, non secondo la qualit del suo genio, e che se voleva Carlo trovar
in Francesco pi efsecutione nelle promefle , doveva prima haver in se stest
pi discretione, e non constringar vn R proferir vn s per necessit di viver
libero, non per volont di viver in pace .
Fece risponder Carlo I X. R di Francia Gasparo di Colign Direttore de'
Rinegati Vgonottr, quali haveva concesso molti privilegi] pur all'hora vio
lati, che non dovessero punto stupire i Signori Vgonotti,sc loro non osserva
va pi lungamente le giurate promesse ; imper che egli non haveva inteso
d'obbligarsi in perpetuo, ma per quel breve tempo, che gi era trascorso . '
Finalmente la Duchessa Margherita di Parma Madre dtquel Grand' Ales
sandro Farnese indotta dalla necessit de' tempi prometter con amplissime
forme i sollevati Popoli di Fiandra cosa, che non volevate non potevafppnto osservare ; ricorse alla legittima scusa dispiacerle in esiremo di non esser
capace farsi conoscere Principessa di parola, perche la necessit, eh' dispetto del cuore Phaveva carpito di bocca molte parole era quella, che eoinife la
colpa,e che faceva la scusa >
-5r
I
sopra ilsecondo Libro degli Annali di Cornelio Tacito .
149
si confider, che il Confessore di Carlo V. russe fatto morire nel fuoco , come
convinto d'heresia dal medesimo figlio di Carlo ; cio da Filippa 1 1, Se gli
Spagnoli non riavessero con eli eccessi di tutte l'humane crudelt, ed avaritie
fogliate l'Indie de Paesani habitatOri , hoggi non ne sarebbono cosi facil
mente padroni ; per se bene fono padroni di gran Mondo , non dominano,
che vastit (di paesi spopolati; Onde si dice, che il Ri di Spagna di gran
Terra , e quello di Francia R di gran carne . La moltitudine de Popoli
quella, che f considerabile i Regnanti .
Se non riavessero cavato tant' oro, e tanto sangue da Napoli, e da Milano
senza riguardo ad alcuna legge, non possederebbero questi stati ; essi caminano con ia scorta del puro interesse, e per questo sanno internarsi ne' domini),
perch sono febbri etiche quelle della dominatone Spagnola, quando entrai
no nel corpo d'vn Stato, non pi se ne partono ; ma quelle de 1 rancesi sono
febbri ardenti piene di furore, ma di poca durata
Conchiudo nel nostro proposito , che i Principi stimano riputatione da
Mercante quella di mantener la parola , ma privilegio da Principe quclla'di
mancar di parola. -. e
Ingegnioib sii l'argomento di Francesco primo prigioniero in Madrid, col
quale propose tre partiti Carlo V. ci .
Che poteva tenerlo eternamente carcerato.
Poteva gratiosamente liberarlo.
iPoteva obbligarlo cedergli la Borgogna.
Onde inferiva il buon R ; Se mi condanni perpetua carcere, eccomi cori
petto indifferente apparecchiato costantemente sostenerla ; Se gratio|amente mi liberi ,' ti far schiavo sin ch'havr vita. Ma se vuoi, eh' io giuri di
renderti la Borgogna, mi farai esser spergiuro con animo di non l'osservare, e
di moverti guerra quanto prima mi sar concesso . Questo era vn parlar da
galant' huomo, e da buon Francese ; ma havendo trattare con qdc-1 Tedesco
fpBgnolkzato di Carlo , f costretto Franceseo mutar discorso , e prometter
con tutte le -pi ampie forme , e con l'homaggio de' figlioli la resututiond
della Borgogna, e la concessione delle sue antiche, e nuove ragioni sopra Na
poli, Fiandra, e Milano. Ma f da Clemente VII. assoluto dal giuramento
del contratto* c esortato non osservarlo.
Nihil eque Tiberium anxium hahebat, qtm ne composta turbarentur.
I nuovi Principati per stabilirsi , hanno bisogno d pacifica quiete , e niuna
cos deve pi aborrire qualsivoglia cagione di sollevamento , di moto
n suoi stati ; Onde Tiberio, che nissuna cosa temeva pi che l'alteratione del
la quiete , fece denuntiare a i R di Francia , che prima d'ogn' altra cosa po
sassero l'Armi .
Era tirato per i capelli Ferdinando d'Aragona mover guerra Lodovico
Sforza vsurgatore di Milano, e pure per non intorbidare la quiete d'Italia, se
T 3
n'astenne,,
ijo
Ojftrvationi M Tf/tjdno Boccalini
n'astenne, perche molto compliva suoi interessi ouviare ai torbidi in questa
Provincia, nella quale doppo l'vltima cspugnation di Firenze tutti i Principi
nostri non hanno havuto maggior pensiero, che quello di conservarci la quie
te, cosi havendo influito nel cuore degli altri l'incomparabile prudenza del
Senato Veneto . Onde a reprimere tutti quei semi nascenti, chepossono eoa
le discordie suscitar de torbidi in Italia, tutti congiungono le forze, & il con
siglio. Imper che vedendo g' Italiani non haver in pronto ne capo, ne
braccia per liberarsi da Spagnoli , e nessuno volendo , che il compagno s'in
grandisca con la rovina del prossimo , e considerando , che necessariamente si
dovessero scacciar li Spagnoli , doverebbosi farlo con l'Armi de' Francesi
(il che sarebbe vn rimedio peggiore del male) de nationali , e s'ingrandi
rebbe soverchiamente qualcuno di loro, in evento di sinistra fortuna s'opprimerebbono da se medesimi , e si darebbe agio ai Francesi , e Tedeschi di
correre alle rovine d'Italia , perci tutti i Potentati d'essa sonosi aacordati
mantener la libert di questa Provincia nello stato, in cui si trova, lasciando il
pacifico possesso Spagnoli di questi Stati, che vi godono. Se facciasi bene,
o male, io non s dirlo , perche de futuri auvenimenti se me deve attendere*
" il guido, bench probabilmente si possa congietturare, che essendo la sola Re
publica Venetiana il decoro , e la fermezza d'Italia , ogni volta , che Francia
. vedendosi esclusa dal possesso d'essa per l'accordo fatto di sostentar la libert
Italiana nella positura presente, che vuol dire ad esclusione de Francesi, sar
in positura tale da poter condursi in questa Provincia ricuperare le sue ra
gioni col ferro , essendo sua antica intensione di congiungere il Milanese ac
corpo della medesima Francia .
Certamente il primo R maschio, che verr far questo procurer divertire
le forze de Principi d'Italia , coli' invilupparli in Guerre ruinose , e massime
con l'attaccare alla coda del Leon Venetbno il serpente di Costantinopoli;
^auvenga , che non potranno mai sperare l'Armi di Francia avanzarsi not
bile profitto qu dentro , se non tirano la Republica dalla loro, che l'attac- 1
chino fieramente lotta col Turco , & in forma di malagevole sviluppamento, non havendo questa saggia Republica cos' alcuna in maggior aborrimen
to, che la guerra del Turco, col quale cinta d'ogn' intorno, e contro il qua
le s benissimo di non haver in alcun tempo prese, deposte l'Armi, se non
con diminutione del suo dominio.
S&vam vim morbi augebat perjajo vefieni a fifone accenti.
PIsone huomo di quei torbidi talenti , che habbiamo accennati oltre gli
ordini segretamente havuti da Tiberio la sua Moglie Plancina conhdentissima di Livia , tenendo secretissimi mandati della medesima di levar dal
Mondo Germanico . Era nel Campo in qualit di Legato, dove Germanico
era Generalissimo di suprema auttorit,e non dimeno doppo haver strapaz
zato in varie forme il suo Generale simulando, offese private , bench tutto
facesse
1 5i
Ofservtieni di Traino Boccalini
s'allacci con vilissimo stupro Palante in supremo grado favorito dell* Trru
peratore Claudio suo Marito , che finalmente lev dal Mondo col Veleno,
per crear primo huomo del Mondo quel Mostro di Nerone , che per scac
ciarla dal Mondo haveva da perscrutarle le viscere col ferro . Ma dove non
passa il veleno ? Per entrar nel cuore d'Ottone ITI. Imperatore, si cacci ne
suoi Guanti ; E dentro vn paro di guanti odoriferi beve il veleno la Regina
di Navarr Madre d'Arrigo IV.
Lo bevette roverscio in vn Cristiero medicinale Corrado figlio di Fede
rico II. per opra di Manfredo suo fratello .
Ladislao R di Napoli s'auvelen nel fonte delle dolcezze, e dove si nasce,
trovo la Morte .
Vn Padre del pari federato, che vergognoso gli prostitu le bellezze della
figliola stranamente auvelenata nelle parti pudende, la dove il geloso R nel
coito si congiunse con la Morte .
. Che pi ? Corse fama costante , che nell" Antidoto di tutti i veleni , cio
nell' Hostia Sacra vn Frate nascondesse il veleno della Morte per torre , come
tolse all' Imperatore Arrigo V 1 1. la vita, mentre li pose la vita .
Che Leone X. Pontefici tra pi degni morisse di veleno postoli dal R di
Francia, all'hora, che mor, si tacque, adesso si dice .
. Che Sisto V. huomo meritevole di vivere cinque secoli , partisse dalla sua
Chiesa, e dal Mondo doppo il qumquennio.-che portava nel nome per la/vio
lenza d'vn gran veleno, non v" chi lo sappia, e non lo dica
i' i
' Attenti dunque Principi . vVArchibugio, vn stile leva la vita agli huomini privati ; ma i'Prinfciprnon harno maggior nemico, che iWeieno . Pco/giovano le solite cautioni; perche all'e' volte i veleni nonisi conoscono ne
meno quando hanno amazzato . - J
**:. J.
t jt;
. Il giovinotto Gio: Galeazzo Duca di Milano fu levato con la fraude del
veleno dal Mondo, per opera del Tutore ,' e Zio Lodovico il Moro ; ma egli
facendo esporre publicamente il cadavere , & aprirlo da Medici pretese far
conoscere, che non v'era alcuna cosa neHe viscerej che indicasse veleno.
Giovanna Regina di Navarra auvelenata nella Regia' Corte di Francia in
vn paro di guanti per macchina del Gabinetto Reale , fu aperta nel mezo , e
non mostr inditio alcuno di veleno ; la ragione , che questi due Principi fu
rono vecisi da i veleni , che corsero al cervello con la sostanza, & al cuore con
gli effetti ; Onde se i Medici riavessero anatomizzato il capo di Galeazzo , e
di Giovanna sudetta , come fecero lo stomaco, haverebbero arrivato co
noscere d'onde procedeva la Morte .
. Mi fanno ridere quei Principi , che pensano esser sicuri dall' insidie de' Ve
nefici) col farsi fare la credenza delle vivande da vno Scalco, che l'assaggi pri
ma del Principe ; ma che farebbe s morisse lo scalco & il Principe ? Non pu
esser sorsi, che la vivanda sia velenosa senza saputa dello Scalco? Ma dato, che
lo Scalco sia infedele , l'assaggio di robba velenosa non pu nuocere lui , c
pu amazzarc il Padrone prima , perche egli pu armarsi d'Antidoti habiU
t
...
superare
IJ4-
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offe ' ,i " tr y, v
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Tiberio dunque incapace di tanta vistvquan^o se ne richiedteper. rigettar
le lodi, bench non sue , e conoscitore del (vh demeritso , -hebbc pausa E'adu^
latione cosi sfacciata , che attribuiva d vn oppressore della Patria il titolo
di Pater Patria, e per la<vik siiayijon hfea^node^Tiatetqu^iWoDwis
In Roma non arrivanst mont^siiHSwnax'Erionfale, f non otorWthclactto
far mercanzia d'incenso - PeraronriahidWscigna in^rrofc^ifinftl Tmribolo in mano ; la simulatione > e l'adulationc > che vnfryolta maritavano l
frusta, adesso vengono riconosettescon i Cappelli, e rossi, etferdjv^j^rintipi hanno intenerite tal segno le loro orecchie , che danno in nuore q*ai
volta vrtano.in qualche verit, che non: fra intonacata di velluto . - O^ii co\
sa , che non applauda al genio loro.," gli scortida l'orecchie .* Per questo gli
huomini da bene , e degni d'honore ricusno d'andaue alle Corti , per non es-*
ser costretti ad attribuire falso honore ai Grandi, che non lo meritano , ma la
demeritano . Sono Tiberij , e meritano le Scale Gimonie , e con tutto ci
vogliono essere il Pater Patria .
JEodcm anno gravibtts Senatia decrets libido feminarum coercita , cautumque, ne quxstum colore faceret , cui Avus, aut Pater, aut Marititi re.
9
D Eliber la prudenza del Senato di raffrenar con gravi decreti la dishonest delle donne, prohibendosi qualunque fusse discendente d'Avo, >
Padre , fsse moglie di Cavaliere Romano l'essercitar l'officio publico della
meretrice . E la causa precisa di questa dichiaratione procedette da Vesti lia
di famiglia Pretoria , la quale risoluta di praticare il publico mestiere della
fornicatione*.
. 7jg
" oJfervAttom di Trjano Boccalini
Siniscalco , il quale concit seditione negli Ottimati ; Dolendosi Ottino Ca
racciolo liberatore della Regina con gli altri suoi d'esser trascurato dalla grad
ua, e dalla beneficenza Regia, mentre altri senza merito veniva egregiamente
remunerato . Nulladimeno facilmente la fortuna quiet questi tumulti, ma
non gi i rumorio che dalle oscenit della sfrenata Giovanna suonava vn brut
to suono per Italia , la fama della quale percosse il Pontefice Sovrano di quel
Reame, tir l'adultero Caracciolo Roma sotto specie d'honore, e cre Sfor
za quel bravo Soldato suo Capitano contro Braccio nemico del Pontefice,
ma lo S forza accorgendosi esser decaduto dalla gratia della Regina , incol
pandone l'assenza del Caracciolo, lo f tornar agli antichi amplessi in Napo
li ; di che sdegnato il Marito , che per opera del Papa viveva da buon amico
con la Moglie , si port in Francia , stomacato dalle laidezze della Moglie
finir la sua vita in vn Monastero senza Corona Reale non senza Corna , anzi
con la Corona non d'oro , ma fatta dal ferro d'vna forbice, sfogava in tanto
la sua vedovanza non mai-vedova, liberamente la Regina, quando perhaver
tirato al suo soldo Braccio, s'irrit contro .talmente l'animo del Papa , che in
vesti di quel Regno Lodovico d'Angi, chiamandolo-ai possesso ; di che spa
ventata Giovanna s'adott Alfonso d'AragonaP. di Sicilia ;Matosto accor
tasi, che l'Aragonese meditava peggio di Giacomo della Marcia , fece rin
chiuderla in vn Monastero, avocando come nulla l'adotione fritta per colpa
dell'Aragonese ingratitudine s'indusse chiamare Lodovico , quello , che il
Papa chiamava non solo per opporlo ad Altbnso, ma per mortificane gf info
lenti spiriti del suo Caraccioli, che dalla familiarit passando ali' arroganza,e
da questa al disprezzo, non conservava pi ne amore, ne rispetwalla Regina
sollecitatadall' emulationc. de' Cortigiani disfarsi di quetimezo -Padrone, il
quale sentendosi negare il Principato di Salerno per il figliolo con intempc>
ranza di lingua, e pi di mano, svillaneggi, e percosse d?vna guanciata la Re
gina , ella con animo Regio seppe cuocere con dissmulatione raffronto et
maggiormente punirlo . Onde concert con alcuni suoi confederati , e con,
fidenti la carceratone del temerario Caraccioli, ma temendo coloro, ch'egli
finalmente rappatumato sorgesse loro preeipitio , s'avanzorono credere,
che fusse pazzia il tirare al Leone vn archibugiata con le migliarine da tordo,
e per con molte ferite vendicorono vna sol cessata .
Quanti errori produsse vn errore ! la libidine di Giovanna tolse lei i fi
glioli, .NapoIi i Regi, alla Chiesa i Tributari) , all'Italia la libert . Quanti
mali partorisce la libidine 1 Tolse Pandolfello la vita , Giulio Cesare Ca
puano la Testa, Giacomo della Marcia la quiete , e Phonore ; Al Papa il ri
- peso ; Allo Sforza le fortune ; A Braccio gli avanzamenti ; Al Caraccioli la dir
gnit, l'Anima, el Corpo .
Ma passando da Napoli Londra , parmi di veder l'Inghilterra per causa,
d'vna sol donna sepolta nel sangue , e sconvolto quel gi felicissimo Regno
tal termine, che la confusa Babilonia cederebbe in paragone di lui la prero
gativa,.
Arrigo >
ifc
Ojsefvdtffi di Traino occlini
fallito col cuniare moneta falsa per sostentare la sua Moglie incestuosa non
meno, che adultera, e la sua Gierarchia Hereticale fece tanta strage d'huomini illustri, ch' meraviglia, come non morisse d'horrore nel vedersi Carnefice
di tanto nobil sangue . Nella sua giovent era il pi beli' huomo d'Europa,
nella vecchiaia era vn Mostro di grassezza ; Bacco dipinto per beffe perdereb
be ogni paragone con Arrigo .
Mor alla fine impoverito, e disperato , ma per vbriaco , perb che fattosi
porgere vn Calice di generoso vino,doppo haverlo trangugiato, grid ; Ami
ci; Omnia perdidimu* ; Cosi le dnne rovinano il Mondo .
Se non mi credono i Principi, ne dimandino alla Spagna, la quale perJ'intemperanza di Filippo 1 1. ha ingrandita la fortuna di Francia col snudare
gli occhi di Parigi gli arcani tutti pi cupi di Madrid ; Vdite come .
Innamoratosi fieramente Filippo II. d'Anna ( nome fatale Regi) Mendozza vedova di Ruigomez de Silva favorito Ministro gi del medesimo Fi
lippo , e donna di singolari bellezze, fece consapevole di questi suoi amori il
suo confidente Secretario Antonio Perez , il quale di Ruffiano s'avanz di
ventare Amante e poi goditore delle bellezze della Mendoza ; il che fu poi
scoperto al R dall' Escovedo Secretario di D. Gio: venuto all'hora di Fian
dra affinch restasse sbattuto il Perez , il quale contrariava nel Consiglio del
Padrone i disegni di D.Gio: . Percosso il R di quest' auviso risolvette di per
dere non meno il Rivale Antonio Perez , che il nemico Escovedo sollevatore?
dell' animo di D.Gio: farsi padrone delle Fiandre; Si che agitando in con^
fulta quello pi complisce risolvere circa la persona dell' Escovedo ^ lasci
agevolmente persuadersi Filippo dai Perez > che ottimo partito fusse l'occi-^
derlo tradimento; e per ne commise l'essecutione all' Auttore1 del confi
glio, il quale con tant' ardore ademp l'incumbenza della sceleratezza addos
satasi , che mostr d'haver pi tosto sodisfatto alla Mendozza offesa dall'
Escovedo per la spia fatta al R de' suoi amori col mezano , che d'haver ob
bedito alla volont di Filippo, il quale toltosi dinanzi l'Escovedo con le mani
del Perez pensava, come ai rifarsi anche del Sicario, e Rivale ; Onde adintuito de' fogli dell' Escovedo, fece carcerare la Mendoza ,el Perez , che con Viglietti di confidenza pregava il R ad aggiustare tal faccenda con la sua auttorit, ne permettere, ch'egli in mercede d'haverlo obbedito , soccombeste
alle sciagure ; con lettere di pugno assicurollo Filippo star di buona voglia,
con sicurezza , che in breve darebbe assetto al negotio di tommime sodisfatione, & in tanto ordin al Perez, che trattasse l'aggiustamento con la vedo
va, e figli del defonto Escovedo, mediante il Regio Confessore Diego Canigi,
il che agevolmente s'ottenne : e per sei anni ritirato in Madrid senza gli sti
pendi) soliti si trattenne il Perez , quando fu nuovamente accusato da figli
dell' Escovedo , eh' havesfi ricevuto io. mila scudi d'oro dal Gran Duca di
Toscana , & adulterata Anna di Mendoza, dissiferate molte lettere con mala
fede & auvisate molte importanze D.Gio:, che si volevano tacere.
Agitato da queste nuove procelle Antonio veniva visitato per dal Regio
Confessore,
lo
t>(fervattm diTrajdUO Boeexini
Al Gran Duca Francesco parimente cost la reputatone , 4a vita l'essersi
innamorato di Bianco Capello , e con l'homicidio del io rattore , indottosi
ad accettarla per Moglie, mentre fama, che costei risoluta d'auveknare il
Cardinal Ferdinando suo nemico, e fratello del Marito , fece (con abbaglio
simile quello del Duca Valentino col Papa suo Padre) mangiare al consorte
in alcune ciambelle la Morte .
Pier Luigi Farnese figliolo del Pontefice Paol III. fatto Duca di Parma , e
Piacenza per essersi mescolato con troppa sfacciataggine con le Mogli de
Cavalieri sudditi , f da Piacentini trucidato, e poi gettato gi da vna fene>
flra ; di dove cadendo rimase appeso ad arpione, causalmente nel muro con
estrema ignominia, e maggiore della Morte .
In somma chi andasse richiamando tutti i secoli ad essame, troverebbe, che
ciascuno di loro stato fertile di 1 ragiche rovine Principi , & ai Principati
per cagione di donne ; E in vero le maggiori sciagure provate dalla noitra
Italia, sono sempre mai procedute dalle donne, le quali hanno troppo predo
minio s l'arbitrio degli huomini.
E basta dimandarne alla doppia mente per bellezza , e per dishonest fa
mosa Martoccia di Toscana figlia non meno, che difcepola dell' infame Teo
dora ; Costei fu di tre Papi amica, Madre, e Parricida ; F del suo proprio fra
tello Guido , e Moglie , e infamia . F del suo figliolo Alberico 1 utrice , e
Traditrice. Paiono paradossi, e sono historie queste, che accenno per che
Martoccia padrona, e Tiranna di Roma f amica di Papa Sergio 1 1 1. f Ma
dre di Papa Giovanni XI. eh' hebbe con Papa Sergio sudetto , e f Parricida
di Papa Giovanni X. il quale doppo riaversi veduto vecidere dinanzi agli oc
chi Pietro suo fratello,f da Martoccia carcerato, e strangolato ; E Roma Re
gina del Mondo volle per Regina, e Tiranna la Regina delle pi infami mere
trici del Mondo .
E finalmente se merita fede l'historia del Guicciardini la cagione delle
baccanti heresie,che appestano il Settentrione intiero, e mez' Occidente.non
proviene altronde, che dall'avidit di Madalena Cib sorella di Papa Leone,
alla quale f creduto, che si donassero li denari, ritratti dalle Venali Indul
genze di Germania , s la qual cosa attacc prima i suoi denti Lutero ; ma
perche questo punto appartiene all'avidit , non all' impudicitia , non man
cher occasione di meglio discuterlo in luogo pi proposito, e pi acconcio
al nostro fine .
...
,
i
Fine del secondo Libro
'
'',.1
OSSER-
li
OSSERVATIONI
D l
TRAIANO
BOCCALINI
ROMANO
SOPRA
IL
TERZO
LIBRO
DEGLI
ANNALI
z> /
CORNELIO
TACITO.
Ripos l'animo , non il corpo afflitto, questo dal viaggio , e quello dalla
Morte del Marito. . Potiamo qui notare ," che quando accade , eh* altri
ricevono ingiuria, non devono mai sangue caldo sperare cos' alcuna alla
vendetta. Ma prima quietar Jfajnrno, lasciarlo riposare alcuni giorni , e con
quello sedato vedr , che tutti i configli , ch'egli haver pensato neh" ardor
della, colera^ -erano risolutioni poco saggie , che gli apportavano pi danno,
e maggior vergogna, che vtile,e reputatione.
.
Violenta lucu . -
I6i
Osservationi di Trajax Boccalini
la grandezza d'vn Cardinale ricchissimo ; ed precetto d'osservare .
Le donne all'hora che sono commosse da straordinario dolore , quando
non vogliono, che si scopri il suo secreto; perci che non ha dubbio alcuno,
che Agrippina si doveva lasciare trasportare tant' oltre dal dolore , che do
veva nel pianto dar segno, che la morte di Germanico suo marito russe pro
ceduta da altra pi grave persona, che da Pisone;
Et ne/eia tokrandi .
E Tanto maggiormente si commovono i Principi per sentire ancorch mi
nima cosa, eh' accada loro sinistra, atteso che sono nati in delitie , e vita
tranquilla, e che nella contraria fortuna ogni leggier travaglio gli par gran
dissimo , e sono ignorantissimi nell' arte del tolerar , e dissimulare con il riso i
casi lugubri . Si vuole dall' essempio dell' Imperio Romano considerare, che
anche le cose di grandezza immensa, come fu quella Republica , devono ter
minare , e risolversi in calamit , e miserie immense ; come fu la conculcatione, che fecero li barbari di Roma, d'Italia , e di tutto il dominio Romano ac
quistato con tanta virt, che poi termin alla Morte di Costantino, del quale
per l'infelicit maggiore non f pure trovato il suo cadavere .
Extrema gaudij lucim occupt .
QVelli, che nascono alla mediocre fortuna, possono tolerare Pauversa , c
la povert . Ma li Principi sono sforzati di bere il Calice amarisPmo di
provare l'estremo del bene , e del male , e poi si commovono estraordinaria
mente .
Il Cardinal Felice Peretti detto di Montalto, che poi fu Papa Sisto , hebbe
vn Ncpote di sua Sorella chiamato Francesco , cui diede Moglie in Roma
vna Signora chiamata Vittoria Accoramboni ; Di costei, che sopramodo era
bella , s'accese Paolo Giordano Orsino , e per poterla godere liberamente,
pose in essccutione vn atto degno di Barone Romano de nostri tempi di farlo
amazzare . La mattina seguente di quella notte, che di molte pugnalate mo
r questo Francesco, cosa mirabile f, che vdita, eh' hebbe il Cardinale la Mor
te del Ncpote con animo intrepido, con gli occhi asciutti , e con l'animo pri
vo di rancore, per quello, che poteva considerare, celebr la Messa de Morti
per l'anima di quel suo infelice Nepote ; poi and in Concistoro, negoti col
Papa, co' i Cardinali d'ogni suo affare, e perche per la Corte s'era publicata la
nuova di quell'enormisfimo misfatto , ogn' vno ammirava quel!' afflittissimo
vecchio asconder con tanta virt , con tanta costanza l'acerbezza di quel vi
gliacchissimo delitto, ne col Pontefice , ne con altri se ne duolse ; solo riaven
dogli il Papa da se detto , che haveva con suo grandissimo disgusto intesa *
Morte del Nepote di lui , e che se haveva luce del delinquente , i'haverebbe
feveramentc punito ; Rispose , ch'egli rimetteva il castigo nelle roani di Dio
Questa.
/
1^4-
1 6y
Et ex mcerorosolatia .
PErci che ilPopolo non mai ama tanto interessatamente vna cosa, che h
perduta , ch'egli non se scordi per qualsivoglia occasione , che glifi dia
d'allegrezza . E precetto de' Tiranni di fare troppo Pessecutioni crudeli, dimostrationi d'allegrezza vniversale .
Principes mortales , Rempttblicam aternam .
IN pi maniere voglio, che dichiariamo queste parole primieramente, che i
Principi, i R di Francia,l'mperio, & ogni stato, ch' libero , e che h Prin
cipe per elettione, che hanno molti ceppi di sangue Reale , fi pu dire eter
no in vn certo modo ; ma non gi quelli, che fidano la successione ad vn solo,
come succeduto in molti Principati , e particolarmente in Italia, & in Spa
gna; Ma pi eterni sono gli elettivi , pi di questi le Republiche , e la Sedia
Apostolica sopra tutti eterna, con il modo, perche con la Morte del Rdi Por
togallo mancato il Regno , e cosi s' veduto in molti altri Stati ; l'altro ,
che le Republiche fono immobili rispetto a i Principati hereditarij , quante
vocationi ha vedute la Republica di Venetia di tanti Principi mancati in Ita
lia, e fuori : disse Lodovico Moro fuggendoli in Germania all'hora, che si con
dusse Como, che auvertisse di darsi quella Citt pi tosto Francesi suoi ne
mici, che alla Republica di Venetia, la quale essendo (diss' egli ) eterna, diffi
cilmente pu contrastarsi .
Adroganti , (jrsubdola mora scelerum probationes subverteret .
E' Vero, che sovente col temporeggiare nelle cause si v trovando qualche
nuovo indirio, e ripiego per conoscere la verit, che si cerca ; m anco
ra verissimo,che mancando alla Giustitia il suo primo vigore v degenera
re nella piacevolezza ; Quind' auviene, che in Venetia si fanno poche essecurioni, perche con la lunghezza delle cause raffreddandosi il calore della giusti
tia, piegano quei Signori alla mansuetudine pi, che al rigore .
Nam vulgatum erat mijfam ( vt dixi) a Cn. Sentio samostm Veneficio
Martinam,sibila morte Brundusi extinstam .
E" cos familiarissima amazzare, come s' detto altrove , il mandatario in
secreto . Il Marconi Filosofo famosissimo de' nostri tempi per certa ca
gione d'honore fece amazzare vn certo compatriotto da Cesena, & essendosi
ritirato in Firenze, seppe, che il Micidiale, del quale s'era servito, era capita
to prigione, e volle la sua buona fortuna, che il Governatore era fiorentino,,
col quale essendo stato fatto offitio, che d'esse il veleno al prigione , egli rinX 3
gra.
tfff
Osseroationi di Trajano Boccalini
grati Dio , che gli suste presentato occasione di servire il suo Principe ; ma
non pot farlo , perche sopra venne nella causa vn nuovo giudjtio da Roma,
che gli tolse il prigione ; ma come h detto in molti luoghi, cosa familiarissima non solo tra Principi , ma ancora tra i Privati di levarsi dinanzi quelli,
delli quali si sono serviti in negotij di gravissima importanza . Graviorum facinorum Miniilri quasi exprobrantes afpiciuntur .
Hc palam, & visito omni secreto .
PErci che alcune audienze date d Princ/pi persone sospette in hore , e
tempi strani, & insoliti, danno grandissima occasione di sospettare; Quind'
eh' estendo Capitani d'est'erciti capitati Ambasciatori de' nemici , hanno
voluto, ch'essi faccino l'offitio della lpro ambasciata pubicamente .
Cum inea/lidus alioquin,&facilis inventa,fenlibiis tum artibtts vteretur.
DEvono i Principi giovani non mai ragionare di cosa di somma impor
tanza , che non sia stata molto accuratamente eslaminatala risposta , e
tutto l'affare . Et Roma li sagaci Nepoti de' Papi si vede , che non ragiona
no, ne rispondono altroch quello vscito di bocca loro Zii.
An quia pavidi Consilia in incerto funi .
E Precetto, che i Principi deboli ne' pericoli loro, non mai pigliano consi
glio buono , non mai si sono veduti far resolutione generosa, per
salvarsi , perdere il tutto con l'armi in mano valorosamente ; perci che la
paura pu tanto in questi, e tanto gli tiene perplessi, che si perdono dapochif
simamente, & altrove disse ; Neque timuit, ncque aufu est fatis . Ma sono degni
di scusa questi ; perci che colui , al quale mancano le forze , teme il male, e
non s'arrischia di seguire il bene con quella grandezza d'animo, che si deve .
Fuit inter irritamenta invidie Domtts foro immincns , sesto ornetu,
conviviumque & esule , & celebritele loci nihil occultum .
IN questi casi f bisogno viver di modo, che si smorzi il fuoco , non s'accen
da con fare certe dimostrationi vane , e di niun profitto, e che non appor
tano altro, che aumento d'odio, e di mala volont .
Vereque eut in deterus eredita, udice ab vno fecilis discerni : odiumy
& invidiam apud multos velerei .
NEI caso di Pisone erano queste parole vere ; perci che il Senato , & il
Popolo havevano tanf atfetuone alla memoria di Germanico , che la
sola
i68
Ojservatiom di Trajaft Boccalini
fi fanno nel procedere con esso loro lacrimevolissimi naufragi) . Pareva, che
Tiberio scacciasse Pisone,che amasse, e facesse la giustitia, questa era la super
ficie delle dimostrationi hora chiedesse , havesse dato fede , e per fargli cosa
grata , ne havesse pigliato la difesa, e postosi perseguitare gli auversarr , gli
haverebbe cagionato quel disgusto , che haverebbe prodotto la rovina sua .
E ben vero, che penetrato, che s'ha l'animo ascoso, e cupo del Principe, f di
mestieri ancora di mostrar di non haverlo conosciuto ; ma vivere di modo d
non offenderlo, e con far contro quello, ch'egli intrinsecamente vorrebbe , e
di non mai dargli "edere d'haver penetrato quello , ch'egli vuole con artifitio nascondere . Per quando vedete il Principe procedere contro vno,
aspettate, che vi sia commandata la difesa del Reo , e difendete la causa di lui
con termini piacevolissimi, e quando anco il reo sia perseguitato dal Principe,
f bisogno non irritarlo contro con mostrarli l'ingiustitia, che se gli f, e non
sempre vero, che il Principe ami quelli , ch'egli vuol far levar dal Mondo per
sue passioni , non trovi chi lo difendi -, perci che egli s molto bene , che il
non trovar Auvocati, accresce odio al Principe, e piet verso il reo.
Integr anint dijudicandum .
A Nzi altri quando vede estremamente offeso il Principe , chiaro segno,
Jl\- ch'egli si rallegra di queir offesa, e per suoi grandissimi interessi, la s'habbia procaciata , quando il Principe non si commove , non s'altera, e non
mostra segni nella persona sua eguale quell'ingiuria ; Doppo la Morte del
Delfino di Francia s'alter si fattamente il R Francesco primo suo Padre,
che precipitosamente fece squartare
ch'era incolpato di quel de
litto . Quando Tiberio havesse sentito disgusto dalle Morte di Germanico si
sarebbe veduto simile al R di Francesco . Cosi il R Filippo mortogli quel
figliolo vnigenito Carlo , mostr poco dolore in tanto , eh' egli accus se stes
so . Se bene volse forzarsi di dare ad intendere al Popolo , che quel Principe
fusse morto di suo male . Cosi anco veciso di Veleno il Secretano di D.Gio:
d'Austria, la freddezza del R l'accus, ch'egli l'havesse ordinato ; perci che
quei,che havevano anche mediocre prattica delle cose del Mondo, vedendo
morto in tal modo vn Secretano tanto caro D. Gio: , al quale il R per
congiuntione di sangue, e per non porlo in sospetto , havendo quel Signore il
governo in mano di tanti Stati era obbligato di dar sodisfattione, fecero giuditio , che il tutto suste stato commandato dal R medesimo ; E per Papa
Sisto doppo, che vdi la Morte del Duca , e Cardinale di Ghisa, mostr d'alte
rarsi in Concistoro, e fece vn invettiva atrocissima contro i) R , mandando
gli Monitori) ; e tutto fine per nascondere agli Spagnoli il fatto , come era
passato, e per dare loro credere , ch'egli di quella resolutione del R non sa
pesse cos' alcuna, anzi contro il R , e suoi Ministri finse tanto senno , che in
gann gli stessi Spagnoli .
Quorum
ri1)
17
Qfcrvatiom <k Trajam S-occalmi
distale ; c di vostra Moglie , che volete , che si faccia ? Rispose ; io vi racco
mando i miei figlioli. Ho voluta raccontare questo Catto parendomi esser
cosa degna cte!^ Caputa, che quel Principe, il quale s'era tanto immest nell*
amore di quella donna fossi di sospetta pudicitia quando era senza Marito .
Nondimeno quando si venne al ristretto di quel Principe, si raccord solo de*
sHoinglioJi.
Simili fiobilitatem dormii .
. >
171
Yji
Ofservalioni di Trajano Boccalini
mazzorono insieme , pass molto sccretamente , e con i corpi di questi due
Principe fi quasi sepolto il fatto , come passasse . E per molti imprudente
mente alzarono la Statua del Duca d'Alva in memoria di cosa , che si dovea.
sepcllire, e massime quando l'infamia tocca tutti, il male non stato coraesso da ogn' vno .
grippe fama,/pe, venerettione potius omnes dejlin ah antur imperio,
quam quem futurum Principem fortuna in occulto tenebat.
NOn h dubbio alcuno, che quei, che voglion fare giuditio della fortuna,
ci delle cose, eh' hanno venire, conviene , che si fondino in buonis
sime ragioni . Naturai cosa era, che succedessero Tiberio prima il proprio
figlio, e poi quello di Germanico figliolo di Tiberio adottivo ; e non mera
viglia , se non havesse in consideratione la persona di Claudio , non come
molto lontana , ma perche Druso f auvelenato da Sciano , e Tiberio incru
del ne' figlioli di Germanico talmente, che di tanti non ne rimase pid'vno,
che fu Caligola , che presto merit per le sue brutte attioni d'esser levato dal
Mondo : Occorse, che Claudio rimanesse vnico della razza de' Claudi) , pot
succedere all'Imperio . Dico dunque, che era cosa difficile tra la discenden
za d'vn Tiranno poter far giuditio ; perci che quelli , che havevano grido, e
fama di dover succedere, erano sospetti . Invisi, & snjpetl fewper dominanti,
bus, quiproximi deftinarcntur . Ond' erano levati dal Mondo . Nella creato
ne ancora de' tempi presenti, difficile far giuditio, ch'habbia in vn Concla
ve riuscir Papa (lasciamo cosi in disparte la volont dello Spirito Santo, i
ragioniamo secondo le cose humane) perci che discorrendo ogn'vn, e
fondi il suo pronostico ne' meriti, si f grandissimo errore , la ragione, che gli
Spagnoli , i quali sono nell' elettione del Pontificato avanzati tanto , abor
riscono sopra modo quel soggetto , il quale merita quel grandissmo grado
per la sua sufficenza ; Onde trovandosi nella Sede Vacante di Siflo V.laChnstianit tutta in travaglio per le turbolenze di Francia , mentre tutta la Citt
di Roma aspettava, che la promotione cadesse in vn soggetto degno di tem
pi tanto turbolenti si vidde contro l'cspettatione d'ogn' vno eletto il Cardi
nal Castagna, il quale auvenga , che fosse huomo di Santissimi costumi , non
era per habile reggere vn tanto peso ; e pareva, che di lui si potesse dire
Vir Jmplex fortafs bonui,Jd Palor inep tus
Ridft,agit,feragit, omnia, panca nihil .
Et err il giuditio vniversale , poich tutti si credevano , che dovesse la pro
motione cadere negl'insigni soggetti di Mondovi, Saiviari, Aldobrandino, 8c
altri.
- 475
.
Veneno, aut fame extinfios .
fi
t
Vivente Aggotto poi s'vsorono le macchinationi ; ma oh forza grande
della donna ! Augusto Principe d'invecchiata prudenza vedevasi estinfgere la; fya progenie, mancare il sangue suo, e non s'auvedeva degli artiritiji
iella Moglie , la quale lev poi lino la vita lui steiso; onde forza confessa
le., che nino altra cosa pi accieca gli huomini che l'amore della donna .
llam obfidionem fiagitit ratut .
GRandissima consideratione si deve havere alla qualit del nemico , il
quale alcuna volta arreca sino alla stessa Vittoria poca reputatione ..
Per il Duca d'Alva sdegnaruiosi , che il Principe d'Oranges volesse contra
stare col suo R buona Guerra, gli fece impiccare vn Araldo, mandatogli
fare vna imbasciata vergognosa . Ho veduto miei giorni Papa Gregorio
XII I.haver armata la sua persona d'vna Compagnia di soldati da Vagnola,
haver posto sino l'Artigliaria al Palazzo di Montecavallo per paura , che
bebbe delli Banditi guidati dal Picolomini , e fomentati dal Gran Duca di
T oscaua . Cessa este gli apport molto biasima > noa sapendosi rssolvere vn
Principe
> sf
Cafar addidit
Q\ Veiti premi) d'honore senza per mano alla borsa de Principi vna delle
6elle Archimie, che possa mai trovarsi, hanno i Principi moderni (come
tdeeto) inventati gli Ordini di Cavaleria, e se ne gloriano in pagar con
quatro Giulii di raro vn obbligo , che meriterebbe vna somma di denaro ; e
na le rare felicit de* Principi io pongo anco questa, che vendino cosi caro
prezzo il fumo alle brigate, e che non solo si creda con grandissima simplicit
cuore, ch'esso fumo apporti honore , e reputatione grandissima , ma che si
ftimi beaco -colui, che n"e fatto degno .
Non si possono imaginare le fattioni , che f vn soldato risoluto, che com
batta da dovero. Niun altra ragione io s render della dapocaggine , ec
cetto che hanno ardire. Non basterebbe qualsivoglia tesoro pagar tutte
i'oere meritorie, e pure s' fatto di modo , che si paga d'vn herba fatta per i
porci, la semplicit a'huomiui valorosi .' ;
Yj%
J2*t?d
Um quoque Apronius jure frocanftttis tribuiflet, qutjlut
j.
magis , qum ojfenfut.
T ,,l^<*
*
.
. .
h
pi*
k Sfoluri(Tkriarneate prudente far quell' offitiale, Miniflro , Principe, che
/l fi sforzer di rimettere la conceffione de premi) al Principe f eiTo , & io
particolare fotto Principe nuovo , e moftrano fofpetto ; perci che 1,'acquiftarfi la gratia affo kit a dagli huomini fudditi ,e de faldati , e 'tendo nego t io di
molta geiofia ,;fapendofi , che premio obbliga gli huomini^j:deve fuggire
deffer difiribuitore , efebene il Principe fempre.dir le medfime parole,
che riferifee 1 acito , che Apronio dovea riconofeere egli il valore di Rufo
Elio, non dimeno cos m$defio deve {fere il Minoro verfo il Pr;ncipe,fuo,e
riverente, come cortefe f Tiberio in demoftrare ad Apronio, ch'egli haveva
auttorit di,far ci, che forf non haverebbe mqko amato, cbe^ia^^^poftc
io efTecutjo^
,f};;I/r.
...
'bajwlv
I noftri Principi pi.faggi tengono in maggior reputaticene fcJgm caval
lerie, e coglione gftdp Croce a fe fieffi, e v'hanno inventate mp^eereipp^
nie e fi? ne; mofranp molte, volte ritroij . Non sJ^.jU,
di 3?arflpac$>cei
va dare ricognitione di danari , come di fumo . i ^a/^gg^ejrajfattataJ^'hWa
che non v'era tanta geiofia; m virt il procacciarli L'amor de Soldati, mu
tato ii sempo, fi muta rnpdp di vivere nb<
<lS ' , j m -, jqj
>
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ni
ojooic* ( cu
.ni.. ho
: f , io) -b
&1
Seti Tacfarinai ptfculfs N#mitt*& okfidA*Jpety<tntibu*trK
ITedefchin^n. fono buoni negli affarti , m fi: bene nelle ditejjfg Qcnti fug
gitive non polibno campeggiare , che, non pu ftar forte al,la GarrWgna;
ed e la ragione, perche vfano guerreggiare Cavallo , e far feorreri , fuggir
combattendo , e correr dieteq nemici , e(fi non hanno fortezze, e le loro
guerre fi fornifeono con le battaglie Campali ; e come cofa , alla quale uoa
arTuefattvJion fi danno volpntieri. Oltre che chi comincia cot\ vpa'b^wda
di foldati, raccolti turnultupffmente non buono campeggiar for^ezzc^le
quali hanno bifogno di molti apparati bellici . Gli Spagnoli, Italiani Efasefi, & anco gli Fiamenghi fono riufeiti mirabili, scegli affedij ; e nelle difefe
di Piazze importanti maravigliofamen$e la. feienza d'Henrico 1 V. fi loda ne
gli afldij , i quali facilita non tanto col battej$ cetj ^Cannone la Fortezza*
quanto con il circondarla con baffi foffi, e giuditiofe Trinciere come fu ve
duto Amiens, e doppo quefto grandiflmo Principe gran lode riputa il Conte
Wauritio di NalTa Generale degli Olandefi, havendo pigliato con l'artifida
de forti, e delle Trinciere, Piazze tenute daMondoineipugnabili,e nella difefa della Piazza d'Oftenda tenuta aflediata pi anni dagli Spagnoli , s' moflrato vn effempio dall' vna, e l'altra parte di fingolariffima patienza, d'infini
to tsdore, e bravura di mano , e d'ingegno, ma ad attediare Piazze , e difen
derle (mi vergogno adirlo) fingolariffima lode fi deve alla Natione Tur>
chefea?
i8o
oi.
;b or
QVando l'accusatore ^odioso, accresce miseieftrdia altea; mftle Volte
dispiace il ca/jLgp a/igrche giusto contro vnTtitiptQ quahto'gii habbia altre, buone qualit-, fecero 4ogJ|K>l. la Mortes l>uchi djtT&; e per
ci selene il Cardipale ar,a1fa.jeca Rimato oipevoidi molwdclitti, & an
co degno di quel castigo; fm delitti non soliti punirsi- con, tanta severit
nelle persone de' Cardinali,,non dimena jese Idgufor&la Mortili quell' infe
licissimo Prelato, ^nstan^a, che n facevano gli Spagnoli-, C^si ancora l'inimicitia,che era tra Ruigomez , & il figliolo del R Klippo fece dispiacevole
la Morte di quel Principe tutta la Spagna .
Haudfacile qttis aijpexerit i/la in cognitione mentem Principi* : adc>
verti^ ac mifeuit ir/e, & clementia fgna .
ffO . 1 li
u\
COs si port nella causa ch\ Pisone . Impenetrabile la mente di qualsi
voglia privato huomo m impenetrabilissima quella del Principe ; per
ci che il privato trattando per l pi negotii di piccioli affari , e con suoi
equali si lascia governare dalle proprie passioni , e icuopre presto altrui l'ani
mo suo ; Oltre, che quei, con U quali prattica , non sono molto curiosi, e sa
gaci in saper penetrare quello, che s'asconde, e l'aranti di celar l'animo sua
non noto ad ogni persona ; ma virt di Principe , oltre che l'animo anco
ascoso, di qualsivoglia privato epa la continua conversatone , che altri pu>
havcic
^ E voi voletei&$a&re-rdfe vostri Senatori, CWriflglieri prfconfigliarvi bea3tnc }s>6tt risolvere prudentemente vn hegtio , octiftte l'animo vostro,
dov iclim ,<aPfii*G>he^>btiate esser meglio consigliato , & altri vi dia il consi
glio per'Vh>ol$slie*oynon per adularvi', mfe voUproponte vn negotio
ne' vostri Consigli nel vostro Senato solo perche l'atti one habbiapi reputationc,come communteata con'htiomini prudenti^bn quelli., i quali vo
stro debito far sapere quella materia, la quale si deve risolvere, deve il Princi
pe dire i\ suosp&rere ; priittmgnncrk) , e Corroborarlo con ragioni, come
fanno i?apitConcistciro'de\1Stttt6,CoUegio de' Cardinali, che cosi otten
gono petito pi tutto quello , che Vgliono ; Cosi vn Prinipe^on deve haver Jirc^avinti chi si sia spropriato, csi deve fuggr'il PrrHcip, che si tram
ano Cause ftie; perche in' esse pare smpre , che il Veto riceva aggravi], E Tiberioi si port molto bene dare altro titolo dilieVe, e per domar quel delit
to,' peplo -qujle solo in absnza' veniva Lepida condannata ; perche il Popo
lale vuol sempre chiachierare . '
i
1J
"
Lepida ludorum diebm-, qui cognitionem intervenerant theatrum cum
* ^ ^laris fsmini ingrefla'S
QYest' occasione non buona , che vna donna tanto nobile potesse far
mostra di se ; m tutto l'odio era contro Tiberio , bench mostrassi pi
d'aiutarla, che d'altro .
Poniamo qui nella persona di Lepida quello , che si pu notare anco di Pi_
sone, & altri, che i Romani trattavano le cause grandi, e capitali senza venire
alla retentione del reo ; Cosa , che solo possono" fare i Principi grandissimi , e
con molto pericolo , e solo poteva farlo la Republica , e l'Imperio Romano
all'hora, ch'era cresciuto quella sua smisurata grandezza, perci che doveva
far unto carnio il reo, prima, che si salvasse, ch'era arrivato per strada ; Oltre
Z 3
che
i$t,
t
Offcrv&tioni di Trajatt Boccali/ti
che i Senatori non potevano andare in volta fenza le licenze , e quefto otte-,
nevano i Romani ne' delitti privati, m quando fi fofpettava , che il reo havefle potuto fare qualche follevatione , fi veniva allacattura , come fi vedr
nella perfona di Seiano .
Eflendo Paolo fiato facile rilafciar Nerone, & havendoli mandato dire
che gli haveva fattala gratia, rifpofe,che non voleva vfeire di quella prigio
ne , (e non per giufiitia . 11 R di Francia , e quello di Spagna s'aftcurano
d'ogni gran Principe loro fuddito , che meriti caftigo, merce , che in pochi
giorni fi poflbno falvare i loro delinquenti; m cofa meravigliofa , come al
l'ureo fdegnato con vn fiio Bafs Minifiro chiunque fia>, ciafeuno obbedifce,'benche fappia d'andare morire, e non cura falvarfi la vita . Di quefta:
tanta obbedienza non (prei addurre alcuna ragione .
La Republica Venetiana tal volta chiamati i iuoi , e gli ha n'avuti obbe
dienti , come fi vidde in Antonio Emo , il quale ancorch fu (Te configliato
d'abftentarfi ,nel Regno di Napoli , e fuggire quei primi empcti, egli volfe
prefentarfi, e vi perde la vita per haver difguftato il Turco ; perche^quel Se
natore haveva pigliato va Vafcello Turchefco, cha venito d'Africa?(
Mox Scauro , qui fitium ex tk gexhlfrat
SE il Divortio fia buono , come altri hanno fermo fle1<formare vna buona
Republica, altrove n difeorreremo ; Per hora dico, il Divortio non efler
altramente buono, n honorato, producendo egli molti irteonveaienti, oltre
che fi manifefta chiaramente la fporcitia di lui, quando d TtJdhi, & Hebreir
che l'hanno per conceffione di legge, non mai, dirado, diventi dPWi
UTima conditione pofto fi vede in atto prattico . wuD ni ^*?ir.> loilgr
. Era tanto la cura, che s'havea alla generatione, cteraie^jftftia gi non ha
ver figlioli , m i vecchi bifgna , che credino , che le MoglirNobili, eher s'accoppiano con elfi , habbawl difegno toro, che li f piacere altretnto ifcparentado, quanto loro difpiaee il libito loro , e quei difegni fa bifogoo, che
s'adempino . Per chi ama l'honeft loro, bifogna lafciar le redini lPavaritia , farle nuotare nelle delitie. Lepida non voleva doppo Itf Molte -di
Quirino ritornare in Cafa, e perder quella ricchezza .
'
103 oi .'I
Datar, ne bon* pttblicarehtur .
"*? 1 ^
HOnoratifTma refolutione , la quale autenticata la fentenza chiude 1*;
bocca maligni , e leva il Principe d'ogni fofpettione , che moflb dall'
avaritia,havefle fatta la condannatione t cosi chiu(>laiboccaquei,chc.di- .
fero, che Sifto V. per levar Monfignor Gualtcrucci l'officio , che haveva, gli;
haveva levato la vita. Et il R di Francia havendo condannato il Marefcial
di Birone , conced tutte le facolt di lui, ch'erano grandifl1mevfcatelli.
Dall' altra parte per la molta ricchezza de i Bafs , la quakpoiporrata ili
Teforo
Oh impi$~
1^4-
m
guas Vrhe depulit adulterofc^ue earum morte, aia fuga puxivit.
I Principi, che hb detto dell' et mia , che hanno havute donne del sangue
loro impudiche , hanno permesso, che fino pubicamente sikio amazzate
da Mariti loro, egli Adulteri sono stati perseguitati, e privati di vita anche in
parte lontanissime , dove erano fuggiti , & hanno vsata severit degna d'vn
tanto disprezzo fatto loro ; Ma il presente R di Francia per l'impudicitia
della Moglie s'absent d lei, & hora la tiene (come h detto) rinchiusa in
vn Castello, in vna ben custodit libert .
Noi facciamo li sbanditi , dando per ogni leggier cosa sentenza capitale
per qualsivoglia delitto : Non vsano i Principi incrudelire contro i loro filioli, e contro gli Adulteri, che non fuggirono , ma vno fuggito vn fare iJ
and in quelle Provincie del secreto della sua Casa .
H veduto in Ferrara il Duca di Ferrara Alfonso vsar il veleno con molta
severit, pi con gli Adulteri, che con le sue donne . Nam culpa* inter viros,
acfeininai vulgatam . In vna cosi atroce ingiuria fatta da vn Va{&flo,non
Principe , che sappia contenersi ; Il R Filippo , il quale aborri sempre il san*
gue humano sparso , volle trovarsi presente alla Morte d'vno , di cui era solo
sospetione , che amazzasse la Moglie . Per sempre sciolto il Principe da
ogni legame di legge in queste ingiurie ; le leggi fatte per prohibire, ne i pri
vati non obligano il Principe ,
tf
18 S
Offerv4tieni i Trafitte Boccalini
gione ; perci che gli animi riconciliati non sono mai .pi buoni , come ap
punto le Scarpe rataconate sono indegne d'esser vediate iriiedi ad vn honorato Signore .
, .
, >
Rel.itum deitsdf de moderatida. Papia Popp^ea\ quamen'tot ugttfis fofi
Itili,ts rogaiiones in citandis C&libumpvitiyr augendo
-,
strano faxtra4,. .
. '
R Eplico- quello , che h detto altra volta ', eh' el patrimonio de' Prencipi
sono isuoi sudditi,e nel far giudicio della grandezza d'vn Prencipe grande , non fa di coestieri tanto di riguardare alla grandezza dello stato possedu
to, quanto al numero de Vassalli di ciascuno . ' La Spagna senza nessuna difficulta maggiore due volte , quanto alla grandezza del Paese della trancia ; e
nondimeno ogn' vno stimer molto maggior R , e pi potente quello , che
posegha la Francia , che vn altro solo di tutta la Spagna , & la ragione, per
che nella Francia si contano da ao. Milioni d'anime, e nella Spagna non pas
sano 7 ; & ho vdito dire da persone grandi , esser stato poco sageio consiglio,
quello de Spagnoli di desertare la Spagna d'huomini, per far haoitabili molt*
Isole dell' Indie, dov' abbondane d'huomini, e d'ogni bene ; fatre popolate,
le Citt, voi le fatte divitiose ; ogn' vho stimava, che doppo la peste di Firen
ze dovesse per lo suo- mancamente d'huomini, esser dovitia d'ogni bene , e fu
carestia intolerabile .
Adunque i Romani conoscendo, che la grandezza d'vn Principe primiera
mente dipenderne li Stati siano habitati,& il numero de sudditi sia grande;
prima invitorono con i premi] , & honori gli huomini pigliar Mpglie , e
procreare . indi v'aggiunsero .la pena, non havendo cognitione del merito,
e della virt del celebrato, e di qui viene, ch'essi non tanto per il valore loro,,
e per la disciplina Militare , quanto per l'inesausta moltitudine degli huomini
speravano, e riportavano Vittorie d'ogni loro nemico . Onde Pirro doppo
haver havuto segnalatissima Vittoria contro Romani, alfnora ch'egli vedde
(ubiti rifatti, e maggiori, che prima, disse, che li Romani erano vn Hidra, alla
quale troncato vn capo, ne risorgevano sette ; e conoscendo, che contro quella numerosa natione Romano, solo con vn infinito numero di Solcati si pot-,
va fare resistenza ; comand ne' suoi Stati ,. che ogn' vao dovesse pigliar Mo
glie, & attendere alla procreatane .
Ma non mai alla memoria degli hnomini si trov legge, Natione, che pi:
comandasse alla figliolanza della Turchesca ; perci che non solo tutti pren-.
dno Moglie, fino a i loro Sacerdoti ; ma quello , else degno di maraviglia,
oltre il divortio, che possono dare alle loro Mogli sterili possono, ma pero iti
diversi luoghi,pigliax pi Mogli ; quello, che poi si diccene al Turco sia leci
to haver pi Mogli , non aslolutamente vero ; perci che egli in vna Citt.
non pu haverne pi d'vna ; ma se accade, ch'egli parta di Costantinopoli, a
vada in Alessandria per eisercitare. la merantia , pu se vuole, anche in Ales
sandria,
l88
0(servatini di Trafano Boccalini
ma k> stesso Pontefice Principe della Religione nella stessa Roma Patria , e
Teatro eh tanti Martiri , capo di quella Santit , che si doverebbe trovar se
gli huomini,e forzato per evitare, che questi non vituperino i lettLMatrimoniali , e non esercitino in oublico quest' infamia , forzato dico tener li publici ridotti di donne dishoneste ; Cosa , eh' c fetentissima ad ogn' buomo honorato . Di pi aggiungi quanti Matrimoni) con la violenza del denaro vii
tuperano questi , con esser cagione , che tanti huomini amazzino le loro Mo
gli , con vituperio proprio , e de' loro figlioli. Servendosi questi inutili m
commettere cose esecrande di quel denaro , che doverebbono spendere in
pascere i loro figlioli
>;
, Di grandissima danno ancora riesce agli Stati l'introdutione della primogea tura, se per non si rispondeste , che ne regni , che hanno nobilt, come
la Francia , la Spagna , la Germania non postano mantenersi detta Nobilt,
senza essa primogenitura ; poich non dandosi Nobilt senza ricchezza , non
si puossono conservare, sp convenisse dividerle tr tanti fratelli, che possono
nascere da vn matrimonio .
Ctenmi muliitudo.fiwiclitantiumglisaat, cum omttes dom'M delatorum
" .1
icmonAexpmaiiambiu fubverterentur .
u v s' nta ,*cr
.
. .
QVanda yjiajegg, fatta in.vn Stato e venuta in abuso , deve^il Principe,
che vuoi di riuova l'osservanza di lei , non punire i trasgressori ; perci
.che sotto vi} giustqi Principe si deve scusare quella commune inosservanza;
ma deye di nu.oy^^arla public are prima , che ponga le mani al castigo d'al
cuno. ^,i,s s c.l^' i
Altra cofa^ il R, ^e.pu^isse.solo {delitti del Tiranno, che cerca punir gsi
huomini per altro, che per delitti .
Pessima cosa, quando con vn castigo essemplare non si pu ottenere l'osser
vanza d'vna legge, la quale poi si riduca mercantia del Fisco, de Sbirri, Notar
lij, e Giudici, come fanno in Roma i Conservatori . "
Vtque anteh'acfiagitns , ita tunc legibus laborabatur.
Avventurato quel dominio, ch' armato da poche, e buone leggi, perci
che queste partoriscono la felicit e del Principe, e del suo Popolo, ma
devono essere per fatte di modo , che non generino per la penuria impunit
(felli delitti, ne per la multiplicit 3 confusione. Non si trova hoggi Stato
pi confuso per l'infinita moltitudine di legge , che quello della Sede Aposto
lica . Perci che non solo ogni Papa pubhca vna faragine de bandi inhniti ,i
ijuali per la maggior parte mancono poi, e vanno in abuso (anco vivente lui)
ma ed in Roma ogni Offitiale , e fuori ogni Tribunale non altro f , che pre
scrivere nuovi bandi, e perci poco conosciuti dagli huomini, e meno osser
vati nelle Provincie . I Governatori h%nno empito di leggi il Mondo , ed*
editti pieni di confusione.
Felicissimi
Sl^dm Jlathn.
jx
OfservAtioni di Trajtm Boccalini
leggi concernenti alla liberta, alla quiete, vita de* Cittadini.come s' veduto
Venetia , e come ho detto nel principio di questo libro esser accaduto nella
fondanone di Roma ; perci che cosi come piatita invecchiata, in vn campo
trasportata in vn altro campo , fi secca; Cosi la libert portata da vn Stato
vecchio in vna Citt grande , non v' alligna . Ma come vn Popolo si pu far
libero? come Olanda; li Tedeschi, KSuizzeri con precipitar , e cosi farsi
odiosi, goder la libert ? Rare volte accade, che si formi vna Republica doppo cacciato il Tiranno .
Aut pjlquam Regum pertafum .
SCacciar vn Principe cattivo , e non correr pericolo di dare in vn peggio
re , xosa molto difficile , come il volerlo affatto levare , materia piena
d'infinite difficolt; perci che egli padrone delle forze, invecchiato nello
Stato, dove ha sempre adhcrenze, e seguito grande , & ha anco altri Stati vi
cini , quali non torna commodo il cacciarlo di quel stato ; ne meno si deve
alcuno ponere travagliarlo senza haver in mano forze forestiere , e la vo
lont di tutto il Regno , perci che se mai accade , che l'impresa di spogliarlo
non succeda, si corre gravissimo pericolo , e certa rovina, essendo, che vn R
addirato per cosi segnalata offesa , diventa crudele pi di qualsivoglia Tiran
no . E opinione di molti, che per benefitio del Regno di Francia, e partico
larmente della Citt di Parigi , il R Henrico III. fusse amazzato , perche
s'egli tornava , e nella Citt , e in stato , come si credeva, fusse accaduto in
breve , poich lo stesso Parigi supplichevole ne lo pregava, egli verisimile,
che haverebbe dato essempio suoi , & Popoli d'altri Regni di quello , eh'
importi il sollevarsi contro il suo R . Napoli , e Milano sono infelici essempij , quanto sia cosa dannosa il pigliar l'Armi contro il suo Principe , poich
tante volte sono stati con severissime essecutioni puniti .
Quante ancora,ma pi di tutte queste la Citt d'Anversa col suo lacrimevol
secco, che ricev da Spagnoli , serve di specchio qualsivoglia Stato, che c
molto meglio sopportare qualsivoglia dominio , ancorch infoiente , e Tiran
nico , che concitarsi contro il Principe con sollevationi senza fondamenti
grandissimi, e sicuri . E le pi necessarie circospitioni in negotio tanto gran
de sono queste . Non sollevarsi mai contro il Principe , s'egli presente , se
Erima non ha diligentemente risoluto lo stato da tenersi doppo che sortisse
uon fine l'impresa di cacciare il Tiranno . Se si risolve d'instituire la libert,
deve auvertire, se quello stato c capace di libert , la quale non pu prender
piede, ove siano molti Baroni , e disuguaglianza di soggetti . Ho detto al
trove di Milano, che ridicolosamente tent di farsi Republica , mentre , che
h aveva sotto di se soggetti grandi, e tante Citt, che si pretendono maggiori
di lei . In secondo luogo si deve considerare , se le forze bastino , non solo
scacciare il proprio Signore, ma mantenersi , che dallo stesso , d'altro Prin
cipe non venga soggiogato i e se ti risolvi di mutar Stato , Principe con le
forze
194
Osservationi di Trajano Boccalini
semplice legge , non che all'altre ; In ogni cosa meglio si governano i Popoli
idioti, che letterati; E parso , che dove regnano molti letterati , non sia facil
cosa il governarsi, e non mi par punto strano, che la Citt di Norcia, & alcu
ne altre della Marca non vogliono ammettere nel Consiglio , & altri Magi
strati loro alcun Dottore ; quasi che vn cervello armato di lettere sia contra
rio al buon governo , il quale meglio s'accomoda agli huomini , che con la
simplicit dell' animo bene interpretano le leggi, e non stroppiano con le fbtttglicize del cervello , come fanno i Dottori , i quali n'hanno ridotto l'mterprctatione in stato tale, ch' divenuta la loro mercantia , che se tra Turchi,
Moscoviti, Suizzeri , & altre Nationi si seminassero di questi nostri Dottori inbreve tempo introdiirrebbero nelle leggi loro quei medemi disordini , che
hanno prodotti nelle nostre , le quali tanto pi hanno fatto oscurare , quanto
pi n'hanno dato creder di affaticarsi per dilucidarle con i loro commenti.
Nobis Romidtti vi libitum , imperitaverat .
SE l'auttorit di Romolo fusse veramente regia, l'habbiamo detto in quelle
prime parole di Tacito . Dionisio dice , eh' egli non hebbe assoluta auttorit ; ma ecco con due parole, vt libitum, la legge del Monarca ; ecco qua!
sa il fine, e scopo del loro comando, come meglio torna loro .
In detestatione della Monarchia voglio solo addurre questo, che la vita,e
fa facolt degli huomini (gioia di tutto ikgenere humano) in ogni stato di
Principe dipendente dalla sua nuda volont. Ma chi colui , che non s'ap
paghi della sentenza, ancorch capitale data in Venetia, quando vede esser
stato giudicato da Senatori non pu esser intervenuta altra passione , che il
nudo zelo della Giuftitia ; che bene nelle Monarchie sono i Parlamenti , sono
i Senati ; nondimeno cosa pericolosa ; perci che il Principe s farsi inten
dere , & obbedito . Ftitiffimus , ac brevijfnntu bonarum , maUriwque rerum
ekilm cogitare quid sub alio Principe maluerts .
Di modo che Numa havendo veduto , come Romulo si concit contro il
Popolo Romano con la troppo auttorit, che s'havea vsurpata, egli l'addolc
con la Religione, e l'assuefece alla pace, per non dar quei sospetti Romani,
che haveva dato Romolo .
Dei Numa Religionibtts, & Divino jure Populum dcvinxit . Nulla gens
tamfera, tam barbara, qua Dei alicujvs opinione non imbutafit .
ED cosa degna d'esser notata , che nell' Indie Occidentali sono stati tro
vati i pi fieri , i pi barbari, e selvaggi Popoli, che mai si sia veduto ; Po
veri in esiremo, e cosi crudeli, che non solo si pascono delle carni crude degli
animali , ma sono avidissimi dell' humane ; con tutto ci pur anco apprest
gene; cosi rozze hanno trovato, che niuna ve n'.che non honori alcun Dio,
non l'adori ; perci che questo desiderio di goder miglior vita doppo la
resentSj.
I95
Ojservstioni di Trajaxo Boccalini
belasse qualche Stato privilegiato , acci potessero ridurlo Stato di 'con
quista .
Poca auttorit possiede sopra gli altri il Principe di Venetia , perche non
Mo.iarca ; Il Monarca difficilmente pu obbedire alla legge ; I R di Francia
s'hanno rotto ogni freno ; non vogliono stare legati n con i Parlamenti, ne
con le radunanze de Stati . Ma nelle Republiche si pu legargli le mani, co
me hanno fatto i Venetiani con mostrargli il Consiglio de X. supremo d'Aut
torit lui . Hoggi i Principi legati sono, l'Imperatore , i Principi di Repu
bliche , il R di Polonia , e qualche poco il Papa. Neil' infeudare di nuovo
anche li Regni d'Aragona , e di Valenza hanno legato il loro R . Non
possibile stringere vn Principe, come non possono le pecore legare il Pastore;
Altro modo non v' che l'interefle, e l'vtile di lui .
Non obbedirebbono i Papi alla Bolla di Pio V.se non gli raffrenasse il dub
bio , che si dessero loro Nepoti Srati Ecclesiastici , li fossero poi ritolti da
successori, e non investiscono altri Principi grandi, si perche non possono del
sangue loro ; si perche non hanno tant' interesse, che gli possa movere ad vna
simile deliberatione,che darebbe scandolo,e farebbe odiosi i loro Nepoti .
Gregorio IV. ch'amava teneramente il Duca Albruto, poco manc, che
non gli dasse l'investitura di Ferrara. E lo stesso legar vn Principe, che rite
ner vn nume con vn argine , perche pi si gonfia , e poi lo rompe con la sua
violenza, e f maggiore il danno . Meglio segar vn legno , che s'ha da ope
rare, che romperlo nel mezo con la violenza; perche sempre si schianta , ne
mai riesce la rottura eguale . La Republica de i Lacedemoni haveva due.
Efori, come Censori cavati sorte dal numero del Popolo, ch'erano contro
la potenza del R, e Senatori .
. Pulso Tarquinio , adversum Patrum fatliones multas Populus paravit
tuend lbertatis .
VEro,& infallibil segno, che vna Republica sia per esser di corta vita i
vedere, che il Popolo riabbia in esta qualche parte , che per raffrenare
l'arroganza della Nobilt, non possa far dimeno di procurare d'haverne . II
Popolo Romano non per fuggire la Tirannide de' Nobili , ma per far Tiran
no vn Nobile s'impacci nella Republica, come accadde quando Cesare con
l'appoggio de' Popolani s'acquist la Tirannide . La gente bassa congregata
non pu far saggia delibcratione ; poich non per ie stesso habile y non ad
altro vale, che ad esser concitato contro i buoni,& allo spesso dal pi detesta
bile, ambitioso , & inquieto soggetto , che sia . Imparare , come s'abbassi la
potenza della Nobilt , quando da noia al Publico , & al privato popolo .
Quando la prestantissima Republica Venetiana havesse (come hanno fatto la
Fiorentina & altre ) ammesso il Popolo alle deliberationi , sarebbe certo ca
duta cosi presto, come in breve s'estinsero l'altre, che furono instituite eoa
l'ordine Democratico ,
198
0(servanovi di Trajano Boccalini
quiete de Cittadini, & il commune riposo, come fi doleva, ma che solo haveva la mira di stabilire la grandezza vsurpata , e la depressione della parte cac
ciata, cosa, che anche dice Tacito esser seguita nella Republica Romana .
Devono essere introdotte le leggi nella pace per la quiete , e pace della
Republica per confermare , & assodare il vivere libero , come fece Andrea
Doria immortalisfimo nella sua Patria di Genova, la quale egli rimise in qudla libert, che insino ad hora si gode ; ma perche prima le riforme de' Fieschi
erano fatte solo per tenere fuori della Citt gli Adorni.egli Adorni havendo
rihavuto il governo in mano solo , facevano leggi in danno della famiglia
Fiesca ; Si perde la quiete , che si senti poi per la riforma del governo fatta
dal Doria.
Nec minor largitor nomine Senatta Drttfui .
ARte nobilissima d'acquistarsi quell' aura populare, che inalza glihuomini nelle Dimocratie tino alla Tirannide . Replico, che la Casa de Me
dici in Firenze non lasci, cosa in dietro per acquistar la benevolenza , & il
seguito popolare, che le diede il Principato della Republica in mano . Mari
tava figliole de' poveri , faceva altre elemosine , prestava denari per haver
molti obbligati, faceva spettacoli publici, e fabriche sacre di Chiese , & Ospe- dali; Onde e ben vero,ch' pernicioso in vna Republica vn Senator ricco, e
liberale . 1 Cassii , i Gracchi , e Cesare preponendo annue assegnationi de'
Terreni con leggi Agrarie aspirorono alla Tirannide, come fece Druso nomi
nato qui dal nostro Historico .
Doriec tuciits Sulla Bicalor addidi(set, ottimi ei rei, aut in longum paravi* .
PErci che con la caduta della potenza di questo , cadono anco le leggi, e
Siila fece leggi suo proposito .
Et corruptipma Republica plurima leges .
COme appunto i corpi corrotti , gli huomini di mala complessione vfano
assai medicine . Le Republiche infette di molti mali , cercano liberar
sene con fare spesse leggi , e come gli medicamenti vsati troppo , rovinano \a
complessione, e la buona sanit d'vn corpo humano ; Cosi ancora le spesse
leggi sono inditio , che il male della Republica tale , che non cede a qualsi
voglia legge, che voglia sanarla . Sed in fingulos hommes nata qn~stiones .
E' male quando vno fa legge per deprimere vna parte , ne pu essere , che
si faccia legge . Sed in fingulos homines Lati. quAiioncs . Si pu fare alcuna
volta , quando la grandezza d'vno neda occasione, come quando Farnese fu
escluso dal Pontificato ; quando fece Sisto la Bolla di chi haveva figlioli .
Spesso devonsi mantenere le leggi vecchie , per decidere le cause > quando st
fa
o
Osservationi di Trajario Boccalini
rimetterla nel fodro , se prima non l'ha da ogni banda eccellentissimamente
difeso ; perche altri essendosi armati per difendere il suo Stato , s' lasciato
poscia addormentare da diversi partiti proposti, che poi essendo dall' Armi
Stato sopragiunto, v'ha perduto la Stato, e la vita ; come s' veduto ia diversi
Baroni Napolitani, che si fono ribellati al loro R .
Ac imita
toi
tei
OfftrvAi'tMt di Tatjart Bccalfn
gnioli , egli habbia havuto violente occafione di far la Guerra ; non dimeno
apendo , che la pace poteva assicurare la saa potenza , sagacissimamente dissi
sar
mulo ogtV offesa , e (come mi ricordo haver letto altrove ) rari sono quei
Principi , che Cubito arrivati al Principato , postino sicuramente far guerra .
Et la ragione, perche il 1 iranno non vuol guerra forestiera, ^perche non
ha Popoli fedeli, che rabbaiidonerebboao h vaa rotta, j. >i . * 'ju,, ......
.u v'<i 3, J/.iUs.;
Acrierti ex eovincla > inditi cufiodes .
>: o / < O
CHi f obbedire il Popolo alla legge , lo f soordar della?libert. Fatti
la legge, fa bisogne, che il Principe non sia derito per Plsenvaraa , cha
gli sia in ogni sua parte oiservata , ne miglior rimedio si trova deHe Spie ; Er
all'hora sono pi necessarie queste; Quando le leggi sono nuove e lontane
dall'antico suo modo di vivere, come erano quelle d'Augusto date ad vnPopolo vso gi di vivere nella libert ; Vaieflempio che si dia in vn grande,
basta farlo o [servare da tutti .
' ij ja.t..
Sisto V. fece giustitiare il Marche Pepoli fautore de' Banditi affine dfostkpare la razza, egli riusei.
Et lege Papi* Veffn prapii wduiti .
K'i
io4
Sed ncque tur fuijse dubitaverim, qui ejufntodi preces occulti illuderent .
OCculti, dice,perche non mai de"e altri tirarsi addosso l'odio del Principe
con mostrar d'odiare, e conoscer il suo artititio,e se bene certe cose fl<>macano, bisogna haver complessioni da digericle. Molte foipocresiebisgaa
mostrare, che siano santit, essendo pazzia precipitar le cose iusrcbnjnegar ^l
Principe quelle , che gli dimanda , non per ottenere .potendole farda scarna
per cohonestare la sua dimanda, e dar tepuKatiioaea e steiferino! Vod toz
E qui replico la lugubre, & infclicenlibert di Rudolf- PkxCardinale Cabpi, il quale fu padrone ottimo dlmio Padre et precipit le fiie sperafttze joon
aver detto liberamente Papa Paolo li 1. quando f prjapjosto nel cambio
di Parma, e Piacenza , ch'egli profit$ya) Sua beatitudine, che -quel braro
sarebbe stato la rovina della sua Casa ; Et mici giorni Gabriel Paleotto
Cardinale d'infinite lettere , e molte bont havendomeCtncimricnrradetto molto desiderij di Papa Sisto, tolse se la grandezza del Pondneato.' ,r
'- .-, r;.'
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Ofsctvthni di Tr*j*n* HttcxtUt
paura al Padrone, che non sempre pu rovinargli.
Auvertirmo questo ancora , eh' il primo scalino, che fagliano quei, cric
vogliono macchinare contro il Principe l'imparentar con essi loro , & inse
rire in qualche modo nel proprio il sangue Regio.
Il Conte d'Avellino non per altro creder mio egli vs la violenza , che
ho detto alla figliola della Regina di Napoli , che col farsi del sangue regio,
bavere qualit alte regnare . Perci che fatosi vn Parente del Principei
pu aspirare certi gradi, che non si darebbero servidori .
Li R di Francia particolarmente devonsi dolere di loro stessi, havendodi
soverchio esaltata la Casa de Ghisi , & hanno cagionato se medesimi , t
quelli Stati mali ; ma alcuni sagacissimi Principi in Italia, come Firenze , Fer
rara , Mantoua , & altri non solo non. hanno mai vsato di far grand' huomo
alcuno dello stato proprio , per non haver occasione di dubitarne ; ma non
mai hanno comportato, che i loro Vassalli ne i Stati d'altri Principisi faccino
grandi, e particolarmentehanno in horrove.ch seguitino, la "Corte Romana^
e se pure alcuno diviene Prelato hanno in spavento terribile jich'eglifia.' fatto
Cardinale, il che fatto con fondamento della publicai. ' t '-c A, *.s lu . ;
* ,
vu;, r-i * .
m.' '*
Opumque qu'is domus UU immtnfum vigmt ,primus nceurnuUtot . 1 - ?
Ridetevi di quelli , che si credono , che la vera nobilt consista in altro*
che neh" havere molte ricchezze . Lasciate ricchi i vostri tgtof , the
ueceflariamente lasciarete , e farete nobile la vostra Casa . Ltt famiglia di
Volusio, non haveva havnto gradi maggiori , che d'esse* fiati Pretori ; Ma
Lucio Volusio con le sue ricchezze vi pose il Consolato . Chi hdehari aflai
sputa sentenze quando parla, chi n' senza non dice 'cosa, the non facci ride
re. L.'humido rudicale di tutte le cose sono le ricchezze. Anco i Principi
fono derisi, e beffeggiati quali' hora nello stato laro sono poveri, e molto pi
gli huomini ordinarli ; ma in altro pi conveniente luogo diremo i difetti
della povert , & i beni delle ricchezze , e l dove dice Tacito; Paupertatcm
jkmmum malorum .
. ' '
La famiglia de' Conti, che h havuti tanti Papi , e numero infinito di Car
dinali, e Vescovi, cede pur hora in Roma per esser povera alla Casa de Cesis,
la quale all'et de nostri Padri trasse Origine da vn celebre Auvocato della
Corte Romana, e questo esempio panni bastevole cH chiarire ogn'vn.
Atque Me, quamquam prmpto ad capeflendos honores aditu, Mcemtem
tmulatus-,[me dignitate Senatoria imitas Triamphalium,
Conftthriumquc poternia anteitt .
CHi ha l'orecchie del Principe, & da lui ammesso nelle faccende di Sta
to pi importanti fatto partecipe de secreti grandi , guardi all'e^enza
di quella gratia, ch' la ver, e soda graadeBza digovenaare ogni cosa,
w
lasciando
xo%
Ojfrvationi di Trajano Boccalini
quasi sempre conoscere la qualit del nostro ingegno ; percib che come la
bruttezza, e sordidezza de vestimenti da inditio della sordidezza dell' animo ;
cosi la soverchia attillatura segno d'animo effeminato;* di nostra affettata.
Mi souviene, ch'essendo il mio libralissimo Mecenate Pietro Cardinale Aldo
brandino andato in Francia Legato, disse havervi veduto Antonio Perez, del
quale era forzato fare poco buon giuditio, poich l'haveva ancorch vecchio
veduto tanto profumato, tanto attillato, che pareva vn Napolitano,che par
lasse alla Spagnola, & vn Spagnuolo allevato in Napoli .
. AH' et il Cardinale Gesualdo per la sua troppa politia , e per haver pi di
quello , che se li conveniva amato i profumi , e l'attillatezza era ridicolo alla
Corte Romana, e stimato poco atto tutte le faccende grandi . 11 Cardinale
Montalto per lo contrario andava mezo stracciato .
... .
Copiaqueyr affluentia luxu propior .
L'Ofsitiale, & vn Ministro principale far grandissimo honore al suo Sigi***'
re , se nella sua Casa privata, in ogn' altra sua attione viver magnifica-'*
mente, e con splendidezza tale , che sia tenuto lontano dal sospetto dell' avaritia, e dalla nota di troppo fastoso, e borioso ; perci che il primo estremo
gli dar nota di sordido, & il secondo di superbo, e vano ; Ma la mediocrit
dote d'animo nobile, & honorato .
Suberat tamen vigor animi ingentibui negoli par ; eo acrior, qui
Jomnu/n, & inertiam magis ojientabat.
FVggite per Ministri certi d'ingegno tanto vivo, che vogliono tenersi con
tutti, haver mano con tutti, & esser tenuti non solo principali, ma Princi
pi, perche sono come Soranzo, e Lipomano .
Mi ricordo haver letto vna scrittura intitolata Ragionamento , che fece
rimperator Carlo V. al R Filippo suo figliolo, quando gli renunti tutti gli
Stati , e tra gli auvertimentrVche queir accortissimo Imperatore, dava suo
figliolo, v' eh' al governo.de' suoi Stati , e particolarmente quello di Na
poli facesse elettione d'hmo, che paia da poco , & addoifhtato . Perci
che diceva egli, che questi governano meglio gli Stati, che quei vivi, e suegliati d'ingegno, atti pi tosto a comandare soldati in tempo di guerra, che go
vernar Popoli nella pace; perci che il Mondo si regge da se , & ha in odio
certi, che con l'ingegno loro inquietissimo , pi tosto pongono i Popoli, i Tri
bunali, & ogni cosa in confusione, che lo governino quietamente , & in vero,
che tanto d'ingegno placido di novatione, quanto U troppo vivo, ne sopra
modo vago. *
><;. v'
Questi, che negli offitii vogliono fare il tremendo , e l'ingegno suegliato,
facilmente pericolano . Devesi per fuggire l'inertia,e goffaggine,e cercare
certi animi tranquilli, & amatori della via piana, ma che non siano di quelli,
quorum intrtiam bonitatem veeant .
Cos.
getto maggiore di lui, e che il Conclave non poteva fard migliore cletione ,
E ragionando io con il Cardinale S. Marcello del molto valore di quello Pa
pa, ci itapn^^que(lo.luogo di Tacito ; perci che da pochi, fe non fapeflero la prattica, farebbe, fiato conofciuto il molto valore di lui ; Anzi mi diffe,
eh' egli poco prima glihaveva di negotio importantiffimo ragionalo al Papa,
il quale pareva, che dormendo l'haveffe afcoltato, ma che quando egli hebbe
finito di dire, qui fi. lev da federe, e pollo mano ad vna fcrittura, eh' egli h
veva fatto Copra quel negotio, ne ragion con tanta eccellenza, che pareva,
che non havefl- altro penfato per lunghiffimo tempo.
Interjiciendi Pojhumi dgripp* confetta.
NOn liberalit di Principe, ma giuftitia, & obbligo tenere caro, e ri
munerato quel MiniUro, il quale egli ha fatto partecipe de' fecreti gran
di ; non attione degna del Principe d'abbandonarlo, anzi vno de' due diremi deve fare, amarlo perpetuamente, amazzarlo, farlo grande, come ha
fatto il Cardinale Aldobrandini nelle perfone de'fuoi due fedeli.Imi Secreta
rli Sanefio, e Valente, i quali ha deftinato hno al Cardinalato, & in quella necefTit vedendoli pollo Augufto con Marc' Agrippa , ftim fuo debito dargli
doppo la Morte di Marcello, Giulia fua figliola per Moglie, e farfelo fuccellcre neir Imperi .
Singolariflmo elfempio di magnanima , & eccelTva libert d'vn Principe
verfo vn fuo Minillro , che fi fu adoprato con l'ingegno, con 1 Armi, col fangue, come fece Agtippa .
Dd
H
ai
Osservatom Trajam Boccalini
H detto > che doveva pi tosto ammazzarlo, che (cacciarlo da se disgratiato . Dovea ammazzarsi Antonio Perez, ma non pot il R Filippo, ne Sisto
doveva mai mandare alla Galera il Gualteruccio . I Secretarii non si tratta
no male ; perci che essendo io andato in Genoua visitar Monsignor Gualterucci, il quale h detto, che fu da Sisto V. condannato alla galera ; mi disse,
che si maravigliava della poca prudenza di Sua Beatitudine cosi mal trattare
vn suo Ministro , il quale essendo Stato suo Secretano de' Brevi , hayerebbe
potuto per disperatione propalare molti gravi , & importanti negotij , e se
creti.
Craviormn crimtnum Ministri.
ET all'hora che sono vili si teme, e di pi riescono questi tali gravi, Se odio
si, & annoiano con comandare, e col arrogarsi auttorit .
Io sono stato sempre di parere , che la fama , che si sparse per la Corte tra
g' ingegni buoni, che Sisto havesse consultato per quiete della Francia la Mor
te del Duca di Ghisa , russe vscita da Monsignor Gualterucci, il quale altra
volta disse, che Sisto poco prima, che seguisse la Morte del Duca di Ghisa, haveva con vn suo Breve conceduta facolt al R di farsi assolvere da qualsivo
glia peccato commesso, da commettersi .
*ytatc frovetia jpeciem mag in amieHiam Principe, qaam vim tenuti >
idqtte y (fr Mecenati ucciderai .
QVi notiamo primieramente quello, che hi detto di sopra, che li Ministri,
li quali sono stati partecipi de secreti grandi, sempre si devono accarez
zare, ne mai devono esser trattati di modo, che habbino porsi in di/perarione, e propalare i secreti di Stato importantissimi.
Oltre di questo notiamo, che il ritirarsi dalla Casa, e dalla servit del Prin
cipe si deve fare con decoro, e reputatione di modo, che si faccia conoscere
alla Corte, che il Secretano non sia cacciato, che perci fu cosa di scandolo,
che il Cardinale Alessandrino il quale n'primi giorni della promottone di
Sisto V. mostrava d'esser stato eletto suo compagno, ne fusse poi stato necessi
tato di ritirarsi con poco decoro si della sua reputatione , come di quella del
Papa rper lo contrario fu di sodisfattone grande tutta la Corte, che Car
dinale Rusticucci lasciando la Secretaria con la remuneratione d'vn Vicaria
to di Roma ritenesse poi sempre in apparenza la grafia del Principe . Terzonotiamo, che i disgusti, che riceviamo da Principi dobbiamo dissimulargli, e
non mai rimanere di frequentare quella Casa, dalla quale e proceduto ogni
nostro bene ; E pure il Popolazzo, che vede va. Prelato, altro stato amico
caro d'vno assunto al Pontificato , non si sodisfa, se non lo vede fratello car
nale del Papa .
Vidi atto nobilissuno di Salustio in Zonara nella vita di ValenrMano,
peicue
i\x
Ojservatiom di Trajano Boccalini
risiede l'amor del Principe manca ; Onde si vede, che colui, il qule Ministro
delle libidini del Principe cessa d'essere caro all'hora, che gli appetiti carnali
per la grave et mancano nel Padrone, che altro soggetto gli propone cose
pi grate ; cosi parimente quando questo amore fondato sopra ogn' altra
cosa, che manchi ; si scema ancora la grandezza del Cortigiano . Quindi es
sendo mancata la bellezza della Moglie d'vn mio conoscente , egli cominci
precipitare in Corte .
Manca tal volta la grandezza d'vn Cortigiano , anche sia fondata nella
virt del suo buon servino, per la leggierezza del Principe, nOn essendo ordi
nariamente caro al figliolo il favorito del Padrone ; Onde.sotto.il R di Eran
cia per questa cagione fono mancate le grandezze de' Principi favoritissimi
da quei potentissimi R . Et il Conte di Licrone , Christoforo Moro, & il
Conte d'Olivares , & altri gratissimi al R di ,Spagna Filippo fecondo, fono
stati poco grati al R suo figlio . Mancano spesso anco le grandezze in va
Ministro favorito per lo mal esito , che riabbia il negotio, consigliato, b ma
neggiato da IuijCome si vede tutto ,il giorno, e come proyojaon li due-Signori,
che configliorono l'andata Roma al Duca Alfonso Jpcondo per il.hegotio
della nuova investitura, che si desiderava dalla Sede postolica", "essendo quel
negotio riuscito infelicemente , & il Dnca ritornato allo Stato , vedde poco
cortesemente l'vno , e l'altro di loro , li quali anco insieme si morirono non
senza qualche sospetto, che fosse loro accelerata la Morte .
Cadono li favoriti ancora quando altri di maggior valore facendosi co
noscere al Principe escludono gli anziani .
i .
Cadono quando danno sospetto di loro, e quest' strada molto facile far
gli precipitare ; perci che trattando costoro negotij di grandissime impor
tanze e per d'infinita gelosia ogni poco , che diano ombra di loro, s'accele
rano le rovine come accade facilissimamente Primi Visiri de Gran Signori
de Turchi; carico tanto pericoloso, ch'essendo stato vltimamente proferto al
Cicala, egli l'ha rifiutato .
Cadono per infedelt , come fu in Gioiosa amatissimo del R, il quale sco
perto, che aderiva al partito de Ribelli, fu mandato ad esser amazzato nella
battaglia di Cotras .
E cadono ancora per lo desiderio di qjctere4i riposo; che amano li Cor
tigiani, e quest' l'honoratisfiria di tuta? le cadute, & molte volte cagiona
ta questa ritirata dallo spave monche pjglia il Ministro della sua stessa potenza,
& all'hora quando accade , ch'egH-into saggio , che non si lascia tanto ac
cecare dall' ambinone , che l'essorta, e stimola salire in alto, quanto dalla
fragilit delle cose mondane ammaestrato , egli mira il precipitio , che eli
sovrasta, qual bora egli cada violentemente, tome habbiamo esplicato di so
pra del Galasso . Per volendo altri assicurarsi , invigili ad vn occasione di
bonaccia di Mare per pigliar licenza dal Principe , & imitare Mecenate, &
Agrippa, che si tirorono all' otio .
Et in somma cadono, perche ne maneggi grandi essendo ogni minimo salto
mortale,
ii4
->
Tacito Sane proscrptionet Civium divisiones Agrorim ncque ipfit tfuiiept, qm ftcere Uudatas ; Perci che il Principe, ch'opera per necessit non per volont
del suo genio forzato fare di quelle cose, ch'egli ha in odio, e detesta.
Cosi la Madre di Germanico 3 iberio , come quella che gli assicur lo
fiato, fu grata. Ma ben fa mestiere di conGderare, ch'egli se ne dolesse, poiche gli era di tanto di sangue congiunto . Consideriamo ancora, che Germa
nico s'h ave va obbligato Tiberio all'hora , ch'egli non voleva accettare l'Im
perio ; ma gli dolse nell' anima (cosi da credere) d'esser sforzato (e diquesto
dolore parla il nostro Historico in questo luogo) spargere il suo sangue non
gi per demeriti di Germanico, ma per levare li soldati suoi troppo affettionati , & d ogni suo nemico l'occasione di turbare le cose di Tiberio col sog
getto di Germanico .
Molte volte h pensato alla Morte, della quale f spesso mentione in questi
miei scritti del Principe Carlo figliolo del grandissimo, e potentissimo Re Fi
lippo secondo , e vengo in questa resolutione , che non tanto egli si risolvesse
di levare la vita quello per li demeriti di lui, e per la cattiva qualit del suo
ingegno, il quale si poteva e correggere , e punire con eflcutione degna di
Padre verso vn suo figliolo ; ma per levar questo Zimbello alla Regina d'In
ghilterra , Francesi , Italiani , & ogn' altro Potentato suo nemico , che si fosse
voluto servire della mala sodisfatione di quel Principe per travagliar le cose,
egli Stati della sua Corona di modo, che il R Filippo guisa di Tiberio si ral
legr d'haverne assicurata la vita propria, e la quiete de suoi stati ; ma si dolse, che gli costasse cosi lui la vita d'vn figliolo, come Tiberio quella d'vn
Nepote figliolo adottivo. Ma cosa degna d'ammiratione quella, ch'ac
cenna Tacito, e che chiaramente dice Dione, che Quintilio Varo, Gneo Fifo
ne, Germanico, e Druso , che tutti furono Consoli con Tiberio tutti monder
di mala Morte; cio ch'in tutti i Consolati di Tiberio fofl accaduto, ch'i
compagni di lui fussero morti violentemente .
Ma tornando al mio ragionamento di prima corroboro quanto h detto
con questo, che Tiberio lasci per suo herede Caligola figlio di Germanico .
Scaltra non meno del R Filippo la Regina d'Inghilterra, la quale risolv di
far decapitar quella di Scoria, solo per togliere agli Spagnoli queir istromento da travagliar gli Stati, poich non portava altr* odio quella Gran Signo
ra , anzi lasci poi herede doppo la sua Morte ilfgholo d'essa Regina di Sco
ria del Regno ricchissimo d'Inghilterra .
LongAm , r continuum abfentUm paulatim medium;fivc vt amoto
Paire Drujus muni* Consulatwfilus imfleret .
H Abbiamo di sopra ragionato della prudentisfima resolutione, che foce
Augusto , e doppo lui Carlo V. Cosmo de' Medici , & altri fagacissmii
Principi di dare in mano de' figlioli il governo delli Stati anco vivendo . Au
gusto ammise Tiberio , cosi fece Cosmo con il Principe Francesco suo figliola,
riserbando
N On carico pi praprio del Principe, che aecordar le difserenze fr Not>ilii perche di qui nacque. la rovina di Firenze , e la Morte del Ducadi
Ghisa il vecchio .
...
.j
Idem Corbulo plurima per ltaliam itinera , fraude maneipum , ejr ineuri*
Magijlratuumim'crrupta,& impervia clamitando ,executionem ejus n*gotij libensfufcepit . guidhaudperindepublice vfiti habituni quum exitiofum muttis , quorum in peamiam , tque famam damnaiiombns , &
hasta favitbat.
PRknieramente notamo qui la qneslione , che verte tr Politici , se cohi,
che consiglia, come fece qui Corbulone vn impre altro negotio debba
pigliared'esso il carico, e l'essecutione ; e rifolvono di n; correndo troppo
pericolo di vergogna ; perci che non riuscendo , tutta la colpa fi da lui,
dove solo consigliata, e Usciata l'essecutione ad alm, ogni felice esito s'attribuisce al Consigliere, & colui, che l'ha persuasa j ma il cattivo sine cbi no
l'ba saputo maneggiare.
itinera interrupta.
ERano guaste lo strade da ladri per debolezza , & ignavia de' Magistrats,
che facevano le leggi , ma non havevano petto da frle osservare cot
castigo;
i\6
Ojservationi di Trajano Boccalini
castigo ; come gli Asini', e le Galere non caminano senza il bastone ; cos le
leggi si fanno osservare con l'opere sufsequenti,la piacevolezz.a non buona .
A Napoli si d lo sfratto parenti , non si bandisce pi il solo reo d'assassinip ; si tiene guardia per il Procaccio , si f , che le communit paghino il
danno patito . Ma diciamo qui di quel disordine, che si vede tutto il giorno
nel Stato Ecclesiastico, & in Napoli , dove sono cosi grave le leggi contro li
banditi, e perturbatori delle strade, che molto meglio sarebbe lasciar il male
senza medicina, che cercar di sanarlo con rimedi) alai pi calamitosi del mal
istesso . In Napoli vditosi vn eccesso d'vn bandito, si comanda lo sfratto cer
to tempo tutti li pi prossimi parenti ; essecutione cosi crudele , e cosi rigorosa,che ha desertato quel floridissimo Regno, oltre che si mandano Commilsarij con tanti esecutori, e soldati , che saccheggiano le Ville , & i Castelli
peggio, che gli nemici stessi .
Il Cardinal Sforza Pio havendo havute le legationi di tutto lo Stato Eccle
siastico per rimediare questi medesimi disordini , fece far cose tanto severe
non gi contro i banditi, e capi de' quali gli erano raccomandati da fratelli;
ma contro i Contadini, che gli havevano ricettati, che si stimava disordine se
passava vna settimana, che non n'havessero fatto impiccare molti nella Piaz
za, del qual crudel spettacolo godeva, come s'havesse trionfato de Turchi.
In vltimo ricordiamo qui , che questo carico d'andar contro gli huomini
facinorosi devesi fuggire d'accettarlo , corne quello , che pi si conviene
Sbirri,che ad huomini honorati , e molto vi si pu perdere (come accade
Latino Orsino) pi tosto che guadagnare .
Motam rurstm Africani incurfu Ttefarinatis doctat .
QVando nella Toscana fiorivano la Republica di Firenze , di Siena , di
Pisa,& altre viveva sempre, questa Provincia in Guerra; la poca molti
tudine de' Principi genera pace .
\
Notiamo qui solo quest effetto grandissimo della grandezza dell' Imperio
Romano, che non era in questo tempo altra guerra ne in Francia , ne in Spa
gna, Asia, Europa , Italia , ma solo in Africa ; Ove hoggi per lo contrario per
esser la Francia, la Spagna, la Germania , e l' Italia posseduta da diversi Princi
pi, sempre vi si deve qualche crudel Guerra, di dove s'ha segno chiaro, che il
Mondo all'hora pi travagliato , quando dominato da maggior quantit
di Principi L'Imperio d'Oriente hora pacifico pi sotto il T ureo , che sot
to g' Imperadori ; gi era travagliatissimo col Bulgaro , & altri Popoli verso
Vngaria .
Ineffe mulierum comitattti, qtut facent luxuy beBumformuline morentur.
rErte tra Politici questione non men curiosa,che degna d'essere auvertita,
cio a dire se torni vtile del Capitano , e de' Principi il condurre coni
gli
il8
ofservaon i Trajatta "Boccalini
offitiali , c Ministri de' Principi grandi in Roma , e fuori , eh* hanno ricevati
ishonori strani per cagione delle Mogli .
Io non doveri cos parlare , perche sto in luogo , dove sono mogli ; pure
direi, che ncll' Ambasciane, e negli offici) lunghi , ne quali non corrono peri
colo di maneggiare Guerra, Giustitia,si doverebbono menare, perche cosi
fi costuma anche hoggi dagli Ambasciatori de due grandissimi R di Francia,
c Spagna .
Neqtte Cacinam dignunt tanta rei Cenfirem .
Vegli? che vuote 3 Senato proporre alcuna cosa grave, fa mestiere, che
'sia
Senatore di grandissima reputatone , e di credito straordinario ; ol
Q
tre che colui,il quale vuole deliberare di proporre cosi simiglianti,a mio cre
dere far bene , se prima fuor di Senato haver con accortezza conferito il
suo pensiero con Senatori grandi , affinch egli s'assicuri di non estere come
Cecina burlato da tutti .
.
Attrita duritie veterum metita, & Utm mutata .
/^VVi dir vuol il nostro Tacito, che molte leggi mutate, e rinovate fono di
V^grandissimo giovamento ; poich le leggi devono essere conforme
empi. A molte cose si contradice per odio solo di chi le propone .
Bella piane accinti obemda .
LE Guerre non hanno bisogno di donne .
devono menar donne
>
fix frasenti custodia manere iffafa cenjugia, quid fore,fi fer pIures
annos in modum diftdij obltterentur
DOlorosa, e pessima mercantia quella delle Mogli ; poich incommo
da, s'altri la mena seco , pericolosa, se altri la lascia in Casa ; ma in pr
posito non voglio lasciare di aire , eh' io lodo estremamente il costume , che
odo eslre in Germania d'haver prohibito di mandare in Galera , e condan
nare in vita gli huomini, ch'hanno moglie ; quanto doverebbe vn Capitano
considerare , ove lascia l'honore di Cala all'hora ch'egli ha Moglie andando
ad acquistar l'honore forestiero ?
Vorr ob vnitts. re.
C Ciocchezza grande per vno, che s'imbriaca sbandire il vino, cosi Careni
kjbc indhio di Giudice pazzo , se prohibisse 4 tutti vna osa , perche vn*
Ina mal vlta
Bisogna*
HO
Offrvationi di Tr/tjdno Boccalini
perci che nel Pontificato di Gregorio XIII. non solo i Cardinali grandi, e
i Principi, m ogni Signorotto volendo far franchigia, cagionava, che in Ro
ma sentivasi ogni giorno commettere molti homicidij, & infiniti delitti . E
segno di debolezza , e di poca auttorit,e di minor spirito in quel Principe,
che le comporta nelle sue Citt, e la Sede Apostolica h di modo limitata la
sicurezza alla Casa di Dio, eh' ella mantenuta honorata, c li federati sono ia
tutto, e per tutto castigati .
Principes quidem instar Deorum ejse,fid eque Diti nifi justas
fttpplicum preces audiri .
SOno senza dubbio i Principi in terra in luogo di Dio ; cos deve credere
ogni Principe , e forzarsi di fare , eh' habbia il suo Popolo opinione , che
gli assicuri la vita, e lo stato ; poich si far temere, obbedire , & amare . M
si come il Principe Dio degli huomini , cosi deve astenersi da quelle cose,
che non solo gli fanno perdere la devotione, e riverenza , che si deve ad vn
Dio ; Ma non gli portino odio maggiore , che si pu portare ad vn huomo
privato . Quanto pi il Principe si rasomiglier Dio , tanto pi sar trat
tato da Dio , ma altrimenti sar castigato molte volte peggio dagli huomini
privati.
Instar Deomtn dice, non Dei ; come volle farsi Commodo . Questo dicesi
non tanto, acci i Popoli obbedischino, m servino , & honorino i Principi,
come nostri Dei ; ma dice Principi, eh' estendo essi Dei Terresti , si sforzino
d'amare i Popoli, e souvenirgli d'ogni bene . Hanno per legge i Turchi, che
chi muore in disgrafia del suo Principe , non posta in alcun modo salvarsi, e
non lo seppeliscono ; E chi muore in gratia di lui, alla guerra si salvi, di mo
do , che ogn' vno tenta ogni modo , per non disgustar punto , & incontrar il
gusto del suo Signore , si che come Dio lo riveriscono i suoi sudditi , e l'ado
rano .
Di pi devono li Principi in ogni loro attione imitare nel governo de lo
ro Popoli la Maest di Dio ; perci che cosi come per l'opere buone, e per la
rettitudine della vita,che si conosce in essi, noi sembrano Dei 1 errestri,cosi l'opere cattive, la crudelt l'avaritia, e la trascuratezza nel governare i Po
poli, fa, che siano disprezzati, e che si perda quell'amore, quella devotione,
e reverenza, che si deve portare loro; che convertito ogni cosa in odio,i Po
poli gli hanno tal volta non solo scacciati di Stato, e privati di vita,m han
no incrudelito anco intorno ai figlioli, e tutto al sangue loro .
Ricordovi dunque, che si come i Popoli devono doppo la Maest di Dio
amare, & honorare il Principe , & bavere prontissima volont di spendere la
facolt, spargere il proprio sangue , e quello de figli per sicurezza, & essai tatione loro . Cosi devono i Principi sopra tutte le cose al pari della loro vita
propria amare, protegere, defendere, & essaltare i loro sudditi, aiutandoli in
ogni occasione . E se pure per debito di Giuftitia occorre incrudelire coatro
i alcuno,
ut
Ojjfrvatiani di Triant Boccalini
Ond' verilfima qnlla sentenza di Sant'Agostino, che il Molino , che macina
senza grano consuma le ruote ; Cosi si confnma il cervello colui , che vive
sfaccendato, e non applica 1 ingegno suo alle virt .
F bisogno al Principe considerare, chi tiene mano con l'inimico acci
che non gli auvenga qualche sinistro evento. Gli Spagnoli s'accorsero su
bito della lega Francese, e delle trame Inglesi contro di loro .
Solimano debellato il Soft diede subito adotto ad Aladolo, c vinto il Soldi
no di Caramania, ruppe Camsore, che l'haveva aiutato.
Non enm Tiberini , non accusatore* satiscebant .
DAlla cura de' quali mai deve il Tiranno partirsi , perche come egU Ta
lenta, precipita sino alla generatioue; Cagione principalissima , ch'h
moflb i Popoli di Napoli, di Milano molte volte contro Francesi, e la Fiandra
contro Spagnoli . Qgni Principe poco sicuramente dominer il suo stato, che
vorr aslcurarsi di lui con la forza della Natione forastieca; perci che per
l'odio implacabile, ch' tra Spagnoli , Italiani , e Fiamenghi , il R di Spagna,
oltre l' fiere incorso in Guerre crudelissime contro li suoi sudditi, f tanta
spesa in Napoli , e Milano , che quasi tutto il denaro consuma in Italia senza
vtile de Stati ; Onde per viver bene, e non dar occasione d'esser perseguitati
nelli Stati sospetti , non date pur minimo inditiodi macchinatione nelle Republiche , d'affettare amore di Popoli nelle corti , e d'esser trattenitor di ame . In Roma sentire bene della Religione ; e cosi per tutto dove sono Prin
cipi Cattolici parlatene bene , e non vogliate scherzare con molti faceti di
lei, ch' cosa di molto pericolo . Qui direi, perch' permesso Giannizzeri
l'insolenze ; ma a ripallarcene .
Vt turbidum , & Rhescuporidis conflitsfermixtum .
FOrnita vna guerra , guardate chi ha tenuto mano co' nemici , castigate i
vostri sudditi aderenti quella . Infelici tempi i passati . La Casa Colon
na tenne mano al sacco di Roma , e Pio V. non s seppe auvedere del R Fi
lippo di Spagna.
Insolenti* nostri discors agebat .
NOtate, che Tiberio non volle , che vn animo grande de' Principi ritor
nasse disgustato ; dico di quelli, che non si possono cattivare senza rovi
narli . Notate, che quando voi havete guerra , dovete auvertire chi de' vo*
stri ha dato aiuto al nemico . Il Vaivoda di Tranfilvania ammazz molti
che havevano adherito all' Imperatore, e de vostri Baroni molto pi, che de'
Principi forestieri vi dovete guardare .
F opinione di molti, che il Duca di Ghisa venne in Itala nel Pontificato
di
Ncqpe minue .
PEr savij, che siano sono odiosi li forastieri , I Principi si desiderano acci
faccino , che i poveri siano difesi per insolenza de ricchi , & i ricchi d i
mbbamenti de' poveri .
la Napoli sono perseguitatissimi li Baroni , eh* angareggiano i Popoli; r!
che artifitio , per farsi il Popolo obbediente . Il Re d'Vngaria era armato
da Napolitani, quantunque Barbaro, perche faceva aspra giustitia dell'inso
lenza degli Vngari . Non credo se ne sia veduta vna in Napoli, perche, dico
no, che non vogliono invilire la loro Natione .
Ccelaleta, Vdrufuftte, & afy, valida nationes arma t epen^duhns diversir,
& paribus interseper ignobilitatem .
DOve la Nobilt , e dove sono i Baroni , per consequenza vi fono peri
colose solleyationi, e ribellioni per il seguito, che hanno, e per l'appog
gio de Principi frastieri,e per l'ingegno di sapere maneggiare vna guerra, &
ordire vna sollevatione con giuditio, oltre che quando la sollevatione h per
capo la Nobilt, Signore principale , si deve temere , che sia cosa premedi
tata, e fatta con matura deberatione, come s' veduto de Ghisardi in Fran
cia , e de' Principi d'Oranges , & altri Nobili sollevati in Fiandra , in Napoli
TAnno i;-8a. Il Popolo per la penuria del vivere si sollev, m perche nessun
Barone foment il Popolo ribellato , si smorx tosto , e tosto furono puniti i
Capi , & auttori detta sollevatione . So.io alcuni Stati molto simili alla qua
lit di quei huomini , che per esser troppo robusti hanno bifegno , che si cavi
loro del sangue . E lo sanno gli Spagnoli ne' Staci d'Italia ,
114-
LA Republica Romana per non rendersi odiosa con il suo dominio, e per
fuggire lo scoglio, dove hanno ordinariamente naufragato l'Aristocratie,
communicava la Cittadinanza non solo particolari benemeriti del Popolo
Romano . Ma all' intiere Citt, agi' intieri Popoli Nationi grandi , & all'in
tiere Provincie, e si trov per sino vn Imperatore, che dichiar per Cittadini
tutti i sudditi dell' Imperio , il qual modo per genera confusione grandissi
ma , e dalla Republica Venetiana abbonito in estremo , se bene ha data la
Nobilt ad alcune famiglie Martinenghe, Avogadra, Benzoni, & altre . Do
p che fu serrato il Consiglio, non si fece pi nobile Venetiano ; e Marco Ma
rino Boccani congiur, estendo tutto capo deglj esclusi . E Genova per non
volere aggregare si sollev . Egli auttri del Gran Consiglio Serrato furono
Leandro Bembo , e Marco Badoer . Per la secretezza di questa aggregatione
il Popolo si sollev contro la Nobilt, e nacquero tanti mali, l'Anno 1575. la
dove nelle guerre , che hebbe l'anno 1570. la Signoria di Venetia con il Tur
co, bench ella si trovaste in bisogno grandissimo di denari, e molti Cittadini
in molta somma n'offerissero, purch suste loro communicata la Nobilt, non
volle mai farlo ; ma pi tosto ricev denari per dare il grado Procuratorio,
& ammetter al Consiglio Nobili avanti l'et .
Et majontm bonafaci'a, e'oque Romana Civitas olim data .
Bisogna gli huomini grandi , ammazzarli, tenerli ben sodisfatti, e par
ticolarmente quando fono di diversa Natione ; ma da auvertire , che
grande fa bisogno, che sia quella grandezza, che deve mantenere vn sodisfat
to sotto il dominio di gente forastiera . Voleva Roma , che ogn' vno godeste
la libert, ma che Roma suste Capo . Non cosi facevano i Germani, voleva
no, che vno suste libero in Casa sua .
Cum id rarum , nec nifi virfuti pretium est .
ANzi tutto il contrario si danno a fine cattivo , ma vale ; si danno dico
hoggi giorno li gradi honorati alla sola Nobilt , non ad altre virt.
Le virt se le i Cavalieri, perche questi sono ricchi . Ricordiamo qui ancora,
che la Cittadinanza , & ogn' altro grado honorato doverebbono i Principi
dar alla sola virt, & colui , ch' benemerito ; Ma gli ordini di CaValeria si
danno hoggi pi ai favoriti, che valorosi , & ricchi sordidi pi che ai po
veretti generosi, & esperimentati nellaGuerra , e la Croce di Malta in parti
colare si da alla sola Nobilt senza guardare cosi per minuto costumi, ne ad
altra virt ; Onde alcuni la pigliano non gi con animo d'havcr militare,
ma per la speranza della Commenda .
Sisecrttk
n8
Ojservationi di Trajano Boccalini
Eoiche il gran Capitano, che vi fu tanto amato , pericol , e diede gelosia,
a Natione Spagnola si vede, che solo vsa la forza, e la violenza nel domina
re, senza dare pur vna minima sodisfattone , vsando destrezza, accomondandosi costumi de' Popoli , vuol tirare , non vuol ester tirato . Niuna Natione
pi cauta , pi vigilante niuna vs mai maggior violenza . Strapazzano
tutti , vogliono esser tenuti Dei . Che non fece D.Pietro di Toledo ? che il
Duca d'OTona nel strapazzare i Napolitani ? Sappiamo, che la Fiandra per la
superbia del Cardinal Granvela si ribell, e vi fi mantenne per la crudelt del
Duca d'Alva , e del figliolo pi crudele di suo Padre , & in Roma il presente
Ambasciatore, che non fece? chi non disgust? non curano l'odio de' Popoli,
perche sanno , che non prudente colui , che cerca acquistare queir amore,
che non per essere mai sincero .
Discordare Militent.
1E nostre discordie chiamano gli nemici , & alcuna volta anco la concor
dia , quando per la grandezza da spavento ; le nostre discordie hanno
chiamato il 1 ureo .
Egregium refrmend* liberiat temptts .
QVando sia tempo maturo d'amazzare il Tiranno per porre la patria sua
in libert, l'habbiamo detto di sopra . Qui ricordarono solo , che i ru
mori di Casa , & i disordini familiari cagionano di quest' inconvenienti d'al
lettare li mal sodisfatti, invitare gli ambitiofi,edar cuore nostri nemici di
travagliarci nella troppa nostra prosperit ; perci che come al R di Spagna,
l'inimicitia, che vedeva accesa nella Casa Regia contro la famiglia Borbona,
e la Casa de Ghisi ; cosi la medema gli diede cuore sopra la I-rancia > e di se
minare tante zizanie, e cosi la troppa felicit de' Spagnoli ha violentato tut
to il Mondo, far quel Cauterio di Fiandra, per dove havessero da evaporare
gli humori d'vna Natione fatta tanto armigera ; ma il tempo opportuno ad
Vn stato, che voglia liberarsi dalla suggettione di gente forastiera, e quando si
veggono disunioni , e guerre Civili nello stato . Quando il Principe non ha
heredi, quando lo Stato sta in mano de fanciulli , poich s' visto , che questo
tempo hanno per appunto aspettato gli Spagnoli per accendere nella Fran
cia quel fuoco, che v'ha arso 35. e pi anni , quando ha ricevuto rotta notabi
le, quando s' dato all'otio, e la disciplina militare sta morta, quando i Popoli
sono mal sodisfatti .
Si ipjifiorente*.
MA i Popoli soggiogati, e che si dominano, devono essere ne di numero,
ne di facoltmaggiore di chi domina , E l'Italia stata sempre esausta
doppo
X$o
Offervottoni di Traiano Boccalini
suo suddito; e. questa Natione ha provato altretanta felicit, quanto infelici-,
t hanno sentito quelli, che si sono fondati nelle forze straniere; Onde hoggi
pare, che ia Militia, & il fante Spagnolo vinca di valore qualsivoglia soldato
d'altra Natione.
Qui notiamo quanto poco conto si faccia di queir essercito, che non sor
mato di Vassalli propri), & i Colonesi con poche genti de' piccioli Stati loro,
ma affettionatissimi al nome loro hanno cozzato co' Principi grandi , & han
no fatto imprese honorevolisfime .
Aggiungete, che non solo il soldato forestiero di poco vtile, ma danno
sissimo, intanto , che nella guerra di Paolo IV. erano cosi oppressi i Romani
dall' insolenze de Tedeschi e Guasconi] , che dissero., che s'aprissero le porte
della Citt alli Spagnoli nemici , da quali non mai haverebbono potuto sof
frire strazzi peggiori di quelli, che riceverano da questi barbari amici .
Haudferme vlla Civitas intattafeminibus ejw motusfuit .
DElla quale infettione la Causa f , che i Capi della sollevatone erano
Nobili, e di seguito , & erano potenti per adherenze , e per reputatione
tra il Popolo, e con i Principi forastieri . Niuna cosa pi facile, che il con
citare vn Popolo contro vna Natione forastiera, che domina, & la ragione
perche ha pretesti sicuri .
Le ribellioni sono formidabili , e facili all'hora ,che il Capo nobile , e di
seguito, & il Popolo mal sodisfatto ; onde vn Principe all'hora, che crede sol
levarsi vu Popolo & hanno per capo i primi del suo Stato , tenga per sicuro,
che non sollevatione se non premeditata, e fatta con sodi fondamenti. Cos
la ribellione chiamata il Ben Publico , eh' hebbe per Capi il Conte di San
Polo,& altri Signori grandi, tir seco travagli grandissimi, havendo in ei Je
mani il Duca di Bretagna , e di Borgogna . Cosi ancora la sollevatione di
Fiandra havendo havuti per capi il Principe d'Oranges, & altri principali Si
gnori stata di quell'importanza , che s' veduto , e si vede ; poich infett
tutti i Paesi Bassi del R Cattolico ; ma tra tutte l'artificiose , e spaventevoli
ribellioni , che mai siano state alla memoria de' Padri , & Avi nostri , tiene il
primo luogo quella, che con il denaro Spagnolo ord il Duca di Ghisa contro,
vna Corona di Francia, della quale haveva havuti tanti benertij, e la quale
era stata verso la sua Casa prodiga , non che liberale ; perci che in vn istefl
tempo gli fece ribellare tre parti di quel Regno , & meraviglia , come vn
huomo solo potesse , e sapesse tanto , ma la forza dell'ira pu tutte le cose.
Ben si pu dire, che in Francia non fusse Villa, ne Citt, ne Fortezza, che non
fusse stata appostata dall' ambitioso ingegno di queir huomo , & era il male
della ribellione tanto peggiore , quanto haveva tolto apparenza di bene ;
Onde le genti credendosi di protegere la parte della Religione pigliata per,
pretesto da quell' huomo aiutavano i ribelli contro il suo R , e Principe
stesso.
E' trascu-
ijj,
Qjservation di Traiano Boccalini
bondanza di tutte le coieria" vivere, di scacciar dalla Casa del Principe, & an
co ammazzar li mali Ministri . Allettato il Popolo con queste, & altre simili
promesse, l'induconojper obligarlo secretamente , e commettere alcun enor
me eccesso , indegno ai perdono , e tale , che ponga il Popolo in diffidenza
d'haver mai da placare il Principel, & tal termine , che dalla ribellione in
cominciata non ne possino vscire felicemente se non col continuarla sino alla
fine.
A ninna cosa pi facilmente si inciter il Popolo , che saccheggiare le
Case della Nobilt ricca , & altri huomini facoltosi . Adduciamo i medesimi
essempij della Fiandra , e della Francia . Il |Principe d'Oranges spinse il Po
polo suo seguace rubbare; E questo il modo degli Heretici di riformare la
Religione ; perci che la dolcezza del guadagno indusse qualsivoglia al male .
Molte volte accaduto, che si sono quietate le ribellioni con la publicatione
del perdono generale, contro la Plebe, la quale poi ha dato in poter del Prin
cipe gli auttot i medemi degli eccessi .
Prmjfufatte causa delefta manti Julius Indus e Civitate eadem, difeors
Floro, & oh id navandu opera avidior.
PApa Alessandro V I. non seppe con quali pi felici armi vincere i Colonnel, che con armar loro contro gli Orsini , e sarebbeli riuscito il suo inten
to , s'egli medesimo non havesse scoperto l'animo suo di voler poi rovinare
gli Orsini all'hora, che si fusse liberato da Colonnesi . Ben vero, ch' meglio
chiamar la parte contraria ; cosi il R di Francia s'accost ne' suoi travagli al
R di Navarra.
t.r
Ma uvertasi , che se ancor egli nemico , si possono congiungere, come i
Colonnesi, & Orsini .
Poco buono quel soldato per il Principe , che non spinto alla guerra,
oltre il desiderio dell' acquistarsi fama, gloria, e ricchezze da quella sua partcolar passione ; perci che non si trova huomo tanto empio , e federato , che
si pigli dilettatione d'ammazzare vn huomo, ne il solo rispetto del Principe
tale, che gli altri per l'ordinario voglia per lui abbandonare la Patria, la Mo
glie, gli figlioli, la comodit della Casa, & esporsi tanti pericoli, tanti pati
menti , m i pi efficaci moti sonora diversit delle Religioni , che cagiona
odio tra gli huomini . La diversit delle nationi , tra le quali odio ferigno,
e queste fanno, che altri diventi contro il sangue humano cosi fiero, e cosi si
tibondo d'esso ; anzi si manda contro molte volte la Natione nemica, che di
letto maggiore non possono provare i soldati , che trovarsi quelle rattioni
con quei , con i quali hanno qualche odio , & riuscito sempre felicemente
contro vn Nobile , che s' arma , armargli contro l'altro Nobile suo nemico ;
perci che le gare, e l'invidia invecchiata tra le casate nemiche , e di fattione
diversa f che il Principe sia ben servito , come erano all'hora , che Braccio , e
Scorza nemici capitftlissimi, e per odio particolare, e per servir il Principe loro
guerreg-
ij4
jsrvationt di Trajano Boccalini
sono qtielle sollevationi, dove non s'attende ad occupar Piazze , Porti, e Cit
t, che siano atte mantenere longo tempo la ribellione. Ne Conclavi si
cerca d'acquistarsi il capo della fattione quando si pu .
Nobili/imam Ga/liarum Jbolem, liberalibutJludiU ibi operatam, vi t
signore parentes, propinquofque eorum adjttngeret.
Slmile auvertenza hebbero i ribelli della Lega , all'hora che impadronitisi
di Parigi , fecero il medesimo , che fece Sacroviro , il quale da credere,
che facesse vna simile cattura per causa di denari da parenti di quei giovini,
come fecero quei della Lega, e nel vero il pi caro pegno, che habbino li Pa
dri , sono i figlioli , & ogn' huomo ama il sangue suo ; perci che chi qul
Padre , che non voglia operare per rispetto della prigionia de figli? quale
quel Padre dico tanto inhumano , e fiero , che vogli incrudelire contro fan
ciulli innoccntisfimi? 11 Principe d'Oranges con tutto, che vedesse, che li Spa
gnoli havevano in mano loro vn suo figliolo , non per si rimosse dalla sollcvatione ; e li Spagnoli non mai hebbero ardire di vendicarsi in quel giovine
di tante ingiurie, che ricevevano dal Principe .
Ma racconter io qui cosa notabilissima , e degna di memoria eterna d'vn
Padre , il quale non cur punto l'amor paterno verso i suoi figlioli , ove
n'andava l'honor proprio, e servigio del suo Principe . Ruggiero Sanguinetto
militava sotto il stipendio di Carlo R di Napoli , e trovandoli assediato nella
terra di Belvedere da Giacomo R di Sicilia, accad, che acci che Ruggiero
mancasse di tirar verso i padiglioni del R di Sicilia pietre, le quali con gran
dissimo danno del detto R erano tirate da certe macchine militari , il Re sudetto fece legare ad vn palo i figlioli del Sanguinetto, ch'erano due, & in suo
potere tutto affinch mancasse il Sanguinetto di tirar pietre, e fece il Re Gia
como ponere il palo, cui erano legati i due fanciulli, dove le piene facevano
maggiore danno , credendosi , come era verisimile , che il Sanguinetto per
amor de' figlioli havesse cessato dalle percosse ; ma egli per mostrare al Mon
do, che non mancava in cosa alcuna al suo R, fece con maggior sforzo tirare
da quelle macchine quantit infinita di pietre verso quel luogo stesso , dove
erano legati i suoi figlioli; Occorse , che vno ne fu ammazzato, e l'altro per
benefitio della fortuna rimase vivo ; Onde il R Giacomo conoscendo l'ani
mo honorato del Sanguinetto lev l'assedio , & havendo riguardevolmente
fatto sepellire il giovine vcciso da cosi honorato Padre con attione reale
mitig in parte l'animo afflitto di tant' huomo , poich gli rimand cortese
mente l'altro figliolo, ch'era restato vivo .
E anco memorabile l'essempio di Catarina Sforza , all'hora , eh' havendo
perduta la Citt di Porli , & essendosi ritirata nella Rocca , gli vincitori gli
mostravano i suoi figlioli , dicendole , che gli haverebbono vecisi, s'ella non
s'arrendesse ; ella alzatasi le vesti dinanzi , e mostrandoli le parti vergognose,
disse ; vccideteli se volete ; Ecco , che h meco la stampa , che havendoiatto
cotesti
Gg
Al
jj
j.4
Ojservationi di Trajan "Boccalini
d'Alva , che all'hora ch'egli f mandato in Fiandra contro quei ribelli , con
300. Spagnoli pose in fuga l'eflercito scandissimo d.' Fiamenghi , e da questo
luogo impari ogn' vno ch'ha animo di far mortifere resolutioni fimili quel
le di Sacroviro, quanto altri si pu fidare d'vna moltitudine d'huomini tumul
tuosamente armati.
A questo doverebbono pensare i Capi de' ribelli , quanto poco si possono
fidare de' soldati loro , se per egli non ha in mano la mancanza del denaro,
bisogna haver Piazza per mantenersi, e per poter guerreggiare f bisogno di
molti denari.
guanto pecunia dites , & voluptatibtts opulentes , tanto magis
imi eIlos tsEduos .
ALI' infelicissimo mestiere della guerra solo attendono quelli , che non
hanno da viver modo loro in Casa , loro dispiace il lavorare , & essercitare mestiere di fatica, non hanno ne lettere, ne altro con che postino
sostentarsi ; perci che ben pazzo sar colui, che stando commodo Casi sua,
vorr pi tosto per la vita tanti pericoli, e tanti disagi per andare rubbare & ammazzare gli huomini , che stando in Casa godersi quelle ricchez
ze, che fanno l'huomo felice . Onde non attendono i beni stanti alla militia,
e sono per tal cagione inutili alla guerra, alla quale devono attender quelli,
quali c venuto in odio la fatica, e la vita propria.
lacentefque nullo ad refurgendum , nifu, quasi exanimes linquebantur .
COs accadeva agli huomini d'Arme all'et degli Avi nostri , si facevano
prigioni , poi si cominciava ad vccidergli d'all'hora , che guerreggiava
nel Piemonte.
Sacrovirprimo Augujlodunum, dein metu dedionU in villani
propinqua* cum fidipmis pergit .
MAncano gli amici con la buona fortuna , e quindi che quelli , li quali
ricevono vna rotta, non possono nel fuggire fidarsi d'ogn' vno .
Il Cardinal Sforza doppo la cattura di Lodovico, essendo vscito di Milano
per indursi in luogo sicuro, si ferm la notte prossima per ricrearsi al quanto
della fatica ricevuta dal caminar a Rivolta ne) Piacentino Castello di Corandolano di quella Citt GentiPhuomo , e congiunto ad elfo Cardinale di pa
rentado, e di lunga amicitia, il quale mutato l'animo con la fortuna, mandato
subito Piacenza chiamar Carlo Orsino, e Soncino Benzone , Soldati Venetiani, le diede loro nelle mani, & insieme Herms Sforza fratello del Duca Giot
Galeazzo morto . Cosi ancora per continuare cosi infelici de' Cardinali , il
Cardinal Battori doppo la ricevuta rotta da Michel Vaivoda della Valac
chia,
141
OfservtUni Ji TtA)H BecVtm
perder quasi tutta ta grandezza della fiia persona . 1 R di Francia (parte d
quelli , che sono stati generosi , & armigeri , come questo presente He urico
IV.) fono stati soliti e dentro, e fuori del Regno trovarsi ad ogn' impresa pertonalmente , perci che come fi dir in luogo opportuno, la presenza de!
Principe vn picciol eisercito nel quietar rumori, e Popoli sollevati, e fa mil
le effetti buoni ; E per gl'Imperatori medemi,i quali non imitando Tiberio,
fono di Germania venuti in Italia ad acquistarla , molte volte sono stati sfor
zati abbandonar l'impresa nel colmo della vittoria , per correr difender la
Germania, che gli Vera ribellata . Jl R di Spagna Filippo 1 1. con tutto che
se gli tolse ribellata tutta la Fiandra , non haveva mai voluto andarvi , ancor
ch tosse opinione, ch' la sola sua presenza haverebbe fatti ritornare all'obedienza quei Popolami volle maneggiare quelle guerre per mano de suoi offitiah" , anco con pericolo di perder gli Stati , che gli russer occupati dagli
stessi suoi Ministri, com' egli dubit grandemente di D.Gio: d'Austria , e sorsi
del Duca di Parma , & stata la ragione , perche egli, come faceva Tiberio,
non h mai voluto abbandonare la Spagna, fondamento delle sue grandezze,
* potenza . E se Carlo V. and in Gante per quietare vna sola Citt solleva
ta, si deve anco considerare , che egli lasciava in Spagna suo figliolo atto al
governo di quel grandissimo Regno.
Aggiungi, che ristesso CarloV.fi vidde ribellata la Germania, mentre vol
le habitare la Spagna, e mi pare, che vo Principe si possi paragonare (quando
egli c Principe nuovo invn stato, come era Tiberio) advnOjU quale vuol pi
gliare in vna campagna molti Tori, che pazzo sarebbe , se havendone vna
fielle mani, volesse lasciarlo per correr aprenderne vi altro senza prima legar
quello, ch'egli h in potere, di modo, che s'assicura , che non gli fugga, & il
R di Spagna dubitava , che quei medemi , ch'egli havevano acceso il fuoco
in Fiandra , l'haverebbono acceso anco nella Spagna quai h ora egli l'ha velie
abbandonata , cosa di che dubitava anco Tiberio .
Aggiungi anco tutte aueste cose , che il Principe doverebbe considerare
di non dare reputatione ad ogni sollevatione con moversi in persona ad an
dare smorzarla . Quando i ribelli sono Principi grandi,.andar deve il Prin
cipe; perche havendo';il R di Spagna mandato il Duca d'Alva in Fiandra,,
fece oftinare quei Signori, che si dolevano , che vn Principe del medemo or
dine tenuto eguale, e forse de' minori , fusse andato lor contro ; Si che non si
vollero loro humiliare; Onde ne derivorono mali effetti, perche quei Princi
pi tanto grandi non vollero esser giudicati da vn Duca d'Alva, quale per mol
l rispetti stimavasi minore, e non. punto maggiore di'detti Principi . II man
dare contro i soldati ribellati i Capitani cosa pericolosa, perche molti si fo
no accordati con i Capitani , che fono stati-mandati , pero devesi mandare
soggetto nemico . Deve andare il Principe quando altri fatto Imperatore
in sua concorrenza . Placuit tentare animum Chortis , eput, in Palatilistaonem
agebat , nec per ipsum Galba , cuim integra authoritat maioribtufirvabat . I Papi
fuggendo i tumulti d'Italia abbandonorono Roma capo di tutte le cose , e
cagionorono
144
Ojservationi di Trajano Boccalini
haverebbe meritato tanto da quels altro , il quale essendo stato poco grato
anco quelli , ch'erano stati suoi carissimi servitori , riconobbe per d'haver
ricevuti, appress Caio, servigi) degni di tanta demonstratione . Non nego
io, che Marco Lollio non meriti riprensione , qual hora egli fusse siato imstrumento di seminar odij fra Tiberio, e Caio, perche questo si deve fuggire , cos
come altri deve havere in horrore il far la Scimia con i poco amorevoli ,
nemici del suo Signore . Deve vn servitore servire fedelmente , innamorare
il nemico del suo Padrone con il sedei servigio ; non esser Ministro di riise, &
in somma quei, che possono riuscir grati Principi /pensar che brevibm mo
menti &c. honorarli senza esser infedeli, che cosi si perderebbe il proprio per
l'appellativo, come fece Gioiosa .
-.'
" "
* ' c*
'
- Non gi mai alla memoria, degli huomini si trov , che maggiore ingrati
tudine vsasse d'Anna Gioiosa Cognato del R di Francia , poich vedendo il
suo Signore in tanti travagli, e tanto oppresso da Principi ribelli, dubitando,
che fsse il R per esser alla fine oppresso da suoi nemici , per assicurare le
grandissime , e mostruose ricchezze havute dal R libralissimo verso di lui,
adhen al partito de ribelli ; e se bene ci pass secrctissimamente , non f
per il fatto cosi secreto, che non passasse alla notitia del R, il quale non so
lo l'abbandon , ma lo mand contro il R di Navarra a hncjie ivi , come
accad nella battaglia di Cotras, vi lasciasse la vita .
* '
n -
)
Si flagitia^d? facinora fine modo funi ; fuppliciis ac remediy
Principe moderano.
>
NOtate in questo luogo quella sostantialissima parolai Ac remediis,; che
vuol dire , che sciocco , poco saggio c quel Principe , il quale solo at
tende castigare i delitti commessi ; ma sapientissimo colui, ch' cos\ lgace,
che s trovar modo di prohibirejche i delitti non si commettino, perche pas
sa in crudelt , ancorch si punischino i rei giustamente qual hora i\ numero
di quelli, che si castigano troppo grande. Io posso, e con molta verit lodar
l'auvertenza di Clemente V Ill.il quale per non ridursi tutto il giorno a far
spettaceli , condennati nelle Piazze , h cercato anco , che da lontanissimi
Paesi della sua iurisditione,gli siano mandati quei capi banditi, ch'egli sape
va, che s'erano allontanati dal Stato Ecclesiastico, per poterlo travagliare
pi opportuna occasione ; Sic infr daretur ; navi le^ibm deliila puniri, quanto
fore miti in ipfos meliUs in ficios provideri, nevteretur Jummmn Itu,jumma Infli
tta . Vsar sempre rigore, sempre punire con debite pene cosa crudele . Mi
rabile la Giustitia di Venetia ; Crudele quella dello Stato Ecclesiastico . Ad
vn monetario cavorono gli occhi.
Et vana celestis dicia , a maleficits diffrant .
IL por mano ad vn huomo , & ammazzarlo per delitto di parole , fu sempre
tenuta crudelt, non che severit Et all'ho maggiore,quando si vede,
che
24.6
Osservatici M Trajano Boccalini
offeso , 6c Dio, te Principe , mera crudelt; Ma dove vn Barone (come
odo, che fece Gio: Battista Baiardo, nello Stato del Duca di Parma) si lasciali
se vscir di bocca parola perniciosa contro il Principe , non gi tra donn , e
gente vile ; ma in luogo, e tra persone di sospetto, come in vna radunanza di
Signori, non hi dubbio alcuno , che deve il Principe risentirsene, e sarebbe
crudele contro se stesso, se in cosa simile non adoprasse la severit delle leggi ;
perci che quelle cose , che si dicono su le piazze, e per i publichi , e vili ri
dotti, meritano castigo, ma non pena di morte . Secondo il tempo, e le qua
lit degli huomini sil giusutia .
tgiturfaclum S. C. ne decreta Patrum ante diem decimar*
ad ararium deserrentur.
NOn pu trovarsi al Mondo cosa di maggior rilievo , che il levar la vita
ad Vn huomo ; Onde per non errare in caso tanto importante molto
bene alcuni Imperatori ordinarono , che non s'essequisse la sentenza, se non
doppo alcuni giorni , che s'hi nelle mani il reo , e particolarmente quando
non delitto chiaro, e commesso pubicamente .
Teodosio fece vna legge , che le sentenze capitali non si ponessero in cssecutione , se non passati trenta giorni . Io fon stato Giudice in Roma , c so,
che la sentenza si f dopp che altra stato morto dalla Giustitia.
Ncque Tiberini interjets* tempori* mitigabatnr.
AUvertite , che il Tiranno non si mitiga ; perci che la severit , ch'egli
vsa figlia della necessit , per assicurarsi nello stato molto pi, che per
qualit di genio . Vedendosi tutto il giorno, che il Principe, ch'naver moi
ri stari con alcuni egli piacevolissimo, e questi sono gli Stari hereditarij, con
alcuni sar severissimo , e questo accade con gli Stari soggiogati nuovamente,
e la severit, e crudelt di Tiberio s'estendevano non solo nella Citt di Ro
ma, della quale egli dubitava, e pi particolarmente contro li Senatorie per
ione grandi ; e questo accade, perche la crudelt v per interesse, non per ge
nio . Dura la crudelt con la paura di perdere lo Stato , come si vede in
Azolino Tiranno di Padoua . Perche non sia lecito al Principe, passato certo
tempo, incrudelire .
Domi fitjjtefta feveritate adverfum luxum.
E' cosa degna d'esser auvertita , che all'hora , che il Principe odiato da
suoi Popoli, qualunque cosa, ch'egli prohibisca, ch'ella sia, pare, che la
prohibitione sia stata fatta non per vrile de* sudditi ; ma per haver il Principe
occasione d'affliggere la Citt, non si pu dare credere, che vi sia cariti di
prohibir simili cose, come dannose, e pure il prohibire- queste cose, nasce da
amore
Sed li* stimptuum qutmvu graviora,dipmulatis plerumque pretti} occultxbantur; ventri* , <jr gane* parafas apduis fermonibus
*
ih r
vulgati , fecerant curam.
E Nel vero ancorch ogni eccessiva spesa si faccia negli addobamenti di
Casa neir Argenterie,nelle gioie, e ne' palazzi, edificati suntuosamente e
sopportabile , poich pure alla fine s'altri non si trova denaro in mano , ha
'per il meno il valsente di quanto ha speso; ma quella si getta, & spesa inuti
lissima . Quella pecunia, che si consuma ne pasti , e ne conviti, vitio, che con
suma le Case, & arreca poca reputatione ricchi, e molta vergogna Gentilhuomini di tenue Patrimonio, che l'vsano di soverchio . Quei continui ban
chetti di Germania sono bocche di Mongibello . Nelle Repubhche artifi
ciosa cosa per mantener la pace tra Cittadini il convitarsi spest .
*
-148
'*
r ^
i^o
dar personaggi grandi, c pubicamente, devesi credere, che ci si fa per reptrtationc di quel Negotio, il quale essendosi molto ben pratticato, e digerito se
cretamele per lettere, non haveva bisogno d'altro , che d'esser concluso con
I'honore , e reputatione di quel Legato , del personaggio , che si manda in
volta ; ben vero per, che lor speso la Sede Apostolica h mandato Legati
in negotij tenuti anco dal Sommo Pontefice, come Padre vniversale in obligodi procurar la pace tra Principi Christiani, e muovergli contro il Turco , per
esser inimico commune ; ma perche gli odij , & interessi grandi di due grandissmi R di T rancia, e dell' Imperatore non si potevano accordarci li Prin
cipi Chrifi^ni , non sanno come regolarsi negli acquisti , che russer per fare
contro il Turco ; accade, che non per parere di dormire , mandasse il Papa i
suoi Legati fuori in negotij non concludibili d'assai reputatione , havendoa
bastanza acquistato la Sede Apostolica con haver complito il suo debito .
M alla memoria degli huomini non fu maneggiato mai negotio di mag
gior importanza per le persone , che lo trattavano , ne con maggior impru
denza di quello, che fece Alfonso vltimo Duca di Ferrara, quando mossosi con
poco fondamento dal suo Stato, pass Roma per domandar la nuova inve
stitura di quella Citt, e suo Stato ; perci che non havendo egli in mano , se
non la buona volont del Ncpote ad Papa nuovo nel maneggio del gover
no, e quella d'vn solo Cardinale , non dubit di porre in campo vna dimanda
odiosissima tutto il Collegio de Cardinali ; onde nacque , ch'egli vedutasi
raffreddata in mano la volont del Pontefice, & apertamente contrario tutto
il Sacro Collegio, diede, e ricev molti disgusti, & acerbamente dolevasi de'
suoi Ministri, che l'havessero imbarcato in negotio, il quale era scoperto, che
haveva tante difficolt, e se ne torn al suo Stato si mal sodisfatto, che la rab
bia di non haver non solo ottenuto quello , ch'egli voleva , ma che gli siisl
siato negato il suo desiderio tanto liberamente, gli accort la vita, onde G
mon doppo non molti anni .
H ancora veduto nella Corte di Roma commetter vn altro grandissimo
errore, ci l'ordinarsi di dimandar publicamente al Pontefice gratia iniqua,
la quale non pu il Pontefice far senza incorrere in due brutti disordini , e di
chiuder la Porta al merito , e di mostrar pi inclinatone alla sodisfatione in
degna , che non si deve dare altrui, che al merito di colui, contro il quale si
dimanda la gtatia . Monsignor Mattei Auditor della Camera per debito del
suo officio fu sforzato dare alcuni disgusti al Cardinal d'Este fratello del Duca
Alfonso, del quale h ragionato ; Onde il Cardinale per vendicarsi contro il
Prelato , si lasci tanto acciecare dall' odio , e dalla passone , che fino nella
Sede Vacante di Gregorio X. s'indusse chieder per gratia al Cardinal Montalto , che doveva esser eletto Sommo Pontefice , che non facesse Cardinal
quel Prelato ; & occorse , che doppo molti anni , stante la promotione , che
doveva fare il Natale , e dubitando il Cardinal d'Este , che non fusse promossoquesto suo tanto nemico, ancorch si trovasse in letto con la febre, si fece por
tar in Seggia San Giovanni Laterano^dove fi trovava il Papa,gli fece instanxa
della
ija
Osservatimi i Tra Un Boccalini
habbia molto maggior numero de' buoni, che de' relassati ; questi devono far
la riforma ; poich i difetti di Casa non sono da alcun' altro meglio saputi, che
dal Padre di famiglia ; & cosa, & odiosa, e sciocca ad ogn' vno, che i forastieri,e poco amorevoli, e men confidenti vogliono riformare le cose di quei, de
quali hanno poca, niuna cognitione .
Ma ragionando delle cose de' Principi, essi all'hora, che in persona si muo
vono qualch' impresa, devono haver occasione , e fine degno delle persone
loro ; per lo che molto ridicoli , & Venetiani , & tutto il Mondo furono le
calate, che fece Massimiliano in Italia, senza frutto , e poco degne d'vn tanto
>ersonaggio . Quell' impresa, dove non arriva l'ingegno, la forza, e l'industria
Lia, deve in tutto, e per tutto lasciarla . Le cose grandi deve il Principe farle
da se, e le picciole delegarle. Ne deve mai permettere, che dell' importan
tissime altri n'habbia l'honore .
Et cum retie faciorum fibi quifque gratiam traitant, vnius invidia
ab omnibus peccatur .
QVal hora i Popoli si dolgono, non deve il Principe esser sordo agli vni,e
precipitoso creder contro gli altri . Molte volte l'opere buone devo
no defendere gli Officiali al suo ; ogn' vno vuole partecipare delle Vittorie >
le rotte solo attribuiscono a' Capitani .
Atque i/la fceminarumpropria quis lapidum causa pecunia nojlrd ad
externas , aut boftiles gentes transferuntur .
CHe vna Gentildonna si vegga portar adosso vna met della dote, ch'ella
d suo Marito , parmi in vero eccesso di troppa ambitione ; hanno tal
hora Venetia, Firenze, Bologna, & altre Citt voluto rimediare queste spese
nel vero superflue con bandire gioie, dicendo, che l'oro, & ogni ricchezza di
gioie vien portata dall' Indie in Spagna, di l in Francia, poi in Italia, e che
ogni cosa finalmente v morire in Costantinopoli . Sono le gioie , come i
Matematici, ogni stato l'adora, ogni stato l'ha prohibite, e perseguitate .
Atqui ne corports quidem morbos veteres, ejr di auelos, nifi perdura,
" affer corceas .
VItij, e corruttele riabituate, e nelle quali altri, e per lungo tempo vislto,
non h dubbio alcuno, che altri non pu allontanarsene, eccetto, che
xon rimedi) di pene aspre , e severe . Vna sola cosa , che si deve auvertire
sopra quella parola din atdlos , che poco prudentemente oprano quei, che si
credono in pchi giorni scacciare da qualsivoglia Popolo , & in vna volta
in vna riforma sola quei vitij, che poco poco, & in lunghissimo tempo so
no stati abbracciati da vna Natione , la quale t come da vna importante e
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lunghissima
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xyj
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'ojfrvtiom M.Tnjdtt BrteaRni
Nella Corte di Roma si sono veduti da molti anni in qua essempij di brutta
ingratitudine in alcuni Cardinali di Nobilissime famiglie segno tale , che t
Papi stomacati di cosi ingrato modo di riconoscere i benefitij fatti loro ; ve
dendo, che oltre ringratitudine,vogliono questi tali fersi va seguito separato,
ne degnansi di mostrarsi amorevoli, alli Nepoti di chi gli h essiltati , anzi al
tutto li hanno aborriti ; onde accaduto , che d molti anni in qua i Papi
fanno scielta d*nuomini confidentissimi , & in vece di Nobilt ricercano nel
Prelato, che h d esser fatto Cardinale, costumi, lettere , santit di vita , e so
pra tutto independenza sincerissima, da qualsivoglia altro Principe, & animo
lincer di servir solo il Nepote del Pontefice in ogni occasione .
Vedi la grandissima considcratione , che il Papa h nel far Cardinali huomni dependenti dalla Casa loro ; Cardinali di bassa fortuna s'accomodano
con il poco , e se bene alcuni pochi pigliano pensione d Grandi , hanno
l'adherenze antiche , non trovandosi Nobile , che non habbia invecchiate
partialit ; I Cardinali poveri sono pi fedeli , non hanno- tant' interessi , se
non quello della Sede Apostolica..
DomeJBcAm fa.rcimoni.im intulerunt .
Sisto si rappezz le calze . Pio visse parcamente . Clemente II I. non era.
avaro come Sisto ; ne si scialacquone , come Leone , che faceva le salsiccie
di Pavone ; Onde mancati quei Cardinali di Trento , Farnese , Santafiore,
Ferrara, Medici, Savelli, Orsina , Colonna , Aragona , & altri nobilissimi, & in
vece loro introdotti prima d Pio V. e poi d Sisto V. altri Cardinali assaliti
d bassa fortuna, fono mancate ancora quelle Corti degne di tanti gran sog
getti , & in Roma s' cosi hora ridotta la famiglia , e la spesa d'vn Cardinale
come prima dVn mediocre Prelato . M questa domestica parsimonia nell'
antica Roma fu osservata d nuovi Senatori per piacere al Principe, e per nondarli sospetto. Perci che come dice Tacito nostro ancorch questi perve
nissero anch' essi smisurate ricchezze, vivevano per parcamente, come vsano anc'hog^gi in Fiorenza, e nella Republica di.Genva,li Gentil'huommi di
quella Citta ancorch ricchissimi . E poco grato quel Principe sarebbe vno,.
che volesse fare vna vita degna della sua borsa , non dello Stato di Gentil'buomo Fiorentino, Genovese; onde ogn' vno deye accomodare il suo ge
nio secondo i tempi, che corrono .
jEt quamquam plcriqHCJ .
COlui, ch' nato nobile non pu viver d pitocco ; Il pitocco non si Mfrcomodarsi fare il Nobile ; Disse il Cardinale San Clemente, Monsir
gnor Ratta ; Dove nacqui io, le stauze erano meglio adobbate.
t&
Sed pracipuus adjlricli morts aufior Vespasianus fuit : antiquo ipfe cultu,
viiluque obfequittm inde in Principem , & amulandi amor.
IL primo Mobile, che d il moto tutti i suoi Popoli il Principe , il quale
nel bene, e nel male imitato scmper d suoi sudditi, n'insegna, che i Prin
cipi doverebbono pi degli altri attenerli d tutti quei vitij , de quali egli
vuole , che s'astenga il suo Popolo , & in altra maniera con molta difficolt
prohibir ad altri quei vitij, ne quali egli fia tuttavia immerso . Il Duca Al
fonso giocava al pallone , e tutta Ferrara si vedeva piena di giocatori , e di
Palloni; la molta Christiana piet di Pio V.seguitata d tutti i Pontefici, che
furon'o doppo h introdotto miglior culto di Religione , & vna maggior devotione in Roma in quei Popoli . La parsimonia di Sisto h ristretto ne' Pre
lati quelle spese superflue, che ho detto di sopra, che si facevano.
H letto, eh' i Francesi anco vn altra volta portavano tutti le chiome lun
ghe, e per esser per l'ordinario quella Natione troppo bionda, h per sua pro
pria bellezza la chioma ; m perche il R Francesco primo si fece per vna fe
rita ricevuta nella testa , radere tutti i capelli , si raser anco essi il capo d
imitatione del loro R, non curando lasciar si beli' ornamento della loro fac
cia . Quest' imitatione pu indurre i Popoli qualsivoglia cosa , che desideri
d essi qualsivoglia Principe pi che qualunque editto, comando sotto qualsisia rigorosa pena .
Nififorte rebus cunRU inest quidam veluti orbis, vt quemadmodttm
temporum vices^ ita mornm vertantur .
LA niutatione nasce, che conosciutasi trista vna cosa si come all'altro estre
mo, e di qui nascono le violenti mutationi di questa ruota . S'aggirano
anco con il Mondo i costumi degli huomini dalla parsimonia del vivere, e del
vestire poco poco si camina all'vso corrotto di tutte le cose , e quando
questo venuto al colmo talmente , che le famiglie si siano rovinate, e disfipat le ricchezze, gli huomini d loro stessi si ritirati fin tanto, che tornano
con la parsimonia a divenir commodi , nella qual ricchezza , e commodit
d'ogni bene trovandosi, incominciano ad odiare le parsimonie, e s'abbraccia
d nuovo queir vso , che haveva disertato i Padroni loro . E per questo cir
colo si camina dal bene, al male ; quando in colmo,)altri viene in cognitione
des' bene.
I Signori dlie Corti entrano in spese di vestire per far honor alla Corte.
I Gentil'huomini , quali non vogliono parer d meno de Baroni , ancor essi
fanno forzo di comparir bene addobbati al pari de' Baroni .
Questi sono poi da i Cittadini imitati, &i Cittadini dagli Artigiani di ma
niera tale, che fi vede cosi bene arredato l'Artigiano, come il Barone . Dove
sono affai Signori^ la plebe- ancora veste pi riccamente per !a ragione, che
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20
Offervatoni d Trajano Boccalini
h detto , e non Citt, ne Regno al Mondo , dove le genti pi pecchino in
questo particolare, che in quello di Napoli .
Tutte le cose fi mutano . Chi mai laverebbe detto , che la Germania, la
Fiandra, di boschi si fossero convertiti in cosi ameni, in cosi belle, in cosi no
bili Provincie, e la Grecia, risole dell' Arcipelago , l'Asia minore in tanta defolatione . La Spagna per lo pi chiedeva elemosina per le Chiese per riscat
tarsi da Mori di Granata . Chi haverebbe detto, eh' havesse prender sopra
tutte le Nationi del Mondo l'Imperio . L'Inghilterra diventata giardino , la
Grecia vn Bosco, l'Italia Serva, e la Spagna, per la quale si pregava per tutte
le Chiese, hora padrona .
H letto nel Diano d'Alessandro V I. scritto d vn Maestro di Crmonie ;
Scrisse, che il R nel partire gli don vn Saio di raso rosso , come se gli havesse
donato cosa ricchissima, e oltre di questo descrivendo costui l'entrata di Car
lo Vili, in Roma per cosa segnalata vi pone,che il R haveva vn par di mani
che di veliate paonazzo in dosso, e poco doppo raccontando, che quando f
fatto Cardinale , il Brisonetto , ei gli lev d dosso vna bellissima Cappa di
Ciambellotto, che portava sola, guadagnasse . Io huomo povero h (peso in
vna Veste 270. scudi .
I Portughesi si pregiorono di vestiti di velluto molto dannosi ad essi . H
voluto raccontare queste cose affinch conosca ogn' vno quanto sia pi
cresciuto l'vso della seta , e dell'oro d alcun tempo in qua , & d credere,
che quando sar stracco il Mondo di tante spese, si ritorner al parco vestire
antico di panno .
Tiberio fama, moderations sarta , efuod ingruentes accusaiores reprefferatr
mittit litteras ad Senatum; qus potejlatem Tribunitiam Druso petebat.
ldfummi fajigtf vocabulum Augujus reperii , ne Regis , aut
Diftatoris nomeafumerei, ac tamen appcll.itione altqua
catera Imperia prawineret EF nome sicurissimo ; perci che gi v' erano i Tribuni , & erano accetti
al Popolo, come loro Capi . Laonde non s'introdusse nome odioso, che
facesse ingiuria al Popolo , & odioso il Principe , e questo si dovea osservare
nel principio della Tirannide, la quale s'accomoda ad ogn'vn titolo, purch
i Popoli s'auvezzino ad obbedire ad ogni commodamento del Principe, il
quale poi con il tempo depone li titoli d'humilt , & assume i grandi ; Cos
habbiamo veduto i Principi di Fiorenza, eh' entrorono col nome di Principi,
poi furono Duchi, poi Granduchi, & hora procacciano il titolo di R, il qua
le quando l'havessero, i Popoli si sarebbono pi tosto honorati, eh" ingiuriati Non era il nome del Tribuno per anco fatto odioso , cme odioso era di
venuto quello di R, e di Dittatore, poich con essi acquistoronola Tirannide
Siila ! e Cesare , Lodovico Sforza eoa il nome medeino di Governatore di
Milano
iA t
OjfrviUiffni di Trajtno Boccdini
molti Padri, per haver preeletto li secofidi, e terzi geniti , s"hanno procaccia
ta la loro rovina. S'altri poi non hanno figlioli pur non devono cercare di
lasciare heredi, m che succeda il suo pi prossimo del sangue, che cosi h fat
to salutiferamente la Regina d'Inghilterra . E ben vero , che il tutto si deve
fare di modo, che altri per provedere alla successione non rovini se stesso, am
mettendo all'heredit vn ingrato , che scacci di stato il benefattore . M la
Regina molto saggiamente h di sua mano scritto herede in vna Cassa di fer
ro d aprirsi doppo la Morte di lei; E se accade, ch'altri s'elegga vn successo
le ,. che non sia del suo sangue , deve eleggere huomo tale , che non habbia
competitore, che doppo lui sia il primo dello Stato , eh* habbia l'Armi nelle
mani, e sia tale, che sia atto mantenersi lo Stato, & il dominio.
Sciocca cosa f quella di Galba di farsi herede , & il figliolo adottivo vn
giovine inasperto, e che haveva chi era maggiore di lui; Onde occorse, che
Galba, e Pisone furono ammazzati ambidue e quello , che per sicurezza sua
fece Galba, oper per sua rovina . Augusto per molto saggiamente s'elesse
Agrippa primo Capitano di quei tempi , & il quale haveva in mano l'Amor
de soldati, & era stato Ministro di far ottenere tante Vittorie ad Augusto .
Simul modefiU Neronis, rjr sud magnitudini fieb>at .
DI qual grandezza si fidava ? nel negotio di regnare non si trov gi mai
modestia di sorte alcuna , non si trov ne meno tempi nostri nella fa
miglia Romana de' Colonnesi , mentre Marc' Antonio Colonna tolse lo stato
_ad Ascanio suo Padre. Dove la successione d'vn stato non mera hereditaria, dove regna qualch' essempio di crudelt , che possi esser fatta per regnare,
come tra Turchi . Non bene fidarsi anco de' figli . E molto saggiamente
fecero il R Filippo IL di Spagna , e Lodovico XI. di Francia , poich fin
quando spiravano l'anima tennero baffi i loro figli, & hebbero gelosia , |e sos
petto d'essi . Quando dunque vn Principe vuol tirar inanzi , e far conoscere
al Mondo il successore , deve non darli in mano g' instromenti dello stato to
talmente, si che possa scacciar lui, ma si bene totalmente,che levi- ad ogn' vno
ia speranza d'aspirare al Principato .
F sforzata la Regina Giovanna scacciar di Stato il suo figliolo adottivo,
perche voleva assumersi tutti g' instromenti de' Stati da regnare in sua mano.
Cum incolumi Germanico integram inter duos judicium tenuijset.
DOve regna la certissima successione di Primagenitur , pu U Principe
amare straordinariamente il Delfino, l'Infante, ma dove1 non h luogo
l'elettione,e dove la successione tr molti parenti non russe sicura , non deve
il Principe affrettare la sua rovina, con mostrare di voler tirar*-inanzi alcuno
de pretendenti della successione . Cosi Baiazet havendo tre figlilii all'hora
ch'eglimostr di volersi lasciar suo herede Corcut , li concit contro Selbn
di modo,
/
sopra ti ur&lhro degli Annali di Cornelio Tacito .
26}
i modo , che li tolse in breve lo Stato , e la vita.
Vedi cornei figlioli di Germanico , di Druso, e Nerone s'odiavano, per
che Agrippina loro Madre mostrava haverpi afittione verso Nerone mag
giormente, il che era eccitamento di Germanico alla Ribellione ; ma fu pre
venuto . Quando vn Principe vuole dichiararsi l'herede , e che conosce , eh'
altri vi pretende , non deve mai farlo , se prima non ha disarmato colui , al
quale egli vuole proporre l'altro ; Cosi Augusto saggiamente confin Agrip
pa Postumo in vna Isola di Pianosa , e cosi Tiberio havendosi levato dinanzi.
Germanico , attese tirare al Principato. Druso suo figliolo , e con sicurezzad'ogn' vno . Et la ragione , perche trattandosi di tant' heredir, si tratta
non solo dell'obbedire, e comandare, ma anche di vivere ; perche colui , che;
arriva alla successione , facilmente assicurasi del compagno ; poich non mai
se ne fider, se pure non potesse credere, eh' vn emolo obbediica volontieri.
Sedprincipio litttrarum veneratm Deos .
PReamboli bellissimi di bolle de' Principi hanno quella di Carlo V. Cle
mente V II. e quella di Cosimo tutta Santa . Bisognerebbe , come si
concedono le nominationi de' Vescovi Principi , come le alienationi de be
ni, come la Cruciata alli Spagnoli ; certamente in tali preamboli pi bello,
tanto pi si vuole temere > che asconda del male; perche perii bene non ha^
bisogno di belle parole ,
Ntqtte mne propendi .
VEder Papa vn Eremita, che non saria stato bene Cardinale . Vn Nicola
fu Vescovo, Cardinale, e Papa in vn anno, & in somma devesi sfuggire le
violenti mutationi ; ma questo va ataccato con Noti Uboris. In fatti noa
Coverebbe esser Papa, chi non c stato Cardinale, e Prelato di negotij .
Noti labors participer fumi .
eQs i Venetiani non farebbono Doge vno, che non havesse havuto Ma
gistrato Noti labori* . E tanto diverso il modo di governare i Popoli, e
tanto sono diverse le regole da governare li Stati da ogn' altra norma , che:
colui, che non auvezzo maneggiarli, far nel governo errori grandissimi ..
In Roma ci s' conosciuto prova , ci quando sono stati eletti al Papato
Cardinali, i quali non hanno essecitato ne Nunciaturcfe Legationi , ne havevano trattato , ne negotiato mai con Principe alcuno ; imper che questi,
tali Papi ne i negotij gravissimi di somma importanza alla Sede Apostolica si.,
sono lasciati aggirare dagli Spagnoli . Vno eh' aspiri al Pontificato, deve cer
care di non operar male , & all'hora pi ch'egli si trova in buon credito.
Niuna cosa hanno pi in odio gli Spagnoli, ine, vn Papa noti laboru . Dice il
Guicciardino,
1^4
Ofsefvnoni di Trjauo Bccalini
Guicciardini, che grand' allegrezza si fece della Creatione di Clemente VII.
per ester conosciuto degno di tanto merito, e grado, h avendo governato sot
to Leone ; Onde Giulio, Alessandro, e Clemente valenti sagaci nel governo
superorono Gregorio perla sua piacevolezza, & ignavia inhabile, ma creden
dosi poi questi sciocchi di sempre ben operare, hanno dato ferite mortalissmc
allo Stato Ecclesiastico , & alla libert di tutta Italia ; le quali poi sono state
medicate dal Prudentisfimo Papa Clemente Vili, perci che le tante Scommuniche fulminate contro i R di Navarra, l'approbationi della lega fatta da
Gregorio Xlll.l'haver mandati in favor di lei genti, e denari ad instanza de
Spagnoli , era il fargli grandi maggiormente in Italia vn deprimere quella
facolt, la quale i sagaci Papi paslati hanno & in Italia abbassata, & in Francia .
Nunc Dem mmmet'e\summum id Pontificem^etiamsummum hominem ejfe-J.
Siano queste parole confusione di quei Tedeschi , Inglesi , Fiamenghi , &
altroch acciecati d'ambitione, da malignit de Principi, e de privati
hanno operato., che tante, e si honorate Nationi abbandonino la Sacrosanta
Religione Romana . Vn Cornelio Tacito, che pure era gentile , dice , che il
Sommo Pontefice Sommo , ci primo tra tutti gli huomini , e questi lascitasi guidare da huomini furiosi , e da Predicanti ignorantissimi delle cose di
Roma , e maligni hanno vituperati essi stessi , mentre del Sommo Pontefice
Romano hanno e detto, e dipinte cose indegne . Senza dubbio , e con molta
ragione Summum Pontificem,'summum hominem ; e pure oltre l'immensa potest
spirituale havendo il Papa amplissimo Stato Temporale , merit altro tratta
mento da Signori Heretici, m non ex converfi .
Parmi proposi*) di recordare in questo luogo, che fu gi in Roma nel Pon
tificato di Pio V. il Duca Olica Principe Polacco nobilissimo , e aoffmo
Heretico tutta 1 a Polonia . Questo doppo haver gustata la Corte, e n orato
i suoi costumi, volle vedere a tavola il Papa, il quale in quel tempo mangiava
publicamente . Confer questo suo pensiero con vn Prelato conosciuto da
lui in Polonia , e fu honorato di dar la Tovaglia al Pontefice al lavar delle
mani ; Rimase meravigliato quel Signore in vedere quel Santissimo huomo
mangiar con tanta sobriet, e bevere tre sole volte, & vscito fuori esclam con
certi suoi amici, eh' essi erano federati seminatori d'heresie, sedotti, & ingan
nati , e disse liberamente , che gli pareva haver veduto mangiare vn Angelo,
non vn huomo . Non altrimenti ancora due Gentil'huomiiii dVratislavia
Citt della Slesia furono in Roma, & alloggiorono in Casa del Conte Gieronimo Rostrosocchi , il quale era Cameriere del Papa , e f poi Vescovo di
Cuiaccia; Questi havendo veduto il modo di procedere della Corte del Pa
pa , si meravigliorono , che non vedevano ne di giorno , ne di notte quella
grandissima quantit di donne, ch'essi havevano vdito da Predicanti Alemani, eh' alloggiassero nel Palazzo del Papa , kil quali quei federati solevano ras
somigliare al Serraglio del Gran Turco . Qui
r66
t
Anelar hnc conceffu Hercul , cum Lidia potiretur ceremonam Tempio,
Ncque Pcrfarum ditione, diminutum Ita. Pojl Macedonas,
dei nos fervavijfts ..
Ev precetto stabilitisfimo di Stato d'alterar ne' Popoli in ogni Natione,.
manco che sia possibile le cose . E questa lode data agli Spagnoli , che
fanno pochissime innovation! ; cosa , che osserva di modo il Turco , che havendo Maumetto espugnator di Costantinopoli occupato vn grandissimo
pezzo di Terreno al Tempio famosissimo di Santa Sosia, e per havendo egli
ordinato, che se gli pagasse vn certo canone sempre stato pagato fin hora .
Di poi h molti altri privilegi) conceduti , i quali ancor prima godevano di
versi Popoli, eh' ancora li godono . Non mai devesi far alteratione di Reli
gione . Alcuni Imperatori hanno pazzamente perso l'Impero per haver per
seguitate le Sacre Imagini, altri nell' abusare ornamentiSacri, come il cavallo
di Pavia .
Laudati , quocLParthorum irruptionem nihtl mutata in Populum Romanum
conjlantia , pertuliffent .
S'Accresce molto il gran merit ne' Popoli, che fanno cos generosa attio^
ne di sostenere costantemente le parti del loro Signore , e devono questi
per ogni rispetto esser altretanto riconosciuti dal Principe con gratie riguarclevoli, quanto meritano castigo gli altroch chiamano, & accettono volon
tiers l'inimico .
Mox liberum..
J Refuggiti alle Chiese hoggi s'ammazzano ; poco rispetto vi si porta ..
$
OjservatioJt di Trajano Boccalini
Onde coli i, che star sul riguardo, che far solo attioni honorate , e non vor
r servire il Principe in cose brutte , sappia , che se bene mostrer il Principe
haver disgusto, tutto alle fine gli torner in gloria ; Perci che venendo poi
l'occasione al Principe di valersi in negotio d'vn Ministro incorrotto , & honorato , non far gi scelta di colui, che l'ha servito in negotio brutto , ma si
bene di colui , ch'e stato tanto honorato , che s' dimostrato disobediente al
suo Principe per non macchiare il proprio honore . Non s , che cosa fusse
pi grata al R di Spagna la negativa de' Cremonesi, che non volevano pa
gare il Milione, la vilt de' Napolitani, che lo supplicavano degnarsi di fa
re accettare li 500. mila scudi al Vice-R . E perche al Principe dispiace la
vilt, e la superbia, bisogna vivere con animo nobile, come quello Spagnolo,
che Borbone voleva per forza ad imprestito il suo Palazzo , disse liberamen
te , che haverebbe prestato il Palazzo, ma che come ne fusse vscito, sbave
rebbe posto il fuoco ; E colui , che f tocco dalla bacchetta , se ne vendic in
presenza" di Carlo V. e f riputato di grand' animo anco da Carlo.
Non manchi dunque altri di vivere col suo decoro . Meglio per col
Tiranno haver spiriti rimessi, e peccar quando gli piace, che non sar altro, se
non vergogna, accompagnata da prudenza. Sotto vn Principe vale parla
re, come colui, che non volle prestare il palazzo Borbone ; ma sotto vn Ti
ranno si piglia per altra strada . E' tenuta superbia , e non cosa honorata il
parlar da huomo d'honore .
Junio Othoni htterarium ludum exercere vetta ars fuit , mox Sei&ni potent'u
Senator , obscura initia imprudentibus attjs profellebat .
Difficilissima cosa legar vno alla Catena , ancorch d'oro , ornata di
gioie e di benefitij pretiosissimi , & innumerabili , si che egli conosca
sempre il benefattore , & habbia animo di rendergliene il contracambio , co
me si vede in Roma , dove sono essaltati da bassissima fortuna al Cardinalato
huomini vili solo fine di trovar in essi costumi migliori, e virtuosa gratitudi
ne, & per obligarsegli tanto maggiormente ; Onde stimano i Pontefici, che sia
bene d'astenersi dal far Cardinali Principi, & altre persone grandissme, quasi,
che i loro interessi vecchi gli faccino scordare degli oblighi nuovi ; ma que
sta regola molte volte riuscita falsa; perci che s' trovato, che l'ignobile,
cui manca d'ordinario la generosit dell'animo , h fatto quei mancamenti,
che l'huomo nobile non mai haverebbe commesso, e che quando non sia toc
cato il suo interesse particolare, egli h sempre ben servito il suo benefattore;
& miei giorni h osservato,ch' havendo Sisto V. pi d'ogn' altro Papa creato
Cardinali di bellissima fortuna , il Cardinal Montalto suo Nipote h havuto
delle difficolt mantenergli grati ; & io s , eh' il Cardinale Aldobrandino
(il quale assunto al Pontificato f chiamato Clemente Vili.) nome d'esso
Cardinale Montalto , si dolse con vn Cardinale della poca gratitudine , che
mostrava er tanti benefitij ricevuti.
Adunque
tjo
Qjjrvationt di Trajano Boccalini
Fcundijsimis. cir. E bene castigare i Rei , m ncn far superbi i Popoli;
questo gran negotio .
Et ne qus necejfariorum juvaret periditantem, majeftats crimini
fubdebantur, vinculum, & ncessitas. JUendi .
H Oggi giorno questo delitto stato sempre privilegiatissimo nella severi
t ; perche chi commette delitto di Lesa Maest contro Dio ( e quest'c
Phcresia ) e contro il Principe, non h difensori ; E ben vero, che se quello h
gli stessi Giudici per Auvocati , cosi quando deve havere il Principe , e non
giudicare secondo l'accuse, e non fare , che solo la grandezza della querela sia
prova; perci che lamalitia degli huomini tanto grande, che s servirli di
tutte le strade per indurre il Principe ad esser Ministro delle proprie passioni .
Nel Consiglio de X. di quello , che viola la Maest , non pu esser difeso da al
cuno, ne per esso, ne per gli altri agitare , e difendere la causa in detto Consi
glio, ma comparir dinanzi Capi, e sopra tutto quello, ch'egli dice , si cavano
le sue ragioni .
Ne qus vita probrofus, & opertus infamia, Provinciam frtiretur.
ANzi alcuni Principi mandano fuori huomini , de quali s'hanno goduto
le loro Mogli , per godersele . Vno, che consente tal infamia , quali
honorate attioni far mai nel suo governo? Veder, che non habbia vitio di
gioco, non sia odioso quella Provincia non libidinoso, sopratutto non ge
novese, eh' habbia vitio di Mercante .
Nam legibus delie!a tatuiti ; quanto fore mititts in ipsos , m elius infocios,
provideri ne peccaretur
TAnto sar tenuto pi prudente il Principe , che proveder , eh' i delitti
non si commettono di colui , che commessi , sar diligente , e severo nel
castigarli, quanto pi accorto sar colui, che prohibir le malarie , & informit
con lo spurgarsi di colui , che nell'infamit si curer diligentemente ; Perci
che poco savio , bench diligentemente si medica le ferite ricevute , ma mol
to pi sagace sar quello, che sapr ripararsi, che non gli si diano . Non si ri
sarcisce il male dell' offeso per il castigo dell' offtiale cattivo . Ma che diremo
noi di mandar offitiali cattivi, e questi ingrassati spogliarli?
Non ex rumore Jlatuendum..
PAol III. soleva dire , che Banchi , ci la publica fama della Corse di
Roma molto d.iffkilmente errava, nondimeno sopra la relatione di pochi
non deve farsi reslutione ; perche coloro possono muovere da passione .
'Non
xyx
OjservAtioni di Traj/ino Boccalini
Provincia per dire , che si castigher quando errer . Se prevedeva il Princi
pe, che costui era per Fargli csi poco honore, e per dar disgusto suoi Popoli
con il suo governo cattivo ; perche non s'h da oxvc^iMnto foret mitiks in ipfos,
inclini in fecios provider i , ne peccaretur ? E bene vero , che dove si parla d'essequire le leggi , sarebbe bestialit punire vno avanti , che commetta il male .
Ma prudenza necessaria preveder i delitti , inremediarvi pi che punirli,
doppo, che sono commessi ; & la ragione , che commesso il delitto , voi non
potete fare, che il male non sia fatto, e che il vostro suddito non habbia havuto il danno, e voi non habbiate ad haver disgusti d'haver ad imbrattar le ma
ni nel sangue d'vna vostra creatura . Tutta questa oratione falsa , se si vede,
che dal bordello instituito , ne pu succedere male ; perche non provedervi?
come meglio far editto, che non si portino Armi in Casa di Puttane, che farlo
all'hora, che non stato ammazzato .
Satis oiterum Principibus .
DEH' auttorit del Principe se ne possono far due parti ; l'vna serve per
distribuire i premi) agli amorevoli , e l'altra per dar le pene alli disobedieati ; e per, come h detto , deve non permettere, di' altri , che egli distri
buisca premi, e faccia gratie , rimettendo le cose odiose suoi offitiali, come
fece Tiberio .
Satis estam potenti*: minui jura, quoties glifcat potejlat .
SOno pi durabili quei Regni , n quali il Principe ha qualche freno . E'
triviale , ma per molto vero l'essempio , che si racconta di colui , che si
gloriava d'essersi allevato sotto Tutori, e d'haver maggior auttorit, che il R
siio Padre , al quale f risposto con simigliante parole Voglia Dio , che cosi
voi trasmettiate le grandi auttorit , che v'havete vsurpate vostri heredi,
come vostro Padre l'ha tramesse voi .
11 Principe senza qualche tribunale , che lo possa far andar lento precipi
tare, non si pu dire, le non, che sia vn Cavallo sfrenato poco atto ad ogni co
sa, che non habbia freno in bocca, solo buono precipitar lui, e chi lo caval
ca . Ai Duchi primi di Venetia governando insolentemente , fu ristretta
l'auttorit al modo , che si vede . All'hora s'imbriglia il cavallo , quando si
teme , che sfrenato possa precipitare ; Onde nacque , che de' Dogi ne furono
tre vccisi,nove acciecati,e molti esiliati.
Nec vtandum Imperio, vbi legibut agi popi .
SOpra le leggi fono i Principi , anzi arrivano , dove non arrivano le leggi .
Vedi , che Augusto non volle violentare alcuna cosa ; Anzi quando altri
volevano cos' alcuna, se la facevano dare dal Senato j Cosino si fece far Duca
dal
xj j
y6
Offervaoni di Trajano Boccalini
tit grande d'huomini ; Onde si sono vedute turbolenze, e disordini tali, che
la natione de' Turchi f da principio tolerata dagl' Imperatori Orientali , e
poi col tempo essi hanno rovinato riflesso Imperatore . Onde in questo caso
stimo, che faccia bisogno haver tutte queste circospitioni . Parimente dispar
gerli per lo stato pi che sia possibile, tenergli lontani da' nemici . Cosi il Re
di Spagna h fatto editto , nel quale h prohibito Mori suoi d'habitar le ri
viere del Mar di Spagna, acci non habbino occasione di macchinare cos' al
cuna contro la Spagna con Fajuto de' Turchi d'Africa tenerli di continuo af
flitti, e sopra il tutto d'haver cura, che non sorga tra loro capo alcuno, che sia
di reputatione, e studier poco poco riunirli con i Popoli originarij, e con
ammetter solo la lingua del Regno , come che fa il Turco , che ha prohibito
ogni linguaggio, eccetto il Turchesco , se non v' diversit di Religione , con
quei mezi, che si f in Roma con ogni heretico, & infedele .
Non alias maglisua Populique Romani contumelia indoluijfe Cdftremferunt-,
qukm quod deferto?, & prado hostium more ageret .
TRovandosi fronte il Duca d'Aiva con l'essercito del Principe d'Oranges,
questo mand al Duca vn Trombetta chiedergli, che tra di essi nel par
ticolare de' prigioni s'osservassero le leggi della guerra . Scrivono, che il
Duca s'addirasse quell'ambasciata, e comand, che suite tosto il Trombetta
appiccato , dolendogli , che vn ribello del suo R volesse farne l'inimico , e
presumesse vn Vassallo far la guerra quel R di Spagna , del quale tutto il
Mondo tremava . Deve il Principe con questi tali vsar pi tolto il Boia , e
Sbirro , che Soldati, e con spavento di castigo crudelissimo domargli ; Se pu
ingannarli, disarmargli, & invilirgli nell'otio meglio . Bisogna queste volpi
veder di porle al laccio al meglio, che si pu . Bisogna vsar la volpe, di dove
non basta il Leone . Se il ribello h appoggio grande bene capitolare . Si
vituper nel Pontificato Gregorio con il poco decoro serbato nel trattare
con Alfonso Picolomini suo Vassallo . Li Spagnoli hanno pregato l'accordo
d'Olanda . Fece bene Tiberio ; bisogna mostrare i denti quelli , che hanno
comprata la pace, quando sono privi dell' eslercito .
Neque Spartaco qtdem post tot Confularium exercituum clades inultam
Jtaliam vrenti ( quamquam Sertorij , atque Mitbridatis ingentibut bellis
laktret Rejpublica) datum,vt patio infidem acciperet: ne dum puleberrimo
Populi Romani fastigio latro Tacfarinaspace, & concezione agrorum redinxretur.
Infamia perpetua di qualsivoglia Principe inditio sicuro della debolezza
delle ferze, e dell' ingegno del Principe all'hora particolarmente, che il ri
bello non kvorito da astro Potentato grande, vicino, e nemico .
Cl'Impe-
Zj$
Qjjrvationi di ttajuM ., occulini
polla sconfitta di Ravenna haveva voluto accettare conditioni di pace honor'atfsime da Lodovico X I. R di Francia .
t
Dai negotiitm BUso , cxtertu quidem adJpem proliceret, arma Jncs
noxa sottendi .
STrada sicurissima disarmare il ribello , che h per fine d'indurre i com
pagni ad eccessi estremi, acci non sperino perdono, stiano (co vniti ; On
de deve il Principe sfodrar contro i ribelli per disarmar il Capo della sollevatione la prinV Arma del perdono , e poi con esso sfogare la rabbia della giustitia. Cosi il R Henrico IV. vedendosi contro la Lega doppo la Morte
d'Henrico III. eglipublic indulti contro i ribelli seguaci della Lega , e pro
mise loro alcuni gradi honorati . Onde non solo alcuni adherenti, ma i prin
cipali stessi , & il medcmoDuca d'Vmena abbandonorono li Sp agnoli, i quali
all'hora hebbero perduta la guerra , che il R col perdono lev loro tanti se
guaci, eslbrtandogli pigliare dalla mano del R , e con la pace quei premij,
che essi andavano cercando con tanti travagli da nemici della Natione Fran
cese , & i quali bene anco ottenuti , non mai haverebbono goduto in pace ;
Cosi si deve fare non distruggere la pi pretiosa gioia , che si trova ne' Stati,
che sono li Popoli .
Scrivono , che pianse il R di Spagna tenerissimamente le Vittorie havute
dal suo Capitano Duca d'Alva contro suoi Popoli , miseramente agitati da
Capi ribelli, essendo stato informato di tutti i sacchi, di tanto numero infinito
di Popoli, che veniva tagliato pezzi, & ordin, che si trattasse quella guerra
con il negotio,ma non furono tempo, perche con la severit del Duca s'e
rano di troppo incrudeliti li Fiamenghi .
Quia quoquo inclinarent,pars aliqua militts Romani in ore, in laleres,
rjr fiepe tergo erat, multique co modo csi> aut circumventi :
ERa la Romagna travagliatiflma da banditi , & era cosa impossibile libe
rarla, se il Duca Alfonso, ancor egli offeso non si suste mosso di modo,che
essendosi armate tutte le Citt della Romagna, e trovandosi da pi lati gente
armata della Sede Apostolica, & dal Duca furono in pochi giorni disfatti tut
ti quei ladri ; e non meraviglia se di questo morbo patiscono pi gli Stati
piccoli, che li grandi , per la sicura ritirata , che hanno n i Stati d'altri Prin
cipi.
spjim autenDucis quoque modo &c. Il capo si deve levare qttocjtto modo
Venete anco con il peraono , se si pu ; e f bene non accettare il Principe
d'Oranges, quando si volle dare, che risposero aspramente , che si costituiste ;
non mai credendo tanto, quanto spaventato, si deve accettare .
iSi
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QSSER-
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OS S ERVATIO NI
TRAIANO
BOCCALINI
ROMANO
SOPRA
ILQVARTO
LIBRO
DEGLI
ANNALI
DI
CORNELIO
TACITO.
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fservationi S Trajano Boccalini
il gran male fu , che con l'essaltatione quasi commendasse il seguito , e con
l'abbassamento il.precipitio, havendo egli sospetto, che potessero esser parte
cipi della Congiura, si comprano di queste calamit quei Principi, che acce
cati dalla loro perversa fortuna, si fanno superiori .
A me spiace solamente quella legge, che comanda, che quando stato fat
to vn furto notabile si processi cosi il padrone , come il ladro ; perche il pa
drone havuta poca cura delle sue facolt ha dato occasione, & invitato il la
dro rubbare; perci spalancata occasione^che fida altrui, fa errare, e sfor
za anco gli huomini honorati commettere brutti eccessi . Troppo desiderabil cosa il regnare . Pazzo colui , che da materia ad altri , che possono
aspirare al Regno con la rovina della sua vita; poich molto maggior castigo
colui merita, che mostra la sua bellissima Moglie ignuda all'amico, che quello,
che cerca violargliela .
Aggiungi, eh' il Principe con favorir strabocchevolmente vn suo favorito,
disgusta infiniti, ch'egli lascia adietro . Il Ministro per mantenersi nella gran
dezza, commette mille cose indegne,per abbassare H suo emolo; Onde il go
verno s'intorbida in gare , le quali alcuna volta scoppiano in Cospirationi
contro il medesimo Principe ; poscia che vno de' pretesti de Ribelli suol esser
il veder alzar alcuni Mignoni ( cosi in Francia si chiamano i favoriti) i quali
occupando tutta la gratia del R distribuiscono ossitij ad amici loro, e si for
mano vn seguito>vna potenza d'huomini nuovi , abbassando i buoni servitori
del Principe
Chi ben vorr considerare la Corte del Principe , trover, che la miseria
vn infermit d'animo intorno questo particolare de' servitori favoriti, i qua
li seminano tutte quelle zizanie , che travagliano in infinito gli Stati con la
Bovina loro,.
Gohorthus Pratori, Prtfeum .
QVesto f quel grandissimo errore, che poco manc, che non tirafl secola rovina di Tiberio , perci che il Principe non mai deve dar il maneg-;
gio degli esserciti colui, ch'h la sua persona in mano; sempre si deve ba
ver cura, che yn solo non possa d se haver commodit d'occupare lo Stato, 8&
vecidere il Principe, come prattica il Turco mirabilmente, tr suoi Bass .
La vita del Gran Signore e in mano d'Eunuchi ; gli esserciti stanno sotto l
cura degli altri ; come l'Ag de' Giannizzeri, & il General dell'Armata il Pri
mo Visir ; egli altri quatro Vistri hanno la dispositioae del governo, e per polifica il Gran Signore non procura di mantener le gare tr suoiMinistri. Deve
il Principe haver cura , che i suoi Ministri grandi non siano legati di parenta->
do, edjmoltaamicitia, ma che siano tali, che sia cosa impossibile , che vno
ceda all'altro* e che s'accordino commetter eccesso brutto contro la perso
na, e lo stato del Principe . Il R di Francia Henrico I V. havendo dato il governo della Borgogna al Marescial di Birone,suo confidentissimo , ancorch
ig
Ojservationi di Traiano Boccalini
morendo con quei, de' quali si fidano, non s'vsa arte, si procede con candidez.
za d'animo .
L'Arte, la cupezza, l'austerit, e la disfimulatione s'vsa con quei, con i quali
non s'ha confidenza . Di modo che fidandosi Tiberio di Seiano , procedeva
con lui liberamente, e per cosi dire disarmato .
Cujus pari exitio viguit .
. .
Crescono , e cadono questi favoriti Ministri de' Principi con danno gran
dissimo de' Stati; perci che il favorito, eh' ho detto, che si fabrica la sua
potenza, atterra molti meritevoli, volendo abbassare quelli, che non gli si vo
gliono humiliare, e per poter haver gradi grandi da esultare i loro amorevo
li, ne spogliano i buoni, e vecchi Ministri del Principe . Quante cose fece Ruigomez per arrivare dominare, per cacciare il Duca d'Aiva di Corte, persua
se quell'infelice [andata in Fiandra, e lo fece venire in Italia , tenendo mano
alla persecutione di D.Ferrante . Ma accade, che cadendo questo, eh' il Prin
cipe insospettito della grandezza del suo Ministro, non sol l'abbassa, levan
doli le grandezze , e la vita , ma gli divengono diffidenti tutti li favoriti , &
amici del gi favorito Ministro, e tiene, che quelli , che siano stati consapevoli
della congiura, che siano stati sciclti, come conosciuti dal suo Ministro, atti
tumultuare, come mal sodisfatti dal Principe, e che haverebbe seguita la for
tuna di qualunque havesse voluto levargli lo Stato; Quindi , chedopp la
Morte di Seiano tanti amici di lui furono per questi i sospetti perseguitati .
Corpus UH laborum tolerans, animus andax,sui obtegens : in alias
criminator : jttxta adulatio, & superbia .
GRandisfimo genio d'huomo nato per vna fortuna grande . Mi pare di
vedere vivo il ritratto de' costumi del gi Duca di Ghisa ambitioso sopra
tutti gli huomini dell'et sua, di spirito inquietissimo, & atto quella smisura
ta impresa , ch'egli abbracci d'affrontare con la spada , e la cappa , & vna
borsa d'oro vn Regno di Francia pieno di tanti Principi di tanta Nobilt, di
tanti Popoli affettionatissimi al nome Regio . Questi talenti si devino vsare
in servitio del suo R ; passa in vitio ogni virt, che s'vsa per vsurpar vn Stato
al suo Signore . Non tanto diligente , quanto bisogna l'eslmine , che deve
tare vn Principe, per conoscere il genio del Ministro .
luxta adulatio, & superbia .
BRuttissimo vitio quello, che pone in odio lo stesso Principe. Se Toleda
il Cardinale viveva , e non moriva nella buona gratia del Papa ; bisogna,
che gli Offitiali , e Ministri siano valenti , ma che paiono addormentati. Il
Principe deve tifare inanzi soggetto quieto , non di genio violente , e che
non
-2,88
x%9
Simul Centuriones .
COsa vietata, anzi il Turco tr il Capitano, & il Luogotenente vuole, che
vi fia sar ; Cosi si da il governo della Giustitia, e dell' Armi tre perso
ne il R da noggi Governatori , i Luogotenenti , e cosi tutti i Ministri Luo
gotenenti, e Caporali devono dependere dal R .
Neque Senatorio ambita .
E Cosa necessaria farsi amici, e se pub dargli governo d'esserciti , di Provin
cie grandi , ramministrationi del denaro , e sopra il tutto delle fortezze ;
cosi haveva fatto quel Duca di Ghisa, eh' haveva in mano tutti g' instromenti
dello Stato . Auvertenza , che devono havere i Principi nel procedere con i
loro favoriti, servirsene in quello, ch' loro carico, e non pi non fidarsi mai
d'alcuno . Trapass in questo Adriano Imperatore quello , ch' infedelt ac
quista nome di glorioso acquisto de' Stati; non si danno di questi premi] ser
vitori ; ma niuna cosa pi inganna, che il non poter credere , eh' altri ardisca
vna gran sceleratezza; Errore , che si cagiona , perche altri crede d'essere ria
mato, come ama .
Facili Tiberio, atque ita prono-, vt focium laborum, non modo in fermonibus^
fed apttd Patres & Populum celebrarti .
FVrono tutte cose , che Tiberio ne meno al figliolo concedeva, anzi come
riabbiamo pi volte veduto di sopra, soleva riprendere quei , che di sover
chio lo lodavano, e mostravano di voler honorar Druso , e Germanico , e Li
via sua Madre ; ma nelle cose dal comandare non creda Principe alcuno di
trovar nel servitore sede maggiore, quanto egli pi mostrer d'amari >, e d'obligarselo ; perci che per regnare stimano honorato il romper qual fi voglia
fede, bc la ragione , che quando altri divenuto R , e Principe degli huomini, ingrandisce se stesso di modo, che si vuol professare fonte d'honore , e non
haver macchia nella sua persona .
Coli per Theatra .
PErnicioso per certo, che si faccia vno famoso appresso il Popolo.ma molto
pi appresso i soldati , e basta vn segno in vn servitore latto dal Principe
per dargli seguito, e rovinarlo, non che le dimostrationi spalancate .
Adunque tenghi il Principe per se la grandezza sua , ne mai lasci, che altri
ne faccino mercanzia ; e pur datali amici , e da tali servitori ipno insidiati
Da Pompeiano f tramata vn infidia contro Commodo suo caro amico , da
Macrone contro Tiberio , da Lorenzino contro Alessandro Medici , e da suoi
Camerieri contro Domitiano .
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N*m
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Ofservthni di Trajmo Boccalini
suoi figlioli ; mi f oltra modo stupire, conciona che Livia ha"ea sorse qualche
ragione d'incrudelire contro il sangue diTiberio, e diDrus>, come quei , che
gli riavevano ammazzato Germanico ; ma i hglioli propri) la dovevano rite
nere .
Qui dunque caviamo questo precetto generale , che quando vn Principe
ha offeso il sangue di sua Moglie , si dewe in estremo guardare da lei , & non
stata LHa sola , eh' ha mal trattato il suo Marito per vendicare la Morte del
Padre , fratello , & altri , che gli siano stati ammazzati da lui i perci che io
molto dubito , che la Morte di Germanico spinge'Tc l'animo di Livia , e po
trebbe essere , che Seiano accortosi del molto dispiacere di lei , ardisse di sco
prirle cosa di tanta importanza ; per non bisogna maravigliarsi , perche si
mili donne sperano meglio da vn Marito vile, il quale vedono di dover domi
nare, cosi vn Imperatrice fecesin condannare vno,Che poi pigli per Marito .
Qui si deve considerare con quali circospitioni si pigli Moglie , e quaT auvertenza debba havere vna Principessa nel maritarsi.
Chi s , come stesse col Marito la Moglie di Domitiano , e pur Pvccise , e
dopp rest semina privata; ma i^ivia haveva almeno speranza , che Seiano
la facesse padrona. A Nerone era grave la Moglie Ottavia, perche gli havea
veciti il Padre, & il fratello .
Seque ac majores, & pofieros municipali adultero'fadabat .
CHe nella povert, e vilt delle Donne, esse osservino castit , io cosi ne ri
mango meravigliato , come in estremo mi stupisco , che vna Principessa,
vnaSig ora di nobil sangue per vn diletto carnale, vogli dare cosi segnalata
nota d'infamia suoi maggiori , & quelli , che devono venire doppo loro.
Malte P i.icioesse hanno levato lo stato suoi figlioli per la propria inconti
nenza, c scandalosa vita, con che g' hanno resi indegni dell'Imperio . Anco
i Pri icipi grandi in qualche parte con la bruttezza della vita discolorano la
Nobilt del sangue, la grandezza de' passati, e l'estimatione di quelli, che de
vono venire .
Ma crudele quella Madre , che vende con somma vanit il Patrimonio de'
suoi hglioli quella, che gli priva d'heredit, degli honori, e della pudiciria
propria, vna Tigre , dando al Mondo da rimproverare figlioli suoi le disso
lutezze di lei ; Ond' accaduto , che havendo alcuno con l'armi voluto de
fender, e vendicar l'ingiuria detta loro per ladishonest della Madre , sono
stati ammazzati ; frutto infelicissimo dell' impudicitia materna . B icordatevi
delle Regine Giovanne degne di riso, e della Moglie di Galeazzo Visconti.
Vt pr honejl, &prafentibuiiflagitiosa r incerta expeflaret .
EG'i dunque da credere, che la libidine acciecasse di modo questa Signo
ra , ch'ella si dalie credere esser possibile * che ad va huomo tale potesse
anco
rg
Oftrvatiom di Traiano "Boccalini
la tela di tanto negotio , quai* hora si russe auveduta della conversatione di
Seiano con Livia .
Sed magnitudo facinoris metum ,prolationes , diversa interdum
Consilia ajferebat .
IL congiurare contro vn Principe , per sfogare lo sdegno particolare co
me fecero il Lampognano , l'Ogliato , & altri contro -Galeazzo Maria Vis
conti , per haver la gloria d'haver liberata la Patria dal Tiranno , come fe
cero prima Giovanni di Taurreques di Baulada Terra di Biscaglia, che^en il
Principe d'Oranges in Anversa, e Baldassar Girardo vii Borgognone, che l'vccise; & poca faccenda basta, solo la resolutione dell' animo di perdere la vi
ta . Ma il congiurarli contro , per riporre la patria in libert , e vedere in
ogni modo di vederla libera , per torgli lo Stato , negotio pieno di tante
difficolt, che s' veduto, che quasi tutte le Congiure hanno infelicissimo fine .
Nullus cunilationi focus eil in Consilio , quod non poteft laudari nifi per atum .
Parlo d'vn Principe vecchio nello Stato, & il suo sangue armato d'esserciti,&
amato da essi ; poich Galba , Ottone, Vitellio , & altri molti, che pi tosto
comparuero , come vestiti da Imperatori in vna scena di Tragedia , non si
possono dimandar Principi, e fu facil cosa ammazzarli .
Hora volendo Seiano condurre sine vn negotio di tanta importanza, gli
fi parava dinanzi prima lo siato suo grande, e del quale si doveva in ogni mo
do contentarsi non cercare di precipitare , con porre rischio la vita, l'honor
suo , e de' figlioli con tante facolt acquistate , la difficolt di levar la vita
Druso,&al figliolo, e Tiberio, & il sangue di Germanico carissimo al Senato,
& al Popolo , oltre ci lo spavento di non esser nell' vecisione di tanti scoper
to, la paura di non esser poi, essendo huomo nuovo nella Republic a accettato
dal Senato, e da soldati , e di non porsi tanto pericolo per preparar l'Impe
rio ad vn altro, & in vltimo gli si parava dinanzi la sagacit di Tiberio, l'infi
nita cura, e la moltitudine delle spie, ch'egli haveva di conservar l'Imperio, e
la persona, l'invidia rande, ch'egli hayevano molti emoli, osservatori dili
genti delle sue attioni ; tutte cose , che ^ritardavano , lo spaventavano , e
spesso gli facevano mutar consiglio ; poich Cupido viu , dice Tacito , magna
conatibui adversa . Non havendo veduto altr' Imperatore , che non fune stato
del sangue Reale . E pure tutte queste cose non poterono spaventar Seiano,
ne il Duca di Ghisa da lasciar fama cosi lugubre in vn Regno , tanto liberale
con lui
Nam Vrusus {quamquam arduumJt,eodem loci potentiam , & concordiant
effe) aquus adolesccnbut-, aut certe, non adversit habebatur .
NOn c difficile, ma impossibile, che due comandino con dominio assoluto
in vn stato , e che mai possa regnar fedele concordia tra quei due , eh'
aspirano
xfi
OjservtUni di Tra]am occatint
quelli , che tentato havesero cose nuove . I Papi vfano per (paventare
Chierici sempre parlar di riforme ; Et i R di Spagna fece fino provsionii
d'Armate in Biscaglia per far dar fede alla voce , che faceva publicarc di vo
ler personalmente andar quietar i tumulti in fiandra. Il R di Spagnamanda Revisori , il Papa Visitatori .
eyqitKs &c. AdoUfcemibui &c. Non gli difendeva , ma egli- , e Tiberio'
havd vnqaam Domi Germanici malti ,
Multitudnem veteranorum pr<ttcxebat imfertor.
Q Velli, eh' havendo forniti, che dovean militare , dimandavano d'esser licentiati, e riconosciuti di tanti Terreni, che bastasse loro vivere, acci*
che la pace non havefle da essere dannosa loro, che russer degni di mante
nere la speranza in esser soldati , di durar tante fatiche , sopportar tanti peri
coli per ottenergli in premio d'essi ; Questi sono quei veterani, che furono ca
gione di moti negli eslerciti della Pannonia, e la Militia del Turco , che ha
vendo le ferite, che debilitano li membri , che godono con le facolt in vec
chiezza .
Vorrei intendere.il parere d'vn Teologo sopra l'ingiustia , che si fa ad vno,
eh' h fornito il suo tempo in Galera, e non rilasciato . La prima cosa de
ve esfere il dar sodisfatione soldati . Questo punto importa troppo, perche
questi sono gli Archivi), le scritture de' Principi , con queste provano il domi
nio, quando i Principi trascurano questa fanno il medemo male , che i privati
stracciar le scritture de' creditele ricevute, le compre.
Et deleciihus fnftlendos exercitus .
TL modo d'occupar i soldati in vna Citt tirannico , e crudelisfmo forza**
gli huomini. ad accettar vn essercito cosi crudele, cosi federato, & infelice.
Jiceil Zonara,che in poco tempo erano restati pochi nelle vecchie Legioni,
che la guerra gli consuma ; & la ragione, perche sforzatamente si danno ad
vn mestiere crudele .
Il Grau Duca occupa i seditiosi ; Ne io saprei disputare , se va Principe
habbia tant' auttorit sopra gli huomini , che sia padrone assoluto della loro
vita, si che posta levargliela senza alcun demerito, s non quando suste la guer
ra defensiva ; ma ben vero , che fendo le guerre vrift^n questo, che spianta
no dal Giardino di questo Mondo rhcrbe.nuove , & infruttuose . Non dovefebbero i Principi in modo alcuno permettere,' che andassero, alla guerra Ar
tigiani, Padri di famiglia , huomini quieti, Ammogliati-, ma solo seditiosi, in
quieti, inutili vitiosi,e sterili, & in somma huomini inutili aB Citt, danuosi
alla pace, e publica quiete .
L'Imperator Greco comand, che solo huomini poveri andassero . Si ve<te> he moiri Principi alFhora, eh'tianno in mano va reo, che si incoipato-cK
grave
joo
Offervatoni di Traiano Boccalini
tutto il fangue fo, & cos acciecato , che fi lafcia aggirare credere, che la
Morte violenta fatta per Principe incognito, acquiftata da nemici per prezzo
di poco denaro con efler infepolti , mangiato da Cani, e fpogliato con piace
re, e rifo da' Principi , che guadagna le paghe decorfe la Morte pi gloriofa di
quella, che viene nell' eftrema vecchiaia tra Tuoi figlioli nella propria Cafa con
tepoltura honorata di tante lacrime, di tanto pianto . E pure il Mondo co
s immerfo in queft' opinione, che la crede cosi cofiantemente, come i Turchi
il deftino irreparabile , che il morire per il Principe loro , gli mandi diritti in
Cielo, dove fiano per trovar belle giovani, acqua frefea, ril, forbetti .
Acftfttppeditet e(idem virtute, ac modeftia agere : quia plerumque in opes,
ac vag Jponte militiam fumant .
PErci che , chi h punto d'ingegno s conofeere da fe quefti artifitij de'
Principi, i quali fi fervono degli huominidi poco giuditio, come di beftie,
che fi conducono al Macello . Ma i poveri mendichi, e miferabili, che fi muo
iono di neceffit, pigliano quell' amariffimo foldo , quella moneta, prezzo
della vita, e del fangue loro , affai baftando il prolungarli il vivere con manco
patimento . E ben vero , che quefta militia fatta come la Romana in Campo
di fiore modernamente fi difciplina col tempo, e f riufeita buona ; ma riaver
la tutta cosi tumultuaria, & affrontarfi col nemico, pericolofilTimo ; come fi
vede negli efferati, eh' i Tedefchi tante volte hanno mandato in Fiandra, &
' in Francia, che fono fiati veri eflempij di vigliacchezza, e dapocaggine .
Ma chi haveffe cuore di commettere tanta crudelt .di sforzar altri alla
militia , fe per altri poflbno efler sforzati tirar dritto l'Archibugio ; fi che
pi tofto non fi colpiicail proprio Capitano, come pi vero nemico; La fcielta, che facevano i Romani , e la pi eccellente , e quefta fi deve far folo nelle
guerre lecite, come per difefa della Patria, e della Religione ; Dico bene, eh*
ogn' vno doverebbe fervire il fuo Principe , per fcacciar il nemico di Cafa,
non per fomentare l'ambitione , andar ad occupar quel d'altri , e chiamo
Principe tuo, quello, al quale fei nato tu, tuo Padre , e tutti i tuoi Antenati,
non colui, che tu obedifei, perche cosi h occupato , ancor che fia antichiffima l'occupatione . Miferia grande , che l'Italiano difenda lo Spagnolo fuo
nemico; E molti chiamano Principe fuo colui, ch'ha occupato la libert del
la Patria .
taliam vtroque mari dua claffes Mifenum apud Ravennam ; proximumque
Galli* littus rojlrata naves prafidebant .
COfimo Medici primo Gran Duca, e Gran Principe di Tofcana foleva di
re, che non fi poteva chiamare afloluto, potente , e tremendo quel Prin
cipe, il quale non havefle forze marittime , come quelli , che conofeeva, che
l'Armate congiungevano gli flati lontani, con il lor benefitio , conche hanno
Sii
poich i Popoli .non auvezzi dominio foraliiero difficilmente ne' primi anni
si lasciavano dominarci da temere, che per ritornare alio stato di prima,
non tentino novit . Ma la ragione , perche due sole legioni, anco ne primi
anni doppo soggiogata la Spagna bastassero ad assicurare , e che i Romani,
s'erano assicurati de* Capi , o con la Morte ; e con altri mezi , eh' havevano
levate l'Armi Popoli, e ridottili non altrimenti di quelli, che i Turchi fanno
le Provincie Greche , Christiane ne' capi de' primi del loro dominio; Con,
tutto ci me pi piace t che ne' primi anni sia maggiore la cura, che si deve
havere d'vn Popolo , che si soggioga , perche non cosi duro pare, moderni
Napolitani, e Milanesi il giogo deffc Spagnoli, come pareva Padri,&aglt
Avi loro , per esser questi nati sotto tal servit , alla quale si sono di modo as
suefatti, che paiono mezi Spagnoli .
Mauros laba Rex aeceperat, donnm Populi Rontuni .
T Principi grandi , che aspirano Monarchie vniversali ysano dare come in
X deposito a famiglie loro confidenti quelli Stati, quali essi, per difficolt
di mantenergli , per non dar gelosia ad altri Principi , e cosi fuggire di con
citarsi leghe contro, non possono, non vogliono ritener per se stessi, bastan
do loro d'havergli pronti ne' bisogni, e fedeli contro i nemici .
A tempi nostri Carlo V. per levar Francesi ogn' altro , eh' havessero d'a
mici in Italia, havendo domata la Republica Fiorentina, la quale haveva sem
pre seguito le parti di Francia, fu forzato darla alla Casa de' Medici, come fe
ce poi anco di Siena .
Lodovico X L diede Genova Sforza . Questi Principi si devono tenere
in modo , che habbino bisogno di te , non ingrandirli , come fecero gli Spa
gnoli con i Medici , ma questo modo di procedere non al tutto sicuro, poiche conoscendosi l'artifitio del deposito, & essendo naturale d'ogn' vno di vo
lersi assicurare gli Stati, anche ai figlioli accade, che quei nomine Regio pos
seggono lo Stato, come si veggono in pericolo di perderlo, si ribellano, e cer
cano ogni precipitio per non precipitare . Onde tornando medemi Gran
Duchi di Toscana ; Vediamo, che sono stati fedelissimi Spagnoli fin tanto, eh"
hanno veduta la Francia Florida , ma come prima dall' artifitio de' Spagnoli
doppo la Morte d'Arrigo I l. qucll' Organo , & instromento della libert di
tutta Italia, cominci scordarsi , dubitando , che non fusse loro levato il de
posito di mano per assicurarsi di tanto timore ; prima soministrarono pece,
OgUo, e stoppa all'incendio di Fiandra, poi con loro sforzo hanno cercato di
mantenere ne suoi travagli in piedi la Francia . Adunque i Principi Grandi
imparino ad essere sicuri d'h avere per nemico quell' amico , che teme non gli
sia ritolto il donato . E ben vero , che per assicurarsi da questi Principi cos
precari^Cogliono ritenersi le Fortezze , come si ritenne Carlo V. queUe di
Fiorenza , e di Siena , ma pi fedele haverebbe conosciuto la Casa de' Me dici
se. non l'haveue risiituite ,
j4
OffervAtm di Trajtno Bocculini
politica tiene armato il suo vastilsimo Imperio con ^oo. mila Cavalli ; 80. mila
in Europa, & altretanti nell'Asia, e 40. mila in quella parte della Persia soggio
gata vltimamente da lui , oltre la Cavalleria de" Spai , ci Cavalieri , ch'egli
tiene in Costantinopoli , e gli Acangi (vogliono questi significare Venturieri)
e la guardia de' suoi Giannizzeri , che vuol dire fanti piedi . Questi , come
h detto altrove si pacano tutti di Timari eccetto il Giannizzero . Questa
militia per le ragioni dette altrove comandata da Christiani rinegati , non
essendo mai soliti i Turchi dar carico decornando suoi nativi, dimodoch
egli ha ad ogni suo bisogno armato al tempo della guerra il suo Stato ; Onde
havendolo i Romani armato anco in tempo della pace, accadeva, che stando
vnita tanta militia, tumultuava .
All'incontro i Francesi armavano la Nobilt , la quale ha molta essentione
de' denari pagando al loro R tributo di sangue, & hanno ne confini in luogo
di Legioni importantissime Fortezze ; cosa che vsano anco gli Spagnuoli , il
che se sia buon consiglio , e di quel profitto , eh' altri stimano, ne habbiamo al
trove ragionato . Ma gli Spagnoli se ne servono anco per vn Seminario fan
teria valentissima ; perci che venendo scalzi, e mendichi bisogni ( cosi chia
mano quei miseri, che sotto soetie d'honore sono condotti al patibolo in Ita
lia) si disciplinano in quelle fortezze, e divengono valentissimi, e molto destri
nell'vso dell'Armi.
1
Quamquam insiderei Vrbem proprius miles, ires Vrb&n* , novem
Pretoria cohortes .
CHe facevano la somma di n. mila fanti ; Questi chiamava il Lipsio , e
con molta ragione, peste dell' Imperio Romano , Seminario di grandissi
me zizanie, e di grandissimi mali, come si vidde, essendo, che questo s'arrogorono l'elettione dell' Imperatore , & essendosi lasciato tant' oltre condurre,
che lo venderono ad vno , che pi offer . Levatone il Turco , all'et nostra
non si trova Principe alcuno, eh" habbia nella sua Matropoli Guardia alcuna,
eccetto quella, che tengono i R per guardia delle loro persone ; perci, che
come si vede accadere anco in Costantinopoli, non possibile, che sia pace in
quella Citt, dove si trova numero tanto grande di militia otiosa . L'insolen
za de' Giannizzeri ha fatto odioso Turchi l'Imperio Ottomano , & anco
pericolosa cosa al Principe, perche non tanto Principato , eh' habbia tenuto
cosi gran numero de soldati , che non sia-Stato da elfo rovinato; perche havendo questa militia Capo, egli sempre sar di sospetto al Principe .
I Mamalucchi ammazzorono il primo Sultan, eh' egli institui, e tanti n'am
mazzeremo, che come l'Imperio Romano alcuna volta fu rifiutato, cosi quel
lo de' Sultani tu da molti, che furono eletti, aborrito, & armata la Metropoli.
AH'hora bisogno, che il Principe stia vigilante , che habbia sodisfatene il stjo
Popolo, e che non scorga nessuno nello Stato, che possa sollevarlo, come mol
to scioccamente lascioroao i Francesi ai Duca di Ghisa . Pei sicurezza delia
Citt
507
j0g
Offervationi di Traiano Boccalini
berationi hanno maggior credito, quando sono fatte dal suo Magistrato.
Et in adulationcm lassos; cohibebat ipjk^> .
COme quella, che pi rovina i Prncipi, egli Stati loro, gli efferati armati
de' nemici ; perche se bene ve la vogliono dare, non si deve ricevere tut
ta in vna volta , ma poco poco .
Mandabatqtte honores , nobilitate* Majorant claritudinem militia ,illustt es
domi artes gettando, vt[atis conjlaret, non alios potioresfuijfe .
FA' bisogno considerare , che diverso ossidale vuol la Republica , la quale
cerca il valore nel suo nobile , e non h altri rispetti , la dove il Tiranno
cercava la confidenza, & al valoroso sar , che infelicissimo si troverebbe per
il Tiranno, il quale vuol confidenza ; perche in colui che meriter, non consi
dera il valore, considera il suo Avolo morto per mano del suo Padre Tiranno,
che costui potrebbe haver animo di vendicare . Cosi nel far Cardinali si cer
ca da Papi, che il tal meritevole dipenda datai Duca inimico di tal Cardinale
non confidente di Palazzo.
Felicissimi Principi, aventuratissimi Popoli, ove si danno i gradi grandi con
queste conditioni . Questa virt si pu dire , che sia sbandita da molti Prin
cipi , e siasi ricovrata tra Turchi y tr quelli , che si cercano immeritevoli per
honorare il Magistrato con la persona loro . Hanno i gradi, come si debba
salire nella preeminenza suprema del Primo Visir . Non si scorgono in queir
Impero salti violenti ; Non v' Capitano , che non sia stato soldato; non si
vede comandar Ministro , che sotto altri non habbia imparato ad obedire.
Tacci quello fanno gli altri Principi . Dir solo, e con lacrime abbondan
tissime, che nella Corte di Roma, dove io occultamente scrivo queste cose, si
cerca solo confidenza ne' Prelati, ch'eflaltano al Cardinalato ; merc, che non
si premiano con.quel grado le virt, non le fatiche d'alcuno, ma solo s'ha la
mira di perpetuare nella loro grandezza, e fare eleggere loro fodisfatione;
11 che non possono fare senza, haver tirati.inanzi exftercore persone inettissi
me, e tali alle volte, che non mai hanno veduto la Corte, ma quello, ch' peg
gio il denaro Ministro eccellentissimo per ottener quel grado, che si dovercbbe alla virt ; Onde alcuna volta s' veduto in Maggiorato grandissimo
huomo stolido , & indigniamo di queir offitio ; Che perci i pecuniosi Genqvesi hanno ottenuto gradi immensi in quella Corte; per tacere di molti;
Monsignor Scimia f Chierico di Camera , e sii setto Cardinale per la forza
dcLsuo denaro, ancorch tulle inetiilmo ,
Eltbv
$09
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'Ojfervaom di Trajano nocentini
Peggio appresto noi alPhora , che il Nepote di Papa compra Castelli nelPessentioni.
Modesta, firvitid ; intrapaucos Uberto* domut .
QVesto dice, perche vivendosi in Roma fra la libert , e la servit, non sa
rebbe stata cosa se non odiosa veder vna Corte Regia ; perche ogni Cortegiano vuol fare il padrone , e le Metropoli sono fastidiose per questo , eh*
ogn' vno vuol fare YEgo Domims . Et ardisco dire, che tutti i disordini di Ro
ma nascono dal Palazzo dal Papa , ci da suoi Cortigiani ; Ove sono Prin
cipi Laici peggio . Cosa gratissima Popoli, e degna , che i Principi vi ponghino ogni cura affinch non facciamo amara penitenza del difetto, & errore
degli altri ; ne tanto importa , che sia buono il Principe , quanto, che habbia
la sua Casa cosi modesta .
Gregorio XIII. Sommo Pontefice f di natura piacevolissimo, & al pari di
qualsivoglia altro Principe affabilissimo, ma l'immodestia d'alcuni suoi Bolo
gnesi ,e la Corte tutta, che teneva il suo f fecero odiosissimo quel Papa tanto
piacevole , & al Cardinale Santa Severina , & al Cardinale vecchio Savelli
miei giorni giov non poco l'haver servitori non grati alla Corte di Roma.
Intra paucos libcrtos Domiti .
Affinch non siano molti quelli , che habbino auttorit suprema in Casa
del Principe, che quanto pi la ragione del comandare ( per esser odioso
l'obbedire) si riduce ad vno, poche persone, cosa pi grata Popoli . M
per qual ragione gl'Imperatori Romani si servivano di questi liberti? sorsi al
la similitudine de' Turchi, che per haver huomini loro partiali non ammettorio al servigio altri , che di quei putti Greci, che dissi spra, che sogliono alle
Madri loro ; Tutto fine che possono servire con maggior fedelt ; non haVendo essi altra affettionc, e come huomini nuovi odiosi Turchi , di poco,
nissun seguito . Si pu anco dire , che vn Principe ammettendo suoi ser
vigi] secreti huomini di baila fortuna, gli pu rimunerare con maggior facili
t ; perche il dono , eh' questi pare immenso , pare molto picciolo quello,
che sono di famiglie grandi . Aggiungi l'impersettione , che h detto dell'
adhercnzc, eh' hanno, e del seguito ,
Acfi quando cum privati difeeptaretforum, ejr jw >
GRatissima cosa Ppoli il vedere , che la Giustina non solo h luogo
tra il povero, & il ricco , e potente^di favre;, ma tr il Privato , & il suo
Signore stesso . H Principe dese fuggire il litigare con suoi Vassalli, fugga
l'infamia di comprar liti . Hanno i Principi Tribunali partiali, i quali curano
il Patrimonio loro-. La Sede Apostolica ha U Chierici di Camera., l'Impera
tore
js4
fservaon di Trajano Boccalini
Incolumi filto &c. Auvertimento , che il primo luogo del Regno del R,
il secondo del figliolo, ne pu essere altrimenti .
frimas dominandi fies in arduo : vbi fis ingrejfus , adeJfLs
studia cr ministros .
GRana* ardire, & immenso cuore h colui, ch'essendo privato, s risolversi
d'assaltar vn Principe grande nel suo Stato armato di tante guardie , di
tanti esserciti , di tanti amici , di tante fortezze , di tante adherenze , di tanti
denari, invecchiato nel dominare , e padrone per molti anni di tanti Popoli ;
nondimeno s' veduto all'et nostra essempio notabilissimo ne' due R d'Eu
ropa, che gli Stati , e Principati , ancorch grandissimi , non hanno maggior
difficolt, che farli vn poco crollare, che poi cadano d se stessi , quando altri
possono porgli in qualche disordine .
Che cuore, qual ardire hebbe il Principe d'Oranges, che gli bastasse l'ani
mo di travagliar vn R di Spagna padrone di tanti Regni, e maggiore di tan
ti R , eh' habbia havuto il Christianesmo , non che la Spagna . Nondimeno
non hebbe cosi presto fatta si difficile , e pericolosa resolutione , eh' entrato
nel negotio, vi trov facilit altre tante, che l'invitavano persistere nella sua
ribellione, quante difficolt per prima lo ritenevano ; perche trov non solo
J Popoli minuti , e la Nobilt contro gli Spagnoli , ma Principi grandissimi,
eh' affettavano, che le cose di Spagna si turbassero in alcuno degli Stati di lui,
affine , che russer occupati con la potenza loro pi tosto di difendere i pro
pri) Stati , che cercare d'occupare quegli degli altri . Cosi anco fu infinito
il coraggio del Duca di Ghisa , che ardi combattere solo contro il Regno di
Francia, pieno di tante Nobilt, di tanti Principi della Casa Reale di tante ric
chezze , di tante forze , e pur quando egli fu risoluto, gli venne fatto di cac
ciare il R di Parigi, e di fargli ribellare la maggior parte del suo Regno , &
arrivare qualche fine, s'havesse pi creduto di quello, che fece, che i Princi
pi offesi, non mai perdonano ; perci che non si trova stato non Principe, che
non habbino potenti nemici, Popoli mal sodisfatti , e vaghi di cose nuove, &
huomini malcontenti della loro fortuna, che ardirebbono tutte le cose . Ma
larghissima porta s'era aperta Seiano ; perci che haveva la persona del Prin
cipe in mano, della quale poteva disporre come pi gli piaceva . Vederete,
che vbisit ingtejftu contro vn Tiranno vecchio , mal voluto magis fama, a*m
Distare resJu/u ,
Exstrufta jam /ponte Prafeeli castra, datos in manum milites ; cerni effigie?
ejus, in monimentis Gn. Pompei : communes Oli cum famili a
Druforum fare nepotes .
HAvendo la guardia della Citt in mano si poteva dir padrone della Me
tropoli di tanto Impero , beveva t4i gli stfQHieati del regnare, Ja per
sona-
l
Ojservattoni di Traino Boatimi
d'esser vcciii , si sono risoluti disfar quelle minaccie . E frutto delle querimo
nie altrui l'accelerar l'essecutione dell' imprese ; m per non perdervi tem
po; opprimere i traditori all'improviso.
Di molti Principi si legge, che havendo scoperte le congiure, s n hanno
accelerata l'essecutione con il solo scoprirsi di dubitarne ; ove altri molto pi
saggiamente operando l'hanno vendicato con mostrar ne' maggiori pericoli
maggior confidenza ; perci che ogni congiurato ha per precetto d'essequk
in ogni mal modo la congiura all'hora , che la veda scoperta ; m dalla cala
mit di Druso, e di Germanico, che vsorono solo querimonie contro loro ne
mici . Impari ogn' vno non esser tardo , e che chi ti vuol opprimere con
i fatti, non devi rispondere con parole, e lamenti seminili.
Sibiquc eie poleris confirmaret . Vedete voi , che poteva dare sicurezza di
Tiberio Germanico finche haveva et di regnare . I Principi del sangue fo
no sicurezza di regnare poi venuta l'et sono nemici, s l'vcciso Principe h fi
glioli . E legge noti lasciarli vivi havendoli amazzato il Padre .
Augnili Proncvotcs. &c. Vedete, che astutia! nomin il sangue Reale Ti
berio , e non il suo , come troppo odioso ; E per questo il Senato , & il Popolo
amavano questi figlioli ; Onde dice d basso ; Germanici Mortcm occulti virefiere Utabantur, Patres con/cripti hos &c. Non questo dar la pecora in boc
ca al Lupo? Devesi dar la cura colui, che deve haver in odio; lo fa la Fran
cia . E ben vi s'allevano de' mali assai , che non possono i Principi del sangue
veder altri, e se pure accade vn assassinamento, pur regna vno del sangue, co
me Lodovico; perche non si spegne tutto il sangue, ch' in vn Stato pi si deve
cercare , che la successione sia in potenza in molte persone , eh' in vna certa
persona sola.
Deligit venenamrfuo p.tulatim inrtyente,fortuitws mvrhu adfimttlaretur .
ALcuni veleni , che s' sospettato , che siano stati dati , hanno cagionato
febri ardentissime, per esser stati caldi di stomaco . Le fucine di quesii
finissimi veleni, ancorch si trovino appresso ogni Principe sotto honesto no
me di Stillerie r nondimeno la pi eccellente si trovi in Italia , e questa n
condisce l'vniverso , mentre s'adormentano gli huomini ignoranti con la vo
ce, e pretesto, che vi si distillino gli ogli per salute degli huomini, & Acque di
aranci.
Honoris locique admontut .
A Roma i Nepoti de' Papi non vestono habiti lugubri per la Morte di
qualsivoglia plebeo ; costume delle condoglienze . Hoggi si ritirano i
Principi, n si lasciano veder anco per morte d'huomini cari . Cosi fece il R
di Portogallo per vn Nocchiere, e hi notato, che il R di Spagna non si lasci
vedere per la Mone del Duca d'Alya, orne era solito
317
j3
IO non nego, che non si siano trovati de' figlioli, i quali impatienti di domi
nare , stimolati d odio contro i favoriti Cortigiani del R non habbino
macchinato contro la virt loro ; m quando il Principe deve il figliolo giu
dicare fa mestiere, che vegga egli, e tocchi con mano tutte l'accuse .
E chiaro l'essempio del R di Persia, che f instigato contro il suo figliolo,
il quale assedio in vna Citt, e poi si chiari della persecutione con morte del
persecutore . Bisogna andar circospetto, che se vn Principe si trovasse haver
errato per haver il falso creduto, qual dolore sarebbe il suo ? Cosi anco Soli
mano f troppo essecutivo contro Mustaf suo figliolo .
Se ad ogni reo si devono dare le difese, quanto maggiormente deve vn R
non negarle ad vn suo figliolo, esposto tante insidie proprie , e del Principe
amico ; perci che per disradicare vn R dallo Stato vuole l'Arte de' ribelli, e
traditori, che si cominci d figlioli, come fece Seiano, & anco quando bene T
Padre trovi il figliolo suo consapevolissimo , sar sempre crudele , se non gli
dar il benefitio,che soggiunge Tacito .
Et nullo ad poenitendum regrejsu .
QVest' quello', che haverebbe desiderato il mondo nel R Filippo nel
giuditio di quel suo sfortunatissimo figliolo; & la ragione , che spera
vano tutti l'emendatione , e che la resolutione di quel giovine Principe pro
cedesse da impatienza, e troppa cupidit di regnare , vedendosi il Padre gio
vine di 41. anno , & egli di 24. &austerissimo non solo in concederli governi
de' Regni, m vna picciola auttorit nella Corte .
Il pigliar resolutione sopra vna relatione , cosa pericolosa . Quante essamim deve fare vn Principe prima di fare vn figlio amazzare , perche chi
vuole rovinare vn Padre, studia levargli i figlioli, come f fatto al R Filippo,
essamine d non mai finirsi : trovato il figliolo delinquente , si deve aspettare
l'emendatione , bench chi h affettato l'Impero , bisogna privarlo di vita .
Ma vedi Trajano quanta diligenza vs per non condannare vn suo amico .
Gli Francesi hanno havuto cugini , & anco contro loro-non hanno incrudeli
to, non che contro i figli, fratelli, & altri pi prossimi . M si deve incrudeli
re da vn Principe legittimo contro il sangue suo ; m havendo altrove ragio
nato , quando deve il Principe procedere rigorosa sentenza contro il figlio
lo, e quando dargli tempo di correggersi . Qui non ricorderemo altro .
gluia potiw Minifirum veneni excruciaret, auclorem exquireret \ infra
denique & in extraneos cunftatione, & mora .
TVtte cose necessarie in questi casi, anzi doppio male f f medesimo, chi
guia di prudente , e dottp chirurgo non cerca molto beHe-l'vltima ra
dice
j.0
Ojservatiom di Trajdno Boccalini
quando hanno voluto, che non si scriva quello, che non si vergognano di fare,
e questa degna della Tirannide loro di non voler sopportar, che suste d Clutario lodato CaiTo , e Bruto ; perci che i fatti di questi tali sono poi , come
dice Tacito scritti recentibm odia
,
Peteremque ab iis, quorum in manus cura nojra venerit , nam divulgata.,
atque incredibilia avide accepta, verts ncque in miraculum
corruptis antebabeant .
E' Per mi muovono nausea certi , i quali si sono posti scrivere l'historie
d tempi nostri in quella guisa appunto, come l'hanno vdite per le piazze
lontanissime dal vero , e piene di concetti , e sensi plebei ; m quelli, che vo
gliono haver gusto delle cose del Mondo, non mai devono credere, che l'attioni de' Principi passino sempre nel modo preciso , che si raccontano, m f
bisogno profondami! molto bene dentro, e penetrare Abditos Principi fenfui,
ejr cjitjd occultiti* parant ; perche altramente non caveranno frutto alcuno dal
le loro curiosit, e dalla lettione dell' historie .
Lontanissimi erano gli arcani de' fini di Francia circa la Lega d quelli,
che si raccontano per le piazze pi lontani, e pi occulti quelli del R Catto
lico , e cosi g' interessi degli altri intrigati in quel lugubre negotio . Ma
colui, che s arrivare agli interessi de' Principi s la verit ; Occulti Utabantur ;
Perche come il Popolo si mostrer troppo inclinato verso vn soggetto gran
de, gli accelera la tua rovina, ejfendo brves, & infausti Popult Romani amores .
guodprincipium favoris, & mater Agrippina Jpem male tegens .
SOno gli huomini per lo pi cosi vani, e cos innamorati dell' ostentatione,
che per il fumo, perdono la sostanza delle cose, e si pascono di voler parer
al Mondo quello, che ancor non sono ; Onde nel colmo delle loro grandezze
si vede, che precipitano . Tale f il Principe di Salerno, il quale essendo.amatisfimo in Napoli, si godeva, e si gloriava di quello , che f poi istromento del
la sua rovina . E delitto capitale far paura al Principe, & affettar queir amo
re de' suoi Popoli, che, egli vuol tutto per se . Onde s'vno per valor , per
grandezza di sangue meriter l'amore vniversale, sappia nasconderlo con non
mostrare di dilettarvisi, e d'haver fini dentro d'affettarlo con attione alcuna,
di far come si dice Casaccia, b publici spettacoli , il suo defensore , ch'egli
altrimenti precipiter, e sopra tutto fugga certe ostentationi odiose , eccetto
per ove egli affettasse in vn stato libero la Tirannide . M se accadesse , che
molti volessero rovinare vn Principe, e concitare vn Popolo ribellioni , an
co in questo caso colui, che fusse capo doverebbe fuggire certe demostrationi
publiche, che danno gelosia agli altri . Il Principe d'Oranges col permettere
d'esser ricevuto in Brusselles , & in altri luoghi di Fiandra sotto il Baldachino,
e con dimostratione di Principe , diede tanta gelosia confederati , che fi
perde
jifc
E Per bont d'animo de' Ministri erano sicuri i figlioli d'Agrippina dalfe
macchinationi di Seiano, ma molto pi perche Seiano era di minor conditione, che non erano i fanciullo figlioli di Germanico .
Auvertiamo in questo luogo , che mai niuno se non fuise pazzo si risolver,
di fare vn si brutto assassinamento-, come l'auvelenare il suo Signore ad instanza d'vno, che sia di. minor conditione di quello, mentre pi tosto meglior
premio pu ricever dal suo Signore proDalandosi il nemico , il che non pu
ricever da quel tale inferiore mala fedelt . Non fi trove , come n'habbiamo
ragionato altrove, quando altri vengono pregati d'amazzar di veleno il sua
Signore da vn Principe tanto grande , che pu commandare , che all'hora
quelle preghiere, come dice Tacito, important necejfuaum .
.
Et pudieitia Agrippina impenetrabili .
C'Ome ho detto la pudicitia la suprema nobilt, grandezza, e ricchezza;
'd'Ogni quantunque grandissima Principessa , e non voglia stimarla , dever
almeno a suo gusto sciegliere vno di poco gusto, e capacit , quale stimi affet
to lontano da ogni pensiero di macchinar, c fuggir quelli, che se ne mostrano
vaghi per la bellezza di lei ; perci che i Principi possono difficilmente sop
portar alcuna volta l'impudicitia delle donne, quando sia mera , e pura fragi
lit donnesca , dove possono haver sospetto di stato sono , con molta ragione
crudelissimi ; poich tutto l'honor loro ripongono pi in questo, che ih quel
la . Quelle Principesse in Fiorenza se haveslero havuta questa considcratione, non haverebbero forse perduta la vita Recensent Livia conscientiamb
GRandissimo vantaggio hanno le Republiche sopra l Monarchie anco
per questo fatto delle donne . Peste puzzolentissima d'ogni Corte , Se
minario di zizanie, Porta patentissima per la quale entrano negli Suri tutti
gli scandali . Vedi , come solo le donne mettono sottosopra la Corte . La
Casa dei Duca di Ferrara ogni giorno per questo rilpetto era ripiena di stroz^amenti , e di veleni .
E gran parte della grandezza dell'Imperio Ottomano si deve riconoscere
anco dall' haver tenuto le Mogli come schiave , anzi non ne hanno voluto pi
gliare , come prima , Le Sultane si sono intromesse , e l'imperatore andati*
ia rovina.
jtj
jiS
Ojservatiani diTrajano Boccalini
preparata vna Sedia posta in va luogo alto sotto il baklachino , volle , che
quella giovine vi sedesse , dicendo , che le se confessava inferiore, diventando
3uella Sacerdotessa per cosi dire; cose, che diede molta consolatione,vedcno d'havere vna Regina cosi pia .
gu& moribus corrupt,perinde ancessfi nulla, , ejr vbi nimia est .
NEI vero dove si vive con sospetto , e con sensi- occulti , diffidi cosa dar
sodisfatipne , e trovar vna strada di mero, che guidi l'huomo non dar
in qualche scoglio ; ma in ogni caso pi sicura resolutione peccare con il
Tiranno ncll' adulatione , e sempre regolare il proprio procedere secondo il
genio di colui, con il quale altri trattano . Dominano, dice Dione nella vi
ta di lui, che odiava, chi l'adulava ; e chi n.
Nam Tiberini haud vnquam domui Germanici mitis, tim vero aquari
adolescentes senefiafux, impatienter indoluit .
QVel mtis ; vuol dire, che mai Tiberio si conform con la volont d'Au
gusto , che Germanico gli succedesse j sempre durava l'ingiuria d'havergli occupato lo Stato, ammazzato il Padre, & il Zio .
Tito si penti d'esser mite al fratello ; Poco si possono amare dal Principe i
figlioli di colui, al quale egli per sospetto di stato h levato la vita, poich re
gnano ne' figlioli le medeme gelosie . Ho notato , che i Principi hanno in
sospetto anco nel punto, e nelP vltirna hora della vita loro i loro figlioli stessi,
non gli altri loro heredi . Conosceva Tiberio, ch'egli era dal Popolo Roma
no pi temuto , che amato. Vedeva l'aura popolare, ch'era dalla persona
di Germanico passata nelle persone de' figlioli di lui , & haveva molte occa
sioni di temere hora maggiormente, che non viveva Druso, e sopportava impatientemente, che gli si levassero contro pi Germanici, che lo ponessero in
sospetto, e gelosia tanto pi, ch'egli conosceva offesi da lui . Il sospetto adun
que de' Principi, ancor verso de' figlioli stessi h buon fondamento perci che
il desiderio di regnare non ha legge humana.non divina, che possa frenarlo.
Lodovico X I. ancorch Carlo suo figliolo fusse di poco genio lo tenne in ca
pezza fino negli virimi anni della sua vita , e gli hebbe grandemente l'occhio
adosso, ancorch quasi fanciullo .
Avertano per i Principi d'occultar l'animo loro circa Podio de' potenti
in materia di successione . Vsi parole grate con loro . A Pio I V. e Sisto V.
certe proruttioni furono mortali . Si guardino i Principi di flagellar i Cardi
nali con la lingua . Molti per le brusche parole d'vn Papa sono morti di
paura ; E molti hanno fatto morire i Papi pr le brusche loro parole .
liteptis
Amicu*
3ja
jji
6(servaiioni di Trino Boccalini
merito , quando il benefattore si mostra austero in voler riscuotere l'obligo,
che altri gli devono . Adunque colui , eh' h fortuna di farsi vn huomo obligato con immenso benefitio, deve haver giuditio di non poner in necessit
Fobligato di sciogliersi dall' obligo con ingratitudine, ma gli basii di, conser
varsi l'animo obligato amorevole , e riscuoter parte di quello , che gli deve .
Non nego, che non si trovono molti huomini discortesimi , i quali con mal
occhio veggono colui, al quale s'ha l'obligo singulare, m dall'altro lato mi
si deve concedere, che molti, i quali sarebbono gratisfimi de' benehtij ricevu
ti sono violentati dall' impertinenza del benefattore vsargli delle discorte
sie . Cosi accad al Cardinale Alessandrino , il quale non solo volle ne primi
giorni di Papa Sisto governar si pu dire il Pontificato , per haver gli oblighi
grandissimi,, essendo stato da Pio V. Zio d'esso Alessandrino , fatto Vescovo, e
Cardinale , e dal medemo Alessandrino alzato al Pontificato, gli cominci
persuadere , che mandasse il Nepote Perugia per non esser in Roma compe
titore alcuno, il quale artifitio conosciuto da Sisto sagacissimo quanto mai rus
se altro huomo , ridusse tali in pochi giorni esso Cardinale, che con malissima sodisfatione si le" di Palazzo . Nella Corte di Roma pi che in ogn* as
tro luogo si provano ingratitudini, perche da quelli, che non si possono rkorre,& i benefitij si conoscono pi da Dio, che da gli huomini .
Multimi antevenere . Vilbl dire, che ogni poco d'attacco, che lo giustifichi
appresso il Mondo , egli si discioglie l'obligato da oga' obligo . Iofar fece
Zimisia Imperatore, e perche il Patriarca non volle, eh' entrasse in Chiesa per
l'homicidio di Niceforo, egli lo confin .
Rediitur odiurn pr grana . Quando non si pu pagar colui, eh' ha il bene
fitio, non vede il debitore il pi brutto lucifero, che il Creditore . Niuna co
sa poi peggio guiderdonata, che il dono d'vn Regno, che si faccia altrui . Il
benefitio crhaver ricevuto vn Regno, si paga sempre d'ingratitudine . Ricor
dati della Madre di Tiberio . Colui , che leva lo Stato al suo Principe , e lo
dona ad vn altro, sar sempre rimunerato con la sua rovina ; perche sospette
r, che scacci ancor lui di Stato . E se gli Spagnoli havessero potuto arriva
re al fin loro in Francia , non haverebbono havuto in quel Regno il nemico
maggiore del Duca di Ghisa , come il Duca d'Alanson non hebbe il maggiore
del Principe d'Oranges .
Cantale Agrippina invisa Principi.
^^On solo sotto il Tiranno , ma sotto qualsivoglia Principe, cui vogfiate
X>i esser grato , sciegliete gli amici , non secondo il gusto vostro ; m quelli,
che fon grati al Principe ; perci che f mestiere seguitar il di lui humore , &
esser sua Scimia in ogni occasione, altrimenti altri fa di lacrimevoli naufragi];
e se l'amico fatto torna ad esser odiato, partitevi da lui, perche voi nuocere a
voi stesso senza proftto dell' Amico .
Sctltr*
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3 $8
OffetvAton di Traiano Boccalini
credito tra i Popoli, m quando la guerra si fa tra Principi, all'hora che il Capi
tano ha fatto il suo debito, e proveduto quanto bisognava, pazzo, e bestia
le ardire farsi ammazzare, perche egli con il salvar la vita, pu esser anco di
servigio neir altre guerre . Ma Costantino non volle capitar vivo nelle ma
ni del Turco , e certo che s'egli havesse potuto in qualche maniera salvar la
vita, sarebbe stato d'vtile grandissimo Principi Christiani, & se stesso .
M'occorre in questo luogo raccontare vna Morte vendicata, fatta da Plu
mant Reitez da Bolduc . Costui assettionato al Principe d'Oranges fece refolutione di sorprendere il Castello di Reitez , e vestitosi da frate con tre com
pagni dimand d'esser alloggiato per haver smarrita la strada , e come vidde
aperta la Porta, ammazz il Castellano, e si fece padrone della Piazza . Poco
doppo fecero sotto Capitano Lorenzo Panca; mandati aoo. fanti ricuperar
lo, f combattuta la Piazza, e morto, e fatti prigioni molti Soldati, e Capita
ni del Reitez, il quale non per scampar la vita , m per non morire senza ven
detta, attendeva con vn spadone in mano, che gli Spagnoli gli s'accostassero,
e da questi con arebibugiate, & furia di picche morto , m nel cader , ch'egli
fece ; perci che egli haveva sparsa vna gran copia di poluere per la sala , e
per le scale, si lasci cadere di mano due corde accese , che vi teneva insieme
con lo spadone ; Onde appressatosi il fuoco nella poluere , tratt molto male
li Spagnoli , che vi si trovorono . Cosi i Galioni degli Olandesi , doppo, che
sono presi, sogliono attaccar fuoco alle munitioni.
T>olabelU fetenti abnuit triumpbalia Tiberini , Sciamo tribuens,
BUJ avunculi ejns Uus obfolcfceret .
LA vera cagione , che i Principi fanno poco conto del Ministro, mentre
manca il loro bisogno ; Ond' che molti Capitani accortisi di questa loroingratitudine, cercano di mantenere il Principe in continuo bisogno della lo
ro persona,e con prolongar le guerre, col far nascer guerre da guerra, e con
dar tal hora scampo quell'inimico y che f , ch'erti siano adoprati ; Cosi fir
fama del Duca d'Alva , il quale f dal R di Spagna levato da vna religione,
e mandato all'acquisto d'vn Regno di Portogallo , per non tornar al medesi
mo conhno permise, che D.Antonio si fuggisse , il quale con vivere mantenen. do sempre quel Regno in sospetto , era cagione , ch'egli con l'Armi in mano
Huvesse governare . In somma ingrandir tanto vn servitore, che perseguiti
l'istessa virt, ne' Ministri non altro, che allevare vn Tiranno .
Et buie negatus honorgloriam intendit .
NOn fanno i Principi, che si meriti quello , che essi danno, ne che non si
mei iti quello, che si toglie . Quanto far bene il Principe conformarsi
con la bilancia nel dar carichi , come s' veduto pi volte in Roma miei
giorni, quando da Spagnoli, da altro Principe vien perseguitata la virt d'vn.
Prelato*
34o
Offervxoni di Traiano Boccalini
droni, molti per la crudelt de' Baroni erano tiranneggiati . Mal vso lasciar i
poveri in poter de' ricchi. O quante guerre moderne , & antiche radicali.
Gli Spagnoli hanno prohibito, che no n debba esser dono de' Spagnoli privati
quello, ai che si pu profittare il padrone.
Mox pojtis propalam libettis ad Ubertatem vocabat .
GRandissima molestia h data ribelli la stampa de' nostri tempi ; poich
con esta publicavano scritti , con i quali facevano sapere alle Provincie
forastiere li disegni, e l'animo loro . Erano gli scritti come Trombe , e Tam
buri, perche giustificavano tal hora le cause della loro ribellione , occultava
no la vera intensione, e mostravano la Maschera , perche s'erano pigliate l'Ar
mi, tutte cose, dalle quali hanno cavato frutto tale, che i Principi di Francia,
di Germania , & altri luoghi gli doverebbero porre quel freno alle stampe,
che hanno , e con profitto grandissimo saputo porre quelli d'Italia, perche si
deve stimare specie di violenza, e di Tirannide il procacciarsi cosa, eh' appar
tenga non alla quiete de' sudditi , m alla loro sedinone ; & attione lodevo
le, e necessaria levar via tutti gli stromenti da sollevar i Popoli .
Agrejia per longwquos faftuj, &ferociafervitia .
IO non so , come potessero ester huomini feroci quelli , ch'erano tenuti in
tanta bassezza di vilissimi serviti) d'arar i Campi, guardar gl'Armenti; forti
intende feroci dalla disperatione cagionata da quella misera servit . 1 Greci
gente molto pi miserabile hoggi giorno , che non sono gli hebrei, servono il
Turco in cultivar la terra , & guardar li bestiami , & i pi Civili sono i Mura
tori, & Mastri di legname, tutti mendichi, e cosi poveri, che se pure avanzano
cos' alcuna, con sudori tanto stentati, loro rapito da Turchi, i quali non per
mettono, che pur habbino il vitto quotidiano ; perci poco fondamento fi
pu fare in questi disarmati , che non auvezzi, se non alla miseria, non hanno
generosit di cuore ; Cosi come loro di Casa fremo ricchi di vivere, &
amar la pace ; cosi la povert incitatione far tumulto .
Ceeptantem titrn maxime conjurationem difiecit .
APpunto cosi subito f mestiero essere curare questi mali delli stati, co
me siamo medicar l'infermit de' nostri corpi affinch facilmente posti
il male estirparsi, il quale alcuna volta si f incurabile ; m quando la sollevatione f capi vtili , niuna cosa pi facile anco quando si trascura nella ribel
lione per alcuni giorni ; quando poi i Capi sono di seguito de' principali dello
Stato, sono guisa di febre maligna , che prima fon mortali , e prima danno i
pronostichi di morte, che il male si scuopra , che se bene il Principe solleci
to, non dimeno trova , che il male <coa le secrte, trattatioi h indebolita la
natura.
34t
ojservationi di Traiano Boccalini
quantit, perche f bisogno , che siano tali, che doppo la Morte del Tiranno
polsino opporsi agli amici di lui, che volessero, che si tornasse sotto il governo
d'esso Tiranno ; ma quando s'ha solo per fine di levar dal mondo vna fiera
crudele, basta vn huomo solo risoluto ; perche ogn' vno , che habbia cuore di
perder la vita potente nemico con vn pugnale in mano di qualsivoglia
grandissimo Principe , come n' testimonio il fatto infelicissimo Spagnoli
della Morte del R Henrico II I. che havendo levato alla Francia vn Re tan
to dapoco, gli diede vn R nemico, e feroce, come vn Leone .
Turn accusatore n. Lentulum, & Scium Tuberonem nominat ; magno pudore
Capirva-, cum primores Civitatis-, & intimi ipfius amici .
MA gran ferita d al Principe chi lo priva d'amici , che lo mette in diffi
denza; grand* essame vi bisogna per far morire vn amico inaudito.
Grande la fece Traiano ; perche il Tiranno cohonesta molto la sua Tirannide
appresso il Popolo qual hora si vede , ch'egli amato da primi , e pncipalisfimi Senatori ; perci che si crede da ogn' vno, ch'egli amato da quelli ottimi
Cittadini non sarebbe , se il suo governo non fusse buono , accade, che sco
prendosi, che questi non l'amano di vero cuore, si f credere al Popolo tutto
il contrario di quello, che pensano prima, & grand' argomento del cattivo
governo di qualsivoglia Principe , & offitiale quando aborrito da migliori,
e pi honorati della Citt .
Nam pojl damnatum Libonem , mifiis ad Cafarem litteris exprobraveratt
suum tantumJudiam fine sruclu fuijj : addideratque quasdam contu
macia*, quam tutum apud aures superba*, & ojfenswniproniores .
QVi ancora replicher, che gran flemma ,gran prudenza f mestiere , che
habbia quel Ministro di Principe , che pretende haver merito alcuno ap
presso lui, e se non vuol provare, che beneficia eoufaue lata dum videntur exolvi
posse, vbi multum antevenere, odiurn progratia redditur. Ogni picciola ricognitione f mestiere haverla per premio , che ecceda il merito . Perci che'il
Principe, che s benissimo , ch'egli da meno di quello , che deve , si riconosce
anco debitore, & all' occasione paga di nuovo quel suo Ministro , il quale ha
lodato per accorto, che ove altri vogliono tutto quello , che s' pensato che
egli si debba, sforzaci Principe pagarlo d'odio .
Il Principe d'Avellino havendo in Fiandra Militato molto , e meritato in
infinito, essendo andato in Spagna per haver qualche ricognitione, gli fu dato
vn Ordine di Cavaleria, del qual guiderdone egli si tenne tanto scontentato,
che se ne mon d'affanno ; E molti Prelati, i quali havendo servito lungo tem
po n governi, e nelle Nuntiature , & in altri officij della Sede Apostolica , es
sendosi doluti intempestivamente di non esser premiati secondo le fatiche lo
ro , hanno perduta la gratia del Papa , e particolarmente f bisogno pregar
modesta-
}44
Ojservatietti di Trajatfff B craiini
creto, che si cacciassero le spie, si salvasse la vira Senatori , e non volle , che si
tenesse conto di chi diceva male di lui . Cos al levar la robba si ridusse
tale, che Tito non volle ne meno accettar doni .
Nec occnl!um ejl-, quando ex ventate , quando adumbrata Utitia faci*
Imperatorum edebrentur.
Difficilmente si pu conoscer quando si rallegri vn Popolo dell' attiont
d'vn Principe veramente di cuore, e con allegrezza vera ne mostrino so
disfattone , e perche il Popolo instabile per la sua leggierezza; Quel medemo, che ha essaltato sino alle stelle, biasmer quel medemo giorno , oltre che
pei la sua ignoranza non sa discernere quali siano quelle cole , che meritino
Iole, biasimo nel Principe . Ma la vera lode , che si da al Principe , quel
la , che ha principio da huomini grandi dotati di giuditio , e che sanno co
noscer quello , che merita lode , e quello , che merita biasimo . Quando il
Principe odiato , si vede vna publica mestitia , egli huomini buoni pi tosto
tacciono, che lodino; Assai male si dice d'vn Principe quando non si loda.
Quin ipj compostini alias , & velut elttftantium verborum , solutias,
promptius eloquebatur, quotiesfubveniret .
I Principi parlano oscuro con parole, che pi significati ricevono qual volta
vogliono tener le menti altrui sospese, vogliono ne tacere , ne negare altrui
la risposta , e vogliono in ogni modo non esser intsi . Qui non si deve mera
vigliare se parla chiaro Tiberio, perche il parlare in lui oscuro non era natura-
le , ma artificioso, come in molti Principi ,che non sempre, ma quando vo
gliono ajutare vn loro amorevole, sanno parlar chiaro, e farsi intendere .
Amovenditm in InfuLim cenfut .
H Aveva ragione Tiberio , perche vn huomo aftettionato alla parte di
Germanico, e che per questo egli era sorsi vscito d'Italia, non altrmente cosa sicura per Tiberio , ch'egli fusse potuto andare dove meglio li torna
va , facendo cattivi offitij negli esserciti, dove haveva havuta giurisditione,
con pericolo di poter col tempo cagionar qualche male essetto .
Imparino qui importantissimi precetti i Principi di sforzarsi d'haver sem
pre ogn' huomo , ogni Vassallo loro disgustato da essi, perche gli fuor guidati
di Napoli quanto travaglio habbino dato alli R loro , e Carlo di Borbone
alla Francia noto ad ogn' vno ; Ma Tiberio volle, che fusse P.Suillo custodito
in vna larga prigione d'vn Isola .
Qaem
345
Cam
Prittccps
jo
Jservationi di Traino Boccalini
riio de' Medici, ancor essi stimorono con la Republica Romana , che non aiud
discordanti* Reipubliex remedium, quatti fi ab vno repretur . E Solone , il quale
constitu nella sua Atene Io Stato Popolare , vidde egli stesso , che il Popolo
impregnato dell' Attirino di Pisistrato , parton, come suole accadere in simil
governo anco inanzi la Morte d'esso Solone il Tiranno . E se bene ricuper
la libert, non per lungo tempo gli s possibile mantenerla , & la ragione,
che il Popolo ignorante s'innamora della superficie delle cose , essendo facile
con apparenza ottener da lui quello , che altri vogliono , & ingannarlo sotto
coperta di bene . Quindi che gli applaudisce, e suisceratissimamente ama i
soggetti della Republica, che sono ricchi splendidi, magnanimi , che donano,
fabricono cose publiche, & insomma fanno il benefitie publico, e non sa dis
cernere, ne \>\x capire, che queste virt sono la strada, per la quale quel unto
amato da esto camma alla tirannide . Onde Cesare gi in Roma , & giorni
nostri, & alla memoria degli Avi nostri , la Casa de' Medici in Firenze con gli
spettacoli publici , con le fabriche pie , con sante elemosine , e con maritar
Cittel'.e di diversi Cittadini , con porger ijenefitio ad ogn' vno arrivata al
termine , che vediamo hora di maniera tale , che nella Democratia si vede,
che i gradi supremi sono per il pi dati agli ambitiosi , & artificiosi, che fanno
non meritar dal Senato con le virt, ma dal Popolo cn queste honorate in
sidie i supremi Magistrati . Ma quello, che pi importa che essendo nel ve
ro il Popolo vn mostro pieno d'errori, e di confusioni, per l'instabilit , e leggierezza di tanti cervelli, di tanti pareri , e di tante volont , ne nasce, che lo
stato Popolare sempre pieno di tante seditioni Civili, che di necessit preci)ita in Tirannide ; Onde la Republica di Firenze diede in tante seditioni de'
iioi Cittadini , e in cosi brutti maccelli , che pi volte i maggiori Cittadini
stracchi di tanti mali chiamorono i Principi stranieri , & ancorch la Casa de'
.Medici fu se pi volte cacciata, & il Duca Alessandro ammazzato, nondimeno
{timo la miglior -parte de' Cittadini , che meglio fusse vivere sotto il dominio
d'vn solo, & alla Casa de' Medici facil cosa f ritornare nella Patria , & imadronirsene . Aggiungete la difficolt di far le deliberationi buone con accor*
dare tanti cervelli, e quel che pi importa far deliberationi-secrete , raunarsi
ne' bisogni con facilit; siche colui, chi tocca ragunarlo, non trattenga,non
acceleri tal hora secondo il bisogno il convocarlo , e le difficolt grandi di
raffrenare il Popolo nelle prosperit, si che non divenga abietto , e vile, e per
dar l'ordine necessario nelle consulte disse Livio ; H*.c natura esmHltitudinis%
aut firvit humiliter , autsuperbe dorninatur,libertatemque nec fremere modici , ntc
habere scit
non dfunt irarum indulgentes Ministri , qui avidos,fr intempran
tes, plebeiorum animos ad sanguinem , & c&des irritent . In essa si vede anco , che
per lo pi comanda vn Ministro maggiore, e questi sono giovini, e per oonsoqueoza pi ignorami .
Aut
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<^iut Primores.
QVesta la seconda specie di Repablica e la migliore , ove comandano i
Nobili pi ricchi , pi virtuosi, pi stimati , liberi da ogni eiTercitio mec
canico, solo impiegati al governo della Republica , alla quale sono pi affettjonati , come quelli , chehanno pi facolt di perdere , meglio conoscono i
beni della liberalit , i danni della irannide , ove il Popolo , e la plebe pi
venale ne' Magistrati di niuna capacit nelle cose di stato , e soggetto per ci
agli inganni degli ambinosi , c come quelli , che non hanno , che perdere vo
lentieri abbandonano la Patria ne' pi importanti pericoli, anzi essi stessi so
no i primi procacciar tumulti per speranza di sentire da essi qualche vtile .
S' veduto nella Republica di Venetia-, che ne bisogni , ch'ella ha havuti, la
Nobilt ha presentato alPublico le sue ricchezze , e con effe magnanimamen
te le proprie vite in benefitio della Patria commune, e si convince questo, che
tutte le Republiche , ch'hanno havuta longa vita, sono state Aristocratiche, e
so pure v' stata Republica alcuna Democratica , che sia vissuta qualche temEo ; s' per veduto in apparenza Democratica , ma in essenza Arisocratica .
ir stata, che se bene la Republica di Firenze pareva Democratica fu gover
nata virtualmente da Lorenzo Medici . La Republica Romana f governata
dal Senato, anzi da. pochi Senatori . Cosi Tebe da Epaminonda , evda Pelopida ; e per essempio chiaro della perfettione dell'Aristocratico basta addur-
re la lunga vita della Republica de' Venetiani,la quale essendo pura Aristocratica,si vede con quanta pace in Casa, con quanto splendore ella fuori vive .
E ben vero , che anco l'Aristocratica ha la sue imperfettioni , perci che .
molto difficilmente si pu tenere sodisfatto il Popolo, & il Cittadino Inonora
to, il quale sia vissuto molti anni nella Citt virtuosamente escluso dagli honori, e da Magistrati della sua. Patria, nondimeno ha quella Republica Venctiana
honorata anco la Cittadinanza di gradi cosi honorati , che la Nobilt si pre
gherebbe d'hayergli, e ogn'vno mantenuto in somma sodisfatione..
IVenetiani hanno piena la Citt d'Artigiani i Mercanti, huomini di niun
sentimento, quelli pochi Cittadini di giuditio danno sodisfatione con le Se
cretane, con l'Auvocationi , che altrimenti non si potrebbe vivere in quella
Tirannide dimoiti, che stimano esser padroni.
Quando ne meno la Republica stesso si pu raffrenare, per non devereb
bero permettere ,che moiri nobili andassero in volta solo per questo merita
d'esser preferita la Republica, che ha per fine la pace, e come vn Principe en
tra in guerra offensiva, cominciano i guai de' Popoli, e maggior afflittion non
hai mai havuta la Spagna . Ma che il Popolo non si poi la , come dicono al
cuni accomodar allnumor di tanti, si vede esser molto falso, perche nel!' Ariftocratia vno il Principe della: Republica , vna la legge , quella si bisogno
accomodarsi, e molta maggior auttoi iti ha in vna Monarchia vn patente, del
sehgue. Regio; he yn Senarorej il quale non doveri.mai valersene in vna Re-,
'
pnblica, v
tft
Ojjrvationi di Tra.)Ano Boccalini
publica,che se alcuno vorr dire, che le Republiche, ne loro bisogni grandi
ricorrono alla Monarchia , al Pittatore di Roma <;u anco dirsi , che felice
mente ha fuggito questo scoglio di Venetia, che Roma ha vsato oltre,che pi
h forma d'Aristocratia ogni Monarchia vna buona Republica . Vedi in
Spagna ha i suoi consigli, come vn Senato , dalli quali i Re savij si lasciano le
gar le mani dalla volont loro . Concedo , che le Monarchie siano pi anti
che, anzi dir, che dalla crudelt de' Principi sono nate l'inventioni delle Re
publiche : il Principe medemo buono da nel Tiranno, ma solo nella sua Morte
lo prova . "Che le Monarchie habbino havuto maggiore, e pi lungo Imperio
si nega, che non ha veduto il Mondo Imperio maggiore di quello , che fece la
Republica Romana , che si rovin sotto la Monarchia . Di pi s'accade, che
la Republica Aristocratica si corrompa niuna cosa peggiore ; perci che tan
to pi sono li seditiosi pericolosi, quanto hanno i Capi delle fattioni grandi, e
con non minor difficolt s'accomodano li dispareri del Popolo. Roma ve
dendo il suo Popolo disunito dal Senato con quelle facolt del corpo, eh' haveva disparere con le membra, si riun . Ma come Cesare venne in disparere
con Pompeo, Siila con Mario, si conobbe la Republica Romana esser mortale,
e che dovea cadere come cade sotto la Tirannide di quel Senatore , che havessc superata la parte contraria sua nemica.
Aut finguli regunt .
Q Vesta la Monarchia governo d'vn solo celebratissimo e lodatissimo
dagli Scrittori, e dimandata dal Profeta David per gratia, e dono parti
colare da Dio per intiera felicit del Popolo Hebreo . Deus Indici* imm
Regi da, & iustitiam tuamfilio Regts ; dimandando non solo , che habbino vi
vere gli Hebrei sotto la Monarchia , ma sotto la Monarchia hereditaria , co
noscendo gravi imperfettioni in quella , ch' per elettione . I Monarchi per
l'ordinario ex maxima Imperio licentiai tantum vsurpant . Dimandato Caligo
la in Senato, perche rideva; disse ; perche con vn cenno solo, vi posso ammaz
zar tutti . Poniamo in capo per ottima Monarchia il Regno di Francia , per
ottima Republica Venetia; Considerando l'vno,e l'altro nell' et di cent* an
ni, ove sono nati meno disturbi , qual maggior sproportione , che il Regno di
Francia vederlo in mano d'vn fanciullo, di pazzo , di vecchio inhabile ; tutte
cose , che si fuggono con la Republica . Noi acci il Lettore venga in cognitione, se la Monarchia meriti d'esser preferita all' Aristocratia della Democratia governo pessimo, e detestabilissimo . Io non parlo secondo che fatto habbiamo di sopra ragionando de' governi Democratici , & Aristocratici, le perfettioni , & imperfettioni d'essa Monarchia . Primieramente Iddio grandissi
mo al suo dilettissimo Popolo Hebreo diede per governo la Monarchia , co
me si legge nelle sacre lettere, e nel vivere commune delle Api noi ha dato
conoscere, che dobbiamo in tutte le forme de' governi preponere la Monar
chia , havendo quelle datq vn R splendidissimo . S'aggiungono alcune
eccellenze
4
Ofservatoni di Traino Bocctlini
chiamarsi Tirannide , che Monarchie ; poich le Nationi forastiere sono for
zate conculcare, rovinare, e desolare quello Stato, che dominano di Nacione
diversa dalla loro ; per di questi infelici , e miserabilissimi non raggionaremo,come quelli, che vivono in maggiori travagli, che non farebbero in qual
sivoglia perturbatane havendo per inimico il suo Signore e colui , che lodoveria defendere da ogn' altra oppressione ha per fermissimo fondamento il
buon governo di ridurgli all' estrema dcsolatione per pi sicuramente domi
nargli . Dico dunque, che le Monarchie grandi soggiacciono questi difetti .
Primieramente stima ogn' vno, cosa spaventevole hdar la sua vita, il suo ho
nore, le sue facolt, e la vita de' figlioli sotto il capriccio d'vn huomo,che sia
assolutamente padrone , non habbia freno alcuno , che nelle passoni dell' ira,
c dello sdegno posa frenarlo . Auttorit troppo pericolosa al suddito , e la
quale ha fatto risolvere molti Popoli ad incrudelire contro i Principi loro .
Io non ragiono de' Principi de' tempi nostri, i quali ancora vivono hoggi,
e che non solo hanno fatto ammazzare molti honoratissmi sudditi da loro
Sicari), ma che con le loro mani stesse non hanno dubitato insanguinarsi ne'
loro Vassalli ; Dir solo , che il Duca di Ferrara ha fatto macello di Gentil'huomini nella sua Casa per leggierissimi sospetti, e per delitti indegni anco di
risentimento di parle . Lascio i Tiberij> i Caligoli, i Neroni, i Domitiani, &
altri portenti , e mostri di fierezza ; Onde rimango molto maravigliato , che
Plutarco gravissimo Scrittore habbia nel suo particolar libro,ch' ha scritto di
Monarchia detto, che fi optio eligendi concessa writ, non aliad eligat , quam vnita
potesltiie.
'
crudelt
Nerone ,
Principi crudeli . Ma se pure ha errato Plutarco egli con tutti gli altri Scrit
tori, che hanno preferita la Monarchia all' Aristocratia, meritano perdono;
poich cosi come sotto le Republiche capital fallo lodar 1 iranno , e sotto il
Titanno Tiberio f capital il lodar Bruto, e Cassio; Cosi grandissimo a Prin
cipi, che vn lor suddito lodi altra forma di governo, che quello della Monar
chia, di maniera , che Plutarco per questo conto pot haver lasciato scritto
cosa , ch'egli non Inverebbe sorsi detta se non havesl temuto di disgustar
Traiano suo Signore con parlar libero ; ma se vno mi dicesse, che in ogni caso
si ragiona sempre de' Principi buoni , si pu rispondere , che si vede tutto il
giorno , che molti radi sono quei Principi , i quali non trabocchino nelle cru
delt, & in voler governare non secondo le leggi, ma secondo il capriccio lo
ro . Perci che cosi diffidi cosa , che vn Principe allevato in tanta morbi
dezza, in tante commodit,e tra tanti vitij, possa haver virt alcuna, che basti
raffrenarlo, si che egli non si dia alle crudelt, alle libidini, all'odio, & altri
vitij, che si sono veduti huomini nella vita privata , splendere di mirabii virt,
la quale hanno essi nel principato perduta, e molto pi diffidi cosa c, che va
Principe solo di buono divenga federato, che tutto vn Senato si contamini.
Ma ragionando coaforme i questo , che Platone , Aristotile, & altri gran,
dissimi.
3$
OffirvAtion di Tr/t)*no cc*lini
suo Regno in brutti inconvenienti . Quindi che molti hanno stimato Impe
rio molto sicuro per loro stessi non haver tanta assoluta auttorit-, E molti
Principi d'hoggi tengono per errore vedersi senza freno alcuno ; Ondo se lo
pongono da loro stessi, negli obediscono . Cosi il Re di Spagaa ha i suoi Con
sigli, al parer de' quali differisce assai , & in Milano ha il Senato con auttorit
suprema , & ama chi lo contradica , riconoscendo grandissimo benefkio da
queir affettionata resistenza in eisequir molte cose comandate da lui- Cosi
anco leRepubliche sono pi, e meno durabili , dove l'humor peccante pi
meno abbonda .
La Republica Romana riconosceva la Monarchia, e l'auttorit del R ne*
consigli, e questi erano beneficati , e ben regolati dall' auttorit de" Consigli,
e da Tribuni della Plebe ; ma era quella Republica abbondante d'humori di
Democratia, i quali affocando la Reggia , e l'auttorit Aristocratica del Sena
to , cagion quella febre quel male incurabile , del quale mori cosi gran Re
publica .
Cosi ancora la Fiorentina Republica per haver abbondanza troppo gran
de del medemo humor Democratico , oltre che-visse in continue.infirmit , e
mon giovine del mal della Tirannide , che suol cagionarsi da queir humore,
del quale ella f sopradominata ; ma dove l'humor buono domina , sono le
Republiche eterne , e l'humor buono Aristocratico . Questo fece vivere la
Republica de* Lacedemoni, cosi lunga vita; perci i Senatori con il molto sa
le del Senato loro mantengono senza corruttione gli altri humori .
Cosi la Republica moderna Venetiana composta , e mista de' i tre Stati;
Monarchia nel suo Principe , Democratia nel Gran Consiglio , & Aristocratia
nel Senato , e nel Collegio , ella h durato , e mostra di durare per molti altri
Secoli .
Tutta l'auttorit della Republica non st in altro, che nel Senato , e se bene
potrebbe il Gran Consiglio moderar tutto per la confusione non s'ingerisce
anzi
tanta Aristocratia, che il Magistrato de' Capi de X. con l'aggionta ti
rando se faccende grandi , e per esser pochi quelli Cittadini , girando quasi
sempre tie'medemi , f resoluto levar questa aggiunta , la quale pareva, che
formasse vna Oligarchia , e volessero , che ogni cosa si riducesse al Pregadi .
Non cosa dunque difficile, che si trovino le Republiche miste, quando vedia
mo noi la nobilissima Republica Veneta vivere con leggi ottime , e con tutti
quei beni, che Dio pu dare gli huomini per beneficio del loro quieto vive
re . Io non parlo dello Stato della Sede Apostolica, per non paragonar le co
se divine alle Terrene ; ma quando anco di lui si dica , egli si vede che vna
Aristocratica Monarchia ; perci che il Sacro Collegio ha queir auttorit, che
s il Duca Alfonso di Ferrara, quando fu dimandare la nuova investitura di
quello Stato, e questo mantiene il Principe, che non vsurpi lo Stato per i suoi
come volle fare Alessandro V I.
JjitUT
jo
Offrvationi di Trajano Boccalini
Ben disse Galba . Imp'raturui es homir.ibu, qui ncc totam libertatem , ntc tt*
lam firvitutem fati fojfunt . Et acci sapessi ben governare , gli dipinse la na
tura del Popolo Romano . C'osi anco i Popoli delle Republiche devono
molto minutamente elsaminare rinclinatione di ciaschedun Senatore , & ap
plicarlo queir ssercitio , al quale egli inclinato , essaminar l'adherenze , le
ricchezze, i parentadi, l'amicitie, il seguito, e l'humor tutto, ove, & quai fine
egli habbia indirizzato i fini suoi . Fiorenza male essamin i fini di Casa de*
Medici all'hora, ch'ella faceva spese , & opere , delle quali s'astengono hora,
che fono Principi, e gectarono robba pi nella fortuna privata, che non fan
no hora, che fon Signori della Patria .
Sic conversaJata, ncque alia rerum ,quam fi vnus imperitel , hoc conquiri*
trad que in rem fuerit .
PErci che gratisfimi sono gli scritti di quel Medico, che tratta d'vna infirmit , la quale communemente travaglia la Citt , che se bene meritano
lode, sono per poco grati hoggi giorno all'Italia, alla Francia , & alla Spagna
li scritti, e le fatiche di quelli , che trattano di Republica adesso , che vivono
tto la Monarchia , e particolarmente poco grata la lettione dell' instituts
della Republica, quando non vi si legge altro , che certa Teorica in astretto.
E ridicolo vno Scrittore del nostro tempo, quando nella sua Republica tut
to s'affatica di provare , che v' la proportione Aritmetica ; per se gli scritti
sono per giovare, meglio dar precetti del negotio, che s'ha per le mani.
Quiafauciprudentia, honesta a dtriorus vtilia a noxiis disternunt\
plures aliorum event docerentur.
NOn credo io , che possa trovarsi huomo alcuno di tanta prudenza, e di
tanto ingegno elevato, che sia sufficiente d'antivedere tutti i disastri, che
possono occorrergli nel progresso del suo vivere . Colui, che non divien dot
to dall' altrui speie, tirato da vn destino irreparabile , da vna bestiai perti
nacia alla suarovina. Benissimo studia chi legge, & osserva l'attioni, altrui, &
impare perje .
L'Astrologia vera di saper le cose , che devono auvenire , bene rimirare le
passate . Non puoi cominciare l'impresa, non negotio alcuno grande, che al
tri inanzi te non habbino cominciata la medema strada . Ottimo Astrologo
Giudiciario l'historico.che ti predice la tua fortuna, quel , che deve auvenirti , mentre racconta la fortuna degli altri ; ma questo il male , che noi
c'incanniamo troppo di noi stessi ; ci lasciamo troppo lusingare dalle speran
ze ; Oide ancorch il fine del Conte di San Polo infelicissimo dovesse sgomen
tare il Duca di Ghisa , e mostrargli , che il medemo fine haverebbe havuta la
sua lega, che hebbe quella del Conte ; nondimeno f possibile , che egli si lascjaise tanto acciecare dall' ambitione, che cauiinasse fino quella morte inse
}i
offrvatiom di Tratto Boccalini
mini intendenti non cosi dilettevole la lettione dell' historie Romane , co
me tu ti credi , & altri dicono ; perci che , e chi colui , che non habbia in
honore tanta ambinone di quella Republica, la quale non si content del
Dominio, non solo di tutta Italia, di tutta Europa , ma soggiog gran parte
dell' Asia, & Africa conosciuta quei tempi . Chi colui, che non si spaventi
di leggere, che vn Popolo solo distruggesse tante genti , che fece correr fiumi
di sangue Inumano, desol tante Provincie, estinie tante nobilissime Republiche, min tante Citt, & in sino da fondamenti le spian, annihilo tanti Prin
cipati, & estinse il sangue Regio d'essi, & in somma empi tutto il Mondo di latrocinij , d'homicidij , di stioco, e fiamma, chiamando tante crudelt, tanti
rubbamenti dall' Vniverso questi Stati gloriosi ; Onde hanno trasmesso
Posteri vn essempio sceleratissimo di regnare . Tu Cornelio racconti pochi
homicidij , e tra questi d'alcuni colpevoli. In Livio se ne leggoBO innume
rabili, l'intiere desolationi de' Popoli fatte in vn giorno congiunte con la ser
vit, e rovina ; che h detto di tutto il Mondo ; Onde molto ben disse queir
Inglese nella vita d'Agricola dolendosi di questa insanabile ingordigia de'
Romani di rubbare le facolt altrui , che quella avarissima natione non con
tenta di tutto il dominio della Terra > passava il Mare per trovare nuovi
Mondi .
E questa dunque lettione dilettevole ?sono queste quelle virt de' Romani
che tante volte, e da tanti Scrittori vengono inalzate al Cielo ? E cosi corrot
to il Mondo, che si trovi , che questi cosi sanguinolenti rubbamenti s'attri
buisca nome di generosit , grandezza d'animo, e giustitia ? Pu meritar no
me di Republica quella , che instituita sia alle perpetue guerre perpetua
mente spargere il sangue humauo, & rubbare tutto il Mondo ? Onde tante
ricchezze radunorono, che fu vno di essi, eh' hebbe ardire di dire, che colui
si poteva dire facoltoso, che haveva denari da poter mantenere in Campagna
Vn essercito pagato , di modo, che s'arricchirono di modo tale i Romani , che
non pot alcuno di loro sopportar la vita privata , e la stessa RepubUca con
travagliar tante nationi, faBricava vna Tirannide se stessa . Vna fola piet
s>'h nella lettione di Livio , che si veggono legati i denti quei Cittadini , i
Padri de' quali mangiorono l'uva acerba della proscrittione , mancorono
fflolti di quei, che s'erano trovati rubbar le Provincie . Non fi concedeva
il Trionfo chi vinceva per accordo , ma bisognava haver amazzato ooco
huomini .
Nella proscrittione delle Guerre Civili si fecero le vendette dell' VruVersoj
ma qui i figlioli di tutti quei ambinosi patiscono le pene di tanti misfatti , sot
to nome di guerre giuste; perci che cosa erano quei Trionfi speciosi, se nonprocessioni di Sicari), che menavano al patibolo quei Regi legati con i pic
cioli figlioli al Carro, i quali prima, che si sacrificassero Giove in Campido
glio, erano dal Carnefice ammazzati nelle Carceri . Oh crudelt inaudita, >
immeritamente laudati i Romani, che quei fanciulli Regi toglievano la vita,
<juali anco le fiere haverebbero perdonato, & il tutto facevano fine, chT
estinto
Scipionem
37
Ofservatiom di Trajano Boccalini
si sollev la Francia . Ma dall' altro lato deve vn Ri di Spagna molto ben
stare auvertito, che li Spagnoli, che stanno alla guardia de' Stati d'Italia, non
siano cos mal remunerati, come si vede, e particolarmente nello Stato di Mi
lano, poich si deve la sua Natione , della quale egli pi si fida , fare rispettar
talmente, che non si dia animo contro di loro , perche queste offese fomenta
no gli odij tra le Nationi ; Onde possono nascere scandali grandissimi, & mal
termine sta quel Principe, che guarda vn stato con Natione odiosa suoi Vas
salli, & all'hora particolarmente, ch'ella non rispettata, e pu esser offesa fi
nalmente .
H letto neh" historie di Fiandra, che nell'Assedio di Leidem fu veduto vn
Fiamengo , che havendo aperto il petto ad vn Spagnolo , il quale era stato
ammazzato , gli mangi il cuore ; Et in Italia non stata mai possibile fare,
che la natione Spagnola non sia odiosa tanto agli Italiani, che stimano delitia
potergli ammazzare .
Et amisere lihertatem , quam bello Miihridat meraeranl circtmsefi.
NOtiamo d questo luogo tutte le Citt, e tutti gli Stati , che hanno otte
nuto, e goduto privilegio insigne di non dar disgusto al Principe all'hora
particolarmente, ch'egli pu sopra di loro tanto, che pu spogliarli de' privi
legi] senza, che possino difendersi da loro stessi , con le forze de' Principi vi
cini; perci che i Principi, i quali accettano li Stati, e le Citt, che se li danno
con tutte le auvantaggiose conditioni,che gli sanno dimandare, pigliano per
occasione di spogliarlo de'privilegij; Onde la Regina Isabella, ( come altres
h detto, ) bramava se gli ribellassero gli Aragonesi, & accaduto, che nel
medemo Regno che nella causa d'Antonio Perez Secretano del R Filippo 1 1.
di Spagna havendo ritolto esso Antonio dalla Casa dell' Inquistione per frza
d'Arme il R, gli h spogliati de' pi buoni privilegi), che havevano,e ( vede,
che abbracci l'occasione venuta molto buon tempo; poich pot farlo,
stando la Francia all'hora in grandissime rivolte senza suo pericolo .
Cosi il Duca d'Alva ancora caminando con i medemi termini, persuade ri
durre la Fiandra termine di trattarla , come stato di conquista, spogliandola
di ogni privilegio, perche havendo inalzato l'animo per tante vittorie havute, pose qucll' esorbitante gravezza contro la forma de'privilegij, egli sareb
be succeduto, se l'havesse fatto in tempo, che i Fiamenghi, egli Stati convicini
della Francia , Germania , & Inghilterra, fussero Stati nelli medemi termini^
nelli quali s'attrovava l'Aragona , e la Francia all'hora , che il R di Spagna
pun cosi severamente gli Aragonesi, nel levar loro i privilegi), e fargli impic
care il loro maggior Magistrato, chiamato da essi la Giustitia .
)uem odium publicum tutioremfaciehat.
E Cosa, della quale ogni giorno se ne vede l'esperienza, che colui, che h
molti , ancorch rari nemici, viva pi sicuro, che colui, che n'ha pochi;
poich
Nat
yjC
Ojservatoni di Tfajano Boccalim
gV ignobili sono costretti far la strada nuova , superare infinite difficolt , le
quali non fi possono superare senza vna straordinaria virt, e molto gran va
lore; ove al noto Nobile le mediocri qualit, ch'egli habbia, risplendono per
grandissime . Ma degno d'eterno biasimo colui , che havendo la pretiosa
gioia della Nobilt legata nella sua vita, l'oscura con costumi indegni di lui, e
de' suoi maggiori , li quali non devono servire altrui per honorarsi con essi, e
tener vita dishonorata , ma havere i ritratti dell' attioni loro dinanzi per su
perargli pi tosto, che oscurar, e loro, e i loro maggiori con tener vita dishonesta .
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jgo
Osserva fiotti di franano Boccalini
fecero , che fi giurasse da ogn' vno d'essere perpetuamente nemico del R di
Spagna ; e certo, che non possibile meritar l'amore de' Popoli ,c farli gover
nare, e guardare da Natione forastiera . Dev dunque il Principe haver per
sicura fortexza, per essercito Armato, e potentissimo l'amore,ch'egli s'acquista
da suoi Popoli, e deve con tutte le forze dell' animo suo attendere prendersi i
Popoli obedienti con l'amore , non con le forze , e lasciar desideri di se , c
buon nome, e tale , che per la sua buona fama siano tolerate le imperfttioni,
che potessero havere i figlioli loro.
At S eia/i vs nimia fortuna socors,componit atsCfarem codicillo*: Morts
quippe timi erat quamquam prafentcmscripto adirei .
E Vero , che felicitate corrumptttr ; ma s'auviene, che i delitti si cominciane*
con spavento, con circospitione, e timidit grande, con tutto ci in pro
gresso di tempo si fanno publicamente; tutto accade, perche si fa familiarit;
&h veduto Servitori, che hanno battuto fino il sangue de' Padroni, molto
ancora la Madre . Al nostro proposito nella Corte di Spagna s'vsa negoriar
tutte le cose con il R per viglietti, non dimeno pare, che non sia bene porre
in scritture tutte le cose, che s' veduto, che Antonio Perez essendosi ribellato
al R di Spagna, ha havuto sino ardire di porre alla stampa, e propalar secreti
grandissimi, egli stessi viglietti del R con le risposte fatte nelle margini .
Moiono gliOffitiali, divengono nemici, vanno male le scritture, & hebbe
molta passione il Papa nel ricuperar le scritture del Cardinal Toledo, quando
moriva, perche il letto sotto specie di piet era attorniato da Spagnoli , che
godevano veder morire vn nemico della loro fattione , per esser amico dell*
Sede Apostolica.
Nella Corte di Roma (dalla quale sogliono l'altre Corti pigliar eTmpi}
ottimi) s'vsa maneggiar negotij con la voce , ragionare, & andare all' Vdienza ; perci che il vedersi nelle scritture certe cole , che dovercbbono ester se
polte, apportano poca reputatione Principi, & intendo, che alla Porta del
Gran Signore de' Turchi vsano i Bass negotiar con il Gran Signore ogni cola
con Viglietti , come in Spagna ; fastidio , che faceva, che quel R havesse di
continuo la penna nelle mani , occorrendo, che vn negotio , che si (irebbe
spedito in vn Vdienza, si difficoltava, & allungava per tante risposte , e repli
che, che conveniva far in scrittura .
Hine initiuni Jpei . re.
E Di speranze grandi, perci che colui, che in Stato di torbida successione,
h parentado con il Principe,,& ha vn ramo di sangue Reale nella sua.Case, pu aspirare per il favor della Moglie all'Imperio con molto fondamento,
come altrove h auvertito, che infiniti, che hanno havuto animo d'occupare
yn Stato, vi sono congiunti eoa il sangue Reale per avanzare gU altri, & hav
cerni.
j8i
(servarom di Trajano Boccalini
soggetto, dal quale potesse continuamente disporre 4i fede, e valore conosciu
to, e non in vno, che gli h avesse con la chiarezza del suo sangue, con il segui
to, con l'altre qualit grandi far paura ; E questo tanto pi , ch'egli era Prin
cipe nuovo. Auvenga che havendo il R Ferdinando d'Aragona data la fi
gliola D.Filippo Principe di Borgogna, Principe di grandissima nobilt, e di
fran potenza per gli Stati di Germania, c per la reputatione infinita , che gli
ava l'essere figliolo dell' Imperatore Massimiliano . Si ridusse cosi cattivi
termini, che per non vedersi s gli occhi riaversi tirato vn padrone in Casa, fu
sforzato, levarsi da suoi Stati patrimoniali, e venirsene in Italia, dove sarebbe
stato lungo tempo , se l'immatura morte del medesimo R Filippo suo genero
non l'havesie richiamato in Spagna ; Onde quelli Stati, ove succede il sangue
seminino pericolosa cosa parentarsi con superiori vicini, non cosi con infe
riori, come Inghilterra con la Scotia, e Portogallo con la Spagna .
Parla [molto malamente qui Seiano ad indurre in comparatane la mente
d'Augusto ; perci che Augusto nel maritar la figliola elesse quel soggetto , al
quale egli quando non havesse havuto altro del suo sangue, haverebbe lascia
to lo Stato per l'amicitia, e sedei servit -d'Agrippa verso Augusto; e disse
Dione, che si ridussero termini i meriti grandissimi d'AgrippayChe posero in
necessit Augusto d'ammazzarlo , di lasciarli l'Imperio meritato da lui,
all'hora , che Augusto havesse voluto , e russe stato sforzato Lisciarlo in estra
nio ; e si vede, che prima lo diede Marcello huomo del suo sangue,ancorche
egli havesse altra Moglie, lo diede poi ad Agrippa , poi Tiberio , tutti dichia
rati successori.
Cdteris mortalibus in eo stare confitta, quid[ibi conducerepuent : Frincipnm
diverfam effesortene quibusprecipua rerum adfamam dirigenda.
BVgiardissima sentenza , parole lontanissime da quello, che si vede tutto \{
giorno ; perche gli huomini privati ( non parlo della vilissima plebe , se
bene anco di questa ve ne sono molti ) solo attendono alla gloria, alla reputa
tione della Casa loro , e con il compasso dell' honore misurano tutte l'operationi loro , merc , che l'honore, e reputatione serve loro di Patrimonio ric
chissimo, ove i Principi essendo il fonte d'ogn' honore , dicono , che per qual
sivoglia loro, ancorch indegna attione non s'intorbida punto la sua reputa
tione . Vedi come Tiberio marit nobilmente la Nepote ; S'egli havesse ha
vuto per fine la fama, onde tanta crudelt contro il sangue suo, & altri ? Oncfe
tante libidini ? Pensonosolo regnare , e per inciampare in ogn'infmia.
Ma vediamo se Tiberio fu tale . Vediamo, come marit le figliole di Germa
nico , e come Giulia figliola di Drufo ad huomini bruttissimi , come per rico
prire la sua crudelt incolpo Agrippina d'adulterio , che se fosse stato vero , lo
dovea tacere .
Laodiflao R di Napoli hebbe per Moglie Costanza figliola di Manfredo
di Chiaramonte, la quale essendoli venuta in odio, pigli scusa, ch'-ella amasse,
e fusse
}8
Offcrvaton di Traiano Boccalini
cosa non mai mandar via nessuno mal sodistatto, e tenergli in speranza con
tinua .
Jgitur paulaHm negotia Vrbis , Populi adcurfus , multitudinejn adfluentium
increpat , extollens laudibut quietem &[olitudinem : qus abejfe udia-,
& offenficneSj ac precipua rerum maxime agiiari .
IMparino i Principi in questo luogo quanto poco debbino dar fede quelli,
quali non per altro gli lodano le caccie, egli facilitano in ogni occasione
il governo, che per poter essi dominare, e comandare . E credono i Principi
per precetto certissimo, che ogni Ministro per affezionato , che sia ama pi se
stesso, e la propria grandezza, che non f quella del suo Signore. 11 Duca di
Lenna accarezz il Re Filippo alle caccie, e pi lontano, che pot da.ncgotij,
per p.oter governar egli il Mondo .
Il Duca di Ghisa fecesi odioso con l'affettar baldacchini, & altre grandez
ze di seguito . Ma in levar Tiberio di Roma, si levava il seguito, e haveva oc
casione di favorir gli amici , & acquistarsi seguito col maneggiar tutto l'im-perio . 11 Turco in Villa, alle caccie tratta le guerre , maneggia le cose gran
di ; e cosi in questa guisi f deliberata la guerra di Cipro .
Sed aliini metuens. j-c. Il maggior carico l'esser favorito , e non precipi
tare . Cosi disse il Marchese di Ronza ; ma gran difficolt h il Principe ; deve
ascoltar l'accuse, & haver giuditio di discerner le vere dalle false .
C*farobjec~am [ibi adverfui reos inclemenliam eo pervicacis amplexns.
HA' detto Tacito nel principio di questo 4. libro, che Tiberio api//mi
re ipfc, & ferviemibus vires ; perche iiiitium , r can la ssiium Seu.* ; &
in quel luogho habbiamo raccordato , che le congiure tra gli altri \oto ma
li, che cagionano li Stati, fanno il Principe sospettoso, e per consequenia cru
dele; perci che vero quello , che dice Tacito , che Agrippa Postumo non
- mai sarebbe Stato per governar l'Imperio ; poich erat ignominia.accerjns1^a.
l'essilio approvato dal Senato .
Cosi i Principi , & ogni offtiale offeso , & essacerbato da' suoi Popoli , pu
oco ben governar havendo lo stimolo della vendetta, che lo f vlcire dalla
rada buona della Giustitia .
Et Segejiani <tdem Veneri* , montem apud Erycum vetujate de/apfim refluiirari pofiulavere : nota memorante^ de origine ejus, & Uta Tiberio .
VEro segno di piet Christiana ne' Popoli , e ne' Principi la restauratione
de' Tcmpij al Signore . Desidererei grandemente di sapere, se gli Heretici di Germania, di Fiandra, d'Inghilterra, e d'altri luoghi , che si sono adoratiati con il nome di Religione Reformate , hanno fabricati Tempij nuovi
overo
Denit
j90
Ojservationi di Trajano Boccalini
andar con molta circospitione, tolerare le loro imperfettioni,e con modi lu
singhevoli veder d'ottener da essi il suo intento ; perche con l'acerbezze pi
facil cosa indurgli alla disperatione , che all'obedienza . E come quelli , che
non punto si governano con la ragione, faranno quella scappata,che altri per
termine di prudenza non mai haverebbero potuto prevedere .
Causa motus, super hominum ingenium, quod pati delecus, & validijiimum
quoque militia nojlra dare aspernebantur .
GRavisfima impositione, che la medesima natione havesse dare i migliori
huomini, ch'ella havefse , acci fusse poi ministra della loro servit ; Cosa
hoggi vsata dal Turco , poich leva Greci i fanciulli; Si vale del fiore di
quella Natione, e contro essi stessi . M da aavertire,che il Turco leva con
pi prudenza questi huomini , che non facevano i Romani ; primieramente,
perche esfi gli levano ad vna Natiorie soggiogata gi disarmata, e gi ridotta
tanto miserabile, che .pi. tosto chiamava sgravamento di spese, che gravezza
quel dar figlioli.
I gran Signori di pi s'allevano fanciulli , e miglior commodit hanno da
essi d'esser ben serviti, havendo perduto in tanti anni, che stanno in man loro
l'amor della Patria , oltre che i fanciulli tolti persone miserabili sono chia
mati fortuna grande comandar tutto quel stato, e n'hanno veduto i Gre
ci Signori grandissimamente huomini principali di quell'Imperio, poich
questi soli si danno carichi grandi , e ne vengono esclusi ; Onde da tutti quei
Greci amici vien pregata buona fortuna , quando tolto . Tutte cose , che
tnancorono Romani, e perci divennero odiosissimi .
Autsi mitterent auxilia,suos ducloref praficere , nec nifi adverfus
accolai belligerare^ .
COsi la Germania (come h detto) somministrava aiuti limitati per certa
occasione, e certo tempo affinch non seguisse loro quello, di che si do
levano i Romani doppo la Morte d'Augusto . Egli Suizzeri Fobligano pigliar
soldo difesa dello Stato di Milano, e contro certi Principi nominati i Baroni
difesa del Regno .
Armaque in Antonium acceperat in Rempubl. versa. &c. Cos h vfato la Re
gina d'Inghilterra negli aiuti dati agli Olandesi; e cos si f da tutti quei, i
quali vogliono sicuramente dar aiuto ad alcuno senza haver sentire il dis
gusto, che sente la Sede Apostolica degli Spagnoli di farsi il male concerti suoi
medemi aiuti , perche pagando essa le Galere di Spagna nel sacco di Roma , 6t
altre calamit sofferte da quella Natione, s' fatta d se stessa la guerra contro .
AtcMtn
39 1
Smini Cajella rupibus indila , collatofquc illuc parentes fjr conjuges ostentxbant,be/lumque impeditum, arduum, cruentum minitabantur .
"VJE1 mover guerra ad vna Natione fa bisogno , che fra l'altre molte s'hab-LN bia questa consideratione,sc l'acquisto per se, e'per consequenza faticoso,
sia tale, che la Provincia meriti, che altri intraprendino tanto negotio ; perci
che sciocchezza grandissima f tenuta quella di Sebastiano R di Portogallo,
che si pose far quell' impresa tanto lontana da ogni suo intresse .
Cosi il Turco doppo haver soggiogata l'Vngaria attendendo ad acquistarsi
fruttuose Vittorie, h lasciato la Polonia , Moscovia ,& altri paesi sterili, per
non haver spender Tesori d'huomini, e denari, per acquistarsi laghi,e boschi;
m solo h atteso ad avicinarsi al Friuli per farsi la strada all'Italia . Per con
sequenza tempo gettato via , quando si f gran forza per occupare picciol
luogo, che non sia scala ad acquistarsi gradi . Cosi gli Spagnoli hanno speso
tanto per Marsiglia, & i Venetiani , & i Francesi tanto contrastano con li Spa- '
gnoli per la demolitione d'vna fortezza piantata al Lago di Como ; poich
da quella depende la salvezza dello stato , eh' i Venetiani hanno in Lombar
dia affine d'haver commodit di gente forastiera in ogni caso di bisogno per
difendersi .
Di pi alla qualit della gente pi tosto , ch'ai numero deve attendersi;
perci che altra cosa combatter con gli Tedeschi, che con g' Italiani, i quali
essendo huomini domestici, s'accomodano ogni vii servit , ma se fusse Te
desco , Suizzero , Inglese , d'altra natione , deve mover la guerra con mag
gior circospitione; perci che, se bene gP Italiani havessero i medesimi ajuti.
Deve considerare, da chi possono essere ajutati , e quali forze possi no bave
re, e le fortezze della Citt, e del sito . Tutte cose, che se havelse ben coatiderate il R di Spagna, non si sarebbe lasciato ridurre in tante necessit; ma
questi Popoli non havevano altri ajuti , che i proprij ; perci che fu facile
Romani il soggiogarli ; e si faccia conto da chi v contro ostinata gente di
condurre triplicato essercito .
At Sdinus, donec exercitm in unum conduceret, dati* mitibus rejponfis.
NOn sii alcuno, che si scordi di quelle parole di Tacito : & etiam
qui deliberai . Creda pur qualsivoglia, che non il protestare la ribel/ioatr,
ma solo il pensarla sia delitto capitale, e tale, che i Principi non sogliono per
donare , se non doppo molta effusione di sangue . Di maniera tale , che
prudente consiglio non mai lasciarsi condurre da disperacione alcuna tanta
resolutione . Ma se pure altri vi sono per sua mala fortuna lasciati condurre,
creda , che le piacevoli risposte siano incanti di Circe per adormentare il ri
belle, e per poterlo havere nelle mani con sua maggior commodit, e fra tan
to porre in ordine gl' iustromenti da vendicarsene . Tanto piacevolmente
rispose
594
Ojservatom di Trajano Boccalini
Soldati , i quali hanno guerreggiato in Italia contro la natione loro al soldo
de' Francesi, come infamissimo , e sceleratisfimo deve esser tenuto quello Spa
gnolo, che aiutasse li Francesi soggiogare la loro Patria . Ma da auvertire,
che quando vn Principe vuole acquistarti l'animo, e la volont de' suoi Vas
salli, e che gli vede sollevati , con inganni far bene voltar tutta la rovina, e
rigore della guerra contro i Seduttori solo , e basta assicurarsi , che la sua na
tione vinta non piglier pi l'Armi contro di lui . Cosi il presente R di
Francia nelle grandissime turbolenze del suo Regno solo si mostr severo con
tro gli Spagnoli, i quali voleva, che non stessero nel suo Regno , ma agli suoi
Francesi si mostr indulgentissimo .
Obstdium capii perpresidia .
C^Rudelissma sopra quant' altra si legga neh' historie statala guerra di
j Francia , e Fiandra vltima ; poich il tutto s' fatto con sforzar Piazze
munitissime con assedi) lunghissimi per ostentatione per le macchine degli as
sediati ; Onde non solo si sono veduti miserabili patimenti di fame, e d'ogn' al
tra cosa necessaria al vitto humano,ma molte volte accaduto, che gli assali
tori per disgusti ricevuti dagli assediati ne' suoi soldati per vendicare l'ostinatione loro , e molto pi per dare essempio spaventar con queir atto di cru
delt l'altre Citt, si leggono immanit non solo d'haver tagliato spezzi que
gli habitatori , ma d'haver incrudelito contro l'habitationi loro con il fuoco,
e se piglieremo l'historie di 300. anni passati troveremo maggior spargimento
di sangue non dico de' soldati , che questa poca perdita, ma di fruttuosi Cit
tadini nelle guerre-di Fiandra , e Francia, durante lo spatio di solo 40. anni,
che in tutto il resto .
Felicissimi si possono dire quei Popoli , ove con vna giornata campate s'ot
tiene dal Principe, che vince l'assoluto dominio di tutto lo Stato . Itv tutte \e
revolutioni,che seguirono tra Galba, Ottone, Vitellio, e Vespasiano, tra. qua
li si disput con l'Armi l'Imperio di tutto il Mondo, solo si legge la rovina di
Cremona fatta da Soldati di Vespasiano, e l'abbrugiamento del Campidoglio
da Soldati di Vitellio ; ove in Fiandra sono senza numero le Citt saccheg
giate^ pi d'vna volta in breve tempo tutte dal grand' vso della fortitcatione i che si f d'ogni picciola Piazza a giorni nostri . Ma il R di Francia , e
quasi tutti i migliori assediano vn forte senza batterlo , e lo vincono per as
sedio.
Po/lui cuna sanie, odore, contatiti .
MOlti assedii si sono resi pfcr la puzza; e per essa Solimano fu forzato riti
rarsi ; e per accade per l'ordinario , che gli afledii per questi patimenti
siano seguitati dal terzo male, ch' la peste ,
395
j9g
PErci che essendo conosciuta da lui Agrippina d'ingegno inquieto , &ambitioso di regnare, non mai haverebbe havuto Marito , che non russe in
corso in vno de due inconvenienti, di darli Marito vile, il che sarebbe stato
di vituperio grandissimo Tiberio, che la Nepote d'Augusto figliola di Giu
lia, figlia d'Augusto, e stata moglie del figliolo, e Nepote di Tiberio fi vedesse
in mano di Cittadino vile , overo di darli marito degno di lei , il che poi era
vn porre le cose di Tiberio in grandissimo disordine di modo, che l'vna, e l'al
tra strada era pericolosa .
Qu& Neron Principe mater, vitamfuam , ejf casti*fuorum
pojeris memoravit .
TVtti tragici auvenmenti ; perci che Augusto , come habbiamo detto di
sopra espose alla crudelt di Tiberio tutto il sangue con preporlo Ger
manico ; risolutione infelice per tanti'Signori,che furono amazzati, di modo
che ( dice Tacito ) che vn solo ne mori di morte naturale , egli altri tutti di
morte violenta.
Ogni Principe invero, che vorr fortune grandissime , doverebbe e per sua
gloria , e per vtilit del genere humano imitare questa Signora di scrivere i ca
si, e gl'infortuni) propri) .
H letto , che altro non desider Lodovico Sforza , che carta , e calamaro
per poter scrivere i fatti suoi . Io tra le scritture del Signore Alberto da Carpi
no trovato vna lettera della Duchessa di Milano, la quale si sottoscriveva vnica nelle miserie .
Ogni ragione vuole, che cosi come Seiano haveva preparato l'inganno dal
la parte d'Agrippina , che Tiberio la volesse auvelenare ; cosi anco havesse
fatto l'altra contramina di far avisato Tiberio , che essa Agrippina era entrata
in sosperto d'esser auvelenata da lui , che cos l'inganno caminava con suoi
piedi .
Neque id Imperatorem palam audere ^fecretum ad perpetrandum quxri .
BRuttissimo fu il modo tenuto da Nerone in ammazzare la Madre, e fu po
tentissima cagione quella crudelt di fargli perdere e la vita , e Io stato ;
perci che non si pu dire in quanta venerationc sia appresso i Popoli il san
gue Regio , e massime quando hanno tal sodisfatione da esso , che i figlioli sia
no di Padre , che habbia lasciata buona fama di se . Era costei grato al Popo
lo, perche era Nepote d'Augusto , e Moglie di Germanico , tanto grati al Po
polo Romano . Giovanna Regina di Napoli ancorch per la sua impudici
zia russe poco grata i Napolitani, nondimeno i Baroni di quel Regno mala
mente
400
4.0 1
Offrvatom di Trajano Boccalini
Egli non amava quei Corteggi, che fi farebbono ad vn figliolo d'Imperatore,
e con moltiTfondamento di prudenza poich non voleva dar gelosia ne ad
Augusto, ne Caio, ne Lucio . Egli poi si pigliava i suoi putti nelle libidini,
e scretamente per non esser noto; e piacesse , che cosi secretamente si faces
sero hoggi queste cose, gi, che pare molti di non goder compitamente d'vna lascivia, se non mostrano le loro attioni tutto il Mondo ; dico questo, per
che miei giorni conosco vno, che di vilifsimo, ch'egli era stato da vn Car
dinale arricchito di 6. mila scudi d'entrata con scandalo vniversale d'ogn'
vno. Ma tornando Tiberio , dico che non perche egli era di questo genio
d'amar la vita solitaria, & vsar in secreto luogo le libidini ; egli si ritir in Car
pi, come altra volta haveva fatto Rodi ; poich lo stesso Tacito dice, che ci
russe per altro pi potente cagione j la moglie lo fece ritirare Rodi,la Madre
Carpi .
Traditur etiam Matris imptenfia extrttfttm,quam domijtationis
fociam ajpernabatur.
HO' ben letto in Tacito , che Livia , e Tiberio poco s'accordavano , ma
non h veduto, ch'essa Livia Madre di Tiberio havesse punto d'auttorit , ma si bene Seiano . Ma dato il caso , che Livia havesse preteso patte nel
governare , era forse prudente resolutione concedere il tutto , per non dar
qualche parte . Credo , che meno vn Pluto haverebbe fatta tal resolutione .
Nerone s lev di Casa la Madre, & altri Principi hanno dato loro governo , &
altri comandi ; Onde troppo gran vilt , e debolezza haverebbe mostrato in
far resolutione tale . Tiberio haverebbe scacciata la Madre di Roma , non se
ne sarebbe partito egli perche goffo sdegno abbandonare la Citt Reale per
non poter vivere con vn nemico minore, che vuol comandare .
Ncque desedere poterai , cut dominationem ipfam donum ejus accepijfet .
LE Mogli poco d'accordo co' i R sempre vogliono comandare , sempre
hanno in sospetto d'esser strapazzate . Quando Tiberio havesse voJuto
ridur la Madre in stato privatissimo chi poteva ella far ricorso ? Qual sogget
to voleva mettergli inanzi? sorsi Germanico alla cui morte eli' haveva cospi
rato? sorsi i figlioli di lui fanciulli, & inhabili tanto negotio?Raro essempio
questo, che costui, il quale da in mano ad vn altro il Principato, non mai doverebbe permettere , che quel tale riducesse lo stato suo in modo, che colui,
che lo da sia tanto libero Signore, che non habbia pi bisogno del donatore .
Livia con la Morte di Germanico f causa del suo proprio male, perche as
sicur tanto l'Imperio Tibrio, che pot pensare , e levar ogni auttorit an
co lei, come la morte di Britannico assicur cosi fattamente lo stato Nero
ne, ch'egli potea fare ammaliare colui, che glielo haveva dato .
40j
Capitale
4 4
'
Ojscrvathni di Traiano Boccalini
Ospedale de' pazzi ; ma s'egli cosi sagace , che con predire la felicit ad al
tri, vuole egli fuggire l'infortunio della sua povert, deve havere auvertenza
d'essercitare quest' arte, come h veduto ad vn mio amico caro io Roma , il
quale a guisa di vn Zingano, metteva nelle speranze vn Prelato ambitioso , e
vano, il quale dilettandosi di vedere in astratto , e ne tempi futuri quella for
tuna, che non U di presente, si lascia insperanzare dall' Astrologo ; cosi la mer
canta viene esercitata felicemente . Del Principe deve tener delitto di mor
te ragionar mai, eccetto che i pronostici felicissimi , che altrimenti la barca
con tutta la mercantia dell' Astrologia da in scoglio , havendo veduto , che
questi tali hanno fatto bruttissimi naufragi . Solo appresso g* ignoranti tro
vano gli Astrologi gran credito , e pure se altri astrologa da se , antivede per
giuditio naturale quello, che antivede l'Astrologo per il suo sapere.
Major ex eo, & quamquam exitiosa fuaderet , vt nonfui anxius cum
fide audiebatur.
PEr divenir padrone della volont d'vn Principe f bisogno prima espugna
re con vn assiduo fedelissimo servigio questa fortezza di mostrarsi tale,che
in ogni occasione si conosca dal Principe, che in lui non regna altro intresse,
che l'honore , e l'vtile del suo Signore, come altri hanno ottenuto questo', &
arrivato cosi gran segno, non servitore , non compagno , ma aoluto , &
vnico padrone del suo Signore, pu costui meritamente chiamarsi .
Adsimulabatque judic fartes adverfus GermaniciJirpem ,fubditis qui
accufatorum nominafujinerent .
DA quesf enormissimo inganno di Seiano , da quello , che fece ordir di so
pra contro Agrippa, facendola avisata, che Tiberio voleva querelarla, e
da gli altri , che vederemo orditi contro i figlioli dell' infelice Germanico,
dobbiamo considerar bene la conditione di chi accusa , e che interesse com
move chi odiato ; e aiial' interessi muovono i Principi, ad accusare ; Possono
auvertire i Principi non mai esser tanto facili creder cos' alcuna contro
quei, che li dominano, come quei , che fono esposti pericoli , quali habbiamo detto , che egli era sottoposto con lo Stantiare in Roma , che si ritir in
Carpi . Sappino i Principi , che ai medemi rischi stanno esposti i figlioli , & i
Nepoti loro ; merc, che qtiei,che vogliono arrivare al fine della congiura per
occupare vn Stato, cominciano dal levar dal Mondo i figlioli, &i Nepoti di
lui , per quando oda cos' alcuna contro essi , metta l'animo in sospetto, che
possono essere persuasioni, che habbino servire levargli la vita, e lo stato .
Oda ogni cosa, deliberi non sopra ogni cosa, non tardi, e maturamente .
Neronem froximum successioni . Sempre s'attaccava levare il pi atto
regnare, & la ragione , che all'hora , ancorch non si fussero ammazzati gli
altri, se fusse seguita la Morte di Tiberio, & havefle lasciato i fanciulli, era faci!
cosa rovinargli .
Maxi/acque
407
QVando la successione sta in mano degli esserciti (come quella del Turco,
s' veduta in gran parte dipendere dalla Militia de' Giannizzeri) fa me
stieri piacere Soldati col mostrarsi cupido di guerra. Cosi Acrnet figliolo
di Baiazet si perd la grafia de' Giannizzeri con essersi dato alla 1 ilosoha, all'
Astrologia,& al culto della sua Religione, ove f tenuta virt presso la militia
de' Giannizzeri , la temerit di Selim, di combatter sino con suo Padre ; Cosi
ove regnano sempre nationi bellicose, f biiognod che colui , che vuol succe
dere li -mostri armigero ; Onde i Francesi amarono caramente Carlo figliolo
di
4o8
ofserv'tuoni di Trajano Boccalini
di Luigi XI. & hanno amato gli altri R bellicosi; ma venne loro 'in odio
grandissimo la dappocaggine d'Henrico III.
Il figlio, che deve succedere al Tiranno,deve mostrarsi rimesfiiTmo per noa
dargli gelosia . Colui, ch' eletto R , Imperatore da molti Elettori , deve
secondo il genio degli Elettori , e dello stato governarsi nel mostrarsi armi
gero ; perche gli Elettori di Germania , che s'hanno vsurpati i migliori Stati
dell' Imperio, hanno odiato il valore in Carlo V.Sc ho detto altrove, che poiche gli Spagnoli s'hanno vsurpata tanta auttorit nella, creatione de' Papi,
non compie ^Cardinali Papabili tirarsi adosso l'esclusione col mostrare valore
di meritare tanto grado .
Nec aterue talia . I Principi pieni di gelosia non aspettano i fatti, il delit
to pensato s'ha per compito .
Quifr&trem quoque Neronis Drufum traxit in partes, fre objefta Principi*
lodasi priorem tatem, & jam labefaclum demovijset .
QVi notate , che non tutte le guerre pu fare vn Principe ; altri con ac
cender fuoco, come in Fiandra , altri da se, come Carlo V. Instrumento
grandissimo di far precipitare la successione d'vn Principe l'odio tra i figlioli,
& il suo sangue . Concordia parvx res crescunt,difcordia maxima dilabttntHr . E
grande mi pare l'ingegno di Sciano in sapere ordire tante trame. Il Turco
sapientissimo Principe non mai tiene insieme i suoi figlioli. Ogn' vno vive da
se, e lontano vno dall' altro , & all'hora pi , quando sono di buona et , sono
mandati alla guerra, ma pi alli governi di Provincie .
Spe obietta Principi* loci . Cosi fu ingannato il Cardinale di Carpi dalla,
speranza certa del Papato . Et auvertasi bene , che altri sotto specie del suo
bene, ingannato.
Atrox Druj ingenium super cupidinem potenti^, & [olita fratribui odia-,
accendebatur invidia,quod Mater Agrippina prompiior Neroni erat .
E Gran virt , dove l'elettione sta in mano degli efferati, eiser tenuto te
merario ancora , & in somma cosi meritasi dagli huomini quel benefitio,
che non s' havuto dalla natura, perche come ho detto, non si pu star saldo,
ove si tratta di comandare , e d'obedire ; anzi lecito dove s'ammazzano i
fratelli difender la vita con preoccupare lo stato . Si defendeva Selim nelP
vccidere i fratelli maggiori, con il dire , che i fratelli haverebbono fatto il si
mile verso di lui .
H detto di sopra quanto deve il Principe esser accorto havendo moki fi
glioli, e che la successione dello stato per esser certa , deve il Padre con il Pri
mogenito mostrarsi vguale , e non punto partiale in riguardo degli altri fra
telli , adducendo l'infelicit di Baiazet , che si cagion tanta rovina con mo
strarsi di voler lasciar lo Stato Corcut suo figliolo havendone due altri . Le
discordie
4 io
4n
Ojservationi di Trajano Boccalini
ni ; ma ben, stupor grande arreca ad ogn' vno, quando fi vede vn nobile vive
re con costumi plebei ; perci che l'huomo nobile non padrone di se stesso,
e della sua vita, non pu disponere come meglio gli piace , come pu l'igno
bile; poich quegli ha obligodi vivere honoratamente e fare attioni virtuo
se, e l'obligo, che ha contratto con i suoi maggiori , con tutti quei del suo san
gue , che vivono , i quali nel giuditio di questo mondo dinanzi al Tribunale
dell' honore, e reputatione , lo costringono far attioni degne del sangue , del
qual egli nato . E ptr questo solo pregiata la nobilt della nascita , che ha
obligo di viver bene, e per ci meno erra ; ove il vile pu vivere modo suo,
che non ha cosa, che lo sforzi .
Solitudinem ejus piacuisse maxime crediderim , quoniam importuosum cire*
mare-, dr vix modicis navigiis paucasubfidia : neque adpulerit
qtifquam nifi ignaro cujode^j .
PEccano i giovini per ardire , come i vecchi peccano in timidit , e molti
Principi fono divenuti timidissimi ; Per corroboratione di quello h det
to di sopra , che Tiberio fece resolutione di partirsi di Roma, e di s gli occhi
del Senato, f per assicurare la vita sua, la quale vedeva in continuo pericolo
per l'odio , che gli veniva portato, e per elesse vna stanza , vn luogo di sito
forte, e sicuro . H letto , che altri Principi grandi nella vecchiaia hanno havuta quella gelosia, che ha havuta in giovent .
Lodovico XI. (dice l'Argentone) ch'egli s'ascose in luogo fortisnmo,& il
presente Imperatore Ridolfo divenuto geloso della sua vita in maniera, che
per tema di congiura non mai esce di Camera, ne di Casa .
guanto intentus olim publicas ad curas tanto occultior in luxtts , (jrmafa/9
otium refolutus . ejrc. At Tiberius nihil intermijfa rerum cura negati*
pr fiolatiis accipiens ejus Civium precesficiorum traciabat ;
disle di sopra .
QVartdo voi vedete vn Principe , &anco vn Ministro si grande i lai , che
ne' primi giorni del suo Principato, e del suo officio fanno pi di quello si
conviene loro , dite , che questo segno chiaro , ch'egli si muter; & la ra
gione ; perche si vede, che quella diligenza forzata, non naturale, ma arti
ficiosa, e per di poca durata ; come bruttamente riesce colui, nel quale altri
non conosce qualche imperfettione, perche l'arte^che' vsa in ricoprire i difet
ti, fa , che sia riconosciuto per huomo finto, e doppio ; perci che ho veduto
in molti Pontificati alcuni Papi , i quali ne* primi mesi hanno voluto fare ogni
cosa; cosi riusc Caligola, cosi Nerone, &" altri Principi buoni sollecitati , &
accurati nell' offitio loro, che poi si sono veduti raffreddati e dati ll'otio .
413
4i6
Ojservastoni di Trajano 'Boccalini
ve va detto al R contro lei /egli promise , e se gli offerse d'ammazzare il R ;
La Regina nel secondo ragionamento fece ascondere il R dietro ai razzi;
Onde riavendo inteso la congiura di Giulio Cesare, l'ammazz ; Inganno no
bile di tanta Regina, e meritato, come altrove ho distintamente raccontato .
Vbisemelprorupe re, difficili* reiicetur.
IN tutte le nostre attioni accade cosi ; perche ad affogarsi in vn fiume , la
maggior difficolt bagnarsi vn poco il piede; che poi altri sente deliberatione d'attuffarsi tutto . Le maledicenze contro qualsivoglia cominciano da
leggierldisprezzi di cose vili, poich poco poco si viene all'atroci maledi
cenze , poi alle cospirationi ,che queste sono i gradi di cosi tragica scala , la
quale conduce gli huomini precipitarsi .
No aliai magis anxia & pavens Civitos etiam adverus proximos congres
si , colloquia , nota, ignotaque aures vitari: etiam muta, atque
inanima, tccum, ac parietes circumjpeftabantur.
A1 questo termine vuole il Principe ridurre i suoi Popoli, il suo stato.lasua
Citt . Questa la fortezza, la Guardia, l'Antemurale, che la defende .
Render ci talmente i Cittadini l'vn l'altro sospetti si , che tutti vivessero in
estrema diffidenza . Ne mai Tiberio ricev da qualsivoglia altro spione mag
giore ajuto, & vtilit, quanto da questi Petizio Rufo Marco Opsio , Latino La
ttale, e Portio Catone, i quali gli ridussero il Senato, e la Citta tutta in quello
spavento , in quella somma diffidenza, che sommamente tra di loro desidera
va Tiberio .
Dunque impara fomentar le discordie, accender odij , gare , risse , e diffe
renze fra Cittadini, acci che non s'accordino contro di te ; E se vi sono fattioni adherisci alla pi debole . I Venetiani non sogliono rimediare alle fattioni di Verona, e di Brescia, anzi bene, che siano i Cittadini divisi ; perche
in ogn' occorrenza di novit, vna fattionc serve per spia dell' altra; Onde se i
Martinenghi prepotenti in Brescia adherissero Spagnoli, sarebbono scoperti
dagli Avogadri, e puniti .
Molte volte i Principi fomentano le gare co' sudditi ; cosi i Papi hanno
mantenute le discordie tra gli Orsini, e Colonnesi.e i R di Napoli quelle tra
i Baroni , e il Popolo . Vna Republica deve star vnita , ma il fondamento de*
Principi, la divisione ben maneggiata .
Guem enim diem vacuum pna, vbi intersacra , rjr vota, quo tempere verbii
etiam prosanti abstinere mos ejfet, vincula, & laqueus inducantur ?
IN queste calamit , e crudelt pi che barbare finirono i Trionfi della Re
publica Romana, tanti Trofei, tanti Archivante Vittorie, il non mai satiarsi
di rubbarc,
4i 8
OjservAton di Trajano Boccalini
tarsiente dunque faceva rispettare gl'instrumenti della sicurezza sua , & ogn'
vno haverebbe dato di calcio si abomine vole mestiero,se non havesse tirata
seco la protetione del Principe . Non meraviglia dunque che ii Bargello
di Roma sia sacrosanto ; ma fu ben debolezza di quel Papa , che lasci vcciderlo daColonnesi senza riseurimento ,
Finalmente Tiberio vedendo rese odiosissime tutti le sue spie vecchie, fa
ceva ammazzarle, per mostrare , ch'egli nella persona di questi relatori , biasi
mava tutte le crudelt commesse per opera loro ; Non per volle lasciarli vccidere da altri ; perci che ci sarebbe seguito con lo stomaco della giuftitia,
& have rebb e fatto ritirare ogn' vno .
I Ministri delle crudelt de' Principi devono essere protetti come fratelli, e
pi , se pi pu dirsi . Ma poi bisogna punirli per non parere di tener mano
alle sceleratezze . E sanno anco i Principi nostri cavar dall' opera d'vn Mi
nistro quanto inlecite sodisfationi vogliono, e poi ammazzarlo per sodisfationi del Popolo .
Nu/Iam aque Tiberius, vt rebatur, ex virtutibusfuis , quam diftmulationem
diligeb.it : eo agris accsit recludi qua premerei .
E Delitto capitale il mostrarsi curioso di voler sapere i fatti del Principe,
bisogna ascoltar solo quelli , ch'egli vuole, senza curiosit di voler sapere
pi oltre, perci che d grandissimo sospetto , e si tirer quel tale gtan rovine
adosso . Molte volte habbiamo detto quanto sopra tutti gli huomini fusse
Tiberio dissimulatore, che come pure h detto, non , che ridere nell' arden
te colera, piangere nelle grandissime allegrezze, & occultar l'animo suo, come
si vede, che f qui Tiberio, e meglio fece quando Agrippina gli fece quella (si
pu dir cosi) insolenza all'hora, che egli sacrificava; Onde dice Tacito, ch'havendo vdito i lamenti d'Agrippina, Raram occulti ptorts vsccm diottre.
Sed mitigavit Seianus , non Calli amore,veruni vt cunelAttories Primisii
aperirentur: gnarus lenturn in meditando, vbi prorupi(set,
tristibtu diesis atroci a fitta conjttngere^j .
LEggiere sono le vendette , che si fanno dagli huomini subiti , e collerici;
non si trova sdegno pi formidabile di quello, che si tiene per lungo tem
po ascoso, & la ragione, perche si f vendetta di cosa premeditata, e pensata;
molto bene vi s-'includano tutti, da quali altro stato offeso, e si fa cosa giuditiosa, & all'hora sono le crudelt spaventevoli , quando colui ha potest d'o
perar subito, differisce la vendetta, perche all'hora l'animo del Principe aguisa di mina piena di molta polvere d'Artiglieria f scoppio grandissimo di ma
cello d'infiniti huomini ; e si pu dire d'essi , che taritattm sitpplij gravitateempen/at . Domitiano era pi crudele quando operava pensatamente .
419
Fer idem tempia Julia mortem obiit, quam neptem Augujlus convititm
adulteri] damnaverat,projeceratque in Insulam Trimetum .
NOn nego, che l'Artificio di Livia in rovinare il sangue d'Augusto non rus
se grande , ma anche consertare bisogn , che gli stessi parenti d'Augusto
diedero grandissima occasione alla rovina loro , e con l'impudicitia di Giulia
& altre, e con la bestialit d'Agrippa Postumo . Hanno stimato alcuni megli'
ammazzare, che invilire il sangue suo . Augusto fu d'vn altro humore .
Augusta ope furftentata; qua1 fiorente* privignos, cum peroccultumfubvertijset, misericordiam erga adftilos palam ojentabat .
QVest' hipocresia, e con va poco di bene altri ricuopre vn gran male, co*
vn poco di ben publico l'huomo ricopre vn gran mal secreto . 'L'Appa
renze sono le maschere de' Principi , e d'alcuni privati ; & la ragione , che
molti pochi sono gli huomini , i quali sappino con la vista sottile dell' occhiale
politico, penetrare nell'animo del Principe, e conoscere i pensieri di lui; ma
ben infinito quel Popolo , che vede tutto , che scorge apparir di fuori senza
penetrare pi dentro ; per f bisogno di parere, e-mostrarsi tale, quale altri
vuol esser tenuto ; Cosi Livia havendo rovinato Caio, e Lucio fratelli di Giu
ria Nepote d'Augusto veniva mostrarsi amorevole di quel sangue appresso il
volgo, del quale i savij sapevano, ch'essa era stata la rovina . E questo sia detto
per imparare vivere quelli , che non par loro di godere alcuna vita brutta,
te non si mostrano pi vitiosi anche di quello, che sono .
Nojlra magis avaritia-, quam obfequij impatientes .
NOtate qui questo solo , che la maggior parte delle ribellioni succedute
nel tempo di Tiberio nell'Imperio Romano, sono state pi tosto cagio
nate dalla crudelt, & avaritia de' Romani , che dalla fellonia loro ; cosa, clic
come h detto altrove in queste nostre fatiche, ha fatto molte volte sollevare
Popoli d'Italia , e Fiandra contro la libidine de'Prancesi , e contro la crudel
t, Se avaritia de' Spagnoli .
t
M odiami, pr angustia rerum, re. & postquam nonfubveniebaiur,
remedium ex bello .
SI deve correre al rimedi subito , che si vede la sodisfattone de' Popoli;
Bisogna levar l'occasioni , che molte volte si possono rimediare subito , ac
ci non riescono immedicabili" le ribellioni . Si vede per , che tutte queste
sollevationi fatte per cagione de' Tributi hanno fini infelicissimi per i Popoli,
quali non doverebbono mai moversi far cosi gran resolutione , le non hanno
tutte le seguente cose in pronto .
Cgg 2
Principi
4to
O/servationi di Traiano Boccalini
Principi confinanti granicene habbino cara la ribellione, e siano per ajirtarcgli soggetti grandi, capi d'esse; fine d'instituire il viver libero nella Patria
loro , Principi maggiori , come si vede in Fiandra , che hanno havute tutte
queste cose ; e piazze forti in mano , per non esser subito soggiogati , come e
intervenuto quei Transilvani, poco f raccontati da Tacito nostro ; devori
haver nemico lontano , e Principe sicuro del sangue delli R egi loro , come
riebbero* Napolitani , quando cacciorono i Francesi da Napoli . Il Tributo
deve essere secondo l'ingegno , el potere ; altro Tributo sopra le Provincie
grasse, altro sopra le magre, altro nelle communit,che pagano, altro quelle,,
che non nell'essationi delle Gabelle ; Bisogna essere piacevoli , perche con i
crudeli crudelmente si risentono i Popoli , e mal fece Gio: Giacomo Triulcio
neir ammazzar quei macellari, che non volevano pagar le Gabelle , & essendo
le Gabelle odiose, si devono agevolare con pretesti grati di rifar strade , & al
tre cose . Adunque si deve da chi gitta gabelle haver auvertenza di non met
ter liti, e garbugli, perche all'hora pi odiosa laGabella,e il Principe.
Rapii qui tributo aderant milites-, & patibulo adfixi .
COloro, che concitano qualche Popolo alla sollevatione, perche conosco
no l'instabilit di lui, e quanto abbandoni essi capi,e gsiydia in mano del
Principe, acci faccia di loro vendetta per non esser da essi mai abbandonati,
sogliono concitarlo far tal delitto , si che disperi d'impetrar ptrdono dal
Principe ; perche questo li tiene per ci saldi nelle ribellioni , egli f ostinati;
Cosi in Fiandra subito i Capi della sollevatione hebbero per mira prima di far
precipitare i Popoli nelP heresia di legarli con il vincolo di Religione , poi di
darli a sacco le Chiese ; Onde i Popoli vedendo d'haver osseso il Re in quello,
che pi gli preme , credono, che non mai perdoner loro ; e se bene hanno
veduto molti editti d'indulto generale ; nondimeno quando si ricorda loro
quello hanno fatto per il passato , e cosa facil fargli creder , che il R solo per
haver commodit di potergli bell'agio punire , faccia quelli editti, violen
tato dalla grandezza della ribellione, e questa la cagione de' i F risoni, incru
deliscono con i Gabellieri, e spesso il riscuotere con acerbezza , ha cagionata
la morte de riscuotitori .
' Satis validififimul incubuijfent per intervallum adv entantes , ncque conJiantiam addtderant turbati*) & paverefugientium auferebantur .
MOlte altre battaglie hh letto, che si fon perdute per haver mandato par
te dell' essercito, e non tutto il nervo delle forze , come dicono , che si
deve fare quelli, che hanno scritto della ragione della guerra .
sterne
4U
4u
Oflervottoni di Troiano Boceditti
tante ribellioni . Solevano ri' Imperatori Greci detestare in estremo la guer*
ra , poi davano occasione domestici delle Legioni d'occupar l'Imperio . Le
Republiche vanno circospette tanto, che Venetia non da l'Armi di guerra ad
vn forastiero , e dicono che di ci il Coleone I'auvertisse . Le guerre fanno
(quando sono vittoriose) famoso ogni soldato vile .
Nella Guerra Persica havuta da Numeriano , si segnal tanto Diocletiano,
che lo gridarono Imperatore .
Ncque Sestatus in eo cara , an Imperij extrema dehonestarentur favor infer
ma occupaverat animos , cui remedium adultione quarebatjir.
IL Principe haver il suo consiglio conforme alla vita sua , che mena ; Se il
Principe disprezzer le cose del suo stato, si dar all'odo , & alla dapocaggine ; il somigliante faranno i Consiglieri , anzi si serviranno di queir occasione
dell' infingardaggine del Principe pi per accomodare i fatti propri) , che per
attendere quei del Principe ; E s' veduto questo nella Corte del R Henrico 1 1 1. la quale era piena d'huomini, che ajutando il Principe mandar in ro
vina ogni cosa, non v'era pur vno , che ricordasse il publico bene ; perche sa
rebbe stato tenuto pazzo colui , che tra tanti viti) h avesse voluto mostrare di
desiderare, che si fusse vissuto virtuosamente . Cosi il Senato Romano impau
rito dalle crudelt di Tiberio non ad altro attendeva , che veder d'assicurar
la vita sua da tanta crudelt del Principe, e pi tosto amava, che odiava ogni
disordine .
Aram Clementi^ Aram Amicitia .
QVest* virt, e bene degli huomini ; ma i Romani se l'erano perduta, per
che non trovavano pi clemenza, e piacevolezza nel! Principe, ne ami citia,e societ sicura tra di loro ; Tutte cose, che affliggevano il Senato, che fi
russer le cose loro ridotte tanta calamit, che niuno haveva sicura la vita
vn hora, e niuno sapeva di chi pi fidarsi. Onde supplicavano Iddio , che fa
cesse ritornar l'amicitia tra gli huomini, e la clemenza nel Principe,
Satts conjiabat auclam ei arrogantiamfadum illud in prosaiuh
fervitiumJpcftanti .
PEr corroboratone di questo (dice Tacito) notate , che gli Spagnoli sono
^ insolentissimi in Sicilia, meno in Napoli, molto meno in Milano, & in Fian^n
nut' piacevoli, e pure la medema natione, anzi quei medesimi,
che sono stati insopportabili nelle guarnigioni di Sicilia , riescono humili in
Fiandra, & ogni giorno sono pi piacevoli .
F bisogno confessare, che questo non nasca dalla qualit del genio de' Spa
gnoli, ma dalla pi, meno vilt di chi obedisce, perche in Milano, dove fi &
molte
.
OS SERVATI O NI
f
D I
TRAIANO
BOCCALINI
ROMANO
SOPRA
ILQVINTO
V.
LIBRO
DEGLI
ANNALI
D 1
CORNELIO
TACITO.
4.1j
4i<>
Osservati} di Trijano BtccaJmi
verissimo quello, che dice Salustio di Calfurnia, che alcune virt in questo Cef
fo fono instrumenti singulari dell' impudicitia ; c la ragione s' , perche i vir
tuosi, i quali le donne conversano, hanno di quei viti), che s il Mondo , e la
converfatione partorisce nella donna ardire , e quella licenza di discorrere,
cb' capitale nemica dell' honest; Oltre ci ogni mediocre virt, che si trovi
in vna donna , anche di mediocre bellezza col farla risplendere , e di pi va
gheggiare, desiderare , rendendola parimente vaga d'eiser vagheggiata , e
desiderata
Vxor facili* .
IN qualsivoglia persona la sua superbia difetto odioso , m pi odioso , &
abominevole nelle mogli, che devono essere il trastullo, il riposo, e consolatione de' Mariti ; Conviene per tanto alle donne vsare ogni studio , & artifitio
in dar sodisfatione Mariti loro, non essendo cosa alcuna al Mondo pi abor
rita d'vna Moglie fantastica .
Et cum artibtts Mariti,Jmulationefilij bene composita .
LA costumata prudenza d'vn huomo si conosce, quando egli s vivere , non
col suo proprio , ma con l'ingegno degli altri ^tolerando , e dissimulando i
disgusti, accomodando la vela al vento, che soffia per non precipitar se steiso,
le cose proprie nel mare della cattiva fortuna .
Non natura d'huomo tanto fiera,tanto lunatica, tanto bestiale, della qua
le vn huomo sagace , & accorto non diventi padrone di modo, che bisogna
colui> che vuol vivere prudentemente, non solo sapere domare, e signoreggia
re la propria natura, ma quelle degli altri ancora .
Et addito, ne celejlis religio decerneretur^
LA ragione K perche Tiberio moder gli honori decretati Livia, fu, per
che come dice altrove Tacito nostro ; muliebre fafiitium in fui dmtiAtiovem acci; iebat ; non voleva l'ingrato figlio , che si riconoscesse , ch'egli havesse
havuto l'Imperio da Livia , ma da Augusto , per l'adotione meritata da lui con
k sue imprese di guerra ; Onde viet, che lei si concedesse la Divinit , riser
bandola per g' Imperatori , che da Deificatione sostentati nella reputatione
appresso le genti per l'opinione della Santit, apportavano succeslori l'vtile
della reverenza , e degli ossequi) ; quinci estremamente spiacqae al Popolo
Romano , che Giulio Cesare fsse cosi barbaramente trucidato , stimandolo
cosa sacra; ma questa consideratione non cadendo nelle Donne , \a Deifica
tione in loro diventa superflua ; onde ragione Tiberio non vuole accumunare alle fievolezze d'vna Donna quella gloria , che solo si conveniva agli huomini grandi . Cos sapessero imitarlo i nostri Principi tal volta pazzamente
innamorati d'adular le Mogli .
A/iy
418
Ojfrvationi di Traiano Boccalini
dell' inferiti ione, come per il rifcalda mento de' Confervatori, rnoftr, che gli
(ciocchi altro caftigo non meritano, che quello d'vna rifata .
Al mede-no Sommo Pontefice fu accufato vn tale , perche componefle vn
libro delle feiempiezze del Cardinale San Sifto fuo Nepote ; hora mentre fi
penfava l'accufatore di commoverlo contro di lui', il buon Pontefice rifpofc;
Dite coftui,che venga da noi, che gne ne raccontarono vna dozzina dibelliffime, ch'egli non le sa .
Ho voluto diftendermi in raccontar la benigna natura di quefto Pontefice,
perche gli altri l'imitino, fuggendo la crudelt di Sifto*.
CAtei uni ex co prarupta jam vrgens dom'wAtio : nam incolumi Auguja
adi)ite perfugium, quia Tiberio inveteratum erga matrem obfequium,
ncque Scianti audebat auttoritati parenti* anteire ; tunc
veluti frinii exoluti proruperunt .
NElla fine di quefto V. libro dipingendo Tacito col pennello della fui
penna i coftumi di Tiberio, cosi favella ; morum quoque tempora illi Overfi egregmm vita,famaque quod privato* , vel in Imperits [uh Augufto fuit occultarti,
& Cubdolum fingendo virtutibut, donec Germanicus acDrujns Juperfuij/e ; Idem inter bona, malaque mixtus incolumi Maire inteftabili ]&vitia,Jcd obtetlis libidinibus
dum Seianum dilexit , timuiique poliremo in falera fimul , & dedecora prorupit,
foftquam r:moto pudore, & metu,Juo tantum ingenio vtebaiur ..
1 Laici dunque , che ritennero Tiberio dalla fua crudelt , e dall' altre fue
difiblutezze, furono per meritare da Augufto l'heredit dell' Imperio, la gelofia de' fieli di Germanico, di Drufo, di Livia fua Madre , e finalmente di Scia
no ; Vedefi dunque, che Tiberio peggior divenuto Imperatore , & accrebbe
la fua malitia doppo la Morte di Germanico, e di Drufo, e fciolfe tutte le redi
ni della licenza doppo la Morte di Livia .
Oifervo in quefto luogo, che fi come vna giovine di genio eattivo vive pi
dishoneftamente quanto meno ha parenti del fuo fangue , che portino frenare
le fue dilfolutezze ; Cosi vnPrincipe di mal genio s'egli non ha qualche rite
gno , che lo mantenga , e qualche guida , che l'indirizzi per la buona ftrada,
egli precipita in inrinite diflolutezze ; l'emulatione mirabile per ifvegliare i
fcntimenti della virt, dove non fono per mantenere, & accrefeer quelle, che
vi fi trovano .. 11 defiderio della maggioranza fempre accompagnato coL
pericolo di perder lo ftato, il rifpetto, che fi porta qualche perfoaa congionta, come Tiberio, e fua Madre, parente, valorofa, pretendente .
E qui mi meraviglio, come Aleflandro. V L Sommo Pontetce ne dalla San
tit della carica ne dal rifpetto de' Cardinali fuffe frenato circa le fue crudel
t, e difiblutezze .. G} Italiani anco per la paura grande degli Spagnoli, fono,
venuti in quella pace tr loro forfi , che non haveria goduta l'Italia, fequcfiL
aemici.commuui non havefleto tenuto congiunti molti Principi . Credo ve
ramente
4p
Ojservatianr d Traino Boccalini
citano spiriti gagliardi d'odio , di sospetti , c di gelosia nell' animo d Tiberio^
contro Agrippina, la quale per non sapere punto dissimulare , rovin se stessa.
& i propri) figlioli ancora .
Donec fauci-, qui nulla ex bonestoJpes , (& publica malafmgulis in
occaswnem grati* trabuntur . )
PEssimo consiglio il fomentare vn male , per cavarne alcun bene ; perci
che il male sempre partorisce, se non subito , almeno col tempo malvagij
effetti.
Grand' essempio di questo f Lodovico Sforza il Moro , il quale dalla peste
de' Francesi , ch'egli mand in Napoli, si vedette trar la salute del suo Stato
di Milano, e ne cav l'esterminio .
F cosa molto vergognosa nella Corte di Roma , nelle turbolenze grandis
sime della Francia , dalle quali i Spagnoli volevano trarne il frutto della congiuntione di Napoli con Milano, il veder alcuno non curarsi della rovina evi
dente dello Stato Ecclesiastico per non perder la gratia degli Spagnoli : Onde
qualche Cardinale Italiano per meritarla, pi d'ogn' altro si mostr tanto loro
partiale, che non volle ritrovarsi nella ribeneditione d'Henrico IV. fatta dall'
Immortalissimo Clemente Vili, con tant' applauso ; attione , che se bene sii
grata al Principe , in cui favore si fece , non ha per dubbio alcuno , ch'egli
stesso stim nell'animo suo pi honorati , e di maggior spirito quelli, che publicamcnte si mostrarono pi affettionati alla Sede Apostolica, che proprij
interessi .
Sed alili a primoribw, maximeque Magijlratibu trepidabatur : quippe
Tiberini, elfi infense invecltts^ antera ambigua rclinquerat .
'Hi ben considera questo luogo, confesser questa per vna delle pi sagaci,
ie giuditiose deliberationi di Tiberio imitato da molti Principi in questo
luogo, i quali vogliono, come si dice , cavar il granchio , & il serpe dalla buca
con le mani altrui . Tiberio mostr lo sdegno ilio per vedere qual resolutione
pigliasse il Senato, perche se la pigliava crudele , egli non rimaneva senza bia
simo, non havendo comandato espressamente cos' alcuna, e se il Popolo si fus
se sollevato col vedere tanto sangue sparso, poteva quietarlo col castigo de
gli Auttori di sentenza tanto crudele .
Imparino i Ministri de' Principi di non mai porre in essecutione cos'alcuna
importante, e straordinaria senz'ordine espreflo del Principe, e tale, che non
possa ricevere diversa interpretatione loro danno, ancorch sappiano intie
ramente il secreto del padrone, il quale per mostrarsi lontano da quella reso
lutione , sopra bisognando ricompensare con la Morte il benefitio ricevuto .
Oltre ci quando altri s'accade , che il Principe con le mani d'altri vuol
cavar il granchio dalla buca* se ne ritiri; perche se il tentativo del Principe
riesce
4ji
OjservitiM di Trdjdtto Bdccalini
licer quam indicium mortis accepturum firmarent, velut foedus, quod Princpi* etterarum rerum patiretur ipfe Provinciarum retinet. tiite mira quamquam fider
ex eo trahebat, quod vnw omnium Sciam ad finium incolumi*, multaquegratia manst reportante Tiberio publicum /ibi odium extremam atatem, magifau; fama , quam
stare res sua/ .
Ma ben pazzo colui , che perde la grafia di chi si pu far grande , per
non perder quella da cui pu molto da lontano sperar qualche bene . Mon
signor Pellicano principal 'Avocato nella Marca , f cosi caro al Cardinal
Montalto, che doppo la sua assuntione al Pontificato, il fece Senator di Roma .
Hora havendo il figliolo del Cardinal Altemps giovine molto feroce , e di
costumi tirannici rapita di Casa d'vn Gentil'huomo de' Frangipani vna Dami
gella , dispiacendo al Pontefice quest* accesso , fatto carcerare il Marchese
Altemps, commise la cura al Pcl!icano,che fermamente credendo d'esser Car
dinale, volesse acquistare la gratia del Cardinal Altemps, poich libero il Mar
chese con tanto dispiacere del Papa , che voleva col castigo di queir insolen
tissimo giovine cancellare la memoria degli eccessi da lui commessi insieme
con altri suoi pari nel piacevolissimo Pontificato di Gregorio K 1 II. che lo
priv della sua gratia.
.v . ; .
Ma molto maggior infedelt ne' loro Ministri, e sudditi troveranno i Prin
cipi elettivi, & all'hora principalmente , che quei , che devono succedere, an
corch fiano del sangue, sono mal sodisfatti di loro ; perci che nella Corte di
Roma , dove pi spesso , che altrove si veggono metamorfosi grandissime di
fortuna, e dove brevi momento summa vertit, & i Papi, & i loro Nepoti trova
no per ordinario pochissima fedelt, poich ciascuno non applica tanto ^ani
mo suo al servitio del Principe, che vive, che non voglia anco il gusto di quel
li, che possono arrivare al Pontificato : Onde non si trova luogo, dove il Prin
cipe possa meno promettersi della fede de' suoi Ministri, e dell' obedienza de'
sdditi, quanto nella Citt di Roma .
Dandumque interjlitium pcenitentU fenis . .
"^JE^k? Tiberius (ha detto altrove Tacito) interiellu tempori* mitigabat;non.
-LN si deve scoprire malanimo contro i Principi, ne si deve procedere contro
di loro, con isdegno , come negli huomini privati, ma con poco proposito, e
non premeditata<leliberatione ; per il che il Principe non iuol gi mai rimet
ter lo sdegno contro colui, ch'egli s, che non si pu, ne deve scordar dell' in
giurie ricevute .
Simul Populut effigies Neronis, ac Agrippinageres> circumststit curiam -1
QVando qualche soggetto reputato grande vien odiato dal Principe, per
che ha troppo seguito di Nobilt , se vn Cardinale vien perseguitato
dal Papa per esser troppo amato dal Collegio, precipita se stesso, per placar il
Principe,
4} 4
Ofservaton di Trajano Boccalini
U R Filippo II. volendo levar la vita con sicurezza al Principe Cari
suo figliolo , il tenne prigione da Natale fino al giorno di S. Gio: perche
(oggetti di questa forte si leva prima la reputatione nella prigione , con gli
esilij, & altri strapazzi, e poi la vita ; porche il Popolo col tempo si scorda dell*
affetto portato loro, e v poco poco deponendo lo sdegno concepito con
tro il Principe .
Il Turco bench sia padrone de' suoi Ministri , bench siano huomini nei
10 stato , e di niuna adhrera , gli disarma , e priva della vita anco armati,
come e quando gli piace.
Ma al R di Francia Henrico III. torn molto male ilfarevccidere.il
Duca di Ghisa nel maggior colmo della sua reputatione , se bene egli non pi
poteva differire quel giusto risentimento . Sisto V. il Duca di Toscana Fran
cesco , & il Cardinale de' Medici volendo risentirsi degli eccessi , & ingiurie
fatte loro d Paolo Giordano Orsino il fecero con artifitio notabile allon
tanar da Roma, togliendoli il seguito, che haveva ne' suoi stati, e condottolo
Sal, il fecero ivi con ogni commodit ,'e senza strepito auvelenare . Et il
R Filippo chiamato se il Signor Marc' Antonio Colonna sotto color d'altri
negotijjcome il vidde ridotto in mezo di Spagna tra le sue forze, lo pun sen
za pericolo del delitto da lui commesso nel governo di Sicilia .
Ma prima d'ogn' altra cosa deve il Principe fortificar se stesso , onde non
Venga oppresso dal nemico, mentre vuole assicurarsi di lui .
Tiberio ingrandi inanzi la Morte di Seiano Caligola, e lo mostr al Popo
lo , come successore , interrompendo in quest' attione le speranze di Seiano ;
poich non mai il Senato, & il Popolo tanto affezionato al sangue d'Augusto,
c diGermanicOjhaverebbe lasciato Caligola, per dar l'Imperio Seiano .
Mifiriusjtt oh amicitiam accusar^ an amieuni accusare hauti decrevtrilfu .
QVeste parole hanno bisogno di molta consideratione, se altri occupato,
e perseguitato per vn amico , e per vn padrone e miseria grandissima,
mentre Tamicitia , & il servitio fondato nella virt ; ma s'altri s'accosta ad
vn favorito d'vn Principe, il quale procacci seguito,per assassinare il Principe,
l'accusarlo attione altretanto honorata , quanto degno di castigo colui,
che scoperto il mal animo dell'amico seguita nella sua amicitia. In questo
caso dunque parlando , non miseria l'esser accusato per l'amiciti , mentre
l'amico finto mette l'amico vero in grandissimo travaglio , e pericolo, facen
dolo Ministro della sua ambinone. Gli amici di Setano se non sapevano la
congiura, ch'egli ordiva , erano degni di compassione , s'erano perseguitati^
poich non errarono in procacciarsi la grafia del favorito del Principe ; Ce lo
sapevano, meritavano il castigo,e l'accusarli fu virt j ben per infmia estre
ma l'accusar nella vita, per salvar se fiefib la vira
43 j
43?
Multisque
4}j
44
OSSERVATIONI
D I
TRAIANO
BOCCALINI
ROMANO
SOPRA
IL
SESTO
LIBRO
DEGLI
ANNALI
D I
CORNELIO
TACITO.
*",.
Curri
44*
4.4.J
<t
444
HO4 advertito nella lettione di questa vita di Tiberio scritta con acuta
sale dal nostro Tacito, che tutti i delitti di parole gli castig con pena di
morte, perche toccavano l'interesse di slato , & dire il vero, che altro faceva
colui , che lodo Cassio , e Bruto , fuorch dar animo chi voleva congiurarsi
contro Tiberio , rendendolo odioso al paragon d'vn emolo cosi qualificato ;
ma quando l'offese sono sciocche, e portate da vn animo imprudente , basta
vendicarsene con vna reprensione , con burlarsene , come f qui Tiberio
con Togonio . Di pi i delitti si devono stimar gravi,secondo le qualit del
le persone ; perci che se vn sciocco, far professione d'esser amato dal Po
polo, e da Soldati, e se dir cos' alcuna contro il Principe, non deve prendersi
con quei sentimenti, che si farebbe in vn soggetto principale di seguito gran
de, e famoso .
Neque vltra abolitionemsententi*fiuadere^j .
TNsegna di molta consideratione questa parola suadere , vscita da bocca
J.del pi crudel Tiranno , che mai vivesse . Insegnamento tutti i Principi
d'vsar piacevolezza nel comandare, arrecando loro molta lode il persuadere
proprii sudditi quelle cose, nelle quali sanno di certo, che saranno obbediti.
Gratiosisfimo in questo il mio Mecenate Cardinale Pietro Aldobrandino , il
quale in estremo obliga i suoi servitori,e li violenta ad obbedire in ogni arduo
negotio, quando chiede loro per grana quello, che fanno per obligo .
At lunium Ga/Iionem , qui cenfiuerat , vt Pretoriani acl Jlipendi , jm sdififirentur in quatuordecim ordinibus fedendo violenter increpuit , veliti
coram rogitans , quid i/li cum militibm ? quos ncque dicia Jmperxtoris
]>r<emia, nifi ab Imperatore acciperepar ejfet .
|
T Importantissima corda , dell' instromento della Tirannide di Tiberio haveJ. va toccato Giunio Gallione , & egli per se ne risenti cosi vivamente . Il
fondamento, e la base, che sostentavano le grandezze di Tiberio erano i Sol
dati aftettionati alla sua persona , l'amor de' quali, & il seguito non si pu cer
care senza correre evidente pericolo di precipitarsi ; perci che come dice Ti
berio ; gli honori, e i premij de' Soldati devono dipendere dalla munificenza,
c mera liberalit del Principe .
Mi ricordo, che in Roma vn Cardinale per acquistarsi la gratia d'altri Car
dinali poveri soleva spesso dire, ch'era brutta ingiustitia, non che sproportione, che tra Cardinali se ne trovasse alcuno, che non havesse tanta entrata, che
gli bastasse mantener la sua dignit con quel decoro, che si conveniva^ altri
u'havessexo.
Et
4 47
44*
44?
4o
Ojservatoni di Traiano Boccalini
Francesco R di Francia fatali instromenti della rovina della Christianit.
Quando Pvno pensava al sacco di Roma , & alla rovina del Pontefice , 1 altro
ai danni apportati alle riviere d'Italia; Onde Ariadeno fece tanti schiavi
Christiani , e si conoscevano nel loro cuore rei d'vn milione d'homicidij da
loro fatti per ambitione di regnare .
Che diremo del presente Re di Francia, che per interesse di Stato visse gran
tempo Hcretico , e foment l'heresia in quel Regno ? Che di tanti Principi di
Germania aspersi della medesima macchia ? Che Filippo 1 1. R di Spagna auttore di tanti mali , anzi di tutte le rovine della Francia ? Bisogna certo con
fessare, che vivono i Principi infelicissimi airhora, che per ambitione d'ingran
dire i loro domini) , depongono il pensiere di quell' eterno Regno , al quale
doverebbero con tutto lo spirito incaminarsi
Tuttifitta. Patribus fotesttestatuendi Ctediano Senatore^ quiplurima
adversit Cottam prompserat .
Osservisi queir artifitio di Tiberio , che per non indurre il Senato con la
sua continua crudelt disperatione dava certe picciole sodisfationi,
lasciandoli tal volta sfogar lo sdegno, e l'odio, che portavano lui nella per
sona delle Spie . Debol rimedio per castigar le Spie ; poich quel male,
ch' fomentato dal Principe non si prohibisce co' i castighi , allettando pi le
speranze del premio , e della gratta del Principe , che non fa il timor della
pena .
guintus Servus , & Minutius Thennus indu61 : Servaus pretura fun&us,
(jr quondam Germanici comes . Minutius Equestri loco modeste habita
Seiani amicitia, vnde illis major miferatio . Contra Tiberiuspraxipues ad
[celer increpans .
CErchiamo di gratia in questo luogo , per qual cagione Tiberio non po
teva quietarsi doppo haver levato dal Mondo Germanico, e Seiano, che
incrudeliva ancora contro i loro amici, e servitori. Credeva:forse Tiberio,
ehe gli amici di Seiano , e di Germanico riavessero bevuto il veleno da loro,
per macchinarli contro ; onde come pretesti consapevoli della congiura , vo
leva esterminargli tutti dalla radice , temendo , che da loro non sorgesse per
auventura qualche Capo , che di nuovo il metteste in travaglio . Quinci ve
diamo , che le fattioni di Mario , e Siila per non essere con quella diligenza,
che si conveniva estirpare dalla Republica Romana , suscitarono col tempo
nuovi capi, che furono Cesare , e Pompeo . E la sollevatione di Francia trat
tata prima dal Duca di Ghisa con D.Gio: d'Austria, non assicur punto il R
di Francia per la Morte di D. Gio: ? havendosi i Ghisardi trovato vn altro
Capo. Stimolato dunque da questi sospetti Tiberio s'assicurava d'ogn'vno
per
4jt
Ojservatiom di Triant Boccalini
vile sospetto di falsit, ma quando vien data da vn personaggio di stima, an
corch fia facilissima , passa per vera . Hoggi in Roma ( e questo Privilegio
della Religione) sono immortalissime l'accuse false, che si danno in quella
Corte ad vn huomo da bene .
Nttm t temperate, qua Seiani amicitiam esterifalso exuerunt attfus ejl
Eqttes Romanus M. Terentius ob id reus amplessi .
PRudentissma resolutione f questa di Terentio ; perci che quelli, che ab
bandonavano l'amicitia di Seiano, mostravano Tiberio d'esser consape
voli de' suoi pensieri contro il Principe; ove chi la seguitava, veniva mostra
re di non sapere, perche causa la dovesse fuggire . Grand' inditio dar di se
colui, il quale imprigionato per esser trovato presente ad vn homicidio,vorr negare, perci che egli dover liberamente confessare d'haver veduto com
metter l'homicidio, caminando caso per quella strada, dove f commesso;
poich questa chiarezza d'animo non solamente leva da lui la colpa, ma toglie
dalla mente del Giudice ogni sospetto . Assai bene per tanto disse Terentio.
10 confesso d'haver havuto amicitia con Sciano , ma senza interesse del Prin
cipe^ per soggiunge; Portm<t. quidem mea fonasse mintu expedt adnofctre crimcn cjua?n abrmere ; Et io replico , che quando alcuno non ha contro di se ikr*
inditio, che l'amicitia d'vn ribelle , d'vn congiurato , deve liberamente con
fessarla^ far conoscere al Principe, che il ribello non habbia communicato
seco cos' alcuna contro di lui . Di grave dubbio poi , come si debba altri
governare, quando havendo altri macchinato contro il Principe, egli scopcrta la congiura, vuol da lui scoprirne il vero con promessa di donarli la vitaPericolosa cosa creder quella promessa fatta per necessit da vn Vnpe
offeso contro vn traditore Il Marescial di Birone soldato coraggioso, gran
Capitano , e quasi compagno del R Henricol V., per il quale Tpars tante
volte il sangue, essendoli caduto in sospetto d'havergli congiurato contro , fu
chiamato da lui, & havendo il Marescial obbeditoci R presolo per la mano,
gli ricord i meriti, ch'egli haveva seco, pregandolo con molta forza libe
ramente manifestarli i trattati , ch'egli haveva col Duca di Savoia . Neg il
Marescial tener trattato con quel Principe ; ma il R di nuovo pregandolo
scoprirgli il tutto, gli diede parola, che non haverebbe fatto risentimento al
cuno, non havendo egli nasuto maggiore servitore di lui, e che gli havereb
be premuto all'anima il perderlo ; pur quello continu negare . Onde il
R fattolo imprigionare, e convincere con lettere scritte di propria mano, lo
sforzo anche confessare il suo fallo ; per il che f poi decapitato , e f cre
duto da molti, che se il Marescial havesfe liberamente confeflato il suo errore,
11 R si per lo suiscerato amore, che gli portava , come per la sua naturai cle
menza gli haverebbe perdonato ; ma in questo caso f bisogno governarsi se
condo la grandezza del delitto , e quella dell' accusatore , & inclinatone del
Principe alla clemenza & alla severit , & regolarsi con questo pensiero in.
conformit
4jj
4j6
Ojfervationi d TrajAh Boccalini
parte nella perfecutione di Libone, che fufie egli ancora feguace di Seiano ;
Onde come huomo fatiofo voleva levarlo dal Mondo . La morte d'Attico
deve eflere confiderata in quella parte degli Annali, che s' perduta . Vedefi
in ogni cafo, che coloro',! che male fi fervono della gratta del Principe , capi
tano Tempre male , effendo foliti i Principi di fodisfare i Popoli con fargli
fpettacoli di miferie.
Ver idem tempia L.Pifo Pentifex rarum in tanta claritadincfato obiti .
Nobilitai, opeSfgefliqite honores pr crimine,^ oh virtmes certijfmHm exitium;
e dice altrove d'vn perfonaggio mal capitato . Kon tamen effugic magni
fortuna pericola ; Et ho detto pi volte in quefte mie fatiche , che la crudelt
de' Tiranni folamente fi rivoltava contro la nobilt , non leggendofi in tutta
quefta hiftoriad'vn fol plebeo mal trattato da Tiberio. Vediamo ancohoggi,che quei Principi, che hanno Feudatari troppo potenti gli vanno abbal
lando con ogni poffbilc artifitio per sfuggir gli artigli crudeli di Tiberio;
poich troppo egli haverebbe difguftato il Popolo con la Morte d'vna per
dona facra, non poco giovj Pifone Tener Pontefice .
[ Nel fecolo panato Ferdinando R de' Romani fece ammazzare il Cardinal
Fra Giorgio Vefcovo di Varadino con difpiacere di tutti i buoni , e f offervato, che tutti quelli, eh' hebbero parte in quella Morte, fecero in breve fpatio di tempo peffimo fine .
Nu/lius fcrv.ilts[enteriti*Jponte auctor, & quoties necefiitas ingrueret
fapienter moderas .
"K"yOn potrei dir quanto fcandalo fi fparga ne' popoli all'hora che vn Prelato, vn Vefcovo, vn Cardinale fi moftra avido di fangue humano, eiTercitando fieramente il Miniftero della Giuftitia contro il dovere della loro
conditione, altro non infegnando la Sacra fcrittura agli Ecclefiaftici , che li
manfuetudine , la piacevolezza, el'humanit, qualit di conforme alla loro
profeffione . Onde la Giuftitia della Corte di Roma non doverebbe nelle co
le criminali efler tanto rigorofa, come quella de' Laici . Enempio di ci ne
diede nel Gentilefimo Livio Trifone, come in quefto luogo n'infegna Tacito.
Sedprecipua ex eo gloria , quod Prtfeftvs Vrbi recens continuar potejlatem,
r injolentia parendi graviorem, mire temperavit .
Mirabile l'artfitio del cavalarizzo riavendo faputo non con le perpe
tue sferzate , ma col femplice tratto della mano , con il lieve cenno
della voce ridurre fopportare allegramente il freno ad vn feroce deftricro .
Quinci doverebbono imparare g' imprudenti Miniftri de' Principi de' noftri
tempi, i quali con perpetui patiboli fi credono di ridurre obbedienti i Popoli,
vedendoli
4 }8
Ofservationi di Tr^ano Boccalini
Quando Carlo V. vsci di Spagna per andare alla Corona dell'Imperio di
Germania, lasci al governo della Provincia la Regina sua Madre, ma perche
rcstorono parimente appresto di lei il Cardinale Adriano suo Maestro , el
Ceurio suo Balio, ambidue Fiamenghi , i quali e specialmente il Ceurio , cui
molto piacevano le doble di Spagna col conferir molti offitij propri) Nationali , che dovevano essere delli Spagnoli , si sollevarono Gio: Padiglia , Gior
Bravo, Fernando d'Avalos, e D.Antonio d'Aurgna Vescovo di Z amora, il
Maldonato, D.Pietro Ginnc,& altri Signori principali , ritenendo la Regina
prigione col pretesto d'introdurre la libert delle Republiche Italiane in Spa
gna, concitorono i Popoli ribellarsi con spavento grandissimo dell' Impera
tore, il quale non seppe trovar miglior partito per quietar quella turbolenza,
che l'eleggere Governatore Generale delle Spagne l'Alfnirante di Castiglia
con suprema auttorit , e s'auvidde all'hora quanto per acquietare vn Popolo
sollevato, vaglia la reputatione d'vn Personaggio grande, & amato .
11 medesimo disordine nacque in Fiandra, donde partendo il R di Spagna
Filippo secondo, e dovendo secondo i privilegi) di quelle Provincie lasciar al
suo governo vn Principe del sangue Reale , elesse Madama Margherita Du
chessa di Parma ; ma perche lasci con lei il Cardinal Graivvela Borgognone
odiatissimo appresso i principali Signori di Fiandra , diede occasione alle ri
bellioni, che poi seguirono in quelli Stati .
Ne altra cosa ha pi nociuto agli Spagnoli in Italia , che l'haver mandati
continuamente ne' Governi di Napoli , Sicilia , Milano soggetti Spagnoli , e
per odiosi. Se la successione certa , pu il Principe lasciarvi vn siglio , co
me Carlo V. lasci Filippo in Spagna; ma s'ella incerta , meglio lasciarvi
vn naturai conridente, e di mezana auttorit .
Se il Turco lasciasse vn figliolo al Governo del suo Imperio quando esce i
campagna con l'essercito , potrebbe scorrei la cattiva fortuna di Baiazer con
Selim suo figliolo.
Max rerum fottm ob magaitudintm Papuli, oc tarda legum auxtlit,
sumpfit e Consularibus .
ALcuni hanno biasimato il modo tenuto dalla Republica di Veneria
d'erigere tanti Tribunali , e Giudici ; ma chi considerer la confusione,
e la mala giustitia, che si riceve necessariamente da vn sol Tribunal, aggravato
da soverchi) negotij, come in Roma, si pu dire , che sia il Tribunale dell'Au
ditor della Camera, loder forse la moltitudine de' Giudici di Venetia, e tan
to pi, che essendo separate le giurisditioni de' Magistrati, si toghe le confusionii e s'introduce la sodisfattone de' Popoli*
4o
LA fame fa scordare ogni rispetto segno tale , che la stessa paura deliamorte non ha forza di spaventare va Popolo affamato .
Incusavit Magistrattu Patrtfque, quod non publica aucloritatcz
Vopulum corcuijfent .
HAbbiamo di sopra accennato quello, che qui replica esser verissimo, che
i Popoli portano unta veneratione, e rispetto al loro Magistrato supreMmm 3
mo,
46t
Ojservtioiti di Traj*o Boccalini
mo, ch'egli pi habile del Principe stesso frenargli in vn improviso tumulto.
Bisogna per considerare, che il Magistrato, che si mette all'imprese, non habbia havuto parte alcuna nell'abbondanza, e ne grani, per lo quale il Popolo
s' sollever.
Ex qtts Germiniti* prodigentia, apum, ac mollitic vita, amicus Seiant .
Q Vesta sorte d'huomini mirabile per quelli, che macchinano novit, di
gran numero di questi si providde Catilina nella sua Congiura , perci
che g* impoveriti , e non auvezzi patire abbracciano ogn' infelice partito
per vscir di miseria, & cosi grande il desiderio , che hanno di ritornare nello
Stato , dal quale sono caduti per le loro dissolutezze , che s'inducono facil
mente credere riuscibile ogni pi stravagante impresa . Quindi s'applicano
prontamente alle ribellioni/nelle quali habbino speranza di mettere sacco i
beni de' ricchi , e fino s'induchino tentare l'Alchimia , & ogn' altra cosa non
meno, di questa impossibile . Mi soviene , che trovandomi allo Studio di Padoua , hebbi servit nella Casa del Signor Marchese Giacomo Malatesta , il
fratello del quale chiamato Alberto per molti disordini fatti , si trovava in
pessima fortuna ; Egli perci non solamente si diede seguitare vn Alchimista,
nu i lasci aggirare da vn huomo idiota , e d'ingegno maligno , che li diede
ad intendere , che il Mondo ( f questo l'anno 1583. ) doveva andare tutto in
rivolta ; e convertirsi in vna Monarchia vniversale , & capitarne il dominio
nelle mani d'vn suo conoscente, huomo all'hora privatissimo , e di nessuna for
tuna . 11 Signor Alberto adorava, non accarezzava il vecchio, donandoli ci
che haveva . Mi ritrovava vna mattina tavola con il Signor Marchese , il
Signor Alberto, e questo vecchio, e ragionando egli di questa mutatione, che
dovea farsi ; Io gli dimandai , comehavesse preveduto queste cose ; Egli mi
rispose dalla Biblia . All'hora non potei ritenermi dal dirgli, ch'egli era paz
zo ; non si pu scrivere l'alteratione del Signor Alberto contro di me, non havendogli mai potuto persuadere , che quel vecchio era vn furbo , come poi si
scopri poco dopp, havendogli portato via molti denari . All'hora fu, eh' io
conobbi , che gli huomini nobili caduti in povert possono facilmente, esser
girati con le speranze, e tirati dove si vuole . Non bisogna per coftoro sco
prire l'intrinseco delle congiure, basta havergli provati per huomini da fattione, e nel resto seguitare i suoi trattati con huomini giuditiosi, e sagaci.
t^i/ Rttbrio Ftbato tamqu&m dejpenttii rebus Romanis* Panhtrim
ad mifericordiam fugeret .
AMano i Principi, che vivano in guerre scoperte, & in pace , & emulatione
fra loro , come sono hoggi i Francesi , e Spagnoli d'accettare non sola
mente i vassalli, che fuggono l'ira del Principe loro , mai ribelli, e macchiati
'ogni delitto . Cosi D. Antonio Perez Secretano del<R di Spagna sta
ricevuto
Poflquam
4^4
FEliciffima , & infelici (Tma altre fi all'et noftra fiata l'Infanta di Spagna
maritata all'Arciduca Alberto, non havendo il R per g' intereffi grandiffimi di Stato potuto maritarla giovine. Octorrcndo per fimiglianti cafi,
deve ogni Principe imitar la prudenza del R Filippo , che diede qucfia Tua
figlia tutte le potbili fodisfationi , perche patientemente tolerafle cofi lunga
Virginit . "
Vinicio Oppidanum genus , Calibus ortus , Patre atque Avo Confularibus, cateraque Equejlri familia erant , mitis ingemo-, & compta facundi* , Caf
fitti Plebei Rom* generis > verum antiqui , honoratique , & fevera Patris
difctplina edittittsfacilitate fiepius, quam indnjria commcndabatttr .
COnofciamo hora meglio quello, che di fopra habbiamo detto intorno
quelle parole ; cuteris tnortalibus in eo ftare conftta , quid fbi conducere parent, Principum diverfm effefortem,quibus precipue rerum ad formata dirigendam.
Moftrando, che i privati mlto pi, che i Principi attendono far quelle cofe,
che detta loro la propria reputatione, fervendo al privato l'honore per patri... monio. Ma il Principe libero da tutte le altre pafloni , attende (blamente
agi' intereffi . Quelli due foggetti non.pareano punto degni di fangue Re
gio; Onde fe Tiberio non difegndi contraercon loro parentado , fi vidde,
che attefe pi aH'interefTe, che alla reputatione , eleggendo giovani d'animo
<juieto, incapaci di nutrire vafte fperanze, con che atficur fe ftefl, e a\ fuccePTore, che volta lafciarfi lo Stato . Quello doverebbe far ogni Principe,che
habbia fucceffione virile, ma quando non hanno,che vna fola figliola femitia,
devono darla al pi valorofo (oggetto, che fi trovi ne' fuoi fiati, al pi {fret
to parente, come prudentemente fece Augufto
Levi cum honore juvenunt .
MOlte volte habbiamo detto, che Tiberio s' doluto, che il Seaato riabbi
tirato all'ambitione l'animo de' giovani fuoi Nepori ; -^cbeeglinon
voleva fuegliar l'animo di quelli Signori, come haveva con tanta imprudenza
tirato quello di Seiano .
Come altri s'accorge , eh' vno in gratia del Principe, fubito gli fi dona,
altro non facendo il favor del Principe , che darfeguito al favorito, e le lodi
altro non fono, che fcintille di viliffimo fuoco , che accendono Pefcad'vn ani
mo ambitiofo . Si trovava il Cardinale Scipione Gonzaga allo Studio di Padoua ancor giovinetto ; Occorfe , che Torquato Taffo trovandoti anch' egli
allo ftudiojfacefle alcune Poefie,che piacquero di modo al Signor Scipione,
467
4 68
,
Offervationi di Trajano Boccalinl
defenJergH ne'Tribunali , comparendo avanti i Ministri Puhlici il procurar
qtieglr offitij, da quali dipende l'abbondanza , il tener aperta la sua Casa tut
ti, l'intenderi con Principi grandi , l'haver sempre l'armi in mano nell' espeditione di guerra, operar in ogni modo di far, chc naschino le parti nella Republica ; perche difficil cosa aspirar al Principato nell' vnione de' Cittadini , &
in somma auvantaggiare in qualche cosa la privata conditione de' Cittadini,
per sollevar se stesso all'eminenza publica ,
Acribus^ vt ferme t.tli.t, initiis, & wjuriofofine-J
PErci che corne si dise da principio , tutte le cose si rallentano nel primo
rigore , c ben difle di sopraTacito 5 etiam iunioribtts tetnpus ,ejiiosenescant .
Ogn' huomo naturalmente si stracca in ogni sua attione , e molto pi presto
degli altri quelli, che pigliano , & incomincianonegotij con troppo- ardore .
Etiam w Pompeiam Macrinam exilinmJatuitur, cujus Maritum Argolicum,
focerum Laconem e primoribus Achxorum Cxfar adjlixerat . Pater
quoque MustrU Eqttes Romanus . VEdasi in quai difncolt si ponga il Principe con la crudelt , mentre la
Morte d'vno partoriscc gli odij di molti ; Onde il 'I iranno spargendo
eontinuamente il sangue de' sudditi in vece d'acurarsi , peggiora sempre U
suo stato .
Paluni erat crimini , quod Theophanem Mitylen&um Proavum eorum
magnas inter intirnos habitiffet .
LOntanissima cagione, e taie, ch' io non poso indurmi crederla . Pure si
sono trovate qualche volta persone , che si sono mosse congiurarecon
tanto lor pericolo contro il Principe per cagioni incredibili ; perci che tra
quelli, che ammazzorono Galeazzo Maria Sforza , vno ne f , che non haveva
altra occasione , che d'haver ricevuta vna sentenza contro in vna causa di certo Benefitio Ecclcsiasiico .
0
Post quos Sextus Marais Hijpamamm ditpmus , defertur imestaffeJrliam>
e SaxoTarpeio deiicitur, ac ne dubium haberetur , magnitudinem
pecunu malo vertijp, aurariafque ejus quamquam publkarentm\
ftbimet Tiberius fepofuit .
ALtrove habbiamo dettOj che sempre, che vn huomo ricco sar punito da
vn Principe , si terra, che le ricehczze di lui, non il delitto il conducano
al precipitio . Ma quest' inraaa niente pi Uberail Principe, che il non toccar le
47
Ojscrvationi di Trajano Boccalini
dobbamenti delle sue stanze, e si diede digiunare vn giorno della settimana,
pane, e vino, il che f subito imitato con squisitissima diligenza da alcuni Car
dinali. Altri Prelati ancora con molto loro vtile imitando i costumi de' Sora
mi Pontefici, s'hanno acquistato la gratia loro .
Non omiserim prtagium Tiberij de Sergio Galba tum Confule^quem accitumt
& diversi* fermombus pertentatum, postremo Grtcis verhis in hanc
fententiam adlocut/ts . Et tu Galba quandoques
degustabU Imperium.
REplico in questo luogo, eh' io tengo per grandissima simplicit il creder,
che sia possbile per mezo di qualche sciema arrivare sapere le cose fu
ture fuorch per Divina inspiratione . M'induco bene credere , che Tibe
rio d'ingegno sagacissimo prevedesse, che Caligola , chiunque altro del suo
sangue , che li dovesse succedere , era giovine, e che quello stato non havea
punto bisogno di Principe giovine, eh' imparasse di governare con gli arrisiti}
bastevoli vn tant' Imperio ; perci che l'vsar la crudelt , col tempo (lavereb
be partorito troppo nemici, e per consequenza certa rovina .
La piacevolezza sarebbe stata abusata , & apriva la porta alle Congiure;
Onde non era possibile conservar quel dominio lungo tempo in vna famiglia.
Considerava ancora, che se bene i successori del suo sangue fussero stati vecisi,
l'Imperio per non era in stato di ritornare al viver libero, per la molta diluguaglianza de' Cittadini , e per la potenza delle soldatesche . Quindi quel
cauto Imperatore penetrando con la consideratione nelle cose auvenire,
conobbe, che quando l'Imperio fusse vscito dalla Casa de' Giuli), e de Claudi;,
sarebbe caduto nella persona di Galba, e quest'era vna Astrologia giudiciana
d'auveduto Politico, non di falso Mattematico .
Ne Index arcani exijleret .
NOn ha dubbio alcuno , che come Salustio arriv al termine d'esser fatto
consapevole da Tiberio del secreto d'ammazzare Agrippa Postumo, bi
sognava , che necessariamente gli fusse caro . E per cosa molto pericolosa,
che vn Principe confidi vn secreto ad vn huomo privato, solamente introdot
to all'amicitia , & alla confidenza per quella sola attione . H altrove addot
to l'essempio di quel Secretano, che di Francia f mandato in Italia propor
re al Papa , che si facesse R il Cardinale di Vandomo , non il R di Navarra ;
ma perche parue al Papa seditiosa la risposta, f rimandato il Secretarlo senz*
alcuna conclusione; Onde saputosi in Francia il successo , acci che secreto di
tanta importanza non fusse mai propalato al R di Navarra , furono mandati
huomini ad incontrarlo , da quali fu vna notte ammazzato , e poco doppo
mon esso Cardinale .
Quoque
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Ojservastoni di Traiano Boccalini
hanno tra le altre buone qualit anche questa di ricoprir le brutture.
Paulo Fabio , Lucio Vitellio Consulibus pojl longum feculorum ambitum,
Avis Phoenix in <^gyptum venit .
DElla fenice, come di pura favola inventata dagl'ingegni curiosi de' Poeti
nella guisa , ch'hanno fatto degli Ippogrifi, de' Tritoni , delle Sirene, &
altre favole migliaia, non ragionaremo; ci baster dire, che di questa mede
sima fenice apparsa in Consolato , parla Dione ancora , il quale nello scrivere
il fatto di Tiberio, mostra d'essersi servito assai del nostro auttore.
Nam promptas ejufmodi mortes , metus carnificisfaciebat , & quia damnati,
publicatis bonis ,fipultura prohibebantur eorum , qui de se Jlatuebant,
humabantur corpora mandant te ( amenta, pretium fejinandi .
H Abbiamo detto, che il Tiranno non pub stabilire il suo dominio con al
tro pi saldo, e sicuro fondamento, che con levarsi dinanzi tutti i Sena
tori grandi , che possono fargli paura , e che quel Tiranno , cui non dar il
cuore di fare vn macello d'huomini, come fece Augusto con la sua proseritione, e Tiberio con tener di continuo le mani insanguinate regner pochi gior
ni, come auvenne Cesare, il quale fu mal consigliato in questo di darsi cre
dere di conservar con la clemenza l'Imperio, che s'havea acquistato con tan
ta crudelt, e con tanto spargimento di sangue Romano; ma perche la conti
nuata crudelt di tante morti induce gli huomini alladisperatione,trovorono
i Tiranni questo bellissimo artifitio di privilegiar la morte volontaria , valu
tando il Testamento . Fingea poscia il Tiranno di dolersi della Morte di lui,
procurata con ostentatione di piet. O infelice conditione di coloro, che
cadono sotto la Tirannide . Questa lettione di Tacito veramente vtile
tutti ; Doverebbe per esser frequentata da quelli, che godono il vivere libe
ro per meglio con lo spavento di tante crudelt stabilirsi nell' affetto della li
bert della Patria , che doppo Dio devono sopra tutte le cose del Mondo
amare .
Osservo in questo luogo, che i Turchi stimano cosa tanto sventurata il mo
rir per mano del Boia per proprio delitto, per sdegno del Principe, che non
solamente non sepelliscono i corpi de' condannati, ma tengono per precetto
di Religione, che sia il medesimo il morire in disfavore del Principe , quanto
il morire in disgrafia di Dio; Onde religiosamente si guardano dall' offender
lo, e l'obbediscono con ogni sommissione, fermamente credendo d'acquistarsi
merito singolarissimo appresso Dio .
Se
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Sed Cosar mifiis ad Senatum litteris , dijferuit mertem fuisse majoribut, quoties dirimerent amicitias, inter dicere domoy eumque fnem gratta povere,
idfe repetivtjj in Labeonem , atque iffum , quia male adminijlrata Pro
vincia , aliorumque criminum vrgebatur ; culpam invidia velavijfc^ r
fruir conterrita vxorc , quam essi nocentem , periculi tamen expertem
fmffL,.
A Tempi nostri i putti vsano questa maniera di procedere di scacciar gli
altri fanciulli dalla Casa loro , quando s'additano insieme . L'amicitie
hoggi d si rifiutano con gli homicidij ; non si mostra con le parole ; e con il
volto lo sdegno , ma parlasi con l'Archibugio , e con il pugnale in mano .
Habbiamo di sopra veduto , che Germanico trovandosi in letto infermo con
sospetto d'esser stato auvelenato da Pisone , poco prima , che morisse componh
EptstoUs , quis amicitia? et remncic.bat ; Tiberio dunque con la solita sagacit
si servi di quest'artifitio per nou tirarsi addosso l'odio del Senato, e del Popo
lo Romano, velando con i pretesti gli homicidij , che gli conveniva ordinare
per sua sicurezza .
Inftgnis nobilitate., & orandis causi.
Osserviamo di gratia in questo luogo lacorrcttula de' nostri tempi, pu
re l'artifitio singolare de' Principi moderni. Era Scarno Senatore d'Il
lustrissima Nobilt , e pure non si vergognava d'attendere all'Auvocatione .
Hoggi di sarebbe aborrito quest' elsercitio da vn Gentil'huomo di nascita
grande, per l'opinione intestata dall' artificio de' Principi, che la Nobilt non
deve essercitarsi in altr' impiego, che nel militare ; ne s'auveggono che la No
bilt acquistata con l'armi e vna falsa Alchimia di reputatione, dove' quella,
che s'acquista con le lettere oro finissimo . Vorrebbero i Principi , che i
Nobili non attendessero all'essercitio delle lettere, perche essendo elle vn oc
chiale, che scuopre i fini, egl' interessi di Stato, torna loro conto , che siano
ignoranti per poterli acciecare con i pretesti dell' honore , e della reputatio
ne, e farli correr precipitosamente al macello delle guerre .
Sed Ubefacit haud minus validum ad exitia Macronis odiumy
qui eafdem artes occultis exercebat .
Pi mordaci sono i Cani , che poco abbaiano , e pi nocivo quel nemico,
che tace . Cosi le febri maligne hanno questo nome , perche ammazza
no gli huomini senza mostrare al di fuori alcun segno ; la ragione perche
altri non si guardano da quelle perscution, delle quali non hanno iolpetto ;
per vengono facilmente colti nella rete oltre ci vn publico nemico poco
0 o o 3*"
ascoltato
478
Ojservattoni di Trajano Beccalini
ascokato dal Principe . 11 nemico occulto anche sotto colore d'ajutare il
compagno , pu asasfinarlo . I maggiori Dottori di questa. scienza fi trovano nella Corte di Roma, nella quale, comc diise il Vendramino Ambasciator
Veneto ; Chi non stato alla scuola, per accorrilsimo , che fia riuscito nell'altre Corti de' Principi grandi, non si pu chiamare huomo compito .
Additis verfibutj qui in Tiberiumfleerentur.
QVelli,che scrivono,devono ester auvertiti di non offender Principi gran
di vivi , e particolarmente il Principe Ioro , & all'hora principalmente,
che sanno , ch' il Principe inclinato malamente verso di loro . Mostr Tiberio nel principio del suo Imperio odio grandisfimo contro Scauro , dicendo Tacito; Scaurum, eut hnplacabiliter irafiebatnr,filentio tranfinifu . Devono
dunque li scritti di ciascheduno efl'er tali , che fl suo Principe , e quelli ancora
dlia propria natione poflno leggerli , senza , che i maligni habbino occasione di dar loro qualche sinistra interpretatione .
Ac tamen accuftores,fifacultas incideret,pnis affciebantur vt Scrviliti,
Corneliafque perdito Scauro famofi .
ECco Partifitio di Tiberio , come vedeva , che il Senato era disgustato per
la moi te di qualche personaggio, gli dava sodisfatione con far pericolarc
gli accusatori. Soglio oslervare in questo luogo,che vn Avocato, che si trovi sotto il Tiranno , deve vivere con costumi schiettistmi , perche cosa pri*
colosisfima l'haver difetti, dove altri postbno notarli .
Et Abu-dius Rufo functts >^dilitatc,d/*m Lentnlo Getulio,fb quo Legoni
srf/teral, periculum facefit, quod is Seiani filium genenwt
dejlinajfct, vitro dxmnttur, atque Vrbe exigitur.
SE Getulio si fusse trovato in Roma, quest' accusa gli sarebbe stata capitale,
ma perche egli era fvorito, & haveva in suo potere vna Provincia con
soldati ; perci molto saggiamente ha schivato il colpo sinistro ; poiche con
molta prudenza fece castigar Tiberio gli accusatori , non dovendosi metter
paura agli huomini grandi, che hanno cariche importanti , ma teneri ben sodisfatti , acci che non tramino qualche turbolenza danno del Principe,
apprestb il quale si veggono disfavoriti .
Getulius ea tempe(latesuperions GermanUlegiones curabat ; miritmque amorern adfectus erat , effuft dmenti* , modicusJveritate , &proximo
, quoque exercitufer Lucium Apronium Socerum non ingratus .
PRudentiffimo dunque su Tiberio in non disgustare vn offitiale , che have
va in poter suo tantJe.frze. Ofervisi in quest* occatone , che vn perso
naggio,
48
VOi , che vi trovate in governo nello Stato d'vn Tiranno crudele , e fofpettofo , non vi lafciate difarmare , ma difendete la voftra vita con l'Ar
mi, e fate, che codi cara la voftra vitad colui, che vuol levarvela . Quelli pe
r che fervono i Principi cosi fatti, doverebbono con maniere , che non putino di gelofia, attendere cattivare l'amor de' Soldati, e de' Popoli, che gover
nano, & all'hora particolarmente , che il Principe vecchio , e lo Stato non ha
fucceffione ficura. Cosi vedendo i Francefi , ch'havevano in mano il gover
no del Proveditor di quel Regno, che il R oltre all'effer travagliato, non haveva fuc ceflori del fuo Corpo , fi fortificarono nel loro governo , dal quale
non fi fon potuti levare , che con l'Armi, con la pace avantaggiofa . Se vn
Principe viene quelli cimenti di non haver effatta obbedienza da vn fuo Miniftro, pronoftico certiffimo della rivolta di quello Stato , come ficuro prefagio delle rovine di Francia , fu che il Governatore del Marchefato di Saluzzo recus di render quel governo al fucceflorc mandato dal R, dicendo, che
jon conofceva alcuno , eh' havefle potuto governare quello Stato per il fuo
R, con maggior fedelt di lui .
Firmarent velutfcedits, quo Principi* ctterarum rerum potiretur, ipfcj
Provinciam retineret .
COfa, che fi deve concedere all'hora, eh' il Principe ha per le mani travagli
pi gravi, come fece Henrico III. co' ribelli collegati in tempo , ch'era
per altre parti travagliatilTimo . Devefi per non s'impregnar in tanrinprefe diffimular qualche cofa e pi tofto moftrar confidenza come feppe far Ti
berio con Getulio dicendo Tacito , che multa gratta manfit. Ma fe il Principe
ha forza di poterzi vendicare , non deve mai fopportare un ingiuria fi
grande , perci che fegno di grandilTma debolezza,e fi da animo ai Gover
natori di fare il fimigliante .
E palefe tutto il Mondo Partifitio grandiffimo vfato dal potente R di
Francia Henrico IV. il quale h avendo ricevuto in grafia i fuoi Baroni ri
belli con conditioni accommodate tutto al tempo che al decoro fi moftr
poi refolutiffimo contro il Duca di Mercurio , e d'Efpernon di voler in mauo
le Provincie, che governavano .
Reputante Tiberio publicumJbi odium.
PRudentiflma refolutione ;f il Principe all'hora ch'egli fcandagliando le
fue forze tra le prime confiderationi, pone prima quella del buon affetto
del Popolo verfo di lui ; perci che non ha havuto mai Principe alcuno eflercito pi potente,, armi pi immenfe, che l'affettioni de' fuoi Popoli, confidcrarionc
4?x
Ojservastoni di Trajano Boccalini
in odio gli Spagnoli , questi in ogni modo signoreggiano in Italia . La ragione
s' , che il Rdi Spagna domina in Italia per la fedelt della suaNatione , e
con la forza di tanti Regni , che se un solo Regno di Napoli , un sol Ducato
di Milano havessero li Spagnoli, non dominarebbono gl'Italiani , e ben che
habbino ancora tanti Regni , non perci potrebbono continuare nel dominio,qudo havessero gl' Italiani Principi grandi confinanti,da quali potessero
esser ajutati ne' loro bisogni. Pare me , che sia vero quello , che altrove
dice Tacito ; Nihil tam instabile ac flitxnm, ejuam fama potenti* non sua vi ntx.
Il dominio de' Principi crudeli avari, e poco grati nasce dalla disunione , che
regnane' Popoli,perche come questi si risolvono, di non obbedire,f bisogno,
che lungo andare i Principi la perdino, come s' veduto , ne' Popoli d'Olan
da e Zelanda.
Mobiles Parthi in Vrbem venere-, ignaro Rege Artabano .
INditio di grandissima trascuratezza di Artabano , che non seppe armare
il suo stato d' edetti , che prohibissero a' suoi sudditi l'amicitia , non che la
familiarit con Principi tanto sospetti , come erano lui i Romani . Oltre
che quel Principe , eh ha nel suo stato nobilt riguardevole & habile tur
barla publica pace , deve usar coni suoi Baroni quella medema diligenza,
che teneva Tiberio coni Senatori , de quali teneva , investigando ogni loro
ascoso persiero, non che l'attioni manifeste.
48}
*squabilis in suos .
I Principi in somma vivono pi conforme ai loro interessi, ne' quali consiste,
e si ferma la complessione, & il genio loro ; Felice quel Popolo , ch' gover
nato da vn Principe , eh' ha qualche timore di lui , che se la Francia non si suste
trovata in tanti travagli non mai haverebbe l'Aragona provate dal suo R tan
te calamit . E g' Italiani sono tanto peggio trattati dagli Spagnoli , quanto
essi temono meno, e pi s'assicurorono delle loro ribellioni .
Sdvitiam in populares sumpjtt.
LA rapacit, la lussuria sono viti) detestabili in vn Principe, ma pi di tutto
il rende odioso , & aborrito da sudditi la crudelt , eh' ha cagionate tante
rovine nel sangue de' Principi , rivoltandosi finalmente contro quelli, che
l'hanno essercitata ; perci che se nel Principe non si pu amar la severit an
corch ella sia dentro i termini della giustitia, s'ha in estremo horrore l'avidit
del sangue . Ama il Popolo la mansuetudine, e vuole il suo Principe benigno,
e grato nell'vdienze , che sappia compatire , perdonare , e castigare anche
tempo il delitto, secondo la qualit del fallo , e della persona; ma se bene tutti
i Principi devono bavere quest' auvertenza , conviene per , che l'habbino
quelli, che tengono ne loro Stati numero grande di Nobilt, che si pu profit
tare della mala sodisfatione de' Popoli , poich questi nobili Parti mai haverebbono havuto tanto ardire, se il R suste stato amato da suoi Popoli .
Fretta bell-, qux secunda adversum circumjectas nationes exercuerat .
QVindi , che f bisogno, che i Principi stiino ad osservare l'attioni de' lo
ro confinanti,che hanno lungamente essercitate FArmi,se ledepongona
con perdita, con vittoria, e con quali acquisti, con qual militia , e con qual
fine li sia fornita la guerra. Tutte cose, che deve considerare con diligenza
esquisita j perci che le vittorie assicurano il Principe , che ha pensiero d'at
tendere ad imprese maggiori, come la vittoria di Persia assicur Amurat.per
attendere alla guerra d'Vngaria , e con quel mezo apri la porta agli acquisti
di Germania, e d'Italia . Cosi la guerra di Francia apri al R Cattolico Filip
po secondo la porta per arrivare alla Monarchia d'Europa : le vittorie ancora
sollevano i Principi, egl' invitano ad imprese maggiori, accendono, in loro la
sete del dominare; Quindi gli Spagnoli gi 130. anni poco meno che incogni
ti^ Mondo con le spesse vittorie, eh' hebbero, s'accinsero ad imprese glorio
se (cosi chiamano i Principi loro ladronecci ) quasi in tutte le parti del
Mondo .
Si rendono in questa maniera i sudditi bellicosi, e si f tremenda la propria
reputatione . Quindi che Artabano assicuratosi da ogni parte da nemici,
Ppp a
intra-
NEH' Asia si sono trovati sempre Principi, che si fono serviti degli Eunuchi,
e certo con assai buon consiglio, essendone vsciti di loro molti Capitani
valorosi, e grandi .
La Casa Ottomana oltre all haverne havuti molti di grandissima stima,
hoggi ancora se ne serve non solamente per il governo de' Serrargli delle
donne , ma per la cura della persona del Principe . Molti scrittori , e Xenofonte in particolare lodano molto il ministero di costoro , perche non haven
do figlioli , manca a' loro l'ambitione di aggrandirsi , e sono essenti dal mag
gior incentivojche travagli rhuomo,ci quello della libidine .
Quia nentinem gentis Arfacidarumfummo, rei imponerepoteraut .
PEr sollevar facilmente vn Popolo , bastano pochi pretesti speciosi, de' qua
le s' altrove ragionato , come la libert de' privilegi), l'imposidone delle
Gabelle, la soverchia auttoritde' favoriti; ma come si tratta della sollevatione della nobilt ci bisogna maggior artisitio , convieti servirsi del' mezo di
.1 V- > '
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qualche
4 S
OfferAttoni d Trajano Boccalini
qualche soggetto del' sangue reale , di qualche Principe grande straniero,
perche aborriscono i nobili d'entrare in qualche cimento, che polla condurgli
ad obbedire ad vn loro vguale . Cosi li Spagnoli sagacissimi artefici d'ogni
macchinatione nella ribellione di Francia, portorono avanti quasi per. inse
gna di hosteria il Cardinal Borbone vecchio decrepito , e con questo pretesto
vollero dar ad intendere alla Nobilt , che li sine di quella sollevatione era
di assicurare la successione del Regno in vna persona Catolica del sangue Re
gio , occultando lo scopo.al quale tendevano i loro disegni di far Regina Isa
bella figlia del proprio Re , che finalmente discoperto , and ogni cosa in ro
vina . Cosi questi Baroni Parti volevano scacciare solamente Artabano dallo
stato,e Sinace, se pure haveva altra volont,la teneva nascosta.
Replico in questo luogo quello , che ho raccordato altrove che malamen
te si consiglia vn Barone pigliando l'armi contro il suo Principe per farne uno
a' suo gusto ; poi che l'eletto dalui gli sar ben obligato , ma gli sar ancora
acerbissimo nemico , dubitando non provare anch'egli la medesima fortuna
come si vedde nel Regno di Napoli . Deve per colui che chiama contro il
proprio Principe vn forastiero ( s'el f veramente eh' egli regni ) diirmarsi
subito, e non tenerlo in paura, ma se haintentione diversa, non deponga mai
l'Armi , ma trattenga il nuovo R in termini di non poter assolutamente dis
porre delle forze del Regno . Quest' auvertenza hebbe il Principe d' Oran
ges all'hora , ch'egli chiamo in Fiandra il Duca d'Alansone, e l'Arciduca Mattias . Onde ambidue si dolsero d'esser stati chiamati quella grandezza per
esser ministri della sua ambitione . Cosi ancora il Gran Cancelliere della Po
lonia Principe prudentislmo fra tutti glihuomini della sua et , dopphaver da quel Regno scacciato Massimiliano , e fattone R il Principe di Suetia,
s' mantenuto sempre armato,e sempre grande nella grafia del R.
InterfeBis ab Artabanoflerifqtte_j.
COnfesso , che i Principi,che sogliono stabilire il loro dominio con la mor- 1
te de' congiunti, commettono una barbara crudelt , ma non si pu, che
deplorare la necessit , che gli sforza ad assicurargli la quiete del dominio
col proprio sangue ; perci che \a, pianta del sangue reale e' di tal natura, die
con la spessezza de' rami non produce troppo buon frutto ; onde il troncar
ne alcuni rami superflui non impiet cosi grande , come pare , ma tal volta e'
carit de' Principi verso i Popoli . Questa anche la ragione , che negli stati
elettivi amano i Principi d'haver vn sol successore per toglier l'occaione,
che altri col pretesto del sangue reale , non mandi lo stato sossopra . Il Turco
con ammazzare i fratelli.e Nepoti, induce i sudditi termina, che non posso
no far di meno di non obbedire , non havendo alcuno del sangue Reale , al
quale possmodar lo stato . Quindi nasce la cagione , per la quale Tiberio
fece ammazzare Agrippa , e tanti altri del suo sangue, riducendo a' segno tale
lo stato che negli ultimi giorni della sua vita non gli rest per la successione
4$8
'
offrvatiom d Trajarto Boccalini
morte d'Henrico IT. quel Regno caduto in mano di R fanciulli , e gli
Spagnoli attendevano fomentare i mali humori delle turbolenze , che l'a
gitavano, conoscendo caduto talla equalit il contrapeso , perche non cadessi
in mano loro tutta l'Italia , per tenerli occupati in qualche guerra lontana
suscitorono le sollevatioui di Fiandra , che sono state Pvnica salute d'Italia.
E' ben per vero , che cosa molto pericolosa quando g' inferiori s'irrstanp
contro vn Principe potente ; perci che gli Spagnoli potentissimi : per te richezze dell' Indie , e per tanti Regni,che posseggono pieni di genti armigere,
hanno fatte altissime vendette prima contro Pio IV ; poi contro i R di
Francia , e la Regina d'Ingilterra prendendo ad odiare inplacabilmcnte il
Gran Duca di Toscana.
F ancora bisogno auvertire, che il fuoco sia lontano, che s" vicino facil
cosa, che s'accenda nelli stati proprij, come hanno con loro gravissimo danno
provato i Francesi, i Tedeschi, & altri confinanti alla Fiandra . Ma sopra ogni
cosa li deve fuggire d'accender fuochi d'heresie negli stati vicini ; perche questa vna peste , che facilmente serpe , e dilata ; Onde mi ricordo haver letto
vna lettera del negotiato di Monsignor Vescovo di Viterbo, scritta Pio IV.
nella sua Nuntiatura , nella quale f\ diceva, che Sua Santit doveva auvisarc
l'Ambasciatore del R Cattolico, che non compliva quel R il fomentar, co
me faceva, l'heresia di quel Regno con i denari, che pagava al R di Navarra,
& altri Capi d'heresia, portando pericolo grandissimo , che ben tosto se n'ac
cendeva la Fiandra , come segui . Nessuna cosa ha maggiormente nociuto
all'Italia, che gli ajuti , che furono dati Ferdinando contro i Mori; perche
quel picciol numero d'Arabi neri , che occupavano una remotissima parte
d'Europa , si sono convertiti nelle molte e dannosissime hefsie de' nostri tempi;poila paura della mostruosa potenza di Carlo V.'fu lavera cagione dek
presenti heresie . Vsano ancora i Principi d'accender fuoco non per haver
l'Armi nemiche lontane; ma per poter essercitar le proprie , cercando occa
sione d'aggrandir lo-ftato come fecero i Vcnetiani-, i quali chiamorono il Rt
di Francia in Italia per occupare alcune Citt di Lombardia , i'adprdrono
parimente per tener altri in spesa , & indebolirli , come fecero li Spagnoli,
quando si collegorono con i medesimi Vcnetiani contro il Turco .
Intere* cognite mftdijsy Artab&nus tardari man.
DI grandissimo spavento sono Principe le congiure de' loro Baroni , &
accade tal vola , che quello sar stato vna semplice temerit d'vn solo,
ancorch il Principe il conosca ; tutta volta non pu creder, che altri non ci
habbi mano quakhe Principe forastriere , valendo ogni mediocre nemico di
Casa per vn Principe potente forastiero ; che per ci s' veduto quanto i
Duchi di Ghisa , e d'Vmena , & i Principi d'Oranges , e ne tempi pi lontani i
Principi di Taranto,di Salerno,e di Bisignano, habbino potuto contro i Prin
cipe loro . Tal hora temporeggiano i Principi in casi funiglianti non per
paura,
4po
Et Phrahates apttd SyrUm , dum omijfo cultu "Romano , cui per tot annos in~
fueveratjnJlituuParthortim re/mit, patrys moribus imj>ar,morbo
abfumptu* est;.
;,t,
EPijfacile il credere , eh' egli russe auvelenato, corne Abdo; perci che fa
bisogno guardarsi con molta diligenza da Principi,ch'hanno mani, & occhi,che arrivano,e veggono per tutto;ma stando sul Tesio,vedesi ogni giorno,
che all' Italiano riesce difficilissima il vivere in Spagna per la gran sostanza
. de cibi ; Onde gli stessi Spagnoli auvezzi per molti anni in Italia, se tornano
alla Patria , muorono in ripigliar quei cibi . Nella Germania poi la sover
chia crapula vecide in breve tutti i forastieri, che vi passano, e che vogliono
vivere da galant' huomini.
Sed non Tiberini orniti it inceput^"
QVando si scuopre il mal animo d'alcuno, non bisogna ritirarsi lasciando
il nemico essacerbato, ma tirar inanzi il negotio, che se altro non s'ac
quista, si viene almeno all' accordo, con maggior auvantaggio . Qui osterviaijio la necessit di non appoggiare ad vn soggetto solo vn negotio, per non ro
vinare i proprij interessi con la, sua caduta. Cosi intervenne Carlo V. il
quale havendo fondata tutta la sua speranza nella Provenza nel valor d'An
ton da Leva, come il vidde morto perde affatto l'animo, e si ritir vergogaosamentc dall' impresa .
Tiridatem sanguini ejusdem, xmulum Artubano .
BEnche sia anione affatto in humana l'vccidere i suoi parenti , tutta volta
chi ben considera il male, che la moltitudine de' soggetti del sangue Rea
le cagiona nelli stati , non solo non parr crudelt quella dell' Imperator de'
Turchi, che f ammazzare i proprij fratelli , ma necessaria piet di conservar
la pace vniversalc , togliendo nemici dello stato la cornmodit de* soggetti
tjel sangue Regio, che ideo Udunt, quia non imperant .
I Principi del sangue sempre sono nemici del sangue del Principe . Questo
s' veduto apertamente in Francia, dove gli stranieri, e Paesani ancora volen
do travagliare il R, si sono valsi sempre di qualche personaggio del sangue
Reale . I Fiamenghi, & altri congiurati tentorono di sollevare contro il me
desimo R Filippo il proprio figlio Carlo, e Filippo III. voleva travagliare il
Gran Duca Ferdinando con la persona di D.Pietro de' Medici .
II primo artifitio dunque , che vsano i Principi per rovinar il nemico, il
procurar d'accender ne' suoi Stati qualche guerra Civile per mezo di qualche
soggetto del sangue Reale mal sodisfatto , eh' habbia seguito, e. sia, grato, sa
vendosene, come fece Tiberio di Tiridat .
Amano
4i
Osseroationi di Trajano Boccalini
del Papa, e de' Nepoti, e quello, che pi importa quello delli Spagnoli arbi
tri del Mondo , e supremi padroni di quella Corte , se bene da pochi anni in
qua si vanno rimettendo.
Ai ex reguUs-, prior Mithridates Pharafmanem perpulit, dolo & vi connus
fttos juvare , repertique corruptores Minijros Arsac multo
auro ad scelta cogunt.
SE mai si partirono i Principi da quella antica virt con la quale erano soliti
non fiaude , ncque ocadtis , (ed palatn , & armatum Populum Romanitm bojet
suoi vicisci ; Hoggi si prattica fieramente il caso; Imperoche si vede non sola
mente insorgersi contro Principi armati con le congiure , con li veleni , con
tradimenti, ina contro gli stessi sacrosanti Pontefici Romani s'incrudelisce con
i veleni per semplici sospetti, come s' veduto nostri tempi tre volte . Hog
gi in somma la fraude e in colmo, i tradimenti, gli assassinamenti sono nobi
lissimi strattagemi,& il primo Arsanale , che spalanchino i Principi, vn lanv
bico di veleni sotto coperta d'acque odorifcre,& ogli speciosi ; Onde io quan
do ben considero l'attioni de' nostri Principi, tante morti repentine, tanti as
sassinamenti, temo, che vinta finalmente la patienza di Dio , non venga sopra
il Mondo corrotto il condegno castigo di tante sceleratezze . Inhorridiicono gli huomini in considerare solamente le morti di Leone X. di Sisto V. e
d'Vrbano V I. e di tanti Cardinali, e Principi morti nella Corte di Roma con
aperta colpa di fraude, e non si trova alcuna persona cui dia l'animo fermar
si nella lettura della Morte del R di Francia Henrico 1 1 1. e 1 V. e le coogiurc
ordite contro il Principe di Parma, & altre infinite sceleraggini abominande,
c veramente se seguitano questi sceleratissmi abusi , si ridurranno i Principi
mal partito, non potendo far dimeno di non fidarsi di qualcheduno ; Et essen
do tutti Ministri soggetti alla corruttione dell'oro, perci non pu dajog)
aspettarsi finalmente altro, che il proprio tradimento .
Mittit qui auxilia mercede facerent .
QVest' il vantaggio , che ha il Turco sopra i Principi Christiani d'haver
continuamente vn essercito di i<5c. mila Cavalli pagati, eiz.mh fanti
Giannizzeri sempre in ordine per ogni occasione. Con questi sunpadroniscc egli prima delle Provincie , che noi habbiamo cominciato ad assoldare
genti per la difesa . Cosi i Romani con le loro legioni sempre fatte , soggiogorono i Principi disarmati .
La Francia tra le Monarchie Christiane la pi armata di ogn'akra, riaven
do numero infinito di Nobilt obligata alla guerra . Flanno anco in parte
qnesto benefitio gli Spagnoli per la Militia , che cavano dalle Fortezze, nelle
quali si disceplinano i soldati . Ogni Principe Christiano per tardo nell'
essecutioni per esser forzato d'assoldar genti straniere , consumando il tempo
ne passaggi, e perdendo con la tardanza il frutto delle buone occasioni .
493
494
sservat'tom di Trajano Boccalini
esser composto d'ambidue con accrescimento per di Fanteria .
Nam Hiberi , Albaniquefaltuosos locos incolentes dariiieiy
patientidque mags infuevercs.
NOn v' dubbio alcuno, che lc-nationi allevate nelle delitie, e morbidez
ze siano poco atte alla guerra, e si vcde,che quei soldati , che Papa Gre
gorio XIII. mand in Francia in aiuto della Lega , furono distrutti dal R
diNavarra con tenerli solamente suegliati la notte , e forzandoli star con
l'Armi adosso al sereno, e non v'ha dubbio, che i Corsi,e l'altre nationi avezze a fatiche , & patimenti , riescono migliori per quell' essercito tenuto honorato ; In esso si patiscono tutte le miserie , & tutte le calamit , che mag
gior possono esser adoprate , & affiggerei tormentare, e consumare l'humana
creatura . Quindi g' Imperatori Ottomani prohibiscono loro Gianniz
zeri dormire in altri letti , fuor che in quelli d'vna schiavina piegata . La
Nobilt Polacca parimente s'alleva ne' disagi, & in particolare , in quello del
dormire , servendoli per delitie una coperta addoppiata .
Pitia auro Medorum agmina .
EVitio,che nella nostra militia si stima honorevolezza e Nobilt, la pompa
de vestiti carichi d'oro , ne' quali il soldato consuma quelle paghe delle
quali ha poi tanta necessit nella guerra ; abuso degno di correttione , e di ri
medio . Devono rilucere d'oro n , ma di ferro i soldati , e l'attillatura, deve
mutarsi inhorridezza ,essendohuomo , che vive non nella morbidezza , ma
nelli stenti, e stimasi amalato al servitio della guerra colui,che nella delicatez
za del vestire ha pi della donna, che dell'huomo .
Fama tamen occififalso creditayexterruit Parthos, vitioriamque concejsere_j.
L'Officio di Capitano Generale e di combattere con l'ingegno , e non .
con la voce , e quello del soldato e di vincere il nemico con la mano , e
con l'Armi .
Non merita lode di coraggio quel Principe , che si gloria d'haver com- ,
battuto , e fatto l'officio di soldato , dovendo solamente in occasione di '
perder la vita adoprar la mano ; anzi si come Dio grande ha posto il cuore
Principe , e fonte della Vita in mezo al petto in luogo sicuro da ogni offi-sa;
cosi vn Principe , & vn Capitan Generale deve stare nel pi sicuro luogo de
pendendo dalla sua vita non solo la salute de' soldati , nia di tutto lo stato:
poi che la semplice opinione della morte del Generale ha fatto sovente ri
voltar la fortuna della battaglia , convertendo in amare perdite le vittorie
pi gloriose .
Periti*
49 y
4 9 <5
0(fervatiani di Trajano Boccalini
in vita,&in Morte amatissimo dalla Republica Venetiana , che in quel Gran
Capitano stimava il valore , non la fortuna . & osservare pi la prudenza, el
consglio, col quale operava , che l'esito infelice delle sue imprese . E per
vero , che' chi si trova poco amato da suoi Popoli , deve fuggire la guerra in
Casa sua,acci'che il nemico trovando la materia ben disposta, non gli faccia
ribellare i sudditi, come auvenne ai R Afagonefi odiatisfimi in Napoli perla
loro crudelt , che appena l vidde il R di Francia armatole confini del Re
gno, ch'egli tutto si sollev contro di loro per vendicarsi della severit del lo
ro governo.
gitur Sinnacts, quem antea infenfum memoravi, Patrem Abdagensem,aliofque occultos consulti , ejr tune continui* cladibus prompttores ad defeclionem trahit , adjluentibus paulatim , qui metu mags , quam benevolenti*
fubjetfi, reperit auttoribuffubjulerant animum .
i
" si-,
I Delitti gravi non si devono mai perdonare , ne dissimulais per altro fine,
che per poterli meglio punire, & la ragione , che il ribell conoscendo il
suo fallo indegno di perdono , non pu darsi credere', che Phumanit possi
tanto neiy animo del Principe, che l'induca perdonargli . Sta per in dub
bio, che il Principe acci non sia indotto per farne vn occasione migliore pi
alta vendetta . Quinci per liberarsi da questa guerra si precipita nel pericolo,
perche l'animo dell' hoomo macchiato vna volta da qualche eccesso, non tra-,,
va sapone, che li lavi mai sufrkenza .
.
Sinace non pot essere rimosso ne con doni, ne con gradi honorati.dal con
servar sempre la mala volont , & pazzo chi si fida di colui , del quale vissu
to in sospetto, il che non tanto nasce dal vitio di colui, che offende di voler
perseverar nell'odio, quanto dal non poter veder, che nel Principe sia la virt
di sinceramente perdonare .
Osservisi qui ancora , che Artabano hebbe grandissimo riguardo alla perso
na di Sinace, poich viveva Abdagese suo Padre potentissimo nell'Armenia, e
di grandissimo seguito . Non bene si leva vna pianta dannosa, se rimangono 1
vive le sue radici, anzi in questi casi giova il dissimulare, e non f punto Iodato
il Re di Spagna della retentione del Figlio del Principe d'Oranges ,ed'vn'fratello del Conte d'Omo , il quale infuriato per quell'ingiuria pi volte disse,
che sarebbe andato con 50. mila combattenti sino Madrid liberare il suo
fratello ; perche il levare i capi minori , e lasciar vivi i maggiori, altro non. ,
che vn attizzare i Tori dar delle corna . Con la Morte del Duca di Ghisa
lev Henrico I II. il principal soggetto della sollevatione , bench il pi. de
bole poi , che rest , fece ancora grandissimi danni'. Osservisi finalmente co
me sia vero , che in altro luogo disse Tacito ; primos dominarteli jpes in arduo,
vbisit ingressa* adejse studia , & Ministro! . Cosi sempre si trova seguito all'hora, che altri si fa capo d'vna sollevatione in vn stato di Principe odioso .
Nec
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498
Offrvaton di Trajati Bficcalifri
tali indegni d'esser veduti nelle Case profane , non che lato persone Caere
con tanto scandolo, e mormoratione de' buoni, che vedono con danari sacri
sostentarsi huomini si empi) . Quindi il Conte di Fuentes , che fattone pren
dere molti in Milano , senza formar processo gli mando incontinente in Ga
lera , s'acquist molta lode appresso il suo R , & appresso tutte le persone di
giuditio .
Hts adfumpt in onginqua , (jr contermina Scythiafugam maturavit , Jj>c_j
Attxilij-, quia Hyrcanils> Carmamsque per adfinitatem innexm erat .
Q Velli, che sono scacciati dagli Stati non devono far capitale de' parenti,
^perche non si trova legame alcuno, ne' congiurinone tale di sangue, che
faccia muovere vn Principe ad abbracciar la difesa dell' altro ; ma chi scac
ciato, fugga pi tosto da suoi nemici, che l'aiuteranno, mentre loro non torni
conto , che altri possegga il suo stato ; Qyal maggior nemico ha havuto la
Francia del R d'Inghilterra , e pure trovandosi il R perseguitarissmo da
Spagnoli , ricorse per aiuto Francesi antichi nemici , e l'ottenne, e f vara
mente leggiero , e donnesco consiglio quello della Regina di Scoria Maria,
che travagliata nel suo Regno , fece capitale della parentela , eh' havev la
Regina d'Inghilterra , dalla quale f poi carcerata , e trattata come si s da
tutti .
t
tque interim tosse Parthos absentium ecjuos ,fr*entibt*s mobile^
.
ad pnitentiammutari . '
*r
GRandisfima l'instabilit de'Popoli,non havendoin essi fondamento al
cuno l'odio , e l'amore sopra il quale altri possa far le sue dcliberatkmi .
Con applauso grandissimo f scacciato Lodovico Sforza , e con maggiori al
legrezze f pochi mesi doppo ricevuto . Cosi il R di Napoli con allegrezza
insinita f da popoli scacciato, e ricevuto ; E la morte intesa di Nerone, che fu
tanto desiderata dal Popolo Romano f poco doppo pianta ; Onde quel Prin
cipe, eh' h commodit di dar luogo quel primo furore del Popolo , vede in
lui quella mutatione, che mai si sarebbe creduto; perche oltre l'instabilit de'
Popoli concorrono molte altre cagioni far desiderare il Principe discaccia
to ; poich sempre lascia egli qualch' amico nello stato , che venendo per ci
odiato apertamente, e perseguitato, cerca sempre d'assicurarsi la vita, e la robba con il ritorno del primo Signore ; oltre ci il Popolo nella venuta del nuo
vo R pensa di provare il nuovo governo migliore , e s'empie di vane spe
ranze , ma vedendo poi haver molte volte peggiorato , rimane malissimo so
disfatto .
La Nobilt poi seguace del nuovo Principe non potendo esser rimunerata,
come pretendeva, si turba, e sueglia nuovi tumulti .
Aggiungasi, che il veder il nuovo Signore pieno d'ambiguit , e d'inreso IU
OI
joo
Osseroastoni di Trajano Boccalini
giorni prima, tutto lo stato con la dignit di Conte Stabile.
riabbiamo detto quanto fia il danno , eh' apportano i Baroni grandi agli
Stati ; Vediamo bon, come s'auviliscano , e si tolga loro la reputatione . Il
modo tenuto in Napoli di mantenere la discordia tra vassalli , & i Baroni con
abbracciar volontieri nella Vicaria le querele mirabile , e fu anco usato in
Roma anticamente , poich mentresi da adito sudditi di strappazzare peri
Tribunali i Padroni, nascono tra loroodij immortali , che arrivano tal volta
segno,, che i Popoli per non tornar di nuovo all' obbedienza del Barone essacerbato , si ricomprano da lui,e si soggettano al R. l ricever poi facilmente
l'accuse, e terminarle in breve favor de' Vassalli, ma'schera la Giustina,e l'in
teresse del Principe, quasi, che defenda i Popoli dalla Tirannide de' Baroni, e
cosi si da animo sudditi, e si rende dispregiabile il Principe, che non pu far
fondamento sopra l'amor de' Popoli .
Quest'artificioso modo di proceder
vien pratticato con tanta diligenza in Napoli , che i Feudi sono in pi basso
prezzo de' terreni , e molti hanno sino venduto le Castella per comperar de
Poderi . Di pi s'abbassa il Barone con non darli mai carico grande ; Onde
fu tenuto poco politico Papa Pio V. quando mand Marc'Antonio Colonna
Generale della Lega , e gli diede licenza di trionfar de Turchi in Roma ; ma
per gran Politico f tenuto il R di Spagna , che per abbassare i fuoi,ina)z
Marc'Antonio con il governo di Sicilia , & altri Signori sudditi del Papa -con
altra dignit .
S'abbassano ancora col tenergli disuniti col Popolo, come fanno in Napoli
gli Spagnoli, e col non far gratie ad instanza loro.c col punirli, come hoggidi
s'vsa in Roma. Osservasi in vltimo , che siano dalla giustitia per. cagioni
anco leggerisse afflitti , e travagliati i loro partagiani, e seguaci, & eglino sieff;
castigati con supplicij , ch'arrecchino infamia come in Roma gli Orsini,
Gaetani, e Savelli, si sono veduti nelle forche i e sotto le mannaie per le loro
ribaldane . .
JSxul quondam , & Tiberio cum Dalmaticum bellum confeeret ,
haud ingloritts auxiltator.
E La maggior cos , che possa havere vn Barone per mantenerfi grande , e
far pi tosto paura al suo Principe , eh' havess occasione di temerlo,
Vappoggio d'vn Principe forastiero nemico del suo Signore. Questo benefitio tengono le'due famiglie fatali Pontefici Colonna , & Orsini; Cosi i Ghifardi l'appoggio del Duca di Lorena si sono notabilmente auvanzati con
quello degli Spagnoli in Francia . Infelice quel stato , misero quel Principe
eh' introduce, e tiene di queste pesti, e veramente doverebbe esser stimato da
ogni potentato delitto grande d'vn suo suddito , se ricevesse pur vna lettera
d-'vn altro Principe, non che havesse ardire d'andare servirlo, e tenere il suo
partito con tanta licenza , come tenuto in Roma da molti Baroni quello
elli SpagnolijMa sopra tutto pericolosa questa peste nelle Republichejonde
ha
jox
Ojservationi di Trajano Boccalini
dell' Ordine di San Giacomo , trovandosi in vn contradittorio avanti ad var
Giudice in vna lite , che haveva contro di me , giurasse per Vita del mio R,
senza castigo . Non condanno io gli Ordini di Cavaleria essendo ottima iaventione trovata per sollievo de' Principi , che non possono rimeritare gli al
trui serviti) sempre col denaro in contanti ; Ma biasimo quei Principi , che
lasciano entrare ne' loro Stati abuso cosi scandaloso ; Onde non si doverebbe
permettere tra Principi Christiani altri ordine di Cavaleria ; che quello di
Malta independente da tutti .
,
tg,e cateros molinefole/ti, temptts,preces, fatias,mitigabant; quia incerta,
vel abolita pr gravifimis , fjr recentibtts punirei .
,
.\"
REplichiamo in questo luogo,che i Cavalli , che non caminano volontieri
hanno bisogno dello sprone continuo , e quella galera, che vuol far gran
viaggio con remi ha di bisogno , che il suoComito adoprila sferza; e quelli,
che dominati dal Tiranno, obbediscono per meraforza,devono sempre haver
il Tiranno lato;cosa, che non seppero intendere Cesare,Caligola,& altri Ti
ranni privi della vera arte del tiranneggiare . Il Principe legittimo quando
si scorda della piet c satio di regnare;Ma il Tiranno quando si dimentica del
la crudelt all'hora perde la scherma del buon governo.
Recitari Tiberini jufiit patientiam libertats alins, ojlentans & contemptor
sua infamiian fcelerum Seiani din nefcitts, mox quomodo dicla vulgtri
malebat , veritfque->cui adulatio offcit ,perprobr*
Jaltem gnarusfieri .
Q Velie maledicenze che contengono non tanto i vtij del Principe, quan
to il suo mal govern,& il biasimo,che gli si da per la Tirannide de' suoi
favoriti , devono essere da lui ascoltate con patienza , auvertendolo di quelle
cose,che i suoi Cortigiani procurano con diversi artifftij , che non gli vadono
all' orecchie , e che gli adulatori non vogliono inferire .
Papa Paolo III. Principe dotato disingoiar prudenza affermava d'esser
forzato ad amar quello ch'aveva in sommo horrore , intendendo delle Pasqui
nate , che l'accusavano di tutto quello , che sarebbe stato debito de' suoi Mi
nistri . E* artifitio di buon Principe servirsi d'ogni mezo per saper quello, che
si f nello stato , e prohibire i vitij negli huomini e credo, che molte cose seni1
altro non si farebbono nella Corte di Roma , quando Pasquino , e Martorio
potessero liberamente ragioaore .
Fine
54
Ofservatton di Trajatto tttalm
vergognosa anche ai privati palesare Arcana rDomus, e quei secreti che stanna
ben nascosti .
Tiridat ingenium Romana; fermes fperabant.
COme pu Tacito dir questo, se di sopra afferm , che in Vonone dato pu
re ai Parti per R de' Romani , dispiaceva la piacevolezza , e l'affabilit
Romana ? Sed promptus aditus, obvia Comitas, ignota Parthis virtutes, nova vitia.
Creda pure ogni Principe, & ogni Ministro , che sempre poco grati riusciran
no Popoli loro, se terranno maniere di vivere austere, e superbe , che non
con altra cosa hanno li Spagnoli disgustato l'Italia , che con il fasto de' loro
altieri costumi , facendo profeifione eli voler esser adorati , e calpestar ogn'
vno.
Civita* potens .
SOno di parere alcuni, che dove fiorisce la libert , fioriscono ancora i Cittadinfd'animo pi nobile , pi splendido , e pi magnanimo degli luoghi,
& adducono per essempio Cartagine , Atene , Corinto , e per tutte queste la
sempre Trionfante Roma, le cui rovine ancora empiono gli huomini di mera
viglia, e stupore . Quindi s'ammirano in Venetia Citt, che meraviglia del
le Citt dell' Vniverso, fabriche sontuosissime, e singolarissime, che non si veg
gono altrove , erette da primi Gentil'huomini con Regie spese . La ragione
di questo , che sotto vn Principe , quello, che fabrica superbamente s'affatica
per fare vn nemico contro la propria vita . 11 Palazzo de' Pitti in Firenze per
esser fabrica da Principe caduto in mano de' Principi , anzi che in molti luo
ghi il fabricar regiamente cosa mal intesa da Regnanti . Quindi^Tacito afferma, che i Senatori di Roma si ritirarono da quella magnificenza antica in
tutte le cose sotto -la crudel Tirannide di Tiberio . Nam etiam Plebem socios
regna colere percoli licitura, vt quisque npibus domo parata Jpeciojiu per nomen , &
clientela! Uluflrior habebatur , pojlquam sedibtu ftviter , & magnitudo fama exitio
crat, esteri ad fapientiam convertere . Che per possedere le Ville fatte da Ro
mani Senatori con Regia spesa, fussero da Agrippina, Caligola, Nerone, & altri
ammazzati soggetti grandissimi, ne sono piene le carte di Tacito.
Sesta mur .
Dm
jqy
jo8
OffervAttorti di Traiano Boccalini
gnoria di quelle due Citt . E fu in vero grandissima balordaggine , malitia di Clemente, poich doveva considerare, che per questo rispetto Carlo
V. veniva ad incorporare quella Citt al suo Stato di Milano , mentre n'in
vestiva quel Duca col smembrarle dal dominio della Chiesa .
Nam ?opuli imperiu/n juxta libertatem, paucorum dominatio regi*
libidini froprior est.
NOn si devono gli huomini lasciar offuscar la mente da i nomi speciosi di
libert, e di Republiche si, che stimi, che quella sia vejra libeji, e vera
Republica, dove ogn'vno pu comandare. Vera Republica e quella , nella
quale nessuno corre pericolo d'obbedire , perche le Republiche non furono
introdotte nel genere humano , acci che ogn' vno dovesse haver le sodisfattioni del comandare, ma per assicurargli di non haver ad obbedire ad vn Ti
ranno, eh' in essi habbia la forza, e l'auttorit delle Leggi, e delli Magistrati;
carica , che appoggiata al Popolo pieno d'ignoranza , e di vitij come spada
nuda in mano d'vn furioso . 11 Senato pi proportionato per questo biso
gno guisa de' guardiani delle pecore , che l'assicura il giorno ne pascoli de*
loro traffichi, e la notte dall' assalto de' Lupi Tiranni .
guos recens &tas largim inverni .
SE non sono esqnisiti (Timi gli honori , che si fanno ad vn Principe nuovo, S
che superino quelli de' suoi Antecessori , gli saranno sempre poco grati
mentre che ogn'vno vuol mostrare di meritare pi degli altri; Ond' chete
cose procedono col tempo in infinito, e traboccano da vna modesta dimoirratione d'honore in vna sfacciatissima adulatione .
Simulprobra in Artabanttmfundebant, materna origine Arfaciden,
catera dgnrent .
QVel Principe, che solo inserito nel sangue Regio perla parte di Madre,
come fu Carlo V. in Spagna, deve con l'imprese grandi rendersi maesto
so , e grato Popoli , fuggendo con ogni possibile diligenza di vivere in ma
niera, che non gli possa esser rimproverata la sua vilt ; e se bene molti homicidij,che nacquero dalle persone degli Imperatori Romani,doppo,che s'estiafe il sangue de' Giulii, e de' Claudii, si debbono attribuire alla fierezza, avaritia, instabilit, e crudelt de' soldati , nondimeno molti ne furono ammaliati
per la vilt della nascita loro , non sapendosi gli huomini avezzarlo stomaco
ad honorar come Principe colui, che hanno veduto nascere', e vivere huqmo
privato j oltre che hanno le genti in odio i Principi di sangue straniero .
5i
Ojfervottoni d Trajano nocentini
agli ufurpatori. SeiParti haveflero havuto Fvzanza che mantiene grande
il Regno di Francia, non farebbono nate tra di loro cosi fpefle difcordie , che
procedevano dal non haver ficura la fucceflone ne pi proffimi del fangue
Regio.
Cx/ffiJfatim interiora , caterafque Nationes petivijfet , ppreffk cunttantium
dubitano, & omnes in vnum cedebttnt . Afidendo cafte/Ity*, in quo pe
cunia? , & pellices Artabanw contulerat , dedit Jpatittm exuendi
patta .
DVe gagliardirtmi motivi dovevano rifvegliar Tiridate ad allontanarla
dall' otio; L'efler vivo Artabano & il timore dell' Armi Romani . Quan
do fi dice,che il tempo la pi pretiofa gioia,che s'habbi , s'intende di quello,
che fi perde in fi fatte puttellaggini . Doveva Tiridate vifitare i Popoli ufando loro qualche liberalit,premiar eli amki,allettar gli nimici,afficurar i dubbiofi , non dar tempo male fodisfattioni di refpigliar animo , & acquiftar feguito . Aveduto f molto il Duca d'Vmena , il quale doppo la morte infelice
de' fuoi fratelli , che haverebbe fgomentato ogn' altro huomo facendo cuor
di Leone in tanta feonfitta corfe per tutte le Provincie fue partigiane , confervandole non folamente in fede ma facendole ribelle affatto , che fe il Re
fufle fiato diligente in lafciarfi vedere da Popoli , n'haverebbe in parte miti
gato quel furore, che il condufle finalmente al precipitio .
Nam Phrabates , rjr Hiero , e fi qui alij delcclum capiendo
Diademati diem haud concelebraverant .
ANzi ogni nuovo Re deve ambire , & all'hora particolarmente ch'egli
ha qualch'emolo , come haveva Tiridate , che concorra alla folennka
della fua coronatione maggior Nobilt , che fia poflbile . Afferma' il Conneftaggio nella fua hiftoria di Portogallo,che fubito , che Don Antonio Prior di .
Crato f gridato R , ferine al Duca diBrabanza primo Signore di quel Re
gno , al Marchefe di Villa , & molti altri Signori lettere amorevoliflme,
effbrtandoli ad andar da lui per affftere alla Coronatione ; Ma vedendo , che
la Nobilt non fi moveva , il prefe per augurio della poca durata della fua
grandezza.
Nella Creatione de' Papi accaduto molte volte , che il capo d'vna farao
ne non havendo fatto conto di qualche Cardinale di merito per lui fi fiano
guafie le elettioni,ftabilite .
Il Cardinal Borromeo voleva portar al Pontificato il Cardinal Serletto,
ma per non haver fatto ftima del Cardinal Sforza , il quale pretendeva , che fi
fuffe dovuto dargliene parte , difturbo queir elettione . Cosi havendo conclufo il Cardinal Montalco anch' iiunzi ali* Creatione di Gregorio XIV. di
far
jil
'Oflrvatiom di Trdjano Boccalini
vfurpata, prefero l'armi fotto pretefti falfi contro il R , cagionando in Fratieia vn infinita di fcandali.
Deve dunque ii principe mantenere vna certa vguaglianza d'amore tra
fuoi Cortegiani con non dare occafione di gelofia ad alcuno^* ci deve
principalmente averffjf'vn Principe nuovo ; perch c pi facil cfa l'acquiftar
vn ftato, che mantener fddisfatti i fudditi-erandi . E chi havefle mai credu
to, che vn Re guerriero Henrico IV. havefle faputo dar intier*Jd<Sferione
tanti fra loro in tante fattioni divife , e che ftavano affervando|Tql partito
s'appigliane agli heretici, che l'havevano feguito, agli Cattolicij che s'era
no accomodati con lui ; e fu in vero grandirtmo errore abbandonare vna
parte , che poi non per odio del R , ma della fattione contraria, fi pofe di
nuovo tumultuare .
Aggiungali, che alla facilit dell' accordamento della Francia fi deve riconofeere dalla lunghezza della guerra , e datdefiderio della pace ; per lo che
non erano pi afcoltati , ne feguitati i ribelli con tutte le loro belliffime inventioni trovate per fedurre i Popoli . MaTiridate, come nuovamente meffo in ftato con poca guerra poteva rimaner travagliato da ribelli , non havendo ancora i Popoli provato la calamit della ribellione .
Si pu aggiungere, che l'affedio lacrimevole di Parigi oper grandemente
alla parte di Francia ; perche i Popoli fpaventati, & intimoriti d'haver anch'
eff provar l'iftefle miferie, abbandonarono i ribelli, i quali perduto il fegui
to furono forzati humiliarfi al R, e ricever da lui la conditione della pace.
\_Ad Artabanum verterti .
Q Velli, che lodano i fudditi grandi in vno ftato, doverebbero confiden
te quefto luogo di Tacito , dove havendo i medefimi Baroni chiamato
Tiridate,e fcacciato Artabano non per benefitio del Regno, ma per fini pri
vati . Cosi nel Regno di Napoli i medefimi Baroni refero infeliciffimo quel
felicirtimo Regno, travagliandolo con turbolenze continue, e volendo fempre
due R , per poter meglio dominar ancor erti tra quelle divifioni , tenendo
fempre le forze de' i R in equilibrio, acci che prevalendo vno di erti , non
veniflero privati di quel beneficio , furono veramente vergognofi i rilatf di
Giacomo , & Antonio Caldora contro il proprio R per poter faccheggiare, e
difertare quel Regno , & in eftremo biafimevoli furono l'infelicit di quei
Baroni , che vendevano la propria fede che pi loro offeriva ; Onde fi legge,
che un Barone in un anno fi cambiaffe fette volte di fede . Non per mera
viglia , fe Iddio per vendicare tutte le loro infedelt gli ha dati finalmente in
mano Faraone.
515
jI4
Ojfruthui di Tya]MO Boccalini
all'hora che presero la cura de' R fanciulli preoccupata dalla Casa de' Ghisi.
Le Madri hanno bisogno del configlio altrui ; e molte volte fidano la vita
delli figlioli , la cura dello stato ad huominj indegni . Leggete , come fece
Bianca Sforza Moglie di Galeazzo Maria col suo amatissimo Cola; ma confi
mi tutti i disordini , quello miglior partito , che pare il pi cattivo; poich
dove si tratta di regnare , si trovano pochi huomini , perche hanno troppo
gran violenza d'esser tristi . La cura dunque mio parere se deverebbe dare
a Principi del sangue , come s'vi nel Regno di Francia che se pure uno del
sangue Regio diventasse cosi federato , che voleste vsurparsi il Regno , non
vscirebbe il dominio dalla Casa Reale,e si vietano quelle calamitarne pqrtabo le mutationi delle famiglie nelle Nationi del Reguo . Gli Suizzeri per
fuggir questo scoglio hanno tolta la successione al R fanciullo , chiamandovi
il fratello del Padre , altri del sangue Regio con patto per , che doppo
lui ricada al R fanciullo il Regno, ancor che e gli havefse figlioli .
Ma ritornando Tiridate egli per la fi giovinezza fu forzato ad vrtare
nello scoglio di gettarsi in braccio alla fattione , che l'havea chiamato con
disgusto dell' altro partito ; perche non possibile di ridurre gllhuomkii ad
obbedire ad vn loro vguale . Onde la molta potenza d'Abdagese parton
Tiridate la perdita del Regno ; cosi la potenza, come babbuino accennato,
del Cardinal Granvela di nascita Borgognone , e di costumi Spagnolo cagio
n infiniti mali nella Fiandra .
Mi soviene , che doppo la creatione di Pio V. il Cardinale Alesiandrino
hebbe, s'vsurp tutta l'auttorit Pontificia, dispensava egli Nuntiature,Go- v
verni,Vescovadi,& Abbatie;ma il Cardinale Alessandro Farnese levo glixjue
auttorit, facendo sapere al Papa, che il Sacro Collegio de' Cardinali L'baxe*
va eletto Sommo Pontefice , perche governasse lo Stato Ecclesiastico , e non
che se n'vsurpasse l'amministratione vn Cardinale , e che se obbedita voJonr
tieri Nepoti,non per si poteva sopportare il dominio d'vn Cardinale eftxaneo,che havefse lui lasciato solo il nome di Pontefice
Senfit vetus regnaud .
Filippo I I. R di Spagna vsava di far proporre le materie gravi ne' (noi
Consigli di Stato , e poi ascoltati i pareri, risolveva col suo , disponendo,
come gli tornava pi in acconcio . Hora avenne , ch'egli non rimase sodis
fatto d'vna delibcratione fatta dal Consiglio , e mostr l'errore , che prende
vano iConsiglieri. 11 Consiglio fece ogni sforzo per dare ad intendere al
Re , che la sua deliberatione haveva buon fondamento , e tent di scoprire
modestamente l'impersettione di quello , eh' haveva in animo il R,il quale
per suo Viglietto fece sapere al Consiglio , che il R per haver regnato molti
anni sapeva qualche cosa pi degli altri ; Sono i Principi pi di queUo , che
altri si pu imaginare , merc, che sempre leggono libri vivi , molto pi atti
ad insegnare de' morti Questi sono i loro Consiglieri , gli Ambasciatori ,
p6
Offrvationi di Trajano Boccalini
tutto il trattato ; Introdotto dunque l'ottavo giorno il mal cauto Giulio Ce
sare nelle Camere della Regina , la quale dietro il cortinaggio del suo letto
teneva ascoso il R, fu miseramente ammazzato .
Tiherim posi tantam rerum experientiam, vi dominationU convulftts ,
L'Interesse di stato come i Cani d'Ateone , straccia le viscere al Padrone
proprio. Non hanno gl'Inferni spavento per atterrare vii cuore inna
morato di regnare . L'huomo politico postosi in capo la massima, che sopra
tutte le cose debba conservarsi nello stato, mette in piedi sul collo tutte l'al
tre importanze della Terra, e del Cielo . Il desiderio di regnare, e domina
re vn Demonio, che non si scaccia con l'acqua Santa . Per questo sol capo
Filippo 1 1. tante volte nominato ammazza il figlio , fomenta l'heresie degli
Vgonotti, arma la Lega Santa, e spende sopra cento millioni in Francia, nella
quale pretendeva porne il piede per passare da Pirenei Milano sempre sul
suo , e congiungendo Milano Napoli , tagliar il collo alla libert d'Italia.
Cosi Francesco di Lorena Duca di Ghisa volendo introdurre Pleurico suo figliolo violentemente alla successione di quel Regno, nutr sotto i Pretesti del
la Religione i fini ambitiosi della Lega Cattolica . La Casa ancora di Bor
bone , e i Principi di Germania con la Regina d'Inghilterra vi domitiatiom
convulsi , hanno malissimo trattato la Religione . Cosi Francesco 1. & Henrico 1 1.suo figliolo , chiamarono i Turchi contro i Principi Christiani , egli
stessi Papi non si sono vergognati lasciarsi trasportare ad eccessi indegni di
Principe, non che di Pontefice , e massime Alessandro V I. di cui disse il Guic
ciardini . In Alessandro V I. f solertia, e sagacit singolare , consiglio ccctV
lente, efficacia persuadere meravigliosa , & tutte le faccende gravi soslecitudine , e destrezza incredibile . Ma erano queste virt avanapte di grand'
intervallo da viti) , e costumi oscenissimi , non sincerit , non vergogna, non
verit, non fede, non Religione, avaritia insatiabile, ambitione immoderata,
crudelt pi che barbara , & ardentissima cupidit d'essatare in qualche mo
do i figlioli ..
Paol III. ancorch mentre f Cardinale mostrossi partialissimo della Sede
Apostolica, arrivato al Pontificato vi dominationis etnvulsus , alien dallo Sta
to Ecclesiastico l'importantissime Citt di Parma , e Piacenza , aggravpi
d'ogn' altro Papa i sudditi con impositioni eccessive , & altri Pontefici- pari
mente fuor dell' espettatione commune per far grandi i loro Ncpoti, hanno*
fatte cose indegne del loro stato ..
Caium Cdfarem vixfinitapueritia , ignarum omnium, aut fepmis
innutritumjndiora capefiturum Macrone Ducc^>
V Edesi nelH studi] pi famosi d'Europa pratticar con le scolari , e rrove
raasiipi stranile capricciosi cervelli, che si possono imagiuare; poich
i giovici
518
Sci maxime in lubrico egit accepta in matrimonium iulia,impudicitidm vxoris tolerans,aut declnans .
SI trovano alcuni privati , j quali vituperofamente fopportano la dishonefta vita delle mogli loro peV gli vtili , che ne traggono . Huomini in vero
degni d'effer fcacciati dal commercio delle perfone honorate;Ma che vn Prin
cipe voglia per l'impudicitia della Moglie perderli vn Regno , la fperanza
d'vna fucceffione, parmi, che menti il nome d'honoratiffimo pazzo .
Habbiamo raccontato di Copra l'avenimento di Giacomo Conte della
Marcia con Giovanna Regina di Napoli , hora ne foggiongiamo il fine, che
fu d'efler doppo vna faftidiofa prigionia forzato fuggirli in Francia , lafciando lo ftato, il Titolo di R,e confinarli in vn Monaftero finir difperatamente la vita . Quindi fi pu raccogliere quanto fagace fune Tiberio fopportar
l'impudicitia della Moglie figliola d'Augufto . Antonio parimente eflortato
vendicarli dell' impudicitia della Moglie Fauftina,rifpofe , che non voleva
reftituir l'Imperio, ch'era fua dote .
CMorum quoque tempora UH diverfa, egregium vita famaque quoad
privatw, vel in Imperqs [uh Augujlo fitit .
QVando vn foggetto grande afpira ad vna gran dignit , non fi pu conofcere quanto vaglia, perche vefte di fimulatione ogni fuo gefto; Onde
quelli , che parve vn Santo,fi fcopri (ottenuto il fuo intento ) vn brutrifTjmo
Diavolo; perche in fomma i Magiftrati, e dignit fono le pietre del paragona
che fanno conofcere l'oro della virt, e della fufficienza .
Occultum acfubdolum fingendts virtutibut , donec Germanica*)
& Drujus fuperfuere^ .
CRefce veramente con l'emulatione la virtje per ci?) nelle Republiche fi
trovano huomini di maggior vaglia , che nelle Monarchie ; pi che la
concorrenza de' foggetti,ch'afpirano a Magiftrati fupremi,opera,che ciafcheduno procura d'avanzare il compagno di merito per trafpaffarlo nelle conquifte delle dignit .
Pojlremo in[celerfimul , ac dedecoraprorumpit , pojqtiam remoto
pudore , cjr motu,Jo tantum ingenio vtebatur .
Cco l'abiffo, nel quale precipitano i Principi; ecco lo fcoglio, dove fanno
naufragio , quando fi trovano fcolti da oggni legge , e da ogni timore , e
pretendono , che debba fervire per legge la propria volont , ch' il maggior
difetto, che renda odiofa Popoli la Monarchia, havendo ciafcuno in horrorc^che la tua vita dependa dai capriccio d'vahworao.
Dovcrebbe
Qui terminano le mie fatiche b Lettore , fatte fipra li 6. Libri degli Annali di
Cornelio Tacito;e replico quello che ho detto di[opra , che queflo il primo sbozz.0
fatto con velocijfima mano,e pero fono vfcite molte cofe dalla penna de" Principi, e pri
vatile quali dovevano tacer/i; Ma pereto che m' parfa cofa molto adequata al propofuo,e convenevole al genio ; perci ho voluto notar tutto quello , ebem' venuto alla
mente con animo poi , fe mai quefta mia fatica doveri* andar in luce , e per le mani
degli huomini , d'accomodar il tutto ^tecib che vifta la fodisfatione d'ognuno , non haDendo io altr'intento in quefli mieiferini, che giovare al Lettore,dilettttrlo con la varictn de' difeorfi, con tornamento degli ejjmpy, e con la notula di quella variet, che
fi cela ne Gabineti di coloro , chegovernano il Mondo
I
OSSERVATI O NI
D I
TRAIANO
BOCCALINI
ROMANO
SOPRA
IL PRIMO LIBRO
DELL' HISTORIA
D I
CORNELIO
TACITO.
x
Ojservaont di Tra]* Boccalini
Militia . Ma lo spaventavano da tanj' impresa prima la vilt della sua Nascita,
facendo giuditio, ch'essendo l'Impecio dal (angue Reale , nonhaverebbe tro
vato seguito colui, che l'havesse assettato, essendo di bassa conditione ; poi il
poco credito , eh' haverebbono havutpc le proferte di lui , le quali dovevano
essere grandi , per indurre i soldati affezionati al sangue Reale de Cesari ad
abbandonarlo"; Onde propose Galba nobilissimo, e ricchissimo sopra tutti li
Senatori Rqmani,che vivevano in quei tempi, e stimando, che pi facil cosa
Sii sarebbe stata doppo la ribellione de' soldati , e la caduta di Nerone succeer nell' Imperio Galba, privato Senatore , che Nerone , nato di sangue,
che haveva reguato per tanti anni , si vedde auttorc di tant" eccesso ; Cosa,
che come suole accadere qiei K che liberano i Popoli dalla Tirannide d'al
cun Principe, gli cagion amore grandissimo tra il Popolo, & il Senato di Ro
ma . Malissimo sodisfatto di Nerone , e trovandosi li soldati affettionati, co
me quelli, che havendo Galba per debitore del donativo proferto, lui solo
n'havevano l'obligo , egli tir se l'assoluta potest dell' Imperio in quell'absenza di Galba , lotto l'Imperio del quale sper egli di potere tutte le cose;
Con tanto seguito , eh' haveva la mattina alla, porta dellasua Casa tutto il
Senato l'honorava, e corteggiava . Ridotte ch'egli hebbe- tutte le sue specanze in questi buoni termini per occultar la vilt della sua nascita, ( fece chia
mare figliolo di Caio,,il che sperava fu Te creduto; poich Sabina Madre d'es
so Ninhdio fu molto amata da Caligola , essendo stata Sabina donna d"v rare
bellezze, ancorch cosi vile , che faceva l'cssercitio di cucir vesti per prezzo.
Mentre Nintdio attendeva prepararsi, ed agevolarsi i'vsurpatione solo dop
po la breve vita di Galba gi decrepito, s'aggiunsero ai pensieri ambitici/
lui lo sdegno, & il desiderio -della vendetta;, potentissimi stimoli da far .preci
pitar ogni saggio ingegno ; perci che non pot egli tolerare, , che, G>t
scordatosi del suo mento verso di lui, havetse conferito Cornelio Lacone la
Prefettura de' soldati Pretoriani, la quale grandissima, ingratitudine egli heb
be in luogo d'annuntio. di Morte ; ma prima, che precipitare in vqa rebellione, mand Galba-suoi messi, che gli significarono, che la venuta di lui in Ro
ma sarebbe stata gratissima qual hora havesse licentiati ,da se, Tito Giunio,c
Cornelio Lacone ; volendoli con queste parole dar ad intendere , che altri
menti egli v'haverebbe havuto contrasti. E perche Galba austeramente
rispole, che nessuno doveva imparargli qua li amici dovea ritenere appress di
se ; si deliber con lo spavento d'indurre Galba tener contp di queir amici,
che gli havevano dato l'Imperio; perche gli fece sapere, che Clodio Macro
riteneva i grani , che d'Africa si doveano condurre Roma, e che le Legioni
di Germania, di Giudea, e di Soria, s'erano sollevate ; Et accortoli , che Gal
ba conosceva, e non. teneva questi suoi, arrititij, che non si moveva dalle dli
brations fatte, fece resolutione di ribellarsi scopertamente, e d'occupar .l'Ir- ,
pcrio,prima che il suo grandissimo merito verso Galba ricevesse quel, guider
done , col quale sogliono i Principi pagare. gli obblighi loro grandi; e i sol
dati di gi cominciarono guidar l'imperatorcquando da Aatooio dioraro,
*
prima
4
O'jfervAtni di Trajan Bocdni
del suo R quei stati , mostro di volervi comandare come assojuto Signore,
alieno da se la Nobilt si fattamente , e di maniera tale entr il Popolo in geIosia,che molti di nuovo richiamavano, & aderivano agli Spagnoli, ed egli per
schiavare g' infortuni) di Ninfidio Sabino, lasciate Anversa, Gant, e Brusselles
si ritir in 01anda,e Zelanda,dove pocodoppo sii amazzato,non essendo stato
possibile , ch'egli ancor che d'ingegno grandissimo fuggisse quella fine , che so
gliono far tutti quelli , quali contro vn Principe grande concitano dalle seditioni; che pochi amici sicuri , e fedeli ha colui, ch'ha nemico vn Principe gran
de come fu Ninfidio Galba Imperatore : ed al Principe d'Oranges il Cattoli
co R di Spagna Filippo Secondo .
Sed quamv capite defeflion ahUto , mtwebatflerifqut^t
militum confcientia, .
PErcio che quelli,che havevano aderito da principio Ninfidio , dubitan
do di non esserne puniti, era pericolo , che non si provedellero d'amici, c
si ponessero in difesa con eleggersi vn altro Ninfidio , che gli assicurasse dall'
ira del Principe ; e come habbiamo sufficienza ragionato neU' altra nostra
fatica sopra gli Annali del medesimo nostro Auttore, sogliono i capi de' Ribel
li havere quest' auvertenza nelle sollevationi de' Popoli d'indurii a commette
re eccessi tali , che essi habbino sempre disperare il perdono , e se pure dal
Principe offeso l'ottengono , ad haverlo per sospetto , e solo conceduto per
haver migliore occasione di castigarli nellVpace . Per questa cagione il Prin
cipe d'Oranges ridusse i Popoli de' Paesi Bassi spogliar le Chiese , e fiua
cambiar Religione . Ond' e accaduto , che ancorch mancasse quei Poo\i
cosi gran guida,com'egli era,nondimeno eleggessero il figliolo di lui Maurino
per loro capo;ne mai siato possibile, che siano stati fatti capaci da maggiori
Principi della Christianit , che vi si sono interposti , che il R di Spagna con
animo sincerissimo , si sarebbe scordato , e haverebbe perdonato tutti gli eccesG passati , quando riavessero voluto ritornare sotto l'obbedienza del loro
legittimo Signore . Ma poich da Tacito se ne d occasione discorriamo in
questo luogo , quando sia n vero che le ribellioni si quietino con levar via
il Capo d'esse. Primieramente quando vn soggetto insigne , come /ara vn
figlio , fratello altro del sangue Reale che si ribeller al suo Principe,e co
stui non haver heredi atti sostenere le ribellioni cominciate,egli sempre s'
veduto , che con la morte di questo capo s' medicato il male delle ribellioni;
perci che quei, che havevano vn capo tanto insigne, difficilmente fanno tro
vare altro capo di minor qualit , che li guidi . Cosi Solimano Imperatore
de Turchi con la rovinadi MustafTuo figliolo quiet se stesso nel Regno Ma
nelle Ribellioni, che fanno iNobili, e Baroni de' stati se sono molti li Baroni,
e d'uguale auttorit s' veduto, ch'hanno creato altro capo,come la Ribellio
ne di Francia, che haveva doppo il Duca di Ghisa tanti Principi gran
di non si quiet eoa la Morte del Duca f capo di quella machination . Si
quietano
I
sopra il primo Libro delT Historia di Cornelio Tacito .
5
quitano ancora le ribellioni con la Morte del capo all'hora pi facilmente
quando il Popolo , che fi concita, sedotto con falsi pretesti, non con fonda
mento di tal verit, che il Popolo per se stesso concorro volontieri allaribellione;perci che s' veduto, che ton la fola cattura, nonch con la Morte del
capo della ribellione , e consolo haver mostrta al Popolo la fallita de prete
sti s' ridotta in somma quiete ogni'ancorche grande commottione . Ma im
medicabili sono quelle ribellioni, nelle quali concorre talmente il Popolo per
la verit del pretesto, che lo move allaribellione, ch'egli si trova il capo, non
il capo con artifitij commove lui . Il Popolo di Francia per se stesso non si
moveva contro il suo R , se non quanto il Duca di Ghisa ve lo incitava con
pretesti.ch'egli favoriva Heretici,era prodigo con Mingoni,& altre persone in
degne di maniera tale , che non meraviglia , che se con la rovina del capo
poco doppo si quieto tutta quella sollevatione;che ad alcuni parue,chi dovesse
durare molti secoli ; ma nella ribellione di Fiandra perche con pretesto reale
della crudelt de' Spagnolisi mossero quei Popoli , ella ha durato , e durer
finche saranno loro odiosi gli Spagnoli , e verranno dominargli di maniera tale,che veciso il Principe d'Oranges.il Conte d'Orno,& il Principe d'Agamonte
s'elessero il Conte Mautitio, e posso dire le parole di Vir . vno avulfe,nor> deficit
alter aurens .
Ma all'hora poi divengono le ribellioni immedicabili quando elle durano
tanto , senza esser oppresse con la-forza, quietate col perdono , che i Popoli
piglino buona forma di vivere Politico, e comincino gustare la libert come
s' veduto in Olanda , e Zelanda , eh' habbiamo detto . 11 pi opportuno me
dicamento che si possi applicare ad vna ribellione senza dubbio cercare con
ogni celerit di levargli il capo,essindo vero quello, che dice Tacito; nitrii an~
Jitratn plebe? rernonsJeditionis autioribus . Poi esser largo cOl perdono , e indul
to generale col quale ogn' vno si rassereni , ogn' vno s'assicurila vita, e le sue
sostanze . Che doveano Antonio Onorato Tribuno,e gli altri , che persuasero
soldati il mantenersi in fede verso Galba , e l'vccider Ninldio su
bito seguita la Morte d'esso Ninfidio publicare nome di Galba perdono
quei che riavessero adherito alla ribellione di Ninfidio,il che procede,quando
la ribellione procede dal capo , il quale hsedutto il Popolo,ma s il Popolo
sedutto s'h trovato il capo , in questo caso con le forze degli esserciti con i
castighi pi che con gl'indulti,e perdoni, devono i Principi procedere control
ribelli .
leque deeram fermones , fenium .
Ra Galba quando fu eletto Imperatore , nell' et di anni 75. la quale era
JZ/poco atta reggere vn stato hereditario,e quieto, non che un stato nuovo
immenso per grandezza , e pieno di tanta nobilt , chiaverebbe invidiata la
sua grandezza, e di tanti esserciti discordi tr di loro di maniera tale, che tutti i
buoni , e quelli io particolare ch'bavevano favorita l'elettone di lui,si dok4 3
vano
6
ojservatam di Trajatt Boccalini
vano d'haver commesso tanto mancamento.comc ribellarsi dal Signor loro
naturale, per obbedire ad vn Principe di corta vita , perche sptrando di po
terla godere per pochi mesi , non solo vedevano di non ne poter trarre il
frutto dell' vtile, che si proposero, ma che ndh sarebbe stato atto difenderli
contro chi havessc voluto vendicar la Morte di Nerone, torgli lo Scettro;
oltre che conoscevano, che gli esserciti, e soldati vogliono per l'ordinario vn
Principe giovine, che ami pi la guerra, nella quale sono pi vivi i loro gua
dagni , che la pace ; il che tanto vero , che i Giannizzeri per sottoporsi al
giovine Selim, abbandonarono il vecchio Baiazet, sotto FImperio del quale
riavevano tanto gloriosamente militato molti anni ; Ma l'esser Galba sogget
to eminentissimo , e congiontodi parentado con il sangue Reale , cagion,
che non s'hcbbe riguardo all'et nel vero poco atta regger tanto peso . Si
pu ben considerare, che Nintdio amasse per suoi interessi la molta vecchiaia
in Galba; perci chehavendo havutaegli animo d'occupar l'Imperio, e dif
fidandosi, come habbiamo detto per la sua vilt d'esser accettato doppo Ne
rone Principe del sangue Reale, deposit l'Imperio in Galba per poco tem
po, nel quale egli haverebbe meglio disposto le cose sue per potergli succede
re . E i Fiamenghi, che volevano essi comandare nella ribellione contro il R
loro, chiamarono per capo l'Arciduca Mattias senza forze, e senza eiperienza
atta ad vn peso tanto grande , ma solo per sodisfatione del Popolo . Cosi li
Nepoti de' Papi ne' Conclavi all'hora che veggono disperato il negotio di
poter attenere vn loro partiale, cercano Pelettione del pi debole , vecchio,
& infermo Cardinale del Conclave affinch nel breve Pontificato egli si smor
zi l'invidia contro di lui, e accomodate , e disposte meglio le cose possino pi
arrivare al suo intento.il quale cosa ordinaria, che si vede, che i Nepoti c'
Papi pi ottengono ne' secondi , e terzi Conclavi , che ne' primi . Ma ritor
nando Galba si potrebbe dire , che molto saggia resolutione f l'eleggere
un Principe di tal et , che havesse smorzato quei furori , che tanto furono
odiati in Caligola , e Nerone , fendo propriissimo di quei, che s'eleggono un
Principe, fare fcielta di colui, che di se da inditio d'haver animo pi placido,
e natura pi rimessa senz' altri pensieri tutto affine di non perdere la preroga
tiva dell' elettione , e quell' auttorit straordinaria , che sogliono havere gli
Elettori in quello stato , che s'elegge il Principe ; come si vede , che hanno
molte volte vfato gli Elettori di Germania; e s' veduto le grandissime rvo
lution! di Religione, e distato, eh' ha cagionato in Germania l'elettione all'
Imperio di Carlo V. per haver troppi stati fuor di Germania . E i Cardinali
stessi amano infinitamente un soggetto di costumi quieti in tanto , che vna
mediocre inetia stimano virt per le ragioni, eh' h detto . Ma queste considerationi ancorch vere in questi tempi quieti sono dannosissime in tempi di
calamit , i quali hanno bisogno d'vn soggetto di fingolar virt , che sappia
defender lo stato, che possiede, e mantener la pace ne' Popoli, e la grandezza
della sua persona . E per questa cagione f infelicissima l'elettione di Galba,
mi souviene , ch'essendo la Sede Vacante doppo>k Morte d'Innocentio I X,
e ardendo
%
Ojservttni di Trajxitd Bccaltni
Principcnon pu far ostentatione d'altra virt, che possa pitjisporre gli Elet
tori , proferir la sua persona, che quella della liberalit . H vdito dire , che
Federico Cesis Cardinale , concorrendo all' elettione del Pontificato, hebbe
chi gli rimprover ch'egli n'era mostrato indegno per la sordida avaritia , che
s'era scoperta in lui, tanto odiata da Cardinali ne soggetti , che si devono pro
movere al Papato ch'aborrivano ancor lui,che russe per riuscire,verso essi Car
dinali avaro e discortese anco per necessit pi, che per elettione; per ci che
hanno per costume di poco favorire quel Cardinale , il quale veggono angu
stiato da molti Nepoti, facendo giuditio,che sarebbe il nuovo Pontefice forza
to dare ad essi per obligo naturale quelle ricchezze , che doverebbono pre
tendere essi Cardinali per termini di gratitudine . Potiamo dunque conclu
dere , che con molta ragione si dolevano, i Romani , che in Galba mancasse
quel vigore di forze di corpo , che faceva bisogno per mantenersi l'Imperio,
e quella liberalit ch'era necessaria per mantenersi quegl' amici , che glielo
havevano dato,quali stancati dall' ingratitudine, & avaritia di lui,haverebbouo anco potute porre in rivolte le cose quiete, ritogliendolo, come segui .
Laudata olim, & militari fama celebratafeveritas eji*sy angebat coajpernantes veterem difciplin am;ai'que ita XIV. annis a Nerone affuefaclos , <vt
haud minm vitia Principttm amareni,quam olim virtutes verebantur .
LA bestialit di Caio Caligola, la dappocaggine di Claudio,! bruttissimi vi
ti) di Nerone diedero il primo principio alla caduta del grandissimo Im
perio Romano, il quale fatto immenso perla virt di tanti segnalati huomut
- ch'egli hebbe,era forza, che cadesse per i viti] degl' Imperatori, ch'ebbe scelfatissnnijessendo cosa ordinaria,cheperil suo contrario le cose si corrompono.
Furono dunque i bruttissimi viti) de' Principi imitati da soldati di maniera
tale,che cominciando ad infettarsi la disciplina Militare,sola Madre,e sostentatrice di queir Imperio egli diede segno d'essere infetto di contagio mortale;
perci che havendo gT Imperatori , che h nominati , e molti , che sequirono
doppo essi , abbandonatola virt, e quel valore, che mantiene in stato i Prin
cipi grandi , si fortificarono nel dominio dell'Imperio loro con violenza, pro
cacciandosi straordinario amore de' soldati Pretoriani con eccessivi doni , e
quello , che cagiono maggior male con la relassatione della disciplina Milita
re concedendo soldati ogni dishonest , ogni lusso,ogni insolenza ; Onde go
dendo i Pretoriani di viver ne' viti) , e in tanta libert amavano cosi i loro
Principi federati , come gi havevano in honore , e veneratione la virt de'
loro Capitani, & erano di spavento al Senato,& tutti i buoni che havevano
inhorrore , & abominatione cosi dissoluto modo di vivere . Questo modo
dunque di proceder , eh' assicur lo stato Principi sollevati acceler la rovi
na buoni , i quali prevedevano la vicina caduta dell' Imperio tanto traligna
to da queir antica virt, che l'haveva condotto tanta grandezza.
Aqz gli stessi Principi vitiosi alla fine furono forzati insieme con i virtuosi
Imperatori
io
Offervastoni di Traiano Boccalini
intender qual rimedio haverebbono dati tanti mali , se suite stato mari in
poter loro il rimediarvi , n primi Conclavi, che sono succeduti poi/ono stati
fuggiti come auttori di cose nuove , e che haverebbono posto in confusione la
Corte con l'auttorit loro .
Accest Gdba vox pn Republica honefta ipfe anceps,
legi se militent , non emi .
Cco in quali difficolt inciampano gli huomini , che operano senza giudi
zio . Grandissimo danno fecero loro stessi i soldati Pretoriani con le
var la vita Ninfidio ; poich perdorono vn Avocato appresso Galba per
haver da lui l'offerto donativo; di maniera tale, che il termine d'vn prudente
interesse volevano , eh' essi lo mantenessero in reputatiqne,si che fendo sempre
governati da esso Galba fusse forzato di tener d'essi conto,ove fendo mancato
Ninfidio , Galba comincio schernire le pretensioni loro, e cosi odio il dono
iromesso suo nome come Ninfidio Auttore d'esso ; Onde non dubito di
chernirli , con dir loro , ch'egli si maravigliava delle loro pretensioni , come
quello, che haveva per costume di scieglier , non accappare i soldati : parole,
(comedice Tacito) honorate,ma r>ericolose,e che apportavano chi le disse,
in breve tempo certa rovina; perci che colui, ch' eletto Principe d'vn stato,
se doppo lafuaelettione egli e Principe assoluto , & ha in mano tutte \e forze
del Regno , talmente, che per mantenervisi sicuramente , ha poco bisogno
d'aiuto, e dell' auttorit degli Elettori, egli pu riuscire loro ingrato, e mote
volte honoratamente quando gli Elettori l'haveranno violentato prometter
cosa indecente , e alcun d'essi , e quelli , che pi si saranno mostrati pronti afta
sua elettione verranno dominarlo pi di quello , che si conviene ; come molte
volte s' vedutole hanno fatto gr Imperatori di Germania,i R di Polonia,
ma pi d'ogni altro Principe i Papi, i quali non solo hanno vsato poca gratitu
dine quclli,da quali sono stati eletti, ma si fono loro mostrati acerbissimi nemi
ci come furono Giulio Pontefice contro i 1-arnesi , e Pio I V.. verso il Cardinal
Caraffa . Ma se il Principe eletto non pu mantenersi nello stato senza l'aiuto
degli Elettori , quali avanza autiorit, e forze di ritorre l'Imperio dato, il
non esser verso d'essi gratissimo , & il non tener d'essi esattissimo conto , e un
porli in necessit di ritorgli lo stato , e molte volte la vita, come fecero all' ininfelicissimo Galba .
Nec enim ad hanc formant estera erant .
COsa odiosissima Popoli il veder il Principe loro inesorabile ne' delit- !*4e^ huomini poveri ; perci che ove si vede questa disuguaglianza,
non pigliato, che quel castigo, che si da al povero, proceda dalla mano della Giustitia, net qual caso altri quieta l'animo suo, ma da particolar odio, che
si porti dal Principe poveri, ne credo, che si possi addurre altra pi vera ca
gione;
li
Osservaiioni di Trajano 'Boccalini
p-ati al Popolo , e non gravi , e si vedranno pi tosto essecutori della volont
del Principe , che auttori , & eisecutori delle proprie loro volont , si pu far
ero giuditio del valore della prudenza ,& accortezza del Principe, il quale
se si vedr dato in preda ad huomini vitiosi , poco timorati del Principe , e
poco atti al suo servino , sar chiaro inditio dell' inetia di lui ; perci che .
cosa chiara, che niun altra cosa pi honora, e vitupera un Principe, che la buo
na, mala qualit del suo servidore , e Ministro , de' quali egli si serve . Ma
cerchiamo di gratia in questo luogo , ond' auviene > che per loro destino i
Principi quanto pi sono essi poco atti al governo de' loro Stati, tanto pi si
vede , eh' hanno appresso di loro huomir.'i inettissimi , e vitiosissimi padroni
della loro gratia, & a quali si da in mano il governo assoluto di tutto lo Sta
to , portando il bisogno d'esso Principe tutto il contrario . Primieramente
ci accade, perche la gratia dell' inetto s'acquista con maniere vitk>se,le qua
li fono ruggite dagli huomini virtuosi ; E li Ministri valorosi, e faggi , non so
lo non sono grati a Principi ignoranti, e vitiosi , ma come dice Tacito , gli so
no gravi , e noiosi ; perci che pare ad essi d'egre inferiori agli huomini di
valore .
Li Ministri vitiosi simili al Principe sempre gli antepongono cose dilettevo
li, e facilitano loro gli ardui negotij , & in ogni cosa adulano ; Onde si fanno
grati fino con servire per Ministri delle sceleratezze,e libidini di lui pi tosto,
che auttori d'vn buon governo. Oltre che il Principe inetto non h tanto
discorso di saper conoscere la vera virt nel suo Offitiale , & ama vno, che s
accomodarsi suoi costumi, e che gli si somiglia ne' vitij ; Ond' che si veggo
no molto maggior quantit di Principi grandi esser precipitati in somme aserie pi per la mala qualit de' loro Ministri, che per la forza de' loro nemici,
n'addurrei qui molt' essempii, se la moderna infelicit d'Henrico III. R i
Francia non bastasse per tutti quei, eh' io potessi arrecare in questo luogo, il
che succede , perche un ingiuria , che si riceve da Popoli d'vn scelerato Mini
stro di Principe, molto pi si vendica di qualsivoglia crudelt, e tirannie,che
possa mai vsare un Principe verso loro; Ond' > che molto maggior diligenza
devono essi Principi vire in prohibire le male operationi de* suoi Ministri,
che di mal operar essi .
Trium Galb iter.
TRa l'mperfettioni, che ha l'Imperio per Elettione l'Interregno; perci
che mostruosa cosa vedere un stato senza il suo Principe . Onde gli sta
ti ben ordinati hanno vsato alcuni rimedij,acci quanto prima dagli Elettori
fi venghi alla presta elettione . I Cavalieri di Malta in una stanza, dove pon
gono il cadavere del Morto Gran Mastro, devono eleggere il successore . Ei
Cardinali stanno nel Conclave con moltissime incommodit,e non solo i Car
dinali alla presta elettione del nuovo Principe hanno proveduto, ma accio fi
schivi il male di non bavere il Pontefice creato subito prsence affine , che fac
cia.
14
Ojservationi di Traiano Boccalini
comandavano . Ma Galba correva maggior pericolo vsando la crudelt,
poi che egli era Principe eletto da soldati,e poi dal Senato,e Popolo , la qual
forte di Principe difficilmente si pu stabilire , col rigore; poi che quello stato,
che s' ricevuto in dono dal consenso di tutto il Popolo , deve esser governa
to con termini piacevoli ; come altri con nota di crudelt , e d'ingratitudine
mal tratterebbe colui , che s' donato,e fatto schiavo volontario altrui , do
vendogli anzi esser comandato con molto rispetto
JnterfeB Cingonio Variane Confale defignto ^Petronio TurpilUn
ConfoUri, ille vt Nymphidij Socius, bic vi Dux Neronis (
E Tanto maggiormente i Principi delle qualifiche ho detto di sopra, de
vono essere circospetti Dell' vsar severit per assicurarsi nello stato, quan
do s'ha da spegnere huomo nobile , & insigne per gradi supremi , che haver
havuti ; perci che s' veduto , eh' elleno fono dispiaciute in infinito Popoli,
e che hanno cagionate importantissime ribellioni , merc, che questi ne cari
chi, eh' hanno cssercitati, si sono acquistati , oltre il seguito di molti l'aura po
polare^ all'hora particolarmente cosa pericolosissima spegner huomo gran
de, quando alla sua molte nobilt havesse aggiunta una vgual virt, ia quale
f innamorare ogn'uno di se ; come s' veduto in Lamorale Principe d'Agamonte tanto teneramente amato da Fiamenghi non solo per la nobilt del
suo sangue , ma ancora per le gloriose fattioni operate in guerra in servitio
del suo Principe; Onde maggior sdegno serba quella natione della severir
vsata contro tant' huomo , diede i sacchi d'Anversa, Malines, & altre Gai
crudelmente trattate da Spagnoli di maniera tale , che i Principi, che seguiro
no doppo Galba, accortili, che lo spegnere Senatori grandi era medicina, che
cagionava effetto contrario all'intensione, ch'haveva colui, che la faceva
d'assicurarsi nello stato , giurarono al Senato di mai volere per qualsivoglia
cagione comandare , che fusse levata la vita Senatore alcuno . G' Impera
tori Greci per fuggire di far naufragio in questi scogli, de' quali h detto solo
contro il Principerai quale havevano tolto lo stato, contro il capo della ri
bellione, che cercava farsi Imperatore, incrudelivano ; e il pi delle volte pi
tosto si contentavano d'assicurare le cose loro con fargli cavar gli occhi, che
con ordinare, che fussero ammazzati , e molte volte si quietavano con fargli
radere, e porre in un Monastero, acci si facessero Monaci; tutto affine di non
disgustare i Popoli, e non farsi con le crudelt odiosi , come dice l'auttore no
stro, che si fece Galba presso la Citt di Roma .
Aggiungi per grandissimo inconveniente , che quando la Nobilt d'un Re
gno vede, che il Principe nuovo per assicurarsi nello stato , comincia ad in
crudelire contro i pi insigni soggetti , che vi siano, gli altri di minor conditione si spaventano di modo, che ad assicurar le vite loro , entrano ne' peripli presenti di congiure, e di ribellioni, per schivare i lontani .
Adunque con una estrema circospitione deve il Principe por mano spar
ger
li
Ojservatiom di Trajano Boccalini
tione del male di modo, che succedendo accidenti tali , che habbino bisogno
di violenta essecutione , deve il Principe per sua giustificatione far subito ap
parire chiaro al Mondo il delitto del reo, e la cagione,che l'h suddotto non
osservare con esso lui i termini ordinari) della giustitia . Leggesi , che consul
tando il R di Francia Henrico III. con i suoi pi intimi, e fedeli servitori, la
ferma resolutione sopra la persona del Duca di Ghisa , e la mala sodisfatione,
eh' haverebbono ricevuto tutti i Francesi, da quali era quel Duca pi che me
diocremente amato , stimavano per ci pi che vtU consiglio procedere alla
cattura, e venir poi con li termini ordinari) di giustitia, e legittima sentenzi
contro di lui, alle quali considerationi rispose il R , che bisognava ammazza
re il suo ribello, e eh' era necessitato per questa volta in occasione tanto gran
de , procedere de fatto , quando non si sarebbe trovato giudice , eh' havesse
mai voluto dar sentenza contro vnpari del Duca di Ghisa , e che in Francia
non si trovava luogo,che gli fusse stata sicura prigione,ove essendosi esseguito
il voler del R.ne nacque la ribellione quasi di tutta la Francia contro lui,
tanto dispiacque ad ogn' vno , che vn Principe cosi grande , di tanto valore , e
benemerito della Religione Cattolica pi di quasivoglia altro Principe , che
alPhora vivesse in Francia , fusse stato cosi crudelmente amazzato ; e poi, che
questo luogo di Tacito ce n d tant' occasione , ragionatilo di graria qual
siano quei Principi , che possono con manco pericolo manumettere huomini
grandi del suo stato senza con pericolo , e quali considerationi siano neceC
urie al Principe in occasioni simiglianti . Non si deve mettere ad attione
simile Principe novo , e della qualit , eh' era Galba ; perci che fendo?
malamente fermato > e fundato nel suo stato , questi casi lo fanno precipitzs
ma con minor pericolo commetter simigliante attione un Principe namrv
le , ch'habbia regnato per lungo tempo . Ma quei , eh' hanno Magistrati dil
Principe anco con qual si voglia grand' auttorit , non mai per qualsivoglia
vrgentissma cagione devono venire ad attione simile senza ordine espreflssimo del Principe . E sopra tutto da cosi violente modo di procedere si devo
no guardare quei , che nelle Republiche hanno Magistrato supremo, ancor
ch con assoluta potest di procedere con mano Regia , non dovendo venire
all' atto rigoroso di levar la vita ad vn Senatore , senza, che da legittimi Giu
dici sta data la sentenza ; perci , che dura cosa divenire privato , e dovere
senza il Magistrato e senza auttorit difendere un attione fatta da R , e Prin
cipe supremo ; perci che in vn stato libero ammazzare vn huomo grande , e
. non osservare in cose di tanta importanza le leggi della Patria e cosa odiosa,
e che interpretata Tirannide , come si vedde in Narco Tallio Cicerone , il
quale ripert dalla Morte di Lentolo Cetego ; e altri , e altretanti disgusti , c
travagli, quanta gloria egli si vede havere 1
Deve il Principe misurare in occasione simigliante la sua resolutione con la
qualitdelpersonaegio,ch'eglivuolespegnere;s'egli amato,e in estremo ama
to da Popoli, se si risolver in cosa tale vn Principe disormato,& odiatevi cor
te grandissimo pericolo di perdervi la viu,e lo luto come habbiamo detto,
th*
1$
Ojscrvattom di Trajano Boccalini
contro il Principe , rimettendo di pi i banditi . Et Antonino Pio Vedendo,
che nel principio del suo Imperio erano alcuni stati condannati Morte , disse
liberamente, che non haveva bisogno, che il suo Imperio cominciasse dall' esfecutioni crudeli,conoscendole i Principi della qualit,ch' egli era,doveano
nel principio dell' Imperio loro sparger oro per acquistarsi amici e non san
gue per farsi de' nemici . Onde Marc' Antonio il Filosofo dono debitori
dell' Imperio tutto quello , che doveano alla Camera Imperiale fino da 40.
Anni inanzi , e volle , che non vi si computassero i sedici Anni dell' Imperio
d'Adriano , e volle 'che in mezo la piazza russer brugiate tutte le scritture,
dove si trovavano notati simili crediti.
Anzi lo stesso Sardanapolo colore d'ogni vitio seppe vsare questa virt ne'
primi giorni del suo Principato ; perci che ancorch arrivasse all' Imperio
con disgusto di molti , e si trovassi da molti ingiuriato, & offeso nella vita, e reputatione , viet , che alcuno de' nemici suoirfusse punito . E Galba dovea
prevedere,ch' egli precipitava la sua fortuna, mentre voleva Principatum fiele,
te qiidfitmn prisca gravitate , rsubita modestia continere .
K_yttque ipjs etiam qui occiderant, formidoloftts .
DI grandissimo danno furono l'vccrsioni di tanti soldati Pretoriani,e Gal
ba, che lecomand,e quei soldati, che l'essequerino; perci che come
habbiamo detto , Galba alien da se nel suo maggior bisogno quelV amor de
soldati , nel quale egli dovea fondare la sicurezzadel suo regnare ; Onde (cefi
trov nemici nelle sue calamit, e i soldati invilirono la loro Militia, ferveva
questo castigo dato soldati Pretoriani per essempio agli altri Imperatori i
manumetterli all'hora che commettevano qualche insolenza . In tutte le co
se fa bisogno considerare il fine ; perci che molte volte altri opera contro di
se stesso , e per diffidi cosa il maneggiar con tant' arte la zappa si che altri
non se la dia nel piede . In qual altra guerra si sono veduti ne' pi spessi , ne
pi ostinati ammutinamenti di soldati,ch' in quella di Fiandra,che ancor dura,
tutti cagionati dal non esser per lungo tempo date le paghe soldati, e all'ho
ra che i Ministri del R hanno voluto con altre forze combatterli , e punirli,
non hanno trovato ne' soldati obbedienza , merce che con combattere quelli
ammutinati venivano peggiorare la loro conditione , mentre ponevano in
poco esso gli Spagnoli di punire quelli, che per dimandare le loro paghe,s'am
mut vano,considerando quella Militia, che ancor essa poteva vn giorno haver
occasione d'ammutinarsi per la medesima cagione .
Grandissima consideratione dunque fa mestiere d'havere , per non orre in
difficolt le cose sue in vece d'accomodarle . Dice il Bodino.che i R dirancia sono stati in somma reputatione,e veneratione appress i loro Popoli talmcnte,che non si legge, che mai, rarissime volte habbino congiurato contro
la vita loro -, Ove i Spagnoli hanno ne' tempi passati essercitate grandissime
crudelt contro il sangue de' loro Rje rendendo di ci la ragione , dice estex
accadute
io
Ojservatoni di Trajan Boccali/ti
assedio , per lo quale cadde in potere del Conte Mauritio , con tutto che ne*
fooi Borghi havesse cinque Compagnie del Colonnello Levian , non mai vol
lero acconsentire , ch'esse anco in quel loro estremo bisogno entrassero nella
Citt; solo v'ammettevano alcune volte per consultare i bisogni degli asse
diati , esso Colonnello Levian . Anzi molte Terre, 'e luoghi forti per l'inso
lenze insopportabili, e molte crudeli estorsioni loro fatte da' soldati del Re fu
rono forzate procurare la loro salute, sollevandosi, e scacciando i presidi), co
me fecero Venloro, Verda Huy, & altre molte . N minori travagli hebbero
iFiamenghi da Spagnoli, & altre Nationi, che s'havessero gli Olandesi dagP
Inglesi , che il Conte di Lineette haveva in nome della Regina posti ne presidii delle pi importanti Piazze di maniera tale , che per fuggire questi horribili scogli , molte Citt, molte Provincie hanno ottenuto questo segnalatiisimo privilegio di non esser forzate ricever guarnigione forastiera . Cosi leg
giamo, che Amiens per non esser stata presidiata dal R di Francia , che non
volle disgustare quella Citt, che godeva simile privilegio, ella si perde, fendo
for presa dagli Spagnoli .
Ne i Fiamenghi hanno con pi vivo pretesto fatto cosi crudele guerra al
R loro, che per non volere ammettere soldati forastieri nelle loro Provincie.
Calamitoso stato quello d'un Principe , quando egli ha sospetta la fede d'al
cuni suoi soldati, e non pu assicurarsene con altra sua Militia forastiera fedele.
Cosi erano questi esserciti di tante Nationi esosi Romani ; poich molto pi
gravi sono molte volte i presidii, che gli stessi nemici . Onde in Fiandra mol
te Citt per fuggire la crudelt de' presidi) Spagnoli,Vallni, & Italiani, si (fe
dero volontariamente agli stessi nemici , da quali speravano maggior husinit; poich i presidi) del R trovandosi mal sodisfatti delle paghe loro, li fe
cero lecito ogni Tirannide, la qual era sopportata loro , non essendo in pote
re del Principe ritenere freno , e punire un soldato non pagato . Infelici
dunque quei Principi , che si trovano nello Stato , e nella conditione di Nero
ne , che sono forzati con i soldati stranieri con fede comprata , assicurarsi de'
fooi propri) Vassalli, ne' quali la medicina opera effetto contrario da quello,
per il quale ella dal Principe operata .
lngens novi* rebus materia, vt non invnum aliquem prono favore^,
ita audenti parata .
LA vera cagione per mio credere, onde sii accaduto, che negl' Imperii Ro
mano , e Greco si siano vedute tante ribellioni di Capitani d'esserciti con
tante morti violenti de' Principi ; e perche questi due grandissimi Imperii pi
di qualsivoglia altro,del quale s'habbia memoria, hanno tenuto in tempo di
pace, come in quello di guerra molti esserciti armati, i quali all'hora che odia
vano il Principe , per altro fine desideravano mutatione, si potevano chia
mar materia di novit, e diseditione ; perci che rari furono quelli, che si dis
posero ad occupar l'Imperio, che non generassero gravi tumulti col seguito,
ch'hebb
n
Ojservatiom di Trajano Boccalini
in vn stato corpo alcuno di Militi* , che non habbiaper capo il Principe , >
altro dependente da lui, che non sij puello obbediente,e quieta; Onde que
sta della quale ragiona Tacito era pericolosa, perche non essendo obbediente
Galba , ne riconoscendo certo capo dipendente da lui, volontieri si sarebbe
data chiunque ambitioso havesse col mero di lei voluto tentare cose nuove.
forte congruerat, vt Clochi MAcri cr Fontei Capitonis cddes nunciarentur .
I Principi nuovi negli stati occupati , e all'hora maggiormente quando da
bassa fortuna sono saliti con la violenza con la fraude al Principato, sono
come i corpi convalescenti da vna lunga infermit , che per ogni minimo
disordine ricadono nella Malaria di maniera tale, che questi per conservarsi
sicuramente ne' stati nuovamente occupati fa bisogno, che vsino ogn' arte, e
industria, si che le cose loro vadino con somma quietezza, e non si dia occa
sione alcuna quelli , che stanno aspettando con l'arco teso , che si dia loro
qualche attacco per discoprirsi,ed apparisca loro qualche luce,che gli mostri
la strda da sfogar l'ambitione loro ; Ond' che questi che congiurano contro
un Principe , stanno, come fanno i Naviganti alla vela tutti aspettando in un
punto il vento favorevole di qualche commoda occasione di tutte quelle co
se, che arrecano odio contro il Principe, il di lui disprezzo apprefl i Popo
li ; Quindi , che Tiberio occultava le rotte, le ribellioni, gli ammutinamenti
de' soldati , come cose , che davano occasione suoi malevoli d'assalirlo in
quella mala congiuntura, e levargli la vita, e lo stato, come dice qui Tacito,
che s'era publicata la Morte di quei due gran Senatori in tempo molto incommodo, stando le cose in rivolta con gli esserciti di dubbia volont, e po
tevano le Morti di simili huomini cagionare alteratione, sendosi publicate/a
quella congiuntura , e in tempo , che le cose di Galba dovevano andare pi
quiete, che mai.
Henrico I V. R di Francia non cos tosto entr in Parigi , introdottovi da
suoi partegiani,che public perdono generale al Duca di Feria,e Diego d'Iberacon le genti che tenevano in Parigi Napolitani , Valloni, Spagnoli , e Tedeschi,e pasto.quelT entrata sua,& acquisto di tanta Citt con tal ordine,e con
tanta quietezza , che ne meno fu vdita sparare vn Archibugiata; Anzi accade,
che Alessandro Monti de Marchesi di Giorigliano vs eccello di molr/ ardire,
e bravura , perche si fece forte ad vna Porta della Citt , e cominci volersi
difendere; Onde riportatala cosa al R,che fece intendere al Duca, che lo fa
cesse vscire dalla Citt, il quale mand messi , che gli comandorono la partiti.
Non volle obbedire il Monti dicendo,che voleva l'ordine in scritto, e replica
toli , che non portava queir vrgente occasione : che si facessero scritture;
Alessandro pi che mai si fortificava , e se bene il R haveva forze da punire il
soverchio ardire di costui , come quello, che sapeva, che in casi simigliantisi
stabiliscono i Principati molto meglio con la quietezza , che con lo spargi
mento del sangue, dubitando , che ridottasi la cosa al cimento dell'Armi , il
negotio
*
, 14
Ofservatiotti di Trajano Bccalini
essendo cosa di certa rovina , ed impossbile, che gli stati possono esser gover
nati, e dominati da quei privati Baroni, che con le seditioni loro se gli hanno
acquistati, poich ogn' uno, facendosi lecita la medesima temerit^ veggono
molti porre in sbaraglio la vita per acquistarsi un Regno , un Imperio, & ogni
cosa s'empie di confusione, e di Tiranni , come vediamo in Cloaio Macro , e
Fonteio Capitone , se non tuffer stati subito oppressi , Inverebbero posto in
molte difficolt le cose di Galba, le quali nondimeno presto precipitarono.
Da queste parole di Tacito potiamo.anf^r notare, che occorrendo casi si
migliatiti questi, de' quali parla l'auttor notro, quelli , eh' aspirano all'Impe
rio , ad acquistarsi il dominio delle Provincie , che havevano in governo,
non devono scoprire l'intentione loro fin tanto , che non hanno di lunga ma
no trattato il negotio , e stabilitolo con tutti quelli , quali altri pu stimare,
che possono rovinarlo, quando non piaccia loro .
Cosi il Duca di Ghisa riaveva molto tempo prima tirato al suo volere gran
quantit di Principi, e di Capitani Francesi ; e s'era inalzato con seguito gran
dissimo di Popolo ; Onde pot anco doppo la caduta di lui mantenersi in pie
di quella fabrica, la quale egli havea cominciata con buoni fondamenti , per
che i frutti delle ribellioni devono essere molto maturi, che immaturi , St
'acerbi , riescono chi li spicca dall' arboro molto velenosi , come si vede in
questi due,de quali ragiona qui Tacito,che furono ammazzati subito,che sco
persero li pensieri loro, merc, che prima doveano pratticare i compagm,che
havevano l'Armi nelle mani , & auttorit sopra i soldati, come fece Vespasia
no, che prima, che si scoprisse di voler l'Imperio fece suoi li Capitani , e le Le
gioni , ch'egli haveva vicino se ; tutto afine di non esser da essi oppresso ,
travagliato .
Et il Governatore di Lione in Francia, che f troppo frettoloso in Scoprire
il suo disegno di volersi insignorire di quella Citt , ne f con suo grafe peri
colo scacciato, ove dovea prima haver in mano tutti gli stromenti del domi
nio, che sono le fortezze , la volont de' Capi forzata , volontaria , fjttrfi*rione de' Popoli , e de' Soldati , e forze di costringere tutti ad obbedirlo ; dfe
non vi sia la volont pronta di farlo , e facendosi altramente , altri fabrica la
sua rovina, come fecero Macro, e Capitone .
Cornlius Aqimut , & Fabius Valens Legati legiomm wterfecer/uit,
antequam juberetttur.
L'Ammazzar huomini grandi, cosa piena di pericolo anco all'hora, che,
s'ha dal Principe l'ordine preciso ; Onde habbiamo veduto di sopra ne'
primi cinque libri degli Annali , che altri deve fuggire in ogni modo d'essec
Ministro de' Principi in casi tali , ma il voler mostrarsi pi affettionato , & ac
curato del Principe di quello , eh' importa ogni termine di prudenza , molte
volte s' veduto riuscire infelicemente ; perci che i Principi , quali per ordi
nario altro non hanno avanti gli occhi , che g* interessi loro , all'hora che un
loro
i8
Offrvationi di Traiano Boccalini
veva dubitare da molti nella vita , quando Galba havesse voluto continuare
ad assicurarsi di tutti quelli, quali egli haveva sospetti . Vegga poi un Princi
pe , come siano gettate l'opere buone di lui ; all'hora , ch'egli con le prece
denti opere federate s' acquistato l'odio de' suoi Popoli , che molti Principi
ho veduto io elscrsi ingannati, mentre hanno voluto credere di ricompensare
con un poco di buone attioni le molte cattive.
Henrico 1 1 1. di Francia doppo esser vissuto con quella trascuraggine , con
quella prodigalit verso li suoi servitori intimi , delli quali habbiamo in molti
luoghi fatta mentione . All'hora poi , ch'egli si diede ad una vita pi conve
niente Cappuccino , che ad un Principe, non solo acquist appresso i Popoli
la reputatione , e l'amore perduto , ma quanto faceva di bene, era tenuta fintione , & ippocresia ; perci che devono i Principi molto pi guardarsi di far
mali, che attender poi correggerlo con l'opere buone , mentre altri b per
duto il credito .
lam ajferebant venali* cuneia prepotente* liberti.
1
IL pi certo , e sicuro segno, che da un Imperio, e una Republica della sui
vicina caduta, e rovina, la mortai cornimene, che vi (a entrata, che quei
Magistrati, quelle dignit, che si devono alla virt, al valore,al merico,i con
cedono chi pi offerisce ; come prima nella Republica Romana comincia
rono comprar i Senatori ambinosi li voti del Popolo , f fatto da pi savi;
vero pronostico, ch'ella di corto, come accadde, sarebbe precipitata nella Ti
rannide ; supremi Magistrati entrando i men degni carichi di doniGrandissima auvertenza s bisogno, che il Principe habbia,che i meriterai!
non siano scacciati da carichi grandi , poich sdegnano essi d'humiHarsi ad al
cuno , e comprare da un favorito servitore quello , che si deve al suo minto;
anzi egli h per suo costume di starsi ritirato, & aspettare d'esser chiamato sen
za importunare il Principe medesimo, non che gli dia l'animo di corrompere
li Ministri di lui con doni .
Infelice Citt, misero stato quello, ove si vendono dal Principe gli honori,
si permette, che da suoi siano venduti all'incanto al pi offerente . InRoma hanno vsato i Sommi Pontefici di porre alla Dataria (carica, che djipensa
i tesori della Sede Apostolica delle rendite, e per di somma gelosia) Prelati di
conosciuta bont , di gran lettere , e d'incorrotti costumi ; tutto afine, ch'egli
non arrecchi carico alcuno nella reputatione al Pontefice; e s' d'indi notato,
eh' all'hora , ch'essi Sommi Pontefici hanno per loro privati interefll vsato di
porre in tale officio Prelato vile , e di poche lettere , le cose non sono panate
per quei termini , eh' essi haverebbono voluto ; documento chiarissimo, che
Principi devono havere huomini integerrimi in quella carica, che dispensa la
gratia del Principe , il quale all' hora riceve vn peggior servigio quando quei
tali ministri,e altri, per mero de quali egli distribuiste, i Magistrati/aranno pericne vili , e povere ; perci che con poco rispeteo versoi! Principe public^
mente
ji
OffervAtton di Trajao Sccalim
E come ho detto in vn altro luogo, colui , che si fa servo altrui volontario,
merita dal suo Signore d'esser trattato con maniere pi dolci . Aggiungi
queste cose, che l'eiettione fifa d'vn Principe con espettatione grandissima di
migliorare nel governo del nuovo Principe.Onde vedendosi il contrario,non
solo altri riceve travaglio per gli stessi disordini , che vede nel governo del
nuovo Principe, s'escrucia d'essersi cosi ingannato in negotio di tanta impor
tanza^ che l'elettione fatta.apporti contrario effetto quello,chedesideravai
Oltre che accresce odio neh' elettore il vedere eh' egli stato ingannato , non
tanto per la sua ignoranza, quanto per la militia dell' eletto, il quale ha ingan
nato egli elettori , premendo nella vita privata quei vitij,quei difetti, ch'egli
essendo Principe, scuopre;e in vltimo il vedere che l'attione dell' elettione del
Principe fatta perpublico benettio si guasta da lui per commodi privati;e che
egli del publico bene , dello vniversal sodisfatione non ha cura alcuna; sono
tutte cose , che lo rendono odioso, & inescusabile .
Ipf* &t&s Galb* dr irrifui , &fastidio erat, ajsuetis iuventa Neroxis, r Im
peratores forma-, ac dcore corporU (vt est mos vulgi) comparatib/&f, ,
IN tanto i Popoli si disgustano dell' innovation! , che per minime, ch'elle
siano , s'alterano , ancorch non siano elle cose del governo. Racconta
Gio: Battista Caraffa nella sua historia di Napoli, che la Regina Giovanna,
avanti ch'ella si maritasse Giacomo della Maria , era molto vaga di veder
Giostre, e Tornei, per i quali Baroni affettionati alla loro Regina e alle sue Da
migelle, ricevevano diversi premi) di gioie . Ma venuto Giacomo in Napoli)
fatto geloso della Moglie, cessarono le Giostre , e cominci governare iva
pi come faceva la Regina, non con piacevolezza seminile , ma con virile pru
denza , & austerit ; cosa , che apport scontento tale tutta la Nobilt del
Regno auvezzo quel governo seminile, che tumultuanti i Napolitani, lo
scacciarono dal Regno . E pare stupore , che fino s'assuefacessero i Popoli
sotto il governo d'una Regina, anco impudica, talmente chehavefsero in horrore il governo d'un R,ch'havendo raffrenato la libidine,e dishonestdelli
Moglie per far provare quei Popoli un ottimo governo . E tanto riguardo
deve havere ogni Principe, ogni Republica nel fuggire ogn'innovatione, eh'
anco le necessarie deve ricoprire con i medesimi nomi, e altre circostanze, fa
cendo, ch'elle non appaino scoperte al Popolo, il quale nonhavendo giuditio
di penetrare dentro la medolla, si quieta dell'apparenza. Bruto doppo ria
ver scacciato Tarquinio superbo, e introdotta la libert , & il Consolato nella
Republica , acci il Popolo non s'alterasse in vedere due Consoli quasi due
Principi, che un solo havesse per un Mese l'auttorit,e i fasti .
Augusto riserb li medesimi vocaboli ai Magistrati . Tanto poi grande
l'ignoranza d'esso Popolo, ch'egli si pasce solo in vedere il suo Principe di bel
la presenza, e l'ama giovine , che lo mantenga nell'allegrezze , senza eh' habbia capacit di considerare le virt, e i vitij di lui , Onde alcuni Principi saggi
hanno
34
Ofservastoni di Trajano Boccalini
nel concedere Privilegi) a suoi Popoli ; perci, che gi i Duchi di Borgogna, e
di Fiandra, i Re d'Aragone, e di Francia furono cosi liberali in occasioni simiglianti verso i Popoli loro, e gli concedettero privilegi) tali, che sono stati po
tentissima cagione delle grandissime sollevationi e ribellioni di Fiandra , e di
molti travagli in Francia e in Spagna; Onde il Duca di Parma Alessandro Far
nese all'hora ch'egli con l'armi ricuper al suo R molti luoghi di Fiandra , ne
capitoli degli accordi levava tutti quei privilegi) , che havevano invitate le
ribellioni , come cose seditiose . Ottime sono le ricognitioni , che si danno
all'hora che per certo tempo si sgravano dal tributo ; e con molta prudenza
molti Principi trattano l'intiere Provincie , come i loro Ministri particolati,
a i quali in guiderdone de' meriti grandi danno doni , e ricognitioni di fumo,
le quali ricognitioni all'hora che sono tenute in quella reputatione , che si
deve dal Principe sono stimate molto pi.che il denaro , e l'oro steslb . Il R
di Spagna con tare vn Grande di Spagna cosi se l'obbliga , come se gli havelfe
' donato vno.stato . Saranno dunque oltre di ci le rimunerationi di cose , che
consistono in cose di certa apparenza molto pi che in essenza . Il che h
voluto , auvertire per quelli , che per benefitij ricevuti da Popoli hanno con
cedute gratic tasi che hanno indotto col tempo i Popoli brutte solleva*
tioni .
froxim* tantum Germani* Exercitibus Gaffiarum Civitates, non eodem
honore habit, quxdam edamfinibut adempt ,pari dolore
commoda aliena , ac suas injurias metiebantur.
SOno i Principi in ogni cosa simili ai Padri, e i Popoli loro i figlioli . Seninario di grandissime zizanie , e di molta mala sodisfatione il vedere, eh*
egli vsi partialit all'hora cosa pericolosa , quando il Principe comandi i
pi , e diverse nationi ; " nel qual tempo fa bisogno , ch'egli sia molto via\e
con tutti afine di non dar gelosia , la quale cagiona odio contro il Principe,e
disparere tra l'vna, e l'altra natione . Ferrara c emola in ogni cosa della Cis
ta di Bologna ; Et essendo vltimamente ricaduta sotto il dominio della Sana
Sede Apostolica, dura cosa gli pare il non volere alcune essentioni, e privile
gi), che gode Bologna ; Non si pu dire quanta mala sodisfatione desse il R
di Spagna Filippo secondo, quando comand, che in Fiandra trovandosi tut
te leMilitie creditrici di molte paghe fossero di certo denaro, ch'era arrivato
di Spagna solo pagati gli Spagnoli . Partialit , che in parit di meriti diede
tanta mala sodisfatione, che se ne risentirono in quelle Provincie grandissime
sollevationi .
Germinici
$6
Ofservation di Trajano Boccalini
Fare grato servigio, ma supera tutto quella del soldato ; Deve di purit, di sin
cerit , di grandezza , di candidezza avanzar quella d'ogn' altro , tanto pi,
quanto egli h in mano la vita , e lo Scettro del suo Principe , il quale dal suo
lato deve fare ogni opera di rasserenare gli animi loro ,e renderli devotissimi,
& affettionatissimi verso la sua persona, e suo servigio, e sopra il tutto non mai
deve il Principe comportare, che nasca diffidenza, sospetto alcuno tra lui, e
la sua Militia; e se pure qualche occasione veniise , che ve la ponesse , deve il
Principe con ogni opportuno rimedio levarla , e rasserenare gli animi loro;
perci che gli nemici dello- Stato di lui in un altra occasione hanno migliore
per rovinarlo, che vederlo in diffidenza con i soldati,quali all'hora sono presti,
e solleciti cagionare delle ribellioni, e altri disordini. Sono stati alcuni,
quali havendo veduto , spessi , e brutti ammutinamenti , e sollevationi delle
Militie del R nella guerra di Fiandra, hanno desiderato in quel R , e suoi
Ministri, maggior rigor contro quei sollevatori asine di spaventare gli altri col
castigo d'alcuni, ma altrimenti hanno altri ben considerato, che essendo quelli
ammutinamenti cagionati , perche non erano contate loro le paghe per la
scarsezza del denaro , non era possibile il vietare che altri soldati non facesse
ro ; Onde in vece di debellare gli Olandesi, Zelandesi ribelli , tutta la guerra
l sarebbe ridotta contro gli ammutinati , quali f stimato miglior consiglio
sodisfare, e talmente perdonare loro il fallo commesso , che d'esso non si ruii
ne dall' una, ne dall' altra parte ritenuta memoria alcuna tanto , che ne capi
toli degli accordi era fino prohibito ciascheduno di chiamarli ammutinatori ; tutto afine d'haver sempre doppo il perdono l'animo de' soldati cosi sin
cero, e candido, come deve bavere un soldato verso il suo Principe ; cosarti
non sarebbe succeduta, se si fusse veduto essempio alcuno, che qualche Miki
fussc stata doppo l'accordo manumessa , come fece D.Ferrante Gonzaga, eoa
grandissimo carico della reputatione , all'hora ch'egli si mostro cosi serero
contro li soldati Spagnoli, ammutinati in Sicilia . Si deve dunque fuggiredi
mantenere li suoi Popoli , le sue Militie , & ogni suo suddito sospeso d'animo
lungo tempo; ma devono essere rasserenati gl'i animi d'ogn' uno, subito ch'ai,
tri conosce, che v' nato il sospetto , e la diffidenza; che'niuna cosa acceler
pi la grandissima rovina di Galba, che l'haver i Pretoriani , e altri efferati
cosi sollevati d'animo , e insospettiti . Vna si presta , e subita reconciliarionc
della Nobilt , eh' adheriva a i Ghisardi con il R di Francia , io non saprei
mai attribuirla ad altro, che alla mite natura Francese , la quale si scorda con
tanta facilit l'offese, e rasserena l'animo suo, e quello del suo ribelle talmen
te, eh' egli si fida del perdono, e lo crede sincero, e sicuro ; cosa , che tir se
gli animi di tutti i Francesi ribelli ; ove per lo contrario la severit del R di
Spagna, conosciuta da quei Popoli all'hora , ch'ella f vsata da lui anco con
tro la persona del suo figliolo vnico, spavent in modo il Principe d'Oranges,
egli altri ribelli,chc non mai f possibile, che ne il Sommo Pontefice, ne l'Im
peratore, ne tanti Principi, che s'affaticarono , rasserenassero l'animo di uu
ch'egli perpetuamente non diifid*sse di qualsivoglia perdono e dicesse , e
ricordasse;
}S
Ofservatiom di Trajano Boccalini
dita di mandare queir Altezza vn soldato che poi haverebbe obbedito
quanto glifust comandatogli' osservando la cautela,e maturit, che si con
viene in casi simili , non solo altri s'assicura di non errare in cosa , che eterna
mente macchia l'honore altrui , ma con honorate conditioni , e molti auvantaggi altri riconosce il nuovo Signore . Ne Galba dovea essere di mala sodisutione alcuna contro quei soldati, che serano mostrati fedeli verso Nerone
loro Signore anco quando riavessero ci fatto condanno delle cose d'esso
Galba; perci che dovea sperare , che come soldati d'honore haverebbono
osservata lui ancora la medesima fede;ove da quei , che subito l'havevano
gridato Imperatore poteva dubitare la medesima leggierezza , e infedelt;
solo egli dovea mostrare mala sodisfatione di quelli , che havevano adherito
ad altro soggetto;e questo era il timore, ch'havevano questi soldati non d'esser
mostrati tardi in abbandonar Nerone , e seguir Galba , ma d'haver voluto
crear Imperatore Virginio Rufo loro Capitano ; che in questo caso potevano
temerlo sdegno di Galba . Adunque in questo arduismo Negotio di cambiar
Principe, si deve andar cosi circospetto , che pi vtile, & honorato partito,
mostrare ostinatamente di non volersspartire dal vecchio Principe, che pron
tezza d'esser de prima seguire il nuovo. Perci che qui si corre maggior pe
ricolo, l minore, e premio vguale ; poich tanto ama la prontezza il nuovo
Principe , in quei,che si danno a lui quanto la fedelt de' tardi , e circospetti,
che danno chiaro sogno di molta fedelt , e che la medesimf vseranno vet\o
lui , quando rilaveranno riconosciuto per Principe ; poich anco ne' i nemici
s'ama ogni eccesso di fedelt ; Oltre che si vede per prove di molti essernpij,
che miglior conditionc ha sempre colui , che segue il Principe suo, e il titolo
honorato . E di molte ribellioni , che si veggono , la maggior parte harc
fine infausto,e si vede, che ilPrincipe doppo leva travaglio riportala vitto
ria , come s' veduto in Francia , che molto miglior conditione , e quanr'oiT
vtile e quant' alla reputatione stata quella di quei , che hanno seguititi la
parte del R , che quella di quei , che hanno adherito alla lega con perpetua
infamia delle persone,e famiglie, ribellando al Principe loro naturale .
\^in imperare 'voluijset, dttbium.-delatum ei milite Imperlimi conveniiU
PLutarco , e Dione Auttori gravissimi affermano che con tutto che da sol
dati russe Virginio fino violentato pigliar l'Imperio non fu mai possibile
indurrelo ; perci che diceva egli , non esser bene per l'Imperio Romano,
che tanta prerogativa d'eleggere l'Imperatore si dovesse ad altri , che al Se
nato , e Popolo Romano . Rifiut dunque Virginio Rufo l'Imperio , e certo
con prudentissima resolutione ; perci che antivedendo egli quei disordini
grandissmi,quelle lugubri Tragedie, che succedettero Galba, Ottone, eVitellio , stimo mera temerit porsi nel Teatro di Roma rappresentare vna
nuova tragedia della propria infelicit . Documento chiaro, che quei , che
sono eletti alle dignit grandi da quei, che non hanno auttorit di far tal elet.
rione
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Osscrv/ttiom di Trajutio "Boccalini
assicurarsene, eh' altri vuole , e con molta ragione si rammaricavano quei sol
dati ; poich veniva ancora tacitamente macchiata la fede loro , essendogli
stato tolto con tanta violenza , e per sospetti tanto grandi , quanto furono
quelli, che si publicarono del loro Capitando Ferdinando Famosissimo R d'A
ragona, havendo grandissima glofia di Fetente di Corduba Gran Capitano,
non solo non mostr alcun segnffjj^^nirh suo , mentre egH era in quel Re
gno, dove il Gran Capitano eraiatif&arnato, ma l'accarezz con segni straordinarij d'amore, e scuopnsoloffoptmore all'hora,che riavendolo in Spagna
nelle sue forze , pot senza suo pericol contracambiare tanti meriti con una
infinita ingratitudine .
Dux deerat , abditelo Virginio perfimulationem amicitU .
Accortissimi adunque fa bisogno , che fieno i .Principi nell' ascondere le
gelosie, e i sospetti loro per poter haver nelle mani quei , che tra mano
loro coatro, e che per entro l'animo loro sono insospettiti. 11 R di Francia
Henrico III. per haver in suo potere tutti i Ghisardi, e li suoi adherenti , finse
la radunanza degli Stati in Bles , egli venne fatto di corre alla trappola Volpi
vecchissime , Gasparo Coligni , & altri ribelli suoi , e finse il maritaggio con il
R di Navarra . Il Duca d'Alva vedendo, che PAgamonte ,il Conte d'Orno,
& altri Signori Fiamenghi s'erano ritirati agli Stati loro, finse di rimettere V Agamonte nel luogo suo di Consigliere di Stato , d'onde era stato privato da
Madama la Duchessa di Parma , e di voler consultare con esso lui , e con altri,
che fece chiamare, la resolutione de' modelli d'alcune fortezze , che delibera
va di fare nelle frontiere di Francia ; onde quei Signori v' andarono, e furono
ritenuti. E Tiberio havevaanco nelle mani quel Getulio Governatore nel
la. Fiandra, se Phavesse chiamato prima di spaventarlo con la grandissima cru
delt, ch'egli vs contro i Parenti, & Amici di Seiano . E il R Filippo all'hota
che chiam Marc' Antonio Colonna in Spagna , di suo pugno gli scrisse , che
haveva cose, che non si potevano fidare alla Cartas .
Dobbiamo qui notare ancora, che Galba prudentemente fece levar Virgi
nio da quel carico , poich i soldati havevano vna molta cercato dlferio Im
peratore . Cosi fece Tiberio verso Germanico levandolo dal ca^c.deile kgioni d'Vngheria , mandandolo in Soria ; Vt cui suetis legionki^ifaherer,
dice Tacito . Che molto scioccamente si port j>rob Imperatore al quale
havendo Caro, che haveva da lui in governo vna pTfcrc d'Europa , scritto, che
s'era auveduto,che i soldati tramavano di farlo^mpeWtore, che per quanto
prima lo rimovesse da quel carico , chiamandomi, se Probo non volle altri
menti mandare altro in luogo suo ; Onde ifeldan^creoron Caro Imperato
re , talmente che se ne cagion la perdita dell'imperi,"e della vita Probo,
il quale f ammazzato da suoi soldati subito , che vdirono la creatione di
Caro.
4.1
4i
Offervittom di Traiano Boccalini
Napolitani , che tanto affliffero gi i loro R deboli di genio , e di forze bora
fotto l'auftcro governo de' Spagnoli,di quietezza, obbedienza,e proietto Cer
vino avanzorono tutti i Popoli d'Europa . Ma dove Galba ad vn esercito,
cofi alterato per l'occafione d'haver voluto Virginio Rufo per fuo lmperatore,cofi gonfio di fuperbia per la vittoria havuta contro Vindice.cosi infofpettito di Galba per haverlo tardi gridato Imperatore mandargli foggetto cosi
debole , il quale pi tofto accendere con la fua dappocaggine gli animi . di
quei foldati , a maggiormente imperverfare , nelle loro cattive attioni , che
luffe atto punirgli, e correggerli governarli con regola, e difciplina milita
re Non fu queft' elettione di Galba indegna bench importuna per i tem
pii infelici,che correvano, i quali volevano al governo de' foldati huomini atti
a tenerli in freno in tanta licenza vfurpataf da cffi . Hebbe fondamento prudentiffimo la refolutione di Galba ; poich come habbiamo ricordato di
Copra, fono pi pemiciofi Tiranni gli eccelli di virt ne' loro Miniftri, che la
dappocaggine ; Ed accaduto molte volte , ch'hanno g' Imperatori Greci
mandato , fon per dire, pi tofto vn Principe, che vn loro Miniftro di governi
degli efferciti , confegnandoli foggetti di gran valore , e ftima ; merce , che
quei foldati honorando la virt fuprema dell' offitiale , l'hanno poi gridato
Imperatore . Per lo che di pi certo danno effendo alle cofe di Galba vn
Capitano generofo , che vn dapoco , egli per li rifpetti , che ho detto mand
foggetto di poco credito, il quale non era pericolo, che quei foldati havelTero
gridato Imperatore, come fecero Virginio . Infelicitfima conditione de' Ti
ranni , e de' Principi , che governano Popoli di fofpetta fede ; poich fono in
fermi di mal tale , che non trovano medicina cosi ben proportionata con effi,
che giovando ad vna cofa , non faccia grave nocumento ad vn altra Se fggono il valore nel loro Miniftro , come lo fuggi Galba nell' elettione del fucceffore Virginio,mandando qjtfft' Hordeonio, cagionano le violenze , le di*
fobedienze , e ogni corruttioneflella buona difciplina militare ne' lorofoldati;fe valente , e degno del caricho , che gli fi da , pur precipita il Tiranno con
pi certa rovina; poich i foldati fi fanno affettionati quella virt, quel va
lore con gelofia grandiffima del Principe , la quale (coperta dal Capitano, fe
n'afficura con farfi fuo fuperiore , togliendoli l'Imperio ." Dice Plutarco , che
Nerone mand in Spagna Galba,non havendo ancora imparato temerei
Senatori grandi di Nobilt , di ricchezze, e di reputatione .
Infarini
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45
I
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Ojservdtiom di Traj/tno Boccalini
ch'egli ha alla sua Porta, la tiene disunita in molte troppe, che hanno gara tr
di loro, e sopra tutto vsa quest' artifitio , che tr il Giannizzero , e Spai (cosi
chiama egli la guardia Cavallo, volendo Spai dir Cavalier) sia emulatione,
e concorrenza, e quasi nemicitia, perci che il Principe sul fondamento della
divisione altrui ferma, e fabrica l'edifitio solo, & vnito alla sua grandezza.
Syriami & quatuor Legione* ohtinebat Licinitts Mucianm Virfecundht
adverjifque juxtafamofui .
Riluce molto pi la virt nelle cose auverse, quando altri non solo nell' in
felicit non abbandona se stesso, e le cose sue , ma in quella fa cose mag
giori, e nostra maggiore ardire incontrando con ostinata virt la sua cattiva
fortuna;e mostrando al Mondo non solo di non temerla , ma di haver forza , e
cuore di superarla . Ogni vascello s andare seconda del fiume, che corre, e
s spiegare le vele venti prosperi, ma far viaggio contro la forza de' venti, ri
dursi in porto, e andar contro la corrente del fiume, ha bisogno di straordina
ria virt . Anzi ardisco di dire,che altri molto maggior occasione ha di segna
larsi nelle cose auverse, che nelle felici .
Henrico 1 1 1. R di Francia ha superato il valore;la costanza, ci' intrepidez
zadcgl' huomini nella perpetua sua contraria fortuna ; poich fendo sinda
fanciullo perseguitato dagli artisitij occulti del grandissimo R di Spagna, poi
dalle scoperte forze di lui , tanto pi con la sua virt s' sollevato , quanto ha
cercato altri d'abbassarlo , e l'et nostra , e quella degl' Avi,e Padri nostri non
ha veduto altro pi raro essempio d'invincibile virt contro tutte l'auversit.
Ond' egli con molta ragione fece imprimere nelle monete Saluter ex inimi
ci* no/ris . Quasi habbia voluto dire , ch'egli il Regno , e la virt,con \a qua
le s'era acquistato , tutto riconosceva da nemici suoi . Per lo contrario gran
dissima vilt mostr Ferrante R di Napoli quando assaltato dal Rdi Francia
Carlo Vili, abbandon il Regno , egli amici suoi,fuggendosi in Sicilia . E
gli atti magnanimi, e generosi della Republica Romana , e cosa chiara, che in
maggior numero.e molto maggiori , e degni di perpetua ammiratione si veg
gono nell' auversit , ch'ella hebbe , che nelle felicit quasi perpetue di quell'
invitto Senato . E l'immortalissimo Papa Giulio IL che si pu con ragione
chiamare Alessandro Magno de Papi , ancorch in tutto il corso della sua vita
riavesse havute grandissime persecutioni , mostr non dimeno sempre virt sin
golare , e una diamantina costanza . Ma molto pi si mostra al Mondo gran
de , quando doppo tanta rotta , e sconfitta, che ricev il suo essercito Ra
vennani mostr pi fier,& implacabile contro il suo nemico, il Rdi Francia,
dal quale essendo nella vittoria proposta la Pace con le medesime conditioni,
che havevano i Ministri del R proposte prima,intrepidamente la rinuto. Et il
Cpnnestaggio primo tra gli Historici Italiani moderni attribuisce per gran
lode al Duca d'Alva , ch'egli s'era governato meglio nell' auversit che netta
prosperafortuna ; poi che in quelle hebbe gran fortezza, 8c in questa troppo
gran
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yt,
Ofsefvatiorii di Traiano Boccalini
camento di ribellare Principi loro, che l'occasione grande delle Provincie,
delle Fortezze , che tenevano in mano . Il Turco, il quale h precetti mira
bili, con i quali governa il suo Stato in sommapace (se bene ad alcuni paio
no Tirannici) osserva non neh' Egitto solo , ma in tutte le sue Provincie , e
Fortezze , e maggiormente nel dare il governo de' suoi esserciti di non man
dar mai alcun Turco nativo per vile che si sia , ma soggetti , i quali essendo
non dico di niun seguito, ma odiosissimi tra Turchi , assicurano il Principe da
ogni sospetto di ribellione, perche neh' Egitto essendosi ribellato un Bassa, fu
subito da pi fedeli ammazzato ; E per questa ragione rarissime volte s' ve
duto , che li Spagnoli habbino proposto il governo de' Stati d'Italia soggetti
Italiani, i quali hanno per diffidenti, e sospetti.
Ita vifum expedire, Provinciam aditu facile/ .
PErci che non vi si potevano condurre esserciti fuori che con l'Armare,
fendo divisa la Giudea da Deserti Arenosi, i quali Selim pass con molta
difficolt all'hora ch'egli debell quella Provincia con la rovina de' Mamalucchi, per disse Tacito nel fecondo libro degli Annali, che chi havesse occu
pata simil Provincia , poteva difenderla con poche forze da grand' efferati
nemici , eh' riavessero voluto assaltarla ( qttisqms eam Provinciam claastratjnt
Terra ac morts quamvts levi yr&fito advcrjs ingente* exercitm incedijfet . Cosi
si pu dire dell' Olanda, e Zelanda, chesendofortissime per lo stato impene
trabile per terra , e fortissime ancora di numerose Armate si sono potute di
fendere contro le forze d'un tanto R, come quello delle Spagne .
Annon* fcundam .
R Endendo Tacito la ragione, perche si mosse Augusto non volere , che
l'Egitto russe governato da Senatori, ma che ne meno v'entrassero , dice;
non fame vrgeret Italia quifijups eam Provinciam incedijjet. Onde la prima im
presa, che fece Vespasiano doppo essersi ribellato contro Vitellio fu occupare
l'Egitto ; cosi hoggi giorno all'hora , che si vuole cominciare una guerra , il
primo consiglio di dare il guasto alle biade , prohibire il passo alle Vetto
vaglie . E li Venetiani , quali cavano grano in grandissima quantit dallo
Stato del Duca d'Vrbino vedendolo senza figlioli, e dubitando, che non rica
desse alla Sede Apostolica, la quale havendo interessi grandi con quella Republica in ogni occasione di sdegno , potrebbe negarli la tratta de' grani con
grave danno di quella Citt popularissima, per pi loro messi, all'hora, che il
Duca era morto la sua Moglie, gli fecero instanza, che ad ogni modp piglias
se Moglie,e cercasse di fare figlioli ; ne altra cosa pu pi debellare quella for
tissima Citt, che la prohibitione , che si facesse , che dal Regno di Napoli, e
dalio Stato del Papa gli si conducessero grani , perche dagli altri Stati ella
non h il suo bisogno ; e f veduto , che feudo in una loro grave penuria viec.-.i...
t
tato
54
oservatb** di Trxjano toculini
Tacito,che non solo erano in discordia per la Religione insolentii temerari),
ma nobili;e s' veduto , che quest* effetto si cagiona ne PopoU , che hanno ab
bandonata la Religione , e guasto l'animo nell' una, e neh" altra, onde si ca*
giona poi il bruttissimo Ateismo .
Cosi mobili erano in Francia i Francesi, che in una medema settimana gli'
huomini si cambiorono pi volte di Religione , ci Fiamenghi ancor essi si fa
cevano nel principio de' rumori,hora heretici,hora Cattolici,perdendo quel
la costanza , che si deve havere alla vera Religione Cattolica Romana, nella
quale sapevano esser nati con tutti i loro Primogeniti .
Infc'um legumjgnttram Magistr&tnm domi resisterti
ROzzi affatto erano questi Popoli d'Egitto , e tali faceva di bisogno , che
(ussero ; perci che non si pu dire quanto sia silvestre un Popolo , e fiera
una Natione , che non civilitata domesticata , e sana humana da una legge
divina; che f gli huomini sociabili , e gli lega,con catena di perfetto amore; e
poco fanno le leggi Immane , dove non sono le divine, e la perfettione della
Religione Christiana Cattolica quella , che con le sue bellissime , e santissime
crmonie f civili, e nobili gii animi ben instrutti ad honorare Iddio con per
fetti modi,e venerande crmonie, le quali n'imparano ad honorare i superio
ri , e rispettare gli uguali , e n'insegnano le leggi humana nate dalle Divine, e
in somma ogni perfetta politica si vede tra i Christiani merc della perfetti
Religione; Ove i Turchi in quella sporca superstitione vivono con leggi humane non poco dissimili dalle Divine . Et noto ad ogn' uno quante crudeli
usanze,e legge de' Romani ha corrette,e fatte conoscere per bruttissime la no
stra santissima Religione. Il crudel spettacolo usato per recreatione d'am
mazzarsi tra se, fuggire certe pene d'infamia , e godere il benefitio di Zar testa
mento, l'andar per le strade Donne, huomini, fanciulli , facendo i baccanali, Se
altre cose oscene , e crudeli ha ridotta quella perfettione di legge , e buoni
costumi .
Potiamo anco considerare da queste parole di Tacito , che gl'Imperatori
Romani con tutto , che non riavessero leggi vere,e riti Divini, havevano per
perfette le leggi Immane, e buoni Magistrati, non di meno non s'vsoronod'ntrodurle nell' Egitto ; il che tanto pi dovevano fare , quanto erano gelosi di
quella Provincia , e per dovevano cercare di ridurla in tutto , e per tutto al
costume Romano , il che facevano essi di mandar Colonie, con tutto ci per
che que i Principi , li quali hanno voluto le nattioni differenti sottoporre alle
loro leggi,e riti, si sono procacciati de travagli .
Hanno alcuni stimato meglio lasciarle vivere nelle leggi , e usanze loro e
particolarmente non generare sollevatione . Il fatto della Religione era trat
tato con dolcissima maniera , e quasi insensibile , e pare , che sia opera pi del
tempo,il quale riduce le cose impossibili alla sua perfettione,e possibilt . Cos
il Turco insensibihnente tu ridotto alla sua susperstirioiie tutta l'Africa , e 1*
maggior
H
di
3
fservatoni di Trajaft Boccalini
di Francia, miglior di quello, che dava loro la ragione del sangue , !a legittima
siiccessione,e Dio stesso . Ma il partito , che pigliavano questi esserciti; queste
Provincie dell' Africa , d'accostarsi pi gagliardi appoggi doveva insegnare
ai Francesi , che il sangue Reale con tanta nobilt aiutata da tanti Principi
Christiani,e infedeli, quali compie, che la grandezza di Francia non venghi
abbattuta dalle macchinationi Spagnole , dovea alla fine prevalere quelli,
che con precetti finti,e mendicati , volevano usurparle farsi Tiranni di quel
Regno con la rovina delle parti, e amiche,e nemiche,
Inermes Provincia , atque ipft in primis Itali*, cuicumqtiefervitio
expojit*, iu prctium cefltr* erattt ,
SOlo tenevano i Romani armate le Provincie, che confinavano c i nemici,,
che havendo l'altre obbedienti, e fedeli non occorreva tenerle armate per
defenderle dalle sollevationi de Popoli, delle quali non havevano che dubita
re Cosa , che col tempo cagion la rovina d'essa Italia , perci che mentre
i Barbariche vollero assaltarla,hebbero supperato gli esserciti,che si tenevano
confini, penetrorono in lei,e crudelissimamente la saccheggiarono; Onde si
conosce non esser cosi sicuro rimedio armare i confini delle fortezze , e disar
mare il centro de stati,come altri ha scritto, dovendo ogni Provincia haverle
sue sicurezze,che ritenghino il nemico vittorioso nelle prime fattior di guer
ra a fine,che non si perda in uno, due tatti d'Armi tutto lo stato. Lo stato de'
Venetiani armato tutto d'ottime fortezze e confini , e dentro trattenm il
nemico per potentissimo , che sia;ove nel solo fatti d'Armi di Cremona perde.
Ottone tutto l'Impcrio;E la Fiandra^Zelanda,e l'Olanda per le molte sortene
ha alimentato una guerra , si pu dire , eterna . Vsano dunque i buoni Capi
tani di non. consumare le frze loro negli acquisti de luoghi piccioli ; ma con
l'espugnatione de luoghi tenuti pi forti,fanno,che gli altri da se stessi cadano;
ma queste parole pesantissime di Tacito ( inpretium cejfur* crm ) ci l'Italia,
& altre Provincie disarmate aprono le menti ad ogn' uno considerare , che
per acquistare una Provincia , molte volte si f guerra ad un altra , l'acquisto
della quale tira seco la rovina di quella , che ha goduto la pace , e non ha co
nosciuto , che la guerra contro di quella , cagionava la sua rovina . Arrisiti}
per certo bellissimi altretanto , quanto conosciuti. Gli Spagnoli hanno la
sete sopra l'Italia , come ad ogn' uno noto , questa con una lunga pace
hanno fatto, una crudelissima guerra, non conosciuta da tutti; perci che
non hanno essi voluto debellarla con l'Armi per non far concurrere tropp' humore contro di loro , ma hanno cercato, che ella cada loro in mano, come
prezzo della vittoria , e premio della guerra , la quale hanno fatto contro
quelli , che sono grandissimi stromentidella libert di lei , quali ia grada del
lettore racconteremo qui in questo luogo . Primieramente vedendo l'heresie
della Germania tendere non tanto alla depressione della grandezza di Casa
d'Austria in Germania , quanto dalli auttom del Sommo Pontefice . Carlo
y..pex
... H z
Pandi
60
Paucis soft Kal. Jan. diebus , Pompeij propinque Procuratomi e Belgica lister
ajferuntur \fuperior Germania Legione*, rupia Sacramenti reverentia.
Imperatorem alium Jlagitare, ac Senatui, ac Populo Romano
arbitriimi eligendi permuterei .
. ,
Virginio Rufo, al quale, come habbiamo detto di sopra, fu offerto, e dato
l'Imperio da soldati , non fu mai possibile d'esser indotto ad accettarlo,
dicendo sempre, che non era bene, ne vtile all'Imperio Romano, ne aU'Imperator eletto, che l'elettione suste fatta da altri, che dal Senato, e Popolo Ro
mano, i quali con la medesima quietezza, e pace universale potevano creare
rimperator Romano ; perci che non solo l'elettione non doveva stare appres
so i soldati per esser molti gli esserciti, quali non potevano mai concordemen
te convenire in un soggetto ; ma perche l'elettione in mano d'huomini tali,
come i soldati, sarebbe caduta in persona delle pi sditiose, & ambitiose, non
havendo i soldati quella consideratione delle virt , e meriti altrui , che si
deve .
Aggiungesi questo l'incostanza la crudelt , & avaritia de' soldati , quali
trattando tutte le cose loro con i termini della violenza , senza la considera
tione del dovere , e dell' honesto , presto pentiti dell' elettione per haver co
nosciuta la vilt del soggetto eletto, per avaritia , per altra passione, haverebbono, come succede, incrudelito contro l'Imperator loro . Tutti disordi
ni, che sarebbono auvenuti, ancorch l'elettione si fusse conceduta foload un
essercito; Per il che doppo che i Mamalucchi incrudelirono contro la vita e'
soldati loro, eleggendo da loro stessi Capitani ,f cosa di stupore, che rari ne
crearono Soldani, che poco doppo, come di Galba segui, non gli vccideslero,
ancorch un carpo di soldati Mamalucchi havesse l'elettione del Soldano in
mano .
Quo [editto molliti* accipereiur.
Q Velli, ch'erano capi dell' essercito di Germania,e che desideravano mu
tazione per esser mal sodisfatti, e tutto l'essercito ad una concorde ribel
lione contro di Galba , coprirono d'oro l'amare pilola, dando loro ad inten
dere , che Galba era scditiosamente eletto ; per lo che il Senato da se facesse,
ed il Popolo Romano l'elettione libera, che senza questa coperta non si sareb
bono mosse le legioni tanta seditione.
Grandi sono le macchinationi, egli artifitij de'seditiosi per ingannare i Po
poli, quali non sanno penetrare le vere cagioni delle cose, e i veri tini de' pen
sieri altrui , e dell' attioni proprie , facili per la loro ignoranza ad esser aggira
ti ; ma se bene molte volte sono succeduti cosi simili questo, del quale ragio
na Tacito, nondimeno ve n'ha de' maggiori anifitij, che quelli, che vsarono i
ribelli
6i
OjservatioH di Traino Boccalini
diD:uso,pur chiamato Tiberio, e succedette Caligola con scandolo grandisfimojperci che all' hora che i soldati lo gridarono Imperatore, cominciarono
pretendere l'elettione . Doppo costui succedette Claudio suo Zio, e solo in
questo la successione legittima ;hebbe luogo . Doppo Claudio venne Nerone
in pregiuditio di Britannico figliolo d'esso Claudio ; mancato Nerone,e per
venuto all' Imperio Galba , raccordevole dell' elettione di Tiberio fatta da
Augusto,volle imitarla adottandosi un successore, quale imprudente consiglio
gli cagion la rovina , che racconta Tacito; perci che Augusto pot pi sicu
ramente adottar Tiberio gi imparentato con esso lui insieme con Druso
Germanico , che haveva maneggiato tante guerre , che haveva in compagnia
dell' istcsso Augusto regnato,& era stato mostrato suo herede; Onde non trovevaSenatore,ne ossidale tanto grande,che non gli cedesse, e non lo riconoscesse
volontieri.
Aggiungi, che haveva Livia moglie d'Augusto, la quale lo sostentava con la
sua autorit ; era anco viva la figliola d'Augusto , che pure gli autenticava il
dominio dell' Imperio . Ma che un Principe nuovo come Galba , eletto con
tanta seditione , e all' elettione del quale era concorsa la minima parte degli
esserciti Romani , potesse hora , come hereditaria dal suo sangue lunghi secoli
darla ad un giovine accappato.da luidnferiore mille a luioffitiali grandi,che
haverebbono stimata indignit l'obbedirgli ; F imprudentissima resolutione,
perci che doveva egli consultare il tutto col Senato almeno per autenticare
la persona del suo successore, e per dargli forza,e reputinone, e molto meglio
si consigliorono , come suo luogo diremo , altri Imperatori , che seguirono,
doppo Galba di provedersi d'vn successore (merce la medesima neceslrcu
Galba ) perche accapparono soggetti atti mantenersi con l'Adottione , e
diedero pi tosto aiuto all' Imperatore che gli elesse , che gli accelerassero 1*
rovinajcome fece Fifone Galba .
Et cum proxim agitanti) .
VN negotio di questa qualit non dovea da Galba esser inferiti ad alcu
no per confidentissimo, che gli fusse stato ; perci che fendo proprio di
tutti gli huomini haver cura, e mira pi al particolare interesse, che quello
del Principe, non solo quelli, il consiglio de' quali si cerca, non danno il voto
libero , come ricerca il bisogno del Principe , ma ogn' uno haverebbe cercato
di profittarsi, e tirare suovtile il suo consiglio, cercando il proprio vtile,con
proporre soggetto pi tosto confidente suo, che vtile al Principe, come acca
de Galba, il quale f dal suo collega Tito Vinio tradito, perche questi favo
rendo Ottone con speranza di farselo generoso empi di quella speranza; della
quale non potendosi pi Ottone spogliare , senza pericolo di perdere la vita
per mano di Pisone, cagion i mali , che racconter Tacito ; e colui, al quale
si dimanda consiglio sopra elettioni di gradi importanti , deve havere certe
qualit , le quali non si ritrovano tra gli huomini ordinari) . Marcello secon
do nel
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O/servdtiam di Trajano accalni
principi) nacque poi le grande speranze d'Ottone, e la rovina di Galba, e di
Pilone di maniera tale , che la Regina d'Inghilterra ancorch havesse dichia
rato suo successore un R grande, e al quale niuno Inglese haverebbe ricusa
to per questo tanto d'obbedire , nondimeno tenne secretissima simile dichia-'
ratione . Il che molto pi si deve fare ove molti eguali v' aspirano, e dove
pericolo, che alcuni si sdegnino, stimandosi lui eguali d'obbedire all' eletto .
Oltre che fendo proprio degli huomini, come diceva Tiberio , adorare il Sol
nascente, ogn' uno abbandonerebbe il Principe vecchio, e perderebbe questo
di reputatone .
Ed aggiungi il pi importante pericolo che molti havendo havuto sicu
rezza d'esser stati dichiarati per dubbio, che hanno, che il Principe non si muri
d'opinione , crudelmente ramazzano , & asscuransi con tanta ingratitudine
della successione ; e i pi cari del Cardinale Bambliuto, f opinione, che l'am
mazzassero di veleno, havendo penetrato, che da lui in un testamento, ch'egli
haveva fatto, erano stati lasciati heredi di ricchissimi beni .
Dein fejsa jam xtntc Galbd .
SEmpre la vecchiaia del Principe f nascere questi discorsi sopra il successo
re all'hora, ch'egli non ha cert'herede. Cosi ha detto Tacito, che accade
negli virimi giorni d'Augusto ; Nulla in prsens fortnidine , dum Augusttu tttatt
vatidm ficjtte, dommn, & paccm sufieiitavit ; post'qHain provetta iam fcntiltts tfrt
corpore fagabatur ; con quel che segue . Ma quelli , i quali dubitano di acceffore nemico, vogliono vedere di tirare ad essa successione alcun soggetto lo
to confidente, devono andare molto cauti nel negotiare con ogni secreteu-i
afine, che il Principe accortosene , non rompa con la suaauttorit simili prattiche.
Trovandosi Papa Gregorio XIII. molto inanzi con gli anni, essendo arri
vato alli 85. & essendo accertato, che si facevano grandissime prattiche per far
crear Papa il Cardinale Albano , egli all'improviso fece una grandissima Promottione di Cardinali, la quale ruppe li disegni d'ogn' uno.
Notiamo di gratia le parole di Tacito, che la vecchiaia di Galba dava ma
teria di far discorsi sopra il successore, quasi, che mentre il Principe , ch' gio
vine sia pazzia fare di questi discorsi ; poich come succede in Roma, tal uno
si vede destinar al Pontificato , ch' molto pi vecchio del Papa, che vive , e
molte volte di peggior sanit . E f da molti giudicato imprudente consiglio
uello de' Spagnoli, che con tutto che il R di Francia fusse assai giovine, nonimeno cominciassero dubitare della Morte di lui, e della successione di quel
R di Nayarra, il quale poteva mancare prima del R Henrico, se essi Spagno
li non gli havessero affrettata quella successione , che con tanti sforzi hanno
cercato di torgU , e impedirgli ; ma in ogni caso il meno male d'un successore
d'un Principe e , che si ragioni , e si discorra l'error grande , e la rovina del
Principe quando si viene alle prattiche del negotio all' incaminare la suc
cessione
T) Oco importano i giudici), che si fanno del successore d'un Principe, ancor1 che eglino siano appassionati , come sogliono essere per l'ordinario ; poiche cosi anco in Roma nella Sede Vacante ogn'uno vorrebbe , che fusse elet
to un suo padrone, e un Pontefice grato lui ; ma il male grandissimo quan
do gli Elettori si lasciano tanto acciecare dalle private passioni , che per esse
disprezzano l'vtilit publica ; onde s' notato , che quando ne' Conclavi g*
interessi ron 1 stati grandi de' Cardinali , che vi fono stati pi hanno potuto le
passioni; perci che all'hora, che i Cardinali Principi si trovano in Conclave,
poco niuna stima fanno de' meriti, e della virt altrui , ma con ogni artifitio
cercano, che resti creato quel Pontefice , che gli sia confidente , ancorch da
essi sia conosciuto inetto per tanta dignit; ne ve meraviglia; perci che li
Cardinali Spagnoli , Francesi delle famiglie di Mantoua , Ferrara, Colonna,
Orsini, & altre grandi,essendo poco amici, se non nemici della grandezza del
lo stato della Sede Apostolica , hanno solo cura degl'interessi propri] ; Se i
Cardinali sono senza questi interessi, sono praticati da' Principi, e le cose pas
sano con tanto disordine, che alcune volte all'hora si sono veduti e tere eletti
soggetti deboli , che il bisogno voleva, che cadesse l'elettione in Cardinal di
valore .
Et jam in Tifi vinij odium .
((,
ojjrvationi di TrajaXst Boccalini
riuscir Papa un poco loro amorevole . Cosi Paolo V. succd Pio 1 \L ehe
tanto malamente tratt la famiglia de Carassi. A Pio IV. succede Pio V.
amorevole pi di Paolo chedi Pio. A Pio V. succd Gregorio XIII. il
quale da Pio V . hebbe molti disgusti ; Onde fu al Cardinale Alessandrino Ni
pote di Pio V . poco amorevole . A Gregorio succd Sisto V . mal trattato
da Gregorio.e doppo Sisto succd Vrbano,ed Innocentio.Pontesici cosi mal
affetti.verso il Cardinal Montalto , come sa tutta la Corte di Roma ; E men
tre io scrivo tutte queste cose, fendo succeduta la Creatione di Leone X I. al
cuni Cardinali hanno cercato la depressione del Cardinal Aldobrandino , ma
non venuto loro fatto; poich questo Signore prudentissimo ha pigliato per
tempo sicuro partito , e creato Papa un suo confidente ; cosa non succeduta
molti anni sono;e l'odio.che si porta ad alcuna persona,come portavano mol
ti Tito Vinio , stato potente , per fare effettuare elettione , che sia poco fa
vorevole all' odiato nemico ; poich Farnese procacci la Creatione di Paolo
IV. per vendicarsi di tanti ingiurie ricevute dall'Imperatore Carlo V. del
quale sapeva Paolo esser nemico,e la Creatione di Sisto V . fu conogni sforzo
procacciata dal Gran Duca di Toscana per vendicarsi delle molte ingiurie,
ch'haveva ricevate da Paolo Giordano Orsino Barone Romano , e l'odio
grandissimo portato al Duca Valentino tir al Pontificato con tanto consen
to de' Cardinali Giulio II. che nello scrutinio hebbe tutti li voti.
Qui in dies quinto potentior, e odem adu invifior erat .
LA straordinaria potenza presso d'vn Principe porta seco odio aeceirio,
il quale non si pu schivare con proceder anco virtuosamente,merc,che
l'istessa virt invidiata . E quindi dice Tacito fato potenti* /empitemi , Cae
ordinariamente questi favoriti , e potenti appresso i Principi aggravandosi
l'invidia d'odio,cadono dalla loro grandezza;poiche peso taieno/i ero va for
ze d'huomo , che possono reggerlo , quando veijghi aggravato da numero
grande de nemici. Monsignor Barbone Vescovo di Pavia Prelato insigne
nella Corte di Roma , vdi , che il Duca di Lorena favorito del presente R di
Spagna Filippo III. ragionando della grandezza d'vn Correggano , disse,
ch'ella era sottoposta grandissimi pericoli,e che senza l'aiuto divino non era
possbile mantenervisi, di maniera tale che se bene l'odio publico verso uno
argomento di molti demeriti, e di molti vitij in quel tale,n favoriti estrema
mente d Principi,pi tosto arguisce vitio dimalignit,e d'invidia in chi odia,
che di mancamento nelT odiato, e nell'invidiato;perci che colui, che s' sa
putole quistare l'intiera gratia d'vn Principe , f di bisogno , che habhia qual
che virt segnalata; per la quale viene amato, & ingegno molto destro, havendo sapputo giungere quel segno di divenire il primo nella gratia del suo
Principe : anione e carriera , che non sanno ne correre, ne fare gli buomini
idioti,e vitiosi,e di mediocre giuditio; poich fendo la strada,per la quale altri
deve passare , avanti che giunga quella meta piena d'intoppi, e di scogli pe
ricolosi.
8
Ojservationi di Traiano Boccalini
donne dishonestissime quanto si voglia all'hora, ch'elle sono spesate da huomini conosciuti d'esser risoluti in ogn' occasione ,f che l'impudicitia si con
verta in somma honesta.e i Principi accorti , austeri verso i Ministri loro, fan
no , che siano liberi dalle passioni brutte , ancorch per altro habbino un ge
nio sceleratissimo .
Potentia Primisatus divisa in Titum Vinium Confulem , & Cornelium
Laconem Pratons Profetiuni-, nec minorarAtta, Icelo Galba liberto.
OGni Principe deve ruggire d'havere un Ministro solo proposto tutti i
negotij, e al governo dello Stato, ma molti ne deve havere, e ciascuno
deve dare il suo carico, & egli deve sopra intendere tutti , e come Anima in
fusa nelle sue membra vivificare tutto il corpo del suo Stato , e dar la vita all'
operationi d'esso ; perci che quelli , che soverchiamente caricano un loro
Ministro di tutti i negotij dello Stato , non essendo un huomo solo sufficiente
per ben intendere tutte le cose , e farsene capace , come il bisogno richiede
per terminarle ; i negotij non sono trattati, e conclusi con quella sodisfatione,
e del Principe, e del Popolo, che si deve . Ma i Principi Tiranni nuovi, come
Galba devono fuggire molto pi di dar la cura di tutto lo stato ad un solo
per la gelosia , che devono havere della potenza d'un loro Ministro grande
altretanto, quanto n'hanno de' nemici loro .
Devono dunque i carichi esser divisi , e talmente , eh' ogn' uno efferati il
suo con tale auttorit, che si riconosca da essi solo il Principe, e non altri; ck
cosi il Principe, e i Popoli haveranno maggior contento . E ben vero, die i
Papi devono osservare altramente , e questo per esser ess,e i NepotilorouMi
stessa persona . Per quei Sommi Pontefici , che hanno havuto fama ) pru
denti , hanno voluto , che il maneggio di tutto il Pontificato dipendi dalla
persona del Nepote immediatemente , e con tanta severit, che chi ha presso
d'essi cercato dignit per altri mezi, sono pericolati , e i negotjj,che sono stati
esposti per altre persone , hanno havuto poco felice fine ; perche cos\ tenen
dosi vnita l'auttorit del Sommo Pontefice nel suo Nepote,s\ che tutti gli Ot
finali nconoschino lui, e tutti i negotij siano trattati da lui, f ch'egli acquisti
seguito nella Corte , si faccia conoscere dalla maggior parte de' Principi per i
negotij, che si trattano . Gregorio X 1 1 1. miei giorni, e doppo lui Sisto V.
divisero la forza del Governo del Pontericato pi di Clemente Vlll.il quale
lo tenne vnito mirabilmente nella persona del suo Nepote il Cardinale Aldo
brandino; perci che non solo Gregorio hebbe il Tesoriere, il Datario, e al
tri officiali grandi, che non dipendono da Nepoti , e non partecipano con essi
le cose dell' officio loro ; ma il Segretario, maneggio di somma importanza, e
dal quale solo dipende la grandezza del Nepote del Papa, e fu il Cardinal di
Como, ne' quali scogli fece;naufragio Sisto , havendo data la Segretaria al
Cardinal Rusticuccio , i quali furono di poco niun vtile al Pontefice , che
servirono ; poscia che have vano interessi , e fini molto diversi da quelli , che
haveva
Hi
R Ari sono queir huomini, quali non siano cos imprudentemente avari,che
non si lasciano ingannare dava picciol ben presente, senza che consideri
no quanti mali , egli polsi apportar seco col tempo , e pochi sono quelli , che
sappino conoscere l'hamo , che s'asconde sotto il dolce cibo , che ci si pre
senta .
Quei Senatori , che erano offitiali,amici , e seguaci della fattkme di Cesare
il Dittatore , tirati dall' utile presente favorirono col sangue la di lui grandez
za tutto perche gettorono le speranze d'haver da lui Principe maggiori gra
di pi grandi dignit di quello , che haverebbono potuto sperare dalla Repu-i
blica . Miseri , che non seppero vedere l'hamo , che si nascondeva sotto questo
mielato boccone; poich allcttata dalle loro ambitiose speranze e dalla mol
ta liberalit di Cesare , perderono la Republica eterna , fecero un Tiranno,
poc' anni , & havendo posto lapatria loro in servit di crudelissimi Tiranni,
vi lasciorono i loro figlioli quali furono posti in mano del boia e trattati crudelilTmamente. Deve dunque ogn' uno , che vuol ingrandir se steflb, eli
Casa prima far saldo>& eterno fondamento di vera, e lunga felicit nella d
(ia,e fabricar sicuro,e non tanto riguardare agli utili presenti,quanto con/iderare , se gli stesti sono per esser di lunga vita nella sua Casa, e sopra ratto arrmderalle cose sostantiali , lasciando andare quelle che paiono , e non fono,
che possono arrecar danni gravi . Lacone, Tito Vinio, e Tulio , poich \a
loro buona fortuna gli haveva condotti ad esser in tanta gratiad'vn Principe
tale , come era Galba, doveano non tanto attendere ad empirsi di ricchezze
in qualsivoglia modo per qualsivoglia strada;ma ad unirsi stai7/re la poten
za loro con assicurare l'Imperio Galba , e provederlo d'vn successore , sotto
del quale riavessero potuto correr godere la medema loro buona fortuna;
perci che havendo essi fatto altra mutatione , rovinorono anco e(fi con la
loro buona fortuna quella del Principe loro .
Mi ricordo che trovandosi Filippo 1 1. R di Spagna vicino alla Morte , e
facendosi in Roma ( come si suole in quella Corte stata sempre , e che sarfirtnonum avida ) discorso d'alcuni huomini di molto senno , alcuni dubitavano-,
che trovandosi il Principe figliolo del R molto giovine,e i grandi di Spagna
disgustati , per esser stati poco apprezzati da esso Filippo I. fosse la Spagna
per rare qualche motivo di mala sodisfatione , ma alcuni meglio intendenti
dissero quellojche segui;Che con tutto che la Spagna fusse malissimo sodisfatta
del suo R , non dimeno trovandoli in questi tempi ne termini del la maggior
grandezza,e propriet, ch'ella sia stata gi mai quella Natione,ambitiosislma,
& avidissima di dominare per suo proprio interesse , haverebbe sostentata la
grandezza del suo R,sapendo , che con le divisioni essi venivano ad aprirei
porta
7x
Ojservatini d Trajano Baccattai
Solo quei pensieri dunque doveva Tito Vinio havere, che gl'etano cornasidatila Galba , e senza il consenso di lui, e imparentare con esso lui; dovea sti
mare delici capitale . Oltre che qui fi pu notare di non mai ammettere al
consiglio di cosa alcuna colui, che pu haver finij & intere^ diversi .
'!*
Credo & Reipublkd curam fubiijfe ^frujlra a. Nerone t/anjlaU }Jt
apud Oihonem relinqueretur.
ANzi era cosa pericolosissima per Galba istesso; perci che fendo stato le
vato l'Imperio Nerone Principe di sangue Reale, solo per che non possibi! fu sopportare pi lungo tempo la mostruosa vita , ch'egli menava ; grave
odio si sarebbe concitato contro Galba , se havesse fatta l'elettione d'vn suc
cessore conosciuto allievo di Nerone e seguace de medesimi vitij ; perci che
dovendo Galba per rimediare.e sostentare la sua debolezza,fafsi un successore
l'eleggerne uno,che pi tosto l'aggravava con le sue male qualit,era un volersi
purgare con.una medecina , che gli aggravasse il male ; nzi era gli sforzato
cercar un soggetto che fusse stato nemico di Nerone, che cosi haverebbe fatto
cosa gratissima al Popolo; Oltre che havendo egli occupato l'Imperio Nero
ne, con qual sicurezza voleva egli suscitare' quella fattione abbattuta ; Chfe
bene Ottone haveva mostrato animo pronto verso Galba , nondimeno l'haver egli la Corte di Nerone sua divota , dovea dargli qualche gelosia . cosi
come i Cardinali ne Conclavi ordinariamente per deprimere la potenza de
potenti , e di Officiali del Pontefice morto , si sforzano eleggere vn fogger
mal sodisfatto del suo Predecessore ; Onde per l'odio grave che fu poroso
Cesare Burgia , e per vedere le vendette dell' infinite crudelt ;' usate sottot.
Pontificato d'Alessandro V I. fu come s' detto di sopra assunto al Pontifica
to Giulio II. e per vendicare l'ingiuria fatta da Paolo III. alla Sede Apo
stolica d'alienare Parma , e Piacenza fu creato Giulio III. conofuif pT>co
amorevole della famiglia de' Farnesi , ancorch da essa riconoscesse ffardtjji,
nalato.
i
Galba dunque per tutte le ragioni , che ho dette di sopra dovea fuggire 1*"- v
persona d'Ottone , che gli dovesse essere proposta per dichiararlo suo suc-r "
cessore.
.
Eoqitejam Poppeam Sabinam principalemfeortum , vi apud corsem m libidinum depofucrat,donec Oftaviam vxorem amoliretur .
ANcorche la strada pi sicura, e certa d'impossessarsi della compita grata
d'un Principe sia il farsi Ministro di quelle cose , che pi gli dilettano;
nondimeno s' veduto e nella Corte di Roma , e altrove , che l'affettioni, gli
eccessi delle grandezze ne' Servitori sono per ordinario nate dall' essersi fatti
Ministri delle libidini ; e quindi , che quel Principe per casto, e sobrio, che
sia f di se fare de' giuditij strani all'hora , ch'egli f di se padrone un Servitor
suo.
74
Ofltvoaliom di Tn]am Ttncalm
fe aentd l'animo d'Ottone da Nerone , ai quale sendosi ribellato alia prima
occasione , che fe gli present , f conoscere ad ogni Principe quanto mai 6
consigliano all'hora, ch'essi danno carichi di fortefcze, e di Provincie mal so
disfatti . Ma ben vero , che Ottone subito seguita la crearione di Galba,
egli cominci spetare d'essere da lui adottato; ma cosa chiara, ch'egli heb
be sempre genio grande, e speranza dli aver un giorno ad ester Imperatore.
E Dione racconta, che scherzando un giorno Ottone con Nerone , li difl.
Io sar un giorno Imperatore ; al quale rispose Nerone ; Tu non arriverai mai
ad esser ne meno Console . E nel vero che Ottone in quei tempi tanto cor
rotti haveva maggiori qualit d'acquistarsi l'Imperio , che non hebbe Galba
per mantenerfeso,esseftdo liberale, splendido, e con i soldati affabile . Virt,
the appresso i soldati sono (come diremo suo luogo) potentissime.
Ne Vtb*no quidem militi confissi .
QVelli, Che si movono fare qualche impresa grande, e principiare eccel
so edisitio devono prima gettare i loro fondamenti saldi , e sicuri , che
fegghino sicuramente tutto quello , eh' altri opera . Ma Galba , che haveva
cominciato l'editino del suo Imperio senza niun fondamentxTnon meravi
glia, s'egli precipit presto , non havendo la macchina sua fondamento alcu
no ; perci che di Spagna non haveva egli condotto essrcito tale , che false
bastante per resistere a i nemici , che gli si fossero ribellati, e sollevati contro,
anzi li soldati Pretoriani , e l'altre Militie , che si trovavano in Roma nelle
quali egli doveva porre ogni cura , che fosse fondata la sua grandezza, boa si
cur di farsele affezionate di maniera tale, che si manteneva Imperatore con
tante picciole forze, che diede animo ad Ottone , e Vitellio di levarlo di Sta
to . Ignoranza , e trascuratezza di Galba indegna , e degna deli'infelice /ine,
che fecero quelli che lo consigliavano ; poich questi assicura/near/ doveatio attendere pi tosto, che ad altri guadagni leggieri . Gl'Imperatori, che
seguirono doppo, ancorch molti d'essi foner nella crude/r,e in ogni fotte
d'oscenit pi tosto mostri di natura , si mantennero nondimeno,solo perche
ton una prodigalit grandissima fi sapevano mantenere l'affemone de* foldtti
di Roma; E un Principe virtuoso non hebbe tanta maniera di per acquislari queir appoggio , che mantenne grandi nell' Imperio potesti di natura, comie furono Elio, Sutallo, CaracaUa,e altri mlti .
,
j6
Ofservationi di Trajano Boccalini
tione , che dovea ; le quali cose conosciute da Adriano , 8c da altri Imperatori
saggi.che raccontaremo suo luogo per pro veder se stessi d'heredi,& all' Im>erio Romano di iicuro Principe , facevano scielta d'vn soggetto armato di
cguito, d'eisercito, tenuto reputatissimo.il quale cercavano occasione di farsi
parente con dar loro in Spose le figliole ; tutto fine.che gli altri non si sde
gnassero d'obbedirlo , e di buona voglia sottoporfegli .
Sive , ut quidam crediderunt, L.tc one instante, cui apud Ruhellium
Ptantum exercita cum Visone amicitia .
L'Ambinone , la sete inestinguibile del comandare accieca gli huomini di
modo , che gli fa cadere in bruttissimi precipiti) . Lacone Prefetto del
Pretorio si sforzo, ch'arrivasse al Principato un giovine di poco valore, come
era Pisone,non essercitato alla guerra,non al governo dellePravincie.sperando,
eh' egli havesse non solo continuare nel medemo carico che haveva ma d'a
vanzarsi nell'auttorit sotto l'Imperatore portato da lui all'Imperio & il qua
le prima sua poca esperienza haverebbe havuto bisogno dell' opera di lui.per
i quali interessi venne poi conoscere ,. che la soma della grandezza rovinava
sotto un Principe,che non haverebbe havuto seguito da mtencri nello stato .
Maggior giuditio hebbero Piantina Moglie di Traiano, & Acreanto favorito
di lui, li quali, doppo la morte di Traiano operarono, che l'Imperio cadeise-in
mano d'Adriano.
.
,
E rendendo poi Dione la ragione di questo loro pensiero , dice, che ci sii,
perche conoscevano Adriano esperhnentatissimo nell' arte della Guerra , fa
moso tra soldati per le molte guerre,che haveva maneggiate,e per le celebri
vittorie , che haveva acquiftate,potente per gli esserciti, che haveva in cuta,e
per la Provincia della Soria,che haveva in governo;tutte cosc,che operarono,
che Adriano si mantenne instato , & impero molt' anni; ove l'imprudente, &
ambitioso consiglio di Lacone cagion tutti loro funestiilmo fine . La
qual ambinone di continuare nell' auttorit di comandare, e d'havere i Prin
cipi , come per imagini dipintela molte volte accieca i Cardinali ne Con
clavi , quando morsi da queste passoni hanno cercato la grandezza d'vn
Cardinale inetto , sotto il quale si credevano quando fusse stato creato Papa,
esser essi il loro Aio , li dispensatori del tutto,& haver essi sua balia gover
nare il Papato .
Sed callide, vt ignoiumfovefrat, ejr prester de Fifonesamareonsili*
epts fidem addiderat .
ARtifitio vsatiifimo nelle Corti , quando altri vuol aiutare uniggetto
lo scoprirsi , pu fargH pregiuditio; perci vsano mezi lontani, a i quali
fia difficilissima cos arrivar col giuditio quali principi) habbino . S' veduto
nelle Corti di Roma, ch Tbavere i Spagnoli mostrato troppo desiderio , trop^
pacato
E*
7$' *
8o
Offervastoni d Traiano Boccalini
forastiero , e tale per termine di prudente governo obbligato distruggerla,
& abbassarlo per dominarlo sicuramente . Non ha dubbio alcuno , che l'amo
re della sua Patria nel cuor degli huomini cosi suiscerato ,che si pu parago
nare quello, che si porta figlioli; e per sempre duro contrasto hanno havuto i Principi odiosi aduna Nationc all'hora che i Popoli hanno combattuto
contro di lui per difender la Patria . Felicissimi sono sempre stati tenuti quel
li , i quali hanno havuto occasione di far segnalato benefitio alla Patria loro,
come fu Andrea Doria in Genova Immortaliffimo ; e nella memoria di tutto
il Mondo : di niuna cosa io pi mi meraviglio , che sia possibile , che si trovi
animo cosi fiero, cosi empio, che ardisca, egli cada in pensiero ad instanza di
gente barbara per qualsivoglia premio , macchinar contro una Patria libera,
come hanno fatto all'et mia alcuni Venetiani . Non fu mai pi doppo Ce
sare il Dittatore altro huomo , che mostrasse maggior ingratitudine verso la
Patria sua , che lasciasse doppo se memoria pi lugubre del Principe d'Oranges , il quale acciccato dalla pazza ambinone , gli arrec mali eterni . Da
niun altra cosa pi ci sentiamo trafitti noi altri Vassalli, che dalla Sede Aposto
lica , clie dal veder , che l'elettione del nostro Principe Sommo Pontefice in
gran parte dipende (humanamente parlando) da gente forastiera poco atittionata, e forse nemica dello Stato Ecclesiastico, e la quale non ha per suo fine
in quella tanto Santa elettione d'eleggere il pi meritevole. Adunque prima
d tutte l'altre cose si deve da ogni honorato Cittadino h avere in consideratione Pvtile , l'honore della Patria , e da quei pi particolarmente quali Dio
grandissimo ha fatto gratia di nascer liberi .
Vt Principatum, de quo maiores arms ceriabant, bello adeptus .
FRa Cesare,e Pompeo, tra Augusto, e Marc'Antonio f combutturo /'impe
rio Romanojpoi si fece hereditario, e quietamente pass per lo sptio forse
di cent' anni nel sangue de Claudij,e de Giulij,come habbiamo dettoi E Galba
non s come dica d'haverselo acquistato con l'Armi , s'egli, non lo combatte
con alcuno .
Exemplum Divi Augusti , quiforor filium Marcellum, dn generum
Agrippam^rnox Nepotesfttos, postremo Tiberium Neronem
privignum , in proximoJibifastigio collocava .
L'Eslempio dell' adottioni , e dichiarationi degli hcredi fatte da Augusto,
non quadra con quest' adottione fatta da Galba, quelle riebbero tutte le
qualit di prudenza, che si possono mai desiderare ; e qui non ne fu ne pure
una ; perci che egli sempre lasci come obliqua la legge di natura , lo stato
della figliola la quale marit con quelli ch'egli si dichiarava Heredi . La die
de primieramente Marco Marcello , poi ad Agrjppa.e ultimamente Tibe
rio , il quale havendo altra Moglie , volle , che la ripudiasse . Nel primo Ma
trimonio
fra,
Offcrv&thn d Tra'jano Bocxltm
grand tssflfia prudenza ; perci cbe se l'eletrione cerca il solp valore.,, la soia
virt,& ilmigliore , non e possibile accampare soggetto tale eh' altri non si sti
mino migliori di colui,th' stato eletto;- Onde si f lecito ad ogn'uno apirare
all' I'nperio con tradimenti , rivolutioni , e Guerre Civili . Mase il successo
re si cava dalla Casa del Principe , dal suo sangue , e se si f elettione del pi
prossimo, gi l'eletto ha una qualit, la quale non essendo agli altri commune,
f eh' ogn' uno si riduce ad obbedirlo volonticri . Replico quello , che n
detto altrove , che tutto questo habbiamo detto, si vede fatto, & insegnato
noi da Dio grandissimo , il quale nella ben Ordinata Monarchia dell' Api vo
lendo , che sia Eterna pace, ha dato il Principe non gi eletto dall' Api il mi
gliore, e di msggior valore,ma di sangue Reale insigne, e da tutti conosciuto
dal corpo maggiore di quello de' sudditi , i quali non mai si metterebbono ad
obbedire ad un Ape che non havesse il corpo cosi grande , e per che non
luffe nato dal sangue di quel,Principe ; perci che i Principi sono fatti da Dio,
ne si possono far dagli huomini ; che il voler proveder di Principe buono , e
degno di comandare in un stato hereditario; e perci voler levare la successio
ne del sangue Reale cosa contro i precetti di Dio mostrati nella Monarchia
dell' Api e per sono pensieri sediriosi , ritrovati per rovinare gli stati sotto co
lore di santi pretesti;come ho detto,che volevano fare li sagacissimi Spagnoli,
quando mostrando nella Casa d'altri di voler essercitare quella santit , che
nonadoprano nella propria , volevano escludere dalla successione del Regno
di Francia il R di Navarra legitimo herede , con pretesto di voler un R Cattolico.quasi che uno, che fosse stato unto il tempo della sua vita il pi ostinato
Hebreo del Mondo, quando fosse arrivato ad esser R di Francia, non fosse di
ventato Cattolico per goder in un tempo medemo il Regna del Cielo , e cos
gran Regno della Terra .
Colui dunque , che provede di successore alla sua Casa lo provede allo sta
to, non potendosi dare Principe alcuno Migliore ad un Regno, che nato del
sangue Reale,per indegno,che ne sia;ove Galba,che volle cercare i meriti.nosl
providde se,ne alla sua Casa,ne all' Imperio di buon successore, Anzi egli con
cosi , scandalose attione f cagione di tanti maliche seguirono a lui, & all' Im
perio per tante centinaia d'anni ; poich doveva in ogni modo forzarsi di re
un altra volta l'Imperio hereditario; vedendosi,che i Regni di Pollonia,c l'Im
perio ancorch elettrici , non dimeno per la quiete,e sodisfattone de Popolisi
lasciano passare agli heredi loro .
Non quia yrofwqttos .
TAnto maggiore biasimo merita dunque quest' attione d Galba ; pokhe
havendo commodit di lasciare l'Imperio ad uno del suo sngue con spe
ranza di maggior fodisfatione publica, e commodo privato; egli s'immerse in
tanti mali, facendo scielta d'vn giovine, il quale haverebbe havuto molti; die
haverebbono stimati indignit d'obbedirlo , Adunque cosi grande la pre
rogativa
g4
Osservaiioni di Traino Boccultiti
re ad ambire l'Imperio essendo disarmato,e solo, riavendo il seguito de' soldati
Pretoriani , f forzato cedere l'Imperio Vitellio , ancorch inettissimo , ma
solo meglio armato di lui . E Gratiano nomin suo compagno neU' Imperio
Teodosio, che poco prima haveva havuto una Vittoria contro di luiSed neqtte ipfe Imperium Ambinone accsit .
G Alba senza dubbio non mostr mai ne segno alcuno, ne ambinone d'af
fettare l'Imperio ; ma poich da Vindice, da Ninfidio,e da altri Capitani
gli f osserto, si trov in necesst d'accettarlo, come suo luogo riabbiamo
lungo discorso . Che anco Virginio Rufo dovea accettarlo ; poi che si;prova
anche da chi rifiuta quest' Imperii la medema crudelt del Principe, come ap
punto se s'accettassero . Ambitioso colui , che desidera , e s'affatica d'otte
nere quel grado, ch'egli non pu per qualche suo difetto, e v'adopra mezi il
leciti; Seditioso colui , che desidera arrivare ad un Regno hereditario, che
tale f il Duca di Ghisa non ambitioso ; mail desiderare un grado proportionato se, & assettarlo con mezi leciti , ancorch s'ecceda pi tosto desiderio
di gloria , e segno d'animo grande , c per lo contrario indino di molta vilt
chi non ajuta i meriti con l'Arti , e i mezi leciti . Il desiderare l'Imperio vi
vente Nerone era.sedinone , desiderio di gloria; poich f fatto elettivo ; Dia
come habbiamo detto Galba f violentato ad accettarlo.
Mi judicij mei documentumJnt, non mea tantum necefttudines, q/tJf
/ibi poJlpofui,sed & tu*.
VUol dir Galba . Il pi chiaro segno, eh' io non h ambito l'Imperio per
vana gloria di grandezze , sia questo , ch'io non curando di lasciarlo ad
alcuno del mio sangue ; ho fatto scielta di te. Qui dobbiamo notare , che
certe dimostrationi , che fon contro la ben ordinata carit e che fon lontane
da quelle, che fanno ordinariamente tutti gli huomini, non sono punto loda
te da quegl' huomini, che sanno, eh' altri pu non dispiacere Dio ad essalrate
il suo sangue, come vuole ogni dovere . Perci che Adriano Papa V I. il qua
le rimand il suo Nepote in Fiandra , havendogli fatto donare venticinque
fcudi per il viaggio, f ridicolo al Mondo ; e dove alcuni Pontefici si sono sti
mati con anioni si stravaganti acquistar opinione di Santi huomini senza pas
sione, sono stati tenuti incapaci di quella grandezza ; poich non hanno sapu
to adoprarla, come hanno saputo fare altri saggi Pontefici in honore di Dio,
e grandezza della sua propria famiglia ; E li costumi, e l'elettioni degli huo
mini, che sono straordinari), e singolari, sono pi tosto interpretati bestialit,
& inettie, che santit . Perci che havendo risaputo Pio V. che Paolo Ghislerio suo Nepote vsciva la notte da Palazzo, & attendeva alle lascivie, Io priv
della sua gratia, e lo lasci si povero, che f forzato quel Signore mendicare #
vivere dagli Spagnoli, pigliando da essi quel miserabil soldo,chc st. da folcii
ove
88
*
....
MI pace di poter risolutamente dire , cK*i&>lto tti (incero l'amore,
ch Principe porta al suo Ministro , di qnnocr^ il Miniar sporta
lui ; poicro fl ministro sempre fi pu dire, ch'ama la fortunata grandezza del
suo Principe ; Onde come prima altri s'auvidde fi il Principe Tpr cdere,
viene abbandonato da quelli, i quali stimava suoi # cari ; HDcadi.Giioi,
che s il pi obbligato Signore , che havesse il R nclia ! rncia ; poich gli
havea conceduta la sorella della Regina per Moglie "ifda Primi Trmcipi della
Francia desiderata ; Nondimeno quando egli vidde il Duca di Ghisahaver se
guito di tanta Nobilt, e cosi grand' aiuti dal R di Spagna , credendosi,%!tejl
R non haverebbe potuto fargli resistenza , egli l'abbandon , come hanno
detto alcuni, di maniera tale , non molto senza proposito hanno alcuni raslbmigliato i Secretarij de Principi quelle Donne dishoneste , le quali vedendo
un giovine denaroso si mostrano di lui innamorate , per poter meglio pelarlo,
il quale scacciono poi, che veggono , che non ha pi denari .
Namfuadere Principi quod oporteat, multi laboris .
GRandissima confidenza, gran giuditio f bisogno, ch'habbia colui, che si
vuol porre al cimento di consigliare, ammonire , e con destrezza ripren
dere l'attioni d'un Principe ; E virt questa , che non si trova nel Ministro , se
prima non si scopre nel Principe la virt maggiore d'amore d'esser ben consi
gliato ammonito, & anco ripreso . Felicissimo quel Principe , che si tmpore
del suo Ministro , quando viene consigliato; perche gli da cuore di scoprire
tutto l'animo suo . E ha del divino colui, che sa comandare, e punire, ma non
parlar liberamente , e non medicar la piaga dell'imprudenza, inavertenza .
del Principe . Deve dunque esser ammonito di modo, che si vegga, e si seuxv
pra la devotione, la fede e sopratutto la molta reverenza di lui anco in quell'
atto affine di non esser tenuto superbo , & ambitioso, con i qimli viti) egli in
vilisce il suo consiglio, e la sua animonitione .
''
^
Assentano erga Principem quemcumque,ftne ajfftuperagitur .
f"-.
po
92. .
Osservaiioni di Traiano Boccalini
l'auttorit, ancorch havesse voluto, e fusse nato in lei concetto tanto grande,
e desiderio tanto honr>rato ; nondimeno haverebbe saputo parlo in essecutione,e per amicitia,chehaveffc havuto col senato , non mai haverebbe rimesso
tanto negotio in poter di lui . Faceva altres impossibile il rimetter la libert
in Roma, non solo la prerogativa, che s'havevano usurpata gl i esserciti d'ekggere con tanta loro reputatione, e con tanto utile il Principe;ma il vedere,che
i Capi d'essi erano eletti pi tosto dalli Senatori Togati ; Onde la Tirannide
pigli cosi altre radici , che doppo Nerone ancora non fu possibile di sradi
carla pi dal Popolo Romano , il quale anco per questo non vedeva rimessa
la libert nella sua Patria;'perci che egli prima da Cesare e con li doni,. con i
spettacoli , e con procacciar l'abbondanza, e poi da tutti li Tiranni, che segui
rono erano tenuti talmente contenti le crudelt essercitandosi solo contro i
Nobili , che non mai il Popolo si sarebbe mosso ad instanza d'essa Nobilt*
scacciar quel Principe , dal quale essi havevano utilit, e fodisfatione , e ceni
vitij di Nerone , & altri Imperatori dico Tacito, ch'erano pi tosto amati, che
aborriti . Ben dunque disse Galba.che le cose erano ridotte termine tale,
che non era possibile pensare alla libett,ma solo lasciar doppo se un Princi
pe buono .
;
Sub Tiberio, r Caio, & Claudio vniusfamiHa quasi hareditasfuimus .
HA detto molto bene Tacio ; quasi hxreditai fuimus ; perci che l'Imperio
Romano da Cesare fin Nerone non f veramente hereditario, merc,
eh' hereditario si chiama quel Regno, al quale necessariamente succedei] pi
prossimo del sangue Regio ; e altrove habbiamo mostrato , che Augusto pre
ponendo il suo Nepote Agrippa Postumo Tiberio, fece l'Imperio elettivo'
poi Nerone, e Claudio pi tosto furono chiamati alla successione da/facciamatione de' soldati, che dalle ragioni dal sangue, & vsurp Nerone l'Imperio
Britannico figliolo di Claudio ; & habbiamo altrove detto , che quant' all'
Imperatori f tanta heredit conturbata, havendo l'affettata prudenza d'Au
gusto di voler lasciare l'Imperio ad un huomo maturo, come era Tiberio, ap
portato all'Imperio infiniti mali .
Loco liberutis erit,quod eligi coepimm
G Alba dunque poi che non haveva figlioli , quali come sua heredit ptesse lasciar all'Imperio , e poich non era negotio possibile rimetter la
libert nella Patria, dice, ch'egli instituiva una terza specie di Dominio , ch'
il Principe per elettione,il qual modo di governo st tr la servit del Tiran
no, e del Principe , e la liberti, della Republica ci, che goderebbe l'Imperio
Romano.e f questa prerogativa molto segnalata ambita da molti, e stimata
in luogo di molta libert; ma quello , che accade nell'Imperio Romano , e
nei Greco, ne quali hebbe luogo questa prerogativa molto segnalata; e qucl
loiche
94
Ojservationi di Trajano Boccalini
nel Sommo Pontefice, che si fa da Cardinali . Neil' Imperio Germanico da i
sette Elettori , e nel Regno di Polonia da i Palatinati , che quest' libert ne*
Popoli da crearsi il Principe, quando non il Principe, ma altri Deputati fanno
l'clettione .
Et finita, Ittliorum , Claudiorumque domo , optimum quemque adopi io
inveniret ; nam generati, ey nasci a. Vrincipibus ,fortuitum,
ncc vitro, tjlimatur.
S Enza dubbio alcuno haverebbe havuto Principi migliori l'Imperio Ro
mano , guai hora ogn' Imperatore s'haveise accappato anco da se steiTb,
senza il consenso del Senato, d'altri il successore, il quale s'havesse adottato-,
come detto habbiamo Traiano, & Adriano s'adott Aurelio Antonino, e que
sto pure non havendo figlioli , s'adott Aurelio Antonino Filosofo, il quale
lasci l'Imperio hereditario Commodo ; hora senza dubbio, che questi Prin
cipi , che ho detto , che furono cosi adottati eccellentissimi, e virtuosissimi
quanto scelcratissimi quelli, che succedettero per ragione di sangue , come f
Commodo, Eliogabalo,& altri Mostri di Natura ; ma non s, come Galba vo, glia, che un Principe, eh' haver figlioli, come n'hebbero Vespasiano, & altri,
pi tosto vadino cercando la virt fuori di Casa in soggetto forastiero , che
lasciar l'Imperio a i figlioli, la carit de quali vince ogn' altro rispetto ; poicha
altro andare ad adottarsi un Principe virtuosi, e lasciar i figlioli suoi privati,
che darli in potere di quel Principe , che gli vecida ? come habbiamo detto,
che Augusto diede il suo Ncpote Agrippa Tiberio, che subito l'vccii; poiche quelli, che arrivano all'Imperio , hanno per legge fondamentale estirpare
tutto il sangue di quelli , che hanno regnato inanzi di loro , per non haver
d'essi gelosia . Di maniera tale Lettore , che in tutta questa lettione di Galba
fatta a Pisone io trovo concetti bellissimi , parole , ma vanislme di sostanza;
perci che haverebbe bisognato, acci l'adotione, altra nominatione dell*
heredit fatta dall'Imperatore , havesse sempre dato virtuoso Principe al Po
polo Romano , che g' Imperatori non riavessero pigliato moglie , acci ha
vendo luogo l'adotione, riavessero proveduto all'Imperio d'Imperatori eccetlenti; tutto afinche havendo figlioli , la carit d'essi non havesse guastato
quesi' ordine dell' adotione , dando Principi tali, quali la natura gli havesse
fatti nascere dal sangue del Principe . Ma anco da sapersi , che non sempre
vero, che quei, che s'eleggono il Principe riguardano nell'eletto alla virt;
perci che molte volte accade, che gli elettori la fuggono, & hanno pi biso
gno d'un soggetto adormentato per Principe loro , che molto sciegliato , c
valoroso asine, che non iscemi l'auttorit soverchia, che gli Elettori si soglio
no vsurpare, che non violenti gli Elettori far suo senno , che non riduca il
Principato hereditario col suo valore . E come si vede in Roma nel Collegio
de' Cardinali, che chiamano un Pontefice pi tosto di spiriti rimessi, che troojjo vivi per haver essi parte nel governo di quello Stato.
x
4doptaftdi
s
sopra il frim Libro del? Historia eli Cornelio Tacito .
95
9
Ojservastoni di Trajano Boccalini
forze della Germania,della Spagna, d'Italia, e di Fiandra unito il potentissimo
R d'Inghilterra , quando entr armato in Provenza, non pot far danno alcuno.mcrc, che quel R haveva quella , ch'c vera fortezza d'vn Principe, ci
a dire l'affettione de' suoi Popoli .
Ncque erat ad) ne damnati Princip exemplum .
SI doveva in ogni modo far risentimento contro il Popolo di Parigi , eh*
hebbe tanti ardire. Nocque tanto all'Imperio Romano l'essempio di
questa ribellione e condannatione,che fece il Senato contro del suo Principe,
che fu cagione di tutti i mali che seguirono poi per molte centinaia d'anni
nell' Imperio Rom.perci che i primi che seguirono, spaventati da cosi cradel
essempio , hebbero in sospetto , & in odio talmente il Senato,che l'amissero
estremamente , oltre che ogn' uno sospettando di calamit simile, s'assicurava
la vita , e lo stato con la Morte de' maggiori ministridell' Imperio . Pessima
cosa in un stato , che s'introduca qualch' eflempio cattiv ; perci che non
peraltro cadde laRepublica Romana , eccetto che vedendo, che iseguacidi
Siila s'erano arricchiti delli beni de proscritti , attendendo ogn' uno quello,
che gli pu arrecar utile . I Cittadini Romani si nutrivano nello studio delle
parti , e delle fattioni , con le quali s'approfittavano . L'essempio d'Vgo Capetto,che occup il Regno di Francia Childerico, mostruoso per la sua doppocaggine,mosse,e fece animo al Duca di Ghisa dVsurpar il Regno d'Henrico
III. stimato da lui cosi utile , come Childerico , e dall' eflempio , sia dalli
legge chiamata il Ben Publico , instituita dal Conte di San Polo , & altri Ba
roni della Francia , e gli form la sua lega Santa . Cosi l'essempio d'haver po
tuto i Spagnoli occupare vn Regno di Navarra ad un R scommunicato, gli
ha fatti arditi di bramare, che il sommo Pontefice scommunichi PIng/ii/terra,
el R di Francia, la ribeneditione del quale impedivano, credendosi, chiave
rebbe ad essi facilitata la strada d'occupar quel Regno grande , come si fecero
nella medema occasione Padroni di quel picciolo . Molto meglio dare
posteri vn essempio di vile & abietta potenza , che di risentimento , se bene
giustissimo contro il suo Principe ; perche come dice Tacito; Bonos Principes,
devono , gli huomini , voto expeterc , quaUfcitnqHe tolerare; poich come rife
risce Dione che disse Aurelio Antonino Filosofo ; Solo Dio Giudice del
Principe .
Nos bello, r <d> *ftimantibui asciti , cum invidia , quamvis egregij erimtts.
L'Elcttione di Galb f seditiosa , violenta, e di pessimo essempio ; poich
primieramente vivente il Principe naturale , e con rovina di quello fu
chiamato Imperatore, poi eletto da quelli, ch'erano ribellane havevano simile
auttorit , & haverebbe havuto ragione di dire d'esser stato eletto . Ab *stimantibw,Q c da haornini, conoscevano i meriti, & il suo valore, e per erano
persone
98
Osservatimi di Trajana Boccalini
dTnghilterra , ci Duca di Milano Filippo Visconti . Ma gV Imperatori pre
denti, che seguirono doppo Galba s'elessero colui , che era pi atto ad acqui
starsi lo Stato, quando non fusse stato adottato ; Cosa, che s'havesse fatto, ve
ramente non sarebbe stato stimato vecchio dal Popolo Romano , e da soldati
per la forza dell' eletto, eh' haverebbe mantenuto in fede quelli, eh' haveffcro havuto animo di moversi .
Nero f esimo quoque semper destderabitur : misti , & tibi frovidendum ejy
ne etiam a bonis defideretur.
QVando i Popoli per disgusti ricevuti si sono risoluti di cambiar Principe,
s'hanno doppo veciso, scacciato il Principe chiamato alla successione
l'herede necessario del Principe, molte volte accaduto , che non si sono pen
titi dell' attioni loro, ne hanno pi altramente desiderato il Principe vecchio;
rea se hanno scacciato, veciso il Principe loro naturale, per introdurre akro
Principe nuovo, rare volte accaduto , che non habbino poi bramato il loro
Principe vecchio , n' vero quello , che dice qui Galba , che Nerone sarebbe
sempre desiderato da i pi federati dell' Imperio , poi che tali furono le calamitadijche prov l'Imperio Romano per l'vccisioni , che si fecero rra Galba,
& Ottone, tra Ottone, e Vitellio,e tra questo, e Vespasiano , che molto pi i
buoni , che i tristi desiderarono estremamente Nerone ; Et la ragione, per
che un Principe nuovo forzato per assicurarsi nello stato estinguere mola
huomini, de quali pu haver gelosia; e.perche non mai accade , che il Princi
pe scacciato non habbia li suoi amici , e seguaci , quali il nuovo forzavo di
spegnere , oltre che rare volte accad , che si facciano queste mutationi di
Principi senz'incorrere per le Guerre Civili in tante calamitadi, che si deside
ri il Principe perduto, per scelerato , che sia stato . Cosi la Francia navendo
scacciato il suo R da Paragi vidde le crudelissime guerre, che seguirono tra i
R di Navarra , e la Lega nelle quali pati tante rovine, unte calamit, e la
stessa Citt di Parigi f tanto afflitta dalla fama, che non solo desider, e pianse
amaramente quel R, contro del quale quel Popolo s'era sollevato, ma accet
to un R heretico, lo stim carissimo, come quello dal quale speravano il line
di tanti mali . Simigliantemente la Fiandra consumata dalla crudelt del Daca d'Alva, dalle sanguinose guerre , che seguirono tempo di lui , e doppo lui
desider gli Spagnoli , e di nuovo s'egli sottopose di maniera tale , che non
mai doverebbe un Popolo macchinar contro del suo Principe per la speranza
di migliorare col nuovo , perche il Dio grandissimo punisce tanto il delitto
de' Popoli con altretanta severit . Che dalla Morte di Nerone senti il Popo
lo Romano tanti mali, quanti ne seguirono nelle Guerre Civisi, che furono in
queir Imperio quasi eterne . El Popolo Milanese doppo ch'hebbe provata la
Tirannide di Lodovico Moro , l'Armi Francese, e le Guerre, che furono tra
essi, e Carlo V. desiderarono estremamente il sangue Viscopte , e Sforza , con
tro il quale s'i congiurarono
ytiifimufpa
$9
ioo
Ojfervatiovi di Trajanff Boccalini
u altro Principe; perci che moke cose stimer egli vitiose, che saranno fatte
coiioctimo configli} ; e m Vite virtuose , che devono essere fuggite ; Onde il
vero Consiglio , c'.ie si pu dar costui ch'egli non si fidi del suo giuditio in
difcernere,o propre quai cosa si debba fuggire, seguir dell' attioni de Prin
cipi. Egli deve vedere quello , che ne giudicano i pi saggi , ed esperti del
governo dello stato ; Ma il precetto , havere, quando altri sappia osservarlo,
sema correre neir ultimo estremo come habbiamo detto , che fecero i Prin
cipi nominati disopra .
Nequeenim bic , ut in cttcrs gentibus , qua. regnantur, certa, dominorum
domtis-, Jy esteri fervi,fed impetaturus es nominilous,qui nec totam
servitutem pati pofsunt , nec totam liberiate/ .
QVei Principi,! quali non solo sono di sangueReale.il quale h lungo tem
po comandato ad un stato.ma poi anche sono nati , & allevati n medemi costumi de Popoli loro felicissimamente regnarono , ma con molta diffi
colt quclli,i quali acquistano il Dominio, e un altra natione, e non si fanno di
quel Regno nativi con procrearvi Hglioli,come fecero i R d'Aragona,che di
vennero Napolitani col tempo ; Onde anco governorono con l'ingegno Na
politano ; & all'hora ci accade , quando essi stanno in altri Regni,come i Spa
gnoli con molta difficolta dominano gli stati che hanno in Fiandra,come que!li,che non sono usi di governare stati, e veder Popoli, che si governano con le
loro leggi,& in Italia per la molta disuguaglianza de' costumi; perci che que
sti tali Principi f bisogno.che si governino non con li medesimi precetti uni
versalmente , ma secondo la qualit degli huomini,e de geni) loto . Cosi
Galba avisava Pisone , che voleste opportunamente accomodarsi al genio e
Romani , i quali non sapevano vivere nella libert e non potevano roicrar^li
servit di maniera tale,che doveva andar morlinamente ; perci che molto
diffidi cosa dar sodisfatione , e governare un Popolo auvezzoalla libert, & t
quale ha alcuni vestigi) di lei , come il Popolo Romano haveva il Senato , i
Consoli , & altri vestigi) del viver loro; Niuna cosa ha fatto miglior danno alli
Spagnoli , che l'haver voluto non accomodarsi punto agli humori de' Popoli
stranieri , che hanno dominato ; perci che havendo voluto introdurre per
lutti gli stati il rigoroso modo di governo , che usano in Spagna, hanno perdu
ta l'Olanda, la Zelanda.e sono stati travagliati da Fiamenghi,e per voler intro
durre rinquisitione di Spagna nel Regno di Napoli, poco manco,che non rossero cacciati da quel Regao . Niun altra Natione della quale s'habbia memoria
obbedi alli suoi R con maggior sommissione , che i Goti; ma poi che fecero
quei 30. Duchi loro s'avanzarono tanta libert, che fendo di nuovo ritorna
ti sotto i R loro, poco felicemente obbediscono quelli, che con l'antico ri
gore vollero comandarli . Onde i Principi , che da i Fiorentini venivano
chiamati per governo loro , come i Duchi d'Atene , & altri fecero vneV\ce
riuscita in governar quel' Popolo nato , S allevato nella libert . Ma sopta
tutto
fi
Cenfrla-
lo4
ic4
Offervationi di Traiano Boccalini
Caracalla traomo sceleratissimo seuopre la molta auerit di Galba esergji
stata fatale ; ma perche molto singolare fu l'artifitio d'Antonino . Io porr
qui le parole che riferisce Dione , ch'egli disse soldati, all'hora che diede lot
cont della Morte di Getta .
Siate tutti ben trovati (disse) soldati miei ; hora veramente vi dico, eh' io
posso farvi grandissimi servitij , e piaceri; perche tutto il mio cuore vostro,
d io fopratutto fon desideroso di vivere insieme con esso voi , e se pure ci
non si pu almeno dihnire assieme con essi voi questa vita; Parole, quali ben
ch misero pi humili di quelle, che dovesse vsare un Imperatore , nondimeno
gli salvarono in quell'occasione queir Imperio, e quella vita,che perde Galba,
per non haver saputo dirle .
Tribuni (amen, Centurionefcjue-, r proximi Militum, grata audit
rejpondent .
VOglio, che caviamo questo concetto dalle parole di Tacito , che f biso
gno, che i Principi ancora s'accomodino alla vilt di quelli , con i quali
trattano . Vedete, che questi offitiali de' soldati huomini di conto , egli altri
ch'erano pi vicini ad essi , che doveano esser de' pi stimati , procedono no
bilmente rallegrandosi, come conveniva di queir adotione, ma il rimanente
de' soldati rapaci , e che solo hanno dinanzi agli occhi il loro vtile , dovevano
ricever altra sodisfattone da Galba, il quale conosciuta la loro vilt, e la loro
ingordigia dovea sodisfargli , e trattar dovea con essi con i termini convene
voli alla loro sordida avaritia : Perci che sendosi ammutinato alcuni so/dari
Italiani in Fiandra , merc , che vedevano la molta partialit de' Spagnoli in
sodisfare intieramente quelli della loro natione, lasciando dietro gV t&Xvasiv,
quando da poi furono pagati, un Gentil'hoomo , che si trovava tra essi rifiut
i denari, dicendo, che non s'era ammutinato per denari , ne per haver iJ suo
soldo, ma per lo sdegno , che flissc pi apprezzata la Natione Spagnola , che la
sua Italiana . Da questo tratto di vero Nobile si vede , che se tutti gli ammu
tinati , la maggior parte russer stati della Nobilt di costui con le parole
gratiose , che havesse qualche Ministro Spagnolo vsate si quietavano ; ma gli
altri vili volevano solo il denaro , ne con altro si sarebbono mai quietati, ma
Galba non paga i soldi, ne li riconobbe , ne di fatti de i doni , ne di parole
cortesi .
fer cateros mcejitia , ocJlentiunt, tamquam vsu/fatam etam inface
donativi necefotatem, bello perdidijfent .
Q Vesta era la pessima introdutione fatta dagli Imperatori per loro rovina
d'auvezzare ai doni la Militia loro , e denari contanti comperare l'aiettione loro; Cosa, che poneva il Principe. fra due precipiti); perci che erano
sforzati far delle ladraric per mantenerli sodisfatti , & occupare la facolt de
Senatori
lo8
Ojservaioni di Trajao Bccalini
rone all'hora,che f da eT gridato Imperatore, e mi pare,che si corne Galba,
e Pertinace arrivarono all'Imperio nel medemo modo,& hebbero la medema
virt di non voler piegarsi ai vitij de' soldati , essendo inciampati ambidue in
tempi di corrottissimi costumi , mentre ambidue d'honoratissime virt erano
dotati, e cosi fecero il medemo fine infeliciitmo ; & stimato errore , & ostinatione il non rimediare al suo male , per non sapersi accomodare ai costumi
presenti perche bisogna, eh* altri accomoda i suoi costumi, regoli le sue attioni , non secondo la severit del giusto , e dell' honesto , ma come comanda la
qualit de' tempi , ne quali altri vive , poscia che alcune volte vengono occa
sioni tali, ch' somma prudenza vivere da pazzo , & somma pazzia alcuna
volta voler vivere da troppo savio; poich vero quello , che si dice . Tene
quid tcnet vsus,Ji non vis effe delufits . Deve ogni Capitano , ogni Principe , eh'
ha estraordinario bisogno della fede de suoi soldati non vsar altro mezo, che
del denaro, slargando ad essi loro la mano ; come fece il Conte di Romagna
genero di Clemente V 1. il quale volendo fare quell'importante cattura, e ritentione de' Popoli all'hora Tiranni di Bologna , promise paga doppia ai sol
dati affine che lo servissero bene inquell' attione,e gli fussero fedeli.
t Patrumfavor aderat, multi votuntate^effusita quam nolueruat; medij .
BEllissima considerarione potiamo far sopra quelle parole , quarti noluerak
medie ; perci che quelli , i quali hanno auttorit d'eleggersi il Principe,
devono esser accorti molto di porsi all'esclusione publicamente d'un sogget
to, che sia proposto ; perci che infelice cosa haver un Principe poco grato
verso persone insigne, non che disgustato . E me disse il Cardinal Acquaviva scoperto contro del Cardinal Sanseverino , che negl' altri Condaw esj.
non haverebbe mai pi vsato fimi] modo di procedere, come troppo perico
loso ; merc, che fa bisogno di considerare, s'egli habbia tal seguito, che possa
effettuare l'esclusione . Oltre che quello , che si pu fare con Morti coperte,
pare imprudenza, e forse ancora arditezza il farlo scopertamente ; Cose , che
muovono disprezzo verso quella persona, che s'esclude , quale ha poi maggior
occasione di farne risentimento quando giunge al Principato . Ma questi Se
natori, che non approvavano l'adotione di Pilne , pur v'acconsentirono sen
za contradirli , e scoprire la passione dell' animo loro ; che se bene i Cardinali
non hanno temere dello sdegno del Papa,come dovevano temere i Senato
ri, quello di Galba, e di Pisone ; Nondimeno si reputa dagli huomini d'animo
grande cruda morte il vivere sotto ad un Principe poco ben affetto verso di
se ; & assai gran tormento , eh' un Cardinal sia forzato stare in una Corte , co
me quella di Roma con una dignit , cme il Cardinalato senz' auttorit, e
senza esser adoprato . Di pi notiamo, che Tacito dice , che quelli , che non
approvarono l'adotione in secreto pur in publico non contradissero ; poich
dove si vede, che concorra la maggior parte del Senato, sarebbe stimata oftilutione , e troppo singolarit il voler star ostinato , e non concorrete co\ pa
rere
Il
ojservationi di Trajano Boccalini
tionc , e desiderio di dominare, che non volle,che grado, Magistrato alcuno
godeste la Nobilt , che non fusse commune con esso lui ; ove poi capit sotto
r Tiranno I'istessa elettione de' Magistrati , che si faceva dal Popolo , quando
gli fu tolta da Tiberio , ne pure cetc di farne risentimento alcuno . tfequc,
dice Tacito , Populu* ademptitm im questui , siisi in a8n rumore . E s' veduto
in Fiorenza.che f occupatala libert.senzach' il Popolo se ne sia pur doluto,
e le Congiure contro i Principi di Casa Medici, furono tentate solo dalla No
bilt . Dico questo ; poich quando Galba volle far l'adottione , dubito s'eri
bene dare questa prerogativa^ fare questo honore di far la prima in presenzi
del Senato , e del Popolo.e de Soldati . Consulainn ( levo le parole di Tacito)
inde pr Roflris an in Sena: , an in Castris adoptio mncttparctttr in Cafirisplacitit .
F dunque il parer d'ogn' uno , ch'era pi utile consiglio fare queir" honore
felle Militie, e poi dell' adottione diedero e Galba , e Pisone contro al Senato;
ma pr Rostru ; Popolo , non f stimata cosa necessaria , nel vero cosa degn
di molta meraviglia,e d'esser notata, che ove i Popoli hanno auttorita alcuna
e privilegi alcuno di libert, ivi sono seditioni; tri potbile regnarvi quieta
mente ; perci che fendo essi ignoranti delle cose del Mondo non devono ne
meno d'esse partecipare , fendo nati per essercitare nelle sue botteghe le loro
arti; E s' veduto, che il Popolo Fiamengo allevato con pi libert di quello fi
conviene Popoli soggetti al Principe, hanno potuto travagliare un R tanto
grande per difendere i privilegi) loro . Il che conoscendo Augusto , e Tibe
rio^ gli altri, che succedettero, l'afflissero, e invilirono di si fatta maniera, che
di lui non f tenuto conto alcuno in una resolutione tanto grande , come fi)
questa di modo che non pareva pi quel Popolo Romano , ch'haiwa cos
gran spiriti, mentre tioriva la libert .
Cnbrioribtii in dies Germanica defeftiotiis nunciis , rjr facili Civitate ad
accipienda^credendaqne omnia nova, cum trifliafunt.
VNo & il pi segnalato argomento , che si possa fare,s'il Principe sia amato, odiato il vedere la prontezza di ragionare delle felicit , infeli
cit , che occorrono al Principe . La natione Spagnola in Roma osservan
tissima del R , che quando accad quella grandissima calamit al R di Spu
gna ; che l'Armata , ch'egli mand dell' 88. in Francia sotto colore d'haversa
spedita in Inghilterra , and male e perche f combattuta dall' Armata
Inglese , e dalla fortuna di Mare,non s'ud, che Spagnolo alcuno ragionasse di
qul grandissimo naufragio , il quale pass consileriti grandissimo. Solo i
Portughesi nemici de Casigliani ne discorrevano , lo magnificavano , ese ne
Rallegravano .
Ili
113
PAol 1 1 1. il quale giuditio di tutti gli huomini per la grandezza , che sep
pe procacciare alla sua Casa , stato stimato uno de pi saggi Pontefici, eh'
habbiahavuto Roma, e considerando che qualsivoglia Cardinale che gli fuise
succeduto nel Pontificato , non haverebbe approvata l'alienatione di Parma,
e Piacenza, setta dalla Sede Apostolica , stim bene indebolirlo , mentre era
vivo di modo, che lasci il Pontificato non sooj^siusto di denari, ma aggrava
to da somma grossa di debiti ; Oltre di d>"ggtavo i Popoli , con tante
nuove angarie , che non f possibile al sommo Pontefice nuovo porne delle
nuove senza molti offesa, & infinito richiamo de'Popoli.e quelle vend facen
done Monti,e tirando per se la sorte principale, Onde Giulio III. che gli suc
cedette si trov cosi debole di denari, che ancor cominciasse con l'aiuto dell'
Imperatore la guerra , non pot vederne frutto buono . Mi pare.che simil
precetto sia stato cavato da questo luogo di Tacito perci che Nerone , an
corch morto uccise colui, che lev luiPImperio,e la vita , havendo lasciato
esausto l'erario talmente , che Galba manc d'instrumento da potersi mante
nere in statojGP Imperatori Grechi havendo conosciuto, che il Tesoro,ch' Ria
vevano molti d'essi raunato , era servito contro di loro , quando altri s'era ri
bellato, & occupava loro l'Imperio, usorono di sepelirlo, & asconderlo per va
lersene poi negli urgenti bisogni .
Niceroro detto il Generale havendo occupato l'Imperio ad Irena Impe
ratrice le scrisse , ch'ella gli revelasse tutti i Tesori dell' Imperio ch'ella haveva
ascosi . E Commodo Imperatore lasci l'Erario Romano,nel quale alla Morte
di Tiberio si contorono 7o.mila millioni con soli dieci mila feudi d'oro; Onde
Pertinace f forzato per sodisfare i soldati Pretoriani di quanto haveva loro
promesso, e di quatro scudi per ciaschedun Romano far vender in Publico tut
te quelle cose , le quali Commodo haveva mesto insieme per servirsene nelle
delitie ; Oltre che fece liquefare tutte le statue d'Argento , e d'oro di lui ; Ma
molto maggiore la calamit de' Principi de' nostri tempi in questo partemente del denaro ; perci che fendo essi per ambitione propria , pure cosi
forzati per difender lo stato loro,e mantener esscrciti in Campagna , non po
tendo per la penuria del denaro mantener pagati i soldati , sono forzati sop
portar loro ogni rubbamento , ogni assassinamento; che faccianoci Popoli, &
ogn' altro vitio,e difetto nelP essercitio della Guerra, non potendo un Princi
pe , Capitano esser sicuramente rigoroso contro una militia non pagata,
oltre che i Principi essendo sforzati nelle loro calamii delle guerre , che so
stengono , haver i Popoli pi fedeli, accade, che in tempo opportuno essendo
essi sforzati per haver denari , aggravar i Popoli di nuove inpositioni , aumentono con nuove ribellioni , e nuove sollevationi , e disgusti de' Popoli i mali
loro stessi , come s' veduto nella guerra di Fiandra , la quale vedendo quel
R,dinon poter lungo tempo mantener con li denari foli della Spagna,mentre
P
volse
H4
Ojservatiom diTrajatto Boccalini
volse 1 Duca d'Alva porre nuova impositione infinitamente disgust i Popoli;
onde se gli accrebbero i travagli di quella grandissima ribellione .
Io non h letto mai altra guerra , ove siano succeduti pi spesfi ammutina
menti di quello di Fiandra, e tutti non per altra cagione, che per non esterpagate le soldatesche ; poich g* Italiani , ch'una voltasi sollevarono per questa
cagione andavano creditori di paghe di 7. anni ; Onde in scarsezza di denari
mancandola fede de Capitani, e crescendo la disperatione ne soldati , si ven
devano le fortezze , e si portava molto maggior odio al Principe loro , eh' ai
nemici.
Onde i Popoli con !e contributioni erano di modo saccheggiati , che pet
l'abbotinamento de Spagnoli quali trattavano i Fiamenghi come nemici , ti
Ministri, che dovevano essere fedelissimi del loro R, e chi formavano il Consiio di stato , e per havevano doppo la Morte del CommendatorRequcses
prema auttort nel Governo di Fiandra nome , dell' istesso R dichiararo
no ribelli tutti i Spagnoli, che si ritrovavano in Fiandra , concedendo licenza
ad ogn' uno di poterli amazzare;Cosa di tanto scandolo, e di tanto danno alle
cose del R.che partor mali infiniti . Di pi la voragine de Cambi de Geno
vesi consumarono altretanto il R , quanto essi , se n' ingrassarono havendo ra
dunati tanti Tesori, che di mercati sono i Genovesi divenuti quasi tutti Princi
pi nel Regno di Napoli ; Oltre che i Spagnoli tanta scarsezza sono venuti alle
volte di denari , che per mantenere i soldati sono stati sforzati comprar panni
da mercadanti per vestire i soldati , e far di qui civanzi,e stocchi , che rovina
no ogni famiglia . L'vltimo male era , che trovandosi non pagate le milirie,
non s'havevano obbedienti per mandarle , ove faceva bisogno ; poi che tro
vandosi tra l'altre assediata l'Importante Citt di
non i poflibile spingervi soccorso , dicendo i soldati ", che volevano esser pagati . Y.l<t
stesso Duca di Parma dovendo d'Ordine del R soccorrer Roano , vi menk
l'essercito con l'intrattenimento solo di due seudi per testa . Calamit nel ve
ro grandissime, le quali cagionano la lunghezza delle guerre, e la disertation
de' Popoli .
Et cunfia servanttbtu iujlif&nftm vifum est , inde repetijibi inopi* causa
eratib, & vicies milliesfextertium donationibm Nero effuderat .
K^pfe/Urifingulos iuft, deeurna parte liberalitat
apud quemque eofttm relieia .
IA scarsezza del denaro h a cagionati gli inconvenienti, eh' riabbiamo det
to di sopra al maggior R , eh' habbia havuto l'Europa doppo la caduta
Imperio Romano , i quali si sono aggravati da i modi importuni , c pieni
di voraci usure , che si sono trovate da Ministri Spagnoli, per trovar erti
denari .
Adunque grandissima accortezza , & accuraticza si deve havere in qae
ncessita
U6
Ojservationi di Trajatt Boccalini
"che niuno vede volcmfieri aprire questa porta, e mettere in vso il ritorre, e il
ritornare la liberalit de' Principi passati; perci che anco i buoni si spaven
tano in questo caso, & entrano in timore ; Oltre che la fede de' Popoli, i doni,
e le cose, che hanno, e trattate, e concluse con i Principi loro , ogn' uno ama,
che si mantenghino inviolabilmente ; perci che molte cose si cominciano da
Principi contro huomini tristi , che s'estendono buoni per il cattivo esem
pio , che s'introduce . Che non f punto cosa grata Cardinali , che per il
Cardinale de Monti ancorch meritevole di qualche castigo s'introducete di
levar Cardinali l'Abbatie, & altre rendite donate, e concedute loro da Som
mi Pontefici ; e se bene s' veduto, eh' alcun Nepote di Papa sia stato arricchi
to pi di quello, che si converrebbe stato posto in consideratione Principi,
eh' hanno voluto levar loro levsoverchie ricchezze, il mal essempio , che s'in
trodurrebbe; Onde se ne sono con molta prudenza i Papi astenuto.
Aggiungi queste cose , che quando si vede, che il Principe tratta di levar
altrui le facolt per somiglianti occasioni , egli vi perde in infinito di reputatione ; perci che si crede da Popoli, ch'egli fi sia mosso molto pi per riaver
quelle ricchezze , che per odio , che si porti agi' immeritevoli per i suoi viti),
& in vece di giusto n'acquista il Principe nome di rapace ; e pessimo estetto fi
quel castigo, che si da agli federati, e spaventa anco i buoni .
Vbique hajla, acftr, & impieta Vrhs aufiiombui .
E Tanto peggio, quanto queste cose s'oprano dal Principe , e si vidderodz
Popoli in tempo , che doveva Galba rasserenar tutti , dar contento ad
ogn' uno , & assicurare il Popolo , i Soldati & il Senato ; perci che pefmo
consiglio f questo di Galba di voler levar i doni fatti da Nerone , mentre e?'/
dovea farne de' nuovi, ed vsare ad ogn' uno liberalit . Molti sono gli cfeirm
degl' Imperatori Greci , e Romani , eh- io potrei addurre in que/to Juogo,i
quali in casi somiglianti , ci ne' primi giorni dell' Imperio loro per istabilirselo con acquistar l'amor de' Soldati,e del Popolo , publicarono indulti gene
rali ciascheduno, confermatione degli officii, che ciaschedun godea, \iberatione de' prigioni, e di quei, che si ritrovarono al confine ; Oltre haver dona
to largamente Soldati, ed al Popolo Romano abbrugiarono i libri de' Con
ti , della Camera Imperiale nella Piazza , facendo libero dono di quanto doveano; tutte catene, tutti lacci da legare iPopoli, fortificar se stessi nelT Im
perio ; ma f cosa fatale in Galba , ch'egli giunto Roma, non solo non fece
cos' alcuna alla Militia , ed al Popolo di loro gusto, e sodisfatione ; ma molte
cose gli fece d'infinito disgusto, e che lui cagionarono poi quella graadissiraa
rovina, della quale diremo poco pi basso
uy
U%
Osservatici d Trjgf Boccalini
di farsi Imperatore perche havendo egli doppo la rovina di Nerone mandato
messo Galba Zeliano, per chiedergli la confermatione del suo carico di Pre
fetto del Pretorio, Galba havendo in poco conto il tanto merito di Ninfidio,
gli propose Lacone , dalla quale ingratitudine fi cagion il principio della ro
vina d'esso Galba ; perci che sendoglisi ribellato Nintdio , ancorch fusse
amazzato , dice Tacito , che i soldati entrorono in sospetto della severit di
Galba . Onde Lacone huomo nuovo quella Militia , e per pco amato pi
tosto aggrav l'odio contro il suo Signore che gli riducesse obbediente, bene
vole , c fedele quella Militia . Veduto dunque , che Galba amava di mettere
rje carichi huomini suoi dependenti , ogn' uno stava sospeso , e non f chi consi
gliasse l'Imperatore ad assicurarsi l'Imperio con concedere ad ogn' uno il carjco,che possedeva, come habbiamo detto , che seppe fare il RdiFrancia, il
quale quando doppo il perdono conceduto tanti Signori della Lega haveffe
voluto macchinare contro uno, tutti gli altri haverebbono sospettato di qual
che macchina contro loro stessi , & haverebbono cercato di conservar la vita
loro con procurare al R i medesimi, maggiori travagli di prima.
Consideri dunque il Principe avanti che ponga in essecutione alcuna deliberatione contro la Militia, altro numero d'huomini,di cui vive in sospetto,
e non ponga mano al castigo d'vno d'essi , alla privatione d'officio in alcu
no d'effi , acci non si generi la gelosia in molti d'incorrere nelle medesime
privationi , e pericoli . Cetto senza dubbio alcuno diede l'Imperio Perti
nace ; ma perche egli haverebbevoluto pi di quello,che pu un Principe dare,f poco grato Pertinace , il quale non pot sopportare compagnie neh'
Imperio . Cetto per vendicarsi di lui,pigli per buonissima occasione metter
diffidenza tra Pertinaci,& i soldati , operando , che da soldati Pretoriani iusse
ordita una congiura d'ammazzare Pertinace , e gridare Imperatore Falcone,
ch'era Consolo ; ma scoperta la congiura f trattato in Senato di condannare
Falcone, quando Pertinace non volle in modo alcuno , che segui/ Cimii con
danna , dubitando, e con ragione, se poneva le mani nel sangue de' Senatori,
massime in quel principio , ch'egli non era ben sicuro ancora nel Principato di
tirarsi odio contro , e disse ( come riferisce Dione ) in Senato queste parole .
Non piaccia Dio, che mentre tengo l'Imperio, sia fatto morire, ancorch ra
gionevolmente alcuno del numero de Senatori ; ma questo rispetto di Pertina
ce verso i Senatori , servi Cetto maggiormente facilitare il suo disegno,
ch'era di precipitare Pertinace con la diffidenza de' soldati ; perci che fece
egli tagliare gran numero di soldati,dando credere, che ci faceva d'ordine
di Pertinace , che voleva punire ne soldati il fallo della congiura perdonato
Falcone come di sangue senatorio. Onde tosto , che gli altri soldati viddero
questa severit entrarono in sospetto d'esser fatti morire ancor essi si che eoa
l'armi ignude corsero al Palazzo di Pertinace in numero di zoo. e Tvccisero.
lutati
119
Mo
Ojserv/itom di Trajune Boccalini
egli giuditio, che Pisone, come prima russe arrivato all'Imperio, si sarebbe assi
curato di tutti quelli , eh' riavessero concorso con lui in quella adottione , co
me di quelli, de quali esso per buon termine Politico doveva sempre sospetta
re'; perci che il neeotio di tanta gelosia , che solo il desiderare , il sognarsi
l'Imperio, si puoi punire ne stati sospetti, come se si fussero pigliate l'armi pu
bicamente^ fatta ribellione; Et Agrippina divenuta Moglie di Claudios'assicuro di Lollia Paulina, e di Elia Petina , ch'havevano concorso con essa lei in
quel Matrimonio di Claudio ; Anzi Galba per ogni termine di prudenza (e
canto pi con molta ragione temeva Ottone della vita sua) doveva per sicu
rezza propria , e di Pisone prima di publicare l'adotione , debilitare in ogni
maniera di prigionie , e confini, e fin dovea vecidere Ottone, e tutti gli altri,
eh' riavessero bramata per se stessi quell'adotione, come per quiete dell'Impe
rio, hanno saputo far altr' Imperatori, che successero Galba .
Snjpeclum femper invifumque dominxntibus , quifroximui dejinarctur .
QVeste parole di Tacito hanno bisogno di molta consideratione ; perci
che non tutti i Principi hanno in odio , e gelosia i lor Successori , ben
vero, che quasi tutti hanno gelosia d'essi ; ma pochi sono quelli , che gli habbia.io in odio, e molti si trovano, che non gli hanno in odio, ne d'essi gelosia;
e alcuni solo, che hanno de' Successori loro gelosia, egli portano odio .
Vediamo di gratia bene questi particolari . Primieramente i Principi hereditarij per lunga successione amano i figlioli loro, e i lor successori, come
naturalmente amiamo tutti il sangue nostro di maniera tale , che i Re di Spa
gna., e di Francia amano i figli loro , ed ogni loro legittimo successore, che sia
del sangue loro ; E ben vero, che alcuna volta hanno d'essi figlioli gelosia-, mi
perche quei Regni ben ordinati nella successione ne meno gli zecetterebbono
per Principi s'eglino riavessero macchinato contro la vita loro; perche come
icelerati.e crudeli gli haverebbono in horrore, e la gelosia di poco momento,
se bene Filippo 1 1. R di Spagna scoperte crudeli pensieri nel suo figliolo Car
lo ; ma ci fu per l'impatienza di quel giovine, che si vedeva figlio d'un Padre,
che per et gli poteva esser fratello. E vero , che ove in un stato ha luogo
l'acclamatione de' Soldati, de' Popoli , e la successione hereditaria non
certa nel primogenito si sogliono havere in grave sospetto i figlioli, e tutti
quelli del sangue Reale, che possono succedere , dubitandosi non tanto dell'
ambinone, fedelt de' figlioli , quanto della leggierezza , & avaritia de' sol
dati ; Quindi , che Tiberio per queste cagioni, e g' Imperatori Ottomani all'
assomiglianza di lui hebbero i figlioli in luogo de' nemici , havendo d'essi la
medesima gelosia , e per regnar sicuramente , spensero tutto il sangue Reale;
tanto che vltimamente Maumetto Imperatorde' Turchi fece alla sua presenza
per simil gelosia strangolar un fanciullo , che di poco passava l'et di dodici
anni. Si porta odio , e s'ha anche gelosia de' successori del proprio sangie,
quando devono succedere parenti in grado remoto , e molto pi quando
s'hanno
lii
OfseWAtiom di Trajano Boccalini
testimonio del molto merito di quel Cardinale fatto in tempo opportuno da
un Principe, il testimonio del quale dovea operar tanto appresso il Sacro Col
legio, sarebbe stato sufficiente ad acquistarsi l'assettione d'esso Cardinale Far
nese talmente, eh' havesse ben veduto li suoi heredi . Se i Principi grandi acciecati dall' interesse, non si scordassero degli obblighi loro . Ho detto questo
per mostrare, che Clemente honor il suo successore , e non mostr odiarlo,
come egli dice Ottone; perche questa medesima gelosia f odiato da Galba;
& miei giorni molti Papi con poco frutto delle cose loro non solo non han
no cercato di dare qualche sodisfatione queiCardinali, che hanno pi cre
duto, che potessero succedere loro nel Pontificato, ma g' hanno gravemente
disgustati, come noto tutta la Corte .
Gregorio XIII. diede poco gusto Sisto V . e Sisto ad Vrbano , & Innocentio IX. Pontefici , eh' hebbero poca buona volont verso la Casa d'esso
Sisto,anzi dico,ch'essendo cosa ordinariissima, che i Nepoti di Papa sono invidati per la grandezza loro , si cagiona quesi' inconveniente , che la maggior
parte del Collegio solo per odio favoriscono quel soggetto tra Cardinali, che
pi conoscono esser stato mal trattato dal Pontefice passato , come fi vedde
nella sede vacante di Sisto V . & altre , che seguirono,nelle quali il Cardinale
Paleotto poco grato Sisto per odio del Cardinale Mont' alto suo Nipote
poco manc, che noe fusse creato Pontefice.
Dunque per le cose , eh' ho detto di sopra i Principi non devono sempre
odiare colui,che conoscono,ch'egli pu succedere, come l'esser prossimo, cio
atto ad acquistar l'Imperio dovea servir ad Ottone di favore appresso Galba .
E i Papi doverebbono con ogni sorte di maniera rendersi benevoli quei Cardi
nali , che da loro sono pi stimati Papabili , beneficandoli come eo&to sue
Creature per le ragioni, che ho dette di sopra .
Ufiagii nocitttrum aptd luvenemjngenio trucem .
S Enza dubbio alcuno molto pi s'odiano i rivali,e competitori, eh' i succes
sori ; per con molta ragione doveva Ottone temere molto maggiormen
te dell' odio di Pisone; perci che come habbiamo dettodi sopra, subito,che fi
fosse egli ben assicurato nella successone , haverebbe spenti per termine Poli
tico tutti quelli , ch'havevano aspirato all' Imperio, come habbiamo, che, fece
Galba di Clodio Marco , Fonteio Capitone,& altri , che desiderorono l'Impe
rio , e tanto maggiormente quanto egli conosceva Pisone d'ingegno cru
dele .
E per molto bene fece procacciare ad altri quella rovina , dalla quale
egli sarebbe stato senza dubbio alcuno oppresso , se non v'havesse per tempo
rimediato . E potiamo qui considerare , che niun altro stimolo pi face pre
cipitare Ottone ad una tanto grande deliberatione , che l'haver conoscraxo
Pisone d'-ingegno spietato , e che infallantemente gli haverebbe \evata la
Trita ; dalle quali parole dice Tacito , potiamo cavare due precetti . 11 primo
114
Ofservationi di TrajaM Boccalini
acceso di giusto sdegno per l'insopportabili ingiurie ricevute doppo la pace,
ancor ; che fatta con ogni solennit non si vendicasse di loro . Voglio , che
notiamo ancora da questo luogo la poca prudenza di Galba in adottarsi un
soggetto che haveva un nemico come Ottone.e sorsi altri ; perci che grave
imprudenza in quei,chc hanno largo campo d'eleggersi il Principe, far elettioOe d'vno,che ha dati disgusti, ne ha ricevuti, e per ha nemici grandi,dovendo gli elettori accappar soggetto.che sia grato all'universale, e principalmen
te quelli , che dubitando dell' ira del Principe nuovo , per assicurarsi la vita,
fanno di quelle precipitose resolutioni , che fece Ottone contro Pisone . Et u
Cardinal Farnese fu poco lodato , che con tanta ostinatione doppo il breve
Pontificato di Papa Marcello tirasse al Pontificato Paolo IV . solo perche era
conosciuto da lui acerbo nemico dell' ImperatorCarlo V . cosa, che non solo
sii cagione della calamit , che senti la Citt di Roma,e lo stato Ecdesiaftico
per la guerra , che mosse quel Principe per la recupcratione del Regno di Napoli;ma per lo sdegno , che concepirono gli Spagnoli contro esso Cardinale
Famese,i quali nelle promotionide Principi se gli scopersero talmente nemici,
che si pu dire ch'esso Cardinale Farnese nella promotione al Pontificato di
Paol IV. facesse l'essequie alle sue speranze di vbler mai divenir Papa e nell'
ultimo Conclave seguito doppo la Morte di Clment Vili, essendo il sacro
Collegio quasi tutto inclinato verso un Cardinale di costumi irreprensibili
come prima l'vdirono nominare diffidente del R di Spagna per non veder
quelle medesime rovine,che habbiamo detto,che seguirono nel Pontificato di
Paol I V . prudentemente se n'astennero .
Et Augusto considerando , che ne i stati nuovi, e sospetti cosa perniciosa,
che succedono Principi disgustati , egli priv dell' Imperio Agrippa Poftvvmo
suo Nepote, i costumi del quale, scrive Tacito, con le medesime parole, che
di Pilone . Tttum Agrippa ignominia accejfurutn . Di pi notiamo in quefto iuogo,che i Principi hereditarij si pigliano dalla mano di Dio, e fi so/erano con i
viti), che hanno-, ma degni di molta reprensione sono quelii,che potendosi accapparc un Principe eh' habbia tutte , la maggior parte delle qualit i che se
gli convengono per imprudenza , per interesse facciano mala, elertione.
Era Pisone degno d'esser aborrito per esser d'ingegno crudele,e poi per esser
essacerbato ; il che dico affine , che sappino quei , che s'eleggono il Principe,
che la maggior qualit , che devono desiderare in lui la mansuetudine , l'in
dulgenza, e la mitezza dell' animo; perci che fendo il Principe l'IddioTerrefire degli huomini deve essere clementissimo,e misericordiosissimodl che dico;
perche giorni miei alcuni Sommi Pontefici , nell' elettione delli quali non
fiata considerata questa virt,hanno fatta pi severa riuscita di quello si con
viene ad un Principe Ecclesiastico ,
Osculi
liy
n6
< . .
OjservAtiom di Trajaftst Boccalini
ad im altra persona, e da un sangue ad un altro , ma dall' hereditario all' elet
tivo . Questa mia interpretatione parmi, che sia aiutata da quelle parole, eh*
ha detto di sopra Tacito , e dichiarato ancora; Agendum , audendmncjue, dum
Gttlbx attetorisas fluxa Pifinis nondum coaluijfet .
Et la ragione , che il tempo pi opportuno d'occupare un stato quando
gli si il passaggio, che habbiamo detto .perche si debilita in estremo la forza
dello stato in esso passaggio ; poich si scema quella suprema auttorit Regia,
che si deve trovare in uno, che comanda , nel Principe, che s'elegge un succes
sore, e Dell' eletto non possibile in un subito infondere tutta queir auttorit,
che deve havere un Principe per sicuramente regnare .
Aggiungi, che il dare quest' interpretatione , eh' habbiamo detto per cosa
buona anco per questo ; perche il precetto realissimo, come si vede . Venia
mo gli essempij.
Gli Spagnoli, i quali provano , che laFrancia sotto un suo R ancorch di
poco valore , inespugnabile alle forze loro', e non potendo essi, mentre il
Regno di Francia si mantiene nella sua grandezza , conseguir quel fine , che
tanto bramano di possedere tutta l'Italia per facilitare l'espugnatione di quel
Regno, hanno cercato, che venga questo tempo opportuno ; Transitas rerum,
cio, che il regnare non solo passasse da una persona ad un altra, ma da un san
gue antico nel Regno, com' quello di Borbone quello di Ghisa, stimando,
che si'come l'auttorit dell' Imperio Romano divisa tra Galba , e Pisone si sa
ria debilitata , cosi anco quella del Regno di Francia divisa tra le due fami
glie, eh' havemo detto di sopra . Molte occasioni si presentano in questi pae
saggi, de' quali ragioniamo ; perci che li Stati sono pieni d'huomini mai so
disfarti e desiderosi di cose nuove di modo, che non mai un Principe si dichia
ra herede alcuno fuori del suo sangue , che non habbia nemici pretendenti, &
huomini , che non l'obbediscono volontieri , e che di buona voglia cercarebbero la rovina di lui ; perci che il R di Scotia chiamato herede da Elisa
betta, Regina d'Inghilterra subito , che giunse in Londra per pigliare il posses
so di quel Regno , gli si scoprirono contro congiure crudeli per levargli la,
vita, el Regino . Onde Ottone prudentemente abbracci l'occasione , che se
. gli presento di farsi capo de' malsodisfatti dell' adotione fatta nella persona
di Pisone dell' Imperio di Galba .
Nec cuneiattorie opm vbi fernciofiorft quies, quhn temerit* .
Finissimo giuditio f bisogno, che habbia colui, che deve far la resolutione
di fuggire la pace , come dannosa per abbracciare una guerra , che speri,
che sia per apportarli vtile . Perniciosa la pace all'hora.ch' il nemico in est
s'avanza di forze , e guerreggiando con altri si f con le Vittorie formidabiJi
talmente, eh' altri sospetti d'esser oppressi nella pace ; Ottone conobbe la quie
te, e la pace per mortale se, mentre Pisone suo nemico crebbe tana gran
dezza j per stimo codardia la pace, e virt la temerit armandosi per non es
ser
n%
Ojservationi di Trajano Boccalini
guerra contro il Turco, di Ridolfo Imperatore del quale doveva havere mag
giori sospetti , che dell'Armi de Turchi , come mostr l'infelice fine della sua
resolutione .
SEnza dubbio alcuno quei , che operano in questa vita attioni virtuose,
eternano la vita loro per molti secoli . E ben vero , che la vita presente
non si deve metter in pericolo , come fanno i soldati, per esser solo nominati,
che morono in una fattine , breve elogio , & infelice memoria ; ma per farri
grandi , e memorabili . Testimonio di gran virt la resolutione , che altri f
di perder questa vita per acquistarfi fama doppo morte .Ottone sono gi 1540.
e pi anni,che per non esser amazzato dal Boia con molt' infamia sua prevenne
con honorata , e coraggiosa resolutione il suo nemico . Cosi quei , che vecidono i Tiranni con tanto loro pericolo perdono con molta vsura poch'anni
della vita presente per viverne infiniti doppo Morte ; E questo stimolo della
fama doppo la presente vita tanto potente , che molti sono stati avidi della
fama cattiva, essendosi posti ad cssequire imprese federate .
Ac fi nocentem, innocentemque idem exitus maneat, acriorii viri ejfcs*
merito perirei .
DVc sensi possono darsi queste parole ; vno vitioso , e da disperato , e
l'altro virtuoso, e da huomo magnanimo, e coraggioso ; perci che l'in
telletto, che si desse loro, che dovendo tanto i colpevoli, quanto gl'innocenri
esser dal Principe manumessi , devono gli huomini coraggiosi risoluti lasciarti
ammazzare senza cagione alcuna , questo consiglio non honoraro ; E ben
vero,che moki essendo per la virt loro da Tiranni odiati, non hanno voluto
punto partirsi mai dalla schiettezza della vita loro, & hanno eletto di morite
innocenti, e con ogni dovere; Cosa, che ad essi ha apportato infinita reputa
tone, ed Tiranni odio , e vituperio; e molte volte accaduto , che la sola
innocenza, e bont dell' veciso conosciuta da tutti, ha cagionata la rovina del
Tiranno ; perci che ogni minima colpa serve al Principe per pretesto gran
dissimo della sua crudelt . L'altro intelletto virtuoso, che si pu dare, e che
quando altri vede il certo pericolo suo, deve forzarsi di far resistenza, andar
gli contro, e difender la vita sua con tutti quei termini , che comanda la leg
ge di natura , essendo cosa da viliacco abbandonar la tutela propria , &espor
la vita,& abbandonarsi; Perci dice Ottone , che quando egli habbia tor
nire i giorni suoi , voleva egli ci fare con l'armi nelle mani , e con elle tir
costare al neraico cara la propria vita ; Oltre che molti si fono trovati , che"
con haver fatta honorata resistenza , molte volte hanno ridotto l'inimico \oro termine tale, che hanno salvata la vita con honorace , & honeste condi,
tionij
lyo
jservaiem di T*a)aho Scahti
Ghisa , la Casa del quale per instigatione de i R di Francia , bavendo essercitati odii intestini con la famiglia di Borbone, ediVandomo, vedendo, che
doppo Henrico II I. R di Francia cosi succedeva in quel Regno il R di Navarra suo crudelissimo nemico*, come Galba, vedeva Ottone , che dovevi
succedere Pisone suo emolo, e tanto Ottone, quanto il Duca di Ghisa essendo
sicuri, che sarebbero stati manomessi dagli nemici loro qual hora russer arri
vati al Principato , fecero ambedue quella necessaria, e generosa resolatione,
Acrioris viri ejfe merito perire ; Ma con pi felicit Ottone , fendo stati molto
pi potenti Henrico 1 1 1. R di Francia', & il R di Navarra contro il Duca di
Ghisa, che Galba Principe nuovo, debole, e Pisone privato contro Ottone .
Vrgentihus etiam Mathematica , dttm novo* motta, r cUrtm Otkoni
annum obfervationefiderum affirmant .
A Ltrove habbiamo ragionato quanto siano perniciose in ogni stato , &
ad ogni qualit d'huomini le federate conditioni di quest' Indovini
cosi vitiofi , come pazzi,ed ignoranti quei,che danno loro fede . Questa font
d'huomini gi prima , che la Religion Christiana mostrasse le menzogne loro
al Mondo, era in honor grande appresso i soldati,ed ogn' altra Religione, fuor
che appresso la nostra Christiana, la quale gli ha meritamente in horrore ; ma
perniciosissimi sono in questi stati,che hanno la successione turbida,e sedinosi,
come l'hebbero l'Imperio Romano , il Greco,e quello de' Mamalucchi nel
Cairo ; perci che questi Indovini fanno pessimi essetti infiammando con g
indovinatemi , e pronostichi loro ad ambire l'Imperio el quale pu ogn'uno
arrivare con le seditioni,e per questa cagione furono spesso scacciati da. Roma,
da g' Imperatori Romani , da quali furono havutiin tant' h orrore, cVveDpmitiano fece ammazzare subito uno,solo perche seppe, che haveva hvuto ra
gionamento con un Astrologo ; Questi tali tanto incitano i Vriacipi,egli huo
miniad occupar l'Imperio , che havendo Giustiniano Imperatore (quello al
quale f poi tagliato il naso per sospetto distato tenuto alcuni anni prigione
Leonno meritevolissimo dell' Imperio per il valor siio neltnefter dell' Armi;
lo mand , poi liberato , che f dalla carcere al governo dellaGrecia . Havea gi costui Paulo Monaco predetto ch'egli sarebbe un giorno Imperar*re ( faceva questo Paolo grandissima professione d'Astrologia ) onde Leonrio,
prima che partisse da Costantinopoli gli disse ; Io Paolo d'ordine dell' Impe
ratore me ne v in Grecia, dove fon certo, che da messi,che mi mander die
tro il mio Signore sar ammazzato , di maniera tale , che h poca speranza,
che si verifichi il tuo pronostico . ScriveZonara nella vita d'esso Cofianriao,
che gli rispose il Monaco, che non fsse cosi essemminat, e vile d'animo, ma
che s'armasse con gli amici , s'accingesse all' impresa coraggiosamente , che
senza fallo alcuno haverebbe occupato l'Imperio ; Onde Leonrio totui&aa
compagnia tutti quelli,de quali poteva fidarsi, corse alle prigionie quelle rot
tele cav tuori una multisudine grande de' prigionieri , con l'aiuto de qaa
occup
jx
Offrvationi d Traiano Bccalini
della Religione , e che t con tutti quei, che ti obbediscono , siete adoratori
degl' Idoli ; ma se tu di tutte le Chiese torrai via llmagini , e le statue , lunga
sar la vita tua, e lungo il tuo Imperio, e fortunato; ma quando tu sia in questo
presente proposito , di certo perderai , e l'Imperio , e la vito ; Rimase stupido
Leone di questo pronostico.come quello, che non sapeva l'inganno di Teodo
ro; Onde spaventato dalle parole di lui furiosamente cominci ad incrudelire
contro le sacre Imagini , e comand , che misero levate da tutti gli Imperij di
Costantinopoli , e dalsuo Imperio ; Onde nacquero infinite revolution! de Po
poli, e molti mali.
Gentu hominum potentibus infdum,Jperantibui fallax.
SOno questi Astrologi infedeli Principi, perci che cercano con vaticini}
felici acquistarsi la gratia loro , e ricever da essi dono & quei , che vi sperano,riescano bugiardi;percio che le cose, che devono auvenire sono sol note
all' immortai Iddio, e chi presta loro fede alcuna da grandissimo indino d'ani
mo leggiero .
Quod in Civitate nojra & vetabitur femper & renehitur.
LA vera ragione , che si da, onde venga , che con tutto che sino al giorno
d'hoggi in Roma continuamente i Sommi Pontefici proibiscono con
pene severe gli Astrologi giudiciari , egli scacciano dalla Citt, la quale nulte
dimeno n' stata,c ne sar sempre piena,e questa,chei Principi medesimi, e gli
huomini delle prime dignit gli accarezzano ; per i quali non sono fatto te
leggi , e non pu il Principe prohibire questo vitio, eh' egli prima noncaca
da se .
A miei giorni un Principe intendentissimo di quest' Arte , e che d'erta, pi
gliava molto gusto laprohibicon severislmo editto ; Cosi ancora dice Zonara,che Vitellio f dell' arte dell' indovinare curioso,& intendente ma giunto
al Principato , la prohibi , e perseguit gli Astrologi con ogni severit Q Come
fa detto ) dilettandosi egli di tal Arte, non potea far che fuste fuggita da suoi
sudditi ..
Mal*os secreta Poppx Mathematkos^pefimum principale matrimoni
injlrumentum habuerant .
ALl'hora eh' un Principe f quel grandissimo dishonore se stesso,* al suo
nobilissimo sangue di sposar Donna vile indegna di lui per la dishonelt
della vita , e per la bassezza del sangue di lei . ifPopolo, il volgo stima , eh*
qualche violenza d'incanto , d'Arte Magica h abbia affascinato l'animo del
Principe , il quale honorato , & accorto Dell' altre sue attioni , inque\\ae\
prender Moglie, nella quale si deve vsare esattissima prudenza x riabbia iatto si
gran.
i$4
Ojservatiom di Tra'ynt Bucatimi
le difficolt. Grand* ardire , gran cuore h colui , che in ogn' impresa, nella
quale crede nell' animo suo d'havere Dio in suo aiuto, quando altri immerso
in simile pensiero, ogni cosa, & anco quelle, che doverebbono spaventarlo in
terpreta a suo favore . Poco prima , che il R di Portogallo Sebastiano ten
tasse quella lugubre impresa di passare m Africa , dove egli perd la vita ap
parue in Cielo una spaventevole Cometa; quasi Iddio havesse voluto spaven
tarlo per rinnovarlo da cosi infelice rcsolutione ; ma non solo di lei non si spa
ventarono gli Portughesi, ma interpretando favor loro, dicevano, che queila Stella parlava al R , e dicevagli Accometa , che in lingua Portughese vuol
dire, assalta ; Quasi gli comandasse, che assaltasse l'Africa ; Ma pur troppo ve
to , che gli huomini niun altra cosa ammettono pi felicemente nell'animo
loro, c credono pi volontieri con fede costantissima, che il predir loro quel
le felicit, che desiderano talmente, che in Corte di Roma io ho veduto alcu
ni esse> impazziti, chiamati Imperatore, Papi .
Nec dee rat Vtolom&tu jam & fceler inflinftor, ad quodfaci/lime ab
ejusmodi voto transitar.
COme habbiamo raccontato di sopra si sono veduti molti, i quali non havendo ambinone alcuna , ne speranza di dover occupar l'Imperio per
esser essi fedeli al Principe loro, e di ben composta natura ; Nondimeno instgati da questi federati indovini , ove prima si contentavano dello Stato loro,
si fon visti nodrir pensieri di regnare senza spaventarsi in vedere i pericoli ma
nifesti, che correva colui, che si poneva ad impresa tanto temeraria d'occupar
l'Imperio ; D'Angeli che parevano prima , sono divenuti Luciferi , non han
conosciuto pericolo, non fedelt verso i Principi, ma per mezo d'ogni ce\eratezza per non mancare loro stessi non hanno dubitato d'esporli ad ogi
precipitio ; poich dal federato indovino erano accertati , che non poteva
essere di meno, che non acquistassero l'Imperio destinato loro da Dio . Et
fama, che oltre l'ingegno ambitiosissimo del Duca di Ghisa concorressero aucora' farlo risolvere d'intraprendere impresa tanto grande, ivackj d'alcu
ni Astrologi, che si promettevano nella sua persona , la grandezza del Regno
di Francia, e i miseri ambitiosi affascinati da questi indovini, mentre commet
tono crudelt grandi contro la persona propria , e del sangue loro, esponen
dolo all'ira del Principe, e mentre commettono infedelt, & altre scelerateize, che non l possono fuggire quando s'occupa un stato , non le conoscono;
Anzi ogni bruttura stimano piet , concorrendovi al desiderio loro , com'tsi
Credono il voler, c l'aiuto divino .
Sedsceleris cogitati irteertum, an refens .
CHe Ottone anco mentre viveva Nerone aspirasse all'Imperio comehibbiamo detto di sopra ne f tetimonjo Pisene , il quale riferisce , ch'egli
stesso
j
Osservaiioni di TrajAno Boccalini
Filippo 1 1. R di Spagna molte volte si dolse, eh' il Principe Dona suo Ge
nerale nel Mare suste di cosi austero costume , che non acquistaste se stesso
pi tosto amici,che nemici; E nella Corte di Roma h veduto alcuni Cardina
li , eh' aspirano al Pontificato professare publicamente con molta prudenza le
virt , ch'ho detto ; perci che non tutti gli huomini sono d'ingegno tale , eh*
altri posta acquistarli con il denaro ; E molti tesori bisognerebbero s'altri vo
lesse usare solamente l'istromento del denaro per acquistarsi degli amici ; ma
secondo la qualit, e conditione degli huomini si deve usare hor l'vno,hor l'al
tro, ma per sempre l'affabilit .
Et pecunia .
QVest' il primo ingrediente , con questo si conducono fine tutte l'im
prese stimate ancora impossibili .
Carlo V . assolto la Francia con forze smisurate , e se ne part perdente .
Il R Filippo suo figliolo con le sole doppie d'oro di Spagna ha posto la Fran
cia in quelle confusioni, e revolution!, che habbiamo tutti veduto,e con mol
ta ragione havevano Augusto , Tiberio sospette l'immense ricchezze de' Sena
tori Romani, come quelli, che sapevano, che l'oro sufficiente di comprar l'a
nimo di qualsivoglia persona ; poich chi ha denari,e s generosamente spen
dergli , ottiene il fine di tutte le sue cupidit, e desideri); come Ottone con po
chi denari compr un Imperio, che non si poteva pagare .
i
t^yiut gratta juvarcs .
E Cosa chiara , che i Principi che procedono, inavertentemente s'allevano,
come si suol dire , il serpe in seno , e sono Architetti della propria rovina. .
Per occupare un stato non dubbio alcuno, che bisogna havere ftraordinario
seguito;e s' veduto,che molti Principi essi stati Ministri delie rovine loro eoa
esser indulgenti verso un suo favorito ; poich facendoli delle gratie,g\i pro
cacciano quel seguito , che poi lo priva dello stato , e della vita . Habbiamo
veduto nella vita di Tiberio, che niun Senatore potendo arrivare al Consola
to , eccetto che per il mezo di Seiano , egli acquist tanto seguito , che manc
poco , che Tiberio non restasse da un suo Ministro oppresso . Et iR di Fran
cia non si possono dolere d'altri , che di loro stessi ne' travagli , eh' hanno ri
cevuto dalla Famiglia de' Ghisi ; poi che furono con essi loro troppo indulgen
ti. Et ho letto, che i Manfredi aspirando alla Tirannide della Patria loro
diedero principio ji cosi federato negotio con farsi amici desti Governatori
di Francia , da quali ottenendo per diversi Cittadini molti favori , finalnente
riusc loro in breve tempo il disegno .
137
tj8
Ojscrvastoni di TrujaM $occaim
gli rec certa gratia , e gli acquist la benevolenza del Popolo ; perci che
parve loro ( registro le formali parole di Plutarco) ch'egli fosse pieno d'humanit,e modestia . Scrivono, che questa virt f di modo in estremo nella per
sona di Lamorale d*Agamonte , che non mai f, e sar in Fiandra pi amato
Principe da quei Popoli . Cosi ancora dicono ch'hebbc la medesima virt
il Duca di Ghisa humanissimo , quanto si pu mai desiderare . Virt molto
dannosa Principi all'hora che si trova in soggetto nobile facultoso ambirioso e valoroso nel mestier della guerra;perci che poco fondamento pu fare
un Principe sopra quel Popolo , eh" ammira la virt d'vn altro; come poco sua
pu altri dire , che sia quella Moglie , ch' fortemente innamorata d'vn altro .
Devono i Principi mantener molto bassi soggetti simili ; non dar occasione
loro con cariche grandi,che acquistino gloria, & habbino commodit d'essercit la virt loro . Cosi Amurat Imperatore de Turchi hebbe cosi gran sos
petto delle manierose attioni del Cicola Ag de' Giannizzeri , che lo\ev da
%quel carico tanto geloso . H alcune volte considerato ond' , eh' essendo
proprio d'ogni Principe il cercar di dare ogni sodisfatione possibile Popolii
1* di Spagna disgustino cosi gravemente i loro sudditi Italiani con mandarvi
Governatori superbissimi,di costumi altieri , e quasi barbari e tanto pi non
mancando loro soggetti Italiani fedelissimi , i quali sarebbono in unito gra
diti Popoli; & ho fatto giuditio, che pi piaccia al R di Spagna queir alteri
gia^ queir odiosissima maniera di procedere, e di trattar austero, che s'haveslerolAvirt , dalle quali habbiamo fatto mentione ; poich ama il Principe,
che ilsuo offitiale sia odiato pi tosto , che troppo amato ; Ne altra cosa abor
risce pi il R di Spagna in D.Giovanni,e nel Duca di Parma, che la soverchia
humanit loro , dalla quale temeva maggior danno , che dalla crudel natura
del Cardinal Granvela del Duca d'Alva, & altri odiosissimi offitiali, che si sono
veduti in Napoli ; doppo questa si segnalta virt segue la magnanimit, haver
spirito , e concetti grandi , e grati al Popolo , fabricar nobilmenre,tener Cala
grande,e da Principe nella quale s'accareggino molti, esser auttor , che il Po
polo vegga degli Spettacoli , e delle cose di gusto . Cesare all' hora , che fu
Edile present 320. compagni di Gladiatori , e facendo circa gli spettacoli,
pompe , e conviti con larghissime spese , scancell tutte le magniheenze di co
loro ch'erano avanti di lui tenuti magnanimi. Per le quali cose s'acquist
di tal maniera , il favor del Popolo, che dice Plutarco, che ogn'uno s'andava
imaginando nuove dignit , e nuovi honori per rendergli merito eguale . Et
tempo degli Avi nostri la Casa de' Medici trattenne il Popolo Fiorentino
con le medesime arti di fabrichegrandi,di giostre, & altri spettacolfavorivano letterati , e si compiacevano d'essere da essi celebrati ; li quali arrisiti) otte
nuto il dominio della Patria loro, cessorono affetto; la liberalit come habbia
mo detto, grand' instromento ; perci che mentre con questa hebbe Cesare
gettato somma grande d'oro , f grandemente indebitato, essendo venutoci
tempo di riscuoster quello eh* h aveva speso, gli f in vece del denaro ptoiuso,
donato l'Imperio della sua Patria *
Ci
I40
Ojservatiom di Trajnao Boccalini
ha cominciato provare , che il soldato addormentato , & invilito dall'ori
compra dal suo Capitano Tesserttione di non andar alla Guerra , pure paga
un vilisfimo fante, che vi vadi per lui; abuso gravissimo, per ruggire il quale ha
procurato la Casa Ottomana d'haver quasi di continuo le guerre in piedi af
tinch le militie non riavessero ad amare la pace, e le delitie della quiete,& ria
vessero proporsi faticoso Tesseremo della guerra qual hora gustassero la
quiete della Casa . Racconter in questo luogo la prudenza veramente divi
na del R dell' Api per fuggire, che i suoi Popoli, i quali egli ha di bisogno te
ner in continuo eslercitio , non si diano alTotio , & all'infingardaggine , cosa,
che distruggerebbe la sua Monarchia ; perci che c cosa chiara, che quella
Maest fino tutto il mese di Maggio non tiene occupati i suoi Popoli in altro,
che nel generare , e procrear figlioli . Fatto questo comanda che s'empia la
Casa di miele nella stagione dell' estade affinch abbondi di vivere nella ri
gida stagione dell' Inverno, & in quest'essercitio attendono in tutto Ottobre .
Ma s'accadesse, che la Casa loro s'empisse il mese di Giugno , e come accade,
all'hora , che dal Cielo cade abbondante manna , la quale raccogliono con
grandissima diligenza talmente, che se la mattina caduta sar in gran copia, io
un sol giorno empiranno tutto il vaso della Casa loro di quel suave liquore;
Quel sagacissimo , e prudentissimo R vedendo il suo Stato pieno di unto be
ne , non se ne rallegra, come farebbono gli Principi humani , considerando
con quella sua soprahumana prudenza infusagli per instinto naturale dal gran
dissimo Iddio, f una rcsolutione , eh' ad ogn'uno parer crudele; perci che
egli abbandona quella Casa , fugge quelle ricchezze accumulate, e con obbe
dienza singolare seguitato da suoi Popoli cerca nuova stanza vuota, incomin
cia di nuovo fabricar le Case, & riempirle di miele , ponendosi pericolo
di morire di necessit con tutto il suo Popolo per il breve tempo , che ha i iibricarsi nuove Case, & in pochi giorni , e quelle empire di tanto mieJe , che
basti mangiarsi l'Inverno ; cosa nel vero degna di grandissima conideratione,& ammaritione , che quel R fuga le delitie di quella Casa piena delle fati
che de suoi Popoli, come morbo contagioso; perci che giudica,che s'egUhavesse tenuto suoi Popoli in quello stato pieno d'ogni delitia , farebbono stati
forzati vivere in otio quei mesi dell' estade nelli quali dovevano pi trava
gliare , stimando quell'acio di maggior pericolo, che quello di morire dineeesfit, trovando perci altra Casa volta per empirla .
Precetto al quale dorevebbono haver molta reflessione i Principi , per non
urtar negT inconvenienti , ne quali fecero naufragio molt' Imperatori Romanijch'havendo di soverchio fatto provare Torio alle loro militie, le resero inu
tili per li tempi bisognosi della Guerra
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1 41
Offervaiioni di Tra]ano Boccalini
fatta maffime da huomo tale, come era Ottone, che ambiva l'adotione . Molti
Cogliono palliare quefle liberalit Cotto coloreld'elemofine difpenfahdo dena
ri a poveri, maritando Vergini, e fabricando Chiefejma poi hanno poco buo
ni fini in effe , cofa.che non farebbe fopportata Venetia ad un Senatore infigne, ne in altro Stato, dove fi viveffe in gelofia della libert .
Adeo animafits corruptor, vt Cocceio Proculo speculatori de partefininA
cum vicino ambigenti, vniverfum vicini agmm fua pecunia
emptum dono dederit .
QVello ftato , ove hanno luogo quefte aperte , e publiche corruttioni di
chiaro fegno d'haver poco buone leggi per confervarfi lungo tempo in
libert . Cefare trovandoli haver nella guerra di Francia accumulato grandiffimi tefori , cominci fpenderli in Roma per comprar la Tirannide da
Cittadini ; Onde fenza che gli fuffe punto vietato , liber Curconi Tribuno
della Plebe, il quale era molto indebitato ; e diede 360. Seftertii Paulo Con
fole, la dove ne tempi adietro , alPhora che non n'era ne nel Senato, ne nel
Popolo Romano entrata tanta corruttela , havendo Giulio Manlio ricchiffimo Cittadino Romano proveduto la gran penuria , che fopraftava quell'An
no alla Citt di Roma , e tutt' Italia compro per tempo una groffa quantit di
biade, e fermento, e cominci diftribuirla al Popolo- Not il Senato queft'
atto, & hebbe grave gelofia di quella liberalit , e veduto il concorfo del Po
polo , che gli portava molto grand" affetto , e ch'egli ogni giorno crefeeva di
feguito, infopettito della libert publica gli coftitui il Dittatore per indagare
i (uoi fini , & havendo quefti inveftigato la ftagione di tanta effufione , e cos
larga difpenfa, (copertolo reo lo condann capitalmente . Ne maggior cor
ruttela ha lo Stato Ecclefiaftico di quella , che i R ftranieri nemici della gran
dezza temporale de' Papi , habbino comprato Baroni Romani Ca/ielli , ac
ci fiano grandi, e di feguito per difturbare i Papi, come fecero i R di Napo
li, quando con tanto fdegno d'Aleffandro V I. compr quelle Caftella Virgi
nio Orfino , e come modernamente fanno li Spagnoli, i quali con le pernioni,
& altri artiftij corrompono , e comprano la fede de' principali Miniftri della
Sede Apofk>lica,cme per tutto il Pontificato di Gregorio X III. il Cardimi
di Comoprontiffimo, e fedeliflmo ad effequir tutto qudlo,ch'effi volevano.
Terficordiam PrafecKi, quem nota pariter, & occultafa/lebant .
MAggiore la balordaggine del Principe , il quale doverebbe da fe invi
gilare, come invigil Tiberio oculatiftmo, e pi di lui Auguflo, il quale
non folo fapeva quello , che fi fuffe mai tramato da alcuno, contro di Ini; ma
conofceya quello, che fin altri haveva nel penfiero, e di che genio altrffifufu;
come dice Tacito di lui quando racconta i giuditij Copra i genij di Marco
Lepido, Afinio Gallo YAruntio . E Galba non foto Copra i Coldati, e loro Offi
Vt postero
I4
147
148
Ofservttioni d Trsjano Boccalini
Citt popolari solo con haver veduto li Cittadini non esser possibile , che
pochi huominihavessero havuto tanto ardire , e con tanta temerit havessero
disprezzato la vita . Mi souviene , che havendo alcuni Spagnoli nell' Olanda,
e Zelanda assaltate 1 cune poche fortezze conhaver passati guazzo bracci di
mare solo con la loro prestezza , con il miracolo d'esser veduti in quei luoghi
con tanto ardire , fi sono li nemici posti infuga . Per non si deve mai cosi in
un subito dar vinta la causa al nemico , ma assaggiarlo prima , e cedergli la vit
toria all'hora quando s'habbia havuta cognitione del numero , e degli apparecchi;poiche. molte volte accaduto,che accortisi altri della debolezza de\ ne
mico con la relblutione,che s' saputa fare,se li levata la vittoria dalle mani .
Cosi a punto in Fiandra essendo state di notte tempo sorprese alcune Citt,
venuto il giorno , e scopertosi il poco numero de' nemici , sono stati scac
ciati .
;
' .
Et ultimamente accaduto , che le Galere del Gran Duca- di Toscana an
date di notte nell' Isola di Scio in numero di cinque , i Sciotti e li Turchiche
guardavano la Cittsiposero in fuga,credendo , che fusse numerosa l'Armata
Christiana. Ma accortisi poscia del picciolo numero , si difesero ,& uccisero
infiniti soldati di quelle Galere .
\sintcposucre cteri quoque Tribuni , Centurionefque j>wfnt
dubiti y ejr honej .
PEr la poca aftettione , che si portava al Principe ; poich non era Galbst
amato,e le cose dell' Imperio Romano s'erano ridotte tale, che asoldati,
& al Popolo Romano poco imporrando , che fusse Imperatore pi tosto et.
curiosit tal hora , e tal hora per avaritia desideravano spesse mutationr, akt'v
all' incontro abbracciano i pericoli perun Principe amato, e la salute del qua
le si tiene cara ; la dove questi speravano maggior benefitio dalla rovina, che
dalla salute di Galba . Documento chiaro tutti li Principi, che deverebbe
ro interessare i Popoli & i soldati nel desiderio dfclla salute, e grandezza di lui,
c del suo stato.
isque habitat animorumfuit,ut pcpmum faci nm auderentpauci
plures velient , omnes paterentur .
PEr la cagione , eh' h detto di sopra perci che dove il Principe non
amato facil cosa , che un picciol numeroid'huomini faccino in una solle
vinone eccessi grandi,come per appunto picciola fiamma atta adabbrusciare qual si sia altissimo edifitio,quando quei, che doverebbero estinguere il fuoco,visi scaldano . H detto , che non pi di vocer huomini, e donne Caceheggiare si veddero le Chiese , e fecero tanti eccessi in Anversa & altre Citt
della Fiandra , e tutto ardeva , perche il dominio de Spagnoli era tanto esoso,,
che pi, tosto per odio loro anco li buoni amavano , che nascessero quegV
COs imprudentemente si port Galba nel procacciarsi il favore , & ilseguito de' soldati , ch' ail' hora si riduce tentar l'animo loro,& in quett*
occasione medefima , nella quale dovevahaverli prontissimi ad ogiii suo scrvigio . Sciocco c quello sposo , ch' all'hora si ridpee provedersi di letto,che .
la sposa di gi condotta in Casa ; Che corne habbiamo detto di sopra fno
dal primo giorno del suo Imperio dovea cominciar ad acquistarsi Paffettione,
e Pamore dlie Militie .
Nel primo libro degli Annali ha detto Tacito, che all'hora che le Legioni
di Vngharias'erano ammutinate , mormoravanoliSenatori,che Tiberio havefle risoluto di mandar Druso suo figliolo per quietarli ; peri che corne
spefe volte haveva fatto Augusio , doveva andarvi csio steslo in persona ; ma
che con queli risolse Tiberio il contrario , e le parole di Tacito son quesio;
hnmotum.adversHs cos fermones fixumque Tiberio fuit , non admittere caput rermny
neque Je ; Remque publicain in caJjUm dare . Multa quippe , & diverf agebant validiores per Germaniam exercitus propriores apud Pamoniam Mi Gallarum opibm
Jib minasjoi Italint'imminentes;quo igitur anteferrent,ac nepropofti ctumelia incederent , atque filios pariter adir Maieflate salva,cHt maiore longin^uo reverentia.
fci'.icct adolescent ibm excusatum,cjuadam ad Patrem reiiccre,prajentisque Gtrrnanieo,aut Druso pojje se mitigari,nel infringi c\vtod aliudsubsdiumsi Impcratorem sprttujfent . Perci che vero , che corne si dice un gettar Pancora sacra , un far
efperienza dlia Maesta delP Imperatore , la quale non deve eser.e posta in.
uso in casi t eccetto, che nelP estremt ncessita ; m- corne pudir Tacito qui ,
quelle parole , che non parve, che non fufle expedrente, eb l'isteflb Galba
tentasse gli animi di quei soldati f
imgraaitthritas maioribus remediU firvaY","T 3
batun
ijo
Ojservttiani di Trajane Bcc*tim
batur ; perci che qual occasione di maggior importanza poteva accader
Galba, che questa, eh' haveva hora per lemani?sentendo,'che in faccia sua g*
era stato creato contro un altr' Imperatore ; Io non s eerto imaginarmelo.
E ben vero , che alcuni piccioli rumorisi devono acquietare per il mezo de
ministri.e molto altre cose far per mano loro negl' estremi bisogni .
Aggiungi queste cose, ch' d'auvertire, eh' alcuna volta fa peggior effet
to il vntar alcune cose importanti per altro mezo , che della persona isteflk
del Principe ; perci che le quel Ministro non opera , cosa chiara /eh' il negotio s'eslcerba ; perci che con queir inobedienza , con quella repulsa dati
al Ministro del Principe, altri s'ostina nel male, e pensandosi d'havere ofsesoil
Principe , diffcilmente si placa , per non esserne da esso punito; la dove la
Maest del Principe con la sua persona toglie via tutti questi impedimenti .
Di pi potiamo notare , che quelle sollevationi , che si fanno da soldati, e da
Popoli lontani dal Principe, si possono quietare con la presenza del Principe,
e si possono anco commovere da quella disporsi di far la volont d'esso Priacipe . Ma quando questi inconvenienti nascono in faccia del Principe , cio
nella sua Citt, poco vi giova la sua presenza, come ve ne sono molt/ essempij.
In vltimo poca speranza poteva haver Galba nella Maest della sua persona,
quando da quei soldati fusse stato disprezzato Pisone. Perci che essendo
Galba vecchio , di corta vita, e Pisone giovine quasi Sol nascente, veniva ad
essere con pi veneratione , &affettione adorato , che quello di Galba, che
tendeva all'occaso ; ma l'vno , e l'altro essendo Principi nuovi,di sangue pri
vatoci poco merito appresso li soldati, gli havevano ancora poco credito, e
manco reputatione appresso le militie .
Sexttu dies agitur, Commilitones, ex quo gnarus futuri, &five opunnm
hoc nomen^five timendum eral . Cfar afeitufuni .
Virginio Rufo Capitano delle Legioni di Germania , come /iabiamo ve
duto di sopra constantissimamente rifiut l'Imperio datoli da soldati
con tant' instanza, come quello, eh' antivedde , e di lontano conobbe , che U
successore di Nerone sarebbe stato di corta vita , qual hora relettione di lui
non fusse stata canonicamente fatta dal Senato, e Popolo Romano.e che Gal
ba , e qualsivogli altro, ch'havesse accettato l'Imperio), non sarebbe stato ri
cevuto dalle Provincie , e dagl' esserciti, che obbedivano llmperlo Romano,
non si trovando tanta melaniaggine negl' hufJmini , che refutino gli Stari, li
Principati, li Regni, e l'Imperij . Celestino, che depose il Papato , dalli hiwmini.che sanno, fu tenuto pi tosto dapoco,che Santo. L'Imperio Romiao
f alcuna volta rifiutato, come fece Diocletiano, doppo haverlo arnmiiuftrato molt' anni, e la ragione s', che quei, quali f l'Imperio offerto , non per
alcuna modestia, ma lo ricusavano per la poca sicurezzadi se se stessi . Dujiqae
potiamo dire, eh' ove l'elettione seditiok fatta dalla violenaa,com? era queU
la dell' Imperio Romano, come quella deiL' Imperio Greco,e come furono %\i
Soldant
";
l'antico
Iji
Ofservationi di Trjano Bocialini
l'antico essempio di Romolo , e altro di Pietro R d'Aragona con il Refi
Francia , Carlo V. stesso s'offer di combattere corpo corpo col R Fran
cesco, ma niun Principe ha havnto cagione di pi piangere le Vittorie de suoi
Capitani, che Filippo 1 1. R di Spagna , il quale vidde la guerra di Fiandrain
stato di tal calamita , che vgualmehte perdeva se esso acquistava la Citt per
assedio, & assalti, che quando gli si ribellavano ; poich sempre vedevi distrurtHfistf Popoli ; Adunque i Principi Immani dovejebbono avanti, che intraprendino le guerre, considerare i mali , che possano seco . Perci che la Vic
toria alcuna volta costa tanto, che meglio nottviu.c,ere . Gio: Beotivoglio
riprese gi Pietro de' Medici, eh' havesse abbarjdnato la grandetti, nella
quale si trovava, senza far prova di difendersi con fa forza .
Solarium proximi motus habebamui , incruenta/ Vrbem , & set
fine discordia translatas .
V
NOn che non russe senza sangue l'acquisto dell' Imperio nella persona
Galba; perci che accade la battaglia traVirginio,e Vindicc,e la morte.
d'ai cune migliaia di soldati , che fece Galba uccider ; Onde di sopra Tacito;
Tardum Galbi, iter , cr cruentum ; ma vuol dire in questo luogo , che Gaiba ac
quist l'Imperio datogli da soldati , e dal senato , senza haverlo combattete
con alcuno . Felicissimi sono quei Principi , che hanno ventura di tare acqui
sto de' stati senza sparger sangue . F stimata maggior sventura de' Portughesi , che del R Cattolico , che si fusse fatto nel Regno diPortugallo mutanoae
di Principe con tanto poco spargimento di sangue , e da questo laogopofi*
mo cavare utilissimo precetto,che i Popoli all'hora , che sono subornati cac
ciar il Principe loro, devono considerare , se ci si pu effettuare conbttNt,
e lunga guerra ; perci che quando Nerone si fusse voluto defendere, & ha
vesse havuto aiuti grandi, lacrimevol configlio si sarebbe pigliato di cacciarlo
di Stato; poich si farebbono immessi in tante calamit , che molto pi pru
dente consiglio sarebbe stato sopportar Nerone, ancorch scekratiumo, che.
provar tanti mali , quanti ne porta seco una guerra lunga . Se \ Fiamenghi
riavessero considerato da ferincipio quel negotio lugubre alla Patria loto , in
traprendevano di voler scacciar da suoi Stati un R potentissimo , sorsi noi
sarebbero stati cosi arditi ; E si come i Mercanti avanti che comprino le meo
loro fanno esattissimo conto ,se porta la spesa il caricarsi di quella robba ; Co- si i Popoli devono considerare di non incorrere ne' mali incurabili per fuggi
re una febre, che pu curarsi . Di pi notiamo in questo luogo che un Prin
cipe, che f acquisto d'un stato , s'egli Cittadino di quello , deve Farlo eoa
quella manco effusione di sangue , che sia possibile , affine , che non incornili
opinione di crudele ; perci che le Vittorie sanguinolenti rendono Pop01*
odioso il Vincitore ; Sapendosi quanto sia nociuto agli Spagnoli all'hora che
il Duca d'Ai va soggiogava i ribelli in Fiandra con vtar immanit tali , die fe
cero odioiissima quella utione, che dovea dominare quelle Provincie Seri.
vono,
Ij4
Ijf
Si
157
Et
ij8
SEnza dubbio alcuno anco per termine di legge ordinaria quelli, che pos
sono impedire un delitto, e lo lasciano commettere sono colpevoli d'esso,
& all'hora maggiormente, che per lo carico , che hanno sono obligati impe
dirlo, di maniera tale , che se quei Ministri , Governatori, Magistrati, che
hanno il carico dal suo Principe veggono commettere qualche inconvenien
te , e non cercano con ogni loro potere d'impedirlo , di castigarlo , fanno
proprij gli eccelsi altrui .
Filippo 1 1. R di Spagna dicono , che niun altra cosa pi importane a Lamorale Principe d'Agamoate , che russer saccheggiate le Chiese nella Citt
d'Anversa , in cui egli habitava , e stim , che non havendo egli cercato con
ogni suo potere d'impedir quell'imprese, Thavesse comandate ; Onde con ri
goroso giuditio lo fece condannare Morte ; perci che i Principi non am
mettono scusa di negligenza negli huomini grandi ; Onde f bisogno esser
oculato in questi casi per non far proprio il delitto altrui , & esser punito co
me delinquente in cola nella quale in altro non ha difettato , che in non re
mediare ai delitti degli altri.
Tranfeendet hntc licentia in Provincia^ .
NOn occorreva , che passasse l'essempio d'eleggere l'Imperatore alle Pro
vincie, poich Galba istesso f eletto dagli esserciti di Francia, e di Spa
gna, prima , che fusse gridato Imperatore in Roma ; ove di gi v'era l'esseqapio . E ben vero , eh' intende Pisone , che si come questi pochi soldati , cftt
s'elessero l'Imperatore con tanta sedinone non riavessero dato cattivo effetnpio all'altre Provincie di fare il medesimo ; ma gi che, come habbiamo detto,
l'essempio cattivo f dato da principio, quando Galba f eletto, e gridato Im
peratore dagli esserciti di Spagna , e Francia ; Onde quei di Germania per
quest' essempio elessero Vitellio, e quelli di Soria Vespasiano . E moke volte
accad, che ogni essercito s'elesse il suo Imperatore . E precetto politicanoo
mai lasciar invendicati certi delitti, che possono essere di mal essempio . Gf
rubbamenti delle Chiese d'Anversa impuniti , passorono in essempio all' altre
Citt di Fiandra, che fecero il medesimo, che s'il primo fusse stato con quelk
severit, che si dovea, punito, non succedevano gli altri . Cosi gli ammutina
menti primi succeduti pi tosto con vtile , che con castigo de' ioldati , cagio
narono g* infiniti ammutinamenti, che si viddero in Fiandra .
159
ICapi d'vna ribellione per mantener fedeli, e costanti i Popoli sedotti ufaao
di non ammetter publici ambasciatori , ne alcuno che tratti con iPopoii
publicamente sopra la pace, la reconciliatione ; perci che dubitano , chev
sollevati non siano fatti capaci degli artifitij che usano essi capi nette \otofeditioni . Cosi in Fiandra li stati ribellati non vollero mai ammettere , ch'al
cuno parlasse publicamente nome del R di Spagna , anzi essendo giunto
con l'Archiduca Alberto Filippo di Nassau Conte di Busa figliolo primoge
nito del Principe d'Oranges , il quale per estere stato allevato in Spagna era
fedele al suo R; quei, che governavano l'Olanda, Zelanda prohibitono, che
nessuno andasse ritrovarlo, e eh' egli non entrasse negli stati loro,dubitando,
che i Popoli ben assetti verso la Memoria di suo Padre si commovessero in
smerlo, cosi ancora essendosi molte volte le Militi in Fiandra ammutinate ma
vollero i Capi degli ammutinamenti permettere , che i Ministri del R, di
erano mandati per trattar accordo parlassero in publico ai soldati sollevati .
t<i
Legio Clapca nihil cunei'at'a Vrator'tanis adiungitur. lllyrici exercitus eieli , Celfttm infestis pilisproturba, nt . Germanica vexiUa diu nutaverc_jt
invalidis adhuc corporibus , & placati* animis , quod eos a Nerone Alexandriam pramijfos , atque inde rurfus Unga navigatone mgros , impcnfiore cura Galba refovebat.
NOtaremo in questo luogo , che niuna coja s'acquista pi facilmente , &
acquistata pi pretiosa , che la volont pronta , e l'afsettione degli huomini , anco per lo contrario n^una cosali perde con maggior facilit ; perei
che non solo la volont,e cuor degli huomini s'acquista con li benefitij grandi,
e con l'opere impiegate inbenefitio altrui . Ma con buona volont mostrata
tempo opportuno,e con una fola cortese parola; fi noti di gratia,come subi
to la legione dell' Armata si rivolt contro Galba,e come questi Germani, che
furono inbarcati da Nerone per la volta d'Alessandria , e poscia fumo richiari
in dietro e per lunga navigatione estendo molti d'esfi amalati , Galba, che cori
molta diligenza haveva ordinato,che fu (fero curati,s'acquist l'afsettione loro;
segno chiaro, che Galba per fatale sua discortesia, e durezza d'animo corse pericolo;poiche poteva conciliarsi gli animi de soldati, come dice Tacito; Qu*ntulacmqne parcijfim* liberalitate . Ricordiamo qui ancora. Non si pu
dire quant'affettione s'acquista il Principe,& il Capitano,che mostra d'esser ge
loso della salute de suoi soldati , e ne moi bisogni gli acuta. Non meravi
glia , se il Turco ha la militia de suoi soldati Giannizzeri ; poi che havend
quegl" Imperatori allevata quella Militia fin da fanciulli con g' innumerabili
tenentij,che riceve dal suo Signore, il quale hanno in luogo di Principe.gli sia
affettionata, e fedele.
Neque illis iudtcium, aut verit* : ( cjuippeeodem die diversa pari certamine
postulatoris ) fed tradito more quemeumque Friacipem adulandijkentia,
Acclamationum , & studiis inanibtts . ,
NOn si trova cosa di maggior instabilit, e leggierezza della violenza del
Popolo, e particolarmente di niun fondamento; infelici sono queir im
prese nel fin loro , che sono fondate nella buona disposinone del Popolo ; per
ci che i Principi nuovi non devono far in esso niun fondamento , come era
Galba . Grandissime furono le dimostrationi , che il Popolo di Fiandra fece
Verso il Duca d'Alanson all'hora , ch'egli fu chiamato al dominio di quelle
Provincie . Grandi gli applausi , e l'allegrezze ,ma hebbero cosi infelici fine,
come noto ad ogn'uno .
X
Interim
li
1
^
.
Ojservationt di Trajano Boccalini
baveva la medesima libert d'vscire di quel Regno , come non hebbe poi;
poich guisa di quel Verme della Seta, ella volontariamente fi rinchiuse in
quella prigione , nella quale lasci la vita . Cos ancora quei che ricercano
guarnigione de' Principi stranieri , come hanno fatto li Signori di Piombino,
quelli ai Correggio, di Monaco, & altri, che hanno ricevuto guarnigione Spa
gnola, ne luoghi loro f bisogno, che con molta diligenza considerino i fin, i
disegni , & g' interessi de' Spagnoli , & assicurarsi, che cosi sia in poter loro
scacciarli ad ogni loro volont, come f. l'ammetterli ; perci che non anello
d'oro, che serva per ornamento, ma instromento molestissimo quell'anello,
che posto in un dito, non possibile pi cavarlo fuori. Cosi ancora non mai
doverebbe un Principe intraprender quella guerra , dalla quale non c poi in
suo potere ritirarsi , per non haver guerreggiare , forzato contro le siie incommodit ; cosa, che h cagionata la rovina di tanti Principi .
fejinand/tm caterts videbatur, antequam crefeeret invalida adhuc con'ytrr
tio pxucorum . Trepidaturum etiam Othonem, qui furtim digreffu* ad
ignaros Hiatust cunei'atione nunc, rjrsegnitia terenttum temp>uSy
imitasi Principem dijeat
Q Vesto consiglio pareva snza dubbio alcuno migliore, come io mi crediv
che sia la difficolt,'solo c , che ove si trovano molti soldati in un corpoarmati, rare volte , che la sollevationc non sia nel maggior vigore anco nei'
istesso principio ; per molti havendo presentito,ch' i soldati trattavano d'itnmutinarsi , essendo corsi con speranza d'acquietare il rumore , nei suo primo
principio l'hanno trovato grandissimo ;. per un Principe in caso ta\e wwvte.ve porsi pericolo, e quei, che stanno lontani sono poco atti spegnere ouest?
meendij , come quelli , che in un subito si fanno inestinguibiij. ben vero,
che i Capitani, e gli Orfitiali, che si trovano tra soldati hanno tempo d'acquie
tare il rumore, quando incominciano i ragionanienti seditioiu perci che co
me prima Ottone comparve negli alloggiamenti de' soldati Pretoriani \a ri
bellione era tanto grande , che Galba era molto formidabile . Ma ne i Po
poli d una Citt , ove i malisodisfatti fono disprezzi , precetto molto vi
correr subito con gli rimedi), essendo la tardanza dannosissima. S'il Rdi
Spagna havesse potuto ne i primi prncipi! della ribellione di Fiandra trisicrirsi in quelle Provincie , quando Madama la Duchessa di Parma fu data di
Congiurati quella seditiosa supplica, non dubbio alcuno, che quella ribel
lione non haverebbe , come fece acquistato tante Citt ; perci che con la
prestezza si f quel buon efftto, che non si f con il castigo, mentre moitrandosi armato, si spaventano anco quei, che sono mal sodisfatti, & haverebbono
animo di sollevarsi, i dubbi si dichiarano amici, egli amici pigliano cuore; oVtre di che ne i principi) li capi de' ribelli non possono attendere ad acquiftaru
seguio,mentre sono forzati difendersi dal Principe,ch' loro con l'armi aoftv
yjjnperatot
\66
Ojservatiom di Trajttrto Bccalr
In Jumma fortuna ii a^uim quoti valiiiu . I Principi di Germania spauriti dalla
grandezza dell' Imperator Carlo V. potevano difendersi , & assicurarti, collegandosi insieme , e chiamando aiuti forastieri di Francia . Quest'era la stradi
ordinaria per difendersi con l'armi honoratamente . Cosi la famiglia di Bor
bone per mantenersi grande in Francia contro la potenza de" R , che deside
ravano abtussarla , e del R di Spagna , che gP impediva la succcifionc di quel
Regno , poteva acquistarsi seguito con quell' honorate maniere, con le quali
gli altri si fa grandi appresso i Popoli con acquistarsi l'affettione loro . Ma
' perche queste strade erano difficili , periculose , e di molto dispendio , se bene
honorate , pigliarono la viadell'heresie pi facile pi sicura , se benept dan
nosa , & empia, con la quale souvertirono i Popoli appestandoli d'vn contagio,
eh' ha cagionata la Morte di tant' anime . Cos anco gli Spagnoli se per assi
curar la Fiandria , dove di continuo spedivano aiuti quei Popoli ribelli , se
volevano muover guerra quel R dovevano farlo con g' efierciti scoperta
mente , come fece Carlo V . Imperatore , e non pigliar i pretesti di Religione
per farsi padrone del Mondo , e ridurre tutte le genti sotto la loro servit, se
temono cosi alcuna dal R di Francia presente sopra Navarra , dovevano sorliticarti, armarsi, difendersi con l'armi e strade honorate, e lasciar correr il negotio di rebeneditione per i suoi piedi , rimettendolo neh" arbitrio del Papa
senza impugnarla con mostrar tant' ansiet , che s'empia il Mondo d'heretici,
solo per acquistar titoli sopra stati altrui .
H addotto essempij grandissimi, ma forse troppo odiosi per mostrare, che i
Principi, eh' h nominati, non hanno havuto consideratione, se l'imprese,die
si potevano fare erano honorate , e degne della loro persona , ma {olohznno
havuto,riguardofs'ell' erano pi sicure,incaminandolc per la strada vergogno
sa, & empia.
Vdfi cadere necejse fit , occurrendum difirimm.
PV dirsi mezo superato quel pericolo , contro il quale altri mostra cuore,
& animo di vincerlo intrepidamente, la viva resolutione Qeu* animo spa*
venta incredibilmente il nemico, e la temerit,& inconsiderato ardire contro
un evidente pericolo, acquista nome di prudente resolutione quando vien sar
ta con fondamento di forze atte superarlo ; all' incontro si concede la me
della vittoria al nemico quando s'appetta in Casa .. I Romani non solo porta
rono le guerre , & i pericoli in Casa altrui , ma anco all'hora, ch'havcvanoil
nemico Annibale in Italia nelle viscere de loro stati , stimarono cosa necessa
ria fargli quella coraggiosa resistenza, che fecero, mandandogli la guerra,& il
pericolo in Casa "come fecero nella Regia' della famosa Republica di Car
tagine .
Gran debolezza mostra colui , eh' aspetta il male per medicare laserit*
doppo che s' ricevuta , e per lo contrario gran cuore si suoi quel Principe,
h' incontra i pericoli, e cerca superarli ,
1*
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l6
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^O/frvatiani di Trinano Boccalini
""'
essequirle con celerit ; perci che si delibera sodamente, e presto s'esseqtrisce.
E ben vero, eh' ogni estremo essendo vitioso si deve fuggire quella tardanza,
quella troppo lunghezza , nel voler troppo accertarsi di tutte le cose avanti
che si faccia deliberatione alcuna; Cosa , che fu notata per difetto nel Duca
d'Alva , al quale giungendo nuova di molti disordini in Fiandra , deliberava
molto tardi il rimedio,& chi gli faceva instanza della resolutione, risponde!
no es k.v: ; il che pass in proverbio , e f da soldati delli stessi ribelli scritto
per motto nell'insegne militari , burlando la molta tardanza del Duca nel
provedere alli mali, che vdiva .
Obvitts i f.xl.it io Julius AtticusJpeculator , cruentttm gladium ostenttns occifum se Othonem exclarnavit ; Et Galba, Commilito, inquit j quii juft
insigni animo ad corcendam militarern kantiani minanbus intrepida-,
adverfus blandientes incorrupt/ts .
LA propositione di quel Principe , eh' incrudelisce contro il suo sangue , e
che ammazza il Principe suo successore, da un pugnale in mano un ter
zo acci vecida lui , verissima . Ond' , eh' Ottone con lliornicidio rro
nella persona di Galba apri la porta, e spian la strada Vitellio di poter tare
giuridicamente ad Ottone, ci che Ottone havea fatto Galba . Ma queste
parole di Galba ; Commilito , quis iujfit ? nella prima apparenza hanno mol
to di magnanimo , e come dice Tacito , dell'intrepido; ma se vorremo
" considerarle bene , troveremo eh' elleno sono sciocchissime , e detre lori di
tempo ; perci che qual licenza faceva bisogno in un occasione simile ad un
soldato ? Ottone non era Principe, ma era privato , voleva occupare Ylmprrio,e non solo non era delitto, temerit l'ammazzarlo, come ribello del tuo
Principe , ma sommo merito . Anzi chi poteva ammazzarlo con rutti li suoi
seguaci , e non lo faceva , commetteva delitto , come di Pisone soldati di
quella Cohorte inanimandoli ad armarsi contro Ottone ; perche qniefctnda
commane crimen facitis . Galba dunque non dovea in modo alcuno rispondere
quel soldato, il quale non havea dato cattivo essempio con ammazzare m
Principe con danno della vita di Galba per lo mal essempio, che s'introducrva di spargere il sangue de' Principi, il quale per le ragioni,che ho detto di lopra, deve esser tenuto venerando, e sacrosanto , ma haveva satto anione bobna d'attimo essempio, havendo ammazzato Ottone ribello, e spaventato gli
altri ; tnbitiosi , eh' riavessero ardire d'occupar l'Imperio; certamente di' io
porr forse troppo libero al Lettore oppugnando certi concetti di licito,
quali alle volte non paiono detti molto proposito ; ma il lettore porr ed
mini! e il mio parere, & appigliarsi quello , che gli parer migliore: perci
che io non affermo il parer mio per buono , solo lo metto in confidcratiotifc
del Le ttore ; perci eh' io stimo , che cosi meritasse costui, che diceva d'baver
ammazzato Ottone, come quei che vecifero Nioiidio Sabino, che voile ocai
.
pai
Iji
OjservAttOM di Traja/f Boccalini
sicura la feda de' loro compagni, uno de' quali per acquistarsi premio appres
so Galba, havcrebbe potuto facilmente, accostandosegli come amico , vcciderlo. .
Strepere cuneia clamoribui, & tumuliti & exhortAtione mutuinoti tamquam
in populo , ac Plebe , vaHs segni adulaiione vocibus ; fed vt quemque af
fa enti um militum ajj>exerant,prehenfare manibw, completii armis^ collo
care juxta, praire sAcramentum, modo Imperatore mtlitibus , modo Im
perAtori milites commendAre^f .
COlui riuscir facilmente vittorioso di qualsivoglia ardua, e grand' impre
sa , che sapr interessare i soldati nella vittoria talmente , che non tanto
per sodisfare queir obligo,che devono al suo Principe di combattere valo
rosamente, quanto per loro particolari interessi, meneranno le mani; 'Son
possibile resistere soldati tali ; perci che non altra cosa pi fu cagione della
grandezza della Republica Romana, quanto, che i soldati Legionari) combat
tendo con ardir sopra humano per la Patria riportavano Vittoria d'ogni ne
mico ; Neil' vltima guerra di Fiandra essendosi ammutinati i soldati Italiani a
Sichen, l'Arciduca Alberto, ancorch ne russe dissuaso da molti suoi principalissimi Ministri, fece resolutione di ridurli all'obbedienza con la forza, e volle
oppor loro la fanteria Spagnola , & un giorno si fece una grossa scaramaccia
tra di loro, e scrivono , che quei Italiani non huomini quel giorno , e soldati
ordinari), ma sembravano Demoni) con l'armi in mano ; perci che ancorch
il fante Spagnolo sia ardito, spedito, sagace, e destro, nondimeno cosi pass Iz
cosa quel giorno, come se gli fanciulli , le donne riavessero combattuto con
gli huomini armati . Tanto dunque pu il menar le mani per salute e*ia
propria vita , per la gloria della sua Natione , che si ritirano li Spagnoli cou
perdit di quaranta Offitiali ; Egli Capitano se stesso , & ha bisogno, che
pi tosto altri lo raffreni, che gli faccia animo , come facevano questi soldati,
1 quali conoscendo d'haver cominciata un attione, che se non havea felice fvne, apportava tutti certa rovina, tutti facevano l'offitio loro eCqulsitamente,
Nec deerat Otbo protendens manus, Adorare vulgum, jacere osatiti
fjr omnia serviliter pr dominatione .
NOn integrit, non gravit, non superbia, & ignoranza grande , e non iccomodarsi tempi, & abbassarsi per poter meglio essaltar la sua pedona.
Ho detto altrove, che'in Roma sono stati conosciuti alcuni Prelati di costumi
osi austeri , che hanno difficultata la strada alle grandezze della persona fo
ro, la quale deve esser con gli ossequi) , e con humiliarsi chi pu esser ifi gio
vamento, e con servir i padroni spianata , e facilitata ; perci che hoaoratamente s'invilisce , e s'abbassa tener conto di soggetto anco vile, che lo &
gex facilitar la sua grandezza ,
ti
17e
176
178
Ojs<rv*tm't di Trdjif $tfe*]lw
mostrano, che sono loro piaciuti ; essendo simile Inietto, agli elettori .
" i>opra tutti il Pontefice Romano in niun' altra anione scuopre pi di qnal
genio egli si sia, che nella prOmotione de' Cardinali'; perci che egli giudica
to d'haver li medesimi costumi, le medeme virt, & h medemi vitij,che hanno
quei , ch'egli piomove al Cardinalato , come dice Ottone ; e molto bene , che:
Galba havea mostrato il suo genio nella dichiaratione , he fece del proprio
successore .
ydisttS) Commilitones , notabili temperate, etiam Dcos infaujam
advptionem adverfantes .
COn mistero grande sono dette queste parole da Ottone e con molta pru
denza, perci cheli Romani per dar cuore soldati , e per fargli arditi
contro si nemici, niun altra cosa pi cercavano, che quella guerra,e queir im
presala quale andavano,fu(se approvata dalli loro Dei; Onde usavano molte
crmonie questo fine,e se bene essi interpretavano alla sciocca plebe e li li.
bri Sibillini, e tutti gli altri augurij, come portava il loro bisogno; non dimeno
cosa degna d'esser notata , che l'augurio d'intraprendere una guerra , fecero,
che russe il pi facile , e tanto ordinario , che non potea succedere altrimenti;
perci che havendo molti polli ristretti nelle gabbie , mentre erano afmari,
gli cacciavano fuori, e gettavano loro del grano, il quale se mangiavano volontieri,era interpretato buon augurio, e che Dio approvava la guerraperche
non f mai veduto , che i Polli non mangiassero volontieri il grano. Et gli
stessi Turchi non intraprendano guerra alcuna, che dal loro Muft, ci Som
mo Sacerdote non sia approvata per tanto giusta,e legittima , che Iddio sar
ili loro favore , anzi menano il Sacerdote in Campo , & avanti , che si. faccio,
qualche battaglia , fanno , che di nuovo dichiari la giustitia di quell' impreti
come Dio la favorir, e molte volte, che i soldati qualche augurio fi fatio spiventati, & hanno dubitato combattere contro la giustitia de/aca^l, e volon
t di Dio, hanno fatto infelice riuscita .
Vejlra virt* expecJatur, apud quos mne hontst confiliU rgbur, & fine
quibut quamyis egregia, invalidi funi .
PErci che come ha detto Tacito in un altro luogo; non ignavia vus*
imperia contineri virtrumf arrnorumque faciendum certame , H in /m?/;j urna <tqnius , quo vaiidiui . E1 buona cosa haver dal suo lato la giustitia detti
causa ; ma f bisogno aiutarla con le Armi ; e s' veduto, che i Turchi ni&ne
la pi empia, che possa imaginarsi, hanno riportato contro Chriliani grandis
sime Vittorie ; il che dico per confusione di quei Principi infit
^e<k po
co, che rimettono la difesa di tutti gli stati lro nel sol aiuto"divi;io. senta
provedersi d'Armi , e di soldati da difendersi ne bisogni loro , nonncotdadosi, ch'egli si chiama. Iddio degli Efciiij ci^ dlqrtii e coja^icA, af
fanno
"
iSo
ojfervationi di Trino Boccalini
poiche^poco g' importava la sua grandezza , ma che volea veder qnalpieta
pigliavano le"cose,e poi accostarsi quel de Due Principi, che pi facilmente
havcfse potuto vivere . Adunque fa bisogno non solo come habbiamo detto,
che i soldati, & altri, che sono con i Principi nell' imprse, habbino il medesimo
fine, ma che non habbino intelligenza , ne amicitia alcuna con li soldati ne
mici ; perci che all'hora in vece di soldati amici, molte volte s'hanno di crudelilTmi nemici, come prov Lodovico Moro , che fu venduto da suoi soldati
Suizzeri,che s'erano accordati con le soldati della medema natione, che ser
vivano Lodovico R di Francia .
Nulla cunttastoni locus est in~eo co(lio, quod non fotest laudari
nifi ferutium .
HA detto di soprala ragione Tacito , onde ci nasca , quando ha'derro,
che [celer, i/npetu convalescunt -, il tentare una impresa simile questa
d'Ottone, se non riesce c ribellione, e sceleratezza , e tenuta per temerit;
Onde dice il medesimo Tacito, che fu sceleratezza l'ardir di Ninfidio.che pur
cerc farsi Imperatore ; Sedere injuper Niyaphidi) Sabini Imperiurn /ibi noliem*
Agitatur.
Ma riuscendo, honorato ardire di grandezze.esi chiamano dalli scrittori
gloriosi acquisti . randissimo biasimo s'hanno tirto adosso i iamenghi,gi
Olandesi , & Zelandesi , mentre si fono cosi sfacciatamente con tanta iodistationc, e tanta rovina della Patria loro ribellati dal loro Principe naturale, ri
mane per, e rimarr sempre ne' Fiamenghi la ribellione ; perche hi sonico
infelice fine . Ma gli Olandesi, e Zelandesi se si fermassero talmente rielsa lo
ro libert,che pi non dubitassero della potenza degli Spagnoli, aotvy.^v
bellione, ma honorata resolutione, non pi ribelli, e feditiosi, ma huomini co
raggiosi sarebbono chiamati, havendo saputo scuoter il giogo del dominio di
gente forasiiera, & instituire nella Patria loro la libert . Cosi gli Suizzeri gi
quando si ribcllorono dalla famiglia d'Austria, erano chiamati ribelli , abor
riti da ogn? uno , hora che in vece di Monarchia hanno ridotto \o Stato \oro
in Republiche sono havuti in sommo honore . Perci che chi intraprende
impresa simile questa d'Ottone , se non riesce , v porsi in un infame pati
bolo , se riesce nel supremo Trono dell' Imperio ; per non si pu lodar, fe
non si vede il fine di lui ; Onde non bisogna andar tanto circospetto con peivfar al principio suo pericoloso , ma almo glorioso fine. Summ* [celer , hi
detto altrove Tacito, incisi curri pericolo ; pergi cum premio .
Carlo Martello , & il Duca di Ghisa hebbero il medesimo pensiero. Honoratissimo f quello di Carlo, perche riusc felicemente , & infelice, e diso
norato sii quello del Duca di Ghisa per esser stato nel suo fine cosi infelice;
Perei -i che le lingue degli huomini, e le penne di tutti i Scrittori lodslO>che
Carlo Martello di privato havesse havuto ingegno, maniera, e forzai saperti
valorosamente acquistar un Regno , com' quello di Francia e biaiiman il
Duca.
iSl
OfscrvAtiom di Trajfta Scc almi
da Spagnoli , &JIC3liani , Mlicie Veterane sono p astate con ordine tra <fi loro
cosi meraviglioso , che sono state di stupore. riavevano un capo chiamato
l'eletto cavato sorte, e con auttorit soprema, e d'un sol giorno, e per man
tenersi vniti , e fedeli l'un l'altro , s'erano fortificati con leggi santissime , te
quali osservano con sommo rigore di maniera tale, che al R,& suoi Ministri
ancorch vi tenessero ogn' artifitio, non venne mai fatto, non dico di superar- .
gli , dividerli , mane meno porre un poco di gelosia tra di loro, il che fu di
tanta maggior meraviglia , quanto in un ammutinamento si contarono solda
ti di pi di venti nationi ; Spagnoli, Italiani, Fiamenghi, Inglesi, Scozzesi, Val
loni, francesi, Tedeschi, & altri anco divisi di Religione tra di loro si manten
nero viti , e procedettero in tutto l'ammutinamento loro, che durarono gli
anni con infinita prudenza, ancorch studiassero i Ministri delR, e i Generali
dell' Essercito in vsar molte crudelt ; ma la cagione principale essendo dmaggior rilievo ton si quiet , & il Duca mostr codardia senza frutto al
cuno.
Seu confeium 0thon credchxt .
perhula jubet.
ECco il partito risoluto , che si deve pigliare in casi tali fperci che qua
non stette Ottone disputare, s'egli dovea aspettare negli alloggiamenri,
farsi forte in altro luogo, ma comand , che si preoccupassero i pericoli, i
quali come h detto altrove sono mezi superati, s'altri va' loro incontro con
animo intrepido .
Jgitnr milites Romani, quasi Vologefen,aut Pacorum, avito Arfacidarum foli
depulfuri , ac non Imperatoremfuum inermem , &fenem trucidare pri
rent , difiefta plebe , procurato Senatu , truces armis , rapidis equis, forum
irrumpunt . Nec ilios Capitolij ajpec~ius , & imminentlum tempio mm Religio .
NOn si potr dire maggior verit di quella; Nullafider, pittasele vir,f>f
castra ficjuuntur ; perci che sciocco colui , che s'assicura sul credere/
che non-mai i soldati commetterebbono tanta sceleratezza ; poich omisi
trova fiera , che l'avanzi di crudelt , empio avaro , sitibondo del sangue fiu
mano pi di quello , eh' alai pu credere . Potrei addurre qui mostraoCi e
sempij
Extrtmam
i86
Zxtremam eiut vocem, ut cuique odium aut admirtio fuit-, varie pradidere . Alij suppliciter interrogasse , quid mali meruiffet ? paucos
dies exohendo donativo deprecatimi .
PEr doverebbono i Principi e procedere , e parlar sempre cose , e parole
degne d'esser scritte, lette , & ammirate,poich con tanta curiosit si cerca
di saper ogni loro minutia , e particolare . Foca Imperatore essendo afliito
da Eraclio , che poi l'vccise , e dicendogli. Cosi dunque hai governata li
Republica ? gli rispose Focajforsi tu meglio la governerai di quello , che ho io.
Et alcuni Imperatori essendo ammazzati,si dolsero, che fosse contro loro fata
tanta crudelt , quando non havevano essi levato la vita ad alcuno. Di pa
notiamo, che mentre s' venuto tanto inanzi con un Principe come etano ve
nuti questi soldati, f sciocca la speranza di Galba di proferir in quel puntai!
Donativo,e dimandar tempo, quando ne meno se fi fosse in istante contatojj.
rebbe stato ricevuto ; poich cose simili non si cominciano senza finirle. Noadimeno pu tanto la speranza negli huomini , che non mai l'abbandonano;
Onde Galba disse tali parole , & il Principe d'Agamonte trovandosi al palco
osto in ordine per la sua decollatane, ancorch potesse giudicare, eh' eisenosi venuto fino all' atto di condurre un suo pari al patibolo non v'era pi
speranza in lui di vita ; Nondimeno voltatosi al Mastro di Campo Romano,
che gli era lato gli disse, s'era rimasto luogo alcuno alla misericordia ?
Titum inde Vinum invajre, de quo , " ipfi ambigu'ur, confumppr ite vo
tent eius injans metus , an proclamaverit non effe ab Othont Andatura-,
ut occideretur> gupd[eu finxit sornudine feu confitenti* comuntiohtonfeffm est .
i
STimano felicita i Principi, che in una compita vittoria , chejlv a cetc
un stato in mano vi muoia anco il Capitan Generale, che gli e l'ha acquisbtajperci che lo libera dell' obbligo di darli quella remuneratione della qele non si trova animo cosi ben composto , che si chiami sodisfatto . Siafe
della Morte di quel creditore , che doppo se non lascia heredi , che poto*
mandar il credito ; Ond' che Tito Vinio , se haveva intelligenza alcuna cca
Ottone , f poco saggio porsi in quel pericolo , nel quale se egli lasciatali
vita , dovea stimare, che sarebbe stata felicit d'Ottone j poich le Mogli noa
pigliano volont: -ri per obbligo,& ogn'uno fogge d'esser legato .
11 Gran Duca Cosimo de Medici affine , che Papa Giulio Vili, non gli
disturbasse la guerra di Siena fece proferire una figliola per darla aJ&>Nepote; & occupata Siena fece ogni cosa per non dargliela . Cosi Otwne, dove
Tito Vinio considerare , che haverebbe operato di non effettuare il jenatev
monio promesso perche essendo egli della parte di Nerone odiofo,eta g"^
ai
t
softa il primo Libro de/s Historia d Cornelio Tacito .
187
ad Ottone d'altra fattione , e rilaverebbe reso esoso al Popolo , & alla militia.
Hte potius eius vita samaque inclint , ut confc'm fceUris
fuerit , cuius causa erat .
FV1 cagione Tito Vinio di tanta rovina di Galba ; perci che egli si doveva
conformar con la volont del suo Principe nel fatto dell' adottione e dovea fuggire di porre un Senatore ambitioso , e delle qualit , ch'era Ottone
in quelle speranze , le quali non si possono abbandonare , se non con perdere
la vita .
Che Tito Vinio futse consapevole della Congiura cosa probabile per le
promesse fatte da Ottone, e per g' interessi di divenir suozero di lui ; il che s'
vero , egli si cava da questo luogo quanto sia cosa pericolosa, e dannosa il vo
ler cercare in certi cosi , di giocar sicuro ; poi che il tener da ambe le parti e
un perder appresso tutte due . Corse Tito Vinio pericolo d'esser amazzato
dalla parte di Galba , quando agitaJJ'e Laco , ignaro Galba , de occidendo Tito
Vinio dicitur , e fu occiso dalla fattione di Ottone, al quale la rovina di Tito Vi
nio accomodava i suoi disegni .
Instgnem Ma die virum Sempronium Denfum , at/ts nojlra vidit > Centuno U
Pratosi* Cohort Galba custodia Pifonis addititi , strifto pugione occurrens armati* , &fcelm exprobrans, oc modo marni jnodo voce vertendo inseperverfores quamquam vulnerato Pifoni ejfugium dedit .
SI leggono nobiHfme attioni de soldati nell' historie fatte per difesa della
vita del loro Capitano , del loro R,e particolarmente fu tale quella della
nobilt di Francia, che fece nella giornata di Zaro per la vita di Carlo Vili ;
che ne riport la vittoria . Niuna cosa devono pi procurare nelle battaglie
i Capitani , & i soldati , che la salute del Principe loro;Onde fu tenuta grave
inavertenza quella de Portughesi, aU'horache in quella lacrimevole battaglia
d'Africa abbandonorono il R loro , il quale privato della sua guardia , mori
come privato,e vii fantaccino calpestato da cavalli , Ma niun Principe meglio
osserva il precetto , che habbiamo detto degl' Imperatori Ottomani , i quali
non mai entrano in battaglia, ma stanno inmezo de' loro soldati Giannizzeri
poich mandando , ordinando , vale il Principe per infiniti , e combattendo
per un solo soldato , che per f poco lodato il R Francesco , che con tanta
poca dignit della sua persona , e con tanto interesse del suo Regno si poneste
sino far l'offitio di soldato , lasciando quello di comandare proprio di lui
)
'' <
4*
Pifi
188
Fifo in ?ydem VeJI* pervajtt,exceptusque misericordia publici servis cntubernio eius ah dit us, non religione^nec ceremoniis^fed latebra imminens
exitium differebat . Cum advenere , mijpt Othonts , nominam in adem eiut ardentes, Sulpitius Fbrus e Britannicis Cohortibus, nuper a Gal" ha Civitate donatus , fjr Ssatins Murcus Jpeculator, a qiuhus protra&us
Pifi in friions templtrucidatur.
VOglio , che in questo luogo notiamo la Religionc , che hebbero quefti
due soldati , & il rispetto , che portorono al Tempio dlia Dea Vesta,
quando non vollero uccidere Pisone;Entr eso,ma lo cavorono fuori vivo, e
nella porta l'vccisero; a confusione di molti Christiani,che quelle (celemezzf,
che nonhanno potuto commettere fuori hanno risoluto essequirle nellesacrosante Chiese. La congiura de' Pazzi contro i Medici f in Fiorenza effequita in Chiesa ; il contraegno furono quelle parole ; Surfin corda ; cosi anco
moite congiure sono state esequite in Imperij sacri senza rispetto alcuno , e
per giudicio giustisfimo di Dio hanno cosi infelicimo fine ; corne ru quelli
essequita nella Porta di San Stefano contro Galeazzo Maria Sforza . Fiippo
detto anco Borbone havendo occupato l'Imperio Costantino colui , al
quale f tagliato il naso Tiberio suo figliolo,e l'Avola materna Anabriaseggirono nella Chiesa Blachernia, & entrorono nella sacrosanta Capella,ficcandosisotto l'Altare , attaccandosiallecolonnette di quella; ma quei, ch'ersno
mandati cercarli tiratili fuori del sacro luogo, crudelmente gli uccisero.
Nullam cddem Otho majore Utitia excepi/seynullum capm tam insatabithe
oculU perlustrasse dicitur:seu tum primum levata omni litctu&ju me/zs,
vagare gaudio c&pcrat , feu recordatio majejlatis inGala ; amicitU i
Tito Finio, quamvis immitem animum imagine trijli considrt .
LA Morte di Pisone diede compita la Vittoria , & il posseso deU' Imper
Romano ad Ottone . I Regni compitamente non s'acquistano se noo
la Morte de' Principi loro , ne si pu mai aflcurare di quel Stato , benckaperato dagli elTerciti, & havutone il posseslb , se vive colui , che v' stato scacciatoi corne s' visto ne' Popoli Napolitani,che scacciarono subito i Francsfi, e richiamarono i loro R d'Aragona .
Habbiamo negli Annali veduto, che quei,ch'erano mandati contro Tacterina poco fecero, ancorche lo vincessero in Campagna ; reliais per tpusrprgeret hlium .
Dicono, che Michle Valacco havendo superato il Cardinal Barn>c^*puto , ches'erafuggitosalvo , esclam, che non s'era fatto cos'alcunaux
quU'hora , c mand molti seguirlo , & esseudo crovato , & vccfo*^00
chs,
Ijo
Ojfrvatfoni di Trdjano Boccalini
Doppo , eh' i soldati hebbero ammazzato Tacito Imperatore , fu da altri
eletto Probo, e dal Senato in RomaFloriano,il quale essendo stato ammazza
to da suoi soldati, il che fu anco opinione , che seguisse ad instigation.! d'esso
Probo, nondimeno egli gli fece vecidere tutti , e con tutto , che Probo russe
stato cosi federato, che havesse dato molta cagione congiurati d'vcciderlo,
nondimeno fece haver la vita tutti quelli, che havevano tenuto mano nella
morte di queir Imperatore ; e Severo diede Narciso per posto alle fiere , ria
vendo prima per un Trombetta fatto intendere , e publicare quegli esser quel
Narciso, che have va strangolato Commodo Imperatore . Severo trovandosi
molto gagliardo di buoni soldati , dimandando Pretoriani , che gli dessero
in mano gli vecisori di Pertinace, riavutili , gli fece tutti vecidere . Et tanto
stimata da Principi cosa necessaria , & vtile per loro stessi il punir gli vecisori
de' Principi, che molti hanno ammazzato quelli medemi, che con vecidere il
Principe, gli hanno dato l'Imperio in mano . Michel Balbo Amoreo congiur
contro l'Imperatore Leone Armenio,& essendosi la congiura scoperta, fu posto
ne ceppi in prigione, di dove scrisse compagni congiurati , che s'eglino non
effettuavano la congiura , sarebbono tutti stati ammazzati ; quelli vocifero
l'Imperatore, e diedero l'Imperio ad esso Michele,doppo il quale essendo suc
ceduto Teofilo, egli stim cosa necessaria ammazzar quelli medemi, che have
vano veciso Leone , ancorch riavessero dato l'Imperio al Padre di lui solo
fine di spaventar ogn' uno, che non facessi lui quello, che quei congiurati fe
cero Leone; di maniera tale, che per fuggir questo scoglio di non esser pu
niti, vsavano i soldati di non dar l'Imperio ad Amici , Parenti dell' Imperator morto , e per questo gli vecisori di Pertinace dubitavano , che non vendi
cale la Morte di lui, e per tal cagione molte volte vecidevano tutto il sangue
dell' Imperator morto', e dubitando il Popolo di Sicilia, che Ruggiero tatto
R doppo che havevano posto prigione il Padre di lui , non ne vendicasse l
morte, vecisero lui ancora . Ma per se bene si sforzavano questi di dar l'Ica.
perio ad huomo,del quale cercavano d'assicurarsi, che non fiifle per vendicar
la Morte dell' Imperatore ; Nondimeno quello,che succedeva poi,l'vccieva,
come si vede per gli essempij raccontati di sopra ; e per questo di Vitellio, che
vendic la Morte di Galba, come ho detto , fa molto male anco quel Princi
pe , che avilisce il sangue Reale , dandolo in mano del carnefice per qualsivoglia grave delitto ; e ne meno deve comportar ne suoi stati quei tali, che han
no spasso il sangue Reale, ancorch sia il Principe veciso suo nemico ; il che
ho voluto dire sine, che si conosca, che pessimo l'essempio,che s' introdor.
todue volte in Francia d'assaltar quei R con coltelli per vccidergli ; poich
s'apre la strada di fare il medesimo ad ogni Principe .
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Offrvastoni di Trajano Boccalini
d'indiisolubil fede . Vsasi in Roma maravigliosamente da Sommi Pontefici,e
loro Nepoti tirar inanzi Prelati requifitione , & intuito di yarij Principi;
poich i Sommi Pontefici , & i loro Nepoti amono di renderli obbligati alla
propria Casa , dando loro questa sodisfatione ; Ond' ch'ogni Prelato deve
rebbe procacciarsi adherenze de' Principi grandi , le quali congionte con i
propri) meriti, facilitano, e servono per veicolo caminar alla meta degli honori, e della dignit . E ben vero , che hanno cominciato i Papi , e loro Ne
poti voler da alcuni anni in qua essaltar Prelati , che non habbino altra de
pendenza ne' Conclavi, che seguir la loro volont nell' eleggere il Papa .
Flagitatum,vl vacaoncs prajari Centurionibttssolita remitterentur; Namquegregariits miles , vt tribut um annuum pendebat ;Quartapars manipuli ifiatfa ter commeatus , aut in tpjs Cajris vagai dum mercedem Centu
rioni exsolverete neque modum oneris quifquam , neque gens qu&Jlus ftnj
habebat . Per latrocinia , & raptus , aut fervilibus mintjleriis> milttanj
etium redimebant.
Difficilissima, e quasi impossibile cosa impedire, che nelle santissime leggi,
negli ordini prudenti sfimi non entri il tarlo della corruttione degli abul,
e che il premio constituito alle fatiche, alla virt altrui, non sa occupato dagli otiosi, dagl' ignoranti con rovina d'ogni stato,d'ogni Principe , d'ogni leg- j
ge humana, e divina, il quale alcuna volta ha pigliato tanto polseflb, che co
me vediamo qui non Stato in poter de' Principi , i quali vendono glijbuJ, e
le corruttioni per il denaro, permettendo ogni cosa anco contro le ttpolitioni delle buone leggi , e degli vsi vtili. Era dato il soldo soldati afcnt.
con l'Armi, nelle mani stessero sempre vigilanti per difender Vituperio Romb
ilo contro gli nemici, e per accrescerlo, venendo la buona occasione.
Questi ordini mentre si mantennero , fecero grandi , e formidabili opere
appresso tutte le Nationi i Romani . Cominci il tarlo della cortumone neli abusi roder il vecchio legno delle sante , e prudenti kegv , tacendo dea
erar l'otio, l'infingardaggine, & il riposo al soldato, il quale deve i continue
esser mantenuto nelle fatiche , negli essercitij . I Ministri del Principe , ch'e?
no i Tribuni, e Centurioni non volevano acconsentire quest' vtile -, Onde i* |
dati per renderli favorevoli alla volont loro donavano parte dal loro fato
agli Ossidali , ch'erano loro dati , acci stessero in continuo essercitio , ne a
vesser bisogno procacciarsi il vivere con altra arte.
Aperta questa strada di pessimo essempio cominciorono gli Offtiali fe
derare per vtile loro altretanto Totio , & il desiderio dell' infingarda^
quanto prima il continuo essercitio , & il desiderio delle fatiche peri^
del Principe loro ; di maniera tale, che quello, che si donava volonn*3*^
te da principio, si converti in Tributo necessario con rovina degli orJni^TO"
, deatemente instituki, e della disciplina militare > Perci che il soldatcm^
- j
eia
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1
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Ojservatitm di Trajtno Boccalini
persone lontane dalla professione del soldato. Et in somma ove fi scorge atile alcuno conginto conia fatica , & alcuna buona opera , ogn'uno h sforza
prender la rosa dell' utile , e lasciar la spina della fatica . E mi souviene di dir
in questo luogo , che tutte le Religioni , e Congrgation! degli huomini reli
giosi da Sommi Pontefici sono state instituite per alcuna segnalata opera pi
caritatevole , & utile per i fedeli Christiani . Questi riavendo per molto tem
po etsercitata queir opera , hanno havuto in dono infinite ricchezze dagli
huomini buoni , le quali hanno in molti d'essi operato quest'inconveniente,
eh' hanno abbandonato in quelle molte ricchezze , e delitie le opere buone,
come di qualche fatica, e sono loro rimaste le ricchese,e veduti i Religiosi sen
za esse opere hanno mosso altri di nuovo ad essercitar le medesime opere pie,
e questi anco arricchiti , si sono dati goder le ricchezze accumulate ; Onde
sono risorti altri Religiosi , che fanno il medesimo . Et io non saprei addurte,
' altra ragione , ond' che nella Chiesa di Dio si trovino tante sorti di Reli
giosi , se non che accaduto Sommi Pontefici quello, eh' accaderebbe ad un
Padre di Famiglia , il quale aggravato da molti figlioli, per sfuggir la spesa di
comprar il vino , pianta una vigna , la quale coltivata per alcuni anzi rende
frutto in molti abbondanza ; ma poi per negligenza non coltivata lasciata
divenir sterile, pensa di piantare un altra , la quale doppo alcuni anni pur pei
non esser cui tivata, essendo divenuta sterile, piantala terza in un altro suo Podcre;Onde cosi facendo sempre, e sempre governandosi con la medesima, egli
riduce tutti i suoi Poderi,da quali prima cavava grano, legumi, oglio,legne,Sc
altri beni in vigne sterili , & infertili . Di pi voglio, che notiamo sopra quel
le parole ; riamanegregaritu miles, ut tributum annuum pendebat ; Che perico/rti
cosa donar ad un suo superior per una sola volta , e non incorrer in pericol
di porsi adosso un perpetuo tributo una gabella sempiterna, come accaduto
Napolitani con il loro millione , che di dono volontario , s' ridotto neceliano .
Tum locupletipmus quifque miles labore , ejrsevitiafatigAriy
donec vacationem emeret .
NE tempi corrotti niuna forte d'huomini pi insidiata , e perseguitata de
i ricchi,e commodi, i quali essendo ne tempi quieti difesi, e protetti dalli
giustitia rimangano , ne torbidi, esposti all' avaritia di chi pi pu. E nodimo , che quando una cosa si vuole da chi ha l'auttorit per strade molto indi
rette sa trovar il modo d'arrivare al suo intento ; E potiamo ancora notare,
che come non raffrenata l'auttorit negli officiali , essi non solo sopportano,
ma invitano gli huomini commetter cose brutte, & illecite .
200
Ofservastoni di Trajano 'Boccalini
che il medicamento non operi effetti contrari) . Il secondo , e pi importan
te auvertimento , che i Principi molte volte hanno voluto usar liberalit
donando altrui , & hanno disgustati huomini grandi con sconcio grandiCfimo
delle cose loro . Mirabile f l'essempio di Francesco R , il quale fece liberi
quei prigioni fatti in quella vittoria navale , che riport il Principe Doria
contro g' Imperiali con grave pregiuditio d'Andrea Doria , il quale fi tenne
Unt* offeso , e disprezzato da quel R.che subito s'accordo con l'Imperatore,
cosi , th cagion in gran parte la grandezza delli Spagnoli in Italia per li
commodit , eh' hanno havuto di quella Citt .
Lac Pr<efetfus tamquam in Infulamfeponcretur , ab Evocata, qutmad
cjtdemeiusOthopramiferat , confjjus . In Martianumlcelum,
ut in libertum palam animadversum .
NOtaremo da queste parole la disuguaglianza della sorte della Mone
di questi due , havuto riguardo alla qualit loro . Lacone estendo stato
Prefetto del Pretorio non volle , che fusse ammazzato nella Citt negli occhi
de soldati , & Icello essendo liberto f decapitato pubicamente . Altra volta
sopra gli Annali del nostro Auttore habbiamo veduto, che da Tiberio fu pra
ticata la medesima accortezza, e nel vero sempre hanno, fatto cattivissimi ef
fetti il far spettacolo al Popolo d'vn Principe , condotto al patibolo ; essendo
cose che per lo pi operano effetto contrario quello,per cui si fanno, fidoverebbono fare perci che l'essecutioni d'huomini delinquenti si fanno ia .
publico per spaventar gli huomini dal commetter delitti simili;ma ne i Mobi
li quei spettacoli cagionano pi tosto sdegno e desideriodi vendetta , ck (pa
vento ; perci che la paura della morte spaventa gli huomini da quei dcSfi&t
che si commettono per vitio, per vigliaccheria d'animo vile,e vioso,non z A
quei , che si commettono per ambinone di gloria d'acquistar fati liberarsi
dalle mani de' Tiranni , nelle quali resolutioni non si teme li mone . F c
sar sempre biasimato Carlo R di Napoli, che facesse processare, e deca,'\ta<re Corradino.come se quel signore fusse stato un huomo privato,emo\to mag
gior vergogna si tir adosso Henrico Vili . R d'Anghlterra , quando fece
cosi pubicamente decapitare la Moglie per adulterio,publicandoadogrVuno
cosa , che dovea con ogni artifitio ascondere tutto il mondo . Gravi risca
timenti ha fatti il R di Spagna Filippo II . con il figliolo , la Moglie,il fra
tello, & altri Baroni, ma con tanta secretezza, che chi scrivesse, che laRegitu
Francese,il figliolo Don. Gio: d'Austria, Marc'Antonio Colonna.il Duca d'tt
sona siano stati auvelenati da lui, parrebbe troppo ardito, e l'essecutione farri
contro quei Principi Fiamenghi non spavent il Principe il Principe d'Orages, anzi accese esso , e tutti quei Popoli di sdegno tale,che mai pi alli^
moria degli huomini f vendicata morte di Principe alcuno come fu f^*
del Conte d'Orno, e Principe d'Agamonte .
La Regina d'Inghilterra , che fece decapitar la Regina Maria sekftft\a
1 oi
0(fewttoni i Trdjgtf 'Boccalini
gati in Roma , e non altrove , che non fi faccia Papa Cardinale absente ; e
doppo fatta quesV elettione,non pu il Papa dispensar benefitij, non sottoscri
ver suppliche, e gratie,se prima non coronato ; tutte cjueste cose non fi pos
sono ottenere con seditioni, con violenza . Ond'c , che da molti anni in qua,
che furono introdotti , sempre l'elettione de' Sommi Pontefici passata quie
tissimamente . I R di Francia f bisogno , che siano del sangue reale , e che.
colui, che deve succedere sia il pi prossimo, e questo deve, esser vnto dall' Ar
civescovo di Rems con l'oglio Sacro deputato per tanto negotio, e se occor
resse, eh' uno havesse tanta forza , tanto seguitod'occupare il Regno , e supetv
re i primi. Laici) gli farebbe bisogno vincere gli Ecclesiastici , i quali deneghi,
rebbonod'vnger R vno,checon fraude havesse occupato il Regno .
Di maniera tale , che gli sarebbe duro , & odioso negotio, e pi difficile il
superare, e violentare le cose sacre, che non ha fatto le profane ; Onde il Duca
di Ghisa , che di lunga mano haveva tramato quella lugubre tela del B,egno
di Francia per la sua persona, per non haver quest' incoppo.il quale conofceva grandissimo, oper, che il Cardinale suo fratello fusse fatto Vescovo di quel
laChiesa,e che havesse cura di queir oglio, che egli conosceva suoi disegni
tanto necessario . Neil' Imperio Greco, oltre l'elettione , la quale turnu/oiosissimmente si faceva da soldati dal Popolo , e tal hora dal Senato , vi faceva
anco di bisogno della Coronatione del Patriarca, e molte volte accad,ch'egli
recus di voler coronar colui , che haveva vecifo l'Imperatore suo predeces
sore, per altra opera federata, per la quale si rendea immeritevole di qw;
grado ; ma neh' Imperio Romano haveva luogo solo la violenza, solo la sedi- ]
tjone de' soldati di maniera tale, che il Senato applaudiva all' Imperatore
'
to da soldati, non havendo ne forza, ne aiuto, ne auttoric d'irapngrur/i.
Anruteniihus cunftis abolere convitia ne probra, qtt* promiscuejafA
basisse animo ejus ntmst fe/tfif .
DVra cosa par per certo, che uno debba esser punito, e che vi sia chi forni
delitto l'esser fedele al suo Signore , e passare i termini
tceVx. , c
realt verso lui ; cola, che deve esser ammirata come eccesso dvvitt .
Devono i Principi in questo caso considerare se colui , che procede co?
ostinata virt nella difesa del suo Principe, e suo stato pi obligato c\ueL
lui ; s' pi obligato quello per esser suo Principe naturale , deve amar.
virt nel nemico , non punirla ; perci che egli da animo anche suoi d'eie
citar verso la medesima virt . Ma s' pi obligato se , all'hora l'ostinatv
fesa di quel Principe merita pena, essendo non virtuosa, ma seditiosa, &^
uata malignit d'animo ribelle . Come per essempio il R di Francia ,
R di Spagna quando guerreggiavano contro i Zelandesi , & Olandesi pocevz
no incrudelire contro i Capitani Francesi , che favorivano il partito dell* Le
ga, egli stati rubelli ; merc, che i Francesi erano prima obligati al loro R. ,
osi i Zelandesi . Oade np,n, virtuok . 1* djjfck Qstjnaa. , ogoi rcdeAxa
>j
indino d'animo pessimo . Per il contrario quelli della Lega , egli altri Stati
d'Olanda , e Zlanda non potevano caminar giuridicamente per i medesimi
termini ; 'poich qulli erano'sudditi naturali del loro R ohligati moltrac
quella virt ; Onde quello , che un del R diTrancia , e Spagna f contro la
Lega, e gli Stati ribelli, lo fa con fondamento virtuoso , e non merita castigo;
Onde tanto spiacevole ad ogn' huomo il leggere , che soldati sudditi del
'loro "Re s'vsi tanf immanit di tagliarli tutti in pezzi, solo perche fi sono mo'strati'fedli , e valorosi in difender la piazza havuta in custodia dal Principe
foro, se bene quei, che lasciano-le cose proprie per andar difendere il Patri
monio altrui rrserifano; far questo fine; di maniera che Ottone non doveva in,
'modo alcuno' odiar quelli , che s'erano mostrati contro lui , che non solo eoa
l'ingiurie, ma COnl'armi'gl' riavevano fatto contro, quando ci sia proceduto
*solo per servir" bene il Signor loro, ch'era Galba dimodo , ch'egli dovea scor
darsi d'ogn' ingiuria fatta adOttone privato . E sarebbe stata ingiuriale grtive ingiustitia solo il ricordarsene; ma si deve operare d'haverli cosi fedeli, co
me gli haveva haVuti Galba; 'il che ftf con lo scordaiideiringiurie,e con
tnostrarsgli loro amorevole, e confidente .
'Oniisijset offensas^an diftuliffctbrevtate imperai incerto fuit.
DVe cose molto vtili voglio , che notiamo in questo luogo prima , che
riiuia cosapi'perniciosa pu far un Principe nuovo, dovel'elettione, e
'successione tanto incerta , e tanto seditiosa , che mostrarsi ne* primi giorni
'Vendicativo farsi de' nemici in tempo , che altri, non essendo ben fermo ndl*
"Imperio pu da ogn'uno, che si sollevi contro ricever nocumento; per Tibe"fio Contro Scuro Asino Gallo, & altri suoi poco amorevoli, differ la vendet
ta per molti anni doppo , che f lrapertore. La seconda , che s' veduto
"per molte esperienze miei giorni , che quei Pontefici , i quali hanno havuco
"rancore, & animo arrabbiato contro i Nepoti, e fa memoria de'Papi loro pre
decessori, hanno haVura csi corta vira da: Dio , che non hanno potuto man
dar ad effecutione i concetti vendicativi dell* animo loro; Onde ad Ottone
forse anco per questa cagione furono da\ Signore abbreviati i giorni, e se non
'frissero troppo odiosi, io addurrei essempij troppo freschi per corroboratone
"di quanto io qtri scrivo .
gu/ejt, redemptisque capibm , qua venalia intersecores firvaverant .
QVesta la mercantia , che sanno fare gli honorati;'quei, che da Principi
sono tenuti in tanta stima , in tanto credito . Il R di Spagna compr;
ancor egli il cadavero del R Sebastiano, e lo fece portare in Portogallo .
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Ofservationi di Trajano Boccalini
moki nella fortuna privata discorrono delle cose del Mondo con fondamen
ti eccellentissimi e censurano l'opere de' Principi con finissimo giuditio , che
posti poscia all' atto prattico, sono anche private della casa loro , essendovi
molta diversit tra l'operare, e ragionar bene .
La prudenza di ben governare un Imperio, unRegno, ne dalla prattica,ne
da libri ne da cosa alcuna V'impara ; ma dono gratissimo della Maest di Dio,
che l'infonde per gratia particolare de* R buoni , all'hora che egli ama 1 Po
poli di quel Regno . Onde David conoscendo per quel suo peccato d'haver
tanto offeso l Maest Divina all'hora ch'egli chiedea humilisfimo perdono,
lo supplicava , chi volessi non torgli , ma contrmarli nel cuore di lui quello
spirito di R , e di Prirtcjge^del quale g' haveva fatto gratia , e senza il quale
non gli dava l'animo cu gremir bene il Popolo Hebreo; & jpiritu principili
confirma me.
'' l 'j^
" ''\
Trepidar Vrbem>Ac smul AtrocitAtem recenti* fcelers .
C^e ad Ottone venisse fatto il sollevar la militia, corromperla^ per denari,
>occider due Principi Galba,c Pisone , & occupar l'Imperio f sceleraKzza tale, che cagion mali infiniti al Popolo Romano, e la rovina di quel gran
dissimo Imperio ; perci che non si poteva introdurre essempio di maggiot
danno, e pi scandaloso . Parve , che Galba fusse chiamato da soldati all'Im
perio, che il Senato approvasse l'elettione di lui,e che Nerone havesse contro
se esseqmto la pena de suoi delitti , vecidendosi da se stesso in luogo lonuao j
da Roma, senza che Galba v'havesse tenuto mano. Ma che Ottone si rufcbl* 1
levato contro un Principe nuovo , ch'era di santissimi costumi , che Vbffdk
con tanta seditione veciso , e che il premio di taqta temerit , e di tanto ec
cesso fussc il posseder l'Imperio . F l'origine , e la prima cagione deWinnumerabili rovine, che accadessero all'Imperio Romano ; poich quando fit
tosi lecito questo modo di procedere, ne nacque la rovina dcll'ifleflo Ottone,
poi di Vitellio, e tanti altri Imperatori, che seguirono . Deve ogni natione,
ogni Popolo non permettere mai, che alcuno per buono , per meritevole , e
per valoroso, che sia arrivi al Principato , eccetto, che canonicamente , b pei
legittima elettione, per giuridica successione di sangue ; poich non si devo
no mai introdur questi infelici essempij ne' Stati , che uno possa arrivare al
Principato per la strada di tant' eccesso d'ammazzar il Principe , rendendo^
quasi necessario, che un solo essempio cagioni moltissimi effetti .
Simul veteres Othons mores paveritem.
PAzza. cosa credere, eh' un privato vitioso arrivando al Principato fi asd,
poich si vede tutto il giorno , die pi tosto il Principato e atto colat
ure le virt de prKiti.che divengono Principi} in vitij,che possino fare il con
trario . Anzi queste scintille di crudelt , di avariti* , c d'altri virij , cine &
scorgono.
yo
tijfihralio'ht tti fraj> Boccalini
i risorte nefs dtohfe di lui , le quali io ho detto , che fono jpetijk Vefhis rt
fnania ; poich egli doveva provedere , che questi inconvenienti hon nascesse
ro , usando rimedi , rigorosi con levar la vira ad Ottone, gn' oltro , ch'havesse pretesa l'adotione,& assicurar in ogni modo, che l'Imperio non fusse stto
per cadere in quest' inconvenienti , rie' quali cadde con quella sua dottione
satta come diceva ad imitatione d'Augusto, e con quel suo herede, e successore
cercato alla Republica, e non al suo sangue, Scaltre vanitaNon So;Mus modo & eques, queis ali qua pars, & curA erfublicx .
GV Elettori d'vn Principe devono esser pochi asine di fuggire gl'incon
venienti , e la confusione della moltitudine; Onde con ottimo giudvtio fi
tImperio costituito solo con sette Principi Germani Elettori ; E Sisto V . con
una sua bolla , volle , che il numero de' Cardinali, quali spetta l'elettionedci
Papa non passane 7; ; stando in questo modo in mano soggetti interessati nel
la grandezza dell' Imperio di Germania Principi grandi fine,che l'Imperatore fusse da essi eletto tale,che potesse anco conservare gli stati de mede/imi
Elettori. Se bene anco fine , che non potesse violentarli farsi l'impeno sc
reditano ; Cosi i Cardinali interessatissmi nella grandezza dello stato della
Sede Apostolica , (poich dalla maest , e potenza Ecclesiastica depende \a
grandezza , e la stima loro) sono zelantissimi della conservatione dello staro
d'essa dal quale ricevono utile , e reputatione . Che se bene molti sono i Car
dinali Vaflalli del R di Spagna, & interessati con quella Corona, nondimeno
quando si sono trattati negotij , ne quali n'andava la reputatione di qoeih
Santa Sede , hanno parlato tanto libero contro il R e suoi Mmisffi
che il Cardinale d'Aragona disse liberamente , che li Spagnoli moite N&fcerano impertinenti, e se bene f fatta dal R di Spagna gagliardissima reGfrenza alla ribeneditione del R di Erancia , nondimeno non hebbe, che due (oli
Cardinali,che lo seguirono,h avendo gli altri preposto come proprio interesse
quello della Sede Apostolica alla volont del loro R,e dolendosi il Governator di Milano con Monsignore Visconti Vescovo di Cervia , che in un ifparcre, che haveva di precedenza ( queste sono le maggiori liti, ch'habbino li Spa
gnoli con huomim Italiani ) favorisse troppo la parte del Papa , non si vergo
gn di lasciarsi uscire di bocca quell'impertinenza , che si ricordasse , ch'es
haveva i suoi parenti Milano . Rispose all' hora intrepidamente cniel Prc
to al Governatore , eh' egli non haveva altra Patria , altri parenti , ch'ili;
Vescovado . E poch1 anni sono il Conte d'Olivares Ambasciatore del RSpagna in Roma havendo introdotto , che non si facesse Papa chi non en*fninato dal suo R ( il quale nominava ancora pochi soggetti , %. sorsi me$
utili per lo Stato Ecclesiastico ) i Cardinali anco affettionati per altro petti
Corona, non potendo sofrire tanta tirannide,e tanta indignit, crearonoClemente VI II. non nominato da Spagnoli,e fecero altri risentimenti cHwrcAtOnde si sono da all' hora in poi astenuti gli Spagnoli da simile nomination
vedendo
Sci
Hi
tij
iI+
offervatiom di Traino Boccalini
Molti eflempij fi trovano de' Cittadini, e Senatori grandi , i quali riavendo
havuto l'armi della Republica per debellare il Tiranno ; Armaqm ut Antonim
caperai in Republica verfa ; come fece Augufio contro Antonio di maniera ta
le , che non cofa molto ficura il creder , die Pompeo quando navette debel
lato Cefare, fi fuiTe contentato viver privato nellafua Patria . E fe bene mol
ti, come fece Bruto , fi fono rifoluti d'ammaziare il Tiranno per rimettere Ij
libert nella Patria loro , nondimeno ve ne fono fiati anco di quelli , che ci
hanno fatto per occupar elfi la Tirannide . Ma elfo anco frefea la memoria
della libert nel Popolo Romano , & Cefare Tiranno folodi cinque anni era
.cofa certa , che Bruto s'efponeflc tanto pericolo folo per zelo della libert
della fua Patria .
t\6
Ojservatiom di Tr/tj*** Bocetlini
Ma habbiamo detto di sopra , che f perche conosceva , che li Spagnoli ne*
Cardinali Papabili hanno pi in odio le virt , che i vitij .
Caso cum omnibus copi luti Vwdtccferox prtcU .
VEramente cosa stimata pi che vera > che la molta preda acquistata, da
soldati , li faccia men coraggiosi , e desiderosi della pace . Li rendono
inutili al marciare come quelli , che non possono condurre seco tanti carriag
gi . Ma qui credo, che voglia dir Tacito , che havendo questi soldati corniaciato gustar la dolcezza della preda , cominciarono desiderar nuova guer
ra, e nuove speditioni per poter continuare nel suo mestiero di rubbare . Co
si si vede, che ove si combatte con Nationi , eh' hanno fama d'esser facoltose,
i soldati pigliano cuore, e grandissimo ardire contro esse . Dicoao i Fiamenghi,che li Spagnoli allettati dalle ricchezze di quelle Provincie gi pi volte
sualigiate da essi, non sapevano mai desiderar la pace , cosi anco all'hora, che
si condusse l'essercito sotto Genova , sotto Roma , & Anversa per il desiderio
della preda , per la fama delle ricchezze di quella Citt; I soldati Spagnoli
fecero prede maravigliose,&particularmente il picciolo numero de Spagnoli,
che vinsero g' Anversani, e saccheggiorono Citt tanto popolate , avanzorono il valor degl' huomini , niuna cosa pi commove il generoso , 8c honorato
cuore do' sol dati, che proporre loro, che faranno prede rubbamenti, assassmati , & altre attioni honorate .
Gaston de Fois disse, che doppo il fatto d'Arme di Ravenna gli haverebbe
condoti a spogliar la Citt di Roma , & tanto potente per questo stimolo
rubbare,che quella Citt,ch' ha fama d'haver molto tesoro;e molte riccboie
farche non sia possibile defenderla dall' avaritia de' soldati all' hora eh" vCapitani publicano il bando di darla Citt sacco, e fuoco.cosa, che dorerebbe
piuttosto per la crudelt dell' attione spaventar ogn' huomo, diesargli cuore,
]
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zij
ii^
Osservationi d Trajan Boccalini
vanto di venale , di fraudolento, e fino di crudele, quali mutationi io mi ricor
do d'haver visto piangerle dal Cardinal d'Ofsat nella Corte di Roma ; poi che
nelle guerre Civili solo s'introduce quel vitio, eh' principe di tutti i vitij.soli
peste, e rovina dellistati-.cio il disprezzo, e l'odio verso il Principe , nonch
l'infedelt , e malevolenza . Pi ragioni si possono addurre , Onde sia , che
rielle guerre Civili si contamini, e corrompa tanto la virt ne Popoli, e ne sol
dati ; la prima , e perche i sollevatori , e capi di ribelli non possono acquistarsi
seguito a huomini buoni , i quali conoschino la gravezza del delitto^ la venti
dell' intentione di chi muove sollevationi, e la falsit de pretesti, onde l'aborrisce,e pi tosto vi s'arma contro, essendo proprio dell' huomo virtuoso defender la causa giusta .
Adunque questi capi de* ribelli , questi sollevatori sono seguitati da pia
federati, e dalla pi inquieta, bisognosa, otiosa, e disperata conditione 'huorhini, eh' habbia uno stato, & i sollevatori acquistarlo la grafia, e seguito d'eS
con permetter loro ogni ribalderia, e difenderli dal castigo delle leggi di ma
niera tale, che questa conditione d'huomini piena di quei viri), eh* habbiarno
detto, s' veduta in tutte le sollevationi, e particolarmente in quelle di fian
dra, nelle quali i ribelli del R manimessero fino le Chiese , e la Sacra spelletile , e molto leggiadramente disse quel Francese del Cattolicon , che Ja vini /
della Lega Santa era tale, che autenticava per buone le rapine, i tradimenti,
& ogn' altra sorte d'empiet . Dipi nelle guerre, che si fanno con li stranieri
il Capitano , che comanda all'essercito con auttorit gli paga il suo soldo, c
punisce i delitti in lui , ma nelle guerre" Civili il Capo della folle vatione ob- A
bedisce i ribelli , non paga il soldato d'altra moneta , che con la licenzi di I
commetter ogni latrocinio ; e per non ha auttorit di punire i solcba per/i
delitti commessi da essi ,e tenergli in freno con le leggi della disciplina n&v 1
re, e molto maggiore auttorit ha un Popolo ribellato sopra il Capitano, ck I
non ha il Capitano sopra i Popoli . Non f mai altro Capo di ribelli ditxo% 1
gior scguito,e di maggior auttorit di quello, che f il Principe d'Ora.n^s in I
fiandra, e pur non poteva frenar quei Popoli ribelli, e governarli con \a pru
denza, che ricercava quella pericolosa impresa .
Aggiungi queste cose, che quando anche i Popoli, & i soldati ribelli fufc 1
ro di tal qualit, che si contentassero di star dentro i termini del giusto, e des
honesto.i Capi de' ribelli non permettono, che si viva con modestia , ma fimano loro sicurezza indurre i Popoli sollevati commetter sceleratezze,:
delitti grandi , e tali, che si stimano indegni di perdono; poich alPhracfr
dono , che la ribellione habbia tutte le sue qualit , quando i loro fegutf'
sono ridotti disperar il perdono dal Popolo
,
<
r ito
cagiona con il tempo nuove guerre Civili; cosa molto pericolosa , che-era i
medesimi Popoli sudditi del medesimo Principe naschino di questi odij; Ond'
che alcuni Principi saggi estendo nati di quest' inconvenienti , hanno levato
da quelle Provincie Pelsercito vittorioso, & il fuoco della guerra Civile, acci
non naschino di queste male sodisfationi tra Popoli , & hanno vsato di spengerle con soldati forastieri,che buon rimedio sarebbe stato quello per fuggi
re quest' inconveniente trasportar quelle Legioni vittoriose in altri paesi;
poich tra Nationi feroci vinte, ma non domate, il star vicino un dar occa
sione nuovi inconvenienti . Ma auvertiremo ancora in questo luogo quan
to sia cosa molto perniciosa il dar occasione, che tra di loro due nationi , che
gu.rreggiano sotto il medesimo Principe, venghino rista l'una contro l'altra;
poich mai il Principe haver quiete sotto il suo comando , s'accade , che una
insuperbisca per la vittoria , e l'altra incrudelisca nel desiderio della vendetta,
& all'hora che l'Arciduca Alberto fece resolutione di ridurre con la fona all'
obedienza li soldati Italiani ammutinati in Sichen , & volea superargli con la
militia Spagnola , fu da molti fedeli del R avertito fuggire in ogni modo
come consiglio dannosissimo, e che haverebbe apportato pessimo servigio al
le cose del R il porre alle mani insieme due nationi grandi , e tra le ai/era
tanta emulatione nel mestiere della guerra .
Nec focios ut olim,ftd hojles-, fjr victos vocabant .
COs come i Principi , come habbiamo detto altrove , eh' hanno sotto di
loro Popoli, che vivono con la libert de' loro privilegi) loro caro, che
faccino qualche sollevatione per haver occasione di combattere con essi , e
con la violenza dell'Armi spogliarli d'ogni loro privilegio ; e per cNOBO
essi Popoli fuggir di dar occasione al Principe di conseguir l'intento suo .
rono molto biasimati gli Aragonesi, che solo per difendere un loro Cittadino,
cosi atrocemente offendessero il R con le scarcerarioni , che fecero dalle
mani dell' Inquisitione della persona d'Antonio Perez, con la quale posero la
Patria loro in tanta confusione , & i Fiamenghi sono infelicemente caduti ne'
medesimi disordini; perci che i vinti , & i superati con l'Armi non pi com
pagni, & amici, ma sono chiamati sudditi,& vassalli; Ond', che Principi in
feriori, come sono i Duchi d'Italia, deve esser cara la pace , & amicitia con il
R di Spagna , & ogir" altro Principe grande, come che pu nuocer loro , ma
per deve esser amicitia piena di molta gelosia , poich venendo agli Spa
gnoli occasione di soggiogarli, non pi amici , stipendtarij , & feudatari; r ma
soggetti , e vassalli sarebbono chiamati ; Ond' che con tanta diligenza tutti
devono attendere alla grandezza di Francia , solo fine , che li Spagnoli arri
vano questi disegni , ne si trovi alcuno tanto scemo d'ingegno , che stdia \
credere di non dover esser chiamato con vii nome di servo da colui, dil quaie
iuanzi, che egli suste vinto, era chiamato amico ,
lite
in
Nec deertt pars Ga/liarum, (ju<e Rhenum accolt-, eafdem partes fecuta, ac tum
acerrima inftigatrix adverfus Galbianos .
LE guerre tr Principi , e tra le nationi si devono solo fomentar contro
quel Principe, e contro quella Natione , della quale altri ha giusta ragione
di temere,edevesi fare con tale auvertenza , che per fuggire un mal lontano,
& incerto, altri non incorra in un presente, e certo , e sopra tutto con tal sicu
rezza , eh' altri non rimanga preda colui , contro il quale e fomentata la
guerra .
L'Adolo ajuto il R di Persia, e f rovinato da Selim. I Principi di Caramania ajutorono i Soldani del Cairo , & anco i Francesi rovinorono per haver voluto dare ajuto ai ribelli di Fiandra, e si fono ridotti ih cosi gran trava
gli, cagionatili da i Principi di quella Lega, la quale form loro contro la po
tenza del R di Spagna . I Gran Duchi di Toscana, entrati i medesimi Spa
gnoli in grave sospetto d'haver favorito i loro ribelli di Fiandra , si sono con
citati contro un potente nemico, dal quale al presente ricevono molta gelo
sia . Ma la Germania potentissima , e la Regina d'Inghilterra ancor essa po
tente per l'importante sua Isola hanno potuto, e con maggior siuirezza trava
gliare i R di Spagna nelle revolutioni di Fiandra , le quale , come h detto
altre volte, sono state suscitate, e fomentate da Principi grandi per dar occa
sione alla potenza de' Spagnoli di spender l'oro del Per,e dell' Indie pi tosto
in defende, che in cercar d'occupar gli Stati altrui . Ma questo , che racconta
qui Tacito, mi par , che pi tosto sia errore grave , che prudente soministratione d'ajuto, e consiglio contro un publico nemico , poich mitigavano le Le
gioni Romane contro i Francesi, dovendo le Nationi vnirsi contro quella po
tenza, della quale temevano . Ma c vero, che l'odio , che quelle Provincie
vicine al Reno , portavano agli altri Francesi, consigliavano, come ho detto
di sopra Alessandro V I. Sommo Pontefice, poi Lodovico il Moro chiamar i
Turchi contro i Francesi, il R Francesco chiamarli contro gii Spagnoli .
LTmperator Ferdinando ad irritarli contro i Venetiani, e prima i Fioren
tini contro i R di Napoli all'hora che occuparono l'importante Ciu d'O
tranto .
Hoc enim nomen fastidito Vindice indiderant .
VErrssima altre tanto quella propositione tanto volgare Divde , & Ini.
fera, ; non possibile senza quest' ingrediente frenar una sollevatione
contro un Principe,contro una Republica . Hanno sempre pigliato le ribel
lioni , e Guerre Civili nome dai capi della sollevatione, e delle fattioni . Le
parti di Siila, e Mario in Roma; i Ghisardi , e Navaristi i Francia , Bianchi e
Neri , Buon del Monte , & Vberti, Guelfi, e Gibellini nella RepubUca di Firenza . Pi facilmente nascono queste sollevationi ne i siati grandrd'vn Prinf 3
ripe,
2ii
0(fewattorti di Trajani Boccalini
cipe , all' hora, di' egli domina diverse nationi, prenden d il nome della Natione ; ma i sollevati , & cmpij Politici moderni hvendo considerato , che glj
odij delle parti non sono cosi arrabbiati , come vorrebbono, & i loro seguaci
non s'offendono con quella crudelt , di' essi desiderano , perche quando la
divisione solo de' nomi de Capi non ha gran fermezza , e non perseveranp
in elsa come si vede qui.chc si mutano , e si muteranno molti Bianchi , e molti
Guelfi , in Neri,e Gibellini , hanno non per altra cagione escogitato la divisio
ne di Religione , non per altra cagione , che per porre tra gli huomini mag
gior odio , maggior divisione, animo pi sermo, pi ostinato nella soa parte, e
pi crudele in ammazzare huomini , in rubbar le Case, & desolar le Citt della
contraria fattione . Cerco Fiamenghi, Francesi , Germani , per qual cau
sa tra voi slata seminata l'heresiaJa diversit della Religione dalla Cattolica,nella quale i vostri maggiori con tanta lor lode sono vi(suti;solo sine, che
stano odiati i Popoli , i sudditi della Casa d'Austria , da que de Duchi di Sasso
nia, Conte Palatino, Marchese di Brandeburgo.eda quei delle Citt Franche,
& in Francia da seguaci del R di Navarra,i sudditi del Re e da quei , che se
guitano il partito de Ghisardi . Et in Fiandria i sudditi del R di Spagn*
queste sono le prudenze moderne , e modi di dividere i Popoli non conolca
dagli antichi, ne posti in uso, perche non hebbero tant' empiet, che de&loto
l'animo di mescolar l'interessi di Dio con g' interessi di Stato.
G' Imperatori Greci , che si disunirono dalla Chiesa Cattolica per non
esser sottoposti alle censure de' Sommi Pontefici ; politica ch' ha cagionatala
grandezza di quella Natione.chc hora vediamo molto pi infelice degYieft
Hebrei . Adunque dove prima era diviso il Chriftianefrno in Guelfi , & Gibehini, cio Imperiali, e Francesi, e quelli seguivano le parti del Sommo Pon
tefice, hora si sono convertiti inHeretici,e Cattolici.
Jgitur Sequant's , t^duijque,ac deindeprout opulentia C'wiXahw erat,
infensi^ expugnationes urbium, populationes agrorttm-, raptui
*
penatum hauferunt animo .
QVeste sono le virtuose attieni , egli honorati desideri) degli tanto pregi**
ti soldati;la Guerra Civile di Fiandra me pare , che si possa con molta
ragione rassomigliare all' incendio del Monte-Etna, il quale sempre arde, mer
ce, che la naturagli somministra sempre da se stessa materia, che nutrisce quel
fuoco eterno .
Le Nationi povere presto si vincono , e con molta facilit . I Paesi fono la
calami ta, che tira contro se il ferro de soldati. Fra.Spagnoli , e Francesi , e
tra Spagnoli , e Fiamenghi in quest'ultime revolutioni non e stata guerra per
odio naturale , che sia tra quelle Nationi , ne essi Spagnoli hanno guerreggia
contro gli heretici, e ribelli , ma contro le ricchezze, contro le mercanotii
quelle nationi ricche .
J Sui*-
Contumacia-
114-
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Ff
Infinf*
n8
Ojservatoni di Trajano Boccalini
Cosi come Vitellio fece cos poco honore Fonteio Capitone de rivocare
l'anioni A lui, cosi il protettore, il quale ama sempre d'essercitare la sua auttorit, e mostrarla ad ogn'uno superiore quella del generale; cosa,che cagio
no quei grandissimi disordini , quali havendo quel prudentissimo Pontefice
voluto rimediare con tante riforme , trov , ch'il medesimo mancamente ca
verebbe pi tosto alterata la piaga infistolita , che l'havesse medicata ; vera
cosa dilse Tacito . Non aliter ratio Imperi) constat qnaittfi uni reddatur ; fa biso
gno , che cosi come il premio del Cielo doppo questa vita , e la pena dell' In
ferno vien data da un solo Iddio; cosi in questo mondo da un solo Principe ne
venga noi distribuite le pene , e i premij .
In qui busfordcm & avaritiam Tontei Capitomi-, adimendis afignandifque militi* ordtnibui, integre mutaverat .
MOdo di procedere da smaccare , e levare la reputatione ad un Offinalf.
Cosi ancora quando i Principi senza certa circospitione , e destra ahniera revocano l'attioni de' loro predecessori , gli diminuiscono grandervj:?
la fama . Leone X I . creato doppo Clemente V 1 1 1 ; lev molti ors oc"
primi giorni del suo Pontificato infatuiti da quel Sommo Pontefice conmdlta prudenza,assolse molti condannati restitu, i beni molti, qual/Vnno ad
confiscati , & altr' innovationi con poca cura per quello , che fi vie ixcgiudicare alla fame , e reputatione di quel grandissimo Papa lettciifi'mo,t
prudentiflmo sopra tutti i Principi della sua et. Si desidera da gli huoraini
buoni dunque , maggior prudenza , che si corregga s'alcuna cosa e stata fatta
con buona ma con tal auvertenza, che non si pregiudichi alla fama, & alla re
putatione del Principe passato , e che si conosca zelo d'emendare i falli , non
rancori d'animo di voler denigrar la fama altrui , e come fece Aulo Vitellio i
voler con il biasimo altrui acquistar gloria afe stesto .
Ita comitatem, bonitatemejue faventes vocabant , quodfine modoy
fine iudicio, donaret sua 5 largireturcjue aliena, .
POiche Pimperfettione,che si trova in tutti glihuomini naturale,fa che altri
non s tener quella strada di mezo ; si che nel conversare , nel trattare altri
non sia troppo nell' auttorit della grandezza , o non si domestichi troppo con
gl'inferiori , fa bisogno d'haver auvertenza di regolarsi secondo la qualitdelle genti, con le quali si tratta; Perci che con i Francesi si deve usar domeftamente , e con la Natsoni simili di genio ad essi ; Con li Spagnoli bene 2C
in superbia , gravita molto grata quella Natione , in tanto che odioroof
Don Gio: d'Austria certa humanit,che quel Signore have va imparata isAalia . Ma con soldati sempre bene peccar pi tosto in troppo aemcScxA
con essi , che star sul grave ; perci che facendo bisogno indurre il sfidato
pou temer la.Morte , per iadurlo tanca soiutione, e ne-ceflario ufo coueG
.. j
t l
ta
x jo
Ojservatiom Ai Trajattc Boccali/ti
infelice memoria perle cose fatte da lui, che habbiamo raccontato di sopra? e
pure perche gP ingiusti & ambitiofi pensieri dell' uno, e dell' altro hebbero fe
lice fine, poich Cesare acquist l'assoluta Signoria, e Tirannide dell' Imperio
Romano , & Augusto seppe di modo mantenerla , che come se suste l'Imperio
Romano stato la facolt d'vn Cittadino privato pot lasciarlo hereditario
anco ad uno , che non era del suo sangue , come fu Tiberio . Tutte quelle
sceleratezze, infidelt, crudelt, che uforono per arrivare al regnare, furono
interpretate virt , spiriti grandi , desideri) honorati, acquisti gloriosi . Per lo
contrario Catilina in Roma , che non pot arrivare al felice fine di Cesare
lasci doppo se federata memoria , ancorch tentasse il medesimo , &havessc
riavuto il medemo pensiero di Cesare ; Cosi anco infelice memoria lasci di se
il Tiepolo, Scaltri che vollero occupare la libert di Venetia loro Patria, che
generosa l'haverebbono lasciatale riavessero potuto divenir padroni di tutti
gli Stati , eh' hora possiede , quella Serenissima Republica ; perci che non pi
traditori della Patria loro, ma sarebbono chiamati Principi d'vno stato grande,e sarebbono stimati honotati,c tenuti in esquisitissimo conto appressoc^z/
Principe .
Carlo , e Martello ardirono la medesima impresa, quello ne fu stimaeiSso
tenuto, perci che hebbe felice fine; questo ha lasciato doppo se dolo/turnemoria nella Francia, e quello, che f giudicato virt d'animo Realr^gcinie
in Carlo f stimata infedelt , ingratitudine , e tropp' ambitione ne\uci&
Ghisa . Concludo, chi aspira ad un Regno, segli lo conseguiste , tutti i meii
usati,per Vergognosi,eh e siano,divengono honorati, se non s'ottiene l'intento,
ancorch si sia proceduto honoratamente , e con mezi virtuosi, la perdita, c
l'infelice riuscita gli fa svergognatissimi , e dishonoratissimi .
Sedprofusa, cupidine, & insigni temeritate Legati Legionum, A.Ccci*,
& Fabius Falem .
QVando uno stato cade in queste calamit, che manca il suo Principe seni*
heredi, e si vede succeder in esso persona privata di poca autx&ir, e se
guito , s' osservato i Capitani degli esserciti, Governatori delle 'Provincie,
delle Citt , e delle Piazzeforti essersi empiti d'ambitione di voler signoreg
giare, e dominar essi nel carico, che hanno, almeno vender caro il seguito, e
la concessione del genio, eh' hanno al Principe nuovo , con il quale si conosco
no non hayer quel luogo di gratia , che con la loro ambitione , & avaritia si
sono imaginati, adheriscono ad altri partiti, da quali sperino haver maggior
conditione, & in somma si veggono far brutta mercantia.
innumerabili essempij oltre questo di Tacito potrei addurre per prora/quello, eh' io h detto ; poich nell' vltime revolutioni di Francia , il DvaA
Mercurio, quello d'Epernon, d'Ornala, e Gioiosa, pensorono farsi Signori
le Provincie , eh' havevano in governo, e pi tosto , che restituirle alla Corona
di Francia fecero pensiero di venderle al R di Spagna , e possederle (otto \*
maggio-.
\
sopra il prima Libre deh* Rifior* d Cornelio Tcito .
251
maggioranza di lui , che fino Mons di Belign pens di farsi Tiranno di
Carnbray . Ne si poteva presentare Cecinna, e Fabio Va!cnte,& Francesi, ' '
ch'ho nominati, & ad ogn' altro, eh' h carichi grandi in un stato miglior oc
casione d'eisaltar le persone loro , e farsi Signori assoluti delle Provincie eh'
hanno in governo, che quando manca il Principe , & il Regno, vien combat-*
tuto da pi heredi, e molto pi da private persone ; poich s'ottiene da quei,
quali adherisce ogni avahtaggioso partito .
quibwsVdens infenus Galba , tamquam detecam se Virginij cunei'ationem, oppressa Capitoni Consilia ingrate tttjjjset, injligare Vittlittm,
ardorem militum ojlentans .
ALtrove negl'Annali del nostro Auttore habbiamo mostrato quanto du
ro negotio tenga in mano un Principe , ch'habbia acquistato un' stato,
in dar sodisfatione,e mantener sodisfatti quelli, con l'opera de' quali s' otte
nuta la Vittoria . Questi mal sodisfatti sogliono esser crudeli nemici, e molto
dannosi quei Principi , da quali dicono esser stati ingratamente trattati .
Molto fresco l'essempio del Marescial di Birone chiamato per l'immenso suo
valore il Marte della Francia , e perci sopra tutti i Capitani di quel Regno
carissimo al suo R ; perci che i ;malsodisratti cosi fanno trovar la strada , e
cosi fono buoni instromenti di ritorre altrui lo stato , come fono stati in dar
glielo 5 ne mancano occasioni ad essi essendo da mali sodisfatti, e da quei , eh'
hanno perduta la guerra con il Principe, eh' ha acquistato il Regno, ricercati,
sollecitati alla ribellione, e se questi instigatori mancano , essi medesimi per
vendicarsi contro il Principe dell' ingratitudine fatta loro, sollecitano altri .
Il Duca di Savoia havendo conosciuto quando and in Francia , l'animo
mal disposto del Marescial di Birone, lo sollecit quella ribellione, nella qua
le egli perd la vita. Et i Principi d'Italia all'hora che viddero cadere per la
prigionia del R di Francia il Ducato di Milano sotto le forze di Carlo Impe
ratore ; conoscendo , che il Marchese di Pescara era malissimo sodisfatto , e si
chiamaya-grandemente offeso , che tutta la gloria , & vtile della giornata di
Pavia, nella quale giuditio di tutti gli huomini , egli con la sua prudenza , e
valore haveVa operato , la prima parte si dava , & attribuiva Carlo della
Noce, lo sollecitarono ribellarsi all'Imperatore , (promettendogli il Regno
di Napoli. E molti malsodisfatti per le ingratitudini de i loro R , hanno
chiamati altri R forestieri per vendicarsi per l'ingratitudine del R presente ;
Cercando ottener gratitudine da un,R nuovo .
Confesso , che molti Principi hanno fatto naufragio in questo scoglio per
una certa naturale, e fatale, negligenza degli huomini, che credono, ottenuto,
eh' hanno l'intento suo , esser sicuri con l'haver vinto l'inimico del Regno acquistato,e mancando loro il bisogno , tengono poco conto de' meriti altrui ;
Errore molto grave, e che ha cagionato la rovina de' Principi grandi .
Deve dunque jl Principe per /uggir questi scogli , far giuditio , eh' ogn'
v
huomo
iji
Ojservationi di Traj/t Boccalini
huomo ha I suoi fini, i suoi disegni, & i suoi interessi, e si come il Principe ama
d'occupare il Regno, contro il quale s' armato; cosi tutti quei, che lo seguo
no , havendo i suoi fini in quella guerra , & loro disegni; cosi come piace ai
Principe ottener il Regno vltimo suo fine in quella guerra, cosi deve credete,
che nella Vittoria quei, che lo seguono, amano ottener l'intento loro,& i loro
disegni ; Ne mai il Principe deve stifoar compita 1$ Vittoria , sicuro il possesso
del Regno fintanto , che tutti quei , che l'hanno seguitato , la maggior parte
d'essi, e particolarmente gli huomini principali non hanno conseguito l'inten
to loro , sicuri , che per ottenerlo, moveranno altreguerre,& altre seditioni.
Cesare il Dittatore per sodisfece gli esserciti , che gli havevano dato la Tiran
nide della sua Patria in mat'^& Augusto per la.medesima cagione fece la
projeritione affinch fussero rimunerati de i beni de' proscritti quei, che have
vano seguitato la sua fortuna.
" ytil(
Ipsum celebri ubique fama .
ECcola prima qualit , che deve havere,uno che aspira ad uno stato; perai
che non basta il prvedersi di forze per scacciare il Principe , ma soae
eh' egli sia.f bisogno considerare/e in lui si trovano tali qualit, dnei.^oti,
e sopratutto la Nobilt siano per esser pronti ad obedirlo volontien, Suiceverlo per loro Signore . Neil' Imperio Romano , & anche nel Greco commdorono vilissimi huomini , e solo bastava, che fussero di qualche grado nel mestier dell' Armi . Ma mentre Valente parlava Vitellio,non era l'Imperio Ro
mano caduto in tanto abuso, nel quale precipito con la lunghezza del tempo .
Adunque quei , che vogliono occupar stati ove sia molta Nobilt , fa bisogno,
che siano molto insigni , per nascita di sangue , come furono sempre tutti
quelli , che si sono armati da se da 500. anni in qua per l'acquisto delRcgno
di Napoli,overo , che siano congiunti in parentado con il sangue Reale , che
cosi Franco sforza figlio di vilissimo Padre , ancorch grandimo guerriero
essendo Marito di Bianca figlia di Filippo potea succedete , e f dalla Nobilt
obbedito , nel nobilissimo Ducato di Milano . E molti ImperatorJ&pmani , e
Greci conoscendo la vilt loro , e dubitando per essa perder lo staW/fi sfor
zarono , e procurarono anco con usar violenza d'imparentarsi con il sangue
di quei Imperatori , eh' havevano regnato avanti loro . Etil Duca di Ghisa
fu scoperto , che in quella sua lega aspirava tanto all' acquifto del Regno di
Francia , quando fu veduto , che fece publicare quel libro, nel quale faceva
scovare la sua gran Nobilt, come quella che per dritta linea discendeva da!
ngue nobilissimo di Carlo Magno Imperatore , e R di Francia . E s' ve
duto , che la Republica di Fiorenza, il Regno di Sicilia doppo il Vespro Siriliano chiamorono Principi di sangue Reale , e quando il Popolo Furisametf*
e con poca consiieranone s'ha da se eletto un Principe vile , questo anc*a le
n' pentito , & accortosi dell' indignit del soggetto, e della brutte^ deXY
elettione, da se stesso l'ha veciso, scacciato , permesso , che la iSoiltYo
fctfci,
2}4
O/servatioti & TrdjtM Bccalia
di Spagna, in quei de' Duchi di Savoia, e di Lorena, & anco in quei della Sede
Apostolica ; tutti aiuti , tutte forze poco sicure;perci che la maggior parte de
Francesi le seguitavano , come Ministro,e Vendicatore degli odij loro contro
il R.e contro il R di Navarra, & altri Heretici;Cosi anco poco stabile, come
fi conobbe poi dall' effctto,f il fondamento , eh' egli fece nella fede Aposto
lica , la quale per meglio ingannare haveva battezzata la sua ribellione Lega
Santa ; perci che poteva credere, che i Sommi Pontefici per se stessi am
maestrati dai Politici , che si trovavano nelle Corti, haverebbono conosciuti
gli artintij , & haverebbono negato con il tempo , come negorono gli aiuti,
meno stabile era l'aiuto di Spagna , l'intensione del quale il Duca di Ghisa
non seppe considerare , che non era di crear un R Cattolico in Francia , ma
d'accendervi quel fuoco di divisione , che fosse stato sufficiente dividerla;
poich poche prudenti sarebbono stati li Spagnoli cercar di levar il Regno ad
un R otioso vitioso,e quasi inetto, come Henrico, per darlo al Duca di Ghi
generosissimo, e valorisissimo , mentre il R di Spagna era sempre sicuro di*
ver per nemico il R di Francia, ancorch fosse stato il suo figliolo stesso seccod genito . 11 fine del Duca di Savoia era l'acquisto di qualche Provinc/pra i Regni di Francia , doppoil quale egli haverbbe procacciata
ma servinone dagli Spagnoli , come quello, che sapeva,che ancorchiDaa
di Ghisa havesse riconosciuto il Regno da lui,nondimeno haverefefeserorc
cercato di rovinare il Regno di Francia , e le Provincie , occupategji e
mera semplicit il credere, che il Duca di Lorena havesse cercatone imo e\
suo sangue tanto inferior lui con gli aiuti suoi fosse divenuto R di Franca
suo superiore . Con quest' inchiostro , con queste auvertenze , e con queste
considerationi si fanno conti degli aiuti affine di non abbattersi , (come si
si dice ) senza biscotto, e non empirsi in negotio di tanta importanza, e itaoto pericolo di vane speranze . Cosi doveva Vitellio consultare le cose sue
quando era da Valente instigato tanta ribellione, nella quale egli perde la
propria , eia vita d'vn suo carissimo figliolo ; oltre di doveva poi Vitelio
avanti che facesse tanta resolutione considerar quello , che ne lui auveru , ne
seppero considerare Ottone, Clodio Macro,e Fonteio Capitone , quali nemici
haverebbono havuti,e se acquistato l'Imperio s'havevano proprie^ aiuti d'a
mici per mantenerlo tutto affine di fuggire l'infelici Morti , e la presta rovina,
che fecero. Vitellio doveva considerare , che Vespasiano non gli haverb
be mai obbedito, e per non partirmi dalmedesimo essempio del Duca di Ghifa,mokicome poi mostr l'infelice fine dilui,stimorono , che poco prudente
mente si consigliasse all' hora ch'egli non consider i grandi nemici , eh' en410 per scoprirsi quella sua impresa ; perche gli faceva mestiere , ch'egli cof
derasse, che il Regno di Francia l'ostacolo, el contrapeso, e bilancia alla p>
tenza de' Spagnoli , e per che ad ogn' incendio , che si fosse scoperto^
Francia , eh' egli y' havesse acceso , sarebbono concorsi i maggiori portatati
d'Europa con ogni rimedio atto ad estinguerlo , come segui ; perci^ non
solo tutti i Principi d'Italia troppo gelosi della grandetta di.quel Rfgno,n\a vi
COttCOI;
i
!
venientifirtunx occorrerei .
\
m
ij
Ojservalioni di Trajano Boccalini
vile ; perci che all'hora non li legittimi heredi , & ogni Principe del sangue,
ma ancora ogni buon Barone , e Signor grande deve armarseli contro, per
non ester forzato sopportare il dominio d'huomo vile .
Merito dubitasse Virgin'mm-, equestri familia, ignoto pattrs .
Irginio Rufino non credo io, che s'arrestaste d'accettar l'Imperio Roma
V no, perche lo spaventaste l'esser dell' ordine di Cavaleria ; poi che questo
rispetto l'haverebbe ritenuto , quando il Senato , e tutto l'ordine Senatorio
riavessero havute forze atte levar l'Imperio dato da i soldati ad huomo d'al
tro ordine pi inferiore del loro ; ma ne tempi, che seguirono, si vede, ch'era
no cosi deboli di forze, & auttorit, che accettorono per Imperatore huomini di natione barbara, e di vilissimo sangue, oltre che il Senato haverebbe pi
tosto amato di ricever per Imperatore Virginio huomo d'ottimi cosiuna,
temperatiiTmo in ogni sua attione , che Vitellio ancorch Senatore , rravitioso immerso nella crapula, nella libidine, & in ogni vitio . Perci checgr
uno doverebbe amare pi tosto il dominio d'un Principe virtuoso di moere nobilt, che nobilissimo, ma vitiosissimo .
Aggiunfi , che non si trov mai huomo , che non si stimaste piaa/f di
quello, ch'egli era , e per questo rispetto ricusi una grandezza , e s'alia taodestia, questa cognitione di se stesso non si trover tra gli huomini.
H ben io veduto in Roma quei Cardinali ambire pi sfrenatamente i
Pontificato, che fono di sangue pi oscuro . Virginio, come h detto altrove
quando f violentato da soldati d'accettar l'Imperio egli costantemente lo
rifiut, antivedendo, ch'egli sarebbe stato uno di quei R , che si rappresenta
no nelle Tragedie, come rurono Galba, Vitellio, e Ottone .
Conosceva Virginio, che l'accettare un Imperio tumultuosamente dato da
soldati era cosa d'evidente pericolo; poich quei, che canonicamenre-zio/j ar
rivano al Principato , sogliono per lo pi estere la favola degli Auomini , e
lasciar doppo se infelice memoria , e doloroso estempio dliuomini pi tosto
imprudenti, & ambinosi, che desiderosi di gloria ; peto egli molto prudente
mente rispondeva soldati , che lo persuadevono ad accettar l'Imperio , che
tanto Principato, com'era l'Imperio Romano, non doveva darsi ad altri, ne
riceversi, che dalla mano stessa del Senato , e Popolo Romano, li quali con li
medesimi modi , & ordini , e con la stessa auttorit , che gi crearono i due
Consoli, per due anni doveano eleggere, hora essendo mancato il sangue regio
de' Claudij,e de' Giuli) , l'Imperator loro in vita, quasi volesse dire ; e voi, i
ogn' altro , che s'elegger il Principe , sarete cagione,che con il vostro efcfc pio ogni essercito_far la sua elettione,& empirete l'Imperio Romano di guer
re Civili .
1)7
Gg
Vitelli?
ij8
Vitellio tres Patr Consulats , ctnfuram^Collegium Cefitr , &impanere iampridem Impernioris dtgudtioncm r auferre^j
privati securiutem .
FAcciamb di gratia un poco di meditarione , e consideratione sopra i pen
sieri , e disegni di Fabio Valente , che cosi si caveranno ottimi documena
da queste parole di Tacito . Fabio Valente ambitioso d'ottener gradi mag
giori nell* Imperio Romano.e disgustato dell* ingratitudine di Galba incitava
Vitellio ribellarsi Galba,e farsi padrone dell' Imperio Romano.cosa chiara
,che Fabio non haverebbe mai ottenuto l'intento suo, se Vitellio non haveise
effettivamente debellato Galba , e fattosi Signore dell'Imperio Romano . A
questo negotio tanto grande faceva bisogno altro huomo,e soggetto di mag
gior valore.che non era Vitellio molto ben conosciato da Valente per un erapulone.e pi dedito all' otio,& alle lascivie.che travagliare, & quei pericoli,e fatiche , che sono necessarie per mandare a fine un tanto negotio di taira
rilievo simile Vitellio, il quale haverebbe pi tosto aiutato pericolar latrtuna d'ambidue.che ridottola stato migliore; con tutto ci quanto maiore era l'inettia, e la<iappocagginedi Vitellio.tanto pi si scopriva l'imara
prudenza di Valente ; Perci che i Popoli desiderando naturalmcr d'effet
dominati da soggetto nobile di sangue reale , non considerando le vin,trvti, & i vitij altrui, ma si pasce di quest' apparenza .
Dunque gli huomini ambitiosi e seditiosi capi di ribellioni , che desiderano
grandezze sproportionate alla conditione loro , usano quest' artifioo di volet
signoreggiare un ftato.essi in effetto , ma sotto la maschera d'alcun soggetto, il
quale per nobilt sia per esser grato, e ricevuto da Popoli, e questo lo desidera
no pi inetto , che sia possibile simile Vitellio , affine di poter essi havertutto
il governo dell' Imperio in mano, e poi con buone occasioni arrivaci, che sa
no questo segno di posseder tutti gli stromenti, si levano anco dinanzi colui,
con la coperta del quale hanno occupato lo stato .
Questi erano li disegni , e questi i fini di Fabio Valente, cofe,che non have
rebbe egli potuto ottenere , conseguire da un soggetto sagace , e prudente;
oiche quei,che acquistano i stati,non vogliono compagni,non che superiori
Mutiano , & Antonio primo riceverono poca sodisratione se t>ene fecero
molto servino Vespasiano Principe che odi , che da Mutiano, e da Antonio
gli russer ricordati i meriti loro , non che volesse divider con essi loro come
s'erano forse imaginati , l'Imperio, che gli havevano acquistato . Questo sa
gace , & interestato modo di procedere di FSbro Valente f molto berte imi
tato dal Principe d'Oranges il quale appresso i Popoli Fiamenghi si fervi dlit
persona del Arciduca Mattias per poter pi cmmodamente sorsi Tiranni'
quelle Provincie perche haveva accappato seguito non solo per se stessopeco
atto mantenere una ribellione contro la sagacit , e potenza de* Spagnoli;
qnal'havcva cosi spogliato d'auttorix , e di forza, che solo haveva il nome di
GovcrittWC
140
Ofservatift dt Tntjati Hdccdln
rntto che Getulo le scrivessi quelF insolite parole ; Sibifidem inttgtm , & si
tuUUs insidiis peter etur manjitram fucceffionem , non aliter quam inditinm mottu tucepturam firmaret , velutfoedus qm Principe esterasum rerum potiretur ipfe Pro~
vinciatn retineret . Nond imeno mostr non alterassene , e l'hebbe per semre
per sue amorevole ; Rfutante Tiberio pablicum sibi odinrn , extremam Atatm
magifcfuc fama tjuam.vitare res fitat . Considerationi che se havese havuto
Galba non haverebbe rholtiplicato a se stesso fuordi tempo i nemicitanto potenti; perci che, corne habbiamo detto altrove quella regola generale, altre- tanto quanto vera,che gli huomini grandi non fi devono carcerare con animo
di rilasciarli , s'amplia anco , che non si deve ne meno dar loro dlie mal si>
disfariomf&lasciarli vivere; percKscheil defiderio dlia vendetta, Sdirisentirsi d'oghi ancorche leggiera or&niroppo acuto sprone,e stimolo ne\ cuor
d'huomo ambitioso , e che f stirrsirde uo honore ; ne le pene , ne la giustiria
ne i giuditij ne le carceri sono fatteper tutti gli huomini . Mi souviene di raccontare in questo luogo una molta prudenza di gran simulatione , che usil
Grandissimo Carlo V . ail" hora che havendo in una cavalcata unsao Ofe.
le , che comarftlava , che la Cavalcata caminase toccato conla-baccheras
Baron Spagnolo nella spalla , egli lofen in presenza deir Imperatore i/<adr
non solo non mostr risentimento alcuno per quell' atto , nel vero trawir.
dito , ma mand per suo meso dir quel Barone , se gli pareva, chrfS defe
^ qalche castigo quel malvagio , il che non voile quellarone , nvifecce^
medicare il frito egli don denari . RarP essmjjiodel conto , che sitvtxenere degli huomini , che possono nuoeere ; percio che f bisogno auverrirei
non ministrare contro se stesso ingiustitia per far quello , che vuol il dovere
contro altrui ; perci che tutti quei , che sono stati atti far de buoni servigij,
hanno anco ingegno dar de' disturbi & pazzo colui , che non standoben
saldo in sella , & non havendo le staffe , ne in mano le redini in potersuo, barre
severamente il Cavallo , inducendo quel generoso animale prcipiter se
stesso,& il suo Signore in un precipitio corne auvenne Galba & Valente .
Cdcinna gre pajsus .
QVelli, che per loro benefitio inducono altri commetter una gran fceleragine non possono punire i delitti , ch' i medesimi fanno favor loro,
poiche ingiusto rigore sarebbe quello di colui , il quale havendo indotto un
compagno ad assisterli nel latrocinio d'un carro d'uva , volesse punir , si dolesse,che l'amico, compagno, che llia aiutato nel furto, n'havesse per se toito un cesto . Cecinna haveva aiutato Galba rubbare Tlmperio Romano i
Nerone ; Onde ogni ragione voleva che Galba non vsasse questo rigore cou
Cecinna ; perci che con molta ingiustitia gli offitiali maggiori mentre am*
devano ai furti, & vender la Giustiria, cercono di prohibire ai minori qi*>
che fanno essi . Quindi i delitti de' pari di Cecinna pi tosto devono efo cot
retci con le parole, che puniti con i fatti.
141
i4i
fjnuti* M Tra]m Mm/U .
giurie dell' esser una volta stato escluso che del benefitio che hanno ricevuto
da colui eh' havendo una voka ad he rito all' sclusione , s' poi emendato Se i
concorso all' elettione.
Gli huomini non hanno questa virt di saper perdonare queir ingiuria
queir offesa, eh' in poter loro di vendicare , e poco prudente colui chi
Ministro della Creatione d'un Principe da erto offeso ; poich aborrisce la
natura di vivere descrittone dell' inimico di maniera tale che avanci che (
disponga di contradire all' elettione d'un Principe f bisogno che con efsatta diligenza consideri le forze- proprie & il seguito altrui , essendo troppo
gran temerit lo scoprire senza frutto alcuno contro vn Principe l'animo
cattivo.Doppo la Morte d'Vrbano VII. gi tutti i Cardinali erano disposti
nel Conclave all' adoratione del Cardinale Aldobrandino, quando il Cardi
nale M ucci mollo non da altra cagione che dal chiamarsi offeso dal Cardina
le Montalto del quale egli era creatura , perche non havesse principiato eoa
lui cosi importante resolutione, semin in poche hore tanto dimrbo , t
rovin quel negotio gi concluso^ Si lasci poi esso Cardinale Mattei pi
care sotto i brevi Pontificati di Gregorio X IV. & Innocentio IX. dcfpo
la morte del quale egli , concorse all' adoratione d'Aldobrandino ,a/fB*
rest occasione di dolersi dell' una e l'altra attione che il Mattei fea^M
Conclavi; poich il Papa molto maggior memoria tenne della pjzaoMi,
che del secondo beneficio; Onde si vedde nel suo Pontihcato^ow
prato il Cardinale Mattei ; oltre alcuni notabilissimi disgusti,che nceu tt
prima,ch' egli morifie..
Nec nifi occiso Nerone translatas in Galbam aiejne in efi ipso fermim
VexiUU inferiori* Gtrm/tnu fraixtntm er*t.
H Harem datorem diligit Dem ; Poco grato il dono,che 6 ft altrui per
forza violentato pi tosto dal rapido corso degli altri , che mosso
d alcuna buona inclinatione verso altrui ; per canto si studia in Roma ne
Conclavi di tirar al Pontificato un soggetto della (u fatone , e questi so
no i pi amati dal nuovo Pontefice , i pi stimati , & adoprati . Ma un Priaripe nuovo , come Galba e che ha occupato lo stato con la violenza , deve
in ogni modo studiare di beneficar tanto gli amici , che si sono mostrati
pronti alla sua grandezza perci che un Principe nuovo non bea stabilr
nel' suo Principato , non in altro deve spendere il tempo , che in sere su
confidenti , & amici i diffidenti , & inimici ; poich con i benettii muta
animo , e si leva l'occasione ai mali sodisfatti di tentar cose ouove; tutte av
vertenze necessarie trascorse e non conosciueeda Galba , il quale fistisi
d'havere superato tutti gli nemici con l'entrata , che fece in Roma**
Imperatore e per tale salutato , e riconosciuto dal Senato Romano.
po la morte di Clemente VIII. fu portato al Pontificato dalk taaoai
del R di Francia, della Republica di Veneti* ci Duca Ui Tos^ -iLcont
14 6
OjservAtom di Tr*)*m BocctHm
che Carlo X. ammeffe publicamente gli Ambasciatori , publicameate g H*
centi.e public ancora la scditiosa Ambasciarla, & intentione del R di Spa
gaa e l'inganno, che haveva vsato con il Sommo Pontefice .
Inde Atrox rumor, affrmant'drm plerisque interfectos: oc nifibi ctnukrent ,fore ut acerrimi militum , & frasenti* cftquejliper
tenebrai , & infettinm caieroram occidertntttr .
IN questi casi de principi) di sollevatione se si mostra dliayer mal anima
contro i ribelli, c non haver forze da debellarle^ e un somministrar materia
secca al fuoco ardente; perci che f mestiere con le piacevolezze senza mv
naccie.e senza dar sospetto di voler usar severit* con la forza mostrare il ca
stigo preparato per acquietarli . E f bisogno di guardarsi , che Tammo irri
tato del Principe non si conosca in cc^aalcun,all'horaehe fivuolcarninarper
la strada della piacevolezza . Poich quei ; che offendono il Principe , sol
diligentisfmi osservatori dell' animo , e delle passioni sue ; niun altra cose pj
foce credere alli Fiamenghi ribelli,che gl'indulti, & i perdoni generosi Mior.o R, non erano stabili,e sermi, e publicati per mantenerli,& osservarli, </
rigor di ritener in Spagna gli ambasciatori mandati per placar il R ;
che facendo dalla retenttone di quei Signori vero argomento , e giusof*
nimo alteratissimo di S.Maest, sempre pi s'infuriarono nella ribelisresiaHtt
i.capi de i ribelli per tanto pi commovere i Popoli , & indurare i commode
sollevati nella ribellione, bello studio publicavano,che gli Ambasciatori cri*
no stati decapitati in Spagna , & cosa esperimentata, che niuna cosa pi con
cito amore , & affettione ad un capo di ribelli, altro Maestro loro, che il ve
derlo maltrattato pr la causa commune , di modo che estremo amore s'ac
crebbe al Principe d'Oranges all'hora , che fu sbandito dal R , dkhiariro ri
bello, posta la taglia chi l'vccideva,le quali cose ricordando egli a Tiamcaghi
ribellati, che per conservatione de privilegi) della Patria commane, per libe
rargli dall' oppressione delli Spagnoli , egli era atrocemente perseguitato , fa
ceva grandissima commotione in quei Popoli , come lo tanno qutfti soldati,
che sparsero voce per far risolvere tutta quella militia, che tutti quei capi, che
s'erano doluti delle calamit dell' essercito , sarebbono stati uccisi . Adun
que il maltrattare Ambasciatori de' ribelli, e non haver forze da punirli subito,
e!cosa,che accende maggior fuoco.e molto bene finsero gli Antichi,che l'Idra
haveva sette colli, uno de' quali tronco, ne risorgevano altri sette:documento
agli huomini di non levar mai la vita quel nemico , che ne fa risorgere nu
mero molto maggiore . La Carceratione di quei Ambasciatori cagion ne
gli animi de Famenghi alienatione di fede dal suo Principe, e Va morte, diiperatione , & implacabila odio di ribellione , in tanto , enei Conte d'Orane
giur boriosamente , che con un esscrcko di 50. mila fanti sarebbe andsff*
ritorli fino in Spagna.
147
14?
Ojfrvatm di Trdjand Sdeealini
>
prirfi , ma voleva prima vedere la ribellione cominciata. Quinta, iecitita, &
fixta decima nihil ultra fremitum , & minas ause initium erumpendi circumjfc.
labant.
Acne reverentiam Imperi) exuere vderentur in S. P.^_R- obliterata.
jam nomina, sacramenta advochant .
' *
la mai, pure rare volte accade che altri commetta ribellioni , e solVj levationi contro il suo Principe, sfacciatamente ogni uno le colora, eie
dipinge con qualche azzuro oltramarino di speciosi pretesti , tutto affine di
non esser aborriti , e persequitati come nemici del Principe , e della Patria
da quei Popoli , il seguito d quali loro tanto necessario , e siasi pure il
pretesto bugiardo , vano , e sciocco , il Popolo non lo s conoscer falso.
Qiiesti dunque acquistano sequito de Popoli, e la nobilt , la quale hod
cosi facil cosa ingannare si corrompe con i denari , e con l'utile e con l'
tere sse.
Con questo i Ghizardi hebbero seguito in Francia dalla nobilt , pronrtendo honori grandi e dispensando largamente le gratie che li piover
Spagna. Onde essendogli venuto fatto d'uccidere il R pigliorono ilkdoso nome di Luogotenente della Corona & alla Corona di Francia /flccvj.
no i giuramenti . Ma molto pi seditiosa cosa f in Fiandra quancoitiotoe.
del R Cattolico batterono il Castello di Gant nome del medesimo , focv
..Vano tra di loro le leghe , e cosi scopertamente seditiose e brute farte nome
del Principe , erano seguitate, e credute da Popoli, & h detto altrove quan
to importi ad un capo di ribellione tener sempre vivi & in somma reputatione i pretesti , con i quali cominciano le ribellioni j poich servono in ve
ce d'oro battuto e coniato qual quel Principe d'Oranges , quel Duca di
Ghisa , quel Conte di San Polo , altro pi famoso ribello del suo R , che
gli dasse l'animo senza pretesti far la guerra , e cacciar un Principe di ftato
con la forza sola del denaro. Queste, sono le medeme legioni , le quali nel
principio dell' Imperio di Galba, rupta (dice Tacito) sacramenti reverentia
/mperatorem alium stagnare , ejr Senatui , oc P. R. arbitrium eligendi permttere,
quo sedit io melins accipremr . Ma cosi come habbiamo detto disopra , che
i Famenghi colorono Popoli loro la ribellione , e gli eccessi grandissimi,
che commettevano verso il Principe loro con il nome del medesimo Principe. Cosi la ribellione fatta con Iddio Creatore loro , e di tutti non dubi
tarono di colorare con il specioso nome di religione reformata ; cosa degni
di quel grandissimo castigo , che Iddio ha mandato sopra quella Nation:
piasgendosi solo dagli huomini, che essendo stati puniti con la guerra anca
molti buoni hanno provato il castigo , che Iddio ha mandato contri
cattivi heretici.
SA
144
/i
Occupavi
2J0
Occu/ari Mtuntem fonuntm , & afferri Prixcipemplacuit .
E Con sicurissima speranza d'esser accettato ; perci che non fi poteva preu
tentare occasione migliore Vitellio di questa di presentarsi , & ofinfi
Principe qnei, che havendo fatta la prima attione di ribelli, e d'essersi levati
dell' obedienza del Principe , rimanea l'altra importantissima cteleggersene
un nuovojdal quale potessero sperare premi) degni del beneficio, e della gran*
tudine,che facevano al Principe nuovo, e che li assicurasse dal castigo della ri
bellione affine, che dal Principe abbandonandoci fussero soggiogati . Niuna
cosa s'ottiene pi facilmente da una moltitudine d'huomini vili del Principe:
poich senza niuna confideratione si danno chi vuol pigliare la loro cura.
Il Popolo Fiorentino havendo fatta quella crude 1 faccione di scacciar dalla
Citt la Nobilt di quella Republica , mentre si ritir in Palazzo colui , che
haveva lo stendardo in mano, che fu Michele di Land huomo scalzo , e rite,
eh' efsercitava l'arte di pettinare la lana ; diue,Popolo havete vinto , havnr
scacciata la Nobilt di questa Citt; Chi create hora voi per vostro VriaeS
tutti risposero ; Creamo te Michele . Onde molti mesi visse Princiiv.a9
stupore di tutta la Citt,e di quei , che leggono queir attione . Per o&mrio in una ribellione , ove sa interessata molta Nobilt cosa imposte, d
desiderio vano il sperar d'esser da essi accettato , se non di sanguiIveaYt , a
Principe d'altri stati,e degno di comandare ad huomini nobili .
Li due famosissimi Capi di ribellione, il Principe di Ghisa, e d'Orangevpotrono contro R tanto potenti concitar sollevatipni tanto importanti , con*
ha veduto il Mondo ma quando i Baroni Fiamenghi scoprirono l'animo axnbiwoso del Principe d'Oranges di volersi fare assoluto padrone , e Principe di
quelle Provincie, l'aborrirono talmente, che minor male stimorono di nuovo
iottomettersi al dominio Spagnolo ; ne altra cosa h mantenuto li Spagnoli in
Fiandra, che questa gelosia, quest' animo grande di non volerin modo alcuno
capitar sotto il dominio d'un loro vguale ; gi havevano ricevuto l'Arciduca
Mattias , & il Duca d'Alanson amendue nobilissimi Signori , e cVa\to (angine *
Reale ; Et i Francesi, come vdirono i desiderij de' Spagnoli di voler crear R
il Duca giovine di Ghisa , & scoprirono il desiderio d'Vmena di voler il Regno per se, gli abbandonarono, e s'accostarono quel R, il quale se bene ha
vevano tanto odiato, e tanto offeso , ad ogni modo per la grandezza del san
gue lo stimarono degno di comandare alRegno diFrancia .
acri
Ofservdtion di Trdjdft "BoccAtn
molte volte un cagionar mali peggiori , & in vece di medicar ta pia$a, effacerfearla;c renderla immedicabile ; Quando un Principe ha in sua obbedienza un
Popolo, & sicuro di poter punirlo in ogni suo moto di sollevatione, puMnza dubbio alcuno non haver in questi casi alcuna consideratione , che laftessa
pena;come la Sede Apostolica, che annichilate di seguitole fattioni gi grani
in Roma de' Colonefi, & Orsini, che pu disporre.come meglio gli pare con
tro qualsivoglia Barone di quella famiglia ; che offendesse i Papi. Ma se i Po
poli sono in rivolta, non si dominano sicuramente, ma s'ha in mano un sogget
to insigne di quella fattione.s'egli solo,e non ha figlioli, altri (oggetti grandi del suo sangue , amici potenti, che possino tener salda, e far maggior la ri
bellione cominciata. farne una nuova, si pu anco procedere alla pena, & as
sicurarsi di quel tale . Cosi Solimano Imperatore de* Turchi havendo havuri
gravi sospetti di Mustaf suo figliolo, si risolse vcciderlo,e se bene da Solimano
si alienorono i Giannizzeri , quali malvolontieri sopportavano la Morte di
quel giovine, nondimeno poterono anco esser puniti per la mala sodisfattone,
che nostrorono di queir attione del Gran Signore , merc , che Mustaf m
haveva figlioli, quali potessero incorrere essi Giannizzeri, e dargli l'Imperi
Per anco il Principe deve usar senza alcun riguardo verso un soggetto gre
debilitandolo all'hora, ch'egli dubita , non sia per placarsi per altra v'a&i
sia per fare masi peggiori,come sogliono quelli, i quali s'ingeriscono di -,
e particolarmente se il soggetto tale, che poco gli manca anco nellsnA
Popolo per essere vguale al Principe,all'hora pure si debiliti,e se n baua^tfc
ga alla Morte . Io s,che il R di Spagna fu gravemente anc dagli amorewW
della sua fattion biasimato, che eslac-rbasse la Nation Fiamenga con la Motte
del tanto ad essi caro , e da essi tanto teneramente amato Lamorale d'Agimonte . Ma le cose erano ridotte tal segno , che il ritenerlo prigione , ca
gionava disgusti maggiorici rilasciarlo, era cagionare se stesso mali maggiori;
perci che quel gran Signore ingiuriato per la sua retentione sempre Avve
rebbe cercato di farne vendetta . Ma quando uno tiene un Popolo /ipetto
poco ben assetto verso se,e che non ancora dichiarato ne contro, ne infavore,il levargli con la Morte il soggetto da quelli amato c cosa molto pericolo
sa . Cosi il Duca d'Vmena havendo scoperto , che in Parigi alcuni Signori
grandi havevano animo d'introdurre dentro quella Citt il R di Navarra,
{paventato dalla grandezza di quei soggetti , non ardi punirli, con la Morte,
affinch il Popolo di quella Citt non s'alienasse da quel partito della Leg3,
ma furono mandati in esilio, e multati in denari; Cosi pure essendosi contro li
medesima lega scoperto un trattato in Lione , havendo uno chiamato il Papa,
confessato , che in ci tenevano mano il Preposto Tron , & un altro Signore
grande non fu loro dato altro castigo.che di breve prigionia > essendo nella
Citt troppo potenti. E con tutto , che Ludovico d'Angi R diNaf
fusse pessimamente sodisfatto dal Caldora , dal quale haveva ricevute o
insopportabili qualsivoglia huomo privato , nondimeno con patienzJ#n
soliu de' Francesi, e stemma grande ( con tutto che l'havcue nelle mani, t w&
padrone
I
g
FA' acquisto di forze grandi colui, che le leva al suo nemico, & questo at
tendono i saggi Principi , i Capitani prudenti disarmar gli nemici . Cosi
si vede, che gli due grandissimi R comprono tanto care le militie degli stati
degli Suizzeri, Grifoni, & altri oltramontani , e formar quelle leghe tanto fa
mose per livore, che non habbino genti da quella venale, e bellicosa natione.
Oltre di questo f bisogno haver grandissima confideratione di non alienar da
se quella Natione, che ha l'Armi nelle mani maltrattandola in conto alcuno .
E habbiamo detto di sopra quanto Lodovico R di Napoli vsasse patienza, e
flemma grande con il Caldora per non alienar da se la Militia di lui molto
formidabile in Regn .
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g
( :
KK
Gii
i6o
Ojsemationi di Trajano Boccalini
ripe nuove grandette . Onc, che i Principe doverebbono por ogni stu.
dio,affine che la disperatione non facci precipitar gli huomini a commetter
violentati dalla dispensatione quegl' eccessi , che sono contro al loro genio .
Io addurr essempio chiaro molto grande , e lacrimevole della Religione
Christiana intorno a questo particolare . Henrico Vili, hebbe dalla sua
prima Moglie sorella della Madre di Carlo V. una figliola chiamata Ma
ria, la qual sua Moglie , come sterile per speranza d'haver da altra Moglie fi
glioli maschi , ripudi e si congiunse in matrimonio con Anna Bolena, dalla
quale hebbe una figliola semina chiamata Elisabetta famosissima per la sua
infedelt; La Bolena come adultera f da Henrico decapitata . Ond' egli
prese la terza Moglie dalla quale hebbe Odoardo suo figliolo, la Madre del
quale mori da parto. Doppo la Morte dUenrico Vili. Inglese ammessero all' heredit Odoardo ancorch spurio . Doppo Odoardo , il quale hebbelbreve vita, regn Maria, e si marito nel R Filippo , e doppo la Morte di
lei chiamata fu al Regno Elisabetta , la quale havendo trovato , che la sorel
la haveva con ogni studio riposta nel Regno la Religion Cattolica , che A
sbandita da Henrico IL R di Francia, ella precipit in quell' heresie,'
tanto afflissero il Cattolichisino di quel Regno ; perci che essendo la Kepi
di Scotia Maria poco prima maritata con Francesco Delfino di Franckasw
che Maria descendeva per Madre della sorella drlenrico VI Illnghilterra, publicando la Regina Elisabetta incapace del Regno, eratam
ad Henrico,mentre viveva la sua lgitima Moglie . Ond' Elisabetta vtitodosi torre il Totolo di Regina , e pretendere il Regno da un R potentimo di Francia , e valorosissimo come il R Henrico , e che secondo i Riti del
la Religione-Cattolica ella era spuria , precipit per disperatione , & ambirione nellajjestifera setta de' Calvinisti. Cosi anco il ramo della Casa diBovbone de i R di Navarra e Principe di Cond, vedendosi perseguitati da
Henrico prima , e poi da Carlo , & altri suoi figlioli , e dalla iimigl'n de'Ghid
precipitorono in quelli heresia, che per longhissimo tempo in diremo ha ri
dotta la Francia.
Rexere legati legonum, pares jure, Calila audendo potenziar.
NOn la limitata auttoritat , e l'ugual potenza conceduta quei , che
essercitano il medemo Magistrato li f pari , & uguali , ma la qualic
delle persone, e del genio loro . Li duoi Consoli in Roma havevanola
medesima auttorit , ma la grande disparit di genio, che f tr Ribolo,e Ce
sare li rendea disuguali.
Mi ricordo in Roma , eh' havendo io una causa mia molto grave nei
Congregatione sopra le strade di Roma , ancorch i Cardinali russer moia,
e d'ugual auttorit, nondimeno il Cardinal Gaetano di genio superiore a$\
altri Cardinali della Congregatione , s'usurpava di modo tutta Yaatcort,
che alcuni Cardinali non la potendo solare , e non havendo ardine d'oporieji
IL
FINE.
CONSIDERATIONI
D l
TRAIANO
BOCCALINI
ROMANO
SOPRA
LA
VITA
DI
GIVLIO
SCRITTA
CORNELIO
AGRCOLA
DA
TACITO.
cibo. *
1
Conidcratton d Trajano Bcclni
cibo di cose grandi Viabili pascere la fame, la quale dispreiza matterie di po
ca sostanza , come non proportionate alla sua gran complessione ; E di qui
aviene, ch'egli faccia poco conto anco delle cose mediocri, non che dette viJi.
E molti huomini di poco grido essendosi dilettati di fare scrivere con \i vi
ra loro l'Historie della loro Casa ,si sono mostrati al Mondo Narcisi di se fttft,
e per pi ambitiosi, che prudenti , perche non havendo trovata nel Mondo
quella curiosit di sapere i fatti loro , ch'eglino hanno havuta di publicargli,
hanno veduto l'Embrione delle sue Historie morto nell' hora del parto in ma
no dello Stampatore ; parto infelice , che ne meno h goduto tanta luce, che
gli sia stato permesso di vedere un historia .
E vero , che il disprezzare la fama c inditio d'animo abietto ; m perche
auesta non s'acquista dal Mondo , se non con attioni heroiche troppo gonfio
i vanit si mostra chi troppo desideroso d'acquistarla si pone in capo/ii ven
der nel mercato del Mondo le sue pulci per Elefanti ; Ond' , che coloro, che
si sono di troppo ingolfati nell'amore di loro stessi , vengono mostrati dir
per huomini troppo gloriosi, e vani, havendo procacciato, che altri pubMi
la lor vita , e l'historia della lor Casa , che poi lette dal Mondo Cno state
mate poco meno, che libelli infamatori! Moresque po/ler tracterez ~
NOn (blamente il gusto,m Pvtile maggiore di quei, che pascono fili
mi loro del saporitissimo cibo dell' historie consiste in haver** cognitioK
non meno de' fatti, che de' costumi de' Principi, de' Capitani , e delle Narioni,
delle quali altri scrive ; parte tanto principale in uno Scrittore , che ardisco
dire non esser meraviglia, che Tacito nostro si vegga continuamente ne\\e ma
ni degli animi pi salati; per che nel rappresentare i costumi, i geni), le paiConi , & in somma nel ritrar dal naturale gli animi di quelli, de' quali gii oc
corre ragionare, un Apelle ; Cosi altretanto rara , quanto disprezzata. d
molti Scrittori, e sorsi non per inavertenza , m per la difficolt , eh' apporta
seco il rappresentare Lettori quell' imagine dell' animo altrui , \a quale non
vedendosi con gli occhi , ne vdendosi , come accade de' fatti degli huomini
con l'orecchie, r bisogno,che l'historico se l'acquisti con l'acutezza d'un finisfimo giuditio .
Ne pu in alcun altra occasione un Scrittore far pi bella pompa del suo
valore, che negli Elogij, ch'egli faccia de' costumi altrui, breve successo pieno
di sale, e di spiriti , nella cui prerogativa il Guicciardini s' molto avicinato t
Tacito ; Onde ardisco dire esser impossibile , che un Historico possa compita
mente delincare l'attioni altrui, se non mostra prima l'Anotomia degliHeroi,
e Nationi, che descrive ; circa le passioni, e costumi; cose, che apportano ca
io diletto Lettori, che con i varij costumi,varie leggi, e strane vsanze, che gli
Historici delle cose dell' Indie descrivono, hanno con saporitissimo coodimeato satta riuscir dolce curiosi quella lettura .
ED'iooe
4
Considerationi di Trajano Bccalin
loro maggiori , de' quali hanno sempre tenuta esattissima memoria , ma
s'hanno fatto tradurre nella lingua loro l'imprese d"Alessandro Magno,di Giu
lio Cesare , e d'altri Principi grandi ; tutto affine d'infamare l'animo toprio
del fuoco di Gloria , leggendo l'honorate imprese degl' huomini d'insigae valore.e quello , che porge maggior miraviglia l'eflersi trovato anco tra^Y
Indiani senza il benefitio delle lettere l'vso dell' Historia con cerei modi loro
ben noti chi legge l'Historie del Mondo nuovo .
Ne nostris qnidem temporibus .
NE quali tanto regnano quelle buone Ietterete quali sono unico stromento di far eterne le mortali operarioni degli huomini . E bea aventuroso vuol dirsi quella Natione, la quale fiorisce nell' Armi,c nelle lettere, poi che
con il Valor della mano , e con la prudenza apprendono i Principi cole gene
rose , formando l'Embrione , al quale poi danno l'anima i letterati con le loro
fatiche.
Anco in questo particolare felicissimi ponno chiamarsi i Romani , poii'
i loro grandissimi fatti sono stati trasmessi alla notitia de' Posteri da Sene cosi eccellenti con le penne , come essi con le Armi. Cosi ancora;^
appresso i quali fiorirono le buone lettere, hanno havuto in numerOi-fUli
Scrittori eccellenti. Ei Saraceni natione altretanto ignorante , coKatpia , ancorch con l'Armi scorressero gran parte dell' Alia , Africa&tori,
nondimeno sono tante prodi l'attioni loro rimaste Iretidi cadaveri , effeoa
mancato loro il lume vivifico delle buone lettere , che le condissero col sale
dell' historianfondendo l'anima ai gesti loro .
E'quel famoso Belisario nella molta penuria , che pativa l'et sua de' Wtxeratijsapendosi provedere d'un valente scrittore, come Procopio, mostr anco
in questo particolare la finezza della sua prudenza*; poich Procopio i pro
fessione medico , non solo procur la salute del corpo; ma la coairvacionc
incorruttibile dell' attioni del suo Signore; alle quasi con i itioi scritti im\vu fa
mosissima vita.
'
Quamquam incuriosa forum Atos omijit , qmties magna aliqua,ac
nobilis virtus vicitacfupergreffa estvitium parv^magnijque Civitaiibus communem, ignoraniiam
retti , & Invidiar.
IL senso tale,che ancorch un soggetto di straordinaria virt sia divenuto
molto insigne , nondimeno gli huomini suoi coetanei hanno havuto r*v*
curiosit nello scrivere la sua Vita . Vitio per certo commune alle qct
grandi , e picciole , non conoscere de loro Cittadini le Virt, iflifciarie, 11 concetto di Tacito verissimo , perche l'invidia cava gli occhi ag
INtende de' tempi felicissimi della liberta Romana, ne quali non era prek
critco termine al valore , & al merito de' Cittadini ; cosa , che doppo ria
ver apportato somma gloria quella Republica che per la virt de' suoi Cit
tadini accrebbe di tanto il suo Imperio , li arrec alla fine la somma cala
mit delle Guerre Civili, le quali secondo il loro costume andorono ter
minare in una crudissima Tirannide , mentre corrompendosi i costumi , e
crescendo l'ambitione .venne voglie alla Nobilt Romana di perpetuarsi in
quei grandissimi carichi , che una volta li erano appoggiati a fine di domi
nare , e possedere longamente quelle grandezze , doppo le quali venne loro
in odio la vita privata , e l'obbedire . Onde la Republica Romana ricev
danni maggiori da suoi virtuosi, e valenti Cittadini che da pi vitiosi, e be
stiali . Essempio osservabile ad ogni Republica , la quale deve opprimere,
almeno perseguitare in un suo Cittadino quel valore straordinario , e quei'
eminente Virt, che pu apportar danno alla publica libert. Ondesea
riavessero fatto i Fiorentini , quando veddero crescere tanto i Mediai^
gi forse non sarebbono Servi .
Non meno de' viti) sono dannose le Virt ; Quindi Tacito par&io &
Seiano,dice; Largitio , & Ihxhs frpius industria haud vigilantia, bau MM
noxi quoties parani regno finguninr. Ma g' Imperatori Romani dalle calamit
della Republica divenuti faggi perseguitorono con maggior crudelt il soo>
mo valore di quello odiassero i vitij , la poltronaria . Et ancor che si vedes
sero posti in necessit d'haver copia d' huomini generosi, e di valore ae\ mi
nistero della guerra per difendere al meno da' nemici l'Imperio tanto vasto>
nodrivano per sommo horrore de' Capitani , che nelle vittorie diventava
no famosi , e per Tacito disse . Fonnidolofum pace vrmm t/r/ignem , &
ignavo Principi pergravem . E Tiberio neh' occupare i Governatori , &i le
gati agli Etserciti si vidde posto per queste gelosie in grave travaglio; per
che, ex optimis periculum sibi, pejfimis de lents pubiuhm mttutbat ; di maniera
tale , che per fuggire questi due pericolosi scogli accapava huomini di me
diocre valore , & tra il vitio , e la virt ; Et il valore de' Capitani era venuto
al medemo Tiberio di tanto spavento che pi tosto si contentava di riceve
re d'elle sconfitte , e danni dall' altrui nationi nemiche , che correr perico
lo , che se gli ribellasse qualche Capitano di valore ; Onde Tacito osserva g*
Imperatori de' suoi tempi preceduti , e presenti haver odiate ob virtutes ccrtijfimum exitium . Et erano passate le cose tant' oltre , che Corbulone veden- do le sue imprese riuscivano prosperamente, cominci l'Imperatore teme
te pi di lui, che de' nemici ; Cosi fece Henrico III. R di Francia quando
vidde il Duca di Ghisa trionfare de Protestanti Alemani messi per due volte
a pezzi . Onde anco in mezzo allfelicit deve moderarsi il Capitano
8
ConfiJer/tttom di Trajatto Boccalini
tori dell' attioni di questo secolo di maniera tale , che l'historie si Cno conver
tite in romanzi letture senza srutto , e parto de* vagabondi con tanto mag
gior danno degli huomini.quanto sef mai tempo alcuno, nel quale l'hiftoria
havesse bisogno d'esser scritta da quei elevati ingegni, de quali savella qu\Tacito. E questo del Secolo presente , nel quale l'anioni de' Principi Grani
non caminano in giuppone,come gi costumavano, ma con la pelliccia todrata di broccati d'interessi diabolici , e nel quale l'importanze di Stato notisi
terminano con la decisione del ferro tra due esserciti in Campagna aperta,come prima solevasi, ma guerreggiasi pi con la furberia della penna, che con la
spada maneggiata da combattenti, e pi con la forza dell' oro, che con quella
del ferro , e pi si cerca d'ammazzare la bravura de' soldati , corrompendo in
essi la fede , che le persone loro , che levar ad essi la vita . Di modo che non
mai f tempo pi implicato di questo.nel quale dovessero gli historici scrivere
Abditos Principi* finsus , & quid occultiti! parant . Ma per fatai disgratia del ge.
nere humano all'hora manca il benefitio della verit historica, quando n' pi
cresciuto il bisogno ; calamit per certo degna d'essere dagli homini virruo/i
compianta ; perche la lettione dell' historia , eh' la pi saporita vivanda, c
possa* esporsi alla mensa d'huomini accappati divenuta tanto insipida,e1:: ;
pu masticarsi , emendo dell' attioni de' Principi solamente lecito lo scribi
scorza piena di fintioni,e non la medolla piena di veritda quale pascr/aimo
altrui,e l'arricchisce d'abbondantissmi precetti, necessarij alla vita tatti.
E tanto gran male non ha speranza di rimedio;imper che estendo d\\'criW>
cosa capitale scriver le cose presenti , come sono state deliberate ne' configge
ne' gabinetti de' Principi,& essendo solamente lecito di scriverle, come s'odono
raccontar dentro le botteghe, poco gioverlo scriverle molto tempo doppo,
che saranno mancati i rispetti perche all'hora con la perdita di quelli, che v\ddero , oflervorono , e seppero , sar perduta anco la verit intrinseca delle pi
importanti , e degne faccende .
Io confesso non haver tanto giuditio habile penetrarla vera cagione, che
muove i Principi presenti ad esser cosi contro la verni dell' historie , com
piendo lor pure , che i Popoli sappino gli artifitij , e le macchinatiom e' loro
nemici , quando i Letterati d'Europa solo per questo hebbero in somm' horrore quella Lega Santa del Duca di Ghisa in Francia ; per eh' ella era co
nosciuta una bruttissima ribellione contro i R , vestita con il mantello della
Religione simile quella , che suscitarono in Francia il Conte di San Polo,
che f il Modello di Ghisa , e Carlo Duca di Borgogna , che pu assomigliarsi
al R di Spagna Filippo II.
E in vero non apporta tutti quei beni Principi, ch'elfi si persuadono l'haver i Popoli loro ignoranti nelle cose politiche . M da quelle parole di Ta
cito, che celeberrimut quifque ad prodendum ingnia virtut memoriatn ducebatur,
potranno conoscer , che l'impresa di scriver historie negotio pertinente ad
ingegno di straordinaria vivacit, & ad huomini consumati nella Cortes /el
maneggio degli affari, che sia politico, & internamente informato de' pi ax
15
Vohfekfatiotii di Trinino htctHrll
'
fifcre , non voler lodare le virt almri, mentre doveva finche vfft Agri;
Ita far quello , che oper dopo fcrivendo la fua vfta, che ha dato perpetua
fta alla vira d'Agricola. Vita nella quale fono p6 concetti , che parole;
Tita,cHe d vit 1 cHi la legge , e chi l'ha fcritta; mi fi fcufit, che ne mttftre
viveva Agricola, ne fubito doppo la Morte di Ini poteva far qtfeft' offiti &
iet vcrfo il fo Suocero, perche haverebbe tirato contro di fe l'odio di Do
minano ; perche fetido mancato Agricola di veleno, come fi fppofe, fattri
porgere da lai, farebbe fiata imprudenza troppo mafficcia irritar quel Princi
pe, cVr cosi pronto alla crudelt contro la fua perfona , non effendo altro
jt lodar un auveletfato dal Principe , che per via indiretta far un invettiva
contro il Principe ; Quind' , che come dice Tacito , che Ruftico perhavet
lodato Trafea , e Senecione per haver lodato Alvidio perderono per rifentimento di Drrntiano la vita; Tutte cofe , che fecero il Pedante Tacito, per
nfegnarli a fpefe altrui il modo di ben regolare la fua penna. Ne menoin
vita d'Agricola poteva il medemo officio Tacito ; perche non hanno gli huo
mini virtuofe di fegnalato valore maggior nemico apprett il Tiranno quie
to la lode , che gli viene attribuita . E per la troppa lode meritata da #3
bocca era Agricola fpaventevole al Tiranno ; per eofifem ab [oliati* ejM
tanfi pertenti non crmen ittiat , aut querela Ufi ciimfqUain ,Jid infenfui
Trincipes, & gloria viri, & pejfimum in'mriarum ge'nm lanaantes .
Quefta mi pare la vera cagione , perche Tacito fi feufi dliaver pcnSsitb quatr' Anni doppo la morte fcriver la vita del Suocero; riguardom^tto
fion fo]o meritevole di feufa, m degno di commendationi, e degno dclhf^olar prudenza dell' Auttore .
j$uam nonpetiijjm incujaturui t'amfdvd^ & infejla virtitibus tmpT* .
ECoftume di molt' Imperatori l'odiare,a/fliggere, ffchaver in fommohoirore,e fpavento il merito , e valore , e la virt degli tiixominipe-rincrdelitc
ohtro" i virtofi molto pi , che contro gli federati. Ne eraoifetto, ecr.
_elt,o d'animo iniquo ne Principi, ma la mala qualit de' tehipi,che nfluivaBonecefltditaIicofiumi;ilchepernon afTohitamen'te vero , com' vor
rebbe Tacito, che i tempi dall' hora fufTero crudeli contro le virt, reta f'b'enc
le virt erano pericolofe in quei tempi , e tutta la crudelt, eh' ufavano g' Im
peratori contro gli humini grandi , e famofiin Armidi quei tmpi traft?eva
pi dalla mala qualit , e cfhtutione dell'Imperio , che dal Mal genio degl'
Imperatori per chepotendo tfghliomo infigrte, anco in vita dell' Imperato
le pretendere, e confeguir l'Imperio per mezo della fua virt, valore,e feguito
8e' foldati , erano forzati ad odiarla virt . fc il merfto degli huomihi grandi,
fon gi per vitio d'animo crudele , m per ffpetto di ftto hnptfrPotlit><4nricrinlA. cH< tinri-alCrrt altrui, m per qneir anidre, ie incipit W^.
1 Romano Imperio , macheriel Greco
'. n
Confidersiimi diTrdjano Boccalini
coti fitniglianti {limano, e con molta ragione , che altri fiali moflbpi tofto
da maligno prorito di biafimar i vivi,che per carit di lodare i mortile per
battezzano le fcritture pitofto per feditiofe , che per amorevoli ; Onde in
cftremo vuol dirfi sfacciato colui, che fi pone infimil imprefe. I Popoli fo
no sforzati conformarli con la volont de' Principi loro, dovendo $i
ecceffi di chi governa nel difordinedi Stati ,' diltmulargli , tacergli , ffendo fomma imprudenza biafimar quell'anioni del Principe , che non a,
pace ad eflr corretto da biafimi s'incita crudelt pi affinate. Ne tocca
lucidici dar leggi , e con reprenfioni fare il pedante al padrone, e per (ntamente raccorda Tacito a Vaffalli , che debbino Bonot Principe; voteexpetere, ijualefiumque telerare. Meravigliofa in tal propofito la legge che re
gola i Turchi , per che abominano fi fattamente colui ,che vien coodmna.to, e privato della vita dal Principe, e( per ordine della Giuftitia che non
folo non lo ftimano degno d'efler pianto , efepolto,m formalmenrecredo
no , eh' egli (ia morto cosi in ira di Dio , come del Principe loro Tiranna
cofa che non fellamente opera , che gli huomini fi guardino di non danfc
gufto al Principe per non morire inlra di Dio , m che la Morte cornami
dall' Imperatore ancorch crudele, ancorch ingiufta, non vaglia reni*
punto odiolo .
Ncque in ipfos modo auflores, [ed in libros quoquepevitum,tkityto
Triumviri minijerio , ut monumenta cUrifiimorum
ingcniorumin Comitio , ac foro urerentur\ >v
NOnbafta punire un fcrittore feditiofo , m ei fi vuole anco torre dal
Mondo lo fcritto per vkiofo , che contamin la mente de' leggitori,aon
ben medicando coloro , che fpezzan l'arco , c non fanan la ferita ; merce,
che gli Scrittori fempre vivono e fempre ragionano mentre l leggono l'o
pere loro , certa cofa eiTendo non trovarti diletto uguale a quello, che con
feditiofe fcrittute cntamina gli animi ; perche un homicida toglie un Cuddito al Principe , m un feditiofo Scrittore con i fuoi (crini toglie forti la
partialit d'un Popolo intiero al Principe infettando gli animi de' fudditi e
guaftandogli quella (inceriti d' Amore , che portavano al Padrone fuppofto per buono . Onde potentiffima Arma contro i Principe diventata la
(lampa per mezo della quale vien difficoltato loro il modo d'eftirpar gli
fcritti, gi impreffi contro l'i ntereffe loro quanta ne prociarono gli Antichiin
mantenergli vivi ; Ond' eh' io non fo ben rifolvere , s'ella habbia arrecata
urilit, danno all'humana Republica.
Non farebbe certamente riufeito pratticabile l'appefiar in cosi breve tem
po Popoli tanti con l'empiet delle moderne herefie , fe non era la fianca
della quale con grandi (Timo lor .profitto fonofi fervidi rubelliFiamengfc
Francefi non meno , che del canonne ; e non h dubbio alcuno ; ck'hfcgnandol'efperienza, come la peana abufata rovina la polia de'frnfika.
14
Couftder/itiom di Tkaw Voudlwi
dar mano molte fceleratezae , e pure con /ciocca cavit, e zelo 'uvutie v<&
gliono prohibcrc fcritti pieni di veri viti) altrui , de' quali fi fcandaluiaa le
pedone, e non fanno rifentinaento contro coloro, che con attioni vergogna
le, e federate caufano attivamente fcandali molto maggiori.
M non credo io gi,che come qui dice Tacito, che g* Imperatori Romas
commettendo fiere crudelt contro gli fcritti , e gli auttori di efl~t continenti
lodi d'huomini virtuo" , ma perseguitati , & vecifi da loro , penfaffero difepellirne la memoria honorata , e le proprie vergogne ; Ma credo bene ,^ che eoa
quel fevero modo di procedere volffero fpaventar gli fcritti , acci gli altri
non ofaflero con la penna render odiofi i Principi Popoli fotto la livrea di
voler lodar la virt degli huomini morti.
riavevano dunque quegl' Imperatori l'unica intentione d'afficurarfi lo (ta
ta nache vivevano , e tutto operavano tal fine , hen fapendo per altro , che
doppe la laro vita erano per far le penne de' Scrittri tanto maggior impc.
to.quanto che con la violenza dello (pavento erano crefeiuti gli odij^ le ma
terie da erapirne le carte , come dice Tacito elfer accaduto Tiberio, Cai*
e Nerone . Tibervj , C/tijue , & Claudq Neronis rei florentihiu ipfis eh must
fdfafpoftquam Deciderani, recc >uibu: odn: campofu & font .
. E gli llratij , che i Principi.ufano contro gli huomini letterati , ctkidt
hanno virtuofameate operato fono fiate glorie di quei tali . O nde ^can
no havendo udito in Venetia , che iMagiftrati in Firenze per comaaiKoea
del Duca Cofimo gli h avevano con publico decreto fatta gettar la Citava
terra, e dichiaratolo Parricida, e ribelle, dine, e con molta verit; Quefti fono
tutti miei Trofei ; merc , che come qui parla Tacito , la penna, Jo (pavento
del Principe non arrivano cancellar la verit della confeienza delli buomitii,
dove Ila fcritta con caratteri indelebili ; e dove con (incero giuditiofotvo pefate l'attioni altrui; per che il Principe con la paura della Morte puiar par
lar alla bocca atta mentire , e fimular non gi affinch altea dipingaueJ tuo
cuore il bianco per il nero . Il vero modo d'ufare prudenza in queto noftro
propofito di vivere in maniera , che altri nonhabbia occafioni di fcrivere
con verit le brutte attioni, mentre nel fuo cuore, e nella Cua canfeieraa, dove
non arriva alcun fcalpello a lacerar quelle lettere , che V imprime la forze del
vero ; E quefti fono i libri, che non poTono abbruciarli dalla violenza del fuo
co , e cosi le male attioni altrui anco non mai fcritte fempce fi leggono nel
cuore degli huomini, che le fanno .
Exfulfu infuferfiftKU prfifetfaribui, atque ommboni Arte intxiLum
ofi* , ne quid ufquam honejum occurreret .
JN un Principato , come il Romano, nel quale unSenato moko aumerofo,/
pieno di (oggetti intigni godeva grand' autorit , emaflme ne Sena**
d'eccellente virt fi confiderava quefto eflere un ritegno, e freno agli \sa?e*m
CotJ,che aon tempre pQte^wofcHtQ qullo,$h lofo&tava ina$Hcfl'>*aa*
i6
Confiderationt d Trtj/tno HoccaIh
re ; mdove regnano le lettere ,po(Tedono la malitia delle Volpi-, Cofe tutte
cosi vere , che per comandar alle pecore obedienti, e non alle marniere Vofpi, e per poter vivere come meglio loro torna , & aggirar agevolmente i Po
poli alle loro volont, hanno i Principi in alcuni ftati perfeguitate le buone
lettere, come perniciofa Temenza , e che difficulta il reggimento de* Popo\v.
Teodorico Veronefe per dominar l'Italia, perfeguit,&eftinfe le due fue bel
le profeffioni di lettere, e d'Armi.
Carlo Vili, haverebbe deftrutte le lettere, f non havefle trovato, che mer
c di Francefco I.elle erano profondamente abbarbicate nel Re^no di Fran
cia ; Onde dice qui Tacito, che g' Imperatori perfeguitavano i phi virtuoir ,e
le buone arti , tutto affine di . poter vivere quieti fecondo pi cornplm alle
diflolurezze del genio loro, fenza vederli atorno i Cenfori delle proprie inde
gne attioni, delle quali non fanno riconofeere altro Giudice, che Dio.
E fi creduto, che Arrigo VI 1 1. Re d'Inghilterra nelP iniqua caofa del foo
repudio temerle pi, che la potfanza di Carlo V.che fapeva d'altamente offrodere l'eminente virt dell' animo incorrotto di Tomafo Moro, e del famo'-fimo Cardinale Reginaldo Poro, che mai vollero condefeendere al (no ctwfenfo ; ond' eli feppe affliggerli nel modo , che pratticavano gl' Impera
Romani contro i pi infigm Senatori .
',*.
compea.
78
Constderastoni di Ttajn Boccalini
compensarsi con l'acquisto di Napoli , e se bene sper d' haver nuova prole
della Moglie , che pigli , Dio gli negb figli , e gli tolse la vita , dano que
gli stati quel suo genero Filippo Austriaco , dal quale haveva ricevuto amarisfimi disgusti . E Consalvo Fernando detto il Gran Capitano , che f
l'Architetto el Ministro di quei tradimenti federati in ricompensa d'attione tanto diforme , ricev dal suo R quel premio , che meritave . Tut
miracoli di Dio , quali poco riguardano le genti tutte applicate riguar
dare i fatti ordinari) degli huomini , non considerare i giudici) di Dio, il
quale ha pensiero di ridurre le Nationi, & i Principi ambitiosi quel termi
ne di miseria , al quale doppo una lunga , e crudelissima Guerra Civile fece
capitare la Republica el Popolo Romano , le cui miserie v deplorando 1*
Auttor nostro con dire ; Etfient vetta &tM vidit quid ultimum in libtrtau ejjir,
ita nos quid in servitine, adempio per inattifittones , & loqnendi audiendiqne e.-,iturcio . L'ultimo male, che si vidde nella Republica Romana fu il princi
pio della servit l'ultima miseria che provarono i Romani nella servit , ft
l'esser loro prohibito il. raccontare i propri) strazzij, e dir gli altrui. L'es
ser costretti di comperar la vita con brutissima indignit , e per none$s
perseguitati , fuggire la virt , & abbracciare i vitij per fuggire l'ira sd
Principe dispensiera de' Capestri , & in ultimo quello , eh' era il opaaL
mo d'ogni miseria vedersi in termine , che per non esser fatti accusile per
seguitati da huomini federati (fimi , erano sforzati ad accusar huanwcv\sjasti, e da bene , facendosi abominevoli Ministri della crudelt del Principe
della propria miseria .
A questa bruttissima positura si ridussero le tanto celebrate virt di Ca
valieri , e Senatori Romani ; tanto certa quanto grande la vicissitudine
dell' humana grandezza . Io non saprei in qual estremo urtassero i Romani,
se mostrofscro maggior generosita,e virt nel fiorire della loro grandezza ,
maggior vilt, e vitio nel colmo delle loro miserie ; perche nella Joro libett fecero atti generosissimi per ampliare, e mantenere l'imperio . cella ser
vit talmente s'indussero ad ogni sorte d'indigniti per non morire, che infvno Tiberio sprezz quella loro costernation vergognosa d? acmo e tanta
vilt di genio , si che quante volte usciva di Senato, diceva ; obhomines ai
Jtrvitiurn paratos !
Memoriam quoque ipsant cum voce perdidijfcmu,fi tm nostrafotejate
ejset oblivisci quam tacerei.
S Enza dubbio alcuno il Principe non Padrone dell' Anima degli
huomini , ci di quelle potenze , che egli non pu frenare , come invi
sbili lui,& agli'altri , non potendo humano intendimento penetrare nst
arcani d' un intelletto , che non parli , ma solo pensi , e creda , e fra se me
desimo discorra . Ma solamente il Principe e padrone della bocca, ed' egli atri esterni dell' homo . Onde il Turco, che akro non vuole d suoi o.
fipra la Vita di Giulio Agricola scritta, da Cornelio Tcito .
T9
poli che-obbedienza , e tributo , non cura punto ci , che altri fi creda nel
iia cuore solamente severissimo s' altri disputasse in matria di Religione
diversamente dalla sua credenza eh* egli non Vuole esporre ai dubbij .Questo
intese il ' R Sigismondo di Polonia , quando disse che si credeva per F de'
corpi , non R degli animi , non gi eh' egli volesse , come alcuni Heretici
interpretarono , permettere la libert di conscienza , volendo solamente es
primere , eh' egli non poteva sforzare i cuori de' Vassalli credere veramen
te i dogmi Cattolici , ma solo impedire , che esternamente non professasse
ro diversa credenza ; sciocca in questo la Regina d'Inghiterra Elisabetta,che
publico un editto da me veduto con prohibitione di non doversi non solo
ragionare del suo successore al Regno,ma ne meno imaginarselo.
Vorr dunque inferir Tacito nostro , che i Romani s'accomodorono tan
to allacrudel servit de loro Tiranni che sino sarebbonsi indotti all' oblivio
ne de loro mali,havessero potuto,come potevano non parlare.
Nunc demum redit animus , & quamquam primo beatissimi saculi
ortiiyNerva crfarses olim dijfociabiles mijcuerity
Principatum , & libertatem .
NO n f mai possibile agi' Imperatori abbattere tutta la libert del Pop-'
lo Romano ; perche sempre rimase in predi il Senato con i Consoli , i
quali con pretendere maggior libert di quello , che compliva agl'Imperatori
concedere per conservatione delle cose loro , e per la loro grandezza ca
gionavano pessimi effetti ; Imper che g' Imperatori per poter comandare
con assoluta auttorit con lo spavento di continue morti , e con una perpe
tua crudelt si sforzavano di strascinare il Senato conformarsi con la
volont loro , del qual nutrendo continua gelosia , erano continuamente
crudeli contro i soggetti principali , e contro quelli , che pi pretende
vano la libert, e che facendo professione d'incorrotti , non volevano coadescendere ad approvar l'attioni loro di modo tale , che l'empie crudelt
di Tiberio , c degli altri sanguinolenti Tiranni suoi successori procedettero
solamente , perche i Principi volevano tutto il dominio, & il Senato non vo
leva tutta la servit .
Questa differenza tanto grande , e tanto importante per l'ostinatione
degli uni di voler dominare , e degli altri di non voler obbedire , non f
gi mai possibile , che si potesse accomodare ; Imperio che si come non
poterono g' Imperatori arrivare termine di spogliare il Senato di certa
ombra di dominio ; Cosi il Senato non trovossi mai tanta unione tra se,
& i soldati Pretoriani , e le Legioni , che potesse liberarsi dalla Tirannide , si
che vivendo gli uni , e gli altri in perpetue gelosie , il Principe di non esser
oppresso dalla libert, che pretendeva il Senato, & il -cnato dalla Tirannide,
che pretendevano gl' Imperatori , si mostr il Senato Severo contro g' Im
peratorie questisi rnostrorono crudeli coatro il Senato . Quindi che tutt
1
le
!0
ConfiderAtion di Traja.no Boccalini
le crudelt di Tiberio , e degli altri , che furono doppo lui , si viddeto esacer
bati solamente controia Nobilt pi insigne, che come molestissima spina, nel
le pupille regnanti , impediva l'uso all' affettare independenti auttoritdi co
mandare sopra il Popolo Romano. Auvenga che la Plebe con donami
frequenti; con l'abbondanza del vivere, e con le spese largamente diffuse nega
spettacoli, e ne giuochi era mantenuta allegra , e sodisfatta; Onde contro
Popoli delle Provincie non si legge.che mai incrudelissero.e nel vero il passag
gio da un estremo all' altro non si f se non per via de' mezi competenti . Noi
nel gelato Inverno passiamo senza avedersene ad abbruggiarsi nel cocente Lu
glio col mezo d'un temperatissimo Aprile,mercc , che la natura nemica delle
violenti mutationi ; E cosi vediamo , che si dominano i poledri come glihuomini pian piano , e non tutto in un fiato . Dunque non era convenevole
Homani Imperatori il persuadersi di ridurre tutta la servit quel Scruto
che si ricordava poco prima haver goduta tutta la libert senza quelmezp,
che qui dice . Tacito d'una meza servit , congiungcndo il Principato con li
libert.e tanto maggiormente, ch'essendo tutta la Tirannide degl' Imperato
ri fondata s la discordia de' Senatori pi che s la loro forza , poteva noaifmere d'esser abbattuti dalla discordia del Senato ; e per ben dice Tacito.^
le discordie della Nobilt Romana erano divenute tanto immedicabi. &
per vscire da cosi gravi guai, non si trov men cattivo rimedio , chfiiotoodare sotto il giogo della Tirannide il coIIojZVom alitici difeordantis /<mniiurn fuijfe , quain ut ab uno regeretur .
Deve adunque quel Principe, che si trova in tale stato caminare congni
dissima circospitione nell'uso della sua auttorit affinch lo spavento-delia ser
vit non faccia il suo solito effetto di rovinare gli animi discordi de' Cittadini,
' scordandosi delle loro private passioni , per ricordarsi della libert , e ndfc
maria nella Patria
La Republica Fiorentina per frenare , e punire sotto un Principe le brutte
insolenze , che essercitavala Nobilt contro il Popolo non meno che per ac
chetare le fattiose parti della medesima Nobilt , che divideva, in setta \a Cit
t Regnante , stim non esservi espediente pi proficuo de\ chiamar , e sottoporljcome narra Tacito haver fatto i Romani al dominio d'un o\o\AtqHc omvem potestatem ad unum conferre; Stimando migliore una pace sotto il Tiranno,
che una Guerra Civile sotto una seditisa libert : Onde's'elessero quel tanto
famoso Duca d'Atene , il quale non sapendo , che i Popoli liberi chiamano i!
Principe, e con la servirti , li mostr troppo frettoloso in voler con despotico
* dominio cavalcare quel generoso poledro della liberta Fiorentina , ma non
ancora addomestica con la bardella, e capczzone d'una meza servit; Onde ic
pochi giorni f da queir indomito Bucefalo impatiente del basto di nuova servit gettato terra . Cosi per colpa delle Civili discordie i Genovesi ricferono prima il dominio de' Francesi,poi de Duchi di Milano, ma senza turca la
servit con un temperatissimo metodo di dominio . E tanto maggio/mente
gl' Imperatori Romani , & il Duca d'Ateuc havevano di bisogno d'u/ire la ck
.X
Considerationi di Trajsno Boccalini
risentimento, come colui, ch'era auvezzo cavalcar Chine e Francesi piacevo
li, & obbedientissime , risolvette per non cavalcar con l'indigniti detta bar
della queir animale, acci di lasciarlo all' arbitrio de* Duchi di Milano, i qua
li tennero per alcun tempo il dominio di quella Republica,ma con la deprez
za d'unir molta libert con poca servit.
E Galba nel ragionamento quando adottava Pisone , mostr di perfetta
mente conoscere questa verit , per dir meglio questa necessit, eh' riaveva
no g' Imperatori Romani di non vsare un assoluto Impero , m contentarsi
d'un limitato, e moderato dominio sopra quei Popoli, i quali se bene havevano abbandonata la libert per vivere nella pace, si veda per, che non teme
vano anco la Guerra crudelissima per non ricever tutta la servit, auvenga
che ricordandoli ,-ch'egli non era per diventar Signore d'un Imperio hereditario d'assoluto dominio ; ma de' Popoli, ch'essendo vissuti lungo tempo libe
ri, se bene non havevano saputo conoscere i beni della Iibert,havevano per
conosciuti i mali dellaservit ; Neque enim hic 1 in ctteris gentibm , qua regittu
tur certa dominarum domus & atteri fervi , sei imperatHrus es hominibus , qui m
totam iibcrtatem pati pojfunt .
E al certo eh' inquietissimo vuol dirsi quello stato, in cui regnano i Pnk'
pi carichi dj tante gelosie ; per che-non riposando mai l'animo del Vwf
tinche non arriva quel fine di riscuotere da suoi Popoli tutta , e incsi lervitjChe lo f estere, e parere assoluto Principe, forza , che s'accecoTct^i
odij de' Principi verso i Popoli ostinati; disordini in Vero grandissimi, da
nascono poi quei mali, che habbiamo detto esser stati tanto continui nell'im
perio Romano.
E cosa tanto ordinaria il vedere turbolenze grandissime in quei Regni,
dove il Principe deve comandare con limitata auttorita , che nulla pi , go
dendo sommamente i Popoli di non lasciarsi totalmente soggiogare , come
vili giumenti ; Onde solevano gli Aragonesi , e i Fiamenghi vanagloriar/ di
goder meza libert, ma in fine i lor privilegi) han loro cagionato di quei ma
li, che ha veduti, e vede tutt' hora il Mondo .
I Romani havevano si fatto horrore di chi presumeva usate in\oro dispo
tica auttorita, che l'encomiavano per scelerato . Nerva dunque , e doppo
di lui Traiano spaventati dalle calamit di Caligola , Nerone", Domitiano,
& altri pericolati per l' immanit loro, vennero in eogni'tione di questa ve
rit, che facesse bisogno per dominare l'Imperio Romano con quiete , e si
curezza , congiungere due insociabili estremi , la libert e la servit, la Repubhca,&il Principato , prudenza ,& resolutione, che fece felicissimo il bre
ve Imperio di Nerva, e lungo di Traiano . E certo che ne Principati .elet
tivi f bisogno manipulare quella mescolanza, ch'insegna qui Tacito no
stro. Per, che non solo catto di gratitudine , ma spetie d'obligo il conce
dere al donatore una chiave di quel Giardino ricevuto in dono da lui, tffinche possa per suo piacere andare alle recreationi dell' orto con autorit
di porrvi coglier? ar0 quatto frutti.
\$
Considration di TrajH* ttUkn
de' scarabei afluefatti al fango , & all' immondkie , stimate da loro elttostssimo cibo; Di maniera che gli huomini non molto trascurano diligen
za nel medicare i mali , ma si riducono a trmine di non curargli , e di
credere , che opererebbono contro i loro intercisi , se applicasse
medicargli.
Et corpora lente augescunt , cito extingnuntttr.
Osservo in questo luogo , che fendo la vita degli huomini sragilisfima
ma pi di qaalunque vetr ; Quelli , che morendo possono cagiona
re gravissimi travagli loro stati , sono rei di molta empiet , non che
di pazzia , se vanno esponendo se stessi ai pericoli di perdersi , composti di
materia si facile scomporsi , non doverebbono concedersi certe fati
che , come che tuffer impastati di metallo . E qui degno d'eterno biasi
mo parmi Alfonso l'ultimo Duca di Ferrara , il quale ancorch fi trovasse ta
et di 70. Almi tripudiava nel faticarsi alle Gaccie in luogo di pessimo Ae
re, al caldo, al gelo , godendo di far publica ostentatione d'una robuib
complessione , della quale egli si gloriava talmente , che per molti reiteri
ti disordini , essendo caduto infermo , e nell' ultimo giorno del suo mjecorsi , che un poco di febre haveva potuto atterarlo , disse ad aisHaoi
Centil - huomini ; Conosco , che questo il mio ultimo gioruo , n&
io non credevo gi , che un huomo della mia robustezza potefic matita
osi presto.
Tanto m' parso bene di ricordare in questo luogo , perche fendo wv
so ad ogn' uno , che per calamit degl' Italiani , e craltre nationi ancori,
essendo gli affari del Mondo ridotti tanto pericolo , che la salute loro di
pendeva dalla sola vita del R di Francia Henrico I V. parve poco bene,
che un tanto Re facesse cos poco conto della sua vita , dalla quale dipcndeva la salute d'Europa vicina ad esser preda de' Spagnoli, se Federico gli
havesse legato i tallari di piombo ai testicoli.
Il Pio Gottifredo cadendo da cavallo nelle delitie delle Cac caccie rest
Sbranato da un Orso , & Astolfo R de' Longobardi da un porco cin
ghiale.
Sic ingnia, Jludiaqtte opprejfer facilini, quam revocaveris .
L'Ignoranza a 'guisa di potentissimo veleno , che con celerit vecide,
ed ella atta in un atomo ad influir delle rovine ai Popoli allevati
per molti Secoli nelle buone lettere, merc , che il genere humano tanto
nemico delle fatiche , abbonda di quelle cose , che s'acquistano con li*
tio lui tanto grato ; auvenga che gli studij essendo opera faticosa , e per
acquistar delle buone lettere convenendo soccombete quella iuprenu an
goscia
je
Confiderationi di Trjti Btccdid
scrivere non solo la verit dell" attioni sue , ma s'erano spotttte con qual
che affettata maledicenza , pur grate riuscivano l'historie , come avieue ai
discorsi Satirici , che vanno a torno doppo la Morte de' Romani Pontefici .
Ma ne Regni hereditarij ci non succede , perche quei , che succedono,
amano la memoria del defonto Padre , o Parente , che sia , non solo per l'afc.
fettione alla lode, che s'ha, & alla reputatione del suo sangue , ma per
propria sicurezza , compiendo Principi mantener per proprio intercise
grata appresso i suoi Popoli , & honorata la memoria d'Augusto suo Prede
cessore .
Quind' , che hoggi giorno ancorch sia mancata la persona del R Fi
lippo secondo , non per stato lecito ad alcuno historico lo scrivere i fatti,
e i costumi veri di quel saviissiroo R ; per che lo smantellare i disegai,
ch'egli nodriva sopra la Francia quando col mezo de' Borboni , e poi dell*
Santa si pose travagliarla, sarebbe sforzato andar troppo cauto per non oi
feeder Filippo 1 1 1. suo figliolo .
Ma Tacito nostro poteva liberissimamente scriver bora quelle cose pili
crudeli , e sclrate di Domitiano , che prima bisognava non solo tace
per mostrar di non conoscerle , ma anco lodarle ; Imper che tornava v^r
Traiano d'ascoltar volontieri i biasimi di quella fiera di Domitiano, m?
per farsi grato al Popolo Romano , che tanto odiava quel pedi Ti
ranno .
Hh interim liber honori Agricola Seceri mei destinAtuSiproftflionU
pietasis, aut Ludatus erit> aut excufatus .
COs rozzo, ic incomposto soggetto ha vsato Tacito , che ardisco dire,
che in questo Vaso d'oro della vita d'Agricola fabricato da cosi eccel
lente Maestro vaglia pi lo smalto , che la materia Veste in cui il ricamo
supera il fondo mentre le parole di Tacito fanno risplendere l'anioni d'A
gricola assi triviali , non mancando Mucebrio i Capitani d'heroiche im
prese maggiori d'Agricola , ma senza la fortuna d'havw
\e celebri.
Quanti Alessandri invidiano l'Homero d'Achille. Questa vita per l'ab
bondanza de' rarissimi precetti politici viene avidissimamente letta dagli
huomini pi per gustare il frutto delle parole , che la sostanza ordinaria
deste cose . Questa vita per l'ammirabile maestria de' Concetti , e dogmi
politici, e privati, veggo, che Tacito innamorato del Suocero, nonch
Mia propria Moglie ha dilatate le fimbrie , e con l'vltimo sforzo della sua
penxa politica qui mi pare , che habbia superato se stesso ; Onde questi suoi
icntti ammirati, e commendati fino dall' istefla maledicenza , lasciando di se
tanta ammiratone, che possono pi tosto esser invidiati, ch'imitati .
Cam
$t
jZ
CdjdertHdiTrMj4oBccU*i
degna della presente grandezza e per non esser da' Cittadini detti patria
ammirato con occhio maligno e crudele col quale sono riguardati dagli
vguali quelli che sono per benefitio di fortuna diventati loro superiori.
Vtrumque Avum Procurttorcm habuit.
PEr sassosa , e cattiva strada camina l'huomo di nascita vile , ma d'animo
nobile , che vuole con l'instromento della virt , e del merito acqui
starsi quella vera nobilt , che non si porta dal ventre materno , perche
deve cominciar la carriera per giungere al Palio de' primi honori dalle
morse lontanarne di piccioli offici) , la dove la Nascita Nobile di eoa
Sran prerogativa in un huomo , che fa , che gli cominci il suo corso alle granezze delle cariche honorate , che servono per Palio, e sono poste per mett
ai soggetti ignobili .
Aggiongi , che al Nobile serve in luogo di merito il non demeritare , e
serve per virt il non haver vitio , e cos lui basta il parer quello , che aoa
, dove che all' ignobile bisogna farsi creder quello , eh' egli , mentre aoa
pare quello , eh' egli appare , e gli forza d'acquistar con sudori quello ,
al Nobile dono gratuito , anzi ( Cosa in vero brutissima ).il mondo
vato tanta coruttione , che all' et nostra ha stimato , che l'ignobili^bit
sporcato quelle supreme dignit , alle quali in riguardo delle sire vitti , tt
suoi meriti stato da Principi saviamente tirato , e nelle quali ridetto eoa
somma integrit, e fede, e tanto poco s'apprezzano le lodi dell' animo , es'vmirano le vani del corpo , che quei medemi gradi supremi , de' quali ho etto,pare , che posseduti da un Nobile , habbiano acquistata reputatione, an
corch egli sia riuscito in esse con ogni sorte di viti) , e di brutture. Ma moVto maggiore la felicit del Nobile , quando si considera, che dove l'ignobi
le camma per una strada nuova , non battuta da suoi maggiori , il Nobile !
trova la strada lastricata da i meriti de' suoi precessori , daJJa buoni memo- |
ria de' quali fono per cosi dove violentati dagli honori grandi di modo , che
gli Avi d'Agricola slati Procuratori degl' Imperatori
esattori delle loro
private rendite , facilitarono la strada ad Agricola , per la quale riavendo egli
cantinato virtuosamente , potea arrivare in breve alla suprema dignit de
Consolato .
Non vuol trascurarsi il dire, che quel Procuratorem Cxsarum fa rifletter ester
bellissima l'occasione d'avanzarsi nelle Corti all' amore del Principe col pro
cacciar di servirlo nelle cose particolari sue ; per che nobilissimo legame
quello d'interessarsi nel vantaggio della sua borsa. E in somma quello in
una Corte carico nobilissimo per un ingegno grande che ha occasione di
spesso trattare , e negotiare col Principe medesimo , affine di potersi far bea
conoscere da lui .
tata, J
j4
Confiderisioni d Trajt Bccalini
tezza ; Onde con non molta ragione fi querelano le Mogli de' loto Mariti,
che non siano sottoposti alle mcdeme leggi della pudicitia ; Per che corre
cosi gran sproportione fr loro , come se il Marito desiderasse nella sua Mo
glie la virt nella fortezza, merc, che la natura ha voluto, che diversa
fia la virt dell' huomo da quella della donna , la quale per la certezza,
della prole obligata alla castit , si come il Marito deve vsar la fortezza
per difender la Patria , non che la propria Casa dall' ingiurie . Ne solo
negli huomini , ma nelle fiere ancora h la natura inserite le virt , mentre
nelle Colombe si mantiene la fede maritale , finche sia allevato il figlio con
l'aiut del Padre , e della Madre, e fra le Tortore s'osserva perpetua fede,
dove una volta s'accoppiano E sino i Lupi , & altri animali di rapina
mentre la semina allatta il parto , vanno procurargli il cibo ; ci non (in
no i Cavalli , i Cani , e Buoi , e simili animali , perche le femipe fon
bastevoli ad allevare senza aiuto del Marito i figlioli v Tacito dunque h
concesso Procilla la maggior lode , che possa dare donna alcuna ; lode,
che doverebbono affettar le Principesse , e le private sopra tutte le prerog*.
tive , come quella , che si trasmette ai figli , e serve di ricchissimo pacimonio.
...
In hujusfin* , indulgentiaque editatiti fer omnem honcjlarum aria*
cultum puerttiom , adolefcentiamque tranfegit .
TAnto miglior lode fu d'Agricola Fesser riuscito huomo di singoli! int, quanto egli f allievo di donna , i quali figli di rado riescono os
infelici ; Onde parve meraviglia , che Lodovico R di Francia il I X. allifl
della Regina Bianca sua Madre diventasse Santo . Ella per era donni&
tanto figlio. Onde non saprei decidere se arrecchi maggior rputation e V
la Madre haver allevati eccellenti figli , figli l'esser riusciti virtuo/, &
eccellenti anco sotto la disciplina della Madre solita per se medesima riuscii
molto fiacca . Inclinerei nondimeno credere , che ci indichi virt nel
figliolo , poich mostra d'haver saputo seguitare Ja virt per solo amore di
lei, non per timore d'alcuno, non havendo voluto Va natura imerire il timore
nelle minaccie delle Donne .
Arcebat eum ab llecebrs pectantium prtter ipsuis bonam,
integramque naturarti .
DOno grandissimo di Dio nascere con genio buono; Onde reo d'adu! re
no , e d'homicidio il Penitente David supplicava Dio , che innovasse
nelle sue viscere quel spirito retto , e quel buon genio, col quale Fhavea farto nascere, e crescere . Ed neHe piante osservabile , che nascendo con cere:
pieghe, & imperfettionj , non sono capaci ad essere da humana diligeaz*
emendate
Filippa
Lochi*
Quidam
;8
tnBr-
40 v
Mtx
'42,
N On solo nelle Guerre Civili gli acquisti de' nuovi suri sono impoubf,
na grandi (sima virt abbisogna in confervare i saoi propri)doauni^
imper che nelle Guerre Civili, dalle quali fi feriscono fin nelle viscre e nella
Hegia stefsaglistari s'abbandonano per consequenza le guerre lontane ; Onde
Kce Tacito altrove , che conversis ad Civile b-Mum anima extern*sine cura habebant . Cosi se veduto con grandifma vergogna de' Principi Christiani che
attendendo aile Guerre Civili hanno invitato con bellistima opportunitgli
Ottomani ad ingrandtrsi col loro esterminio;& c stato certamente insigne gloria dlia Nation Francese, che nelle crudelifime Guerre Civili sostenutc nelle
viscre loro habbino saputo difendere i confini dlia Provenza,Delsinato,Pk'
cardia e Borgogna da tanti potenti nemici, che l'havevano asllita.
Conflium id Druus Augustin vocabat , Tiberim fracipue .
Agitasses.
4)
f
c_
44
Confi'deratiom di Trajano IBoeeaUm^
Se Ferdinando il Cattolico di Spaglia havesse da principio nella conqui
sta di Napoli scoperto il suo disegno, infinite,: insuperabili difficult se gli sarebbono poste dinanzi . Ma prese la bellissima occasione di mettere il piede
nel Regno de' suoi parenti sotto specie di difenderlo dall' aggressore Fraacese; dove assicuratosi, stim bene permettere , che misero scacciati da' Fran
cesi i R Aragonesi.che per il lungo Regno , e per la partialit , & adherenze
erano ben radicati in quel Trono,e cosi hebbe per massima, fruttuosa il divi
dersi la torta per divorarla poi tutta, per che previdde quello , che do suc
cedette ci , che cavati,che russer i R Aragonesi di Napoli fatti gi Italia
ni, e Principi naturali,cavarne poi i Francesi tanto lontani da stati loro>tanto
trascurati , e negligenti e tanto odiosi per l'arroganza impetuosa del tratto,
sarebbe stato agevolissimo lui,accuratissimo,e vicino non meno, che poten
te per la Sardegna e la Sicilia .
E questo pure fu il modo di procedere, che tenne Carlo V. Nipote di R:
cosi buon Cattolico ncll' usurpar Milano; imper che non con dichiarati*-*::
di farsi Signore di quel Ducato egli prese l'Armi,perche ne sarebbe da ratto I
Mondo stato scacciato , ma come per ributtare i Francesi d'Italia adopr/
medemi Principi Italiani per Ministri della servit loro ; Furono scaccilo/
Francest, e f riposto in Stato Massimiliano Sforza; Onde i Principi Itals
i Soggetti Milanesi hebbero quel Duca , che desideravano , ma con gtearomenti della servit, ritenendosi Anton da Leva la fortezza in mano.oa^ainigione Spagnola; Onde alla fine si cagion la servit di quel Ducato eoafinite gelosie, che cruciano gli animi della libert Italiana,& cosa chiarate
i medemi disegni hebbero gli Spagnoli nello stato di Toscana , ma non tono
riusciti loro;pcr che i Fiorentini non sono stati Milanesi .
Quorumfiducia Mona.ru Insulam-, ut vires rebellibm ministrante aggrejsui .
NEI maneghiar le Guerre,somma prudenza imitare i Medichi quali nel
curar l'infirmit del corpo humano non medicano il membro mal affetto,ma il mandante;auvenga che si^oJlmaco-^UinctroiWopera continua
flussione di capo non tanto curano la debolezza del stomacho , quanto la
ftemperanza del capo, acci che non mandi pi cattivi humori basso .Cosi molto saviamente risolvette Pausino di volersi assicurare dell' Isola Mona,
membro mandante, e somministrante molti humori agi' Inglesijvuolsi per
auvertirc, che non compie porre mano guerre forastiere , s'altri non s'; pri
ma bene assicurato in casa sua. Ne Paesi Bassi auvenimento simile quelk) di
Pausino s'e vedutone' Spagnoli;per che auvedutosi il Re Filippo,che laFraacia,e l'Inghilterra erano membri mandanti alla Guerra di Fiandra , volle pro
vare il rimedio di Paolino, con andar contra i Francesi, ordendoli esser me
dicato il membro malaffetto con rimediare , che il membro mandante di
Francia non havesse potuto influire i suoi pessimi mali humori alla Fiandra;
Onde suscit contro il R di Francia quella ribellione , cui pose il no/ne di
Lega
4
Consideraton di Trajano Boccalini*^
Nella partenza che di Fiandra fece Alessandro Farnese per andar soccor
re g' interessi dell'infelicissima Lega Santa, i ribelli Fiamenghi fecero notabili
profitti . Quando sono i Popoli nuovamente soggiogati, & odiosi , non mai fi
devono lasciar senz la cura del Capitano . Per Filippo II. havendo fondata
tutta la sua grandezza nel possesso della Spagna non volle mai partirsene per
andar in Fiandra, come era consigliato per acchetar quei movimenti di ribeU
bcllione,che non mai sarebbe succedutale non la sua persona non si russe par
tita di Fiandra .
Nihil Prosici patientia , misi ut graviora tanquam ex facili tlr>
leranttbus imperentur .
S Enza dubbio verissimo, che l'humilt, l'ossequio, e una somma reverenza
de' Popoli verso il Principe , non serve appresso di lui per meritare , come
doverebbe migliori trattamenti, e pi piacevole governo , ma da occasione
ad oppressione maggiore.merc.che sono cosi depravati i costumi degli huomini, che l'humilt non eccita buoni effetti, ne l'ossequio si rimerita con Famore,ma l'uno,e l'altro con l'ingiurie.e con lo strapazzo, le quali cose si schivano da queUi,chesonohuominidisdegno,edi risentimento.
Alla pecora piacevolissima quella sua conducibile natura, che la doveste
far cara al Padrone,serve per chiamar le forbici radenti, e l'unghie crakk \
tasarle, e (mangerie fino all' effusione del sangue , e pi rispetto riceve u Cv
vallo insolcnte.che scuote chiunque gli monta in groppa, che una piacevole
Chinea ; merc ,chc la piacevolezza di questa viene abusata talmente , eh' c
adoprata non solo con la sella & al Carro,ma al vilissimo servigio del basto .
E in somma vero il tritissimo proverbio;Chi pecora si f, il Lupo se la mangia.
I Principi calcano sempre con le gabelle,& angarie quei Popoli piacevoli,
obbedienti, e fedeli, che coloniche hanno in altre occasioni fatto qualche ri
sentimento . Cosi vediamo procedere con molta circospirione quei Principi
verso i Popoli di confini, e frontiera presso nemici loro, chea quelli situati u&
mezo al Regno, le sollevationi de'^qua^-y^fsunu saLtnnnte repnmersi, e diffi
cilmente fomentarsi da stranieri. Quindi i Popoli di Piccardia godono molti
privilgie gli goderanno anco gli Aragonesi,e se gli Spagnoli russer sotto
mettere al loro giogo i sollevati Paesi Bassi , sarebbono proceduti in maniera
molto pi circospetta di quello habbino fatto per lo passato . Et al presente
si procede con riguardo molto pi distinto verso i Milanesi , che verso i Na
politani .
Singnlos sibi ohm Reges fuiffcjtunc binos imponi , e qtubus Legatus
in sanguinem, Procurtor in bonafruirei .
GL' Imperatori Romani mandavano i Legati Consolari al governo degli
esserciti , che si trovavano nelle Provincie eoa auttoriu sopra la wra
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