Académique Documents
Professionnel Documents
Culture Documents
AMMISSIONE allUNIVERSIT
Scienze e tecniche
psicologiche
SIMONE
EDIZIONI
Scienze e tecniche
psicologiche
SIMONE
EDIZIONI
Indice
Premessa ..................................................................................................................... Pag.
INTRODUZIONE
I CORSI DI LAUREA IN SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE
La classe delle lauree in Scienze e tecniche psicologiche ............................................
I corsi di laurea............................................................................................................
Gli sbocchi professionali ..............................................................................................
13
16
19
PARTE PRIMA
TEST-ESERCITAZIONE PER AMBITI DISCIPLINARI
I test di selezione .........................................................................................................
Come affrontare il test a risposta multipla ..................................................................
Le tipologie di test logico-linguistici ............................................................................
Programmi di esame ....................................................................................................
23
25
27
44
47
64
65
Indice
PARTE SECONDA
PROVE DI AMMISSIONE UFFICIALI
Prova 1 - Universit degli Studi di Cagliari ............................................................. 225
Soluzioni ................................................................................................................. 239
Commenti ............................................................................................................... 240
Prova 2 - Universit degli Studi della Valle dAosta................................................... 255
Soluzioni ................................................................................................................. 272
Commenti ............................................................................................................... 273
Prova 3 - Universit degli Studi di Bari...................................................................... 291
Soluzioni ................................................................................................................. 308
Commenti ............................................................................................................... 309
Prova 4 - Universit degli Studi di Bari...................................................................... 327
Soluzioni ................................................................................................................. 348
Commenti ............................................................................................................... 349
Indice
Estratto della pubblicazione
Premessa
Il contributo pi importante del sapere del XX secolo stata la conoscenza dei limiti della conoscenza. La pi grande certezza che ci abbia
dato quella dellineliminabilit delle incertezze, non solo nelle azioni,
ma anche nella conoscenza [] Conoscere e pensare non arrivare a
una verit assolutamente certa, dialogare con lincertezza.
Edgar Morin
Possono essere molte le ragioni che spingono a scegliere lo studio della Psicologia: linteresse
legato alla conoscenza del funzionamento della mente umana e delle sue sorprendenti dinamiche; la vocazione allesercizio di una helping profession , dove costante il confronto con gli
altri (bambini, adolescenti, singoli individui, famiglie); la volont di conoscere le matrici storiche della psicoanalisi e gli effetti sulla cultura attuale; il fascino delluniverso in espansione
della comunicazione, non solo tra singoli individui, ma anche di massa; last but not least ,
linfluenza sociale crescente di una professione in grado di affrontare e risolvere molte questioni
del vivere quotidiano in ampie fasce di giovani.
Ci nondimeno numerosi studi, condotti sulle motivazioni alla scelta del percorso universitario,
rivelano una comune difficolt nel comprendere a fondo le caratteristiche di questa professione.
Esiste, in realt, un reale bisogno di definizione della figura dello psicologo e dei suoi spazi di
indagine, questione complessa e oggetto di un dibattito continuo e quanto mai aperto. La definizione legale dello psicologo nata con lOrdinamento della professione di psicologo (D.P.R. n.
56 del 18 febbraio 1989) evidenzia consistenti incertezze che incombono su questa figura
professionale (presenti tuttoggi) nella nostra societ: La professione di psicologo comprende
luso di strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attivit di abilitazione e di sostegno in ambito psicologico, rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali
e alla comunit. Comprende, altres, le attivit di sperimentazione, di ricerca e di didattica in
tale ambito. La genericit di un tale dispositivo legislativo riflette lintrinseca difficolt a definire (e dunque limitare) lampiezza di un orizzonte scientifico-professionale come quello in questione.
In via generale, la scelta di un percorso di studi in psicologia dovrebbe avere come premessa la
promozione e la valorizzazione delle sensibilit e delle attitudini per acquisire una conoscenza
complessa e come esito lacquisizione di un sapere flessibile per campi applicativi diversi e
ambiti relazionali-sociali sottoposti a una rivoluzione di aspettative crescenti (ritmo accelerato
di cambiamento, elevata densit relazionale ecc.), dove le pratiche psicologiche sia scientifiche che professionali sono sempre pi rilevanti.
La nuova psicologia, dunque, come ricerca di conoscenza intorno alla psiche, destinata a
sviluppare, oggi pi di ieri, competenze che possano promuovere nuove ipotesi e proposte per la
soluzione di problemi di complessit superiore. In questo senso, una nuova psicologia per il terzo
millennio, capace di rompere lisolamento e la separatezza prodotti dagli eccessi di specializza-
Premessa
Estratto della pubblicazione
zione, dovrebbe essere il sentiero verso il quale orientare la formazione di un futuro professionista. In tal senso sempre pi necessario riscoprire le premesse implicite in ogni conoscenza e le
idee che ne fanno da cornice; questione, questa, eminentemente epistemologica.
In un tempo in cui si moltiplicano i segni di un cambiamento e di un rinnovato umanesimo, la
psicologia per sua stessa natura scienza pluridisciplinare deve guardarsi bene dai rischi
di derive riduzioniste e aprirsi (ed esporsi) allorizzonte aperto della complessit dei mondi psichici.
Una delle immediate conseguenze di tutto questo il bisogno di recuperare la complessit del
sapere e di formare/si (come dalla radice greca morph = modo di essere) a tale consapevolezza. Il nuovo sapere, dunque, dovrebbe essere caratterizzato dalla capacit di tessere insieme
(dal latino complexus = tessuto insieme), di abbracciare (altra voce latina: complexere = abbracciare), di integrare e di connettere le infinite, singolari e universali declinazioni dellidentit
e del contesto in cui si esprimono.
Una nuova idea di psicologia dovrebbe condurre (dal latino ex-ducere = guida al di fuori) non pi
alluomo neuronale o a qualche declinazione riduzionistica, ma allhomo existentia, dando voce
allidentit personale entrando in contatto con laltro da s. Cos, accanto al pensiero della
complessit sempre necessario uno sguardo verso linfinito dellalterit, lorizzonte inoltrepassabile dellindividuo, della sua unicit e irripetibilit. In questo senso, lalterit diviene la parola
chiave di un nuovo modo di concepire il cammino della conoscenza e pi che mai della figura
dello psicologo. Nella scoperta della conoscenza come complessit e alterit, la formazione di
uno psicologo non pu prescindere dallidea che ciascuno stadio evolutivo dellesistenza umana
(individuale e di gruppo) si declina continuamente in tensioni dinamiche e momenti di equilibrio
preliminari a nuove aperture esperienziali, in un continuo iter formativo e trasformazionale. Un
processo di conoscenza e di formazione diviene tale quando riesce a rendere possibile il disvelarsi e lacquisizione delle caratteristiche proprie di ciascun individuo, della sua identit, della
sua singolarit, che emerge dalla cura dellinteriorit personale e dallincontro relazionale
con lalterit.
La formazione del nuovo psicologo deve contribuire allauto-formazione continua della persona
in un cammino del pensiero e in un pensiero del cammino che si esponga allincertezza del
sapere, anzi che faccia dellincertezza il suo punto di forza.
Da queste brevi considerazioni appare subito chiara la difficolt di definire lestrema variabilit
delle situazioni operative e dei modelli di riferimento del campo dazione di uno psicologo. Tuttavia,
si possono tracciare schematicamente alcune linee di categorizzazione dei settori nei quali egli si
trova a operare utili a indirizzare lattenzione su potenziali richieste sociali alle quali lo psicologo
dovrebbe saper rispondere con le sue conoscenze e capacit operative, sia nella qualit di dipendente sia di libero professionista. I diversi ambiti professionali riguardano innanzitutto:
ricerca e insegnamento in psicologia, intesi come insegnamento universitario e post-universitario, per figure professionali differenti, come attivit di ricerca nei dipartimenti universitari e in campo psicologico sulla base di particolari progetti;
Premessa
Estratto della pubblicazione
educazione e scuola, nelle diverse attivit della figura dello psicologo scolastico (relative
allo sviluppo cognitivo, psicosociale, difficolt e disturbi dellapprendimento, miglioramento delle relazioni sociali ed educative, formazione degli operatori);
sistemi di orientamento e formazione professionale, riguardanti i servizi pubblici e le agenzie del sistema di formazione professionale che stanno impostando le attivit tenendo conto
delle professionalit psicologiche;
servizio sanitario nazionale, in cui la funzione di counseling degli psicologi diventa sempre
pi sistematica, soprattutto nei servizi ospedalieri e nel processo di aziendalizzazione, con
vari servizi di interazione con lesterno (scuole, strutture di riabilitazione, centri di informazione e consulenza, comunit educative e di recupero, gruppi-famiglia, consultori, inserimenti lavorativi di persone con disabilit);
servizi socio-assistenziali, relativi a servizi in enti locali per attivit di consulenza formativa, progettazione in attivit di sostegno, affidi familiari, adozioni, attivit con il tribunale
dei minorenni, per lorganizzazione e la gestione della rete di risorse utili per il lavoro psicosociale in un determinato contesto sociale;
servizi alle imprese e alle organizzazioni private e pubbliche, come settore di notevoli possibilit occupazionali e di sviluppo non soltanto nella gestione delle risorse umane, ma anche
nellergonomia, sicurezza lavorativa, analisi della progettazione organizzativa, della comunicazione e marketing, della pubblicit, della customer satisfaction, ma anche nel settore
terziario, della new economy (nella gestione dei siti Internet, ad esempio), del turismo o in
ambito sportivo;
servizi in altre istituzioni e settori pubblici, per quel che concerne linserimento nellambito
di centri studi delle forze armate o della polizia di Stato e nella selezione di corpi speciali; in
ambito giuridico (tribunale dei minori, affidamenti, perizie), per lintervento psicologico in
situazioni di emergenza collettiva (come terremoti, conflitti) e nella gestione della sicurezza
stradale.
Abbiamo qui accennato solo a un corpus generico sul quale riflettere per la costruzione di una
expertise professionale. Oggi, i margini di intervento di uno psicologo appaiono sempre pi ampi,
cos come molteplici sono le modalit di azione, dati i problemi e le soluzioni che egli deve fornire
quotidianamente nei diversi contesti lavorativi. Nuove possibilit di inserimento professionale
riguardano il bisogno di perfezionare gli scambi comunicativi, il miglioramento della progettazione e dellutilizzo degli oggetti duso, degli spazi quotidiani, dei rapporti interpersonali e di
gruppo, la diffusione delle conoscenze, la fruizione del tempo libero, lottimizzazione degli stili di
vita e di consumo, il miglioramento della qualit stessa della vita. Infine, non si possono ignorare i segnali di crescita potenziale della psicologia delle comunit.
Come abbiamo visto, limmagine compatta di una professione come quella dello psicologo appare revocata in questione dalla pluralit degli approcci teorici e dei metodi adottati, dalle
molteplici forme di inserimento professionale nel contesto sociale, dalle peculiarit di questa
Premessa
Estratto della pubblicazione
figura quando inserita in unorganizzazione pubblica o privata, o ancora dal tipo di utenti. Le
diverse domande sociali di interventi professionali competenti se, da un lato, sollecitano un
sempre maggiore ampliamento del numero dei profili dello psicologo, dallaltro per aumentano
la variabilit e la segmentazione professionale, riproponendo il problema della formazione delle
competenze che assicurino la qualit di unazione professionale. Lordinamento universitario
attuale offre la possibilit di disegnare un percorso formativo coerente con le complesse esigenze sociali odierne della professione dello psicologo.
Nelson Mauro Maldonato
Professore Associato di Psicologia Generale
Facolt di Lettere e Filosofia
Universit degli Studi della Basilicata
10
Premessa
Estratto della pubblicazione
Introduzione
I corsi di laurea
in Scienze e tecniche psicologiche
La classe delle lauree di primo livello in Scienze e tecniche psicologiche comprende corsi di
laurea che mirano alla formazione di operatori in grado di intervenire sui processi educativi per
facilitare lo sviluppo psicologico e la socializzazione di soggetti in et evolutiva; a quella di
operatori in grado di intervenire sui processi di orientamento, selezione e collocazione professionale di soggetti adulti e sul rapporto tra individuo e lavoro nei contesti organizzati; a quella di
operatori in grado di intervenire in contesti di comunit e in tutte quelle situazioni in cui assumano rilevanza le dinamiche relazionali. I vari corsi, in altre parole, hanno lo scopo di formare un
laureato con solide conoscenze di base nei vari ambiti disciplinari della Psicologia e delle scienze affini, ponendo particolare attenzione allo sviluppo di capacit metodologiche e strumentali,
per maturare una preparazione professionale di livello iniziale.
Lesame di accesso
Molti dei corsi attivati, afferenti a questa classe di laurea, sono a numero programmato (o
chiuso). Per accedervi necessario affrontare una prova dingresso volta dimostrare competenze e conoscenze di livello liceale nelle seguenti aree: cultura generale; capacit logica, di ragionamento e di comprensione testi; cultura storica, letteraria, filosofica e psico-pedagogica; cultura matematica; cultura scientifica (in particolare: scienze naturali, scienze della Terra, biologia, chimica e fisica); lingua italiana; lingua inglese; attualit socio-politica. Il numero di ammissioni stabilito autonomamente da ogni singolo ateneo.
La didattica
Sebbene lautonomia di cui gode ogni singolo ateneo (in seguito alla riforma universitaria del
1999) renda difficile un discorso che valga sempre e inequivocabilmente per tutte le facolt, in
linea di massima ogni corso di laurea di questa classe prevede due anni di curriculum comune
e al terzo anno la differenziazione nei diversi percorsi formativi, tra i quali lo studente dovr
scegliere.
La didattica di ciascun anno di corso articolata in semestri separati da un periodo di circa un
mese dedicato allo svolgimento degli esami. Le tipologie delle attivit formative di base, caratterizzanti, affini o integrative e quelle scelte dallo studente comprendono corsi di insegnamento frontale, corsi di laboratorio, esercitazioni e seminari. Possono essere scelti dallo studente insegnamenti inseriti in appositi elenchi predisposti dal Consiglio di corso di studio (CCS),
nonch gli insegnamenti non previsti per il percorso seguto, ma attivati per gli altri percorsi del
corso di laurea. Le scelte effettuate devono essere comunicate al presidente del CCS prima
dellinizio delle attivit didattiche e formalizzate con la presentazione del piano di studio.
Introduzione
Estratto della pubblicazione
13
14
Introduzione
Estratto della pubblicazione
Caratterizzanti
Ambiti disciplinari
Settori scientifico-disciplinari
Fondamenti
della psicologia
Formazione
interdisciplinare
BIO/09 - Fisiologia
BIO/13 - Biologia applicata
M-DEA/01 - Discipline
demoetnoantropologiche
M-FIL/02 - Logica e filosofia della
scienza
M-FIL/06 - Storia della filosofia
M-PED/01 - Pedagogia generale
M-STO/04 - Storia contemporanea
M-STO/05 - Storia della scienza
e delle tecniche
SPS/07 - Sociologia generale
Psicologia generale
e fisiologica
Psicologia
dello sviluppo
e delleducazione
Psicologia sociale
e del lavoro
Psicologia dinamica
e clinica
Introduzione
15
I corsi di laurea
Di seguito forniamo un elenco dettagliato dei corsi di laurea della classe di Scienze e tecniche
psicologiche, al momento attivi nelle universit italiane, indicando anche i rispettivi siti Internet, attraverso i quali la futura matricola potr eventualmente reperire ulteriori informazioni.
Universit
Corsi di laurea
nizzazioni e al turismo
Scienze dellinvestigazione
Scienze psicologiche applicate
16
Introduzione
Estratto della pubblicazione
Universit
Corsi di laurea
Scienze psicologiche
CASERTA
personali
Scienze psicologiche dello sviluppo e delleducazione
Universit degli Studi di PALERMO
http://www.unipa.it/
sociali
sulenza clinica
Introduzione
Estratto della pubblicazione
17
Universit
Corsi di laurea
Scienze e tecniche psicologiche per lintervento clinico per la
persona, il gruppo e le istituzioni
18
Introduzione
Il possesso della laurea in uno dei corsi della classe consente lammissione allesame di Stato
per liscrizione allAlbo degli psicologi, sezione B, con la qualifica di Dottore in Scienze psicologiche (ex Psicologo junior). Queste figura professionale svolge la sua attivit alle dipendenze di
soggetti pubblici e privati e di organizzazioni attive nel terzo settore, oppure come libero professionista. impegnato nelle attivit di natura tecnico-operativa in campo psicologico, nei riguardi di persone, di gruppi e di organismi sociali.
Gli specifici atti di competenza del Dottore in Scienze psicologiche sono:
partecipare alla programmazione e alla verifica di interventi psicologici e psicosociali;
realizzare interventi psicoeducativi volti a promuovere linserimento e la partecipazione sociale del soggetto in difficolt;
promuovere il recupero delle competenze funzionali delle persone disabili;
utilizzare strumenti psicologici per recuperare competenze funzionali di tipo cognitivo, pratico, emotivo e relazionale;
utilizzare strumenti psicologici per arrestare la regressione funzionale in caso di malattie
croniche;
utilizzare strumenti psicologici per lorientamento scolastico-professionale;
utilizzare le interviste, il colloquio, i test psicologici, losservazione e altri strumenti di analisi ai fini della valutazione dei processi cognitivi, di interazione sociale e dellidoneit psicologica a specifici compiti e condizioni;
curare la raccolta e lelaborazione statistica dei dati psicologici, nellambito di progetti di
studio e di ricerca.
Lo Psicologo
19
20
Introduzione
Estratto della pubblicazione
Parte prima
Test - esercitazione per ambiti
disciplinari
I test di selezione
La riforma universitaria ha previsto la possibilit per gli atenei di effettuare delle forme di
verifica della preparazione iniziale del candidato come condizione indispensabile per limmatricolazione. Ci significa che gli studenti che intendono iscriversi devono superare delle prove
di selezione iniziale.
Le forme di selezione sono solitamente di due tipi:
una prova a carattere orientativo, che tende a verificare se lo studente ha un livello di
preparazione di base adeguato, ma non esclude la sua immatricolazione anche in caso di
parziali insufficienze;
una prova a carattere selettivo, che se dovesse avere esito negativo esclude la possibilit
dello studente di iscriversi.
La prova a carattere orientativo vige in tutte le facolt che non prevedono il numero chiuso. La
prova selettiva riguarda quei corsi di laurea che hanno un numero programmato annuale di
possibili iscritti.
Numero chiuso e test di ammissione
A partire dal 1997, attraverso alcuni regolamenti dellattuale MIUR (Ministero dellIstruzione,
dellUniversit e della Ricerca) e pi recentemente con lentrata in vigore della legge n. 264 del
1999, stata istituita in Italia la regolamentazione agli accessi per liscrizione ad alcuni corsi di
laurea.
Il numero programmato, largamente diffuso in molte istituzioni universitarie estere, si affermato in Italia con il duplice scopo di equilibrare il rapporto tra numero di studenti e qualit e
capacit delle strutture universitarie e per regolare lofferta di professionalit richieste dal mercato. Per ogni corso a numero chiuso viene pubblicato un bando di concorso nel quale vengono
indicati il numero dei posti disponibili, i termini di iscrizione, la data e le modalit di svolgimento della prova di ammissione. I bandi normalmente sono disponibili presso le segreterie delle
universit a partire dal mese di agosto, mentre le prove di selezione si tengono, in genere, nelle
prime due settimane di settembre.
Per poter accedere ai corsi di laurea a numero chiuso bisogna sostenere i test di ammissione.
Poich lammissione condizionata dal superamento del test, lo studente dovr cercare di affrontare pi di una prova. Questo possibile nel caso in cui la prova di selezione al corso prescelto si svolga in date differenti nelle diverse sedi universitarie: conviene, quindi, preiscriversi
allesame di ammissione in pi sedi e sostenere pi prove, in modo da aumentare le probabilit
di riuscita. Se, invece, le prove di selezione vengono effettuate nello stesso giorno, come non di
rado accade, opportuno documentarsi sullesistenza di corsi compatibili con quello prescelto,
che presentino cio, almeno per il primo anno, piani di studio simili.
chiaro che, nonostante questi accorgimenti, conta prepararsi adeguatamente, soprattutto attraverso attivit di simulazione dei test come quelli riportati nel presente volume.
Parte prima Test - esercitazione per ambiti disciplinari
Estratto della pubblicazione
23
Criteri di selezione
Liscrizione presso i corsi di laurea a numero programmato avviene con il superamento dei test di
selezione. Secondo quanto previsto dalla riforma, accanto al punteggio del test avrebbe dovuto
essere valutato anche il voto di maturit ma, stando allesperienza pratica, sembra che pochissimi atenei abbiano considerato questo criterio.
Sono questi, comunque, in linea di massima, gli elementi di valutazione che danno luogo al
punteggio finale assegnato al singolo studente. Viene quindi compilata una graduatoria dei
candidati estesa fino al numero dei posti disponibili. Non esiste in genere una soglia minima, in
quanto le graduatorie sono di tipo comparato e variano di anno in anno a seconda del livello di
abilit mostrato dagli studenti selezionati. Per i criteri di selezione bene fare sempre riferimento alle norme contenute dal bando di concorso.
I test di ammissione contengono un numero di domande che oscilla da 60 a 120, con risposta a
scelta multipla dalle 3 alle 5 opzioni possibili. Possono essere attitudinali, di profitto o nozionistici.
I test attitudinali riguardano prevalentemente le potenzialit espresse da una persona nello
svolgere una specifica attivit. Le attitudini che sono verificate attraverso i test di ammissione
universitaria sono, per esempio, la capacit analitica, la conoscenza e comprensione della lingua italiana, la capacit di sintesi.
I test di profitto hanno lo scopo di verificare la preparazione degli studenti relativamente alle
discipline afferenti il corso di studi prescelto. Quindi vertono sui contenuti.
Per le selezioni, in base alle scelte operate dai singoli atenei, gli studenti dovranno misurarsi
con quesiti di carattere esclusivamente attitudinale, con item di carattere solo nozionistico e
con batterie di forma mista.
Il contenuto del test stabilito sia dalle singole Universit sia dal Ministero. Le prove di ammissione di un determinato corso di studio possono variare sensibilmente da ateneo ad ateneo in
quanto le Universit, anche quando sono obbligate ad attenersi alle scelte del Ministero, hanno
una certa autonomia nellambito della definizione del numero delle domande o nella determinazione della durata della prova.
I criteri di valutazione dei punteggi dei test di ammissione prevedono, in linea di massima,
lassegnazione di:
0 punti per ogni risposta non data;
0,2 punti per ogni risposta errata;
1 punto per ogni risposta esatta.
Per un corretto svolgimento dei test conviene innanzitutto acquisire familiarit con i meccanismi di
risoluzione, esercitandosi a lungo fino a migliorare il pi possibile i tempi di esecuzione. Al momento della prova importante dedicare qualche minuto allorganizzazione del proprio esame. Una
24
25