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La Clinica Termale

Volume 62, N. 3-4

Luglio - Dicembre 2015

Direttore: G. CERVADORO
DIRETTORE RESPONSABILE: C. VOLPE

Comitato di Redazione:
Consiglio Direttivo AMIITTF
G. Cervadoro
A. Massirone
A. Carpentieri
E. Lampa
E. Gribaldo
M. Gallo
G. Titta
G. Levra
F. Russo
A. Calvanese
C. Volpe

Comitato Scientifico:
G. Agostini,
G. Cervadoro,
M. Gallo,
G. Gasbarrini,
R. Gimigliano,
C. Gregotti,
E. Lampa,
G.C. Levra,
A. Massirone,
G.C. Pantaleoni,
P. Richelmi,
F. Russo,
M. Vatti

Sommario
Meccanismi dazione delle acque termali: la componente fisica
A. Fimiani, E. Lampa
La terapia termale nella Sindrome Fibromialgia
M.Broggini , L.Galvani
Acque minerali in gravidanza, allattamento e nipiologia
G. Levra, M.T. Caruso, S. Levra
Acque salutari nel varesotto
G.R. Marini
Le Acque Modificate TM: nuova luce su di un cammino millenario
M. Berta
Dal territorio idrogeologico dei Monti Picentini alla sorgente Sauceto (Sorbo Serpico): Donne per lacqua libera
G. Gerardi, E. Lampa, L. Ametrano
Acque termali e cute, ieri, oggi e domani?
G.F. Strani, M. Norat, E. Cervadoro
TOURAQUA
De Filippo
Acqua fonte di benessere
M. Pace, A. Carpentieri
News

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Meccanismi dazione delle acque termali: la componente fisica Clin. Term. 62 (3-4):31-40, 2015

Meccanismi dazione delle acque termali: la componente


fisica
Mechanisms of action of thermal waters : the physical component

A. Fimiani1, E. Lampa2
Clin. Term. 62 (3-4):31-40, 2015

RIASSUNTO In letteratura ben documentata lefficacia clinica delle cure termali, ma ancora oggi
nei vari articoli che compaiono sulle riviste scientifiche la parte pi debole sembra essere la spiegazione
dei meccanismi dazione con cui agiscono i mezzi di cura termali. In un Epoca come quella attuale dove
vige la Medicina della prova di efficacia, non plausibile accettare il ruolo terapeutico di un prodotto
di cui non si conoscano appieno i meccanismi dazione; allacqua termominerale stata riconosciuta
dal legislatore unefficacia terapeutica per cui lacqua termominerale stessa stata assimilata ad un
farmaco che, come tutti sappiamo, agisce attraverso unazione chimica, fisica o fisico-chimica. In passato
grande importanza stata data, per spiegare i meccanismi dazione delle cure termali, ad alcuni fattori
come ad esempio lo stress termico e la componente salina, manca la componente fisica dellacqua. Negli
ultimi decenni ricercatori in altri campi della Fisica e della Medicina hanno documentato il ruolo della
fisicit dellacqua e del comportamento cibernetico dellEssere Umano che acquisisce e trasferisce informazioni con lambiente esterno in modo fisico utilizzando basse frequenze. Lacqua termale, quindi,
potrebbe agire anche attraverso vibrazioni su un sistema cibernetico sensibile alle lunghezze donda, e
gli stessi ioni in soluzione hanno diverse lunghezze donda.
ABSTRAT In literature the clinical effectiveness of thermal treatments is well documented, but
even today, the weakest part of all scientific medical articles is the explanation of the mechanisms of
action. In a Era like the present one, where rules the Medicine of the proof of efficacy, it is not plausible
to accept the therapeutic role of a product of which we do not fully know the mechanisms of action; the
legislator has recognized to the thermal-mineral water a therapeutic efficacy, for which indirectly the
thermal-mineral water has been assimilated to a drug; a drug works through a physical, chemical, or
physical-chemical reaction. Since 1933 and until today, only the thermal stress and the salt component
have been considered as a mechanism of action. What lacks is the physical component of the water. In
the last decades, many researchers in other fields of Physics and Medicine have documented us about the
physicality of the Human Being that acquires and transfers information with the external environment in

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Idrologo Medico, Fisiatra, Direttore Sanitario Terme di Ischia, Benessere Globale


PastPresident AMIITTF, gi professore Ordinario di Farmacologia Seconda Universit di Napoli
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a physical way using low frequencies. Therefore, thermal water acts through vibrations on a cybernetic
system sensitive to wavelengths, and the same ions in solution have different wavelengths.
key words cybernetic system, wavelength, memory of water
Parole chiave Sistema cibernetico, lunghezza donda, memoria dellacqua

Introduzione
Era il 1828 quando sono iniziate le ricerche
analitiche sulle acque del sottosuolo in virt
degli scritti che, nei secoli, hanno messo in risalto i benefici curativi delle acque termominerali sullEssere Umano (1). Siamo nel 2015 e,
seppur noti gli effetti (2), non sono dimostrati
completamente i meccanismi dazione delle
terapie termali (3) e, in un Epoca come quella
attuale dove vige la Medicina della prova di
efficacia, non plausibile accettare il ruolo
terapeutico di un prodotto di cui non si conoscono appieno i meccanismi dazione (4).
Infatti dallanno 2000 allacqua termominerale
stata riconosciuta dal legislatore unefficacia terapeutica per cui indirettamente lacqua
termominerale stata assimilata ad un farmaco (5), che per definizione una sostanza,
organica o inorganica, naturale o sintetica,
capace di indurre modificazioni funzionali in
un organismo vivente positivamente o negativamente, attraverso una interazione delle sue
propriet fisiche, chimiche o fisico-chimiche
con le analoghe propriet della materia vivente (6). Il farmaco agisce, quindi, secondo
leggi di chimica e di fisica che non possono
essere disgiunte, procurando una modificazione funzionale, per cui crea uninterferenza
finalizzata al ripristino delle funzioni in errore;

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si ammette cos che alla base della patologia ci


sia un errore di funzionamento di un sistema,
ma allo stesso tempo implicitamente si ammette anche la patologia funzionale, cio un errore
di funzionamento di un sistema altrimenti
sano. Ecco che, per quello che diremo dopo, la
cura termale svolge un ruolo importante anche
nella prevenzione.
Le acque termali sono state classificate da
Marotta e Sica nel 1933 prendendo in considerazione la temperatura e la composizione salina
(7); da allora siamo portati ad ipotizzare che,
alla base delle osservazioni cliniche e delle variazioni ematochimiche rilevate e collegate con
nesso di causalit ad un ciclo di terapia termale, ci siano lazione termica e lassorbimento
della componente salina (3). Se ci pu essere
plausibile per le cure idropiniche e per quelle
inalatorie (8), non lo altrettanto per le terapie
esterne, dove linterfaccia lorgano Pelle
che per definizione impermeabile! E anche
vero che in laboratorio stato dimostrato un
certo assorbimento di ioni attraverso la membrana di Franz (9), ma resta difficile capire
come questi ioni, una volta assorbiti, abbiano
la capacit di stimolare le reazioni sistemiche
endocrino-dipendenti. Ecco che quanto viene
osservato in clinica deve essere la conseguenza
di altri meccanismi, che operano in modo sinergico con lo stress termico e lassorbimento

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ionico, che interesseranno un aspetto fino ad


oggi poco documentato: la caratteristica fisica
dellacqua termominerale.
Per fare ci bisogna ben capire il funzionamento del Sistema su cui lacqua deve agire.
Il sistema cibernetico
LEssere Umano per definizione un sistema aperto, dinamico, adattativo, dissipativo e
caotico che, per la sua sopravvivenza, scambia
con il mondo esterno gas (mucosa respiratoria), materie energetiche (mucosa oro-gastrointestinale) (10) e si relaziona con lambiente
esterno attraverso il suo organo pi esteso, la
pelle. La pelle embriologicamente ha origine
in comune con gli epiteli di rivestimento degli
organi cavi, della cornea, del cristallino, della
midollare surrenale, del tessuto nervoso, in
quanto tutti originati dallo stesso foglietto
embrionale : lEctoderma. La pelle ricca di
recettori e, in continuazione, riceve stimoli
dallambiente esterno di diversa natura, termica, chimica, elettrica, meccanica, luminosa che
esercitano vibrazioni meccaniche trasdotte dai
recettori ivi presenti in potenziali di membrana,
quindi in frequenze che continuamente informano le strutture centrali circa lambiente in
cui si trovano (11). Le Neuroscienze hanno dimostrato che i meccanocettori ad adattamento
lento della pelle, alla base della esterocezione
necessaria alle strutture centrali per calibrare
il corpo con lasse gravitazionale ed orientarsi
nello spazio, trasmettono i segnali ai centri
superiori con frequenze di 90 Hz (12, 13) e

che la pelle di tutto il corpo a partecipare


alla stazione eretta (14) in quanto il modulatore degli equilibri metamerici tra i muscoli
agonisti ed antagonisti (15, 16).
Alla pelle ed ai suoi annessi, inoltre, negli
ultimi due decenni stato riconosciuto un
ruolo neuro-endocrino in sintonia con gli altri
tessuti di origine ectodermica (17-19); in risposta ad una variet di fattori esterni, infatti,
essa in grado di produrre molti degli elementi
ormonali espressi in risposte sistemiche a
fattori di stress ambientale, come lormone
di rilascio della corticotropina (CRF), la proopiomelanocortina (POMC) la -endorfina
(-END), lormone adrenocorticotropo
(ACTH), l-melanocita-stimolante (-MSH),
il corrispondente CRF-recettore 1 (CRF1) (20,
21). Inoltre sono stati scoperti nella pelle anche
due recettori per i cannabinoidi CB1 e CB2, che
partecipano a una serie di processi fisiopatologici della pelle con effetto anti-infiammatorio,
antipruriginoso e antidolorifico (22). La pelle
anche un importante sito per gli estrogeni e per
la produzione, lattivazione ed il metabolismo
di androgeni (23). Infatti le cellule cutanee
contengono lintero apparato biochimico necessario per la produzione di glucocorticoidi,
androgeni ed estrogeni sia da precursori di
origine sistemica o, in alternativa, attraverso
la conversione del colesterolo in pregnenolone
e la sua successiva trasformazione a steroidi
biologicamente attivi, come il corticosterone,
il cortisolo, il testosterone, lestradiolo ed il
dihydrotestosterone (24). A secondo del tipo
di stimolo e della sua intensit, la pelle pu
attivare anche lasse ipotalamo-ipofisi-surrene

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(HPA) mediante segnalazione neurale tramite


fibre nervose afferenti al cervello o da fattori
pelle che possono attivare la ghiandola pituitaria o la corteccia surrenalica; la comunicazione
tra il sistema neuroendocrino cutaneo e il resto del corpo realizzato mediante il sistema
colinergico (23), ma anche tramite lormone
stimolante la tiroide (TSH), prodotto da vari
tipi di cellule, tra cui i melanociti, cheratinociti,
fibroblasti e follicoli piliferi (25, 26).
Gli stimoli esterni sono di natura bioelettrica, in quanto i recettori cutanei sono sensibili
alle vibrazioni, le vibrazioni sono lunghezze
donda, le lunghezze donda sono i biofotoni
(27-29); per cui la pelle risponde alle stimolazioni biofotoniche in modo selettivo in
rapporto alle diverse lunghezze donda.
E noto che le lunghezze donda tra i 100 ed
i 320 nm stimolano lazione endocrina della
pelle (30, 31), ma anche noto che le stimolazioni nel campo spettrale tra i 632,8 nm ed gli
830 nm producono la riduzione delle cellule
infiammatorie, laumento della proliferazione
di fibroblasti, la stimolazione della sintesi di
collagene, langiogenesi e la formazione di tessuto di granulazione; in specifico le lunghezze
donda nel range dei 520 - 540 nm stimolano
direttamente i fibroblasti per aumentare la
produzione di collagene ed elastina, nel range
dei 585 - 595 nm stimolano il microcircolo e
migliorano la struttura della pelle, nel range dei
620 650 nm trovano indicazioni per gonfiori
localizzati, edemi, teleangectasie, stasi linfatica (32-35). Ulteriormente stato osservato
che la risposta allo stimolo esterno maggiore dopo due settimane di terapia, come se la

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ripetizione nel tempo provochi una risposta


esponenziale (36); si noti come il ciclo di una
terapia con mezzi di cura termali debba essere
di almeno 12 giorni.
Le evidenze scientifiche
stato dimostrato in laboratorio, in uno
studio sulla psoriasi provocata su gatti, che
utilizzando acqua termominerale come balneoterapia in un gruppo e trattando il relativo gruppo di controllo con balneoterapia adoperando
acqua distillata, il primo gruppo ha mostrato
un miglioramento pi veloce delleritema cutaneo, una riduzione sostanziale nei livelli di
mRNA di IL-lesionali 17A e IL-23, una riduzione dei livelli sierici di IL-4 e IL-5 rispetto al
gruppo di controllo (37); ci induce a dedurre
che sia la componente ionica dellacqua termale ad attivare la risposta endocrina della pelle.
Ricercatori giapponesi inoltre, osservando
il comportamento della pressione arteriosa,
della frequenza cardiaca, della temperatura
dei piedi e delle mani sottoponendo un gruppo
di 23 persone sane a pediluvio sia con acqua
potabile che con acqua termominerale, hanno
messo in evidenza che la pressione arteriosa,
nelle due modalit, non subisce modifiche, la
frequenza cardiaca si modifica con pediluvi
con acqua potabile, mentre presentano differenze la temperatura locale dei piedi e delle
mani nei pediluvi con acqua termominerale
(38) rispetto all acqua potabile; questa osservazione interessante perch pone dei quesiti
sul meccanismo dello stress termico chiamato

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in causa frequentemente per giustificare il


meccanismo dazione termale, mentre sottolinea, ulteriormente, lazione sulla pelle della
componente ionica dellacqua termale.
In letteratura, poi, sullEssere Umano sottoposto a cicli di cure termali, sono ampiamente
documentate le variazioni endocrine: stato
messo in evidenza un aumento temporaneo dei
livelli plasmatici di ormone adrenocorticotropo
(ACTH), di -endorfina, di cortisolo, modifiche degli ormoni sessuali; il tutto collegato al
ruolo endocrino della pelle (39-43). E anche
ben documentato lazione delle cure termali
sui meccanocettori cutanei per la gestione degli equilibrio muscolari sia nella fibromialgia
(44,45) che nelle lombalgie funzionali (46),
ma anche nelle malattie reumatiche (47, 48) e
nelle osteoartrosi (49).
Laspetto fisico dellacqua termominerale
Lacqua termominerale un prodotto naturale che costituisce una percentuale preponderante della componente volatile del magma e,
se proviene dal reticolo cristallino dei minerali
che si trovano allo stato fuso allinterno del
magma stesso, si definisce acqua juvenile, cio
formatasi contemporaneamente al magma.
Lacqua per, pu aggiungersi al magma anche
in un secondo momento, ben dopo la formazione di questultimo; il contatto dellacqua
esterna con il magma pu dar luogo a fenomeni completamente diversi, a seconda delle
modalit di contatto tra i due elementi: dove,

come e quando magma e acqua si incontrano,


sono le variabili che influenzano il risultato
finale. Il magma generalmente si trova a una
temperatura compresa tra i 650 ed i 1200 C,
per cui ricco di energia, ed prevalentemente
formato di silice; si pu pensare che largilla,
ricca di silice messa in maturazione con lacqua termale per la fangoterapia, ricostituisca
la memoria dellambiente magmatico. In laboratorio sono state studiate le reazioni chimiche
tra lacqua e la superficie di silice ed stato
dimostrato che gli atomi di idrogeno passano
attraverso la superficie di silice associandosi e
dissociandosi con gli atomi di ossigeno allinterno della stessa, creando polarizzazione delle
molecole dacqua in prossimit della superficie
con creazione di potenziale elettrico di circa
10 V tra la silice e lacqua (50). Quindi al
contatto con il magma lacqua si energizza e,
in laboratorio, stato dimostrato che lacqua
sottoposta ad insulto termico incamera energia
nel legame idrogeno e che pronta a rilasciare
tale energia durante il raffreddamento (54);
inoltre sempre in seguito allinsulto termico
le singole particelle in soluzione acquisiscono maggior movimento e si urtano creando
il cosiddetto rumore termico, vibrazioni
che vengono trasmesse alle superfici con cui
lacqua viene in contatto (52, 53). Oltre a ci
stato anche dimostrato che una soluzione
ionica sottoposta a campo elettrico acquisisce
caratteristiche che facilitano il canale del calcio della membrana con cui viene in contatto
e la memoria della soluzione persiste circa
per 10-20 minuti (51). Queste osservazioni
da sole possono contribuire a dare una spie-

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gazione scientifica del meccanismo dazione


dellacqua termominerale sullEssere Umano
e chiarire il perch lefficacia della cura la si
ottiene solamente alla fonte e non eseguendo
la terapia termale a casa.
Lacqua unitaria su tutto il globo mentre
noto che le acque termali hanno caratteristiche
diverse; la diversit caratterizzata dalle diverse soluzioni saline e dalle diverse lunghezze
donda dei vari elementi in soluzione. Infatti
analizzando la spettroscopia di quelli che sono
i maggiori costituenti possiamo vedere che il
sodio ha una lunghezza donda 595 nm, esattamente nel range (585 - 595 nm) che migliora
il microcircolo e la struttura della pelle (34);
il cloro una lunghezza donda 540 nm, esattamente nel range (520 - 540 nm) che stimola
direttamente i fibroblasti per aumentare la
produzione di collagene ed elastina (36) e cos
di seguito tutti gli elementi in soluzione hanno
diverse lunghezze donda che caratterizzano le
diverse stimolazioni recettoriali.
Conclusioni
Lacqua nel suo percolare nel sottosuolo
entra in contatto con la massa lavica e si carica di energia, pronta a rilasciarla durante il
raffreddamento. LEssere Umano al contatto
con essa riceve stimoli frequenziali che, interagendo con la barriera cutanea e quella mucosale, attivano risposte adattative del sistema
cibernetico. Sicuramente in questo processo
la temperatura svolge un ruolo importante,
fosse solo perch una radiazione termica

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nella banda degli infrarossi, ma quello che fa


la differenza la composizione salina.
Anche se in vitro stato dimostrato un
passaggio di ioni attraverso la membrana di
Franz (9), risulta difficile pensare che ci sia
un innalzamento dei valori ematici di questi
ioni, tali da giustificare la stimolazione lasse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA); pi
condivisibile lipotesi che gli ioni agiscano
localmente probabilmente per assorbimento,
ma sicuramente per contatto attivando il ruolo
endocrino della pelle stessa. I recettori cutanei
sono sensibili alle lunghezze donda per cui
dobbiamo ipotizzare che i diversi ioni sulla
pelle agiscano esattamente allo stesso modo
con cui operano i vari tipi di strumentazione
fisioterapica (laser, campi magnetici, infrarossi ecc.) o di fotobiostimolazione(57, 58) che
agiscono su pelle sana con diverse lunghezze
donda; ma a differenza di questi che usano
singole lunghezze donda, lacqua termominerale ha il vantaggio di utilizzare tutte insieme le
diverse lunghezze donda date dalla presenza
dei diversi ioni. Lacqua il maggior componente dellEssere Umano, essa ha la memoria
storica della nostra vita, lacqua del sottosuolo
la nostra origine, per cui con limmersione in
acqua termale ipotizzabile un reset del sistema cibernetico sia dal punto di vista endocrino
che muscolare, procurando un riequilibrio del
suo funzionamento. Questo un aspetto molto
importante se teniamo presente che alla base
delle patologie degenerative ci sono errori
funzionali e che, quindi, il passare le acque
ha un ruolo di primaria importanza anche nella
prevenzione di numerose malattie.

Meccanismi dazione delle acque termali: la componente fisica Clin. Term. 62 (3-4):31-40, 2015

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La terapia termale nella Sindrome Fibromialgia


Clin. Term. 62 (3-4):41-48, 2015

La terapia termale nella Sindrome Fibromialgia

Spa treatment for Fibromyalgia Syndrome

M.Broggini , L.Galvani
Clin. Term. 62 (3-4):41-48, 2015

RIASSUNTO Dato che la fibromialgia (FM) una patologia di difficile trattamento e vista la popolarit raggiunta presso i pazienti fibromialgici dalle terapie complementari, ci siamo proposti in questo
lavoro di effettuare una revisione della letteratura sulle terapie termali in tale patologia, utilizzando
come fonte gli studi riportati su PubMed degli ultimi dieci anni.
La balneoterapia, come evidenziato da vari studi randomizzati e controllati, rappresenta unopzione terapeutica efficace nel trattamento della FM, in grado di alleviarne i sintomi clinici, anche se solo
temporaneamente.
Sugli effetti dei fanghi termali disponibile un piccolo numero di studi ben condotti che ha conseguito risultati positivi.
Sono questioni ancora aperte la standardizzazione dei trattamenti termali, la distinzione degli effetti
biochimici da quelli fisici e meccanici, e lanalisi dei costi rapportati ai benefici di tali terapie.
ABSTRACT Fibromyalgia (FM) is an idiopathic chronic pain syndrome defined by widespread
non-articular musculoskeletal pain and generalised tender points.
FM requires a multimodal management program; in addition to pharmacologic therapies, which are
useful in improving symptoms, nonpharmacologic therapies such as exercise and cognitive behavioural
therapy are useful treatments for restoring function to an individual with FM.
Since no effective treatment exists for this common rheumatic disease, complementary methods of
treatment have gained increasing popularity.
Spa treatment has been successfully used to treat various rheumatic diseases, but it has only recently
evaluated for FM.
In this short review we report the results of the studies performed about the effectiveness of spa
therapy in fibromyalgic patients, published in the last decade and found in PubMed database.

Servizio Semplice Dipartimentale di Reumatologia, Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi, Varese

41

La terapia termale nella Sindrome Fibromialgia


Clin. Term. 62 (3-4):41-48, 2015

Balneotherapy appears to be a good therapeutic option in the short time in fibromyalgic patients,
as proven by some well-done randomized double-blind trials.
Mud pack therapy too can improve quality of life in patients of FM.
The effect of spa therapy on muscle tone, joint mobility, and pain intensity may affect peripheral
mechanism in the pathogenesis of FM; however , the effects of spa treatment on central mechanisms
considered to be more important in FM are not clear and should be studied in the future.
Since the temperature of the water and mud-packs in spa treatments is about 37C and more,
some of the beneficial results in the FM patients may be attributed to the effects of heat in addition
to the chemical one.
A recent trial has demonstrated that the temporary improvement in quality of life due to an adjuvant treatment course of spa therapy for patients with FM is associated with limited incremental
costs per patient.
To date the questions to be answered are the standardization, the biochemical, physical an mechanical effects, and the cost-effectiveness of these therapies.
Parole chiave terapia termale, fibromialgia, fanghi termali, balneoterapia
Key words spa treatment, fibromyalgia, mud packs, balneotherapy

Introduzione
La fibromialgia (FM) una malattia complessa, sia riguardo alla patogenesi, in cui
intervengono molti fattori, sia per la molteplicit dei sintomi ed il loro impatto sulla qualit
di vita dei pazienti; si tratta inoltre di una
malattia comune, a prevalenza elevata nella
popolazione.
Il suo trattamento comprende interventi
farmacologici, fisiochinesici, psicologici, educazionali, che non sempre per consentono di
raggiungere risultati soddisfacenti.
Per questo motivo importante che venga accertata uneventuale efficacia anche di
terapie alternative, che potrebbero essere di
aiuto quando non vi risposta ai trattamenti
tradizionali, o come complemento di questi
ultimi per ottenere migliori risultati.
Tra le terapie complementari le cure termali
hanno sempre riscosso grande successo tra i
pazienti reumatici (Fig. 1) ed in particolare tra
i pazienti fibromialgici.
42

diffusa opinione tra i reumatologi che


in questi ultimi pazienti esse possano dare un
certo beneficio: leffetto positivo di tali terapie generalmente viene spiegato con un forte
effetto placebo, dovuto allallontanamento del
paziente dal contesto sociale in cui vive, spesso per lui stressante e negativo, allambiente
termale accattivante e sereno, al contatto ed
al confronto con altri pazienti come loro, al
calore rilassante delle terapie, al colloquio rassicurante del personale medico e paramedico
delle terme, in una parola allindirizzo olistico
della terapia termale, tipico delle terapie complementari.
Sino a pochi anni fa non erano disponibili
studi randomizzati controllati che dimostrassero realmente lefficacia della terapia termale
nella FM; nellultimo decennio invece la letteratura si arricchita di studi di sempre migliore
qualit in questo campo.
Nella breve rassegna seguente ci proponiamo di descrivere gli studi sullargomento
che sono stati pubblicati e riportati su PubMed
negli ultimi dieci anni.

La terapia termale nella Sindrome Fibromialgia


Clin. Term. 62 (3-4):41-48, 2015

Il razionale della terapia termale nella FM,


sulla base delle attuali conoscenze circa gli
aspetti patogenetici della malattia, rappresentato dalleffetto miorilassante e analgesico
del calore, dal possibile effetto positivo degli
ioni contenuti nelle acque termali, dallaspetto
psicologico ed ambientale, dalleffetto di riequilibrio della componente organica dei fanghi
maturi sullasse ipotalamo-ipofisi-surreni,
dalla possibilit di incremento dei livelli di

-endorfine e di IGF-1 e di riduzione delle


citochine infiammatorie, tra cui IL-1, IL-6 e
TNF- (1).
Rassegna Della Letteratura
Neumann (2001), in uno studio randomizzato e controllato che ha coinvolto 48 donne
fibromialgiche, ha evidenziato un effetto favo43

La terapia termale nella Sindrome Fibromialgia


Clin. Term. 62 (3-4):41-48, 2015

revole in termini di qualit della vita, intensit


dei sintomi fibromialgici e stato psicologico
nelle pazienti sottoposte a bagni sulfurei a
37 C rispetto alle pazienti che hanno solo
soggiornato sul Mar Morto (2).
Sukenik e Coll. (2001) hanno rilevato un
miglioramento della durata della rigidit mattutina, del numero di articolazioni tumefatte
e dolenti, del numero di tender point e della
soglia di dolorabilit nei punti fibrositici e nei
punti di controllo in 28 pazienti affetti da FM
e artrite psoriasica dopo un trattamento con
bagni sulfurei, impacchi di fango a 40-42 C,
bagni nel Mar Morto ed esposizione al sole per
quattro settimane. Questi Autori hanno sottolineato linfluenza dei cambiamenti climatici
e della pressione barometrica sul dolore fibromialgico e lesistenza nellarea geografica del
Mar Morto di condizioni climatiche particolari
e possibilmente favorevoli costituite da una
scarsa umidit, da temperature stabilmente elevate e da unalta pressione barometrica (3).
Buskila (2001), in uno studio randomizzato
e controllato condotto su 48 donne affette da
FM, ha valutato gli effetti di bagni sulfurei a
37 per 10 giorni rispetto a quelli del solo soggiorno sul Mar Morto, evidenziando un miglioramento in entrambi i gruppi di pazienti della
gravit dei sintomi (dolore, affaticamento,
rigidit, ansia), dello stato funzionale, del numero di tender point e della soglia del dolore;
tale miglioramento stato per pi prolungato
(sino a 3 mesi), nel gruppo trattato con bagni
sulfurei. I risultati possono essere spiegati,
secondo lAutore, con linfluenza favorevole
della balneoterapia sul tono muscolare, sulla
mobilit articolare e sullintensit del dolore,
mentre i miglioramenti rilevati nel gruppo di
controllo possono derivare dalleffetto positivo
di un cambiamento nella qualit della vita, di

44

un ambiente meno stressante e di un maggior


riposo.
Agli effetti delle cure termali che si attuano
attraverso stimoli idromeccanici e termici,
che possono influire favorevolmente sul tono
muscolare e sulla mobilit articolare, sullintensit del dolore, sui meccanismi patogenetici
periferici della FM, si aggiungono gli effetti
sui meccanismi patogenetici centrali, che sono
ancora oggetto di studio (4).
Uno studio di Evcik (2002) ha posto a
confronto pazienti fibromialgiche sottoposte a
balneoterapia (bagni di 20 minuti per 5 giorni
alla settimana per 3 settimane) nelle terme di
Afyon, in Turchia, con un gruppo di controllo
trattato solo con antinfiammatori non steroidei, rilevando un miglioramento nel numero
di tender point, nellintensit del dolore, nella
capacit funzionale e nel grado di depressione
nel primo gruppo, mentre nel gruppo di controllo non sono state evidenziate variazioni
rispetto al basale. Nel gruppo sottoposto a
balneoterapia il risultato ottenuto nei primi 3
parametri stato mantenuto sino a 6 mesi (5).
Le acque delle terme di Afyon sono ricche di
sodio, bicarbonato e solfati e contengono calcio, magnesio, cationi ferro-alluminio, cloro
e metasilicati.
Altan (2003) ha confrontato gli effetti della
ginnastica in piscina termale sulfurea per 12
settimane con gli effetti della sola balneoterapia attuata per un analogo periodo di tempo,
presso le terme di Bursa, in Turchia, in donne
affette da FM, rilevando un miglioramento
del dolore, della rigidit mattutina, del sonno,
del numero di tender point, della valutazione
globale dello stato di salute secondo il paziente
e secondo il medico, dei punteggi al Fibromyalgia Impact Questionnaire (FIQ) e del Beck
Depression Index (BDI), in entrambi i gruppi,

La terapia termale nella Sindrome Fibromialgia


Clin. Term. 62 (3-4):41-48, 2015

con un miglioramento per pi prolungato nel


tempo di FIQ e BDI nel gruppo sottoposto a
terapia combinata (6).
Assis (2006) ha dimostrato che lesercizio
aerobico in acqua efficace quanto lesercizio
a terra nel ridurre il dolore in pazienti fibromialgiche, ma pi vantaggioso nella cura dei
disturbi emozionali (7).
Gusi (2007) ha evidenziato con uno studio
randomizzato e controllato un effetto favorevole sulla qualit della vita correlata alla
salute e sulla forza muscolare dellesercizio
fisico in acqua calda (esercizi aerobici, di miglioramento della propriocezione e della forza
muscolare) effettuato 3 volte alla settimana
per 12 settimane. I risultati ottenuti sulla forza
muscolare (muscoli estensori delle ginocchia)
si sono mantenuti a lungo, mentre lintensit
del dolore ritornata a livelli pre-trattamento
(8).
Ardic (2007) ha rilevato differenze statisticamente significative, rispetto a un gruppo di
controllo, in termini di score algometrici, BDI,
livelli plasmatici di PGE2, numero di tender
point e FIQ in un gruppo di pazienti con FM
primaria sottoposte a balneoterapia 5 giorni
alla settimana per 3 settimane presso le terme
di Denizli, in Turchia (9).
MunguaIzquierdo (2007) in uno studio
randomizzato e controllato ha evidenziato lefficacia di una terapia consistente in esercizio
fisico in acqua (mobilizzazione, ginnastica
aerobica, potenziamento della forza muscolare, rilassamento), tre volte alla settimana
per 16 settimane, nel migliorare il dolore e
gli altri sintomi fibromialgici, sia fisici che
psichici (10).
Evcik (2008) in uno studio in aperto randomizzato e controllato ha evidenziato lefficacia
sia dellesercizio in acqua che dellesercizio

fisico a terra nellindurre un miglioramento


di FIQ, BDI, intensit del dolore, numero di
tender point, con un effetto a pi lungo termine
dellesercizio in acqua (11).
Un interessante studio randomizzato e
controllato di Bellometti (1999) condotto su
100 soggetti fibromialgici nelle terme del
bacino Euganeo ha dimostrato un effetto di
maggiore aumento delle -endorfine e di
maggiore riduzione del dolore provocato dalla
digitopressione sui tender point con laggiunta
di un ciclo di terapia con fango termale maturo e bagni termali alla terapia medica con
trazodone (1).
Fioravanti (2007) ha valutato in uno studio
randomizzato controllato gli effetti e la tollerabilit del trattamento con fanghi e bagni
termali in pazienti con FM primaria scarsamente responsivi alla terapia farmacologia,
riscontrando un miglioramento significativo in
termini di FIQ, numero di tender point, sintomi
fibromialgici e HAQ, che si mantenuto sino a
16 settimane, in assenza di drop-out (12).
Zijlstra (2004) in uno studio randomizzato
e controllato condotto a Jerba, in Tunisia, ha
evidenziato che una combinazione di talassoterapia, esercizio fisico ed educazione sanitaria hanno migliorato in modo significativo i
sintomi e la qualit della vita salute-correlata
nei pazienti fibromialgici. Le differenze tra il
gruppo sottoposto ai trattamenti ed il gruppo
di controllo si sono mantenute per solo sino
a 6 mesi (13).
Lo stesso Autore, utilizzando tale studio,
ha calcolato il costo/beneficio di questo trattamento concludendo che il miglioramento
temporaneo della qualit della vita osservato
nello studio nei pazienti fibromialgici era associato ad un aumento limitato del costo della
terapia (14).

45

La terapia termale nella Sindrome Fibromialgia


Clin. Term. 62 (3-4):41-48, 2015

In una recente review con metanalisi di


studi controllati randomizzati sullefficacia
della balneoterapia e della idroterapia nel
trattamento della FM (15), Naumann ha potuto concludere che lidroterapia associata a
ginnastica in acqua cera una discreta evidenza di un piccolo miglioramento del dolore e
della qualit di vita, persistente per qualche
tempo, senza per miglioramento del quadro
depressivo e della conta dei tender point.;non
stata riscontrata differenza tra lattivit fatta
in acqua e quella fatta a terra.
Per quanto riguarda lefficacia della balneoterapia con acqua minerale/termale si
riscontrato un effetto medio sulla qualit della
vita, senza effetti sulla depressione, con una
persistenza discreta di tale miglioramento
sintomatologico.
Naumann conclude che ,a causa del limitato
numero degli studi suscettibili di essere esaminati, alle casistiche di numero ridotto ed al
rischio della presenza di errori metodologici
in tali studi, risulta difficile valutare correttamente i benefici della balneoterapia e della
idroterapia nella FM.
Discussione
Dai numerosi studi randomizzati e controllati sopra ricordati, emerge che la balneoterapia rappresenta unopzione terapeutica
discretamente efficace nel trattamento della
FM, alleviandone i sintomi, anche se solo
temporaneamente.
Anche lattivit fisica in acqua si dimostrata efficace nellalleviare i sintomi della
FM, con un effetto pi prolungato rispetto
allattivit fisica fatta a terra.
Quando eseguita in acqua calda, lattivit

46

fisica risulta pi efficace sia per lazione di


sostegno che lacqua esercita, sia per la temperatura favorevole.
La galleggiabilit dellacqua limita limpatto negativo del peso sulle articolazioni portanti
rispetto allattivit fuori dallacqua, riducendo
il potenziale dolore degli esercizi eseguiti.
Riguardo invece il calore dellacqua, vari
studi hanno dimostrato che una temperatura
tra i 30 e 34C in grado di ridurre la rigidit
ed il dolore in pazienti fibromialgici (5).
La temperatura calda dellacqua permette
di fare eseguire ai pazienti fibromialgici esercizi altrimenti dolorosi, probabilmente perch
la vasodilatazione cos provocata migliora
lischemia muscolare aumentando la clearance
di sostanze algogene dal tessuto muscolare.
Alcuni Autori suggeriscono anche che
bagni in acqua di 32C ed oltre sono meglio
tollerati dai fibromialgici per la loro maggiore
sensibilit al freddo (11).
Sugli effetti dei fanghi termali nella FM
disponibile solo un piccolo numero di studi
per ben condotti che ha conseguito risultati
positivi (1-13).
Esistono alcune evidenze, come sottolineato da Bellometti (1), di una possibile azione
biochimica di alcuni fanghi termali sulle disfunzioni neuroendocrine presenti nella FM,
sulla risposta infiammatoria e sui meccanismi
di controllo del dolore.
Una limitazione nella progettazione di trial
clinici rappresentata dalla difficolt di effettuare studi in cieco, ad esempio utilizzando
fanghi finti nel gruppo controllo per poter
studiare gli effetti delle sostanze contenute
nei fanghi termali o acqua calda non termale
per studiare gli effetti biochimici delle acque
termali.
Inoltre, poich le acque minerali presentano

La terapia termale nella Sindrome Fibromialgia


Clin. Term. 62 (3-4):41-48, 2015

differenze nella loro composizione dovute alla


natura del terreno attraversato ed i fanghi termali sono molto diversi luno dallaltro sia per
composizione sia per il grado di maturazione
raggiunto, sarebbe opportuno fare diversi studi
per ogni tipo di acqua e di fango.
Unaltra questione ancora aperta costituita
dallopportunit di una standardizzazione dei
trattamenti termali per quanto concerne il tipo
e la durata dei vari tipi di terapia.
Infine, considerando limportante aspetto
economico, necessario analizzare approfonditamente il rapporto costo-beneficio delle
terapie termali nella fibromialgia con studi ulteriori (14) , considerando sia la temporaneit
dei risultati ottenuti sia le caratteristiche di
malattia invalidante della FM stessa.
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La terapia termale nella Sindrome Fibromialgia


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Acque minerali in gravidanza, allattamento e nipiologia Clin. Term. 62 (3-4):49-60, 2015

Acque minerali in gravidanza, allattamento e nipiologia

Mineral waters during pregnancy, breastfeeding and infants

Levra G.1, Caruso M.T.2, Levra S.2


Clin. Term. 62 (3-4):49-60, 2015

Riassunto L'acqua l'elemento fondamentale della vita e rappresenta il costituente principale


dell'organismo umano. Il mantenimento di una adeguata idratazione fondamentale per il corretto
funzionamento del corpo umano. Tutto questo ancora pi importante in alcuni periodi della vita come
la gravidanza, lallattamento e nel bambino. Gli autori, dopo una premessa sulla fisiologia dellacqua,
suggeriscono le acque pi adatte, alla luce delle attuali conoscenze scientifiche.
Abstract Water is the basic element of life and is the main constituent of the human body.
The maintenance of adequate hydration is vital to the proper functioning of the human body. All this
is even more important in certain periods of life such as pregnancy, lactation and childhood. The authors, after an introduction on the physiology of the water, suggest the most suitable water, according
to current scientific knowledge.
Parole Chiave Acqua minerale, Gravidanza, Allattamento
Key words Mineral water, Pregnancy, Breastfeeding

Idratazione
L'acqua il costituente principale del corpo
umano e regola numerosi processi fisiologici connessi con la salute dellorganismo.
Questultimo composto in media per pi del
60% di acqua, ma la sua percentuale varia con
l'et: ne siamo pi ricchi da giovani, ma con

1
2

il passare dell'et la sua quota si riduce progressivamente (1). Si passa cos da valori medi
intorno al 75% nel neonato a valori intorno al
50% nell'anziano (Figura 1). Diverso poi il
contenuto tra i due sessi: maggiore nell'organismo dell'uomo rispetto alla donna.
Del 60% circa del volume di acqua che
circola nel corpo umano il 40% contenuto

AMIITTF Piemonte, Valle dAosta e Liguria


II Facolt di Medicina e Chirurgia Universit degli Studi di Torino, San Luigi Orbassano (TO)
49

Acque minerali in gravidanza, allattamento e nipiologia Clin. Term. 62 (3-4):49-60, 2015

Fig. 1- Contenuto di acqua nel corpo umano

allinterno delle cellule (definito comparto


intracellulare), mentre il restante 20% si trova
allesterno, cio nel plasma (comparto extracellulare). La caratteristica di questi due comparti che hanno una diversa concentrazione
di elettroliti. Mentre nel liquido intracellulare
predomina lo ione Potassio, nel liquido extracellulare predomina invece il Sodio. Questi,

Tabella 1. Principali funzioni biologiche svolte dallacqua (da


Vinazzani G., 2004; modif.)

Principali funzioni biologiche svolte dallacqua


Costituente principale del citoplasma di tutte le cellule
Solvente dei succhi digestivi
Veicolo per lassorbimento dei principi nutritivi
Veicolo per il trasporto dei nutrienti, ormoni, elettroliti,
secrezioni
Veicolo per lescrezione dei metaboliti
Controlla la termoregolazione
Costituente maggiore di sangue, linfa e liquido
cefalorachidiano
Costituente dei lubrificanti, come il liquido oculare e quello
sinoviale

50

insieme al Cloro e al Carbonio esercitano


un controllo sulla quantit di acqua che
deve essere trattenuta in un dato compartimento. Per l'organismo di fondamentale
importanza mantenere lomeostasi volumetrica dei due compartimenti.
E risaputo che la presenza ottimale
di acqua vitale per lo svolgimento di
diverse funzioni cellulari, per la termoregolazione corporea e per altre importanti
azioni biologiche (Tabella 1).
Un consumo adeguato di acqua durante la giornata indispensabile per una
corretta idratazione e per il mantenimento
delle gi citate funzioni biologiche. Per questo
motivo lacqua, del tutto recentemente, stata
addirittura inserita alla base della nuova piramide alimentare della dieta mediterranea che
, oggi, l'unica dieta che abbia una consolidata
validit scientifica (2).
Gli esperti sono concordi nel dire che per
troppo tempo questo elemento stato dimenticato o quantomeno dato per scontato dalla
comunit scientifica internazionale, mentre
oggi gli stata finalmente riconosciuta tutta
la sua valenza e importanza (3).
La World Health Organization (WHO) ne
consiglia lintroduzione di almeno 30ml per
kg di peso corporeo per mantenere un buono
stato di salute. LEFSA (European Food Safety
Authority) ha stabilito che ladeguato apporto
quotidiano di acqua pari a 2,5 l per le donne
e 2,5 l per gli uomini. Tuttavia, lassunzione
giornaliera di acqua varia notevolmente per i
singoli e tra gruppi (Tabella 2) (4).

Acque minerali in gravidanza, allattamento e nipiologia Clin. Term. 62 (3-4):49-60, 2015

Tabella 2 Fabbisogno idrico giornaliero (Fonte: European Hydration Institute)

Fascia d'et
Adolescenti (maschi/femmine)
9-13 anni
14-18 anni
Adulti (uomini/donne)
>19 anni

Fabbisogno idrico giornaliero corretto

2,1 L/giorno / 1,9 L/giorno


2,5 L/giorno / 2,0 L/giorno
2,5 L/giorno / 2,0 L/giorno

Ovviamente un individuo che svolge un'attivit fisica importante necessiter dell'introduzione di pi acqua rispetto ad un individuo
che svolge un'attivit sedentaria.
Oltre alle gi citate funzioni che l'acqua
svolge, essa pu addirittura essere utilizzata
come coadiuvante il trattamento farmacologico. In particolare, le acque minerali naturali
sono in grado di svolgere un'azione favorevole
alla salute. Essendo dotate di caratteristiche
organolettiche e igieniche particolari, possono
svolgere alcune azioni salutistiche, nonch
prevenire diverse malattie (5). Queste propriet
sono da attribuire da un lato alla quantit e al
rapporto fra i sali in essa disciolti, dallaltro
alla totale assenza di sostanze inquinanti o indesiderabili. Infatti, quando noi introduciamo
acqua, non solo ci dissetiamo ma assumiamo
una quota variabile di elementi importanti per
il nostro organismo (oligoelementi come calcio, ferro, magnesio, bicarbonato, ecc.) (6).
Acque destinate al consumo umano
La maggior parte delle persone non beve
a sufficienza, probabilmente perch non sa
quanto sia importante il ricambio dell'acqua

e non conosce i benefici che questo elemento


pu avere sul nostro stato di salute. Tuttavia,
l'acqua che beviamo deve essere di buona
qualit, sicura dal punto di vista igienico e presentare caratteristiche organolettiche gradevoli
per indurci a bere.
E risaputo che non tutte le acque sono
idonee al consumo da parte delluomo. Per
essere considerate tali necessario infatti che
queste rispondano ai requisiti igienici previsti
dalla legge, che ne attestino la potabilit, siano
esse trattate o meno.
Per esempio, perch un'acqua sia considerata potabile devono essere soddisfatti
alcuni requisiti: alle necessarie caratteristiche
organolettiche, deve accompagnarsi un giusto
contenuto di sali disciolti e, soprattutto, l'assenza di sostanze tossiche e di microrganismi
patogeni.
Lacqua che si beve appartiene a diverse
categorie. In linea generale possiamo dividere
le acque da bere in acque trattate e acque non
trattate. Le prime suddivise ancora in acque
di rubinetto e acque purificate. Le seconde
suddivise in acque di sorgente e acque minerali
(Tabella 3).

51

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Tabella 3. Acque da bere: classificazione


ACQUE TRATTATE

Di rubinetto
Purificata

ACQUE NON TRATTATE

Di sorgente
Acque minerali

Lacqua di rubinetto quella che fuoriesce


dai rubinetti di casa. Deve possedere precise
caratteristiche qualitative e rispettare oltre 60
parametri chimico-fisici e microbiologici che
ne stabiliscono la potabilit. Tuttavia la sua
qualit e il suo sapore possono variare da luogo a luogo, come conseguenza della falda da
cui deriva e dei trattamenti che subisce. Non
viene solamente usata per bere ma anche per
altri scopi come lavare, cucinare, ecc.
Acque purificate. Sono acque attinte da
fiumi, pozzi, laghi, depurate dal carico salino
e da eventuali inquinanti e in seguito demineralizzate e bilanciate (utilizzate soprattutto
nei paesi in cui le condizioni igieniche sono
precarie e non vi un uso sicuro delle acque
locali). Da pochi anni si sono diffusi dispositivi (uso domestico o esercizi pubblici) atti a
modificare in senso favorevole alcune caratteristiche dell'acqua potabile: filtri a carboni
attivi, miscele speciali (carboni attivi pi altre
sostanze), osmosi inversa, distillazione.
Le acque di sorgente sono le cosiddette
spring water degli anglosassoni e le eau
de source dei francesi. Non sono diverse
dalle acque minerali naturali (sia dal punto di
vista della composizione fisico-chimica che
batteriologica) ma non possono vantare effetti
favorevoli sulla salute.
Le acque minerali naturali sono le pi
famigliari acque in bottiglia. Secondo il D.Lgs.
105/1992, modificato dal D.Lgs 339/1999

52

"sono considerate acque minerali naturali


le acque che, avendo origine da una falda o
giacimento sotterraneo, provengono da una o
pi sorgenti naturali o perforate e che hanno
caratteristiche igieniche particolari e, eventualmente, propriet favorevoli alla salute".
Le acque minerali naturali di distinguono
pertanto dalle ordinarie acque potabili per la
purezza originaria e sua conservazione, per
il tenore di minerali, oligoelementi e/o altri
costituenti ed, eventualmente, per taluni loro
effetti. Esse vanno tenute al riparo da ogni rischio di inquinamento. (D.Lge 8 ottobre 2011
n.176, art.2, comma2). Questo tipo di acque
vengono imbottigliate cos come sgorgano alla
fonte, non possono cio essere vendute sfuse,
ma solo in bottiglie sigillate, di capacit non
superiore ai due litri.
Sulla base di queste suddivisioni appare evidente che acque trattate e acque minerali hanno
valenze molto diverse: le prime rispondono ad
una esigenza primaria quale quella di bere, le
seconde oltre a dissetare possono svolgere un
ruolo salutistico che varia da acqua a acqua,
in base alla singola, specifica composizione
chimico-fisica.
Per sapersi orientare tra tutte le acque italiane (pi di 250) attualmente in commercio,
occorre innanzitutto leggere letichetta, la
carta d'identit dell'acqua (Figura 2), dove
sono riportate le caratteristiche fisico-chimiche
e organolettiche di ciascuna acqua contenuta
nella bottiglia. Tale lettura ci permetter di
scegliere quella pi adatta a noi.

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Fig. 3. Etichetta di acqua minerale

Classificazione delle acque minerali

Donna in gravidanza

Tra le numerose classificazioni utilizzate,


quella in base al residuo fisso rappresenta
senz'altro la pi usata. Il residuo fisso il
contenuto totale di sali minerali espresso in
grammi ottenuto dall'evaporazione a 180C di
1 litro di acqua minerale (Tabella 4).

Bere una necessit per tutti, ma in alcune


categorie di persone, indispensabile prestare
ancora pi attenzione alle modalit, alla qualit
e alla quantit dell'acqua assunta.
E risaputo che la gravidanza un momento
particolare nella vita della donna, un momento di attesa ma anche di cambiamento: il corpo
della donna tende a modificarsi per permettere
ladattamento migliore alla crescita del bambino. Una delle principali modificazioni riguarda
il volume del sangue materno, normalmente
di circa 5 litri ma che durante questo periodo
pu arrivare addirittura a 6 e oltre (7). Tutto
questo per garantire un adeguato compenso
emodinamico e una buona vascolarizzazione
della placenta. Anche il liquido amniotico in
cui si sviluppa il feto composto da quest'acqua ed importante che venga rinnovato
continuamente per la salute del nascituro. Per
mantenere questo equilibrio materno-fetale
quindi necessario garantire una corretta e
adeguata idratazione. Numerosi articoli scientifici evidenziano limportanza di una buona

Tabella 4. Classificazione delle acque in base al residuo fisso


CLASSIFICAZIONE DELLE ACQUE IN BASE ALLA QUANTITA
DI SALI MINERALI CONTENUTI (R.F.)
Acque minimamente
mineralizzate

residuo fisso < 50 mg/l

Acque oligominerali

residuo fisso < 500 mg/l

Acque medio minerali

residuo fisso tra 500 e 1500


mg/l

Acque minerali ricche di sali residuo fisso > 1500 mg/l

53

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idratazione per scongiurare loligoidramnios


(8-9). Questa una delle complicanze della
gravidanza che si manifesta quando all'interno del sacco amniotico vi scarsa presenza
di liquido. E una patologia pi frequente nei
mesi estivi e pu causare complicanze come
le atelettasie, immaturit broncopolmonare,
malformazioni come il piede torto congenito
e ridotti movimenti fetali.
Gli esperti sono concordi nel ritenere che
la futura mamma dovrebbe bere da 1,5 a 2 litri
al giorno, e anche di pi nei mesi caldi (10).
La European Food Safety Authority (EFSA)
ha stabilito che, a causa dell'aumento del
peso corporeo e delle calorie assunte, sarebbe ideale bere circa 300 ml in pi rispetto ai
normali 2 litri. Lassunzione dovrebbe essere
ancora maggiore durante lallattamento, dove
si dovrebbero raggiungere i 2,7 l al giorno (4)
(Tabella 5).
Una prima scelta deve essere fatta tra i vari
tipi di acque precedentemente considerate.
Anche se possibile bere acqua di rubinetto
senz'altro utile raccomandare un'acqua con
composizione controllata, nota e batteriologicamente pura (11). E' bene sottolineare che
alcune societ scientifiche hanno evidenziato
una correlazione tra l'utilizzo di acque sottoposte alla pratica di clorazione o di ionizzazione

dell'acqua di rete e casi di aborti spontanei,


difetti alla nascita e complicanze perinatali
(12-13)
Dal punto di vista della mineralizzazione,
specialmente nei primi mesi, viene consigliata lassunzione di acque oligominerali o
minimamente mineralizzate, con bassi livelli
di sodio, per le loro propriet favorenti le funzioni metaboliche e lo stimolo della funzione
emuntoria (14). Queste acque sono in grado
di effettuare una blanda e costante diuresi
disintossicante, nonch proteggere l'organismo femminile dall'accumulo di quelle scorie
tossiche responsabili in molti casi di screzi
renali ed epatici. Se la gravida non segue tali
indicazioni pu incorrere in lipotimie e svenimenti per ipotensione dovute sia al caldo sia
alla disidratazione e quindi alla diminuzione
di liquidi sul versante circolatorio.
Evidenziamo il residuo fisso, il contenuto
in sodio e la durezza di alcune tra le pi note
acque minerali piemontesi minimamente mineralizzate (RF <50 mg/l) come rilevato da
Beverfood 2013-2014 (Tabella 6), che possono
essere utilizzate con beneficio in gravidanza.
Come noto il Piemonte possiede una notevole
ricchezza di acque minerali, specialmente a
basso contenuto di minerali.

Tabella 5. Quantit d'acqua raccomandata in gravidanza e allattamento (Fonte: European Hydration Institute)
Stato

EFSA Raccomandazioni

Gravidanza

Un apporto addizionale giornaliero di 300 mL di acqua rispetto ai


2 L raccomandati nelle non gravide
Un apporto addizionale giornaliero di 600-700 mL di acqua rispetto
ai 2 L raccomandati nelle donne che non allattano

Allattamento

54

Adeguato apporto di acqua giornaliero


da tutte le fonti
2,3 L
2,7L

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Tabella 6 Acque minerali minimamente mineralizzate in bottiglia Regione Piemonte


Acque minerali in bottiglia
Cime Bianche
Eva Rocce Azzurre
Lauretana
Lurisia
Pian della Mussa
Monterosa
Monviso
San Bernardo
SantAnna di Vinadio
Sparea
Valmora
Valverde

residuo fisso in mg/l


50,2
48
14
35
37,7
16,5
31
34
42,8
20,3
45,6
38,2

A dispetto di quello che si possa pensare,


lacqua non fa affatto aumentare di peso, essendo del tutto priva di calorie. Anzi stato
dimostrato addirittura il contrario (15).
Per evitare di sentirsi "gonfie" preferibile
scegliere un'acqua piatta, non gassata, da sorseggiare lentamente nell'arco di tutta la giornata, possibilmente a temperatura ambiente.
L'acqua assunta a questa temperatura e nella
giusta quantit aiuta inoltre a combattere la
stipsi (problema molto comune in gravidanza)
e a favorire il transito intestinale, prevenendo
anche i fastidiosi stati emorroidari.
Lo stato gravidico in s comporta inoltre
cambiamenti anatomici, ormonali e immunitari che predispongono alle infezioni (cistiti,
uretriti, ecc.), che possono essere favorite dalla
disidratazione. L'utilizzo di un'acqua leggera
determina una azione di lavaggio, di pulitura
delle vie urinarie, tale da contrastare la tendenza alle infezioni e alla formazione della
sabbia renale.
Anche i crampi muscolari, sintomo comune

sodio in mg/l
1,8
0,32
1,2
2,6
0,63
1,3
1,5
0,7
1,2
1,8
1,2
3,5

durezza in F
3,7
4,4
0,44
1
2,6
0,53
1
2,5
3,1
0,6
3,3
0,88

nelle gravide, particolarmente evidenti di notte


e dovuti a squilibri elettrolitici e ormonali, possono essere ridotti o trattati con una adeguata
idratazione.
Nei casi in cui la gravida soffra di disturbi
dispeptici come la comune nausea, pu essere
consigliata l'assunzione di acqua gassata. La
presenza di gas CO2 nell'acqua induce una
dilatazione dello stomaco, stimola la secrezione dei succhi gastrici e in qualche modo
riduce questo disturbo (16). E poi in grado
di dissetare meglio in quanto anestetizza
le terminazioni nervose della mucosa orale
coinvolte nel desiderio di bere e svolge una
leggera azione batteriostatica.
Alcuni autori ritengono che, negli ultimi mesi di gravidanza, periodo nel quale si
verifica un aumentato fabbisogno di calcio,
consigliabile utilizzare unacqua a media
mineralizzazione, preferibilmente bicarbonato
calcica. Importante anche il giusto equilibrio
tra gli ioni calcio e magnesio, che dovrebbero
essere presenti in quantit bilanciate tra di loro
55

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Tabella 7 Alcune acque minerali in bottiglia in Piemonte e in Italia


Acque minerali in bottiglia
Bognanco Ausonia
Bognanco San Lorenzo
Crodo
Ferrarelle
Lete
San Pellegrino
Sangemini

residuo fisso
in mg/l
495
1990
510
1245
845
952
988

sodio in mg/l
35,4
158
5
48
4,9
35,0
19,6

(17). Diversi studi hanno ormai dimostrato la


biodisponibilit del Calcio nelle acque minerali ricche di questo ione (18-19).
Evidenziamo il residuo fisso, il contenuto
di alcuni minerali ed il pH in alcune tra le pi
note marche di acque minerali in bottiglia in
Piemonte e in Italia che possono essere utilizzate in questa fase gravidica. (Tabella 7 dati:
Zanasi A., Parola S. Acque minerali italiane in
bottiglia. Hoepli Ed. 2013)
Non dobbiamo poi trascurare il lato
estetico, dal momento che una adeguata assunzione di acqua favorisce l'elasticit e la
tonicit dei tessuti, prevenendo le antiestetiche
smagliature(20).
Allattamento, lattanti e bambini
Anche durante il periodo dell'allattamento
necessario aumentare l'introduzione di liquidi
e, in particolare, di acqua (21). I bambini allattati generalmente assumono in media 750 ml di
latte al d nei primi mesi di vita, ma esiste una
variabilit tra i 600 e i 900 ml die (Tabella 5).
Le madri che allattano perdono quindi molti
liquidi e devono pertanto aumentarne lassunzione. Una leggera disidratazione non interferi-

56

bicarbonati
in mg/l
440
1744
98
377
980,5
237,9
325

magnesio in mg/l

pH

54,8
356
7,3
20
14,5
52,5
15,2

5,82
6,4
7,8
6
6
7,84
6,41

sce con la produzione di latte, contrariamente a


una disidratazione pi marcata. In questo caso
la composizione del latte pu cambiare e la
quantit prodotta subire anche una drastica riduzione. La disidratazione contribuisce inoltre
ad aumentare la sensazione di affaticamento in
un momento gi particolarmente impegnativo
per lorganismo. Secondo lEFSA la quantit
di acqua da assumere nel periodo dell'allattamento si aggira intorno a 600-700 ml in pi
rispetto ai 2 litri bevuti normalmente nell'arco
della giornata.
Quella dei bambini nei primissimi anni
di vita una categoria che merita particolare
attenzione. Lorganismo, in questa fase, ha
necessit di introdurre molta acqua, svolgendo un ruolo essenziale nello sviluppo dei vari
organi (17). Diventa pertanto fondamentale
controllare la quantit di liquidi e la frequenza
con la quale vengono assunti, tanto pi che il
senso della sete dei bambini non sviluppato
quanto quello degli adulti. Inoltre, essendo
sempre in movimento, importante offrire
loro spesso da bere per mantenere un buon
equilibrio fisiologico. Sono queste regole ancor pi fondamentali durante i mesi pi caldi,
quando il loro organismo perde liquidi tramite
la sudorazione per mantenere controllata la
temperatura corporea (22).

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Tabella 7 Apporto idrico raccomandato nei bambini (Fonte: European Hydration Institute)

Fascia d'et
Lattanti e bambini
0-6 mesi
6-12 mesi
1-2 anni
Bambini
2-3 anni
4-8 anni

Apporto idrico giornaliero adeguato

680 mL/giorno o 100-190 mL/Kg/giorno. Da latte materno o in


polvere
0,8-1,0 L/giorno. Da latte materno o artificiale, alimenti e bevande
complementari
1,1 -1,2 L/giorno
1,3 L/giorno
1,6 L/giorno

Se il fabbisogno di acqua per adulti e anziani stimato intorno a 1 ml per ogni chilocaloria
alimentare introdotta nellarco della giornata,
nei bambini tale quantit aumentata a 1,5 ml.
Secondo il gruppo di esperti scientifici dell'Autorit Europea per la Sicurezza Alimentare
(EFSA), il fabbisogno idrico di lattanti e bambini in condizioni di temperatura ambientale
moderata e di livelli di attivit fisica moderati
rappresentato dai valori della tabella sotto
riportati (4).
Con fabbisogno idrico si intende lapporto complessivo, ovvero lacqua proveniente dalle bevande e quella contenuta nei
cibi assunti. Si considera che, generalmente,
il contributo degli alimenti all'apporto idrico
giornaliero varia dal 20 al 30%, mentre il 7080% proviene dalle bevande. Tale rapporto non
fisso e dipende dal tipo di bevanda e dagli
alimenti consumati.
Il bilancio idrico pertanto rappresenta un
momento importante cui prestare particolare
attenzione, soprattutto se consideriamo individui pi "vulnerabili" e con esigenze nutrizionali specifiche, come i bambini.

Ma quale acqua consigliata in questi soggetti? La scelta deve essere fatta con molta accuratezza. Sappiamo che alcune caratteristiche
chimico fisiche delle acque, come la durezza,
l'acidit, la composizione salina e la purezza,
le rendono tutte diverse tra loro e quindi non
tutte adatte per questi soggetti (23).
L'acqua del rubinetto, per esempio, difficilmente viene scelta dalle mamme durante
l'allattamento e lo svezzamento perch, anche
se garantita dal punto di vista batteriologico e
dell'inquinamento, pu avere comunque alcuni
difetti. Questo perch leccessiva durezza, la
presenza di cloro, un sapore non sempre gradevole, e nessuna garanzia sulla qualit e la
quantit dei sali disciolti, la rendono inadatta
sia alla mamma che al neonato. Ci si deve
pertanto orientare verso unacqua minerale
in bottiglia (24). La leggerezza e la purezza
sono i due fattori qualitativi determinanti
nella scelta ed entrambi vengono individuati
facilmente attraverso la lettura della gi citata
carta d'identit dellacqua: letichetta.
Gi da qualche anno lo stesso Ministero
della Salute ha sottolineato limportanza del
57

Acque minerali in gravidanza, allattamento e nipiologia Clin. Term. 62 (3-4):49-60, 2015

legame tra acqua e salute dei bambini, riconoscendone limportanza per una corretta
alimentazione. Il consiglio quello di privilegiare unacqua minerale a basso contenuto di
sali e che abbia ricevuto il riconoscimento del
Ministero come indicata per lalimentazione
dei neonati e per la preparazione degli alimenti
per i neonati (25). A confermare questa scelta
arrivano precise linee guida dallOMS (26) il
massimo organo internazionale preposto alla
salute pubblica e interessato ai requisiti che
deve avere lacqua pi adatta ai neonati. Esse
recitano: La sorgente deve essere situata
ad unaltezza non inferiore ai 500 metri sul
livello del mare; non deve contenere ammoniaca, nitrati e metalli pesanti; il contenuto
di sodio deve essere inferiore a 20 mg/lt; il
calcio inferiore a 100 mg/lt mentre il fluoro
inferiore a 1,50 mg/lt, perch un valore superiore potrebbe nuocere ai denti del bambino.
Va sottolineata l'importanza del contenuto di
nitrati, il cui limite per le acque impiegate nei
lattanti significativamente ridotto rispetto a
quello dell'acqua potabile (10 mg/l contro 50
mg/l) (Tabella 8).
Meglio orientarsi pertanto verso lacquisto
di unacqua minerale oligominerale o minimamente mineralizzata, cio molto povera di sali,
in particolare riguardo al contenuto in Sodio.
Queste acque originano generalmente da sorgenti di alta montagna, dove il manto nevoso
e i ghiacciai, presenti per gran parte dellanno,
alimentano direttamente le sorgenti. La bassa
quantit di sali dipende, da un lato, dall'elevata
velocit di passaggio dellacqua nel sottosuolo
che ostacola i processi di mineralizzazione,
dallaltro dalle caratteristiche delle rocce attraversate che cedono difficilmente sostanze in
soluzione. Essendo di alta montagna, inoltre,
garantita la purezza e l'assenza di inquinanti
di origine industriale.
58

Tabella 8. Valori limitativi dell'Organizzazione Mondiale della


Sanit

Queste acque sono particolarmente indicate


nel neonato per sciogliere il latte in polvere e
durante lo svezzamento per la preparazione
delle pappe, in quanto non sconvolgono la
composizione dellalimento stesso data la
minima mineralizzazione e la quasi assenza
di gusto. La caratteristica di possedere un
quantitativo di Sodio molto basso permette di
non aumentare il carico renale dei soluti nelle
formule lattee, in considerazione anche della
ridotta funzionalit renale dei lattanti e per non
aumentare il rischio di insorgenza di ipertensione (27). Essendo poi molto povere di calcio,
favoriscono la formazione di coaguli di caseina
molto fini e dispersi; ci si traduce in una pi
ampia superficie a disposizione degli enzimi
gastrici e quindi una migliore digeribilit del
latte (28-29). Viceversa, gli alimenti preparati
con acque contenenti una maggiore quantit
di soluti sovraccaricano il delicato organismo
del neonato, con eventuali rischi.
Esse, oltre ad esplicare unazione di lavaggio sulle vie urinarie, sono consigliate

Acque minerali in gravidanza, allattamento e nipiologia Clin. Term. 62 (3-4):49-60, 2015

in seguito a episodi di vomito, diarrea o manifestazioni febbrili poich consentono una


pi facile eliminazione dei cataboliti tossici e
quindi unattenuazione e una pi rapida risoluzione dei suddetti stati morbosi. In caso di
disidratazione, inoltre, favoriscono la diuresi
pur essendo trattenute in giusta quantit dai
tessuti.
Sia con acque a bassissimo contenuto in
sali sia con le oligominerali, si riduce poi il
rischio di far precipitare i fosfati, che sono
molto preziosi per la formazione delle ossa del
bambino in fase di crescita.
Particolare attenzione deve essere riposta
dalle mamme nello scegliere unacqua minerale senza la presenza di sostanze tossiche come
uranio, arsenico e radionuclidi (radio 226 e
228), ovviamente non dichiarate. In particolar
modo luranio, che un metallo pesante, deve
essere assente, in quanto recentemente stato
fonte di accurate indagini ed stato classificato
come particolarmente pericoloso a causa della
sua tossicit. I lattanti e i bambini fino al primo
anno di et sono particolarmente a rischio,
dato che questo metallo pesante colpisce i reni,
i polmoni, il fegato e il midollo osseo (30).

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ACQUE SALUTARI NEL VARESOTTO


HEALTHY WATERS IN VARESES LANDS

Giorgio Rodolfo MARINI


AMIITTF Sezione Piemonte Valle dAosta Liguria Insubria
Universit degli Studi dellInsubria, Varese

RIASSUNTO - Varie e numerose sono le realt idroclimatologiche nel Varesotto note sin
dallOttocento; sparse in tutto il territorio sgorgano consistenti ricche e salutari acque minerali
oggetto gi nel passato di importanti citazioni ed approfondite analisi scientifiche.
ABSTRACT - Varied and numerous are the hydro-climatological reality in Vareses lands known
since the nineteenth century; scattered throughout the territory, rich and healthy mineral waters
flow out already subject in the past of important quotes and in-depth scientific analysis.

PAROLE CHIAVE - Varese, Varesotto, Acque salutari, Regio Insubrica


KEY WORDS - Varese, Vareses lands, Healthy waters, Regio Insubrica

Soltanto sul finire dell'Ottocento si sono sviluppati studi scientifici sulle acque
minerali e tentate varie classificazioni riguardo a temperatura e composizione chimica e ai relativi
diversi effetti terapeutici. Anche numerose ricche e salutari acque minerali sparse in tutto il
territorio del Varesotto sono state oggetto in passato di numerose citazioni ed approfondite analisi
scientifiche.
A pochi passi dalla citt di Varese, allinterno del Parco naturale del Campo dei
Fiori, unantica sorgente situata nel comune di Orino a monte del paese in posizione panoramica ai
margini di una selva castanile la fonte Gesiola; brevemente raggiungibile a piedi dal centro
storico del paese in direzione della mulattiera che porta alla pineta del Pian delle Noci, d
unacqua freschissima e diuretica, come recita una guida turistica su Orino dei primi anni
sessanta1.

Orino Valcuvia, Pro Loco, 1961 (pagine non numerate)

Conosciuta da secoli, stata recentemente ripristinata nel 1949 grazie alle propriet oligominerali e
potassiche riconosciute anche dallIstituto di Idroclimatologia medica dellUniversit di Milano2; le
analisi, effettuate nellottobre del 1955, hanno confermato la presenza di acqua oligominerale,
acidula, contenente potassio, calcio, magnesio, ferro, cloruri, carbonati, silicio, sodio (tracce), con
preponderanza della quantit di potassio rispetto a quella del sodio3. La stessa guida affermava gi
allora che
si pu trarre il convincimento della convenienza di un pi esteso e approfondito studio
dellacqua per un riconoscimento ufficiale della sua appartenenza alle acque
oligominerali e per un uso non solo come acqua da tavola, per imbottigliamento, ma
bens come acqua con proprie indicazioni terapeutiche4;
le sue qualit possono infatti dare una fisionomia speciale al suo impiego terapeutico5. Purtroppo
non se ne pi fatto niente, ma lacqua sgorga ancora, limpida e dissetante, molto apprezzata dagli
abitanti del luogo e dai turisti, mentre resta ancora tale la possibilit di un maggiore sfruttamento
delle propriet terapeutiche di questa storica fonte.

Cfr. R. FASSI, R. PRANDO, Campo dei Fiori, Macchione Editore, Varese 1994, p. 81
Lanalisi fisico-chimica che compare su Orino Valcuvia, cit., conferma i seguenti risultati:
reazione al tornasole
acida
residuo fisso a 100 C
g. 0,1557
residuo fisso a 180 C
g. 0,1508
ammoniaca
assente
nitriti
assenti
nitrati
assenti
idrogeno solforato
assente
alcalinit in HCl N/10
cc/l 26,7
sostanze organiche secondo Kbel
g. 0,0036
4
Orino Valcuvia, cit.
5
ibidem
3

Poco distante da Orino, unaltra fonte salutare, sita gi nel territorio del Comune di
Cuvio sul margine della strada S.P. n. 45 che da Castello Cabiaglio porta a Cuvio ad una altitudine
di 460 metri sul livello del mare, il cosiddetto Funtanin de lAvucatt; la caratteristica peculiare
di questa fonte, conosciuta e citata anche dal Bizzozzero6 oltre un secolo fa, che essa sgorga
direttamente fra le radici di un faggio secolare che le conferisce un aspetto tanto suggestivo da
essere annoverata tra i monumenti naturali del Parco naturale del Campo dei Fiori7. Recentemente,
dopo le analisi svolte nel 1996 dallUnit Operativa Chimica Sezione Acque Potabili e
Antiparassitari del Presidio Multizonale di Igiene e Prevenzione di Varese8, lindagine sulle
caratteristiche chimico-fisiche della sorgente proseguita con la collaborazione dellUnit
Operativa Chimica dellASL di Varese; i dati analitici, oltre a confermare quanto gi messo in luce
in precedenza riguardo alla potabilit dellacqua ed alla sua estrema leggerezza, che consente di
definirla come acqua oligominerale, hanno rivelato la presenza di interessanti oligo-elementi, quali
Litio e Selenio in tracce ed alcuni g/l di Zinco9. Forse proprio questa particolare composizione
fisico-chimica lorigine di una leggenda che la descrive capace di guarire gli uomini
dallimpotenza10 al punto che tuttoggi meta di turisti e residenti, non necessariamente
consapevoli dei possibili effetti terapeutici, che si recano numerosi a prelevarla muniti di
taniche11. A prescindere dagli effettivi risultati terapeutici sperati, le propriet dellacqua di questa
sorgente12, come gi quelle della fonte Gesiola di Orino e di tutta la Valcuvia, sono determinate
dalla particolare struttura calcarea del territorio che produce, soprattutto nel massiccio del Campo
dei Fiori13, un articolato sistema carsico ipogeo con decine di grotte14, numerose sorgenti e altri
fenomeni carsici, di notevole interesse idrogeomorfologico15, molto diffusi nelle Prealpi del
6

G.C. BIZZOZZERO, Varese e il Suo Territorio. Guida descrittiva, Tipografia Ubicini, Varese 1874, p. 235
Cfr. L.R. 9 aprile 1994 n. 13 Piano territoriale di coordinamento del Parco naturale Campo dei Fiori,
art. 19
8
Lanalisi, eseguita il 16 aprile 1996, descrive i seguenti parametri:
pH
8,0
Cloruri
0,6 mg/l
Calcio
50,6 mg/l
Nitrati
6,1 mg/l
Solfati
6,0 mg/l
9
I. GORINI, R. SOMA, Particolari virt di una sorgente di montagna, in La storia della medicina di
montagna: passato, presente, futuro, Atti del convegno, Sesto Fiorentino (FI), 14-15 dicembre 2002, Firenze
2005, pp. 147-151
10
C. DEL FRATE, In una cronaca dell800 i segreti della fonte della virilit, in Corriere della Sera del 12
gennaio 2003, p. 50; I. GORINI, Una sorgente afrodisiaca nellInsubria, in La vocazione termale della
Regio Insubrica: immagini di salute senza confini, Enzo Pifferi Editore, Como settembre 2008, pp. 253-256
11
A.A. RONCARI, Profumo di menta. Ricordi e racconti di Valcuvia, Macchione Editore, Varese 1999, pp.
19-25; G. SPART, Per acqua ricevuta, Macchione Editore, Varese 1999, p. 54
12
Le propriet dellacqua potrebbero essere determinate anche dalla presenza di un raro Mollusco
crenobionte, cio abitatore obbligato delle sorgenti, la Belgrandiella saxatilis (Gastropoda Prosobranchia,
fam. Hydrobyoidea) che ha qui il suo habitat naturale (cfr. E. PEZZOLI, I molluschi crenobionti e stigobionti
presenti nellItalia settentrionale (Emilia Romagna compresa). Censimento delle stazioni sino ad oggi
segnalate, in Monografie Natura Bresciana, Museo Civico di Scienze Naturali, Brescia 1988)
13
Cfr. M. GNACCOLINI, Dolomia del Campo dei Fiori, estr. da Studi illustrativi della carta Geologica
dItalia, formazioni Geologiche, fasc. I, Roma 1968 e C. DRAGONE, Piogge acide e chimismo delle acque
ipogee nel massiccio del Campo dei Fiori, Josca, Varese 1994
14
Sono stati censiti pi di 130 ingressi di grotte allambiente ipogeo, per uno sviluppo noto al momento di
circa 30 km., tra cui la grotta Marelli (non accessibile al pubblico), che supera i 400 metri di profondit con
pi di 250 diramazioni ed un laghetto sotterraneo, e la grotta del Frassino (cfr. P. AMEDEO, M. BERRA,
Studio geomorfologico e strutturale della grotta del Frassino (M. Campo dei Fiori - VA), Atti del Centro
Studi per il carsismo e la tutela ambientale, Vol. II, Ed. Nicolini, Gavirate 1984, pp. 9-71)
15
Cfr. P. AMEDEO, M. BERRA, G.P. RIVOLTA, M. ZANETTI, Il massiccio del Campo dei Fiori (VA):
carsismo ed idrogeologia ipogea, Atti del Centro Studi per il carsismo e la tutela ambientale, Vol. III, Ed.
Valli, Induno Olona 1986, pp. 9-251. Secondo L.G. Nangeroni, sono tutte rocce sedimentarie marine, come
7

territorio varesino16 e nella Valcuvia17 (come dimostra anche lattivit del Centro Studi per il
carsismo18); gi nellOttocento Leopoldo Maggi, illustre scienziato medico e naturalista di Rancio
Valcuvia, aveva studiato a fondo le caratteristiche geologiche delle rocce e dei depositi lacustroglaciali valcuviani compilando anche una specifica carta geologica della Valcuvia19.

Un poco pi a nord, nel territorio del Comune di Induno Olona in prossimit delle
Grotte di Valganna, sempre allinterno del Parco del Campo dei Fiori,

dimostra la presenza di fossili marini contenuti: gusci di molluschi, coralli, alghe calcaree, etc. (cfr. L.G.
NANGERONI, La struttura geologica del territorio della Provincia di Varese, Ann. Sperim. Agraria, Vol.
X, 1932)
16
Cfr. A. LIGASACCHI, G. RONDINA, Il fenomeno carsico nel territorio varesino (Prealpi lombarde),
Centro studi per la Geografia Fisica - C.N.R., Bologna 1955
17
Cfr. D. REGGIORI, Alcuni fenomeni carsici nella nostra zona, in Terra e Gente n.3, Comunit Montana
della Valcuvia, Cuveglio 1995, pp. 67-74 e P. AMEDEO, E. SIRONI, Il fenomeno carsico del Monte
Martinello (Valcuvia - VA), Atti del Centro Studi per il carsismo e la tutela ambientale, Vol. IV, Ed. Nicolini,
Gavirate 1999, pp. 6-139. Ne sono testimonianza anche numerosi massi erratici (cfr. L.V. FERRARI,
Valcuvia. Massi erratici, Macchione Editore, Varese 2000), studiati dal Maggi gi nellOttocento (cfr. L.
MAGGI, Intorno al terreno erratico della Valcuvia, Bernardoni, Milano 1866), tra cui quello posto vicino a
Cuvio ad unaltitudine di ca. 500 metri s.l.m., composto da carbonato di calcio con incorporati granuli di
ferro, che raggiunge il rilevante perimetro di metri 23,20 ed conosciuto coi nomi di Sasso nero, Sass de
Luna o il Meteorite (cfr. L.V. FERRARI MUSUMECI, I massi erratici muti testimoni del passato (seconda
parte), in Terra e Gente n.3, Comunit Montana della Valcuvia, Cuveglio 1995, p. 21)
18
Cfr. Rassegna di attivit del Centro Studi per il carsismo e la tutela ambientale, Supplemento agli Atti del
Centro Studi per il carsismo e la tutela ambientale - Anno I, n.1, Cuveglio (VA) 1984
19
Cfr. E. VACCARI, Gli studi geologici di Maggi tra lavoro di ricerca e attivit didattica, in Leopoldo
Maggi (1840-1905): un naturalista eclettico nella Lombardia di secondo Ottocento Atti del Convegno,
Cuveglio 23 novembre 2002, Comunit Montana della Valcuvia, pp. 35-47

in una localit amenissima ed incantevole nella stagione estiva, per la frescura che vi
si mantiene, alimentata da ombre ospitali e da correnti daria ripercosse dalla tortuosit
e dai seni delle adiacenti colline e montagne, esiste la cos detta Fontana degli ammalati.
Questa fontana sgorga, perenne e con grosso getto, ai piedi di un masso per una
fenditura quasi circolare, e corre veloce nella sottoposta valletta, per congiungersi
allOlona. E unacqua freschissima, limpida, cristallina ed assai leggera, che bevesi con
piacere e con ristoro del viandante20;
luogo assai poetico, celebre per la bont delle acque sorgive che scaturiscono dal monte21, era
frequentata sin dal secolo scorso, per lefficacia delle sue acque mediche22, da nobili e popolani
che vi giungevano in pochi minuti di carrozza da Varese per richiamar la salute in chi lha
perduta23.
Il dottor Giuseppe Papis, medico onorario presso lOspedale Fate-Bene Fratelli di
Milano, la descrive come
unacqua purissima, vivificante siccome venne creata dalla natura a spegnere la sete, a
temperare gli eccessivi ardori che torna vantaggiosa e benefica a chi la beve, e che
vale a ristorare le forze ed a richiamare la salute24.
Anche se lo storico Luigi Brambilla, a seguito di unanalisi accurata di cui non
riferisce n lAutore n i risultati, scetticamente scrive che
il nome dato ab antico a quel getto dacqua, e che tuttora conserva, parrebbe indicare
lefficacia di essa a richiamar la salute in chi lha perduta; ma unanalisi accurata ha
dimostrato che ci non sussiste; uneccellente acqua, ma ha nulla a che fare collo
speziale 25,
il dottor Papis auspicava gi nel 1867 che venisse utilizzata e messa in meritata rinomanza qual
mezzo idropatico o balneario26, e nellaprile dellanno successivo il professor Luigi Sironi di
Varese analizzava lacqua confermando la presenza di Calcio, Magnesio, Ferro, Cloruro, Solfato,
Bicarbonato e Silice27.
G. PAPIS, La Fontana degli Ammalati, in La Cronaca Varesina, 9 giugno 1867 (e L. BRAMBILLA,
cit., pp. 93-94, che ricopia letteralmente, senza citarlo, ben dieci righe del Papis)
21
G. GANNA, Guida di Varese e circondario, Maj e Malnati Tipografi Editori, Varese 1892, p. 77
22
L. TIOLI, Le acque minerali e termali del Regno dItalia, Ulrico Hoepli, Milano 1894, p. 97
23
L. BRAMBILLA, Varese e suo circondario, vol. II, Tipografia Ubicini, Varese 1874, p. 94 (Edizione
anastatica Atesa Editrice, Bologna 1983)
24
G. PAPIS, cit.
25
L. BRAMBILLA, cit., p. 94.
26
G. PAPIS, cit.
27
Lanalisi dellacqua riportata in modo preciso da G.C. BIZZOZZERO, cit., pp. 121-122:
Lacqua risulta contenere per ogni chilogrammo:
Bicarbonato di magnesia
Gr. 0.20
Bicarbonato di calce
Gr. 0.16
Bicarbonato di ferro
Gr. 0.06
Cloruro di calcio
Gr. 0.08
Solfato di calce e magnesia
Gr. 0.06
Silice e materie organiche
Gr. 0.07

Totale materie fisse


Gr. 0.63
20

Quantunque sinora non sia stato ancora concretizzato alcun progetto termale, la gente
continua a rinfrescarsi e a soddisfare la sete con le acque salutari di questa sorgente cos come nel
passato molti malati vi si recavano fiduciosi di poterne trarre miglior salute. La stampa dellepoca
infatti ricca di riferimenti al mito della Fontana degli Ammalati28; cos ad esempio lAlmanacco
della Provincia di Como, da cui dipendeva a fine 800 il territorio varesino, scriveva, a proposito
della Fontana degli Ammalati, nel 1880:
Lantica diffusa opinione che essa possieda virt atte a risanar gli egri corpi, e come un
d la diva Igea invocavasi, qua traggono pi malati che, fiduciosi di miglior salute, a
larghi sorsi la bevono; ed altri, non sofferenti del cammino al disagio, mandan vasi a
raccoglierla. () Londa ti scorre ai pi con piacevole gorgoglio, e sotto il trasparente
suo velo ti mostra le liscie bianco-calcaree pietre che servono dalveo. Essa tinvita a
bere, al che pu aggiungere stimolo la credenza della vivificatrice di lei potenza.29
Ma il vero sfruttamento di questa popolare fonte stato realmente concretizzato da
Angelo Poretti che alla fine del secolo scorso vi costru una birreria divenuta famosa nel mondo
utilizzando, come avviene tuttora, lacqua proveniente proprio dalla Fontana degli Ammalati30.
Cosicch il professor Uberti ammetteva gi nel 1890 che
la maggior parte degli accorrenti alla celebre e romantica Fontana degli Ammalati,
detta cos perch le sue acque sono medicinali, sono sanissimi e mattacchioni, e ancor
pi che allacqua fanno onore a di buoni vini ed alla birra Poretti, la cui fabbrica
contigua31.

Merita poi un cenno una sorgente che si trova in territorio della Valceresio nelle
vicinanze di Viggi, a 483 metri sul livello del mare, in posizione ridente e di notevole valore
anche dal punto di vista climatologico32, di cui fa lunga descrizione il Dott. Prof. Prassitele
Piccinini (da non confondere con Guido Maria Piccinini, farmacologo napoletano, Presidente
onorario dellAMIITTF) nel Manuale Hoepli del 1924; gi lUberti precedentemente scriveva che
nelle vicinanze di Viggi avvi una fonte di acqua epatica fredda, puzzolente, ch di
grande vantaggio per le malattie della pelle33.
La sorgente, di grande portata dacqua, sgorga a 12 C, nota a Viggi da molto
tempo, come ci viene segnalato dallegregio dott. Pier Carlo Monti34, ed
Cfr. MELTON, La Fontana degli Ammalati, in Cronaca Varesina, 5 agosto 1877 (citato da P.
MACCHIONE, Dalla Fontana degli Ammalati la premiata birreria di Angelo Poretti e compagni, in
Lombardia Nord-Ovest, anno LXV, 1/1992, p. 40, nota 17)
29
Questa descrizione (presente non integralmente anche in R. FASSI, R. PRANDO, cit., p. 136), attribuita
dal Prof. Uberti, che la riporta inframmezzata di ironici personali commenti, alle pennellate veramente un
po enfatiche e ingenue dun cotal Nessi (G. UBERTI, Guida generale ai Grandi Laghi Subalpini, Casa
Editrice Guigoni, Milano 1890, pp. 264-265)
30
Cfr. P. MACCHIONE P., cit., pp. 37-65 e G. SPARTA, cit., pp. 54-60
31
G. UBERTI, cit., p. 264
32
P. PICCININI, Idrologia e Crenoterapia (Le acque minerali dItalia), Ulrico Hoepli Editore, Milano 1924,
p. 474. Anche il Bongiovanni afferma che il posto indicatissimo alla cura climatica (G.
BONGIOVANNI, M. RIVOIRE, Varese e la sua provincia, Stabilimento Tipografico Littorio, Varese
1931, p. 271) ma non fa alcun cenno alla presenza di sorgenti minerali, mentre il Bizzozzero parlava soltanto
di fontane zampillanti acqua eccellente (G.C. BIZZOZZERO, cit., p. 159)
33
G. UBERTI, cit., p. 274
28

notevolmente ricca di carbonati e bicarbonati, ricca altres di acido carbonico libero. Si


avrebbe dalla analisi (eseguita dal prof. A. Menozzi) la prevalenza di sali di calcio35
di importante valore terapeutico. Potrebbe trattarsi di unaltra fonte rispetto a quella citata
dallUberti poich non risulta la presenza di solfuri, propri dellacqua epatica puzzolente. Il
Piccinini si augurava comunque, gi allora, che venissero ben presto utilizzati tutti questi elementi
favorevoli per una degna affermazione36 di questa sorgente.

Proseguendo invece per la Valganna, allinterno della miniera argentifera della ValVassera, che sembra fosse gi conosciuta e coltivata dai Romani37, sgorga una vena dacqua
ferruginosa dal fondo di una delle gallerie che il proprietario, signor Vinasque Baglioni, fece
praticare nel 186238; il Brambilla, citando da una Rivista, afferma che
le acque che scaturiscono in quella miniera, attraversando degli strati di solfuro di
ferro, contengono in dissoluzione questo metallo, ed hanno quindi delle propriet
medicinali. Sono facilmente riconoscibili al loro sapore astringente che richiamano
quello dellinchiostro: limpide alla loro scaturigine, divengono poi torbide al contatto
dellaria, e depositano al fondo il loro principio ferruginoso allo stato di ossidazione39.
Lanalisi di queste acque, commissionata dallo stesso Baglioni ed effettuata dal
professor Sironi l11 luglio 186740, confermarono la presenza di carbonato di ferro, solfato di
ferro, solfato di magnesia, idrato di perossido di ferro, poco solfato di calce, lieve traccia di silice e
di materie organiche41 al punto che lo stesso Brambilla la paragona addirittura alla ben nota
acqua di Recoaro, colla diversit che questultima racchiude anche dellacido carbonico libero42.
Sembra che le acque ferruginose della Val-Vassera, citate anche dal Tioli43 ed ora in disuso,
attraessero in passato una folla di visitatori, che loro chiedevano salute44 e tanta gente che
prendeva occasione duna cura dacqua minerale45.
34

P. PICCININI, cit., p. 474


ibidem
36
ibidem. Non a caso anche Viggi stata dichiarata, con Decreto Ministeriale del 1929, Stazione di cura,
soggiorno e turismo (cfr. nota 96)
37
G.C. BIZZOZZERO, cit., p. 126. La cosa confermata anche da G. UBERTI, cit., p. 266
38
Cfr. G.C. BIZZOZZERO, cit., pp. 126-127
39
L. BRAMBILLA, cit., pp. 95-96
40
Lanalisi riportata, come al solito in modo preciso e senza commenti, da G.C. BIZZOZZERO, cit., p.
127: Lacqua della Vassera contiene per ogni litro:
Carbonato di ferro
Gr. 0.45
Protossido di ferro
Gr. 0.35
Solfato di magnesia
Gr. 0.30
Solfato di calce
Gr. 0.18
Carbonato di calce
Gr. 0.12
Cloruro di calcio
Gr. 0.12
Silice e materia organica
Gr. 0.18

Totale materie fisse


Gr. 1.70
41
L. BRAMBILLA, cit., p. 96
42
Ibidem
43
L. TIOLI, cit., p. 97
44
L. BRAMBILLA, cit., p. 96
45
G.C. BIZZOZZERO, cit., p. 127
35

Il Bizzozzero afferma che fu trovata, nello stesso luogo, anche unaltra ricca vena di
acqua satura di zolfo che potrebbe servire per uso di bagni46 ma che non mai stata analizzata e
non fu mai sfruttata; la presenza di due sorgenti, un getto di acqua ferruginosa, e poco discosto
uno dacqua sulfurea47, viene confermato anche dal professor Uberti.

Prima di scendere verso Ponte Tresa, si pu beneficiare ancora della salubrit


dellacqua del Fontanone di Marchirolo; dal sapore lievemente ferruginoso e subsalino48,
questacqua stata esaminata nellottocento dal chimico dottor Righini che vi ha trovato
bicarbonato di calce, carbonato di magnesia, solfato di magnesia e carbonato di protossido di
ferro49 in quantit non meglio definite. Il Brambilla afferma, pertanto, che anche questa fonte
pu collocarsi fra le acque medicinali, minerali, salino-ferruginose, utili nella
debolezza di ventricolo e nei calcoli vescicali50;
propriet senza dubbio molto interessanti ma da confermare quanto prima con unanalisi chimica
pi recente e approfondita.

Bisogna poi rammentare, allestremit della Valtravaglia, una sorgente dacqua


medicinale fredda, ferruginosa, con cloruro di calcio e magnesio e gas acido carbonico51 che oggi
non esiste pi: lacqua minerale San Bernardino di Luino (o Luvino come era chiamata fino al
1889). Scoperta nel 1839 da Gaetano Carnisi52, il quale bevendola si accorse che era diversa dalle
altre notando in s benefici effetti53 e verificando che reca giovamento e benessere fisico54,
scaturiva ai piedi della villa Crivelli-Serbelloni sulla pubblica via. Cos la descriveva Luigi
Boniforti attorno al 1882:
Ai piedi della villa Crivelli-Serbelloni, che fa splendida mostra sul bellingresso del
paese, per chi provenga da Maccagno, per la singolarit del disegno e la grandiosit del
parco alberato di elette singolari piante estendentesi tra due colline pittoresche, riunite
da ponte a cinque grandi archi, scaturisce sulla pubblica via una sorgente dacqua
minerale di cui fanno profittevole uso i Luvinesi55.
Lacqua minerale San Bernardino stata analizzata prima dal professor Castiglioni
dellImperial Regio Istituto di Scienze e Lettere di Milano il 20 luglio 1840, poi nel 1841 dai dottori
Peverelli e Salvetti dellOspedale provinciale di Como e dal chimico farmacista Gerolamo Broglio
dello Spedale di Milano, poi ancora dal medico condotto di Luvino dottor Giovanni Battista Flora il
13 maggio 1841, ed infine dalla Commissione Medica della Facolt di Medicina di Pavia presieduta
46

Ibidem
G. UBERTI, cit., p. 266
48
L. BRAMBILLA, cit., p. 102
49
Ibidem
50
Ibidem
51
L. BRAMBILLA, cit., p. 119 che cita il Boniforti
52
Cfr. M. URICCHIO, Scoperta di acqua minerale nel 1839 a Luino, Tip. editr. Cesare Nani, Como 1934,
Estratto dal Periodico della societ storica comense, Vol. 30., fasc. 117-118
53
T. SALVI, Alla ricerca di acque perdute, in Travalia. Studi su Luino e gli immediati dintorni,
Biblioteca Civica di Luino, aprile 1975, p. 93
54
ibidem
55
Cfr. T. SALVI, cit., p. 93
47

dal prof. Gerolamo Novati il 24 agosto 1841.56 Dalle numerose analisi eseguite, lacqua risultata
essere acidulo-marziale, contenente ferro, acido carbonico libero, cloro, acido solforico, calce e
magnesia, con azione terapeutica valida mediante cura idropinica soltanto se veniva bevuta sul
posto poich, evaporando rapidamente lanidride carbonica, diminuivano i minerali disciolti che
precipitavano. Anche se il Cav. Luigi Boniforti affermava che
per altro la sua medica virt fuor del distretto quasi totalmente ignorata, ed anzi agli
stessi abitatori di Luino ben poco in uso. Del che pu addursi a bella scusa il non
sentirne essi gran fatto bisogno, avvegnach pari alla confortevole amenit del sito
quivi la dolcezza del clima, la nata salubrit dellaere, e conseguentemente la gioconda
bellezza e la fiorente salute che spira in volto agli abitanti di si lieta contrada57,
lacqua San Bernardino raggiunse una certa notoriet in poco tempo e gli effetti salutari vennero
divulgati anche oltre Varese e Milano; Pietro Balzari, direttore dellOspedale di Como58, ne aveva
fatto cenno in un articolo sullAlmanacco della Provincia di Como nel 184259 ed anche il Tioli
scriveva nel 1894, sul Manuale Hoepli delle acque minerali e termali dItalia, che
Luvino ha una sorgente dacqua acidulo-ferruginosa fresca che si usa come bevanda
perch possiede non poche virt terapeutiche60.
La fonte divenne luogo di ritrovo di molta gente per cui furono realizzate nuove
opere per renderla pi attraente e meglio utilizzabile, incanalando lacqua da dove scaturiva61; ma
oggi non resta pi nulla a causa di una progressiva inesorabile perdita di portata della sorgente
dovuta forse a dispersioni nel terreno dalle condutture ormai obsolete, anche se alcune
testimonianze ricordano come la fonte abbia cessato di sgorgare gi durante i lavori per la
costruzione della linea ferroviaria Luino-Varese aperta nel 1882 probabilmente a seguito degli
stravolgimenti della falda dovuti agli scavi62.

Anche a Dumenza sopra Luino63 fra Paolo Morigia, uno dei primi storiografi
moderni sempre molto entusiasta per le numerose freschissime e chiarissime fonti dacque64
intorno al Lago Maggiore, descrive ben due fonti con
Acque di virt sanative, & unacqua nella cima dun Monte di Dugmenta, la qual
uscisse duna fessura dun grossissimo sasso, & in tanta abbondanza, che farebbe
maccinar un molino, la qual nel maggiore caldo dellEstate, di tanta freddezza, che non
si pu bevere, e vicino, & allintorno di detta fonte ci nasce ol Napello, herba molto
56

Cfr. T. SALVI, cit., pp. 94-98


Cfr. L. BRAMBILLA, cit., p. 119
58
Cfr. P. BALZARI, Dellospedale di Como e sue istruzioni, Carlo e Felice Ostinelli, Como 1853
59
Cfr. P. BALZARI, Notizie intorno lacqua minerale della colletta sopra Cernobbio vicino a Como, in
Almanacco della Provincia di Como per lanno 1842, pp. 49-62
60
L. TIOLI, cit., p. 98
61
Cfr. G. ARMOCIDA, La salute, la malattia, la medicina e la storia, in Loci Travaliae XI. Contributi di
Storia locale, Biblioteca Civica di Portovaltravaglia, 2002, p. 14
62
Cfr. A. ZAMMARETTI, Il borgo e la pieve di Cannobio, vol. III, Novara 1980, p. 127
63
Cfr. I. GORINI, Le acque e le fonti salutari della Regio Insubrica nella Storia della Medicina, Insubria
University Press, Varese 2008, pp. 75-76
64
P. MORIGIA, Historia della nobilt, et degne qualit del Lago Maggiore, Per Hieronimo Bordone &
Pietro Martire Locarni compagni, Milano 1603, p. 27
57

velenosa, e la fontana chiamasi la Cavalliera. E vicino ancora a questa terra, si vede


unaltra fontana detta la Valcina65;
e viene ricordata ed esaltata per le sue virt salutari anche dal Vagliano, un secolo dopo,
questultima fonte che
vien detta la Volcina, di tanta leggerezza, che al paragone pesa quattronce meno
dognaltracqua; onde essendo salubre sopra ogni credere, da vicini Infermi viene
desiderata, e cruda com, si bee. Questacqua, mirabile segreto della natura, ove nasca
non si vede, ne si sa, solo si vede uscire da una strettissima buca, ne per grande arsura di
Cielo, od altra seccagna, come ne per pioggia eccessivamente continuata, oda altra
inondazione mai cresce, ne cala.66

Pi a sud, sempre sul lago Maggiore, non si pu non ricordare il fontanino di acqua
solforosa di Ispra, noto da oltre due secoli, situato proprio sul lungolago dove termina il percorso
pedonale attrezzato ed inizia la spiaggia67; anche se attualmente questa piccola fonte ha una
valenza prettamente storico-turistica, stata in passato oggetto di notevole interesse scientifico e di
grande rilievo nella letteratura delle acque minerali68. Sin dal Settecento viene frequentemente
menzionata sia nei testi specialistici di idrologia sia nelle guide turistiche e nei repertori delle acque
minerali italiane. Labate Carlo Amoretti la cita nella sua guida Viaggio da Milano ai tre laghi,
pubblicata in ben sei edizioni tra il 1796 e il 1824:
Vedesi a destra in alto Ispra, sotto cui una sorgente dacqua epatica, che, come laltra
sorgente gi mentovata (quella di Angera, cfr. nota 82), pu servire a render ragione
della parte bituminosa della sottoposta torba69.
Melchiorre Gioia allinizio dellOttocento ricorda lacqua epatica di Ispra fra le
poche meritevoli di considerazione nel Dipartimento del Lario, unica addirittura del territorio
occidentale del Dipartimento, anche se non era stata ancora esaminata con analisi scientifiche 70;
anche il direttore dellOspedale di Como Pietro Balzari la cita pi volte71 mentre Felice Ferrario, in
una breve storia di Ispra pubblicata un secolo dopo nel 1912, conferma che ottima nelle affezioni
epatiche72, segno che in qualche modo veniva usata per le sue qualit curative. Pi scettico
invece lo storico Cesare Cant che, a proposito di Ispra, scrive:
65

ibidem, p. 30
G. VAGLIANO, Le rive del Verbano. Descrizione geografica, idrografica e genealogica, nella quale si
contiene lantichit delle famiglie nobili nate, originate ed abitate in dette rive, Nella Regia Ducal Corte per
MarcAntonio Pandolfo Malatesta stampatore reg. camerale, Milano 1710, p. 422
67
G. ARMOCIDA, Ispra. LEuropa di casa, Nicolini Editore, Gavirate 1997, p. 23-24
68
Cfr. R. SOMA, Notizie sullacqua della fontana solforosa di Ispra, in Medicina e Ambiente - Atti del
XXXVIII Congresso Nazionale della Societ Italiana di Storia della Medicina (Ispra 16-19 Ottobre 1997),
JRC Ispra 1999, pp. 97-98
69
C. AMORETTI, Viaggio da Milano ai tre laghi, Maggiore, di Lugano e di Como e ne monti che li
circondano, III edizione, Dalla Tipografia Scorza e Compagno, Milano 1806, p. 16
70
M. GIOIA, Sul dipartimento del Lario: discussione economica, presso Pirotta e Maspero stampatori-librai
in Santa Margarita, Milano 1804, pag. 119
71
P. BALZARI, Notizie intorno lacqua minerale della colletta sopra Cernobbio vicino a Como, in
Almanacco della Provincia di Como per lanno 1842, p. 59 e P. BALZARI, Notizie sulle acque minerali di
Tartavalle, di Bonzeno e della Cornasca, in Almanacco della Provincia di Como per lanno 1852, p. 10
72
F. FERRARIO, Ispra. Appunti, Premiata Scuola Tipografica Editrice Artigianelli, Milano 1912, p. 30
66

Han qualche nome le acque sulfuree, che certamente devono giovare bevute in s bella
situazione, in s buonaria e in tanta comodit di passeggi73.
Luigi Boniforti, nella sua bella guida, testimonia addirittura lesistenza di due fonti
solforose ad Ispra, auspicando un pi opportuno e meritevole sfruttamento:
tra le sorgenti dacqua limpidissime che bagnano questo territorio havvene due al gusto
fortemente sulfuree, fresche e leggerissime; luna in distanza di circa mezzora a sud-est
dellabitato; laltra a pochi minuti, zampillante sul vicin litorale, tra larena mista di neri
lapilli e di massi ferruginosi. Ben egli sarebbe a desiderare che intorno alla propriet ed
alluso di queste acque si volgesse lattenzione di alcun dotto chimico, e di chi ne
proprietario, onde istruirne accurata analisi, e se giovi, com assai credibile, trarne
maggior profitto con aprirvi analogo stabilimento. Il sito ameno, laria salubre, facili
e numerose le strade, che possono condurvi gente di diverse contrade; ed ogni d vieppi
crescente il bisogno e la smania di correre ai bagni e cure dacque termali; ed inoltre
sommamente desiderato promittentissimo uno di siffatti stabilimenti in riva al nostro
lago, che di tutte belle cose ricchissimo, di questa sola mancante74.
Anche se una rilevazione statistica comunale del 1861 afferma che
evvi nel territorio comunale due piccole sorgenti dacqua sulfurea che si produce a
getto continuo, luna per delle quali nelle crescenze del lago viene sommersa.
Attualmente non servono a nessun uso75,
e in un altro documento comunale del 1885 leggiamo che a Ispra si trova qualche piccola sorgente
dacqua solforosa, ma per la sua tenue importanza non viene utilizzata76, Felice Ferrario, nella sua
breve storia del paese, nel 1912 conferma, forte del fatto che gli Ispresi continuino a riempirne
bottiglie per berla con intenzioni terapeutiche, che questa acqua sulfurea sia ottima nelle affezioni
epatiche77; anche Luigi Tioli, nel suo Manuale del 1894, afferma la presenza delle
due sorgenti di acque solforose fresche dette acque epatiche. Si usano in bevanda ed
hanno virt terapeutiche nella diatesi erpetica e nelle ostruzioni viscerali78,
ricordate anche dal valcuviano Leopoldo Maggi79, professore dellUniversit di Pavia, mentre il
Bongiovanni parla invece di due fonti diverse che si trovano nel territorio, luna dacque sulfuree a
Quassa, unaltra al Lavoraccio di acque magnesiache80.
Vi stato, in ogni caso, nel passato un vero e proprio uso sistematico delle acque
salutari di Ispra per la terapia delle epatopatie e di altre affezioni: la presenza, infatti, di acido
C. CANTU, Storia di Varese e sua provincia (Dalla Storia della Provincia di Como, anno 1859),
Editore Fausto Sardini (BS), ristampa 1975, p. 854
74
L. BONIFORTI, Il Lago Maggiore e Dintorni, Corografia e Guida, Torino e Milano (1858), pp. 226-227
75
Cfr. Quadro statistico del 2 novembre 1861, A.S.Va., Ispra, 19, contabilit, bilanci, statistica
76
Cfr. Questionario per linchiesta sulle condizioni igienico-sanitarie dei Comuni del Regno, 1885,
Archivio Comunale di Ispra.
77
F. FERRARIO, Ispra, Artigianelli, Milano 1912, p. 30
78
L. TIOLI, cit., p. 98
79
L. MAGGI, Intorno alle condizioni naturali del territorio varesino, Discorso letto nellapertura solenne
della VII riunione straordinaria della Societ Italiana di Scienze Naturali (Varese, 24 settembre 1878), Tip.
Bernardoni, Milano 1878
80
G. BONGIOVANNI, M. RIVOIRE, cit., p. 180
73

solfidrico in misura limitata, come analisi pi recenti confermano81, rende lacqua del fontanino
solforoso, oligominerale solfato-calcica-magnesiaca, gradevolmente bevibile e curativa ad un
tempo.

Anche ad Angera sotto la Rocca una sorgente dacqua epatica, ed unampia


torbiera, che qui comincia, e finisce ad Ispra82, pure descritta dallAmoretti gi allinizio
dellOttocento; secondo il Tioli, vi sono bens due fonti di acqua solforosa:
scaturiscono ne pressi di cotesto borgo due acque solforose delle quali luna ha la
temp. a 15 e la seconda fresca. Della prima di queste acque si fa uso come bevanda
assegnandole virt febbrifughe. Laltra indicata contro le diatesi erpetiche e
glingorghi del fegato e della milza ed essa pure si usa in bevanda83.

Di pi recente sfruttamento invece la sorgente oligominerale bicarbonato-calcica di


Cimbro di Vergiate, con propriet diuretiche, imbottigliata dalla Frida dal 1978 ma recentemente
dismessa per inquinamento delle falde84. Le analisi effettuate a Pavia il 27 maggio 1983 davano i
seguenti parametri: Residuo fisso a 180 C 197,50 mg/l, pH 7,8, Conducibilit 299 S/cm, Anidride
carbonica 1,80 ml/l, Ossigeno 6 ml/l, Azoto e gas rari 16 ml/l, Silice 10 mg/l, Sodio 4,60 mg/l,
Potassio 1,85 mg/l, Calcio 47,14 mg/l, Magnesio 10,98 mg/l, Cloruri 5,70 mg/l, Solfati 20,64 mg/l,
Bicarbonati 160,43 mg/l, Fluoruri 0,04 mg/l, Nitrati 17,55 mg/l, Nitriti assenti, Ammoniaca assente.

Lanalisi chimica dellacqua della fontana solforosa di Ispra riportata da R. SOMA, cit., p. 98:
pH
7,9
Durezza
14,8 mg/l
Cloruri
1,50 mg/l
Solfati
30,3 mg/l
Calcio
40,4 mg/l
Magnesio
11,5 mg/l
Nitrati
2,20 mg/l
Nitriti
0,01 mg/l
Solfuri
0,26 mg/l
82
C. AMORETTI, cit., p. 12 (cfr. nota 69)
83
L. TIOLI, cit., p. 95
84
Cfr. G.R. MARINI, Il Termalismo nellInsubria, Tesi di Specializzazione in Idrologia Medica, Universit
degli Studi di Pavia, A.A. 2000-2001, p. 57
81

Vi infine da citare anche luso curativo delle acque salutari del laghetto di
Biandronno, messo in opera allinizio del secolo scorso dal medico condotto del paese mediante lo
sfruttamento della fanghiglia verdastra e un po gelatinosa che si depositava lungo le rive85; il
dottor Ernesto Sidoli, analizzato il fango e scoperte le sue qualit curative per le affezioni
reumatiche, acquist nel 1907 dalla marchesa Soragna Borghi, in societ col fratello Giacomo,
sacerdote, una villa in stile neoclassico in cui fece costruire uno stabilimento idroterapico termale
che utilizzava proprio i fanghi del laghetto, dal quale venivano aspirati mediante una pompa a
volano appositamente costruita; prima di essere posto sulle parti dolenti, il fango veniva
adeguatamente riscaldato dalle inservienti e dopo il trattamento i clienti potevano rilassarsi nel
parco della villa allombra di piante secolari86. Il laghetto di Biandronno, in passato stagno paludoso
fonte di miasmi e principale causa della malaria e della febbre tifoidea che imperversava nella zona,
era stato precedentemente bonificato dallingegner Giuseppe Quaglia87, proprietario dello stesso,
che in meno di un secolo lo aveva trasformato in una grande torbiera88.
Largamente pubblicizzato, lo Stabilimento idroterapico termale di Biandronno,
aperto da maggio a settembre e meta di distinti signori e belle signore che venivano a curarsi col
fango verdastro, divenne, per le ottime qualit terapeutiche del fango, un apprezzato centro per
la cura delle malattie reumatiche89 ma rimase aperto soltanto sei anni perch nel 1913 il medico fu
costretto a chiuderlo e ad emigrare negli Stati Uniti per dissensi con il Consorzio Sanitario90.

85

A. BERNARD, Vitalit e splendori del lago di Varese. Memorie storiche di un territorio, Milano 1984, p.
208
86
Cfr. G. SPARTA, cit., p. 80
87
Giuseppe QUAGLIA, nato nel 1819 a Cazzago Brabbia, ingegnere di Varese, si dedic a studi
archeologici e ad opere di pubblica utilit; scrisse, fra laltro, Laghi e torbiere nel Circondario di Varese,
Tipografia Macchi e Brusa, Varese 1884. Dellopera di prosciugamento e bonifica del laghetto di
Biandronno fa cenno anche L. BRAMBILLA, cit., pp. 35-36
88
Oggi uno specchio dacqua, privo di immissari, a due passi dalla sponda occidentale del lago di Varese,
che rappresenta una ricchezza anche dal punto di vista floro-faunistico per la notevole presenza di specie
vegetali e animali che hanno qui trovato lhabitat ideale; per questo inserito anche nellelenco dei biotipi
tutelati dalla legge n. 33/1977 (cfr. F. LUCCHINI, Radici di Lago, Tipolitografia Galli e C., Varese 1989)
89
A. BERNARD, cit., p. 209
90
Ibidem

Non si pu concludere senza ricordare la Stazione climatica del Campo dei Fiori91
di Varese, straordinaria cornice ambientale a 1226 m s.l.m., importante garanzia della presenza di
una situazione climatica molto favorevole per la salute, dove sorge, appena sotto la vetta, il
grandioso complesso architettonico del Grand Hotel Campo dei Fiori realizzato nel 1912 dal
famoso architetto milanese Giuseppe Sommaruga92 per conto della Societ Grandi Alberghi
Varesini, costituita a Varese nel 1907 con lo scopo di valorizzare turisticamente la localit. In
questo luogo, ormai chiuso al pubblico da molti anni, che costituisce uno dei pi compiuti e mirabili
esempi di architettura in stile Liberty italiano, fino alla met del 1900, le famiglie pi agiate del
milanese, ma anche del Piemonte e della Svizzera, venivano a trascorrere i mesi pi caldi dellanno
lontano dalla calura estiva delle pianure e dal caldo afoso delle citt; oltre al rilassamento tipico
delle vacanze, potevano cos effettuare benefiche sedute di elioterapia, una salutare idropinoterapia
con lottima acqua carbonatica della zona93, peraltro ancora troppo poco studiata almeno dal punto
di vista sanitario, e completare il benessere psico-fisico con lunghe passeggiate nei boschi in un
clima asciutto e mite.94
Purtroppo il complesso entrato in crisi, nella seconda met del XX secolo, a causa
di una non sufficiente valorizzazione sanitaria dei benefici terapeutici che il luogo poteva offrire e
cos stato definitivamente chiuso nel 1953 e lasciato andare in rovina. Attualmente il Grand Hotel,
che pur caratterizza visibilmente la veduta da sud di tutto il massiccio, ospita sul tetto un intreccio
di antenne di vario tipo che determinano inevitabilmente unimportante inquinamento elettromagnetico certamente poco rassicurante da un punto di vista salutare; sarebbe auspicabile, invece,
che un patrimonio naturale e artistico cos importante potesse avere in futuro la dovuta
considerazione anche da un punto di vista socio-sanitario mediante lapprofondimento dei benefici
idroclimatologici del luogo e lo studio delle abbondanti risorse idrominerali locali.

Labbondanza di tutte queste espressioni idroclimatologiche in tutto il territorio del


Varesotto sin dallOttocento95 ha fatto s che Varese, la Citt Giardino, con il suo territorio
91

Cfr. L.C. BURGONZIO, Il Campo dei Fiori, stazione climatica sopra Varese. Cenni descrittivi,
topografici, geo-mineralogici (prof. G. Nangeroni). Flora, fauna, meteorologia, ecc., Tip. Maj e Malnati,
Varese 1924
92
Cfr. C. SCILLIERI, Le architetture varesine di Giuseppe Sommaruga, in Tracce, 2/1983
93
Cfr. nota 13 e ss.
94
Cfr. anche Corrierino del Campo dei Fiori: periodico di propaganda del Grand Hotel Campo dei Fiori, A.
1, n. 1 (lug. 1923), Varese 1923
95
Cfr. G.R. MARINI, Il Termalismo nellInsubria, cit.; G.R. MARINI, Acque salutari in Valcuvia e
dintorni, Terra e Gente X (2002-2003), Comunit Montana della Valcuvia, pp. 53-64; MARINI G.R., Acque

venisse dichiarata ufficialmente, con Decreto Ministeriale del 1929, Stazione di cura, soggiorno e
turismo, al pari di Salsomaggiore, Sciacca e Montecatini Terme96, e abbia potuto ospitare
sessantanni fa il Congresso Nazionale di Medicina Termale dellAMIITTF97. Sarebbe pertanto
davvero auspicabile un rapido recupero di questa importante tradizione salutare che rappresenta,
oltre ad una naturale ricchezza medico-scientifica, anche una notevole opportunit per il rilancio
della vocazione turistica di tutta la regione, cos come previsto dalla Legge sul Riordino del settore
termale dellanno 200098; un nuovo e migliore sfruttamento, quindi, dopo nuove adeguate analisi
conformi alle normative vigenti99, delle Acque salutari al fine di poter usufruire ancora delle
prerogative sanitarie offerte dalla Natura per mezzo del principale dei suoi elementi, profondamente
consapevoli del ruolo dellacqua e delle sue qualit nel delicato equilibrio tra salute e malattia100.

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termalismo nella Regio Insubrica estratti dal 2 Congresso di Medicina Termale dellInsubria, Alessandro
Dominioni Editore, Como novembre 2013
96
D.M. 25 aprile 1929 Riconoscimento al territorio di vari Comuni dei requisiti di stazioni di cura,
soggiorno o turismo pubblicato nella G.U. del 16 maggio 1929 (Sono riconosciute, ad ogni conseguente
effetto, le caratteristiche di cui allart. 1 del R. decreto-legge 15 aprile 1926, n. 765, allintero territorio dei
comuni di Bognanco, Stresa Borromeo, Varese e Viggi); cfr. A. BERNARD, Varese a cavallo di
due secoli, Lativa, 1978, p. 212
97
Cfr. G.R. MARINI, 60 Anni fa a Varese il 33 Congresso Nazionale A.M.I.I.T.T.F., in La Clinica
Termale Vol. 61, luglio-dicembre 2014, Fasc. 3-4, pp. 57-65 e G.R. MARINI, R. LONGHI, G. TALDONE,
A Varese nel 1955 il 33 Congresso Nazionale dellAMIITTF, in La vocazione termale della Regio Insubria:
immagini di salute senza confini, cit., pp. 257-265. Tra le citt che hanno ospitato le edizioni precedenti del
Congresso Nazionale dellAMIITTF figurano celebri localit turistiche e termali come Salsomaggiore,
Montecatini, Sanremo, Viareggio, Venezia nonch Roma, Milano, Napoli, Torino, Bologna
98
Cfr. Art. 1, comma 2 della Legge 24 ottobre 2000, n. 323 Riordino del settore termale, pubblicata sulla
Gazzetta Ufficiale n. 261 del 8 novembre 2000: La presente legge promuove, altres, la tutela e la
valorizzazione del patrimonio idrotermale anche ai fini dello sviluppo turistico dei territori termali.
99
A tal proposito cfr. R. MANTEGAZZA, Elementi di normativa italiana in materia di acque minerali
naturali e acque di sorgente, Selecta Medica, Pavia 2000
100
Renzo DIONIGI, Rettore Emerito dellUniversit dellInsubria, nella presentazione di G. SPARTA, cit.,
p. 7

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Le Acque Modificate TM: nuova luce su di un cammino


millenarioClin. Term. 62 (3-4):79-82, 2015

Le Acque Modificate TM: nuova luce su di un cammino


millenario
Modified Waters TM): New lights on a millenary path

M. Berta
Clin. Term. 62 (3-4): 79-82, 2015

RIASSUNTO Sanitpharma, fiera di unidentit aziendale basata sulla professionalit e sull'innovazione e su una propria unit di Ricerca e Sviluppo, ha al proprio attivo numerosi brevetti e marchi
ed presente direttamente con i propri prodotti o con proprie concessioni brevettuali in numerosi paesi
europei ed extraeuropei.
Gli ambiti clinici di maggiore rilevanza e sui quali si concentra lattivit di ricerca e sviluppo sono
rappresentati da quello: Dermatologico, Ginecologico, Pediatrico, Geriatrico.
Il rinnovato interesse per i contributi del termalismo al benessere individuale e la rivalutazione del termalismo come evento sociale hanno indirizzato Sanitpharma a focalizzare la propria
attenzione scientifica verso lo studio delle acque termali in qualit di solventi di estrazione nei
confronti dei fitocomplessi presenti nelle piante medicinali impiegate dagli antichi per modificare le acque termali in cui si immergevano per conferire loro ulteriori propriet benefiche.
Sanitpharma ha denominato Acque ModificateTM le acque termali ottenute dopo questo processo di
estrazione
Lacqua termale vista quindi come un solvente di razione privilegiato nei confronti dei principi
attivi contenuti nelle piante.
ABSTRACT Sanitpharma, proud of a corporate identity based on professionalism and innovation
and on its own research and development unit, has to its credit a number of patents and trademarks
and is present in several European countries with its own brand or with sole distributors.
The areas of major clinical interest, and on which its main efforts on research and development are
focused are: Dermatology, Gynecology, Pediatrics, Geriatrics.
The renewed interest in the contributions of the spas to individual well-being and the revaluation
of the spas as a social event, prompted Sanitpharma to focus its attention to study the role of thermal
waters as solvents for the extraction of constituents found into medicinal plants, used by the ancients
to add beneficial features to the thermal waters in which they were used to dive.

Direttore Scientifico, Sanitpharma srl, Milano, Italy

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Le Acque Modificate TM: nuova luce su di un cammino


millenarioClin. Term. 62 (3-4):79-82, 2015

Sanitpharma called Acque ModificateTM (Modified WatersTM) thermal waters obtained after this
extraction process
The new conception of thermal water viewed then as a privileged solvent for the active ingredients
available in plants
Parole Chiave Acqua Termale, Estrazione, Solvente, Erbe, Acque Modificate
Key words Thermal Water, Extraction, Solvent, Herbs, Acque Modificate

L'acqua sin dall'antichit ed in tutte le


culture un elemento sacro. Ippocrate (460
a.C. 377 a. C.), nel primo trattato di medicina di cui si abbia documentazione, dedica
spazio allo studio delle acque, analizzandone
gli aspetti chimici, organolettici, i problemi
igienici, luso dei bagni e gli effetti delle
acque calde e fredde sullorganismo umano.
Si hanno notizie storiche del fatto che all'epoca
si conoscessero sorgenti, tra cui quelle solfuree, utilizzate dalle popolazioni locali per gli
effetti benefici e terapeutici delle loro acque,
quali l'attenuazione dei dolori muscolari ed
i positivi esiti sulle patologie della pelle.
L'immersione rituale nelle acque ha rappresentato, nell'antichit, una funzione sia sacrale
che sociale, con la prassi della purificazione
del corpo ed il rispetto degli altri e degli dei.
Tra i primi riferimenti curativi, quello dei
guerrieri achei feriti, che, di ritorno da Troia,
si immergevano nelle sorgenti termali presso
Smirne, i bagni di Agamennone.
La diffusione su ampia scala delle terme si
deve invece al popolo romano che ne promosse
la frequentazione inizialmente con la funzione
sociale di bagni pubblici, in verit non molto
accoglienti, ma funzionali al fine da educarne
la popolazione all'uso almeno a scopo igienico.
Furono i medici di Roma a riconoscere
attivit terapeutica a molte acque; Plinio,
Galeno e Celso tentarono le prime classi80

ficazioni ed interpretazioni del rapporto


tra le caratteristiche chimico/fisiche delle acque termali e le loro azioni curative.
A Celso si deve la pi esplicita esaltazione
della stazione termale di Baia e la pi esaustiva teorizzazione dell'uso delle acque come
mezzo di cura e di ristoro del fisico, grazie ad
un'opportuna e specifica regolazione termica
delle stesse, in base alle esigenze precipue di
ciascun individuo. Attorno al 25 a.C. furono
costruite le prime terme vere e proprie, le terme
di Agrippa.
Le prime terme romane nacquero in luoghi
dove era possibile sfruttare le doti curative
delle sorgenti naturali di acqua calda
Terme di Caracalla, di Diocleziano, di
Traiano: i grandi della Roma antica si dedicarono alla fondazione di complessi termali
atti ad intrattenere il popolo, dotati non solo
dei classici e oggi conosciutissimi frigidarium
(vasca di acqua fredda), tepidarium (tiepida)
e calidarium (calda), ma anche di biblioteche, auditorium per concerti, teatri, negozi.
Diventarono in sintesi veri e propri punti di
socializzazione e benessere comune della
popolazione.
L'avvento dei barbari, che caus un forte
danneggiamento alle strutture, associato alla
diffusione del cristianesimo, che le considerava luoghi promiscui ed edonistici, provoc
un arresto nella frequentazione e della diffu-

Le Acque Modificate TM: nuova luce su di un cammino


millenarioClin. Term. 62 (3-4):79-82, 2015

sione delle terme che si protrasse per tutto il


Medioevo.
Non si fermano, per, nemmeno in questo
periodo gli studi sulle propriet curative delle
acque, si ottiene una classificazione in base alla
sorgente di provenienza: sulfuree, ferruginose,
nitrose, albuminose, ecc. per poi analizzarne
i diversi effetti benefici. Ai bagni e alla bibita
vengono associate le prime prescrizioni di
inalazioni e applicazioni di fanghi
Tra gli studi di maggior rilievo vanno ricordate le opere di Ugolino da Montecatini,
Tractatus de Balneis e di Michele Savonarola, Libellus de aqua ardenti.
Nel Rinascimento la situazione rimase
pressoch invariata, anche se l'invenzione
della stampa favor la divulgazione degli studi sulle acque. Le stazioni termali tornarono
poi gradualmente ad essere luoghi mondani
esclusivi per i nobili abbienti e per le ricche
corti rinascimentali, che miravano alla villeggiatura termale come periodo di svago, relax
e spensieratezza in localit climatiche lontane
dal caos cittadino.
Nel Settecento, secolo della ragione e dei
lumi, la chimica effettua significativi passi
avanti nellanalisi delle acque delineando il
concetto di azione chimico farmacologica
che porta a riconoscere lidrologia come una
scienza vera e propria, identificando il centro
termale non solo come luogo di relax ed incontro, legato al benessere, ma di vero e proprio
presidio medico.
Basti pensare che nel 1796 in Inghilterra,
viene costruito il primo ospedale per la talassoterapia dei bambini affetti da tubercolosi.
Interessante ricordare che solo sul finire
del secolo che le terapie termali progressivamente si resero disponibili anche ai ceti meno
abbienti.

Nel XIX sec. proseguirono gli studi sulle


propriet delle acque, comparvero le prime
acque minerali imbottigliate e per la frequentazione dei bagni, sempre per scopi terapeutici, i curandi iniziarono ad affrontare anche
discrete distanze ed essere accompagnati da
amici o parenti.
Un'interessante connubio si realizz con la
nascita del turismo organizzato, grazie alla figura di Thomas Cook, primo agente di viaggio
della storia. Era un fervente pastore protestante
battista. In questa veste combatt lalcolismo,
seguendo costantemente le riunioni della
Temperance Society.
Per raggiungere il luogo dove si svolgevano
le riunioni organizz un modo per trasportare
tutti gli interessati alla riunione, alla modesta
cifra di 1 scellino: il treno. Fu il primo viaggio
organizzato da Cook, a cui seguirono altre
esperienze, tanto che si dedic ad organizzare
viaggi di un giorno in Inghilterra (nella zona
dei laghi, Lake District) fino a farne la propria
attivit prevalente.
Le mete termali divennero funzionali in
relazione alla tipologia di acqua disponibile.
La classificazione delle acque termali di
Marotta e Sica (1933), malgrado sia imperfetta, rimane ancora oggi la pi vicina alle
necessit identificative espresse dallidrologia
e rappresenta in Italia la classificazione cui
subordinata lautorizzazione allutilizzo di
acque termali.
In sostanziale accordo ai parametri di
Marotta e Sica, attualmente la classificazione
delle acque termali la seguente: Acque Oligominerali, Acque Solfuree, Acque Salsobromoiodiche, Acque Radioattive, Acque Salse e
Clorurosodiche, Acque Solfate, Acque Bicarbonate, Acque Carboniche, Acque Arsenicali
Ferruginose.

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Le Acque Modificate TM: nuova luce su di un cammino


millenarioClin. Term. 62 (3-4):79-82, 2015

Le acque sulfuree sono cos classificate


perch hanno una quantit pari o superiore ad
1 mg di acido solfidrico per litro, e vengono
facilmente assorbite dal nostro organismo.
Le propriet terapeutiche di queste acque
sono state ampiamente documentate.
Possono essere assunte sia attraverso trattamenti interni (per bibita, aerosol, irrigazioni
ecc) sia esterni (come fanghi termali, bagni
ecc).
Le acque sulfuree sono particolarmente
impiegate in dermatologia per quanto riguarda
la cura di patologie cutanee in particolare acne,
seborrea e forme eczematose.
Il termalismo antico associava frequentemente limpiego delle acque termali allinfusione con erbe medicamentose.
Questa osservazione ha convinto il settore
di ricerca e sviluppo di Sanitpharma ad approfondire il tema specifico e a coniare il termine,
depositato presso lufficio Marchi e Brevetti, di
acqua modificata per identificare unacqua
termale non addizionata con estratti vegetali,
ma modificata dal contatto (infusione) con
le erbe medicinali da cui vengono estratti i
principi attivi in modo differente in relazione
alle caratteristiche chimico-fisiche dellacqua
termale impiegata.
Tali studi ancora in corso ci inducono a
ritenere che ogni categoria di acqua termale
possa essere di per s pi adatta ad estrarre pi
specificamente alcuni attivi rispetto ad un'altra
e quindi possa trovare un'indicazione pi adatta
in base alle patologie da trattare.
Numerose erbe medicinali impiegate nel
termalismo antico attualmente sono in corso di
studio per la modificazione delle acque termali.
Tra esse ricordiamo:
ASPARAGUS RACEMOSUS - Azione cosmetica: nutriente, lenitiva, idratante, antinfiammatoria, rinfrescante.
82

CEDRUS DEODARA - Azione cosmetica:


drenante, emolliente, riscaldante, lenitiva.
COMMIPHORA MYRRHA - Usata fin
dallantichit per prevenire linvecchiamento. Azione cosmetica: stimolante, drenante,
depurativa, tonificante, moderatamente riscaldante.
CINNAMOMUM ZEYLANICUM - Azione
cosmetica: stimolante, tonificante, riscaldante.
LAWSONIA INERMIS - Azione cosmetica:
rinfrescante e specifica per il trattamento di
capelli devitalizzati, fragili, sottili.
OCIMUM SANCTUM - Azione cosmetica:
emolliente, nutriente, tonificante.
VETIVERIA ZIZANOIDES - Azione cosmetica: rinfrescante, astringente, antinfiammatoria, lenitiva.
ZINGIBER OFFICINALE- Azione cosmetica: stimolante, tonificante, riscaldante.
La nostra attivit di ricerca in ambito termale si quindi indirizzata verso lo studio degli
effetti delle caratteristiche chimico-fisiche
di una particolare acqua termale sulla sua
capacit di estrarre preferenzialmente alcune
sostanze dalle piante medicinali con cui viene
fatta l'infusione.
Risultati preliminari ci inducono a ritenere
che ogni categoria di acqua termale possa
essere di per s pi adatta ad estrarre pi specificamente alcuni attivi rispetto ad un'altra e
quindi possa trovare un'indicazione pi adatta
in base alle patologie da trattare.
Questa idea e questo ambito di studio trova
nel concetto di acque modificate una delle
possibili declinazioni del termalismo moderno che rappresenta argomento di valutazione
medica e di passione scientifica allinterno
dellAzienda.

Le Acque Modificate TM: nuova luce su di un cammino


millenarioClin. Term. 62 (3-4):83-89, 2015

Dal territorio idrogeologico dei Monti Picentini alla sorgente Sauceto (Sorbo Serpico): Donne per lacqua libera
From Picentini Mountains hydrogeology to Sauceto spring-water
(Sorbo Serpico): women for free water
G. Gerardi1, E. Lampa2, L. Ametrano3
Clin. Term. 62 (3-4): 83-89, 2015

Riassunto. Lacqua , senza dubbio, il bene pi prezioso di cui disponiamo, e per questo motivo
riteniamo sia doveroso ricordare lincisiva attivit di protesta della popolazione civile del piccolo comune
di Sorbo Serpico (Avellino), dove in pi di unoccasione le donne Sorbesi non hanno avuto esitazioni
nel difendere la risorsa idrica della sorgente Sauceto.
Abstract. Water is the greatest of blessings. Thats why we believe its right to remember
the protest activities of the civilian population in the small town of Sorbo Serpico (Avellino),
where more than once women had no hesitation in defending Sauceto spring-water.
Parole chiave idrogeologia, Sauceto, Sorbo Serpico, monti Terminio-Tuoro, protesta civile
Key words hydrogeology, Sauceto, Sorbo Serpico, Terminio-Tuoro mountains, civil protest

L acqua, molecola estremamente semplice


(formata da soli due atomi di idrogeno ed uno
di ossigeno) il principale costituente di tutti
gli organismi viventi. Ad essa sono deputate
le funzioni fondamentali di: solubilizzazione e
trasporto di ioni ed elementi nutritivi a tutte le
cellule dellorganismo; metabolismo cellulare
(reazioni biochimiche); eliminazione di scorie
e cataboliti metabolici; termoregolazione mediante il sudore e la perspiratio insensibilis A
ci va aggiunto, fin dallantichit, la funzione
di detersione della nostra superficie corporea e
la funzione terapeutica di alcuni tipi di acqua,
un tempo rudimentale (Ippocrate nel IV sec.
A.C. segnala la cura di ferite di guerra con

limmersione in acque sulfuree, che infatti


sono dotate di propriet disinfettanti) mentre
oggi avviene in specifici e attrezzati centri
termali.
Risorsa per eccellenza, lacqua, nei suoi
tre stati fisici (liquido, gassoso e solido)
lelemento base della vita sul nostro pianeta.
Lo stato liquido ha permesso la nascita della
vita; tutti gli esseri viventi sono formati principalmente da acqua (fino al 90% in peso).
Nelluomo tale percentuale varia in relazione
allet ed al sesso: un neonato ne contiene
in misura maggiore rispetto allanziano, gli
adulti ne contengono circa il 65% (60% del
peso corporeo nelluomo, e 50% del p.c. nella

Specializzando in Medicina Termale Seconda Universit degli Studi di Napoli; 2 Past President AMIITTF;
Specialista in Endocrinologia Specialista in Idrologia Medica gi Dir. Sanitario Terme di Agnano, Napoli - gi
Consigliere Direttivo AMIITTF

1
3

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Le Acque Modificate TM: nuova luce su di un cammino


millenarioClin. Term. 62 (3-4):83-89, 2015

donna). Lo stato gassoso entra nel meccanismo


del ciclo dellacqua determinando le precipitazioni atmosferiche e, quindi, la formazione
e lalimentazione dei bacini idrologici da cui
originano sorgenti e fiumi. Lo stato solido
(ghiacciai) lacqua di riserva del nostro
pianeta, quella che consente di mitigare le
escursioni termiche del Sole.
Lacqua sul nostro pianeta occupa un volume complessivo stimato in un millesimo
del volume della Terra, ovvero 1,5 miliardi di
chilometri cubici cos distribuiti:
il 97% presente come acqua di mare:
partecipa alla formazione della pi consistente quota di acqua dolce rinnovabile
con levaporazione; mantiene le condizioni
climatiche del pianeta intero
il 2% come acqua dolce nei ghiacciai: le
calotte polari sono la maggiore risorsa di
acqua dolce, fondamentali per il mantenimento delequilibrio climatico
l1% come acque sotterranee: sono le
pi importanti per le necessit alimentari
delluomo; originano per lo pi dalle precipitazioni atmosferiche che, adeguatamente
filtrate dei residui in sospensione ad opera
delle rocce che attraversano, si raccolgono
su strati impermeabili (per lo pi di argilla)
a formare falde freatiche (quando la superficie dellincavo libera) o falde artesiane
(quando le acque sono racchiuse tra due
strati impermeabili). Solo in minima parte
le acque sotterranee derivano dalla fusione
di rocce profonde a seguito di fenomeni
tellurici (acque juvenili). Le acque sotterranee si arricchiscono dei sali minerali derivati dagli strati rocciosi che attraversano;
pertanto, quando raggiungono la superficie
per affioramento o a seguito di perforazioni
ad opera delluomo, sono chimicamente

84

diverse dalle acque atmosferiche da cui


hanno avuto origine.
Il territorio idrogeologico del Parco
Regionale dei Monti Picentini
Il Parco Regionale dei Monti Picentini,
situato nel cuore dellAppennino Campano,
comprende una vasta area geografica tra le
provincie di Avellino e Salerno.
I rilievi calcarei e calcareo-dolomitici, che
formano lossatura del Parco, si caratterizzano
per un elevato grado di fatturazione. Difatti i
materiali carbonatici di tale sistema montuoso,
sono caratterizzati da una permeabilit gi alta
per il grado di tettonizzazione, fessurazione
e fratturazione dei litotipi, dovuta ad eventi
tettonici (8).
La permeabilit di tale bacino geologico
resa ancor pi importante dalla presenza
di fenomeni carsici (temine che deriva dal
Carso, regione friulana in cui tale fenomeno si evidenzia in maniera particolarmente
spettacolare) molto evoluti. Tale fenomeno di
realizza quando acqua leggermente acidula,
quale quella piovana (che generalmente porta
disciolta in s una piccola quantit di CO2),
incontra rocce composte da carbonato di calcio
(CaCO3) dando luogo ad una reazione chimica
(reversibile) che decompone il carbonato di
calcio, insolubile, trasformandolo in bicarbonato (solubile) (9):
CaCO3 + H2O + CO2 Ca(HCO3)2
Il carsismo dei Monti Picentini, ancora in
fase giovanile, contribuisce sia a determinare
le caratteristiche chimico-fisiche delle acque
contenute nei bacini idrici, sia a modellare
il territorio manifestandosi con spettacolari
forme erosive epigee (inghiottitoi, doline,

Le Acque Modificate TM: nuova luce su di un cammino


millenarioClin. Term. 62 (3-4):83-89, 2015

ecc.) ed ipogee (grotte, pozzi, gallerie, fiumi


sotterranei, ecc.).
Quindi se da un lato le caratteristiche di
permeabilit delle rocce che formano la intera catena montuosa consentono unelevata
infiltrazione delle acque meteoriche, daltro
canto il particolare assetto della distribuzione
dei materiali argillosi che bordano i predetti
massicci montuosi, fungendo da soglia di
permeabilit, permette, nelle zone profonde
dei massicci, notevoli accumuli idrici. Si tratta di acquiferi di notevole potenzialit idrica
e di eccezionali caratteristiche chimiche ed
organolettiche (8).
Tali particolari condizioni idrogeologiche,
rendono la catena montuosa dei Picentini il
pi importante dei serbatoi idrici sotterranei
presenti nellintero Appennino Meridionale.
Dalla ricchezza di acque e sorgenti (alimentate
dalle abbondanti precipitazioni e dal fenomeno
carsico) originano numerosi corsi dacqua che
sfociano sia nel Mar Tirreno (Sele, Tusciano,
Picentino, Volturno) sia nellAdriatico (Ofanto)
Allo stato attuale, sono destinate al consumo umano oltre 10.000 l/sec.: le acque delle
sorgenti del Serino emergenti nella media
valle del Sabato, quelle del gruppo sorgivo di
Cassano Irpino che scaturiscono nella media
valle del Calore, quelle del Sele che emergono
in prossimit dellabitato di Caposele, quelle
di Quaglietta, dellAusino, di Sorbo Serpico,
di Beardo in agro di Montemarano e tante altre
che quotidianamente soddisfano le esigenze
idropotabili di una popolazione complessiva
di oltre quattro milioni di persone residenti
in Puglia, nel Napoletano, nel Salernitano in
Irpinia e nel Sannio (8).

La sorgente Sauceto di Sorbo Serpico


I rilievi calcarei e calcareo-dolomitici che
formano lossatura del Parco sono suddivisi in
bacini idrogeologici. Molti di questi ricadono
solo parzialmente nel parco ed i recapiti principali delle loro acque sotterranee sono spesso
esterni al territorio di interesse. il caso, ad
esempio del gruppo montuoso del TerminioTuoro che alimenta grosse sorgenti che sono
al di fuori dei limiti del Parco (6).
Il bacino idrologico Terminio -Tuoro (Corniello 2008) stimato in 190 mil. mc/anno il
pi importante del Meridione ed approvvigiona ampie aree della Campania, ma anche
di Puglia e Basilicata. Gi i Sanniti avevano
sfruttato questa risorsa con la costruzione di
un acquedotto fino a Benevento; successivamente alla conquista della zona da parte
dei Romani lacqua fu portata fino alla zona
flegrea (acquedotto di Puteoli) terminando
nella monumentale Piscina Mirabilis, enorme
cisterna sita nel territorio di Bacoli, ad Ovest
di Napoli a servizio dellinsediamento militare.
Lacquifero carbonatico, cio ricco di calcari,
delimitato a Nord ed Est da rocce impermeabili delle Unit Irpine, ad Ovest dalla faglia
del fiume Sabato, a Sud dal Monte Accellica,
e comprende varie conche endoreiche di cui
la maggiore la piana del Dragone che un
poderoso raccoglitore di acque meteoriche che
attraverso il famoso inghiottitore della Bocca
del Dragone e i successivi fenomeni carsici del
sottosuolo alimenta le sorgenti di Cassano, ma
anche Verteglie, Campolaspierto, Acque Nere
e Piani dIschia.

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Le Acque Modificate TM: nuova luce su di un cammino


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Fig. 1

La sorgente Sauceto di Sorbo Serpico, sita


ad unaltitudine di 460 mt. s.l.m., a valle del
paese, recapitaria dellinvaso pi settentrionale del Monte Tuoro, cos come la sorgente
Beardo di Montemarano (intercettata da alcuni
scavi dellENEL compiuti negli anni 30). Essa
viene captata per gravit a mezzo di collettori,
cio una sorgente affiorante naturalmente con
portata media annua di ca. 140 lt/sec. (cio
12106 lt/giorno), temperatura di 10,6C, pH
8,00. Nei periodi di magra vengono messi in
funzione due pozzi ciascuno di portata di 20 lt/
sec. (a 80 e 40 mt. di profondit) per assicurare
adeguato approvvigionamento alla rete idrica
della citt di Avellino (il serbatoio di accumulo
di tale risorsa idrica situato nella zona dei
Cappuccini).

86

Le caratteristiche chimico-fisiche (Fig.1)


ed organolettiche dellacqua di Sauceto sono
tali da consentirne lutilizzo diffuso da parte
della popolazione, essendo costantemente
monitorata da parte dellAzienda Erogatrice.
Dal punto di vista chimico-fisico se ne pu
consigliare lutilizzo senza restrizioni, in
quanto unacqua poco mineralizzata e quindi
diuretica, solo moderatamente dura (17 f; 180
mg/lt di CaCO3) costituendo una discreta fonte
di approvvigionamento di sali di calcio senza
rischi di precipitazioni calcolotiche, nonch
bicarbonato-alcalina tale da avere effetti favorenti i processi digestivi.

Le Acque Modificate TM: nuova luce su di un cammino


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Sorbo Serpico: la rivolta delle donne in


difesa dellacqua libera
Lantico legame tra luomo e lacqua scandito dalla quotidianit. Nel comune di Sorbo
Serpico c sempre stato un legame autentico e
profondo tra le donne sorbesi e queste sorgenti,
che ne hanno scandito nel tempo i ritmi della
vita quotidiana: ogni giorno vi si recavano
per lapprovvigionamento idrico necessario a
soddisfare i bisogni della famiglia; partivano
dalle loro case con delle grosse ceste di bucato
in testa e si ritrovavano intorno ai lavatoi a
parlare, le loro voci e i loro canti davano vita
ad un piacevole rumore. Sauceto, dunque,
ha avuto un ruolo importante, dal punto di
vista sociale, per la comunit femminile di
Sorbo. Perci le Donne Sorbesi sono state le
protagoniste indiscusse quando si trattato
di difendere questa acqua: gi settantanni
fa, dopo che lAlto Calore capt le acque del
Lago Saliceto per approvvigionare Avellino e
i paesi limitrofi, furono loro a battersi perch il
comune di Sorbo avesse diritto ad una riserva
di acqua per alimentare i lavatoi pubblici, affinch lacqua continuasse a sgorgare libera
per tutti (7).
Un altro importante episodio si verific nel
1983, quando il 13 settembre, a causa di una
carenza idrica che interess Avellino e alcuni
paesi, lEnte Erogatore ritenne opportuno di
chiudere le bocche dei lavatoi di Sauceto per
far aumentare la pressione e il volume di acqua nelle condutture. Le donne che giunsero
al mattino trovarono i lavatoi a secco e gli
operai a lavoro, immediatamente misero in
allarme la popolazione suonando le campane
e facendo cos accorrere molti concittadini ed
in particolare donne e bambini. Fu la rivolta:
ben diciotto donne furono arrestate e portate

in prigione per una notte. Vennero addebitati


loro una serie di reati e subirono un processo
giuridico al termine del quale furono tutte
assolte (7) (Figg. 1 e 2 ).
Proprio in memoria dei suddetti eventi la
Pro Loco di Sorbo Serpico con il patrocinio del
Comune ha organizzato La festa dellacqua,
donne per lacqua libera. La manifestazione
si svolta il 5 giugno 2011 con lintenzione
di valorizzare e preservare una delle risorse
pi preziose per la comunit, e di esprimere
un doveroso riconoscimento a quelle donne
che non hanno avuto la minima esitazione a
difendere la libert di far scorrere acqua per
tutti dalla sorgente Sauceto.
Bibliografia
1. Ministero dei lavori pubblici, consiglio superiore, servizio idrografico: Le sorgenti italiane
Vol. VII Campania; Istituto poligrafico dello
stato, 1942
2. Principi P.: Trattato di geologia applicata;
Dottor Francesco Vallardi Editore, 1924
3. Messini M. et Al.: Trattato di idroclimatologia
clinica; Cappelli Editore, 1951
4. Nappi G.: Medicina e clinica termale; Selecta
Editrice 2004
5. Messina B., Grossi F.: Elementi di idrologia
medica; Societ Editrice Universo, Roma,
1983
6. Corniello A. et al.: Parco Regionale Monti
Picentini, 2008
7. h t t p : / / w w w. p r o l o c o d i s o r b o s e r p i c o .
com/2014/01/festa-dellacqua.html
8. http://www.parcoregionalemontipicentini.it/
parco/home-page
9. http://www.treccani.it
10. http://www.altocalore.eu/index.aspx

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Le Acque Modificate TM: nuova luce su di un cammino


millenarioClin. Term. 62 (3-4):83-89, 2015

Fig. 1. Decreto di citazione a)

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Le Acque Modificate TM: nuova luce su di un cammino


millenarioClin. Term. 62 (3-4):83-89, 2015

Fig. 2. Decreto di citazione b)

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Acque termali e cute, ieri, oggi e domani?


Clin. Term. 62 (3-4):90-95, 2015

Acque termali e cute, ieri, oggi e domani?

Thermal waterand the skin, in the past,present and future?

G.F. Strani1, M. Norat2, E. Cervadoro3


Clin. Term. 62 (3-4): 90-95, 2015

Riassunto
IERI
Nella maggior parte della pratiche termali la cute risulta lorgano di prima e pi immediata esposizione. Gli stretti rapporti tra lacqua (inclusi i sui derivati come limi, fanghi, muffe ecc.) e la cute
erano conosciuti fin dai tempi pi remoti per cui se ne rinvengono testimonianze sia nella mitologia
sia nella storia antica.
Dopo il declino delle terme negli anni oscuri del Medio Evo, nel Quattrocento si risveglia linteresse per il termalismo sulla spinta delincipiente Umanesimo, da cui scaturisce una nuova attenzione
verso i fenomeni della natura. Nei secoli successivi lidrologia medica compie unulteriore evoluzione
grazie ai notevoli progressi conseguiti dalla chimica e dalle scienze biologiche. Alla met del Settecento
nasce la talassoterapia moderna, successivamente nel diciannovesimo secolo inizia lepoca doro del
termalismo, che si traduce con un notevole accesso alle terme, le quali si trasformano da mete di turismo
sanitario, consigliate dalla scienza medica, in centri mondani di villeggiatura e di svago. Questa moda
si protrarr fino alla seconda guerra mondiale e la Belle Epoque ne costituir il culmine.
OGGI
Come noto, nella crenoterapia dermatologica possono essere utilizzate quasi tutte le acque minerali
e la gran parte delle metodiche applicative, sia per via esterna (bagni, peloidi) che per via interna (idropinoterapia), in questo caso per modificare alterazioni internistiche in grado di determinare patologie
cutanee. Come noto, in base al D.M. 15-XII-1994, le patologie dermatologiche che possono trarre
reali benefici dalle cure termalie che pertanto vengono ammesse a carico del SSN sono le seguenti:
psoriasi (esclusa la forma pustolosa, eritrodermica)
eczema e dermatite atopica (escluse le forme vescicolari, essudative)
dermatite seborroica ricorrente

Libero Docente e Primario Dermatologo Emerito Ospedale Mauriziano di Torino Specialista in Dermatologia e
in Idrologia Medica; 2Direttore della Struttura Complessa di Dermatologia Ospedale Parini di Aosta; 3 Specialista
in Dermatologia e in Idrologia Medica

90

Acque termali e cute, ieri, oggi e domani?


Clin. Term. 62 (3-4):90-95, 2015

DOMANI
Le previsioni sono:
a) un incremento della richiesta termale per il trattamento di eventi patologici della cute
b) aumento - anche per le crescenti sollecitazioni mediatiche - dei centri benessere, annessi e
non, agli istituti termali.
Abstract
PAST
In most thermal treatments the skin is the first part of the body to be immediately exposed. The
close relationship between water (and itsderivativessuch assilt, mud, mould etc.) and the skinhas been
knownsince ancient timesandevidence of this can be foundin mythology and history.
After the decline of thermal spasin the dark years of theMiddle Ages, in the fifteenth century interest grew again inthermalism driven by incipient Humanism, drawing attentionagain to the phenomena
of nature. In later centuries, medical hydrology further developed due to significant progressmade in
chemistryand the biological sciences. In the mid-eighteenth century, modernthalassotherapyled to an
increase in the popularity of thermal baths, whereas the nineteenth century was characterised bytheir
golden age. They transformed from destinations for health tourism, recommended by medical science,
intofashionableholiday and leisure resorts. This trend continued up to World War II, with its peak
during the Belle poque period.
PRESENT
It is well knownin dermatological crenotherapy thatalmost any type of mineral water andmost application methods can be used, either externally (baths, peloids) or internally (drinking water therapy),
in this case toinfluenceinternalchangesthat can determine skin diseases. According to Ministerial Decree
no. 15-XII-1994, the skin diseases that can reap realbenefits from thermal treatments and can be
treated under the national health service are as follows:
-
psoriasis (not including pustula orerythrodermic forms)
-
eczema and atopic dermatitis (not including vesicular or exudative forms)
-
recurring seborrhoeic dermatitis
-
FUTURE
Predicted trends are:
a) a rise in the demand for thermal treatment for skin diseases
b) an increaseinwellness centres, whether affiliated withthermal baths or not,also due to growingpromotion in the media.
Parole chiave crenoterapia dermocosmetica, terapia con alghe
Key words Thermalism Dermo-cosmetic crenotherapy Algae therapy

Premettiamo che opportuno includere nel


nostro excursus anche lacqua marina che - per
il suo contenuto di sali - da considerare un
acqua minerale a tutti gli effetti.

Nella maggior parte delle pratiche curative


termali la cute costituisce lorgano di prima e
pi immediata esposizione allacqua e ai suoi
derivati: infatti in ambito crenoterapico le
malattie cutanee godono della prerogativa di

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Acque termali e cute, ieri, oggi e domani?


Clin. Term. 62 (3-4):90-95, 2015

usufruire dellapplicazione del medicamento


a diretto contatto con lorgano malato e pertanto occupano una posizione privilegiata tra
le numerose patologie che rispondono favorevolmente alle cure termali.
Gli stretti rapporti tra cute ed acqua erano
noti fin dallantichit.
Una ricerca del benessere cutaneo attraverso lacqua probabilmente risale alla notte dei
tempi e una testimonianza delle pi antiche
ci fornita dai poemi omerici (XI - VIII sec.
a.C.). NellIliade infatti viene riportato che
Ulisse e Diomede si immersero in mare per
rinvigorire le loro membra affaticate, al ritorno
dalla spedizione notturna in cui avevano perso i
cavalli di Reso: probabilmente questo episodio
costituisce il primo esempio di talassoterapia.
Anche limmersione di Achille nello Stige da
parte della madre Teti, al fine di renderne la
cute invulnerabile, potrebbe essere configurata
come una forma particolare di talassoterapia.
Dalla mitologia passiamo alla storia.
Presentiamo alcuni casi di impiego dellacqua e dei suoi derivati nei confronti di patologie cutanee nel corso dei secoli.
- Presso gli Egizi luso dellacqua a scopo
igienico, terapeutico e cosmetologico era comunissimo. Dagli scritti di Prospero Albino
(medico di ambasciata che visse a lungo in
Egitto nel XVI secolo) risulta che i bagni di
vapore erano praticati soprattutto dalle donne
per abbellire il corpo.
- Dalle Sacre Scritture risulta che anche
gli Israeliti ricorrevano allacqua sia per fini
curativi (il capitano assiro Naeman venne
guarito dalla lebbra con i bagni nellacqua
del fiume Giordano) sia con intenti cosmetici
(viene infatti riferito che le sorgenti calde di

92

Tiberiade possedevano propriet tonificanti


sulla pelle). Inoltre pare che la regina Cleopatra, per mantenere la sua leggendaria bellezza,
si praticasse impacchi con i fanghi del Mar
Morto, come viene fatto anche oggi, duemila
anni pi tardi.
- Gi ai tempi dei Romani le acque sulfuree
venivano apprezzate per quanto riguarda la
cute per lazione eutrofica ed antimicrobica.
Secondo i racconti di Plinio, i legionari romani, al ritorno dalle campagne di guerra, erano
obbligati a soggiornare alle terme sulfuree per
un periodo non inferiore a 15 giorni e sempre
Plinio riferisce che le Acque Albule guarivano
ottimamente le ferite dei soldati dellImpero
che qui venivano a curarsi; anche Galeno le
prescriveva per disseccare rapidamente piaghe
e ferite.
- Nelle acque di Riolo, gi conosciute dalle
antiche popolazioni della valli del Senio, le
matrone romane si bagnavano nella speranza
di mantenere la loro bellezza.
Con la crisi dellImpero romano e larrivo
dei barbari le terme subirono un rapido
declino, dovuto appunto alle invasioni che
portavano saccheggi e distruzioni nelle citt
dellImpero e arrecavano danni gravissimi alle
strutture idrauliche. A ci si aggiungeva lostilit della Chiesa, la quale considerava (e non
sempre a torto) le terme luoghi di corruzione
e di lussuria. Pertanto nei secoli cosiddetti
oscuri del Medioevo gli accenni alle terme e
alle loro attrattive pagane sono molto scarsi.
Nei suoi dialoghi San Gregorio Magno riferisce che San Germano, vescovo di Capua,
si rec alle terme di Agnano nella zona dei
Campi Flegrei, per curarsi una malattia della
pelle e che guar perfettamente.

Acque termali e cute, ieri, oggi e domani?


Clin. Term. 62 (3-4):90-95, 2015

Nel secolo tredicesimo ricompare linteresse per le acque termali, sulla spinta dellincipiente umanesimo che generava una nuova
attenzione sui fenomeni della natura. Alle
acque, oltre ad una attivit terapeutica comune basata sul concetto umorale, venivano
attribuite azioni pi specifiche. Per quanto
in maniera del tutto empirica, si riconosceva
che le acque sulfuree recavano benefici alle
malattie cutanee.
Ma anche altre tipologie di acque erano
usate nei confronti di alcune dermatosi. Ad
esempio la fonte di Comano (oligominerale
bicarbonato calcio-magnesiaca) venne cos
descritta intorno al 1537:
dalla roccia nasce una sorgente viva,
calda e medicinale, e se un malato di pelle
vi si immerge, guarisce in virt dellacqua di
questa fonte.
E ancora: a Bagno di Romagna (acque
bicarbonato-alcaline), dopo una prima sistemazione dei bagni operata dai Medici, fu creata
una sezione per gli scabbiosi (de cialtronibus).
Le altre due sezioni erano riservate alle docce
e alle donne.
Nel Settecento iniziano le prime indagini
sulla composizione delle acque e nellOttocento lidrologia compie unulteriore evoluzione,
sulla base dei notevoli progressi acquisiti in
questo secolo dalla chimica e dalle scienze
biologiche.
Al tempo stesso si risveglia anche linteresse per lacqua di mare intesa come presidio terapeutico, inizialmente ad opera dagli
Inglesi. Intorno alla met del 18 secolo il
dottor Richard Russel nelle sue pubblicazioni
riporta i benefici delle cure marine, che pratica
nello stabilimento di Brighton nei confronti di
rachitismo e scrofola. I concetti esposti da

Russel stimolano unabbondante produzione


scientifica, i cui frutti non tardano a manifestarsi negli anni successivi. Sorgono ospizi
marini in Grecia, in Belgio e anche in Italia:
qui per merito di un grande medico fiorentino,
Giuseppe Barellai.
Proprio nellOttocento fiorisce lepoca
doro del termalismo. In tutta Europa si registra un notevole accesso alle terme, tanto che
andare alle acque costituir una delle mode
caratterizzanti questo secolo.
A partire dagli inizi del Novecento anche
le localit marine si trasformano da mete di
turismo sanitario, raccomandate dalla scienza
medica, in centri mondani di villeggiatura
e svago, dapprima riservati allaristocrazia,
allalta borghesia e a cosiddetto bel mondo,
ma via via sempre pi aperte ad altre classi
sociali. Questa moda proseguir fino al secondo conflitto mondiale e la Belle Epoque
ne costituir il culmine.
Al di l di questo aspetto prevalentemente
mondano, tra la fine del XIX e linizio del XX
secolo nasce lidrologia moderna, basata su
ricerche sperimentali di natura farmacologica
per evidenziare gli organi bersaglio ed il meccanismo dazione delle varie acque termali.
Oggi le indicazioni dermatologiche alle
cure termali non rivestono soltanto una funzione curativa e restituiva, ma anche di ordine
preventivo, allo scopo cio di impedire, limitare o ritardare la comparsa di alcune (non di
tutte, ovviamente) patologie cutanee. Nella
crenoterapia dermatologica possono essere
utilizzate quasi tutte le acque minerali e la gran
parte della metodiche applicative, sia per via
esterna (bagni, peloidi) sia per via interna, in
questo caso al fine di modificare alterazioni
internistiche responsabili di manifestazioni

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Acque termali e cute, ieri, oggi e domani?


Clin. Term. 62 (3-4):90-95, 2015

patologiche a carico della cute.


Come noto, il Decreto Ministeriale 15XII-1994 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale
il 9 marzo dellanno successivo) ha elencato le
patologie che possono avere reali benefici
da una cura termale, alle quali pertanto vengono ammesse a carico del Servizio Sanitario
Nazionale. Per quanto riguarda la dermatologia, le patologie ammesse sono le seguenti:
- psoriasi, esclusa la forma pustolosa, ricorrente
- eczema e dermatite atopica, escluse le
forma acute vescicolari ed essudative
- dermatite seborroica ricorrente
E domani? In questi ultimi tempi stiamo
assistendo ad un profondo cambiamento della
domanda termale sia in Italia sia in molti Paesi
europei ed in particolare pressante linteresse
per le problematiche legate alla medicina estetica e al benessere, in altre parole verso una
miglior qualit della vita. Pertanto non facile
fare previsioni per un futuro anche prossimo,
in unepoca cos soggetta ad impreviste variazione come quella che stiamo vivendo.
Innanzitutto, per quanto riguarda le patologie dermatologiche, probabile un incremento della richiesta di trattamenti termali,
soprattutto nei confronti di quelle in cui le
cure tradizionali hanno mostrato fatalmente i
loro limiti o non hanno risposto alle aspettative dei pazienti (ci riferiamo in particolare ai
soggetti psoriasici). Inoltre, da qualche anno,
spesso a seguito di sollecitazioni mediatiche,
la popolazione si sta rivolgendo alle ricerca
di cose naturali (cibi naturali, cosmetici
naturali ecc). Pertanto, che cosa esiste di pi
naturale dellacqua termale?
Infine, come abbiamo accennato in precedenza, in crescita da parte del pubblico una

94

nuova visione dello stato di salute, inteso non


pi come prevenzione o cura della malattia,
ma come attenzione alo stato di benessere,
come sviluppo delle potenzialit della singola
persona e conseguentemente della qualit della
vita. Oggigiorno sempre pi difficile trovare
il tempo da dedicare alla propria salute e al proprio equilibrio psico-fisico (per prendere un
appuntamento con noi stessi, come dicono gli
Americani) : lambiente delle terme, collocato
in una localit ecologicamente qualificata e
tranquilla, lontana dagli eventi stressanti della
vita quotidiana e dagli inquinamenti chimici
ed acustici, appare lideale per questa finalit,
anche questa sollecitata dalla spinta mediatica
delle pubblicazioni specializzate, da articoli su
quotidiani e periodici, da programmi televisivi
ecc.
Di conseguenza naturale che il paziente
passi da una richiesta dermatologica ad una
richiesta dermo-cosmetologica: ecco perch
dermo-cosmetologia e medicina estetica
sono divenute attivamente operanti in ambito
termale e non sempre connesse allattivit
idrologica della terma stessa ed ecco perch
probabile un incremento, sia come numero sia
come qualit e quantit dei servizi erogati, dei
centri benessere e delle beauty farms annesse
alle terme.
Vorremmo segnalare per due problemi che
impongono una particolare attenzione nella
pratica dei trattamenti estetici.
1. Limpiego delle lampade abbronzanti
ad uso cosmetologico.
Si raccomanda una accurata valutazione
del fototipo del paziente e lesclusione dal
trattamento dei soggetti con dermatosi fotocondizionate ovvero in cura con farmaci (per
via generale e/o topica) in grado di scatenare
reazioni fototossiche o foto- allergiche.

Acque termali e cute, ieri, oggi e domani?


Clin. Term. 62 (3-4):90-95, 2015

2. I rischi legati allimpiego di alghe marine o di creme a base di alghe con funzioni
snellenti o anticellulite.
Non da escludere il passaggio in circolo
dello iodio contenuto nei prodotto suddetti,
soprattutto se la barriera epidermica non del
tutto integra, con possibile induzione di fenomeni di ipo- o ipertiroidismo anche in individui NON affetti da patologie tiroidee. Questa
possibilit stata osservata su larga scala nella
regione dellHokkaido in Giappone, a causa di
uneccessiva alimentazione a base di sushi, ed
stata ribadita da Dorizzi e Maccario nel VII
Congresso Nazionale dellAssociazione dei
Medici Endocrinologi (Bologna, 2007).
Bibliografia
Agostini G. Manuale di medicina termale, II
edizione. Archimedica Editori, Torino, 2000

Francese C. Il tempo dellacqua. Atlantide


Edizione, Pogliano Milanese, 1
Messini M, Meccoli V. Clinica e terapia
idrologica. Vallecchi Editore, Firenze, 1940
Norat M. Storia della talassoterapia contemporanea. Comunicazione al XV Congresso
Nazionale ADI, Taormina, 2015
Pasini W. Francese C. Il tempo dellacqua
Atlantide Edizione, Pogliano Milanese. 1Come e
perch prescrivere una cura termale. Moruzzis Group Edizioni, Bologna 2004
Strani G.F. Storia della talassoterapia moderna.
Comunicazione al XV Congresso Nazionale
ADI, Taormina, 2015
Strani G.F. Le alghe marine: prospettive e limiti in campo dermatologico. Comunicazione
al IV Congresso Nazionale Unificato ADOISIDEV, Napoli, 2008
Touring Club Italiano. Guida alle Terme
e ai Centri di Benessere in Italia 1999. Touring
Editore, Milano, 1998

95

TOURAQUA
Clin. Term. 62 (3-4):96-97, 2015

TOURAQUA

TOURAQUA

De Filippo
Clin. Term. 62 (3-4): 96-97, 2015

In occasione di Expo 2015 si tenuta a


Milano una Conferenza termale dal titolo
Touraqua organizzata dalle Terme di Rapolla
e dal GAL del Vulture in Basilicata.
La sessione scientifica ha visto la partecipazione del dott. Ambrogio Carpentieri, direttore
sanitario delle Teme, che ha evidenziato lefficacia terapeutica delle acque termo-minerali
bicarbonato-solfto-alcaline nelle patologie
reumo-artropatiche, respiratorie e dermatologiche. La dott.ssa Mariagrazia Pace medico
assistente termale ha parlato delle acque come
fonte di benessere sin dai primordi e il prof.
Francesco Russo ha fatto il punto sullo stato
dellarte del Termalismo italiano e della sua
enorme rilevanza, anche per il basso costo, sulla salute degli anziani e delle persone affette da
patologie cronico-recidivanti e professionali.
Lintervento dellon. Massimo Tedeschi
stato improntato sulla integrazione delle
diverse associazioni e figure professionali
che costituiscono il mondo del termalismo e
della assoluta necessit di interagire con una
unica voce per esempio esprimendo un Delegato a turno in una Federazione nazionale del
Termalismo tra Federterme, AMIITTF, AITI,
ANCOT e altri.
96

Sono susseguiti gli interventi del Direttore


del Gal Vulture che ha rimarcato limportanza
delle acque termali di Rapolla e del sistema
termo-minerale del Vulture nei diversi ambiti
salutistici, turistici e commerciale. Il Direttore
delle Terme Maurizio Colangelo stato il moderatore della conferenza e ha toccato i punti
nevralgici che il sistema risente tra ricerca del
petrolio nellarea, necessit di confronto con
la parte pubblica per ampliare la ricettivit del
sistema e azione assolutamente individuale
dei medici sulla ricerca scientifica sulle acque
minerali riconosciute ormai a livello nazionale
e non solo.
Il vicePresidente di Federterme ha posto
laccento su come le Terme in Italia siano un
attrattore in ambito loco-regionale in modo
particolare per il Comune che le ospita che
dovrebbe sottolineare la loro presenza nello
stesso nome per es. di Rapolla Terme.
Il Direttore Generale dellAPT Perri ha
ascoltato con molto interesse i vari interventi
concludendo di dover e poter fare di pi per
il Termalismo come ulteriore volano turistico
lucano.
Il prof. Fabrizio Cavanna ha concluso con

TOURAQUA
Clin. Term. 62 (3-4):96-97, 2015

la presentazione del suo libro sul Benessere.


Percorsi di management e governance nel circuito hotel, terme, spa alla cui scrittura hanno
partecipato diversi Direttori sanitari tra cui il
dott. Carpentieri. Il sottosegretario dott. Vito
De Filippo ha ricordato che la societ civile
evolve verso condizioni di malattia cronica

per i miglioramenti diagnostico-terapeutici in


medicina e degli stili di vita per cui le Terme
ben si pongono come fondamentali presidi
sanitari di cura e riabilitazione in una economia debole.
La serata terminata con un cooking show
sui prodotti eno-gastronomici della Lucania.

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Acqua fonte di benessere


Clin. Term. 62 (3-4):98-100, 2015

Acqua fonte di benessere

Water source of wellness&health

M. Pace1, A. Carpentieri2
Clin. Term. 62 (3-4): 98-100, 2015

RIASSUNTO Noi tutti sappiamo quanto lacqua sia importante per la nostra sopravvivenza
e molti di noi sono perfettamente a conoscenza delle meravigliose propriet curative e benefiche di
questo straordinario elemento. Il nostro corpo composto per grandissima parte da acqua. Tutti gli
organismi dipendono dallacqua e ne contengono in quantit elevate. Possiamo davvero dire che senza
acqua non c vita?
ABSTRACT We all know how water is important to our survival and many of us are well aware
of the wonderful and beneficial healing properties of this extraordinary element. Our body consists for
the most part by water. All organisms depend on water and contain it in high quantities. Can we really
say that there is no life without water?
PAROLE CHIAVE Benessere, acqua, funzioni vitali
KEY WORDS Well-being, water, vital function

Introduzione
Lacqua presente nellessere umano mostra
differenze notevoli secondo let, la costituzione, il tipo di alimentazione. Inoltre gli organi
e i tessuti sono idratati in modo diverso uno
dallaltro. Da giovani siamo decisamente pi
ricchi dacqua, soprattutto nei tessuti molli,
nella pelle e nei tessuti connettivi e sottocu-

tanei. Crescendo il tenore dacqua si riduce


progressivamente e, da una media del 75%
del bambino piccolo, passa a circa il 50% nell
anziano. Del resto lo si vede bene: negli adulti
e negli anziani la pelle si presenta pi secca e
meno elastica, i tessuti sono meno lisci e tesi,
il segno di una pressione esercitata dal pollice
sulla pelle rimane pi visibile a lungo. Let
biologica della pelle di tutto lorganismo si

Assistente medico delle Terme di Rapolla (PZ); 2Direttore Sanitario - Amiittf Sez. Basilicata

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Acqua fonte di benessere


Clin. Term. 62 (3-4):98-100, 2015

determina facilmente dal suo stato di idratazione. Anche le ossa contengono acqua, seppur in
misura molto minore rispetto ai tessuti molli.
Dal 40% al 50% della nostra acqua corporea
contenuta allinterno delle cellule e costituisce il cosiddetto liquido intracellulare. Il 20%
restante si trova negli interstizi tra le cellule:
il liquido extracellulare.
La distinzione significativa anche perch
la composizione degli ioni disciolti diversa.
La differenza data dallabbondanza di potassio nellambiente intracellulare e di sodio
in quello extracellulare. Il giusto equilibrio
di questa pila naturale indispensabile per la
vita e per il corretto svolgimento delle funzioni
metaboliche.
Lacqua per sua natura un solvente. Essa
ha la funzione di disciogliere e trasportare i
principi nutritivi in tutte le cellule, di promuovere la digestione, di garantire la termoregolazione (mediante la sudorazione e la perspiratio
insensibilis) di trasportare le scorie fuori dal
nostro organismo per mezzo degli organi
emuntori ed escretori.
Lacqua svolge inoltre una certa funzione
di ammortizzatore nei confronti degli organi
pi delicati quali locchio, lorecchio interno e
il cervello. Questi infatti sono ricchi dacqua,
o circondati da acqua oppure posati su un cuscinetto dacqua.
Ma lacqua ha solo queste funzioni?
Discussione
In Occidente stato attribuito ad Eraclito
il celebre aforisma sul divenire panta rei
mentre Talete afferma che lacqua lelemento
unificatore e il principio di tutte le cose, in
Oriente un giovane poco pi che trentenne
dopo sei anni di meditazione sotto un albero
guardando un fiume (ancora il tema dellacqua)
ebbe lilluminazione.

Questacqua che scorre ed illumina quale


altra funzione ha nel nostro organismo?
Analizzando la cellula come microrganismo
facente parte di un macrorganismo quale il
corpo umano mi rendo conto che, guarda caso
quel doppio strato lipidico, difesa e protezione
per la cellula lascia passare, seppur con difficolt piccole molecole polari di ACQUA.
Ma allora questo continuo movimento di
acqua fonte di Benessere?
Lacqua utilizzata nei trattamenti termali
concorre solo ad un benessere fisico, obiettivabile e scientificamente evidente, o anche ad
un benessere che psichico legato a questo
scorrere dellacqua esterna che influenza il
nostro Panta rei interno?
La antica medicina greca riteneva che la efficacia della terapia dipendesse dalla sensibilit
individuale del paziente, dovuta a caratteristiche morfologiche e psichiche, ovvero alla sua
costituzione che pu essere
- Normolineo o SULFURICA: stenicit fisica e psichica, intelligenza realizzatrice, desiderio di azione. Sarebbero soggetti a patologie
di tipo congestizio, spasmi, crisi emorroidarie,
ipertesione...
- Brevilinea o CARBONICA: portati al
ragionamento logico e dotati di senso della
responsabilit. Tendenza alle malattie metaboliche, obesit...
- Longilinea o FOSFORICA: astenici,
iposurrenalici, ipertiroidei, psichicamente
ipersensibili, sentimentali, idealisti. Soggetti
sempre malaticci, ipotesi, con tendenza alla
tubercolosi...
- Distrofico o FLUORICA: con asimmetrie
dovute ad alterati processi embriogenetici. Instabilit psichica, intelligenza viva ma anche
una certa tendenza alla perversione mentale e
sessuale...

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Acqua fonte di benessere


Clin. Term. 62 (3-4):98-100, 2015

Anche in questa classificazione risaltano


quelle che sono i componenti chimici di una
acqua minerale.
E innegabile quindi che la Storia del Termalismo ci insegna di come la terapia termale
abbia un impatto bio-psico-sociale notevole.
Una cura naturale ben tollerata che agisce sul
corpo ma anche sulla mente e sullo spirito al
fine di raggiungere uno stato di armonia e di
equilibrio per star bene e migliorre la qualit
della vita.

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Bibliografia
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