Académique Documents
Professionnel Documents
Culture Documents
Direttore: G. CERVADORO
DIRETTORE RESPONSABILE: C. VOLPE
Comitato di Redazione:
Consiglio Direttivo AMIITTF
G. Cervadoro
A. Massirone
A. Carpentieri
E. Lampa
E. Gribaldo
M. Gallo
G. Titta
G. Levra
F. Russo
A. Calvanese
C. Volpe
Comitato Scientifico:
G. Agostini,
G. Cervadoro,
M. Gallo,
G. Gasbarrini,
R. Gimigliano,
C. Gregotti,
E. Lampa,
G.C. Levra,
A. Massirone,
G.C. Pantaleoni,
P. Richelmi,
F. Russo,
M. Vatti
Sommario
Meccanismi dazione delle acque termali: la componente fisica
A. Fimiani, E. Lampa
La terapia termale nella Sindrome Fibromialgia
M.Broggini , L.Galvani
Acque minerali in gravidanza, allattamento e nipiologia
G. Levra, M.T. Caruso, S. Levra
Acque salutari nel varesotto
G.R. Marini
Le Acque Modificate TM: nuova luce su di un cammino millenario
M. Berta
Dal territorio idrogeologico dei Monti Picentini alla sorgente Sauceto (Sorbo Serpico): Donne per lacqua libera
G. Gerardi, E. Lampa, L. Ametrano
Acque termali e cute, ieri, oggi e domani?
G.F. Strani, M. Norat, E. Cervadoro
TOURAQUA
De Filippo
Acqua fonte di benessere
M. Pace, A. Carpentieri
News
31
41
49
61
79
83
90
96
98
101
Meccanismi dazione delle acque termali: la componente fisica Clin. Term. 62 (3-4):31-40, 2015
A. Fimiani1, E. Lampa2
Clin. Term. 62 (3-4):31-40, 2015
RIASSUNTO In letteratura ben documentata lefficacia clinica delle cure termali, ma ancora oggi
nei vari articoli che compaiono sulle riviste scientifiche la parte pi debole sembra essere la spiegazione
dei meccanismi dazione con cui agiscono i mezzi di cura termali. In un Epoca come quella attuale dove
vige la Medicina della prova di efficacia, non plausibile accettare il ruolo terapeutico di un prodotto
di cui non si conoscano appieno i meccanismi dazione; allacqua termominerale stata riconosciuta
dal legislatore unefficacia terapeutica per cui lacqua termominerale stessa stata assimilata ad un
farmaco che, come tutti sappiamo, agisce attraverso unazione chimica, fisica o fisico-chimica. In passato
grande importanza stata data, per spiegare i meccanismi dazione delle cure termali, ad alcuni fattori
come ad esempio lo stress termico e la componente salina, manca la componente fisica dellacqua. Negli
ultimi decenni ricercatori in altri campi della Fisica e della Medicina hanno documentato il ruolo della
fisicit dellacqua e del comportamento cibernetico dellEssere Umano che acquisisce e trasferisce informazioni con lambiente esterno in modo fisico utilizzando basse frequenze. Lacqua termale, quindi,
potrebbe agire anche attraverso vibrazioni su un sistema cibernetico sensibile alle lunghezze donda, e
gli stessi ioni in soluzione hanno diverse lunghezze donda.
ABSTRAT In literature the clinical effectiveness of thermal treatments is well documented, but
even today, the weakest part of all scientific medical articles is the explanation of the mechanisms of
action. In a Era like the present one, where rules the Medicine of the proof of efficacy, it is not plausible
to accept the therapeutic role of a product of which we do not fully know the mechanisms of action; the
legislator has recognized to the thermal-mineral water a therapeutic efficacy, for which indirectly the
thermal-mineral water has been assimilated to a drug; a drug works through a physical, chemical, or
physical-chemical reaction. Since 1933 and until today, only the thermal stress and the salt component
have been considered as a mechanism of action. What lacks is the physical component of the water. In
the last decades, many researchers in other fields of Physics and Medicine have documented us about the
physicality of the Human Being that acquires and transfers information with the external environment in
1
2
Meccanismi dazione delle acque termali: la componente fisica Clin. Term. 62 (3-4):31-40, 2015
a physical way using low frequencies. Therefore, thermal water acts through vibrations on a cybernetic
system sensitive to wavelengths, and the same ions in solution have different wavelengths.
key words cybernetic system, wavelength, memory of water
Parole chiave Sistema cibernetico, lunghezza donda, memoria dellacqua
Introduzione
Era il 1828 quando sono iniziate le ricerche
analitiche sulle acque del sottosuolo in virt
degli scritti che, nei secoli, hanno messo in risalto i benefici curativi delle acque termominerali sullEssere Umano (1). Siamo nel 2015 e,
seppur noti gli effetti (2), non sono dimostrati
completamente i meccanismi dazione delle
terapie termali (3) e, in un Epoca come quella
attuale dove vige la Medicina della prova di
efficacia, non plausibile accettare il ruolo
terapeutico di un prodotto di cui non si conoscono appieno i meccanismi dazione (4).
Infatti dallanno 2000 allacqua termominerale
stata riconosciuta dal legislatore unefficacia terapeutica per cui indirettamente lacqua
termominerale stata assimilata ad un farmaco (5), che per definizione una sostanza,
organica o inorganica, naturale o sintetica,
capace di indurre modificazioni funzionali in
un organismo vivente positivamente o negativamente, attraverso una interazione delle sue
propriet fisiche, chimiche o fisico-chimiche
con le analoghe propriet della materia vivente (6). Il farmaco agisce, quindi, secondo
leggi di chimica e di fisica che non possono
essere disgiunte, procurando una modificazione funzionale, per cui crea uninterferenza
finalizzata al ripristino delle funzioni in errore;
32
Meccanismi dazione delle acque termali: la componente fisica Clin. Term. 62 (3-4):31-40, 2015
33
Meccanismi dazione delle acque termali: la componente fisica Clin. Term. 62 (3-4):31-40, 2015
34
Meccanismi dazione delle acque termali: la componente fisica Clin. Term. 62 (3-4):31-40, 2015
35
Meccanismi dazione delle acque termali: la componente fisica Clin. Term. 62 (3-4):31-40, 2015
36
Meccanismi dazione delle acque termali: la componente fisica Clin. Term. 62 (3-4):31-40, 2015
Bibliografia
1. A. van Tubergen, S. van der Linden.
A brief history of SPA therapy Ann. Rheum.
Dis 2002; 61:273275
2. A. Mooventhan and L. Nivethitha.
Scientific Evidence-Based Effects of Hydrotherapy on Various Systems of the Body Am.
J Med Sci 2014 May; 6 (5): 199209
3. A. Fioravanti, S. Tenti, NA Pascarelli, et al. Meccanismi dazione delle
terapie termali nelle malattie reumatiche:
quali evidenze scientifiche? Clinica Termale
62 (1-2):1-11, 2015
4. AP Verhagen, SM ABierma-Zeinstra, M Boers, et al. Balneotherapy for
osteoarthritis. Cochrane database of systemic
reviews 2007 (4): CD006864
5. Legge 24 ottobre 2000, n. 323 pubblicata nella
G. U della Repubblica Italiana n. 261 dell'8
novembre 2000
6. F Rossi, V Cuomo, C. Riccardi, Farmacologia, Minerva medica
7. Medicina e clinica termale, Giuseppe Nappi
- Selecta Medica 2015 sanihelp.it.
8. M. Miraglia Del Giudice, F. Decimo, N. Maiello, et al. Effectiveness of
Ischia thermalwater nasal aerosol in children
with seasonal allergic rhinitis: a randomized
and controller study. International journal of
immunopathology and pharmacology Vol. 24,
no. 4, 0-0 (2011)
9. F. Tateo, A. Ravaglioli, C. Andreoli, et al. Summa The in-vitro percutaneous
migration of chimica elements from a thermal
mud for healinguse Applied Clay Science
Volume 44, Issues 12, April 2009, Pages
8394
10. Ludwig von Bertalanffy, 1968,
General System Theory. Development, Ap-
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
19.
37
Meccanismi dazione delle acque termali: la componente fisica Clin. Term. 62 (3-4):31-40, 2015
20.
21.
22.
23.
24.
25.
26.
27.
38
28.
29.
30.
31.
32.
33.
34.
35.
36.
Meccanismi dazione delle acque termali: la componente fisica Clin. Term. 62 (3-4):31-40, 2015
46.
47.
48.
49.
50.
51.
52.
53.
54.
39
Meccanismi dazione delle acque termali: la componente fisica Clin. Term. 62 (3-4):31-40, 2015
40
M.Broggini , L.Galvani
Clin. Term. 62 (3-4):41-48, 2015
RIASSUNTO Dato che la fibromialgia (FM) una patologia di difficile trattamento e vista la popolarit raggiunta presso i pazienti fibromialgici dalle terapie complementari, ci siamo proposti in questo
lavoro di effettuare una revisione della letteratura sulle terapie termali in tale patologia, utilizzando
come fonte gli studi riportati su PubMed degli ultimi dieci anni.
La balneoterapia, come evidenziato da vari studi randomizzati e controllati, rappresenta unopzione terapeutica efficace nel trattamento della FM, in grado di alleviarne i sintomi clinici, anche se solo
temporaneamente.
Sugli effetti dei fanghi termali disponibile un piccolo numero di studi ben condotti che ha conseguito risultati positivi.
Sono questioni ancora aperte la standardizzazione dei trattamenti termali, la distinzione degli effetti
biochimici da quelli fisici e meccanici, e lanalisi dei costi rapportati ai benefici di tali terapie.
ABSTRACT Fibromyalgia (FM) is an idiopathic chronic pain syndrome defined by widespread
non-articular musculoskeletal pain and generalised tender points.
FM requires a multimodal management program; in addition to pharmacologic therapies, which are
useful in improving symptoms, nonpharmacologic therapies such as exercise and cognitive behavioural
therapy are useful treatments for restoring function to an individual with FM.
Since no effective treatment exists for this common rheumatic disease, complementary methods of
treatment have gained increasing popularity.
Spa treatment has been successfully used to treat various rheumatic diseases, but it has only recently
evaluated for FM.
In this short review we report the results of the studies performed about the effectiveness of spa
therapy in fibromyalgic patients, published in the last decade and found in PubMed database.
41
Balneotherapy appears to be a good therapeutic option in the short time in fibromyalgic patients,
as proven by some well-done randomized double-blind trials.
Mud pack therapy too can improve quality of life in patients of FM.
The effect of spa therapy on muscle tone, joint mobility, and pain intensity may affect peripheral
mechanism in the pathogenesis of FM; however , the effects of spa treatment on central mechanisms
considered to be more important in FM are not clear and should be studied in the future.
Since the temperature of the water and mud-packs in spa treatments is about 37C and more,
some of the beneficial results in the FM patients may be attributed to the effects of heat in addition
to the chemical one.
A recent trial has demonstrated that the temporary improvement in quality of life due to an adjuvant treatment course of spa therapy for patients with FM is associated with limited incremental
costs per patient.
To date the questions to be answered are the standardization, the biochemical, physical an mechanical effects, and the cost-effectiveness of these therapies.
Parole chiave terapia termale, fibromialgia, fanghi termali, balneoterapia
Key words spa treatment, fibromyalgia, mud packs, balneotherapy
Introduzione
La fibromialgia (FM) una malattia complessa, sia riguardo alla patogenesi, in cui
intervengono molti fattori, sia per la molteplicit dei sintomi ed il loro impatto sulla qualit
di vita dei pazienti; si tratta inoltre di una
malattia comune, a prevalenza elevata nella
popolazione.
Il suo trattamento comprende interventi
farmacologici, fisiochinesici, psicologici, educazionali, che non sempre per consentono di
raggiungere risultati soddisfacenti.
Per questo motivo importante che venga accertata uneventuale efficacia anche di
terapie alternative, che potrebbero essere di
aiuto quando non vi risposta ai trattamenti
tradizionali, o come complemento di questi
ultimi per ottenere migliori risultati.
Tra le terapie complementari le cure termali
hanno sempre riscosso grande successo tra i
pazienti reumatici (Fig. 1) ed in particolare tra
i pazienti fibromialgici.
42
44
45
46
47
48
Idratazione
L'acqua il costituente principale del corpo
umano e regola numerosi processi fisiologici connessi con la salute dellorganismo.
Questultimo composto in media per pi del
60% di acqua, ma la sua percentuale varia con
l'et: ne siamo pi ricchi da giovani, ma con
1
2
il passare dell'et la sua quota si riduce progressivamente (1). Si passa cos da valori medi
intorno al 75% nel neonato a valori intorno al
50% nell'anziano (Figura 1). Diverso poi il
contenuto tra i due sessi: maggiore nell'organismo dell'uomo rispetto alla donna.
Del 60% circa del volume di acqua che
circola nel corpo umano il 40% contenuto
50
Fascia d'et
Adolescenti (maschi/femmine)
9-13 anni
14-18 anni
Adulti (uomini/donne)
>19 anni
Ovviamente un individuo che svolge un'attivit fisica importante necessiter dell'introduzione di pi acqua rispetto ad un individuo
che svolge un'attivit sedentaria.
Oltre alle gi citate funzioni che l'acqua
svolge, essa pu addirittura essere utilizzata
come coadiuvante il trattamento farmacologico. In particolare, le acque minerali naturali
sono in grado di svolgere un'azione favorevole
alla salute. Essendo dotate di caratteristiche
organolettiche e igieniche particolari, possono
svolgere alcune azioni salutistiche, nonch
prevenire diverse malattie (5). Queste propriet
sono da attribuire da un lato alla quantit e al
rapporto fra i sali in essa disciolti, dallaltro
alla totale assenza di sostanze inquinanti o indesiderabili. Infatti, quando noi introduciamo
acqua, non solo ci dissetiamo ma assumiamo
una quota variabile di elementi importanti per
il nostro organismo (oligoelementi come calcio, ferro, magnesio, bicarbonato, ecc.) (6).
Acque destinate al consumo umano
La maggior parte delle persone non beve
a sufficienza, probabilmente perch non sa
quanto sia importante il ricambio dell'acqua
51
Di rubinetto
Purificata
Di sorgente
Acque minerali
52
Donna in gravidanza
Acque oligominerali
53
Tabella 5. Quantit d'acqua raccomandata in gravidanza e allattamento (Fonte: European Hydration Institute)
Stato
EFSA Raccomandazioni
Gravidanza
Allattamento
54
sodio in mg/l
1,8
0,32
1,2
2,6
0,63
1,3
1,5
0,7
1,2
1,8
1,2
3,5
durezza in F
3,7
4,4
0,44
1
2,6
0,53
1
2,5
3,1
0,6
3,3
0,88
residuo fisso
in mg/l
495
1990
510
1245
845
952
988
sodio in mg/l
35,4
158
5
48
4,9
35,0
19,6
56
bicarbonati
in mg/l
440
1744
98
377
980,5
237,9
325
magnesio in mg/l
pH
54,8
356
7,3
20
14,5
52,5
15,2
5,82
6,4
7,8
6
6
7,84
6,41
Tabella 7 Apporto idrico raccomandato nei bambini (Fonte: European Hydration Institute)
Fascia d'et
Lattanti e bambini
0-6 mesi
6-12 mesi
1-2 anni
Bambini
2-3 anni
4-8 anni
Se il fabbisogno di acqua per adulti e anziani stimato intorno a 1 ml per ogni chilocaloria
alimentare introdotta nellarco della giornata,
nei bambini tale quantit aumentata a 1,5 ml.
Secondo il gruppo di esperti scientifici dell'Autorit Europea per la Sicurezza Alimentare
(EFSA), il fabbisogno idrico di lattanti e bambini in condizioni di temperatura ambientale
moderata e di livelli di attivit fisica moderati
rappresentato dai valori della tabella sotto
riportati (4).
Con fabbisogno idrico si intende lapporto complessivo, ovvero lacqua proveniente dalle bevande e quella contenuta nei
cibi assunti. Si considera che, generalmente,
il contributo degli alimenti all'apporto idrico
giornaliero varia dal 20 al 30%, mentre il 7080% proviene dalle bevande. Tale rapporto non
fisso e dipende dal tipo di bevanda e dagli
alimenti consumati.
Il bilancio idrico pertanto rappresenta un
momento importante cui prestare particolare
attenzione, soprattutto se consideriamo individui pi "vulnerabili" e con esigenze nutrizionali specifiche, come i bambini.
Ma quale acqua consigliata in questi soggetti? La scelta deve essere fatta con molta accuratezza. Sappiamo che alcune caratteristiche
chimico fisiche delle acque, come la durezza,
l'acidit, la composizione salina e la purezza,
le rendono tutte diverse tra loro e quindi non
tutte adatte per questi soggetti (23).
L'acqua del rubinetto, per esempio, difficilmente viene scelta dalle mamme durante
l'allattamento e lo svezzamento perch, anche
se garantita dal punto di vista batteriologico e
dell'inquinamento, pu avere comunque alcuni
difetti. Questo perch leccessiva durezza, la
presenza di cloro, un sapore non sempre gradevole, e nessuna garanzia sulla qualit e la
quantit dei sali disciolti, la rendono inadatta
sia alla mamma che al neonato. Ci si deve
pertanto orientare verso unacqua minerale
in bottiglia (24). La leggerezza e la purezza
sono i due fattori qualitativi determinanti
nella scelta ed entrambi vengono individuati
facilmente attraverso la lettura della gi citata
carta d'identit dellacqua: letichetta.
Gi da qualche anno lo stesso Ministero
della Salute ha sottolineato limportanza del
57
legame tra acqua e salute dei bambini, riconoscendone limportanza per una corretta
alimentazione. Il consiglio quello di privilegiare unacqua minerale a basso contenuto di
sali e che abbia ricevuto il riconoscimento del
Ministero come indicata per lalimentazione
dei neonati e per la preparazione degli alimenti
per i neonati (25). A confermare questa scelta
arrivano precise linee guida dallOMS (26) il
massimo organo internazionale preposto alla
salute pubblica e interessato ai requisiti che
deve avere lacqua pi adatta ai neonati. Esse
recitano: La sorgente deve essere situata
ad unaltezza non inferiore ai 500 metri sul
livello del mare; non deve contenere ammoniaca, nitrati e metalli pesanti; il contenuto
di sodio deve essere inferiore a 20 mg/lt; il
calcio inferiore a 100 mg/lt mentre il fluoro
inferiore a 1,50 mg/lt, perch un valore superiore potrebbe nuocere ai denti del bambino.
Va sottolineata l'importanza del contenuto di
nitrati, il cui limite per le acque impiegate nei
lattanti significativamente ridotto rispetto a
quello dell'acqua potabile (10 mg/l contro 50
mg/l) (Tabella 8).
Meglio orientarsi pertanto verso lacquisto
di unacqua minerale oligominerale o minimamente mineralizzata, cio molto povera di sali,
in particolare riguardo al contenuto in Sodio.
Queste acque originano generalmente da sorgenti di alta montagna, dove il manto nevoso
e i ghiacciai, presenti per gran parte dellanno,
alimentano direttamente le sorgenti. La bassa
quantit di sali dipende, da un lato, dall'elevata
velocit di passaggio dellacqua nel sottosuolo
che ostacola i processi di mineralizzazione,
dallaltro dalle caratteristiche delle rocce attraversate che cedono difficilmente sostanze in
soluzione. Essendo di alta montagna, inoltre,
garantita la purezza e l'assenza di inquinanti
di origine industriale.
58
Bibliografia
1. AA.VV. Atti del convegno Lacqua che
beviamo: fare chiarezza Roma, 14 giugno
2012, Quaderni dellAcqua, n.1, Fondazione
Acqua
2. Linee guida per una sana alimentazione italiana (2003). Istituto Nazionale di Ricerca per
gli Alimenti e la Nutrizione (INRAN)
3. Ritz P, Berrut G. The importance of good
hydration for day-to-day heath. Nutrition Re-
59
16.
17.
18.
19.
20.
21.
22.
60
RIASSUNTO - Varie e numerose sono le realt idroclimatologiche nel Varesotto note sin
dallOttocento; sparse in tutto il territorio sgorgano consistenti ricche e salutari acque minerali
oggetto gi nel passato di importanti citazioni ed approfondite analisi scientifiche.
ABSTRACT - Varied and numerous are the hydro-climatological reality in Vareses lands known
since the nineteenth century; scattered throughout the territory, rich and healthy mineral waters
flow out already subject in the past of important quotes and in-depth scientific analysis.
Soltanto sul finire dell'Ottocento si sono sviluppati studi scientifici sulle acque
minerali e tentate varie classificazioni riguardo a temperatura e composizione chimica e ai relativi
diversi effetti terapeutici. Anche numerose ricche e salutari acque minerali sparse in tutto il
territorio del Varesotto sono state oggetto in passato di numerose citazioni ed approfondite analisi
scientifiche.
A pochi passi dalla citt di Varese, allinterno del Parco naturale del Campo dei
Fiori, unantica sorgente situata nel comune di Orino a monte del paese in posizione panoramica ai
margini di una selva castanile la fonte Gesiola; brevemente raggiungibile a piedi dal centro
storico del paese in direzione della mulattiera che porta alla pineta del Pian delle Noci, d
unacqua freschissima e diuretica, come recita una guida turistica su Orino dei primi anni
sessanta1.
Conosciuta da secoli, stata recentemente ripristinata nel 1949 grazie alle propriet oligominerali e
potassiche riconosciute anche dallIstituto di Idroclimatologia medica dellUniversit di Milano2; le
analisi, effettuate nellottobre del 1955, hanno confermato la presenza di acqua oligominerale,
acidula, contenente potassio, calcio, magnesio, ferro, cloruri, carbonati, silicio, sodio (tracce), con
preponderanza della quantit di potassio rispetto a quella del sodio3. La stessa guida affermava gi
allora che
si pu trarre il convincimento della convenienza di un pi esteso e approfondito studio
dellacqua per un riconoscimento ufficiale della sua appartenenza alle acque
oligominerali e per un uso non solo come acqua da tavola, per imbottigliamento, ma
bens come acqua con proprie indicazioni terapeutiche4;
le sue qualit possono infatti dare una fisionomia speciale al suo impiego terapeutico5. Purtroppo
non se ne pi fatto niente, ma lacqua sgorga ancora, limpida e dissetante, molto apprezzata dagli
abitanti del luogo e dai turisti, mentre resta ancora tale la possibilit di un maggiore sfruttamento
delle propriet terapeutiche di questa storica fonte.
Cfr. R. FASSI, R. PRANDO, Campo dei Fiori, Macchione Editore, Varese 1994, p. 81
Lanalisi fisico-chimica che compare su Orino Valcuvia, cit., conferma i seguenti risultati:
reazione al tornasole
acida
residuo fisso a 100 C
g. 0,1557
residuo fisso a 180 C
g. 0,1508
ammoniaca
assente
nitriti
assenti
nitrati
assenti
idrogeno solforato
assente
alcalinit in HCl N/10
cc/l 26,7
sostanze organiche secondo Kbel
g. 0,0036
4
Orino Valcuvia, cit.
5
ibidem
3
Poco distante da Orino, unaltra fonte salutare, sita gi nel territorio del Comune di
Cuvio sul margine della strada S.P. n. 45 che da Castello Cabiaglio porta a Cuvio ad una altitudine
di 460 metri sul livello del mare, il cosiddetto Funtanin de lAvucatt; la caratteristica peculiare
di questa fonte, conosciuta e citata anche dal Bizzozzero6 oltre un secolo fa, che essa sgorga
direttamente fra le radici di un faggio secolare che le conferisce un aspetto tanto suggestivo da
essere annoverata tra i monumenti naturali del Parco naturale del Campo dei Fiori7. Recentemente,
dopo le analisi svolte nel 1996 dallUnit Operativa Chimica Sezione Acque Potabili e
Antiparassitari del Presidio Multizonale di Igiene e Prevenzione di Varese8, lindagine sulle
caratteristiche chimico-fisiche della sorgente proseguita con la collaborazione dellUnit
Operativa Chimica dellASL di Varese; i dati analitici, oltre a confermare quanto gi messo in luce
in precedenza riguardo alla potabilit dellacqua ed alla sua estrema leggerezza, che consente di
definirla come acqua oligominerale, hanno rivelato la presenza di interessanti oligo-elementi, quali
Litio e Selenio in tracce ed alcuni g/l di Zinco9. Forse proprio questa particolare composizione
fisico-chimica lorigine di una leggenda che la descrive capace di guarire gli uomini
dallimpotenza10 al punto che tuttoggi meta di turisti e residenti, non necessariamente
consapevoli dei possibili effetti terapeutici, che si recano numerosi a prelevarla muniti di
taniche11. A prescindere dagli effettivi risultati terapeutici sperati, le propriet dellacqua di questa
sorgente12, come gi quelle della fonte Gesiola di Orino e di tutta la Valcuvia, sono determinate
dalla particolare struttura calcarea del territorio che produce, soprattutto nel massiccio del Campo
dei Fiori13, un articolato sistema carsico ipogeo con decine di grotte14, numerose sorgenti e altri
fenomeni carsici, di notevole interesse idrogeomorfologico15, molto diffusi nelle Prealpi del
6
G.C. BIZZOZZERO, Varese e il Suo Territorio. Guida descrittiva, Tipografia Ubicini, Varese 1874, p. 235
Cfr. L.R. 9 aprile 1994 n. 13 Piano territoriale di coordinamento del Parco naturale Campo dei Fiori,
art. 19
8
Lanalisi, eseguita il 16 aprile 1996, descrive i seguenti parametri:
pH
8,0
Cloruri
0,6 mg/l
Calcio
50,6 mg/l
Nitrati
6,1 mg/l
Solfati
6,0 mg/l
9
I. GORINI, R. SOMA, Particolari virt di una sorgente di montagna, in La storia della medicina di
montagna: passato, presente, futuro, Atti del convegno, Sesto Fiorentino (FI), 14-15 dicembre 2002, Firenze
2005, pp. 147-151
10
C. DEL FRATE, In una cronaca dell800 i segreti della fonte della virilit, in Corriere della Sera del 12
gennaio 2003, p. 50; I. GORINI, Una sorgente afrodisiaca nellInsubria, in La vocazione termale della
Regio Insubrica: immagini di salute senza confini, Enzo Pifferi Editore, Como settembre 2008, pp. 253-256
11
A.A. RONCARI, Profumo di menta. Ricordi e racconti di Valcuvia, Macchione Editore, Varese 1999, pp.
19-25; G. SPART, Per acqua ricevuta, Macchione Editore, Varese 1999, p. 54
12
Le propriet dellacqua potrebbero essere determinate anche dalla presenza di un raro Mollusco
crenobionte, cio abitatore obbligato delle sorgenti, la Belgrandiella saxatilis (Gastropoda Prosobranchia,
fam. Hydrobyoidea) che ha qui il suo habitat naturale (cfr. E. PEZZOLI, I molluschi crenobionti e stigobionti
presenti nellItalia settentrionale (Emilia Romagna compresa). Censimento delle stazioni sino ad oggi
segnalate, in Monografie Natura Bresciana, Museo Civico di Scienze Naturali, Brescia 1988)
13
Cfr. M. GNACCOLINI, Dolomia del Campo dei Fiori, estr. da Studi illustrativi della carta Geologica
dItalia, formazioni Geologiche, fasc. I, Roma 1968 e C. DRAGONE, Piogge acide e chimismo delle acque
ipogee nel massiccio del Campo dei Fiori, Josca, Varese 1994
14
Sono stati censiti pi di 130 ingressi di grotte allambiente ipogeo, per uno sviluppo noto al momento di
circa 30 km., tra cui la grotta Marelli (non accessibile al pubblico), che supera i 400 metri di profondit con
pi di 250 diramazioni ed un laghetto sotterraneo, e la grotta del Frassino (cfr. P. AMEDEO, M. BERRA,
Studio geomorfologico e strutturale della grotta del Frassino (M. Campo dei Fiori - VA), Atti del Centro
Studi per il carsismo e la tutela ambientale, Vol. II, Ed. Nicolini, Gavirate 1984, pp. 9-71)
15
Cfr. P. AMEDEO, M. BERRA, G.P. RIVOLTA, M. ZANETTI, Il massiccio del Campo dei Fiori (VA):
carsismo ed idrogeologia ipogea, Atti del Centro Studi per il carsismo e la tutela ambientale, Vol. III, Ed.
Valli, Induno Olona 1986, pp. 9-251. Secondo L.G. Nangeroni, sono tutte rocce sedimentarie marine, come
7
territorio varesino16 e nella Valcuvia17 (come dimostra anche lattivit del Centro Studi per il
carsismo18); gi nellOttocento Leopoldo Maggi, illustre scienziato medico e naturalista di Rancio
Valcuvia, aveva studiato a fondo le caratteristiche geologiche delle rocce e dei depositi lacustroglaciali valcuviani compilando anche una specifica carta geologica della Valcuvia19.
Un poco pi a nord, nel territorio del Comune di Induno Olona in prossimit delle
Grotte di Valganna, sempre allinterno del Parco del Campo dei Fiori,
dimostra la presenza di fossili marini contenuti: gusci di molluschi, coralli, alghe calcaree, etc. (cfr. L.G.
NANGERONI, La struttura geologica del territorio della Provincia di Varese, Ann. Sperim. Agraria, Vol.
X, 1932)
16
Cfr. A. LIGASACCHI, G. RONDINA, Il fenomeno carsico nel territorio varesino (Prealpi lombarde),
Centro studi per la Geografia Fisica - C.N.R., Bologna 1955
17
Cfr. D. REGGIORI, Alcuni fenomeni carsici nella nostra zona, in Terra e Gente n.3, Comunit Montana
della Valcuvia, Cuveglio 1995, pp. 67-74 e P. AMEDEO, E. SIRONI, Il fenomeno carsico del Monte
Martinello (Valcuvia - VA), Atti del Centro Studi per il carsismo e la tutela ambientale, Vol. IV, Ed. Nicolini,
Gavirate 1999, pp. 6-139. Ne sono testimonianza anche numerosi massi erratici (cfr. L.V. FERRARI,
Valcuvia. Massi erratici, Macchione Editore, Varese 2000), studiati dal Maggi gi nellOttocento (cfr. L.
MAGGI, Intorno al terreno erratico della Valcuvia, Bernardoni, Milano 1866), tra cui quello posto vicino a
Cuvio ad unaltitudine di ca. 500 metri s.l.m., composto da carbonato di calcio con incorporati granuli di
ferro, che raggiunge il rilevante perimetro di metri 23,20 ed conosciuto coi nomi di Sasso nero, Sass de
Luna o il Meteorite (cfr. L.V. FERRARI MUSUMECI, I massi erratici muti testimoni del passato (seconda
parte), in Terra e Gente n.3, Comunit Montana della Valcuvia, Cuveglio 1995, p. 21)
18
Cfr. Rassegna di attivit del Centro Studi per il carsismo e la tutela ambientale, Supplemento agli Atti del
Centro Studi per il carsismo e la tutela ambientale - Anno I, n.1, Cuveglio (VA) 1984
19
Cfr. E. VACCARI, Gli studi geologici di Maggi tra lavoro di ricerca e attivit didattica, in Leopoldo
Maggi (1840-1905): un naturalista eclettico nella Lombardia di secondo Ottocento Atti del Convegno,
Cuveglio 23 novembre 2002, Comunit Montana della Valcuvia, pp. 35-47
in una localit amenissima ed incantevole nella stagione estiva, per la frescura che vi
si mantiene, alimentata da ombre ospitali e da correnti daria ripercosse dalla tortuosit
e dai seni delle adiacenti colline e montagne, esiste la cos detta Fontana degli ammalati.
Questa fontana sgorga, perenne e con grosso getto, ai piedi di un masso per una
fenditura quasi circolare, e corre veloce nella sottoposta valletta, per congiungersi
allOlona. E unacqua freschissima, limpida, cristallina ed assai leggera, che bevesi con
piacere e con ristoro del viandante20;
luogo assai poetico, celebre per la bont delle acque sorgive che scaturiscono dal monte21, era
frequentata sin dal secolo scorso, per lefficacia delle sue acque mediche22, da nobili e popolani
che vi giungevano in pochi minuti di carrozza da Varese per richiamar la salute in chi lha
perduta23.
Il dottor Giuseppe Papis, medico onorario presso lOspedale Fate-Bene Fratelli di
Milano, la descrive come
unacqua purissima, vivificante siccome venne creata dalla natura a spegnere la sete, a
temperare gli eccessivi ardori che torna vantaggiosa e benefica a chi la beve, e che
vale a ristorare le forze ed a richiamare la salute24.
Anche se lo storico Luigi Brambilla, a seguito di unanalisi accurata di cui non
riferisce n lAutore n i risultati, scetticamente scrive che
il nome dato ab antico a quel getto dacqua, e che tuttora conserva, parrebbe indicare
lefficacia di essa a richiamar la salute in chi lha perduta; ma unanalisi accurata ha
dimostrato che ci non sussiste; uneccellente acqua, ma ha nulla a che fare collo
speziale 25,
il dottor Papis auspicava gi nel 1867 che venisse utilizzata e messa in meritata rinomanza qual
mezzo idropatico o balneario26, e nellaprile dellanno successivo il professor Luigi Sironi di
Varese analizzava lacqua confermando la presenza di Calcio, Magnesio, Ferro, Cloruro, Solfato,
Bicarbonato e Silice27.
G. PAPIS, La Fontana degli Ammalati, in La Cronaca Varesina, 9 giugno 1867 (e L. BRAMBILLA,
cit., pp. 93-94, che ricopia letteralmente, senza citarlo, ben dieci righe del Papis)
21
G. GANNA, Guida di Varese e circondario, Maj e Malnati Tipografi Editori, Varese 1892, p. 77
22
L. TIOLI, Le acque minerali e termali del Regno dItalia, Ulrico Hoepli, Milano 1894, p. 97
23
L. BRAMBILLA, Varese e suo circondario, vol. II, Tipografia Ubicini, Varese 1874, p. 94 (Edizione
anastatica Atesa Editrice, Bologna 1983)
24
G. PAPIS, cit.
25
L. BRAMBILLA, cit., p. 94.
26
G. PAPIS, cit.
27
Lanalisi dellacqua riportata in modo preciso da G.C. BIZZOZZERO, cit., pp. 121-122:
Lacqua risulta contenere per ogni chilogrammo:
Bicarbonato di magnesia
Gr. 0.20
Bicarbonato di calce
Gr. 0.16
Bicarbonato di ferro
Gr. 0.06
Cloruro di calcio
Gr. 0.08
Solfato di calce e magnesia
Gr. 0.06
Silice e materie organiche
Gr. 0.07
Quantunque sinora non sia stato ancora concretizzato alcun progetto termale, la gente
continua a rinfrescarsi e a soddisfare la sete con le acque salutari di questa sorgente cos come nel
passato molti malati vi si recavano fiduciosi di poterne trarre miglior salute. La stampa dellepoca
infatti ricca di riferimenti al mito della Fontana degli Ammalati28; cos ad esempio lAlmanacco
della Provincia di Como, da cui dipendeva a fine 800 il territorio varesino, scriveva, a proposito
della Fontana degli Ammalati, nel 1880:
Lantica diffusa opinione che essa possieda virt atte a risanar gli egri corpi, e come un
d la diva Igea invocavasi, qua traggono pi malati che, fiduciosi di miglior salute, a
larghi sorsi la bevono; ed altri, non sofferenti del cammino al disagio, mandan vasi a
raccoglierla. () Londa ti scorre ai pi con piacevole gorgoglio, e sotto il trasparente
suo velo ti mostra le liscie bianco-calcaree pietre che servono dalveo. Essa tinvita a
bere, al che pu aggiungere stimolo la credenza della vivificatrice di lei potenza.29
Ma il vero sfruttamento di questa popolare fonte stato realmente concretizzato da
Angelo Poretti che alla fine del secolo scorso vi costru una birreria divenuta famosa nel mondo
utilizzando, come avviene tuttora, lacqua proveniente proprio dalla Fontana degli Ammalati30.
Cosicch il professor Uberti ammetteva gi nel 1890 che
la maggior parte degli accorrenti alla celebre e romantica Fontana degli Ammalati,
detta cos perch le sue acque sono medicinali, sono sanissimi e mattacchioni, e ancor
pi che allacqua fanno onore a di buoni vini ed alla birra Poretti, la cui fabbrica
contigua31.
Merita poi un cenno una sorgente che si trova in territorio della Valceresio nelle
vicinanze di Viggi, a 483 metri sul livello del mare, in posizione ridente e di notevole valore
anche dal punto di vista climatologico32, di cui fa lunga descrizione il Dott. Prof. Prassitele
Piccinini (da non confondere con Guido Maria Piccinini, farmacologo napoletano, Presidente
onorario dellAMIITTF) nel Manuale Hoepli del 1924; gi lUberti precedentemente scriveva che
nelle vicinanze di Viggi avvi una fonte di acqua epatica fredda, puzzolente, ch di
grande vantaggio per le malattie della pelle33.
La sorgente, di grande portata dacqua, sgorga a 12 C, nota a Viggi da molto
tempo, come ci viene segnalato dallegregio dott. Pier Carlo Monti34, ed
Cfr. MELTON, La Fontana degli Ammalati, in Cronaca Varesina, 5 agosto 1877 (citato da P.
MACCHIONE, Dalla Fontana degli Ammalati la premiata birreria di Angelo Poretti e compagni, in
Lombardia Nord-Ovest, anno LXV, 1/1992, p. 40, nota 17)
29
Questa descrizione (presente non integralmente anche in R. FASSI, R. PRANDO, cit., p. 136), attribuita
dal Prof. Uberti, che la riporta inframmezzata di ironici personali commenti, alle pennellate veramente un
po enfatiche e ingenue dun cotal Nessi (G. UBERTI, Guida generale ai Grandi Laghi Subalpini, Casa
Editrice Guigoni, Milano 1890, pp. 264-265)
30
Cfr. P. MACCHIONE P., cit., pp. 37-65 e G. SPARTA, cit., pp. 54-60
31
G. UBERTI, cit., p. 264
32
P. PICCININI, Idrologia e Crenoterapia (Le acque minerali dItalia), Ulrico Hoepli Editore, Milano 1924,
p. 474. Anche il Bongiovanni afferma che il posto indicatissimo alla cura climatica (G.
BONGIOVANNI, M. RIVOIRE, Varese e la sua provincia, Stabilimento Tipografico Littorio, Varese
1931, p. 271) ma non fa alcun cenno alla presenza di sorgenti minerali, mentre il Bizzozzero parlava soltanto
di fontane zampillanti acqua eccellente (G.C. BIZZOZZERO, cit., p. 159)
33
G. UBERTI, cit., p. 274
28
Proseguendo invece per la Valganna, allinterno della miniera argentifera della ValVassera, che sembra fosse gi conosciuta e coltivata dai Romani37, sgorga una vena dacqua
ferruginosa dal fondo di una delle gallerie che il proprietario, signor Vinasque Baglioni, fece
praticare nel 186238; il Brambilla, citando da una Rivista, afferma che
le acque che scaturiscono in quella miniera, attraversando degli strati di solfuro di
ferro, contengono in dissoluzione questo metallo, ed hanno quindi delle propriet
medicinali. Sono facilmente riconoscibili al loro sapore astringente che richiamano
quello dellinchiostro: limpide alla loro scaturigine, divengono poi torbide al contatto
dellaria, e depositano al fondo il loro principio ferruginoso allo stato di ossidazione39.
Lanalisi di queste acque, commissionata dallo stesso Baglioni ed effettuata dal
professor Sironi l11 luglio 186740, confermarono la presenza di carbonato di ferro, solfato di
ferro, solfato di magnesia, idrato di perossido di ferro, poco solfato di calce, lieve traccia di silice e
di materie organiche41 al punto che lo stesso Brambilla la paragona addirittura alla ben nota
acqua di Recoaro, colla diversit che questultima racchiude anche dellacido carbonico libero42.
Sembra che le acque ferruginose della Val-Vassera, citate anche dal Tioli43 ed ora in disuso,
attraessero in passato una folla di visitatori, che loro chiedevano salute44 e tanta gente che
prendeva occasione duna cura dacqua minerale45.
34
Il Bizzozzero afferma che fu trovata, nello stesso luogo, anche unaltra ricca vena di
acqua satura di zolfo che potrebbe servire per uso di bagni46 ma che non mai stata analizzata e
non fu mai sfruttata; la presenza di due sorgenti, un getto di acqua ferruginosa, e poco discosto
uno dacqua sulfurea47, viene confermato anche dal professor Uberti.
Ibidem
G. UBERTI, cit., p. 266
48
L. BRAMBILLA, cit., p. 102
49
Ibidem
50
Ibidem
51
L. BRAMBILLA, cit., p. 119 che cita il Boniforti
52
Cfr. M. URICCHIO, Scoperta di acqua minerale nel 1839 a Luino, Tip. editr. Cesare Nani, Como 1934,
Estratto dal Periodico della societ storica comense, Vol. 30., fasc. 117-118
53
T. SALVI, Alla ricerca di acque perdute, in Travalia. Studi su Luino e gli immediati dintorni,
Biblioteca Civica di Luino, aprile 1975, p. 93
54
ibidem
55
Cfr. T. SALVI, cit., p. 93
47
dal prof. Gerolamo Novati il 24 agosto 1841.56 Dalle numerose analisi eseguite, lacqua risultata
essere acidulo-marziale, contenente ferro, acido carbonico libero, cloro, acido solforico, calce e
magnesia, con azione terapeutica valida mediante cura idropinica soltanto se veniva bevuta sul
posto poich, evaporando rapidamente lanidride carbonica, diminuivano i minerali disciolti che
precipitavano. Anche se il Cav. Luigi Boniforti affermava che
per altro la sua medica virt fuor del distretto quasi totalmente ignorata, ed anzi agli
stessi abitatori di Luino ben poco in uso. Del che pu addursi a bella scusa il non
sentirne essi gran fatto bisogno, avvegnach pari alla confortevole amenit del sito
quivi la dolcezza del clima, la nata salubrit dellaere, e conseguentemente la gioconda
bellezza e la fiorente salute che spira in volto agli abitanti di si lieta contrada57,
lacqua San Bernardino raggiunse una certa notoriet in poco tempo e gli effetti salutari vennero
divulgati anche oltre Varese e Milano; Pietro Balzari, direttore dellOspedale di Como58, ne aveva
fatto cenno in un articolo sullAlmanacco della Provincia di Como nel 184259 ed anche il Tioli
scriveva nel 1894, sul Manuale Hoepli delle acque minerali e termali dItalia, che
Luvino ha una sorgente dacqua acidulo-ferruginosa fresca che si usa come bevanda
perch possiede non poche virt terapeutiche60.
La fonte divenne luogo di ritrovo di molta gente per cui furono realizzate nuove
opere per renderla pi attraente e meglio utilizzabile, incanalando lacqua da dove scaturiva61; ma
oggi non resta pi nulla a causa di una progressiva inesorabile perdita di portata della sorgente
dovuta forse a dispersioni nel terreno dalle condutture ormai obsolete, anche se alcune
testimonianze ricordano come la fonte abbia cessato di sgorgare gi durante i lavori per la
costruzione della linea ferroviaria Luino-Varese aperta nel 1882 probabilmente a seguito degli
stravolgimenti della falda dovuti agli scavi62.
Anche a Dumenza sopra Luino63 fra Paolo Morigia, uno dei primi storiografi
moderni sempre molto entusiasta per le numerose freschissime e chiarissime fonti dacque64
intorno al Lago Maggiore, descrive ben due fonti con
Acque di virt sanative, & unacqua nella cima dun Monte di Dugmenta, la qual
uscisse duna fessura dun grossissimo sasso, & in tanta abbondanza, che farebbe
maccinar un molino, la qual nel maggiore caldo dellEstate, di tanta freddezza, che non
si pu bevere, e vicino, & allintorno di detta fonte ci nasce ol Napello, herba molto
56
Pi a sud, sempre sul lago Maggiore, non si pu non ricordare il fontanino di acqua
solforosa di Ispra, noto da oltre due secoli, situato proprio sul lungolago dove termina il percorso
pedonale attrezzato ed inizia la spiaggia67; anche se attualmente questa piccola fonte ha una
valenza prettamente storico-turistica, stata in passato oggetto di notevole interesse scientifico e di
grande rilievo nella letteratura delle acque minerali68. Sin dal Settecento viene frequentemente
menzionata sia nei testi specialistici di idrologia sia nelle guide turistiche e nei repertori delle acque
minerali italiane. Labate Carlo Amoretti la cita nella sua guida Viaggio da Milano ai tre laghi,
pubblicata in ben sei edizioni tra il 1796 e il 1824:
Vedesi a destra in alto Ispra, sotto cui una sorgente dacqua epatica, che, come laltra
sorgente gi mentovata (quella di Angera, cfr. nota 82), pu servire a render ragione
della parte bituminosa della sottoposta torba69.
Melchiorre Gioia allinizio dellOttocento ricorda lacqua epatica di Ispra fra le
poche meritevoli di considerazione nel Dipartimento del Lario, unica addirittura del territorio
occidentale del Dipartimento, anche se non era stata ancora esaminata con analisi scientifiche 70;
anche il direttore dellOspedale di Como Pietro Balzari la cita pi volte71 mentre Felice Ferrario, in
una breve storia di Ispra pubblicata un secolo dopo nel 1912, conferma che ottima nelle affezioni
epatiche72, segno che in qualche modo veniva usata per le sue qualit curative. Pi scettico
invece lo storico Cesare Cant che, a proposito di Ispra, scrive:
65
ibidem, p. 30
G. VAGLIANO, Le rive del Verbano. Descrizione geografica, idrografica e genealogica, nella quale si
contiene lantichit delle famiglie nobili nate, originate ed abitate in dette rive, Nella Regia Ducal Corte per
MarcAntonio Pandolfo Malatesta stampatore reg. camerale, Milano 1710, p. 422
67
G. ARMOCIDA, Ispra. LEuropa di casa, Nicolini Editore, Gavirate 1997, p. 23-24
68
Cfr. R. SOMA, Notizie sullacqua della fontana solforosa di Ispra, in Medicina e Ambiente - Atti del
XXXVIII Congresso Nazionale della Societ Italiana di Storia della Medicina (Ispra 16-19 Ottobre 1997),
JRC Ispra 1999, pp. 97-98
69
C. AMORETTI, Viaggio da Milano ai tre laghi, Maggiore, di Lugano e di Como e ne monti che li
circondano, III edizione, Dalla Tipografia Scorza e Compagno, Milano 1806, p. 16
70
M. GIOIA, Sul dipartimento del Lario: discussione economica, presso Pirotta e Maspero stampatori-librai
in Santa Margarita, Milano 1804, pag. 119
71
P. BALZARI, Notizie intorno lacqua minerale della colletta sopra Cernobbio vicino a Como, in
Almanacco della Provincia di Como per lanno 1842, p. 59 e P. BALZARI, Notizie sulle acque minerali di
Tartavalle, di Bonzeno e della Cornasca, in Almanacco della Provincia di Como per lanno 1852, p. 10
72
F. FERRARIO, Ispra. Appunti, Premiata Scuola Tipografica Editrice Artigianelli, Milano 1912, p. 30
66
Han qualche nome le acque sulfuree, che certamente devono giovare bevute in s bella
situazione, in s buonaria e in tanta comodit di passeggi73.
Luigi Boniforti, nella sua bella guida, testimonia addirittura lesistenza di due fonti
solforose ad Ispra, auspicando un pi opportuno e meritevole sfruttamento:
tra le sorgenti dacqua limpidissime che bagnano questo territorio havvene due al gusto
fortemente sulfuree, fresche e leggerissime; luna in distanza di circa mezzora a sud-est
dellabitato; laltra a pochi minuti, zampillante sul vicin litorale, tra larena mista di neri
lapilli e di massi ferruginosi. Ben egli sarebbe a desiderare che intorno alla propriet ed
alluso di queste acque si volgesse lattenzione di alcun dotto chimico, e di chi ne
proprietario, onde istruirne accurata analisi, e se giovi, com assai credibile, trarne
maggior profitto con aprirvi analogo stabilimento. Il sito ameno, laria salubre, facili
e numerose le strade, che possono condurvi gente di diverse contrade; ed ogni d vieppi
crescente il bisogno e la smania di correre ai bagni e cure dacque termali; ed inoltre
sommamente desiderato promittentissimo uno di siffatti stabilimenti in riva al nostro
lago, che di tutte belle cose ricchissimo, di questa sola mancante74.
Anche se una rilevazione statistica comunale del 1861 afferma che
evvi nel territorio comunale due piccole sorgenti dacqua sulfurea che si produce a
getto continuo, luna per delle quali nelle crescenze del lago viene sommersa.
Attualmente non servono a nessun uso75,
e in un altro documento comunale del 1885 leggiamo che a Ispra si trova qualche piccola sorgente
dacqua solforosa, ma per la sua tenue importanza non viene utilizzata76, Felice Ferrario, nella sua
breve storia del paese, nel 1912 conferma, forte del fatto che gli Ispresi continuino a riempirne
bottiglie per berla con intenzioni terapeutiche, che questa acqua sulfurea sia ottima nelle affezioni
epatiche77; anche Luigi Tioli, nel suo Manuale del 1894, afferma la presenza delle
due sorgenti di acque solforose fresche dette acque epatiche. Si usano in bevanda ed
hanno virt terapeutiche nella diatesi erpetica e nelle ostruzioni viscerali78,
ricordate anche dal valcuviano Leopoldo Maggi79, professore dellUniversit di Pavia, mentre il
Bongiovanni parla invece di due fonti diverse che si trovano nel territorio, luna dacque sulfuree a
Quassa, unaltra al Lavoraccio di acque magnesiache80.
Vi stato, in ogni caso, nel passato un vero e proprio uso sistematico delle acque
salutari di Ispra per la terapia delle epatopatie e di altre affezioni: la presenza, infatti, di acido
C. CANTU, Storia di Varese e sua provincia (Dalla Storia della Provincia di Como, anno 1859),
Editore Fausto Sardini (BS), ristampa 1975, p. 854
74
L. BONIFORTI, Il Lago Maggiore e Dintorni, Corografia e Guida, Torino e Milano (1858), pp. 226-227
75
Cfr. Quadro statistico del 2 novembre 1861, A.S.Va., Ispra, 19, contabilit, bilanci, statistica
76
Cfr. Questionario per linchiesta sulle condizioni igienico-sanitarie dei Comuni del Regno, 1885,
Archivio Comunale di Ispra.
77
F. FERRARIO, Ispra, Artigianelli, Milano 1912, p. 30
78
L. TIOLI, cit., p. 98
79
L. MAGGI, Intorno alle condizioni naturali del territorio varesino, Discorso letto nellapertura solenne
della VII riunione straordinaria della Societ Italiana di Scienze Naturali (Varese, 24 settembre 1878), Tip.
Bernardoni, Milano 1878
80
G. BONGIOVANNI, M. RIVOIRE, cit., p. 180
73
solfidrico in misura limitata, come analisi pi recenti confermano81, rende lacqua del fontanino
solforoso, oligominerale solfato-calcica-magnesiaca, gradevolmente bevibile e curativa ad un
tempo.
Lanalisi chimica dellacqua della fontana solforosa di Ispra riportata da R. SOMA, cit., p. 98:
pH
7,9
Durezza
14,8 mg/l
Cloruri
1,50 mg/l
Solfati
30,3 mg/l
Calcio
40,4 mg/l
Magnesio
11,5 mg/l
Nitrati
2,20 mg/l
Nitriti
0,01 mg/l
Solfuri
0,26 mg/l
82
C. AMORETTI, cit., p. 12 (cfr. nota 69)
83
L. TIOLI, cit., p. 95
84
Cfr. G.R. MARINI, Il Termalismo nellInsubria, Tesi di Specializzazione in Idrologia Medica, Universit
degli Studi di Pavia, A.A. 2000-2001, p. 57
81
Vi infine da citare anche luso curativo delle acque salutari del laghetto di
Biandronno, messo in opera allinizio del secolo scorso dal medico condotto del paese mediante lo
sfruttamento della fanghiglia verdastra e un po gelatinosa che si depositava lungo le rive85; il
dottor Ernesto Sidoli, analizzato il fango e scoperte le sue qualit curative per le affezioni
reumatiche, acquist nel 1907 dalla marchesa Soragna Borghi, in societ col fratello Giacomo,
sacerdote, una villa in stile neoclassico in cui fece costruire uno stabilimento idroterapico termale
che utilizzava proprio i fanghi del laghetto, dal quale venivano aspirati mediante una pompa a
volano appositamente costruita; prima di essere posto sulle parti dolenti, il fango veniva
adeguatamente riscaldato dalle inservienti e dopo il trattamento i clienti potevano rilassarsi nel
parco della villa allombra di piante secolari86. Il laghetto di Biandronno, in passato stagno paludoso
fonte di miasmi e principale causa della malaria e della febbre tifoidea che imperversava nella zona,
era stato precedentemente bonificato dallingegner Giuseppe Quaglia87, proprietario dello stesso,
che in meno di un secolo lo aveva trasformato in una grande torbiera88.
Largamente pubblicizzato, lo Stabilimento idroterapico termale di Biandronno,
aperto da maggio a settembre e meta di distinti signori e belle signore che venivano a curarsi col
fango verdastro, divenne, per le ottime qualit terapeutiche del fango, un apprezzato centro per
la cura delle malattie reumatiche89 ma rimase aperto soltanto sei anni perch nel 1913 il medico fu
costretto a chiuderlo e ad emigrare negli Stati Uniti per dissensi con il Consorzio Sanitario90.
85
A. BERNARD, Vitalit e splendori del lago di Varese. Memorie storiche di un territorio, Milano 1984, p.
208
86
Cfr. G. SPARTA, cit., p. 80
87
Giuseppe QUAGLIA, nato nel 1819 a Cazzago Brabbia, ingegnere di Varese, si dedic a studi
archeologici e ad opere di pubblica utilit; scrisse, fra laltro, Laghi e torbiere nel Circondario di Varese,
Tipografia Macchi e Brusa, Varese 1884. Dellopera di prosciugamento e bonifica del laghetto di
Biandronno fa cenno anche L. BRAMBILLA, cit., pp. 35-36
88
Oggi uno specchio dacqua, privo di immissari, a due passi dalla sponda occidentale del lago di Varese,
che rappresenta una ricchezza anche dal punto di vista floro-faunistico per la notevole presenza di specie
vegetali e animali che hanno qui trovato lhabitat ideale; per questo inserito anche nellelenco dei biotipi
tutelati dalla legge n. 33/1977 (cfr. F. LUCCHINI, Radici di Lago, Tipolitografia Galli e C., Varese 1989)
89
A. BERNARD, cit., p. 209
90
Ibidem
Non si pu concludere senza ricordare la Stazione climatica del Campo dei Fiori91
di Varese, straordinaria cornice ambientale a 1226 m s.l.m., importante garanzia della presenza di
una situazione climatica molto favorevole per la salute, dove sorge, appena sotto la vetta, il
grandioso complesso architettonico del Grand Hotel Campo dei Fiori realizzato nel 1912 dal
famoso architetto milanese Giuseppe Sommaruga92 per conto della Societ Grandi Alberghi
Varesini, costituita a Varese nel 1907 con lo scopo di valorizzare turisticamente la localit. In
questo luogo, ormai chiuso al pubblico da molti anni, che costituisce uno dei pi compiuti e mirabili
esempi di architettura in stile Liberty italiano, fino alla met del 1900, le famiglie pi agiate del
milanese, ma anche del Piemonte e della Svizzera, venivano a trascorrere i mesi pi caldi dellanno
lontano dalla calura estiva delle pianure e dal caldo afoso delle citt; oltre al rilassamento tipico
delle vacanze, potevano cos effettuare benefiche sedute di elioterapia, una salutare idropinoterapia
con lottima acqua carbonatica della zona93, peraltro ancora troppo poco studiata almeno dal punto
di vista sanitario, e completare il benessere psico-fisico con lunghe passeggiate nei boschi in un
clima asciutto e mite.94
Purtroppo il complesso entrato in crisi, nella seconda met del XX secolo, a causa
di una non sufficiente valorizzazione sanitaria dei benefici terapeutici che il luogo poteva offrire e
cos stato definitivamente chiuso nel 1953 e lasciato andare in rovina. Attualmente il Grand Hotel,
che pur caratterizza visibilmente la veduta da sud di tutto il massiccio, ospita sul tetto un intreccio
di antenne di vario tipo che determinano inevitabilmente unimportante inquinamento elettromagnetico certamente poco rassicurante da un punto di vista salutare; sarebbe auspicabile, invece,
che un patrimonio naturale e artistico cos importante potesse avere in futuro la dovuta
considerazione anche da un punto di vista socio-sanitario mediante lapprofondimento dei benefici
idroclimatologici del luogo e lo studio delle abbondanti risorse idrominerali locali.
Cfr. L.C. BURGONZIO, Il Campo dei Fiori, stazione climatica sopra Varese. Cenni descrittivi,
topografici, geo-mineralogici (prof. G. Nangeroni). Flora, fauna, meteorologia, ecc., Tip. Maj e Malnati,
Varese 1924
92
Cfr. C. SCILLIERI, Le architetture varesine di Giuseppe Sommaruga, in Tracce, 2/1983
93
Cfr. nota 13 e ss.
94
Cfr. anche Corrierino del Campo dei Fiori: periodico di propaganda del Grand Hotel Campo dei Fiori, A.
1, n. 1 (lug. 1923), Varese 1923
95
Cfr. G.R. MARINI, Il Termalismo nellInsubria, cit.; G.R. MARINI, Acque salutari in Valcuvia e
dintorni, Terra e Gente X (2002-2003), Comunit Montana della Valcuvia, pp. 53-64; MARINI G.R., Acque
venisse dichiarata ufficialmente, con Decreto Ministeriale del 1929, Stazione di cura, soggiorno e
turismo, al pari di Salsomaggiore, Sciacca e Montecatini Terme96, e abbia potuto ospitare
sessantanni fa il Congresso Nazionale di Medicina Termale dellAMIITTF97. Sarebbe pertanto
davvero auspicabile un rapido recupero di questa importante tradizione salutare che rappresenta,
oltre ad una naturale ricchezza medico-scientifica, anche una notevole opportunit per il rilancio
della vocazione turistica di tutta la regione, cos come previsto dalla Legge sul Riordino del settore
termale dellanno 200098; un nuovo e migliore sfruttamento, quindi, dopo nuove adeguate analisi
conformi alle normative vigenti99, delle Acque salutari al fine di poter usufruire ancora delle
prerogative sanitarie offerte dalla Natura per mezzo del principale dei suoi elementi, profondamente
consapevoli del ruolo dellacqua e delle sue qualit nel delicato equilibrio tra salute e malattia100.
BIBLIOGRAFIA
AA.VV., Corrierino del Campo dei Fiori: periodico di propaganda del Grand Hotel Campo dei
Fiori, A. 1, n. 1 (lug. 1923), Varese 1923
AA.VV., Orino Valcuvia, Pro Loco, 1961
AA.VV., Quadro statistico del 2 novembre 1861, A.S.Va., Ispra, 19, contabilit, bilanci, statistica
AA.VV., Questionario per linchiesta sulle condizioni igienico-sanitarie dei Comuni del Regno,
1885, Archivio Comunale di Ispra
AA.VV., Rassegna di attivit del Centro Studi per il carsismo e la tutela ambientale, Supplemento
agli Atti del Centro Studi per il carsismo e la tutela ambientale - Anno I, n.1, Cuveglio (VA) 1984
AMEDEO P., BERRA M., Studio geomorfologico e strutturale della grotta del Frassino (M.
Campo dei Fiori - VA), Atti del Centro Studi per il carsismo e la tutela ambientale, Vol. II, Ed.
Nicolini, Gavirate 1984
salutari del varesotto, in La vocazione termale della Regio Insubria: oltre i confini della salute, Alessandro
Dominioni Editore, Como novembre 2013, pp. 222-238; G.R. MARINI (a cura di), La vocazione termale
della Regio Insubria: immagini di salute senza confini, 33 Articoli sul termalismo nella Regio Insubrica
estratti dal 1 Congresso di Medicina Termale dellInsubria, Enzo Pifferi Editore, Como 2008; G.R.
MARINI (a cura di), La vocazione termale della Regio Insubria: oltre i confini della salute, 29 Articoli sul
termalismo nella Regio Insubrica estratti dal 2 Congresso di Medicina Termale dellInsubria, Alessandro
Dominioni Editore, Como novembre 2013
96
D.M. 25 aprile 1929 Riconoscimento al territorio di vari Comuni dei requisiti di stazioni di cura,
soggiorno o turismo pubblicato nella G.U. del 16 maggio 1929 (Sono riconosciute, ad ogni conseguente
effetto, le caratteristiche di cui allart. 1 del R. decreto-legge 15 aprile 1926, n. 765, allintero territorio dei
comuni di Bognanco, Stresa Borromeo, Varese e Viggi); cfr. A. BERNARD, Varese a cavallo di
due secoli, Lativa, 1978, p. 212
97
Cfr. G.R. MARINI, 60 Anni fa a Varese il 33 Congresso Nazionale A.M.I.I.T.T.F., in La Clinica
Termale Vol. 61, luglio-dicembre 2014, Fasc. 3-4, pp. 57-65 e G.R. MARINI, R. LONGHI, G. TALDONE,
A Varese nel 1955 il 33 Congresso Nazionale dellAMIITTF, in La vocazione termale della Regio Insubria:
immagini di salute senza confini, cit., pp. 257-265. Tra le citt che hanno ospitato le edizioni precedenti del
Congresso Nazionale dellAMIITTF figurano celebri localit turistiche e termali come Salsomaggiore,
Montecatini, Sanremo, Viareggio, Venezia nonch Roma, Milano, Napoli, Torino, Bologna
98
Cfr. Art. 1, comma 2 della Legge 24 ottobre 2000, n. 323 Riordino del settore termale, pubblicata sulla
Gazzetta Ufficiale n. 261 del 8 novembre 2000: La presente legge promuove, altres, la tutela e la
valorizzazione del patrimonio idrotermale anche ai fini dello sviluppo turistico dei territori termali.
99
A tal proposito cfr. R. MANTEGAZZA, Elementi di normativa italiana in materia di acque minerali
naturali e acque di sorgente, Selecta Medica, Pavia 2000
100
Renzo DIONIGI, Rettore Emerito dellUniversit dellInsubria, nella presentazione di G. SPARTA, cit.,
p. 7
AMEDEO P., BERRA M., RIVOLTA G.P., ZANETTI M., Il massiccio del Campo dei Fiori (VA):
carsismo ed idrogeologia ipogea, Atti del Centro Studi per il carsismo e la tutela ambientale, Vol.
III, Ed. Valli, Induno Olona 1986
AMEDEO P., SIRONI E., Il fenomeno carsico del Monte Martinello (Valcuvia - VA), Atti del
Centro Studi per il carsismo e la tutela ambientale, Vol. IV, Ed. Nicolini, Gavirate 1999
AMORETTI C., Viaggio da Milano ai tre laghi, Maggiore, di Lugano e di Como e ne monti che li
circondano, III edizione, Dalla Tipografia Scorza e Compagno, Milano 1806
ARMOCIDA G., Ispra. LEuropa di casa, Nicolini Editore, Gavirate 1997
ARMOCIDA G., La salute, la malattia, la medicina e la storia, in Loci Travaliae XI. Contributi di
Storia locale, Biblioteca Civica di Portovaltravaglia, 2002
BALZARI P., Dellospedale di Como e sue istruzioni, Carlo e Felice Ostinelli, Como 1853
BALZARI P., Notizie intorno lacqua minerale della colletta sopra Cernobbio vicino a Como, in
Almanacco della Provincia di Como per lanno 1842
BALZARI P., Notizie sulle acque minerali di Tartavalle, di Bonzeno e della Cornasca, in
Almanacco della Provincia di Como per lanno 1852
BERNARD A., Varese a cavallo di due secoli, Lativa, 1978
BERNARD A., Vitalit e splendori del lago di Varese. Memorie storiche di un territorio, Milano 1984
BIZZOZZERO G.C., Varese e il Suo Territorio. Guida descrittiva, Tipografia Ubicini, Varese 1874
BONGIOVANNI G., RIVOIRE M., Varese e la sua provincia, Stabilimento Tipografico Littorio,
Varese 1931
BONIFORTI L., Il Lago Maggiore e Dintorni, Corografia e Guida, Torino e Milano (1858)
BRAMBILLA L., Varese e suo circondario, vol. II, Tipografia Ubicini, Varese 1874 (Edizione
anastatica Atesa Editrice, Bologna 1983)
BURGONZIO L.C., Il Campo dei Fiori, stazione climatica sopra Varese. Cenni descrittivi,
topografici, geo-mineralogici (prof. G. Nangeroni). Flora, fauna, meteorologia, ecc., Tip. Maj e
Malnati, Varese 1924
CANTU C., Storia di Varese e sua provincia (Dalla Storia della Provincia di Como, anno
1859), Editore Fausto Sardini (BS), ristampa 1975
DEL FRATE C., In una cronaca dell800 i segreti della fonte della virilit, in Corriere della Sera
del 12 gennaio 2003
DRAGONE C., Piogge acide e chimismo delle acque ipogee nel massiccio del Campo dei Fiori,
Josca, Varese 1994
FASSI R., PRANDO R., Campo dei Fiori, Macchione Editore, Varese 1994
FERRARI L.V., Valcuvia. Massi erratici, Macchione Editore, Varese 2000
FERRARI MUSUMECI L.V., I massi erratici muti testimoni del passato (seconda parte), in Terra
e Gente n.3, Comunit Montana della Valcuvia, Cuveglio 1995
FERRARIO F., Ispra. Appunti, Premiata Scuola Tipografica Editrice Artigianelli, Milano 1912
GANNA G., Guida di Varese e circondario, Maj e Malnati Tipografi Editori, Varese 1892
GIOIA M., Sul dipartimento del Lario: discussione economica, presso Pirotta e Maspero
stampatori-librai in Santa Margarita, Milano 1804
GNACCOLINI M., Dolomia del Campo dei Fiori, estr. da Studi illustrativi della carta Geologica
dItalia, formazioni Geologiche, fasc. I, Roma 1968
GORINI I., Le acque e le fonti salutari della Regio Insubrica nella Storia della Medicina, Insubria
University Press, Varese 2008
GORINI I., Una sorgente afrodisiaca nellInsubria, in La vocazione termale della Regio
Insubria: immagini di salute senza confini, Enzo Pifferi Editore, Como settembre 2008
GORINI I., SOMA R., Particolari virt di una sorgente di montagna, in La storia della medicina
di montagna: passato, presente, futuro, Atti del convegno, Sesto Fiorentino (FI), 14-15 dicembre
2002, Firenze 2005
LIGASACCHI A., RONDINA G., Il fenomeno carsico nel territorio varesino (Prealpi lombarde),
Centro studi per la Geografia Fisica - C.N.R., Bologna 1955
LUCCHINI F., Radici di Lago, Tipolitografia Galli e C., Varese 1989
MACCHIONE P., Dalla Fontana degli Ammalati la premiata birreria di Angelo Poretti e
compagni, in Lombardia Nord-Ovest, anno LXV, 1/1992
MAGGI L., Intorno al terreno erratico della Valcuvia, Bernardoni, Milano 1866
MAGGI L., Intorno alle condizioni naturali del territorio varesino, Discorso letto nellapertura
solenne della 7 riunione straordinaria della Societa Italiana di Scienze Naturali (Varese, 24
settembre 1878), Tip. Bernardoni, Milano 1878
MANTEGAZZA R., Elementi di normativa italiana in materia di acque minerali naturali e acque
di sorgente, Selecta Medica, Pavia 2000
MARINI G.R., 60 Anni fa a Varese il 33 Congresso Nazionale A.M.I.I.T.T.F., in La Clinica
Termale Vol. 61, luglio-dicembre 2014, Fasc. 3-4
MARINI G.R., Acque salutari del varesotto, in La vocazione termale della Regio Insubria: oltre i
confini della salute, Alessandro Dominioni Editore, Como novembre 2013
MARINI G.R., Acque salutari in Valcuvia e dintorni, in Terra e Gente X (2002-2003), Comunit
Montana della Valcuvia
MARINI G.R., Il Termalismo nellInsubria, Tesi per la Scuola di Specializzazione in Idrologia
Medica, Universit degli Studi di Pavia, A.A. 2000-2001
MARINI G.R. (a cura di), La vocazione termale della Regio Insubria: immagini di salute senza
confini, 33 Articoli sul termalismo nella Regio Insubrica estratti dal 1 Congresso di Medicina
Termale dellInsubria, Enzo Pifferi Editore, Como 2008
MARINI G.R. (a cura di), La vocazione termale della Regio Insubria: oltre i confini della salute,
29 Articoli sul termalismo nella Regio Insubrica estratti dal 2 Congresso di Medicina Termale
dellInsubria, Alessandro Dominioni Editore, Como novembre 2013
MARINI G.R., LONGHI R., TALDONE G., A Varese nel 1955 il 33 Congresso Nazionale
dellAMIITTF, in La vocazione termale della Regio Insubria: immagini di salute senza confini,
Enzo Pifferi Editore, Como 2008
MELTON, La Fontana degli Ammalati, in Cronaca Varesina, 5 agosto 1877
MORIGIA P., Historia della nobilt, et degne qualit del Lago Maggiore, Per Hieronimo Bordone
& Pietro Martire Locarni compagni, Milano 1603
NANGERONI L.G., La struttura geologica del territorio della Provincia di Varese, Ann. Sperim.
Agraria, Vol. X, 1932
PAPIS G., La Fontana degli Ammalati, in La Cronaca Varesina, 9 giugno 1867
PEZZOLI E., I molluschi crenobionti e stigobionti presenti nellItalia settentrionale (Emilia
Romagna compresa). Censimento delle stazioni sino ad oggi segnalate, in Monografie Natura
Bresciana, Museo Civico di Scienze Naturali, Brescia 1988
PICCININI P., Idrologia e Crenoterapia (Le acque minerali dItalia), Ulrico Hoepli Editore,
Milano 1924
QUAGLIA G., Laghi e torbiere nel Circondario di Varese, Tipografia Macchi e Brusa, Varese 1884
REGGIORI D., Alcuni fenomeni carsici nella nostra zona, in Terra e Gente n.3, Comunit
Montana della Valcuvia, Cuveglio 1995
RONCARI A.A., Profumo di menta. Ricordi e racconti di Valcuvia, Macchione Editore, Varese 1999
SALVI T., Alla ricerca di acque perdute, in Travalia. Studi su Luino e gli immediati dintorni,
Biblioteca Civica di Luino, aprile 1975
SCILLIERI C., Le architetture varesine di Giuseppe Sommaruga, in Tracce, 2/1983
SOMA R., Notizie sullacqua della fontana solforosa di Ispra, in Medicina e Ambiente - Atti
del XXXVIII Congresso Nazionale della Societ Italiana di Storia della Medicina (Ispra 16-19
Ottobre 1997), JRC Ispra 1999
SPART G., Per acqua ricevuta, Macchione Editore, Varese 1999
TIOLI L., Le acque minerali e termali del Regno dItalia, Ulrico Hoepli, Milano 1894
UBERTI G., Guida generale ai Grandi Laghi Subalpini, Casa Editrice Guigoni, Milano 1890
URICCHIO M., Scoperta di acqua minerale nel 1839 a Luino, Tip. editr. Cesare Nani, Como 1934,
Estratto dal "Periodico della societ storica comense", Vol. 30., fasc. 117-118
VACCARI E., Gli studi geologici di Maggi tra lavoro di ricerca e attivit didattica, in Leopoldo
Maggi (1840-1905): un naturalista eclettico nella Lombardia di secondo Ottocento - Atti del
Convegno, Cuveglio 23 novembre 2002, Comunit Montana della Valcuvia
VAGLIANO G., Le rive del Verbano. Descrizione geografica, idrografica e genealogica, nella
quale si contiene lantichit delle famiglie nobili nate, originate, ed abitate in dette rive, Nella
Regia Ducal Corte per MarcAntonio Pandolfo Malatesta stampatore reg. camerale, Milano 1710
ZAMMARETTI A., Il borgo e la pieve di Cannobio, vol. III, Novara 1980
M. Berta
Clin. Term. 62 (3-4): 79-82, 2015
RIASSUNTO Sanitpharma, fiera di unidentit aziendale basata sulla professionalit e sull'innovazione e su una propria unit di Ricerca e Sviluppo, ha al proprio attivo numerosi brevetti e marchi
ed presente direttamente con i propri prodotti o con proprie concessioni brevettuali in numerosi paesi
europei ed extraeuropei.
Gli ambiti clinici di maggiore rilevanza e sui quali si concentra lattivit di ricerca e sviluppo sono
rappresentati da quello: Dermatologico, Ginecologico, Pediatrico, Geriatrico.
Il rinnovato interesse per i contributi del termalismo al benessere individuale e la rivalutazione del termalismo come evento sociale hanno indirizzato Sanitpharma a focalizzare la propria
attenzione scientifica verso lo studio delle acque termali in qualit di solventi di estrazione nei
confronti dei fitocomplessi presenti nelle piante medicinali impiegate dagli antichi per modificare le acque termali in cui si immergevano per conferire loro ulteriori propriet benefiche.
Sanitpharma ha denominato Acque ModificateTM le acque termali ottenute dopo questo processo di
estrazione
Lacqua termale vista quindi come un solvente di razione privilegiato nei confronti dei principi
attivi contenuti nelle piante.
ABSTRACT Sanitpharma, proud of a corporate identity based on professionalism and innovation
and on its own research and development unit, has to its credit a number of patents and trademarks
and is present in several European countries with its own brand or with sole distributors.
The areas of major clinical interest, and on which its main efforts on research and development are
focused are: Dermatology, Gynecology, Pediatrics, Geriatrics.
The renewed interest in the contributions of the spas to individual well-being and the revaluation
of the spas as a social event, prompted Sanitpharma to focus its attention to study the role of thermal
waters as solvents for the extraction of constituents found into medicinal plants, used by the ancients
to add beneficial features to the thermal waters in which they were used to dive.
79
Sanitpharma called Acque ModificateTM (Modified WatersTM) thermal waters obtained after this
extraction process
The new conception of thermal water viewed then as a privileged solvent for the active ingredients
available in plants
Parole Chiave Acqua Termale, Estrazione, Solvente, Erbe, Acque Modificate
Key words Thermal Water, Extraction, Solvent, Herbs, Acque Modificate
81
Dal territorio idrogeologico dei Monti Picentini alla sorgente Sauceto (Sorbo Serpico): Donne per lacqua libera
From Picentini Mountains hydrogeology to Sauceto spring-water
(Sorbo Serpico): women for free water
G. Gerardi1, E. Lampa2, L. Ametrano3
Clin. Term. 62 (3-4): 83-89, 2015
Riassunto. Lacqua , senza dubbio, il bene pi prezioso di cui disponiamo, e per questo motivo
riteniamo sia doveroso ricordare lincisiva attivit di protesta della popolazione civile del piccolo comune
di Sorbo Serpico (Avellino), dove in pi di unoccasione le donne Sorbesi non hanno avuto esitazioni
nel difendere la risorsa idrica della sorgente Sauceto.
Abstract. Water is the greatest of blessings. Thats why we believe its right to remember
the protest activities of the civilian population in the small town of Sorbo Serpico (Avellino),
where more than once women had no hesitation in defending Sauceto spring-water.
Parole chiave idrogeologia, Sauceto, Sorbo Serpico, monti Terminio-Tuoro, protesta civile
Key words hydrogeology, Sauceto, Sorbo Serpico, Terminio-Tuoro mountains, civil protest
Specializzando in Medicina Termale Seconda Universit degli Studi di Napoli; 2 Past President AMIITTF;
Specialista in Endocrinologia Specialista in Idrologia Medica gi Dir. Sanitario Terme di Agnano, Napoli - gi
Consigliere Direttivo AMIITTF
1
3
83
84
85
Fig. 1
86
87
88
89
Riassunto
IERI
Nella maggior parte della pratiche termali la cute risulta lorgano di prima e pi immediata esposizione. Gli stretti rapporti tra lacqua (inclusi i sui derivati come limi, fanghi, muffe ecc.) e la cute
erano conosciuti fin dai tempi pi remoti per cui se ne rinvengono testimonianze sia nella mitologia
sia nella storia antica.
Dopo il declino delle terme negli anni oscuri del Medio Evo, nel Quattrocento si risveglia linteresse per il termalismo sulla spinta delincipiente Umanesimo, da cui scaturisce una nuova attenzione
verso i fenomeni della natura. Nei secoli successivi lidrologia medica compie unulteriore evoluzione
grazie ai notevoli progressi conseguiti dalla chimica e dalle scienze biologiche. Alla met del Settecento
nasce la talassoterapia moderna, successivamente nel diciannovesimo secolo inizia lepoca doro del
termalismo, che si traduce con un notevole accesso alle terme, le quali si trasformano da mete di turismo
sanitario, consigliate dalla scienza medica, in centri mondani di villeggiatura e di svago. Questa moda
si protrarr fino alla seconda guerra mondiale e la Belle Epoque ne costituir il culmine.
OGGI
Come noto, nella crenoterapia dermatologica possono essere utilizzate quasi tutte le acque minerali
e la gran parte delle metodiche applicative, sia per via esterna (bagni, peloidi) che per via interna (idropinoterapia), in questo caso per modificare alterazioni internistiche in grado di determinare patologie
cutanee. Come noto, in base al D.M. 15-XII-1994, le patologie dermatologiche che possono trarre
reali benefici dalle cure termalie che pertanto vengono ammesse a carico del SSN sono le seguenti:
psoriasi (esclusa la forma pustolosa, eritrodermica)
eczema e dermatite atopica (escluse le forme vescicolari, essudative)
dermatite seborroica ricorrente
Libero Docente e Primario Dermatologo Emerito Ospedale Mauriziano di Torino Specialista in Dermatologia e
in Idrologia Medica; 2Direttore della Struttura Complessa di Dermatologia Ospedale Parini di Aosta; 3 Specialista
in Dermatologia e in Idrologia Medica
90
DOMANI
Le previsioni sono:
a) un incremento della richiesta termale per il trattamento di eventi patologici della cute
b) aumento - anche per le crescenti sollecitazioni mediatiche - dei centri benessere, annessi e
non, agli istituti termali.
Abstract
PAST
In most thermal treatments the skin is the first part of the body to be immediately exposed. The
close relationship between water (and itsderivativessuch assilt, mud, mould etc.) and the skinhas been
knownsince ancient timesandevidence of this can be foundin mythology and history.
After the decline of thermal spasin the dark years of theMiddle Ages, in the fifteenth century interest grew again inthermalism driven by incipient Humanism, drawing attentionagain to the phenomena
of nature. In later centuries, medical hydrology further developed due to significant progressmade in
chemistryand the biological sciences. In the mid-eighteenth century, modernthalassotherapyled to an
increase in the popularity of thermal baths, whereas the nineteenth century was characterised bytheir
golden age. They transformed from destinations for health tourism, recommended by medical science,
intofashionableholiday and leisure resorts. This trend continued up to World War II, with its peak
during the Belle poque period.
PRESENT
It is well knownin dermatological crenotherapy thatalmost any type of mineral water andmost application methods can be used, either externally (baths, peloids) or internally (drinking water therapy),
in this case toinfluenceinternalchangesthat can determine skin diseases. According to Ministerial Decree
no. 15-XII-1994, the skin diseases that can reap realbenefits from thermal treatments and can be
treated under the national health service are as follows:
-
psoriasis (not including pustula orerythrodermic forms)
-
eczema and atopic dermatitis (not including vesicular or exudative forms)
-
recurring seborrhoeic dermatitis
-
FUTURE
Predicted trends are:
a) a rise in the demand for thermal treatment for skin diseases
b) an increaseinwellness centres, whether affiliated withthermal baths or not,also due to growingpromotion in the media.
Parole chiave crenoterapia dermocosmetica, terapia con alghe
Key words Thermalism Dermo-cosmetic crenotherapy Algae therapy
91
92
Nel secolo tredicesimo ricompare linteresse per le acque termali, sulla spinta dellincipiente umanesimo che generava una nuova
attenzione sui fenomeni della natura. Alle
acque, oltre ad una attivit terapeutica comune basata sul concetto umorale, venivano
attribuite azioni pi specifiche. Per quanto
in maniera del tutto empirica, si riconosceva
che le acque sulfuree recavano benefici alle
malattie cutanee.
Ma anche altre tipologie di acque erano
usate nei confronti di alcune dermatosi. Ad
esempio la fonte di Comano (oligominerale
bicarbonato calcio-magnesiaca) venne cos
descritta intorno al 1537:
dalla roccia nasce una sorgente viva,
calda e medicinale, e se un malato di pelle
vi si immerge, guarisce in virt dellacqua di
questa fonte.
E ancora: a Bagno di Romagna (acque
bicarbonato-alcaline), dopo una prima sistemazione dei bagni operata dai Medici, fu creata
una sezione per gli scabbiosi (de cialtronibus).
Le altre due sezioni erano riservate alle docce
e alle donne.
Nel Settecento iniziano le prime indagini
sulla composizione delle acque e nellOttocento lidrologia compie unulteriore evoluzione,
sulla base dei notevoli progressi acquisiti in
questo secolo dalla chimica e dalle scienze
biologiche.
Al tempo stesso si risveglia anche linteresse per lacqua di mare intesa come presidio terapeutico, inizialmente ad opera dagli
Inglesi. Intorno alla met del 18 secolo il
dottor Richard Russel nelle sue pubblicazioni
riporta i benefici delle cure marine, che pratica
nello stabilimento di Brighton nei confronti di
rachitismo e scrofola. I concetti esposti da
93
94
2. I rischi legati allimpiego di alghe marine o di creme a base di alghe con funzioni
snellenti o anticellulite.
Non da escludere il passaggio in circolo
dello iodio contenuto nei prodotto suddetti,
soprattutto se la barriera epidermica non del
tutto integra, con possibile induzione di fenomeni di ipo- o ipertiroidismo anche in individui NON affetti da patologie tiroidee. Questa
possibilit stata osservata su larga scala nella
regione dellHokkaido in Giappone, a causa di
uneccessiva alimentazione a base di sushi, ed
stata ribadita da Dorizzi e Maccario nel VII
Congresso Nazionale dellAssociazione dei
Medici Endocrinologi (Bologna, 2007).
Bibliografia
Agostini G. Manuale di medicina termale, II
edizione. Archimedica Editori, Torino, 2000
95
TOURAQUA
Clin. Term. 62 (3-4):96-97, 2015
TOURAQUA
TOURAQUA
De Filippo
Clin. Term. 62 (3-4): 96-97, 2015
TOURAQUA
Clin. Term. 62 (3-4):96-97, 2015
97
M. Pace1, A. Carpentieri2
Clin. Term. 62 (3-4): 98-100, 2015
RIASSUNTO Noi tutti sappiamo quanto lacqua sia importante per la nostra sopravvivenza
e molti di noi sono perfettamente a conoscenza delle meravigliose propriet curative e benefiche di
questo straordinario elemento. Il nostro corpo composto per grandissima parte da acqua. Tutti gli
organismi dipendono dallacqua e ne contengono in quantit elevate. Possiamo davvero dire che senza
acqua non c vita?
ABSTRACT We all know how water is important to our survival and many of us are well aware
of the wonderful and beneficial healing properties of this extraordinary element. Our body consists for
the most part by water. All organisms depend on water and contain it in high quantities. Can we really
say that there is no life without water?
PAROLE CHIAVE Benessere, acqua, funzioni vitali
KEY WORDS Well-being, water, vital function
Introduzione
Lacqua presente nellessere umano mostra
differenze notevoli secondo let, la costituzione, il tipo di alimentazione. Inoltre gli organi
e i tessuti sono idratati in modo diverso uno
dallaltro. Da giovani siamo decisamente pi
ricchi dacqua, soprattutto nei tessuti molli,
nella pelle e nei tessuti connettivi e sottocu-
Assistente medico delle Terme di Rapolla (PZ); 2Direttore Sanitario - Amiittf Sez. Basilicata
98
determina facilmente dal suo stato di idratazione. Anche le ossa contengono acqua, seppur in
misura molto minore rispetto ai tessuti molli.
Dal 40% al 50% della nostra acqua corporea
contenuta allinterno delle cellule e costituisce il cosiddetto liquido intracellulare. Il 20%
restante si trova negli interstizi tra le cellule:
il liquido extracellulare.
La distinzione significativa anche perch
la composizione degli ioni disciolti diversa.
La differenza data dallabbondanza di potassio nellambiente intracellulare e di sodio
in quello extracellulare. Il giusto equilibrio
di questa pila naturale indispensabile per la
vita e per il corretto svolgimento delle funzioni
metaboliche.
Lacqua per sua natura un solvente. Essa
ha la funzione di disciogliere e trasportare i
principi nutritivi in tutte le cellule, di promuovere la digestione, di garantire la termoregolazione (mediante la sudorazione e la perspiratio
insensibilis) di trasportare le scorie fuori dal
nostro organismo per mezzo degli organi
emuntori ed escretori.
Lacqua svolge inoltre una certa funzione
di ammortizzatore nei confronti degli organi
pi delicati quali locchio, lorecchio interno e
il cervello. Questi infatti sono ricchi dacqua,
o circondati da acqua oppure posati su un cuscinetto dacqua.
Ma lacqua ha solo queste funzioni?
Discussione
In Occidente stato attribuito ad Eraclito
il celebre aforisma sul divenire panta rei
mentre Talete afferma che lacqua lelemento
unificatore e il principio di tutte le cose, in
Oriente un giovane poco pi che trentenne
dopo sei anni di meditazione sotto un albero
guardando un fiume (ancora il tema dellacqua)
ebbe lilluminazione.
99
100
Bibliografia
1. Carpentieri, M. Costantino, E. Lampa. Attualit in Terapia Termale. MD 31: 28-29;
2003
2. Albanese, E. Bocci, R. Conigliaro. Il
termalismo dalla mitologia alla scienza psicosociale. Clin term 57 (1-2); 31-43, 2010
3. Favero, G. Levra, A. Marchisio. Antropologia del termalismo. Clin term 57 (3-4); 199-203,
2010