Vous êtes sur la page 1sur 8
DIGESTO delle Discipline Privatistiche Sezione Civile Diritto pro Diritto di famiglia e . Diritto internazionale privato tia Diritto privato comparato Diritto comunitario Diritto agrario Diritto canonico Teoria generale del diritto ione pud essere contrattualc e che I'wna a diff za dell'altra pud essere modificata ricavandone la convinzione che «la decadenza, a differenza della prescrizione, & strettan a agli interessi del rapporto» (73), laddove la preserizio- ine ad interessi che trascendono que! Se a cid si aggiunge poi che Ia decadenza, a diffe- renza della prescrizione, pud essere rinunziata anche prima che sia compiuta e che correlativamente il cre Gitore del titolare del diritto © chiunque vi abbia interesse non pud opporre la decadenza rinunziata, delle part iversamente da quanto stablito dall'art. 2939 c.c. in ordine alla preserizione, legittima appare la con- clusione per eui «la decadenza & statuita — a diffe reaza della prescrizione — nell’interesse del titolare dell obbligo o della soggezione correlativa al ditto che si estingue se non viene esercitato nel termine stabilito» (74), Ne consegue che la decadenza & sem- pre ispirata ad uno scopo di certezza che presuppone ‘appunto un interesse particolare ad eliminarla, men- tre alla prescrizione non pud che attribuirsi la fun- zione di rimuovere «una situazione di tutela di un interesse divenuta ormai inutile ed improduttiva per Yordinamento e fonte di eventuale pregiudizio per i terai (art. 2939 c.c.)» (75) Lattendibiita della tesi surriferita resta ancor pit avvalorata, a nostro avviso, ove si precisi che «la situazione di tutela> che viene a caducarsi con la prescrizione altro non & che il potere di azione. Pur ron potendosi dubitare, infatti, che l'interesse alla tutela abbia sempre una connotazione pubblicistica, traducendosi il potere di azione nell’esercizio della funzione giurisdizionale, nulla vieta che esso possa assumere intensita diversa e non sempre correlata alla natura dell’interesse tutelato, giustifcandosi cosi tanto la imprescrittbilita di diritti disponibili (proprietd), quanto la preseritibilita oi_ diritti indisponibili (diritti @uso e di abitazione). Tali ap- parenti antinomie costituiscono, infatti, dati norma- tivi insuperabili in ogni altra concezione sostanziali sta del fondamento della prescrizione (76) Gruseres Panza Decodificazione Bibiografa: fa vio al testo Legisarone: if ravio a est. Sommari: 1. Duplie significa dl rato del od Ipestal: lesioned nih del sistema ela Carta del Le Trees dellltine quarentenni: lege decocan ela DECODIFICAZIONE oa jr pp cos, 5 gars com ce significao della decodijicazione termine — gia utilizzato nelle discipline linguist cche per indicare Vinterpretazione dei messaggi (i Hsalize dai suoni ai significa) rel 1978, dall'autore di questa voce, entro il eircolc della cultura giuridica (1). Esso esprime un'antitesi stoica. Se Veta della codi ficazione designa il movimento, che dal culmine de 1804 si propaga in tutti gli Stati europei; I'«eta delle decodificazione» raccoglie il lungo processo, apertc Galle legsi speciali nei primi decenni del nostro se colo, ed ora pervenuto alla crisi dell'unita sistemati cca del diritto privato. Tl codice & il simbolo dell stabiltd e dellunita; le leggt speciali, del movimnentc e della frantumazione. (Questi elementi toccano la fisionomia degli studi ci. vilistici: dall'analisi delle fonti alla dottrina del?in retazione, dalle tecniche di ricerca agli schem 4. Si delinea, cos, il duplice significato deli: decodificazione: descrttivo-fenomenologico, © ¢o ‘sruttivo-metodologico. Come fenomenologia, ess offre la rappresentazione di una fase di storia leg slativa: P'infitirsi reiterarsi delle norme special l fecondita dell'eccezione, il consolidamento di prin cipi estranei 0 avversi al codice civle, il deeompors ello Stato nelle lotte fra gruppi ¢ classi economi che. ‘Come metodologia, essa s'interroga, con impietos: ce nude sincerit, sulle conseguenze di quella fase sto rica. E dunque! se la «specialita» assuma ormai unc nuova e diversa accezione; se, in talune materie « per talune categorie di casi, il codice abbia semplice funzione di disciplina residuale; se l'analogia debbe profitare dellintrinseca fertilita delle norme speci lis se il Tinguaggio ¢ T'ufficio del giurista siano de rimeditare; infine, se la sistematica nasconda ur oscuro e irrazionale bisogno di ordine. Fenomenologia e metodologia s'intrecciano di con tinuo, poiché la descrizione storica solleva incessant dubbi sugli strumentie gli scopi dell'indagine; e que sti dubbi, a lor volta, sospingono lo sguardo vers altri dati della re () ten, Lae de Le della | eon Tem dete codifeatione, DS, 178, 613 sain fone, Milano, 196, 3 5, Amo db ire guides contmporanes. Paiva primato del codice civile nell'etsliberale. Le leggi speciali sono ormai al centro dell’esperienzs giuridica contemporanea, Le definizioni, enunciat DECODIFICAZI dalla dottrina del secolo decimonono e dei primi de- anni del nostro, appaiono anguste ed insufficient Occorre rivedere la teoria delle fonti, € ridefinire il rapporto tra Costituzione, codice civile e leggi spe- Gah Nel't iberle — eth che ehiude wal 14 tra i bagliori della grande guerra —, il sistema nor- mativo gravita tutto sul codice civile, TI codice del 1865 contiene i principi generali, che orientano la ddisciplina di singoli istituti o materie, e che, in ulti- ma istanza, provvedono a colmare le lacune dell’or- dinamento (art. 3, 2° co., disp. prel. ¢.c.). Come carta della borghesia terriera, artefice del Risorgi- mento e dell'unita politica, il codice @ soprattutto regime della proprieta immobiliare e dei mezzi che ne garantiscono la circolazione da uno ad altro sog- zgetto (il libro secondo s’intitola « Dei beni, della pro- prieta e delle sue modificazionin:; il terzo, «Dei modi, di acquistare ¢ di trasmettere la proprieta e gli altri diritti sulle cose»), I carattere «flessibile» dello Sta- tuto albertino non permetteva di disporre in scala gerarchica le norme costituzionali ¢ le norme ordi- narie; € percio non impediva che l'intero sistema trovasse il proprio vertice nel codice civile. Le leggi, emanate al di fuori delle strutture del co- dice, si lasciavano agevolmente ricondurre in due categorie. O leggi speciali, che applicano, con ri- guardo’a singole materie o determinati gruppi di ca- si, principi gid enunciati nel codice civile (dove «spe- iale» sta per «specificante»). O leggi eccezionali, che segnano la rottura con principi del codice civile. Le prime — svolgendo la logica del codice, ¢ limi- tandosi a stabilire effetti giuridici ulterior (effetti corrispondenti alla specificita dei casi regolati) — sono suscettibili di analogia legis, Esse d'altronde, Proprio in quanto «specificanti», non possono espri- ‘mere principi generali diversi da quelli del codice civile: Vimpiego del!'analogia juris condurrebbe a ri- sultati identici. 1 rapporto di genere a specie garan- tisce Punita del sistema, Leenergia dirompente delle leggi eccezionali trova un, insuperabile ostacolo nell'art. 4 disp. prel. c.c., che ne vieta l'estensione «oltre i casi e tempi in esse espressi». Precludendo l'impiego dei due tipi di ana. Jogia, il sistema circoscrive la breccia aperta dalla legge eovezionale, che cos! nom & in grado di espan- dere prineipi nuovi o contrastanti con quelli accolti nel codice civile (2). 11 rapporto di genere a specie € art, 4 concorrono nel salvaguardare il primato dei codice civile. nel risolvere l'intero sistema nei rigidi confini del codice. Soltanto I'interpretazione esten- siva, cautamente concessa anche per le leggi ect tionali, pud allargare le esili smagliature. TI sistema & unitario € definito: al centro il codice civile, edn elgg speiall, rin rope 43 leggi ecceaionali sono brevi ed effimere rotture, ar. sinate dal divieto di analogia dell'art. 4 a a a ee [ ten, rio come rere, RDC, 1986, 339 3. I fenomeno delle leggi special. L’esigenca di unita del sistema ¢ la Carta del Lavoro. Nel periodo tra le due guerre, la limpida immagine della raggiera si viene a mano a mano offuscando. Lo Stato da spettatore si fa protagonista della vita economica; la legge regola materie ed istituti, gia affidati agli accordi dei singoli; le norme «eccezio- ali si reiterano e protraggono nel tempo, cosi da costituire il vero e conereto regime dei casi conside- rati, Gli antichi criteri di classificazione si mostrano insufficient e inadeguati: la legge speciale non «spe- cifica» pit principi enunciati nel codice, che non po- teva neppure prevedere i nuovi campi di disciplina; le parentesi aperte dalle leggi eccezionali tardano a chiudersi, ed anzi si allargano e prolungano. Il rap porto di genere a specie & interrotto: i prineip, 1: ccavati dalle leggi speciali, eccedono e trascendono i principi del codice civile. Quel rapporto presuppo- neva una completezza normativa, smentita, giorno per giorno, dalla necessitA di disciplinare nuovi fe nomeni e duovi settori della vita economica. Il moto centrifugo @ incalzante; I'unita del sistema, sia garantita dal codice civile, sembra compromessa. ‘Di qui nasce il dibattito sui principi generali di dirit- to, che caratierizzd gli ultimi anni del fascismo. La rigorosa determinaaione dei principi generali poteva restituie al sistema Iunita, infranta o minacciata dal moltiplicarsi di autonomi nuclei legislativi. Con leg- ge 30-1-1941, n. 14, fu definito il valore giuridico della Carta del lavoro (approvata dal Gran Consi- alio fin dal 21-4-1927): art 2 stabiliva: «Le Dichia- razioni della Carta del lavoro costituiscono principi generali dell'ordinamento giuridico dello Stato ¢ danno il criterio direttivo per Vinterpretazione e per Papplicazione della legge. Successivamente, il 1.4. 16-3-1942, n. 262, approvava il testo del nuovo co- dice civile, «preceduto dalle disposizioni sul valore ‘giuridico della Carta del lavoro, dal testo della Carta del lavoro..., © dalle disposizioni sulla legge in ge nerale» (art. 1). T «prineipi generali deifordina- ‘mento giuridico dello Stato» — indicati dallart. 12. 2 co., disp. prel. c.c. come estremo mezzo di au- tointegrazione del sistema (analogia juris) — fini- vano cosi per coincidere con i principi della Carta del lavoro. Questa esperienza storica rivela, gid allinizio del quinto decennio jo, due fenomeni di straor dinario interess Punta dal sistema: ») che tale garanzia va ric non & pitt in grado di garanti taal di fuori del codi DECODIFICAZIONE i ricorso a pitt alti livelli normativi fesso codice civile ed i mi- aggiera & spezzata; le leggi ia come semplici svolgi- le, ma sono in grado di espri- 4 di fornire i mezzi di dice civile e legsi ti, sciolti da ogai (livelli »inglobanti> lo st nori nuclei di leggi). La speciali non si prese menti del codice civil ‘mere principi autonomi e fautointegrazione del sistema: co jliano a corpi errant manessione. Si pone allora I ricostituire 'unita, di ricondu Gali nell’antico alveo del codice civile, 1o i special all'interno di un quadro supe- ire, se non Te leggi spe suegli anni non percorre la strada del- ile fonti (e cosi del distinguere norme ide ¢ norme ordinatie), ma quella a dei principi gene~ la gerarchia del ccostituzionali igi {i una determinazione legislatv rali di dirtto e dei criteri ermeneutic. [avoro non entra in gioco soltanto in sede di analogia (, fllita 'analogia legis, il caso riman- fa ancora dubbio (art. 12, 2° c0.. fase del processo di interpretazions ‘azione del diritto (ef. art. 14), Essa permea Tinte id pud garantire I to Tantico punto allontana le legai special corpi autonomi ed erranti, Guce le une e altro in un quadro di princi disp, prel. cc.) = ra esperienza giuridica, e per- runita di un sistema i gravita, Se il moto centrifugo i dal codice civile, e ne fa ia Carta del lavoro ricon- ‘vile non ® pit garante del!'unita del siste- 4, Caratteri dellulimo quarantennio: leggi decodif- ccantie leggi consolidati Ti quarantennio, che ci della Costituzione repul delle legai speciali presentano nu0vi rno (come nell'eta sia insti nel sistema, od a re Sottratti alla disciplina delle le erritorio dél codice civile, espropriandolo di mate- i rapporti, Pressoché abbandona- introdurrebbe le divide dallentrata in'Vigore Jbblicana, avverte il problema in gravi ed acuti. Esse inattesi caratteri: non si limita- liberate) a «speciicare» princlpi zolare fenomeni prima -gge, ma invadono il rie e di categorie di ta la tecnica della «novella» (che forme sopravvenute nel testo stesso del codice procedere con leggi decodificanti: i viene affidata la disciptina di mo- rel codice (per un esempio, il dei lavoratori», 1. 20-5-1970. 1. ei suoi tradizionali confini (per un “«Distiplina dei casi mio»), Tl quarantennio cesere caratterizzato come eth della de- sne, nl senso che le leggi speciali non si -odice, ma piuttosto lo svuotano le), si preferisce leggi special a eu terie git contenute cosiddetto «statuto: 300) o rientrant 1-12-1970, n. 898, Gi scioglimento del matrimor pongono accanto al c «i contennti elo destinano a sede di discipline go ai coat morme, per esempio, si Teun 6° ralsime (el atta dei dnt. 1 eodieeraccoetie te conserva il dritto privato comune Poe aio lato, asistiamo ad un incélzante proces) Fer a uaione (4): lege special ed eccezional: oi cPtome effimere parentesi,sreterano © Prove ono: assumono Ia dignith oi Stabile Toate di-un aoe Sfogano, infine, in una Teese consoridaric® (bastera pensare al passaggio dal «Tesime vingolisti- Coa 7-7-1978, 2. 382). Tl titoro a cose Gor aul segno erano emanate le eae Pees fe Mecehuso per sempre; ta consolida- ose ee miro-istemi di nore, dota di JoR'che Zone me ed organiche. La legge consolidatnce mujonomtinen retrospetiva, che le ) (6). I significato delle parole va ricostrui- fo allinterno dei singoli codie lingistci:cioé, dei ‘odie! linguistic’ corsispondenti,entro certa misura alla pluralita dei miro-sistemi legislaivi. Oceorre tutavia potare che V'universalita dei gerghi teenii {in massima, di matrice anglosassone) restiuisce ai Tinguagsi delle legs speciali una dimensione pit am- pia di quella perduta con il distacco dal codice civil Lreintenzione del leislatore™, 0 ratio della legge speciale, ?tuttuno con il rapport i genere a spe- Gio, Essa sta, per cosi dre, nel’incontro ts il prin~ Sipio generale («specificato») e le caratteristiche della materia regolata: nel erterio di adeguazione dell'uno allaltra. Poiché le leggi spesiali sono ogi hiamate ad attuare programmi e indirizai contemuti fella Carta repubblicana, Tzccertamento dell: la norma, nel momento di porsi come tele, compie un'interpretazione autentica di se me- dlesima. Si apre allora il problema — che non pud trovare risposta in questo Iuogo —, se Finterprete Sa vincolato dalleintenzione cos espressa dal le~ alate, o piutosto si libero di ricostruiria in pie- fa autonomia e perei di dimostrare Tinfedelt del testo allo scopo enunciat. “Le proposizioni enuneiaive e programmatiche, con cai i aprono Te leggi special, assolvono Vulteriore ‘Sompito di rieondurre i micro-sistemi ai principi della Costituzione e quind di garantire unit del ordin- mento. Dando ragione del suo proprio nascere, la legge speciale si inserisce nel macro-sstema e ne rin- salda i legami ¢ le connessioni interne. 1 legiferare axbitraro © capriccioso vi trova limite ed argine (ce. M wasonosee, b tuturle Taino das fal, Tres, 1978, 38 lingua quale poem socio | lingua non fears eigue spe: | 4. Le lacune della ‘Se una controversia non pud essere deeisa con una precisa disposizione» (art. 12, 2° co.. disp. prel.) Sella legge speciale, nasce il problema delle lacune della legge speciale, Questo non significa che vi sia ‘una lacuna dell'ordinamento giuridico, ¢ che il caso non possa esser deciso «con una precisa disposizio- he» (collocata — s'intende — al di fuori della legge Speciale). T due concetti non coincidono: una lacuna della legge speciale pud nom essere una lacuna del- Yordinamento; una lacuna delordinamento & anche ‘una lacuna della legge speciale Tl vero e grave problema si pone quando il caso non 2 previsto né da una «precisa disposizione» della legge speciale né de qulsasaltra «presse disposs dione» contenuta nell ordinamento. E necessario al- fora ricorrere agli strumenti di autointegrazione del sistema — analogia legis ¢ analogia juris —, regolati nel 2°co., dell’art. 12 disp. prel. e.c. («Se wna con- froversia non pud essere decisa con una precisa di- sposizione, si ha riguardo alle disposizionl che rego- tano casi simili o materie analoghe: se il caso rimane ‘ancora dubbio, si decide secondo i principi generali dellordinamento giuridico dello Stato»). L'applica- ione di questi metodi alle leggi speciali ¢ indubbia, fiacehé Part. 14 disp. prel. si limita a vietarla per le Tegei penali e per le leggi eccezionali, Cost, ricono- sciuta una somiglianza (Filevante) trail caso regolato f il caso non regolato, cio® un’identita di ratio, ta hhorma speciale verrA estesa al caso non previsto: ‘eubi eadem ratio, ibi eadem juris disposition, Ai fini dell'analogia legis, essa si comporta come qualsiast fatra norma (non penale ¢ non eecezionale) del!'or- dinamento dato. Lindividuazione della ratio legis specialis — dellid propter quod lex (specialis) lata est, et sine quo lata hon esset — va condotta secondo i crteri gia accen nati: risalendo al principio di genere — contenuto nella Costituzione, nel codice civile o anche in un altro microsistema —, e misurandolo sulla partico~ farita dei casi regolati. A modo d’esempio, Ia ratio della legge 27-7-1978, 0. 392, va ritrovata nei prin- tipi costituzionali degli art. 41, 2°co., ¢ 42, 2" co, resi «specifici» con riguardo alle locazioni per suggestione o nostal- gia del primato storico del codice civile, ma che co- Stituiscono autonomi ed organici sistemi di norme. Laggettivo serve soltanto a distinguere le norme contenute in sedi diverse dal codice civile; esso hon esprime pid un rapporto di dipendenza e di Subordinazione nei confront del codice. Quei au- clei normativi sono destinati a moltiplicarsi a mano @ mano che il processo i giuridificazione foccupera nuovi territori ed ulteriori ambiti della vita privata. Se pid dirtto significa oggi pit legge, questo, a sua volta, significa ininterrotta nascite di micro-sistemi, e dunque frantumarsi del sapere giuridico ¢ restringersi di ogni studioso a singole Teggi o gruppi di leggi. La tecnocrazia della so- cieta industriale non potrd non coinvolgere anche ali studi giuridici: essa non chiede un sapere gene- fale, ma circoseritte e limitate competenze, utliz~ zabili per gli scopi prestabilit ‘Al giurista non spetta pit di decidere il destino della Societa, né di vigilare a custodia dei supremi principt Gel codice civile. Egli possiede specifiche competen ze € fornisce prestazioni tecniche, destinate a con~ fluire, insieme con innumerevoli altre, verso esitt lontani che sfuggono alla sua scelta ed al suo con trollo. Nelleta liberale, il codice civile esprimeva tuna visione complessiva della societ, di cui i giuristi ferano non tanto interpreti, quanto artefci ¢ realiz~ ator’. Nei nostri anni, il giurista é un personaggio Secondario e piuttosto scomodo (11), che ricorda ai ‘veri gruppi decidenti — classe politica, imprenditori, pubblica amministrazione — le fitte maglie tessute Galle leggi speciali. La scelta degli scopi non gli ap~ partiene pit; alti, decidendo © progettando, chiede Al giurista un contributo tecnico, che si inserisce nei ritmi della societa industriale. 1! principio della divi- sione del lavoro ne distrugge la figura unitaria ed il sapere total. Narauino Int [oy ten, 1 rent del mondo su soto Defs ito, wn: Ques plese delle vyoco guin: esso ‘ment Ja cc breai fault cont ime r0g0! ques Ute dura sop sto! anc Vazi utc side: dave Cou dea jude led sial nel que pio smu sia Yaz cen Fo

Vous aimerez peut-être aussi