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P-UD5 5A GR3 SEGRETI

5.11 Disabilit e cura della persona


5.11.2. I SERVIZI DI CURA DELLA PERSONA
I servizi di cura della persona vengono studiati da pi punti di vista contemporaneamente:
dalle scienze sociali, psicologiche e pedagogiche. Il principale servizio di cura della
persona il Sistema sanitario nazionale, che anche quello che assorbe la maggiore
quantit di risorse.
I servizi di cura socioeducativi sono distinti in due categorie:
1. I servizi di aiuto, rivolti a persone che si trovano in una condizione di disaggio

come i disabili, gli anziani, i tossicodipendenti, gli immigrati, gli orfani ecc.
I servizi di aiuto sono finalizzati alla cura, cio anno lo scopo di provvedere ad una
situazione di emergenza per migliorare le condizioni di vita della persona
interessata e di colmare un deficit di qualsiasi tipo: materiale, psichico, corporeo
ecc.

2. I servizi promozionali, dedicati allo sviluppo delle potenzialit cognitive e

allincremento del benessere dellindividuo.


I servizi promozionali hanno finalit promozionali, ovvero hanno come scopo
quello di incrementare il benessere della persona e non di colmare eventuali
deficit della persona stessa, come i servizi di aiuto.
I servizi di cura socieducativi possono essere gestiti in vario modo:

Da soggetti pubblici, come: Comuni, ASL, consorzi pubblici, ecc.


(Il consorzio unaggregazione volontaria e legalmente riconosciuta, creata da
persone o societ per cooperare al fine di raggiungere uno scopo utile a tutti.
Nel consorzio lobiettivo principale generalmente quello dellorganizzazione
comune di una stessa attivit economica, o di attivit economiche connesse, al
fine, ad esempio, di garantire la provenienza, la lavorazione, o un certo livello di
qualit di un certo prodotto.)

Da soggetti privati per conto di enti pubblici, come le cooperative sociali.


(Le cooperative sociali hanno come fine lo scopo mutualistico anzich quello
lucrativo. Avere un scopo mutualistico, significa che i soci di una cooperativa si
pongono lobiettivo di crescere insieme, aiutandosi a vicenda, per ottenere
qualcosa che altrimenti non potrebbero raggiungere da soli: condizioni di lavoro
migliori, prezzi migliori per i servizi, costo minore per lacquisto di
attrezzature e materiale. Le cooperative sociali, quindi, sono senza fini di lucro,

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poich non si pongono come obiettivo la realizzazione di un interesse privato, ma di


un interesse generale. Infatti, le cooperative sociali favoriscono linserimento
lavorativo di persone svantaggiate, come tossicodipendenti, immigrati, anziani,
ragazze-madri ecc.).

Da soggetti che operano sul territorio in forma privata. In questo caso gli enti
pubblici pagano, ai gestori di quei soggetti che operano in forma privata, le rette per
le prestazioni fornite alle persone assistite.

Da soggetti privati che operano a titolo privato, senza scopo di lucro. In


questo caso gli enti pubblici non pagano alcuna retta. Gli enti pubblici, per, devono
tenere conto di questi soggetti privati, per evitare sovrapposizioni e favorire
cooperazioni. Insomma si tende a promuovere unorganizzazione a rete, cio si
tende a creare collaborazioni e interazioni tra i vari soggetti.

IL PROGETTO EDUCATIVO E LE FIGURE PROFESSIONALI


I vari servizi di cura socioedicativi presentano due caratteristiche:
Si manifestano nella modalit di un progetto.
Si attuano grazie alla cooperazione tra pi figure professionali.
Un progetto un intervento razionale che persegue uno scopo o risolve un problema.
In pedagogia la nozione di progetto unita a quella di processo. Con processo si
intende quellinsieme di operazioni che, pur seguendo alcune regole fondamentali, non
vanno effettuate secondo una procedura rigida e schematica, perch il processo tiene
conto dellesistenza del genere umano, che sempre mutevole, incerto e imprevedibile.
Il progetto educativo, quindi, un insieme di interventi programmati da effettuare senza
pretende di stabilire in anticipo e definitivamente ogni passaggio operativo.
Le fasi operative di un progetto educativo sono:
La ricognizione della situazione, che permette sia di comprendere il contesto in
posto il progetto, sia di individuare i bisogni reali dei destinatari del progetto
stesso.

La definizione degli obiettivi, che permette di raggiungere le finalit per cui


nato il progetto.

Lanalisi delle risorse a disposizione. Le risorse possono essere di vario genere:


umane, economiche, ambientali e organizzative.

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Lattuazione di strategie pedagogiche che siano coerenti con gli obiettivi che si
perseguono.

La valutazione intermedia e finale. La valutazione intermedia serve per stabilire


lefficacia del processo, mentre la valutazione finale serve a stabilire se gli
obiettivi sono stati raggiunti o meno.
La gestione di un progetto educativo affidata ad un team di professionisti. La
composizione del team varia dagli ambienti e dagli obiettivi perseguiti. Infatti un team di
professionisti pu essere formato da: educatori, assistenti sociali, mediatori culturali (cio
coloro che svolgono una funzione di mediazione tra i cittadini immigrati e la societ locale),
laureati in Scienze motorie e medici.

LE DIVERSE TIPOLOGIE DI SERVIZI EDUCATIVI


I servizi di cura della persona possono essere progettati secondo diversi modelli di
organizzazione. I modelli variano al variare degli obiettivi che i servizi di cura intendono
raggiungere. Infatti, ogni modello ha caratteristiche proprie ed valido se applicato in un
contesto appropriato e se tiene conto delle aspettative delle persone a cui si rivolge.
Di conseguenza solo il team di professionisti pu comprendere quale modello pi
efficace e affidabile per raggiungere lobiettivo prefissato.
I modelli in tutto sono quattro:
Un primo modello quello dei servizi centrati su servizi o prodotti. Lo scopo dei
servizi centrati su servizi o prodotti quello di offrire agli utenti attrezzature,
competenze tecniche e attivit precostruite (cio ricreative, formative, ecc.) a
libera scelta dellutente.
Nei servizi centrati su servizi o prodotti contano molto lorganizzazione,
lefficienza, la professionalit del personale. Nei servizi centrati su servizi o
prodotti, inoltre, pi importante lutilizzo di procedure perfettamente funzionanti
rispetto alla qualit del processo.

Il secondo modello quello dei servizi centrati sul cliente. I servizi centrati sul
cliente si concentrano pi sulla dimensione relazionale che sullefficienza. In
questo caso, i servizi centrati sul cliente raggiungono gli scopi prefissati non solo
erogando prestazioni, ma anche aiutando a rilevare e soddisfare i bisogni del
cliente (non lutente). Inoltre, nella progettazione del servizio sono centrali due
fattori:

Lascolto e la comprensione del cliente, in modo da comprendere quali sono i


suoi sentimenti, le sue esigenze e le sue percezioni.

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La capacit dei professionisti di relazionarsi con situazioni mutevoli che


richiedono unattenzione personalizzata.

Il terso modello di servizi quello dei servizi centrati sul problema. Nei servizi
centrati sul problema le prestazioni sono indipendenti dai bisogni reali dei
soggetti. Il problema affrontato, quindi, non coincide con quello posto dalla singola
persona o da un gruppo di persone, ma al contrario le prestazioni sono
programmate in funzione di una strategia, che ha lobiettivo di affrontare e
risolvere un problema, o migliorare un servizio gi esistente.
I servizi centrati sul problema richiedono professionisti che siano capaci di
relazionarsi con le istituzioni come enti locali, ASL, organizzazioni sindacali ecc

La quarta modalit di intervento quella dei servizi centrati sulla comunit. Lo


scopo dei servizi centrati sulla comunit non solo quello di risolvere un problema,
ma quello di sviluppare situazioni positive per la comunit. Infatti, i servizi
centrati sulla comunit permettono alla comunit di acquisire gli strumenti necessari
a migliorare le condizioni di vita.

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