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STUDI SUL CONTROLLO DEI CAMPI

ELETTROMAGNETICI

Collica Claudio
DAmato Emanuele
Signorile Giovanna

12 Giugno 2010
Indice

1 Introduzione 2

2 Presentazione dellarticolo 4

Bibliografia 7

1
Capitolo 1

Introduzione

Nella seguente relazione verra proposta una review dei risultati della ricerca presentata
dal prof. J. B. Pendry (Imperial College, London) sul controllo dei campi elettromagne-
tici [1]. Lo studio presentato dal gruppo di ricerca londinese mostra come sia possibile
modificare quasi a piacimento la traiettoria di un raggio elettromagnetico progettando
un materiale con opportuni valori di permeabilita e permittivita. Questo tipo di mate-
riali sono stati chamati Metamateriali. In particolare la ricerca spiega come tali valori
possano essere ottenuti passando da un sistema di riferimento iniziale ad un secondo si-
stema di coordinate, in cui i punti sono stati adeguatamente ridistribuiti in funzione della
distorsione richiesta. Osserveremo come le equazioni di Maxwell conservino la propria
forma a meno di un fattore di rinormalizzazione (2.1). Nellarticolo viene proposto come
caso esemplificativo la costruzione di un mantello sferico: imponendo una distorsione al
sistema di riferimento iniziale e riplottando i punti di una sfera nello spazio circostante
si ottiene un nuovo sistema di riferimento con geometria deformata.

[fig. 1]

2
Calcolando le equazioni di Maxwell in questo nuovo sistema si osserva come un qualunque
raggio incidente la corona circolare venga curvato per effetto delle proprieta intrinseche
del mezzo considerato, evitando il nucleo della corona sferica e fuoriuscendo dalla corona
senza conservare alcuna memoria della deformazione ( fig. ??). Limportanza di questi
risultati e notevole e le applicazioni variano dal cloaking di oggetti solidi alla costruzioni
di lenti con particolari ingrandimenti.
Tuttavia il nostro lavoro si concentrera sullaspetto matematico che e alla base di questa
teoria e che non e stato trattato nellarticolo per ovvi motivi di sintesi. Di seguito verra
proposta una presentazione sintetica dei contenuti dellarticolo in analisi. Ci occupe-
remo, come richiesto, di svolgere esplicitamente i calcoli dellarticolo e di confermare i
risultati proposti con lausilio di dimostrazioni pratiche. In particolare effettueremo una
prima trasformazione delloperatore da coordinate cartesiane a coordinate sferiche.
Quindi svolgeremo lo stesso passaggio di coordinate per rielaborare loperatore rotore
applicato ad un campo. I risultati ottenuti attraverso manipolazioni algebriche delle-
spressione del rotore in coordinate sferiche verranno confrontati con i risultati noti dalla
bibliografia [4], dove normalmente viene utilizzato il teorema di Stokes [3] per il calcolo
dello stesso. Mostreremo come tali risultati siano ottenibili anche attraverso un codice
per calcolatrici portatili (nel nostro caso Ti89 texas instruments) e attraverso luso di
un programma di elaborazione simbolica (Maxima).
Nel capitolo quattro studieremo la deformazione geometrica proposta nellarticolo, mo-
strando attraverso alcune simulazioni in ambiente Matlab come il sistema di coordinate
cartesiane o cilindriche possa essere deformato e come possa variare la traiettoria dei rag-
gi che attraversano larea deformata. Infine, dimostreremo brevemente come le equazioni
di Maxwell possano essere rinormalizzate in un nuovo sistema di coordinate, risalendo
al risultato ottenuto dal professor Pendry. Come gia fatto precedentemente mostreremo
che questi calcoli sono estremamente semplificati dalluso di un semplice codice simboli-
co che permette di calcolare le costanti di rinormalizzazione delle equazioni di Maxwell.
Il nostro studio si conclude presentando le principali possibili applicazioni della teoria
analizzata.

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Capitolo 2

Presentazione dellarticolo

Nell articolo e mostrato come, usando particolari metamateriali, si possano redirigere


i campi elettromagnetici a piacere. I metamateriali sono una nuova classe di materiali
elettromagnetici ancora oggetto di studio: questi materiali devono le loro proprieta a
dettagli strutturali di dimensione inferiore alla lunghezza donda in analisi, piu che alla
loro composizione chimica. Possono essere progettati per avere proprieta difficili o quasi
impossibili da trovare in natura.

Si inizia da una configurazione arbitraria di risorse in un mezzo dielettrico e magnetico


che puo essere scelta per avere la stessa topologia del risultato finale cercato. Per esempio
si puo partire con un campo elettrico uniforme e richiedere che le linee di campo subiscano
una curvatura per evitare una data regione. Si immagini, poi, che il sistema sia inserito
in un mezzo elastico che puo essere distorto a piacere. Si memorizzano la configurazione
iniziale del campo su un reticolo cartesiano e la trasformazione di coordinate tra il reticolo
cartesiano originale e il reticolo distorto:

u(x, y, z), v(x, y, z), w(x, y, z) ;

dove (u,v,w) sono le coordinate del nuovo punto rispetto agli assi x,y,z.
Sostituendo queste nuove coordinate nelle equazioni di Maxwell, le equazioni continuano
ad avere la stessa forma ma gli indici di rifrazione ed in particolare e devono essere
riscalati per un fattore comune. Le nuove espressioni di campo avranno forma:

B 0 = 0 0 H 0 ; (2.1)
0 0 0
D = 0 E ; (2.2)

Nel nuovo sistema di riferimento i valori normalizzati di permeabilita e permettivita del


mezzo saranno:
Qu Qv Qw
0u = u ; (2.3)
Q0u
Qu Qv Qw
0u = u ; (2.4)
Q0u

4
Il campo elettrico ed il campo magnetico, invece, vengono normalizzati come segue:

Eu0 = Qu Eu (2.5)
Hu0 = Qu Hu (2.6)

dove:
x 2 y 2 z 2
     
Q2u = + + (2.7)
u u u
2  2  2
x y z

Q2v = + + (2.8)
v v v
x 2 y 2 z 2
     
Q2w = + + (2.9)
w w w

Adesso si assuma di considerare solamente la classe dei sistemi di coordinate ortogo-


nali, per maggiore semplicita nei calcoli. Si continua quindi ipotizzando che le radiazioni
non possano entrare nella sfera centrale e che i raggi del campo siano guidati intorno al
volume centrale realizzato con i metamateriali.
Per semplicita scegliamo loggetto nascosto come una sfera di raggio R1 ; la regione da
evitare deve invece essere contenuta nella corona circolare R1 < r < R2 .
Questo risultato si puo semplicemente ottenere con le seguenti trasformazioni:
 
0 R2 R1
r
= R1 + r R2
= 0 (2.10)
= 0


Applicando questa trasformazione di coordinate, se r R1 , le variabili e possono


essere scelte a piacere senza restrizioni perche non danno alcun contributo al campo
elettromagnetico.
Per R1 < r < R2 , invece, si ha:

R2 (r0 R1 )2
0r0 = 0r0 = (2.11)
R2 R1 r0
R2
00 = 00 = (2.12)
R2 R1
R2
00 = 00 = (2.13)
R2 R1

Infine, per r R2 :

0r0 = 0r0 = 00 = 00 = 00 = 00 (2.14)

5
In questo modo nella regione centrale non entreranno ne usciranno campi.
Sulla superficie esterna, per r = R2 , si ha:
1
00 = 00 = (2.15)
0r0
1
00 = 00 = 0 (2.16)
r 0

che corrispondono alle condizioni per avere un PML (perfectly matched layer).
Ce una inevitabile singolarita nel modello proposto: la traiettoria del raggio diretto
verso il centro della sfera non e prevedibile, al contrario di quelli vicini che vengono
deviati per evitare la sfera di dimensioni minori posta al centro.
E importante considerare se il modello ottenuto sia valido ad ogni frequenza o solo su
un determinato intervallo di frequenze. Ogni raggio deve seguire una curva, quindi un
percorso piu lungo di quello che seguirebbe nello spazio libero; inoltre, e anche richiesto
che arrivi dallaltra parte della sfera senza variazioni fase, rispetto al percorso nello spazio
libero. Questo implicherebbe una velocita di fase maggiore della velocita della luce nel
vuoto e cio viola le leggi fisiche. Inoltre, poiche e richiesta assenza di dispersione, le
velocita di fase e di gruppo devono essere identiche e neanche questultima puo superare
la velocita della luce. In conclusione i parametri di cloaking devono variare con la
frequenza e quindi possono essere ottimali solo ad una singola frequenza. Daltra parte
se il sistema e inserito in un mezzo con un indice di rifrazione elevato, la dispersione puo
essere trascurata e il mantello puo operare oltre un determinato range di frequenze.

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Bibliografia

[1] J. B. Pendry, D. Schurig, D. R. Smith :Controlling Electromagnetic Fields, Science


(23 June 2006 )

[2] Robert A. Adams :Calcolo Differenziale 2 Funzioni di piu variabili, Casa Editrice
Ambrosiana, (Milano), 2007.

[3] Vivina Barutello, Monica Conti, Davide L. Ferrario, Susanna Terracini, Gianmaria
Verzini:Analisi matematica con elementi di geometria e calcolo vettoriale, Apogeo,
(Milano), 2008.

[4] James Stewart :Calcolo Funzioni di piu variabili, Apogeo (Milano), 2002.

[5] J. B. Pendry, D. Schurig, D. R. Smith :Calculation of material properties and ray


tracing in transformation media, Optics Express (16 October 2006)

[6] J. J. Mock, B. J. Justice, S. A. Cummer, J. B. Pendry, A. F. Starr, D. R. Smi-


th1 :Metamaterial Electromagnetic Cloak at Microwave Frequencies, Science (10
November 2006)

[7] Jensen Li and J. B. Pendry :Hiding under the Carpet: A New Strategy for Cloaking,
Phisical Review Letters (14 November 2008)

[8] Steven A. Cummer, Bogdan-Ioan Popa, David Schurig, and David R. Smith . :Full-
wave simulations of electromagnetic cloaking structures, Phisics (26 Jul 2006)

[9] Wei Xiang Jiang, Tie Jun Cui, Guan Xia Yu, Xian Qi Lin, Qiang Cheng and Jessie
Yao Chin :Arbitrarily ellipticalcylindrical invisible cloaking, J. Phys., 2008.

[10] Baile Zhang, Bae-Ian Wu, and Hongsheng Chen :Optical delay of a signal through
a dispersive invisibility cloak , Optics Express , 13 April 2009 .

[11] A. J. Ward, J. B. Pendry:J. Mod. Opt. 43, 773 , (1996)

[12] J. B. Pendry, D. Schurig, D. R. Smith, M. Rahm, D. A. Roberts, S. A. Cummer :De-


sign of electromagnetics cloack and concentrators using form-invariant coordinate
transformations of Maxwells equations, ScienceDirect (30 July 2007)

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