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0.

1 I dispositivi seriali
La comunicazione seriale tra due dispositivi pu essere caratterizzata da diverse modalit operative:
simplex,
che prevede che i dispositivi siano collegati da una linea mono-direzionale,
poich i ruoli di ricevitore e trasmettitore sono sempre svolti dagli stessi dispositivi;
half-duplex
che prevede che i dispositivi siano collegati da una linea bi-direzionale
che non consente la comunicazione contemporanea nelle due direzioni, poich il ruolo
di ricevitore o trasmettitore pu essere svolto a turno da uno dei due dispositi;
full-duplex
prevede che i dispositivi siano collegati da una linea bi-direzionale che
consente la comunicazione contemporanea nelle due direzioni, poich il ruolo di ricevitore o trasmettitore pu essere svolto contemporaneamente da entrambi i dispositi.
Nella comunicazione seriale orientata ai caratteri, le informazioni da trasmettere
sono organizzate in una sequenza ordinata di caratteri, ognuno dei quali codificato da
una parola di 7 o 8 bit. Inoltre, i caratteri coinvolti nella trasmissione seriale devono
essere strutturati sotto forma di un messaggio composto da tre campi:

lintestazione

(header) comprende tutti i caratteri necessari per inizializzare


una comuncazione seriale, includendo i caratteri di sincronismo e di inizio testo;

il corpo (body) include i caratteri che rappresentano le vere e proprie informa-

zioni da trasmettere;

la coda (trailer) contiene i caratteri necessari per terminare una comuncazione

seriale, includendo il carattere di fine testo, gli eventuali caratteri di ridondanza,

e il carattere di fine turno per i canali half-duplex.


Il messaggio viene trasmesso un carattere alla volta, a partire dal primo carattere
dellintestazione, e ciascun carattere viene trasmesso dal bit meno significativo al pi
significativo, generando un segnale logico corrispondente al valore del bit inviato in
quellistante, secondo una cadenza temporale prefissata. Linformazione cos trasmessa
pu venire ricostruita nella sequenza a dei bit da un sistema ricevente che sia in grado
di campionare il segnale ricevuto con un clock locale con la medesima frequenza di
trasmissione e sincronizzato anche in fase.
La trasmissione seriale dei singoli caratteri di un messaggio richiede implica la serializzazione dei bit che compongono il dato trasmesso nel dispositivo trasmettitore e la
parallelizzazione nel dispositivo ricevitore. In una trasmissione orientata al carattere,
ogni carattere convertito dalla sua forma parallela in cui presente in un registro
di buffer alla forma seriale da immettere sulla linea di trasmissione e viceversa. Per
operare questa conversione parallelo-serie e serie-parallelo, necessario disporre di particolari dispositivi basati su shift register a 8 bit di tipo parallel-in/serial-out (per il
trasmettitore) e di tipo serial-in/parallel-out (per il ricevitore).
Il trasferimento di un carattere pu essere realizzato collegando luscita serial-out del
trasmettitore con lingresso serial-in del ricevitore e sincronizzando la parallelizzazione
dei bit campionati dal ricevitore con la serializzazione dei bit inviati dal trasmettitore.
Una semplice soluzione consiste nel dotare il trasmettitore e il ricevitore di un unico
clock comune, in modo da sincronizzare la serializzazione dei bit in trasmissione sul
fronte di salita del clock e il campionamento dei bit in ricezione sul fronte di discesa
del clock, cos come mostrato in figura 0.1.
Per consentire un corretto trasferimento dei dati, i clock di trasmissione e quello di
ricezione devono avere la stessa frequenza e fase. In generale, nella trasmissione seriale
i singoli apparati sono dotati di clock autonomo, stabile in frequenza e sincronizzato in
fase ad ogni trasmissione di carattere, in grado di realizzare lo stesso campionamento

in trasmissione e ricezione .
In fig.0.1 mostrato un campionamento con riferimento al dato binario 01001101
effettuato sul fronte di discesa del clock.
I meccanismi di sincronizzazione dei flussi dati e di sincronizzazione dei clock
legato alla tipologia di trasmissione sincrona o asincrona utilizzata. Nella trasmissione
sincrona la sincronizzazione avviene con riferimento a blocchi di caratteri mentre per
quella asincrona avviene carattere per carattere secondo la modalit Start-Stop di
seguito discussa.

Comunicazione asincrona
Nella comunicazione asincrona di tipo Start-Stop la trasmissione dei dati effettuata
carattere per carattere. Ciascuno di essi codificato su 5, 6, 7, 8 bit (il tipo di codifica
adottato indipendente dal meccanismo di trasmissione; una codifica ampiamente
adottata , ad esempio, quella ASCII per dati su 7 bit) ed trasmesso allinterno di
un frame di k bit, in cui sono presenti ulteriori bit adibiti alla sincronizzazione e al
controllo della parit.
Il campionamento della cella da inviare effettuato alla frequenza del clock di
trasmissione Clk_Tx cos come quello di ricezione Clk_Rx.
In assenza di trasmissione la linea posta nello stato di idle caratterizzato dalla
presenza di un livello 1 logico continuo. Allatto della trasmissione di un carattere

si esce da tale stato e si pone la linea a 0 logico per la durata di una cella bit.
Tale bit detto di Start e la variazione del fronte 10 del livello logico della linea
genera levento che avvia, nella corretta fase, il treno di k impulsi di clock usati per
campionare il frame di dati da trasmettere.
Alla cella del bit di Start seguono le celle (5, 6, 7 o 8) del carattere, uneventuale
cella dedicata ad un bit di parit e, per ultima una cella di durata di t,1, 5r o 2r
, posta al valore logico 1 e detta di Stop che chiude la trasmissione del frame
riposizionando la linea nello stato di idle. Si evidenzia che tra la trasmissione di un
carattere e il successivo la linea deve permanere in stato di idle almeno per la durata
di una cella di stop.
Onde garantire unadeguata stabilit nella frequenza di campionamento fc, questa
effettuata mediante un clock operante ad una frequenza superiore,16fc o 64fc.
In fig. 0.3 mostrato il campionamento di un frame in ricezione con un clock 16fc per
una trasmissione caratterizzata da un frame composto da 9 bit: 1 start+7dato+1stop.
Riconosciuta la transizione 10 dello start bit, punto (A) in figura, il ricevitore
abilita il clock locale a trasmettere un treno di 16x9 = 144 impulsi. Tali impulsi sono
contati da un contatore che abilita il campionamento secondo la sequenza
[8 ,(8 +16);:::;(8 + 7x16),8 + 8x16)]
riportata in figura. In tal modo la linea campionata
al centro di ognuna delle 9 celle bit e ci garantisce la corretta lettura dei valori della
linea anche in presenza di un piccolo errore di fase. Al termine del campionamento del
frame, il ricevitore ne verifica la correttezza strutturale (presenza di 8 bit e dello stop
bit, che chiude il frame) e riprende il riconoscimento della variazione del fronte dello
stato di idle verso il successivo start bit. In caso di mancato riscontro dello stop bit,
il circuito provvede a generare un segnale di errore di frame. Altri errori monitorati e
segnalati sono quello di parit (se adottata nel frame) e quello detto di overrun che
consiste nella mancata lettura di un carattere presente sul registro a scorrimento che

lo parallelizza bufferizzandolo prima che sia arrivato il primo bit di start del successivo
carattere.

Comunicazione sincrona
La comunicazione seriale sincrona presenta dei fattori di efficienza migliori rispetto a
quella asincrona a scapito di una maggiore complicazione circuitale dei sistemi trasmittenti e riceventi. Essa migliora lefficienza di trasmissione riducendo il numero di
bit di controllo necessari a gestire la trasmissione stessa. Ci ottenuto trasmettendo
blocchi di dati fissi (trasmissione a blocchi) o variabili (trasmissione bit-oriented, si
ammette cio la possibilit di trasmettere dati rappresentati da stringhe binarie anche
di lunghezza variabile) in un unico frame, realizzando un flusso di dati continuo sincrono, cio la cui sincronizzazione garantita da meccanismi che mantengono in fase
il clock per tutta la durata del blocco trasmesso. Si provvede, inoltre, a eliminare la
trasmissione di start e stop bit e il bit di parit per ogni carattere sostituendolo con
un controllo di errore legato al blocco ottenuto mediante codici a ridondanza ciclici
(CRC).
Nella comunicazione seriale sincrona, lintero messaggio trasmesso come un flusso
continuo destrutturato di bit, senza alcun delimitatore di caratteri. La discriminazione

fra i vari caratteri (se necessaria) ottenuta successivamente alla ricezione dando
struttura al flusso di bit ricevuto mediante azioni di conteggio e selezione in hardware
dei bit utili che codificano i vari caratteri.
Non disponendo pi dei bit di start e stop per la rifasatura del clock di ricezione, la
sincronizzazione di bit pu essere ottenuta o con un clock esterno fornito al ricevitore
dal trasmettitore oppure con un clock interno stabile in frequenza e tale da garantire
laggancio di fase per tutta la durata di un messaggio e dotato di un meccansimo di
rifasatura.
Limpossibilit di eliminare completamente i fenomeni di deriva nel tempo sugli oscillatori implica che la sincronizzazione con aggancio di fase sia basata sulla capacit del
ricevitore di autosincronizzare il proprio clock di campionamento con le transizioni
10 presenti nel messaggio stesso. In particolare, laggancio di fase pu essere ottenuto prevedendo allinizio, e periodicamente allinterno del messaggio, linserimento
di speciali caratteri di sincronismo, codificati in modo da asicurare una presenza sufficientemente elevata di transizioni di livello. Una volta che il carattere di sincronismo
viene riconosciuto, il clock di campionamento del ricevitore viene abilitato fino ad una
nuova fase di sincronizzazione attivata dal ricevimento di un opportuno carattere di
sincronizzazione (tale carattere, in uno dei protocolli sincroni pi diffusi, il BSC della
IBM, il 16 esadecimale che corrisponde alla stringa binaria 00010110 e ad un segnale
nella linea della forma di quello riportato in figura:
La tabella di seguito mostra la codifica dei caratteri di controllo presenti nel codice
ASCII ove sono anche indicati taluni caratteri utilizzati nella trasmissione sincrona di
tipo BSC fra cui il Sync prima indicato.
Quando necessario inserire il carattere di sincronismo allinterno del messaggio,
esso viene posto in posizioni prefissate, ad esempio ogni 128 o 256 caratteri.
In questo modo, il ricevitore provvede a contare i caratteri e a verificare la presenza periodica del
carattere di sincronismo, che viene filtrato dal messaggio. Il mancato riconoscimento

del carattere di sincronismo significa che il clock del ricevitore non pi in fase con
il clock del trasmettitore, per cui la trasmissione dellintero messaggio deve essere
ripetuta.
La tipologia della trasmissione seriale sincrona richiede un meccanismo di rilevazione degli errori orientato al controllo di errore in un intero blocco, ai fini di una sua
ritrasmissione se si riscontra un errore di trasmissione. Si usa, pertanto, un tale meccanismo di controllo basato sui codici a ridondanza ciclica CRC che aggiungono in coda
allo stesso un numero fisso di bit, indipendentemente dalla lunghezza del messaggio
stesso.
Lefficienza di trasmissione per tale tipo di comunicazione risulta elevata e prossima al 98% , valore nettamente superiore allefficienza ottenibile con la trasmissione
asincrona.

Codifica Manchester

Nelle telecomunicazioni la codifica Manchester una forma di comunicazione dati nella quale
ogni bit viene segnalato da una transizione .La codifica Manchester considerata una codifica
self-clocking, il che significa che permette un'accurata sincronizzazione del flusso dati.
Ogni bit viene trasmesso in un intervallo di tempo di bit predefinito.

La codifica Manchester fornisce un modo semplice per codificare sequenze binarie arbitrarie senza
mai aver lunghi periodi di tempo privi di transizioni di clock, il che permette di prevenire la perdita
della sincronizzazione del clock,oppure errori di bit causati da derive in bassa frequenza su
collegamenti analogici poco equalizzati (vedi ones-density). Se trasmesso come segnale AC
assicura che la componente DC del segnale codificato sia zero, prevenendo derive del livello di
base del segnale ripetuto, e rendendolo facile da rigenerare. Comunque oggi esistono molte
codifiche pi sofisticate che ottengono lo stesso risultato con minore sovraccarico di banda, e
meno ambiguit di sincronizzazione nei casi patologici (vedi sotto).
Uno degli utilizzi pi noti della codifica Manchester sui segnali elettrici nelle reti locali
Ethernet.
Codifica Manchester come caso di Phase Shift Keying Binaria (BPSK).
La codifica Manchester si pu considerare come un caso speciale della Phase Shift Keying Binaria
(BPSK), in cui il dato da trasmettere controlla la fase di un'onda quadra portante alla frequenza
della velocit di trasmissione dati. Perci estremamente facile generare tale segnale in modo
digitale.
Per controllare la quantit di banda consumata, si pu impiegare un filtro per ridurre la banda fino
ad 1Hz per bit/secondo, senza perdere informazione durante la trasmissione. Comunque, per
praticit (e per controllare al meglio la banda passante, specialmente su spettri radio affollati), la
maggior parte dei modulatori BPSK scelgono una frequenza di portante molto superiore alla
frequenza di trasmissione dati, ottenendo larghezze di banda pi strette e facili da filtrare. La
propriet dell'1Hz/bit/secondo comunque mantenuta.
Convenzioni per la rappresentazione dei dati
Ci sono due convenzioni opposte per la rappresentazione dei dati.
La prima fu inizialmente pubblicata da G. E. Thomas nel 1949 ed seguita da numerosi autori (ad
es. Tanenbaum). Specifica che per un bit 0 i livelli di segnale saranno Basso-Alto (assumendo una
codifica dei dati con l'ampiezza) - con un livello basso nella prima parte del periodo di bit, ed un
livello alto nella seconda parte. Per un bit 1 i livelli di segnale saranno Alto-Basso.

Anche la seconda convenzione seguita da molti autori (ad es. Stallings) come pure dallo standard
IEEE 802.4.
Stabilisce che uno 0 logico sia rappresentato da una sequenza di segnale Alto-Basso ed
un 1 logico da una sequenza di segnale Basso-Alto.
Una conseguenza della transizione per ciascun bit che la necessit di
larghezza di banda per segnali codificati Manchester doppia in confronto ad una
comunicazione asincrona, e che lo spettro del segnale considerevolmente pi ampio.
Nonostante la codifica Manchester sia una forma di comunicazione altamente affidabile, il
requisito della larghezza di banda visto come uno svantaggio,e le comunicazioni pi moderne
avvengono con protocolli con codici pi moderni che ottengono gli stessi risultati con una codifica
pi rapida ed una richiesta di larghezza di banda minore.
Una peculiarit della codifica Manchester la sincronizzazione del ricevitore col trasmettitore.
A prima vista potrebbe sembrare che un errore di mezzo periodo di bit porterebbe ad una
decodifica invertita dal lato del ricevitore, ma considerazioni ulteriori evidenziano che con alcune
sequenze di dati specifiche questo causerebbe la violazione della codifica. L'hardware pu rilevare
queste violazioni di codifica e di conseguenza sincronizzarsi accuratamente sulla corretta
interpretazione dei dati.

Codifica Manchester differenziale


Una tecnica correlata la codifica Manchester differenziale Riassumendo:
i segnali dei dati e del clock sono combinati per formare un flusso di dati autosincronizzante
ogni bit codificato contiene una transizione a met del periodo di bit
la direzione della transizione determina se il bit uno "0" o un "1"
la prima met il valore vero del bit e la seconda met il complemento del valore vero del
bit. In contrasto con non ritorno a zero
.

Codifica di 010 utilizzando Manchester diffenziale. Con a sono indicate le transazioni a inizio bit,
con b la continuit del segnale. La Codifica Manchester differenziale un sistema di
rappresentazione di dati, derivato dalla Codifica Manchester, utilizzato soprattutto negli scambi di
informazioni tra alcune categorie di reti informatiche. Questo sistema di codifica di dati, come la
Manchester, progettata in modo da sincronizzarsi autonomamente col clock di sistema, in
quanto ogni bit viene trasmesso all'interno di un intervallo predefinito. Inoltre durante questo
intervallo vi la presenza di almeno una transizione a met intervallo, salvo i casi di segnali fuori
codifica.
La caratteristica che distingue la codifica Manchester differenziale dalla sua progenitrice la
rappresentazione dei bit: infatti la Manchester differenziale basata sulla verifica di transizioni
all'inizio di un intervallo. La presenza di una di queste, sia essa di tipo alto-basso o basso-alto,
identifica un valore, la mancanza di transizione invece (ovvero continuit del segnale) indica il
valore opposto. I segnali prodotti sono compresi tra 3 e 4.5v per il segnale alto e tra -4.5 e -3 v per
quello basso.
Per convenzione normalmente il bit 1 viene rappresentato dalla mancanza di transizione all'inizio
del suo intervallo, mentre lo 0 indicato con un cambiamento di segnale nello stesso periodo.
Segnali in violazione di questa convenzione sono utilizzabili per informazioni di servizio o per
delimitare gruppi di bit.
Questo sistema rende la codifica pi resistente al rumore rispetto alla Manchester normale, ma in
cambio si paga una maggiore complessit degli algoritmi di gestione oltre che dell' hardware.

Introduzione alle reti


Gli scopi d elle reti di calcolatori sono:
Condivisione delle informazioni: di tipo testuale, multimediale (testi, immagini, suoni,
animazioni,musica, vid eo e p arlato) distribuite su vari PC;
Condivisione delle risorse: invece di dotare, ad esempio, ogni posto di lavoro di una costosa
stampante laser a colori, preferibile sistemarla in corrispondenza di un unico PC, per questo
detto printer server;
Accesso a risorse remote: Basta in tal caso dotarsi di una rete locale e di un modem.
Alta affidabilit: occorre duplicare le risorse, e mentre la duplicazione in un sistema centralizzato
estremamente onerosa perch occorre disporre di un costoso mainframe di riserva, la stessa
cosa non pu dirsi in relazione ad una LAN realizzata con economici personal computer di riserva.
"Una LAN un sistema di comunicazione che consente ad apparecchiature indipendenti di
comunicare tra di loro entro un'area delimitata utilizzando un canale fisico a velocit
elevata e a basso tasso di errore."

Le reti locali, note col termine LAN (Local Area Network), sono reti private ad alta velocit di
piccole estensioni utilizzate per la trasmissione dei dati tra due o pi apparati che, generalmente,
sono computers localizzati in unarea limitata: computer presenti in un laboratorio, in stanze
diverse di un edificio, in edifici diversi ma distanti tra loro non pi di qualche decina di chilometri.
Caratteristiche delle reti LAN
elevate velocit. da 10 Mbps a 1 Gbps;
basso tasso di errore: 10-8 - 10-9. a causa delle estensioni ridotte, per cui non sono
generalmente
utilizzate tecniche di controllo degli errori;
elevata affidabilit. Le reti locali, se opportunamente progettate, possono continuare ad operare
anche in presenza di guasti o malfunzionamenti;
espansibilit. possono essere progettate in modo da crescere nel tempo secondo le esigenze
dell'utente senza significativi cambiamenti nella rete;
basso costo. L elevata diffusione in tutti gli ambienti ha portato ad un abbattimento dei costi.

Ad oggi, esistono diverse tecnologie LAN; le pi comuni sono quelle standard: Ethernet (10 Mbps),
e Fast Ethernet (100 Mbps); c anche la Giga bit Ethernet (1000 Mbps) che un'estensione degli
standard Ethernet e Fast Ethernet.
Una rete pu essere formata da una o pi di queste tecnologie. Le reti Ethernet e Fast Ethernet
funzionano in modo simile: la differenza principale data dalla velocit di trasmissione.
lo standard IEEE 802
A causa delle caratteristiche peculiari delle LAN, che ne fanno uno strumento utilissimo all'interno
di uffici, fabbriche e laboratori, diversi produttori di macchine da ufficio in passato hanno proposto
numerose soluzioni proprietarie per interconnettere apparati in un'area limitata. La necessit, poi,
di regolamentare ed unificare tutte queste soluzioni ha portato allo sviluppo di veri e propri
standard internazionali che definiscono in maniera precisa le caratteristiche tecniche di diversi tipi
di LAN, derivandole comunque dai migliori e pi diffusi prodotti commerciali.
In particolare l'organizzazione internazionale denominata IEEE (Institute of Electrical and
ElectronicsEngineers) ha sviluppato una serie di standard per le LAN attraverso il progetto IEEE
802, che si inquadra nei primi due strati del modello ISO-OSI: esso standardizza quindi strato fisico
e strato di collegamento di diversi tipi di LAN. Proprio a causa del numero di problematiche
eterogenee affrontate dallo standard IEEE 802, esso stato suddiviso in diversi documenti
(emanati dai relativi gruppi di lavoro in cui suddiviso il comitato IEEE 802), i pi importanti dei
quali sono:
802.1 - introduce l'insieme degli standard e definisce l'architettura del modello802;
802.2 - standardizza il livello pi alto chiamato Logical Link Control;
802.3 - standardizza il protocollo CSMA/CD, noto anche come Ethernet;
802.4 - standardizza il protocollo Token Bus;
802.5 - standardizza il protocollo Token Ring;
802.11 - standardizza un protocollo per reti locali via radio (wireless LAN).
IEEE 802.1 Architettura
Le reti locali non utilizzano tutti e sette i livelli del modello OSI anche perch ciascun costruttore
pu impiegare protocolli diversi o far svolgere pi funzioni ad uno stesso livello. Si riporta in fig.4 il
confronto tra i 7 livelli del modello OSI con quelli della rete locale con accesso a contesa CSMA/CD,
sicuramente il pi utilizzato.
Il modello IEEE 802 si conforma al modello ISO-OSI, inquadrandosi perfettamente nei primi due
livelli, fisico e di collegamento. Tuttavia, il modello IEEE 802 suddivide il secondo livello in due
sottolivelli:

LLC (Logical Link Control), comune a tutti i tipi di LAN e avente lo scopo di fornire un'interfaccia
unificata con il livello superiore (di rete);
MAC (Media Access Control), diverso per ciascun tipo di LAN e strettamente legato al relativo
livello fisico;
Inoltre lo strato fisico definisce la tipologia di mezzo trasmissivo da utilizzare, le caratteristiche
elettriche e meccaniche dell'interfaccia a tale mezzo e la topologia da utilizzare, cio come la rete
locale deve essere strutturata fisicamente. Le pi importanti topologie adottate nelle LAN sono:
BUS;
STELLA;
ANELLO;
Il sottolivello MAC
Per ciascun tipo di LAN, mentre il livello fisico specifica il mezzo trasmissivo da usare, la topologia e
le
modalit di trasmissione e ricezione dei bit di informazione, il sottolivello MAC si occupa delle
seguenti
problematiche:
assemblamento dei dati provenienti dal sottolivello superiore LLC in frame con l'indirizzo
sorgente, di destinazione ed il campo per il controllo degli errori;
disassemblamento delle trame ricevute e consegna dei dati al sottolivello LLC;
riconoscimento dell'indirizzo di destinazione;
individuazione degli errori: il canale trasmissivo viene ritenuto sufficientemente esente da errori,
per cui al pi viene scartata la trama errata;
regolamentazione dell'accesso al mezzo trasmissivo.
Il MAC determina quindi listante in cui il supporto fisico della LAN pu trasmettere i dati, individua
le collisioni dei dati e determina quando deve essere effettuata leventuale ritrasmissione.
Tutto ci praticamente realizzato dalla scheda di rete inserita in un computer.
La scheda di rete nota col temine NIC (Network Interface Card) e possiede un indirizzo univoco,
chiamato MAC Address, costituito da 6 byte, espresso in forma esadecimale.
I primi 3 byte individuano la ditta costruttrice, i secondi 3 byte individuano il numero di serie
progressivo della ditta che ha prodotto quella scheda.

Ad esempio,:
Network Card MAC Address: 82:0A:BD:2F:CF:18

IEEE 802.2 - Il sottolivello LLC


L'utilizzo di LLC ha due scopi principali:
servire da ponte tra i vari standard del sottolivello MAC e il livello di rete, offrendo un'interfaccia
indipendentemente dai tipi di LAN sottostanti;
fornire, se richiesto dal livello superiore, un servizio pi sofisticato di quello offerto dai vari
sottolivelli MAC (che offrono solo servizi a datagramma non affidabili).
I servizi offerti da LLC sono:
servizio a datagramma non affidabile; in pratica non aggiunge nulla alla modalit prevista dal
MAC;
servizio a datagramma confermato; prevede che, al momento della ricezione di una frame, il
destinatario invii un ack che ne confermi la corretta ricezione; il mancato ricevimento, da parte
della sorgente, della conferma comporta la ritrasmissione della trama non confermata;
servizio affidabile orientato alla connessione; prevede l'instaurazione di una connessione, l'invio
dei dati e la chiusura della connessione, garantendo cos che ogni trama sia consegnata
correttamente e nell'ordine giusto.
Mentre il sottolivello MAC si limita a rilevare gli errori e a scartare le trame errate, LLC invece
espleta la gestione degli errori, richiedendo le eventuali ritrasmissioni delle trame errate. Il
protocollo adottato per LLC una versione semplificata di HDLC.

Protocolli e standard per le reti LAN: IEEE 802.3 (Ethernet)


Il protocollo Ethernet, proposto dal gruppo di aziende Xerox-Digital-Intel nel 1973, fu
successivamente standardizzato da IEEE. Le differenze tra i due standard sono talmente minime da
renderli compatibili: su una stessa rete locale ci possono essere contemporaneamente
alcunemacchine che implementano l'802.3 ed altre che usano Ethernet.
Nel documento IEEE 802.3 standardizzato il sottolivello MAC di una rete locale basata sul
protocollo Carrier Sense Multiple Access with Collision Detection (CSMA/CD).

Evoluzione di Ethernet
1. 10 Base-5 (thick cable)
Le prime reti ethernet funzionavano su cavo coassiale 10 Base-5:(cavo grosso, delicato e soggetto
a rotture):
10 indica la velocit trasmissiva (10 Mbps),
la parola base l'abbreviazione di baseband o banda base;
5 sta per 500 metri che la lunghezza massima del singolo segmento di cavo coassiale.
OSS1: la topologia elettrica (tipologia) era chiaramente a bus e coincideva con quella fisica!

Il cavo coassiale o bus, del diametro di quasi un centimetro, spesso rivestito da una guaina di
plastica arancione o gialla (da cui il nome colloquiale di cavo giallo o thick cable).
Le stazioni sono collegate al Cavo attraverso un cavo di derivazione, chiamato drop cable, che
pu essere lungo fino a 50 metri e che viene collegato ad una presa DB15 denominata AUI
(Attachment Unit Interface) posta direttamente sulla scheda di rete.
Figura 10: attacco 10 base 5
Transceiver
Drop Cable
max 50m
Scheda
Ethernet
Segmento Coassiale
Grosso (max 500m)
Presa a
vampiro
Terminatore

AUI
a 15 poli
12
L'unione tra drop cable e cavo giallo avviene tramite una speciale scatoletta che contiene un
trasmettitore/ricevitore e che per questo motivo assume il nome di transceiver
(transmitter/receiver).
Il transceiver usati nelle reti 10Base-5 viene innestato sul cavo giallo mediante una complessa
operazione di montaggio meccanico, poich questo di tipo coassiale e quindi devono essere
evitatele possibili interferenze che si generano per contatto tra la maglia esterna e il filo interno.
Tra una macchina e l'altra devono esserci almeno 2,5 metri di cavo coassiale.
Infine il cavo talmente rigido e pesante che non possibile curvarlo se non descrivendo un arco
molto ampi.

Per estendere oltre i 500m occorreva interporre dei repeater, ma nel cavo tra i repeater non
potevano essere connesse stazioni (max distanza tra 2 repeater: 186 m).

Questi vari inconvenienti (fragilit, costo manutenzione, limitazioni di crescita) resero questa
prima versione di Ethernet di fatto inutilizzabile per la gente comune e anche le grandi aziende.

10 Base 2 (rg58 Thin Cable)


Questo tipo di rete fu colloquialmente conosciuta anche col nome di cheapernet per sottolineare
l'economicit rispetto alla 10 base 5.A differenza del 10 base5, ora il cavo si pu spezzare per
collegare le stazioni per mezzo di uno specialemconnettore con innesto a baionetta chiamato
connettore a T (di tipo BNC):

OSS1: la topologia elettrica (tipologia) anche qui era chiaramente a bus e coincideva con quella
fisica!
spessore di circa 5 millimetri, noto con la sigla di RG58 o colloquialmente thin cable, molto pi
pratico e semplice da installare rispetto al 10 base 5.
Il nome 10Base-2:

10 indica la velocit trasmissiva (10 Mbps),


la parola base l'abbreviazione di baseband o banda base;
2 sta per 200 metri che la lunghezza massima del singolo segmento di cavo coassiale

perch la lunghezza massima del segmento di 200 metri (in realt 185).
perch ha tre uscite: una per il cavo entrante, una per il cavo uscente e una per collegarsi
direttamente alla scheda di rete. Questo genere di cablaggio consente di aggiungere e togliere
stazioni a piacimento.
Vantaggi:
Era economica: non necessitava di concentratori quando il prezzo era elevato
Le macchine possono essere anche molto vicine tra loro (la lunghezza minima di 50 o 60
centimetri)

Semplicit: non esiste possibilit di errore nel montaggio visto che basta collegare i tre connettori
a baionetta.
Ben si adattava a piccole reti locali
svantaggi
velocit ridotta ad un massimo di 10Mbps, limite difficilmente raggiungibile;
Alta vulnerabilit:

connettori BNC non sempre efficienti;


dorsali volanti esposte a stress fisici;
a causa della non elevata qualit del cavo, bene tenere la lunghezza della linea al di sotto
di 100m.

Quindi l'inconveniente che basta sganciare il cavo a un'estremit del proprio connettore a T per
provocare l'immediata caduta dell'intero segmento. Per questi vari motivi le reti 10Base-2
diventano poco pratiche quando devono collegare pi di 20 o 30 utenti.
10Base-T
Due tecnici della Xerox sperimentarono che era possibile trasferire a 10 Mbps anche su cavo
telefono.
Dimostrarono che era possibile fino a distanze di 100m senza eccessiva attenuazione: bastava
utilizzare
un buon ripetitore per ripristinare la codifica Manchester. Inoltre attorcigliando i cavi limitarono i
disturbi di diafonia.
Approvato nel 1990, funzionante su due coppie di cavo in rame intrecciato (simile al doppino
telefonico) e noto con la sigla UTP (Unshield Twisted Pair = Coppia intrecciata non schermata).
Per le reti 10BaseT, basta che il doppino abbia due coppie:
Una per trasmettere;
Una per ricevere.
Normalmente il cablaggio viene per realizzato con doppini a 4 coppie (8 fili) in modo da poterlo
utilizzare per qualsiasi tipo di applicazioni:
Rete token ring (bastano 4 fili ma diversi di come li usa ethernet);
Rete etnernet
Gigabit, ecc.

La trasmissione dello standard 10Base-T in banda base a 10 Mbps con topologia a stella. Al
centro della stella ubicato un concentratore, denominato HUB, col compito di
smistare il flusso dei dati dei vari nodi e fa anche da ripetitore.
Il numero di nodi collegati ad un HUB va da 4 a 48.
Linterruzione di una tratta isola solo il nodo interessato anzich lintera rete.
La massima lunghezza della tratta tra un nodo e il concentratore deve essere inferiore a 100m. Si
possono collegare in serie fino a 4 HUB e la massima distanza tra i
due nodi.

.Si riporta, in Figura 16, lo schema di una rete 10Base-T che utilizza il massimo numero di HUB. Per
semplicit di disegno, non sono evidenziati i vari nodi che si attestano sui relativi concentratori.
Vantaggi:
Economicit del doppino;
Portando tutte le connessioni verso un punto, tali connessione si possono attestare a delle prese
precedentemente e ben distribuite nella stanza (meno groviglio di cavi su cui possibile
inciampare).
Meno vulnerabilit: un ramo difettoso viene automaticamente escluso (e solo quello) dalla rete.
Espandibilit della rete: Per inserire un nuovo pc basta collegarlo a una porta vuota del
concentratore.
Riflessione:
Topologia elettrica a bus: Da un punto di vista della tecnologia trasmissiva come le precedenti:
un solo percorso comune a tutte le stazioni di lavoro, infatti tipologicamente broadcast.
Topologia fisica a stella: questa la grande novit. Tutte le stazioni vengono fisicamente collegate a

un nodo centrale tramite un concentratore.


Osservazioni:
Il segnale che parte dalla stazione va attenuandosi e viene rigenerato dallhub.
Sovradimensionare il numero di porte dellhub per eventuale crescita della lan
Quando lhub in funzione si accendono le luci verdi delle porte a cui sono collegati terminali
attivi
In caso di guasto alla linea si accende la luce gialla => indica lisolamento del ramo.
Categorie di cavi:
Categorie 1 e 2: Prima di essere usati nelle reti erano di categoria 1 (comunicazioni telefoniche) e
categoria 2.(per trasmissioni analogiche e digitali a bassa frequenza).
Categoria 3:

il pi economico nelle reti dei primi anni 90;


Velocit fino a 25 Mbps;
Usato per 10BaseT.

Categoria 5:

Velocit fino a 100 Mbps (per Fast Ethernet o altre reti di pari velocit);
Vincolo: distanza max tra stazione e concentratore: 100m (con cavo STP fino a 500m).

Categoria 5e (enhanced):

Velocit fino a 200 Mbps ;

Categoria 6:

Per reti a Velocit fino a 1 Gbps ;

Categoria 6e:

Per reti Ethernet a Velocit fino a 10 Gbps ;

Fast Ethernet
Nel 1996 si affermato lo standard Fast Ethernet che consente trasmissioni a 100Mbps. Le
schede di rete di questo tipo sono spesso indicate con la sigla 10/100 poich possono
funzionare sia su reti a 10Mbps che su quelle a 100Mbps.
Esistono tre specifiche separate:

100Base-TX. di gran lunga la pi diffusa. Utilizza due delle quattro coppie del cavo UTP
(doppino non schermato) di categoria 5;
100Base-FX. Utilizza la fibra ottica come mezzo trasmissivo. impiegata per lo pi per la
realizzazione di dorsali;
100Base-T4. Utilizza cablaggi in rame cat. 5 di cui sfrutta tutte e quattro le coppie.
La topologia elettrica rimane quella di ethernet, mentre quella fisica quella del 10 baseT.
Il sistema di
accesso il classico CSMA/CD e anche il metodo di trasmissione non cambia. Anche la
distanza tra
Stazione e Hub rimane uguale: max 100m.
COSA CAMBIA: la profondit della rete.
Ossia:
Non si possono avere pi di 3 segmenti di rete e pi di 2 ripetitori (hub);
Distra max tra i 2 HUB di 5 m
distanza massima tra 2 stazioni di 205 metri tra gli estremi di una linea.
Si riporta, in Figura 17, lo schema di una rete 100Base-TX che utilizza il massimo numero di
HUB.

Ulteriori evoluzioni hanno portato ad una versione di Ethernet a 1Gb/s (gigabit Ethernet)
gi disponibile sul mercato, e ad un'altra a 10Gb/s, ancora in fase di sviluppo e basata su
collegamenti in fibra ottica.
Conversione analogico/digitale (A/D)
Per rappresentare numericamente un segnale continuo nel tempo e nelle ampiezze
necessario:
Campionare il segnale nel tempo;
Quantizzare le ampiezze dei campioni(rappresentare lampiezza di ogni campione
utilizzando un numero finito di livelli);
Codificare i valori quantizzati dei campioni(associare ad ogni livello un numero finito di
cifre; solitamente si usano cifre binarie, cioe bit).

Questo processo di conversione A/D, che trasforma il segnale originario in una sequenza di
bit ,0,1-, e noto come tecnica PCM (Pulse Code Modulation o Modulazione impulsiva
codificata).

Quantizzazione (1)
Ogni campione x*n+=x(nT) e un numero reale che puo assumere con
continuitaqualsiasi valore compreso in uncerto intervallo di ampiezze *Vmin, Vmax+.
Per rappresentare il segnale in forma numerica si approssima il numero reale continuo x[n]
con un numero finito M di livelli compresi nellintervallo di ampiezze. Questa operazione e
detta QUANTIZZAZIONE.

Quantizzazione (2)
Il quantizzatore e un sistema non lineare che riceve in ingresso il numero reale continuo
x*n+ e restituisce in uscita il valore piu vicino a x*n+ fra gli M possibili livelli di
quantizzazione V1...VM.
La caratteristica ingresso-uscita del quantizzatore e una scalinata a M livelli

Codificazione
Per codificazioni basate su rappresentazione binaria i quantizzatori utilizzano un numero
M = 2N livelli di restituzione, dove N e il numero di bit con cui il codificatore rappresenta
ogni livello.
Solitamente il numero M e una potenza di 2, M=2 N dove N e il numero di cifre binarie
necessario per codificare gli M livelli di restituzione.
Lesempio di codifica illustrato si riferisce a N=3 bit, ma in pratica, Ne piu elevato
(solitamente compreso tra 8 e 16).
La codifica, essendo una corrispondenza biunivoca tra gli M livelli di restituzione e le
sequenze di N bit (parole di codice), non da luogo ad alcuna degradazione delle
prestazioni.
Lesempio riporta tre delle possibili (molte) tabelle di codifica in binario.
Il codice naturale assegna al generico live llo di restituzione la rappresentazione binaria
corrispondente allordine crescente dal piu basso al piu alto, con il piu basso associato al
numero zero.
Il codice complemento a due si puo pensare ottenuto dalla codifica naturale
complementando il bit di sinistra (il bit piu significativo).
Bit piu significativo uguale ad 1 indica un livello negativo, bit piu significativo uguale a
0 indica il livello positivo.
Nella codifica di Gray, invece, le parole di codice sono assegnate in modo tale che a livelli di
restituzione adiacenti corrispondano parole di codice che differiscono tra loro per un solo
bit.
Ancora, al livello piu basso viene associato il numero zero.

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