Decadentismo italiano, certamente meno importante di quello
francese o mitteleuropeo, ma comunque significativo. Il decadentismo italiano, in termini operistici, rappresentato dal Verismo e da Puccini. LItalia ha avuto una stagione decadente iniziata in ritardo (gli autori non sono nati nel 60, data convenzionale per gli artisti decadenti, ma nell80), e hanno rappresentato la rinascita della musica strumentale in Italia dopo il monopolio, quasi esclusivo, del melodramma nellottocento: il melodramma, infatti, veniva considerato patriottico e la musica strumentale e da camera austriacante. Il Romanticismo italiano stato quindi monopolizzato da un Risorgimento di tipo operistico e melodrammatico. Questa cosa ha avuto un seguito nellItalia Umbertina (a cavallo tra fine secolo e inizio Novecento). Gli autori della generazione dell80 sono stati benemeriti responsabili della rinascita del mondo strumentale; per, essendo nati con un ventennio di ritardo rispetto al decadentismo europeo, alcuni di loro sono rimasti in una sensibilit e un contesto decadente e altri, per contesto di vita o di provenienza, sono sfociati nelle avanguardie. Sono quattro e sono due per movimento. Respighi, il pi noto e forse il pi importante, Pizzetti, Malipiero e Casella. Poi ci fu anche Alfano (figura minore), che ha completato la Turandot di Puccini. Casella cresciuto dalladolescenza a Parigi e nel primo novecento cera gi un atmosfera avanguardista: quindi, va inevitabilmente diretto verso il Neoclassicismo, uno dei tre fondamentali movimenti delle avanguardie storiche. Malipiero ha vissuto quasi un secolo ed essendo triestino (quindi risentiva mondo mitteleuropeo) e la sua poetica caratterizzata da elementi di ripristino della luminosit oggettivistica del barocco italiano, quindi da considerarsi pi vicino alle avanguardie. Respighi e Pizzetti sono, invece, autori del Decadentismo strumentale. Pizzetti, che stato molto legato alla vocalit, ha messo in musica un paio di drammi di DAnnunzio: ha scritto le musiche di scena per La Nave e La figlia di Iorio.
DAnnunzio era la figura pi rappresentativa del Decadentismo
italiano: Pizzetti si , quindi, legato molto alla poetica dannunziana e dallaltro ha cercato di rivalutare la vocalit italiana, andando a pescare le sue origini nel Gregoriano e nel declamato della Camerata dei Bardi. Respighi (1879-1936), invece, aveva lambizione di rappresentare nel panorama italiano lequivalente di Richard Strauss, cio sinfonismo a programma, della evocazione delle atmosfere di esotismo storico e del passato, rappresentante di unorchestrazione ricca e avvolgente. Fu allievo di Korsakov, come Stravinsky. Mentre Pizzetti aveva lavorato con DAnnunzio (Casella era stato per un periodo segretario di DAnnunzio, ma non ha mai avuto unaffinit di carattere poetico, solo un rapporto professionale), mentre Respighi, che non ebbe nessun tipo di particolare rapporto con DAnnunzio, rappresenta lequivalente musicale dei temi di DAnnunzio: levocazione delle atmosfere preziose, gli arcaismi modali, le componenti di un passato che viene evocato con quella volutt di carattere contemplativo ed estatico (che pervade le poesie del poeta). C unaffinit molto stretta di elementi tematici. Respighi era molto celebre ed era amato da Mussolini, anche per tre poemi sinfonici sulla capitale: Fontane di Roma (1916), Feste Romane (1928) e Pini di Roma (1924). Gli ultimi due, divisi in capitoli sinfonici, hanno un colorismo e una vivacit coloristica che risente molto dellatmosfera Fauves (che vuol dire fiere, belve, era un termine proveniente dalla pittura lepiteto attribuito a Matisse e si estende ad una certa stagione del primo espressionismo coloristico tellurico poliritmico italiano, che non pi decadentismo). Respighi ha scritto un concerto misolidio per pianoforte (modo armonico tratto dallantica musica greca) e un concerto gregoriano per violino: sono evidenti le ispirazioni di evocazioni di un passato filtrato come una seduzione di esotismo storico. Poi il Trittico Botticelliano, un trittico sinfonico legato alla Primavera e la Nascita di Venere ecc. Quindi rivalutazione del patrimonio rinascimentale antico dellItalia rivisto con una volutt e sensualit di evocazione contemplativa ed estatica. Luso dei modalismi e delle tonalit aperte era gi presente in Debussy, padre occulto di tutta la musica del Novecento: Respighi risentiva di
certe atmosfere simboliste francesi, che peraltro arrivavano
attraverso DAnnunzio, che era stato amico di Debussy che aveva musicato il Martirio di San Sebastiano. Voleva essere il grande orchestratore alla Strauss ed era incline alla volutt seducente dellevocazione storica. I Sinfonici dedicati a Roma erano molto amati dal regime, essendo una evocazione coloristica delle atmosfere dei luoghi di Roma. - La fontana di Villa Medici (sede culturale dellambasciata di Francia) al tramonto, lultimo dei quattro capitoli (inizia con la Fontana di Giulia allalba, La Fontana del Tritone al mattino e la fontana di Trevi al merigio. I Pini di Roma invece sono di Villa Borgese, presso una Catacomba, del Gianicolo e della via Appia. Dato che il fascismo, con le parate sui fori imperiali, giocava molto sulla scenografia di Roma, le opere erano amate). A Villa Medici soggiornavano i Musicisti francesi che avevano vinto il Prix de Rome, che consisteva in un soggiorno di due anni presso la villa: Bizet, Gounod e Debussy ci furono. La scalinata di Trinit dei Monti, adiacente alla Villa, il luogo (immaginario) del protagonista del piacere di DAnnunzio, Andrea Sperelli, che vuole vivere la vita come unopera darte. Orchestrazione molto preziosa, stile Strauss. Si sentono delle campane. Il brano era del 1916, quindi un po datato, visto che Schoemberg nel 1916 aveva gi scritto il Chiaror Lunaire, e Stravinsky la sagra della primavera: un linguaggio anni 90, ma giustificato in quanto il mondo italiano si era svegliato alla strumentalit negli anni 80 in ritardo. I maggiori autori delle avanguardie, Petrassi e Dalla Piccola, sono nati nel 1904, anche loro in ritardo. Dopo unOttocento provinciale e loggioni stico, lItalia riuscita a produrre personalit di altissimo livello internazionale, come Montale.
Debussy stato un personaggio importantissimo per la storia della
musica: in tutti i musicisti delle avanguardie storiche e talvolta anche nella musica del Secondo Novecento si trovano elementi che derivano da Debussy. Contrariamente a Wagner, i cui discendenti e prosecutori ricordano palesemente lui, i prosecutori di Debussy, che
un liberatore, non gli somigliano morfologicamente ma bens nel
dettaglio. Lui stesso il pi geniale del filone post- wagneriano (il bipolarismo europeo era Wagner psico- profetico o Brahms classicista). Lui studi (era un intellettuale) e la sua formazione culturale extramusicale la dovette allamicizia quasi paterna con un architetto, marito della cantante che seguiva le sue prime composizioni (per voce e pianoforte), che gli diede gli stimoli di una formazione culturale prevalentemente autodidatta. Era un buon pianista ma non fece carriera da concertista. Quando lui aveva poco meno di ventanni la Baronessa Von Meck, russa amante della musica (che aveva finanziato Cjaicosky senza conoscerlo), voleva un musicista che la seguisse per i suoi viaggi per lEuropa: si rivolse al conservatorio di Parigi e gli consigliarono Debussy (pi che un pianista era un musicista). Se lo port in giro un paio danni per lEuropa e gli fece conoscere esperienze culturali che avranno influsso sulle sue composizioni la musica di Mussorgsky, il Tristano ed Isotta a Vienna: questa esperienza e quella di Roma di due anni. Non am moltissimo Roma, ma rimase molto colpito dalla polifonia di Palestrina, uno degli autori che amer di pi, con i modalismi e la componente estatica. Visit gli Uffizi a Firenze, rimase colpito dalla Primavera di Botticelli (dedicher una delle prime composizioni giovanili). Era di carattere antiaccademico e aveva scandalizzato le commissioni desame. Uno dei temi centrali della poetica di Debussy quello del rifiuto del tempo lineare, e quindi lo sviluppo: secondo lui ogni accordo e ogni suono ha un suo senso in s e non deve essere per forza visto come funzione di una progressione armonica o conseguenza di un pregresso. Lui ader al simbolismo, anche se generalmente lo si definisce impressionista: lui non amava essere chiamato impressionista perch temeva che questo attributo desse il carattere descrittivo alla sua musica. In realt i pittori impressionisti, in omaggio al positivismo, credevano di cogliere con esattezza la luce e il colore ma in realt dipingono lemozione che la percezione sensibile scaturisce; la pittura impressionista non di carattere di oggettivista. La tavolozza timbrica della sua orchestrazione di carattere impressionistico, ma non lo spunto: infatti lui aderiva al simbolismo, corrente letteraria di cui il padre
remoto Baudelaire, iniziatore di tutta la poesia moderna, che
basato su postulati della poesia di Baudelaire; poi il vero padre del simbolismo letterario fu Mallarm e Debussy musica uno dei poemetti pi celebri, Il merigio del Fauno. La poesia, fino a met Ottocento e fino a Baudelaire, era un ragionamento lirico espresso in metrica (Leopardi fa dei ragionamenti esistenziali); con Baudelaire la poesia non esprime pi una chiave di lettura del mondo, ma stati danimo e corrispondenze, una delle tematiche fondamentali della poesia del Novecento (Montale). Una poesia del genere, basata su attimi e stati danimo, non sente pi lesigenza di basarsi su una visione di sviluppo temporale. Berxon (filosofo che ha rappresentato il tessuto connettivo di tutta la Francia di fine 800) diceva che il tempo non suddivisibile in ore e in giorni, come il tempo spazializzato, ma ununit infinita indivisibile, nel cui ambito solo lintuizione pu cogliere gli istanti; questa visione era gi presente nei simbolisti: il poeta, attraverso unintuizione, coglie le epifanie, che sono i momenti rivelativi e i simboli di cui intessuta la realt, che un grande intreccio di simboli che devono essere colti nella loro epifanica manifestazione. La concezione dello sviluppo lineare del tempo (di ascendenza giudaico cristiana) viene rifiutata. Negli stessi anni, in modo autonomo, questa concezione corrisponde alla concezione delleterno ritorno delluguale: ogni attimo ha il suo senso in s, le cose non hanno un senso solo in funzione di ci che causano.
Debussy, in questo senso, rifiuta il concetto di sviluppo musicale.
Per rifiutarlo sospende la tonalit: non la sospende attraverso il cromatismo Wagneriano, liquefacendola; le armonie sono molto aperte. Infatti, adotta le pentatoniche e le scale esatonali: alcune le sente allEXPO di Parigi del 1889, alcune dalla musica giavanese, alcuni da Palestrina (i modalismi interi), alcuni dalla musica contadina (Mussorgsky). Le scale per toni interi non hanno la sensibile, che fa ricadere il discorso della frase sulla tonica, quindi la frase resta aperta ed estatica. Non c lemancipazione della dissonanza di Schoemberg, cio il cromatismo portato agli estremi. Qui si parla di occultamento di tonalit (Debussy a volte utilizza dissonanze), siamo in un mondo onirico ed estatico che risponde
alla esigenze della poetica simbolista (il disegno pittorico non pi
definito, ma sono macchie di colore e di timbro). - Il suo primo grande successo il merigio del Fauno (1894), da Mallarm: il Fauno ha avuto un sogno erotico, delle ninfe che lo seducevano, e si chiede se fossero vere o meno. Clima dopo un sogno parecchio intenso. Orchestrazione soave. Si ascolta che Debussy sia un prosecutore degli elementi wagneriani, solo che invece di portare le tensioni armoniche ad una soluzione decisa, le soluzioni sono sfrangiate e sospese. Le opzioni della modernit sono il cromatismo che porta, esasperata, alla dissoluzione della tonalit per lemancipazione della dissonanza (Wagner) oppure la tonalit che non viene totalmente abolita ma trascesa (Debussy, compositore meta tonale, e non atonale o modale). Respighi di derivazione cromatica ed contemplativo. Gli elementi della poetica di Debussy, che fu autodidattico, sono cinque: i modalismi derivano dal Gamelan giavanese allEXPO di Parigi (modalismo esotico), dalla polifonia di Palestrina di origine gregoriana e dai canti popolari, che poi studier Bartok, presenti nella musica di Mussorgsky (modalismi barbarici); la componente dellopera darte aperta allinfinito, linfinito sviluppo dellopera darte (deriva da Wagner, wagnerismi modalizzati); la trasparenza del tocco estatica deriva dallultimo Chopin (gli ultimi notturni, le ninne nanne), solo che Chopin utilizzava unarmonia molto classica. Il tema concettuale e filosofico sempre quello: Debussy aderisce al simbolismo. (Negli ossi di seppia di Montale c una poesia dopo che venne suggestionato dallascolto di Debussy). Lui era un autore pi interessato alla musica da camera, alla vocalit e allorchestra. Non ha scritto una mole immensa di musica. La svolta di una maturazione creativa la ebbe con la composizione dellunico melodramma, Pelleas et Melisande, una composizione alla quale lavor per sette/otto anni e venne eseguita nel 1902, quando lui aveva circa 40 anni. unopera antimelodrammatica, tratta dal dramma simbolista di Maurice Maeterlinck: ha elementi in comune sia con Tristano ed Isotta sia con Paolo e Francesca, ladulterio qui ipotizzato come una cosa
sospesa, simbolista a pieno: non importante ci che accaduto, si
allude ad essa come se fosse reale. Musicalmente un declamato sommesso, con musica molto raffinata, ma ha tutti i caratteri antimelodrammatici: unopera di quel genere sarebbe sottesa ad un divenire quasi lineare. Lui mette in musica in modo magistrale una storia dove la dialettica dei fatti sostituita alla dialettica delle supposizioni e delle evocazioni, slegato dal divenire temporale. Terminato lantimelodramma, alcuni amici gli fecero il nome di Ravel, che aveva scritto per pianoforte. Debussy, alla fine degli anni 80, aveva scritto la Suite Bergamasque, ma ancora siamo lontani dal Debussy maturo. Scrisse le Estampes, dove c la sera di Granada (rimane folgorato da una cartolina che gli manda De Falla), pezzo col ritmo dHabanere; poi le Images, poi i preludi. Ravel non un impressionista: Ravel non un prosecutore di Debussy, pur essendoci degli elementi ispanici in comune, ma quello giustificato dalla moda comune dellispanismo. - Dal primo libro dei preludi, intorno al 1910 (gli anni del Debussysmo) il quarto preludio i Suoni e i profumi che pervadono laria della sera, tratto da un verso di Baudelaire. Nei brani pianistici i titoli venivano messi in fondo, per dimostrare che non fossero la descrizione ma uno spunto evocativo. Il simbolismo antiprogrammatico. Debussy guida a mano a mano nella partitura, scrivendo tutte le sfumature. Armonici di suoni bassi mette delle dissonanze negli acuti, piccole intermittenze nel cuore.
Uno dei pi grandi capolavori sinfonici, del 1905, che il grande
affresco in tre capitoli La mer. Qui si pu parlare di una certa programmaticit: i titoli non sono messi in fondo, laffresco del mare viene visto non in termini pittorici ma come elemento psichico. Sono tre capitoli: dallAlba a Mezzogiorno sul mare, gioco delle onde e Dialogo del Vento e del Mare. importante notare come il giovane Stravinsky, amico di Debussy a Parigi, che aveva ventanni in meno di lui, debba molto al giovane Debussy
orchestrale: nella Sagra della Primavera e nellUccello di Fuoco si
avverte questa tavolozza di colori, sempre in ambito simbolistico. Debussy sembra mettere le premesse per unorchestrazione Fauves, solo che ragiona ancora in termini simbolistici, quindi siamo ancora dentro macchie di colore di stampo impressionistico sottese ad una sensibilit simbolistica; se si sostituisce alla componente simbolistica una turbolenza e una perturbazione che esprime linquietudine dellIo viene fuori il Fauves, che sar politonale (che derivano dalle armonie modali). Diatonicismo porta al politonalismo, cromatismo porta alla dissoluzione della tonalit. - Dialogo del vento e del mare, 1905, terzo capitolo della Mer di Debussy. Sono presenti dei wagnerismi: non descrive il mare in senso pittorico ma descrive la dimensione psichica dellacqua e del vento. Tensioni che si sfrangiano, solo che gestito in un contesto coloristico diverso. Tema lirico struggente. A questo tipo di linguaggio Stravinsky aggiunge una tensione tellurico barbarica.
Debussy, quando era giovane, aveva suonato alle Chat Noir
per lavoro. In uno dei preludi del secondo libro, le brume sonore e la polvere di luce (espressione sua) vengono sostituti da una contrapposizione di blocchi armonici e timbrici. Levoluzione di Debussy al pianoforte segue, in modo non voluto, quello della corrente impressionistica: dalle brume di Monet si va verso il precursore del cubismo, Cezann (blocchi di colore). - La puerta del vino (durante lidea platonica di Piano Bar): prende il tema dellHabanera (che aveva usato per la cartolina di Granada), in un ottica precubista (blocchi timbrici e armonici) costruisce un pezzo che evochi la Spagna. Glissandi armonici sul ritmo dellHabanera, presente per tutto il pezzo. Alcuni sincopati provenienti dal jazz, gi arrivato in Europa. Debussy, che muore nel 1918, si rende conto negli ultimi anni della sua vita che la grande stagione della polvere di luce e dellincanto
giunto al termine (anche per linutile strage). Colpito dalla Guerra
compone una Berseuse in onore dei caduti della grande guerra. Negli ultimi anni prosciuga tutte le sue composizioni, portandosi su un puntillismo rarefatto (Seurat, figure quasi immobili nel divisionismo perfetto): lo realizza negli Studi, due libri, che vogliono assommare delle peculiarit esecutive e compositive (Chopin con i suoi studi). Lui scrive gli studi per terze, arpeggi, sonorit opposte: studi dove il linguaggio diventa prosciugato e puntillistico. Negli ultimi anni della sua vita, essendo stato anche accademico, scrive delle Sonate: una per flauto, viola ed arpa; una per violoncello e pianoforte e una per violino e pianoforte (1917), che fu anche la sua ultima apparizione in pubblico. Lui avverte che il mondo debba andare verso una sintesi e una linearit: recupera il modello classico intessendolo con il suo modo di organizzare la musica per istanti e per liberazioni, o addirittura nella forma ciclica. La forma ciclica, come quella di Franck, dove tutti i movimenti della composizione sono frutto di una elaborazione di elementi tematici della sonata stessa. Debussy ruota attorno ad una modalit, non divenire verso un esito. Aveva anche una in programma per clavicembalo, ma non ha potuto scriverla. Le sonate sono sottese ad un ripensamento bachiano: Debussy, nelle sue epistole al suo editore, scrive Solo Bach aveva presagito tutto. Amava Bach perch in Bach non c lo sviluppo del divenire spazio temporale: lo sviluppo di Bach figurale, cio un crescere della composizione intorno ad un nucleo tematico, in maniera contrappuntistica. Luomo arriva ad una risolvente nella contemplazione di un nucleo che si espande, non un divenire nello spazio tempo. Debussy era un eccellente critico musicale (sotto pseudonimo): non amava Beethoven, il cui mondo basato sulla dialettica della forma sonata, la visione del divenire progressivo e lidealismo tedesco. Per ragioni filosofiche, la crisi del tempo lineare di ascendenza giudaico cristiana (che c in Nietzsche nelleterno ritorno) dovuta al fatto che con laffermarsi dellindustrialismo ruggente (fine 1800) la concezione lineare del tempo si era compromessa e contaminata con la visione della catena di montaggio, cio lossessione produttiva delluomo, lalienazione delluomo: la coscienza
intellettuale voleva cogliere una visione del tempo in cui lanima si
liberasse dal gioco del divenire. Lui ha questo ripensamento Bachiano. Il suo editore gli da rivedere unedizione delle sonate per violino e clavicembalo e, in seguito, scrive la sonata per violino e pianoforte. In forma ciclica: in Bach la costruzione avviene per variazione, permutazione contrappuntistica sul nucleo, quindi uno sviluppo figurale e non in divenire. - Primo tempo, sonata per Violino e Pianoforte. Ogni attimo ha il suo senso in s, ma non lo fa con epifanie simbolistiche ma con una costruzione classica. Debussy ha un grande merito: ha mantenuto gli aspetti migliori dell800 , lincanto della coscienza, e evitando i deteriori, la ritorica e lenfasi, e li ha coniugati con gli aspetti migliori del 900, linnovazione e la sperimentazione, evitando la parte dolorosa, cio la perdita dellincantesimo. Debussy crede ancora nellincanto profetico della coscienza, un uomo dell800 che ragiona in termini novecenteschi. Ravel un uomo del 900, disilluso e raffinatissimo decoratore.
Con Debussy si conclude il discorso sulla stagione del
Decadentismo, con quello mitteleuropeo, russo e italiano. Il Decadentismo di solito va dalla morte di Wagner (80) alla Prima Guerra Mondiale.
Le avanguardie storiche sono comprese tra il 1910 e gli anni 40.
Negli anni 50 incominciano le neoavanguardie. Le tre correnti fondamentali di cui consta il Novecento storico sono: -
lespressionismo, diviso in Fauves (politonale, virulento e
coloristico con Stravinsky), atonale e angosciato di stampo Kafkiano (di Schoemberg, che generer la dodecafonia) e urbano (volto alla critica sarcastica e ironica del perbenismo sociale, di ispirazione Brectiana) con la musica di Vaille. - La dodecafonia astrattista, che non pu essere ritenuta espressionismo perch non porta con se un orizzonte
espressivo perturbato ma bens unorganizzazione
sistematica e astrattistica di quello che il mondo della dissonanza emancipata: dal mondo atonale espressionistico viene fuori come organizzazione il mondo dodecafonico o seriale. Dal punto di vista espressivo una forma di astrattismo (Kandiski) - Neoclassicismo, la galassia pi popolosa del 900, il partito pi numeroso nel parlamento musicale del Novecento): non va confuso con Canova, ma come il recupero della limpidezza settecentesca in polemica alla retorica ottocentesca romantica.
Il Fauves, termine che venne attribuito alla pittura di Matisse, per
lintenso colorismo figurativo di carattere allucinato e aggressivo (qualche elemento Fauves, ma in una tecnica di pittura impressionistica, c anche in Van Gogh, che un autore diverso dagli impressionisti per il carattere allucinato). Fauves usato per definire il primo Stravinsky. Elementi Fauves ci saranno mischiati con il Neoclassicismo, a seconda degli autori. Lunica divisione che allinterno del Novecento si pu fare dentro o fuori dalla tonalit. Le correnti del Novecento, soprattutto il Fauves con gli elementi neoclassici, sono contaminate tra loro. Le correnti sono divise non per soggetti (ognuno passa fasi diverse) (Stravinsky passa dal Fauves, al neoclassicismo e alla dodecafonia). La componente Fauves del primo Stravinsky, cosiddetta russa. Lui era a Parigi, fu un esule volontario perch cap che con il prepararsi del mondo sovietico non poteva convivere con i postulati etici e sociali del comunismo (contrariamente a Prokofiev, che trov un modus vivendi che gli consent di adattarsi). Stravinsky durante tutta la vita cerc di comporre la sua filogenesi identitaria, dapprima rievocando il mondo russo e poi cercando di autorigenerarsi frequentando gli stilemi linguistici di alcuni autori, come i fiamminghi e Bach. La prima parte della sua carriera, qualche che forse gli ha dato il maggior successo (la fase Neoclassica dura dal 1921 al 1951), dove presente luccello di Fuoco, Petruska e la Sagra della Primavera (che fu unopera
rivoluzionaria, rappresentata nel maggio del 1913). Lo spunto di
queste composizioni (lui era del 1882) (Iakilev, coreografo dei balletti russi) sono tutte delle favole antiche russe. Stravinsky influenz Debussy negli ultimi anni, che ebbe una figlia in tarda et: Debussy scrive i Childrens Corner (musica ispirata allinfanzia ma non per bambini), poi scrive una storia deliziosa dove simmagina che i giocattoli si animano durante la notte (prese lidea da Petruska). Iakilev era quello che metteva in piedi gli spettacoli e affidava le musiche a Stravinsky. La musica del primo Stravinsky (impressionismo materico) sostanzialmente politonale, fortemente poliritmica, orchestrazione formidabile (era stato allievo di Korsakov) e i temi sono quelli russi (fiabeschi o giocosi). La Sagra della primavera un risveglio barbarico della natura dopo linverno russo, quindi una componente ancestrale potente che serve da liberazione per le energie. Con i temi politonali e questa virulenza barbarica e tellurica, prende in prestito lorchestrazione coloristica di Debussy, solo che la organizza con ritmi asimmetrici, di stampo cubista. In due anni, nel 1912 e 1913, a Vienna la prima del Chiaror Lunaire e a Parigi la Sagra della Primavera. Se si pensa al costume di vita, la musica era veramente avanguardista. - Dalla Sagra, il risveglio della natura della Russia pagana, secondo quadro della Sagra: una scena dove ci sono delle sonorit di stampo debussyano (cluster di suoni, armonie ancestrali vagamente impressioniste)
Opzione problematica e angosciante della tonalit e la sua
decostruzione o il grande ripensamento della dimensione del passato attraverso il neoclassicismo (e prima lespressionismo virulento delle prime fasi). Elementi delluno o dellaltro sono stati assimilati, talvolta con esiti di pari livello. Adorno li contrappone in modo manicheo: Schoenberg come il profeta della modernit e considera, in modo riduttivo, Stravinsky come un compositore edonista che vuole piacere al pubblico. In realt Stravinsky ha una componente innovativa e rivoluzionaria non ideologicamente
motivata. Nella fase neoclassica ha composto pi opere che non
hanno colpito come quelle della prima fase. Elementi Fauves sono pi o meno rintracciabili anche in altri compositori. Ravel, ad esempio, potrebbe essere definito un neoclassico con forti elementi Fauves oppure, a seconda del punto di vista, un Fauves con elementi neoclassici. Il neoclassicismo superiore alla parte Fauves. La Valse di Ravel totalmente Fauves: prende il tema del Valzer, deformandolo come metafora del crollo della grande Vienna. Menuet antique di stampo neoclassico. Ravel un uomo del Novecento, che cresciuto e vive la disilussione della modernit e la compensa con una preziosit raffinatissima: un compositore amato dal grande pubblico per il suo tonalismo chiaro. Ravel ha unarmonia precisa. Ci che Debussy ricerca usando lo scandaglio armonico Ravel lo fa con la grande orchestrazione (lavora pi sullepidermide). - Concerto in Sol, per pianoforte e orchestra: dal punto di vista strutturale una composizione neoclassica per ha dentro urgenza timbrica, allucinazione coloristica e altri elementi Fauves. un brano di musica che potrebbe essere musica daccompagnamento di un quadro di Matisse, perch c un figurativismo tonale con la componente Fauve. In pi, ci sono evocazioni del jazz, che aveva conosciuto durante i viaggi degli Stati Uniti. (Meglio che lei resti un buon Gerswhin che un pessimo Ravel). Nella sonata per violino di Ravel c, ad un certo punto, il blues. Potrebbe essere una colonna sonora per i romanzi di Fitzgerald (Grande Gatsby), con raffinatezza eccentrica. Componente Fauves pi quella neoclassica (forma oggettiva del concerto) pi contaminazioni col jazz. - Lhabanera della rapsodia spagnola per orchestra (1915-1920): giocata tutta sullorchestrazione e la seduzione timbrica ed esotica, mentre quella di Debussy era una cellula per unelaborazione armonica. Ravel il compositore classico pi eseguito, perch non problematizza la coscienza.
Ravel in realt non il prosecutore di Debussy: uno lavora su una
problematica armonica (sospesa in una dimensione onirica) e laltro
radicalmente tonale, e lavora sulle suggestioni esotiche e
sullorchestrazione.
- Gaspard de la nuite, una delle composizioni tecnicamente pi
difficili di Ravel: la prima sezione Ondine (una ninfa) - Refluet dans leau, dalle images per pianoforte di Debussy. Citazione di Rapsodia in Blue. Gli armonici del basso che smorzano lacutezza dellultima nota. Liztz dei cahier lantecedente di Ravel. Il tema dellacqua viene trattato in maniera diversa: uno smeriglia la superficie in modo luminoso e laltro lavora armonicamente.