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eet TROMIGA Anno 36 «n. 220 RIVISTA MENSILE ISSN 1124-5174 Tate ROC: Fos aire so (Game mbna 6) 50 ame 1 8 Bagh GIUGNO-LUGLIO 2008 PROGRAMMARE i microprocessori ST7LITEO9 Come ASCOLTARE una EPROM 27256 PROGRAMMATORE per PIC 1 SUONI DIGITAL! SOFTWARE RFSIM99 € 410 Una STAZIONE METEOROLOGICA 40220> TIMER MULTIPLO con micro ST7LITEO9 Nh 7120 mn l ! O ==— SLETTRONICA Faceongatine folla2numed e100 Numero single € 4.10 Vaal ag Entro12aumer € 5600 eet e410 RIVISTA MENSILE N.220 / 2004 ANNO XXXVI GIUGNO-LUGLIO 2004 SOMMARIO Come ASCOLTARE una EPROM 27256. | suoni DIGITALI con estensione .WAV. aera Come PROGRAMMARE i micro ST7 LITE 09 ce teh TIMER MULTIPLO con micro ST7 LITE 09.. TUTTE le FUNZION! del SOFTWARE RFSim99.. PROGRAMMATORE per PIC.. una STAZIONE METEOROLOGICA... 8° Lezione LX.1580-1581-1582 seesnnnsnes KMIIOO-KNIO1 2 R 30 38 50 78 102 Come ASCOLTARE La locomotiva del lontano west sbutfa i! vapore fuori dalla sua ciminiora sincronizzando il itmo con la velocita ci movimento; ia littorina con il tiico ru- more del motore diesel sembra reale nelfattraver- sare i pont e i passaggi a livello che emettono i lo ro inconfondibili suoni | erepitio del fuoce di un bivacco pud essere r- prodotto e sincronizzato con l'accensione della lampada che simula il tuoco. II sistema di allarme domestico @ reso pit effica- Ce dalla voce umana, che indica quale entrata & stata forzata, Questi suggerimenti, molto diversi tra loro, sono stati indirizzati alla nostra redazione dagli appas- sionati di ferromodellismo e non solo. 2 A differenza di quello che potreste pensare infatt il cicuito che vi presentiamo non nasce solo per accontentare i ferromodellisti, ma puo essere usa- to nel presepio del prossimo Natale per riprocur- re iversi degli animali o il battere del fabbro sull'in- cudine 0 ancora il coro degli angeli che si avvici- nano alla grotta: Inoltre@ utile in tutte quelle occasion’ in cui un mes- saggio vocale é pit! efficace di un banale © ano- nimo cicalino come, ad esempio, 'avvertenza “al- lacciate le cinture di siourezza ¢ accendete i fari’ quando entrate in auto, Gon | nostro riproduttore si possono ascoltare i ‘suoni precedentemente memorizzatiin una Eprom tipo 27256. Questa Eprom ha la caratteristca di a- Vere una buona capacité di memoria © questo ci consente di memorizzare fino a due tipi di suoni alVintere della stessa Eprom, che verranno pol se- lezionati con un deviatore. In piit abbiamo inserito la possibilta di gestire la velocita di esecuzione semplicemente vatiando u- ha tensione ai capi di un ingresso specifico. Pur essendoci component pitr moderni che pos- sono sicuramente fare quello che fa la Eprom, ab- biamo progetiato questo semplice riproduttore per- cché sappiamo che molti di voi si ritrovano in casa veechie schede inullizzate, ma con le Eprom an: cora perfettamente funzionanti, oppure hanno tro- vato nelle bancarelle di surplus molte di queste E- prom se non gratuitamente, a costi veramente bas- si. Abbiamo cos} cercato un sistema per “ticiclare” ‘questi componenti in modo nuovo e veramente economico, 1 PIEDINI della EPROM 27256 Come abbiamo avuto modo di spiegarvi nella rivi sla precedente a proposita del Programmatore di Eprom, la memoria di una Eprom € caratterizzata da una serie di celle © locazioni di memoria di spasle a matrice. Queste locazioni di memoria vengono indirizzate dai piedini dingresso che, per la Eprom 27256 sono quindici, da AO ad A14 (vedi fig.1) In effetti, come abbiamo esemplificato nella tabel- la N.1, con questi quindict piedini c'ingresso pos- siamo indirizzare fino @ 32768 locazioni di memo- rig (dalla cella 0 alla cella 32767). lI contenuto di ogni cella viene prelevato in formato binario dagll otto piedini siglti da DO a D7, che nol nostro riproduttore sono configurati come useite. ‘Ad esempio, quando tutti piedini diingresso sono a livella logico 0 viene indirizzato sui piedini d'u- scita da DO a D7 il contenuto dolla cella numero 0, {quando tutti piedin d'ingresso sono a |ivello logi- co 1 viene indirizzato sui piedini duscita da DO a D7 II conienuto della cella numero 32767. Proseguendo con gli esempi, per leggere gli 8 bit, ‘contenuti nella cella numero 7, devono essere mes- eee Fig.1 La Eprom tipo M27C256, che il nostro riproduttore di suon! @ in grado di leggere, ha 415 piedini d’ingrosso (AO-A14) per Indirizzare le 32.768 locezioni che compongono la sua | ___ memoria. ci bit a ogntlocazione vengono prelevatl dal plein! d'useta da 0 D7 mz70256 ir ey PESO ‘aia [ais [ara [an Im questa tabella abbiamo riportato il PESO di ogni piedino d’ingresso (vedi A0-A14), deter- minato dalia potenza di 2 corrispondente al piedino posto a livello logico 1. Ogni cella di me- maria viene selezionata dallo stato logico impostato sui piedini d'ingresso. Gos), ad esem- io, per indirizzare la cella n.1409 vanno messi a livello logico 1 | piedini la oui somma det pot sia livello logico 1 i piedini dingrosso A2-A1-A0. Infatti, come potete vedere dalla tabella N.1, la somma dei loro pesi da come risultato 7. Per leggere gli 8 bit contenuti nella cella numero 4, deve essere meso a livello lagico 1 il solo pledt- ‘no diingresso A2, che ha come peso 4 (vedi sem- pre tabella N.1), Naturalmente quando si parla di vei logici 0 0 1, si sottintende che i piedini dingresso vengono i. spettivamente posti a 0 volt oppure a 5 volt. Per poter leggere il contenuto di una Eprom, dob- ‘biamo inoltre agire sui segnali chiamati Vpp ed OE, (Output Enable), Osservando lo schema elettrico ai fig.4, potete no- tare che per ottenere la lettura della Eprom, il pie- dino 1 Vp deve essere alimentato a 6 volt Inottre, il piedino OE é collegato a massa (livello logico 0), perché solo in questo modo i piedini DO- 7 vengono abiltati come uscite Sui piedini c'ingresso A0-A14 viene impostato il va- lore relativo alla cella che si vuole leggere e dalle uscite DO-D7 viene prelevato bit per bit il dato con- tenuto nella locazione di memoria, Per fini, il piedino GE (Chip Enable) un piedi- ‘no diingresso che, normalmente, {unziona da “in- tetruttore’: quando @ posto a livello logico 1 disa- bilita la sola memoria (funzione standby) per ri- dure il consumo della Eprom quando non viene Utilizzata. Nel nostro circuito la memoria & sempre. attiva e pertanto & forzato a massa (vedi lo sche. ma elettrico in fig.4) SCHEMA ELETTRICO Tutto il riproduttore deve essere alimentato da una tensione di 12 volt integrato siglato ICB della serie 78L05 fomisce Falimentazione di 5 volt cho serve per alimentare, la Eprom e i vari componenti utlizzati nella logica. 4 ia quel valore e cio’: A10-A8-A7-A0 (1024 + 256 + 128 + 1 = 1409), Solo lintegrato C9, un TDA.7052 che funge da am- plificatore finale audio, ha bisogno di 12 volt por oter esprimere la sua potenza Nella nostra applicazione, la memoria della Eprom M27C256 ¢ letta in sequenza e percid sie reso ne. cessario uso ci un sistema di clock che attivi la lettura di seguito della memoria, Come generatore di clock abbiamo pensato ad un integrato molto conosciuto ed ullizzato per la sua semplicita duso e per il basso costo. Si tratta del Timer NE.555, siglato IC1 nello sche: ma elettrico di fig.¢, che con pochi componenti or- ‘ma un ottimo oscillatore ad onda quadra vari bile in frequenza da 2,4 14 kHz, con possibilita di controllarlo anche con una tensione continua, Tale caratteristica si @ ottonuta grazie al transistor TRI, che, insieme ad altri componenti, ol consen- te di variare la frequenza generata da IC1 non so- lo per mezzo del immer R3, ma anche tramite 'ap- plicazione di una tensione continu applicata ai ter ‘minaii “controllo velocita" In funzione della tensione applicata sulla sua Ba- se, il transistor TR1 fa diminuite la tensione pre. Sento sul piedino § di IC1 e cid fa aumentare la fre- ‘quenza generata, | diodi DS1-DS2, collegaii in serie sulla Base del transistor TR1, hanno la funzione di rendere la va- Fiazione del transistor piu: graduale. Se colleghiamo allingresso controllo velocita la stessa tensione utlizzata per mettere in movimen- to la locomativa e selezioniamo la memoria della Eprom con il suono della “iocomativa in movimen- to" (che abbiamo incluso nel kil), avremo la sen- ssazione che il trenino prima acceleri, poi si port ak la giusta velocita di crociera, Quando abbasseremo la corrente di alimentaziono della locomotiva, ancho il suono vera rallentato, come succede ad un tren vero e proprio nella far se di decelerazione. ‘we 7aLos, Besa Fig.2 Le connessioni degli integrati NE.555, 7ALS30 e 4029, sono tutte visto da sopra e con la tacca di riferimento a forma di U ri- volta verso sinistra. Anche le connession del TDA.7052 sono viste da sopra, ma con la tacea di riferimento rivolta verso I'alto. Le connessioni dello stabilizzatoro di to sione MC.78L05 e del transistor BC.547 so- no Invece viste da sott. La frequenza pud essere variata anche in modo manuale per mezzo del trimmer RS. li segnale ad onda quadra che esce dal piodino 3, Viene inviato ai 4 contatori presettabil siolati 1C2- I¢31C4-I65, che, come potete veders dallo sche- ma elettrico in fig.4, si occupano ognuno di una par- te dei piedini per lincirizzamento: 1€2 si occupa dei pledini AD-A3 IC3 si occupa dei piedini Ad-A7 IC4 si occupa doi piodini AB-A11 ICS si occupa dei piedin’ A12-A14 ‘Ad ogni impulso di clock, i quattro contator! non fanno altro che modificare Io stato logico degli. ditizzi dingresso della Eprom, portando i piedini a 5 volt 0 a 0 volt @ doterminando cosi la lettura se- quenziale di tutte Ie celle di memoria. Utiizzando le Eprom M27256 ci siamo accorti che allnterno potevarno memorizzare due suoni distint © cos! abbiamo aggiunte Fintegrato IC6, una porta Nand con 8 ingressi che, come potete vedere dal- lo schema elettrico di fig.4, @ collegata solo ad 8 det 15 piedini cinalrizzamento ai IC7. Per la precisione gli 8 piedini d'ingresso di IC6 so- ‘no collegati ai piedini AO-A1-A6-A7-A8-A10-A12- ‘A14 per lindirizzamento della Eprom e tra brave vi spieghsremo il perché, lI gruppo di component formato da C6, TR2 0 dal deviatore con zero centrale $1, forma un sistema di indirizzamento manuale che ci consente di se- lezionare in modo ripettivo il suono programmato dalla cella 0 fino alla cella 5SC3h oppure di sele- Zionare il suono dalla cella S5C3h fino alla fine del- la memoria o ancora di leggere la Eprom dalla pri- ma all'utima cella, II numero esadecimale 5SC3h corrisponde a livel- lo binario al numero 101010111000011, che, come potete vedere dal prospetto in fig.3, sina solo quan- do i piedini dindirizzamento della Eprom ai quali & ccollagato lintegrato ICB sono contemporaneamen- tea livello logico 1. Vediamo ora in dettaglio come funciona il sistema diindirizzamento dei suoni contenuti nella Eprom, Quando il deviatore $1 @ in posizione 1, il transi- stor TR2 € saturaio dalla presenza dell'alimenta- zione sulla sua Base. Tutti gli ingressi di preset (ved! i piedini 4-13-12-3) el contatori IC2-IC5 (che sono gia configurati con la combinazione binaria equivalents all’esadect male S5C3h), si portano allo stato logico 1, deter- minando 'indirizzo di partenza dei contatori fino al: la fine del conteggio. A questo punto il piedino 2 del contatore ICS va allo cié mette alto anche il piedino 1 che induce il trasferimento dei dati di pre- ‘set alle uscite dei contatori e quindi il ritorno a ca- po del'esecuzione in alto. Aa [AIS TAIZ] ATi [ATO] AD | AB [AT [AG [AS [Ad | AS [AD | AT | AO oO 0 0 oto foto ig:3 Quando S1 a 1, | piedini A0-A1-A6-A7-A8-A10-A12-A14 vengono posti contempo- raneamente a livello logico 1, e poiché la somma dei loro pesi da 21955, uguale a 55C3h, possiamo ascoltare il suono programmato da questa cella di mmoria alla fine. deviaiore|S1/in posizione 0 da Oh/a S8C3h Quando invece il deviatore $1 si trova in posizio he 0, la Baso dol transistor TR2 @ pilotata dalla combinazione binatia della parta nand. Tutti ali ingressi di preset 4-13-12-3 dei contatori IC24C5 sono a livelio logico 0 costtetti dalla res stenza R6 di puldown a massa Quando il conteggio dei contatori arriva al valore. S5C3h, tutti gli ingressi del nand IC6 sono a 1 Essendo luscita 8 ai IC6 negata, la Base del tran- sistor va a 0 e cit porta il Collettore allo stato loai- 0 1 che, consequentemente, metie a 1 il piedino 1 del contatori, provocandone il reset. I ciolo di let tura della Eprom riparte cosi da 0 e termina alin ditizzo 5C3h in maniera ripetitiva Ge ViaISie|S Hin posizione!2 da) OR||8000R| Quandb il seletiore $1 & in posizione 2, il transistor TR2 @ saturato dalla presenza dellalimentazione sulla sua Base ¢ indipendentemente dato stato lo- gico di IC8, Tutti gli ingressi di preset 4-13-12-3 dei contatori IC24€5 sono allo stato logico 0 e questo fa si che Vindirizzo di partenza ci lettura della Eprom sia 0, | contaton svolgono i! foro lavoro fino a che il pie dino 2 di ICS determina, oltro che la fine del con- tegaio, cicé 8000h, anche il reset dei contatori por Sree eas urea tral ey R2 = 3.300 ohm ee eee oer 6 = 10.000 ohm ery ery earn rt ero iy eee) 2 ee ea eee aes ca ees cs. ee res C3 Cee rane’ c7 ees oy aces ry cea Coen’ PC eas ces on ory ory Cats eras rer eas CRE cree Peek Ra Cee as eo 100.000 pF poliestere Ce ase rae ee Sad Sa ase Scat ed easy Dray Cee ae eo) Cc cd SI eae ey mezzo del piedino 1 di ciascun contatore, impo: nendo a questi ultimi di rtornare a contare da 0 per ricominciare la lettura da capo. Le informazioni contenute nella Eprom sono di ti po binario e per poter udire dei suoni dobbiamo trasformate quelle Informazioni binatie in un se~ gnale analogico. A questo scopo abbiamo utilzzato un metodo mol: to semplice definito conversione "R/2R” che, come vedrete, @ abbastanza facile da capire A seconda che le varie uscite DO-D7 siano alte 0 basse, ai capi delle resistenze di pracisione a par: tire da R12 fino a R27, avremo una frazione del la tensione di riferimento, che nel nostro caso é 5 Volt, proporzionale al bit che in quel momento vie ne altivato. Ogni bit che viene attivato dara in uscita una por- ione di tensione di circa 0,019 volt (secondo la relazione Vbit = Vref x [pesobit/255)), Questa conversione determina !ampiezza del suo- ‘no; la velocita del suono @ invece determinata dal la frequenza del clock (PITCH control) ¢ pill € al- ta la frequenza pili rapidamente le celle avanze- anno nella costruzione del suono (vedi le figg.7-8) Due Peake ss Pere ears Pete anes Pete ener DS4 = diodo tipo 1N.4148 Pee ee ear sy) cer aber) Rinne etd Deena raat Cen er eed Cee Coo eal eee ey De a Rete Ree ie na at a ee eee Stenze usate in questo circuito, comprese quelle di precisione, sono da 1/4 di watt. Fig.4 Schema elettrico del riproduttore di suon! memorizzati nella Eprom M270256. Ad o- gni impulso di clock generato dal! integrato IC1, | quattro contatori IC2-IC5 modificano lo Stato logico dei piedini d'ingresso della Eprom (vedi IC7), rendendo possibile ta lettura Sequeniale dl quanto contenuto nella sua memoria. Tramite i componenti IC6-TR2 e S1, possiamo decidere se ascoltare tutta la memoria o solo una parte di essa. stzo Fig.5 Quando il deviatore S1 @ posto a 2, a scoltiamo in modo sequenziale | suoni memo- rizzat dalla prima alluttima celle di memoria, | sees eel Quando é posto a 0, ascaltiamo solo | suoni memorizzati dalla cella Oh alla cella SSC3N, entre quando @ a1, ascoltiamo | suon! Gala si-2 Gella 55G3h alla cella 8000, | cco veron exis % SULLA, euro SEGNALE IN USCITA maziont contenute nella Eprom sono di tipo binao. Per mezzo dalle | eiteecopit tal ecomeuattiers Sante at ee ae passalbasto omuceara li “scal per sender sooo See | e[efefo[ofo[o see] si ————— Elateeect one T cose JUV «© SEGNALE muscia Fig.7 Quando, agendo sul trimmer R3, ta frequenza di clock verra aumentata, il suono ‘sara pit! veloce, perché le celle verranno lette plu in fretta, | v Te] qaccaeaeia om | FRR | | soa FUPLPLPLALALALALALALLAL SEGNALEIWUseTA Fig.8 Quando, agendo sul trimmer R3, la frequenza di clock verra diminuita, il suono ‘sara rallentato, perché le colle verranno lette piti lentamente, Questo segnale audio ricostruito risente della sua natura binaria “spigolosa’ e allora per renderlo pit naturale 'abbiamo fatto passare attraverso un sem- plice filtto capacitive che arrotondera gli spigoli troppo “viv Ii segnale dopo essere stato titrato da R28 © C12, passa attraverso Il potenziometro R29 che ne re- ola t'ampiezza ed infine viene amplificato in po- tenza da IC9 (circa 1 watt), che gli conferisce, sen- za falsa modestia, un suono molto realistico. ‘SCHEMA PRATICO Questo circuito @ molto semplice da assemblare perehé tutta la funzionalita @ basata su 9 circuit in- tegrati e potrebbe finire a “fumini” solo se in preda ‘ad un colpo di sonno 0 ad una distrazione mo- ‘mentanea, montaste un integrato a rovescio sullo zoccolo. Quindi mano al cutter e tagliate la va- ‘schetta del blister che contione gli zoccol per in- till nei fori previsti sullo stampato, ma sempre con, la tacca di iferimento dello zoccolo allineata a quel- la della serigrafia. Divaricate solo due piedini dello zoccolo dalla parte opposta dello stampato per e- vitare che, quando glrate lo stampato per saldare i reofor, lo zoccolo scivol via Montate le resistenze da R12 a R28, che formano il parttore “F/2R” del convertitore digitale-analosi 0, i cui valori sono solo due: 10.000 ohm (Marro- ne Nero Nero Rosso) © 20.000 ohm (Rosso Nero Nero Rosso), Vi consigliamo di non sostituire queste resistenze ccon delle resistenze comuni di valore prossimo, perché Feffotto sara tutto fuorché una buona ripro- duzione musicale. Finite di montare i resistor’ rimanenti evitando di fa- re delle saldature fredde (sono la ragione per cui i! nostro centro di assistenza tecnica godra sempre i ottima salute). Montate tutti | condensatori al poliestere pro stando attenzione al valore stampigliato € poi mon- tate i condensator! elettrolitici considerando che il terminale pits Iungo va infilato nel foro contradd sstinto da un + Invertendo i terminali, felettroltico si rompe e pud anche scoppiare © non vi auguro di annusare il cat- tivo odore che pud stare dentro ad un cosi picco- lo componente. Attenzione alla polarita quando montate i diodi da DS1 a DSB: ricordate che la fascia nera del diodo ‘va sempre rivolta verso il + (vedi fig. 10), Fra gli ultimi componenti da montare ci sono i trim- mer R3 e R29; infine montate i due transistor. Iitransistor TR1 va montato con la parte piatta ver~ 30 IC1, come si vede nello schema pratico,e il tran- sistor TR2 con la parte piatta verso ICS. Per finire dovete solo montare l'integrato sta zatore ICB rivolgendo la parte piatta del suo corpo verso il basso (vedi fig.10). (ra non vi resta che collegare con i tre fii che tro- vate nel blister, il deviatore St con zero centrale che consente di scegliere esecuzione dei suoni memorizzati nella Eprom. Inoltre userete due Fig.9 Foto del cir- culto LX.1571 con ‘sopra gia montati {tutti | componenti. Quando inserite la Eprom nel suo zoc- colo (vedi Iintegra- to siglato EP.1571), fato attenzione a ri- volgere la tacca tiferimento a U ver- PN oO paseo Sills Fig.10 Schema pratico del circ cavetti per collegare Altopariante alla scheda due fil, nol vi consigliamo di usare il rosso per i Positivo @ il nero peril negativo, per Valimentazio- ne del circuito a 12 vot, So non avete un alimentatore che eroghi 12 volt 08-1 ampere, potete uilizzare il kit LX.1348, pro- sentato nella nvista N.194, oppure il kit LX.997 che trovate descritto nolla rivista N.140. Per finite vi suggeriamo di dotare i due fill per la Gestione del Controllo Velocita di due boccolo da utilizzare all'occorrenza: una ressa dalla parte di 4 ed una neva, Infilate nei rispettivi zoccol gli integrati sempre cu- rando la massima attenzione per il verso dolla tac- ca di iferimento (vedi fig.10) 10 iproduttore siglato LX.1571. Questo circuito nen bresenta particolari difficolta di montaggio. Tutti gli integrati vanno collocati nef 1. Spettivi zoccoli rivolgendo la loro tacca di riferimento a forma di U verso sinistrn: So Pensate di chiuderlo nella vostra centralina operativa, vi consigliamo di sostituire + trimmer R3 ed 29 con due potenziometrilineari di pari valore. Nel kit abbiamo incluso la Eprom siglata EP.1571 che contiene due suani. Per finire il montaggio in- filate questa Eprom nel suo zoccolo, rivolgendo la tacea a forma di U verso sinistra. Ora potete alimentare il circuito. COLLAUDO e TEST del RIPRODUTTORE Alimentate it riproduttore e sentirete subito il suono della locomotiva 0 del fischio o entrambi a secon- da che il deviatore $1 sia in posizione 0, 1 0 2. ‘Se mettoto il deviatore $1 in posiziane 0 sentire- te solo il reno sbutfare, se mettete il deviatore in Posizione 1 sentirete solo il fischio, mentre in po- sizione 2 si potranno udire in serie i due suoni in un ciclo continuo. Girands il trimmer R3 potete regolare la velocita di esecuzione e naturalmente col trimmer R29 il vo- lume che ritenete dia il iusto realismo. Prendete il vostro alimentatore per trenini e ai po- i+ e~collegate i due fii per la gestione del con- trollo velocita. Variando il potenziometro ci rego~ lazione della velocita, il suono del treno a vapore diventera prima lento, poi normale e infine veloce sineronizzandosi col vostro treno che, intanto, si sta ‘muovenda. Vi ricordiamo ancora una volta, che ‘questo non é compatibile con le locomotive che funzionano in corrente alternata. Se il vostro circuito riproduce il suono della Eprom € varia a velocita del euono, vuol dire che tutto sta funzionando bene e ora dipende solo da voi inte- ¢grarlo oppure no nel vostro plastico. ‘Noi vi consigliamo di inserirlo in una seatola di plastica con due boccole, una rossa ed una nera, per l'alimentazione; volendo, si possono anche so- stitute i due trimmer ci regolazione volume e ve- locita (vedi R3-R29 in fig.10) con due potenzio- ‘met lineari ci pari valore, cosi da integrarii nella vostra centralina operativa. Se volete ascoltare differenti suoni in postazioni diverse, basta che vi procuriate diversi ci questi r- produttori. Se invecs volete gestire dal vostro com- puter i suoni di 1 02 diverse postazioni, potete so- stituie il deviatore $1 con due rele, come rappre- sentato in fig.11 Per ottenare le tre posizioni det deviatore $1, po- tete impostare | rel nel sequente modo: posizione 0 — si ottione pilotando il solo RELE posizione 1 ~ si ottiene non pilotando i relé posizione 2 ~ si ottiene pilotando i solo RELE'2 Ii vostro computer o iI Microcontrollore che ge- stisce il plastico oppure il vostro presepe, potra a- vere, con soli due bit, le tre combinazioni ne- cessarie per la gestione automatica dei suoni Fig.11 Per gestire i suoni da computer, so- stituite il deviatore $1 con due rele, colle- gandoll come disegnato in figura. INFORMAZIONI UTILI La durata delle registrazioni delle Eprom che vi for hiamo gia programmate varia dai 2 ai 4 second, che, owiamente, potete risentire fino a quando non spegnete l'apparecchic. La frequenza riprodotta dipende dalla frequenza di campionamento (iI Sample Rate) e siccome ab- biamo usato per la ripraduzione un elock di circa, 14 kHz, la massima frequenza riproducibile @ net- tamente inferiore a questo valore, Nota: vi ricordiama che nella rivista precedente, la N.219, abbiamo presentato un programmatore di Eprom abbinato a un software che lire a trasferi- re dati dal PC alla EPROM, @ in grado di modifi- care | suoni di tipo .WAV generati dal PC in un fi- le binario e i trasferirli su Eprom, Por maggiori informazioni sui files wave, leggete Frarticolo “I suont digitali con estensione .wa pubblicato in questa rivista. ‘COSTO di REALIZZAZIONE Costo di tutti | componenti per realizzare il ripro- duttore di suoni siglato LX.1574 (vedi fig. 10), com- presi il circuito stampato, tutti gli integrati ¢ la E~ prom EP.1571 gi programmata con i suoni della locomotiva a vapore @ del fischio dal treno Euro 30,00 Costo del solo circuito stampato LX.1571 Euro 6,00 Su richiesta siamo in grado di fomirvi le seguenti Eprom M27C256 gia programmate, che contengo- ro rispettivamente: Eprom EP.1571 Euro 6,00 ‘con | suoni della locomotiva a vapore e del fischio del treno Eprom EP.1571/A Euro 6,00 con i suoni della locomotiva eletirica in movimento fe della campanella del passaggio a livello Eprom EP.1571/B Euro 6,00 coon il suono della locomotiva elettrica in galleria, Eprom EP.1571/C Euro 6,00 con il messaggio per la cintura di sicurezza e i far Eprom EP.1571/D Euro 6,00 ‘con | suoni della lacomotiva a vapore e del fischio del treno miscelati “Tutti | prezzi sono con IVA inclusa. Coloro che ri- hiedono II kit o altro componente in contrasse- ‘gno, pagheranno in pit: Euro 4,90. " iit compt trasformarll in sto articolo im le BINA Come procurarsi | file sonorl di tipo wav Per procurarvi dei suoni da trasferire, una volta e- laborati, nella Eprom 27256 cosi da poteri ascolta- Fe con il riproduttore LX.1571 avete tre possibilta, Innanzitutto potete cercari nel Cd-Rom prodotti dalle aziende specializzate in articoll multimediali In secondo |uogo potete scaricatli dai siti Internet, tra i quali vi segnaliamo: asferire et Ma oggi @ molto semplice procurarsi un suono di italizzato anche con un computer: basta avere u- nna scheda sonora, un microfono collegato allap- Posita presa (vedi ig.4) e una copia di altoparlant per riascoltare la registrazione. In tutti i computer con sistema Windows 98 e su: Periore @ infati integrato un software che funziona ‘come un vero e proprio registratore audio. ‘Seguiteci e vediamo con pochi ‘colpi" di mouse co- me registrare una semplice frase. CONTROLLO VOLUME Prima di iniziare a rogistrare la vostra voce 0 a ri- portare i suoni che avele registrato con un comu- ne registratore a cassetta nel computer, dovote controllare che lingresso External Line ¢ Iingres- ‘50 Microphone del vostro computer siano attivati sia in registrazione sia in riproduzione. Cliceate due volte sul pulsante raffigurante l'icona: di un altoparlante nella barra delle applicazioni di Windows (vedi fig. 1). Se nella configurazione del vostro computer, que Sto pulsante non compare, cliccate sul pulsante Start ¢, tenendo premuto il tasto sinistro del mou- '3e, portate il cursore sulla scrtta Programmi, acy Upsse FD vaze Le dozen] Ss Petet Sdsieai + 1B abstain 11S treo 3 tartan & Gexsntos 3 oat Poon Eeoe B sates roarts17 2 trom vice snicomte Desmnwn Some Faiar 1 Ineo %) toa Fig.1 Per controllare che gli ingressi Line e Mic (vedi fig.4) de! computer siano atti- vati, aprite l'applicazione Controllo volume, seguendo il percorso qui evidenziato, Nossa eon aati vom BS ace le By Conncsaon 3 so 59 Sara oo egress +) Broxanwe Lats > Caine eget ae BD Geceresrnnesanine 5} Woon Pies Poon Wen (dom ame fe Ee berate | | Bos Sear DE [Betca er [eons Sod Noe 0307]. - Ree = @ tiene Peden : [64 oi i pee omeane cea co Fae Fig.3 Per registrare, spuntate la casella di Controllo External Line e, utilizzando la bar- ra di scorrimento verticale, spuntate anche la casella di controllo Microphone. Nella finesira che si apre, poriate il cursore sulla sorta Aecessori © nel menu che compare a de- stfa portate il cursore su Svago ¢ infine cliccate su Controtio volume (vedi fig.1) Si dovrebbe aprire una finestra simile a quella in fig.2. Se la vostra finestra non presenta tutti i con- trolli del volume che sono raffigurati in questa fi gura, cliccate sul menu Opziont e selezionate il co- mando Proprieta (vedi fig.2 in alto) Quando si apre la finesira di fig.3, dovete contro! lare che sia in Registrazione sia in Riproduzione slano “spuntate” le caselle del controlio volume di External Line e di Microphone. 14 Vane Estmaine [ude (CDP iecpne wont Succes: Ghani Benin Mircea Boe OPS oid Pee bbe e-te D-ts Fig.2 Se la vostra fine- stra Playback non vi mostra tutti | controll visibili a sinistra, olie- cate sul comande Pro- prieté dal menu Opzio- nl (ved in alto). Se non fossero spuntate, prowedete voi cliccando dentro queste caselle, quinci confermate cliccando sul pulsante OK. Ora anche la vostra finesira Playback @ uguale a quella riportata in fig.2. Prima di uscire da questa applicazione, controllate che non siano seleziona- te le casolle Disattiva tutto, IL REGISTRATORE di SUONI Per aprire il registratore di Windows, col tasto si- nistro del mouse premete Start in basso sul de- sktop, quindi navigate col cursore sopra Pro- grammi, po! andate su Accessori, cuindi su Sva~ go ed infine cliccate su Registratore di Suono {la sequenza é visibite in fig.5). Si presenta cosi una finestra (vedi fig.6) dove in basso sono raffiguratl i tasti di un normale regi Stratore a cassette, Da sinisira a destra troviamo: ulsante doppia freccia a sinistra:ritorna a capo Pulsante doppia freccia a destra: vai alla fine Pulsante freccia a destra: suona pulsante rettangolo stop ulsante cerchio rosso: registra ‘Avvicinatev\ al microfono, cliccate sul pulsante re- gistra e, come fareste con un comunissimo regi- stratore, registrate il vasiro messaggio. Quando avete finito cliccate sul pulsante stop. Per riportare il brano allinizio cliccate sul pulsante ‘con la doppia freccia verso sinistra, Se Il suono che volete digitalizzare & registrato su Lun normale registratore, per trasferirlo nel compu ter collegate luscita audio del vostro registratore ailingresso Line o Microphone della scheda s0- nora del vostro computer (vedi fig. 4). 7O:0:0: aa oGEnyjo] O:0: Fig.4 Dopo aver attivato sla in riproduzione sia in registrazione il volume delle entrate Line e Microphone, collegate il microfono allentrata Mic del computer gistratore all’entrata Line. Per riascoltare cid che avete registrato, colle- gate le casse all'uscita F. out della scheda Sound Blaster. ee AB Penorss-008 B die BF Noes Oe 7 1S} ac cee 50 1S atsetoesspare 1B Keio Posen renal °S hnptaene B sie Pertti & saiecinbaRr st? By vec stone & Shuse Bsns > Unstone + D soccoran > fb Cala coe > ED insseo > pact + Aubscn | » OF Wea Comat Bete 2 Wao esas Fig.5 Dopo aver effettuato tutti i collegamentl, poteto aprire I'applicazione di Windows chiamata Registratore di Suoni, che si trova nella cartella Svago degll Accessori. Se sie~ te in ditficolta, seguite il percorso qui evidenziato. Fig.6 La finestra Registratore di Suoni ha gli stessi comandi di un comune registra- nti da si- nell‘ordine, trovate i pulsanti Play-Suona, Stop e, per ultimo, il pulsante Registra, Premete quind! il pulsante Play del vostro registra: tore @ cliccate sul pulsante registra del program- ma Registratore di Suoni di Windows, A registra: zione finita cliccate su stop. Rportate il brano alli- hizio © oliccate sul pulsante suona: sentirete cio che avete appena registrato uscire calle casse. Se non sentite nulla provate ad alzare il volume dolle case audio ¢ se il problema si ripresenta, a- prite nuovamente la finestra Playback seguendo il percorso evidenziato in fig.1 ‘Quando appare la finestra di fig.2, cliccate sul cur- sore del volume e tenendo premuto il tasto sinistro de! mouse trascinatelo verso alto, Prima di salvare cid che avete registrato, moditi- 18 Tene oe Feamato audi, PCM 22,060 He: 8 bt: Mono . crusts “WO gstaretemncuene ‘Batsps sensors cs tsC nan 1a di salvare ile, eliecate su Pro- prieta dal menu Filo (vedi fig.10), e in que- sta finestra cliccate su Converti. Fig. Nella casella Attributi scegliete lop- zlone 8.000 Hz; 8 bit; Mono & KB/s, quindi cliccate su OK: cate il formato det fle ciccando sul menu File € poi SU Proprieta (vedi fig. 10). ‘Quando compare la finestra difig.7, cliccate sul pul sante Converti e nella casella Attributi (vedi fig.8) selezionate 8.000 Hz; 8 bit; Mono, quindi cliccate su OK por confermare, Ora salvate il file scegliendo Salva eon Nome del menu File (vedi fig.10). Lintera sequenza ¢ visible in fig.9: prima oliccate tuna volta sullicona della cartella superiore. Nella, finestra successiva cliccate due volte su Risorse del computer. A questo punto cliccate due volte su. C:e nella finestra che si apre corcate la cartella Ne- Prom. Cliccate due volte sulla scritta Neprom 0, {quando si apre lultima finestra, digitate il nome cel file (vedi prova.wav) quindi clicoate su Salva. Nota: trovate la cartella Neprom solo se avete gid installato questo programma nel vostra computer. 16 CE! Seh[oome sel jee) cc. a (Seeane [rescore 3] anf ome: FOWSIM: 2H Kono Sn 2) Sean [Aooie fa oleae a a | Tomle Fewsinismoihere Coa CE a) Sson[Sicnes OA) af e) al | | Fore FOMAOOIHE OC Miro Gan Ise lal iene ieee Se Birnaon Nem Aiteo Sno. a a — ——__ So fe resi Cy Satan fartwor 2aadeeal alee Some ———— ee emo Forums PEW SoM Name Eb, Fig.9 Per salvare la registrazione, sel nate il comando Salva con Nome dal menu File (vedi fig.10), quindi seguite le indica- zioni desoritte nel testo. Dovete aprire in se- quenza 5 finestre e solo nell'ultima potete scrivere il nome del file prova.wav. Menu Eile (vedi fig.10) Nuovo = consente ai registrare un nuovo suono, Se c’é gia un file aporto © questo file é stato ela- borato 0 modiiicato, chiede di salvario prima di a- prire un nuovo file. Apri. Salva = salva il file registrato con il nome e nella osizione precedentemente spectficata con la fi nesira salva con nome. apre i file .wav da floppy o da hard-disk. Salva con Nome = apro la finostra di dialogo in cui vanno specificat il nome @ a posizione del file re- gistrato. Noi vi consigliamo di salvare i vost fle -wav nella cartella C:\Neprom. Ripristina... = annulla tutte le modifiche effettuate ...c.0.ey..ey.. epe00026 a1 wo OB O.Bidatatl,. een e030 7F 7F 7F 2ansnnnnAondnnad aueesese | 7F 7F 7P aanansanaannnnad jeeeeeese 2F 7F 2F eoceacascasaacas leoeeaasa © 2F 7P 7P aaaaaoahOPOOCes ‘99800872 80 99 00 oooeecececceccce 99900080 80 80 80 Gooeececccccecee 9000896 90 80 80 Socoececeecccces seeeeens 99 a9 a0 ceccecccecececee Jaceaena 80 80 7F Clava tCaaacanca Jeeeaaeca 7F 7F 7P AOnRRRRRADAAAAAA, 00082540 88 88 7F 7F 7E 7E 7D 7D 7% 7 7 7 7 7 MD AD Claa3333111199 92559 7D 7D 7 7E TE TE TE TE 7E 7E 7F 7F 7P 88 88 88 >3)~———~~aaat oe. Gone2560 81 81 81 82 82 82 83 83 83 83 B4 B4 Ba Od O3 Oa UlUNEEERRaaaaada’ Bon2578 4 84 84 84 84 84 83 43 83 89 AI Ai BL 81 81 01 SAaARRRAaaai eoae2586 81 88 88 88 8B ZF ZF 2F 2F 7F ZF 7P OB PF PF BO iCCCCeceacecfact (20082590 88 88 88 88 88 Ba 80 BO 40 28 Be Go 8B 8B BB 8B GoEEEEcEcccccccE eove25A8 7F 7P 88 88 88 80 80 80 89 90 7F 8B 88 8B 8B BB soCcccoEccaccccs 9062580 98 88 88 88 ea Be LO 7F gu 7F 7F 7P 7F IP 7F PF CoCCCCCateaccaca 99082500 7F 7F 7F 7P 7P 7F 7F 7F 80 84 8H BO BO 88 86 86 saaacaaalCCCoecs. 25Da 88 88 8B BO 86 86 89 8A | O2 AB BA BA 8B 8A BA CCECcecooCoooEES nooo2SEO 88 88 88 sa Ba Ba Be aL scccccco 22 figura potete vedere come sono archiviati i dat! senor! nel file de- ‘mo.wav. il suono @ mono, campionato 2 8000 Hz a & bit ed é lungo circa 9660 by- tes dei quali qui @ raffigurata solo una parte. CONVERSIONE dei suoni WAV in BINARIO ‘Secondo no! approccio piti semplice per capire co- me @ strutturato un file wave @ andare a vedere co- ‘me sono archiviati | dati. ‘Ancora una volta prendiamo ad esempio il file de- mo.wav, che abbiamo generato con un normale ‘computer con sistema operative Windows. II fle demo.wav @ ricavato da un sistema operati- vo Windows 98 SE e quindi si tratta di un suono Mono, campionato a 8000 Hz a & bit, di 9660 by- tes di lunghezza totale, che corrispondono ad un. file di circa 9,47 KB, Diversamente dai file con compressione ci tipo MPEG 0 altre contigurazioni pariicolan, in cui i da- ti audio non sono espliciti, ma sono memorizzati ‘secondo degil algoritmi di compressione, i file .wav 8 bit mono rappresentano il modo piu semplice per immagazzinare dei contenuti audio digital. Infati, | dati sonori vengono immagazzinati senza nessuna preparazione 0 compressione dei dati di- Gitali.E' richiesta solo una certa strutturazione dei dati e ora vogliamo darvene una spiegazione, at- finché possiate capire come si possono convertira i dati wav in fle di ipo binario .bin, Ogni fle di tipo .wav (vedi fig.24) pud essere sud- iviso in tre blocchi ai informazioni II blocco che definiamo ci Testa identifica che il fir le @ di tipo sonoro e ci tipo .wav (vedi fig.25) II blocco che chiamiamo di Configurazione con- tiene tutte le informazioni relative al file © cice se @ stereotonico 0 monatonico, la velocita di esecu- zion, so @ a 16 bit o a 8 bit (vedi fig.26). Infine c’8 il blocco dei Dati, che contiene tutti va- lori numerici che identificano la forma donda del suono (vedi fig.27). Sitratta di valori esadecimali che vanno dal numero 00h al massimo FFh, cio’ da 0 a 255 decimale, @ cche corrispondono al minimo e al massimo livello dell'ampiezza sonora. Siccome il segnale convertito & tutto positivo, lo "0" che delimita Ja meta dol'ampiozza del suono (vo~ di fig.28) si trova quando leggiamo Il valore 80h (128 decimale), Blocco di Testa (vedi fig.25) La testa ha ta funzione di contenere solo parole ti po RIFF © WAVE che servono per identificare che questo file 6 un file sonore di tipo .wav. Numero byte Funzione tunghezza fe ‘Tutti i numeri che vedete nella fig.25 sono nume- 1 esadecimali che, opportunamente decoditicat, cl forniranno il loro vero signiticato, Infatt, tutti i “segreti” che sono soriti nella testa, stanno in una parola di 12 bytes, cioé da 0a 11 ©, per dirlo in esadecimale, da Oh a Bh. Nota: quando si leggono i dati occorre seguire u- na logica di lettura, che vuole che si parta da de- stra e si prosegua verso sinistra. La lunghezza del file, che abbiamo detio essere rappresentata dai bytes da 4 a 7, va dunque letta come specificato nella quarta riga: 00 00 25 EO, che in decimale & 9696, clo® circa 9 KB. digiasdananraaieme 10 08 80 80 Oi OA oI a 40 1) @1 88 88 BO 64 61 74 61 ‘2E IP IP IP IP IP IPP ‘7B 2F IF IF 7F 7F 7E IP Fig.25 In questa figura potete vedere il blocco della Testa del file demo.wav. Que- sto blocco, che va da Oh a Bh, Identifica il (evident in giallo) sono decodificati nelle parole file come file .wav. | codie! esadecimall 23 Offset | @ 12 3 ‘ee000000 jeaeeeesa jpoanee20 jepnnaa 4567 8 52 49 46 46 EO 25 08 08 57 41 56 45 64 61 74 61 BC 25 80 00 7F 7F 7F 7F BiBidataly 2F 2F QP OP OP OP 7F TP TF TP PP 7P sascaacacaasaaaa ‘2 UR 2F 2F PP YR UP IF IF IF IP TP coacoooaaaqqaasa Paaws Cape E RIFF - URUESRE Fig.26 In questa figura é visibile il blocco di Configurazione. Questo blocco, che & lungo 24 bytes, contiene tutte le informazioni per la riproduzione e quindi la lun ghezza del file, se é mono 0 stereo, se 6 a 16 0.a 8 bit, l Sample Rate, ccc. | Blocco di Configurazione: (vedi fig 26) I secondo biocco é il pits importante, perché ci mo- stra tutti i dati che devono essere presi in consi- derazione per la riproduzione di questo suono Cn Funziono bit Mono *258 bit Stereo 0 16 bit Mono "4516 bit Stereo Bits per campionamento Analizziamo il significato dei vari numeri che com- paiono a partire dal primo byte, | bytes da 0 a 3 (da Ch a Fh) compongono la pa- rola “fmt_” | bytes da 4 a 7 (da 0h a 3h) compongono il nu- mero 10h: vuol dite che il file wave @ un formato 16 bit (10h = 16 decimate) 24 Il valore fisso da 8 a 9 (da 4h a Sh) tiene conto se il suono compresso oppure no: siecome usiamo luna Eprom da 8 bit tratiamo dei suoni a 8 bit non, compress! Arriviamo al numero esadecimale 0001 delle ca- Selle da 10.8 11 (da 6h a 7h) che ci dice che si ‘ratta di un file sonoro Monofonico. Le Informazioni che troviamo alle locazioni 12-16 (da 8h a Bh) ci danno il Sample Rate e si tatta di ‘8000 Hz (00001F40h = 8000 decimale) Nota: il Sample Rate @ la frequenza che deve es ‘sere usata come clock per la riproduzione ottima- le del suono, | bytes da 16 a 19 (da Ch a Fh) indicano i bytes per secondo. Si tratia di un valore che tiene conto se il suono @ a 16 0.a 8 bit. So éa 16 bit2 pili al- to del valore di Sample Rate; se é a & bit, come in Questo caso, é uguale al valore di Sample Rate. Andando avanti troviamo alle caselle 20-21 (da Oh. a 4h) finformazione 0001: cid significa che il no- stro brano @ a 8 bit Per finite, nelle casolle 22-23 (da 2h a 3h) trovia- mo Finformazione 0008, quindi i bits per campio- namento sono 8. Analizziamo ora le informazioni contenute nell'ult- mo blocco, quello dei Dati, dopo le quali ci sono i dati da convertire in formato binario, Ofeet [@ 1234567 089A RC DEF eoga0008 52 49 46 46 EO 25 OO OD 5? 41 56 45 66 GD 74 20 RIFPGx. .UAUEEne 00000010 18 00 00 G8 G1 OA @1 AA 40 1F OO OO 40 1F BO BO >...0.0.0v..ev.. 92000020 81 88 G8 0 (GANGINTANGIMUNCHZSUGGNGG 7F 7F 2F 7F C.D) jena | | @oe00G38 | 7F 7P 2P 2P 7P 7F 7F 7E 7P 7P 7P 7P PF 2P 2P 2P ascaccacaacaacas 00000040 7F 7F 7F 7F 7F 7F 7F 7F 7F 7F 7F 7F 7F 7F 7F 7F aaaaaaaaaaaaaans dirizzo assoluto 5 p ECDL elF numerobytes | o | 1/2] 3] 4] 5 7) 6/9 |t0|1 7e | 7 | 7 | 7 fac]4/4[a|é [decoaifica d [alt | a [00] 00] 25 Fig.27 In questa figura @ visibile Il blocco del Dati binarl. Questo blocco, che & lun- go 8 bytes, contiene negli ultimi quattro bytes, un'importante informazione: la lun- ghezza del dati camplonatl che @ di 00 00 25 BC (ved! riga decodifica). Bloceo del DATI binari (vedi fig.27) Questa @ la parte che ci interessa ci pil, perché qui troviamo gia pronti in binario | dati, che ci ser- \vono par trasferire il suono su una Eprom e per e- seguitio con un converiitore analogico-digitale. [ioe Gio lunghezza dati eampionati Trasformare un file wav in un file bin @ facile: ba- sta solo sapere dove mettere lo mani Dovete solamente ricordamvi che per riprodurre il demo.wav avete bisogno di sapere la frequenza, con la quale @ stato registrato, cioé il Sample Ra- te, altrimenti durante la riproduzione potreste sen- tire il suono molto lento oppure motto veloce. Inoltre, bisogna sapere che | dati binari sono rap- presentati in modo che tutta l'ampiezza del suono va de 00h a FFh, Lo.0 volt sta a 80h, quindi da Oh a 79h (da 0a 127 decimale) c’é la parte di onda negativa e da 80h a FFh (da 128 a 255 decimale) ci sono le par- li delle onde sonore positive (vedi fig.28), Conversione file .WAV in file .BIN Per poter caricare un file sonoro tipo .wav dentro una Eprom per poi riprodurlo in un secondo tem- o, dobbiamo trasformarlo in binario e la cosa motto semplice perché i dati in formato binario so- no gla nel file .wav. ra vi sveliamo dove sono: basta isolare solo una Parte di tutto quello che potete vedere in fig. 29, ed @ quella parte che si riferisce ai dati sonon digitaliz: zali a partire dalla locazione 2Ch in esadecimale, ultima focazione della parte di suono che dob- biamo isolare @ invece segnalato proprio negli ul- timi quattro bytes del biocco Dati (vedi fig.27),, cioe 00 00 25 BC. Sappiamo che molti di voi vogliono converte i - le senza sistemi automatic, quindi vediamo come si procede con il sistema manuale. STRUMENTI per fare ia CONVERSIONE Vi ricordiamo che associat! al programma NEprom {rovate tutti i programmi che vi occorrono per ma- hipolare e converte i file sonoti al fine di caricar sulle Eprom, ‘oH Fig.28 L'ampiezza totale del suo- no va da FFh a 00h e quindi lo “0", che delimita la meta dell'ampioz. za del suono, si trova a 80h. 25 90002546 SONGBEZFEPRAZELZENDEPDMEZDEZDEZEEZCEZCEZCHADEZD 9000255 PDEADEADEZENTESZER?EA?E RENTER 2FURUIIG oane2s6n 81 1 81 82 8292 8383 03 0984 04 Ba 84 O9 Ba von2s76 94.04.84 84 84 84°83 83 83 93 HL BL 21 81 91 81 ooae2so SAAGBNBBTSOLDOEZPAZPLZP MF UPRPUTPIGGLZRLZAIRG 00062590 SAADILENGM DARA MAME GOMATRATAAEAAENB cccééééeccccecce 9062518 PETALS LIOAROAMANA saccccooocaccecs. 22202530 SARNGTSONSONOOMNZPMAONZRNRNZRIE 2F 7F PF CECE ECApjqcaaoa eoe2sco 7F 7 7F 7F 2 F 7P VF 98 88 88 GO 8B RA 80 90 dooosaaalcecccce Bo002500 88 88 89 88 8A 80 88 Be 9B 88 DB 80 o8 88 Be 8a GLECCECoCCEECECE oeo2sE6 88 08 86 8a 8a Be 8B at ceccceco Offect [O 1234567 89 Abe DEF eeeee800 52 49 46 46 EU 25 G8 G8 57 41 G6 45 66 GD 74 20. RIFFOx..WAUEE nt 89000818 19 82 88 AO a1 OA Gi On 48 LF BB B6 40 4F GO BO 88900026 @1 00 C2 GH 64 61 74 61 BC 25 80 00 ZREPERVEEME G.G.datailz. .caaa coee0se | Mie ENA” Miya RERTERVERERTRNVERTERTRETE | ooasaccasonaanos (oaeeee40 | MHMANAAEIZHRZERRTMRZTMRTRRIERTERTENTERPENZEET | coscnoooccasaans 2208086 EAE ENcERRETEROEREERERERDEEEY | ssacnncoccaaaacs | | o0e00060 | —PELZREERZENREZERRISOMOANGNBAUAALEONGBESENEA aaoooatGooccece Seoc0e76 MAPAMOTM AO ROMUMREIRUMOMNENAAIAAMNAEAA cooocescocceceey goseeoss §=AGMIONABNOANSATSATRANRAMMBNERIRPNAGNAGNNBNOGERG cccccécccceccece p08) HAE G TOA RA BANSATSANNMNAMTNENN Ccceéecccccccece SooneonG SAOMENSU ITT NG RUMAMRMRATDETBMERATAAEAMIA CocecceoooooooeS Jooeeane © BANRUEZPEGANARNAANGUNSAMPENPEEZENZENIREZERPENZE CCaGaG¢Gaaaaanaa e20880Co | ARATE ARR METRCMRTRRPRSERTONTEEAY | casanaaaacaaaace 10 estosa, Fig.29 In questa figura é visibile la parte del suono che va convertita in formato bi- nario per poterla caricare all'interno di una Eprom. Poiché si ratta di una parte mol- Nol abbiamo riportato solo Vinizio e la fine. Come potete vedere, la fine coincide esattamente con la junghezza dei dati campionati (00 00 28 BC). " Conversione MANUALE Innanzitutto per poter manipolare un file con un ccontenuto di valori diitali dovete avere un editor di testo esadecimale Se avete gia un editor esadecimale usate il vostro, altrimenti potete usare quello che abbiamo inseri- to nello stesso Cd-Rom del programma NEprom. Sitratta di un editor freeware, cio’ di un program- ma dimostrativo che ha quasi tutte Ie funzioni. Se vi soddisfera, potrete mettorvi in contatto con Vautore per acquistare il software completo, ‘Scogliete fopzione Hex Editor dal menu Utility del programma NEprom © comparira la finestra di fig.80 che vi awerte di salvare Il file prima di pro- sequire. Se non avete fatlo madiiche, cliccate su Ok, altrmenti ciccate su Annulla e salvate. Dopo aver cliccato su Ok, compare la finestra dell'editor esadecimale. 26 ‘Scegliendio Open dal menu File (vedi fig.31 a si- nistra) si apre la finestra di fig.31 Cliccate due volte su demo.wav e si aprira la fi- Nestra ai fig.32, che vi mostra il contenuto del file in caratteri esadecimaii Ora ricordandovi di quello che vi abbiamo detto po- o sopra, cliccate col mouse sopra la prima cella la *$2" che lampeggia, ¢ tenendo premuto il tasto ‘Yaumstsarette ees crates! a Fig.30 Per convertire un file .wav in un file -bin, potete usare editor di testo esadeci male Hex Editor dol programma NEprom (vedi articolo apparso nella rivista N.219), Oseece ease OO ae \ ercn (ete Fle se: asta wenea000 svt) owen Se Sos] oaneaway 78 28 7 FE sinistro selezionate | numeri fino al famoso codice dal quale iniziano | dati numerici che servono per Tiprodurre il suono (vedi fig.33). Rilasciate i pul- ssante e vedrete che tutti | numeri fino @ quel pun- to sono marcati Dal menu Edit (vedi fig.84) selezionate il coman- Fig.31 Per manipolare il file demo.wav, cosi da poterlo convertire nol file demo.bin, do- vete prima apririo, quindi dal menu File scegliete l'opzione Open. ‘© quando si apre ia figura a destra cliccate due volte sulla scritt Te Ell Sesch Beaten ier Leck Seecalt pane Fiennes Wren Hse SRam iy wee Fig.32 A video vedrete il contenuto del file demo.wav in caratteri esadecimali. Per con- vertire manualmente questo file in un file .bin, dovete eliminare le celle che non riguar- dano strettamente i dati numerici per la riproduzione del suono. Be ket Seuch Bowdon ow Texe Spat Opa FleHrage Winker Heb OseSaee “PART MAOux a een és oa oo eee Fig.33 Cliccate quindi con il mouse sulla prima cella che lampeggia e trascinate il curso- fino a selezionare i tre blocchi di Testa, Configurazione ¢ Dati (ved! figg.25-27), poi ri- lasciate il pulsante. | numeri rimarranno selezionati. shes suom aOrs SuOmO Bdrm do Cut (taglia) quando ll programma vi chiode ‘conferma (vedi fig. 98), cliccate su Yes Ora, come se fosse una buona grappa, avete ta- gliato la testa e quindi non vi rimane che tagliare la coda, cio’ dallindirizzo BC 25 00 00, che poi ro- vesciato & 00 00 25 BC, fino alla fine del fe. 2 Ultlizzando la barra di scorimento a destra, anda- te in fondo al file fino a trovare la locazione corti- spondente a 00 00 25 BC (vedi fig.37), Come avete fatto per Ia “tosta’, selezionate dalla locazione 00 00 25 BD fino alla fine del fle (vedi fig.87), quindi dal menu Edit scegliete Cut per minare anche questi dati (vedi fig.34). Gliccate su Yes per conformare (vedi fig.35). Gio che vi é rimasto & il “corpo” del suono, che al- tro non é se non la parte digitalizzata del suono re- gistrato Ora non vi rimane che salvarlo sullhard-disk sce- gliendo lopzione Save As dal menu File (vedi Eliminate dal file, quindi cliccate sul menu | fig.38). Nella finestra che appare, scrivete accanto Edit e poi cliccate sul comando Cut. alla casella Nome file, i nome del fle seguito dall'e- stonsione bin. | programma si chiama demo.bin ed é pronto per essere trasterito in una Eprom 27256 per mezzo del nostro programmatore LX.1574-1575 e per es- sere riprodotto con la se’ oda LX.1871. Fig.36 Prima di procedere 1! programma vi_| A Questo punto non ci rimane che analizzare le fax chlede conferma delloperazione con que. | i dolla conversione automatica, cho. grazie al sta finestra di avviso: voi cliceate su Yes. software che vi foriamo insiome al programma NEprom, sono veramente molto semplci ‘Be Ea Seach fasten “yin Heb OSESS# | oS ALNY spes | au rete) Serer | eemaner ds Offset [81254567 89 88 6 DEP ‘wowenend (2F 2 7 7 DF 2 2P TP OF oF OF OP OF OF TF TF aaaaasansanacaa Bomeeie 7 78 OF 7 TE TP IP IP 2P Oe IP oP OP OP IF TF ooccasenccnscane eauai2s 7e 7E 7” IF OF WE TP IF 2F Oe IP I OE IE IF I ensonecnecnacnne ugie020 2 TP 7 OF TET PFE FE TE WO WO O8 WH BB accacanecengG Got Fig.36 Dopo aver tagliato i tre blocchi contenent Ie Informazioni sul suono @ non il suo~ no in senso stretto, la finestra si presenta come quella qui raffigurata. Utilizzando la bar- +a di soorrimento verticale andate in fondo al file fino alla locazione 00 00 25 BC. o0e257a 04 fa ta ua ua 8a 83 Os G2 99 OA GA Oi OI Bi G1 waaadaazaumanL ona2sse 9: 99 86 80 v8 Ze Ze TP oF 2P POP GaP PP BO, UCeCCoaaannapant fone2590 | 26 90 88 96 80 69 99 Gm G0 Ga ad Go Ee ao uA BO, CELvELeEEeEReO ktowe ede] Swonzsan 7P 7 88 86 £0 99 Be U8 86 moe ‘seGObEEEL EAE ECE ona si 12 08 Be IP OP oF PPECCEC ap ananaae THe Ke: 24 euwsasce aeananaatl NvaooWStT peeerot e oS seeoceceereesces Page het ah Bi Fig 37 Seguendo la procedura gia descritta, utilizzate il mouse per selezionare lo celle d '2 25 BD in avanti, dopodiché eliceate nuovamente sul menu Edit (vedi flg.34) e sceglle te Vopzione Cut. Quando il programma vi chiede conferma cliccate su Yos, zie a See e 28 Fig.38 Per salvar il flle manipolato cosi ‘menu File opzione Save As... (ved! figur nella casella Nome file digitate demo.bin, a Conversione AUTOMATICA Se siete amanti dell'automazione, cliccate sullico- na del sassofono nel programma NEprom e ap- parira la finestra di fig.13. Cliccate sul pulsante Wave to Binary e apparira la finestra di fig.39. Per aprire il fle da convertire clic Cate due volte sul suo nome, cio® demo.wav. ‘Apparira la finestra di fig.40, cho vi awerte che il file 6 gi stato convertito. Per uscire cliccate su Ok. Per tomare al programma NEprom cliccate sullin- terruttore virtuale Return posizionato in basso a de- stra in fig.13, Ora nella cartella NEprom troverete un file con lo stesso nome del file wave, ma con l'estensione -bin, che identifica i files che contengono informa. Zioni binarie, Con quesio sistema potete inserire qualsiasi suo- no nelle Eprom e utilizzare ilnastra riproduttore nel- le situazioni piu disparate, Nel plastico del ferromodeliismo per simulare tutti i suoni di una stazione ferroviaria reale. ‘Nei presepi per simulare il crepitio del tuoco oppu- re il belare delle pecore o ancora lo stormire del vento tra le palme, Nellauto per ricordarsi di accendere Ie luci @ al lacciare le cinture. Nella domotica per controllare le funzionalita. go- ‘eral come, per esempio associato ad un antifur- to, la segnalazione di una finestra aperta poterlo trasferire in una Eprom, scegliete dal 4 sinistra) e quando si apre la figura a destra uindi cliceate sul pulsante Salva “CONCLUSIONE II software qui descritto @ contenuto nel CDR1574, incluso nel programmatore di Eprom LX.1874. ‘Questo CD-Rom pub essere anche richiesto a par- te al costo di Euro 7,75 per il supcorto digitale Fig.39 Per convertire automaticamente un ‘suono, cliccate sul pulsante Wave to Binary di fig.13 e quando compare questa finestra cliccate due volte su demo,wav. Fig.40 Dopo pochi secondi appare questa finestra che vi avverte che il file @ stato con- vertito. Per chiuderia cliccate su OK. 29 La modalita di indirizzamento di cul ci occupiamo. in questa lezione coinvolge direttamente il valore del Program Counter, cio de! ragistro che con- tiene lindirizzo di Program Memory dellistruzione. successiva a quella in esecuzione, i sembra pertanto opporiuno fare una piccola pre: ‘essa per spiegarvi, seppur brevemente e a gran- di lines, come avviene lesecuzione delle istru- 2ioni allinterno del microcontrollore, con particola. Fe riguardo al registro Program Counter. Iniziamo dunque col dirvi che 'esecuzione di qual- siasi istruzione & suddivisa in passi elementari scanditi dalla frequenza di clock delloscillatore (non importa se interno o esterno), Ogni passo & lementare viene definito cielo. Nonostante le istruzioni siano diverse e costituite da un numero di cieli variabile, possiamo rag- gruppare la foro esecuzione in tre fasi distinte 30 {In base allincirizzo indicato dal Program Counter, unita di controllo aequisisce dalla Program Me- mory Fistruzione per la sua successiva elaborazio- ‘ne ed esecuzione. || Program Counter viene quin- al Incrementato e si posiziona allindirizzo ol Pro- ram Memory delistruzione soguente. Viene interpretato l'op-code, cio® il codice ope- rativo dellistruzione acquisita nelia fase di fetch. unita di controllo della CPU attiva lesecuzione relativa alfistruzione decodificata e, quando & ne- cessario, elabora il valore del'operando. In fig.1 potete osservare la rappresentazione ora- fica del corretto funzionamento di ogni cielo, Indirizzamento ASSOLUTO e RELATIVO Per capire cosa si intende per indirizzamento re- lativo, argomento di questa lezione, & importante ‘eapire cosa suecede quando, in presenza di un'- struzione di salto, la CPU accede ad una nuova zona di memoria semplicemente cambiando i contenuto del registro Program Counter ¢ quin: di la sequenza di esecuzione delle istruzioni | modo pit semplice per spiegario & mettere a con fronto due serie ot istruzioni Nel primo gruppo abbiamo utlizzato unistruzione che, per sua natura, NON coinvolge Vinditizza- ‘mento relativo, nel secondo gruppo abbiamo so- sfituito questa istruzione con un’altra, che, al con- trario, implica un indirizzamento relative. Comparando le diverse conseguenze dei due listat sara facile cogliere le differenze © comprendere le caratteristiche dell indirizamento relativo, Vi ticordiamo che i valori esadecimali in corsivo Facchiusi tra parentesi indicano Mipotetico indiriz- Zo oi Program Memory delle istruzioni e hanno i solo scopo di spiegarvi come funziona lindirizza- mento, Cetus In questo gruppo di istruzion’ abbiamo utiizzato Ii struzione jp (jump) di salto incondizicnato (il salto ‘awviene in ogni caso) e assoluto, {struzioni del programma istruzioni del programma (F100) ip olmx (FBISh) } Istruzioni del programma ol ; istruzioni del programma (FB2Bn) olmx bres PORT_A,#2. + isttuzioni del programma istruzioni dol programma ip olmx istruzioni del programma (FB40n) (FB4Fn) Il signiticato delistruzione: (FB10h) jp olmx @ salta allistruzione con etichetta olmx. | compilatore Assemblor traduce questa istruzio- ne in un codice esadecimale che & formato dall op- code del comando jp, che per Assembler del mi- 10 ST7 @ CCh, @ dallincirizzo di Program Me- mory del'operando olmx. Poiché letichetta olmx, come si vede anche nel I stato, @ definita allinditizzo FB2B, dopo la comp lazione il codice operativo di questa istruzione & di 3 bytes: CCFB2Bh, Quando il programma viene lanciato, la CPU per saltare alistruzione con etichetta olmx sostituisc al valore del Program Counter il valore dell ope rando FB2B. In pratica, det tre bytes CCFB2Bh che compongo- No il cocice dellstruzione compllata, i due a desta FB2B contengono lindirizzo ci Program Memory a cul saltare quando il programma viene lanciato Vistruzione eseguita Si tratta in questo caso di un indirizz0 assoluto, in quanto tutte le istruzioni jp di salto con operando olmx sparse per il programma, come ad esempio: (FBC) jp olmx generano un codice che ha sempre lo stesso va- lore e ciob CCFB2Bh, Percid lanciando esecuzione ai questo program- ‘ma, quanco viene eseguita l'siruzione jp olmx, il Program Counter viene sempre modificato con Findirizz0 presente nei due bytes di destra (nel no- stro caso FB2Bh). In questo modo i programma salta da qualsiasi punto ci memoria allistruzione con etichetta olmx, sia che i! comando jp si trovi prima dellindirizz0 dalfetichetia olmx sia che si trovi dopo, E importante ricordare (vedi rivista N.216) che il Program Counter é un registro a 16 bit e quindi in questo esempio vengono interessati e aggiomati ambedue | bytes, at Listato programma 2° ESEMPIO In questo gruppo di istruzion| abbiamo utlizzato an- Cora una volta un'istruzione ci salto incondiziona- ‘o, ma con indirizzamento relativo: jra (jump re- lative always) In particolara abbiamo sostituto le istruzioni (FBIOn) (FB4Ch) Ip olm ip olmx Coon le istruzioni (FB10h) (FB4Ch) ira olmx jra olmx + fstruzioni del programma. + istruzioni del programma (5107) Ira olmx, (F812) .. + Istruzioni del programma 7 istruzioni del programma (Fe2Bh) olmx bres PORT AW2 sour $istruzioni del programma cee _Istruzion’ del programma (FB4Ch) ira olmx Z {istruzioni del programma (FREED) + Istruzioni del programma Innanzitutto vi facciamo notare che abbiamo volu: tamente inserito due identiche istruzioni jra olmx, Gislocate perd in cue diverse aree di memoria e, Soprattutto, definite una prima deletichetia olmx © una dopo. Prendiamo in esame la prima e cioa: (FBI0h) —_jra olmx Quando il compilatore Assembler traduce questa 'siruzione, sostituisce al comando jra il suo op-co- de, che per Assembler del micro ST7 6 20h, ¢ co- ‘me indirizzo di salto (olmx) NON inserisce indi tizzo di Program Memory delloperando, ma la di ferenza tra questo indirizzo (vedi FB2Bh) ¢ Vindi fizzo di Program Memory dellistruzione immodia- tamente successiva a quella di salto (veci FB12h) © clot: FB2Bh ~ FB12 19h Questo valore @ chiamato valore ai displacement. In pratica dopo la compilazione il codice operative eltistruzione non & di tre bytes, come nell'esem- plo precedente, ma di 2 bytes: 2019h. 32 In maniera un po’ riduttiva, potremmo dire che Fin: dirizzamento relativo @ la distanza in bytes che intercorre tra Fistruzione seguente a quella di sal to (jra) e Fetichetta (olmx) a cui saltare. Quando lanciamo lesecuzione del programma e viene eseguita f'struziono 2019h (jra olmx), la PU incrementa il Pragram Counter, che contio- Te gia Vindirizzo di Program Memory dellistruzio- ne successiva da eseguire (nel nostto caso FB12h), del valore del displacement (cioe 19h), & ccosi il programma salta a olmx. Infatt, FB12h + 19h = FB2Bh, La prima conseguenza che si pud trarre @ che men- tte nel primo esempio Poperando olmx era tradot- to in un codice di 2 bytes, con I'struzione jra 'o- perando olmx @ lungo 1 solo byte, In qualche caso, cio permette di risparmiare spa- io, anche se la distanza massima che si pud a vere tra unistruzione di salto relative ¢ la rispatt- va etichetta é di 256 bytes (da 0 a 255), menire Con fistruzione jp di salto assoluto non si poneva- Fo limit sulla distanza tra le istruzioni In realta non @ esatto pariare di 256 bytes, perché deve essere possibile saltare ad un’etichetta che si trova definila anche prima delistruzione di sal- to € non solo dopo, quindi la distanza massima consentita é oi -127/+128 bytes dallistruzione che segue immediatamente struzione di salto. ‘A questo punto ci roviamo davanti ad un primo o- stacolo: come @ possibile indicare un valore di di- Splacement negativo, dal momenta che (in teo- tia) nel formato binario non c’é la possibilita di in- dicare il segno negativo? Per spiegare come questo sia in realta possibile, abbiamo inserito la seconda istruzione jra, quella ioe definite dopo Vetichetta olmx: (FB4Ch) —_jra olmx dove lincirizz0 di Program Memory detVistruzione @ pit alto delfindirizzo di Program Memory delte- tichetta olmx. Cerchiamo dunque di capire il meecanismo con cul viene tradotta © successivamente eseguita questa istruzione, Come in precedenza, quando il compilatore As- sembler traduce questa istruzione sostituisce al comando jra il suo op-code 20h, © come indiriz- 20 di salto inserisce la differenza tra linditizzo oi Program Memory deliistruzione con etichetta ‘olmx (FB2Bh) © Findirizzo di Program Memory ‘Acquisizione Istruzi ‘Momorizzazione nella CPU | Inerprtzione Codice Op Coloololndirizzo Operando Caleole © Memorizazione ‘do Risultao Fig.1 Rappresentazione g} fica dell'esecuzione di un’ struzione. L'unita di con- {rollo attiva una sequenza di ppassi, scandita dal ritmo im- postato dal segnale di clock, che pud essere sche- matizzata In tre fasi: Fetch, Decodifica ed Esecuzione. Come potete notare, non ap- ena T'istruzione vino ac- quisita, 'unita di controllo, Incrementa subito il valore del Program Counter, che vera ulteriormente inere- mentato dalla _lunghezza dell'eventuale operando. i dollistruzione immediatamente successiva a qualia di salto (FB4Eh) e cice: FB2Bh ~ FB4Eh = FFDDh, Poiché i_primo tormine della sottrazione (il mi- nuendo FB2Bh) é pil piccolo del secondo termi- ne della sottrazione (il sottraendo FB4Eh), il ri- sultato 6 negativo, Per esprimere questo risullato viene quindi utliz- zato il complemento a 2. Nota: nalia rivista N.216 2 proposito del N-fiag del registro Condition Code abbiamo introcatta il con- cetto ci valore negative. In questa sede vale la pe- fa ricordare che il microcontrollore interprota como. ositivo un valore che va da Oh a 7Fh (da 0 2 127 in decimale) e come negativo un valore che va da 80h a FFh (da 128 a 255 in decimale}, In sostanza il compilatore utlizza come valore di displacement il solo valore meno signiticativo (LSB) della sottrazione, cioe DDh, e traduce 1 tera istruzione in un op-code di 2 bytes: 20DDh. Dopo aver lanciato Tesecuzione del programma, ‘quando atriva allistruzione di salto jra olmx, la CPU chiama in causa la ALU (Unita Aritmetico-Lo- gica) per eseguire il calcolo. Senza addentrarci troppo nell'argomento e senza la pretesa di mostrarvi effettivamente come opera la ALU, cerchiamo ai splegarvi come, con la logi- ca del complemento a due, il micro riesca ad et- fettuare un salto allindietro de! Program Counter. Riconsiderate la sottrazione appena eseguita: FB2Bh ~ FB4Eh = FFDDh Facendo la prova, cio sommando il risultato FFDDh al sottraendo FB4Eh, otteniamo in roalta O1FB2Bh, cive 3 bytes. ‘Si veriica cunque quella condizione che in gergo si chiama overtlow, per cui il risultato prodotto 33 dalloperazione matematica @ cosi grande da ne- cessitare una gestione particolare. | Program Counter ¢ infatti un registro a 2 bytes, Peer cui viene troncato il byte “overflow (01), in mo: do che il Program Counter contenga i due bytes ri Masti FB2Bh, che sono letfeltivo indirizzo deltet- chetta olmx. In questo modo il programma pu sal- tare alindietro, La spiogazione, sicuramente lunga, glustiticata dal fatto che la modalita ad indirizzamento relati vo & effettivamente importants, Infati, oltre allistruzione jra, anche tutte lo istru- Zioni di salto condizionato (vedi tabella n.1), cioe quelle legate allo stato dei flag del registro Con- dition Code e di ritlesso al valore conienuto den- tro le variabili, sono ad indirizzamento relativo @ ‘sono motto utiizzate allinterno dei programm Man mano che prenderete confidenza con la pro- grammazione e diventerete sempre pit} espert, vi accorgerete che con lutlizzo dellindirizzamento, relativo sarete in grado ai scrivero blocehi o inte- re sub-routine di programma, che potrete impie- gare pit di una volta nello stesso programma 0 u- tilizzare in programmi different Tutte le volte che utiizzerete un'istruzione con in- dirizzamento relativo, vi verra sponianeo pensare. che dovete fare i conti dolla distanza dall’etichetta per evitare di 'sforare” Il cisplacemont, Dovrete sicuramente prestare un po’ di attenzione, ma in realta vi verra in aiuto il Compilatore As. sembler segnalando con il messaggio visibile in fig.2 listruzione che ha “sforato” il displacement, Quando inizieremo a spiegarvi lutlizzo delle sin- ole isiruzioni Assembler, vi mostreremo la tecri a per non avere quasi mai problemi Aifrontiamo ora le due modaita che fanno parte dellindirizzamento relative. RELATIVE - Indirizzamento Relative ‘Come abbiamo visto, nella modalita ad inditizza- mento relativo é coinvolto essenzialmente il regi- sto Program Counter incrementato perd da un valore che varia da ~127 a +128 bytes. Questo in- dirizzamento ha due modalita: Relative Direct Relative Indirect Relative DIRECT Lesempio fomito in precedenza, ne! quale abbia- mo utlizzato listruzione jra olmx (vedi listato dol 2° esompio), & in modalila relative direct. In questa modalta 1! valore delfoperando o me- glio del displacement costituisce in offett la di Stanza che intercorre tra listruzione e letichetta ed & memorizzato nelfoperando dellistruzione. In questo caso il valore del Program Counter vie- Ne incrementato 0 decrementato direttamente dal valore del displacement, ‘Se commettete un errore, non c'é di che preocou- Parsi, perché é il Compilatore Assembler a segna- lare un displacement pit alto del consentito. Relative INDIRECT In questa modalita il displacement etfettivo non & memorizzato neloperando dollistruzione, ma é ‘memorizzato in un byte di memoria Ram al qua- le € normalmente associata un’etichatta, operand deliistruzione non contiene percid il va- lore del displacement, ma 'indirizzo ci memoria dove é contenuto questo valore, Per distinguere questa modalité da quelia direct, Voperando viene racchiuso tra parentesi quadre. \ Progeenm:) inDART-877\ York Net a ies re i So Ay Of 'C:\Programed\ 1aDART-ST”\WorkiMeT) tam Led? azn! \Progeemms\ snDART-ST7\Vork\NeS>1ym_ Lampled2 003, amped? cod: " Wat cat i oe ae EN Fig2 In questa figura @ riprodotto il tipo di errore (vedi Error 4: Can't match Addressing mode) segnalato dal compilatore Assembler, quando Il valore dell'operando dell istruzio. ne di salto relativo (vedi jra ritardo) non rispetta il range di -127/4+128 bytes. 34 Vi proponiamo un esempio dove, per adeguarci all'esempio precedente, abbiamo utlizzato ancora tuna volta istruzione jra, (0087h) VALDI s.B1 + etuzioni del programma isruzon de programma (FAS3h) I a#0Ch (FA35n) ld VALDIa (Faszny ‘ira [VALD (FAsAh) bset PORT A,#0 + istruzioni del programma #Istruzioni del programma bres PORT A,#0 (FAa6m) on la prima istruzione (0087h) VALDI_—s.B 1 Gofiniamo nell'area Data Memory una variabilo lunga 1 byte chiamata VALDI e dislocata all'indi- rizzo 87h, Quando il compilatore incontra Fistruzione: (FAg3n) Id. a,#0Ch nolfaccumulatore a viene caricato i valore OCh, mentre con Tistruzione: (FA35h) Id VALDI,a viene mosso il contenuto di a nella variabite VAL- DI. Dopo questa istruzione la variabile VALDI con- tiene il valore OCh, Quando il compilatore incontra Fistruzione: (FAS7h) fra [VALDI] traduce jra nelepcode 20h, Poiché loperando VALDI é racchiuso tra parente- si quadire, riconosce la modalita indiratta e ante- pone allop-code 20 i valore 92h. Infine riporia findirizzo dl VALDI @ lod 87h. | risutato finale della compilazione e: 922087h. Lanciando Tesecuzione del programma, quando viene eseguita Vistruzione 922087h, il Program Counter :clativa, che contiene gia 'indirizz0 di Pro. gram Memory dellistruzione successiva da ese- Quire, che nel nostro caso @ FAAh, viene incre- ™entato del valore contenuto nella Variabile VAL~ Di (indirizzo 87h) @ cio’ Och, programma salta dunque a FASAh + 0Ch e cioe: (FAd6h) bres PORT_A#0 er resettare il piedino 0 di Porta A. ‘A questo punto appare abbastanza evidente la net- ta differenza tra le due modalita at indiizzamento relativo appena spiogate. Nella modalité Direct 'operando indicato nellistru- zione di salto é di norma lindirizzo ai una etichet ta di Program Space alla quale saltare. E’ compito quindi del Compilatore Assembler ese- Quite il calcolo della “distanza” che separa Vistru- Zione di salto da questa etichetta, od eventual- mente segnalare un errore quando la distanza & Uistruzione tradotta in formato eseguibile conterr’ il valore Gi questa distanza che non é naturalmen- te pitt modificabile. Corchiamo di spiegarci meglio. Listruzione jra olmx, cio® con indirizzamento di- retto, saltera sempre © solo all'etichetta olmx. Nella modailta indiretta, foperando che indichia- ‘mo nellistruzione di salto @ lindirizzo di una varia- bile Data Ram che conterra il valore di incremen- to/deeremanto del Program Counter. In questo caso il compilatore si limitera a controlla- re che la variabile sia definita in Program Space. ‘Non vi saranno orrori di salto, perché essendo la variabile lunga un byte la possibilita ci salto sara sicuramente entro i imiti di ~127/4128. In questo caso perd il salto pud essere variabile © quindi la stessa istruzione pud far saltare il pro- ‘gramma in punt diversi In altre parole, listruzione jra [VALDI] fa sattare il programma a indirizzi di memoria diversi a secon- da del valore presente in quol momento in VALDI. unico problema dunque potrebbe essere quello di dovere preventivamente calcolare il numero da inserire nella variabile VALDI per avera 1 salio allindirzzo desiderato, Un aiuto abbastanza importante viene fomito dallu- tilzzo di alcune direttive dell Assembler, ma ne par- leremo al momento oppertuno. Per ora con gi indirizzamenti ci fermiamo qui, per che non vogliamo “fare” solo della teoria. Nota: nella pagina seguente trovate la tabella N.1, che riassume | comandi che hanno un indirizzae mento relativo, 35 ([ERIASSUNENDOREINNN «= _TABELLA N.1 COMANDI E INDIRIZZAMENTI oo Descrizione Indiizzament = RELATIVE ee Comanai Le istruzioni con modalita di indirizzamento relati- Vo sono solamente le istruzioni di salto relativo & condizionato, como, ad esempio, jrt — jrf jrm cc. (vedi a fianco la tabella N.1),listruzione jra di salto relativo e incondizionato e l'siruzione call. Come Fistruzione call, listruzione eallr memorizza nella Stack Memory Vindirizzo dellistruzione suc- cessiva alla richiesta di avvio della sub-routine, ma questo indirizzo @ il risultato della somma del va- lore di displacement al valore contenuto nel Pro- gram Counter dellistruzione successiva, Nota: per informazioni dettagliata sul tunziona- mento ¢ sull'uso del regisiro Stack Pointer, vi con- sigliamo di rileggere la quarta lezione pubblicala sulla rivista N.217, La modalita relativa é utllizzata per moditicare il valore contenuto nel registro Program Counter. Infatti, il valore delfoperando dellistruzione ag- lunge un valore di displacement compreso {ra 127/128 al valore del registro Program Counter. Se Mistruzione @ direct relative, il valore di Pro- gram Counter é incrementato 0 decrementato dal Valore di displacement Se listruzione @ indirect relative, roperando, rac- chiuso tra parentesi quadre, contiene Finditizzo di Program Memory in cui é contenuto il valore di di splacement, ESEMPIO di OP-CODE i seguito riportiamo alcuni esempi dl istruzioni con modalita di indirizzamento relativo in formato As- semblere in formato esoguioile (vedi la colonna op- Code). Le abbreviazioni adoperate sono usate nei manuali delle istruzioni Assembler per | mero ST7. loro signiticato e: direct relative indirect relative 26 @ iil valore di op-code proprio dellistruzione Inne. Se avessimo preso ad esempio istruzione ‘tpl, il valore ai op-codo sarebbe stato 2A, 92 6 il valore di op-code che dentitica la modalité, Indirect, ed @ sempre lo stesso per qualsiasi {struzione di salto relativo indiretto. XX 6 invece Il valore delloperando e contiene il va- lore di displacement. 36 Programmare in Assembler gli ST6 Teoria e Pratica in un solo Cd-Rom SHETTONICA’ |) Configurazione minima del computer Processore Pentium 90 Ram 16 Megabyte Scheda video Super VGA Display 800x600 (16 bit) Cotore Co.tom bx Windows 95 0 Superiore el normale funslonamento oecoreinicrnet Explorer Netscape 6 Opera Gil artical si possono consultare anche su computer tipo MACINTOSH. {mn un unico CD-Rom la raccolta di tutti gli articoli sui microprocessor serie ST62/10-15-20-25-60-65 © STBIC © sul linguaggio di programmazione Assembler da noi pubblicati negli ultimi anni: dai due rogrammatoti in kit, ai circuiti di prova, dalla spiogazione teoriea delle istruzioni del linguaggio. Assembler, alla loro applicazione pratica in elettronica, dagli accorgimenti per utlizzare al meglio Ie istruzioni e la memoria dei micro, al corretto uso dei software emulator Inottre, nello stesso CD, un inedito sulla funzione Timer @ tutti i programs emulatori per simulare | vostri programm. i-sorgenti e i software [NBII sorgent si trovano neta canola Dos del CD ST6 Collection e vann install) soguendo le isruzion elatve afaricolo in cul sono stati dosct, Vi icordamo che prim d eseguive & slneces re | sorgent del programm raccol nel CD-Rom, & necessaro compliart soquonds ie lensenl de Satie in maniora detagiata neartcolo Opzioni del Gompllatore Assembler Costo de! CD-Rom ST6 Collection codica CDROS.1 ... Euro 10,30 Per ricevere il CD-Rom potete inviare un vaglia, un assegno o il CCP allegato a fine rivista a NUOVA ELETTRONICA via Cracovia, n.19_ 40199 Bologna ITALY 0, 6e preferte, potete ordinarlo al nostto sito intemet WWW.NUOVAELETTRONICA.T dove @ possibile effettuare il pagamento anche con carta di credito. [HBT rchiodendoto in contrassegno dovete pagare un supplemento i Eur 4,90 \I progetto che vi proponiamo in queste pagine @ stato interamente svi- luppato da un nostro lettore, che, mettendo a frutto le lezioni finora pub- blicate sui microprocessori della serie ST7, ha ideato un timer multiplo di Fin dalle prime lezioni del corso di programmazio- Ne per i microprocessori della seric ST7 Lite ab- biamo cominciato a ricevere numerosi progetti dai Nostrlettori qual, prendendo spunto dai noste ar ticoli, si sono divertiti a realizzare con questo mi croprocessore alcune ingegnose applicazioni ‘Abbiamo cosi constatato che non solo molt lettori Gi hanno seguito con grande interesse, riuscendo ‘a mettere a profit con i loro lavori le Spiegazioni sulla programmazione def microprocessore forte Neel corso delle varia lezioni, ma che in alcuni casi ci hanno addirittura preceduto. Tra i vari progetti che abbiamo ricevuto, ne abbia- mo selezionato uno che riteniamo utile pubblicare, 38 mette gentilmente a disposizione anche il sorgente. sulla rivista, perché essendo completo del pro- gramma sorgente, che vi fomiremo su floppy, Consentira ai lettori che si dilettano nella pro- Qrammazione de| micro ST7 di apportarvi le ve Tianti che ritengono pit opportune, personalizzan- dolo secondo le loro esigenze. In questo numero vi presentiamo il lavoro realiz~ zato dal Sig. Rigoni Andrea di Vicenza che ci ha inviato il suo progetto ci un timer multiplo costi {uito da tre timer in grado di funzionare in sincro- nia, ma indipendentemente ['uno daifaitro per un tempo selezionabile tra 1 ¢ 99 minutl ciascuno. Noi ci siamo limitati ad effettuare un controllo su= Perficiale del programma, apportando solo alcune piccole modifiche al fine di renderio pid facilmente leggibile, ma lasciando sostanzialmente inaltarata la struttura ideata dal nostro lettore, Il kit che vi fomniremo @ gla perfettamente funzio- ante e completo di microprocessore ST7 pro- ‘grammato. Si tratta quindi di un dispositive che pud essere utilizzato anche da chi non sa nulla di pro- grammazione Assembler e non ha il programma- tore ne il software Indart né tantomeno intonde se- Quire il corsa sui microprocessori ST7. Ci teniamo perd a sottolineare che non si tratta so- lo di un semplice timer, ma di un congegno che ud essere riprogrammato per personalizzarlo e ‘adeguario alle proprie necesita modificandone i sorgente. Chi, per esempio, desiderasse utilizar il timer per una applicazione che tichieda un intervallo di tem: Po calcolato in second oppure in ore, © non pit in minut, avendo a disposizione il sorgente poira modificario Lo stesso se vi proponeste di diver No del buzzer per ciascuno dei 3 timer, adottan- do, ad esempio, un segnale della durata di 1 se- condo per il timer 1, un sognale della durata di 2 ‘secondi perl timer 2 un segnale della durata di 3 secondi per il timer 3 La connessione esterna al programmatore LX.1546, di cui é stato dotato il circuito, offre infatt la duplice possibilta di effettuare la programma- zione ¢ il debugging “in circult™ del micropro- cessore, consentendo di controllare passo per pas- 0 lesattezza di ogni singola istruzione del pro- gramma, SCHEMA ELETTRICO i cuore del circuito @ costituito dal microproces- sore ST7 LITE, siglato IC1 Tramite i pulsant\ P1-P2-P3, collegati rispettiva: mente ai piodini 6-8 © 5 di IC1, & possibile impo- stare un tempo su ciascun timer e decidere se, al la scadenza del tempo, si vuole utlizzare come al larme il suono di un buzzer o il lampeggio dei d- splay oppure entrambi, ¢ la loro rispettiva durata, & inoltre possibile regolare la sua base tempi, ef- fettuando la correzione manuale della frequenza di clock della RC interna al mieto, che come abbia- mo gia avuto modo di spiegarvi nella rivista N.215, recisamente a pag.78, ha comunque una preci- sione dellt%, | piedini 16-15 € 13 ai 1C1 sono configurati come Uscite collegate ai corrispondenti diodi led DL1- DL2 e DL3, che consentono di visualizzare lo sta- to di funzionamento di ciascuno dei tre timer. Se il diodo led é spento, significa che il timer non. @ attivato, mentre il led acceso in modo continue indica quale doi tro timer é selezionato ed il led lampeggiante sta ad indicaro che il timer cor spondente ha iniziato il conteggio, Poiché ognuno dei tre timer é identificato da un nus mero progressivo, quando ll tempo solezionato su un timer @ scaduto, sul display compare il numero corrispondente in modo intermittente, generando un allarme luminoso. Allo stesso tempo il piedino 14 di IC1, anch’esso configurato come uscita, porta in conduzione il tran- sistor NPN siglato TR1 attivando, se precedente- mente abilitalo, 'azionamento dol buzzer. Tramite il pulsante P1 (Modo) @ infati, possibile im- postare il timer in modo da abllitare Tallarme so- nore oppure escluderlo per ulilizzare unicamente Tallarme luminoso, La trasmissione viene effettuata dal micro ST7 per mezzo di tre segnali e precisamente: piedino 7 diIC1 segnale CLock Piedino 9 di IC1 segnale DATA Piedino 12 di IC1 segnale STROBE Questi piedini consentono di inviare al due intograt Citas tipo 4094, che nello schema elettrico sono Siglati IC2 @ IC3, i dati necessaria visualizzare sui due display a7 segmenti il tempo ancora cispo- nibile per il timer selezionato, | CiMos 4094 sono dotati ci uno shit register a 8 bit, di un secondo registro interno a 8 bit che con sente di memorizzare i dati icevutle, infine, oi un bus pavallolo sempre a 8 bit, trite i quale ven- gono inviat i dati memorizati ai display Sono inolfe dotati di una uscita seriale (vedi pie- 39 EP 1579 Boss e306 Fig.1 Connession! dei componenti utilizzati per realizzare ll TIMER con ST7LITEO9. Le con- nessioni del C/Mos 4084 sono viste da sopra, sono viste da sotto. Lintegrato siglato EP.15; ‘mentre quelle del transistor NPN tipo BC.547 379, le cui connessioni sono viste da sopra, al- tro non @ che il microprocessore ST7 LITE 09 che vi forniamo gia programmato, dino 10 di IC2), che consente di collegarl tra loro in cascata, Non appena impostiamo un valore su un timer, i ‘micro ST7 inizia la trasmissione dei dati tramite un livello basso del segnale di STROBE che pone a Oi piedino 1 di IC2 @ ci Ica, In questo mado i micro, attraverso il piedino DA- TA, comincia ad inviare sul piedino 2 di IC2 i va- lori da visualizzare sui display. | dati vengono inviati 1 bit alla volta per un totale: Gi 16 bit (2 byte) Nota: per pilotare un display a 7 segment sono ecessari 8 bit perché va pliotato anche il punto. Poiche i due shift register 1C2 e 1C3 sono posti in cascata, il piedino 10 (Output Signal) di IC2 @ in- fatticollegato al piedino 2 (DATA) di IC3, man ma: No che sul piedino 3 di IC2 e di C3 arriva i ronte Gi salita del CLOCK, i dati inviati vengono spostati negli shift register degli integrati IC2-IC3, | due byte contenenti il valore da visualizzare sui display vengono pertanto trasmessi partendo dal- la cifra meno significativa ¢ dal bit meno signifi- cativo, Quando linvio dei dati @ completato, il micro ripor- ta il segnale di STROBE a livallo alto e in questo modo | dati vengono memorizzati nel registro in- temo a 8 bit di IC2 e di Ica. Dopodiché vengono inviati nel bus parallelo a 8 bite trasferit ai rispetil piedini dei due display, se 'I piedino 15 di IC2 e di IC3 (Enable Out) é posto a livello alto. Poiché, come potete notare dallo schema elettrico, il piedino 15 di entrambi gli int grati IC2 © IC3 & collegato alla tensione di alimen- fazione, i dati contenuti nel registro interno vengo- ‘No inviatl ai segmenti dei display non appena il se- gnale di STROBE di IC viene posto alto, 40 Un’ultima considerazione meritano | piedini 3-8-10 11 del micro ST7. Come potete notare dallo schema in fig.2, essi fan- no capo al connetiore CONN.1, che permette di collegare il micro ST7 al programmatore LX.1546, consentendo di interveniro sulla programmazione © sul debugging in circuit del microprocessore tramite lo scambio dei segnali di CLOCK IN, RE- SET, CLOCK 0 DATA. Rimandiamo chi desidera approfondire questo argo- mento allarticolo “Programmatore per micro ST7 LITE 09", pubbiicato sul N.215 della nostra rvista. Lalimentazione del circuito viene ottenuta parten- do da una pila a 9 volt, la cui tensione viene ridotta a circa 6,2 volt, necessari per l'alimentazione del micro, tramite 4 diodi collegati in serie (vedi DS1- DS2-DS3-DS4), che determinano una caduta di tensione pari a circa 0,7 velt clascuno. Infatt: 9~(4x 0,7) = 6,2 volt Con i tre timer in funzione, il consumo di questo apparecchio 6 di soli 20 milliamper. Sul lato sinistro dello schema eletirico vedete inol- tre un connettore siglato 5,6 volt. Questo connettore serve quando si desidera utiliz~ zere la connessione esterna al programmatore LX.1846 per riprogrammare il micro. In questo caso, poiché la pila da 9 volt non avrebbe la potenza sufficiente per alimentare sia il circuito del timer sia il programmatore, si preferisce apri- fe linteruttore ci alimentazione $1, evitando cosi di scaricare la pila, e alimentare il timer e il pro- Grammatore tramite i 5,6 volt prelevati dalla mor- settiora di uscita dellalimentatore LX.1203, come indicato in fig.14. Fig.2 Schema elettrico del timer siglato LX.1879. Il connettore a 10 poli e il connettore dl mentazione a 6,6 volt, visibili sul lato sinistro dello schema, vanno utilizzati solo per ripro- grammare i micro ICi. L’alimentazione al circulta é fornita da una normale pila a 9 volt. ELENCO COMPONENTI LX.1579 100 microF. elettrolitice 100.000 pF poliestere 470 ohm 470 ohm 470 ohm 41.200 ohm. 4.200 ohm. 4.200 ohm 10.000 ohm 1.200 ohm 1200 ohm 200 ohm DISPLAY1 = Katodo com. ¢ 301-6 200 ohm. DISPLAY2 = Katodo com. C 301-6 200 ohm :200 ohm EP.1579 .200 ohm ‘C/ilos tipo 4094 :200 ohm CiMos tipo 4094 R16 = 1.200 ohm interruttore RI7 = 1.200 ohm pulsanto R18 = 1.200 ohm pulsante 19 = 1.200 ohm pulsante 4.200 ohm. CONN. = connettore 10 poli 21 = 1.200 ohm BUZZER = buzzer 12 volt C1 = 100.000 pF poliestere 2 = 100.000 pF poliestere Nota: tutte le resistenze util €3 = 100.000 pF poliestere questo circuito sono da 1/8 “1 loro zoccol ‘componer ‘SCHEMA PRATICO | montaggio ai questo kt risulta talmente semplice cche chiunque, seguendo le nostra istruzioni, potra effettuario senza particolari difficot. Consigliamo di iniziare inserendo sul lato compo- ‘nent! del circulto stampato siglato LX.1579 (vedi fig.3) 1 zoccoll degi intograti IC1-IC2 e IC3 e sul lato rame (vedi fig.5) | 2 zoccoll de! DISPLAY1 ¢ DISPLAY2 orientando la loro tacea di rifenmento, come incicato dalla serigratia Una volta effettuata con cura la saldatura dl tutti Piedini degli zoccoli sulle piste sottostanti, potete 2 PRESA PILA, '2 pratico del timer visto dal lato componenti. Quando inserite gl integrat! nei Controllate che ta tacea di riferimento sia rivolta come visibile in figura, Fig.4 Foto del circulto stampato del timer siglato LX.1578 con sopra gia montati tutti | Come visibile anche netlo schema pratico di fig.3, quando saldate i quattro diodi al silcio, rivolgete la fascia nera che contorna un lato dei corpo verso il bask, prosequire inserendo sul lato componenti le resl- stenze, che sono tutte da 1/8 di watt. Completato il montaggio delle resistenze convieno effettuare il montaggio dei 4 diodi al silico sigla. ti DS1-DS2-DS3-DS4 facondo attenzione a rivol- gore la loro fascia nera verso il basso. ‘Successivamente potete montare i 4 condensato- ti al poliestere da 100.000 pF siglati C1-C2-C: 5, ¢ il condensatore elettrolitico C4 da 100 mi crofarad, de! quale dovete fare attenziono a ti Spettare la polarita, tenendo presente che il suo ter- minale pid: tungo identifica il terminale positive & va tivalto verso | diodi Fig.5 Schema pratico del timer visto dal Isto dei display e dei putsanti. Quando saldate i tre pulsanti, fate attenzione a rivolgere la parte smussata del loro corpo verso l'esterno. Fig.6 Foto del circuito stampato con I componenti gia montat loro zoccolo rivolgendo il punto verso il basso. Prima di saldare | diodi led, collocate e bbloceate il circuito stampato nel mobile per controllare a che altezza dovete saldarll. | display vanno inseriti nel Prelevate ora dal kit i transistor BC.S47 (vedi TRI in fig.3) e inseritelo nei fori posti a lato del dioda DL1, avendo cura di nvolgere la parte piatta del uo involucto verso destra. ‘A questo punto potete inser il connettore pola- tizzato @ 10 poli siglato CONN.1 e, sotto a questo, il connettore relativo ai 5,6 volt di alimentazione Dopo avere eseguito queste operazioni, conviene girare il circulto stampato per effetiuare il montag- gio dei componenti post! sul lato rame, Inserite i due display a sette segment nei rispet- tivi zoceoli, orientandoli in modo che il punto, che Fappresenta la virgola, sia rivolto in basso, verso i 3 pulsanti, come indicato in fig.6, Potete inserire ora linterruttore di alimentazione S10 13 pulsanti P1-P2-P3 noi rispettiv fori pre: senti sul circuito stampato, venficando che la par- te piatta sul loro corpo sia rivolta verso 'esterno della basetta, cloé verso destra, Ora dovete girare di nuovo il circuito stampato per inserire sul lato component i! Buzzer, orientando II suo terminale positivo, contrassegnato dal segno +, verso il condensatore C5. La successive operazione consiste nellinserire il avo di collegamento della presa pila nei due fo- 43 cs. Lx1579 + NS nasexsn \ Fig.7 Per montare correttamente il circuito allinterno del mobile dovete innanzitutto bloc- are la mascherina al coperchio con quattro vii e quattro dadi. A questo punto inflate nelle vit altri quattro dadi che fungeranno da distanziator!, Fig.8 Proseguite infilando nelle vit i alla mascherina e i tre diodi led fuorie: ‘saldare i terminal det diodi led al circ ito stampato in modo che | display appoggino sscano leggermente dai fori. A questo punto potete ito stampato. montaggio, bloccate con | restanti dadi il circuito stampato, guindi cok legate la pila da 9 volt alla presa pila e chiudete il mobile con una leggora p ressione. Fi contrassegnati dalla dicitura 9 V e postl sul lato destro di C4, provvedendo a saldare Il filo rosso al, foro contrassognato dal segno + e il fla nero al fo ro contrassegnato dal segno -. (Ora non vi resta che inserire i 3 integrati 1C1-IC2 @ IC3 noi rispottivi zoccoli, favendo coincidero la tacca di rferimento posta sullntegrato con la tac- ca esistente sullo zoccolo e sulla serigrafia, e a- vendo cura di non piegare nessuno dei piedini Per completare il montaggio mancano solo i tre led, quingi posizionateli nei corrispandenti fo- ti facendo attenzione ad inserire il terminale pits lungo nel foro accanto al display © contraddistinto dalla letiera A, e divaricate |loro terminali dala par- te opposta senza saldarli Infatt, dovete prima alloggiare il cicuito alfintemo, del mobile plastico per essere cerli del'altezza al- la quale saldarii, in modo che {uoriescano appena dalla mascherina in alluminio. MONTAGGIO nel MOBILE Eseguire il montaggio del circuito allinterno del mo- bile plastico molto semplice, perché il mobile, che. Vi forniamo su richiesta, @ gia forato e completo di luna mascherina forata e serigrafata. Innanzitutto fissate la mascherina in alluminio al guscio in plastica nel quale ¢ ricavata la finesira peer i display @ i diodi led, inserendo le 4 viti nei fo- te bloccandola con 4 dadi (vedi fig.7) Queste viti serviranno anche come supporto per ilcircuito stampato. Per questo occorre awitaro sulle viti altri 4 dadi, come visibile in fig.8, che fungeranno da distan- Ziatori per il circuit. Una volta inflato il circuito stampato sulle 4 viti, | display devono risultare appoggiati alla mascher'- na in alluminio, come indicato in fig 8. ‘A questo punto verificate 'aitezza doi tro diodi led DLI-DL2-DL3 avendo cura di far collimare la loro testa con la superficie dei display a 7 segmenti e ‘c0si da farli fuoriuscire dai fori praticati sulla ma- scherina, quindi procedete alla loro saldatura, ra potete fissare il crculto stampato con irestan 4 dadi, posizionare latoralmente la batteria (vedi fig 8), © richiudere i due gusci in plastica pratican- do una leggera pressione (vedi fig). 13 PULSANTI Limpostazione del tempo di ciascun timer viene ef- fettuata tramite i tre pulsanti presenti sul lato de- sto del mobile @ indicati rispettvamente con la scritla MODE e con i segni + € -. Con questi tre pulsanti @ inoltre possibile ~ altivare o disattivare un allarme acustico; ~ selezionare la durata del'allarme luminoso ¢ la urata dalaliarme acustico; ~ modificare la base dei tempi interna Ciascuno dei tro timer pud essere impostato per un tempo da 1 ad un massimo di 99 minut con salt) Fig.10 Come si presenta il circuito stampato con sopra montat! tutti | component! dopo essere stato collocato nel mobile che abbiamo appositamente forato. 45 di 1 minuto, e il conteggio viene effettuato alla ro- vescia, partendo dal valore impostato sui display per arrivare fino a zero. ‘A questo punto, il lampeggio sul display avvisa della fine del conteagio, unitamente ad un segna- le acustico, se & stato attivato. | pulsanti contrassegnati dal segno + ¢ dal segno. = hanno la funzione di aumentare o di diminuire i valore che compare sui display oppure di cambia- re lo stato on/OF del buzzer. i pulsante MODE, invece, a seconda del tempo in ‘ui viene mantenuto premuto, svolge due {unzioni, la tunzione timer ¢ la funzione mode. Nella funzione timer si impostano i tempi dei timer, ‘mentre nella funzione mode si scelgono i parame- tri per gli allarmi Non appena accendete il dispositive, viene sole: zionato in auiomatico il primo timer, quello con- trassegnato dal led T1 Con | pulsanti + © ~ sarebbe gia possibile impo- stare un tempo, ma il nostro cansiglio é di flssare prima tutti parametri, perché una volta che anche Un solo timer & in funzione, cid non @ pitt possibi- le fino allo scadere dei minuti prefissatt Infati, se anche un solo timer venisse ativato, la funzione mode consentirebbe unicamente di sele- Zionare lo stato on/OF del buzzer. La prima volta che vi accingete ad utilizzare que- Sto dispositivo, troverete il buzzer attivato (on) ¢ la durata degiiallarmi luminoso © sonoro imposta- ta.a 0. Se volete utlizzare questi allarmi, dovete porcid Impostare i relativi valori Una volta impostati i parametri, questi vengono memorizzat nella Eeprom ce micro anche se spe- gnete lapparecchio, e quindi non sara pill neces- sario moditicarli, a meno che non lo desideriate, Nota: come abbiamo spiegato nella rivista N.215, la Data Eeprom Memory @ una “momaria non vo- latile, che mantiene i dati memorizzati al suo inter- no anche quando viene tolta la tensione di all ‘mentazione’. INSERIMENTO ALLARME SONORO. Premete il pulsante MODE fino a quando non com: pare sui display la scrita on, che definisce Ia si- tuazione operativa predeterminata la prima volta che si impostano i paramotri. Questa seritta vi infor ma che Fallaime sonoro @ abilitato, Per disattivare Fallarme sonoro premete il pul- sante ~ ¢ la scritta sui display cambiera in OF, 46 Fig.11 La prima volta che usate il timer, pre- mete il pulsante Mode fino a quando non ‘compare la scritta “on”. Per disinserire Val- larme sonoro premete ii pulsante — e sui di- splay comparira la scritta “OF” Sono state ulilizzate le diciture “on” e “OF” non per tuna svista, ma perché sono le uniche combinazio- ‘i possibili con due display a 7 segmenti (vedi fig.11), Per attivare nuovamente Fallarme sonoro premete il pulsante + e sui display apparira fa scritta on. Nota: rallarme sonoro pud essere altivato o disat- tivato per tutt | timer contomporaneamente, Dono aver effettuato la selezione, premete ancora il pulsante MODE per usciro da questa funzione. DURATA ALLARME LUMINOSO Per impostare la durata dolfallarme luminaso, cio’ per quanti secondi far lampeggiare | display allo scadere di agni timer, premete il pulsante MODE fino a quando non compare la scritta on oppure OF e successivamente le cifro 00. In questa fase premendo il pulsante + possibile ‘aumentare i secondi del lampeggio dei display {ino ad un massimo di 60 oppure, premendo il pul sante =, diminuirl fina a 0. Owiamente lasciando impostato 00 non ci sara nessun lampeggio. Impostando un qualsiasi valore per Iallarme lumi noso che sia diverso da 0, quando scade il tempo impostato apparo la dioitura — seguita dal numero del timer che ha finito Il conteggio. 11 numero 1 identifica il primo timer, il numero 2 il secondo ti- mer e il numero 3 il terzo timer (vedi fig, 12). Que- sto indipendentemente dal timer selezionato, Nota: la durata delfallarme luminoso @ la stessa peer tutti ¢ tre i timer. DURATA ALLARME SONORO ‘A questo punto premondo ancora brevemente il pulsante MODE, © possibile impostaro un valore peer la durata dellallarme sonoro. Owiamente fallarme sonore entrera in funzione solo se avele precedentemente aitivato il buzzer. Come abbiamo gia visto a proposito delfallarme lu. ‘minoso, la prima volta che impostate un valora sui display appaiono le cifre 00. In questa fase premendo il pulsante + @ possibile ‘aumentare | second fina al valore massimo gia im- ostato per i secondi di lampeggio, 0 diminuirlfi- no a 0. Ovviamente lasciando impostato 00 non ci sara nessun allarme sonoro anche se il buzzer 6 stato aitivato, Nota: anche la durata delt'allatme sonoro é identi © per tutti timer e non oud essere superiore al- la durata delallarme lurrinoso. MODIFICA BASE DE! TEMPI Premendlo nuovamente il pulsanta Mode svi dl splay appaione le cifre 00. In quosta fase @ possi bile correggere la base tempi dal timer. La modifica della base dei tempi consente di re- golare manualmente la frequenza di clock della, RC interna de! microprocessors. Premendo il pulsante + & possibile aumentare il va- lore impostato sui display fino a 60, rendendo di fatto il timer pits veloce. Premendo il pulsante ~ @ possibile diminuire fino a. Zero il valore impostato sui display, rendendo di fatto il timer pit lento, Una votta impostato, questo valore non richiede pit di essere madificata, IMPOSTAZIONE TIMER Se premuto brevemente, il pulsanie MODE per- mete di “spostarsi’ in suscessione sullo stato doi timer sia che ess siano attvi sia cho siano disatt vi, consentendowi di selezionari uno dopa Valo in successiono. Per sapere qual 6 il mor selezionato, dovete con. trollare lo stato dei led T1 per Il timer 1, T2 per i timer 2 ¢ T3 per il timer 3. ‘A questo punto, una volta scelto uno dei tre timer, premendo il puisante + € possibile impostare il tom- Bo di conteggio incrementando fino a 99 il numero, Fig.12 Quando il tempo impo: stato @ scaduto, sui display lampeggia il segno ~ seguito dal numero del timer. visualizzato sul display oppure diminuendolo fino a 0 tramite il pulsanie -. Etfottuata limpostazione del tempo, il conteggio parte immediatamente il lad corrispondente co- mincia a lampeggiate. Premendo ancora il pulsante MODE, selezionate il timer successivo (luce del led continua), Ripetendo Timpostazione del tempo di contaggio ‘ramite i pulsanti + © -, potete far partire anche il secondo timer e la luce del led comincera a lam- peggiare, Premendo ancora il pulsante MODE potete ripete- re Voperazione anche per il terzo timer. Dopo aver programmato uno 0 due o tutti etre i t- mer, per sapere quanto manca allo scadere del tempo, premete il pulsante MODE, posizionandovi sul led (luce del led fissa) cortispondente al timer © sul display vedrete il tempo mancante. Quando i timer non @ in funzione, i display riman- sgono spenti Fig.13 | connettor! visibili nella foto, pro- senti su un lato del circuito stampato, vi servono per riprogrammare il micro. con- nettore a sinistra relativo ai 5,6 volt deve essere collegato all'alimentatore LX.1203, ‘mentre il connettore a destra a 10 poll do- ve essere collegato al programmatore LX.1846 (vedi fig. 14), 47 Fig.14 Quando riprogrammate il micro spegnete il timer posizionando l'interruttore su OFF, porché I'alimentazione necessaria deve essere prelevata dall'alimentatore LX.1203 trami te uno spinotto da collegare al connettore da 5,6 volt dol timer (vedi fc te collegare il connettore a 10 poli al programmatore LX.1546 e quest'ultimo alla porta pa- rallela del vostro computer tramite un apposito cavo completo di connettori. 3-18). Inoltre dove- IL SORGENTE Come abbiamo pit volte ricordato nel'articolo, in- sieme al kit LX.1579 viene fomito un floppy disk ‘on il programma sorgente, indispensabile per ap- ortare modifiche al programma, | file contenuti nel dischetto sono i sequent: -ASM (sorgente} BAT (comand di build) WSP (progetto per programma inDART) MPP (progatto per programma DataBlaze) Gli stessi file possono essere scaricali gratuita mente dal nostto sito Internet: cliccando prima nella sezione Rubriche e, suc: cessivamente, alla voce Download, Nota: se, dopo aver apportato modifiche al sor- gento, riprogrammate i micro, | parametri che a: ‘rete impostato con la funzione MODE non ver- anno cancellati, a meno che non abbiate prowve- duto a cancellare la Eeprom prima di riprogram- mare il micro, La CONNESSIONE di ALIMENTAZIONE Ii connettore di colore nero relativo ai 5,6 volt di alimentazione va utlizzato solamente quando, a sequito delle moditficne al sorgente, desiderate ti- programmare il microprocessore. Per collegare il timer al programmatore LX.1546, occorre intatti eftettuare i collegamenti indicati in fig.14, prelevando 15,6 volt dalla morsettiera di u- 48 scita posta sulla scheda doltalimentatore LX.1203 © portandoli al kit LX.1579, Per far questo dovete realizzare un cavetto con lo spinotto di alimentazione e lo spezzone di filo in- clusi nel kit, avendo cura ai saldere il positivo al terminale interno del connettore e il negativo al terminale esterno, come visibile in fig.14. Collegando il timer alfalimentatore LX.1203, 6 con- sigliabile posizionare linterruttore di accensione $1 su OFF, COSTO di REALIZZAZIONE Costo di tutti i componenti necessari par realizza- fe il Timer Muttiplo siglato LX.1579 (vedi figg.3- 5), compresi il circulto stampato © il_dischetto DF1579 con il programma sorgente, il mo- bile e la piattina per collegare il Timer al Program- matore per microprocessori ST7 Euro 35,00 Costo del mobile MO1579 gia forato @ completo di mascherina forata e serigrafata Euro 7,00 Costo della pialtina a 10 fili PT10.30 completa di connettori per collegare il Timer al Programmatore Euro 2,00 Costo del solo circuito stampato LX.1579 Euro 4,20 Tutt i prezzi sono con IVA inclusa. Coloro che ri- chiedono i kit 0 altro componente in contrasse- gno, pagheranno in pity Euro 4,90, perché questa @ la cifra media che le poste italiane esigono per la consegna di un pacco in contrassegno, Un concentrato di teoria, consigli, suggeri- menti, esempi e dimostrazioni, all'insegna del nostro incontondibile metodo didattico da oggi in due volumi tutte le lezioni del nostro corso “Imparare l'elettronica partendo da zero” le lezioni sono disponibili anche in due CD-Rom Volume! Euro 18,00 Volume ll Euro 18,00 CD-Rom! — Euro 10,30 CD-Rom Il Euro 10,30 Per ricevere volumi e CD-Rom potete inviare un vagiia 0 un assegno 0 richiedeti in contrassegno a NUOVA ELETTRONICA - Via Cracovia, 19 - 40139 Bologna ITALY {01.051/46.11.09 - sogroteria tel. 0542/64.14.90 (24 ore su 24) - fax 051/45.03.87 0 0542/64.19.19 Potete richiederli anche tramite il nostro sito INTERNET:http:/www.nuova elettronica.it pagan- oli preventivamente con la vostra carta di credito oppure in contrassegno, Nota: richiedendoli in contrassegno pagherete un supplemento di Euro 4,90. Nella rivista precedente vi abbiamo presentato un software in grado di calcolare i filtri Passa-Basso, Passa-Alto, Passa-Banda e di visualizza- re automaticamente sullo schermo la curva del rispettivi gratici com- presa la “carta di Smith”. Oggi vi insegniamo, tra altro, ad utilizzare la calcolatrice presente in questo software per risolvere tutti i problemi RF. Coloro che si sono affrettata richiederci il CD-Rom del software RFSim99 doscritto nellultima rivista © che lo hanno installato per testario in modo da cavare le curve dei vari fitr, ci hanno ringraziato Per aver fatto foro conoscere questo software cosi Potente, in grado da risolvere in poche frazioni di secondo quei problemi che inizialmente molt rte- nevano quasi irisolvibil Poiché con il software RFSim99 & possibile fare ‘motto di pits di quello che vi abbiamo gia descritio, proseguiamo nella nostra descrizione spiegandovi elle altre funzioni, che forse ancora non avete scoperto e che possono rivelarsi utlssime non so- lo peri tecnici progettisti che lavarano in piccole 50 © medie azlende, ma anche per tutti git student degli Istituti Tecnici e ancora di pid per gli hob- bisti, che con entusiasmo riescono a montare con esito positive complessi circulti elettronicl an- che senza avere una grande dimestichezza con la miriade di complesse formule matematiche che riempiono | libri di testo. ‘A questo punto dobbiamo aggiungere che, leg- gendo soltanto il testo, dificimento riuscirote ad intuire appieno le enormi potenzialita di questo software, quindi vi consigliamo di installarlo subito ‘nel vostro computer sequend le istruzioni che ab- biamo fomnito nella rivista N.219 @ che, a quanto ci hanno detto coloro che le hanno gla messe in pra-~ tica, sono del tutto esaurienti Solo qualche lettore che ha superato da tempo i 60 anni e che non ha molto dimestichezza con il computer, ha chiesto la nostra consulenza perch, premendo per errore un tasto ha visto scompari- Fe immagine dallo schermo ma, come abbiamo ni sposto al telefono, nelle ore di consulenza, 0 tra- ‘mite fax, in simili casi bisogna semplicemente ria prire il programma e ripetere le operazioni inizia- Ti facendo attenzione a premere i tasti giust inci cali nei vari disegni. Per colato che hanno incontrato qualche difficolta nol'usare il computer, riassumiamo i van passag. {gi che abbiamo gia spiegato ditfusamente nella ci vista N.219, Una volta caricato il software RFSim99 nel com puter, quando sul desktop appaiono le icone visi bili in fig.1 dovete cliccare, con il pulsante sinistro del mouse, su quella contrassegnata dalla soritta RFSim99 ¢ subito vi appari la finestra di fig 2. Cliccando sulfultima icona di destra (vedi 16° icona), apparira lo schema elettrico di un filtro o ‘Component Drew Analyse Tools Ey Bel £83RS #arni gang Fig.2 Dopo aver oliccato sullicona RFSim99 di fi agnitor vi apparira questa finestra, Sotto la scritta "RFSIm99 - unnamed.cct” sono presenti B diverse scritte corrispondenti ad altrettante cartelle. Premendo sul fa lettera “sottolineata” in ciascuna seritta richiamerete il relativo file, ad esempi H per aprire il testo dell Help oppure la lettera T per far apparire la funzione Tools. Nella ri- {ga sottgstante sono presenti 16 icone associate ciascuna ad una funzione che in parte ab- biamo descritto nella rivista precedente e che ora completeremo. completo dei relativi valori di eapacita e induttan- za (vedi fig.3), i tratta Gi un filtro calcolato sui 10 MHz. che pro- babilmente non vi serviré, mentre potreste aver bi- ‘sogno di lavorare con un fitro caicolato sulla fre- quenza di 27 MHz-98 MHz-145 MHz, eco. E” per questo che pli! avanti vi indicheremo come modificare i valori che appaiono di “default” sosti- tuendoli con quelli che desiderate. Sotto i disegno dello schema elettrico di fig. ‘appaiono delle finestre contenenti diverse ingi- cazioni Le FINESTRE poste sulla SINISTRA cliccando sulla piccola freccia a “v" presente sulla destra della finestra, potete selezio~ hare la seritta Chebyshev anziche Butterworth © diconseguenza modificare la configurazione del fil- tro. Potete quindi eseguire del ‘test’ anche se, in base la nostra esperienza, vi consigliamo sempre di lavorare con fil Butterworth, Fig.1 Dopo aver installato il software con- tenuto nel CD-Rom che vi forniamo, vedre- te apparire sul monitor queste tre icone. Per rendere attivo il software occorre cliccare 2 VOLTE ai seguito sulla icona contrasse- ‘gnata dalla scritta RFSim99. | ieix) Ontons Help ,4 Il programma diventera operativo e sul tastiera del computer la Iottera | 51 sempre cliecando sulla plocola freccia av" presente sulla destra di questa finestra, po- tele scegliere uno dei tre fit pit utlizzat, cioe Low Pass - High Pass - Band Pass, = cliccando sulla piccola freccia a “v" presente sulla destra di questa finestra, potete soe- Gliere un fifo con una configurazione Series op- pure Parallel. Le FINESTRE poste sulla DESTRA = allintero di questa finestra © presente il valore 100 MHz, clo@ una frequenza che polrete modificare solo quando sceglierele con la finestra Topology, presente a sinista, i fi- tro Passa-Banda. Quindi quando utlizzate oli altri due fit, Passa-Basso e Passa-Alto, il valore di 100 MHz.che appare in questa finestra non ha nes- suna influenza sul calcolo degli slessi inizialmente allinterno di questa {- nesira troverete 10 MHz 0 un diverso numero che potrebbe non corrispondere alla frequenza del fi to del quale volete ricavare il valore delle indut- tanze © capacita, Ammesso di voler realizzare un filtro Passa-Basso oppure Passa-Allto (vedi a si ristra la finestra Topology), che risulti calcolato sulla frequonza di 145 MHz, scrivete quosto.nu- mero @ poi cliccate il tasto Enter oppure Invio subito vi apparira il disegno del filtro con i corri- spondenti valori. Por fare un po’ di pratica pro- 4 Per calcolare un filtro Pas- sa-Basso sulla frequenza di 145, MHz dovrete cliccare sulla picco- la “V" posta nella casella Topo- logy in modo che appaia Low Pass e poi digitare nelle casella Bandwicth il. valore della tre: ‘quenza, clos 145 MHz, cliccando ol in successione sul tasti Cal- culate, Simulate © OK della fine- stra Warning. f 52 = | be Tdemee ee om eS partie aaron Fig.3 Se nella finestra visibile in fig.2 cliccate sullultima icona @ destra vi apparira questaltra f- nestra “Filter” con uno schema e- lettrico relativo al dati inseriti nel- le varie casolle. Utilizzando la ca sella Topology potete scegliere il tipo di filtro © utiizzando la c: sella Bandwidth potete scegllere ‘su quale “frequenza” volete rica- vare i valori dol filtro. tecate | a re as] Fig,5 Dalla fi al disegno del grafico e ul, por vedere la frequen- za di taglio, basta sposta- re il tasto lampeggiante presente in basso. Per In- lo, eliccate in alto a piccola icona “quadrata”, per cancell to cliceate sull'icona "x", vate a modificare la frequenza scegliendo, ad e- sempio, 30MHz - 280MHz - SSOMHz, occ. Vi ricordiamo che le prime due lettere di MHz 0 di GHz vanno sempre scritie in maiuscolo e di se- guito al numero relativo alla trequenza. normalmente allinterno di que= sia casella appara Il numero 3, che corrisponde al numero degli elementi utilizzati ne! filtro Un filo a 3 poli assicura una attenuazione di 18 dB x ottava, mentro un fitro a 4 poll assicura u- na attenuazione di 24 dB x ottava, Se provate a modificare il numero 3 con il numero. 4 noterete come eambia lo schema elettrico @ an- che i valart dei relativi component PER OTTENERI GRAFICO del FILTRO ‘Ammesso di voler realizzare un filtro Passa-Bas- 's0 caloolato sui 145 MHz, dovrete trascrivere que- ‘sto numero nella finestra Bandwidth (vedi fig), poi dovrete cliccare in sequenza, sempre utliz: and il mouse, il tasto Calculate (vedi freccia gial- {a con il nt), il tasto Simulate (vedi freccia gialla coon il n.2) @, quando vi apparira la finestra War- fing, il tasto OK indicato con la freccia gialla n.3 (vedi fig.4). Eseguita questa operazione vi apparira il grafico del flo Passa-Basso (vedi fig.5) Se volete che questo grafico occup tutto lo schet~ mo del monitor davrete eliccare sulla piccola ico- nna con il rettangolo posta in alto a destra tra i sim- boli - e X, mentre se volete farlo sparire dovrete liocare sulicona X. "PER MODIFICARE i valori del FILTRO Come noterete, per realizzare un flo Passa-Bas- ‘50 sulla frequenza dei 145 MHz occorrono due in- duttanze da 54,881 nanohenry c un condensa- tore da 43,905 picofarad, cioé dei valori decisa- ‘mente fuori standard (vedi fig.4) Par le induttanze & possibile trovare oppure rea lizzare dei valori di 54-55 nanohenry, mentre per il condensatore si potrebbe utlizzare un valore standard di 47 picofarad, a meno che non si de- ciida ai collegare in parallelo due condensatori da, 22 pF, per un valore complessivo di 44 picofarad ‘oppure un solo condensatore di capacita minore, cio® 39 pF. Per vedere come, modificando il valore anche di lun solo componente, si modifica la curva de! fil- tro, dovrete procedere come segue: ~ Quando vi appare la finestra di fig.5 ciiccate sul segno X posto in alto a destra e vedrete che il gra- fico sparira ma sulla schermo rimarra il solo sehe ma elettrico come evidenziato in fig.6 = Cliccate sul tasto Tune posto in alto a sinistra © indicato con la freccia gialla ¢ vedrele nuova- mente appari Il grafico precedente di fig.5. = Clicsate ancora sul segno X posto in alto a destra & suilo schermo rimarra il solo schema elettrico pit Ia frecola dal mouse che, in questo caso, appara con- trassegnata dalla scritta Tune (ved fi). = Portate questa freecla sopra il disegno elettrico, 53 54 isualizzato Il grafico di flg.5,cliccate sull'icona “X” sul monitor rimarra il solo sche- Cliccando ora sullicona in alto a sinistra contrassegnata dalla scritta Tune, sul monitor apparira una freccia con la scritta “Tune” che vi servira a modificare Il valore delle Induttanze e delle capacita presenti in questo Filtro o in tutti gli altri che selezionerete. In- fatti, dovrete arrotondare i valori visualizzati nello schema eletirico non rlentrando nessuno dl essi nel valori standard disponibili in commercio. Fig.7 Per modificare il valore del condensatore da 49,905 pF dovete portare la punta della frec- del Tune sopra il simbolo grafico del componente, cliccando pol con il mouse 1 sola vol- ta in modo da far apparire sul monitor Ia finestra doll’Edit Capacitor. Nella casella Capacitan- ‘ce dovete scrivere il valore standard di 47 pF e poi cliccare sul tasto OK. Se la finestra Ca- pacitance non appare significa che non avete ben centrato il simbolo del condensatore. Fig.8 Per modificare il valore delle induttanze da 54,88 nH dovete portare la punta della frec- cia del Tune sul relativo simbolo grafico, cliccando pol con Il mouse 1 sola volta in modo da far apparire sul monitor la finestra dell'Edit Inductor. Nella casella Inductance dovete scri- vere il valore standard di 55 nH e poi cliccare sul tasto OK. Questa operazione va ripetuta per entrambe le induttanze in modo che nello schema appaia il nuovo valore. de! componente del quale volete cambiare il va: lore e cliocate una sola volta. - In particolare, per sostituiré Il valore del condensa- tore da 43,905 pF con quello da 47 pF, clccate una sola volta sul simbolo e vedrete apoarire dito la fi- restra di fig.7, dove, in sostituzione Il vecchio nume- 0 43,905, scriverote 47, cio’ Il valore della nuova ca- pacits, ciocando poi sul tasto OK. = Automaticamente sullo schermo apparira sotto la finestra del Edit Capacitor quella del grafico modi ficato in base al nuovo valore ci capacita utilzzato, ee —_ ™ mB CSOm ea Fa 5 tml Fig.10 Se invece avete scel- to un condensatore di capa- cita minore, clo’ 39 pF, lafre- quenza di taglio si spostera sui 156,98 Miz. Per uscire da questa finestracliccate sullicona X in alto a destra. ile | gaaz Per eliminare la finestra delfEdit Capacitor occomre lccare sul simbolo X in alto sulla destra della mede- ‘sima finestra: in questo modo potrete osservare il gra- fico a tutto schermo (ved fg.9) Per torare allo schema eletrico del ft basta clcca- ro sempre sul segno X posto in alto a destra (vedi fi.9). = Per sostituire al valore delle due induttanze da 54,881 nanoH quello standard di $5 nanoH, porta- te ora il cursore del mouse contrassegnato dalla -crtta Tune sul disegno elettrico del componente. e cliceate una sola volta: vi apparita la finestra Edit Inducter visibile in fig.8, nella quale scriverete 55 non cimenticando di confermare cliccando su OK. Fig9 Se avete scelto come ‘condensatore (vedi fig.7) un valore standard di 47 pF, no- terete che la frequenza dl ta- glio si spostera sul 138,47 MHz come indicato in basso a sinistra. ee eos Omss be © wie = Automaticamente sullo schermo apparira, sotto la finestra dell'Edit Inductor, quella de grafico modificato in base al nuovo valore di capacita utllizzato. Fer eliminare le finestra dell Edit Inductor occome Cliocare sul simbolo X in alto sulla desira della me- desima finesra: in questo modo potrete osservare i grafico a tutto schermo (vedi fig.8). Per tomare allo schema elettrico de! filtro basta, cliceare semore sul segno X posto in alto a destra (vedi fig.9). = Per modificare il valore della seconda induttanza, Tipetete la stessa sequenza gia descrita per la prima induttanza. = Una volta ottenuto i gratieo moditicato sulla ba- se dei nuovi valori di induttanza e capacila sole- Zionati, spostando ii cursore lampeggiante pre- sente in basso a destra, potrete tar congiungere i due punti luminosi presenti, uno sulla traccia ros- ssa ed uno sulla traccia blu, in mado da portarli sul la congiunzione delie due al centro che corrispon- 2 alla frequenza di taglio del filtro. + Inizialmente avevamo scelto una frequenza di ta~ glio sui 145 MHz, ma avendo modificato il valore sia della capacita che delle induttanze, noterete he essa si é spostata su una frequenza pil: bas ‘8a, cioé sui 138,47 MHz (vedi fig.9). Se anziché u- tlizzare un condensatore da 47 pF ne uilizzato u- no da 39 pF, la sua frequenza di taglio si spostera su una frequenza pid alta e pil precisamente sui 158,98 MHz (vedi fig.10). Eseguite le vostre moaifiche, per disattivare la fun- zione Tune bastera cho clicchiate una sola volta su questo tasto. IMBIBE vi tacciamo prosente che se volete sposta- re sullo schermo la finestra della capacita © dello. iinduttanza ¢ anche la finestra del Filter, dovrete portato i cursore sula faseia in eolore che det ce in ato fl neste e,tenendo premuto il tasto sinistro de! mouse, trascinarle dove vole. QUALCHE UTILE CONSIGLIO Queste brevi note sono destinate ai pit! pignoll tra i nostri lettor,, preparati pit dal punto di vista teor- co che dal punto di vista pratico. Infati, avendo scelto peril nostro esempio una fre- quenza di taglio di 145 MHz, costoro ci conteste- ranno il fatlo che usando un condensatore da 47 56 F otteniamo una frequenza di taglio di 138 MHz fe che usando un condensatore da 39 pF cttor ‘mo una frequenza di taglio di circa 158 MHz. Tranquilizziamo tutti dicendo che queste sono dit- ferenze che si possono tranguillamente accettare Perche all'atto pratico risultano insignificanti per questi somplici motivi: = Tutti i condensatori o lo induttanze hanno una loro tolleranza specifica che modifica piu o meno le caratteristiche del fitro. = Se il fitro viene montato su un circulto stampa- to bisogna considerare che le piste hanno una ea- pacita parassita che, anche se irrisoria, si som- ‘ma a quella del condonsatore, quindi se siete in- decisi se utiizzare, come nel nostro esempio, un condensatore da 47 pF 0 da 39 pF, scegliete quel- lo di capacita minore perch® non si pud esclude- re che grazie a quel pochi picofarad di capacita parassita che si andranno a sommare, si rag- 4giunga il reale valore richiesto. ANTE se nel cambiare in un fio il valore ol una capacita o di una induttanza vi accorgete che, spastando in mode errato il mouse, trascinate{u0- fi dalo schema eletvico un componente e incon- trate dello dificolta nol rimotterlo al suo posto, vi consigiamo di cancellare tuto e di ripetere da ca- 0 tutto lo oporazioni IL TUNE per la Carta di SMITH La funzione Tune di cul abbiamo descritto lutiiz- zo a proposito dei grafic, pud essere usata se- guendo le medesime modalita anche con la Carta Gi Smith e la Polar Chart. ‘A proposito di queste due carte consigliamo di leg- {gore attentamente la rivista n.219. 1 VALORI delle IMPEDENZE “+j"e “-@ a 60 quenza allinterno della traccia, nella colonna di si- nistra troverete degli altri valor dij e qui potrete di- verlivi ad eseguire le operazioni che vi abbiamo Indicato per 4] e -| per verificare come @ quanto variano i valoti nella colonna di destra sotto la di- citura Series Equivalent. Bila vote potreteriscontrare delle dtferenze Tisorie causate solo allarrotondamento dei deci- mali nel caleot. LA CALCOLATRICE della RFSim99 Cliccando sulicona n.13 del menu riprodotto in {ig2 vi apparic la finesira RF Calculator visibile in fig.18 che si compone di 5 cartelle cosi deno- inate: Resonance/Reactance Return Loss/VSWR Signal Level ‘Se selezionate la cartella Resonance/Reactance, poi portale Il cursore del mouse nella prima casella do: ‘ve appare la scritta Resonant Frequency e in sosti- tuzione della frequenza di 100 MHz digitate al suo in- terno 28 MHz (ved fig.19), poi premete il tasto Enter, ‘oppure Invio presente sulla tastiera, vedrete appar re nelle sottostanti casella sequent valor Reactance =50R Inductance = 284.205 nanohenry Capacitance = 113.682 picofarad Tali valori sarebbero quelli ideall con un pertetto rapporto LIC per accordare un circuilo risonante sulla frequenza di 28 MHz, ma poiche si tratta di valoriin realtirreperibili perche non standard co- vrete arrotondart Nella 3° caselia indicata Inductance sostitute i! valore 284,205 nanohenry con 280 nH e poi pre- mete Enter oppure Invio (vedi fig.20). Nella 4° casella indicata Capacitance scrivete il umero 120 pF, poi cliccate sul tasio Enter opou- re Invio e subito vi apparira la nuova frequenza di accordo che in questo caso non sisulta pili di 28 ‘MHz ma i 27,457 MHz (vedi fig.20). Come potete notare Ia differenza tra il valore ti- chiesto e quello ottenuto @ veramente irrisoria, te endo sempre presente |e tolleranze che posso- no avere sia lIndutttanza che la capacita. Cid a cul dovrete fare molto attenzione quando sostituirete i numeri é di mantenere sempre dopo di essi a sigla della rolativa unita di misura Continuiamo con un terzo esempio nel quale in cor- rispondenza della Resonant Frequency (vedi 4ig.21) seriverete ll numero 146 MHz, cliccando poi sul tasto Enter o Invio per la conferma, 1 Brew “Analyse Toole Options ENY7” Beh ARBRS #a\ Bane Fig.18 Cliccando cata dalla frecci schermo vi apparira la finestra della “RF Calculator” che vi per- ‘mettera di eseguire delle utilissi- ‘me operazioni matematiche. ‘Scegliendo la funzione Resonan- cce/fieactance, se nella prima ca- sella inserite la frequenza di 100 MHz nelle caselle sottostanti anno visualizzati i valori di In- duttanza e Capacita necessari per ottenere un circulto risonan- te che si accordi sul 100 MHz. __RotunLossvSwR | SignalLevel | Freq! Wavelength | 6 RF Calculator RF Calculator Se RetumLoss¥SWR | SignalLevel AesoneFeaiency EET [SS Reacarce LMC) fam | Inductance [25420608 — 8) 8) Conesitance Taber rales al aE a ar ReuntowAsw | Smralevt | a | | esctence XLXC] fiszon Bil (reece (SR | &| &] Capacitance: Pertti Prope cee ies ter, la calcolatrice vi indichera che per ac- Creer nce Ci econ Poor nee regis tanza da 284,20 nanohenry con in parallelo oR eas Cee eee eet Pie et ners Nelle sottostanti tre finestre leggerete: Reactance = 50 R Inductance = 54,505 nanohenry Capacitance = 21,802 picofarad 1 vel iui @ Copactaiecan usta oem ex oar Geen aes peoe a oe eRe ore Port indtonan ego Uaioe 68 nfl > eee pee ea Pera Gopactascohte un valor standard i 22 PeUrR ee PeRe eats ee eee ters 180,02 WHe (vest tg 2) chen nea cras seas atriatergeeaaia Cass eco since acencaee corverto a Restoran HLXG oh dt S08 sooner Se ean guanine emis ea Say nie eaee ner en eeaTt Wiifescovrco cut sincoioaeltucenoto ake ap- Pee eon ee afer ae See eer oatsheecort aspare ar Poich@ in un circuito di sintonia @ sempre presen- te in parallelo allinduttanza un compensatore che permette di variame la capacita, utlizzando questa calcolatrice potrete conoscere la gamma di 62 Pelee es ee eed ae eae Ley Cee Ue ee er et cL ee een oer at Pee oe rs aR Brrr eet oe Mine catty Pee frequenza sulla quale sintonizzarvi, ruotandolo semplicemente dalla cua minima capacita alla sua massima capacita Ricordate che ai valori ottenuti con questi calool ‘occorre sempre sommare le capacita parasite del vari collegamenti e anche quelle delle piste in rame dal circuito stampato, A titolo informativo aggiungiamo che i valoti di Fre- quenza - Induttanza - Capacita si possano rica- vare anche tramite queste formule: anche se concorderete senz’altro con noi nel ritone- re che questa Calcolatrice rendera il vostro compito assai pili semplice, anche perche potrete sapere im- ‘mediatamente come varia il valore della frequenza di sintonia al variare dolla Induttanza e dolla Capacita, LA FUNZIONE Signal Level Se tra le 5 cartelle dello Calcolatrice selezionato quella denominata Signal Level (vedi fig.23) clic candoci sopra, potrete utlizzare unit di misura dBm, cioé de! dBmilliwatt, ed ottenere automati- ‘camente il corrispondente valore in Watts oppure RF Calculator Themalroise | Freq /Wavelenath FetunlossSWR | SignalLevel ee = | Resonant Fequency [igiMen [B® Ie | Indasarce [sisc Bl feroo — @l Feaclance XLXC) [sor Copactance: RF Calculator Thamdrcic | Freg/Wavelengh | ReumLossNSWA | SimaLeved | FlesenantFiewiney [rae car I Resctence HLXC] fia5aRr @ pole —— Inductance Capacitance: e| Beets quency digitate 146 MHz e pol confermate Perl ee ue ad pene rrr er eens Corre un circuito risonante composto da u- tee eens parallelo una capacita di 21,8 pF. In sosti- tuzione di questa capacita conviene util zare un Compensatore da 30 pF. milliWatts (sigla mW) 0 in microWatts (sigla uW) ed anche in Volts rms civé volt efficaci o Volts pk-pk cioé volt pieco-picco. Se nella prima finestra dei dBm, posta in alto, cigita- te 10 dBm (vedi fig23), non appena premerete il ta- sto Enter o Invio per la conferme, nelle alte finestre appariranno i dati gia convert Watts = 0.01 (pari a 10 milliwatt) Volts rms = 0.707 Vrms Volts pk-pk = 2 Vpk-pk ‘Se nella prima finestra dei diam, digitate 15 dBm, (ve- di fig.24), non appena premerete il tasto Enter 0 In- vio, appariranno questi dat Watts = 0.032W (pari a 32 milliwatt) Volts rms = 1.257 Vrms Volts pk-pk = 3.557 Vpk-pk Se ora provata a digitare -20 dBm (vedi fig.25) non ‘appena premereto il tasto Enter 0 Invio apparicanno questi dat: Watts 10uW (ia u indica microWatt) Volts rms = 0.022 Vrms Volts pk-pk = 0.063 Vpk-pk Pres Peer te Cee Perr ereree Uk fisso standard dl 22 picofarad, quando Peet ara aes nice taka Serene res Pere ee tee TE eee La caleolatrice pud essere utilzzata anche per e- ‘seguire operazioni inverse, quindi se nella finestra dei Watts scrivete 330uW, pari a 990 microwatt (vedi fig.26), premendo il tasto Enter 0 Invio ap: pariranno questi valor dBm - 4.815, Volts rms = 0.128 Vrms Volts pk-pk = 0.363 Vpk-pk Questa calcolatrice permette dunque di eseguire in modo estremamente veloce e senza possibilla di orrore tutte le varie conversion! i proposito non ci saffermiamo sulle imanenti tre funzioni disponibil Return Loss - VSWR Thermal noise Freq-Wavelength perche poco utlizzate dagli hobbisti¢ gi note al tecnici in RF che sapranno struttarle senza pro- blemi 63 RF Calculator Themalnaie | Fesonance/Restance eur Leeh/SWR mn wats faoow eo Eo aoe Sytem impedence Gee ee eer eee One ine eed Coca cio aac DORR ee Rees ations Thala =| ire Ware | Reserare/Reatnce 1 tun LossSVR én Wate elt me Vote pio Systeminpedanco eae Cees CON CU ae ee ae ee Pee comer mre Reet ha Sette hini ieesieccy ee reer hs ORC casa tte Recrui ran PERL ae etc Perey [Os63Vpk pk Sytem impedance [OR Volts pkpk Fig.26 Questa calcolatrice permette di ese- Pte sro ny ea ear Poe ee he eee nye € poi premete Enter, nelle altre caselle ap- Reece LA funzione ATTENUATOR Cliccando sulla penultima icona del menu in alto sullo schermo (vedi fig.27), che abbiamo contras~ ‘segnato con una freccia gialla, si aprira una fir stra che vi indichera qual valon resistivi sono ne: cessari per ottenere degli attenuatori resistivi con i dB desiderati, con il vantaggio di oltenere sia sulingresso che sulluscita dot valori dimpeden- za predefinit ‘Quinai non solo potete scegliere attenuazioni ci 1-2- 35-10-20 dB, ecc,, ma anche variare il valore della, impedenza dingresso (vedi cerchictto 1 = 50R) edu- scita (vedi corchicito 2 = 50R). Clliccando sul piccolo segno “v" (vedi freccia gial- a n.2) di fianco alla finestra Topology, potrete se- lezionare questi 3 diversi attenuator =attenuatori aT (Tee Section) —_vedi fig.27 = attenuator a pi greco (Pi Section) vedi fig. 29 = attenuatori a ponte (Bridged Tee) vedi fig. 30 ‘Ammesso di avere scelto Valtenuatore a T visible in fig.27, davrete selezionare i dati relativi alle tre finestre: (impodenza di entrata posta a sinistra): qui potete scegliore 50 0 75 ohm per cit- ‘out ci alta frequenza oppure 600 0 1.000 ohm per circuit di bassa frequenza. (WOuipuilimpedanes (impedenza duscita posta a destra); come per la finestra d'ingrosso potete soe gliore 50 0 75 ohm per circulti di alta frequenza ‘oppure 600 0 1.000 ohm per circuili di bassa fre~ quenza. Volendo potete anche scegliere per Tin- gresso e per luscita due valor diversi, SAWERUBHOR (Ationvazione): qui digitate a valore ai attenuazione cho dosiderate ottenere in uscita, €- spresso in dB, ad esempio 1-2-3-5-10-20 dB, ecc. Cliocando sul tasto Calculate (vedi freccia n.3 in fig.27) nello schema appariranno i valori resistivi che dovrete utilizzare e cliccando poi sul tasto Si- mulate (vedi freccia n.4 in fig.27) potrete vedere il relativo grafico, ‘Owiamente i valori ohmici che olterrete non sa- ranno standard, quindi dovrete scegliere dei valo- Fi prossimi a quelli riportati, oppure dovrete colio- {gate in parallelo o in serie pit valori fino ad otte~ ere quello desiderato. ‘Ad esempio, per'l valore di 25,975 ohm potete col- RY Beto Oty [sor ‘Alterution fied Resistor “3 = ZB Simiate i i i 2587 Fig.27 Cliccando sull’icona indicata in alto a destra dalla freceia n.1 sullo schermo vi appa- fira la finestra “Attenuator ‘che vi indichera quall valor jhmici occorte utilizzare per otte- here delle ben definite Attentiazioni in dB con la possibilita di variare sia il valore della im- pedenza d'ingresso (Input Impedance) che quello 'uscita (Output Impedance). 65 | Inpet inpedance ‘Output impedance [BR ‘Alteruation rosa Restor Tolerance +): [5 lori “fuori standard”, digitate 10,5 dB otterrete un valore di 27,01 che potete arrotondare a 27 ohm e uno di 32.77% Topology [PiSecion ny] [retinas Br —| 1 | Caen pn ae | fos | i 2 sinuae Fig.29 Se nella casella Topology cli scegliere una diversa configurazione, cioe passare dalla “Tee Section” alla 1”. Non dimenticatevi configura: 1 Sex Fesisor Tolerance +: (5x 5 che arrotonderete a 33 ohm. 7” posta sulla destra, potete cliccare su Calculate. ae sor = 2) sor] SOR 234248 2 sina Fr Jeni | X cse ia casella Topology cliccate la posta sulla destra, potete ‘scogliere di passare dalla configurazione “Pi Section” visibile in fig.29 alla configurazione “Bridged Tee” che vi fornira questo diverso schema, legare in serie queste due resistenze. 22 + 3,9 = 25,9 ohm Per il valore di 35,136 ohm potete collegare in se- queste due resistenze: 27 + 8,2 = 35,2 ohm ‘Anche se non otterrete del valori ohmici esatti non. dovele preoccuparvi, perch una tolleranza +/-del ‘5% & pit che accettabile. Nel'eventualita in cui Vattenuazione in dB non fosse per voi determinante, potreste inserire nel~ la casclla Attenuation un valore di 10,8 dB anzi- cha i 10 4B richiesti (vedi fig.28) otterrete 27,01 ohm e 82,775 ohm, nel qual caso potrete tran- quillamente utilizzare delle resistenze da 27 ohm © da 33 ohm, Selezionando nella finestra Topology filti a Pi Section (vedi fig.29) oppure a Bridged Tee (vedi fig.30) potrete rendervi conto di come varino gli schemi elettrici ¢ i relativi valor. USCIRE dal programma ATTENUATOR Per uscire dal programma Attenuator basta cifc- care sulla icona X presente in alto a desta. Se sul monitor rimane visualizzato lo schema e- lettrico e non sapete come fare per eliminarlo, cl cate sulla 6” icona cut (vedi fig.2) e, tenendo pro- muto il tasto sinistro del mouse contornate Io schema ed, eseguita questa operazione, cliccate sulla 10° icona Delete" (vedi fig.2) @ fo schema o- lettrico che avete contomato sparira, CALCOLARE il valore di una INDUTTANZA. Per conoscere il valore in nanohenry 0 mi- crohenry di una bobina ellindrica avvolta in aria, dovrate cliceare sulla scritfa Tools del menu in al- to sullo schermo (vedi fig.31) e si aprira una pio- cola finestra contenente queste diciture: Design ‘Component Calculator Se portate il cursore del mouse sulla scritta Com- ponent vedrote apparire lateralmente una secon- da finestra con le seguenti diciture: Inductor Capacitor Transmission Line Coupler Splitter NG¥EH se incontrate qualche difficolta nel passare ‘con il mouse sulla seconda finestra, potete sem- plicemente cliccare sulla tastiera la lettera che ap- pare sottolineata ¢ cid vale anche per tutte le al- ‘re funzioni, quindi: Inductor cliceate su 1 Capacitor cliceate su © Transmission Line _cliccate su Coupler cliccate su p Splitter cliccate su S Cliceando sulla prima riga Inductor vi apparira la finestra di fig.32 composta da queste tre cartelle: Air Cored Inductor Printed Spiral Inductor Printed Short ect stub ESE ile Edt Component Shute tine Fig.31 Se cate sulla parola Tools indicata dalla freccia gialla si aprira una piccola finestra Copacitor Transmission Lina Coupler Spilter cche si articola in tre cartelle " Design-Component-Calculator’. Se portate ll cursore sulla scrit- ta Component di lato apparir una seconda finestra con § funzioni supplementari. Ini mente scegliete Ia funzione INDUCTOR per passare poi alle figg.32-33-34-35. 67 Per spostare la finestra sul monitor del computer, basta portare il cursore del mouse sulla fascia blu in cui appare la scrtta Inductor e tenendolo pre- muto “trascinarla” nella posizione desideraia, ‘Ammesso di sceglere la prima cartella Air Cored Inductor, accanio al disegno di una bobina cilin- driea (vedi fig.32) compariranno te piccole oti chelte con queste diciture: Length = lunghezza bobina in millimetri Diameter = diametio intemo in millimetri Number of turns = numero totale delle spire valore Induttanza in nH o in UH. Vi ricordiamo che la sigla nH significa nanohenry ¢ la sigla uH significa microhenry. Fig.33 Avvolgendo 5 spi- re spaziate di 1 mm sopra un diametro da 3 mm uti- lizzando del filo di rame argentato da 1 mm, otter- rete una bobina lunga e- satlamente 10 mm. Clic- cando sul tasto Calculate otterrete una induttanza da 19.8 nanohenry. 68 Quaicuno rimarra sorpreso nel constatare che tra queste etichette non @ prosente quella del diame- tro dal filo ultilizzato per avvolgere la bobina e a questo proposito precisiamo che, in effetti, questo dato non serve: infati, se nella cartella Length in- dicherete lesatta lunghezza della bobina e il suo diametro interno, olterrete l'esatio valore della re- lativa induttanza, Quindi se, avvolgete 10 spire unite su un diame tro ci 4 mm utlizzando de! flo di rame smaltato dol diamotro di 1 mm, & owio che otterrete una lunghezza totale di 10 mm. Inserendo questi dati nelle rispattive caselle e cic- Cando poi sul tasto Calculate, vedrete appatice in basso L = 185.6 nH (nanohenry) (vedi fig.32). Se invece avvolgete 5 spire spaziate su un dia- Fig.32 Avvolgendo 10 spire unite sopra un dia- ‘metro da 4 mm utiizzan- do del filo di rame smal- tato da 1 mm, otterrete tuna bobina lunga 10 mm. Cliccando sul tasto Cal- culate otterrete una in- duttanza che ha un valo- re di 1356 nanohenry, ‘RRCESZEIREIES| Piried Sel iduct | Pived Sher cat tub | Fig.34 Avvolgendo 10 ’ leroh [5 om spire unite sopra un dia- metro da 4 mm utilizan- Laneer clas Ge ra om: ey | sanstan| [> ArSin99 Fig.56 Se, visualizzate le finestre delle figg.52-53, cliccate in successione sul tasto Calcula- te, Simulate e OK della finestra del Warning, vi apparira questo grafico. Agendo sul cursore lampeggiante portate i “punti indicatori” al centro della frequenza di “accordo” che leqgere- te in basso a sinistra evidenziata in giallo. Spostando tall “punti indicatori” verso sinistra ¢ verso destra, conoscerete il valore della Bandwidth, BS, Flg.57 Cliceando sulla 4*ico- [ES na del menu (qui indicata da °& una treccia gialla), vedrete apparire questo grafico del- la “carta di Smith”, dal qua le potrete ricavare i valori di ‘je ~j plu altri utiissimi da- 4, Cliccando sull'icona suc- cessiva vi apparira la "Polar chart”, on 4 A coloro per i quali non fosse chiaro il motivo per cul occorre adattare due diversi valori di impe- denza, consigliamo di leggere il nostro 2" volume Imparare [Elettronica partendo da zero a pag.254, dove, trale aire cose, abbiamo detto che un disadattamento diimpedenza pud significare perdere una percenttuale di potenza che pub rag- iungere anche un valore pari ad un 50%. Quando appare la finestra di fig.52 provate ad in- serire nelle 3 caselle presenti a sinistra questi valori: ZBlil= 300F (impedenza duscita) SFERUNEY| = 27 te cn aust casa bisoana inser il valore della trequenza di lavoro, quind per realizzare, ad esempio, un trasmetttore sti 100 MHz, dovrete digitare questo numero). 90R (impedonza dingresso) riporta in automatico la targhezza di banda totale del filtro che @ i 12 MHz circa, Con i dati insert ci servirebbe una induttanza pa- 1a 659 nanohenry equivalente a: 659 : 1.000 = 0,659 microhenry © un valore di capacita di 43,93 picofarad, In pratica possiamo autocostruiro una induttanza da 0,7 microhenry e peril condensatore, anziche ulilizzare una capacita fissa che non riuscirete mai a roporire dell'esatto valore nocessario, conviono uliizzare un compensatore da 60 pF oppure da 80 pF, tarandolo fino a trovare la giusta capacita di accordo. Facciamo presente che dal lato del terminale 1 ab- biamo una bassa impedenza e dal lato del termi- nale 2 una alta impedenza (vedi figa.52-53), In pratica, in serie al terminale 2 accorre sempre inserire un secondo compensatore di identica ca- pacita (vedi figg.54-55), per evitare che su uno dei due ingressi sia presente una tensione continua ‘che possa passare sul lato opposto provocando dei cortocireuiti Inserit i valori nelle relative caselle di sinistra, clic~ cherete sul tasto Calculate poi sul tasto Simulate , quando vi appara a finestra Warning, sul ta- slo OK e subito vi apparira il grafico ai fig. 56 Se, agendo sul cursore lampeggiante contrasse- ‘gnato dalle due frecce gialle, farete coincidere al centro del grafico i due punti indicatori presenti Tispettivamente sulla traccia rossa ¢ su quola blu, nella casella in basso a sinistra leggerete t = 27,08, Miz, sopra, frequenza di Start = 1 KHz e a destra frequenza di Stop = 87,37 MHz. ‘Spostando i punt indicatori verso sinistra in modo da leggere f = 18 MHz circa, noterete che il segna- le verra attenuato di 1,12 dB, mentre spostandott verso destra in modo da leggere f = 38 MHz circa, noterete che il segnale verré attenuato di 1,14 dB. Se ora clccate sulle 4° icona vi apparira la carta i Smith (vedi fig.57), mentre se cliccate sulla 5” icona vi apparira la Polar Chart. Per owvie ragioni di spazio, ci siamo limitati a de- sserivere le funzioni che riteniamo pid interessanti ul tralasciandone altre che potrate testare per- sonalmente a seconda delle vastre esigenze. ‘CONCLUSIONE Grazie a tutt gli esempi che abbiamo descritto nel- la rivista precedente N.219 @ a quelli che vi abbia- mo proposto in questa seconda parte del'aticolo, dadicato al programma RFSim99, vi sarete resi conto che questo software ® quanto di meglio si possa reperire per ricavare i valori dinduttanza e di capacita di qualsiasi tipo di filtro, Passa-Basso, Passa-Alto e Passa-Banda, e anche visualizzare i relativi grafici compresa la carta di Smith, Questo software, che permette di calcolare delle Induttanze con dei valori ben definit in nanohenry ‘© microhenry e di sapere quale capaeita applica re in parallelo per sintonizzare un circuito LIC su una determinata frequenza, si rivelera ulile sia per i tecnici che per gli hobbisti nonché gli allievi de- gi tstitut! di Elettronica. ‘Se non riuscite a reperire questo software, noi pos: siamo farvelo avere in un CD-Rom, siglato CDRS9, gia immune da virus a Euro 7,75 comprensive del: le spese di spedizione se il versamento viene ef- fetluato in anticipo utlizzando il nostro CCP o tra- mite assegno. ichiedendo il CD-Rom in con- trassegno sappiate che le Poste richiedono per questo servizio un supplemento ci Euro 4,90. 7 Motti nostri lettori, che gia seguono il corso sulla programmazione dei microcantroliori della famiglia, ST? LITE, ci hanno fatto notare che non possiamo ‘continuare a ignorare unaltra famiglia di micro, al trettanto conosciuta e diffusa, che possiede inte- ressanti caratterisiche soprattutto per le applica Zioni in campo hobbistioo. Vogliamo dunque proporvi un Programmatore di PIC corredato di software per programmare i mi- fo PIC 12F675, 16F628, 16F876 16F877. Nota: nella tabella N.1 abbiamo preparato un e- lenco dei pie suddivisi per numero di piedini che il nostro programmatore é in grado di programmare. ‘Questi microcontrollori rappresentano ognuno I voluzione del precedente per quanto conceme la ‘oro capacita di memona, per il numero di porte, 78 er le applicazioni circultali e per il numero di regi- Siti contenuti al loro intemo. Tutti © quattro i modelli sopra citati sono dotati di memoria FLASH, Questo tipo di memoria permette la riprogramma- zlone del micro, senza dover prima eftettuare la sua cancellazione per mezzo di speciali lampade Infati sia la programmazione sia la cancellazione avvengono sempre per mezzo del programmatoro,, cche vi presentiamo in queste pagine. Questo programmatore @ stato studiato e proget- {alo per tut coloro che vogliono iniziare a pro- grammare questi microcontrollori, ma cid non to- lie che rimanga uno strumento validissimo anche er i professionisti, TABELLA N.1 PIC12C503A 8 pin PIC12C509A Plovecsse wepin | ricecs | PICIFe27A PICI6C715, prereceze PIeIeCraA | Pictere7e PICI6FE76 PICIGF876A, 40 in SCHEMA ELETTRICO PROGRAMMATORE Le tension! necessarie al programmatore di pic sono due: = una tensione di alimentazione Vdd di § volt, = una tensione di programmazione Vp compres frai 121 14 volt Per ottenere queste tensioni, 14 volt alternati pre- levaii direttamente dal trasformatore T1 delall- mentatore LX.1203, vengono raddrizzati dal ponte raddrizzatore RS1 ¢ livellati dal condensatore C2, cosi da avere una tensione continua di 18 volt ai capi doll lettroitico. Ii transistor pnp siglato TR3, insiome alla resisten- za R11 @ al due diodi DS1-DS2 collegatl in sere, forma un limitatore di corrente, utile nel caso in cui sui terminali di uscita delt'alimentatore LX.1203 si creino accidentalmento dei cortocircuiti oppure 4 2a PIN 5 4oPIN Fig.1 Connessioni viste dallalto dei miero- processori PIC a 8, 18, 28 e 40 piedini. II no- stro programmatore pub programmare tut- 111 PIC che abbiamo elencato nella tabella NA, visibile a fianco, 7 DALLA PORTA PARALLELA Fig.2 Schema elettrico det programmatore por i microprocessori PIC siglato LX.1580. | se- gnali necessari per programmare i PIC arrivano dal computer attraverso la porta paralle. {a @ vanno al Bus (vedi fig.4) attraverso il connettore a 10 poll visibile a desire Nota: tutte le resistenze utilizzate in questo circulto sono da 1/4 di watt, ELENCO COMPONENTI LX.1580 R1 = 4.700 ohm 1.500 ohm 1.000 ohm 5,6 ohm 1.000 ohm 3.300 ohm 5.600 ohm 100.000 pF poliestere 1.000 microF. elettrolitico 100 microF. elettrolitico 10 microF. elettrolitico 10 microF. elettrolitico, yonte raddrizz. 100 V 1A iodo tipo 1N.4148 iodo tipo 1N.4148 zoner 3.3 V 1/2 watt diodo led verde diodo led rosso diodo led rosso PNP tipo BC.557 PNP tipo BC.557 PNP tipo BD.140 TTL tipo 7407 integrato tipo MC.78L05 integrato tipo MC.78LO5 CONN.0 = connett. 25 poli maschi CONN.1 = connett. 10 poll con chiave Se viene superata la sogiia di circa 0,125 ampere di assorbimento, la tensione sul collettore di TRS. si abbassa automaticamente fino a limitare al va- lore massimo l'erogazione di corrente, Vi accorgerete che qualcosa non va perl fatto cho. la luce emessa dal diodo rosso DL3 diventera sam- pre pili fioca, Dal collettore oi TR3 la tensione continua di 18 volt viene inviata ai due integral siglatl IC2-IC3 per es- sere stabilizzata a § volt. Gil integrati 1C2-IC3 sono infati, due stabilizzato- Fi 78L05, che come tutti gi stabllizzatori dolla se- rie 78, usano il piedino centrale M come riferimen- to perla tensione di uscita, Solitamente questo pie- dino viene collegato a massa e cosi in offetti é an- che nel caso del'intagrato IC3. Nelintegrato IC2 invece i pledino M é usato in mo- do panicolare, Infatt, per oltenere la tensione di programm: Zione, che come abbiamo detto deve essere com- presa tra i 12 @ 14 volt, abbiamo utiizzato la ten: sione di uscila di IC3 come tensione da applicare al piedino M di regolazione di IC2. Poiché i 5 volt forniti da IC3 sono ancora insutfi- ienti, abbiamo introdotto un “surplus” di 3,3 volt collegando sempre al terminale M di {C2 il diodo zener DZ1 con in serie la rosistonza R13. In questo modo dell'uscita U di IC2 preleviamo 5 volt pit i 3,3 volt forniti dalio zener pitt i 5 volt for- niti da 103 per un totale di 5433+ 13,3 volt Dato il basso assorbimento previsto dal carico, en- trambi gli stabllizzatori vengono direttamente all- ‘mentati dalla tensione in uscita da TRS. Come potete vedere, & come se avessimo messo, in serie tre generatori di tensione per ottenere le due tensioni di cui abbiamo bisogno, 407 np BD.140 sono La funzione del programmatore é quella di trasfe- fire il programma nella memoria del microcontrol- lote e deve quindi fornire i segnali che servono per caricare il programma sulla Eeprom del Pic. i programmatore va collegato alla porta parallela del vostro personal computer o del vostro note- book portatile. ‘Abbiamo scelto la connessione parallela non solo per la velocita di trasferimento dei dati, ma, cosa ancora pili importante, per avere un programma {ore fruibile da tutti, dal momento che nei compu- ter portatil le linee seriali RS232 classiche stanno diventando una vera ¢ propria rari | segnali che provengono dalla connessione paral- lela (vedi il connottore CONN. in fig.2) sono stat opportunamente falti passare attraverso dei buffer ‘open collector racchiusi in un TTL tipo 7407 per evitare di sovraccaricare la porta del computer in fase di programmazione, Nello stesso tempo ie scono a pilotare cirettamente i due transistor TR1 € TR2 @, inoltre, impongono un livelio di tensione i 5 volt, tiico della tecnologia TTL. Sul connettore CONN.1, che va collegato al Bus LX.1581, troviamo nolfordine: HI da questo terminate passa la tonsione ai ax limentaziono che deve essere di 5 volt od ¢ impo- sta dal tipo ai microcontoliore SDA (Send Data) da questo tenminale passano i dati che il programmatore scambia con la memno- tia Flash. A seconda del pie che utizzorete, quo- sto terminale va collegato al piedina B7 0 Ca. GRID) 6 it terminate di massa od 6 comune a tut ii circuited al computer per rondere possibile to sscambio oda. Net microcontrollr della Microchip quest piedins vengono chiamati Vss asst BD 140 Fig.3 Connessioni dei component utilizzati nello stadio LX.1580. Le connessioni dellin- tegrato TTL 7407 sono viste da sopra, mentre quelle dello stabilizzatore MC.78L05 sono viste da sotto come quelle del transistor pnp BC.557. Solo le connessioni del transistor iste frontalmente dal lato plastico. 8 SER- a questo terminate passa il clock per la programmastone ed 8 usato, appunto, por sean, ‘ola memorizazione dell sruzionialtiniomo de lamemora. A seconca dl pic che utiizzeret, que: slo terminale va colegato al piedino B6 0 C3, IIB — da questo terminal passa tonsione di pro: Gfammazione che, como abbiamo vst, deve e Sere compresa tra 12 @ | 14 vott-Guocto Term hale deve essere colegaio al ledino VpRIMiCLR (Master Cleah) del pio | due transistor TRI @ TR2 torniscono le tensioni dei vari segnali in funzione dello stato logico dei piedin cella porta parallela gestita dal software in- stallato sul computer, Quando il segnale presente sul piedino 4 del con- ettore CONN.O & basso, manda in conduzione i transistor TR1, che pilota Il segnale Vdd e fornisce alimentazione al diodo led verde DL1, che lam- eggiando segnala la presenza della Vdd | piedini 5-6 del CONN.0 determinano se la base de! transistor TR2 deve commutare 0 no per forni- re falimentazione di 13,3 volt che serve pera scrit- {ura della memoria Eeprom; TR2 alimenta anche il diodo led rosso DL2, che lampeggiando segnala che il pic @ in fase di programmazione. SCHEMA ELETTRICO BUS Per i collegamenti hardware tra Jo stadio program- matore e le schede sperimentali abbiamo ideato il Bus visible in fig.4, In questo modo qualsiasi pic desideriate program- mare, dovrete solo collocario sul Bus ¢ inflate la scheda test nei connettori denominati CONN.A, quindi modificare il software @ trasterilo sul micro, Le tensioni di 5,6 volt © 12,6 volt fornite dail’ ‘mentatore LX.1203 servono per alimentare proprio, le schede sperimentali che innesterete nel CONN.A, menite i pic prendono la loro tensione di alimentazione direttamente dal programmatore at- traverso i terminali Vdd e Vp del connettore CONN.1. I diodo led DL1 si accende in modo con: tinuo quando il deviatore $1 @ in posizione E, men- tre lampeggia durante la programmazione. |lconnetiore CONN.A @ stato predisposto per tut i segnali divi nelle porte A-B-C-D-E, la cui presen. za dipende dalla grandezza del pic e, anche questa volta, il nostro disegnatore ha faito miracoli per di- ‘segnare le piste che potessero tenere in considera ione la conigurazione dei PIC pit utlizzati 82 | diodi al silicio DS1 © DS2 sono stati inseriti per protezione contro eventuall inversioni di polarita di alimentazione, |W deviatore $1 va utilizzato in fase di programma- zZione. In questo caso il connettare CONN.1 dovra essere collegato al programmatore e il deviatore S1 dovra essere aperto in posizione P. In tutte le altre citcostanze, il deviatoro $1 deve es- sere in posizione E (Esperimenti), cio’ chiuso. Per il sineronismo delle operazioni del programma per elaborate le temporizzazioni abbiamo inseri- to un quarzo da 4 MHz (vedi XTAL in fig.4) Inottre, abbiamo predisposto un sistema di reset formato da R1-R2-C2.DS3 © PI che viene utiliz- zato quando il ponticello Jt @ chiuso. Durante la programmazione, sempre essere aperto, Ponticello J1 deve SCHEMA ELETTRICO SCHEDA TEST La schada sperimentale che vi proponiamo @ stata progettata per mandare in esecuzione i programy ‘memorizzati nei micro a 18 piodini, come i pi 16F628, che dispongono delle sole porte Ae B. In questa scheda sperimentale abbiamo inserito al- ‘cuni component finalizzati ad ottenere esperionze diverse per mezzo della programmazione. ‘A partire dall'alto dello schema visible in fig.5, tro- vate l'operazionale IC1/A, al cui ingresso non in- vertente 6 é appiicato il potenziometro R1, che fun- ziona come un partiore di tensione. Collegands il ponticelio J1 tra B-C (ponticollo chiu- '80), 6 possibile rilevare, con un programma op- Portuno, ilivello di tensione prodotto dal potenzio- metro R1 alluscita deltoperazionale IC1/A attra- verso il piedino 3 della porta A, © convertire que- sto livello di tensione da analogico a digitale. Loperazionale IC1/B viene invece usato per rile vare i segnali analogici, generati pero da sorgen- ti esteme, Siccome i pie hanno al loro interno anche dei com- Paratori, abbiamo predisposto i ponticelli J1-J2 in modo tale che, escludendo i due operazionali dallingresso COMP, si possano mandare due se- gnali per poi faine una comparazione col pro- gramma, Liingresso TIMER pud essere utilizzato sia per for nie la frequenza del timer TMRO verso T'esterno sia per riceverla dallfestermo, Pcie = ic 16877 aia ie 4 Schema elettrico del Bus siglato LX.1581. Le tensioni necessarie per program- mate i PIC sono fornite dal programmatore attraverso Il connettore CONN.1. ELENCO COMPONENTI LX.1581 100 microF. elettrolitico 4,7 microF. elettrolitico 100.000 pF poliestere 22 pF ceramico iodo tipo 1N.4007 DS2 = diodo tipo 1N.4007 do tipo 1N.4148 diodo ted ponticello| deviatore pulsante CONN. = connettore 10 poli con chiave Nota: tutte le resistenze utilizzate in questo circuito sono da 1/4 di watt. Fig.5 Schema elettrico delia scheda sperimentale siglata LX.1582. Gli ingressi ADC- COMP-TIMER vi consentiranno di eseguire differenti test di programmazione. ELENCO COMPONENTI LX.1582 1 = 10.000 ohm trimmer 2 = 10.000 ohm RS = 100.000 ohm 4 = 10.000 ohm 5 = 100.000 ohm R6 = 10.000 ohm R7 = 10.000 ohm 8 = 22.000 ohm R9 = 22.000 ohm R10 = 10.000 ohm R11-R18 = 470 ohm C1 = 100.000 pF poliestere C2 = 100.000 pF poliestere C3 = 100.000 pF poliestere C4 = 100.000 pF poliestere €5 = 100.000 pF poliestere C6 = 100.000 pF poliestere DL1-DL8 = diod led TRI = NPN tipo BC.517 (darlington) IC1 = integrato tipo LM.358 IC2 = TTL tipo 7aLszaa BUZZER = buzzer 12 volt J1 = ponticelio 2 = ponticetlo 3 = ponticello J4 = ponticelio Pt = pulsante P2 = pulsante Nota: tutte le resistenze utilizzate in questo circuito sono da 1/4 di watt. a4 un 358 mis2a0 piopo eD y|ife Best7 Fig.6 Connessioni dei component! utilizzati nella seheda sperimentale. Le connessioni dei due integrati LM.358 © 74LS244 sono viste da sopra con la tacca di riferimento a U rivolta, vorso sinistra, mentre le connessioni del transistor darlington BC.517 sono viste da sotto, Sul piedino 0 della porta A, a seconda della posi- Zione del ponticello J3, possono essere gestit i pul- santi P1 © P2 come test per eventuall ingressi Sul piedino 2 della porta A invece possibile man: dare un segnale modulate che fara azionare il buz- zer provocando diversi suoni in funzione del codi- ce che avrete scritto nel programma: Per ultimo abbiamo inserito rintegrato IC2, una por ta bidirezionale a 8 bit (vedi porta B0-B7), che po- tete utiizzare per imparare a gestire gli stati logiei i una parola binatia, Taccensione di un display a sefte segmenti o la gestione della porta parallela del computer. Quando il ponticello J4 & chiuse, i piedini din gresso dellntegrato IC2 sono disabilitai Quando il ponticello J4 & aperto, i piedini din- ‘gresso delliniegrato IC2 sono abiltati a traslerice i dati che provengono dal pie programmato sulle u- cite (ved! piedini a cui sono collegati cod led) ‘SCHEMI PRATICI Naturaimente per poter completare il lavoro dove- te munirvi di due cose indispensabil. La prima @ possedere un buon saldatore che seal: di in modo deciso, cosi per saldare | componenti dovrete appoggiare la punta per pochissimo tem- po e Io stagno si sciogliera bene attorno al reofo- 10 0 alla piazzola. Vi ricorde che noi abbiamo una convenzione con tuna famosa aitta di stazioni saldanti © so ancora non avete fatto il grande passo, date un‘occhiata al nostro sito www.nuovaelettronicait alla voce Offerte, dove troverete un ottimo saldatore con la punta sottle e la temperatura regovabile La seconda 6 la passione di fare le cose per conto broprio con il gusto ci superare anche se stessi. MONTAGGIO del PROGRAMMATORE Montate sullo stampato LX.1580 lo zoccolo per ln tegrato IC1, il connettore CONN.0 maschio a 25 poli per il collegamento alla porta parallela dol ‘computer ed il connetiore CONN.1 per il collega- ‘mento tra il programmatore @ jl Bus. Questo connetiore 2 10 poli va inserito in modo che I'asola o finestra di riferimento a forma di U sia Posizionata verso lesterno del circuito stampato (vedi fig.7) ‘A questo punto montate a morsettiera per prele- vare la tensione altemata di 14 volt proveniente dal trasformatore dell'alimentatore LX.1203. Girate lo stampato © saldate tutti piedini ricordan- dovi sempre che una buona saldatura si riconosce dallo stagno lucido e mai opaco attamo al reoforo. Ora potete montare tutte Ie resistenze e l'unico condensatore al poliestere C1 Continuate montando i diodi al silicio DS1-DS2 ¢ il diodo zener DZ1 in modo che le loro fasce nere siano rivolte come visibile in fi, Proseguite con il ponte raddrizzatore RS1 rispet tando la polarité + e ~ dei terminal Divaticate leggermente i piedini dei component’ in: filati, poi girate lo stampato e, senza fretta, saldate {uti | terminal. In questo modo nen farete errori ‘Adesso potete montare i condensatori elettrolitiel facendo attenzione alla polarita e ricordando che, prima ci saldare il condensatore C2, dovete pie~ ‘gare ad Li suoi terminall, perché deve essere po- sSizionato in orizzontale sullo stampato, E? venuto il momento di saldiare anche i due stabi- lizzatori 1C2-IC3, facendo attenzione a rivolgere la parte piatta del loro corpo verso il basso, @ i due 85 av of ttn, op Ay Fig.7 Schema pratico di montaggio del programmatore siglato LX.1580. Quando montate il connettore a 10 Poli, rivolgete la sua asola di riferi- ‘mento a U verso il basso. Fig.8 Foto del circuito stam- pato del programmatore con ‘Sopra gia montati tuttl | com- ponenti, compreso il connet- tore a 25 poll maschio per il collegamento con la porta pa- rallela del computer. transistor TR1-TR2, rivolgendo la parte piatta cel loro corpo verso destra (vedi fig.7) Itransistor TR3 va invece montato accanto al con- densatore C3, rivolgendo la parte metallica del suo compo verso il basso, Per ultimo saidate i terminall eapitile che vi servi- anno per i collegamenti ai tre diodi led. ‘Owviamente il cablaggio defintivo va effettuato do- po aver montato i diodi sulla mascherina gid seri grafata che completa il mobile, Per concludere il montaggio dovete solo infilare in- tegrato IC1 nel suo zoccolo rivolgendo la tacea di riferimento a forma di U verso destra. MONTAGGIO del BUS ‘Nel blister trovate una serie di connettor a strip fom mina per collegare le schede sperimentall (vedi CONN.A in fig.10) e per i pic a 40 piedini Iniziate dunque ii montaggio inserendo nello stam- pato siglato LX.1581 tutte quoste strip, come visi- bile in fig.10, quindi saldatele prestando attenzio- ne a non fare nessuna saldatura fredda, Prima di proseguire il montaggio, vi consigliamo di verificare tutti contatti, quindi con un tester in ohm e usando due spezzoni di resistenza sui puntali,te- state i collegamenti del connottore CONN.A sul Bus ed anche quelli del connettore-adattatore per i mi: crocontrollori pic Fig.9 Foto ridotta dello stadio Bus LX.1581 con sopra gla montati tutti ‘componenti. Quello qui riprodotto @ uno dei no- tri prototipi. Gli stam- pati che vi forniamo so no completi della seri 4grafia che vi indica an- che da che parte rivol- gere la tacca di riferi- ‘mento dei PIC. “7 verso Uc 203 Fig.10 Schema pratico di montaggio dello stadio Bus. 1! con- Massa nnettore maschio siglato CONN.1 va montato rivolgendo la sua +56 asola di riferimento verso destra. | tre connetiori femmina a 40 ae terminali con | quattro connettori femmina a 4 terminali siglati CONN.A vi servono per testare la scheda sperimentale LX.1582 € le schede che vi presenteremo prossimamente. 88 Fig.11 Particolare de! montaggio del- lo stadio Bus. Per programmare un PIC a 40 piedini, inseritelo nei con- nettori a strip, che nel disegno sono colorati in nero, rivolgendo la sua tacea di riferimento verso sinistra, Fig.12 Per programmare un PIC a 28 pledini (vedi tabella N.1), dovete in- setirlo nello zoccolo montato sulla scheda Bus, rivolgendo la sua tacca di riferimento a forma di U sempre verso sinistra. Fig.13 Per programmare i PIC a8 0 2 18 piedini, montate sull'adattatore 1LX.1581/B due zoccoli rivelgendo la tacea di riferimento verso sinistra, Pol innestate ladattatore nei con- nettori per i pic a 40 piodir Fig.14 Foto del circuito adattatore siglato 1581/8 con sopra montati i due zoceoli n cessari per programmare | PIC a 8 e a 18 pie- ini (vedi tabella N.1 ad inizio articolo). RiamcuM TON Ga - cs Ora potete montare lo zoccolo per i pic a 28 piedi- fi @ il connettore 2 10 poli CONN.1 in modo che Vasola di riferimento a forma di U sia posizionata verso I'intemo del circuito stampato (vedi fig 10). In basso a destra sul citcuito saldate anche la mor- seltiera a tre poli per collegare if dei 5,6 volt, dei 126 volt © della massa che provengono dalla ‘mentatore (vedi fig. 10) Continuate saldando tutte le resistenze, i conden- salori ceramici o al poliestere ed anche i due con- densatori elettroic, ricordandovi di rispottare la polarita dei terminali Saldate dunque in posizione orizzontale il quarzo XTAL, fissando i suo contenitore alla piazzola di massa con una goccia di stagno, ‘Adesso potete montare i due diodi DS1-DS2 rivol- gendo la fascia bianea presente su un lato del lo- To corpo verso alto, quindi proseguite con il dio do DSS rivolgenco la sua fascia nera verso destra, a ieee Bere irisie S ca di riferimento a forma di U verso alto. 90 Fig.15 Schema pratico di montagglo della scheda sperimentale LX.1582. Gli 8 diodi led a DL1 a DLB vanno saldati direttamente sullo stampato rivolgendo il terminale Ano- do nel foro contraddistinto dalla lettera A, altrimenti non si accenderanno. Fig.16 Foto della scheda sperimentale con sopra do montate i due integrati nei rispettivi zoccoli, fate attenzione a rivolgere la loro tac Anche il diodo led DL1 va montato sul circuito ti: Cordando che il terminale Anodo @ il terminale pid lungo @ va inflato verso 3, nel foro contraddistin {0 dalla lettera A. Per ultimi montate il ponticello J1, il pulsante Pt Vinterruttore $1 Ora non vi rimane che montare sul piccolo circuito adattatore sigiato LX.1581/B i due strip maschi e { due zoccoli per i pic a 8 ¢ a 18 piedini, rivoigen. 0 la tacca di rferimento a forma di U verso si stra (vedi la foto in fig. 14). ‘A seconda del tipo di pic che volete programmare, Insertelo nell apposite zoccolo o nelle strip femmi- na, rivolgendo sempre la acca di rferimonto a for. ‘ma di U verso sinistra (vedi figg 11-13) MONTAGGIO della SCHEDA TEST Lultimo circuito che dovete montare & la scheda Sperimentale siglata LX.1582 Come primi componenti montate i due zoccoli per gli integrati 1C1-IC2 tenendo sempre il riferimento. ello zoccolo in linea con quello serigratato. Continuate montando il connettore maschio sigla- fo CONN.A (vedi in basso e ai lati superiori dello ‘stampato in fig.18), che andra inserito nel connet. ‘ore femmina del Bus, saldando tutti i terminali sul lato component. Proseguite il montaggio con le resistenze ¢ i con- donsatori al poliestere, quindi inserite i quatiro ponticelli Jt-J2-J3-J4 come visibile in fig.15 &, nol. la parte sinistra deo stampato, saldate anche | tor. ‘minali capifilo per gli ingrossi denominati COMP - ADC - TIMER, Ora potete montare il trimmer FX, il transistor TRI ‘ivolgendo la parte piatta del suo corpo verso I'alk to, i due pulsanti P1-P2 e if buzzer il cul termnale. Positivo va rivolto verso il basso (ved fig, 15). Per finire il montaggio saldate direttamente sullo stampato gli 8 diod! led rivolgendo i terminale pit lunge anodo ne! foro contrassagnato dalla letiera A, uind! inflate gl integrati negli zoccolirivolgendo a loro tacca di rferimento a forma di U verso Talo, Prima di passare al collaudo vero e proprio, vi con- sigliamo di rivedere tutto il montaggio e di control. lare le saldature, perché il 99% dei pragett| che ‘spedite af nostro laboratorio per le riparazioni non, funzionano a causa di componenti montati a rove. cio, scambio di componenti ¢ saldaturo fredde, ‘SCHEMA ELETTRICO ALIMENTATORE Per alimentare il Programmatore per PIC, iI Bus Sul quale andra insetito it microcontrollore © Ia Sscheda tost LX.1582 che vi proponiamo in questa rivista, sono necessarie una tensione alternata on stabilizzata di 14 volt e due tensioni conti- ‘hue stabilizzate ci 5,6 volt di 12,6 volt. ‘Ancora una volta ci vieno in aiuto Falimentatore si glato LX.1203, che alcuni di voi gia conoscono per. cché utilzzato anche per alimeniare il programma. tore per ST6 e quello per ST7. ‘Sebbene lo schema dell'alimentatore sia stato pub- blicato pi! volte sulla nostra rivista,riteniamo cho er completezza e per riguardo nei confront dei let. ‘ori che non possiedono i numeri precedent, sia corretlo presentare nuovamente il suo schema e. lettrico @ anche il corrispondente schema pratico, ‘accompagnandoli con una breve deserizione. |\ trasformatore da 25 watt utiizzato in questo cir- Cuito (vedi T1 in fig.17) ha due secondari, uno che fornisce una tensione alternata di 14 volt 0 Faltro tuna tensione altemata di 8 volt La tensione alternata di 14 volt viene raddrizzata dal ponte RS1 e poi stabilizzata a 12,6 volt dailin- tegrato stabilizzatore IC1, un L.7812. {In realta questo integrato fornisce una tensione sta- bilizzata di 12 volt, ma poiché abbiamo collegato in serie trail suo piedino Me la massa il diodo DS1, che eleva di 0,6 volt la tensione in uscita, dal pie. dino U preleviamo una tensione di 12,6 volt, La tensione alternata di 8 volt viene raddrizzata dal ponte FS2 e poi stabilizzata a 5,6 volt dallin. tegrato stabilizzatore IC2, un L.7805, In ealta questo integrato fornisce una tensione sta- bilzzata i § volt, ma poiché abbiamo collegato in serie trail suo piedino Me la massa il diodo DS2. che eleva di 0,6 volt la tensione in uscita, dal pie dino U preleviamo una tensione oi §,6 volt. Siamo ricorsi allespediente di elevare le tensioni Stabilizzate in uscita dalfalimentatore per compen. Sare la caduta di tensione dei diodi DS1-DS2 col- legati agi! ingressi della scheda Bus (vedi fig 4). Questi diod' infat, insert per salvaguardare ji Bus da eventual inversion’ di potarité di alimentazione, che inevitabilmente metterebbero fuori uso gli In tegrati introducono una caduta di tensione di circa 0.6 volt, Dallo stesso trastormatore T1 di fig.17 si preleva anche la tensione alternata di 14 volt ullizzata per alimentare il programmatore per pic (vedi fig.2) 1 Fig.17 Schema elettrico dell'alimentatore siglato LX.1203 in grado ai fornire tutte le tensioni necessarie per alimentare lo stadio programmatore ¢ lo stadio Bus. A destra abbiamo riportato le connessioni degli stabilizzatorl viste frontalmente. ELENCO COMPONENTI LX.1203 C1 = 2.200 microF. elettrolitico 2 = 100.000 pF poliestere C3 = 100.000 pF poliestere | C4 = 100 microF. elettrolitico C5 = 2.200 microF. olettrolitico CB = 100.000 pF poliestere C7 = 100.000 pF poliestere C8 = 100 microF.. elettralitico MONTAGGIO dell’ ALIMENTATORE Potetoinizaro la realizzazione delelimentatore si- lato LX.1203 inserendo | due diodi DS1-DS2. Come visiile in fig. 18, questi dioci vanno posizio- nati rivolgendo Tuna verso Vala la fascia bianca prresonto sul loro corpo. Proseguite inserendo i quattro condlensator| al po- liestere ei due ponti raddrizzatori RS1-RS2 to nnendo distanzato il loro corpo dallo stampato di ci- ca'5 mm e rispettando la polar ra potete saldare anche i condensatori elettro- Iitiet inserendo il terminale positivo, cho «i dist gue dal negativo perché pit: ungo, nel foro con- trassegnalo da un +. Sulla destra dello stampato saldate la morsettiora 3 poli per prelevare le due tensioni stabilizzate uscita che servono per alimentare il Bus. Per non correre il rischio di invortiro le tensioni, vi consi liamo di utilizzare fil ricoperti con guaine di pla: slica di diverso colore. 92 DS1 = diodo 1N.4'07 DS2 = diodo 1N.4007 RSI = ponte raddrizz. 100 V 1 A RS2 = ponte raddrizz. 100 V 1 A IC1 = integrato L.7812 IC2 = integrato L.7805 Ti = trasform. 25 watt (T025.01) sec. 4V1A-8V1A S1 = interruttore Sulla sinistra dello stampato saldate invece le due morsettiore a 2 ¢ a 4 poll La morsettiora a 2 poll vi serve per prelevare dal trasformatore la tensione alternata di 14 volt, men- tre alla morsoitiora a 4 poll dovete collegare fil del cordone di rete a 230 volt ¢ delinterruttore di acensione $1 Ora potete saldare allo stampato anche il trasfor- matore di alimentazione T1 Da ultimo avvitate il corpo metallico det due stabk- lizzatori 1C1-IC2 sulle due alette di raffreddamen- to, poi inserite a fondo i loro pidini nello stampa- to, quindi saldateli dal lato opposto e tranciate la Parte eccedente dei terminali con un palo di tron- chesine. Vi consigliamo di inserire questo circuito nol mobi- le plastica in cul trova alloggio anche il program- matore (vedi fig.20), perché le piste che vanno al trasformatore T1 sono collegate alla tensione di re- te det 230 volt. li Piss, Gee zeny Fig-18 Schema pratico di montaggio dello stadio alimentatore £2X:1203. Prima di montare ii integrati stabilizzaton, bloceate ea loro corpo sulle alette di raffreddamento con un bullone. | ter- cs) sein Ge ee. biggure oF ale stadio di allmentazione con sopra gia montati tutti componentl 11 ca- te ce Sy broarammatoro LX.1580 9 alla acheda LX-1581 deve essere Somten alee, ‘© dope aver montato i circuito sul plano del mobile plastico (veal fig 20). 93, Fig.20 Foto degli stadi programmatore ¢ alimentatore gia montat al lerno del mobile plastico che abbiamo scelto per questo progetto. Lo siadio alimentatore va bloceato al piano del mobile con i distanziatori plastici, mentro il programmatore va bloceato al co- perchio con quattro MONTAGGIO nel MOBILE Nel mobile plastico che abbiamo scelto trovano po- sto lo stadio di alimentazione siglato LX.1203 0 il programmatore per PIC LX.1580. Iniziate il montaggio inserondo nol fori dello stam- ato dell'alimentatore i pernt dei quattro distan- Ziatori plastici, quindi togliete dalla loro base la car- ta che protegge ladesivo e collocate jo stadio di a- limentazione sulla base del mobilo in modo che il, trasformatore sia rivolto verso il lato posteriore (ve- difig.20) Sul coperchio fissate invece il crcuito stampato dol programmatore utlizzando le quattro viti incluse nel kit, come visible in fig.20. A questo punto potete fissaro sulla mascherina an- teriore, che vi foriamo gia forata e serigrafata, in 94 Prima di chiudere il mobile effettuate tutti i cablaggi terruttore di accensione $1 ele ghiere cromate per | diod led, ricordandovi di montare I'unico led ver- de in corrispondenza della sorita Ved Procedete quindi al collegamento di questi com- onenti: nterruttore di accensione S1 va collega- toi fil della morsettiera a 4 poli prosonte sullo sta- dio alimentatore, mentre i tre diodi led vanno col: legati al programmatore ricordando che il termina: le pitt lungo va saldato sul terminale capiflo con- trassegnato dalla lettora A e che il diodo led ver- de va collegato ai terminali capiflo corrispondent alla scritta Vdd. Dal foro con passacavo presente sulla mascherina posteriore fate passaro il cordone ci alimentazio- ne per la lensione di rete dei 230 volt, quindi col- legate i fil alla morsettiera a quattro poli dello sta- dio di alimentazione. Ora collegate i due spezzoni di flo inclusi nel kit al la morsettiera a due poli dello stadio di alimenta. Zione e a quella del programmatore, Prima di chiudere il mobile dovete anche collega- fe tre spezzoni difilo alla morsettiera a tre poli deb 'o stadio di alimentazione, che farete passare dal foro con passacavo della mascherina anteriore, Questi fil vi servono per portare le due tension’ di alimentazione e la massa alla scheda Bus, quindi er non sbagliarv, vi consigliama di utiizzare tre fil di diverso colore (vedi fig. 18), Prima di chiudere il mobile innestate nel connetto- Fe maschio a 10 poli la piattina per il collegamonto {a programmatore @ Bus e fatela fuoriuscire dal fo- ‘0 praticato nella mascherina antenore, Ora che avete completato tutti cablaggi, vi consi- Gliamo di contraliare che non vi siano dei cortovin. uit. Provate ad alimentare il programmatore ¢ ve. nifieats che il diodo led DL8 si accenda, quindi con un multimetro controllate che la tensione duscita ello stabilizzatore IC2 sia compresa tra i12 61 14 volt, mentre la tensione d'uscita dello stabilizzato- re IC3 sia Gi 5 volt. Se tutto funziona bene, potete incastrare il coper. hio del mobile alla sua baso e bloceare il tutto con {e due lunghe viti che trovate incluse nel mobile. Ora potete infilare nei fori dello stampato del Bus | distanziatori con base autoadesiva per bloccare ‘Questa scheda sul coperchio del mobile. eee en Ugur CUO rial kee otra SECC en See i tie Per finite il montaggio, collegate alla morsettiora a {te poli del Bus i fil per la massa e le dus tension! i alimentazione che avote precedentemente fatto, Passare dalla mascherina anteriore. La piattina @ 10 poli andra innestata nel connetto- fe maschio a 10 poli del Bus solamente quando vorrete programmare un Pic. La PROGRAMMAZIONE in CIRCUIT La programmazione IN CIRCUIT dei pic & un {grande vantaggio e consente un elevato risparmio, Gi tempo. Infatti, consente di programmare il ple senza estrario dalla sede nella quale & posto Tutto cio grazie al connettore a 10 poli CONN.1 presente nel programmatore e nel Bus, cho rende Possibile la programmazione diretta senza togliere iI pic dal'applicazione, Per il collaudo completo dobbiamo rimandarvi a do- o Kinstallazione del software Tra i moti software usati per la programmaziono det PIC della Microchip presenti sul mercato, como ad esempio EPICWIN, IC-PROG, PONYPROG, cc. ne abbiamo scelto uno che va bene anche Per i PIC di altre case costruttrici quali la ATMEL, Come avrete modo di verificare, il programma IC- Prog, oltre a supporiare la programmazione di pit microcontrolfori supporta anche la programmazio- ne di memorie © pud gestire il colloquia software Con vari tipi di programmatori. Non a caso lo ab. iamo scelto per fomiro insieme al programmato. re ed alla documentazione completa del progetto, Bee oe cee ee Rau oe Tere vat CoC eet een 95 IL SOFTWARE per i PIC Tutto il software che serve per scrivere I program- mi e poi programmare i PIC @ contenuto in un CD- Rom il cui costo tiene conto solo de! supporto di gitale, cosi non dovrete andare per ‘sit” a cercare Programmi col rischio di pordore tempo e denaro se non trovate quello ada. Por quanto riguarda leditor, lassemblatore, il linker e il compilatore abbiamo utiizzato ll se- guente programma: MPLAB IDE versione 6.51 che la MICROCHIP ci ha gentilmente concesso di motiore a vostra disposizione. I programma per trasferira i dati sul micro IC-Prog versione 1.050 Abbiamo scelto questo programma innanzitutto erché pud essere seltato per avere tutti | coman= di @ le funzioni in italiano e, inolte, perché & ve- ramente semplice da usaro, come avrote modo voi stessi di verificare leggendo le righe che seguono, Cie stato concesso di divulgare il programma IC- Prog dal suo autore, il Sig. Bonny Gijzen, e dal suo collega italiano per la traduzione delfhelp, i Sig. Antonio Guerra. Per qualsiasi problema potete rivoigervi al sito: http:\iwww.ie-prog.com INSTALLAZIONE di IC-Prog 11 CD-Rom in dotazione al programmatore contie- ne sia il programma MPLAB per scrivere, control- lare, compilare, assemblare e simulare ll vostro software, che potete anche scaricare dal sito della, Microchip, sia il programma IC-Prog per pro- grammare | PIC. A questo proposito nella Tabella N.1 (vedi ad ini- io articolo) abbiamo riportato i tipi di Pic che il no- stro programmatore pud programmare. ‘Nota: ricordiamo che entrambi i programmi MPLAB. © IC-Prog possono essere scarica liberamente da Internet. Noi i alleghiamo al nostro programmatore. allo scopo di fomire un servizio a coloro che, per varie ragioni, non hanno accesso ad Internet. Nel CD-Rom ci sono anche una serie di pro- grammi dimostrativi scriti per i Pic 16F628, 96 Fig.23 Per instal- lare I¢-Prog nel computer, clic cate sul’ tasto Start e poi sulla scritta Esegt Tec] eee) pee Fig.24 Nella casella accanto alla seritta A- pri, digitate DAIC-PROG.EXE, quindi con- fermate cliceando sul tasto OK. Fig.25 Durante linstallazione, la barra az- zurra vi aggiornera sullo stato di cariea del software nel vostro computer. 16F876 e 16F877, che vi saranno utili per tosta- re la scheda sporimentalo LX.1882 e per impa- rare a programmare. Gil autori doi due programmi ci hanno assicurato la piena compatibilta con i sistem operativi a par- tire da Windows '98, Iniziate installando il programma IC-Prog, cos! po- lrete caricare sul pic il programma dimostrativo scia.hex e venificare se avete eseguito corretta- mente i montaggi del programmatore, del Bus della scheda dimostrativa LX.1582, Dopo aver inserito il CDR1580 nel vostro lettore. ©D, cliccate sul pulsanto Start, che si trova in bas- 50 a sinistra del desktop, e scegliete I comando E- segui (vedi fig. 25)

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