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Storia della musica 3, quarta lezione

Il diatonicismo radicale di Debussy, con la tonalit non abrogata ma


lasciata sospesa e le armonie aperte ed estatica, se applicata ad un
tellurico sconvolgimento di carattere espressionistico con lurlo del
primigenio dellIo che si libera (del Fauves), d via al politonalismo
(la caratteristica del primo Stravinsky, della Sagra della Primavera).
Il cromatismo di matrice wagneriana porta, attraverso la direzione
di Mahler, che usa il cromatismo wagneriano come enzima
problematizzante della tonalit, allemancipazione della dissonanza.
Questi due orientamenti hanno anche due citt di riferimento:
Vienna, per il cromatismo wagneriano e latonalit e Parigi per il
clima Debussyano che poi porta al Fauves.
Lespressionismo una dimensione che suddivisa in tre
sottospecie: quello Fauves, che la robusta eruzione tellurica e di
grande espressivit dellIo primigenio, di carattere politonale; quello
angosciato, di carattere kafkiano ed esistenziale; quello urbano,
quello legato alla critica dei costumi della borghesia e delle sue
contraddizioni, del suo perbenismo e della sua ipocrisia (clima un
po pi letterario che musicale).
Mondo Viennese: i protagonisti sono Schoenberg, Berg e Webern.
Nellimmaginario collettivo vengono visti come lemblema delle
avanguardie: possono essere definiti cos perch risultano i pi
avanzati, anche se sono demograficamente in minoranza (il grosso
del novecento il neoclassicismo). La dodecafonia non
espressionistica, ma una forma di astrattismo: la punta di
diamante come dimensione di progressismo innovativo.
Schoemberg e Stravinsky sono state le due teste di serie degli
orizzonti musicali ed estetici europei: gli altri musicisti furono al loro
livello dal punto di vista poetico, ma loro due hanno costituito
lorientamento delle due valenze. Stravinsky era alieno da ogni
forma di impegno ideologico, Schoemberg era un ebreo fedele alla
Torah e aveva propensioni antitetiche di quelle di Stravinsky.

Nel 1874 venne affidata a Schoenberg la direzione di un coro, che


gli diede da vivere. Lincontro con Mahler fu risolutivo. Schoenberg
e Mahler erano entrambi ebrei e mitteleuropei. Le sue prime
composizioni sono sulla scia di una memoria wagneriana mediata
da Mahler, che era stato prosecutore di Bruckner (toglie leroico di
Wagner, sia perch non era nella natura ebraica sia perch nella
sua epoca lelemento eroico profetico era del tutto tramontato.)
- Notte trasfigurata (1899): poema sinfonico, basata su un
poemetto: coppia di innamorati, lei rivela di essere in attesa di
un figlio da un precedente rapporto e lui dice che sar lo
stesso loro figlio. Cinque sezioni del clair de nachte: evidente
derivazione di carattere wagneriano mahleriano. Clima postromantico, decadente.
- Dopo sette anni, nel 1906, c una composizione la Cammer
Symphoy numero 9, che segna un avvicinamento allinterno
della rottura della tonalit (o, meglio, emancipare la
dissonanza, per ragioni etico-civili). Con questopera siamo in
un clima totalmente espressionistico, non turbolento
poliritmico e coloristico dellUccello di Fuoco, ma allucinato e
angosciato, pieno di tensioni psichiche. Subito dopo linizio c
una progressione a fanfara per quarte, inusuale, quasi vietata,
nel mondo classico. Come organico passa da un contesto postsinfonico mahleriano alla visione cameristica, con una
trasparenza vitrea e una secchezza, che magari richiamano di
pi la tradizione settecentesca.
Questa forma di crisi elusiva della tonalit avr influsso sulla
stagione del Cool Jazz, che tonalmente ambiguo.
Schoenberg si avvicina allemancipazione della dissonanza: nel
1909 scrive un monodramma, Erwartung, su testo di una
psicanalista, che parla di una donna che attende il ritorno del
suo amato, in un crescente stato di ansia, finch non le viene
annunciato che il marito venne ucciso in un bosco.
Lopera della svolta radicale, 1912, il Pierrot Lunaire. La
ragione per cui Schoenberg arriva ad emancipare la
dissonanza, essendo lui un uomo coerente e sotteso a

importanti valori morali ed esistenziali, lui afferma: Scrivere


musica in unepoca di lacerazioni esistenziali e politiche (Prima
Guerra Mondiale, dove nascono le dittature di destra e di
sinistra), non ha pi senso scrivere musica con un linguaggio
basato su criteri umanistici di carattere rinascimentale. La
scala armonico tonale, infatti, si basava sulla scala naturale,
poi soggetta i temperamenti, la scala zarliniana (pieno 1500,
con concetto dominante di ascendenza platonica, sono
ammesse le consonanze) (comunemente consonante perch
gradevole allorecchio e le dissonanze solo se opportunamente
preparate). Sono ammesse le consonanze perch sono
sottese a rapporti matematici perfetti, le dissonanze no: se
non si considera questo aspetto, corriamo il rischio di dare una
lettura sensistica. Per la scala naturale zarliniana i rapporti
matematici perfette presiedono alle armonie consonanti;
secondo Platone il bello larmonia del vero e il vero sono le
strutture logiche e matematica.
Schoenberg, allinterno di un mondo si sfacelo, crede che non
abbia pi senso scrivere con quel criterio l. Emancipa la
dissonanza significa rompere la tonalit, non essendoci pi una
gerarchia allinterno della scala (tonica, dominante, sensibile)
(non pi sintassi analitica e dialettica). Nel mondo atonale le
note fluttuano libere in uno spazio dissociato, espressione
metaforica dellangoscia.
Lemancipazione della dissonanza lequivalente alla scoperta
dellinconscio di Freud: linconscio il mare indistinto di
emozioni su cui, per scelta intellettuale, emerge la ragione.
Dare voce alla dissonanza come dare voce allinconscio.
Entrambi ebrei e raggiunsero alla stessa conclusione, la ricerca
di un fondamento (di una Terra Promessa, in senso ebraico),
nella stessa citt, Vienna.
Nel Pierrot Lunaire, preso da un poemetto di Albert Giraud,
simbolista belga, che negli anni 1880 ha scritto di Pierrot che si
aggira come estraniato in un mondo di angoscia, dove la luna,
invece di essere la custode del sonno, diventa la luce spettrale
dellincubo e dellangoscia.

- Le prime due sezioni del Pierrot Lunaire. Il primo si chiama


Ubriaco di Luna e il secondo Colombina, idillico ma
spettrale. Ogni nota non ha nessuna relazione gerarchica.
una declamazione intonata o un recitar cantando atonale.
Sprechstimme.
Sorse un dibattito nel mondo culturale europeo: indubbiamente la
legge della tonalit armonica non una legge di natura acustica,
ma una scelta intellettuale basata su principi culturali, lunica legge
naturale sono i suoni armonici. La tonalit in termini antropologici
una legge di natura, perch basata sulla legge di tensione
distensione, che psicologicamente insita nellorganismo umano
(muscoli antagonisti ecc) (andata e ritorno, Iliade e Odissea). La
tonalit in termini antropologici una legge di natura, non in
termini acustici o musicali.
Schoenberg si divide in tre fasi: la parte pre-atonale, che si
conclude con la Cammer Symphony; la parte atonale, quella pi
espressionista, da dove viene fuori langoscia; la fase dodecafonica.
Schoenberg, dopo circa un decennio di questo tipo di poetica,
essendo un uomo dordine, si rende conto della necessit di
ordinare gli elementi, e non soltanto vivere con la libert dei suoni.
Quindi fond la dodecafonia o serialit. La prima opera
dodecafonica la suite per pianoforte op.25 (anni 20, in quegli
stessi anni Stravinsky incomincia la fase neoclassica, c un
desiderio collettivo di ritorno allordine). La legge dodecafonica
propone di rimanere nella dissonanza emancipata, la composizione
deve essere scritta secondo una susseguenza dei dodici suoni della
scala cromatica, scelti liberamente (ma non a caso): la regola
quella di non ripetere lo stesso suono prima che riappaiano gli altri
undici. La serie pu essere variata secondo gli artifici del
contrappunto fiammingo, quelli che utilizzava Bach (intervalli
rovesciati, moto contrario, dalultima nota alla prima, speculare,
aumentazione e diminuizione), pi uno (verticalmente, come
accordo).
Le note possono essere variate orizzontalmente secondo i canoni
del contrappunto fiammingo, oppure tutte come accordo oppure

tutti e due i modi insieme. La dodecafonia diventa, quindi, una


variazione sul tema: la serie un tema che ha una sua
caratteristica. La difficolt estrema della composizione
dodecafonica (quella armonico tonale esigeva che gli accordi
fossero consonanti, salvo qualche eccezione), che non hanno il
problema della verticalit armonica, che la serie scelta condurr,
nelle sue variabili possibili, in una direzione o in unaltra: il
compositore dodecafonico deve sapere prefigurare lobiettivo e
considerare le diverse permutazioni. Questa la ragione per cui,
Berg e Webern, i due amici e allievi di Schoenberg, svilupparono la
dodecafonia in direzioni opposte: Berg andando a rasentare mondi
di ambito Mahleriano, Webern realizza la serialit perfetta, tra
verticale e orizzontale (Webern riuscir a raggiungere lo stesso
equilibrio che aveva raggiunto Bach ma fuori dalla tonalit).
Alcuni hanno sostenuto che questa fase di Schoenberg sia una fase
restaurativa di ordine umanistico, e in effetti lo : vuole portare un
ordine di ascendenza fiammingo bachiana nel mondo della
dissonanza emancipata. Tutto ci fa s che la dodecafonia non abbia
un orizzonte perturbato, essendo un ordine astratto: la dodecafonia
potrebbe essere paragonata allastrattismo di Kandiski (analogia tra
Webern e Mondrian). Lastrattismo molto diverso
dallespressionismo: uno porta un orizzonte perturbato e laltro
rarefatto e astratto. Per altri versi, la dodecafonia potrebbe essere
concepita come la forma pi radicale di neoclassicismo: i neoclassici
stanno, per, dentro la tonalit.
La difficolt della dodecafonia, nel lato espressivo (che anche la
difficolt di tutto il Novecento), data dal fatto che tutto il
Novecento storico antiromantico, perch torna ad un oggettivismo
cameristico di ascendenza settecentesca in polemica con la
mistificazione sentimentale del romanticismo borghese per ha
ereditato dal Romanticismo lumoralit psichica: quindi una scelta
intellettuale critica antiromantica ma un materiale psichico
romantico. Questa contraddizione potrebbe essere vista
emblematicamente come un archetipo di nevrosi, cio volere una
cosa e il suo contrario, solo che i compositori lo facevano
deliberatamente, ed sintomatico del mondo novecentesco, voler
essere razionali ma inebriati di sentimento. La dodecafonia usa la

dissonanza emancipata, che deriva dal cromatismo di Wagner


(quindi mattoni di provenienza romantica), ma ordinati secondo un
ordine fiammingo: uno schema mentale di tipo classico oggettivo
nutrita di materia prima di carattere umorale.

- Suite opera 25 per pianoforte di Schoenberg, la prima opera


dodecafonica: omaggio a Bach per il nome suite. La suite
divisa nei tempi convenzionali barocchi: preludio, gavotta,
musette, intermezzo, minuetto e giga. Il minuetto, in trio: lo
stacco di tempo del minuetto (rispetto al Pierrot Lunaire non
perturbato).
Quando nella dodecafonia si scrivono variazioni sono variazioni al
quadrato, essendo la dodecafonia una variazione e permutazione
di una serie, quello che hanno fatto soprattutto Schoenberg e
Webern.
- Variazioni opera 31, tema con dieci variazioni (1928) (fugg in
Francia, avvertendo il clima nazista incombente): le prime
quattro variazioni sono aforistiche e la quarta in tempo di
valzer. Schoenberg e Webern spesso orchestravano i valzer, di
cui Vienna era piena. Nel finale viene introdotto il tema
bachiano. In queste variazioni prese lidea dalle variazioni di
Brahms su tema di Haydn. Usa la concezione di variazione per
estensione, dove tutti i parametri del tema vengono sottoposti
ad una prassi di carattere variativa.
Schoenberg postulava, in seguito al suo rapporto damicizia con
Kandiski, lideale era realizzare la melodia dei timbri di colore.
Schoenberg era un ebreo fedele alla Torah e scrive unopera che
condensa lassunto problematico e ideologico della sua vita, Mos
e Aron: unopera dodecafonica, narrante il dissidio tra Mos e Aron,
mentre Mos sale per ascoltare la voce di Dio laltro organizza la
danza del Vitello doro, la manifestazione sensistica di Dio: il dissidio
che Aron sostiene che luomo ha le sensazioni come chiave
daccesso al mondo, quindi anche il rapporto con Dio passa
attraverso delle sensazione; Mos, che nellopera non canta mai,
ma parla soltanto (espressione del logos), sostiene che luomo deve

trascendere la propria tendenza mimetico sensistica per cogliere la


verit. Si dedica allopera per una ventina danni e lopera termina
volutamente incompiuta, con Mos che dice O parola, o parola tu
mi manchi, cio la parola per esprimere la verit indicibile e,
siccome nel momento in cui lui la esprime la tradisce. Lopera
animata al centro dalla famosa scena delladorazione del Vitello
DOro: quando Mos si allontana per andare sul Sinai, per avere le
Tavole della Legge, Aronne organizza ladorazione del Vitello dOro
(che un culto pagano): questa scena viene messa in
contrapposizione con la Danza della Sera del Sacrificio della Sagra
della Primavera perch, anche se c una differenza di anni, il
soggetto simile e gli autori lo rappresentano in maniera diversa.
Schoenberg usa dei recuperi di carattere tonale e di colorismo, per
dare lidea del momento orgiastico.
- La scena, lorgia degli Ebbri, stata scritta negli anni 30. In
questa scena vengono recuperati degli aspetti espressionistici
e ancestrali: la componente astrattiva dellopera concentrata
nellangoscia e nella problematica di Mos, che non canta mai,
mentre il dramma delladorazione sensistica della divinit
espressa in questi accenti. Quella di Stravinski molto pi
turbolenta, perch un risveglio barbarico della primavera
pagana, qui un conflitto ideologico religioso. Questopera
lemblema della vita di Schoenberg.

I suoi due allievi svilupparono la dodecafonia in direzioni totalmente


opposte. Berg aveva unanima molto pi sensibile alla poetica dei
diseredati, al senso Brechtiano e angosciato ed espressionistico
della societ, mentre Webern va verso un astrattismo assoluto. Si
pu dire che si dividono i ruoli: la parte di Mos, della purezza
aforistica, va a Webern, mentre il dramma espressionistico sotteso
alla dodecafonia va a Berg.
Berg ha scritto delle opere teatrali, forse le sue composizioni pi
celebri, ma ha scritto pagine strumentali e liederistiche. Le sue
opere pi celebri sono il Wozzeck e la Lulu. Il Wozzeck, su
soggetto di Buchner, una storia di stampo angosciato, un po
brechtiano nella visione grottesca della societ: la storia di un

soldato sventurato, tradito dalla moglie, una figura che reagir in


modo violento. Le scene dellopera sono enunciate musicalmente
come fossero movimenti di una suite (preludio, gavotta). Berg era
pi portato verso una vena di carattere espressionistico angosciato
che non allastrazione pura. La Lulu allincirca dello stesso spirito:
una fanciulla bellissima e sensuale, quanto spontanea, e attrae
moltissimi uomini che la desiderano ma che non riescono ad
accettarla, quindi la rifiutano: una denuncia della societ ipocrita.
Berg non riusc a completare lopera: gli impresari teatrali chiesero
a Schoenberg di completare la Lulu ma lui disse che non si sentiva
portato e che il suo compianto amico usava la dodecafonia in un
modo che non condivideva, dato che sceglieva delle serie che lo
conducessero ad un mondo Mahleriano. C un eco nella sua musica
di elementi espressivi che sono necessari, in senso tonale, perch
narrando vicende di emarginati il linguaggio non pu essere
totalmente astratto.
- Il testamento di Berg unopera strumentale: concerto per
Violino. Lo scrisse come canto funebre per la morte di un
Angelo, la figlia dellarchitetto Gropius ed ex vedova di Mahler
Alma Schindler, che mor per una puntura dinsetto (lei aveva
gi perso un figlio con Mahler). Berg scrisse questo concerto
dove nel secondo tempo cera la citazione di un corale di Bach.
Incipit e secondo movimento, dove lui fa un doppio omaggio
Bachiano, inserendo nella struttura dodecafonica rigorosa la
sezione degli accordi di riferimento della Ciaccona di Bach e
dopo il corale di Bach, tratto da una cantata. dodecafonico
ma con un uso che gli consente di lambire territori espressivi
molto meno distanti dalla tradizione tonale Mahleriana.

Webern, laltro amico allievo di Schoenberg, esprime la dodecafonia


nel modo pi radicalmente astratti stico e si viene a porre come
lequivalente musicale dellarte di Mondrian, lastrattismo visto
come prosciugamento del linguaggio, probabilmente con lintento di
non contaminare la bellezza del mondo con lartificio e la retorica
del linguaggio (Mondrian part con un impressionismo di tipo
fiammingo, poi i soggetti venivano sempre pi prosciugandosi fino

ad arrivare allestremo dellastrattismo). Lopera omnia di Webern


dur tre ore e dieci minuti circa, composizioni estremamente
aforistiche. Webern questa sorta di dimensione assoluta del
linguaggio e, soprattutto, il pi avanzato della musica occidentale,
perch pur usando gli strumenti della tradizione classica lui scrive la
musica che sar il punto di riferimento (anche se disatteso dalle sue
premesse umanistiche) della scuola delle post avanguardie. Lui ha
scritto parecchi lieder.
- Alcuni lieder su testo di Stefan George, un poeta simbolista del
decadentismo austriaco (morir nel 1919, frequentava i salotti
austriaci): asciuttezza aforistica, alle soglie del silenzio. Il
lieder del 1909 e, quindi, non essendo ancora la dodecafonia
concepita dal maestro, non ancora del tutto fuori dalla
tonalit.
Lopera omnia comincia con la passacaglia per orchestra, che
un riferimento al mondo bachiano e il suo linguaggio va nella
direzione completamente opposta. Schoenberg probabilmente
aveva una maggior predilezione artistica di Webern, dopo avere
ascoltato le bagatelle per quartetto darchi op.9, disse che era
riuscito a esprimere romanzi in un sospiro. Webern riesce
progressivamente a distribuire la serie in equilibrio perfetto
orizzontale e verticale, dallop 25 in poi la serie perfetta in
ambedue i modi: dal punto di vista espressivo unestatica
contemplazione, la dimensione verticale armonica presiede al
chiaroscuro espressivo mentre il contrappunto la dimensione
oggettiva.
- Primo movimento del quartetto op.28, 1937. C un famoso
aforisma: Non come il mondo ma che esso , questo il
mistico, non come luomo lo raffigura ma lesistenza estatica
del mondo: il linguaggio di Webern sembra volersi condensare
alle soglie di questo silenzio.
Due elementi caratteristici di Webern sono la profondit
estatica del suono, che la prende da Debussy (il padre di tutte
le avanguardie storiche), e lo slancio dellintervallo, preso dai
Valzer.

Due composizioni sono le variazioni op. 27 per pianoforte e le


variazioni per orchestra op. 30.
- Variazioni per orchestra op. 30, del 1940-41.

Tutto il mondo dodecafonico ha vissuto spiritualmente gravitando


alla personalit di Bach, rivissuta nellaccezione extratonale. Nel
1935 Webern trascrisse la Fuga ricercata, lOfferta Musicale, la
composizione che nacque dalla visita di Bach alla corte di Federico il
grande. Questa trascrizione meravigliosa perch fa vedere come
lui abbia preso da l lo spunto per la rarefazione del linguaggio,
perch lui da un organico diverso per ogni frammento della
polifonia, in modo che la filigrana polifonica venga fuori con una
nitidezza estatica.
- Fuga ricercata a sei voci. Si esercita sulla tessitura polifonica di
Bach per realizzare la melodia dei timbri puri, decostruisce
lorchestrazione per creare questa sorta di mosaico timbrico.
Webern mor nel settembre del 1945: da un lato in linea con la
sua poetica. Cera il coprifuoco, la guerra era appena finita e
lAustria e la Germania erano occupate dalle forze liberatrici.
Webern era in visita ad una figlia e durante il coprifuoco non si pu
uscire: lui usc dopo cena sulla veranda di casa della figlia e usc per
fumare un sigaro; pass la ronda americana che lo vide e chiese la
parola dordine e loro spararono e lo uccisero sul corpo. Gli
americani spazzano via con noncuranza lultimo rappresentante
della cultura europea. Alcuni sospettano che lui abbia simpatizzato
per la Germania, ma questa ipotesi abbandonata: lui non ebbe i
riconoscimenti o gli aiuti tipici degli artisti del regime, e non
possibile che sia una vendetta dallesercito di liberazione.
Profetico nel senso della colonizzazione della mercificazione
americana e la totale indifferenza nei confronti della raffinata
distillazione culturale europea.

Stravinsky, che era andato contro la dodecafonia, (aveva una


visione ideologica diversa) negli ultimi anni (1950), terminata la

grande stagione neoclassica (dal 1921 al 1951 e dove lui scrive la


carriera del libertino, dove ci sono care rievocazioni del mondo
settecentesco), affascinato da Webern scrisse le sue ultime
composizioni aforistiche e dodecafoniche, dopo la fase Fauves e
Neoclassico.
Nel Secondo Dopo Guerra, con la scuola di Darmstadt, ci fu questa
sorta di venerazione di Webern: Pierre Boulez scrisse un saggio
intitolato Schoenberg morto. Si arrivo alla serialit integrale: il
concetto seriale non applicato solo alle relazione intervallare, ma a
tutti i parametri della partitura, quindi ritmico e timbrico. Hanno
ereditato la tecnica senza prenderne la tecnica della coscienza,
cio la relazione che c tra loperare linguistico e il mondo delle
risonanze culturali. Mentre in Webern si sente il sapore rarefatto
della tradizione umanistica, nella nuova scuola prevale lo
specialismo tecnico: mentre Webern, nato nel 1892, germoglia e
produce in una cultura che ancora eurocentrica, quando viene
divisa in due (Guerra Fredda) perde il suo ruolo egemone e diventa
una colonia a due facce: questo fa s che quei valori cos forti non ci
sono pi. C lavvento dei Mass media, lavvento della televisione,
che toglie allarte lo spazio del simblico, visto che sostituisce al
simbolo metaforico la realt in diretta.

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