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Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina

(fluoxetina, fluvoxamina, paroxetina, sertralina, citalopram, escitalopram)


Sono farmaci di prima scelta per la terapia della depressione e dell'ansia nella gestione crtonica,
potenti a basse dosi. Efficaci anche sulle depressioni lievi. Altri utilizzi nel disturbo post-traumatico
da stress, disturbo ossessivo-compulsivo, attacchi di panico, disturbo d'ansia generalizzato, disturbo
disforico premestruale e bulimia. La fluoxetina il farmaco a pi lunga emivita della categoria
(metabolismo epatico a norfluoxetina). Diversamente dai triciclici e dagli SNRI questi farmaci non
legano i recettori beta adrenergici e il trasportatore NET per noradranalina, cos come non legano
recettori muscarinici e per l'istamina.
Gli effetti collaterali sono legati all'aumento del tono serotoninergico in tutto l'organismo: a livello
del tratto gastrointestinale nausea, dispepsia, diarrea che tendono a migliorare dopo la prima
settimana di trattamento. L'interessamento del midollo spinale associato a diminuita funzione e
interesse sessuale. A livello centrale possono dare cefalea, insonnia o ipersonnia.
Alcuni pazienti (soprattutto in terapia con paroxetina) possono aumentare di peso.
Paroxetina e sertralina sono farmaci a emivita breve e la loro sospensione pu dare sindrome da
sospensione improvvisa con vertigini, parestesie e altri sintomi.
Inibitori della ricaptazione di serotonina e noradrenalina
Bloccano sia NET sia SERT pi o meno selettivamente.
1. Inibitori selettivi della ricaptazione di serotonina e noradrenalina (SNRI, venlafaxina,
duloxetina): oltre ad essere impiegati nella depressione maggiore sono usati nel trattamento
di sindromi dolorose incluse neuropatie e fibromialgia, ansia generalizzata e incontinenza
urinaria da stress. Differiscono dai triciclici perch non sono antagonisti dei recettori per
istamina, alfa adrenergico e muscarinico e quindi preferiti ai TCA per una migliore
tollerabilit. Hanno effetti collaterali di tipo serotoninergico paragonabili ai SSRI. In pi
possono avere effetti collaterali noradrenergici con attivazione del sistema nervoso centrale
(insonnia, ansia, agitazione) per il legame al recettore per noradrenalina e aumento dei livelli
di questo neurotrasmettitore. Possono dare un aumento dose-dipendente della pressione
arteriosa pi comunemente con le formulazioni a rilascio immediato. Tutti i SNRI sono
associati a sindrome da sospensione improvvisa che assomiglia a quella osservata con SSRI.
2. Antidepressivi triciclici (imipramina, amitriptilina, desipramina, nortriptilina): sono
impiegati principalmente nella depressione che non risponde ai pi comuni antidepressivi
SSRI e SNRI. Altri utilizzi nel trattamento di sindromi dolorose, enuresi e insonnia. Sono
metabolizzati estesamente e sono substrati del citocromo CYP2D6 che possono dare
problemi di interazioni (fluoxetina) e basso o aumentato metabolismo a seconda dei
polimorfismi. Anch'essi inibiscono la ricaptazione di serotonina e noradrenalina. Effetti
collaterali legati al blocco aspecifico di altri recettori, vedi sbobine.
Modulatori della trasmissione serotoninergica
In Italia l'unico farmaco disponibile il trazodone che agisce come antagonista del recettore
serotoninergico 5-HT2. L'effetto ansiolitico, antipsicotico e antidepressivo (gli agonisti come LSD
e mescalina danno al contrario allucinazioni e ansia). Trazodone inoltre un debole inibitore di
SERT e ha uno scarso effetto sul NET. Blocca moderatamente i recettori alfa-adrenergici e il
recettore H1 per istamina. L'uso pi comune come ipnotico, poich altamente sedativo e non
associato a tolleranza e dipendenza. Gli effetti collaterali pi comuni sono la sedazione e i disturbi
gastrointestinali, dose-dipendenti e meno pronunciati rispetto agli altri. In alcuni pazienti possono

dare ipotensione ortostatica.


Modulatori della trasmissione serotoninergica e noradrenergica (NASSA)
Mirtazapina: antagonista del recettore presinaptico alfa2, aumenta il rilascio di noradrenalina e
serotonina. Agisce anche da antagonista 5-HT e anti-H1. Utilizzata per il trattamento di episodi di
depressione maggiore, gli effetti collaterali sessuali sono per questo farmaco meno rappresentati.
L'effetto collaterale principale la sedazione. Possibile aumento ponderale.
Inibitori della monoamminossidasi
(fenelzina e tranicilpromina non selettivi e irreversibili, moclobemide reversibile e selettivo non
disponibile in Italia)
Selegilina inibitore irreversibile di MAO-B utilizzato a basse dosi nella malattia di Parkinson.
Pochissimo utilizzati per le loro tossicit. Utilizzati nel trattamento della depressione maggiore non
responsiva ad altri farmaci.
Classificati in base alla loro specificit per MAO-A o -B o per gli effetti reversibili o irreversibili.
Le monoaminossidasi degradano serotonina, ma anche noradrenalina e dopamina. Sono enzimi
presenti anche nel fegato e nell'intestino dove metabolizzano amine dietetiche come la tiramina
(formaggi stagionati, vino, insaccati sono alimenti da evitare in corso di terapia). La tiramina non
metabolizzata aumenta gli effetti noradrtenergici periferici, compreso un rialzo grave della
pressione arteriosa (rischio aumentato di eventi cardio e cerebrovascolari). In associazione con
farmaci serotoninergici possono causare sindrome serotoninergica causata da una sovrastimolazione
dei recettori 5-HT nel grigio periacqueduttale e nel midollo allungato. Si manifesta con sintomi
cognitivi (delirio e coma), autonomici (ipertensione, tachicardia, sudorazione profusa) e somatici
(mioclono, ipereflessia, tremore). Il farmaco serotoninergico andrebbe sospeso almeno due
settimane prima dell'inizio del trattamento con inibitori della monoaminossidasi.
Inibitori selettivi della ricaptazione di noradrenalina
Reboxetina: inibitore specifico del reuptake di noradrenalina con effetti irrilevanti sulla serotonina
con indicazione approvata per episodi di depressione maggiore (off-label per disturbo da attacchi di
panico, ansia, fibromialgia e dolore neuropatico...).
Patologie del sistema nervoso insonnia e vertigini.

Patologie cardiache: tachicardia, palpitazioni, vasodilatazione, ipotensione ortostatica


Patologie gastrointestinali: secchezza della bocca, stipsi, mancanza o perdita d'appetito
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: sudorazione
Patologie renali e urinarie: esitazione urinaria, sensazione di svuotamento incompleto della
vescica, infezioni urinarie
Patologie dell'apparato riproduttivo: disfunzione erettile, eiaculazione dolorosa, eiaculazione
ritardata, dolore ai testicoli.

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