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PRG.PR.TUB.0001
Rev.1
Luglio 1994
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 2 (93)
INDICE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
GENERALIT
1.2. Riferimenti
2.1. Simbologia
2.2. Definizioni
10
20
43
3.1. Introduzione
43
43
53
55
75
4.1. Introduzione
75
75
77
80
82
5.1 Generalit
82
5.2. PIPSIM
82
83
89
BIBLIOGRAFIA
93
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 3 (93)
1.
GENERALIT
1.1.
1.2.
Riferimenti
1.2.1.
1.2.2.
ANSI B36.10
ANSI/ASME B31.3
API RP 14E
NFPA 11
NFPA 13
NFPA 15
PRG.GG.NRM.0001
PRG.GG.GEN.0001
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 4 (93)
2.
2.1.
Simbologia
a
m2
A0
m2
tasso di manutenzione (0 1)
cc
sovraspessore di corrosione
mm
ce
sovraspessore di erosione
mm
cm
sovraspessore meccanico
mm
cp
J/(kgC)
cv
J/(kgC)
CA
costo d'ammortamento
Lit/(ma)
Cd
coefficiente di caduta
CF
Lit/(ma)
CP
Lit/m
CT
Lit/(ma)
dp
diametro particella
mm
d1
d2
DH
diametro idraulico
N/m2
Eg
Ek
kJ/m 3
ES
fD
fDc
fDg
fDl
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Foglio 5 (93)
fF
fH
fn
fT
fattore d'attrito
(utilizzato per il calcolo delle lunghezze equivalenti/Metodo Crane)
ftpr
Fh
gn
m/s2
N/m2
ha
hL
hwh
Hld
Hle
Hlf
Il
m3
N/m2
k1
k2
Ke
costo dell'energia
Lit/kJ
Kt
Lit/J
lunghezza generica
Li
Ltot
peso molecolare
kg/kmol
Ma
numero di Mach
Mi
kg/kmol
portata in moli
kmol/s
ng
velocit angolare
rad/s
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Foglio 6 (93)
nt
NE
Nd
Ngv
Nl
Nlv
pressione relativa
kPa
p'
pressione assoluta
kPa
p'b
kPa
p'avg
kPa
p'v
tensione di vapore
kPa
p'1
kPa
p'2
kPa
pressione relativa
Pa
P'
pressione assoluta
Pa
P'c
pressione critica
Pa
P'1
Pa
P'2
Pa
p100
kPa/100m
p100iw
kPa/100m
p100ow
kPa/100m
p100vw
kPa/100m
p100is
kPa/100m
p100os
kPa/100m
p100vs
kPa/100m
pe
kPa
pf
kPa
pp
kPa
p0
kPa
perdite di carico
Pa
Paccel
Pa
Pattr
Pa
P100
Pa/100m
m3/s
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Foglio 7 (93)
qg
m3/s
q'g
m3/s
ql
m3/s
q'l
m3/s
ro
Ro
J/(kmolK)
Rc
raggio di curvatura
RH
raggio idraulico
Re
Numero di Reynolds
Rem
Rey
mm
sn
mm
smin
mm
sp
mm
tempo
temperatura Celsius
temperatura termodinamica
T1
T2
velocit
m/s
vsuono
velocit sonica
m/s
vcrit
velocit critica
m/s
vcrit.tp
m/s
ve
velocit di erosione
m/s
vf
velocit di sedimentazione
m/s
Sg
Sp
S
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Foglio 8 (93)
vh
m/s
vl
m/s
vmt
m/s
vs
m/s
vsg
m/s
vsl
m/s
vtp
m/s
v1
m/s
v2
m/s
volume specifico
m3/kg
V1
m3/kg
V2
m3/kg
portata in massa
kg/s
wg
kg/s
wl
kg/s
xg
kg/m 3
xni
xwi
Lit/m
Xa
yf
yl
Ya
Yy
h/a
fattore di compressibilit
ze
elevazione verticale
zei
z1
z2
rapporto di diametri
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Foglio 9 (93)
angolo di deformazione
rad
rugosit assoluta
mm
viscosit dinamica
Pas
Pas
Pas
Pas
Pas
Pas
Pas
Pas
Pas
Pas
Pas
viscosit cinematica
m2/s
m2/s
m2/s
massa volumica
kg/m 3
kg/m 3
kg/m3
kg/m 3
g1
kg/m 3
g2
kg/m 3
kg/m 3
kg/m 3
kg/m 3
kg/m 3
kg/m 3
kg/m 3
tensione superficiale
N/m
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Foglio 10 (93)
coefficiente di cavitazione
wa
N/m
N/m2
sollecitazione di taglio
N/m2
gradi
gradi
sollecitazione ammissibile
N/m2
2.2.
Definizioni
2.2.1.
2.2.1.1.
Viscosit
Viscosit dinamica
La viscosit la derivata, rispetto al tempo, della quantit di moto riferita all'unit di area ed al
gradiente unitario di velocit. Essa ha le dimensioni di (massa)/(lunghezza)(tempo) o le
dimensioni di (forza)(tempo)/(lunghezza)2.
Viscosit cinematica
E' data dal rapporto tra la viscosit dinamica e la densit del fluido in esame alla medesima
temperatura, e viene espressa in m2/s.
(1)
Liquido
Per un liquido (puro o miscela), a parit di metodo di misura, la viscosit praticamente
indipendente dalla pressione (tranne che in prossimit della temperatura critica) e dipendente
dalla temperatura (diminuisce al crescere della temperatura).
Correlazioni tra viscosit, temperatura e pressione per componenti liquidi puri sono disponibili in
letteratura.
Le viscosit dinamica e cinematica di una miscela possono essere stimate con le seguenti
formule:
m = xni ( i )
i
m = xni ( i )
i
1/ 3
1/ 3
(2)
(3)
Le viscosit di miscele di idrocarburi possono essere calcolate (con buona approssimazione) come
segue:
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Foglio 11 (93)
1)
f ( m ) = xwi f ( i )
i
3)
(6)
(7)
m = 1010 0,8
(8)
dove:
a=
f ( m ) 23,097
33,468
(9)
Gas
Per un gas (puro o miscela), a parit di metodo di misura, la viscosit sostanzialmente
condizionata dalla pressione, specialmente per valori di pressione superiori alla pressione
critica, e dalla temperatura (cresce al crescere della temperatura). Correlazioni tra viscosit,
temperatura e pressione per componenti gassosi puri sono disponibili in letteratura.
Le viscosit dinamica e cinematica di una miscela di due o pi componenti gassosi a pressione
atmosferica possono essere calcolate con le seguenti formule:
m =
i xni i Mi
i xni Mi
(10)
m =
i xni i Mi
i xni Mi
(11)
Le correlazioni tra viscosit, temperatura e pressione di una miscela gassosa sono riconducibili
a quelle di un componente puro mediante il calcolo delle corrispondenti grandezze
pseudocritiche.
2.2.1.2.
Massa volumica
La massa volumica di una sostanza la sua massa per unit di volume; viene espressa in
kg/m 3. Si definisce volume specifico il reciproco della massa volumica (m3/kg).
La massa volumica di una sostanza dipende dallo stato fisico e dalle condizioni di temperatura e
pressione.
Liquido
La massa volumica di un liquido (puro o miscela) scarsamente dipendente dalla pressione.
Massa volumica relativa di un liquido (o specific gravity)
E' il rapporto tra la massa volumica del liquido alle condizioni specificate e la massa volumica
dell'acqua in condizioni standard
S=
(1)
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Foglio 12 (93)
Una miscela di idrocarburi liquidi, per temperature lontane dalle loro temperature critiche, pu
essere assunta come miscela ideale quindi la sua massa volumica relativa pu essere ottenuta
dalla sommatoria delle masse volumiche relative dei singoli componenti moltiplicate per la
relativa frazione in volume.
Gas
La massa volumica di un gas (puro o miscela) sostanzialmente condizionata dalla pressione.
Per i gas reali la massa volumica pu essere calcolata con la seguente formula:
P'
zRT
(5)
R=
Ro
M
(6)
mentre il fattore di compressibilit si pu ricavare dai diagrammi degli stati corrispondenti (che lo
correlano alla pressione e temperatura ridotte) oppure dalle equazioni di stato.
A titolo di esempio si riporta la forma dell'equazione per la determinazione del fattore di
compressibilit ricavata a partire dall'equazione di stato di Redlich-Kwong-Soave:
z3 z2 + z A B B 2 A B = 0
(7)
Sg =
M(gas) R(aria)
=
M(aria) R(gas)
2.2.2.
Caratteristiche tubazioni
2.2.2.1.
(8)
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Foglio 13 (93)
DE, mm
15
20
25
40
50
65
80
100
150
200
250
300
350
400
450
500
550
600
650
700
750
800
850
900
1 000
2.2.2.2.
21,34
26,67
33,40
48,26
60,32
73,02
88,90
114,30
168,27
219,07
273,05
323,85
355,6
406,4
457,2
508,0
558,8
609,6
660,4
711,2
762,0
812,8
863,6
914,4
1016,0
Spessore
Schedula 40
mm
2,77
2,87
3,38
3,68
3,91
5,16
5,49
6,02
7,11
8,18
9,27
10,31
11,13
12,70
14,27
15,09
17,48
17,48
17,48
19,05
-
Spessore
Schedula 80
mm
3,73
3,91
4,55
5,08
5,54
7,01
7,62
8,56
10,97
12,70
15,09
17,48
19,05
21,44
23,83
26,19
28,58
30,96
-
sn
sp + c c + cm + c e
s min
=
0,875
0,875
(1)
essendo:
sp =
25,4
6
894,757
0,025 4
2
+
Y
6894,757
6894,757
(per s p < D / 6)
(2)
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Data
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Foglio 14 (93)
Per tubi saldati si aggiungono 0,254 mm allo spessore calcolato con l'equazione (1).
L'efficienza per la saldatura longitudinale uguale a 1 per tubi senza saldatura mentre varia
da 0,71,0 per i tubi saldati.
Il coefficiente adimensionale Y riportato in Tab. 2.2.2.2.a.
Tab. 2.2.2.2.a.: Valori del coefficiente Y (per sp < D/6).
Materiale
Acciaio ferritico
Acciaio austenitico
Altri materiali duttili
Ghisa
485
0,4
0,4
0,4
0,0
510
0,5
0,4
0,4
0,0
Temperatura (C)
540
560
595
0,7
0,7
0,7
0,4
0,4
0,5
0,4
0,4
0,4
0,0
0,0
0,0
620
0,7
0,7
0,4
0,0
35
1,103
1,379
1,265
1,103
1,379
Temperatura (C)
150
260
370
1,000
0,903
0,803
1,251
1,127
0,989
1,151
1,034
0,914
1,000
0,903
0,803
1,251
1,127
0,989
480
0,448
0,448
0,448
0,448
0,448
Per valori della tensione ammissibile per materiali e temperature diverse si veda la Tab.6.3, pag.
6-38 - Perry H.R., Chemical Engineers' Handbook.
2.2.2.3.
Raggio idraulico
Per tubazioni di sezione circolare non piena e non circolare piena si definisce raggio idraulico il
rapporto tra l'area bagnata ed il perimetro bagnato della sezione della tubazione stessa.
RH =
(1)
Si definisce il diametro idraulico equivalente come la grandezza pari a 4 volte il raggio idraulico.
DH = 4 RH
(2)
Tali formule sono applicabili a condotte circolari non piene ed a condotte non circolari piene
(ovali, quadrate, ecc.). In caso di sezioni particolarmente allungate e strette il raggio idraulico
pu essere assunto approssimativamente uguale alla met della larghezza della sezione di
passaggio.
In Tab. 2.2.2.3.a. e Tab. 2.2.2.3.c. sono riportate le formule per il calcolo del raggio idraulico per
alcune sezioni di tubazioni particolari.
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Foglio 15 (93)
RH
d
4
D-d
4
Cerchio con:
d = diametro interno
Anello concentrico con:
D = diametro interno cerchio esterno
d = diametro esterno cerchio interno
Anello eccentrico con:
D = diametro interno cerchio esterno
d = diametro esterno cerchio interno
Quadrato con:
D = lato
Rettangolo con a = lato,
b = lato
Ellisse con 2a = asse maggiore, 2b = asse minore
K: vedere Tab. 2.2.2.3.b.
Film tra 2 piani paralleli con y = distanza tra i 2 piani
D-d
4
D
4
ab
2(a + b)
ab
K (a + b)
y
0,2
1,010
0,3
1,023
0,4
1,040
0,5
1,064
0,6
1,092
0,7
1,127
0,8
1,168
0,9
1,216
1,0
1,273
Sezione
Rettangolo con y = profondit, b = larghezza
Semicerchio pieno con:
d = diametro interno
Largo basso flusso su superficie piana con:
y = profondit
Film su parete verticale di una torre con t = spessore film,
d = diametro interno della torre
2.2.3.
Grandezze caratteristiche
2.2.3.1.
Velocit media
b y
b + 2y
d
4
y
t
t2
t
d
E' data dal rapporto tra la portata volumetrica media nella sezione e l'area della sezione stessa
(determinata dall'equazione di continuit per lo stato stazionario):
v=
q
A
(1)
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Foglio 16 (93)
2.2.3.2.
v=
w
A
(2)
v=
wV
A
(3)
Numero di Reynolds
Il tipo di moto di un fluido in una tubazione, laminare o turbolento, dipende dal diametro della
tubazione, dalla densit e dalla viscosit del fluido e dalla velocit. Il numero di Reynolds un
valore numerico adimensionale combinazione di queste quattro grandezze, definito come il
rapporto tra la forza d'inerzia dovuta alla massa e la forza di scorrimento tangenziale dovuta alla
viscosit.
Il numero di Reynolds, espresso in termini di diametro idraulico, risulta essere:
Re =
DH v
(1)
2.2.3.3.
Re 2 000
2 000 < Re 4 000
Re > 4 000
Numero di Mach
moto laminare
zona di transizione
moto turbolento completamente sviluppato
Si definisce numero di Mach il rapporto tra la velocit media del fluido nella tubazione e la
velocit sonica del fluido, alle stesse condizioni di temperatura e pressione.
Ma =
v
vsuono
(1)
vsuono =
k Ro T
M
(2)
vsuono =
k Z Ro T
M
(3)
Velocit critica
La velocit critica di un gas in una condotta si raggiunge quando dv/dl = .
Se il flusso del gas adiabatico allora vcritica = v suono .
Se il flusso del gas isotermo allora
vcritica =
vsuono
k
(4)
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Foglio 17 (93)
Se il flusso del gas descrivibile dalla politropica generica cx, che pu essere espressa in
termini di costante universale di gas come cx = oR, la velocit critica diventa:
vcritica =
2.2.3.4.
vsuono
k
k(k + 1)
2(k 1)
(k + 1)
o
2(k 1)
o
(5)
Tipo di flusso
Una tubazione, defluente a portata costante, presenta in ognuna delle sezioni trasversali
velocit media costante. Tuttavia per le particelle fluide che si succedono nel tempo in uno
stesso punto della generica sezione trasversale, la misura della velocit media pu segnalare
due diverse eventualit:
velocit media costante (moto laminare)
velocit media non costante, oscillante con alta frequenza attorno a valori medi locali (moto
turbolento).
Nel moto laminare le particelle si muovono in direzione parallele all'asse della condotta e non
esistono componenti macroscopiche di velocit ortogonali a questo asse.
Nel moto turbolento esiste una notevole miscelazione delle particelle durante il flusso. Tali
particelle conservano velocit medie parallele all'asse della condotta ma, in uno stesso punto
della corrente, assumono velocit diversamente dirette, parallele ed ortogonali a tale asse, che
seguono traiettorie irregolari, caotiche ed imprevedibili.
Le forze di taglio, dovute alla viscosit, tendono a stabilizzare il flusso unidirezionale. Le forze
d'inerzia, dovute al peso ed alla velocit, tendono a romperlo. Il prevalere di queste ultime sulle
prime impartisce al moto caratteristiche turbolente anzich laminari.
Un rapporto adimensionale tra forze d'inerzia e forze viscose (Numero di Reynolds) stabilisce la
soglia di transizione tra moto laminare e moto turbolento (vedere punto 2.2.3.2.).
La forma del profilo di velocit nel flusso laminare molto differente da quella del flusso
turbolento. Sia nel flusso laminare che nel flusso turbolento i punti di massima velocit sono
sull'asse della condotta, ma nel flusso laminare la velocit media pari a 0,5 volte la velocit
massima, mentre nel flusso turbolento la velocit media circa 0,8 volte quella massima.
Nel moto turbolento la distribuzione delle velocit lungo un diametro presenta tre zone:
substrato laminare dove, prevalendo le forze viscose, presente solo moto laminare;
zona mista dove presente sia moto laminare che turbolento;
zona turbolenta dove il moto solo turbolento essendo l'agitazione completamente
sviluppata mentre le forze viscose sono trascurabili o inesistenti.
Un altro fattore che influenza notevolmente la distribuzione di velocit, e quindi il tipo di moto, in
una condotta la scabrezza superficiale, ovvero le irregolarit geometriche della superficie
interna della tubazione dipendenti dal materiale e dal tipo di lavorazione effettuata. Infatti gli urti
contro le irregolarit della parete suscitano una serie di perturbazioni che incrementano la
turbolenza o addirittura la causano. Si hanno effetti analoghi di turbolenza in tubi lisci con alte
velocit e in tubi scabri con basse velocit.
L'equazione fondamentale per calcolare le perdite di carico, valida per moto laminare e
turbolento, l'equazione di Darcy:
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Foglio 18 (93)
P =
2.2.3.5.
fD L v2
2 DH
(1)
Fattore d'attrito
Il fattore di attrito funzione del numero di Reynolds, e della rugosit relativa quando il regime di
moto turbolento.
In letteratura vengono definiti due tipi di fattore d'attrito: il fattore d'attrito di Darcy (fD) ed il fattore
d'attrito di Fanning (fF).
Tra i due fattori sussiste la seguente relazione:
fD = 4 fF
(1)
fD =
96
Re
(2)
fD =
96
Re
(3)
fD =
64
Re
(4)
fD =
64
Re
D
1
d
2
D
1+ +
d
D
1
d
(5)
D
ln
d
con:
D
fD =
64
Rem
(6)
PRG.PR.TUB.0001
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Lug. 1994
Foglio 19 (93)
Rem =
DH v
e
(7)
e =
p
4 r 1 r
1 o + o
3 r 3 r
(8)
fD =
64
Re m
(9)
Rem =
v DH
e
(10)
che tiene conto della viscosit equivalente di un fluido con legge di potenza
e =
m v
4 RH
n1
3n + 1
(11)
con:
m
Moto turbolento
In regime di moto turbolento espresso dalla equazione di Colebrook
1
fF
10 3
1,256
= 4 log
+
3,7d
Re fF
(12)
1
fD
10 3
2,512
= 2 log
+
Re fD
3,7 d
(13)
Le relazioni summenzionate per il calcolo dei fattori d'attrito riguardanti il moto turbolento in tubi
cilindrici a sezione circolare valgono (come dimostrato dall'esperienza) anche per tubi di sezione
diversa, purch si introduca il diametro idraulico.
Per la rugosit assoluta vengono elencati in Tab. 2.2.3.5.a. dei valori tipici.
Tab. 2.2.3.5.a. - Valori di rugosit assoluta per vari tipi di materiali
Materiale
Tubi in acciaio
Tubi galvanizzati
Tubi in ghisa
Tubi cementati
Tubi in plastica
Rugosit assoluta, mm
0,0457
0,152
0,259
0,305 3,05 [1 000]
0,00152
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 20 (93)
2,512
= 2 log
Re fD
1
fD
(14)
10 -3
= 2 log
3,7 d
1
fD
(15)
Il fattore d'attrito pu essere convenientemente stimato, senza calcoli iterativi, con l'equazione
seguente:
= 2 log
+
Re
3,7 d
1
fD
(16)
fD = 0,3164 Re 0,25
(17)
Le formule sopraddette possono essere, e normalmente vengono, utilizzate anche nella zona di
transizione.
2.2.3.5.b. Fluido bifasico
Il fattore d'attrito per un fluido bifasico pu essere ottenuto da quello del monofasico
moltiplicandolo per un coefficiente correttivo ftpr:
fDc = fD ftpr
dove f tpr = 1
(19)
ln( )
+ 0,094 ln( )
4
+ 0,008 43 ln( )
con
ql
ql + qg
(20)
2.3.
2.3.1.
Teorema di Bernoulli
La relazione fondamentale per il calcolo delle perdite di carico per il moto di un liquido nelle
tubazioni ed attraverso elementi di linea l'equazione generalizzata di Bernoulli. Il teorema di
Bernoulli deriva dall'applicazione della legge della conservazione dell'energia al flusso di un
fluido tra due sezioni di una tubazione:
z1 +
P1'
v
P'
v
+ 1 = z2 + 2 + 2 + hL
1 gn 2 gn
2 gn 2 gn
(1)
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 21 (93)
2.3.2.
Formula di Darcy
La formula di Darcy l'equazione generale per il calcolo delle perdite di carico per attrito di un
fluido in una tubazione.
hL =
fD L v 2
2 D H gn
(1)
P =
fD L v 2
2 DH
(espressa in Pa)
(2)
Questa formula valida per flussi in regime di moto laminare o turbolento per ogni tipo di fluido
in una tubazione.
2.3.3.
Fluido monofasico
2.3.3.1.
Fluidi incomprimibili
Per il calcolo delle perdite di carico si utilizza la formula di Darcy (formula (2) paragrafo 2.3.2.)
esprimibile anche in termini di portata di massa come:
P =
fD L w 2
2 DH A 2
(1)
Da tenere presente la non completa accuratezza di tale formula in caso di alte velocit del
liquido entro il tubo in quanto a causa del forte calo di pressione si pu avere il fenomeno della
cavitazione.
2.3.3.2.
Fluidi comprimibili
2.3.3.2.a. Per il calcolo delle perdite di carico si utilizza la formula di Darcy (formula (2) paragrafo 2.3.2.)
applicata a fluidi comprimibili entro le limitazioni riportate qui di seguito.
Se le perdite di carico calcolate sono minori del 10% della pressione del punto di partenza, i
risultati della formula di Darcy sono ragionevolmente corretti sia se il volume specifico
utilizzato nel calcolo quello corrispondente alle condizioni di partenza, sia se quello delle
condizioni d'arrivo.
Se le perdite di carico calcolate sono maggiori del 10% e minori del 40% della pressione del
punto di partenza, i risultati della formula di Darcy sono ragionevolmente corretti se il volume
specifico utilizzato nel calcolo quello corrispondente alle condizioni medie tra partenza e
arrivo.
Se le perdite di carico sono maggiori del 40% (elevate perdite di carico) della pressione del
punto di partenza, meglio utilizzare le formule riportate nei paragrafi successivi.
2.3.3.2.b. Flusso adiabatico
In caso di flusso adiabatico (ad esempio lo sbocco di una tubazione corta di piccola sezione in
una di grossa sezione) si introduce un fattore correttivo y per compensare i cambiamenti delle
propriet dovute all'espansione
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 22 (93)
w = 1,111 y d12
P
K V1
(1)
dove K il coefficiente di resistenza d'attrito totale della tubazione (compreso gli elementi di
linea) definito nel paragrafo 2.4.2.2 e per il coefficiente y si fa riferimento ai grafici ed alle tabelle
di pag. A-22 del Crane.
2.3.3.2.c. Flusso isotermo
In condizioni isoterme (ad esempio nel caso di flusso di un gas in linee lunghe non coibentate) in
cui le perdite di carico sono grandi rispetto alla pressione di partenza la formula di Darcy non
applicabile. Si utilizza quindi l'equazione completa dei gas:
2
2
2
P'1 ) (P'2 )
(
A
2
w =
P'1
fD L
P'1
+ 2 ln
V1
D
P'
H
2
(1)
w =
P'1
V1 fD L
(2)
Tale formula semplificata valida in caso di tubazioni lunghe e grandi perdite di carico o
tubazioni corte e perdite di carico ridotte rispetto alla pressione del punto di partenza.
2.3.4.
2.3.4.1.
Generalit
In un flusso di un fluido bifase (gas-liquido) il tipo di moto che si instaura nella tubazione dipende
dalle propriet e dalle portate delle singole fasi, dall'orientazione e rugosit del tubo.
Per la verifica del tipo di moto che si instaura nella tubazione e per il calcolo delle perdite di
carico esistono in letteratura molte correlazioni empiriche.
Le correlazioni empiriche sono state ricavate sulla base di dati sperimentali riferiti a linee di testa
pozzo e collettori di raccolta di miscela gas/liquido o a sistemi di fluidi di riferimento (ad esempio
aria/acqua).
Per calcolare le perdite di carico di un sistema bifasico si devono analizzare i seguenti
parametri:
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 23 (93)
tipo di moto
frazione volumetrica attuale di liquido accumulato nelle tubazioni
Tipo di moto
Per definire il tipo di moto si fa riferimento a mappe di regime di flusso definite per linee
orizzontali o verticali con flusso ascendente.
Nel caso di flusso discendente in linee verticali non esistono in letteratura mappe di riferimento
universalmente riconosciute.
Nel presente criterio si fa riferimento a:
moto orizzontale
mappa di Aziz
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 24 (93)
B x = 210,6
l g ( l / 0,001) 1/3
wl
w g l 2/3
( 1 000)
(1)
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 25 (93)
B y = 50,35 10 6
wg
( d / 0,025 4)
1
l g
(2)
x = log B x
(3)
y = log B y
(4)
le linee di delimitazione dei vari regimi di flusso per la mappa di Baker sono rappresentate dalle
equazioni che seguono:
y1 = 4,34 0,70 x1
(5)
y2 = 3,389 6 0,22 x2
(6)
y3 = 4,221 2 0,64 x3
(7)
(8)
per y 3,78
x5A = 6,26 y
per y 3,78
(9)
(10)
(11)
(12)
flusso stratificato
flusso stratificato
flusso stratificato
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 26 (93)
flusso stratificato
flusso a bolle
flusso slug
flusso anulare
flusso a tappo
y > 6,26-x
flusso a bolle
Per l'utilizzazione diretta della mappa di Baker si veda pag. 5-40 - Perry H.R., Chemical
Engineers' Handbook, in cui i valori dell'ascissa e dell'ordinata sono determinabili come segue:
w 73
x = l
w g 1 000
y=
1/ 3
62,3
l
0,001 l / 16,018
g / 16,018 l / 16,018
62,3
0,075
( w g / A) 0,204 8
g / 16,018 l / 16,018
62,3
0,075
(13)
(14)
1/2
(15)
(16)
(17)
(18)
(19)
(20)
flusso a bolle
flusso a bolle
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 27 (93)
flusso stratificato
flusso stratificato
flusso a onde
flusso a onde
flusso a onde
flusso slug
flusso slug
vsl < 15
flusso anulare
flusso anulare
flusso anulare
flusso anulare
flusso anulare
flusso a bolle
flusso stratificato
flusso slug
e
flusso slug
flusso slug
p f = 6,897 fn f tpr
v sl v sg
k
(L / 1 609)
16,018 0,304 8
0,146 23 ( d 39,37 )
(1)
( ) 2 (1 ) 2
g
l
k =
+
Hld
1 Hld )
(
(2)
con:
ql
ql + qg
(3)
(4)
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 28 (93)
essendo
Re y =
[(
( n / 0,001)
(5)
vsl =
vsg =
ql
(6)
d2 / 4
qg
(7)
d2 / 4
n = l + g (1 )
(8)
ftpr = 1 +
yf
1,281 0,478 yf + 0,444 yf 0,094 yf + 0,008 43 yf
2
(9)
essendo yf = -In() funzione sia del numero di Reynolds del bifasico che della frazione
volumetrica di liquido.
Il parametro che rimane da calcolare la frazione volumetrica di liquido accumulato nella
tubazione (Hid). Poich tale parametro funzione sia del numero di Reynolds del bifasico sia
della frazione volumetrica di liquido il calcolo di tipo iterativo. Per il calcolo della frazione
volumetrica di liquido accumulato Hld si far riferimento alla Fig. 2.3.4.2.a.
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 29 (93)
2.3.4.3.
vsg
vsl
parametro ascissa:
Xa
parametro ordinata:
Ya
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 30 (93)
Di seguito sono riportate le formule per il calcolo dei parametri indicati sopra:
qg
v sg =
( d / 4)
v sl =
ql
(1)
( d / 4)
(2)
g
Xa =
a
0,333
Ya
(3)
Ya = l wa
w
0,25
(4)
Nx = vsg X a
(5)
Ny = vsl Ya
(6)
Di seguito sono riportati i campi di esistenza dei quattro differenti tipi di moto:
Moto a bolle
N x 0,5
qualsiasi valore di Ny
(7)
qualsiasi valore di Ny
(9)
0,5 Nx 1,6
Ny
8,0 N x 26,5
N y 0,263 (N x - 8,6)
(11)
Nx 70 e Nx = 26,5
qualsiasi valore di Ny
(12)
26,5 Nx 70
N
Ny x
70
Moto a slug
(1,96 N x ) 5,81
100
(10)
1
100
(13)
Moto a schiuma
8,0 Nx 26,5
N y 0,263 (N x 8,6)
26,5 Nx 70
Ny
N
x
70
6,58
1
100
(14)
(15)
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 31 (93)
Per le tubazioni verticali in alimentazione a separatori, quando la capacit degli stessi tale da
garantire un tempo di residenza elevato, accettabile anche il tipo di moto a slug.
Il tipo di moto a schiuma andrebbe evitato in ogni caso.
La metodologia di calcolo sopra riportata suggerita anche per il dimensionamento di tubazioni
con inclinazione superiore a 10.
2.3.4.3.b. Calcolo delle perdite di carico
Per il calcolo delle perdite di carico in tubi verticali con moto ascendente si procede alla
determinazione della componente relativa agli attriti (Dukler, vedi punto 2.3.4.2.b.) ed alla
componente relativa alla variazione di quota.
Per quest'ultima si utilizza la correlazione di Flanigan:
p e = 6,897
(l / 16,018) Hlf
144
ze
(1)
Hlf =
ze =
1 + 0,326 4 v sg / 0,304 8
1,006
(2)
izei
Si vuole sottolineare che indispensabile, soprattutto per tubazioni verticali, la verifica del tipo di
moto in tutto il campo delle portate previsto.
2.3.4.4.
2.3.4.5.
1,84 (Nlv )
NE =
0,575
p' avg
p'b
Ngv Nd
0,05
Nl
0,1
(1)
0,027 7
( l 16,018)
Nlv = 1,938 v sl
1 000
0,25
(2)
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 32 (93)
Ngv
( l 16,018 )
= 1,938 v sg
1 000
0,25
( l 16,018)
Nd = 10,073 ( d 39,37 )
1 000
(3)
0,50
(4)
l
1
Nl = 0,157 26
0,001 ( 16,018) ( 1 000) 3
l
0,25
(5)
v sl =
vsg =
ql
(6)
d2 / 4
qg
(7)
d2 / 4
p' avg =
p' p'
2
p'1 +p' 2 1 2
3
p'1 +p' 2
(8)
Hle = 0,01
per NE 0,008
(9)
La quantit totale di liquido accumulata nella tubazione si ricava infine come segue:
Il = Hle d2 L
4
2.3.4.6.
(10)
Calcolo rigoroso delle perdite di carico per attrito per miscele gassose o in fase mista
Il metodo di calcolo delle perdite di carico per fase gassosa (punto 2.3.3.2.) o per fase mista
(punto 2.3.4.2.b.) applicabile se le perdite stesse risultano minori del 10% della pressione del
punto di partenza.
Per il calcolo rigoroso delle perdite di carico per attrito per miscele gassose o in fase mista la
procedura di calcolo di tipo iterativo.
Vanno infatti considerate le condizioni iniziali e finali del gas in quanto varia la sua densit.
P2 = P1 Pattr
(1)
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 33 (93)
Pattr =
f w2 L
f w2 L
P1 +
P2
2
2 d g1 A
2 d g2 A 2
P1 + P2
Paccel =
1
1
1
1
1
1
+
2 H
9,806 A ld l 2 Hld l 1
wl
(4)
si calcola:
P = Pattr + Paccel
(3)
Paccel =
(2)
(5)
si verifica che:
P1 P2 P
< 0,000 001
P1
(6)
2.3.5.1
Generalit
In questo paragrafo si riportano alcune relazioni utili per il calcolo della velocit e perdite di
carico delle tubazioni con fluido bifasico liquido-solido (slurry).
Le miscele liquido-solido possono suddividersi in:
Slurry compatto
La concentrazione del solido tale per cui le particelle sono in contatto reciproco.
Slurry diluito
Lo slurry diluito una miscela liquido-solido in cui le particelle di solido non sono in contatto tra
loro.
Di seguito vengono riportate alcune definizioni utili nella descrizione successiva:
Velocit critica di deposizione
E' la velocit minima al di sotto della quale si ha incipiente deposizione di solido sul fondo della
tubazione.
Velocit di salto ("saltating velocity")
E' la velocit critica di deposizione per tubazioni lineari.
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 34 (93)
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 35 (93)
2.3.5.2.
S
) ( /0,001
)
l
2
(1)
Legge intermedia
d / 25,4 1,14 S
p
v f = 0,304 8 14,44
(2)
Legge di Newton
dp / 25,4 S
v f = 0,304 8 2,487
0,5
(3)
Una volta ricavati i tre valori delle velocit per la particella pi grossa e per quella pi piccola
presente nella miscela, si procede al calcolo dei numeri di Reynolds corrispondenti:
dp / 25,4 ( v f / 0,304 8 ) S
Re = 7 730
( l / 0,001)
(4)
Re 2
Legge intermedia
Legge di Newton
Re 500
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 36 (93)
Una volta definita la velocit di sedimentazione, si procede al calcolo della velocit di ostacolo
alla sedimentazione vh della particella pi grossa definita come:
vh = vf Fh
(5)
in cui il fattore correttivo della velocit di sedimentazione Fh viene calcolato con la seguente
relazione in funzione della frazione volumetrica del solido (valore variabile tra 0 ed 1):
(6)
Si definisce il tipo di moto in funzione della velocit di ostacolo alla sedimentazione e della
velocit di sedimentazione in base a quanto riportato in Tab. 2.3.5.2.a.
Tab. 2.3.5.2.a.: Definizione del tipo di moto
Regime di flusso
Omogeneo
Indefinito
Eterogeneo
Di salto
Velocit di ostacolo
alla sedimentazione
mm/s
0,61
> 0,61
> 0,61
> 0,61
Velocit di
sedimentazione
mm/s
< 6,1
> 6,1
> 6,1
Velocit lineare
mm/s
> vs
< vs
1,178 2
(7)
in cui la frazione volumetrica del solido s pu assumere solo valori compresi tra 0 e 0,27.
Per frazioni di solido maggiori di 0,27 la viscosit della miscela va ricavata sperimentalmente.
Per le miscele liquido-solido compatte in flusso omogeneo newtoniano si definisce un diametro
preliminare in modo da ottenere una velocit lineare della miscela pari a 1,2 2,1 m/s.
Si calcola quindi il numero di Reynolds della miscela utilizzando la seguente relazione:
Re = 1 488
( s / 0,001)
(8)
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 37 (93)
dp =
-
7d
Re ( fD / 4 )
0,5
1 000
(9)
vs =
( fD / 4) 0,5
0,277
d 10 3 / 0,304 8 ( / 16,018 )
p
l
( l / 0,001)
0,723
(10)
dove per il calcolo del fattore d'attrito di Darcy si possono utilizzare le relazioni riportate al
paragrafo 2.2.3.5.
-
dp =
7d
Re ( fD / 4)
0,5
1 000
(11)
vs =
(12)
vs =
C
d
0,5
(13)
0,05 s 0,5
in cui il coefficiente di caduta Cd si pu ricavare dalle seguenti relazioni in funzione del
numero di Reynolds (da calcolare secondo la formula (4) riportata in questo paragrafo):
Re < 2
Cd =
24
Re
Cd =
18,5
Re > 500
Cd = 0,44
Re0,6
(14)
(15)
(16)
vmt = vs + 0,6
(17)
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 38 (93)
p100os = p100ow
k 1 s
v2 C
mt
d
d g S 1
n
p
k2
+ 1
(18)
(19)
d gn Sp 1
k1
280
6,3
k2
-1,93
-0,354
( (
) )
/ 16,018
p100vs = p100vw + 2 263 w
s Sp 1 + 1
144
(20)
( (
) )
/ 16,018
p100vs = p100vw 2 263 w
s Sp 1 + 1
144
(21)
p100is = p100iw
+ p100ow k 1 s
v 2 C
mt
d
d g S 1
n
p
( (
k2
+ 1 cos +
(21)
) )
/ 16,018
+ 2 263 w
s Sp 1 + 1 sen
144
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 39 (93)
dove le grandezze che compaiono in questa formula sono quelle precedentemente definite in
questo paragrafo.
Miscele acquose liquido-solido con moto eterogeneo in tubazioni inclinate (moto
discendente)
La perdita di carico in una linea inclinata pari alla somma della componente orizzontale e
verticale moltiplicate per il coseno e seno rispettivamente dell'angolo di inclinazione come
riportato nell'equazione seguente:
p100is = p100iw
+ p100ow k 1 s
v 2 C
mt
d
d g S 1
n
p
( (
k2
+ 1 cos
(22)
) )
/ 16,018
2 263 w
s Sp 1 + 1 sen
144
dove le grandezze che compaiono in questa formula sono quelle precedentemente definite in
questo paragrafo.
Una volta calcolata la perdita di carico specifica espressa in kPa/100m si procede al calcolo
della perdita di carico totale moltiplicandola per la lunghezza equivalente.
Nel caso di miscele liquido-solido con comportamento di tipo newtoniano, per il calcolo delle
lunghezze equivalenti degli elementi di linea sono valide le relazioni riportate al paragrafo
2.4.2.
2.3.6.
2.3.6.1.
Generalit
I fluidi non newtoniani possono essere caratterizzati tramite la relazione che lega il gradiente
della velocit di deformazione alle cause che lo determinano, come di seguito riportato.
Fluidi viscosi
Il gradiente dipende solo dalla sollecitazione di taglio imposta:
d T
= ( T )
dt
(1)
d T
= ( t, T )
dt
(2)
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 40 (93)
d T
= ( T , T )
dt
(3)
Fluidi complessi
I fluidi complessi presentano alcune o tutte le caratteristiche delle altre categorie sopra riportate.
2.3.6.2.
T = G T
per
-T 0
(1)
d
T 0 = p T
dt
per
T > 0
(2)
Le due relazioni sopra riportate indicano che al di sotto di una sollecitazione minima il fluido
rimane fermo e si deforma in modo non permanente; al di sopra della sollecitazione minima 0, il
fluido assume un comportamento del tutto simile a quello di un fluido viscoso newtoniano.
Il dimensionamento delle tubazioni in cui fluisce un fluido di Bingham viene effettuato utilizzando
l'equazione (7) del punto 2.2.3.5 che definisce il numero di Reynolds modificato con cui si
calcola il fattore di attrito di Darcy.
Una volta noto il fattore d'attrito di Darcy, si procede al calcolo delle perdite di carico come
definito al capitolo 2.3.
2.3.6.3.
Fluidi pseudoplastici
Si possono definire fluidi pseudoplastici quelli per cui la viscosit apparente diminuisce
progressivamente all'aumentare del gradiente di deformazione fino a raggiungere un valore
minimo ad alti valori di sollecitazione:
a = dT
T
dt T
(1)
Il valore minimo della viscosit apparente viene chiamato viscosit a sollecitazione di taglio
infinita e viene indicato come .
Questo tipo di comportamento tipico delle sospensioni di particelle asimmetriche o soluzioni di
polimeri ad alto peso molecolare.
Tra i fluidi che hanno comportamento pseudoplastico si possono includere le vernici, i derivati
della cellulosa, la gomma, il napalm, la maionese, i liquidi detergenti, ecc. .
L'interpretazione fisica della diminuzione della viscosit apparente da ricercarsi
nell'allineamento progressivo, in funzione della velocit di deformazione, delle particelle o
molecole nella soluzione.
Il dimensionamento delle tubazioni in cui fluisce un fluido pseudoplastico viene effettuato
utilizzando l'equazione (10) del punto 2.2.3.5 che definisce il numero di Reynolds modificato con
cui si calcola il fattore di attrito di Darcy ( il valore dell'indice caratteristico di potenza risulta
minore di 1).
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 41 (93)
Una volta noto il fattore di attrito di Darcy, si procede al calcolo delle perdite di carico come
definito al capitolo 2.3.
2.3.6.4.
Fluidi dilatanti
I fluidi dilatanti presentano un comportamento opposto a quello dei liquiudi pseudoplastici: la
viscosit apparente aumenta all'aumentare del gradiente di deformazione ed il valore massimo
viene raggiunto per alti valori della sollecitazione.
Questo comportamento tipico di sospensioni ad alto contenuto di solidi, sospensioni di sabbia
quarzosa in acqua, silicati di potassio, gomma arabica in acqua, soluzioni di amido, ecc. .
Per spiegare fisicamente il fenomeno, si consideri una sospensione sabbia-acqua ad alto
contenuto di sabbia: a riposo la sospensione presenta la massima compattezza ed il liquido
riempie i vuoti tra le particelle stesse. Applicando la sollecitazione, se la velocit bassa, il
liquido "lubrifica" sufficientemente le particelle, ma se la velocit elevata, le particelle vengono
distanziate tra loro per effetto degli urti reciproci provocati dal moto. L'assieme viene allora
dilatato rispetto alle condizioni di riposo, per cui si ha mancanza di una sufficiente quantit di
liquido per "lubrificare" le particelle e quindi la viscosit apparente aumenta.
Il dimensionamento delle tubazioni in cui fluisce un fluido dilatante viene effettuato utilizzando
l'equazione (10) del punto 2.2.3.5 che definisce il numero di Reynolds modificato con cui si
calcola il fattore di attrito di Darcy ( il valore dell'indice caratteristico di potenza maggiore di 1).
Una volta noto il fattore di attrito di Darcy, si procede al calcolo delle perdite di carico come
definito al capitolo 2.3.
2.3.6.5.
Fluidi tixotropici
Molti fluidi non newtoniani non possono essere analizzati con equazioni di moto che correlano
direttamente i gradienti di deformazione con le sollecitazioni, in quanto le caratteristiche del
fluido variano anche con il tempo di applicazione della sollecitazione.
I fluidi tixotropici presentano una diminuzione della viscosit apparente col passare del tempo.
Tra i fluidi tixotropici si possono includere vernici, soluzioni di polimeri, gel di idrossido di ferro,
salse, prodotti alimentari, ecc. .
Sottoponendo a sollecitazione crescente, in funzione del tempo, un fluido tixotropico, fino ad un
valore limite e quindi riportando la sollecitazione alle condizioni iniziali si ha un ciclo di isteresi: il
fenomeno, analogamente come per i fluidi pseudoplastici, legato alla variazione della struttura
del fluido, che per non avviene istantaneamente, ma richiede un certo tempo per realizzarsi.
Il processo reversibile e la struttura si ricostituisce dopo un periodo di tempo pi o meno lungo.
Tenendo conto che il comportamento di un fluido tixotropico del tutto simile a quello di un
fluido pseudoplastico, una volta che sia trascorso il tempo necessario alla modificazione della
struttura del fluido stesso, per il dimensionamento delle tubazioni viene effettuato utilizzando
l'equazione (10) del punto 2.2.3.5 che definisce il numero di Reynolds modificato con cui si
calcola il fattore di attrito di Darcy ( il valore dell'indice caratteristico di potenza risulta minore di
1).
Una volta noto il fattore di attrito di Darcy, si procede al calcolo delle perdite di carico come
definito al capitolo 2.3.
2.3.6.6.
Fluidi reopectici
Il comportamento dei fluidi reopectici caratteristico dei fluidi che, sollecitati a taglio, presentano
una graduale formazione della struttura, al contrario dei tixotropici.
Questi liquidi sono poco comuni e fra essi si possono includere alcune sospensioni di argille
bentonitiche, paste di gesso in particolari condizioni, ecc. .
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 42 (93)
Generalmente esiste per un valore critico della sollecitazione di taglio al di sopra della quale si
ha la distruzione della struttura e quindi un comportamento tixotropico.
Analogamente alla analogia tra fluidi tixotropici e pseudoplastici, i fluidi reopectici sono
paragonabili ai fluidi dilatanti, entro per valori modesti di sollecitazione.
In tale campo di sollecitazione, dopo il tempo necessario alla modificazione della struttura, il
dimensionamento delle tubazioni viene effettuato utilizzando l'equazione (10) del punto 2.2.3.5
che definiscono il numero di Reynolds modificato con cui si calcola il fattore di attrito di Darcy ( il
valore dell'indice caratteristico di potenza risulta maggiore di 1).
Una volta noto il fattore di attrito di Darcy, si procede al calcolo delle perdite di carico come
descritto al capitolo 2.3.
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 43 (93)
3.
3.1.
Introduzione
Vengono indicati di seguito i criteri normalmente usati per il dimensionamento delle linee.
Per la corretta applicazione dei criteri, si dovr sempre considerare il circuito in cui inserita la
linea da dimensionare.
I criteri, infatti, si riferiscono normalmente a perdite di carico espresse in termini unitari
(kPa/100m) ma per il corretto dimensionamento delle linee va considerata anche la perdita di
carico totale in valore assoluto che pu diventare il fattore limitante per la scelta del diametro.
Va quindi tenuta presente la lunghezza equivalente totale della tubazione.
Esempi nei quali queste considerazioni possono essere importanti sono:
circuito chiuso di un gas di rigenerazione in cui inserito il compressore di riciclo; le perdite
di carico dell'intero circuito non possono essere indipendenti dalla scelta della macchina;
il sistema di recupero di gas associato dai separatori di un campo olio normalmente
vincolato ai livelli di aspirazione del compressore.
la linea di uno stadio di aspirazione di un ciclo frigorifero.
A tale scopo sono riportati, nella sezione 4, alcuni esempi significativi.
Va ricordato, in ogni caso, che, per ogni progetto, prima di procedere al dimensionamento delle
linee, vanno definite le eventuali varianti ai criteri da applicare includendo eventuali
richieste/vincoli imposti dal cliente.
I criteri per il dimensionamento delle linee si basano su valori limiti delle grandezze
caratteristiche di seguito riportate:
velocit;
quantit di moto, espressa come prodotto della velocit per la massa volumica del fluido (
v). Tale grandezza legata al fenomeno del colpo d'ariete per liquidi;
termine cinetico espresso come prodotto della velocit al quadrato per la massa volumica del
fluido (v2).
Questa grandezza legata al fenomeno delle vibrazioni: parte dell'energia cinetica del fluido
viene trasmessa alla tubazione in termini di vibrazioni che possono provocare la rottura nel
tempo per "fatica".
Per limitare il fenomeno uno dei mezzi di ridurre entro limiti fissati il valore del termine v2,
oltre che a provvedere ad irrigidire opportunamente la linea;
perdita di carico per unit di lunghezza;
numero di Mach.
termine v3, legato al rumore.
3.2.
L tot = L( tubo) +
i L i
(1)
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 44 (93)
Tutti gli elementi di linea quali curve, restrizioni, allargamenti, pezzi a "T", valvole, ecc. possono
essere espressi in termini di lunghezza equivalente in modo da poterne tener conto nel calcolo
delle perdite di carico della linea in cui sono installati.
Il flusso di un fluido attraverso gli elementi di linea provoca una perdita di carico che pu essere
espressa proporzionalmente ad un coefficiente di resistenza definito K.
Il coefficiente di resistenza pu essere espresso come segue:
K = fD
Li
d
(2)
In base all'equazione (2) risulta evidente che il valore della lunghezza equivalente di un
elemento di linea dipende dal fattore di attrito fD che a sua volta legato al tipo di moto,
turbolento o laminare.
3.2.1.
Valvole
A saracinesca:
diritto
Angolo
13D
65D
65D
45D
340D
175D
145D
135D
130D
340D
145D
45D
44D
140D
Fittings
Gomiti 90, R=1D
Gomiti 45, R=1D
Curve 90, R=5D
Pezzi a T:
diritto
Angolo
Filtro aspirazione a pompa (a "Y" o a cestello)
Bocchello uscita recipiente
20D
16D
16D
20D
65D
250D
32D
A sfera:
A disco:
Non ritorno:
A rubinetto:
A tre vie:
sede std.
sede ridotta (80 DN)
sede ridotta 1"
sede ridotta >2"
standard
a "Y" (stelo a 60)
a "Y" (stelo a 45)
convenzionale (tipo "swing")
in linea, tipo a sfera
stop check (a disco)
stop check (ad angolo)
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 45 (93)
Tab. 3.2.1.b.:
Monte
15
15
20
20
25
25
40
40
50
50
80
80
100
100
100
150
150
150
150
200
200
200
200
250
250
250
250
300
300
300
300
350
350
350
400
400
450
450
500
Allargamenti
DN
Valle
20
25
25
40
40
50
50
80
80
100
100
150
150
150
250
200
250
300
350
250
300
350
400
300
350
400
450
350
400
450
500
400
450
500
450
500
500
600
600
Riduzioni
DN
L (m)
0,2
0,4
0,2
0,5
0,4
0,7
0,4
1,2
0,8
1,5
0,9
2,4
1,2
3,7
4,6
2,1
4,3
5,8
6,7
1,8
4,3
6,7
8,2
2,0
4,6
7,0
9,1
2,4
4,6
7,0
9,1
2,1
4,6
6,4
1,2
4,0
1,5
7,6
3,7
Monte
20
25
25
40
40
50
50
80
80
100
100
150
150
200
200
250
250
250
300
300
300
350
350
350
350
400
400
400
400
450
450
450
450
500
500
500
500
600
600
Valle
15
15
20
20
25
25
40
40
50
50
80
80
100
100
150
100
100
200
150
200
250
150
200
250
300
200
250
300
350
250
300
350
400
300
350
400
450
450
500
L (m)
0,2
0,2
0,2
0,3
0,3
0,4
0,4
0,7
0,7
1,0
0,9
1,5
1,2
2,1
2,1
2,4
2,9
1,8
3,7
3,7
2,0
4,3
4,3
4,0
1,8
5,2
5,2
4,6
2,1
5,8
5,8
4,6
1,2
7,0
7,0
4,0
1,5
7,6
3,7
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 46 (93)
3.2.2.
mm
15
20
25
40
50
80
100
150
in
8-10
12-16
18-24
0,027
0,025
0,023
0,021
0,019
0,018
0,017
0,015
0,014
0,013
0,012
fT
Formule per il calcolo del coefficiente di resistenza "K" per valvole e raccorderia a passaggio
ridotto:
K2 =
K2 =
K2 =
(1)
0,5 1 2 sen( / 2)
(2)
)(
2,6 sen( / 2) 1 2
(3)
(1 )
=
2
K2
)(
0,8 sen( / 2) 1 2
(4)
K2 =
4
K2 =
K 1 + 0,5
( sen( / 2)) (1 2 ) + (1 2 )
) (
K 1 + 0,5 1 2 + 1 2
K2 =
4
(5)
(6)
(7)
in cui = d1/d2, con d1 diametro della sezione minore e d2 diametro della sezione maggiore (se
non definito altrimenti nel seguito).
Riduzione
definizioni:
equazioni :
se 45
se 45 < 180
= angolo di riduzione
K2 = utilizzare l'equazione (1)
K2 = utilizzare l'equazione (2)
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 47 (93)
Allargamento
definizioni :
equazioni:
= angolo di riduzione
se 45
se 45 < 180
Valvole a saracinesca
definizioni:
d1
d2
= diametro sede
= diametro linea ingresso/uscita
= angolo di riduzione
equazioni:
se d1/d2 =1 e = 0
se d1/d2 < 1 e 45
se d1/d2 < 1 e 45 < < 180
se = 180
K 1 = 8 fT
K2 = utilizzare l'equazione (5)
K2 = utilizzare l'equazione (6)
K2 = utilizzare l'equazione (7)
Valvole a sfera
definizioni:
d1
d2
= diametro sede
= diametro linea ingresso/uscita
= angolo di riduzione
equazioni:
se d1/d2 =1 e = 0
se d1/d2 < 1 e 45
se d1/d2 < 1 e 45 < < 180
se = 180
K 1 = 3 fT
K2 = utilizzare l'equazione (5)
K2 = utilizzare l'equazione (6)
K2 = utilizzare l'equazione (7)
Valvole a disco
- Standard
definizioni: d1
d2
equazioni:
-
se d1/d2 = 1
se d1/d2 < 1
K 1 = 340 fT
K2 = utilizzare l'equazione (7)
a "Y"
definizioni: d1
d2
equazioni:
= diametro sede
= diametro linea ingresso/uscita
= diametro sede
= diametro linea ingresso/uscita
se d1/d2 = 1
se d1/d2 < 1
K 1 = 55 fT
K2 = utilizzare l'equazione (7)
ad angolo
definizioni: d1
d2
= diametro sede
= diametro linea ingresso/uscita
equazioni : se d1/d2 = 1
se d1/d2 < 1
K 1 = 150 fT
K2 = utilizzare l'equazione (7)
Nel caso di valvole parzialmente chiuse, 2 sar pari al rapporto delle aree di passaggio
valvola/tubazione.
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 48 (93)
se d1/d2 = 1
se d1/d2 < 1
K 1 = 18 fT
K2 = utilizzare l'equazione (6)
A tre vie
definizioni: d1
d2
equazioni:
a) flusso rettilineo
se d1/d2 = 1
se d1/d2 < 1
b) flusso ad angolo
se d1/d2 = 1
se d1/d2 < 1
K 1 = 30 fT
K2 = utilizzare l'equazione (6)
K 1 = 90 fT
K2 = utilizzare l'equazione (6)
Valvole a farfalla
equazioni :
da DN 50 a DN 200
da DN 250 a DN 350
da DN 400 a DN 600
K 1 = 45 fT
K 1 = 35 fT
K 1 = 25 fT
K 1 = 420 f T
20 v m/s
K 1 = 75 f T
45 v m/s
K1 = 100 fT
45 v m/s
K1 = 50 fT
60
v m/s
K1 = 600 fT
K2 = utilizzare l'equazione (7)
d
50 1 v m/s
d2
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 49 (93)
K 1 = 55 fT
K2 = utilizzare l'equazione (7)
d
170 1 v m/s
d2
K1 =
K1 =
K1 =
= 5
40 fT
= 15
120 fT
30 fT
20 fT
90 fT
60 fT
100 v
40 v
dove esprime l'angolo formato dalla base dell'otturatore nella posizione di completa
apertura con la direzione prevalente del flusso.
Per interpolazione si pu scrivere:
K1 = 8 fT
Valvole "stop-check"
-
K1 = 400 fT
K2 = utilizzare l'equazione (7)
d
70 1 v
d2
K1 = 200 fT
K2 = utilizzare l'equazione (7)
d
95 1 v
d2
K1 = 300 fT
K2 = utilizzare l'equazione (7)
d
75 1 v
d2
K1 = 350 fT
K2 = utilizzare l'equazione (7)
d
75 1 v
d2
K 1 = 55 fT
K2 = utilizzare l'equazione (7)
d
170 1 v
d2
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 50 (93)
K 1 = 55 fT
K2 = utilizzare l'equazione (7)
d
170 1 v
d2
15
30
45
60
75
90
2 fT
4 fT
8 fT
15 fT
25 fT
40 fT
60 fT
dove esprime l'angolo della deviazione rispetto alla direzione del flusso.
zxw
Curva o gomito a 90 flangiato o saldato
Rc = DH
K*
1,5
10
12
14
16
20
20 fT
14 fT
12 fT
12 fT
14 fT
17 fT
24 fT
30 fT
34 fT
38 fT
42 fT
50 fT
* Il coefficiente KB per curve con angolo diverso da 90 pu essere determinato dalla formula:
Rc
K B = ( n 1) 0,25 f T
+ 0,5 K + K
DH
K = 50 fT
K = 30 fT
K = 16 fT
a 45:
Giunto a T
flusso rettilineo:
-
K = 20 fT
K = 60 fT
flusso ad angolo:
K=1
Uscite da recipienti
con collarino interno:
K = 0,78
senza collarino:
Rc DH
K
0,00 *
0,5
0,02
0,28
0,04
0,24
0,06
0,15
0,10
0,09
0,15
0,04
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 51 (93)
3.2.3.1.
(2)
(3)
( P) 13
3.2.3.2.
+ v1
+ v2
3.2.4.
(1)
q1
q2
q2
q 3
+ v2
q2
q1
(4)
(5)
(6)
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 52 (93)
1 32
1 13
1 135
1 340
10 20
2 20
1 65
=
=
=
=
=
=
=
4,9
2,0
20,8
52,4
30,8
6,2
10,0
m
m
m
m
m
m
m
125
150
275
=
=
=
=
1,2
1,3
25,6
10,2
m
m
m
m
38,3 m
50
88,3 m
1 1,2
1 13
1 250
5 20
D
D
D
D
D
D
D
D
D
D
Si sottolinea inoltre, che la lunghezza della linea deve comprendere anche la lunghezza fisica
degli elementi di linea, in quanto la lunghezza equivalente degli stessi riferita solo alle perdite
di carico relative alla loro forma particolare.
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 53 (93)
3.3.
3.3.1.
C P = 0,353 X
0,025 4
1,5
(1)
CA
= 0,353 ( a + b) (F + 1) X
0,025 4
1,5
(2)
in cui F un fattore che esprime il costo delle valvole, fittings, saldature, supporti, costruzione,
ecc. (ad esempio se il costo di costruzione il 150% del costo della tubazione, il costo dei
fittings il 50% del costo della tubazione, mentre il resto dei costi pari al 250% del costo della
tubazione, il fattore F assume il valore di 450/100 = 4,5).
Il costo per muovere il fluido all'interno della tubazione legato solamente al costo relativo alle
perdite di carico per attrito (il parametro legato alla dimensione della tubazione).
La relazione per valutare il costo annuo per metro di tubazione dovuto ai mezzi di
pompaggio/compressione dei fluidi la seguente:
C F = 2,84 10 6
w 3 600
453,6
2,84
0,001
2
0,16
Yy (K e / 3 600 )
d
ES
16,018 0,025 4
4,84
(3)
Il costo totale annuo per metro di tubazione dato dalla somma del costo d'ammortamento (2) e
del costo per la movimentazione del fluido (3):
C T = C A + CF
(4)
Uguagliando a zero la derivata delle equazioni sopra riportate si ottengono le seguenti relazioni
valide per il dimensionamento ottimale delle linee per fluido in fase liquida e gassosa:
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 54 (93)
d = 0,025 4
w 3 600
453,6
0,479
0,001
16,018
0,027
0,065 7 Yy (K e / 3 600)
( a + b) (F + 1) E S X
0,337
0,169
(5)
In mancanza di valori fissati per il progetto in esame si possono utilizzare i seguenti valori:
YY
=
8 000
a
=
ammortamento in 7 anni, 0,143
b
=
fattore di manutenzione, 0,01
F
=
6,75
ES
=
efficienza della pompa, 0,55
Nelle ipotesi di cui sopra, la formula si semplifica nel seguente modo:
d = 0,163 25
w 0,479 0,027 K e
X
0,337
0,169
w 3 600
453,6
0,479
0,001
16,018
0,027
a + b) (F + 1) ES Eg X
(
0,337
0,169
(6)
In mancanza di valori fissati per il progetto in esame, si possono utilizzare i seguenti valori:
YY
=
8 000
a
=
ammortamento in 7 anni, 0,143
b
=
fattore di manutenzione, 0,01
F
=
6,75
ES
=
efficienza del compressore, 0,75
Eg
=
efficienza della motrice a gas, 0,366
Nelle ipotesi di cui sopra, la formula si semplifica nel seguente modo:
d = 10,943 77
w 0,479 0,027 K t
X
0,337
0,169
Nel caso di un circuito con compressori alternativi o centrifughi con motrice elettrica si ricava:
d = 0,025 4
w 3 600
453.6
0,479
0,001
16,018
0,337
0,027
0,065 7 Yy (K e / 3 600)
( a + b) (F + 1) E S E g X
0,169
(7)
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 55 (93)
d = 0,155 45
w 0,479 0,027 K e
X
0,337
0,169
3.4.
3.4.1.
Generalit
Le tabelle seguenti danno alcune indicazioni per una scelta ottimale del diametro di tubazioni in
linee in acciaio al carbonio.
I valori limite di perdita di carico unitaria ammessa, velocit e degli altri parametri devono essere
considerati come preliminari e possono venir modificati per motivi di economicit (per es. la
tubazione sull'effluente reattore dell'Unit Hydrocracker pu essere dimensionata per perdite di
carico unitarie di 50 kPa/100 m per minimizzare il costo della tubazione in acciaio legato) o per
specifiche richieste del Cliente.
Qui di seguito vengono inoltre elencate alcune osservazioni da tener presente quando si
procede al dimensionamento di una tubazione:
1. Il dimensionamento sar (salvo diverso criterio a progetto) basato sulla portata
massima normale come desunta dallo schema di processo quantificato e/o dal bilancio
materiale e termico dell'Unit. Saranno comunque considerate tutte quelle condizioni
transitorie (start up, shut down, rigenerazione e depressurizzazione, ecc.) che possono
significativamente influenzare il profilo di pressione.
2. E' generalmente utile preparare uno sketch semplificato del sistema che include la tubazione
considerata, dove verr indicato il profilo di pressione e verr annotato il risultato delle
considerazioni di cui al punto precedente.
Lo sketch risulta utile anche per visualizzare l'effetto del battente idraulico sul profilo di
pressione usato nel dimensionamento.
3. Il principale fattore utilizzato nella scelta del diametro la perdita di carico totale disponibile o
la perdita di carico unitaria ammissibile, ma anche la velocit importante.
4. E' buona pratica limitare il diametro di una tubazione a 1" quando questa corre su "piperack"
e a 1" quando corre su "pipeway", mentre diametri 1", 2" e 5" non verranno utilizzati.
5. Le tubazioni hanno, a parit di diametro nominale, un diametro esterno costante. Ci implica
che al variare dello spessore diminuisce il diametro interno e quindi si riduce l'area di flusso.
Ci sar tenuto particolarmente presente nel dimensionamento di tubazioni in circuiti ad alta
pressione o quando specificato un alto sovraspessore di corrosione.
6. Essendo le considerazioni riportate qui di seguito riferite alla progettazione di impianti "ex
novo", criteri meno restrittivi saranno utilizzati nel caso di debottlenecking.
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 56 (93)
3.4.2.
Servizio
Velocit
kPa/100 m
Limite norm.
Limite mass.
Serv. disc.
60 m/s
30% Ma
50% Ma
45 m/s
30% Ma
50% Ma
15
30 m/s
30% Ma
50% Ma
30
20 m/s
30% Ma
50% Ma
10 m/s
30% Ma
50% Ma
10 m/s
7% Ma
20 m/s
13% Ma
Gas e vapori
Pressione < atmosfera
da 14 MPa (rel)
Aspirazione compressori
Alternativi
Stazioni di compressione
Vapor d'acqua
Saturo, sotto 0,35 MPa (rel)
15,2d
18,3d
da
10
a 30
12d
18,3d
da
30
a 70
9d
18,3d
15,2d
18,3d
Legenda:
d
diametro nominale, in.
OP pressione operativa
Tab. 3.4.2.b. - Valori limite delle grandezze gv2 e gv3
Tipologia
Gv2
660
3 000
3 750
Gv3
100 000
100 000
100 000
6 000
15 000
100 000
200 000
2)
3)
Uscita separatori
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 57 (93)
4)
5)
Di seguito sono riportati i valori limite per le perdite di carico unitarie e per la velocit per alcune
configurazioni particolari.
Tab. 3.4.1.a. - Valori limite per le perdite di carico unitarie e per la velocit
per alcune configurazioni particolari
P
Velocit
kPa/100 m
m/s
173 p'
160 + 328 d
122
g
bassa pressione
86,5 p'
160 + 328 d
122
g
by pass caldo
11
unit vacuum
170
122
g
6 800
114 + 394 d
122
g
Configurazione
Alimentazione colonna
tubazioni con P disponibili (> 170 kPa)
Distribuzione servizi
vapor d'acqua
aria strumenti
gas combustibile:
linea monte valvola regolatrice
0,164 p'
0,328 p'
collettore principale
0,164 p'
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 58 (93)
3.4.2.1
3.4.2.1.a. Generalit
In generale il dimensionamento delle tubazioni entrata/uscita valvole di sicurezza e valvole di
sfioro a blow-down si conformeranno alle prescrizioni di ASME B31.3. I dettagli di installazione
ed i criteri pertinenti alle valvole di sicurezza e dispositivi di depressurizzazione si adegueranno
alle prescrizioni di API RP 520, Part II, e a quanto prescritto dalle ASME.
3.4.2.1.b. Dimensionamento della tubazione di ingresso
La tubazione di ingresso include tutti i componenti e fittings compresi nel tratto tra l'ingresso al
bocchello nel recipiente protetto e la flangia di accoppiamento all'ingresso della PSV.
La prima considerazione da fare l'adeguamento ai "mandatory requirements" delle ASME,
prevedendo un'area d'ingresso non ristretta e valutando la possibile riduzione della capacit di
scarico della PSV causata da eventuali dischi di rottura, valvole di blocco o altri componenti.
La tubazione di ingresso sar autodrenante e dimensionata in modo da evitare un'eccessiva
perdita di carico, che causa di "chattering" con conseguente riduzione di flusso e
danneggiamento ai giunti delle tubazioni e scarsa tenuta degli accoppiamenti flangiati.
Le valvole di sicurezza pilotate possono richiedere considerazioni sul pi opportuno punto della
presa di pressione per assicurare un appropriato rilevazione della pressione per una operazione
stabile della valvola principale quando la perdita di carico in ingresso elevata.
L'API RP 520, Part II e i "nonmandatory requirements" delle ASME e ISPESL limitano la perdita
di carico totale, alla portata "rated" della PSV, della tubazione di ingresso come sopra definita al
3% della pressione relativa di scatto. Ovviamente si considereranno le perdite di carico di
eventuali dischi di rottura quando si calcolano le perdite di carico.
La PSV sar inoltre posizionata il pi vicino possibile alla sorgente di pressione e sar evitato
ogni surdimensionamento della tubazione.
3.4.2.2.c. Dimensionamento della tubazione di uscita
Il criterio base per il dimensionamento della tubazione in uscita ed i collettori di raccolta di una o
pi valvole di sicurezza che la contopressione, che pu esistere o generarsi in ogni punto del
sistema, non riduca la capacit di scarico di nessuna delle valvole di sicurezza o altri dispositivi
di scarico rapido sotto la quantit minima richiesta per proteggere i rispettivi recipienti e/ o
sistemi da sovrapressione.
Si dovr perci esaminare l'effetto di "superimposed" o "built-up" contropressione sulle capacit
di scarico delle valvole. Le tubazioni in uscita saranno quindi dimensionate in modo tale che la
"built-up" contropressione generata dal flusso attraverso la valvola interessata non riduca la
capacit di scarico di nessun altra PSV che potrebbe scattare contemporaneamente.
Quando si utilizzano PSV's tradizionali la contropressione sar limitata al 10% della pressione di
scatto, mentre se la PSV del tipo bilanciato si possono accettare nei collettori di scarico
pressioni pi alte. Queste valvole bilanciate (a soffietto, a pistone o pilotate con pilota ventato
separatamente) non risentono della contropressione; purtuttavia la loro capacit di scarico si
riduce quando la contropressione eccede il 3050% della pressione assoluta di scatto.
Si faccia riferimento all'API RP 520, Part I, ed alle curve del costruttore della PSV per gli effetti
della contropressione sulla riduzione della capacit di scarico della PSV al variare della
contropressione stessa.
In aggiunta la contropressione non dovr superare il rating tabulato in API Std. 526, che pu
essere inferiore del rating della flangia di uscita.
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 59 (93)
6,895 10 3
408 ( d / 0,025 4 ) 2
M
Se la pressione critica minore della pressione all'uscita della tubazione il flusso subsonico,
altrimenti sonico.
Fig. 3.4.2.2.c. - Definizione di "Laterals, Tail Pipes, Common Header & Manifold"
3.4.2.2.
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 60 (93)
DN
3.4.3.
Numero di prese
610
1115
20
25
15
15
1620
40
Fase liquida
La tabella 3.4.3.a. riporta dei criteri generali per il dimensionamento di tubazioni in fase liquida
mentre nella tabella 3.4.3.b. sono riportati i valori limite delle grandezze gv2 e gv3 per
differenti tipi di servizio.
Viene inoltre allegata una figura (Fig. 3.4.3.a.) che pu aiutare a determinare un diametro
preliminare per liquidi in regime di moto turbolento per moto a gravit, aspirazione e mandata
pompa.
Tab. 3.4.3.a. - Valori limite per le perdite di carico unitarie e per la velocit
Mass. p ammissibile
kPa/100m
5
10
50
100
Servizio
Scarico per gravit
Aspirazione pompa
Mandata pompa
Mandata pompa (press. >5 MPa)
Velocit
Limite norm. Limite mass.
1,4
0,25(m3/h)0,2
2,3
0,50(m3/h)0,2
3
0,2
4,6
0,90(m /h)
4,6
0,90(m3/h)0,2
iv
3 000
3 000
3 000
3 000
iv2
600
3 000
6 000
15 000
iv3
100 000
100 000
100 000
200 000
2)
3)
4)
Di seguito sono tati i valori limite per le perdite di carico unitarie e per la velocit per alcune
configurazioni particolari.
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 61 (93)
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 62 (93)
Nel sistema di distribuzione servizi come quello dell'olio diatermico le perdite di carico sono
fissate a priori.
La perdita di carico totale messa a disposizione 0,1 MPa; essa va ripartita tra:
scambiatore (generalmente 0,05 MPa);
perdite di carico di linea (generalmente 0,02 MPa);
valvola di regolazione (30% delle perdite di carico a disposizione: 0,03 MPa)
Tab. 3.4.3.c. - Valori limite di velocit e perdite di carico unitarie
per alcune configurazioni particolari
Configurazione
P
kPa/100 m
Velocit, m/s
Limite norm.
Limite mass.
Sistema antincendio
Le norme NFPA suggeriscono di utilizzare per il calcolo delle perdite di carico nei sistemi di
distribuzione acqua antincendio di una formula speciale chiamata "Hazen-William's equation": in
genere l'uso di tale equazione porta ad un progetto pi conservativo rispetto alle formule
indicate al capitolo 2.3 di questo criterio.
Per maggiori dettagli si faccia riferimento a:
NFPA 13 para
NFPA 15 para
NFPA 11 para
3.4.3.2.
7,4,1
Appendix-A
2,4,6
Fire Water
Fire Water
Foam solution
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 63 (93)
3.4.3.3.
ha =
(L tot v n g COST1 )
COST2 GN
in cui:
COST1
= 0,200
COST2
= 1,4
(1)
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 64 (93)
Fr =
v
gn d
(1)
Per valori del numero di Froude minori di 0,31, il flusso permette la liberazione del gas
trascinato; per valori superiori a 1,2, il flusso stabile e il gas viene trascinato con il liquido.
Per valori del numero di Froude compresi tra 0,31 e 1,2 il flusso instabile: si possono verificare
fluttuazioni in quanto la resistenza alla risalita del gas trascinato paragonabile alle forze
gravitazionali.
Per prelievi laterali da una colonna di frazionamento (o da recipienti) con possibilit di
trascinamento di gas, oltre che a verificare il numero di Froude, si pu prevedere sul punto pi
alto della tubazione di scarico una linea di sfiato collegata con la colonna stessa (o al
separatore).
3.4.4.
v2
gv3
6 000
15 000
6 000
1 500
1 000
100 000
200 000
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 65 (93)
In cui:
1) Tubazioni con perdite di carico limitate o a bassa pressione
2) Tubazioni con perdite di carico disponibili o servizi discontinui
3) Ingresso/uscita scambiatori
Ingresso separatori orizzontali/verticali con demister
4) Ingresso separatori verticali senza dispositivi di distribuzione
5) Ingresso separatori orizzontali senza dispositivi di distribuzione
Di seguito (Tab 3.4.3.b.) sono riportati i valori limite delle velocit e perdite di carico unitarie per
alcune configurazioni particolari.
Tab. 3.4.4.b. - Valori limite di velocit e perdite di carico unitarie
per alcune configurazioni particolari
P
kPa/100 m
Velocit
m/s
86 p'
53 +109 d
43 p'
53 +109 d
10
Configurazione
Colonna
3.4.4.1.
Linee orizzontali/verticali
Modificando il diametro della tubazione e quindi le velocit delle fasi liquida e gassosa, si pu
modificare il tipo di moto che si dovrebbe instaurare nella tubazione stessa.
Non esiste un criterio generale per definire univocamente il tipo di moto pi adatto, ma va scelto,
caso per caso, in funzione del servizio richiesto.
Poich variazioni delle portate totali del fluido o variazioni del rapporto liquido/gas incidono
direttamente, a parit di diametro, sul tipo di moto, necessario analizzare tutti i casi di marcia
compresi quelli di marcia a minimo carico.
Tuttavia si dovrebbe, in ogni caso, cercare di evitare il tipo di moto a slug in quanto produce
variazioni di pressione "pulsanti" che potrebbero avere ripercussioni sul sistema di controllo.
Generalmente si ha flusso anulare o misto se la velocit approssimativamente :
60 0,304 8
b 0,624 3
(1)
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 66 (93)
3.4.4.2.
Velocit di erosione
Le reti di raccolta, le linee di processo in fase mista, i collettori e le altre linee di trasferimento
devono essere dimensionate tenendo anche conto della velocit del fluido.
La velocit, in ogni caso, deve essere inferiore alla velocit erosionale espressa come:
ve =
c
0,304 8
b
16,018
(1)
dove c una costante che assume i seguenti valori a seconda del tipo di servizio:
servizio continuo 100
servizio discontinuo
125
q' g 35,31
p'
p'
Sg
12 409 S
+ 2,7
6,895
6,895
q'l 6,289
b =
p' q' g 35,31
( t 1,8 + 32 + 460 ) z
198,7
+
6,895 q'l 6,289
3.4.4.3.
(2)
3.4.4.4.
v crit.tp
x g + 1 x g v / L
'/6,895
= 0,304 8 80,57
c 0,062 43 x + 1 x / 2 0,11089
g
g ( v
L)
(1)
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 67 (93)
v tp =
xg
1 xg
w / 0,453 6
0,304 8
+
2
d 8,454 g 0,062 43 g 0,062 43
(2)
Non dovr comunque venir superata alla portata massima normale ed al minimo carico in
nessun punto la velocit di 7080 m/s in "transfer line" di colonna atmosferica e 100120 in
"transfer line" di colonna sotto vuoto.
Dovr inoltre essere verificato alla massima e minima portata il tipo di moto.
Nel caso di lavorazione di grezzi naftenici (numero di neutralizzazione > 0,5 mg KOH/g) i valori
massimi di velocit di cui sopra si riducono a 5060 m/s e 7080 m/s rispettivamente.
Si tenga comunque presente che il dimensionamento finale fatto congiuntamente alle Unit
Tecniche FORN (per verifica della massima pressione uscita forno) e TUB (per verifica degli
stress della tubazione).
3.4.4.5.
Linee condensa
Un caso particolare di tubazioni con fase mista a vaporizzazione crescente il caso delle linee
di raccolta del condensato.
Si allega un diagramma che pu aiutare a determinare un diametro preliminare in funzione della
pressione a monte valvola/scaricatori di condensa e pressione al limite di batteria o ricevitore
condensati. Il sistema va comunque verificato in funzione del planimetrico di distribuzione e dei
battenti idrostatici coinvolti.
3.4.5.
3.4.5.1.
Fenomeni di vibrazione
Quando le unit di processo e le relative apparecchiature sono di grandi dimensioni o lavorano
con elevate pressioni differenziali possono sorgere problemi legati alle vibrazioni: l'esperienza
ha dimostrato che nei sistemi di tubazioni di trasferimento gas comprendenti valvole di controllo
si possono verificare delle rotture a fatica a causa di eccessiva vibrazione.
I sistemi di tubazioni che per la loro dimensione richiedono un attento esame al fine di limitare i
problemi di vibrazione sono quelli in cui sono presenti valvole di regolazione ed in cui:
a.
la linea a valle ha un diametro di DN 400 o maggiore;
la portata maggiore di 25 kg/s;
il rapporto della pressione assoluta a monte rispetto alla pressione assoluta a valle
della valvola maggiore di 3.
b.
la linea a valle ha un diametro da DN 200 a DN 350;
la velocit del fluido a valle della valvola maggiore del 50% rispetto alla velocit del
suono (v > 0,5 Ma);
il rapporto tra la pressione assoluta a monte e quella a valle della valvola maggiore
di 3.
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 68 (93)
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 69 (93)
c.
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 70 (93)
h wh =
av
gn
(1)
in cui a la velocit di propagazione dell'onda, espressa in m/s, che si calcola con l'equazione
seguente:
a=
k/
k d 1 000
1+
E
s
(2)
Per tubazioni in acciaio al carbonio la velocit di propagazione dell'onda pari a circa 920 m/s.
Nella tubazione si crea una pressione pari a quella calcolata con la formula (1) se il tempo di
interruzione del flusso (tempo di chiusura della valvola) inferiore al periodo di risonanza
proprio della tubazione che pu essere calcolato come segue:
2 L
a
(3)
Se il tempo in cui il flusso viene annullato superiore al periodo di risonanza proprio della
tubazione , la pressione massima raggiunta nella tubazione sar inferiore a quella calcolata
con la formula (1) in quanto parte dell'energia dell'onda diretta viene annullata dall'onda riflessa.
Per una descrizione pi completa del fenomeno e per un calcolo pi rigoroso dell'aumento di
pressione si fa riferimento alle equazioni di Allievi (vedere Angus).
In linea approssimativa, per evitare pericoli di sovrappressione dovuti alla chiusura rapida di
valvole automatiche di blocco, si tenga presente che:
il tempo di chiusura di valvole fino ad un diametro di DN 600 dovrebbe essere superiore a
15 s;
il tempo di chiusura di valvole di diametro superiore a DN 600 dovrebbe essere superiore a
30 s;
sono sconsigliati attuatori pneumatici a causa della alta velocit di chiusura.
3.4.5.3.
Cavitazione
La cavitazione il fenomeno della formazione e scomparsa improvvisa di bolle di vapore nel
flusso di liquido.
Tali bolle di vapore possono formarsi in qualsiasi punto della vena fluida, punti in cui la
pressione si riduce ad un valore inferiore alla tensione di vapore del liquido stesso.
Le zone di bassa pressione possono aversi a causa di aumenti localizzati della velocit, in
accordo all'equazione di Bernoulli (vortici, improvvise restrizioni/allargamenti della tubazione,
modifica improvvisa della direzione del flusso, colpi d'ariete).
La scomparsa della bolla di vapore avviene quando questa viene trasportata in una zona in cui
la pressione superiore alla tensione di vapore. La scomparsa improvvisa delle bolle di vapore
provoca come conseguenza:
rumore
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 71 (93)
vibrazioni
erosione
corrosione (pitting).
Nel dimensionamento delle linee pu essere utile tenere conto del coefficiente di cavitazione:
c =
p'p' v
v2
( 2 gn )
(1)
I valori del coefficiente per incipiente cavitazione sono tipici per le differenti geometrie delle
tubazioni ed elementi di linea.
Come guida si possono utilizzare i seguenti valori del coefficiente di cavitazione:
valori tra 1 e 2,5 per elementi di linea standard
valori tra 0,2 e 0,5 per elementi di linea con profilo "aerodinamico"
Dalla formula (1), inserendo il valore guida del coefficiente di cavitazione, pu essere ricavato il
valore della massima velocit ammissibile per flusso di liquido al punto di ebollizione al fine di
evitare problemi di cavitazione:
v=
3.4.5.4.
p'p' v
c / ( 2 gn )
(2)
Fr =
3.4.5.5.
v
1,2
gn d
(1)
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 72 (93)
tipo 1
tipo 2
Il parametro normalmente utilizzato per la verifica della maldistribuzione del flusso il rapporto
tra il fattore delle perdite di carico cinetico (legato alla velocit del fluido) nel collettore di
distribuzione e di raccolta, e la perdita di carico nel ramo secondario espresso come:
v2
/ P
2
(1)
3.4.5.6.
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 73 (93)
il rapporto tra il diametro dei fori ed il diametro del distributore pari a 0,15 - 0,20 (per una
perdita di carico nei fori pari a 10 volte quella del distributore; per perdite di carico nei fori pari
a 100 volte quelle del distributore, si pu utilizzare per il rapporto tra diametro del foro e del
distributore un valore inferiore a 0,1)
il passo dei fori deve essere almeno pari ad un diametro dei fori stessi
preferibile utilizzare molti fori di piccolo diametro che pochi fori di grosso diametro
nel caso si utilizzino asole anzich fori la larghezza delle asole deve essere almeno 10 mm.
Al fine di diminuire le perturbazioni del moto in ingresso al distributore vanno ridotti al minimo in
prossimit di quest'ultimo curve, restrizioni ed altri elementi di linea.
Di seguito viene riportata la procedura per il dimensionamento del distributore forato:
Fissare come primo tentativo il diametro del tubo forato pari a quello della linea di
alimentazione
Calcolare il numero di Reynolds
Calcolare il fattore di attrito fF utilizzando la formula di Colebrook semplificata per tubi in
acciaio commerciali.
Calcolare il termine Ek, energia cinetica per unit di volume, utilizzando la seguente
relazione:
2
( / 16,018 ) ( v 3,28)
Ek = 6,897
144
2 ( gn 3,28 )
(3)
in cui un fattore adimensionale di correzione per la velocit che assume il valore 1,1 per
flusso turbolento e 2,0 per flusso laminare.
Calcolare la variazione di pressione lungo il tubo perforato secondo la seguente relazione:
48 fF (L 3,28 J )
p p = 6,897
1 Ek
( d 39,37 )
(4)
J = 0,337 8 + 1,334 6
n
+ 1,135 8
t
(5)
A 0 = 0,645 10 -3 0,415
C
( w 3 600 2,205)
( / 16,018) ( p 0 0,145)
(6)
in cui C il coefficiente di flusso attraverso un orifizio che viene ricavato dalla figura A-20 del
Crane. Come valore preliminare del coefficiente C pu essere assunto 0,6.
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 74 (93)
Scegliere il diametro ed il numero dei fori in accordo a quanto riportato all'inizio di questo
paragrafo.
Calcolare il fattore Re/nt. Se tale valore inferiore a 4 000 scegliere un nuovo valore del
coefficiente C (passo 7 di questa procedura di calcolo) utilizzando il valore trovato di Re/nt.
Definito il valore del numero dei fori, procedere alla verifica del fattore J (passo 5 di questa
procedura) ed iterare fino a convergenza.
La convergenza pu essere accettata per differenze tra valore fissato e valore calcolato di J
minori del 10%.
La maldistribuzione del fluido nel distributore pu essere calcolata mediante la seguente
relazione:
%maldistribuzione = 100 1
p 0 p p
p 0
(8)
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 75 (93)
4.
4.1.
Introduzione
Di seguito sono riportati alcuni esempi per l'applicazione dei criteri per il dimensionamento delle
linee di processo:
aspirazione sistema di compressione ciclo frigorifero (stadio bassa pressione);
sistema di frazionamento GPL/gasolina;
sistema di compressione gas associato (campo olio).
Per ciascun esempio di calcolo vengono riportati:
lo schema semplificato con l'indicazione delle correnti;
la tabella con i dati di processo;
la tabella con le grandezze caratteristiche del moto del fluido di processo.
4.2.
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 76 (93)
Tipo di servizio
Fase
DN
Temp.
Press.
Portata
Densit
Visc.
(Peso Mol)
gas
250
kPa
50
412
kg/m3
kg/h
liquido
cP
8 730
(29,5)
0,01
51 164
785
0,47
liquido
50
50
392
7 992
989
0,55
aspirazione pompa
liquido
150
50
392
43 172
756
0,45
gas
200
50
392
8 730
(29,5)
0,01
sfioro in torcia
gas
150
50
392
7 937
(29,5)
0,01
aspirazione compressore
gas
200
50
324
8 730
(29,5)
0,01
valvola di sicurezza
gas
150
65
619
13 670
(37,1)
0,01
mandata pompa
liquido
100
50
980
43 172
756
0,55
Tipo di servizio
v2
v3
p unit
Leq.
p tot..
m/s
kg/(m2s)
kg/(ms2)
kg/s3
kPa/100m
kPa
3 295
34 754
7,9
250
19,8
1,0
1 028
1 063
1 102
22,2
150
33,3
aspirazione pompa
0,8
605
486
390
2,5
150
3,7
17,0
1 234
21 015
4,3
200
8,6
sfioro in torcia
27,2
3 032
82 559
14,7
250
36,8
aspirazione compressore
20,9
1 511
31 520
5,2
250
13,0
valvola di sicurezza
24,2
4 640
112 255
22,2
80
18,2
mandata pompa
1,8
1 368
2 484
4 502
20,8
350
72,9
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 77 (93)
4.3.
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 78 (93)
Tipo di servizio
Fase
DN
Temp.
Press.
Portata
Densit
Visc.
(Peso Mol)
Ingresso colonna
gas
mm
kPa
250
143
1 680
liquido
kg/h
672
kg/m3
cP
(38,1)
0,01
84 449
575
0,35
Testa colonna
gas
250
77
1 630
97 721
(50,9)
0,01
By-pass caldo
gas
100
77
1 620
8 480
(50,9)
0,01
Uscita condensatore
gas
150
55
1 540
liquido
5
Sfioro incondensabili
1 680
(32,7)
0,01
96 041
485
0,1
gas
80
55
1 540
1 680
(32,7)
0,01
Aspirazione pompa
liquido
250
55
1 540
96 041
485
0,1
Mandata pompa
liquido
200
55
1 830
96 041
485
0,1
Prodotto a stoccaggio
liquido
150
55
1 830
28 361
485
0,1
Riflusso di testa
liquido
150
55
1680
67 680
485
0,1
10
Prodotto di fondo
liquido
150
208
1 660
55 080
625
0,2
11
Alimentazione ribollitore
liquido
350
204
625
0,2
12
Vapori da ribollitore
gas
300
208
1 660
73 260
(84,6)
0,01
13
liquido
200
208
1 660
73 260
625
0,2
14
Sfioro a blow-down
gas
80
55
1 540
3 360
(49,1)
0,01
15
liquido
200
295
838
0,43
16
liquido
200
225
887
0,70
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 79 (93)
Tipo di servizio
Ingresso colonna
v2
v3
p unit
Leq.
p tot..
m/s
kg/(m2s)
kg/(ms2)
kg/s3
kPa/100m
kPa
1,0
400
400
1,3
150
2,1
Testa colonna
17,9
9 200
165 100
23,3
50
12,2
By-pass caldo
9,6
2 600
24 900
19,5
100
20,1
Uscita condensatore
4,1
5 600
22 800
32,2
50
16,7
Sfioro incondensabili
4,9
450
2 200
4,7
120
5,9
Aspirazione pompa
1,0
520
540
1,3
150
2,1
Mandata pompa
1,6
1 310
2 160
4,6
100
4,6
Prodotto a stoccaggio
0,8
330
270
1,6
150
2,5
Riflusso di testa
2,0
1 860
3 650
8,8
150
13,5
10
Prodotto di fondo
1,2
960
1 180
4,8
300
14,5
11
Alimentazione ribollitore
0,7
330
240
0,7
80
0,6
12
Vapori da ribollitore
7,6
2 040
15 500
4,1
70
3,0
13
1,0
600
580
2,1
50
1,1
14
Sfioro a blow-down
6,6
1 200
7 900
12,9
100
12,9
15
1,6
2 200
3 600
8,1
130
10,6
16
1,5
2 100
3 200
8,0
130
10,5
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 80 (93)
4.4
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 81 (93)
Tipo di servizio
Fase
DN
Temp.
Press.
Portata
Densit
Visc.
(Peso Mol)
kg/m3
mm
kPa
kg/h
cP
gas
300
95
1 000
40 095
(18)
0,01
liquido
gas
300
64
950
27 359
9 091
543
(18)
0,12
0,01
testa colonna
uscita air-cooler
gas
300
60
950
30 095
(18)
0,01
gas
300
60
930
30 095
(18)
0,01
gas
200
50
950
11 060
(10)
0,01
gas
200
50
920
11 060
(8)
0,01
ingresso 360-V-02
gas
300
51
890
48 110
(13)
0,01
aspirazione compressore
gas
300
51
930
43 740
(13)
0,01
gas
250
96
1 130
62 670
(31)
0,01
Tipo di servizio
v2
v3
p unit
Leq.
p tot..
m/s
kg/(m2s)
kg/(ms2)
kg/s3
kPa/100m
kPa
testa colonna
25,0
3 700
92 000
7,7
50
3,9
uscita air-cooler
5,6
760
4 300
1,9
80
1,5
17,9
2 000
35 000
4,1
50
2,1
18,2
2 000
37 000
4,3
50
2,2
26,1
2 400
63 000
8,4
50
4,2
33,7
3 100
105 000
10,9
50
5,5
ingresso 360-V-02
41,3
7 300
299 000
15,4
50
7,7
aspirazione compressore
37,9
6 100
229 000
12,7
200
25,5
valvola di sicurezza
28,7
9 400
269 500
24,3
120
29,2
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 82 (93)
5.
5.1
Generalit
I programmi a disposizione per il dimensionamento del diametro delle tubazioni sono descritti
nelle pagine seguenti.
Alcuni di essi (PIPE e PIPELINE) sono schede di programmi di simulazioni di impianti, mentre
PIPSIM un programma su Personal Computer.
5.2.
PIPSIM
Il programma PIPSIM permette di calcolare le seguenti grandezze relative al moto di un fluido in
fase gassosa, liquida o mista in una tubazione rettilinea orizzontale:
equazione di Darcy
relazione di Colebrook
equazione di Poiseuille
FASE LIQUIDA:
perdite di carico:
fattore di attrito per moto turbolento:
fattore di attrito per moto laminare:
equazione di Darcy
relazione di Colebrook
equazione di Poiseuille
FASE MISTA:
(tubi orizzontali)
perdite di carico:
fattore di attrito per moto turbolento:
fattore di attrito per moto laminare:
metodo di Dukler
relazione di Colebrook
equazione di Poiseuille
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 83 (93)
metodo di Flanigan
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 84 (93)
PROCESS - INPUT/OUTPUT
VERSION 4.01, 386/387 77 L3
TM
SIMULATION SCIENCES INC.
PROCESS
INPUT LISTING
TITLE PROJECT=
, PROBLEM=PIP , USER=
, DATE=
$ --------------------------------------------------------------------------------------------------$ CALCOLO PERDITE DI CARICO UTILIZZANDO LA SCHEDA "PIPE" I
$
DEL PROCESS / SIMSCI
$--------------------------------------------------------------------------------------------------DIME METR, VISC=CP, PRESS=BAR, STDVAP=23.9577
PRINT EXTE,INPUT=NONE,TRIAL=100,XREF=NONE STRM=NONE UNIT=ALL
COMP DATA
LIBID 1,H2O/*
2,CO2/3,N2/4,C1/5,C2/6,C3/7,IC4/8,NC4/9,IC5/10,NC5/*
11,NC6/12,NC7/13,NC8/14,NC9/15,NC10/16,NC11/17,NC12
THERMO DATA
METHODS SYSTEM=SRK,ENTH(L)=LK ENTH(V)=LK DENS(L)=LK DENS(V)=LK*
TRANS=PETRO
SOPT OPT3
$ ---------------------STREAM DATA
$ --------------------PROP STRM=1,TEMP=50,PRES=12.0,RATE(W)=7631*
COMP=51.8494/0.3948/.2696/15.23/4.6321/4.555/0.7223/2.422/0.8763/*
1.1797/2.2101/2.3401/2.1620/1.2567/1.3964/0.7078/0.6404/*, NOCH
$
UNIT OPERATION
$ ----------------------------------------------------------------$ LINEA N. 1 DA 10-E-01 A 10-V-02
$-----------------------------------------------------------------$ PERDITA DI CARICO : DA 10-E-02 A 10-E-03
VERIFICA DIAMETRO 4"
$ ----------------------------------------------------------------PIPE UID=PIP1,NAME=LINEA-1
OPER PRINT=DETAIL DPCORR=BB
FEED 1
PROD V=1V L=1L W=1W
LINE NPS=4,40 LENGTH=150 ROUGH(REL)=0.0005 ELEVATION=-15 *
SEGMENT=5 DUTY=0.00150
$ ------------------------------------------------------------------$ PERDITA DI CARICO : DA 10-E-02 A 10-E-03
CALCOLO DIAMETRO LINEA
$ ------------------------------------------------------------------PIPE UID=PIP2, NAME=LINEA-2
OPER PRINT=DETAIL DPCORR=BB
FEED 1 1 1
PROD V=2V L=2L W=2W
LINE LENGTH=150 ROUGH(REL)=0.0005 ELEVATION=-15 *
SEGMENT=5 DUTY=0.00150
SIZE DP=0.2 VMAX=10 NPS=2,40/3,40/4,40/6,40/8,40
$
END
PAGE 1
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 85 (93)
TM
PROCESS
PAGE 2
, IS A PIPE UNIT
0.0015
0.0656
4.6395
0.2381
-0.1726
0.0001
0.0656
INLET
OUTLET
50.00000
12.00000
0.73598
4.60494
117.57370
0.02724
0.14418
STRAT WAVY
50.15092
11.93438
0.73549
4.63949
117.13150
0.02723
0.14362
STRAT WAVY
LINE
INSIDE DIAMETER, MM
102.26040
AVERAGE MOODY FRICTION FACTOR
0.01740
AVERAGE REYNOLDS NUMBER
0.701673E+06
ROUGHNESS, MM
0.00000
ROUGHNESS, RELATIVE
0.50000E-03
FLOW LENGTH, M
150.00000
FLOW LENGTH/DIAMETER RATIO, (L/D)1466.84400
ELEVATION CHANGE, M
-15.00000
FLOW EFFICIENCY, PERCENT
100.00000
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 86 (93)
TM
PROCESS
PAGE 3
SOLUTION
, IS A PIPE UNIT
0.0015
0.2706
-0.1734
0.0003
0.0975
0.0975
0.2000
6.1446
10.0000
INLET
TEMPERATURE, DEG C
50.00000
PRESSURE, BAR
12.00000
MOLE FRACTION LIQUID
0.73598
AVERAGE VELOCITY, M /SEC
6.08739
SLIP DENSITY, KG/M3
118.18030
FRICTION FACTOR
0.02666
SLIP LIQUID HOLDUP FRACTION, (VOL/VOL)
0.14501
TAITEL-DUKLER-BARNEA FLOW REGIME
STRAT WAVY
*** GENERAL DATA
OUTLET
49.98392
11.90249
0.73555
6.14461
117.62890
0.02666
0.14432
STRAT WAVY
LINE
INSIDE DIAMETER, MM
154.05100
AVERAGE MOODY FRICTION FACTOR
0.01706
AVERAGE REYNOLDS NUMBER
0.139694E+07
ROUGHNESS, MM
0.00000
ROUGHNESS, RELATIVE
0.50000E-03
FLOW LENGTH, M
150.00000
FLOW LENGTH/DIAMETER RATIO, (L/D)973.70360
ELEVATION CHANGE, M
-15.00000
FLOW EFFICIENCY, PERCENT
100.00000
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 87 (93)
PRO/II - INPUT/OUTPUT
SIMULATION SCIENCES INC
PROJECT
PROBLEM
R
PAGE S-1
PRO/II VERSION 3.32
386/EM
INPUT
SOURCE LISTING
================================================================================
***********
***********
*********** PRO/II Keyword File created by PC Interface
***********
*********** (WRITE.EXE ver. 08/28/91)
***********
***********
***********
TITLE PROBLEM=PIP
DIMEN METRIC,TIME=HR,WT=KG,TEMP=C,PRES=BAR, *
ENER=KCAL,WORK=KW,LIQV=CUM,VAPV=CUM,VISC=CP, *
COND=KCH,SURF=DYNE,STDV=23.9577,XDEN=DENS
PRINT RATE=M,EXTEN,STREAM=ALL,INPUT=NONE
DBASE DATA=PC1,IDATA=3,SDATA=AA
*
COMPONENT DATA
LIBID
1,H2O/2,CO2/3,N2/4,C1/ *
5,C2/6,C3/7,IC4/8,NC4/ *
9,IC5/10,NC5/11,NC6/12,NC7/ *
13,NC8/14,NC9/15,NC10/16,NC11/ *
17,NC12
*
THERMODYNAMIC DATA
WATER
DECANT=ON,GPSA
*
METHOD KVALUE(VLE)=SRK,ENTH(V)=LK,ENTH(L)=LK, *
ENTR(V)=SRK,ENTR(L)=SRK,DENS(V)=LK, *
DENS(L)=LK,COND(V)=PETR,COND(L)=PETR, *
SURF=PETR,VISC(V)=PETR,VISC(L)=PETR, *
SET=SET01,DEFAULT
*
STREAM DATA
PROP STREAM=1,TEMP=50,PRES=12,RATE(W)=7631, *
COMP(M)=1,51.8494/2,0.3948/3,0.2696/4,15.23/ *
5,4.6321/6,4.555/7,0.7223/8,2.422/ *
9,0.8763/10,1.1797/11,2.2101/12,2.3401/ *
13,2.162/14,1.2567/15,1.3964/16,0.7078/ *
17,0.6404,NORMALIZE
*
UNIT OPERATIONS
*
PIPE UID=PIP1,NAME=LINEA-1
FEED 1
PROD V=1V,L=1L,W=1W
LINE NPS=4,40 LENGTH=150 RROUGH=0.0005 ELEV=-15 SEGM=5 &
DUTY=0.0015 DPCORR=DEF
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 88 (93)
R
PAGE P-1
PRO/II VERSION 3.32
386/EM
OUTPUT
PIPE SUMMARY
06/13/94
================================================================================
UNIT 1, 'PIP1', 'LINEA-1'
FEEDS
PRODUCTS
1
LIQUID
VAPOR
WATER
1L
1V
1W
0.00150
0.14800
-0.16955
7.32792E-07
-0.02155
-0.02155
4.60514
INLET
----------50.00000
12.00000
0.73598
4.60514
119.29343
0.03076
0.14654
STRAT WAVY
OUTLET
-----------50.24307
12.02155
0.73578
4.60377
119.28562
0.00000
0.14653
STRAT WAVY
LINE
-----------102.26039
150.00000
0.01538
6.99870E+05
MISSING
5.00000E-04
-15.00000
100.00000
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 89 (93)
5.4.
PRG.PR.TUB.0001
Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 90 (93)
*INDATA*
JOB IDNO=194310 CUST=SNAMPROGETTI
PROJ=PIP
*
DESC FILE=GASTUBI
DESC CALCOLO PERDITE DI CARICO UTILIZZANDO
DESC LA SCHEDA PIPELINE - PROCSIM
******************************************************************
DIMENSION SI
******************************************************************
PETROLEUM DATA
HYP CODE=C13+A NAME=C13+B SPGR=0.925 MW=330.0
******************************************************************
SYSTEM DATA
METHLIST K=SRK H=LK DV=LK DL=LIBRARY CP=LK
+
VIS=LIBRARY SURT=LIBRARY THC=LIBRARY
WOPT K=2
COMPLIST H2O/CO2/N2/C1/C2/C3/IC4/NC4/IC5/NC5/NC6/NC7/NC8/NC9/ +
NC10/NC11/NC12/
******************************************************************
FLOWSHEET DATA
EQUI KEY1=H2O MODEL=1 3PHFLASH
*
*----------------------------------------------------------------------STREAM=M6 T=50.000 P=12.0 RATE(W)=7631.0 XBASIS=M NORM
COMP 51.8494/0.3948/0.2696/15.2300/4.6321/4.5550/0.7223/
+
2.4220/0.8763/1.1797/2.2101/2.3401/2.1620/1.2567/1.3964/ +
0.7078/0.6404/7.1552
*----------------------------------------------------------------------STREAM=M7 T=50.000 P=12.0 RATE(W)=7631.0 XBASIS=M NORM
COMP 51.8494/0.3948/0.2696/15.2300/4.6321/4.5550/0.7223/
+
2.4220/0.8763/1.1797/2.2101/2.3401/2.1620/1.2567/1.3964/ +
0.7078/0.6404/7.1552
*----------------------------------------------------------------------*----------------------------------------------------------------------*************************** LINE BRN6 - MANIFOLD 2 *****************
PIPELINE IN M6 OUT M6A
NAME=BRN-6
PARA PHASE=MIX TCAL COORD=PROJ LUNIT=SHORT STEP=50
CORRELATION SET=2
AMBIENT AIR V=1. T=30.
SRAD(W/M2)=850.
HXMODEL HILIM=TBULK HOLIM=CALC TPROF
SEGMENT DIST=0
ELEV=194.7 DIAM=0.0921 ROUGH=45 TEXT=30. +
THKPIPE=11.1 KPIPE=55 THICK=5 K=0.5
+
AMB=AIR EMISS(W/M2C4)=4.196E-08
*
SEGMENT DIST=75. ELEV=194.7 DIAM=0.0971 THKPIPE=8.6 KPIPE=55 +
THICK=5
K=0.5 +
AMB=AIR EMISS(W/M2C4)=4.196E-08
SEGMENT DIST=370. ELEV=197.8
SEGMENT DIST=415. ELEV=197. DIAM=0.0921 THKPIPE=11.1 KPIPE=55 +
THICK=5
K=0.5 +
AMB=AIR EMISS(W/M2C4)=4.196E-08
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Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 91 (93)
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Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 92 (93)
************************************************************************
*
NETWORK DATA
SOLUTION GATHER NITER=10 DPMAX=20(A)
SPEC STR=M200A P=4.5
TOLER=0.1(A)
*
OUTPUT DATA
PRINT FORMAT=2 MFRAC LVRATE LVFRAC
* PFDRAW
*
END
*ENDATA*
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Rev. 1
Data
Lug. 1994
Foglio 93 (93)
6.
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Reid R.C., Prausnitz J.M. & Sherwood T.K., The properties of gases and liquids, Ed. McGrawHill Book Company (1977)
Memorandum Revisioni
Dicembre 1988
Luglio 1994
Emissione